Regolamento per la tutela del Verde Pubblico e Privato COMUNE DI COMACCHIO 1/18 ALLEGATO 6 – DIFESA FITOSANITARIA Per la lotta contro i parassiti dovranno essere privilegiate le misure di tipo preventivo, volte a diminuire al massimo le condizioni di stress per le piante, migliorandone le condizioni di vita. La prevenzione dovrà essere attuata attraverso: - la scelta di specie adeguate e l’impiego di piante sane; - la difesa delle piante da danneggiamenti; - l’adeguata preparazione dei siti di impianto; - il rispetto delle aree di pertinenza indicate dal presente regolamento e la protezione delle stesse da calpestio, ecc.; - l’eliminazione o la riduzione al minimo degli interventi di potatura. 1.1 Monitoraggio dei parassiti Al fine di individuare tempestivamente la presenza di parassiti sulle piante, e stimarne il rischio di danno, dovranno essere effettuati frequenti monitoraggi, soprattutto nei periodi critici dal punto di vista fitosanitario, secondo le seguenti modalità: - AFIDI E PSILLE. I rilievi visivi vanno eseguiti sulla chioma durante il periodo vegetativo e sono rivolti all’individuazione delle colonie. Nel corso dei controlli va verificata la presenza di nemici naturali (in particolare Coccinellidi, Crisopidi, Sirfidi e Antocoridi). - COCCINIGLIE. I rilievi visivi vanno eseguiti in due periodi dell’anno: • durante il periodo vegetativo, al fine di individuare le forme giovanili su foglie, rami e tronchi e i sintomi attribuibili al loro attacco (crescita stentata, disseccamenti generalizzati); • durante l’inverno, per individuare le forme svernanti sugli organi legnosi. - METCALFA (Metcalfa pruinosa). A partire dal mese di maggio, va controllata la vegetazione delle piante particolarmente infestate negli anni precedenti. - LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI. I controlli hanno lo scopo di individuare le giovani larve e vanno condotti in particolare sulle piante maggiormente attaccate negli anni precedenti. E’ inoltre consigliabile il monitoraggio degli adulti attraverso l’impiego di trappole a feromoni. Le trappole vanno installate, in posizione medio-alta, prima dell’inizio del volo degli adulti. • Ifantria americana (Hyphantria cunea). I rilievi vanno eseguiti ai primi di giugno e alla fine di luglio, verificando l’eventuale presenza dei caratteristici nidi sericei sulle foglie più giovani, soprattutto di gelso e acero negundo. • Limantria (Lymantria dispar). I controlli vanno effettuati in maggio, sulla vegetazione di querce e altre latifoglie. • Processionaria del pino, Traumatocampa = (Thaumetopoea) pityocampa. I rilievi vanno effettuati a partire da agosto, principalmente su pino nero, pino silvestre e pino marittimo. Ulteriori controlli devono essere effettuati nei mesi invernali alla ricerca dei caratteristici nidi entro i quali svernano le larve. Va ricordato che le larve di Processionaria sono molto pericolose per l’uomo, in quanto sono provviste di peli urticanti che, liberati nell’ambiente, possono provocare gravi irritazioni.
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ALLEGATO 6 – DIFESA FITOSANITARIA
Per la lotta contro i parassiti dovranno essere privilegiate le misure di tipo preventivo, volte a diminuire al
massimo le condizioni di stress per le piante, migliorandone le condizioni di vita. La prevenzione dovrà essere
attuata attraverso:
- la scelta di specie adeguate e l’impiego di piante sane;
- la difesa delle piante da danneggiamenti;
- l’adeguata preparazione dei siti di impianto;
- il rispetto delle aree di pertinenza indicate dal presente regolamento e la protezione delle stesse da
calpestio, ecc.;
- l’eliminazione o la riduzione al minimo degli interventi di potatura.
1.1 Monitoraggio dei parassiti
Al fine di individuare tempestivamente la presenza di parassiti sulle piante, e stimarne il rischio di danno,
dovranno essere effettuati frequenti monitoraggi, soprattutto nei periodi critici dal punto di vista fitosanitario,
secondo le seguenti modalità:
- AFIDI E PSILLE. I rilievi visivi vanno eseguiti sulla chioma durante il periodo vegetativo e sono rivolti
all’individuazione delle colonie. Nel corso dei controlli va verificata la presenza di nemici naturali (in
particolare Coccinellidi, Crisopidi, Sirfidi e Antocoridi).
- COCCINIGLIE. I rilievi visivi vanno eseguiti in due periodi dell’anno:
• durante il periodo vegetativo, al fine di individuare le forme giovanili su foglie, rami e tronchi e i
sintomi attribuibili al loro attacco (crescita stentata, disseccamenti generalizzati);
• durante l’inverno, per individuare le forme svernanti sugli organi legnosi.
- METCALFA (Metcalfa pruinosa). A partire dal mese di maggio, va controllata la vegetazione delle piante
particolarmente infestate negli anni precedenti.
- LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI. I controlli hanno lo scopo di individuare le giovani larve e vanno condotti in
particolare sulle piante maggiormente attaccate negli anni precedenti. E’ inoltre consigliabile il monitoraggio
degli adulti attraverso l’impiego di trappole a feromoni. Le trappole vanno installate, in posizione medio-alta,
prima dell’inizio del volo degli adulti.
• Ifantria americana (Hyphantria cunea). I rilievi vanno eseguiti ai primi di giugno e alla fine di luglio,
verificando l’eventuale presenza dei caratteristici nidi sericei sulle foglie più giovani, soprattutto di gelso e
acero negundo.
• Limantria (Lymantria dispar). I controlli vanno effettuati in maggio, sulla vegetazione di querce e altre
latifoglie.
• Processionaria del pino, Traumatocampa = (Thaumetopoea) pityocampa. I rilievi vanno effettuati a
partire da agosto, principalmente su pino nero, pino silvestre e pino marittimo. Ulteriori controlli devono
essere effettuati nei mesi invernali alla ricerca dei caratteristici nidi entro i quali svernano le larve. Va
ricordato che le larve di Processionaria sono molto pericolose per l’uomo, in quanto sono provviste di peli
urticanti che, liberati nell’ambiente, possono provocare gravi irritazioni.
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- CAMERARIA DELL’IPPOCASTANO (Cameraria ohridella). E' consigliabile il monitoraggio degli adulti attraverso
l'impiego di trappole a feromoni. Le trappole vanno installate nella parte bassa della chioma all'inizio della
primavera (fine marzo - inizio aprile). A partire da aprile – maggio va accertata la presenza delle mine larvali,
facilmente riconoscibili osservando le foglie in controluce.
Sono disponibili sul mercato trappole a feromoni che permettono il monitoraggio e la cattura di massa degli
adulti. Nelle aree infestate, le trappole vanno posizionate dall’inizio di maggio alla fine di settembre. La stessa
trappola può essere innescata con i feromoni di entrambe le specie, avendo cura di collocarla nella parte alta
della chioma e di sostituire periodicamente gli erogatori. Verificare la presenza larve, evidenziata da fori con
fuoriuscita di rosura nel colletto, nella parte inferiore del tronco e nei rami.
- COLEOTTERI XILOFAGI. Su tronco e rami infestati controllare la presenza di fori di sfarfallamento degli adulti
che, a seconda della specie, possono misurare da poco più di un millimetro ad oltre un centimetro di
diametro. In molti casi, la presenza di larve o adulti all’interno delle piante è evidenziata dalla fuoriuscita di
rosura dai fori.
- RAGNETTO ROSSO (Tetranychus urticae). I rilievi visivi vanno eseguiti sulle foglie, in particolare sulla pagina
inferiore, durante il periodo vegetativo, soprattutto in estate.
- CANCRO COLORATO DEL PLATANO. Dovranno essere controllati in via prioritaria i platani di proprietà pubblica,
posti lungo strade comunali, provinciali e statali utilizzando, ogni qualvolta si prelevino campioni, la scheda
predisposta dal Servizio Fitosanitario Regionale. In caso di focolai accertati della malattia, i controlli dovranno
essere effettuati 2 volte all’anno:
in maggio giugno e in novembre-dicembre, specialmente sul tronco.
- CANCRI CORTICALI E RAMEALI. I controlli sulle parti legnose vanno effettuati in autunno, su piante ove è stata
accertata la presenza della malattia, in particolare modo su siepi di lauroceraso.
- OIDIO O MAL BIANCO. I controlli vanno effettuati da maggio fino ad agosto-settembre su tutte le parti verdi
delle piante, in particolare su rosa, lauroceraso, maonia, evonimo.
1.2 Impiego di prodotti fitosanitari
In caso di utilizzo di antiparassitari si dovranno adottare quelli riportati nelle tabelle 1 e 2.
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TABELLA 1 - PRODOTTI UTILIZZABILI PER TRATTAMENTI ALLA CHIOMA
Principio
attivo Tipologia
Classe di
tossicità
Selettività
Note
Co
ccin
elli
di
An
toco
rid
i
Cri
sop
idi
Sirf
idi
Bra
con
idi
Fito
seid
i
Bo
mb
i
Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki
Insetticida microbiologico
NC ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Colpisce anche le larve di farfalle diurne
Piretro Insetticida naturale
NC, Xi 😢 😢 😢 😢 --- 😢 😐
Degrada rapidamente nell’ambiente, pertanto la tossicità nei confronti degli organismi utili è limitata nel tempo. Utilizzare sempre formulati con classe tossicologica Xi o Nc
Oli bianchi estivi
Oli minerali NC, Xi 😐 --- 😐 --- --- --- 😐
Azadiractina (Neem)
Insetticida naturale
NC --- 😐 --- --- 😐 😐 😐
Pirimicarb Carbammato Xi, NC 😐 ☺ ☺ 😢 ☺ 😐 😐
Utilizzare sempre formulati con classe tossicologica Xi o NC
Prodotti rameici
Fungicida Xn, Xi NC ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺
Utilizzare sempre formulati con classe tossicologica Xi o NC
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1.4 Tipologie di intervento
Nel caso si renda opportuno intervenire, dovranno essere preferite metodologie di lotta agronomica o
biologica. In particolare si dovranno adottare gli interventi di difesa riportati nelle successive tabelle.
FITOMIZI
Fitofago Piante colpite Criteri di intervento Note e indirizzi di difesa
Afidi e Varie ornamentali Interventi agronomici: Fillossera arboree ed - Limitare le concimazioni azotate che Eventuali concimazioni fogliari con
arbustive possono provocare un eccessivo sali di potassio (400-450 g/hl) Varie specie rigoglio vegetativo, favorevole allo effettuate al momento delle
sviluppo delle infestazioni. infestazioni hanno un effetto
- In presenza di melata procedere a
collaterale dilavante sulla melata.
I lavaggi vanno eseguiti lavaggi sulla vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati (ad es. tempestivamente per prevenire la diottilsolfosuccinato di sodio) alle formazione di fumaggini, più difficili
dosi indicate in etichetta. da asportare della semplice melata.
Lotta naturale: - In condizioni normali le infestazioni sono limitate da numerosi nemici naturali: predatori (Coccinellidi, Crisopidi, Sirfidi) e parassitoidi
(Braconidi e Afelinidi)
Interventi chimici: Da effettuarsi soltanto in presenza di - Effettuare trattamenti con prodotti a
base di Piretro naturale o, in gravi infestazioni e in assenza di
alternativa, di Pirimicarb utilizzando nemici naturali. sempre formulati con classe
tossicologica Xi o NC
Psille Albero di Giuda Interventi agronomici:
(Cacopsylla Alloro - Limitare le concimazioni azotate che Eventuali concimazioni fogliari con Bosso possono provocare un eccessivo sali di potassio (400-450 g/hl)
pulchella) rigoglio vegetativo, favorevole allo effettuate al momento delle (Trioza sviluppo delle infestazioni. infestazioni hanno un effetto alacris) collaterale dilavante sulla melata.
(Psylla buxi) - In presenza di melata procedere a I lavaggi vanno eseguiti lavaggi sulla vegetazione con acqua e
tensioattivi autorizzati (ad es. tempestivamente per prevenire la diottilsolfosuccinato di sodio) alle formazione di fumaggini, più difficili
dosi indicate in etichetta. da asportare della semplice melata.
Lotta naturale: - In condizioni normali le infestazioni sono limitate da numerosi nemici naturali, in particolare predatori
(Antocoridi, Coccinellidi, Crisopidi )
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Cocciniglie Varie Interventi agronomici: Gli interventi (di qualsiasi tipo) vanno ornamentali - asportare le parti di pianta fortemente eseguiti tempestivamente per
Varie specie arboree ed infestate prevenire la formazione di fumaggini. arbustive - effettuare spazzolature sul tronco e
sulle branche principali
Interventi biologici: - contro le cocciniglie cotonose si possono eseguire lanci del predatore Cryptolaemus montrouzieri prima della schiusura delle uova (nella
seconda metà di maggio).
Interventi chimici: Evitare i trattamenti con prodotti - effettuare i trattamenti in presenza di
infestazioni consistenti ed ai primi insetticidi in presenza di nemici sintomi di danno (inizio naturali (Coccinellidi predatori, disseccamenti) con oli bianchi estivi. Pteromalidi, Encirtidi, Afelinidi
- i trattamenti eseguiti durante la parassitoidi). stagione vegetativa vanno indirizzati
In caso di trattamenti durante la contro le forme giovanili dell’insetto. L’intervento va quindi posizionato al stagione vegetativa ricorrere solo a momento della fuoriuscita delle prodotti espressamente autorizzati per
neanidi l’impiego in vegetazione
Tingide Platano Interventi chimici: I trattamenti endoterapici devono (Corythucha - effettuare interventi endoterapici essere effettuati da personale
ciliata) entro il mese di giugno con Acephate specializzato e con prodotti autorizzati. o Imidacloprid. Non effettuare iniezioni al tronco su alberi con gravi sintomi di carie - in alternativa ai trattamenti con
iniezione si possono effettuare
irrorazioni alla chioma con prodotti a base di Piretro naturale contro le forme giovanili del fitomizo
Nelle aree interessate da focolai di cancro colorato questa tecnica va effettuata sotto il controllo del Servizio Fitosanitario Regionale.
Metcalfa Varie Interventi agronomici: (Metcalfa pruinosa) ornamentali - eliminare le piante infestanti (es. I lavaggi vanno ripetuti più volte ed
arboree ed rovo ed ortica) poste in vicinanza eseguiti tempestivamente per arbustive delle ornamentali e frequentemente prevenire la formazione di fumaggini, colonizzate dal fitofago. più difficili da asportare della - su piante infestate procedere a semplice melata ripetuti lavaggi a partire dal mese di
Eventuali concimazioni fogliari con giugno con acqua e tensioattivi autorizzati (alle dosi indicate in sali di potassio (400-450 g/hl) etichetta). effettuate al momento delle infestazioni hanno un effetto
collaterale dilavante sulla melata
Interventi biologici: L’introduzione del parassitoide deve - è possibile introdurre il parassitoide
Neodryinus typhlocybae attraverso avvenire in ambienti in cui non si un lancio inoculativo da effettuarsi eseguono interventi con prodotti
all’inizio del mese di giugno. insetticidi.
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LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI
Fitofago Piante Criteri di intervento Note colpite e indirizzi di difesa
Ifantria americana Gelso Interventi agronomici: (Hyphantria cunea) Acero - Asportare e distruggere i nidi
negundo dell’insetto quando sono composti da 3-5- foglie, in
Latifoglie modo da eliminare le giovani varie larve che vivono all’interno. Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la vegetazione, soprattutto Interventi microbiologici: sulle parti periferiche della chioma,
- Effettuare 1-2 trattamenti contro le giovani larve dove le larve si localizzano più
di seconda generazione spesso.
(inizio di agosto) con Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.
Bacillus thuringiensis ssp. Il prodotto microbiologico è kurstaki. Innocuo nei confronti dell’uomo, - Intervenire contro le larve di dei vertebrati e degli insetti utili in
genere. prima generazione (mese di giugno) soltanto in caso di gravi infestazioni.
Limantria Querce Interventi agronomici:
(Lymantria dispar) Latifoglie - Nel periodo invernale, asportare e
varie distruggere le vistose ovature dell’insetto (di colore giallo- fulvo) deposte alla base delle piante Irrorare il prodotto in modo
uniforme su tutta la vegetazione. Interventi microbiologici: Se necessario ripetere il - A partire dalla comparsa delle trattamento dopo 8-10 giorni.
giovani larve (maggio) effettuare 1-2 trattamenti Il prodotto microbiologico è
con Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki.
Innocuo nei confronti dell’uomo,
dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
Processionaria del Pini, Cedri Interventi agronomici: La lotta è obbligatoria
pino - Nel periodo invernale, asportare e distruggere i nidi
(Traumatocampa Sericei dell’insetto, adottando pityocampa) tutte le precauzioni per evitare
il contatto con i peli urticanti delle larve
Interventi biotecnici: - E’ possibile utilizzare trappole attrattive a feromone, da
installarsi entro la prima metà di
giugno, per la cattura massale dei maschi adulti.
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Interventi microbiologici:
Irrorare il prodotto in modo uniforme
su tutta la vegetazione. Se necessario
- A partire dalla comparsa delle ripetere il trattamento dopo 8-10 giovani larve (agosto-
settembre) giorni.
effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensis ssp. Il prodotto microbiologico è
innocuo kurstaki. nei confronti dell’uomo, dei
vertebrati e degli insetti utili in genere.
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XILOFAGI
Fitofago Piante colpite Criteri di intervento Note
e indirizzi di difesa
Rodilegno Varie Interventi agronomici: (Cossus cossus) ornamentali - Asportare i rami infestati (Zeuzera pyrina) arboree - Su piante giovani con infestazioni
in atto, intervenire contro le larve infilando un filo metallico all’interno delle gallerie e cercando
di trafiggerle.
Interventi biotecnici: Le trappole possono essere innescate - E’ possibile utilizzare trappole con i feromoni di entrambe le specie attrattive a feromone (max 5 – 10 nello stesso tempo. trappole / ha), da installarsi entro i Cambiare gli erogatori di feromone primi di maggio, per la cattura ogni 4 -5 settimane.
massale dei maschi adulti.
Interventi chimici: Dopo l’intervento chiudere - Effettuare trattamenti con
Propoxur + Cyflutrin (in apposite accuratamente il foro con stucco o bombolette) all’interno delle terra inumidita. L’intervento deve gallerie larvali. essere effettuato non appena si notano
i fori con relativa rosura.
Fitofago Piante Criteri di intervento Note
colpite e indirizzi di difesa
Cerambicidi Leccio Interventi agronomici: (Cerambix cerdo) Pioppi - Asportare e distruggere gli organi
compromesse. - Su piante giovani con infestazioni in atto, intervenire contro le larve infilando un filo metallico all’interno delle gallerie e cercando di
trafiggerle.
Interventi chimici: Dopo l’intervento chiudere - Effettuare trattamenti con Propoxur
+ Cyflutrin (in apposite bombolette) accuratamente il foro con stucco o all’interno delle gallerie larvali. terra inumidita. L’intervento deve essere effettuato non appena si
notano i fori con relativa rosura.
Scolitidi Varie Interventi agronomici:
(Tomicus spp.) Conifere e - Mantenere le piante in ottimo stato
(Scolytus spp.) Latifoglie vegetativo attraverso opportune ecc. pratiche agronomiche.
Intervenire entro l’inizio della - Asportare e distruggere gli organi legnosi colpiti. primavera, ovvero prima della - Eliminare le piante maggiormente fuoriuscita degli adulti
compromesse
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ALTRI FITOFAGI
Fitofago Piante Criteri di intervento Note
colpite e indirizzi di difesa
Cecidomia del bosso Bosso Interventi agronomici: (Monarthropalpus buxi) - In presenza di larve all’interno
delle foglie, eliminare le parti colpite entro il mese di aprile, prima dello sfarfallamento degli
adulti.
Fitofago Piante colpite Criteri di intervento Note
e indirizzi di difesa
Caliroa Querce Interventi agronomici: (Caliroa varipes) - asportazione delle parti colpite. L'insetto compie due generazioni
durante il periodo estivo
Fitofago Piante Criteri di intervento Note
colpite e indirizzi di difesa
Ragnetto rosso Aiuole fiorite Interventi biologici: (Tetranychus urticae) - eventuali interventi possono essere
effettuati mediante lanci del predatore Phytoseiulus persimilis alla
comparsa dei primi focolai.
Fitofago Piante Criteri di intervento Note
colpite e indirizzi di difesa Cameraria
(Cameraria Ippocastano Interventi agronomici: ohridella) - raccogliere ed eliminare le foglie
infestate cadute a terra, nelle quali
svernano le crisalidi dell'insetto Per il monitoraggio del volo
Interventi chimici: dell'insetto utilizzare trappole a - effettuare due trattamenti alla feromoni. Le trappole vanno chioma, in corrispondenza del 1° e 2° installate a fine marzo - inizio volo degli adulti, con Azadiractina. aprile. In alternativa al feromone specifico per Cameraria, può essere impiegato quello per
-
In alternativa può essere eseguito un
Phyllonorycter blancardella.
I trattamenti endoterapici devono trattamento endoterapico entro il
mese di maggio con Imidacloprid o essere effettuati da personale Acephate specializzato, con prodotti autorizzati e comunque non tutti gli anni. Non effettuare iniezioni al tronco su piante con gravi sintomi
di carie.
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MALATTIE FOGLIARI
MALATTIE DEGLI ORGANI LEGNOSI
Malattia Piante colpite Criteri di intervento e indirizzi di difesa Note
Antracnosi Platano Interventi agronomici: (Apiognomonia - Raccogliere ed eliminare le foglie Su platano, l’effettuazione di
platani) infette al fine di ridurre il un moderato intervento cesorio (Guignardia aesculi) Ippocastano potenziale di inoculo. volto ad eliminare e
- Distribuire in autunno urea o distruggere le parti disseccate calciocianamide sul terreno alla non è opportuno nelle aree ove base della pianta per favorire la sono presenti focolai di Cancro
decomposizione delle foglie.
colorato.
-
Interventi chimici: Intervenire in autunno oppure prima della ripresa vegetativa con prodotti rameici.
Malattia Piante colpite Criteri di intervento e indirizzi di difesa
Note
Oidio
(Microsphaera spp.) (Sphaerothaeca spp.)
(Erysiphe spp.) (Oidium spp.)
Varie
ornamentali arboree ed arbustive
- -
Interventi agronomici: Evitare un eccessivo sviluppo vegetativo limitando in particolare le concimazioni azotate. Asportare tempestivamente le parti colpite dall'infezione. Interventi chimici: I trattamenti devono essere effettuati con zolfo bagnabile appena si osservano i primi sintomi della malattia.
In caso di gravi infezioni i trattamenti devono essere ripetuti ad intervalli di 7-10 giorni. Evitare i trattamenti nelle ore più calde della giornata.
Malattia Piante colpite Criteri di intervento e indirizzi di difesa
Note
Cancri corticali Varie Interventi agronomici: (Nectria spp.) ornamentali - Asportare e distruggere le parti
(Sphaeropsis spp.) arboree ed infette e disseccate.
(Phomopsis spp.) arbustive Interventi chimici:
Nel caso di lesioni di una certa - In presenza di infezioni effettuare due trattamenti annuali con ampiezza effettuare prodotti rameici, il primo in pennellature localizzate con autunno (alla caduta delle foglie) e prodotti rameici alla dose dell' il secondo prima della ripresa 1- 2 %.
vegetativa.
Cancro del cipresso Cupressus Interventi agronomici: (Seiridium sempervirens - Asportare le parti infette. Quando la cardinale) C. macrocarpa chioma è disseccata per oltre il
C. arizonica e 50%, abbattere e distruggere altre conifere l’intera pianta. - In caso di nuovi impianti di C.sempervirens impiegare cloni
- su piante con infezioni iniziali intervenire sul tronco con sono consigliati esclusivamente Tiofanato metile in primavera ed su alberi di interesse
in autunno. paesaggistico e monumentale.
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2. CONTROLLO DELLA VEGETAZIONE SPONTANEA
Il controllo della vegetazione spontanea deve essere differenziato in relazione alle funzioni svolte dalle diverse tipologie di verde.
In particolare per parchi, giardini pubblici, verde attrezzato ed in genere per le aree a maggiore fruizione, devono essere utilizzati mezzi agronomici (lavorazioni, pacciamatura).
Soltanto per le alberature stradali e le piccole aiuole, oltre ai suddetti mezzi agronomici, si potrà intervenire con erbicidi secondo le seguenti modalità:
- prodotti ad azione residuale (isoxaben o oxifluorfen), distribuiti nel periodo autunno-invernale soprattutto nei primi anni di impianto;
- erbicidi fogliari (glifosate, glifosate trimesio o glufosinate ammonio), distribuiti nel periodo primaverile estivo.
Potranno essere utilizzati esclusivamente i principi attivi riportati in tabella:
Principio attivo Classe di % p.a. Dosi di impiego consigliate (l/ha)
rischio complessivamente impiegabili nel
corso di un anno
Glifosate NC 30.4 5
Glufosinate ammonio NC 12 12
Isoxaben Xi 45.5 0.75 - 1.25*
Oxifluorfen Xn 23.6 5 - 8
* in questo caso le dosi di impiego si riferiscono ad un singolo trattamento
Le dosi di impiego riportate in tabella per i prodotti ad azione fogliare (glifosate, glifosate trimesio, glufosinate ammonio) rappresentano il quantitativo massimo distribuibile nel corso dell’anno; tale quantitativo può essere somministrato attraverso 3 - 4 interventi, frazionando quindi tale dose in relazione al numero di trattamenti che si intende effettuare ed in base alle infestanti effettivamente presenti.
Relativamente alle norme ed alle precauzioni di impiego dei diserbanti in aree urbane ed extraurbane, ci si deve attenere alle disposizioni della Regione Emilia Romagna.
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Allegato a) PIANTE SCONSIGLIATE O VIETATE NEI NUOVI IMPIANTI PER MOTIVI FITOSANITARI
NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO SENSIBILITA’
PIANTE SCONSIGLIATE PER MOTIVI FITOSANITARI
Agazzino Pyracantha spp. Colpo di fuoco batterico Cotognastro Cotoneaster spp. Colpo di fuoco batterico
Cotogno Cydonia spp. Colpo di fuoco batterico Cotogno giapponese Chaenomeles japonica Colpo di fuoco batterico Fotinia – Stranvesia Photinia (= Stranvaesia) spp. Colpo di fuoco batterico
Melo da fiore Malus spp. Colpo di fuoco batterico Nespolo Mespilus germanica Colpo di fuoco batterico
Nespolo giapponese Eriobotrya japonica Colpo di fuoco batterico Pero da fiore Pyrus spp. Colpo di fuoco batterico Pero corvino Amelanchier spp. Colpo di fuoco batterico
Potentilla Potentilla spp. Colpo di fuoco batterico Sorbi Sorbus spp. Colpo di fuoco batterico
Disseccamenti, presenza di melata sulla vegetazione e, in seguito, fumaggini
Metcalfa Metcalfa pruinosa
Foglie Presenza di abbondante melata, secrezioni cerose e, in seguito, fumaggini sulla vegetazione
PLATANO
Avversità principali Parti colpite Sintomi Note
Antracnosi Apiognomonia platani
Tutti gli organi della chioma
Disseccamenti fogliari e filloptosi anticipata
Cancro colorato Ceratocystis fimbriata
Vasi xilematici
Necrosi generalizzata e morte della pianta. Alterazione della massa legnosa
Tingide Corythucha ciliata
Foglie Depigmentazione dei tessuti che può interessare l’intera lamina fogliare, che risulta così ingiallita e può cadere anticipatamente. Sulla pagina inferiore delle foglie sono visibili goccioline escrementizie d’aspetto bituminoso
Gli adulti possono arrecare notevoli fastidi alle persone che transitino sotto alle piante infestate
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QUERCIA
Avversità principali Parti colpite Sintomi Note
Oidio Microsphaera alphitoides
Foglie e altre parti verdi
Presenza di efflorescenza biancastra sulla vegetazione
Fillossera Phylloxera quercus
Foglie Accartocciamenti fogliari e, in seguito, presenza di aree dapprima clorotiche e poi seccaginose
Cocciniglie Kermes vermilio K. roboris
Foglie e rami Deperimenti e disseccamenti
Limantria Lymantria dispar
Foglie e germogli
Defogliazioni che possono interessare l’intera chioma
Processionaria della quercia Thaumatopoea processionea
Foglie Defogliazioni che possono interessare l’intera chioma. Presenza dei nidi larvali sericei su tronco e rami
Le larve sono provviste di peli urticanti che, liberati nell’ambiente possono provocare gravi irritazioni
Cerambice Cerambix cerdo
Tronco e rami
Presenza dei fori d’ingresso delle gallerie scavate dalle larve con fuoriuscita di liquido linfatico
Caliroa Caliroa varipes
Foglie Scheletrizzazione delle foglie di cui restano soltanto l’epidermide superiore e le nervature
ROSA
Avversità principali Parti colpite Sintomi Note
Oidio Microsphaera alphitoides
Foglie e altre parti verdi
Presenza di efflorescenza biancastra sulla vegetazione