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ANNO 150. NUMERO 315. www.larena.it DOMENICA 15 NOVEMBRE 2015 ¤1,30 N on potendo no- minare il com- missario Mai- gret, che in quattro e quattr’otto avrebbe fatto piena luce sui rimborsi spese del sin- daco uscente Ignazio Marino, il premier Matteo Renzi ha pensato bene di affidare la gestione della capitale, travolta dagli scandali, a un commissario straordinario che proviene dai ranghi della Polizia di Stato, il prefetto Francesco Paolo Tronca. Il quale, dopo essere stato ufficiale della Guardia di finanza, superò nel 1977 il con- corso di ammissione nella Pubblica sicu- rezza e diventò commissario a Varese. Il fatto che a Roma sia stato necessario mettere il Comune nelle mani di un poli- ziotto finanziere o di un finanziere poli- ziotto, fate voi, desta qualche apprensio- ne. Anche il luogo prescelto per il primo atto pubblico successivo all’insediamento - il cimitero del Verano, in occasione della visita di papa Francesco per la Commemo- razione dei defunti - non sembra di buon auspicio. Ma tant’è: in troppe città italia- ne, ormai, la gente (...) > PAG31 SCAMPATI ALLA STRAGE. Erano andati a vedere un concerto, so- no piombati in una notte di ter- rore. Due giovani che abitano a Verona, Stefano Peretti e Chia- ra Ravagnati, sono scampati al- la strage a Parigi. La coppia era al «Bataclan» dove i terroristi venerdì sera hanno ucciso 89 persone. La ragazza è rimasta contusa. «E le è schizzato addos- so il sangue di una vittima». Una veneziana, Valeria Solesin, di 28 anni, è data per dispersa. E un altro veronese racconta una notte d’angoscia a Parigi. > VACCARIeANTOLINI PAG4e5. ARRESTI IN BELGIO. Il bilancio dell’attacco a Parigi, rivendica- to dall’Isis, è di 129 morti e 352 feriti, di cui 99 in condizioni di- sperate. Sette terroristi sono morti nel corso degli attentati di cui sei si sono fatti esplodere. Nel commando c’era anche un profugo siriano. In Belgio tre ar- resti. Il presidente francese, Hollande, ha ammonito: «È sta- to un atto di guerra, saremo spietati». > PAG2a11 Parigi, poliziotti armati alla Torre Eiffel: dopo gli attacchi il monumento resterà chiuso «fino a nuovo ordine» L’11SETTEMBREDIPARIGI. L’esperienza choc di due ragazzi nel teatro della strage: «Trasangue evittime». Veneziana dispersa «Noi, veronesi nell’orrore» I morti sono 129. Tra i killer un profugo siriano. Arresti in Belgio. Hollande: guerra, saremo spietati > ALBERTOTOSCANO PAG3 VERONA. «Noalterrorismo».Comitatosicurezza Vertice degli imam E le bandiere a lutto CONTRO CRONACA Un poliziotto (gratis) per la città > PAG6 di STEFANOLORENZETTO L’INTERVENTO Un convegno che simpatizza con l’uomo > MARTATEITELBAUM PAG10 Un’offensiva finanziata con il petrolio Vogliono spaventare l’Occidente «Un atto criminale, lo condan- niamo senza mezzi termini». È la durissima presa di posizione dell’Associazione islamica italia- na degli imam e delle guide reli- giose i cui rappresentanti si so- no incontrati ieri a Verona. Una riunione d’emergenza per espri- mere «rabbia, dolore e tristezza per le vite spezzate» e per pren- dere posizione contro «i gravis- simi avvenimenti criminali ter- roristici di Parigi». E Verona si stringe alla capitale francese: bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici. Il sindaco Tosi esprime lutto mentre i musici- sti dell’Arena hanno suonato la Marsigliese. Il prefetto invece ha convocato subito il comitato per la sicurezza pubblica. > GIARDINIeSANTI PAG8e9 di MAURIZIO CATTANEO Conlearmi econlapolitica C on la demagogia non si va lontano. Ma neppure con il buonismo da strapazzo dei pacifisti a tutti i costi che dai loro salotti buoni ci propinano teorie di tolleranza universale. Siamo di fronte a degli assassini organizzati e spietati che si sono insinuati tra noi e che, a Parigi come a Londra o in Italia, attendono solo un ordine per scatenare l’inferno. Sono vigliacchi che sparano sulle persone inermi. Fanatici religiosi che uccidono nel nome di Allah. Contro di loro l’unica possibile risposta immediata è quella di far partire i caccia e colpire le menti delle stragi. Detto questo però sarebbe un errore pensare che il sangue di Parigi sia frutto soltanto delle diaboliche menti dell’Isis. Se non vogliamo fare la fine dei doppiamente fessi- che dopo essere stati colpiti dal fondamentalismo finiscono in pasto ai demagoghi nostrani di turno- dobbiamo ricordare alcune cose. Come il fatto che la guerra degli americani in Iraq e poi l’intervento francese in Libia ed in Siria sono state delle sciocchezze planetarie che hanno dato fiato agli assassini. E poi serve ricordare che Bin Laden venne armato dagli Usa contro i russi, come pure l’Isis è stato finanziato anche in chiave anti Saddam. E ancora che Gheddafi è stato eliminato più che per essere un dittatore per il suo petrolio. Insomma stiamo anche raccogliendo i frutti amari di una sciagurata politica verso gli Stati islamici. Ma è tardi per piangere sul latte versato, pensiamo all’oggi. Se la sfida è all’Occidente ed ai suoi valori di libertà, democrazia e laicità, dobbiamo trovare la forza di reagire finalmente uniti. Con le armi ma anche con una politica che sappia dare soluzioni. L’accordo Usa-Russia di ieri è un primo passo. Ma l’Europa dov’è? > PAG6 INITALIAALLERTA2 Nellacapitale 700militari Frontiereblindate > PAG2 FURIAKAMIKAZE L’Isisminaccia: «Èl’inizio dellatempesta» PROSSIMIRISCHI Roma adesso trema perilGiubileo IlPapa:«Terza guerramondiale» RICERCA.CITTÀINQUINATA Unannodivitainmeno, colpadellosmog > PAG17 ILCASODISANBONIFACIO DelittoArmando «Processatele figlie» > PAG21 Giuseppe Zenti Vescovo di Verona Si sa che il carisma di papa Fran- cesco è quello di smuovere il mondo. Dovunque si preannun- cia una sua visita, già tutti in fi- brillazione. E al suo arrivo, tran- senne ovunque. Strade blocca- te. Gente a torrente. Così è suc- cesso martedì di questa settima- na a Firenze (...) > PAG30 NUOVI ARRIVI P.zza Nogara, 6 - Tel. 045.8009234 NUOVI ARRIVI P.zza Nogara, 6 - Tel. 045.8009234 Orario: martedì - venerdi 15.00 / 19.00 - sabato 9.30 / 13.30 WMF Italia Factory Outlet Via della Meccanica, 24 Z.I. 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colpadellosmog PAG17 «Noi,veronesinell’orrore»

Feb 03, 2022

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Page 1: colpadellosmog PAG17 «Noi,veronesinell’orrore»

ANNO 150. NUMERO 315. www.larena.it DOMENICA 15 NOVEMBRE 2015 ¤ 1,30

N onpotendono-minareilcom-missario Mai-

gret, che in quattro e quattr’otto avrebbefatto piena luce sui rimborsi spese del sin-daco uscente Ignazio Marino, il premierMatteo Renzi ha pensato bene di affidarela gestione della capitale, travolta dagliscandali, a un commissario straordinarioche proviene dai ranghi della Polizia diStato, il prefetto Francesco Paolo Tronca.

Il quale, dopo essere stato ufficiale dellaGuardiadi finanza, superònel 1977ilcon-corso di ammissione nella Pubblica sicu-rezza e diventò commissario a Varese.

Il fatto che a Roma sia stato necessariomettere il Comune nelle mani di un poli-ziotto finanziere o di un finanziere poli-ziotto, fate voi, desta qualche apprensio-ne. Anche il luogo prescelto per il primoatto pubblico successivo all’insediamento- il cimitero del Verano, in occasione dellavisitadipapaFrancescoperlaCommemo-razione dei defunti - non sembra di buonauspicio. Ma tant’è: in troppe città italia-ne, ormai, la gente (...)•> PAG31

SCAMPATI ALLA STRAGE. Eranoandati a vedere un concerto, so-no piombati in una notte di ter-rore. Due giovani che abitano aVerona, Stefano Peretti e Chia-ra Ravagnati, sono scampati al-la strage a Parigi. La coppia eraal «Bataclan» dove i terroristivenerdì sera hanno ucciso 89persone. La ragazza è rimastacontusa. «E le è schizzato addos-so il sangue di una vittima».Una veneziana, Valeria Solesin,di 28 anni, è data per dispersa.E un altro veronese raccontauna notte d’angoscia a Parigi.

•> VACCARIe ANTOLINI PAG4 e5.

ARRESTI IN BELGIO. Il bilanciodell’attacco a Parigi, rivendica-to dall’Isis, è di 129 morti e 352feriti, di cui 99 in condizioni di-sperate. Sette terroristi sonomorti nel corso degli attentatidi cui sei si sono fatti esplodere.Nel commando c’era anche unprofugo siriano. In Belgio tre ar-resti. Il presidente francese,Hollande, ha ammonito: «È sta-to un atto di guerra, saremospietati».•> PAG2 a11Parigi,poliziottiarmatiallaTorreEiffel:dopogliattacchiilmonumentoresteràchiuso«finoanuovoordine»

L’11 SETTEMBRE DI PARIGI. L’esperienza choc di due ragazzi nel teatro della strage: «Tra sangue e vittime». Veneziana dispersa

«Noi,veronesinell’orrore»Imortisono129.Traikillerunprofugosiriano.ArrestiinBelgio.Hollande:guerra,saremospietati

•> ALBERTOTOSCANO PAG3

VERONA.«No alterrorismo». Comitatosicurezza

VerticedegliimamElebandierealutto

CONTROCRONACA

Un poliziotto (gratis) per la città

•> PAG6

di STEFANO LORENZETTO

L’INTERVENTO

Unconvegnochesimpatizzaconl’uomo

•> MARTATEITELBAUM PAG10

Un’offensivafinanziatacon ilpetrolio

Voglionospaventarel’Occidente

«Un atto criminale, lo condan-niamo senza mezzi termini». Èla durissima presa di posizionedell’Associazione islamica italia-na degli imam e delle guide reli-giose i cui rappresentanti si so-no incontrati ieri a Verona. Unariunione d’emergenza per espri-mere «rabbia, dolore e tristezzaper le vite spezzate» e per pren-dere posizione contro «i gravis-

simi avvenimenti criminali ter-roristici di Parigi». E Verona sistringe alla capitale francese:bandiere a mezz’asta su tutti gliedifici pubblici. Il sindaco Tosiesprime lutto mentre i musici-sti dell’Arena hanno suonato laMarsigliese. Il prefetto inveceha convocato subito il comitatoper la sicurezza pubblica.

•> GIARDINIeSANTI PAG8 e9

di MAURIZIO CATTANEO

Conlearmieconlapolitica

Con la demagogia non si va lontano.Ma neppure con il buonismo dastrapazzo dei pacifisti a tutti i costiche dai loro salotti buoni cipropinano teorie di tolleranza

universale. Siamo di fronte a degli assassiniorganizzati e spietati che si sono insinuati tranoi e che, a Parigi come a Londra o in Italia,attendono solo un ordine per scatenarel’inferno. Sono vigliacchi che sparano sullepersone inermi. Fanatici religiosi che uccidononel nome di Allah. Contro di loro l’unicapossibile risposta immediata è quella di farpartire i caccia e colpire le menti delle stragi.Detto questo però sarebbe un errore pensareche il sangue di Parigi sia frutto soltanto dellediaboliche menti dell’Isis.

Se non vogliamo fare la fine dei doppiamentefessi- che dopo essere stati colpiti dalfondamentalismo finiscono in pasto aidemagoghi nostrani di turno- dobbiamoricordare alcune cose. Come il fatto che laguerra degli americani in Iraq e poi l’interventofrancese in Libia ed in Siria sono state dellesciocchezze planetarie che hanno dato fiato agliassassini. E poi serve ricordare che Bin Ladenvenne armato dagli Usa contro i russi, comepure l’Isis è stato finanziato anche in chiave antiSaddam. E ancora che Gheddafi è statoeliminato più che per essere un dittatore per ilsuo petrolio. Insomma stiamo ancheraccogliendo i frutti amari di una sciaguratapolitica verso gli Stati islamici. Ma è tardi perpiangere sul latte versato, pensiamo all’oggi. Sela sfida è all’Occidente ed ai suoi valori dilibertà, democrazia e laicità, dobbiamo trovarela forza di reagire finalmente uniti. Con le armima anche con una politica che sappia daresoluzioni. L’accordo Usa-Russia di ieri è unprimo passo. Ma l’Europa dov’è?

•> PAG6

INITALIAALLERTA2Nellacapitale700militariFrontiereblindate

•> PAG2

FURIAKAMIKAZEL’Isisminaccia:«Èl’iniziodellatempesta»

PROSSIMIRISCHIRomaadessotremaperilGiubileoIlPapa:«Terzaguerramondiale»

RICERCA.CITTÀINQUINATA

Unannodivitainmeno,colpadellosmog•> PAG17

ILCASODISANBONIFACIO

DelittoArmando«Processate le figlie»•> PAG21

Giuseppe ZentiVescovo di Verona

Si sa che il carisma di papa Fran-cesco è quello di smuovere ilmondo. Dovunque si preannun-cia una sua visita, già tutti in fi-brillazione. E al suo arrivo, tran-senne ovunque. Strade blocca-te. Gente a torrente. Così è suc-cesso martedì di questa settima-na a Firenze (...)•> PAG30

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Page 2: colpadellosmog PAG17 «Noi,veronesinell’orrore»

(...) ha la sensazione che lalegalitàsiamortaecheleuni-che oasi sicure siano rappre-sentate da prefetture, que-sture,caserme deicarabinie-ri e palazzi di giustizia.

AncheammettendocheVe-rona rimanga un’isola felice,le cicatrici degli altri dovreb-bero insegnarci la prudenza,come predicava San Girola-mo.Taluni indizipremonito-ri che si colgono dalle nostrepartinonmi sembranoaffat-to tranquillizzanti. Provo ariassumerne alcuni. Il vice-sindaco è finito in carcere esi è visto irrogare una penadi5 anni per corruzione.Do-po la prima inchiesta del2013,chehaportato allecon-danne del direttore generalee di due funzionaridell’Agec, laProcurahaacce-so per la terza volta i rifletto-ri sull’azienda che gestiscegliedifici comunali.Èdi que-sta settimana la notiziadell’apertura di un fascicoloanchesull’Amt,percontribu-ti ad associazioni artistiche,rimborsi spese e consulenze(sui quali indaga pure laCorte dei conti). La Direzio-ne distrettuale antimafia diBolognahadispostoil seque-stro di due ditte ubicate aPonton e a Roverchiara, chesarebbero state gestite daprestanome di alcuni bosscalabresi. La nostra provin-cia è la seconda nel Venetoper numero di beni immobi-li, già 25, confiscatialle orga-nizzazioni criminali. Inun’informativadeicarabinie-ri di Crotone si legge che unafamiglia della zona di CapoRizzuto opera su Verona«negli appalti pubblici» eche «dal complesso delle in-tercettazioni sono emersi irapporti» con «amministra-tori locali di Verona».

Non è finita. Il nuovo pre-fetto Salvatore Mulas ha fir-mato due interdittive anti-mafiaper impediread azien-delocali dipartecipareaban-di pubblici e ha osservato:«Se la ’ndrangheta è riuscitaad arrivare in Germania, vo-lete che non riesca ad arriva-re nel Nord Italia?». Altresette interdittive erano stateemanatedalprecedente pre-fetto, Perla Stancari, fra il2011 e il 2015. L’ex procura-tore capo Guido Papalia hadichiarato a Telearena cheVerona «fa gola alle mafie»e il suo successore, MarioGiulio Schinaia, ha concor-dato.Unmesefa la presiden-te della Commissione anti-mafia, Rosy Bindi, è venuta

in città e ha denunciato: «Quiin particolar modo c’è la’ndrangheta. Negare non ser-ve a nessuno, vigilare serve atutti».

Ecco, siccome mi sento ri-compreso fra quei «tutti», horitenuto mio dovere offrire atre pubblici amministratoridi prima grandezza operantiin questaregionela collabora-zione gratuita, e sottolineogratuita, di un esperto davve-ro speciale, un ex poliziotto edex questore, paragonabile co-me curriculum al commissa-rio straordinario di Roma.L’ho fatto a partire dal 22 no-vembre2013.Dueannifa.Ov-viamente ho prima chiestol’assenso dell’interessato, ilquale,bontàsua, ha dato ladi-sponibilità a ricoprire incari-chi istituzionali a titolo volon-taristico. È stato un test assaiistruttivo.Per non tenervi sul-le spine, vi dico subito l’esito:tre buchi nell’acqua.

Il personaggio in questionesi chiama Antonino D’Aleo,Nino per gli amici, nato a Ro-ma nel 1950, da una vita vero-nese d’adozione, laureato ingiurisprudenza, avvocato.Funzionario di polizia dal1978, ha ricoperto l’incaricodi capo di gabinetto e poi didirigentedella Squadra mobi-le nella questura cittadina.Ha indagato su delitti efferatie assicurato alla giustizia inun solo colpo 103 narcotraffi-canti con un’operazione coor-dinata dall’allora procuratorePapalia. È stato vicequestorea Padova, dirigente del com-partimento Polfer di Piemon-te e Val d’Aosta, questore aSondrio e a Mantova.

Una legge insensata ha co-stretto D’Aleo ad andare inpensione a 63 anni. Da alloraè afflitto da una sindrome chedefinirei di vedovanza: glimancano il suo lavoro, i suoipoliziotti, il contatto con lagente, la quotidiana consola-zione di coricarsi la sera sa-pendo d’aver fatto qualcosa di

buono per il Paese. In una pa-rola, si sente inutile. Uno Sta-to che fa provare questo senti-mento a un suo leale servito-re, dopo avergli chiesto per 36anni di mettere a repentaglioognigiorno lapropriavita,an-drebbe infilato nel Bravosi-mac e reimpastato.

C’è di più. La famigliaD’Aleo una vita l’ha sacrifica-ta per davvero a questo Stato:quella di Mario, fratello di Ni-no, carabiniere, medagliad’oroalvalor civile.Comanda-va la Compagnia di Monrea-le, in Sicilia, dove aveva presoil postodel capitano Emanue-le Basile, ucciso con sette col-pi di pistola alla schiena men-tre, tenendo fra le braccia lafigliadi4anni, rientrava in ca-serma dopo aver partecipatoalla festadelSantissimoCroci-fisso. Il capitano MarioD’Aleo aveva appena 29 anniquando il 13 giugno 1983 futrucidato da quattro killer diCosanostraaPalermo, davan-ti alla casa della fidanzata.Con lui caddero gli appuntatiGiuseppe Bommarito e Pie-tro Morici. «Gli telefonai ver-so le 9 di sera. Volevo tirarglile orecchie perché s’era di-menticato di farmi gli auguriper il mio onomastico,Sant’Antonio. Lo seppi cosìche l’avevano ammazzato»,mi ha raccontato il fratello.

Mario D’Aleo fu assassinatoper ordine di Totò Riina. Lasua colpa? Pochi mesi primadell’arrivo a Monreale, avevaarrestato il famigerato killerGiovanni Brusca, condanna-to per oltre un centinaio diomicidi (anchese luipersonal-mentesen’èattribuitoaddirit-tura 200), fra cui quelli delgiudiceGiovanniFalcone,del-la moglie Francesca Morvilloedei tre agentidella scorta,di-laniati da un’esplosione a Ca-paci, e del piccolo GiuseppeDi Matteo, figlio di un penti-to, strangolato e poi scioltonell’acido. L’eredità dell’eroi-co capitano è stata raccolta da

un nipote, figlio di Nino, og-gi anch’egli capitano dei ca-rabinieri.

Èpresentandoqueste lumi-nose referenze che due annifahoprospettato aun’autori-tà cittadina di arruolare l’exquestore quale civil servanta costo zero. Poteva diventa-re un controllore negli enti,una sorta di supervisore cheva per uffici, ascolta funzio-nari e dipendenti, legge lecarte,monitoraleattività, in-somma un uomo di fiduciache fa quello che un poliziot-to ha sempre fatto - indagini- e poi riferisce. Risposta:«Può essere davvero unabuona idea». Passa meno diun mese e la mia propostaviene realizzata. A Piacenza,però. Dove il sindaco PaoloDosi decide di avvalersidell’esperienza di MicheleRosato, ex questore di Vero-na, per la sicurezza in città(salvo rimangiarsi la parola44 giorni dopo, sostenendoche la legge Delrio non loconsentiva).

Torno alla carica nel giu-gno dell’anno seguente. Sta-volta D’Aleo viene ricevutodall’autorità in questionee sisente rinnovare l’apprezza-mento, con la promessa chel’ipotesi del suo ingaggio co-me volontario preposto allalegalità sarebbe stata atten-tamentevagliata. Campa ca-vallo. Passa un altro anno. Ecosì loscorso22giugno deci-do di accompagnare ioD’Aleo, per la seconda volta,dal notabile che tanta consi-derazione affetta nei suoiconfronti ma poi non fa nul-la.Nuoverassicurazioni. De-cisioni, nessuna. A tutt’oggi,manco una risposta di corte-sia.

Il testèproseguitoinRegio-ne, sempre ai massimi livel-li. Qui pareva che D’Aleo po-tesseessereutilmente impie-gato in unorganismo di con-trollo presieduto da GianCarlo Caselli, ex procuratorenazionaleantimafia. Ricam-pa cavallo.

L’ultima segnalazione l’hofatta al presidente di un entecittadino, lambito fra l’altroda un’inchiesta giudiziaria.Anche qui grande interessee disponibilità. A parole. Neifatti, meglio che D’Aleo con-tinui a vigilare da pensiona-to sulla propria casa.

Allora sono giunto a questaconclusione: nelle stanze incui vengonospesi i nostride-nari, un ex poliziotto non lovogliono proprio fra i piedi.Ma sono sempre pronto a ri-credermi.Stefano [email protected]

Un poliziotto (gratis) per la città

ALIMENTAZIONE

Ristorantipericeliaci

dallaprima-Controcronaca

Ho letto l’articolo, pubblicatoin questi giorni, sulla celia-chia e sulla possibilità che lepersone affette da questa ma-lattia conducano una vita«non di serie B».

Secondo me, la normalità(anchedellavita)dipendedal-le tantepiccole cose dellaquo-tidianità, più che da grandi equalificati interventi. Per re-stare in argomento, il sotto-scrittoraramente sente ilbiso-gno di un piatto cucinato dauno chef stellato; molto piùfrequentemente vorrebbe en-trare in un ristorante, pizze-ria, bar, ecc. e trovare… paneper i suoi denti.

Invece, alla mia richiesta«dovrei mangiare cibo privodi glutine», mi risponde quasisempre lo sguardo desolatoche precede il «mi spiace, nonsiamoingradodiaccontentar-la» da parte dell'esercente.

Forse i ristoratori in generedovrebberosaperechemoltis-simi cibi d’uso comune sonoprividiglutine(quasi tutti i sa-lumi, i formaggi, lacarne, ilpe-sce, le verdure) e che quindi inrealtà potrebbero benissimoaccontentarmi!

Ineffetti, un’insalata oun ta-glieredi formaggioecrudorie-sco a rimediarli, ma inesora-bilmente senza pane.

Credo che i ristoratori fareb-bero un figurone con la loroclientela (purtroppo il nume-

ro di persone con la celiachiaè in costante aumento), se siprocurasseroquei prodotti fa-cilmente reperibili in com-mercioedalcostononspropo-sitato, quali crackers, grissini,fette biscottate privi di gluti-ne: sono tutti confezionati inmonoporzioni, cosicché il ri-schio di contaminazione conaltri prodotti è escluso.

La malattia, fino a poco fa ri-tenuta esclusiva dei bambini,colpisce persone di tutte leetà, che effettivamente posso-no condurre una vita norma-le, se seguono una dieta parti-colare: è un po’ una novità enotevole è l’ignoranza che lacirconda. Del resto, mi ricor-do benissimo come mio papà

cinquant’annifadovevaporta-recon sé ildolcificante da usa-re al posto dello zucchero: og-gi non c’è bar che non offraquesto modesto ma preziososervizio a chi ne ha bisogno. Èsolounaquestionediconosce-re e di prendere le adeguatemisure… però io non vorreiaspettare cinquant’anni perveder sparire lo sguardo deso-lato dal volto del ristoratoreche crede di non potermi ac-contentare. Un po’ di buonavolontà,unavisita adunnego-zio specializzato, ma anche adun comune supermercato, edil gioco è fatto:gratitudinega-rantita.Maurizio RavazzinVERONA

Per inviare una letteraCorso Porta Nuova, 67 - 37122 - Verona

[email protected]

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Chiedo aiuto per cercare disensibilizzare la Regione Ve-neto ed i cittadini riguardo ipossibili risparmi nella ge-stione della sanità. Ho segui-to con estremo interesse latrasmissione tv «Report»che trattava dei risparmi ef-fettuati dall'ospedaleSant'Orsola di Bologna. Peresami radiologici utilizza co-me metodo di contrasto suc-chi di pompelmo e di mirtil-lo, con pari risultato, rispar-miando oltre venti euro a pre-stazione. Vorrei spingere i let-tori a contattare via e-mail ilpresidente Zaia e l'assessoreColetto per richiedere l'usodi questo sistema. La nostrasanità costa molto al cittadi-no e quindi ogni risparmio,tanto più se rilevante, va im-mediatamente perseguito.Gemma ValoriVERONA

SANITÀ

Risparmiaresipuòsubito

L'ARENADomenica 15 Novembre 2015 Lettere 31