IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 La tabella mette in evidenza il numero di vini top per ciascuna regione, evidenziando, Guida per Guida, quali sono i comprensori enologici più virtuosi della Penisola. Quest'anno abbiamo deciso di arricchire il grafico inserendo tra parentesi il numero di etichette eccellenti ottenute nel 2016, così da permettere un immediato paragone tra l'anno in corso e il precedente IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 Gentili e Fabio Rizzari con Andrea Grignaffini e Antonio Paolini. Una delle ragioni sembra essere commerciale: negli ultimi anni la linea editoriale aveva privilegiato le piccole Cantine indipendenti, generando il malcontento dei grandi nomi che alla lunga avevano smesso di investire. La nuova impostazione abolisce i voti per dividere le referenze più significative in tre liste/categorie: i 100 vini da bere subito, i 100 da comprare per l'apprezzabile rapporto qualità/prezzo e i 100 da conservare. Oltre a questi elenchi, vengono recensite altre 1.200 etichette, per un totale di 1.500. Il notevole restringimento della Guida dell'Espresso (fino al 2016 1.500 era il numero delle aziende presentate, non dei vini) ci porta a una riflessione più generale. Si fa sempre più evidente la dicotomia tra le cosiddette Guide enciclopediche, che cercano di dar conto di tutta la produzione italiana; e quelle più snelle, quasi tascabili, frutto di una mirata selezione. Al primo gruppo appartengono Ais Vitae, Bibenda e l'Annuario Civilta del Bere (ITA) - it Print Tipo media: Periodici Tiratura: 48.000 Publication date: 01.02.2017 Diffusione: Pagina: 100-114 Spread: 35.000 Readership: 30.000 Civilta del Bere (ITA) - it Tipo media: Periodici Publication date: 01.02.2017 Pagina: 100-114 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: 48.000 35.000 30.000 TOP GUIDE 2017 . . . cominciata La rimonta delle Marche dAosta Lombardia Alto Adige Venezia Giulia Romagna Campania Basilicata Sardegna Print AisVitae iz Bibenda 605 Cernilli o Espresso 300 0 110 0 150 0 60 0 50 I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I 5 (=) 4 (=) O (=) 2 (-4) 42 (+5) 40 (-10) 7 (+2) 4 =) O (=) 2 (=) 34(+7) 30(-2) 5 (-2) 20(+11) 42(+11) 37 (-3) 18 (=( 29 (-f5) 41 (+7) 35(-6) 20+5) 28*16) 40 (~4) 27 (-3) 18(+4) 15(+5) 15+1) 7(-2) 4 (*2) 9 (*3) 79 (-6) 100 (-5) 52 (=) 38) -io) 24 (+5) 32 (*5) 12*3) 22 (+15) 14(=) 19(+5) 4)-i) 7)*1) 12 (+1) 23*4) 5 (=) 6 (*3) 18 (+2) 20(_) 4*1) 15(+10) 2 (=) 2 (+1) 0 (=) O (=) 17 (=) 32(+4) 10 (*2) 21 (+12) 17(+1) 20(~4) 6(+1) 7(+1) 7(=) 11(+4) 1 (+1) 4(*3) 6(=) 6)-i) i (=) 2(*1) 19(-1) 37(+2) 11)) 18(+7) 9(=) i2(*2) 7(+) i5(+8) tabella mette in evidenza il numero di vini top per ciascuna regione, evidenziando, Guida per Guida, quali sono i compren- enologici più virtuosi della Penisola. Quest'anno abbiamo deciso di arricchire il grafico inserendo tra parentesi il numero di etichette eccellenti ottenute nel 2016, così da permettere un immediato paragone tra l'anno in corso e il precedente Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 100-114 SUPERFICIE : 656 % DIFFUSIONE : (50000) AUTORE : N.D. 1 febbraio 2017
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cominciata Larimonta delle Marche · Mosnel, sul fronte dei Franciacorta). In Piemonte, la disputa interna Barolo-Barbaresco vede prevalere il primo. Scorrendo l'elenco fino alle
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IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 La tabella mette in evidenza il numero di vini top per ciascuna regione, evidenziando, Guida per Guida, quali sono i comprensori enologici più virtuosi della Penisola. Quest'anno abbiamo deciso di arricchire il grafico inserendo tra parentesi il numero di etichette eccellenti ottenute nel 2016, così da permettere un immediato paragone tra l'anno in corso e il precedente IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 Gentili e Fabio Rizzari con Andrea Grignaffini e Antonio Paolini. Una delle ragioni sembra essere commerciale: negli ultimi anni la linea editoriale aveva privilegiato le piccole Cantine indipendenti, generando il malcontento dei grandi nomi che alla lunga avevano smesso di investire. La nuova impostazione abolisce i voti per dividere le referenze più significative in tre liste/categorie: i 100 vini da bere subito, i 100 da comprare per l'apprezzabile rapporto qualità/prezzo e i 100 da conservare. Oltre a questi elenchi, vengono recensite altre 1.200 etichette, per un totale di 1.500. Il notevole restringimento della Guida dell'Espresso (fino al 2016 1.500 era il numero delle aziende presentate, non dei vini) ci porta a una riflessione più generale. Si fa sempre più evidente la dicotomia tra le cosiddette Guide enciclopediche, che cercano di dar conto di tutta la produzione italiana; e quelle più snelle, quasi tascabili, frutto di una mirata selezione. Al primo gruppo appartengono Ais Vitae, Bibenda e l'Annuario di Luca Maroni. Sul versante opposto, oltre al nuovo format dell'Espresso, spicca invece la Guida Essenziale di Daniele Cernilli, sintetica per definizione. Nel mezzo campeggiano Gambero Rosso, Veronelli e Slow Wine. Negli ultimi anni Veronelli sembra aver rinforzato l'impostazione rossista: scorrendo l'elenco dei 346 vini super tre stelle s'incontrano solo 26 bianchi e addirittura in regioni come le Marche o la Sicilia non ve nè traccia. Continuando nel solco delle "radicalizzazioni", Slow Wine accentua la filosofia del "bello buono e giusto". Dall'edizione 2017, infatti, soltanto le aziende che non utilizzano diserbanti possono ambire al simbolo della chiocciola e alla qualifica di Vino Slow. Nella lista delle 426 etichette più titolate (Vini Slow e Grandi Vini), abbiamo notato come venga dato un discreto spazio ai Chianti Classico, e in particolare alle Riserve, ma sia del tutto assente la Gran Selezione, nuovo fiore all'occhiello della produzione chiantigiana. IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 IL TOP DELLE GUIDE VINI 2017 Ecco un'ulteriore prova della preferenza verso realtà medio-piccole, spesso outsider o comunque slegate dai gruppi consortili. Chiuso il capitolo Guide, possiamo dedicarci allbsservazione della superclassifica. A incalzare il Sassicaia 2013 ci sono due rossi abituati al vertice: il taglio bordolese trentino San Leonardo 2011 e il Primitivo di Manduria Es 2014 di Gianfranco Fino. Decisamente più affollato il terzo gradino del podio con ben 13 vini da 6 eccellenze, di cui cinque toscani e due piemontesi. A vincere la maglia della miglior bollicina è il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2005, mentre il Ben Ryé 2014 Donnafugata è il vino dolce più amato. I best in class per la categoria bianchi sono il Gewurztraminer Nussbaumer 2014 Tramin, il Cervaro della Sala 2014 Antinori, la Ribolla 2008 Josko Gravner e la Riserva di Verdicchio Classico di Jesi San Paolo 2013 di Pievalta, che apre la strada ai vini top biodinamici (va detto che anche la Cantina madre Barone Pizzini è in pale position in Lombardia insieme a II Mosnel, sul fronte dei Franciacorta). In Piemonte, la disputa interna Barolo-Barbaresco vede prevalere il primo. Scorrendo l'elenco fino alle 5 eccellenze troviamo, infatti, cinque Barolo e un solo Barbaresco, il Sorì Tildin di Gaja, a cui si aggiunge un altro classico regionale: il Boca Le Piane. In Toscana primeggiano i Supertuscan Solala, Tignanello, Paleo e Masseto, al fianco del Brunello Riserva 2010 Biondi Santi. La prima tappa in Veneto è con Speri e l'Amarone Vigneto Monte Sant'Urbano 2012, seguito da quello di Bertani e Tedeschi. Il miglior vino emiliano-romagnolo è Vigne del Generale Romagna Sangiovese Superiore Riserva 2013 Fattoria Nicolucci, mentre il titolo di miglior marchigiano va al Kurni 2014 Oasi degli Angeli. Campione d'Abruzzo è il Montepulciano 2012 Valentini, mentre in Umbria domina il Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2011 Lungarotti. In Campania standing ovation per il Radici Taurasi Riserva 2009 Mastroberardino; in Lazio per Montiano e Marciliano di Fa- lesco - Famiglia Cotarella, mentre in Basilicata l'ex aequo è tra l'Aglianico del Vulture di Cantine del Notaio e quello di Paternoster. Quanto alla Sardegna, il Turriga Argiolas è scalzato da un altro vino simbolo dell'isola, il Terre Brune di Cantina Santadi. Forse l'uscita sul mercato di una nuova importante etichetta firmata Argiolas (la Riserva di Cannonau Senes) ha depistato le Guide, abituate alla logica di contenimento che impone il "mai più di uno" (o quasi) per azienda. Concludiamo segnalando che quest'anno abbiamo deciso di arricchire il grafico della distribuzione regionale (pag. 98-99). Regione per regione, indichiamo il numero di vini premiati da ciascuna pubblicazione nel 2017, evidenziando la differenza sul 2016. Le premesse per una buona lettura, anche sinottica, ci sono tutte. Jessica Bordoni con la collaborazione di Anna Rainoldi e Francesca Peccati (nella foto di apertura il viale dei cipressi di Bolgheri)
Civilta del Bere (ITA) - it Print
Tipo media: Periodici Tiratura: 48.000Publication date: 01.02.2017 Diffusione:
Pagina: 100-114 Spread: 35.000
Readership: 30.000
Civilta del Bere (ITA) - itTipo media: Periodici
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48.000
35.00030.000
TOPGUIDE
2017
. . .
cominciata Larimonta delle Marche
dAosta
Lombardia
Alto Adige
Venezia Giulia
Romagna
Campania
Basilicata
Sardegna
Print
AisVitae iz Bibenda 605 Cernilli o Espresso 300
0 110 0 150 0 60 0 50
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I
5(=) 4 (=) O(=) 2 (-4)
42 (+5) 40 (-10)
7 (+2) 4 =) O(=) 2 (=)
34(+7) 30(-2) 5 (-2) 20(+11)
42(+11) 37 (-3) 18(=( 29 (-f5)
41(+7) 35(-6) 20+5) 28*16)
40 (~4) 27 (-3) 18(+4) 15(+5)
15+1) 7(-2) 4 (*2) 9 (*3)
79 (-6) 100 (-5) 52 (=) 38) -io)
24 (+5) 32 (*5) 12*3) 22 (+15)
14(=) 19(+5) 4)-i) 7)*1)
12 (+1) 23*4) 5 (=) 6 (*3)
18 (+2) 20(_) 4*1) 15(+10)
2(=) 2 (+1) 0 (=) O(=)
17(=) 32(+4) 10 (*2) 21 (+12)
17(+1) 20(~4) 6(+1) 7(+1)
7(=) 11(+4) 1 (+1) 4(*3)
6(=) 6)-i) i (=) 2(*1)
19(-1) 37(+2) 11)) 18(+7)
9(=) i2(*2) 7(+) i5(+8)
tabella mette in evidenza il numero di vini top per ciascuna regione, evidenziando, Guida per Guida, quali sono i compren-enologici più virtuosi della Penisola. Quest'anno abbiamo deciso di arricchire il grafico inserendo tra parentesi il numero di
etichette eccellenti ottenute nel 2016, così da permettere un immediato paragone tra l'anno in corso e il precedente
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1 febbraio 2017
IL TOPDELLEGUIDEVINI 2017
Gambero 429 Maroni 326 SlowWine 426 VeroneUi 346
0 90 0 50 0 90 0 100I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I
Valle d'Aosta 6 (=) 2 (=) 5 ))
Piemonte 75(=) 31(-8) 80 (~3) 76 (+2)
Liguria 6 )=) 0 )) 11(+2) 0 )=)
Lombardia 23(+1) 2 (-3) 17 (+2) 10(s)
Trentino Alto Adige 37() 43 (-8) 35 (-2) 22(+6)
Veneto 38 (+2) 24 (-11) 30 (*2) 36 (+13)
Friuli Venezia Giulia 26 (+2) 15(-17) 37(*9) 11(+2)
Emilia Romagna 14(+2) 14 (-3) 13 )=) 2 )=)
Toacana 80 (+1) 42 (-32) 75(+4) 94)-E
Marche 20)+1) 13(s) 23)+1) 13(+5)
Umbria 10 )=) 8)-O) 11 (*1) 11 (-2)
Lazio 7(S) 20 (-7) 4)-i) 3 (-2)
Abruzzo 12 (-2) 21 -3) 12 (-2) 7 (+3)
Moliae i (=) 3 (+2) i )=) 0)-i)
Campania 22 (+1) 30 (-2) 18 (-3) 20 (+8)
Puglia 12)-i) 33 (-2) 15() 7)-i)
Basilicata 4 (+1) 5 (-4) 3 (+1) 2(+1)
Calabria 3 )=) 9 (-8) 3 )=) 3(+3)
Sicilia 21(+1) 10(-3) 25(+1) 24 (+13)
Sardegna 12)-i) 1 (-4) 8(s) 5 (+1)
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1 febbraio 2017
IL TOPDELLE GUIDEVINI 2017
D'Araprì - GRAN CUVE XXI SECOLO. METODO CLASSICO 2009
Cantine Due Palme - SELVAROSSA, SALICE SALENTINO RISERVA DOC 2013
Tormaresca - BOCCA DI LUPO, AGLIANICO CASTEL DEL MONTE DOC 2012
Vallone - GRATICCIAIA, SALENTO ROSSO IGT 2012
Odoardi - GB ODOARDI, CALABRIA ROSSO IGT 2013
Cantine Viola - PASSITO DI SARACENA, MOSCATO CALABRIA IGT 2015
Gentili e Fabio Rizzari con Andrea Grignaffini e Antonio Paolini, Una delle ragioni sembra essere commerciale: negli ultimi annila linea editoriale aveva privilegiato le piccole Cantine indipendenti, generando il malcontento dei grandi nomi che alla lungaavevano smesso di investire. La nuova impostazione abolisce i voti per dividere le referenze più significative in tre liste/categorie: i100 vini da bere subito, i 100 da comprare per l'apprezzabile rapporto qualità/prezzo e i 100 da conservare. Oltre a questi elenchi,vengono recensite altre 1,200 etichette, per un totale di 1.500.
Il notevole restringimento della Guida dell'Espresso (fino aI 2016 1.500 era il numero delle aziende presentate, non dei vini) ciporta a una riflessione più generale. Si fa sempre più evidente la dicotomia tra le cosiddette Guide enciclopediche, che cercano didar conto di tutta la produzione italiana; e quelle più snelle, quasi tascabili, frutto di una mirata selezione. Al primo gruppo appar-tengono Ais Vitae, Bibenda e l'Annuario di Luca Maroni. Sul versante opposto, oltre al nuovo format dell'Espresso, spicca invecela Guida Essenziale di Daniele Cernilli, sintetica per definizione, Nel mezzo campeggiano Gambero Rosso, Veronelli e Slow Wine.Negli ultimi anni Veronelli sembra aver rinforzato l'impostazione rossista: scorrendo l'elenco dei 346 vini super tre stelle s'incon-trano solo 26 bianchi e addirittura in regioni come le Marche o la Sicilia non ve n'e traccia,Continuando nel solco delle Slow Wine accentua la filosofia del buono e giusto' Dall'edizione 2017, infat-ti, soltanto le aziende che non utilizzano diserbanti possono ambire al simbolo della chiocciola e alla qualifica di Vino Slow. Nellalista delle 426 etichette più titolate (Vini Slow e Grandi Vini), abbiamo notato come venga dato un discreto spazio ai Chianti Clas-sico, e in particolare alle Riserve, ma sia del tutto assente la Gran Selezione, nuovo fiore all'occhiello della produzione chiantigiana.
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IL TOPDELLEGUIDEVINI 2017
Poderi Gianni Gagliardo SERRE no ANNI, BAROLO DOCG 2006
Ca' del Bosco - IL MERLOT, MERLOT SEBINO ROSSO IGT 2009 ¶ ¶Ca' del Bosco - VI NTAGE COLLECTION, DOSAGGIO ZERO FRANCIACORTA DOCG 2011 ¶ ¶Ca' del Bosco - VI NTAGE COLLECTION, SATÈN MILLESIMATO FRANCIACORTA DOCG 2011 ¶Castello Bonomi - CUVtE LUCREZIA ETICHEI1A NERA, EXTRA BRUT FRA'JCIACORTA RISERVA DOCG 2006 f f
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daniela
Evidenziato
daniela
Evidenziato
IL TOPDELLEGUIDEVINI 2017
Castetio di Cigognola - LA MAGA, BARBERA OLTREPÒ PAVESE DOC 2013
Fay - CA' MOREI, VALGELLA SFURSAT DI VALTELLINA DOCG 2013
Ormanni - BORRO DEL DIAVOLO. CHIANTI CLASSICO RISERVA DOCG 2012
Ecco un'ulteriore prova della preferenza verso realtà medio -piccole, spesso outsider o comunque slegate dai gruppi consortii.
Chiuso il capitolo Guide, possiamo dedicarci all'osservazione della superciassifica. A incalzare il Sassicaia 2013 ci sono due
rossi abituati al vertice: il taglio bordolese trentino San Leonardo 2011 e il Primitivo di Manduria Es 2014 di Gianfranco Fino.
Decisamente più affollato il terzo gradino del podio con ben 13 vini da 6 eccellenze, di cui cinque toscani e due piemontesi. A
vincere la maglia della miglior bollicina è il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2005, mentre il Ben Ryé 2014 Donnafugata
è il vino dolce più amato. I best in class per la categoria bianchi sono il Gewirztraminer Nussbaumer 2014 Tramin, il Cervaro
della Sala 2014 Antinori, la Ribolla 2008 Josko Gravner e la Riserva di Verdicchio Classico di Jesi San Paolo 2013 di Pievalta,che apre la strada ai vini top biodinamici (va detto che anche la Cantina madre Barone Pizzini è in pole position in Lombardia
insieme a Il Mosnel, sul fronte dei Franciacorta).
In Piemonte, la disputa interna Barolo -Barbaresco vede prevalere il primo. Scorrendo l'elenco fino alle 5 eccellenze troviamo,
infatti, cinque Barolo e un solo Barbaresco, il Sorì Tildin di Gaja, a cui si aggiunge un altro classico regionale: il Boca Le Piane.
In Toscana primeggiano i Supertuscan Solaia, Tignanello, Paleo e Masseto, al fianco del Brunello Riserva 2010 Biondi Santi.
La prima tappa in Veneto è con Speri e l'Amarone Vigneto Monte Sant'Urbano 2012, seguito da quello di Bertani e Tedeschi. Il
miglior vino emiliano -romagnolo è Vigne del Generale Romagna Sangiovese Superiore Riserva 2013 Fattoria Nicolucci, men-
tre il titolo di miglior marchigiano va al Kurni 2014 Oasi degli Angeli. Campione d'Abruzzo è il Montepulciano 2012 Valentini,
mentre in Umbria domina il Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2011 Lungarotti.