Comune di Spilimbergo – Provincia di Pordenone Redazione del Piano dell’illuminazione (ai sensi del Regolamento allegato alla Delibera N. 1811 del 18 SETTEMBRE 2015, per la concessione ai Comuni di contributi per la predisposizione dei piani comunali di illuminazione, in attuazione degli articoli 5 comma 1 e 9, commi 1 e 3 della legge regionale 18 giugno 2007, n. 15.) 02 FIRMATO DIGITALMENTE DA 01 Matteo Mazzolini Direttore dell’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia 00 27/02/2017 MZ/AS MZ MM REV. DATA RED. VER. APP. Qualora stampato, il presente documento costituisce riproduzione cartacea del documento informatico sottoscritto digitalmente e depositato presso l’archivio informatico di APE. ELABORATO N. TITOLO 01 PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA COMMITTENTE Comune di Spilimbergo 33097 – Piazzetta Tiepolo, 1 Tel 0427 591.111 - email: [email protected]RIF. COMMESSA 03169_EI NOME FILE 03169_EI_Spilimbergo Piano illuminazione comunale rev00.pdf RESP. COMMESSA per. ind. Massimiliano Zampieri Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia I - 33013 – UD, Gemona del Friuli, Via Santa Lucia, 19 Tel. +39 0432 980 322 - Fax +39 0432 309 985 - [email protected]- [email protected]C.F. 94097690302 - P.IVA 02517490302 04-MOD-01a rev00
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Comune di Spilimbergo Provincia di Pordenone · PIANO OMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PU LIA – Spilimbergo (PN) pag. 1 di 70 Comune di Spilimbergo – Provincia di Pordenone Redazione
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PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 1 di 70
Comune di Spilimbergo – Provincia di Pordenone
Redazione del Piano dell’illuminazione (ai sensi del Regolamento allegato alla Delibera N. 1811 del 18 SETTEMBRE 2015, per la concessione ai Comuni di contributi per la predisposizione dei piani comunali di illuminazione, in attuazione degli articoli
5 comma 1 e 9, commi 1 e 3 della legge regionale 18 giugno 2007, n. 15.)
02 FIRMATO DIGITALMENTE DA
01 Matteo Mazzolini Direttore dell’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia 00 27/02/2017 MZ/AS MZ MM
REV. DATA RED. VER. APP. Qualora stampato, il presente documento costituisce riproduzione cartacea del documento informatico sottoscritto digitalmente e depositato presso l’archivio informatico di APE.
ELABORATO N. TITOLO
01 PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA
COMMITTENTE
Comune di Spilimbergo 33097 – Piazzetta Tiepolo, 1 Tel 0427 591.111 - email: [email protected]
RIF. COMMESSA 03169_EI
NOME FILE 03169_EI_Spilimbergo Piano illuminazione comunale rev00.pdf
RESP. COMMESSA per. ind. Massimiliano Zampieri
Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia I - 33013 – UD, Gemona del Friuli, Via Santa Lucia, 19 Tel. +39 0432 980 322 - Fax +39 0432 309 985 - [email protected] - [email protected] C.F. 94097690302 - P.IVA 02517490302
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PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 2 di 70
INDICE DEI CONTENUTI
IL PIANO DELL’ILLUMINAZIONE DI SPILIMBERGO IN SINTESI .................................................................... 3
Centraline di alimentazione ....................................................................................................................... 11
Linee di alimentazione ............................................................................................................................... 12
Sostegni dei punti luce ............................................................................................................................... 13
DETTAGLI E COSTI DI INTERVENTO ........................................................................................................ 17
Quadri di comando (centraline) ................................................................................................................. 17
Linee di alimentazione ............................................................................................................................... 28
Punti luce .................................................................................................................................................... 31
PRIORITÀ E AZIONI IN CAPO ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI ......................................................... 37
Arredo colonnina p.zza Borgolucido Resta tal quale 13 0
Plafone
Resta tal quale 1 0
Proiettore pavimento Resta tal quale 1 0
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 37 di 70
PRIORITÀ E AZIONI IN CAPO ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI
Priorità Centraline
Dalla lettura dei grafici e delle tabelle appare chiaro che innanzi tutto vanno considerate le centraline di
alimentazione che sono per buona parte obsolete.
Pertanto, tenendo conto delle strategie e delle priorità stabilite in questo Piano dell’illuminazione pubblica,
i primi interventi di riqualificazione saranno effettuati sulle centraline di alimentazione, per adeguarle alle
norme di legge, prevedendo di eliminare le criticità dovute all’obsolescenza e predisporle ai nuovi impianti,
che non potranno più avvalersi della metodologia tutta notte / mezza notte (TN/MN) che prevede lo
spegnimento alternato dei punti luce.
Priorità Punti luce e Linee elettriche di alimentazione
Le situazioni più critiche e i relativi interventi di riqualificazione da programmare con priorità più alta,
compatibilmente con le disponibilità economiche, si possono riassumere in:
- sostituzione delle lampade al mercurio e di quelle con la coppa assente,
- bonifica degli impianti con linee elettriche aeree (in cavo isolato o rame nudo), che sono le più
datate, in alcuni casi hanno generato interferenze con altri impianti, producono disservizi
(intervento delle protezioni dei quadri elettrici) e difficoltà nella gestione degli impianti. Le linee
elettriche di alimentazione aeree presenti ancora negli impianti del territorio sono solo il 3% e si
consiglia per il futuro, compatibilmente con le risorse e le scelte urbanistiche dell’Amministrazione
Comunale, un rinnovamento generale degli impianti con la creazione, dove possibile, di cavidotti
interrati e la posa di sostegni in acciaio, rispettando le indicazioni delle norme di riferimento e della
Legge Regionale 15/2007 in materia di inquinamento luminoso e risparmio energetico,
- sostituzione dei corpi illuminanti meno efficienti e inquinanti: sfere/globi e coppa sporgente non
rispettosa della Legge Regionale 15/2007.
Strumenti per il finanziamento degli interventi
Alla luce delle considerazioni si qui fatte e delle priorità individuate si evince che la riqualificazione degli
impianti, la bonifica delle vecchie linee con il conseguente adeguamento di tutte le infrastrutture e la messa
a norma delle apparecchiature, possono essere molto onerose per l’amministrazione. La ricerca di fondi,
per affrontare impegni di spesa così importanti, può essere molto complessa, considerando un quadro
legislativo e normativo che di fatto, blocca gli investimenti da parte dei Comuni (Patto di Stabilità),
rendendo possibili solo quelli che non richiedano accesso al credito, ovvero, limitando gli interventi a quelli
che ricadano, anche indirettamente, nei capitoli di bilancio di “spesa corrente”.
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Esistono comunque degli strumenti che le PA possono utilizzare, coinvolgendo i privati nella riqualificazione
completa degli impianti nella loro gestione, si possono riassumere in:
- Convenzione consip Servizio Luce 3 (convenzione attiva)
- PPP (Partenariato Pubblico Privato) e PF (Project Financing)
- FTT (finanziamento tramite terzi)
- EPC (contratti di performance energetica)
In tutti i casi sopraelencati, il rischio degli investimenti viene trasferito al privato, che effettuerà i lavori di
efficientamento all’inizio del contratto, per poter rientrare dalle spese di finanziamento con il risparmio
generato dagli interventi realizzati, a partire dal primo anno di gestione.
Gli investimenti e la gestione degli impianti, compresa la loro manutenzione, verranno ripagati con un
canone fisso a carico dell’Amministrazione, per tutta la durata contrattuale (5/9 anni per consip e fino a
15/20 anni per gli altri strumenti) e questa modalità di pagamento ricade nella cosiddetta “spesa corrente”
nei capitoli di bilancio del Comune. Inoltre, utilizzando queste modalità di finanziamento, si può ottenere la
fattibilità anche di interventi che vanno al di là della riqualificazione energetica, ma che contribuiranno alla
messa a norma e in sicurezza delle infrastrutture impiantistiche. Il mancato ammodernamento strutturale si
potrebbe rivelare controproducente anche per gli interventi volti all’efficientamento e al risparmio
energetico, in quanto le nuove tecnologie potrebbero non essere compatibili con impianti vetusti, non a
norma e deteriorati.
Azioni in capo alle Amministrazioni Comunali
L’amministratore pubblico, nel predisporre un progetto di investimento, deve avere a disposizione i dati
prestazionali e di costo, oltre che le informazioni complete riguardo agli impianti esistenti, inclusi i consumi
e i costi di manutenzione.
L’accesso a un catasto completo e dettagliato degli impianti di illuminazione costituisce un vantaggio in
termini di velocità e affidabilità in quanto costituisce un vero e proprio strumento di supporto alle decisioni
per definire le proprie strategie di investimento ed ammodernamento.
In questa logica il Piano Comunale dell’Illuminazione (PRIC), con l’ausilio del portale WebGis messo a
disposizione dell’amministrazione contestualmente alla redazione di questo documento, è molto utile
perché consente di pianificare in modo sistematico e per un lungo arco di tempo le azioni volte al risparmio
energetico e al contenimento dell’inquinamento luminoso.
Generalmente, le amministrazioni pubbliche realizzano interventi che si suddividono in tre categorie:
- nuovo impianto di illuminazione;
- intervento parziale rilevante ma che conserva l’infrastruttura;
- intervento parziale minore, cui corrisponde solo la sostituzione di alcuni componenti.
Nel caso di intervento parziale, l’esperienza suggerisce di procedere prima di tutto eliminando le situazioni
di pericolo sia sulle centraline di alimentazione che sull’infrastruttura, linee aeree e sostegni inadeguati,
lampade al mercurio o con filamento, eliminazione degli ombreggiamenti dovuti a ostacoli, come per
esempio i rami degli alberi.
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In secondo luogo è necessario valutare l’opportunità di sostituire i corpi illuminanti e il sistema di
alimentazione per ottenere risultati illuminotecnici migliori e maggiore efficienza generale.
Ciò significa decidere, anche in funzione della disponibilità finanziaria, il tipo di tecnologia da adottare,
principalmente tra le seguenti opzioni:
- lampade tipo MH ioduri metallici (sodio di colore bianco) abbinate a regolatori e alimentatori
posizionati sul singolo punto luce; il sodio con luce bianca (MH) ha minori consumi ma maggiori
costi di investimento e conduzione, è oggi molto utilizzato nelle vie di pregio;
- sistemi di illuminazione a LED, con opportuno alimentatore e regolatore sul singolo punto luce; il LED
si caratterizza per la durata della fonte luminosa di 10-15 anni ed è particolarmente adatto a strade
e incroci dove la manutenzione dei punti luce è difficile.
Si possono ottenere risparmi energetici più consistenti adottando sistemi intelligenti di illuminazione, che si
stanno affacciando ora sul mercato e che sono a volte abbinati a progetti per la realizzazione di una serie di
interventi che fanno riferimento al concetto di “Smart Cities”, ovvero un insieme di strategie di
pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici attraverso l’impiego di
nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica.
Tali sistemi utilizzano rilevatori del traffico e dei pedoni e abbinati al telecontrollo e possono essere
d’ausilio nella gestione degli impianti di illuminazione a LED con la massima efficacia.
Criteri ambientali minimi
Il D.lgs n. 50/2016 (nuovo codice appalti), all’art. 71 prescrive che i bandi di gara devono contenere
obbligatoriamente i criteri minimi ambientali (CAM) di cui all’art. 34 (Criteri di sostenibilità energetica e
ambientale) dello stesso codice. I CAM costituiscono un set di valutazione, adottato con decreto del
Ministero dell'Ambiente e vanno applicati per l’intero valore della gara quando l’appalto riguarda l’acquisto
di lampade a scarica ad alta intensità, di alimentatori elettronici e di moduli a LED per illuminazione
pubblica, acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione pubblica e affidamento del servizio di
progettazione di impianti di illuminazione pubblica.
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INDICAZIONI DI PROGETTAZIONE
Parametri caratteristici degli impianti di illuminazione pubblica
La luce è caratterizzata, limitatamente ai nostri fini, dalle seguenti grandezze:
Flusso luminoso Φ - lumen [lm] tipico per lampada Sodio Alta Press. SAP 100W - 10.000 lm
Illuminamento E - lux [lm/m²] tipico per strade urbane 30 lux, per quartieri 10 lux circa
Luminanza – L [cd/m²]
Luminanza media mantenuta del manto stradale della carreggiata in condizioni di manto stradale asciutto. Valore tipico per strade urbane 2 cd/m2, per quartieri 0,75 cd/m2
Efficienza luminosa - η = Φ / P [lm/W] Rapporto tra il flusso luminoso (Φ espresso in lm) emesso da una sorgente e la potenza elettrica assorbita dalla stessa (Watt) tipico per lampada Sodio Alta Pressione 70-120 lm/W tipico per lampada Ioduri Metallici 60-100 lm/W tipico per LED “freddo” 5600 K 100-130 lm/W tipico per LED “caldo” 3000 K 60-90 lm/W
Temperatura di colore [K]
tipico per luce calda 2700-3200 K luce fredda 4500-6000 K tipico per lampada Sodio Alta Pressione 2100 K tipico per LED “freddo” 5600 K
Indice di Resa Cromatica Ra o CRI SAP – 24 - 30 Ioduri Metallici e LED > 85
Uniformità generale minima – Uo Rapporto tra la luminanza minima dell’insieme dei punti di calcolo e la luminanza media.
Uniformità longitudinale minima – Ul
Minore dei rapporti fra luminanza minima e massima calcolate o rilevate in punti situati lungo l’asse di ciascuna corsia, con il punto di osservazione assunto lungo l’asse stesso.
Indice di abbagliamento debilitante – IT Valore percentuale della perdita di visibilità causata dall’abbagliamento debilitante degli apparecchi.
Surround ratio – EIR Rapporto tra gli illuminamenti medi interni ed esterni al bordo della strada.
Utilanza – u
Il fattore di utilizzazione o utilanza rappresenta la quota parte di illuminazione che investe la sede stradale tipico per Sodio Alta Pressione 15 anni: 0,35 tipico per Sodio Alta Pressione nuovo: 0,55 tipico per LED: 0,70
Indice energetico complessivo – SL [W/m2/(cd/m2)]
tipico per Sodio Alta Pressione 15 anni: 0,66 tipico per Sodio Alta Pressione nuovo: 0,54 tipico per LED: 0,35
Indice energetico complessivo – PDI
Dp Power Density Indicator [W/lux/m2]
tipico per Sodio Alta Pressione 15 anni: 0,046 tipico per Sodio Alta Pressione nuovo: 0,038 tipico per LED: 0,025
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Categorie illuminotecniche
Le categorie illuminotecniche sono indicate da una sigla alfanumerica. Le lettere stabiliscono il parametro di
riferimento per il progetto dell’illuminazione. I casi più frequenti sono M, che definisce le strade a transito
motorizzato dove il parametro di riferimento è la luminanza, per condizioni atmosferiche prevalentemente
asciutte, C, che indica le zone a traffico motorizzato in cui non è possibile ricorrere al calcolo della
luminanza, la lettera P viene utilizzata per le aree a carattere ciclopedonale. Ulteriori definizioni delle classi
illuminotecniche vengono riportate nella seguente tabella.
Classe illuminotecnica
Parametro di riferimento
Utilizzo prevalente
M Luminanza
[cd/m2]
Classe per strade, urbane o extraurbane, con traffico prevalentemente motorizzato e dove è possibile calcolare i valori di luminanza
C
Illuminamento orizzontale
[lx]
Classe per strade motorizzate, pedonali, dove sono presenti zone di conflitto o dove non è possibile calcolare i valori di luminanza, Es. strade commerciali, centri storici, rotonde, incroci, strade con pedoni e ciclisti, sottopassi
P + HS
Illuminamento orizzontale
[lx]
Classi per aree con utilizzi prevalentemente pedonali o ciclabili, strade residenziali, zone adiacenti alla carreggiata come corsie di emergenza, parcheggi, marciapiedi
SC + EV
Illuminamento semicilindrico e verticale
[lx]
Classi addizionali dove è importante calcolare gli illuminamenti semicilindrici o verticali, ovvero dove il riconoscimento dei volti o delle superfici verticali assumono notevole importanza, (es. per motivi di sicurezza e riduzione della propensione al crimine e per passaggi pedonali, caselli ecc.)
La corrispondenza tra classificazione stradale ed illuminotecnica è riportata nella seguente tabella.
Tipo di strada
Descrizione del tipo della strada Limiti di velocità [km/h]
Categoria illuminotecnica di
ingresso per l'analisi dei rischi
Ulteriori requisiti minimi
A1 Autostrade extraurbane 130 ÷ 150
M1 Autostrade urbane 130
A2
Strade di servizio alle autostrade extraurbane
70 ÷ 90
M2
Sono ricomprese le strade dedicate all’accesso alle autostrade prima delle stazioni (caselli); I valori min e max dipendono dal nr di corsie
Strade di servizio alle autostrade urbane
50
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B
Strade extraurbane principali 110 M2 Tangenziali e superstrade
Strade di servizio alle strade extraurbane principali
70 ÷ 90 M3
C
Strade extraurbane secondarie (tipi C1 e C2)
70 ÷ 90 M2 Strade tipo provinciali, regionali, statali; Con banchine laterali transitabili
Strade extraurbane secondarie 50 M3
Strade extraurbane secondarie con limiti particolari
70 ÷ 90 M2
D Strade urbane di scorrimento 70
M2
Strade urbane di grandi dimensioni e di connessione alla rte urbana di quartiere o extraurbana secondaria 50
E Strade urbane di quartiere 50 M3
Proseguimento di strade tipo C nella rete urbana; Strade tipo provinciali, regionali, statali; Con corsie di manovra e parcheggi esterni alla carreggiata
F
Strade locali extraurbane (tipi F1 e F2) 70 ÷ 90 M2
Strade in ambito extraurbano diverse da B e C quali strade comunali, vicinali ecc. Strade locali extraurbane
50 M4
30 C4/P2
Strade locali urbane 50 M4 Strade diverse da D ed E, quali strade residenziali, artigianali, centro cittadino, centro storico
Strade locali urbane: centri storici, isole ambientali, zone 30
30 C3/P1
Strade locali urbane: altre situazioni 30 C4/P2
Strade locali urbane: aree pedonali, centri storici (utenti principali: pedoni, ammessi gli altri utenti)
5 C4/P2
Strade locali interzonali
50 M3
Strade locali di connessione con la “rete secondaria” e di “scorrimento” di maggior rilievo in quanto attraversano il territorio collegando aree urbane confinanti o distanti in aree urbane o extraurbane
30 C4/P2
Fbis Itinerari ciclo-pedonali non
dichiarato P2
Strade a destinazione particolare 30 P2
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Sulla base della categoria d’ingresso viene affidata al progettista la valutazione di diversi parametri
riguardanti il traffico effettivo, la complessità visiva e l’influenza di diverse condizioni al contorno, per poter
ridurre la categoria e determinare la categoria di progetto e infine la categoria di esercizio.
Dall’analisi dei rischi segue la possibilità di variare la categoria illuminotecnica d’ingresso fino a un massimo
di due classi per la categoria di progetto e di, a seconda dei casi, ulteriori due classi per la categoria di
esercizio, ma il decremento massimo non può superare le tre totali. Solo nel caso di impianti adattivi
denominati ”Full Adaptive Installation” (FAI) e con un flusso di traffico inferiore al 12,5% del flusso orario di
progetto, si può scendere di un’ulteriore categoria.
I parametri d’influenza vengono indicati in tabella (norma UNI 11248) con il relativo incremento o
decremento previsto.
Parametro di influenza (caso parametri costanti nel lungo periodo)
Riduzione massima della categoria illuminotecnica
Complessità del campo visivo normale 1
Assenza o bassa densità di zone di conflitto (1) 2) 1
Segnaletica cospicua (3) nelle zone conflittuali 1
Segnaletica stradale attiva 1
Assenza di pericolo di aggressione 1
Assenza di attraversamenti pedonali 1
Nota 1): in modo non esaustivo sono le zone di conflitto: gli svincoli, le intersezioni a raso, gli attraversamenti pedonali, i flussi di traffico di categorie diverse Nota 2): è compito del progettista definire il limite di bassa intensità Nota 3): Riferimenti CIE 137
Parametro di influenza (caso parametri variabili nel tempo in modo periodico o casuale)
Riduzione massima della categoria illuminotecnica
Flusso di traffico <50% rispetto alla portata di servizio 1 2
Flusso di traffico <25% rispetto alla portata di servizio 2 2
Riduzione della complessità nella tipologia di traffico 1
Dalla categoria illuminotecnica di progetto/esercizio così ottenuta, la norma EN 13201-2 definisce la
quantità di luce espressa in “luminanza media - minimo mantenuto - Lav [cd/m2] o l’iIluminamento [lux],
l’uniformità generale Uo o quella longitudinale Ul, l’abbagliamento massimo fTI[%] e il rapporto di
prossimità EIR da garantire nella zona di studio, i valori vengono riportati nelle seguenti tabelle.
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 44 di 70
Categoria Parametro
Classe
Luminanza della carreggiata in condizioni di manto asciutto (bagnato)
Abbagliamento debilitante
Rapporto di prossimità
Lav
[cd/m2] Uo (Uow) Ul fTI[%] EIR
M1 2,00 0,40 0,15 0,70 10 0,35
M2 1,50 0,40 0,15 0,70 10 0,35
M3 1,00 0,40 0,15 0,60 15 0,30
M4 0,75 0,40 0,15 0,60 15 0,30
M5 0,50 0,35 0,15 0,40 15 0,30
M6 0,30 0,35 0,15 0,40 20 0,30
Categoria Parametro
Classe Illuminamento della carreggiata in condizioni di
manto asciutto
Abbagliamento debilitante
Eav [lx] Uo fTI[%]
C0 50 0,40 15
C1 30 0,40 15
C2 20 0,40 15
C3 15 0,40 20
C4 10 0,40 20
C5 7,5 0,40 20
Categoria Parametro
Classe Illuminamento
orizzontale
Illuminamento orizzontale
minimo
Illuminamento verticale minimo
Illuminamento semicilindrico
minimo
Abbagliamento debilitante TI
Eh av [lx] Emin [lx] Ev min [lx] Esc min [lx] fTI [%]
P1 15,00 3,00 5,00 5,00 20
P2 10,00 2,00 3,00 2,00 25
P3 7,50 1,50 2,50 1,50 25
P4 5,00 1,00 1,50 1,00 30
P5 3,00 0,60 1,00 0,60 30
P6 2,00 0,40 0,60 0,20 35
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 45 di 70
La normativa fornisce inoltre le indicazioni per l’elaborazione dei piani di manutenzione dei diversi
componenti in modo da garantire la massima resa e durata degli impianti
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE INTERVENTI
ELEMENTI MANUTENIBILI/CONTROLLI FREQUENZA
Armature dotate di lampade a scarica
Intervento: VERIFICA A VISTA A) Verifica a vista della funzionalità dell'impianto e dell'armatura
ogni 6 mesi
Intervento: VERIFICA A VISTA B) Stato del palo C) Serraggio morsetti nella morsettiera e nei quadri e verifica dei giunti all'interno dei pozzetti
ogni min. 4 anni
Intervento: PULIZIA VETRI A) Pulizia dei vetri e dei riflettori al fine di garantire la migliore illuminazione della strada nel rispetto delle normative illuminotecniche vigenti
ogni min. 4 anni
Intervento: SOSTITUZIONE LAMPADE AL SODIO ALTA PRESSIONE Sostituzione di lampade e elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore. Per lampade SAP si prevede una durata di vita media pari 16800 h
ogni 4 anni
Intervento: SOSTITUZIONE LAMPADE AGLI IODURI METALLICI A BRUCIATORE CERAMICO Sostituzione di lampade e elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore. Per lampade SAP si prevede una durata di vita media pari 12800 h
ogni 3 anni
Armature dotate di lampade a scarica e sistemi di stabilizzazione e riduzione del flusso luminoso
Intervento: VERIFICA A VISTA A) Verifica a vista della funzionalità dell'impianto e dell'armatura
ogni 6 mesi
Intervento: PULIZIA VETRI Pulizia dei vetri e dei riflettori al fine di garantire la migliore illuminazione della strada nel rispetto delle normative illuminotecniche vigenti Stato del palo Verifica serraggio dei morsetti all'interno della morsettiera e nei quadri e verifica dei giunti all'interno dei pozzetti
ogni max. 4 anni (o a
sostituzione della
sorgente)
Intervento: SOSTITUZIONE LAMPADE AL SODIO ALTA PRESSIONE Sostituzione di lampade e elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore. Si prevede una durata di vita media pari 22000 h ogni 5 anni
Intervento: SOSTITUZIONE LAMPADE AGLI IODURI METALLICI A BRUCIATORE CERAMICO Sostituzione di lampade e elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore. Per lampade SAP si prevede una durata di vita media pari 16800 h ogni 4 anni
Armature dotate di sorgenti a led
Intervento: VERIFICA A VISTA A) Verifica a vista della funzionalità dell'impianto e dell'armatura
ogni 1 anno
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 46 di 70
Intervento: VERIFICA A VISTA B) Stato del palo C) Serraggio morsetti nella morsettiera e nei quadri e verifica dei giunti all'interno dei pozzetti
ogni min. 4 anni
Intervento: PULIZIA VETRI A) Pulizia dei vetri e dei riflettori al fine di garantire la migliore illuminazione della strada nel rispetto delle normative illuminotecniche vigenti
ogni 4 anni
Intervento: SOSTITUZIONE DELLE SORGENTI O MODULI A LED Sostituzione dei moduli LED. Durata di vita media pari a 50000 h
ogni 12 anni
Pali per l'illuminazione
Intervento: Sostituzione dei pali Sostituzione dei pali e degli elementi accessori secondo la durata di vita media fornita dal produttore. Nel caso di eventi eccezionali (temporali, incidenti stradali, terremoti ecc) verificare la stabilità dei pali per evitare danni a cose o persone
a guasto
PROGRAMMA DEI CONTROLLI
ELEMENTI MANUTENIBILI/CONTROLLI TIPOLOGIA FREQUENZA
Armature stradali dotate di lampade a scarica
Controllo: Verifica a vista Verifica a vista della funzionalità degli impianti, della integrità dei sostegni, del funzionamento delle lampade
Controllo a vista
ogni 2 mesi
Controllo: Verifica strumentale ed elettrica Analisi dei consumi e dei transitori con apposita apparecchiatura che rilevi: - consumi in kW - stato e risposta degli interruttori - verifiche elettriche canoniche come da CEI 64-7 e 64-8 - verifica del serraggio dei morsetti serracavi nei pali e nei quadri
Ispezione ogni 2 anni
In alternativa per apparecchi dotati di sistemi di riduzione punto a punto
Controllo: via Web Verifica funzionamento sorgenti e parametri fondamentali Analisi dei consumi e delle anomalie Previsione di guasto e di fine vita
Controllo via Web
ogni 2 settimane
Pali per l'illuminazione
Controllo: Verifica strumentale ed elettrica Controllo dello stato generale e dell'integrità dei pali per l'illuminazione
Controllo a vista
ogni 2 anni
Nella mappa sottostante vengono evidenziate le categorie illuminotecniche, riferite alle strade del territorio
comunale, riportate nella precedente tabella.
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 47 di 70
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 48 di 70
Sulla base dello stato di fatto sopra descritto e delle categorie illuminotecniche individuate si riporta qui,
prima di descrivere alcuni scenari, una serie di considerazioni circa le tecnologie di illuminazione e di
riduzione del flusso luminoso che impongono alcuni vincoli sulle scelte tecnologiche e impiantistiche. Si
sottolinea che le lampade ai vapori di mercurio ancora installate nel territorio Comunale sono 43 e
andranno gradualmente sostituite poiché sono state messe al bando nel 2006 dalla direttiva comunitaria
2002/95/CE.
Indici energetici
Riportiamo qui altri parametri importanti:
il consumo pro capite è di 99 kWh/anno-abitante (media nel FVG = 105);
il numero di abitanti / Punto Luce (A/PL) è circa 3,9 (media nel FVG = 4).
Secondo le stime elaborate da APE (su dati Enel 2010), nella Regione FVG il consumo elettrico medio pro
capite è dell’ordine dei 105 kWh/anno-abitante. Va evidenziato che il consumo pro capite aumenta con il
diminuire della popolazione dei comuni, infatti la città di Udine ha circa 65 kWh/anno-abitante.
L’indice kWh/anno-abitante ricavato per il comune di Spilimbergo è in linea con la media dei comuni del
FVG ed è altresì in linea con la media regionale per quanto riguarda il numero di abitanti / Punto Luce.
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 49 di 70
Lampade SAP-Sodio Alta Pressione o LED?
La scelta tra LED e Sodio sembra ormai propendere verso il LED, per motivi sostanzialmente di mercato ed
anche di efficienza energetica.
Tuttavia è bene riportare alcune note e osservazioni, che chiariscono alcuni aspetti e spiegano le
motivazioni alla base delle scelte tecnologiche ed economiche:
Riduzione notturna di illuminazione
Attualmente si fa uso del sistema di riduzione notturna dell’illuminazione tramite la metodologia Tutta
Notte – Mezza Notte (TN/MN) che prevede lo spegnimento alternato delle lampade. Tale situazione,
peraltro molto diffusa nei comuni del FVG, non è rispettosa delle norme italiane ed europee. Il risparmio
energetico rispetto a una soluzione “Luce piena” è del 25% circa.
Una alternativa, qualora si usino lampade SAP, è l’installazione di Regolatori di flusso, posti presso la
centralina di alimentazione o sul punto luce stesso, che danno un risparmio del 30-40%. Tali Regolatori
funzionano bene con lampade SAP, ma sono inutili con i LED poiché questi sono dotati di alimentatore
elettronico che svolge la funzione di riduttore notturno della luminosità. Nei casi in cui, con lampade SAP, si
volesse installare un regolatore al posto del sistema TN/MN, non si avrebbero cospicui vantaggi.
Manutenzione e classe di isolamento
Sintetizzando in modo schematico, le lampade SAP hanno bassa manutenzione, basso costo, grande
affidabilità. La temperatura del colore è 2100 K, la luce è gialla.
I possibili miglioramenti tecnologici riguardano l’aumento della durata e dell’affidabilità, con conseguenti
riduzioni dei costi di manutenzione ordinaria.
Circa i LED, essi hanno bassissima manutenzione, costo più alto di circa 200 Euro/punto luce, consumano
meno energia rispetto a sistemi con lampade SAP.
Va anche segnalato che gli impianti con i LED in questi primi anni si sono dimostrati vulnerabili ai picchi di
tensione delle scariche atmosferiche. I corpi illuminanti dotati di tecnologia LED sono alimentati da
dispositivi elettronici, che sono particolarmente sollecitati dalle sovratensioni e disturbi esterni (guasti,
inserzioni discontinue di carichi sulla linea, scariche atmosferiche, ecc.).
La caratteristica di protezione dalle sovratensioni è regolamentata da una specifica norma (EN 61547), che
stabilisce quali sono i livelli minimi richiesti per dichiarare la conformità ai requisiti essenziali della direttiva
EMC e quindi per poter apporre la marcatura CE al prodotto. Per proteggere l’apparecchio dalla
fulminazione indiretta, vengono installati dei limitatori di sovratensione SPD (Surge Protective Devices)
collegati all’impianto di messa a terra. Si suggerisce, ove possibile, di installare corpi illuminanti, dotati di
SPD e con classe di isolamento I (impianti dotati di dispersore di terra unico e conduttore PE).
Ovviamente se si è in presenza di un impianto in Classe II, la sua trasformazione in Classe I ha un costo
piuttosto importante (realizzazione del dispersore), di cui bisogna tenere conto.
PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Spilimbergo (PN) pag. 50 di 70
Tecnologia
L’utilizzo di corpi illuminanti a LED consente risparmi del 30% rispetto a corpi illuminanti nuovi con
tecnologia Sodio alta pressione SAP, e risparmi del 55% rispetto ai corpi illuminanti SAP della tipologia e
datazione simile a quella del Comune di Spilimbergo.
Tale vantaggio si evidenzia anche in presenza di riduzione notturna del flusso luminoso dei SAP e dei LED.
Nel caso dei LED tuttavia la riduzione può essere anche maggiore, se abbinata a sensori del traffico.
Le produzioni in massa del LED, lo sviluppo di nuovi fosfori e nuovi sistemi ottici per orientare il flusso
luminoso sono fattori discriminanti che indicano senza dubbio il LED quale migliore tecnologia per il futuro
dell’illuminazione pubblica, almeno per i prossimi 15 anni. Anche i prezzi sono destinati a calare.
Va altresì sottolineato che le case produttrici dei sistemi illuminanti stanno abbandonando la tecnologia
SAP, riservando ad essa alcune soluzioni di nicchia, quali ad esempio l’alimentazione a induzione ( Luce