1 Comune di Bergamo Teatro Donizetti Bergamo Jazz 2016 Bergamo per International Jazz Day 2016 Col patrocinio Incontriamo il jazz 2016: Il ritmo del jazz Progetto didattico sul jazz rivolto agli studenti delle scuole primarie, secondarie e dell’università
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Comune di Bergamo Teatro Donizetti
Bergamo Jazz 2016
Bergamo per International Jazz Day 2016
Col patrocinio
Incontriamo il jazz 2016: Il ritmo del jazz Progetto didattico sul jazz rivolto agli studenti delle scuole primarie, secondarie e dell’università
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Il progetto didattico 2015/2016 promosso dal Festival Bergamo Jazz 2016, è incluso nel quadro delle
iniziative UNESCO - l’International Jazz Day di cui sono condivise le medesime finalità formative, culturali
ed educative del pubblico, in particolare giovanile. Il Centro Didattico produzione Musica Europe è
promotore dal 1990 della sezione didattica di Bergamo Jazz e dal 2011 dell’International Jazz Day
dell’UNESCO per la città di Bergamo dedicato alla figura di Paolo Arzano.
Le lezioni/concerto di Bergamo Jazz in programma il 17/18/19 marzo sono progettate tenendo presente le
diverse età evolutive ed utilizzano un linguaggio adeguato di facile fruizione. Nei mesi antecedenti
l’iniziativa verrà inviato alle diverse scuole partecipanti il materiale didattico necessario per una migliore
conoscenza delle tematiche trattate durante i vari incontri.
Perché il jazz?
Il jazz nasce in terra americana attraverso un lungo processo durato quasi due secoli durante i quali gli
schiavi africani hanno gradualmente conquistato la libertà prima, e i diritti civili dopo, diventando appunto
cittadini americani a pieno diritto, fino a giungere nel novembre del 2008 all’elezione del primo cittadino
statunitense afro/americano: Barak Obama. Proprio il presidente di una delle più importanti democrazie
del mondo in occasione del ritiro del premio Nobel per la Pace consegnatogli “per i suoi sforzi straordinari
volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”, volle in quell’occasione così
importante fosse proprio il jazz a rappresentarlo agli occhi del mondo. Anche l’ambasciatore Unesco per il
jazz, il leggendario pianista americano Herbie Hancock, ha dichiarato: «Il jazz è suono universale,
profondamente antirazzista, capace di colpire il cuore e la coscienza dell’uomo. Per questo si rivolge
all’intera umanità di cui diventa patrimonio senza tempo». Ma il jazz, precisa, è soprattutto universale. «Pur
scaturendo dall’esperienza degli schiavi afro-americani, si rivolge all’intera umanità. La sua abilità nel
trasformare l’evento umano più doloroso e tragico in qualcosa di bello e creativo tocca una corda in ognuno
di noi… Il jazz è un regalo della comunità afroamericana al mondo ed è oggi suonato e studiato a tutte le
latitudini del pianeta e mi impegnerò affinché venga tutelato come patrimonio immateriale dell’umanità”.
La prestigiosa Università di Harvard nello scorso gennaio lo ha nominato Professor of Poetry 2014 Charles
Eliot Norton, primo jazzista e primo afro-americano a ricoprire la cattedra fondata nel 1925 e assegnata
prima di lui a T. S. Eliot e Igor Stravinsky, Jorge Luis Borges e Frank Stella, Italo Calvino e Luciano Berio. In
quell’occasione Hancock inaugurò un ciclo di sei conferenze dal The ethics of jazz (L’etica del Jazz) in cui,
con l’ausilio del pianoforte, illustrò alla illustre platea di docenti e studiosi dell’università, il ruolo e
l’influenza del jazz nell’evoluzione della musica del XX secolo, diventando da espressione artistica dei neri in
America, linguaggio universale non solo sotto un profilo artistico ed espressivo ma anche per i suoi profondi
contenuti di libertà, tolleranza, rispetto delle diversità. Il jazz è una musica inclusiva capace di catturare
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qualsiasi stimolo ed influenza culturale e trasformarlo in uno strumento di espressione e sperimentazione
sia individuale sia collettiva secondo una propria metodologia basata sull’improvvisazione, sul dialogo
interno tra i musicisti ed esterno con il pubblico, sulla capacità di collaborare in team. Per questo motivo
l’esperienza del jazz e dei suoi protagonisti del passato e contemporanei da Louis Armstrong a John
Coltrane, da Duke Ellington a Bill Evans non rappresenta solo un’esperienza artistica ma soprattutto
un’esperienza di vita da cui trarre insegnamento.
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Progetto per gli studenti delle
• Scuole secondarie di secondo grado e dell’università Mercoledì 16 marzo 2016
ore 9.00 -10.30 (I turno) – 10.35 -12.00 (II turno)