COMUNE DI SINISCOLA
PROVINCIA DI NUORO
STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
Oggetto: Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
Redatto da: Ing. CALVISI Nino Melchiorre
Direttore Tecnico della S.C.S. srl - Società di Ingegneria
STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
2 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
SOMMARIO
1. PREMESSA ................................................................................................................................. 3
2. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI .................................................................................... 4
3. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO ................................................................................ 10
4. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E MORFOLOGICO ................................................. 15
5. CARATTERISTICHE DELL’IMPATTO POTENZIALE ..................................................... 17
6. MITIGAZIONI ......................................................................................................................... 21
7. CONCLUSIONI ....................................................................................................................... 21
STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
3 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
1. PREMESSA La Giunta Regionale con Deliberazione n.41/1 del 30/09/2006 ha provveduto al riparto settoriale
delle risorse FAS (stanziate con Delibera CIPE n.3/2006) per la realizzazione di interventi
infrastrutturali, destinando al settore della Difesa del Suolo una quota pari a €. 20.000.000,00 e
individuando, con successiva Delibera n. 33/20 del 05/06/2007, in nuovi interventi da
ricomprendere nell’ APQ “Difesa del Suolo”.
A tal fine, in data 26/10/2007, è stato siglato il III Atto integrativo dell’Accordo di Programma
Quadro Difesa del Suolo, all’interno del quale è ricompreso, tra gli altri, l’intervento in oggetto
denominato “Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola”.
L’intervento suddetto rientra nelle opere tra quelle indicate al punto 7, lettera m “Progetti di
infrastrutture: Opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica ed
altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal
demanio fluviale e lacuale” dell’allegato B1 della Deliberazione n. 24/23 del 23.4.2008, la quale verifica
l’assoggettabilità di un’opera alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale al fine di
accertarne la compatibilità.
Il presente studio preliminare, redatto ai sensi della succitata normativa, ha pertanto lo scopo di
evidenziare le peculiarità del progetto, analizzandone gli eventuali impatti sull’ambiente e, in
previsione, adottando le misure atte a ridurne, o compensarne gli effetti, sia in opera, che post opera,
alla luce dell’analisi degli strumenti urbanistici e programmatici e delle normative di tutela e
vincolistica.
Il presente studio è stato redatto secondo le linee guida, redatte dalla RAS, di cui all’allegato B2 alla
Procedura di Verifica di assoggettabilità a valutazione di Impatto Ambientale.
L’intervento proposto si colloca temporalmente come ultimo dei due precedenti interventi di seguito
elencati:
Anno 2006: Comunità Montana delle Baronie “SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA DEI BACINI
MONTANI DEI FIUMI POSADA, SINISCOLA E BERCHIDA” (Opere Finanziate dalla R.A.S.,
Assessorato della Difesa dell’Ambiente per un importo pari a €. 724.589,03).
Anno 2006: Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale “INTERVENTI STRUTTURALI NEL RIO
SINISCOLA, IN COMUNE SINISCOLA” (Opere Finanziate dalla R.A.S., Assessorato della Difesa
dell’Ambiente per un importo pari a €. 2.788.867,26).
Ciò non toglie la necessità di programmare una manutenzione ordinaria e straordinaria dell’asta
fluviale e della cassa di espansione in Loc. Murtas Artas.
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2. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI Il progetto prevede una serie di interventi di messa in sicurezza e al contempo di
riqualificazione ambientale di un tratto del rio Siniscola interessato da fenomeni di
esondazione. L’area in cui ricadono gli interventi è stata, infatti, perimetrata nell’ambito del
suddetto Piano di Assetto Idrogeologico a Pericolosità idraulica Molto elevata (Hi4), Elevata
(Hi3), Moderata (Hi2) e Media(Hi1), ossia sono state individuate aree inondabili da piene
con portate da Tempi di Ritorno di 50, 100, 200 e 500 anni.
Per quanto attiene alla metodologia di analisi idrologica ed idraulica si sono applicati i criteri
indicati nelle Linee Guida allegate alla Relazione del PAI.
Gli interventi in progetto saranno realizzati nel tratto del Rio Siniscola che parte dal Ponte
situato loc. Tanca Altara (Circonvallazione Zona industriale) fino al ponte in Loc. Abba
Fritta.
Di seguito saranno illustrate nel dettaglio le fasi dello studio e la tipologia dei diversi
interventi previsti.
A seguito dello studio condotto sull’andamento plano-altimetrico del Rio Siniscola e sul suo
comportamento idraulico è stato possibile individuare i possibili interventi da realizzare per
mettere in sicurezza l’area e permettere il naturale deflusso delle acque.
Le scelte progettuali sono state fortemente condizionate dalla presenza di insediamenti
urbani e dalla viabilità ad essi connessa.
Gli interventi proposti nel progetto di cui il presente allegato fa parte integrante mirano alla
messa in sicurezza dell’area, ottenendo il contenimento delle portate di progetto e
sottraendo al rischio di esondazione la zona limitrofa a questo tratto del rio, a vantaggio non
solo della sicurezza dei manufatti ma, soprattutto, della salvaguardia della popolazione in
aree antropizzate.
Gli interventi di progetto, elencati seguendo un criterio di priorità, consistono in:
1. Intervento n°1: pulizia dell’alveo, per un tratto lungo circa di 8,2 Km., dal Ponte
situato in loc. Tanca Altara (Circonvallazione Zona industriale) sino al ponte in Loc.
Abba Fritta. Sono lavori che, di fatto, non presentano sostanziali interazioni con i
terreni interessati, essendo costituiti prevalentemente da operazioni di diserbo e
decespugliamento con asportazione di quella vegetazione riparia che interferisce ed
ostacola il regolare deflusso delle acque facilitando i fenomeni esondativi.
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2. Intervento n°2: lavori di protezione spondale in prossimità del ponte presente nella
zona industriale, volti a ripristinare ed integrare una serie di strutture già esistenti
e necessarie alla protezione sia della struttura di attraversamento stradale, sia di
alcuni edifici localizzati in prossimità del corso d’acqua. In questo punto sono già
presenti una serie di opere di protezione in concomitanza delle spalle del ponte,
che però durante l’ultimo episodio alluvionale hanno subito una serie di
deterioramenti e di danneggiamenti. Questi, di fatto, sono stati generati da fenomeni
di erosione e di scalzamento dei terreni di appoggio delle gradonate che, trovatesi
senza supporto fondale, hanno subito un cedimento con ribaltamento e crollo parziale
della struttura di protezione.
3. Intervento n°3: localizzato in prossimità del ponte di attraversamento della S.S. 125 in
località Ponte di Ferro, a valle del tracciato stradale, consiste nella realizzazione di
opere di difesa spondale, essenzialmente costituite da mantellate al fondo e da
gabbionate alle sponde, ad integrazione di quelle già esistenti in corrispondenza
del ponte, così da estendere la protezione anche ai terreni localizzati a ridosso
dell’alveo su cui sorgono una serie di edifici di civile abitazione.
4. Intervento n°4: che consistente nella pulizia, riconfigurazione e prosecuzione di
un canale di scolo naturale delle acque superficiali presente in prossimità del campo
sportivo in località Ghirtala che, nella sua tratta a monte è stato oggetto di
canalizzazione con la formazione di un rivestimento in c.l.s. e, per una tratta urbana è
stato sottoposto a tombinamento.
5. Intervento n°5: è formato dalla costruzione di un guado sommergibile da eseguire in
località Portiarta, in alternativa ad un attraversamento già esistente realizzato con una
struttura tubolare metallica, chiaramente sottodimensionata per consentire un corretto
deflusso delle acque, soprattutto in occasione di piene in cui il trasporto solido è
costituito da abbondanti elementi vegetali di notevole dimensione che frequentemente
ostruiscono il lume libero. Tale opera dovrà essere demolita ripristinando l’alveo
secondo la sua configurazione naturale originaria.
6. Intervento n°6: localizzato in località Gadueddule, prevede la demolizione di un
canale di scolo di acque meteoriche che affluisce al rio di Siniscola attraversando la S.S.
125. Nell’area a monte della statale il canale è stato oggetto di canalizzazione e di
tombinamento riducendone la sezione di deflusso e dando origine a continui fenomeni
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6 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
di esondazione.
L’esaurimento delle stesse acque, anche solo di quelle normalmente incanalate,
peraltro, è ostacolato da una ridotta dimensione dell’opera di attraversamento della
strada statale che origina costanti fenomeni di rigurgito dei fluidi. Gli interventi in
progetto contemplano la demolizione del canale a monte della statale e della relativa
copertura in c.a. con la ricostruzione e riconfigurazione del canale di scolo, da
conservare a cielo aperto e da proteggere con un rivestimento spondale in gabbionate
metalliche e pietrame arido, così da ripristinare una adeguata sezione di deflusso e,
eventualmente, permettere una esondazione controllata.
A completamento di tale intervento e per renderlo adeguatamente funzionale, si rende
necessario migliorare la capacità di smaltimento della struttura di evacuazione verso
valle delle acque che attraversa la S.S. 125, demolendo quella esistente e sostituendola
con una idoneamente dimensionata.
7. Intervento n°7: ubicato in località rio Matta Puligosa , prevede la sistemazione di un
canale di ruscellamento concentrato interessato da continui fenomeni di erosione
spondale e di esondazione con alluvionamento dei terreni adiacenti e di alcuni edifici
presenti. Attualmente l’alveo presenta un andamento tortuoso e ripe mediamente
inclinate interessate da abbondanti fenomeni di erosione alla base con una lieve
tendenza alla meandrizzazione. L’intervento ottimale sarebbe rappresentato da una
regolarizzazione dell’alveo con la rettifica moderata delle anse più accentuate, così da
facilitare il deflusso delle acque con un moto quanto più possibile poco turbolento,
accompagnato da una protezione spondale per contenere l’erosione delle ripe.
Considerando che il corso d’acqua interseca la strada di accesso a diversi poderi e a
un edificio colonico, l’attraversamento stradale può essere agevolmente garantito con
la realizzazione di una struttura di rinforzo e di protezione antierosiva del fondo
dell’alveo, da realizzare con mantellate tipo “Reno”, in rete metallica e pietrame
arido.
Il tratto fluviale del Rio Siniscola oggetto di Intervento si sviluppa per circa 8,2 Km. Si
prevede una durata delle lavorazioni pari a 270 giorni naturali e consecutivi, per un importo
dei lavori pari a Euro 1.100.000,00.
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7 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
2.1 DIMENSIONI DEL PROGETTO
Il progetto comporta un’occupazione dei terreni su vasta scala, lo sgombro del terreno, sterri di ampie dimensioni e sbancamenti?
No
Il progetto comporta la modifica del reticolo di drenaggio (ivi compresi la costruzione di dighe, la deviazione di corsi d’acqua o un maggior rischio d’inondazioni)?
No
Il progetto comporta l’impiego di molta manodopera?
Son previste 3 squadre da 4 operai per un totale di 12 lavoratori
I dipendenti avranno adeguato accesso ad abitazioni ed altri servizi?
Nell’area di cantiere son previste le maestranze per uso ufficio, spogliatoio e servizi igienico-sanitari e infermeria come previsto dal D.lgs. n.81/08
Il progetto genererà un afflusso significativo di reddito nell’economia locale?
No
Il progetto modificherà le condizioni sanitarie? Si, il progetto influirà positivamente sulle condizioni sanitarie e sulla salute pubblica. Il progetto comporta attività quali il brillamento di mine, la palificazione di sostegno o altre simili?
No
La realizzazione o il funzionamento del progetto generano sostenuti volumi di traffico?
No. E’ previsto l’utilizzo di mezzi di cantiere quali autocarri e escavatori che non interferiranno con la viabilità locale.
Il progetto verrà smantellato al termine di un periodo determinato?
No. Si tratta di opere permanenti.
Il progetto comporta il dragaggio, la rettificazione o l’intersezione dei corsi d’acqua?
No
Il progetto comporta la costruzione di strutture in mare?
No
Il progetto richiede la realizzazione di infrastrutture primarie per assicurare l’approvvigionamento di energia, combustibile ed acqua?
No
Il progetto richiede la realizzazione di nuove strade, tratte ferroviarie o il ricorso a veicoli fuori strada?
No, ma e’ prevista la demolizione e successiva ricostruzione dell’attraversamento stradale in Loc. Gadueddule (Intervento n° 6) e la demolizione e ricostruzione di un guado sormontabile in Loc. Portiarta (Intervento n°5).
Il progetto modifica le caratteristiche funzionali delle opere di cui costituisce la modifica o l’ampliamento?
No
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8 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
2.2 CUMULO CON ALTRI PROGETTI
Il progetto può generare conflitti nell’uso delle risorse con altri progetti in esercizio, in corso di realizzazione o progettazione?
No
Le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici o nel sottosuolo possono cumularsi con le perturbazioni all’ambiente generate da altri progetti in esercizio, in corso di realizzazione o progettazione che insistono sulla stessa area?
No
2.3 UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI
Il progetto richiederà apporti significativi in termini di risorse? Energia, materiali o altre
No
Il progetto richiede consistenti apporti idrici? No
Il progetto richiederà l’utilizzo di risorse non rinnovabili?
No
2.4 PRODUZIONE DI RIFIUTI
Il progetto comporta l’eliminazione di inerti, di strati di copertura o di rifiuti di attività minerarie?
Si. E’ prevista la demolizione dell’attraversamento stradale in Loc. Gadueddule (Intervento n° 6) e la demolizione di un attraversamento in Loc. Portiarta (Intervento n°5). E’ inoltre previsto lo scavo per la realizzazione delle fondazioni dei gabbioni, e dei nuovi canali. Gli inerti di risulta saranno conferiti in discarica autorizzata.
Il progetto comporta l’eliminazione di rifiuti industriali o Urbani?
No
2.5 INQUINAMENTO E DISTURBI AMBIENTALI
Il progetto da luogo ad emissioni in atmosfera generate dall’utilizzo del combustibile, dai processi di produzione, dalla manipolazione dei materiali, delle attività di costruzione o da altre fonti?
No
Il progetto dà luogo a scarichi idrici di sostanze organiche o inorganiche, incluse sostanze tossiche, in aree costiere e marine?
No
Il progetto può provocare l’inquinamento dei suoli e delle acque di falda? No
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9 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
Il progetto provocherà l’immissione nell’ambiente di rumore, vibrazioni, luce, calore, odori o altre radiazioni?
Si potrebbe verificare l’immissione nell’ambiente di rumore e vibrazioni durante le fasi di lavorazione.
Il progetto può dare luogo ad elementi di perturbazione dei processi geologici o geotecnici? No
Il progetto altera i dinamismi spontanei di caratterizzazione del paesaggio sia dal punto di vista visivo, sia con riferimento agli aspetti storico-monumentali e culturali?
No
Il progetto può dar luogo ad elementi di perturbazione delle condizioni idrografiche, idrologiche e idrauliche? No
2.6 RISCHIO INCIDENTI PER QUANTO RIGUARDA, IN PARTICOLARE, LE SOSTANZE O LE TECNOLOGIE UTILIZZATE
La realizzazione del progetto comporta lo stoccaggio, la manipolazione o il trasporto di sostanze pericolose (infiammabili, esplosive, tossiche, radioattive, cancerogene o mutagene)?
No
Il progetto, nella sua fase di funzionamento, genera campi elettromagnetici o altre radiazioni che possono influire sulla salute umana o su apparecchiature elettroniche vicine?
No
Il progetto comporta l’uso regolare di pesticidi e diserbanti?
No
L’impianto può subire un guasto operativo tale da rendere insufficiente le normali misure di protezione ambientale?
No
Vi è il rischio di rilasci di sostanze nocive all’ambiente o di organismi geneticamente modificati?
No
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10 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
3. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
L’area oggetto di intervento si inquadra:
nel Foglio 483 Sez. IV “Siniscola”(Scala 1:25.000) della Carta Topografica d’Italia
(I.G.M.);
nel quadrante “483050” del Lotto Nord-Orientale (Scala 1:10.000)della Carta Tecnica
Regionale;
nei Fogli Catastali n° 45-54-55-46--38-37-31-32-39-22-33-23-24-34 del Comune
Censuario di Siniscola .
Fig. 1 - Inquadramento nella Carta IGM - F. 483 sez. IV
L’intervento, che nella sua totalità si sviluppa nella tratta del corso d’acqua compresa tra il
ponte sulla nuova strada provinciale a cavallo della zona industriale di Siniscola, fino quasi
alla foce del fiume, si estende per oltre otto chilometri di tracciato e prevede, oltre ad una
pulizia sistematica del corso d’acqua, maggiormente approfondita nelle aree di più intenso
sviluppo della vegetazione riparia, il ripristino e la riparazione nonché la formazione di
alcune serie di protezioni spondali e, così da garantire un adeguato livello di sicurezza
idraulica ai terreni ed alle strutture immediatamente adiacenti il rio ed a quelle che, in
qualche modo, possano essere interessate dai fenomeni esondativi ed alluvionali.
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11 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
INQUADRAMENTO P.P.R. – P.A.I. - URBANISTICO
Per quanto riguarda l’inquadramento delle aree di intervento nel Piano Paesaggistico
Regionale dall’analisi della planimetria seguente (Fig. 2) si evince che :
• una parte dell’intervento n°1 ricade all’interno della fascia costiera e che comunque il Rio Siniscola,
su cui saranno realizzati anche gli interventi n° 2-3-5, è classificato come bene paesaggistico
ambientale ex art. 143 del D.Lgs n°42/04 : fiume, torrente, corso d’acqua.
• gli interventi n°: 4-6-7 ricadono all’interno di aree classificate come area ad utilizzo agro-forestale,
queste si presentano , però, manchevoli di caratteristiche di pregio dal punto di vista agricolo e
forestale. Le opere lineari, infatti, attraversano prevalentemente aree antropizzate, terreni incolti e
zone demaniali di scarsa vocazione agricola e naturalistica.
Fig.
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12 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
Il Rio Siniscola (vedi fig. 4) è stato individuato e delimitato dal Piano Stralcio per l’Assetto
Idrogeologico come area a Rischio idraulico Molto Elevato (Ri4), Elevato (Ri3) e Medio (Ri2),
ovvero come area inondabile da piene con portate da Tempi di Ritorno di 50, 100, 200 e 500
anni.
Il P.A.I. ha costituito il punto di partenza per la redazione del presente progetto; la
compatibilità idraulica dell’intervento è stata verificata secondo quanto disposto
dall’Allegato E delle Norme di Attuazione del P.A.I., in particolare sono stati curati studi
idrologici e idraulici molto dettagliati in base ai quali sono stati progettati gli interventi in
oggetto.
Fig. 4 - Inquadramento nella Carta delle Aree Inondabili (Stralcio PAI – Sub Bacino n° 5 Posada Cedrino)
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13 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
Dal punto di vista urbanistico (vedi Fig.4) le aree in cui ricadono gli interventi hanno diverse
destinazioni, quali:
Intervento n. 1/b: Zona H (area di salvaguardia aree umide, fluviali, marine); Intervento n. 2: Zona H(area di salvaguardia); Intervento n. 3: Zona H (area di salvaguardia); Intervento n. 4: Zona S (Zona per Servizi di interesse collettivo) e Zona G (Zona per servizi e attrezzature generali); Intervento n. 5: Zona H (area di salvaguardia); Intervento n. 6: Zona C (Zona di espansione residenziale) Intervento n. 7: Zona E (Zona agricola);
Fig. 4 - Inquadramento nel PRG (stralcio dalla cartografia 1:10.000)
Gli interventi progettuali interessano una destinazione d’uso attuale di tipo urbano (Zona C,
S e G) e agricolo all’interno del centro abitato di Siniscola. Trattandosi di interventi di tipo
lineare da effettuarsi unicamente lungo il fiume e i canali esistenti, questi non interessano
direttamente né elementi del tessuto urbano, né elementi del tessuto agricolo, tantomeno aree
di pregio naturalistico o risorse naturali locali a rischio, come si evince dalla tabella
sviluppata al punto 3.1.
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14 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
3.1 CAPACITÀ DI CARICO DELL’AMBIENTE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE SEGUENTI ZONE:
Zone Umide No
Zone Costiere No
Zone Montuose o forestali
No
Riserve e Parchi Naturali No
Zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri; zone protette speciali designate dagli Stati membri in base alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE
No
Zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati superati;
No
Zone a forte densità demografica
No
Zone di importanza storica, culturale e archeologica
No
Territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.
No
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15 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
4. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E MORFOLOGICO
GEOLOGICO:
L’area di intervento e la superficie del bacino idrografico del Rio Siniscola, è costituita da quattro litologie fondamentali che vengono di seguito descritte sinteticamente, dalla più antica verso la più recente: Metamorfiti – Rappresentano nella zona il basamento antico e sono databili, in analogia a facies simili presenti in altre zone della Sardegna, come preordoviciane. Sono costituite da scisti, filladi e gneiss, spesso intimamente pervasi da venule e listarelle di quarzo, e rappresentano il prodotto di processi dinamo e termometaforfici di basso e medio grado, esplicatisi durante l’orogenesi ercinica alle spese di litologie sedimentarie di tipo pelitico e arenaceo. Sono rocce di colore variabile dal grigio al bruno, spesso con lucentezza perlacea, contraddistinte da un forte grado di consistenza e di un carattere lapideo, con un medio e basso grado di alterazione che normalmente non si spinge oltre il metro dal piano di campagna. Caratteristica fondamentale è l’estrema fissilità sia lungo i piani di scistosità che lungo le superfici di discontinuità tettonica. Calcari – Quelli presenti in affioramento formano la catena del Monte Albo, un lembo residuo di una delle falde interne in cui si è smembrata la copertura carbonatica mesozoica durante l’orogenesi alpina. Si tratta di calcari massivi bianchi, spesso stratificati in banchi di potenza metrica, abbondantemente carnificati e sensibilmente influenzati strutturalmente dalla tettonica post ercinica. Alluvioni antiche e conoidi di deiezione – Sono depositi a carattere sabbioso conglomeratico, mediamente o poco cementati, generati dai processi alluvionali collegati alle fasi cataglaciali. Hanno giacitura da mediamente inclinata a suborizzontale e presentano solitamente una scarsa matrice fine granulare. Sono ascrivibili al tardo Pleistocene ed al primo Olocene. I materiali alluvionali hanno una composizione essenzialmente grossolana, con un basso contenuto in limo e praticamente privi di argilla, dotati di abbondante scheletro ciottoloso, e rappresentano essenzialmente prodotti di sedimentazione pedemontana. Quelli gravitativi sono costituiti essenzialmente da clasti a spigoli vivi, centimetrici e decimetrici, con matrice sabbiosa e scarso contenuto limo-argilloso, di origine quasi esclusivamente carbonatica, spesso formano falde coalescenti di notevole sviluppo e spessore. Alluvioni recenti - Rappresentano i prodotti delle esondazioni recenti ed attuali del rio Siniscola e spaziano da sedimenti ghiaiosi e sabbiosi grossolani, legati a processi sedimentari recenti sviluppati prevalentemente nella tratta intermedia della piana alluvionale, fino a sedimenti fine granulari limosi e argillosi, testimonianza di processi de posizionali di tipo palustre o lacustre, sviluppati nella periferia orientale e nordorientale del paese di Siniscola. In tutte le aree in cui sono stati localizzati gli interventi da porre in essere i terreni in affioramento sono costituiti da sedimenti alluvionali a varia granulometria, da ghiaie e ciottoli fino a sabbie medie e fini, ma mai appartenenti alle frazioni più fine granulari dei limi e delle argille. Solo in un caso terreni in affioramento e a bassa profondità sono costituiti da una coltre detritica di depositi di pendio che sono di natura metamorfica e di composizione sabbioso limosa. MORFOLOGICO
Per quanto riguarda gli aspetti morfologici si afferma la sostanziale monotonia dell’area interessata dal progetto, fondamentalmente di tipo tabulare con limitatissime articolazioni, nella porzione più prossima alla foce, mentre nella tratta più distale dalla linea di riva la morfologia assume maggiore articolazione, con il rio incassato in un alveo maggiormente inciso in una valle dal profilo asimmetrico e con versanti al piede maggiormente inclinati. Le conoidi e le fasce detritiche presentano morfologie mediamente accidentate, con pendenze modeste, ondulate o poco inclinate rispetto alla piana alluvionale, dalla quale si elevano di pochi metri. Maggiore articolazione è presente lungo l’asta fluviale a valle dell’abitato, dove sono presenti i netti segni di alcuni terrazzi che permettono di individuare con una certa precisione per lo meno due ordini diversi di età piuttosto recente mentre, a causa delle modificazioni morfologiche determinate dalle operazioni di urbanizzazione, dagli interventi agrari e da quelli di estrazione di inerti, non è possibile individuarne di antichi.
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16 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
Lungo tutta la tratta di intervento il corso d’acqua presenta ripe di erosione nette e ben marcate, spesso profonde per oltre due metri, con scarpate anche subverticali. Se si escludono i limitati fenomeni morfologici legati alla dinamica fluviale, non si riscontrano processi evolutivi in atto. Le sole manifestazioni attive sono rappresentate da modesti crolli, localizzati, delle sponde del fiume dovuti a fenomeni di scalzamento alla base dei sedimenti alluvionali ad opera di episodi di piena straordinaria. L’area su cui si sviluppa buona parte del bacino idrografico è invece caratterizzata da una morfologia fondamentalmente collinare, a elevato grado di evoluzione morfologica, contraddistinta da quote assolute piuttosto basse, eccezionalmente sopra i novecento metri. Il reticolo idrografico del corso d’acqua è chiaramente di tipo dendritico, con una lieve tendenza all’angolare dovuta all’interferenza tra l’idrografia superficiale e la strutturazione tettonica locale. Le direzioni preferenziali delle aste, ai vari ordini, sono la NE-SO e la NO-SE, che costituiscono le direttrici tettoniche principali della zona. L’elevato grado di gerarchizzazione del reticolo, che presenta aste organizzate fino al quinto ordine, testimonia un alto livello di evoluzione del corso d’acqua, per il quale quindi è definibile uno stadio di elevata maturità. Per quanto attiene alla dinamica attuale del rio Siniscola è possibile definire tre porzioni distinte. Per la prima, quella inclusa nel bacino montano e collinare che comprende la maggior parte degli affluenti principali e secondari, può essere definita una condizione essenzialmente di erosione, con volumi di materiali erosi quantificabili in non più di 100 metri cubi per chilometro quadrato all’anno, cui corrispondono spessori medi pari a circa un millimetro ogni dieci anni, nelle condizioni meteo-climatiche ordinarie attuali. Per la seconda porzione del rio, quella compresa tra le isoipse dei sessanta e dieci metri, che in pratica include quasi esclusivamente l’asta principale del corso d’acqua, è possibile definire condizioni di equilibrio tra il trasporto, l’erosione e la sedimentazione, con il prevalere stagionale di una o dell’altra fase. Il bilancio generale annuale, in condizioni meteo-climatiche convenzionali, può essere valutato in pareggio, per cui la condizione tipo di questa tratta è quella tipica della fase di trasporto. La terza tratta, in pratica quella che si sviluppa negli ultimi cinquecento metri del corso d’acqua fino alla foce, la fase prevalente è quella della sedimentazione, con un leggero prevalere del fenomeno di trasporto delle frazioni più fineranulari, essenzialmente sabbie medie e fini, che consente un continuo ripascimento delle spiagge. Considerando la tipologia degli interventi in progetto, che non dovrebbero modificare se non in maniera irrilevante il profilo longitudinale del rio, è verosimile che queste condizioni dinamiche del fiume non vengano, anche solo minimamente, alterate.
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17 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
5. CARATTERISTICHE DELL’IMPATTO POTENZIALE
Come si evince dai punti 2 e 3 precedentemente sviluppati, l’unico impatto che il presente
intervento potrebbe comportare sull’ambiente fisico e antropico è relativo all’immissione
nell’ambiente di rumore e vibrazioni durante la fase di cantiere. Poiché la valutazione di
impatto ambientale contempla anche gli effetti relativi alla salute umana debbono essere
considerati nell’ottica del bilancio “costi-benefici”, anche la salvaguardia ed il benessere delle
popolazioni coinvolte. Infatti, a seguito di verifiche in campo e accurati rilievi topografici
nelle aree contermini al rio Siniscola è nei vari punti di intervento è scaturita una generale
insufficienza delle protezioni spondali e delle sezioni di deflusso degli attraversamenti
stradali. Tutto ciò determina un’alta probabilità di rischio di esondazione con conseguenti
onerosi danni all’ambiente circostante. Considerate tali premesse, i vari tratti di intervento
necessitano di urgenti lavori di ripristino e risanamento.
Per quanto concerne l’ordine di grandezza e la complessità dell'impatto si è ritenuto
opportuno sviluppare nella tabella seguente le lavorazioni dei vari interventi previsti nel
progetto di difesa idraulica e le corrispondenti modalità di esecuzione al fine di ponderare gli
impatti temporanei o permanenti derivanti.
INTERVENTI LAVORAZIONI
MODALITA’ DI ESECUZIONE
Rimozione di essenze arboree (Eucaliptus) e
pulizia del Rio Siniscola
Taglio e rimozione Motosega e manodopera
Pulizia Escavatore, autocarro e manodopera
Recupero e Realizzazione di gabbioni
Scavo Escavatore, pala meccanica Recupero pietrame da vecchie
gabbionate Escavatore, pala meccanica
Realizzazione di gabbionate (fondazioni, rete
metallica,pietrame)
Autocarro, Escavatore, bobcat, betoniera e manodopera
Rinterro dei gabbioni e compattazione Autocarro, escavatore, e manodopera
Realizzazione di Protezione spondale
Scavo Escavatore, pala meccanica
Realizzazione di gabbionate (fondazioni, rete
metallica,pietrame)
Autocarro, Escavatore, bobcat, betoniera e manodopera
Formazione Mantellate
Autocarro, Escavatore, e manodopera
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18 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
Realizzazione canale in
cls armato
Taglio e rimozione Motosega e manodopera
Pulizia Escavatore, autocarro e manodopera
Scavo Escavatore, pala meccanica
Realizzazione canale Betoniera, autocarro, manodopera
Installazione Recinzione Autocarro, Betoniera
Demolizione e rifacimento attraversamenti stradali
Demolizione strutture esistenti Martello demolitore, autocarro, manodopera
Scavo Escavatore, pala meccanica
Getto di calcestruzzo armato Betoniera, vibro cemento e manodopera
Posa dell’impalcato prefabbricato Autocarro, bobcat e manodopera
Posa di materiale lapideo Autocarro, Manodopera
Esecuzione di rampe Betoniera, e manodopera
È importante sottolineare che il trasporto dei materiali primi e dei prefabbricati per la realizzazione
delle opere ed il conferimento dei materiali di risulta in discarica avverrà mediante l’utilizzo di
autocarro.
Nella tabella che segue, è sviluppata l’analisi delle singole componenti ambientali che
saranno interessate dai lavori in oggetto al fine di individuare le criticità e conseguentemente
descrivere le soluzioni progettuali che si adotteranno caso per caso, al fine di minimizzare gli
impatti sull’ambiente (vedi paragrafo Mitigazioni).
Nella scheda, gli impatti sono stati suddivisi in impatti negativi e positivi, a seconda che
questi producano sull’ambiente naturale e/o socioeconomico rispettivamente degli effetti
negativi o positivi.
Gli impatti sono stati a loro volta suddivisi per “spazio”, “tempo” e “ intensità”.
Spazio: quando gli impatti sono legati unicamente all’estensione (in termini di superficie
limitata o estesa ) degli interventi ;
Tempo: quando gli impatti sono legati unicamente alla durata dei lavori in corso, o
permanenti quando producono effetti permanenti sull’ambiente;
Intensità: dato che scaturisce dai punti spazio e tempo che ne determina l’intensità di impatto,
che può essere trascurabile, moderato o forte.
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19 Interventi di Sistemazione Idraulica del Rio Siniscola
SCHEDA DEGLI IMPATTI DEGLI INTERVENTI
LAVORAZIONI
IMPATTO NEGATIVO SPAZIO TEMPO INTENSITA’
LOCALE ESTESO TEMP. PERM. TRASC. MODER. FORTE
Pulizia (Taglio e Rimozioni)
Scavi
Rinterro
Materiale da Costruzione
Demolizioni Manufatti
Creazione Rifacimento Manufatti
Uso Di Strade ad Alta densita’ di
Traffico
Occupazione Suolo
Attività di Cantiere: Piste accesso
Recinzioni
OPERE
IMPATTO POSITIVO
SPAZIO TEMPO INTENSITA’
LOCALE ESTESO TEMP. PERM. TRASC. MODER. FORTE
Occupazione Maestranze Locali
Assetto Territoriale Socio-Econ.
Dall’analisi si desume che le lavorazioni in fase di cantiere non comportano né alcuna alterazione
permanente sullo stato dei luoghi, né la sospensione o alterazione, seppure temporanea, delle attività
socio-economiche della zona.
Come si evince dai punti di seguito sviluppati, che tengono conto di ulteriori aspetti consequenziali,
la realizzazione delle opere avranno una ricaduta positiva sull’assetto socio-economico non
comportando alcun disagio all’ambiente circostante.
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Sospensione, anche solo temporanea, delle pratiche agronomiche in fase di costruzione delle opere lungo le fasce di occupazione temporanea, in corrispondenza delle opere. No
Perdita temporanea o permanente di suolo in corrispondenza delle opere.
Gli interventi di progetto non prevedono ampliamenti della sezione idraulica del fiume, tuttavia la
realizzazione di alcune gabbionate e degli attraversamenti, come visibili negli elaborati progettuali,
comporterà una limitata perdita di suolo.
Tale perdita, principalmente di proprietà demaniale, è di scarso valore agronomico e paesaggistico
essendo rappresentato da incolti. L’impatto pertanto si può considerare trascurabile.
Modifica degli aspetti paesaggistici in talune aree per effetto della realizzazione delle opere.
No. Le opere previste in progetto andranno unicamente a migliorare la funzionalità idraulica del Rio
e dei canali senza creare alcun impatto sullo stato dei luoghi.
Temporanea deviazione dei deflussi idrici in alveo.
No. Durante la fase di cantiere non si prevede di intervenire sul percorso idraulico del fiume.
In conclusione, le fasi di lavorazione e la realizzazione delle opere in progetto comportano impatti
temporanei e non significativi che non alterano le conformità ambientali, né creano alcuna forma di
disagio per la popolazione poiché l’immissione di polveri e rumore dell’attività di cantiere avviene ad
una certa distanza dagli edifici presenti nella zona.
Non è previsto, data la tipologia dell’opera, l’utilizzo né l’emissione di sostanze inquinanti. Al
contrario, l’adeguamento dell’infrastruttura soddisfa le esigenze di sicurezza idraulica ed il migliore
inserimento paesaggistico.
Nel caso specifico, considerata la tipologia di lavorazioni, la tipologia delle costruzioni, nonché le
caratteristiche ambientali dei siti, già discretamente antropizzate, e la limitata estensione degli stessi,
si evince che le opere previste determinano degli impatti lievi e limitati, unicamente legati alla fase
cantieristica delle lavorazioni.
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6. MITIGAZIONI
Per quanto gli impatti siano lievi e trascurabili, si adotteranno tutte le misure necessarie per
minimizzarli.
Le aree di cantiere saranno approntate esternamente alle fasce di pertinenza fluviale, in
zone prive di vegetazione spontanea di pregio, contenendo al minimo indispensabile gli
spazi operativi e la viabilità provvisoria; alla conclusione dei lavori, dette aree e le piste
temporanee, dovranno essere celermente e completamente liberate, ripristinandone
l’originaria funzionalità pedologica e agronomica e il precedente assetto vegetazionale.
Durante i lavori saranno adottate tecniche idonee a garantire la massima tutela di suolo,
sottosuolo, acque superficiali e sotterranee; in particolare la manutenzione periodica dei
mezzi d’opera, se eseguita in cantiere, dovrà avvenire in aree dedicate e opportunamente
attrezzate per impedire sversamenti di sostanze inquinanti verso l’esterno.
Per quanto riguarda le polveri prodotte durante la fase di scavo, demolizione, passaggio dei
mezzi, ecc., la dispersione delle polveri potrà essere contenuta e controllata mediante la
bagnatura continua delle piste e delle aree di cantiere soprattutto nelle giornate più afose e
ventose. I depositi di materiale sciolto con scarsa movimentazione saranno protetti
adeguatamente dall’esposizione al vento mediante misure come la copertura con stuoie, teli
o copertura verde.
Per quanto concerne i rumori causati dai lavori di sbancamento, dagli scavi, dalle
demolizioni e dalla necessità di movimentare i materiali nell’ambito del cantiere, essi
saranno limitati alle ore diurne e concentrati in 4 mesi di lavorazioni per ridurre al massimo
il disagio. Considerato inoltre che le opere ricadono ad una certa distanza dalla zona abitata
l’entità del disagio prodotto è assolutamente trascurabile.
Il transito dei mezzi all’interno e nelle zone adiacenti all’area di cantiere non comporterà
l’interruzione della viabilità locale. Si adotterà tuttalpiù il senso unico alternato.
Saranno impiegate per l’esecuzione di lavori macchine movimento terra ed operatrici
gommate, evitando, quando possibile, il ricorso a mezzi meccanici invasivi.
I lavori saranno realizzati nei periodi di magra del corso d’acqua, concentrati nel più breve
arco temporale possibile e sarà prevista la sospensione nelle fasi critiche di riproduzione e di
sviluppo dell’avifauna e della fauna vertebrata acquatica vulnerabile, potenzialmente
presente nel sito d’intervento e nell’alveo di valle.
Tutti i rifiuti prodotti durante l’esecuzione delle opere e quelli rinvenuti durante le previste
operazioni di bonifica delle aree golenali del Rio Siniscola, se non riutilizzabili, dovranno
essere contestualmente avviati a smaltimento, in conformità alle leggi vigenti in materia,
escludendone il deposito temporaneo presso l’area d’intervento.
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gli interventi sulla vegetazione ripariale, per l’adeguamento delle strutture arginali, dovranno essere di tipo selettivo al fine di garantire la conservazione dei consorzi vegetali
che colonizzano in modo permanente gli ambienti ripariali e le zone di deposito alluvionale
adiacenti; in particolare per gli esemplari arborei e per eventuali specie vegetali da tutelare
(endemiche o di interesse fitogeografico), per cui sia indispensabile l’espianto, sarà garantito
il reimpianto, con adeguato pane di terra, in siti prossimi all'area di intervento e pertinenti
all'autoecologia delle specie da trapiantare. nel corso dei lavori, tutti gli esemplari di specie esotiche (es. Acacia, Ailanthus, Eucaliptus,
Robinia) eventualmente presenti lungo i tratti d’intervento, saranno eradicati e, ove
possibile, sostituiti con specie coerenti con il contesto vegetazionale locale.
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7. CONCLUSIONI L’opera in progetto è da intendersi in primo luogo come intervento di protezione civile in quanto
necessaria al raggiungimento di adeguati livelli di sicurezza all’interno di un’area attualmente
considerata a Pericolosità idraulica Molto elevata (Hi4), cioè area in cui “sono possibili la perdita di
vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio
ambientale, la distruzione delle attività socio –economiche”. La realizzazione delle opere previste in
progetto permetterà, infatti, la ridefinizione dei livelli di pericolosità idraulica e produrrà la
variazione della perimetrazione e la liberazione dai vincoli di tutela delle aree soggette all’intervento,
così come previsto dalle Norme di Attuazione del suddetto piano.
Tali norme individuano infatti come motivo di eventuale variante del PAI la diminuzione o
l’aumento significativo delle condizioni di rischio derivanti dalla realizzazione di interventi
debitamente collaudati o muniti di certificato di regolare esecuzione ovvero da fatti che producono
incrementi di danno potenziale.
Considerata la tipologia degli interventi, nonché le caratteristiche ambientali dei siti stessi, in gran
parte già inseriti in contesti antropizzati, e la limitata estensione degli stessi, si evince che le opere
previste determinano degli impatti lievi e limitati, unicamente legati alla fase cantieristica delle
lavorazioni. Gli effetti di tali impatti temporanei sono da considerare non significativi e non alteranti
le conformità ambientali, né creano alcuna forma di disagio per la popolazione.