COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Gli enti, gli attori e i processi di standardizzazione Il caso del cablaggio strutturato di edifici commerciali e residenziali Raffaele Greco, CEI
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Gli enti, gli attori e i processidi standardizzazione
Il caso del cablaggio strutturato di edifici commerciali e residenziali
Raffaele Greco, CEI
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ArgomentiArgomenti
• Enti di standardizzazioneIl CEI e la struttura normativa mondiale
• A regola d’arteLe norme tecniche. Il “Nuovo approccio” e le norme
armonizzate. • Lavori normativi
I Comitati tecnici. Il consenso. L’Inchiesta pubblica.• Il livello internazionale ed europeo
IEC e CENELEC. Accordo di Dresda. Norme europee EN.• Il livello nazionale
Procedure CEI. Procedura di Vilamoura.• In pratica• Il CEI e il cablaggio strutturato
• Appendice A: I documenti normativi• Appendice B: Riferimenti
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Enti di standardizzazioneEnti di standardizzazione
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Comitato Elettrotecnico ItalianoComitato Elettrotecnico Italiano
Fondato nel 1909, tra i primi Enti normatori al mondo, il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano,
è l'Ente istituzionale riconosciuto dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea, preposto alla normazione e
all'unificazione in Italia del settore elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni.
Informazioni generali sul CEI e le sue attività si trovano nel sito Internet istituzionale: www.ceiuni.it
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Le attività del CEI includono la redazione di documenti normativi
nazionali e la partecipazione ai lavori europei e internazionali, ma anche azioni di coordinamento, ricerca,
comunicazione e formazione in sinergia con le parti coinvolte nel processo
normativo...
SOCI
Assemblea
Comitati Tecnici e SottoComitati
CST, CERT
Comitato Esecutivo
Revisori dei conti
Collegio dei probiviri
Consiglio
Struttura e attività CEI - 1Struttura e attività CEI - 1
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SOCI
Assemblea
Comitati Tecnici e SottoComitati
CST, CERT
Comitato Esecutivo
Revisori dei conti
Collegio dei probiviri
Consiglio
Struttura e attività CEI - 2Struttura e attività CEI - 2
… I lavori normativi vengono svolti nei Comitati Tecnici a cui partecipano oltre
3.000 Esperti, designati dai Soci: Ministeri, Enti pubblici e privati,
Università, laboratori di ricerca, industrie costruttrici e utilizzatrici, associazioni di
categoria, ecc.
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Il CEI e l’UNI sono gli organismi riconosciuti e abilitati ad emanare atti di normalizzazione in Italia, come stabilito dalle
Direttive dell’Unione Europea:
Organismi riconosciutiOrganismi riconosciuti
Direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998 che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche.
Direttiva 98/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 luglio 1998 relativa ad una modifica della direttiva 98/34/CE che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche.
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Tele-comunicazioni
Struttura normativa mondialeStruttura normativa mondiale
ElettrotecnicaElettronica
Tutte le altre aree
Livello IEC ISO ITUmondiale (N. 62 Paesi) (N. 97 Paesi)(N. 189 Paesi)
Livello CENELEC CEN ETSIeuropeo (N. 28 Paesi) (N. 28 Paesi)(N. 35 Paesi)
Livello CEI UNI CONCITnazionale (CEI/UNI/ISCTI)
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“A regola d’arte”A regola d’arte”
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La norma definita dai normatoriLa norma definita dai normatori
La definizione più efficace di norma tecnica è probabilmente quella che ne hanno dato gli stessi Enti Normatori europei, e che è contenuta nella norma congiunta CEI UNI EN 45020:
La stessa norma specifica inoltre che una norma deve basarsi su comprovati risultati scientifici, tecnologici e sperimentali e mirare alla promozione dei migliori benefici per la comunità.
Per Norma si intende un documento prodotto mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto.
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Legge n. 186 del 1968Legge n. 186 del 1968Le norme tecniche sono state oggetto di numerose leggi, che hanno avuto come obiettivo quello di renderle più incisive, e
cioè di attribuire loro maggiori possibilità di raggiungere i loro obiettivi.
Il principale riferimento per il valore giuridico delle norme CEI è la Legge 1 marzo 1968, n. 186
“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici
ed elettronici”:Articolo 1: Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati a regola d’arte.Articolo 2: I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del CEI si considerano costruiti a regola d’arte”
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Norme tecniche: non obbligatorie...Norme tecniche: non obbligatorie...
Secondo la Legge 186 del 1968 si ha quindi che è obbligatorio effettuare realizzazioni “a regola d’arte” nei settori della tecnica trattati dal CEI. L’applicazione delle norme tecniche
CEI garantisce che qualsiasi realizzazione sia a regola d’arte, e quindi garantisce il pieno rispetto della legge.
Tuttavia l’applicazione delle norme non viene imposta e non è quindi obbligatoria, sebbene rappresenti comunque una
corsia preferenziale per il rispetto della legge.
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… … ma sufficienti.ma sufficienti.
La legge non esclude che prodotti, impianti, ecc. non realizzati in conformità alle norme CEI, possano comunque
essere a regola d’arte. In questo caso però la conformità alla regola d’arte deve essere dimostrata.
In generale quindi, l’applicazione delle norme CEI, sebbene non obbligatoria, è sufficiente a garantire la realizzazione “a
regola d’arte” e cioè il rispetto della legge.
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Legge n. 46 del 1990Legge n. 46 del 1990Alcune norme e guide tecniche del CEI sono citate in
dispositivi di legge e la loro applicazione, negli specifici ambiti, è obbligatoria.
Un altro importante riferimento per il riconoscimento giuridico delle norme tecniche, la Legge 5 marzo 1990, n. 46 “Norme
per la sicurezza degli impianti”, riferita agli edifici residenziali:Articolo 7, comma 1: “Le imprese installatrici sono tenute
ad eseguire gli impianti a regola d’arte utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regola d’arte. I materiali ed i componenti realizzati secondo le Norme tecniche di sicurezza dell’Ente Italiano di Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnica vigente in materia, si considerano costruiti a regola d’arte”.
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““Nuovo approccio” a livello europeoNuovo approccio” a livello europeo
ha introdotto un Nuovo Approccio all’armonizzazione tecnica, cioè all’eliminazione degli ostacoli tecnici alla circolazione dei
prodotti nell’Unione Europea.Direttive più agili, con un contenuto tecnico inferiore alle precedenti, fissano soltanto i “requisiti essenziali” che
devono essere obbligatoriamente rispettati: ogni produttore però è libero di decidere in che modo e con quali mezzi
conformarsi a quei requisiti.
La “Risoluzione del Consiglio, del 7 maggio 1985, relativa ad una nuova strategia in materia di armonizzazione tecnica e normalizzazione”
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Principi del Nuovo approccio - 1Principi del Nuovo approccio - 1
L’armonizzazione legislativa si limita ai requisiti essenziali che i prodotti immessi sul mercato comunitario devono rispettare per poter circolare liberamente.
Le specifiche tecniche dei prodotti che rispondono ai requisiti essenziali fissati nelle direttive vengono definite in norme armonizzate.
L’applicazione di norme armonizzate o di altro genere rimane volontaria e il fabbricante può sempre applicare altre specifiche tecniche per soddisfare i predetti requisiti.
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Principi del Nuovo approccio - 2Principi del Nuovo approccio - 2
I prodotti fabbricati nel rispetto delle norme armonizzate sono ritenuti conformi ai corrispondenti requisiti essenziali.
Solo i prodotti che rispettano i requisiti essenziali possono essere immessi sul mercato.
I fabbricanti possono scegliere tra le varie procedure di valutazione della conformità previste dalla direttiva applicabile.
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Le norme tecniche armonizzate sono norme particolari, preparate nell’ambito dei 3 Enti normatori europei (CENELEC,
ETSI, CEN), in genere su mandato della Commissione europea, e sono legate alle Direttive del Nuovo Approccio, in quanto stabiliscono le caratteristiche tecniche dei prodotti,
sufficienti a soddisfarne i requisiti essenziali.
Norme armonizzate - 1Norme armonizzate - 1
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Le norme tecniche diventano armonizzate quando vengono pubblicate nelle apposite liste della Gazzetta Ufficiale della
Comunità Europea.I prodotti conformi alla norme armonizzate di riferimento beneficiano quindi della presunzione di conformità ai
requisiti essenziali della Direttiva o delle Direttive applicabili.
Nel caso in cui le norme armonizzate non vengano applicate, il produttore dovrà dimostrare di avere soddisfatto i requisiti
essenziali delle Direttive applicabili.
Norme armonizzate - 2Norme armonizzate - 2
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E’ il simbolo grafico che attesta la conformità del prodotto ai requisiti essenziali delle Direttive applicabili a quel
prodotto.L’apposizione della marcatura CE è obbligatoria per i prodotti rientranti nel campo di applicazione delle Direttive di Nuovo approccio. Nel caso in cui un prodotto rientri nel campo di
applicazione di più Direttive, la marcatura CE indica la conformità a tutte le Direttive applicabili.
Marcatura CEMarcatura CE
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Direttive del Nuovo ApproccioDirettive del Nuovo ApproccioAlcune Direttive del Nuovo Approccio, di particolare interesse per il CEI:
Materiale Elettrico di Bassa Tensione - Direttiva 73/23/CEE relativa al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione, modificata dalla 93/68/CEE del 22 luglio 199
Compatibilità Elettromagnetica - Direttiva 89/336/CEE relativa alla compatibilità elettromagnetica, modificata dalla 92/31/CEE del 28 aprile 1992 e dalla 93/68/CEE del 22 luglio 1993.
Telecomunicazioni - Direttiva 1999/5/CE riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità
Atmosfere esplosive ATEX - Direttiva 94/9/CEE relativa agli apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva.
Macchine - Direttiva 89/392/CEE relativa alle macchine, modificata dalla 91/368/CEE del 20 giugno 1991, dalla 93/44/CEE del 14 giugno 1993 e dalla 93/68/CEE del 22 luglio 1993.
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Lavori normativiLavori normativi
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Le attività normative del CEI vengono svolte nell’ambito dei circa 80 Comitati Tecnici (CT) fra i quali sono suddivisi tutti gli argomenti di lavoro. I CT possono suddividere le attività al loro interno e costituire dei SottoComitati (SC) specializzati in attività più circoscritte. Sia i CT che gli SC possono costituire al loro interno dei gruppi informali e temporanei, i Gruppi di Lavoro (GL), in particolare (ma non esclusivamente) per l’elaborazione di documenti normativi nazionali.
I Comitati TecniciI Comitati Tecnici
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Tutte le aziende, le associazioni, gli Enti, le Società, ecc. interessati alle attività del CEI possono diventare Soci del CEI.I Soci del CEI nominano i loro rappresentanti (gli esperti) nei Comitati Tecnici e nei SottoComitati.Gli esperti dei Comitati Tecnici CEI sono i protagonisti dell’attività normativa; nel CEI non c’è un’altra struttura dedicata alla preparazione delle norme, oltre ai Comitati e agli organi che da essi dipendono. Essere un Socio del CEI e partecipare ai lavori normativi vuol dire quindi essere una parte del CEI.
I partecipantiI partecipanti
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Alla base delle normeAlla base delle norme
Le procedure con cui si preparano le norme tecniche sono basate:
tutti possono avere informazioni sugli argomenti di lavoro, possono conoscerne lo stato di avanzamento, possono conoscerne e commentarne il contenuto prima che vengano pubblicate;
tutte le parti interessate possono partecipare ai lavori del CEI e influenzarli;
nelle varie fasi di preparazione e di approvazione di una norma, tutte le parti sociali coinvolte devono essere d’accordo per poter procedere.
Sulla trasparenza
Sulla democraticità
Sul consenso
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L’equilibrio tra le categorie interessate alla preparazione di una norma è ottenuto tramite la regola del consenso.
Per definizione internazionale (Guida ISO-IEC n. 2) la normativa tecnica deve nascere su una base di consenso, intendendosi questo raggiunto quando nessuna delle parti, settori o categorie interessati alla specifica norma esprime un forte e motivato disaccordo.
Consenso - 1Consenso - 1
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Il contenuto tecnico di un qualsiasi documento normativo, nelle varie fasi di elaborazione, è approvato sulla base del consenso se il Presidente del Comitato Tecnico o del SottoComitato che lo elabora non riceve alcuna dichiarazione scritta contraria e tecnicamente motivata da una categoria o settore interessato e rappresentato nel CT/SC.
Il consenso non è quantificabile in termini numerici ma soltanto in termini di qualità del contenuto dei commenti ricevuti. Talvolta è sufficiente un solo commento contrario e/o di notevole rilevanza tecnica e/o formulato da parte di una categoria importante per determinare il non ottenimento del consenso.
Consenso - 2Consenso - 2
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La pubblicazione (e quindi l’entrata in vigore) dei documenti normativi deve ottenere l’approvazione del contenuto tecnico in essi proposto.
Detta approvazione si persegue mediante una procedura denominata “Inchiesta pubblica”: il CEI notifica sui propri organi di informazione la disponibilità di un progetto di Norma, ottenuto dal lavoro dei CT/SC del CEI o del CENELEC, affinché tutti gli interessati possano entrarne in possesso e formulare eventuali commenti tecnici ed editoriali.
Inchiesta Pubblica - AvvioInchiesta Pubblica - Avvio
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Inchiesta Pubblica - ConclusioneInchiesta Pubblica - ConclusioneI commenti inviati al CEI entro la data prestabilita vengono analizzati dal CT competente.Se vengono ritenuti congrui all’argomento normativo in esame, e non stravolgono l’impostazione del documento, vengono adottati ed inseriti nel testo definitivo della norma (caso CEI), oppure utilizzati per la definizione della posizione nazionale (caso CENELEC).
Se i commenti inviati al CEI sono ritenuti fondati dal CT competente, e sono tali da non poter essere introdotti senza stravolgere l’impostazione del documento normativo, l’Inchiesta Pubblica non è superata, e il documento va archiviato o rielaborato e riproposto in Inchiesta Pubblica (caso CEI); nel caso CENELEC, la posizione nazionale sarà accompagnata da un parere negativo.
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Il livello internazionale ed Il livello internazionale ed europeoeuropeo
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IEC e CENELECIEC e CENELEC
La maggior parte delle norme pubblicate dal CEI sono di origine europea (CENELEC) o internazionale (IEC).I lavori normativi in questi ambiti sono svolti dai delegati nazionali dei Paesi membri, che prendono parte agli organi tecnici dei due Enti. Le proposte di norme vengono preparate sulla base della regola del consenso e vengono sottoposte al parere e quindi al voto dei Comitati Nazionali (per l’Italia il CEI).Il recepimento a livello nazionale è obbligatorio per le norme CENELEC, ma è facoltativo per le IEC, mentre l’applicazione delle norme recepite rimane facoltativa in entrambi i casi. Le norme IEC tuttavia diventano spesso norme CEI in base all’Accordo di Dresda ()
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Accordo di DresdaAccordo di DresdaÈ un accordo di cooperazione tra IEC e CENELEC, che riguarda:
Lo scopo è di evitare la duplicazione dei lavori, velocizzare la preparazione delle norme, e assicurare il miglior uso delle risorse, cioè in particolare del tempo degli esperti.La maggior parte dei progetti di norme IEC vengono sottoposti a Inchiesta Pubblica e poi votati contemporaneamente anche in ambito CENELEC; se i risultati del voto parallelo sono positivi per entrambi gli Enti, il progetto diventa sia norma IEC che CENELEC.Attualmente quindi la maggior parte delle norme IEC vengono recepite dal CEI, in quanto anche norme europee.
• la pianificazione comune di nuovi lavori normativi;• il voto parallelo IEC/CENELEC.
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Norme europee, European Standard - ENNorme europee, European Standard - EN
Le norme europee EN sono i più importanti documenti pubblicati dal CENELEC. Le loro principali caratteristiche sono:
• Il contenuto di una norma europea non può essere in contrasto con quello delle altre.• La preparazione di una norma europea è basata sui principi del consenso, della trasparenza, della democraticità.• Gli Stati membri del CENELEC hanno l’obbligo di recepire tutte le norme europee, e la loro coerenza tecnica è valida sia a livello nazionale che europeo; cioè nel caso che le norme europee siano in contrasto con norme nazionali preesistenti, queste ultime devono essere abrogate.
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Il livello nazionaleIl livello nazionale
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I documenti normativi CEI vengono preparati nell’ambito dei Comitati Tecnici o dei SottoComitati, a cui possono partecipare i rappresentanti dei Soci del CEI.In genere, la preparazione di un documento normativo (norma, norma sperimentale, variante – si veda l’Appendice A) è affidata ad un gruppo di persone all’interno di un CT/SC (o eccezionalmente di più organi tecnici), interessate all’argomento. Si costituisce quindi un Gruppo di Lavoro (GL), che riferisce al CT/SC che lo ha costituito.La bozza preparata dal GL viene poi sottoposta al CT/SC al fine di ottenere l’approvazione, dopo l’introduzione di eventuali modifiche, all’invio del documento (che a questo punto diventa un progetto di norma) in Inchiesta pubblica.
Preparazione di documenti normativi CEIPreparazione di documenti normativi CEI
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La procedura di Vilamoura stabilisce che gli Stati membri CENELEC devono notificare appena possibile, allo stesso CENELEC, qualsiasi intento di attività di standardizzazione nazionale.
La reazione positiva (ovvero la comunicazione di interesse sull’argomento) anche di un solo Stato entro un termine di tre mesi è sufficiente per dare inizio ad un periodo di status quo o standstill, e ad una attività normativa a livello europeo. Nel caso in cui il CENELEC giudichi che non è opportuno lavorare a livello europeo, autorizza lo sviluppo a livello nazionale dell'attività notificata.
Procedura di Vilamoura - 1 Procedura di Vilamoura - 1
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Gli scopi di questa procedura sono i seguenti:
•
Procedura di Vilamoura - 2 Procedura di Vilamoura - 2
• evitare che un Comitato Nazionale (es. il CEI) avvii un lavoro normativo quando, sullo stesso argomento, è in corso un’attività normativa europea;• verificare se vi siano altri Comitati Nazionali Membri del CENELEC interessati allo stesso argomento allo scopo di elaborare eventualmente un documento normativo a livello europeo anziché nazionale; • evitare il proliferare di norme diverse sullo stesso argomento, all’interno dell’Unione Europea.
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• Norme CEI• Norme CEI SPERIMENTALI• Guide CEI• Fogli di interpretazione• Varianti• Errata corrige• Norme CEI-UNEL
Documenti normativi di origine nazionaleDocumenti normativi di origine nazionale
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In praticaIn pratica
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Le norme tecniche di riferimento per una determinata area o un prodotto rappresentano:
Conoscere le norme tecnicheConoscere le norme tecniche
• una fonte di informazioni tecniche obiettive, aggiornate e affidabili, indipendenti dai singoli prodotti, scritte dai migliori esperti e approvate dalla comunità tecnica.
• quanto è sufficiente per garantire che i lavori e i prodotti siano a regola d’arte e quindi nel rispetto della legge. Pur essendo volontaria, l’applicazione delle norme tecniche permette di evitare che il progettista/installatore debba dimostrare a proprio carico la rispondenza alla regola d’arte.
• un riferimento comune per offrire ai propri clienti prodotti/servizi/impianti di qualità, sicuri e intercambiabili.
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Applicando i criteri contenuti nelle norme tecniche, produttori, progettisti e installatori diventano portatori della “regola d’arte”.
In questo modo contribuiscono alla crescita della qualità e della sicurezza
L’applicazione delle norme, diventando una pratica sempre più comune, contribuirà a rendere coscienti i clienti dell’importanza di rispettare la legge, così come avviene già per gli altri impianti (elettricità, gas).
E in conclusione a mettere fuori mercato gli impianti poco sicuri e di scarsa qualità.
Applicare le norme tecnicheApplicare le norme tecniche
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Partecipare ai lavori normativiPartecipare ai lavori normativi
Sebbene i lavori normativi si svolgano prevalentemente a livello europeo, è possibile partecipare agli organi tecnici CEI che preparano la posizione nazionale, che verrà presentata a livello europeo dal rappresentante del gruppo.
E’ possibile anche presentare al CEI proposte per: • nuove Guide• nuove Norme Sperimentali • modifiche alle Norme o Guide esistenti
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I lavori del CEI si svolgono tramite posta elettronica e altri strumenti informatici, ma soprattutto tramite le tradizionali riunioni, in cui vengono esaltati i rapporti personali.
• Le discussioni sui vari aspetti della tecnica portano ad aumentare le conoscenze di tutti i partecipanti.• I partecipanti sono in parte concorrenti, ma in molti casi sono potenziali clienti o fornitori di altri partecipanti; ciò può portare anche vantaggi commerciali.• La conoscenza dei responsabili del Comitato di interesse, permette di rivolgersi alle persone giuste per ottenere informazioni in breve tempo su tutto ciò che serve sapere sulle norme CEI.
Partecipare: i rapporti personaliPartecipare: i rapporti personali
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Il CEI e il cablaggio strutturatoIl CEI e il cablaggio strutturato
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Le attività del CEI per le telecomunicazioni sono molte, e sono svolte principalmente nei Comitati Tecnici del settore TLC e nei relativi SottoComitati e Gruppi di Lavoro.
CT 46 Cavi simmetrici e coassiali, cordoni, fili, guide d’onda, connettori per radiofrequenza
CT 48Componenti elettromeccanici per apparecchiature elettroniche
CT 57 Telecomunicazioni associate ai sistemi elettrici di potenza
CT 86 Fibre ottiche CT 100Sistemi e apparecchiature
audio, video e multimediali
CT 108 Sicurezza delle apparecchiature elettroniche per tecnologia audio/video, dell'informazione e delle telecomunicazioni
CT 205Sistemi bus per edificiCT 304 Interferenze
elettromagneticheCT 305Apparati e sistemi di
telecomunicazioniGL PLTPower Line
Telecommunications
Il CEI e le telecomunicazioni - 1Il CEI e le telecomunicazioni - 1
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Inoltre:CT 306 Interconnessione di
apparecchiature di telecomunicazioni
CONCIT Comitato Nazionale di Coordinamento per Informatica e Telecomunicazioni
ETSI European Telecommunications Standards Institute
ICTSB ICT Standards BoardJTC1/SC25 Interconnection of IT
equipment
Oltre ai CT nazionali e ai loro corrispondenti internazionali, le attività normative per le telecomunicazioni seguite dal CEI vengono svolte in altri ambiti.
Il CEI e le telecomunicazioni - 2Il CEI e le telecomunicazioni - 2
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CT 100CEI EN 50083-1 (sicurezza impianti TV)CEI EN 50083-7 (prestazioni impianti TV)Guida CEI 100-7 (impianti TV)Guida CEI 100-100 (Set Top Box) Vol. Impianti d’antenna
Norme e guide per le telecomunicazioniNorme e guide per le telecomunicazioni
CT 205CEI EN 50090-2-2 (automazione edificio)Guida CEI 83-11 (bus in edifici pregevoli)Guida alla Domotica – in preparazione
CT 108CEI EN 60950-1 (sicurezza dei PC)CEI EN 60065 (sicurezza dei televisori)
Le pubblicazioni che riguardano più direttamente il cablaggio strutturato sono quelle del CT 306. Tuttavia ci sono delle norme e guide di altri Comitati che riguardano l’impiantistica di edificio e che quindi possono essere di interesse per progettisti e installatori.
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LocaleApparati
LocaleApparati
Appartamento
Condutture per il raccordo conle reti di telecomunicazioniesterne
Condutture per il passaggiodei cavi per i servizi ditelecomunicazioni edistribuzione multimediale
Derivazioni di piano
Condutture di collegamentotra il punto di derivazione ele unità abitative
100-7100-7, 5008350083coassiale
306-2306-2appartamento
5017450174rame e fibra
5009050090automazione
Schema per edificio residenzialeSchema per edificio residenziale
100-100100-100, 6095060950apparati
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Progettazione
dell’edificio
EN 50310
Cablaggio strutturato: il CT 306Cablaggio strutturato: il CT 306
Il Comitato 306 è responsabile delle norme e delle guide sul cablaggio strutturato, ma anche sul cablaggio delle abitazioni, e sulla posa di infrastrutture per TLC in aree esterne.Di seguito, norme sul cablaggio strutturato e relative fasi.
Progettazione del
cablaggio
EN 50173-1
Pianificazione
EN 50174-1EN 50174-2EN 50310
Installazione
EN 50174-1EN 50174-2EN 50310EN 50346
Esercizio
EN 50174-1
CEI EN 50173-1 Requisiti generali e ufficiCEI EN 50174-1 Specifiche e assicurazione della qualitàCEI EN 50174-2 Pianificazione e installazione all’interno degli edificiCEI EN 50310 Connessione equipotenziale e messa a terraCEI EN 50346 Prove del cablaggio installato
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Nel 1995 è stata pubblicata la prima norma internazionale, la ISO/IEC 11801 "Information technology. Generic cabling systems” (in Italia: CEI EN 50173).
Cablaggio strutturato: CEI EN 50173-1Cablaggio strutturato: CEI EN 50173-1
Nella più recente versione delle norme ISO/IEC 11801 e CEI EN 50173-1 sono ammesse 3 categorie (5, 6 e 7) di componenti in rame, che permettono di realizzare collegamenti sui quali la massima frequenza utile è rispettivamente di 100 MHz, 250 MHz e 600 MHz.
Le classi dei collegamenti in fibra ottica sono determinate dalla massima lunghezza utile: 300 m, 500 m e 2000 m. Le categorie dei componenti in fibra sono specificate in modo che si possano scegliere i componenti adatti in funzione della frequenza di lavoro dell’applicazione e della lunghezza del cavo in fibra.
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La maggiore varietà di servizi, in particolare quelli relativi alla televisione, richiedono l’introduzione di un nuovo tipo di cavo non previsto nel cablaggio strutturato: il cavo coassiale. Inoltre è difficile trovare abitazioni dotate delle opportune infrastrutture edilizie. Per questi e altri aspetti specifici è necessario adottare dei requisiti diversi da quelli contenuti nella norma CEI EN 50173-1
Cablaggio negli edifici residenzialiCablaggio negli edifici residenziali
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Guida CEI 306-2Guida CEI 306-2
Non ci sono Norme internazionali né europee sul cablaggio dell’abitazione, anche se alcuni lavori sono già in corso. A causa dell’importanza dell’argomento per i protagonisti italiani del settore, nel 1999 sono cominciati i lavori per una Guida nazionale, che è attualmente giunta alla seconda edizione:
Guida CEI 306-2 Ed. 2 Guida per il cablaggio per telecomunicazioni Guida CEI 306-2 Ed. 2 Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenzialie distribuzione multimediale negli edifici residenziali
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Il centrostella, cuoredel cablaggio, sta inposizione centraleall’appartamento, inuna zona abbastanzanascosta e nondestinata ad altrefunzioni
Almeno un punto diutilizzo per ogniambiente e più diuno nelle stanze digrosse dimensioni
I punti di utilizzo dovrannoessere raggiunti da uncavo coassiale e un cavoa coppie simmetriche inun cablaggio base e condue cavi di ciascun tipo inun cablaggio avanzato
Prese di energiaelettrica accanto adogni punto diutilizzazione e nelcentrostella
La lunghezza massima deirami della stella, è di 100m
La predisposizione e ladimensione dei condottidovranno essere tali daconsentire l’aggiunta di tuttii cavi necessari anche inuna seconda fase
Scatole di derivazioneo rompitratta ogni duecurve a 90° ecomunque ogni 10 m
Guida CEI 306-2 - schemaGuida CEI 306-2 - schema
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Appendice AAppendice AI documenti normativiI documenti normativi
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Norme CEINorme CEI
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che forniscono, per uso comune e ripetuto, regole, linee direttrici o caratteristiche, per attività o loro prodotti, mirati ad ottenere un livello d’ordine ottimale in un dato contesto tecnico. Essi dettano prevalentemente prescrizioni e prescrizioni alternative condizionate. Possono contenere raccomandazioni e/o commenti.
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Norme CEI SperimentaliNorme CEI Sperimentali
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI, validi per un tempo determinato che forniscono, per uso comune e ripetuto, regole, linee direttrici o caratteristiche, per attività e loro prodotti, affinché, messi a disposizione del pubblico, si possa beneficiare dell’esperienza derivante dalla loro applicazione e poter quindi elaborare le norme.
Essi dettano prevalentemente prescrizioni e prescrizioni alternative condizionate. Possono contenere raccomandazioni e/o commenti.
Non sono soggetti alla procedura di Vilamoura.
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Guide CEIGuide CEI
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo di fornire agli operatori, in particolari settori tecnici, linee guida, consigli ed esempi per facilitare il corretto uso di altri documenti normativi CEI complessi per natura e vastità dell’argomento trattato. Essi devono essere elaborati tenendo conto di quanto segue:
• non devono modificare il campo di applicazione dei documenti normativi a cui si riferiscono;
• non devono integrare né aggiungere prescrizioni rispetto ai documenti normativi a cui si riferiscono;
• devono contenere prevalentemente interpretazioni e/o raccomandazioni e/o commenti ed esempi applicativi correlati ai documenti normativi di riferimento;
• devono riportare, possibilmente nella prefazione, il chiaro ed inequivocabile riferimento ai documenti normativi, o loro parti, a cui si riferiscono.
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Fogli di interpretazioneFogli di interpretazione
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI per adempiere a due diverse esigenze, separatamente o congiuntamente:
• rispondere ufficialmente a quesiti posti al CEI in merito a determinati documenti normativi già pubblicati allo scopo di fornire chiarimenti per la loro utilizzazione;
• fornire interpretazioni ufficiali dei Comitati o Sottocomitati Tecnici del CEI a seguito di necessarie e motivate richieste sull’interpretazione da attribuire ad uno o più articoli, o parti di essi, di determinati documenti normativi già pubblicati.
I Fogli di interpretazione non devono modificare i documenti normativi a cui si riferiscono.
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VariantiVarianti
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che, in caso di urgenza ed a specifiche condizioni, sono atti ad apportare delle modifiche allo scopo di correggere, cambiare o completare, prima della loro completa revisione, edizioni in vigore di documenti normativi.
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Errata CorrigeErrata Corrige
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo di adempiere all’eliminazione di errori di stampa, di linguaggio o altri errori similari introdotti accidentalmente nel testo pubblicato di documenti normativi.
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Norme CEI - UNELNorme CEI - UNEL
Le norme (o tabelle) CEI-UNEL sono pubblicazioni contenenti tabelle e prescrizioni principalmente destinate all’unificazione dimensionale delle costruzioni elettriche ed elettroniche.
Detta unificazione assicura un coordinamento, in particolare a livello dimensionale, sia per la compatibilità di prodotti diversi tra loro quando debbano essere assiemati entro quadri, pannelli o sistemi più complessi, sia per la compatibilità tra costruzioni simili e realizzate da costruttori diversi.
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Classificazione dei documenti nazionaliClassificazione dei documenti nazionaliLe norme CEI, le norme sperimentali e le guide tecniche hanno una classificazione composta dal numero del Comitato che le ha predisposte, seguita dal numero d’ordine della norma. Ad esempio la norma CEI 11-4CEI 11-4 è stata la quarta norma predisposta nell’ambito del CT 11. Questi documenti possono essere divisi in più parti o fascicoli; per indicare la parte si aggiunge una barra, seguita dal numero della parte, ad esempio “CEI 64-8/1CEI 64-8/1” è la classificazione della prima parte della norma CEI 64-8.
Le varianti sono classificate con un punto e virgola alla fine della classificazione della norma base, seguito dalla lettera V e dal numero d’ordine della variante: la “CEI 79-16;V1CEI 79-16;V1” è la prima variante della norma CEI 79-16.
I fogli di interpretazione possono avere la stessa classificazione della norma a cui si riferiscono oppure semplicemente il numero del Comitato.
Gli errata corrige hanno la stessa classificazione della norma a cui si riferiscono, seguita da un punto e virgola e dalle lettere “Ec”: “CEI CEI 11-1;Ec11-1;Ec”.
La classificazione delle norme CEI-UNEL è costituita da un numero a cinque cifre, di cui la prima è legata ad un dato argomento; es. CEI-CEI-UNEL 35012UNEL 35012.
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Documenti CEI non normativiDocumenti CEI non normativi
Sono documenti, elaborati dai Comitati Tecnici del CEI o da specifici Autori, che non vengono sottoposti alla procedura di “Inchiesta pubblica”. Essi trattano o sono afferenti ad argomenti di natura scientifica, tecnica e normativa; in altri casi forniscono chiarimenti circa l’applicazione di procedure complesse introdotte da Direttive dell’Unione Europea o da Leggi e/o Decreti emanati da Istituzioni dello Stato Italiano. Possono essere pubblicati sotto forma di opuscoli, fascicoli, volumi congiuntamente o no ad elementi di software applicativo.
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Documenti normativi di origine europea e Documenti normativi di origine europea e internazionaleinternazionale
Documenti normativi di origine europea - Documenti normativi di origine europea - CENELEC CENELEC
• Norme CEI EN
• Norme sperimentali CEI ENV
• Norme CEI di recepimento di HD
• Norme Armonizzate
Documenti normativi di origine internazionale Documenti normativi di origine internazionale - IEC- IEC
• Norme CEI di recepimento di norme IEC
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Adozione delle norme EN, ENV, HDAdozione delle norme EN, ENV, HDIl recepimento, o adozione, a livello nazionale dei documenti normativi di origine europea può avvenire con tre differenti modalità:
• Viene pubblicato un “foglio di recepimento” oppure un annuncio di adozione sugli organi ufficiali del CEI. In questo caso la versione europea della norma diventa anche la versione nazionale.
• La norma europea viene riprodotta uguale all’originale, in un nuovo fascicolo che comprende anche una copertina con il titolo in italiano e la classificazione CEI.
• La norma europea viene tradotta in italiano, e viene pubblicata la versione nazionale, con il testo italiano e inglese (per le HD in genere solo in italiano).
Alcune norme europee diventano norme armonizzate, se ricadono nel campo di applicazione di una o più Direttive della Unione Europea e se vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale europea.
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Norme CEI di recepimento di norme IECNorme CEI di recepimento di norme IEC
Il recepimento delle norme IEC che non siano anche norme CENELEC non è obbligatorio.
Il CEI, quando i propri CT lo ritengono opportuno e sotto la propria responsabilità, può pubblicare le norme IEC come norme CEI.
In genere si segue comunque la procedura di Inchiesta pubblica, durante la quale possono essere introdotte modifiche del contenuto tecnico a livello nazionale.
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Classificazione dei documenti di origine Classificazione dei documenti di origine europea/internazionaleeuropea/internazionaleLe norme europee EN e ENV hanno in origine una classificazione
composta da un numero a cinque cifre di cui la prima è 5 se il documento è originato in CENELEC, o 6 se si tratta dell’adozione di una norma IEC. Anche le norme europee possono essere divise in parti, e anche in sottoparti; ad esempio la EN 50133-2-1EN 50133-2-1 è la prima sottoparte della seconda parte della norma EN 50133.
Esistono inoltre gli amendment, con la stessa funzione delle varianti (ad esempio: EN 50130-4/A1EN 50130-4/A1) e gli errata corrige, come EN 50132-EN 50132-7/Ec7/Ec.
La classificazione delle norme EN e ENV rimane inalterata quando vengono recepite a livello nazionale con le modalità di traduzione o di riproduzione, salvo l’aggiunta della sigla CEI all’inizio: ad esempio CEI EN 50133-2-1CEI EN 50133-2-1. Parallelamente viene comunque assegnata una classificazione CEI con le caratteristiche già descritte.
Se il recepimento è solo annunciato, la classificazione rimane quella originale.
Per i documenti di recepimento di HD e di norme IEC (che non siano anche CENELEC) si utilizza la classificazione CEI, trascurando quella originale.
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Appendice BAppendice BRiferimentiRiferimenti
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Siti ufficialiSiti ufficialiCEI www.ceiuni.itCENELEC www.cenelec.orgIEC www.iec.ch
Sulle norme armonizzate e la Marcatura CE: Sulle norme armonizzate e la Marcatura CE: www.qec.it/mu/faq/FAQ2.asp
La risoluzione del Nuovo ApproccioLa risoluzione del Nuovo Approccioeuropa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=31985Y0604(01)&model=guichett
Direttive del Nuovo Approccio: Direttive del Nuovo Approccio: www.newapproach.org
Norma CEI 0-4/1Norma CEI 0-4/1 “Documenti CEI normativi e non normativi. Parte 1: Tipi, definizioni e procedure”
Documenti istituzionali del CEIDocumenti istituzionali del CEIBrochure istituzionale www.ceiuni.it/brochure.pdfStatuto del CEI www.ceiuni.it/DocSoci/Statuto.pdfRegolamento generale www.ceiuni.it/DocSoci/RegGen.pdfRegolamento per gli organi tecnici
www.ceiuni.it/DocSoci/RegOrgani%20Tecn04.pdf
RiferimentiRiferimenti