nella scuola dell’infanzia Le Parole della Scienza Mancinelli Cesarina Guaglione Gabriella Istituto Comprensivo Falconara Centro
Jan 02, 2016
Concettualizzazione nella scuola dell’infanzia
Le Parole della ScienzaMancinelli CesarinaGuaglione Gabriella
Istituto Comprensivo Falconara Centro
Partendo da una base percettiva, motoria e manipolativa, il bambino scopre, esplora, conosce, condivide attraverso
attività ludiche (con più materiali e spazi diversi).
La partecipazione attiva e creativa, l’osservazione attenta delle esperienze,
stimolano il bambino a porsi dei perché e a formulare le prime ipotesi.
Percorsi essenziali per la costruzione di un concetto scientifico
CURIOSITA’ DI ENTRARE DENTRO AI PROBLEMI E FORMULARE LE PRIME
IPOTESI
ESPERIENZA CON I BAMBINI: LA CARTAPESTA
Tempi dell’esperienza:
Conversazione;
Manipolazione;
Parole della scienza: oggetto, proprietà;
Mappe concettuali
LA CONVERSAZIONE
I bambini si dispongono in cerchio e si stabiliscono delle regole condivise di comportamento: parlare e
lasciar parlare.
In questo modo nasce tra loro la discussione e la riformulazione dei pensieri
L'insegnante attraverso la conversazione cerca di comprendere le conoscenze spontanee dei bambini per poi collegarle ai nuovi saperi e
attivare un apprendimento significativo.
LA CONVERSAZIONE attraverso i loro disegni
1. Sto ascoltando la maestra;
2. Ho la mano alzata, perché voglio parlare;
3. Sto pensando a quello che hanno detto i miei compagni;
4. Racconto con un disegno
PAROLE DELLA SCIENZA OGGETTO: GIORNALE
I bambini osservano, toccano, esprimono le proprietà dell’oggetto
Rachele: ha delle immagini;
Alessandro: è bianco e nero;
Loris: si piega ed è liscio;
Cecilia: è liscio e fino;
Michele: è stampato;
Giorgia: è disegnato;
Greta: se lo tiri in alto vola;
Matilde: fa rumore quando lo muovo.
Sara: è ruvido e ci sono delle seghette intorno;
Caterina: è un rettangolo
MANIPOLAZIONE DELLA CARTA
Esperimenti percettivi: acqua, giornale
SCOPERTALa carta è stata a macerare nell’acqua due
giorni. I bambini notano subito il cambiamento.
Tommaso: ha cambiato colore, da grigio chiaro a scuro;
Elisa: è più scura e morbida;
Rachele: la carta è bagnata
Lara: è morbida, bagnata e liscia.
PROPRIETA’
Il bambino formula delle vere e proprie ipotesi, effettua esperimenti,
ragionando secondo il modello ipotetico-deduttivo.
Caterina: è mezzora che ho la mano alzata, perché voglio parlare, l’acqua è diventata più scura perché l’inchiostro della carta si è sciolto.
Marta: prima l’acqua era trasparente;
Loris: hanno dato colore all’acqua le scritte e i disegni.
“TRASFORMAZIONE”Elisa: la carta si è trasformata, è più morbida;
Beatrice: è più moscia e si appiccica;
Camilla: la carta è diventata appiccicosa dopo che abbiamo messo la colla di pesce e il vinavil.
Francesco: è stata la colla che ha fatto cambiare la carta;
Alice: è diventata una pasta per fare i mascheroni.
CONCETTUALIZZAZIONE
L’osservazione attenta, le esperienze significative attraverso il “fare”, la
conversazione clinica, sono essenziali per la costruzione di un
concetto scientifico.
I bambini raccontano i concetti acquisiti attraverso la
rappresentazione di mappe concettuali.
RACCONTO COMEFARE LA CARTAPESTA
MAPPA CONCETTUALE
ESPERIENZA: LA VENDEMMIA
Uscita in campagna, raccolta dell’uva.
OGGETTO UVAManipolazione di un grappolo d’uvaFrasi dei bambini:
• L’acino è rotondo;
• L’acino è duro;
• Il raspo sembra un albero;
• L’uva è un po’ ovale e tonda;
• tanti chicchi formano un grappolo
ESPERIENZA: LA VENDEMMIA
I bambini toccano, dividono l’acino dal raspo e verbalizzano
le proprietà
ESPERIENZA: LA VENDEMMIA
PROPRIETA’• Mi è piaciuto schiacciare l’uva e sentirla con i piedi;
• L’uva è morbida;
• Ho schiacciato l’uva, era liscia e scivolosa;
• Ho sentito gli ossicini duri e l’uva morbida come il liquido;
• Al mio piede si attaccavano gli acini e un po’ di ossicini;
• La sentivo che mi faceva un effetto strano, i semini erano duri, l’uva era tutta spezzata.
• E’ liscia, scivolosa e appiccicosa.
MAPPE CONCETTUALI: LA VENDEMMIA
MAPPE CONCETTUALI: LA VENDEMMIA
LETTURA DELLE MAPPE
Le mappe facilitano la riflessione,
l’organizzazione dell’esperienza, fanno emergere significati e
le conoscenze dei bambini.
Favoriscono lo sviluppo del
linguaggio e la socializzazione.