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COLLEZIONE LUCIS21
I RAGGI E LE INIZIAZIONI
Opere di Alice A. Bailey:Iniziazione umana e solare.Lettere
sulla Meditazione Occulta.La coscienza dellatomo.Trattato del Fuoco
cosmico.La luce dellAnima.LAnima e il suo meccanismo.Trattato di
Magia bianca.Da Betlemme al Calvario.Il Discepolato nella Nuova Era
(2 voll.).I problemi dellumanit.Il ritorno del Cristo.Il destino
delle Nazioni.Trattato dei Sette Raggi:Vol. I - Psicologia
esotericaVol. II - Psicologia esotericaVol. III - Astrologia
esotericaVol. IV - Guarigione esotericaVol. V - I Raggi e le
IniziazioniLillusione quale problema mondiale.Telepatia e il
Veicolo eterico.Lesteriorizzazione della Gerarchia.DallIntelletto
allIntuizione.Autobiografia incompiuta.Leducazione nella Nuova
Era.
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TRATTATO DEI SETTE RAGGI
VOLUME QUINTO
I RAGGI E LE INIZIAZIONI
di
ALICE A. BAILEY
EDITRICE NUOVA ERAROMA
Titolo originaleA TREATISE ON THE SEVEN RAYSTHE RAYS AND THE
INITIATIONS
Prima edizione inglese 1960Prima edizione italiana 1984
Copyright I960 by the Lucis Trust, New York
Edizione LUCIS - GinevraCasa Editrice NUOVA ERA - Roma
NOTA
La pubblicazione di questo libro finanziata dal Fondo Libri del
Tibetano, che un fon-do che si rinnova allo scopo di perpetuare gli
insegnamenti del Tibetano e di Alice A.Bailey.
controllato dal Lucis Trust, che un Ente a carattere religioso
ed educativo. Tutto ildenaro erogato dal Fondo per pubblicare
questo libro vi ritorna con la sua vendita in modo daassicurarne
una successiva edizione.
La Lucis Press unorganizzazione che non ha scopo di lucro e
appartiene al LucisTrust.
Per questo libro non si reclamano diritti dautore.
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LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di DioAffluisca luce nelle
menti degli uomini.Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di DioAffluisca amore nei
cuori degli uomini.
Possa il Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio conosciutoIl proposito guidi i
piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umanoSi svolga il Piano di
Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla
Terra.
Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno n ad
alcun gruppo, ma a tuttalUmanit. La bellezza e la forza di essa
stanno nella sua semplicit, e nel suo esprimere certeverit centrali
che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale, la verit
che esisteunIntelligenza fondamentale cui vagamente, diamo il nome
di Dio; la verit che, dietro ogniapparenza esterna, il potere
motivante dellUniverso Amore; la verit che una grande
Indi-vidualit, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra,
e incorpor quellamore perchpotessimo comprendere; la verit che sia
amore che intelligenza sono effetti di quel che viendetto il Volere
di Dio; e infine levidente verit che solo per mezzo dellumanit
stessa ilPiano divino trover attuazione.
ALICE A. BAILEY
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ESTRATTO DA UNA DICHIARAZIONE
DEL TIBETANO
(pubblicata nellagosto del 1934)
basti dire che sono un discepolo Tibetano di un certo grado,
cosa questa che a voi dice benpoco, poich tutti siamo discepoli,
dal pi umile aspirante fino al Cristo medesimo e oltre. Iovivo in
un corpo fisico come gli altri uomini, ai confini del Tibet, ed in
certi periodi dalpunto di vista exoterico, e quando altri miei
doveri me lo consentono presiedo un vastogruppo di Lama tibetani.
Questo il fatto in base al quale stato detto che sono un Abate
diquella particolare Lamaseria. Coloro che collaborano con me
allopera della Gerarchia (etutti i veri discepoli vi partecipano)
mi conoscono anche sotto un altro nome e per un altroOfficio.
A.A.B. sa chi io sono, e mi riconosce sotto entrambi i nomi.Sono un
vostro fratello che ha viaggiato un poco pi a lungo sul Sentiero e
ha perci con-tratto maggiori responsabilit. Sono uno che ha lottato
e si aperta la via fino a trovare unaluce maggiore di quella che
possono avere gli aspiranti che leggono queste pagine, e devoperci
agire quale trasmettitore della Luce, a qualunque costo. Non sono
vecchio, secondo ilmodo consueto di considerare let dei maestri,
pure non sono giovane, n privo di esperien-za. Lopera mia consiste
nellinsegnare e nel diffondere, e sto facendolo da molti anni.
Cercoanche di aiutare il Maestro M. e il Maestro K.H. ogni volta
che se ne offre lopportunit, poi-ch sono stato per lungo tempo in
rapporto con Loro e con il Loro lavoro.
In tutto quanto precede, vi ho detto molto, ma nulla che possa
indurvi ad offrirmi quella ciecaobbedienza e quella vana devozione
che gli aspiranti emotivi offrono al Guru, o al Maestro,con il
quale sono ancora incapaci di entrare in rapporto. Essi non
potranno stabilirequellauspicato contatto fino a quando non abbiano
trasmutato la devozione emotiva in servi-zio non egoistico
allUmanit, non al Maestro.Le opere che ho scritto sono offerte al
pubblico senza alcuna pretesa che vengano accettate.Esse possono
essere, o non essere, corrette, vere e utili. Sta a voi accertarne
la verit con laretta pratica e lesercizio dellintuizione. N a me n
ad A.A.B. interessa minimamente chevengano accolte come ispirate, n
che tutti ne parlino concitatamente come di scritti di unodei
Maestri. Se esse presentano la Verit in modo tale da costituire una
continuazione degliinsegnamenti gi dati al mondo; se le
informazioni impartite elevano laspirazione e la vo-lont di servire
dal piano delle emozioni a quello della mente (il piano ove i
Maestri possonoessere trovati), allora avranno servito al loro
scopo.
Se un insegnamento suscita una risposta della mente illuminata e
fa brillare un lampodintuizione, pu essere accettato, ma non
altrimenti. Se quanto vi si afferma finir per esserecorroborato, e
apparire vero alla luce della Legge di Corrispondenza, sar bene. Ma
se cinon avverr, lo studioso non accetti quanto vi si dice.
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QUADRO SINOTTICODEL
TRATTATO DEI SETTE RAGGI
VOLUME I - (Psicologia esoterica).
PARTE PRIMAI. Introduzione.II. Alcune domande e risposte.III.
Dieci proposizioni fondamentali.
PARTE SECONDAI. I sette costruttori creativi - i sette Raggi.II.
I raggi ed i regni della natura.III. I raggi e luomo.
VOLUME II - (Psicologia esoterica).
I. Il raggio egoico.II. Il raggio della personalit.III. Lumanit
attuale.
VOLUME III - (Astrologia esoterica).
I. Lo zodiaco ed i raggi.II. La natura dellastrologia
esoterica.III. La scienza dei triangoli.IV. I pianeti sacri e non
sacri.V. Le tre costellazioni principali.VI. Le tre croci.VII. I
raggi, le costellazioni ed i pianeti.
VOLUME IV - (Guarigione esoterica).
I. Le cause fondamentali della malattia.II. I requisiti
fondamentali per la guarigione.
III. Le leggi fondamentali della guarigione.
VOLUME V - (Raggi e Iniziazioni).
I. Stanze per i discepoli.II. Le quattordici regole per
discepoli e iniziati.
III. I raggi e le iniziazioni.
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INDICEPARTE PRIMA
QUATTORDICI REGOLE PER LINIZIAZIONE DI GRUPPO
OSSERVAZIONI PRELIMINARI Pag. 3INTRODUZIONE 12Regola Numero Uno
- Esistenza e funzione del gruppo 25Regola Numero Due - Accettati
come gruppo 47Regola Numero Tre - Il duplice movimento in avanti
67Regola Numero Quattro - Evocazione della volont 88Regola Numero
Cinque - Il tutto macrocosmico 111Regola Numero Sei - Il gruppo
avanza entro la Vita 124Regola Numero Sette - La parola
dinvocazione 132Regola Numero Otto - I Sette, I Tre e lUNO
147Regola Numero Nove - LIniziatore Unico 167Regola Numero Dieci -
Il suono creativo dellO.M. 178Regola Numero Undici - Il quarto
grande ciclo di Realizzazione 208Regola Numero Dodici - Servizio
illuminato di gruppo Redenzione 225Regola Numero Tredici - Il
mistero celato 247Regola Numero Quattordici - La richiesta
quintuplice 285
PARTE SECONDA
I RAGGI E LE INIZIAZIONI
OSSERVAZIONI INTRODUTTIVE Pag. 323SEZIONE PRIMA. LASPIRANTE ED I
MISTERI DELLINIZIAZIONE 347Laccesso alle due Porte dellIniziazione
347
La Porta dellIniziazione 347La Porta della Via dellEvoluzione
Superiore 356
Lingresso nellAshram 366I sette Gruppi di Ashram entro la
Gerarchia 373I sette Sentieri che stanno di fronte al Maestro 395
Il Sentiero del Servizio sulla Terra . 397 Il Sentiero del Lavoro
Magnetico . 401 Il Sentiero per divenire Logoi Planetari 405Alcuni
Cambiamenti Gerarchici 409
Il Sentiero verso Sirio 413Il Sentiero di Raggio 419IlSentiero
sul quale si trova il nostro Logos Solare 421
Il Sentiero dello Stato Assoluto di Figlio 422Un estratto dal
Trattato del Fuoco Cosmico 425
Analisi della Tensione nel Mondo 428La Duplice Vita del Processo
Iniziatico 431La Duplice vita del Discepolo 434La Duplice Esistenza
del Maestro 437La Scienza dellAntahkarana 441La Costruzione
dellAntahkarana 444La Natura dellAntahkarana 452
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Il Ponte fra i tre Aspetti della Mente Pag. 457Il Ponte quale
agente di Allineamento 470La Tecnica di Costruzione 474Nel Passato
477Nel Presente 482I Sei Stadi del Processo di Costruzione 485Il
Compito Immediato 497I Sette metodi di Raggio 501Il Significato del
Processo Iniziatico 530
La Fusione della Coscienza del Maestro con quella del Discepolo
542LImpressione sulla Mente del Discepolo dellIntento Gerarchico
549
SEZIONE SECONDA. LASPIRANTE E LE INIZIAZIONI MAGGIORI 556
Il Rapporto dei Sette Raggi con le Iniziazioni 557I Raggi e le
Cinque Iniziazioni che lUmanit dovr affrontare 566Iniziazione I La
Nascita. Raggio VII 567Iniziazione II Battesimo. Raggio VI
575Iniziazione III La Trasfigurazione. Raggio V 589Iniziazione IV
La Rinuncia. Raggio IV 602Il Tipo particolare di Energia implicato
ed il suo Effetto Iniziatico 605Leffetto sullUmanit dellEnergia di
Armonia tramite Conflitto 611Il Fattore del Raggio di
Amore-Saggezza che controlla il IV Raggio 614LEffetto del IV Raggio
sul Mondo moderno delle Nazioni 620I Risultati dellAttivit del IV
Raggio sul singolo Discepolo 637Sommario e Previsioni 639I raggi di
Aspetto e le Iniziazioni Superiori Pag. 641
Iniziazione V La Rivelazione. Raggio I 643LEffetto del I Raggio
sullUmanit odierna 646IniziazioneVI La Decisione. Raggio III
653IniziazioneVII La Resurrezione. Raggio II 656IniziazioneVIII La
Transizione. Raggi IV, V, VI, VII 656 (I quattro raggi secondari)
Iniziazione IX Il Rifiuto. Raggi I, II, III, (I tre raggi
principali) . . . . 656
Le Sette e le Nove Iniziazioni della nostra Vita Planetaria
656Il Significato delle Iniziazioni 661Iniziazione I La Nascita a
Betlemme 664Iniziazione II Il Battesimo nel Giordano 673Iniziazione
III La Trasfigurazione 687Iniziazione IV La Grande Rinuncia o
Crocifissione 692Iniziazione V La Rivelazione 703La Funzione
dellEnergia nellindurre la Rivelazione 708La Funzione della Volont
nel suscitare la Rivelazione 714Iniziazione VI La Decisione
718Iniziazione VII La Resurrezione 729Iniziazione VIII La Grande
Transizione 736Iniziazione IX Il Rifiuto 736Appendice 739Cinque
grandi eventi spirituali di oggi 741Stanze per Discepoli 761
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PARTE PRIMA
LE QUATTORDICI REGOLE PER LINIZIAZIONE DI GRUPPO
OSSERVAZIONI PRELIMINARI3
N.B.: La numerazione a margine si riferisce alle pagine
delledizione originale inglese.
Fratelli miei, sarebbe utile mettere nuovamente in rilievo il
fatto che laspirante pu entra-re nel mondo senza forma solo quando
ha acquisito una certa capacit di centrarsi sui livelliastratti del
piano mentale. Ci comporta necessariamente certi sviluppi nella
natura stessadellaspirante. Altrimenti il contatto necessario
sarebbe impossibile. Quel che occorre losforzo personale i cui
sviluppi possono essere i seguenti:
I. La Ripolarizzazione di tutto luomo inferiore, in modo che il
suo atteggiamento versolaggregato di forme che costituisce il suo
campo generale di contatto venga cambiato. Eglinon pi ingannato
dalle cose dei sensi, ma tiene in mano il filo, o la chiave, che
alla fine loguider dal labirinto delle percezioni della vita
inferiore, al campo della chiara conoscenza enel regno in cui si
trova la luce del giorno; allora non dovr pi camminare
nelloscurit.Questa ripolarizzazione si realizza in quattro modi,
ciascuno dei quali crea il successivo pas-so avanti; nel loro
insieme (e se eseguiti con precisione) porteranno al soggiogamento
totaledella personalit.
Lo sforzo costante e sicuro di centrare la coscienza nella
testa. Da questa posizione cen-trale luomo reale, lagente
direttore, diriger e guider tutti le sue membra, imponendo
aisignori lunari del corpo fisico un nuovo ritmo e nuove abitudini
di risposta. Due sono ifattori importanti che aiutano a produrre la
necessaria polarizzazione
Il ripetuto apprezzamento delle parole: Io sono il S, il S sono
io.Labitudine della meditazione mattutina durante la quale il
Pensatore si centra nel punto digoverno ed inizia lesperienza e i
contatti quotidiani con la realizzazione di essere sola-mente
lOsservatore, il Percipiente e lAttore.
4 Lattenta considerazione, per tutta la giornata, delluso
corretto o errato dellenergia.Ogni uomo dovrebbe rendersi conto che
lorientarsi e il camminare sul Sentiero dipendonodalluso
dellenergia. Alla fine ci produce la retta manifestazione e
rivelazione della proprialuce in modo da poter rischiarare le
circostanze e aiutare i compagni di pellegrinaggio.
Gli studiosi dovrebbero familiarizzarsi con il concetto denergia
ed imparare a conside-rarsi unit denergia che manifestano certi
tipi denergia. A questo riguardo si dovrebbe tenerpresente che
quando lenergia spirituale e quella materiale (i due poli opposti)
vengono mes-se in rapporto, si produce un terzo tipo denergia, e
che il compito del quarto regno o regnoumano di manifestarne questo
tipo particolare. Per chiarire il pensiero sarebbe utile che
glistudenti ricordassero che:
Le entit sovrumane manifestano energia spirituale.Le entit
subumane manifestano energia della materia.Le entit umane
manifestano energia dellanima.
Con la manifestazione perfetta di queste tre energie, il piano
della creazione sar compiuto.Si dovrebbe anche tener presente che
queste tre energie non sono tuttavia che una manifesta-zione di
dualit spirito e materia e che questa la manifestazione di una
grande Esi-stenza e del Suo apparire. Perci, quelli che la
filosofia ind definisce i tre guna, non sonoaltro che le qualit che
Essa manifesta per mezzo di questi tre tipi dentit.
Le vite sovrumane esprimono sattva, il guna del ritmo e della
risposta armoniosa allo im-pulso divino, e lespressione perfetta di
una collaborazione coordinata con il proposito
dellamanifestazione.
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Le vite umane esprimono la qualit di rajas, della mobilit del
cambiamento costante e co-sciente al fine di accertare cosa sia il
Reale e di manifestare con lesperienza la vera naturadella risposta
ritmica.
5 Le vite subumane esprimono il guna di tamas o inerzia. Operano
ciecamente e non hannoalcuna facolt di rispondere coscientemente al
piano. Sono la totalit delle unit dinerzia,proprio come le unit
umane sono dette i punti di luce che si muovono entro il
quadrato.Questo pu interessare i Massoni.
Questo soggetto delluso corretto o errato dellenergia
suscettibile dampliamentoallinfinito; negli altri miei libri, nei
quali parlo maggiormente dei centri, lho ulteriormentesviluppato.
Ma questa volta cerco di darvi ci che pu essere duso immediato per
gli stu-denti, ponendo cos le basi di un lavoro ulteriore.
Lo studio attento della necessaria trasmutazione dellenergia
astrale ed emozionale in a-more, in energia damore. Ci comporta la
sublimazione del sentimento personale in realiz-zazione o coscienza
di gruppo; questo, quando sia effettuato con successo, con il tempo
pro-duce la costruzione di un corpo superiore pi sottile,
linvolucro buddhico. La materializza-zione di questinvolucro indica
uno stadio davanzamento molto elevato, ma qualsiasi stu-dente serio
o discepolo in prova pu iniziare con intelligenza gli stadi
iniziali del processo.Per trasmutare lemozione in amore sar
necessario:
1. Rendersi conto che tutti gli stati danimo, tutte le
manifestazioni di dispiacere, di do-lore o di felice eccitamento
sono dovuti al fatto che ci identifichiamo con gli oggettidel
desiderio, con laspetto forma e con ci che materiale.
2. Comprendere il corpo emozionale o astrale e la funzione che
assolve nello sviluppodello studente. Esso dovrebbe essere
riconosciuto quale un riflesso della monade, e sidovrebbe scoprire
il collegamento tra:
linvolucro astrale 2 piano linvolucro buddhico 4 piano
linvolucro monadico 6 piano
si dovrebbe inoltre considerare attentamente anche la funzione
dei petali damore delloto egoico.
3. Comprendere la potenza dellinvolucro astrale, dovuta alla sua
natura indivisa.6 4. Studiare lo scopo del plesso solare e la sua
funzione quale organo di trasferimento
dellenergia dai tre grandi centri sotto il diaframma ai tre
centri superiori. Vi qui unastretta analogia con il loto solare, o
corpo egoico, che occupa un punto intermedio frala triplice Monade
e il triplice uomo inferiore. I pi avanzati dovrebbero seguire
que-sta linea.
Lo sviluppo della facolt di dominare la mente, affinch il
Pensatore possa far presa suiprocessi mentali e mantenerne il
controllo e imparare a considerare la mente come interpretedegli
stati di coscienza come trasmettitore dellintento egoico al
cervello fisico e quale fine-stra attraverso la quale lEgo, luomo
reale, osserva i vasti e (per la maggioranza degli uomi-ni)
sconosciuti campi della conoscenza.
II. Lemergere in manifestazione dellaspetto soggettivo delluomo.
Uno degli obiettividellevoluzione che la realt soggettiva venga
infine riconosciuta. Questo pu essere e-spresso in molti modi
simbolici che trattano tutti del medesimo fatto della natura:
La nascita del Cristo interiore.Il risplendere della radiosit o
gloria interiore.La manifestazione del secondo aspetto o
dellAmore.La manifestazione dellAngelo Solare.Lapparizione del
Figlio di Dio, lEgo o Anima interiore.La piena espressione di
buddhi, che utilizza manas.
Questo emergere in manifestazione determinato da ci che si
intende con le espressioniseguenti:
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Laffinamento dei corpi che formano lo scrigno o involucro che
nasconde la realt.Il processo dello svelarsi, affinch i corpi che
velano il S siano portati, uno ad uno,al punto in cui diventano
semplici trasparenze, permettendo il totale risplendere dellanatura
divina.Lespansione della coscienza, risultante dalla capacit del s
di identificarsi con la suavera natura di Spettatore, e di non
considerarsi pi quale organo di percezione.
7 III. Il Ri-allineamento degli involucri inferiori, affinch il
contatto con lUomo Reale, ilPensatore, lAngelo Solare sui livelli
superiori del piano mentale possa divenire completo econtinuo.
Questo possibile solo quando i due punti precedenti cominciano ad
essere affer-rati e la teoria sulla costituzione e lo scopo
delluomo un poco compresa. Con la meditazio-ne, a mano a mano che i
corpi inferiori verranno coscienziosamente dominati e che la
naturadel sutratma o filo sar meglio compresa, diverr sempre pi
possibile portare nella persona-lit inferiore sul piano fisico
lilluminazione spirituale e lenergia divina che sono il
retaggiodellanima. A poco a poco la luce risplender; di anno in
anno la forza del contatto superioreaumenter; gradualmente
lafflusso damore e saggezza divini nei centri della testa si
accre-scer, finch alla fine tutto luomo inferiore sar trasformato,
i suoi involucri saranno affinati,dominati e usati, ed egli
manifester sulla terra il potere di Direttore, Istruttore o
Manipolato-re, secondo il raggio principale sul quale si trova la
sua Monade.
IV. Una serie di prove che conducono alliniziazione. Quando un
uomo comincia a ma-nifestare le qualit del suo raggio e a
dimostrarsi sempre pi importante per il suo gruppo,mediante prove e
tentazioni viene preparato agli stadi finali di sviluppo che
metteranno insuo potere:
La conoscenza di certe leggi che governano la materia e la
forma.Le chiavi dei misteri connessi allenergia, alla polarit e al
rapporto di gruppo.Certe Parole di Potere che gli daranno il
dominio sulle forze elementali della natura.La comprensione intima
dei piani planetari.
Non occorre che mi diffonda su questo, n che consideri qui il
soggetto delliniziazione.(Il Discepolato nella Nuova Era, volumi I
e II). Il primo lavoro da compiere di stimolaregli aspiranti e di
preparare i pi seri a percorrere il Sentiero del Discepolato. Il
punto finaledel nostro tema riguarda:
8 V. Il requisito essenziale di un carattere puro. Non si tratta
soltanto di essere buoni, qualcosa di pi.
Riguarda laspetto materia ed in rapporto con la presa o il
dominio che la forma esercitasulluomo. Possiamo esprimerlo nel modo
seguente, dando perci la sua connotazione piocculta. Se luno o
laltro dei tre elementali inferiori (il fisico, lastrale e il
mentale) sono ifattori dominanti nella vita delluomo, per questo
fatto stesso, egli viene a trovarsi in pericoloe dovrebbe prendere
le misure necessarie per arrestare quel dominio prima di tentare di
pe-netrare nel regno senza forma. La ragione evidente. Secondo la
legge che governa la mate-ria, la legge di Economia, la vita
elementale attrarr a s delle vite simili e ne deriver un du-plice
pericolo.
Questi due pericoli sono:Primo: il raccogliersi nella forma, a
causa della nota dominante fatta risuonare
dallelementale della forma, di materia di vibrazione sincrona.
Ci tender ad accrescere lamole di lavoro dellEgo e ad aumentare il
predominio delluomo inferiore. I signori lunaridiverranno sempre pi
potenti e il Signore solare proporzionalmente meno.
Secondo: col passar del tempo luomo si trover circondato da
forme-pensiero dordineinferiore, (dal punto di vista dellanima) e
prima di poter penetrare negli arcani della Saggez-za e trovare
accesso al mondo del Maestro dovr disperdere le nubi di
forme-pensiero che haattratto a s. A meno che il discepolo non
impari che laspirazione e lautodisciplina devonoprocedere di pari
passo, egli trover che lenergia spirituale con cui pu mettersi in
contatto edella quale pu rendersi conto, servir solo a stimolare i
semi del male latenti nella sua natu-
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ra, dimostrando con ci lesattezza della verit insegnata dal
grande Signore quando descris-se luomo che dopo aver spazzato la
sua casa e gettato fuori sette diavoli, alla fine si ritrovin
condizioni peggiori di prima.
9 essenziale che laspirante comprenda la natura delluomo
inferiore e comprenda il fattoche ogni sistema coerente ha i suoi
diversi tipi denergia, e che la perfezione raggiuntaquando domina
il tipo denergia pi elevato possibile. Se il fattore dominante
lenergia in-feriore dellaggregato di atomi della forma, avverranno
tre cose:
1. La forma stessa crescer per aggiunta e diverr sempre pi
potente, fino a che la vocedominante dei suoi signori lunari
soffocher tutte le altre voci e luomo sar riso-spinto
nellinerzia,nella cecit,nella schiavit.
2. Molti non sono solo sotto il dominio delluna o dellaltra
delle forme, ma sono pri-gionieri di tutte e tre. Studiando il
triplice uomo inferiore e le energie o vite che cer-cano di
dominarlo, si deve ricordare chesse rientrano in tre categorie:a.
Le minuscole vite individuali che chiamiamo atomi o cellule del
corpo. Esse ap-
partengono a tre gruppi e compongono rispettivamente i quattro
tipi di corpi: fi-sico denso, eterico, astrale e mentale.
b. Gli aggregati di queste vite che costituiscono quattro tipi
di elementali o di esi-stenze separate e coerenti, sebbene non
autocoscienti. Questi quattro signori lu-nari costituiscono quelli
che la Saggezza Eterna chiama i quattro lati del qua-drato. Sono il
quaternario inferiore, i cubi che imprigionano o la croce
sullaquale luomo spirituale interiore deve essere crocifisso.
Questi quattro elementalihanno una intelligenza propria, sono
sullarco involutivo, seguono la legge delproprio essere quando
tendono a divenire potenti, esprimendo cos appieno ciche in
loro.
c. Un signore lunare predominante che ci che noi definiamo
personalit infe-riore; egli (se si pu usare il pronome personale)
la totalit degli elementali io(fisico, astrale e mentale) ed il
potere che attualmente costringe le energie i-gnee del corpo ad
alimentare i tre centri inferiori. Il corpo eterico ha una
posi-zione unica e curiosa, essendo semplicemente il veicolo del
prana, o vita, e ilcentro che esso usa rientra in una categoria a
s.
10 3. Tutto il complesso delle forme subumane si dimostra un
potente fattore di impedi-mento al progresso verso lemancipazione
dellUomo Reale. Esse formano loppostodi quello che chiamiamo il
mondo del Maestro, e dal punto di vista dellaspirante vi
opposizione diretta fra di essi.
Ladepto pu entrare nel mondo della forma, prendere contatto con
esso, lavorarvi, senzarestarne influenzato, perch nulla vi in lui
che possa rispondervi. Attraverso lillusione, eglivede la realt
chessa nasconde e, conoscendo la propria posizione, nellappello e
nella ri-chiesta di questi signori lunari nulla vi che possa
attrarlo. Egli si trova al centro tra la cop-pia degli opposti. col
capire la natura di questo mondo della forma, col comprendere le
viteche lo compongono, e con la capacit di udire la voce dellUno
senza forma al di sopra ditutte le voci inferiori discordanti, che
allaspirante si presenter lopportunit di sfuggire aldominio della
materia.
Questo il vero lavoro magico, fratelli miei, e la comprensione
dei suoni di tutti gli esserie la capacit di parlare il linguaggio
dellanima ne la chiave. Queste facolt correttamenteusate impongono
a queste vite minori il dominio che condurr alla liberazione finale
e che, atempo debito, condurr queste stesse vite nel regno
dellautocoscienza. Questo aspetto dellamateria ancora poco compreso
dai figli degli uomini. Se si rendessero conto che a causadella
disposizione a cadere sotto il dominio lunare, essi spingono le
minuscole vite del loro
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piccolo sistema ancora pi profondamente nella tenebra della
ignoranza, forse potrebberoassumere pi rapidamente le loro giuste
responsabilit. Se si rendessero conto che con losforzo costante di
imporre il ritmo del Signore solare allaggregato di signori lunari,
farebbe-ro progredire queste vite verso lo sviluppo autocosciente,
essi forse agirebbero con maggiorzelo ed intelligenza.
11 Questo il messaggio che occorre diffondere, perch tutti gli
aspetti della vita di Dio sonointerdipendenti e nessuno di essi pu
procedere verso una realizzazione pi completa senzache il gruppo
intero ne tragga beneficio.
Vi dar alcuni suggerimenti semplici. Possono essere utili a
tutti gli aspiranti sinceri.Da una vita regolata con ordine nascono
infine sintesi e giusto dominio del tempo, contutto ci che ne
consegue.Dalla giusta eliminazione di ci che secondario e dal senso
delle giuste proporzioniderivano laccuratezza e lunit dintento che
distinguono loccultista.Dalla giusta aspirazione, al momento
stabilito, derivano il necessario contatto elispirazione per il
lavoro che deve essere compiuto.Dalla ferma adesione alle regole
autoimposte vengono laffinamento graduale dellostrumento e il
perfezionamento dei veicoli che saranno per il Maestro il mezzo
peraiutare molti piccoli
Vi raccomando questo pensiero, sapendo che ne comprenderete le
implicazioni e conside-rerete seriamente la portata delle mie
osservazioni.
Oggi il mondo negli spasimi dellangoscia. Proprio come per lEgo
che si evolve il mo-mento di massimo sviluppo anche spesso il
momento della massima sofferenza, (se la com-prensione adeguata
allopportunit), cos per il mondo che evolve. A quelli di voi
chepossiedono vista interiore e comprensione intuitiva, si offre
loccasione di aiutare questacomprensione e di avvicinare di un
passo verso la luce un mondo disperato, immersonelloscurit e nel
dolore. Il vostro compito di prendere la conoscenza di cui
disponete eadattarne lapplicazione al bisogno del mondo, affinch il
riconoscimento della verit possaessere rapido. Nel cuore dogni uomo
si cela il fiore dellintuizione. Su questo potete contare;nessun
fatto eterno o cosmico rivestito di forma appropriata mancher di
ricevere il ricono-scimento e la comprensione necessari.
INTRODUZIONE12
In questo momento (ottobre 1942) vi richiamo al lavoro perch i
prossimi giorni sarannoestremamente laboriosi per me come per tutti
i membri della Gerarchia. Desidero darvi ulte-riori istruzioni
relative alla Gerarchia stessa1. Attualmente gli studenti farebbero
bene a ri-cordare che tutti i cambiamenti fondamentali che
avvengono sul piano fisico sono necessa-riamente il risultato di
cause soggettive interiori emananti da livelli della coscienza
divina eperci da piani diversi da quello fisico. Il fatto che nei
regni della natura avvengano enormied insoliti cambiamenti
attribuito dagli uomini ad altri uomini o a certe forze generate
dalpensiero, dalla debolezza e dallambizione umane.
Ma possibile che questi cambiamenti siano il risultato di
avvenimenti estremamente im-portanti che si verificano su piani
interiori di stati di coscienza tanto avanzati, che il disce-polo
medio non pu conoscerne che i simboli verbali e gli effetti molto
attenuati se possi-bile usare una simile espressione per definire
gli eventi che lacerano oggi lumanit. Il maleoperato oggi sulla
terra da certi membri malvagi della famiglia umana leffetto della
lororisposta alle energie affluenti e indica la loro fondamentale
malvagit e la prontezza dellaloro reazione a ci che contrasta il
bene. Dovunque venga focalizzata la coscienza, l sar il 1
Questinsegnamento la continuazione di quello che dato in Il
Discepolato nella Nuova Era, volume I,pp. 671-773 (ed ingl).
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13
punto di maggior rilievo ed importanza, e questo vale sia per il
singolo uomo che perlumanit nel suo insieme. Il significato degli
avvenimenti attuali interpretato necessaria-mente in termini di
consapevolezza e rispondenza umane. Si ritiene che questa guerra e
le sueconseguenze inevitabili, buone e cattive, riguardino
soprattutto lumanit, ma fondamental-mente non cos.
13 Lumanit soffre e sperimenta per effetto degli avvenimenti
interiori e dellincontro diforze soggettive e delle energie
affluenti.
Naturalmente non mi possibile darvi un quadro fedele degli
eventi interiori che si verifi-cano nella vita del nostro Essere
planetario. Posso solo indicare e segnalare che la
situazionemondiale semplicemente leffetto della reazione e della
risposta del genere umano ai grandiavvenimenti paralleli e causali
che, coinvolgono i seguenti gruppi:
1. LAvatar che sta per manifestarsi e il Suo rapporto con il
Signore del Mondo, il no-stro Logos planetario.
2. I Signori di Liberazione, focalizzati nel Loro luogo elevato,
che conscidellinvocazione dellumanit stringono maggiormente il
rapporto con i tre Buddha diAttivit.
3. Il Gran Consiglio a Shamballa e la Gerarchia planetaria.4. Il
Buddha e i Suoi Arhat che cooperano allunisono con il Cristo e i
suoi discepoli, o i
Maestri di Saggezza.5. La Gerarchia, incarnazione del quinto
regno della natura, e il suo rapporto
dattrazione magnetica con il regno umano, il quarto.6. Leffetto
sullumanit di tutti questi grandi gruppi di vite e le relative
conseguenze
che si manifestano nei regni subumani.Lo studio di quanto sopra
in termini di forze e denergie dar unidea della sottostante
sintesidi rapporti e dellunit del tutto.
Vi quindi una linea denergia discendente che origina totalmente
al di fuori della nostravita planetaria; lafflusso di questenergia,
il suo inevitabile effetto secondo la legge ciclica ele sue
conseguenze che si esplicano sul piano fisico, hanno prodotto e
producono tutti i cam-biamenti di cui lumanit cos dolorosamente
consapevole in questo momento.
14 Ci precipita un conflitto immediato fra il passato e il
futuro; con questaffermazione hoespresso la pi profonda verit
esoterica che il genere umano sia in grado di afferrare. Essoporta
ad un punto culminante la lotta tra la Grande Loggia Bianca e la
Loggia Nera e apre laporta alle grandi energie che chiamiamo
spirito e materia, spiritualit e materialismo, o vita emorte. In
ultima analisi queste parole sono prive di significato quanto i
termini bene e male, iquali hanno senso solo nella coscienza umana
e nelle sue inerenti limitazioni.
Queste energie discendenti, quando attraversano i livelli
principali di coscienza che chia-miamo piani, producono reazioni e
risposte che dipendono dallo stato della coscienza condi-zionante,
e (per quanto vi possa sembrare strano e del tutto incomprensibile)
gli effetti sullaGerarchia sono ancor pi irresistibili e
trasmutanti di quanto non lo siano sullumanit.
Vorrei aggiungere anche che ora stato raggiunto il punto pi
basso di discesa delle ener-gie e che perci la natura delle
possibilit attuali sta cambiando. Queste energie ora hannosuperato
quello che possiamo chiamare il punto di inversione e hanno
raggiunto il loro puntodi ascesa, con tutto ci che questa
espressione comporta. Quando discendono producono unastimolazione;
quando ascendono producono trasmutazione e astrazione, ed il primo
effetto tanto inalterabile quanto laltro.
Tutta la speranza del futuro dipende da questinevitabilit delle
energie ascendenti e daglieffetti che produrranno; nulla pu
arrestare il loro ritorno o avanzamento attraverso i piani,per
tornare di nuovo alla loro sorgente. Tutto il panorama ciclico
della manifestazione poggiasu questo duplice processo di discesa ed
ascesa, e tutto il processo evolutivo dipendedallafflusso e
dallattivit di energie nuove e pi elevate.
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14
Vi sar perci evidente che la discesa dellenergia porta con s
secondo la legge ciclica,nuove ispirazioni, nuovi semi di speranza
per il futuro, come pure alcuni Agenti attiviche hanno ed avranno
la responsabilit del compito di preparazione, di fertilizzazione, e
ditutte le future iniziative della nuova era.
15 Queste energie discendenti evocano anche le forze
dostruzione, vorrei ricordare chequeste forze dostruzione
(cosiddette) malefiche sincontrano sui livelli spirituali pi
elevatiperch, a loro volta, sono evocate dallimpatto stimolante del
futuro Avatar, la Cui nota udita avanti a Lui e la Cui energia si
diffonde dinanzi a Lui. Questo un grande mistero chepu esser
compreso soltanto (e anche allora solo teoricamente) tenendo
presente che tutti inostri piani, perfino i pi elevati, sono i
sottopiani del piano fisico cosmico. La comprensionedi questo fatto
permetter una semplificazione del pensiero.
In conseguenza di tutto ci, grandi riadattamenti fondamentali
sono in corso nella Gerar-chia stessa e nellarea intermedia della
coscienza divina cui diamo il nome (per quanto ri-guarda lumanit)
di Triade Spirituale, area che comprende i piani mentali superiori
e i livellibuddhico e atmico di coscienza e di attivit divina. Il
riversarsi della stimolazione avataricapermette ad alcuni Maestri
di conseguire alcune iniziazioni maggiori molto prima di
quantosarebbe stato possibile altrimenti. perci in corso un grande
processo di ascesa e di conse-guimento spirituale, sebbene per ora
se ne possano rilevare solo i deboli inizi a causadellintensit del
conflitto. Di conseguenza, anche molti discepoli in prova possono
entrarenelle file dei discepoli accettati e molti discepoli
conseguono liniziazione. A questo impor-tante cambiamento
gerarchico, che accompagna e intensifica lo sconvolgimento sul
pianofisico, pu essere attribuito il processo di preparazione che
ho istituito per alcuni discepoli,accelerando cos il periodo e il
punto di conseguimento, purch io riceva da loro la
debitacollaborazione. (Il Discepolato nella Nuova Era, volumi I e
II).
Per quanto riguarda la Gerarchia stessa, i suoi Membri (molti di
loro), esotericamente etecnicamente parlando, vengono astratti dal
punto di santit mediano ed assorbiti nel Consi-glio del Signore. In
altre parole, passano ad un lavoro superiore e divengono
custodidellenergia della volont divina e non semplicemente
dellenergia dellamore. Da quel mo-mento in poi operano come unit di
potere e non semplicemente come unit di luce.
16 La loro opera diviene dinamica invece di essere attrattiva e
magnetica, e riguarda laspettovita e non solo laspetto anima o
coscienza. I loro posti, secondo la legge dAscensione, ven-gono
occupati dai loro discepoli anziani, gli iniziati dei loro Ashram,
e (in base allo stessovasto processo) il posto di questi iniziati,
che vengono cos innalzati ad un lavoro pi im-portante, occupato da
discepoli e discepoli in prova. questa verit, fraintesa e
disgusto-samente parodiata, che allorigine dellinsegnamento
relativo ai cosiddetti Maestri Ascesi,diffuso dai capi del
movimento I AM, prostituendo cos e riducendo quasi a farsa uno
degliavvenimenti pi notevoli che abbiano mai avuto luogo sul nostro
pianeta.
In questo momento, a causa dellafflusso denergia da sorgenti
extraplanetarie vi perciuno spostamento generale del punto focale
di coscienza delle vite incarnate e disincarnate;questo spostamento
uno dei principali fattori che producono lattuale attivit
dirompente.Oggi gli studiosi ne ricercano le cause nei moventi
umani, nella storia del passato e nelle re-lazioni karmiche. A ci
aggiungono la cosiddetta malvagit. Naturalmente tutti questi
fattoriesistono, ma sono di origine minore e inerenti alla vita dei
tre mondi. Sono essi stessi messiin moto da fattori molto pi
profondi, latenti nel rapporto tra spirito e materia e inerenti
aldualismo del sistema solare e non alla sua triplicit. Questo
dualismo, per quanto riguarda ilnostro pianeta, profondamente
influenzato dalla volont-proposito del Signore del Mondo
edallintensit del Suo pensiero concentrato su un unico scopo. Egli
riuscito a conseguire unpunto di tensione che prepara la
realizzazione di prodigiosi cambiamenti entro la sua espres-sione
di vita, o il Suo veicolo di manifestazione, il pianeta. Questo
punto dinvocazione evo-cher grandi eventi e coinvolger ogni aspetto
della sua natura, compreso il fisico denso;questo implica
necessariamente anche tutto ci che riguarda la famiglia umana,
perch in
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15
Lui abbiamo vita, movimento ed essere. Queste tre parole
esprimono la triplicit della mani-festazione, perch Essere si
riferisce allaspetto Spirito, Movimento allaspetto anima
ocoscienza, e Vita allapparenza sul piano fisico. Su questultimo
piano esteriore si trova lasintesi fondamentale della vita
incarnata.
17 Vi sar perci evidente che, in questo conseguimento di
tensione planetaria, la sfera ditensione non la vita nei tre mondi,
bens quella dellattivit gerarchica. Lo spostamento de-rivante da
questo punto di tensione, il movimento che ne la conseguenza,
avviene nelcampo dellesperienza dellanima e della consapevolezza
dellanima. Leffetto secondariopu essere notato nella coscienza
umana, nel risveglio che in atto fra gli uomini: risveglioai valori
spirituali superiori, alle tendenze e alle ideologie che compaiono
ovunque, e allechiare linee di demarcazione che sono emerse nel
campo delle determinazioni e degli obietti-vi umani. Questi sono
tutti risultati di grandi cambiamenti avvenuti nel campo della
coscien-za inferiore e che sono condizionati dallanima di tutte le
cose, situata in gran parte nel regnodellanima mundi; lanima umana
e lanima spirituale non sono che aspetti o espressioni diquesta
grande totalit.
Sono questi cambiamenti nelle moventisi e cangianti realt della
coscienza dellanima edella consapevolezza spirituale dei membri
della Gerarchia, che determinano le nuove ten-denze della vita
dello Spirito e i nuovi metodi distruzione dei discepoli, come per
esempiolesperimento di esteriorizzare gli Ashram dei Maestri.
questo nuovo accostamento allecondizioni di vita, per effetto
dellafflusso di nuove energie, che produce la tendenza univer-sale
verso la consapevolezza di gruppo; il suo massimo risultato in seno
alla famiglia umana il compiere il primo passo verso liniziazione
di gruppo. Delliniziazione di gruppo, non siera mai sentito parlare
prima dora tranne che in relazione alle iniziazioni superiori
emanantidal centro di Shamballa.
18 Liniziazione di gruppo basata su una volont di gruppo
uniforme e unita, consacrata alservizio dellumanit e fondata sulla
lealt, la collaborazione e linterdipendenza. In passatosi dava
importanza allindividuo, alla sua formazione, al suo accostarsi
alliniziazione e allasua ammissione solitaria al Tempio
delliniziazione. Ma questa concentrazione individuale infuturo sar
sostituita da una condizione di gruppo che permetter a parecchi
discepoli di a-vanzare unitamente, di stare unitamente davanti
allIniziatore e di conseguire unitamente esimultaneamente la grande
realizzazione che il risultato e la ricompensa del
discepolatocoronato da successo.
Nella prima opera che presentai al pubblico, delineai le Regole
per i Postulanti (Iniziazio-ne umana e solare, pp. 192-208 ed.
ingl.) riassumendo le proposizioni del passato e indican-do la
preparazione ed i requisiti individuali. Queste regole si
applicheranno ora ai gruppi deidiscepoli in prova e non dei
discepoli accettati. Esse devono restare e resteranno ancora
gliobiettivi dellindividuo consacrato per quanto riguarda il
carattere e la purificazione, ma siritiene che lumanit le abbia
adeguatamente afferrate; sono state proclamate da tutte le gran-di
religioni mondiali attraverso i secoli e sono state riconosciute
come le principali qualitdella formazione di tutti i discepoli.
Queste stesse Regole o Formule di Approccio sono la
corrispondenza inferiore di regolesuperiori che gruppi di discepoli
si impegnano ad osservare, che devono seguire e a cui de-vono
obbedire insieme. La Gerarchia nella quale essi entreranno quando
avranno dimostratopiena accettazione e manifestazione, sar la
medesima Gerarchia caratterizzata dalla stessaconsapevolezza
dellanima animata dalla medesima attivit spirituale, operante sotto
le me-desime leggi, ma condizionata da due sviluppi progressivi ed
evolutivi:
1. Un contatto molto pi stretto invocativo ed evocativo con
Shamballa e perciuna risposta pi completa allaspetto Volere della
Divinit.
2. Un atteggiamento invocativo da parte dellumanit, basato su
una fondamentale de-centralizzazione della coscienza umana
egoistica e su un rapido risveglio della co-scienza di gruppo.
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16
In realt ci significa che la Gerarchia sar collegata pi
strettamente con il Grande Con-siglio di Shamballa ed in rapporto
molto pi stretto con lumanit, cosicch avr luogo unaduplice fusione.
Ci determiner quel processo dintegrazione che contraddistinguer
laNuova Era e inaugurer la fase acquariana della storia
planetaria.
19 Vorrei adesso raffrontare le Regole per i Postulanti gi
impartite e le nuove Regole per iDiscepoli, che incarnano la nuova
attivit di gruppo e il discepolato di gruppo che
conduconoalliniziazione di gruppo.
Queste regole sono quattordici. Oggi vi dar dapprima la regola
per il singolo discepolo,poi la corrispondente regola superiore per
i gruppi che si preparano alliniziazione di gruppo,ricordandovi che
essi sono sempre composti di membri che hanno conseguito la prima
inizia-zione, che sono moltissimi. Se ne trovano in tutti i paesi.
Non sono per altrettanto numerosiquelli pronti per la nuova era,
quella delliniziazione di gruppo.
Regola IPer postulanti. Il discepolo cerchi nel profondo del
cuore. Se il fuoco vi divampa e riscal-
da suo fratello, ma non se stesso, giunta lora di chiedere di
presentarsi dinanzi alla porta.Per discepoli e iniziati. Che il
gruppo si tenga entro il fuoco della mente, focalizzato nella
chiara luce della testa. Il terreno ardente ha compiuto la sua
opera. La chiara luce fredda ri-splende, ed fredda, tuttavia il
calore evocato dallamore di gruppo consente al calore dina-mico di
manifestarsi. La porta rimasta dietro al gruppo. Di fronte ad esso
si apre la Via.Che il gruppo di fratelli proceda unito, esca dal
fuoco, entri nel freddo e si diriga verso unanuova tensione.
Regola IIPer postulanti. Fatta la richiesta in triplice forma,
il discepolo la allontani da s e dimenti-
chi che stata fatta.20 Per discepoli e iniziati. La Parola ora
risuonata dal grande punto di tensione: Accettati
come gruppo. Non ritirate ora la vostra domanda, non potreste,
anche se voleste, ma aggiun-getevi tre grandi richieste e andate
avanti. Non vi sia alcun ricordo e tuttavia la memoria go-verni.
Operate a partire dal punto di tutto ci che la vita unita di gruppo
contiene.
Regola IIIPer postulanti. Triplice deve essere lappello e molto
tempo necessario per farlo risuonare.Il discepolo lanci lappello
attraverso il deserto, al di sopra di tutti i mari e attraverso i
fuochiche lo separano dalla porta velata e nascosta.Per discepoli e
iniziati. Duplice landare avanti. La porta lasciata alle spalle.
Quello unevento del passato. Il grido dinvocazione salga dal centro
profondo della chiara luce freddadel gruppo. Evochi risposta dal
centro splendente, ancora molto distante. Quando la domandae la
risposta si perdono in un unico grande SUONO, uscite dal deserto,
lasciate i mari allespalle e sappiate che Dio Fuoco.
Regola IVPer postulanti. Il discepolo attenda allevocazione del
fuoco e alimenti le vite minori mante-nendo cos la ruota in
rotazione.Per discepoli e iniziati. Che il gruppo vegli affinch
tutti i diciotto fuochi si estinguano e levite minori tornino al
serbatoio di vita. Esso vi perverr tramite levocazione della
Volont.Le ruote non dovranno mai pi ruotare nel tempo e nello
spazio. Soltanto la Ruota maggioredeve continuare ad avanzare ed a
girare.
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17
Regola VPer postulanti. Il postulante faccia s che lAngelo
Solare offuschi la luce degli angeli lunarie resti il solo luminare
nel cielo microcosmico.Per discepoli e iniziati. Il gruppo
percepisca allunisono il risplendere della Triade che offu-sca la
luce dellanima e sopprime la luce della forma. Il Tutto
macrocosmico tutto ci cheesiste. Il gruppo percepisca quel Tutto e
non usi pi il pensiero: La mia anima e la tua.
21 Regola VIPer postulanti. I fuochi purificatori ardono
smorzati e deboli quando il terzo sacrificato alquarto. Il
discepolo perci si astenga dal togliere la vita e nutra quello che
il pi basso conil prodotto del secondo.Per discepoli e iniziati.
Sappia il gruppo che la vita una e nulla potr mai uccidere o
toccarequella vita. Il gruppo conosca la Vita vivida, ardente,
penetrante che inonda il quarto quandoil quinto conosciuto. Il
quinto si nutre del quarto. Allora il gruppo fuso nel quinto
siaalimentato dal sesto e dal settimo e comprenda che tutte le
regole minori sono regole neltempo e nello spazio e non possono
trattenere il gruppo. Esso avanza entro la vita.
Regola VIIPer postulanti. Il discepolo badi a enunciare quei
suoni che echeggiano nellaula dove cam-mina il Maestro. Non faccia
risuonare le note minori, che suscitano vibrazioni nel mondo
dimaya.Per discepoli e iniziati. La vita di gruppo emetta la Parola
dinvocazione evocando cos unarisposta nei lontani ashram dove si
muovono i Chohan del genere umano. Essi non sono piuomini, come i
Maestri, ma avendo oltrepassato quello stadio minore, si sono uniti
al GrandeConsiglio nel supremo Luogo Segreto. Il gruppo faccia
risuonare un duplice accordo affinchriverberi nelle aule dove i
Maestri si muovono, ma trovi pausa e prolungamento nelle
auleradiose dove si muovono le Luci che attuano la Volont di
Dio.
Regola VIIIPer postulanti. Quando il discepolo si avvicina al
Portale, i sette maggiori devono risvegliarsie provocare la
risposta dai sette minori sul doppio circolo.
22 Per discepoli e iniziati. Il gruppo trovi in s la risposta ai
sette gruppi maggiori che attuano lavolont gerarchica con amore e
comprensione. Il gruppo li contiene tutti e sette, il
gruppoperfetto. I sette minori, i sette maggiori e i sette
planetari formano un unico grande tutto, e ilgruppo li deve
conoscere. Quando ci compreso e la Legge dei Sette Supplementari
ca-pita, il gruppo comprenda i Tre e poi lUNO. Vi perverr con il
respiro unito e il ritmo unifi-cato.
Regola IXPer postulanti. Il discepolo si fonda nel circolo degli
altri s. Un unico colore li unisca e laloro unit si manifesti. Solo
quando il gruppo percepito e conosciuto lenergia pu essereemanata
con saggezza.Per discepoli e iniziati. Il gruppo sappia che non vi
sono altri se. Il gruppo sappia che nonesiste alcun colore, solo
luce; poi la tenebra sostituisca la luce, celando tutte le
differenzecancellando ogni forma. Poi, nel posto di tensione,
proprio nel punto pi oscuro, il gruppoveda un punto di chiaro fuoco
freddo, e nel centro stesso del fuoco appaia lIniziatore unico,la
cui stella brill quando la Porta venne oltrepassata la prima
volta.
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Regola XPer postulanti. Lesercito della Voce, i deva nelle loro
file serrate, opera senza sosta. Il di-scepolo ne consideri i
metodi; impari le regole secondo le quali esso agisce entro i veli
dimaya.Per discepoli e iniziati. Le regole per lavorare entro i
veli di maya sono note e sono state u-sate. Il gruppo allarghi gli
strappi di quei veli, lasciando cos entrare luce. Che
lEsercitodella Voce non sia pi udito e i fratelli avanzino entro il
Suono. Conoscano allora il signifi-cato dellO.M. e odano lO.M. come
fatto risuonare da Colui che, posto al centro della Ca-mera del
Consiglio del Signore, attende.
Regola XIPer postulanti. Il discepolo trasferisca il fuoco dal
triangolo inferiore a quello superiore econservi nel punto di mezzo
ci che viene creato col fuoco.
23 Per discepoli e iniziati. Il gruppo unito trasferisca nella
Triade il fuoco che nel Gioiello delLoto e trovi la parola che
eseguir quel compito. Con la sua volont dinamica distrugga ciche
stato creato nel punto di mezzo. Quando il punto di tensione sar
raggiunto dai fratelli,al momento del quarto ciclo maggiore di
realizzazione, questopera sar compiuta.
Regola XIIPer postulanti. Il discepolo impari ad usare le mani
nel servizio; cerchi il segno del Messag-gero nei propri piedi e
apprenda a vedere con locchio che guarda fra i due.Per discepoli e
iniziati. Che il gruppo serva come indica lAcquario; che Mercurio
acceleri ilgruppo sulla Via ascendente ed il Toro porti
illuminazione ed il conseguimento della visione;mentre il gruppo
opera nei Pesci, che al di sopra dellaura di gruppo appaia il segno
del Sal-vatore.
Regola XIIIPer postulanti. Quattro cose deve comprendere e
imparare il discepolo prima che gli si possamostrare il mistero pi
intimo: le leggi di ci che irradia; i cinque significati della
magnetiz-zazione; la trasmutazione o il segreto perduto
dellalchimia; infine la prima lettera della Pa-rola che stata
impartita, o il nome egoico celato.Per discepoli e iniziati. Che il
gruppo si prepari a rivelare il mistero celato. Il gruppo
manife-sti il significato pi alto delle lezioni apprese; esse sono
quattro, eppure una sola.Che il gruppo comprenda la Legge di
Sintesi, di unit e fusione; che il triplice modo di opera-re con ci
che dinamico porti il gruppo unito verso i Tre Superiori dove la
Volont di Dioimpera. Che la Trasfigurazione segua la Trasformazione
e possa la Trasmutazione scompari-re. Che lO.M. sia udito proprio
al centro del gruppo, e proclami che Dio Tutto.
Regola XIVPer postulanti. Ascolta, tocca, vedi, applica,
conosci.Per discepoli e iniziati. Conosci, esprimi, rivela,
distruggi e risorgi.
24 Queste sono le regole per liniziazione di gruppo e ne tratto
per darvi una comprensione picompleta delle Leggi della Vita di
Gruppo che ho esposto in alcuni altri miei libri.
Prender queste regole e ve ne esporr in parte il senso indicando
il loro significato nellamisura in cui pu essere compreso ora.
Queste istruzioni sono scritte per i discepoli della finedi questo
secolo. Fanno parte dellultimo volume del Trattato dei sette raggi
e saranno percipresentate al grande pubblico, che non capir, ma in
tal modo linsegnamento necessario sarconservato.
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REGOLA NUMERO UNO25
Cominciamo ora lo studio delle quattordici regole destinate a
coloro che cercanoliniziazione, qualunque ne sia il grado. In
Iniziazione, umana e solare detti le regole per co-loro che si
propongono di accedere ai gradi del discepolato. Vorrei trattare
brevemente delsignificato della parola Regola e darvi qualche idea
del suo senso occulto. C una grandedifferenza fra una legge, un
ordine o comando, e una regola; su queste differenze occorre
ri-flettere attentamente. Le leggi delluniverso sono semplicemente
i modi despressione, gliimpulsi vitali e il modo di esistere o
agire di Colui nel quale viviamo, ci muoviamo e siamo.In ultima
analisi, non c modo di sottrarsi a queste leggi n di negarne
lesistenza, perchsiamo eternamente spinti in attivit da esse, ed
esse governano e dominano (dal punto di vistadellEterno Presente)
tutto ci che avviene nel tempo e nello spazio. Gli ordini e i
comandisono le deboli interpretazioni che gli uomini danno di ci
che intendono per legge. Nel tempoe nello spazio e in ogni dato
momento e localit, questi comandi sono impartiti da coloro chehanno
una posizione dautorit o che sembrano dominare o sono in grado di
imporre i lorodesideri. Le leggi sono occulte e fondamentali: gli
ordini sono dei segni della debolezza edella limitazione umane.
Le regole sono per una cosa diversa. Sono il risultato di
esperienze provate e di impresedantica data e non assumendo n la
forma dileggi n le limitazioni di un comando, sono ri-conosciute da
coloro per i quali esse esistono e perci suscitano in essi una
pronta rispostaintuitiva. Non hanno bisogno di essere imposte, ma
vengono accettate volontariamente, e so-no messe alla prova con la
fiducia che la testimonianza del passato e lattestazione dei
secoligiustificano lo sforzo richiesto dalle esigenze espresse.
26 Questo vale per le quattordici regole che ora studieremo.
Desidero ricordarvi che solo lacoscienza delliniziato ne comprender
veramente il significato, ma anche il vostro sforzo dicomprendere
svilupper in voi linizio di questa coscienza diniziato, purch
cerchiate di ap-plicare praticamente e volontariamente queste
regole nella vostra vita quotidiana. Esse hannotre forme
dapplicazione fisica, emozionale e mentale ed una quarta
applicazione me-glio designata con le parole: la risposta della
personalit integrata alla interpretazione e allacomprensione
dellanima.
Un altro punto su cui desidero richiamare la vostra attenzione,
prima dinterpretare questaregola, che il vostro sforzo di gruppo
deve essere quello di cercare lapplicazione di grup-po, il
significato di gruppo e la luce di gruppo. Vorrei porre lenfasi
proprio sulle parole lucedi gruppo. Ci occupiamo perci di qualcosa
di fondamentalmente nuovo nel campo delloinsegnamento occulto, e di
conseguenza la difficolt duna comprensione intelligente gran-de. I
veri significati non sono quelli semplici che appaiono in
superficie. Le parole di questeregole potrebbero quasi apparire
trite e comuni. Se il loro senso fosse esattamente quello
chesembra, sarebbe inutile darvi delle indicazioni circa i
significati e le idee sottostanti. Ma nonsono cos semplici.
Per riassumere, quindi: queste Regole devono esser lette con
laiuto di un senso esotericoche si sta sviluppando; si riferiscono
alliniziazione di gruppo, nonostante abbianounapplicazione
individuale; non sono ci che sembrano superficialmente, assiomi
triti e ba-nalit spirituali; sono invece regole per liniziazione
che, se seguite, condurranno il discepoloe il gruppo attraverso
unimportante esperienza spirituale. Esse incarnano le tecniche
dellaNuova Era, le quali richiedono attivit di gruppo, procedimento
di gruppo e azione unita. Inprecedenza dissi che queste regole sono
il risultato di unesperienza provata e in questo con-testo il
termine nuovo si riferisce alla conoscenza umana ma non al processo
iniziatico.Questultimo sempre esistito e, al momento delle grandi
crisi diniziazione, i discepoli sonosempre avanzati in gruppi,
anche se non ne erano consapevoli.
27 Ora i discepoli possono esserne consapevoli e gli ashram dei
vari raggi non solo presente-ranno i loro gruppi (grandi o piccoli)
allIniziatore, ma ora i componenti dei gruppi saranno
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consapevoli del fatto della presentazione di gruppo. Dovranno
anche comprendere chelampiezza della loro conoscenza dipende dalla
loro decentralizzazione. Vorrei chiedervi diriflettere su
questultima affermazione.
Consideriamo ora la Regola I.
Regola IChe il gruppo stia entro il fuoco della mente,
focalizzato nella chiara luce della testa.Il terreno ardente ha
compiuto la sua opera. La chiara luce fredda risplende, ed fredda,
e tuttavia il calore evocato dallamore di gruppo consente al calore
di-namico di manifestarsi. La Porta rimasta dietro al gruppo. Di
fronte ad esso si aprela Via. Il gruppo di fratelli proceda unito
esca dal fuoco, entri nel freddo e si diri-ga verso una nuova
tensione.
Sar utile esaminare questa regola frase per frase, e cercare di
ricavarne il significato digruppo.
1. Che il gruppo stia entro il fuoco della mente, focalizzato
nella chiara luce della testa.
In questespressione avete lidea della percezione intellettuale e
dellunit focalizzata. Lapercezione intellettuale non comprensione
mentale, ma in realt la ragione chiara e fred-da, il principio
buddhico in azione e latteggiamento focalizzato della Triade
Spirituale inrelazione alla personalit. Vorrei richiamare la vostra
attenzione sulle seguenti analogie:Testa Monade Atma PropositoCuore
Anima Buddhi Ragione puraBase della spina dorsale Personalit Manas
Attivit spirituale.
Queste parole indicano quindi la posizione della personalit
quando si trova al punto dipenetrazione dellantahkarana, l dove
esso entra in contatto con il manas o mente inferiore,e che perci
lagente del proposito della Monade, operante tramite la Triade
Spirituale che,come sapete, collegata alla personalit per mezzo
dellantahkarana.
28 Il cuore, come aspetto della ragione pura, richiede attenta
considerazione. Generalmente considerato lorgano dellamore puro ma,
dal punto di vista delle scienze esoteriche, amore eragione sono
termini sinonimi e vorrei che rifletteste sul perch cos. Il termine
amore desi-gna essenzialmente il movente alla base della creazione.
Tuttavia il movente presuppone unproposito che porta allazione, e
nel compito assunto dalla vita di gruppo della Monade in-carnata
viene quindi un momento in cui il movente (cuore e anima) diventa
spiritualmenteinutile, perch il proposito ha raggiunto un certo
punto dadempimento e lattivit messa inmoto tale, che il proposito
non potr essere arrestato o fermato. Allora il discepolo non po-tr
essere ostacolato, e nessun impedimento o difficolt sar abbastanza
forte da impedirgli diavanzare. Alla fine vi sar la distruzione di
ci che i teosofi chiamano corpo causale, elinstaurazione di un
rapporto diretto tra la Monade e la sua espressione tangibile sul
pianofisico. Il centro della testa e il centro alla base della
spina dorsale saranno in rapporto direttoe senza impedimenti; la
volont monadica e la volont della personalit saranno del pari
inanalogo libero rapporto per mezzo dellantahkarana. Vorrei
ricordarvi che laspetto volont il principio dominante finale.
Nellapplicazione di gruppo di queste idee, deve aver luogo lo
stesso sviluppo profondo efondamentale, e un gruppo di discepoli
deve distinguersi per la ragione pura che sostituirsempre di pi il
movente, fondendosi infine con laspetto volont della Monade, il suo
a-spetto superiore. In linguaggio tecnico Shamballa in rapporto
diretto con lumanit.
Che cosa dunque la volont di gruppo in un ashram o gruppo di un
Maestro? presentein una forma abbastanza vitale da condizionare i
rapporti di gruppo e unirne i membri in un
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gruppo di fratelli che avanzano nella luce? Ha la volont
spirituale delle singole personalituna forza tale da annullare il
rapporto personale e condurre al riconoscimento,
allinterazionespirituale e al rapporto spirituale? soltanto in
considerazione di questi effetti fondamentalidello stare come
gruppo nella chiara luce della testa, che ai discepoli consentito
introdur-re nel quadro la sensibilit e i loro pensieri personali, e
questo solo a causa di una temporanealimitazione di gruppo.
29 Che cosa impedisce perci ad un discepolo, come individuo, di
accostarsi direttamente alMaestro e di mettersi in contatto con lui
senza dipendere da un intermediario? Far un esem-pio. Nel gruppo
che sto istruendo (Il Discepolato nella Nuova Era, vol. I e II),
due o tremembri hanno la possibilit di avvicinarmi direttamente;
altri lhanno, ma non lo sanno; altriancora sono discepoli ben
intenzionati e impegnati, ma non dimenticano se stessi per un
soloistante; uno ha avuto dei problemi dannebbiamento emotivo ed
ora ne ha uno di ambizionespirituale, unambizione spirituale che
opera in una personalit assai piccola; alcuni potreb-bero fare
rapidi progressi, ma sono troppo inclini allinerzia, potrei forse
dire che il loro inte-resse insufficiente. Ognuno di essi (e ogni
altro discepolo) pu stabilire la propria posizio-ne. Essi
desiderano tutti progredire e posseggono una forte vita spirituale
interiore; per questotrovo il tempo di lavorare con loro. Ma
lantahkarana di gruppo ancora incompleto elaspetto della ragione
pura e quello del cuore non sono dominanti. Perci la potenza
evoca-tiva della Triade Spirituale non sufficiente per tenere
fermamente la personalit, e la poten-za invocativa della personalit
non esiste, parlando dal punto di vista delle personalit delgruppo
che compongono laspetto personalit dellashram. Essi pensano spesso
che questo un fattore del quale io non dovrei occuparmi. Potr
diventare un fattore potente solo se certirapporti della personalit
saranno aggiustati e linerzia sar vinta. Allora e soltanto allora
ilgruppo potr stare.
2. Il terreno ardente ha compiuto la sua opera.
Qui facile fraintendere. Per la maggior parte della gente il
terreno ardente rappresenta unadi queste due cose:
a. O il fuoco della mente, che brucia nella natura inferiore ci
di cui diviene sempre piconsapevole.
b. O il terreno ardente del dolore, dellangoscia, dellorrore e
della sofferenza, qualitcaratteristiche della vita nei tre mondi,
specialmente in questo momento.
30 Ma il terreno ardente cui ci si riferisce qui qualcosa di ben
diverso. Quando la lucefiammeggiante del sole viene correttamente
concentrata su una lente o attraverso essa, puprodurre laccensione.
Quando la luce splendente della Monade concentrata
direttamentesulla personalit, lungo lantahkarana e non
specificamente attraverso lanima, produce unfuoco divampante che,
in un processo costante, brucia successivamente tutti gli ostacoli.
Inaltre parole: quando laspetto volont affluisce dalla Monade e si
focalizza tramite la volontpersonale (nella misura in cui la mente
pu afferrarlo e rendersene conto), esso distruggecome il fuoco
tutti gli elementi della volont egoistica. Quando lenergia di
Shamballa si ri-versa direttamente ed entra in contatto diretto con
lumanit (omettendo la trasmissione attra-verso la Gerarchia, come
avveniva finora), ne risulta ci che si verificato oggi nel
mondo:una conflagrazione distruttiva o un suolo ardente mondiale.
Quando lantahkarana di ungruppo costruito correttamente, allora la
volont personalistica di gruppo scompare nellapiena coscienza del
proposito monadico o della volont chiaramente diretta. Questi
sonopunti che devono essere considerati dal discepolo quando si
prepara alle iniziazioni superiori,ed anche da ogni gruppo o ashram
che si prepara per liniziazione.
Il segreto delle iniziazioni superiori sta nelluso esperto della
volont superiore. Non stanella purificazione o nellautodisciplina o
in un qualsiasi altro mezzo che in passato abbiaservito ad
intercettare la verit. Lintero problema della volont di Shamballa
in corso di
-
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rivelazione e un giorno modificher completamente il modo di
accostarsi alliniziazione deldiscepolo della Nuova Era. Il tema La
Via che conduce a Shamballa richiede studio rifles-sivo e
comprensione esoterica. In questo concetto della nuova e futura
parte (se posso usarequesto termine) della Via o del Sentiero che
il discepolo moderno deve affrontare, sta il se-greto della
prossima rivelazione e della dispensazione spirituale che emerger
man mano chelumanit costruir la nuova civilt mondiale e comincer a
formulare la nuova cultura.Leffetto di fuoco che consuma, purifica,
distrugge, prodotto dalla volont monadica sul suoriflesso
deformato, la volont individuale, merita profonda
considerazione.
31 Per lungo tempo gli aspiranti hanno notato, ed stato loro
insegnato, leffetto dellavolont sul corpo astrale o emozionale. una
delle prime e pi elementari tensioni iniziali,ed insegnata sul
Sentiero della Prova. Conduce alla purificazione e riorganizzazione
di tuttala vita psichica ed emozionale, per effetto della sua
azione distruttiva. Se solo tu volessipensare, se solo volessi
usare un po di volont e se solo ti volessi ricordare che
possiediuna mente, diciamo ai fanciulli o principianti sul Sentiero
del Ritorno cosciente. Poi, a pocoa poco, il punto focale e
lorientamento si trasferiscono dalla vita astrale e dal livello
emo-zionale di coscienza a quello mentale, e di conseguenza verso
il riflesso, che si trova nei tremondi, del mondo del proposito.
Quando questo stadio ha raggiunto un certo grado di svilup-po,
subentra allora, sul Sentiero del Discepolato e della preparazione
per liniziazione, losforzo di afferrare e capire gli aspetti
superiori di questo processo mentale, e laspetto vo-lont della vita
egoica comincia ad influenzare il discepolo. I petali del
sacrificio si apronoe il sacro aspetto sacrificale della vita si
rivela nella sua bellezza, purezza, semplicit e nellasua facolt
rivoluzionaria.
Sul Sentiero dellIniziazione, la volont monadica (di cui la
volont egoica il riflesso, ela volont individuale egoistica la
distorsione) gradatamente trasmessa in modo diretto,lungo
lantahkarana, alluomo sul piano fisico. Ci produce la
corrispondenza superiore dellequalit di cui parlano tanto
facilmente gli esoteristi ben istruiti ma ottusi: la trasmutazione
ela trasformazione. Ne risulta lassimilazione della volont
individuale e della volont egoicanel proposito della Monade, che il
proposito costante e inalterabile, di Colui nel Quale ab-biamo la
vita, il movimento e lessere. Questo il campo che arde veramente
poich il nostroDio un fuoco che consuma. Questo il roveto ardente o
lardente albero della vita delsimbolismo biblico. Gli effetti di
questo fuoco, superiore a tutti, di questo terreno
ardenteprofondamente spirituale e finora raramente riconosciuto,
sono riassunti nella prossima frasedella Regola I.
3. La chiara luce fredda risplende, ed fredda, e tuttavia il
calore evocato dallamore digruppo, consente al calore dinamico di
manifestarsi.
32 In queste parole avete la chiave delliniziazione di gruppo.
La luce delle iniziazionisuperiori pu affluire quando evocata
dallamore di gruppo. Questa luce chiara e fredda,ma produce il
necessario calore, termine simbolico usato in molte Scritture Sacre
in tutto ilmondo per esprimere lenergia spirituale, vivente. Dico
energia spirituale e non forzadellanima; questa una distinzione che
un giorno dovrete comprendere.
Questo amore di gruppo fondato sullaspetto egoico della volont
al quale diamo il no-me di amore sacrificale. Questo non implica
rapporti armonici tra i singoli membri delgruppo. Pu generare
presumibilmente rapporti esteriori superficiali e poco felici, ma
portafondamentalmente ad una leale e inalterabile fedelt che
sottost alla superficie della vita e-steriore. Linfluenza del
Maestro, che cerca di aiutare il discepolo, produce sempre uno
scon-volgimento transitorio transitorio dal punto di vista
dellanima, ma spesso terribile daquello della personalit.
Analogamente, la proiezione della vita e dellinfluenza di un
disce-polo anziano nella periferia o aura dellaspirante o del
discepolo minore , in proporzione,ugualmente perturbante e
sconvolgente. Questo punto dovrebbe esser tenuto attentamente
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23
presente, sia per quanto riguarda le reazioni e laddestramento
propri del discepolo, che perquanto riguarda gli effetti che egli
pu provocare nella vita di un discepolo in prova o di undiscepolo
minore che nella sua sfera dinfluenza. Queste influenze importune e
i conse-guenti effetti, prodotti in un individuo o in un gruppo da
un Maestro o da un discepolo anzia-no, generalmente sono
interpretati in termini di personalit e non sono molto compresi.
Sononon di meno aspetti della volont superiore di qualche discepolo
pi avanzato che incidonosulla volont personale ed evocano la volont
sacrificale dellEgo, e perci conducono ad unperiodo di temporaneo
disagio. Laspirante e il discepolo inesperto si risentono di questo
eincolpano le fonti che provocano il loro disagio, invece di
imparare la necessaria lezione diricevere e maneggiare la
forza.
33 Tuttavia, l dove esiste vero amore, ne risulter una
diminuzione della volont dellapersonalit, levocazione della volont
sacrificale egoica, e la capacit sempre crescente diidentificare il
gruppo con la volont o il proposito della Monade. Perci, il
progresso delgruppo passa da un terreno ardente allaltro; ogni
terreno ardente pi freddo e pi chiaro delprecedente, ma produce
successivamente il fuoco che brucia, il chiaro fuoco freddo
illumi-nato e il fuoco divino che consuma.
La verit viene espressa in parabole, e in questo modo liniziato
afferra progressivamenteluso della fiamma, del calore, della luce e
dellenergia. Giunge alla comprensione della vo-lont egoica, della
volont sacrificale e del proposito di Shamballa; poich solo lAmore
(a-more di s, amore di gruppo, e infine amore divino) pu rivelare
il significato di queste pa-role simboliche e dei paradossi occulti
cui si trova di fronte il vero aspirante che tenta di per-correre
la Via.
Procedendo nello studio delle regole che devono essere osservate
da coloro che ricevonoun training per liniziazione, vorrei
ricordarvi alcune cose, cui ho in parte gi accennato, masulle quali
necessario insistere. Lutilit che queste regole potranno avere per
voi dipendeda come comprenderete alcune idee fondamentali; sta a
voi poi metterle in atto nella misura avoi possibile.
In primo luogo vorrei richiamare la vostra attenzione su quello
che dovrebbe esserelatteggiamento fondamentale del futuro iniziato:
dovrebbe essere un atteggiamento di pro-posito, governato dalla
ragione pura, che si manifesta in attivit spirituale. una frase
facileda scrivere, ma cosa vi comunica in modo specifico?
Permettetemi di chiarire meglio.Latteggiamento delliniziato in
formazione dovrebbe essere di giusto movente spirituale, ilmovente
essendo ladempimento intelligente dellaspetto volont della divinit
o della Mo-nade. Ci comporta la fusione della volont egoistica
della personalit in quella della volontsacrificale dellanima;
quando ci sar compiuto, condurr alla rivelazione della Volont
di-vina. Nessuno pu avere il minimo concetto di questa Volont, a
meno che non sia iniziato.Significa, in secondo luogo, la
liberazione della facolt di percezione spirituale e di
compren-sione intuitiva, ci che implica lannullamento dellattivit
della mente inferiore o concreta,del s personale inferiore, e la
subordinazione dellaspetto conoscenza dellanima alla lucechiara e
pura della comprensione divina.
34 Quando questi due fattori cominciano ad essere attivi, emerge
sul piano fisico la veraattivit spirituale, motivata dallelevata
sorgente della Monade e realizzata dalla ragione
puradellintuizione.
Vi sar perci evidente che queste facolt spirituali superiori
possono intervenire soloquando il ponte antahkarana comincia a fare
la sua parte. Onde linsegnamento che do sullacostruzione del ponte
arcobaleno.
Queste regole sono in realt grandi Formule dApproccio, ma
indicano laccostamento auna sezione specifica del Sentiero e non
allIniziatore. Vorrei che rifletteste su questa distin-zione. La
Via dellEvoluzione Superiore aperta allaspirante ai Grandi Misteri,
maallinizio egli spesso confuso e si domanda quale sia la
differenza tra progresso o evoluzio-ne della personalit verso la
coscienza dellanima, e la natura del progresso che sta oltre e
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24
che essenzialmente diverso dallo sviluppo della pura coscienza.
Avevate compreso che do-po la terza iniziazione liniziato non si
occupa pi della coscienza, ma della fusione della suavolont
individuale con la volont divina? A questo punto egli non si occupa
di accrescere lasua sensibilit al contatto, n della sua risposta
cosciente alle condizioni ambientali, ma di-venta sempre pi
consapevole della dinamica della Scienza del Servizio al Piano.
Questa pre-sa di coscienza particolare pu avvenire solo quando la
sua personalit fusa ed unita elespressione della volont dellanima
sono scomparse nella luce splendente del propositodivino, un
proposito che non pu essere ostacolato, anche se talvolta pu essere
ritardato,come avvenuto durante gli scorsi cinquantacinque anni
(Scritto nel Febbraio 1943).
35 Gran parte di ci che ho detto sopra vi sembrer senza senso,
perch il contatto perfettofra anima e personalit non stato
realizzato, e laspetto volont in manifestazione non an-cora
compreso nelle sue tre fasi: della personalit, egoica e monadica.
Ma, come gi vi dissi,io scrivo per quei discepoli e iniziati che
stanno incarnandosi adesso, e che saranno nel pienofiorire della
loro coscienza e del servizio verso la fine di questo secolo. Ma lo
sforzo che fateper capire avr il suo effetto, anche se il cervello
non lo registrer.
In ultima analisi, queste Regole e Formule dApproccio riguardano
soprattutto Shamballao laspetto vita. Sono le uniche formule, o
tecniche espresse, attualmente esistenti atte a per-mettere
allaspirante di comprendere e infine di esprimere il significato
delle parole di Cristo:Vita pi abbondante. Queste parole si
riferiscono al contatto con Shamballa; il risultatosar lespressione
dellaspetto volont. Lintero processo dinvocazione ed evocazione
connesso a questidea. Laspetto minore sempre il fattore invocante,
e ci costituisce unalegge inalterabile alla base di tutto il
processo evolutivo. necessariamente un processo reci-proco, ma nel
tempo e nello spazio si pu dire, in senso lato, che il minore
invoca sempre ilsuperiore, e i fattori superiori vengono allora
evocati e rispondono secondo il grado di com-prensione e la
tensione dinamica manifestata dallelemento invocante. Di questo,
molti non sirendono conto. Voi non lavorate al processo evocativo.
Questa parola denota semplicementela risposta di ci che stato
raggiunto. Il compito dellaspetto minore o del gruppo minore di
invocare, e la riuscita del rito dinvocazione chiamata
evocazione.
Perci, quando la vostra vita sar fondamentalmente invocativa,
allora avverr la evoca-zione della volont. veramente invocativa
soltanto quando personalit e anima sono fuse edagiscono come ununit
coscientemente fusa e focalizzata.
Il secondo punto che cerco di far notare che queste Formule
dApproccio e Regole trat-tano dello sviluppo della coscienza di
gruppo, perch soltanto in formazione di gruppo, perora, si pu
attingere alla forza della volont di Shamballa. Secondo la nuova
leggediniziazione esse sono inutili allindividuo singolo. Soltanto
il gruppo, secondo il nuovomodo doperare e liniziazione di gruppo
recentemente proposti, in grado dinvocareShamballa. Questa la
ragione per cui Hitler, esponente della reazione invertita a
Shamballa(e di conseguenza della reazione del male), dovette
riunire intorno a s un gruppo di personee personalit di mentalit
simile.
36 Sullarco superiore del ciclo evocativo (Hitler essendo
lespressione dellarco invocativodelle forze di Shamballa) occorre
un gruppo per produrre levocazione.
Veniamo ora al terzo punto relativo alle regole e formule e al
loro obiettivo. Esse riguar-dano soprattutto liniziazione di
gruppo. Hanno anche altre applicazioni, ma al momento laloro utilit
sta in questo. Vi chiederete: cosa liniziazione di gruppo?
Significa che ognimembro di questultimo debba conseguire
liniziazione? Pu una sola persona avereuninfluenza cos estesa da
ostacolare, ritardare o magari impedire (nel tempo e nello
spazio)liniziazione di gruppo? Il gruppo non deve necessariamente
comprendere membri che ab-biano conseguito tutti la stessa
iniziazione. Con questo intendo dire che non si richiede chetutti i
membri conseguano liniziazione necessaria per accedere
simultaneamente al medesi-mo sviluppo di gruppo. Fondamentalmente,
ci che cerco di dire riguardo a queste regole siriferisce alla
terza iniziazione: liniziazione della personalit integrata. Esse
hanno per ne-
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cessariamente delle corrispondenze con la seconda iniziazione,
ed hanno pertanto un interes-se pi generale, perch questa
liniziazione che numerosi aspiranti oggi affrontano: la
di-mostrazione del dominio sulla formidabile natura emozionale.
Vorrei chiedervi di riflettere molto a quanto ho esposto ora.
Liniziazione di gruppo signi-fica che la maggior parte dei membri
sono ben orientati; che si propongono di accettare ladisciplina che
li preparer alla prossima grande espansione di coscienza, e che
nessuno diloro potr in alcun modo essere deviato dal suo proposito
(notate questa parola con le sueimplicazioni di primo raggio o di
Shamballa), qualunque cosa avvenga nel suo ambiente onella sua vita
personale. necessario che riflettiate a ci, se volete fare il
necessario progres-so.
In queste brevi istruzioni, il cui solo scopo di dare
unindicazione sperimentale (notatelespressione), non necessario
entrare in dettagli espliciti. In ogni caso, se lintuizione
nonchiarir le formule o le regole alle vostre menti, qualunque cosa
vi dir non far che ostacola-re il mio proposito.
37 Infine, queste formule o regole sono suscettibili di tre
forme dattuazione od interpretazio-ne; vorrei lo ricordaste, perch
con ci potrete scoprire dove si trova il vostro centro indivi-duale
dattenzione e se, di conseguenza, agite come personalit integrata.
Ricordate sempreche solo questultima pu conseguire la necessaria
focalizzazione animica. Questo un re-quisito fondamentale. Le tre
forme dattuazione sono di natura fisica, emozionale e mentale.Ma
quei termini, nella loro connotazione pi semplice, si riferiscono
veramente al compito diconseguire luna o laltra delle iniziazioni
superiori. Il solo modo che permette al loro signi-ficato dapparire
veramente di comprendere quanto segue:
1. Lapplicazione fisica si riferisce alluso fatto dal gruppo
della conoscenza impartita edelle informazioni percepite
intuitivamente, tale da servire in modo costruttivo alle
necessitdel gruppo maggiore, di cui il gruppo stesso fa parte.
Lattuazione di questo ideale apparenellattivit della Gerarchia
stessa la quale, di progresso in progresso, si trova nella
posizionedi interprete intuitivo e trasmettitore di forza tra il
centro di Shamballa e lUmanit. Il singoloiniziato, mentre procede
verso luna o laltra delle iniziazioni superiori, deve compiere, al
suolivello, la medesima duplice funzione, preparandosi cos ad una
collaborazione pi ampia.
2. Lapplicazione emozionale ha un preciso riferimento al mondo
del significato inter-pretato nel senso di gruppo. Attualmente gli
aspiranti bene intenzionati sono soddisfatti sesono in grado
dinterpretare le condizioni, gli eventi e gli avvenimenti della
propria persona-lit nel loro senso reale. Ma questa pur tuttavia
ancora una reazione individuale. Laspiranteche cerca di comprendere
queste regole ha pi interesse a vedere le situazioni con cui
vienein contatto in termini di un tutto globale e a cercarne il
loro significato di gruppo. Questo ser-ve a decentralizzarlo e a
trasmettere alla sua coscienza alcuni aspetti di quel tutto pi
ampio,e ci a sua volta contribuisce allespansione di coscienza
dellinsieme dellumanit.
3. Lapplicazione mentale deve essere compresa e considerata in
termini della grande lu-ce. Occorre ricordare che la mente lorgano
dellilluminazione. Si potrebbe perci chiede-re: I processi mentali
uniti del gruppo nel suo insieme, tendono a gettar luce sui
problemi e lesituazioni umani? In che misura la luce del singolo
membro del gruppo pu contribuire aquesto processo? Quanta luce
registrate individualmente, contribuendo cos alla luce maggio-re?
La luce del gruppo una vacillante fiammella o un sole
splendente?
38 Queste sono alcune delle implicazioni contenute in queste
parole familiari, e lattentaconsiderazione del loro significato pu
produrre una definita espansione di coscienza. Nor-malmente questa
espansione segue stadi chiari e precisi:
1. Il riconoscimento della meta. La meta spesso designata con la
parola porta. Unaporta consente lingresso in qualche luogo pi ampio
dellarea in cui si trova il candi-dato alliniziazione.
Questaffermazione si riferisce alla porta della
incarnazioneattraverso la quale lanima che sincarna entra nella
vita limitata e ristretta dal punto
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di vista dellanima. La porta delliniziazione ammette ad un luogo
pi ampio o sfe-ra despressione pi estesa.
2. Lavvicinarsi, secondo regole precise, imposte e ben
sperimentate, di colui che entra,verso una meta prevista. Questo
implica conformit a ci che stato provato, cono-sciuto e manifestato
da tutti gli iniziati precedenti.
3. Larrestarsi delliniziato davanti alla porta, affinch egli
possa dimostrare di essereiniziato prima di entrare.
4. Sottomissione alle prove atte a dimostrare lidoneit.5. Segue
lo stadio dellingresso, soggetto a precise regole stabilite, e
tuttavia in piena li-
bert dazione. Vedete quindi perch sinsiste sempre sulla necessit
di comprendere.39 Prima di procedere allo studio delle frasi finali
della Regola I, vorrei richiamare la vostra
attenzione sul fatto che liniziato ha affrontato due prove
principali, descritte simbolicamentecome il terreno ardente e la
chiara luce fredda. Solo dopo averle superate con successoegli, o
il gruppo quando si considera liniziazione di gruppo, pu avanzare e
spaziare nellepi ampie sfere della coscienza divina. Queste prove
sono applicate quando lanima esercitala sua presa sulla personalit,
e il fuoco dellamore divino distrugge gli amori e i desideridella
personalit integrata. Due fattori tendono a determinare questo
stato di cose: il lentoavanzare della coscienza innata verso un
maggiore dominio, e il continuo sviluppodellaspirazione ardente cui
si riferisce Patanjali2. Questi due fattori, se portati in
viventeattivit, conducono il discepolo al centro del terreno
ardente che separa lAngelo della Pre-senza dal Guardiano della
Soglia. Il terreno ardente si trova alla soglia dogni nuovo
avan-zamento, finch non si sia conseguita la terza iniziazione.
La chiara luce fredda la luce della ragione pura,
dellinfallibile percezione intuitiva; lasua luce incessante,
intensa e rivelatrice costituisce, con i suoi effetti, una prova
maggiore.Liniziato scopre le profondit del male e nello stesso
tempo spinto al progresso dallasommit di un crescente senso di
divinit. La chiara luce fredda rivela due cose:
A. Lonnipresenza di Dio in tutta la natura e perci nellintera
vita della personalitdelliniziato o del gruppo iniziato. La benda
cade dagli occhi producendo, paradossalmente,la notte oscura
dellanima ed il senso di essere solo e privo di ogni aiuto. Questo
port (peresempio nel caso di Cristo) al terribile momento nellorto
di Getzemani, che trov il suocompimento sulla Croce, quando la
volont della personalit-anima si scontr con la volontdivina della
Monade. La rivelazione, che liniziato ha dei millenni di
separazione dalla RealtCentrale e di tutte le implicazioni ad essa
connesse, discende su colui che tenta di stare inUnit isolata, come
Patanjali (per citarlo ancora una volta) chiama questa
esperienza3.
40 Lonnipresenza della divinit entro tutte le forme inonda la
coscienza delliniziato e ilmistero del tempo, dello spazio e
dellelettricit si rivela. Leffetto principale di questa
rive-lazione (prima della terza iniziazione) di rendere il
discepolo consapevole della grandeeresia della separativit cos come
si focalizza in lui, individuo separato pienamente co-sciente,
consapevole del suo passato, ora cosciente del suo raggio e del suo
potere condizio-nante, focalizzato nella propria aspirazione e
tuttavia parte integrante di tutta la natura. Daquel momento in poi
egli sa che quella divinit tutto ci che esiste, e lo impara tramite
larivelazione dellinerente separativit della vita della forma,
tramite i processi della notte o-scura dellanima, con la lezione
culminante che essa apporta, quella del significatodellisolamento e
quella del processo liberatore, che produce la fusione nellunit
mediantelemissione del suono, del grido, dellinvocazione,
simbolizzata dal grido del Cristo sullacroce. Le sue parole esatte
non ci sono state trasmesse. Esse variano secondo il raggio,
matutte determinano il riconoscimento della fusione divina, in cui
tutti i veli che separano ven-gono lacerati da cima a fondo (come
dice il Nuovo Testamento).
2 La Luce dellAnima, Libro II, Sutra 1, pag. 119, ed. ingl.3 La
Luce dellAnima, Libro IV, Sutra 25-34 pag. 420, 428, ed. ingl.
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B. Lonniscienza del Tutto divino pure rivelata alliniziato per
mezzo della chiara lucefredda, in modo che la fase della esperienza
isolata, com talvolta chiamata occultamente,finisce per sempre.
Vorrei che vi rendeste conto, nei limiti consentiti dalla vostra
coscienzaattuale, di ci che questo significa. Fino ad ora il
discepolo iniziato ha agito come dualit ecome fusione denergia
dellanima e forza della personalit. Ora egli vede queste forme
divita quali sono essenzialmente ed egli sa che, quali agenti di
direzione e Dei transitori, essenon hanno pi presa su di lui.
Progressivamente egli si trasferisce in un altro aspetto
divino,portando con s tutto ci che ha ricevuto durante ere di
stretto rapporto ed identificazione conil terzo aspetto, la forma,
e con il secondo aspetto, la coscienza. Un senso di privazione,
ab-bandono e solitudine scende su di lui quando si rende conto che
deve scomparire non solo ildominio della forma, ma anche quello
dellanima.
41 Da ci langoscia dellisolamento e lo schiacciante senso di
solitudine. Ma le veritrivelate dalla chiara luce fredda della
ragione divina non gli consentono alcuna scelta. Eglideve
abbandonare tutto ci che lo tiene lontano dalla Realt Centrale;
deve raggiungere lavita, la vita pi abbondante. Questo costituisce
la prova suprema nel ciclo di vita della Mo-nade che sincarna;
quando la parte centrale di questesperienza penetra nel
cuoredelliniziato, allora egli, tramite quel cuore, esterna la
piena espressione di vita. Cos si e-sprime il Vecchio Commentario.
Non so come esporvi lidea in altro modo. Lesperienza su-bita non si
riferisce alla forma, n connessa alla coscienza, e neppure alla
sensibilit psichi-ca superiore. Consiste nella pura identificazione
con il proposito divino. Questo reso possi-bile grazie al fatto che
la volont egoistica della personalit e la volont illuminata
dellanimasono state entrambe abbandonate.
4. La porta rimasta dietro al gruppo. Di fronte ad essi si apre
la Via.
Notate come questo passo inverte la consueta presentazione.
Finora, nei libri di occulti-smo, la porta delliniziazione era
sempre presentata di fronte alliniziato. Egli attraversavauna porta
dopo laltra, accedendo ad esperienze ed espansioni di coscienza
sempre pi ampie.Ma nella coscienza delliniziato, dopo le prime due
iniziazioni, la cosa realizzata altrimenti,e quella diventa una
semplice adesione ad una vecchia forma di simbolismo, con le sue
con-seguenti limitazioni della verit. Vorrei ricordarvi che la
terza iniziazione considerata dallaGerarchia come la prima
iniziazione maggiore, e che la prima e la seconda sono
iniziazionidella Soglia. Per la massa dellumanit, queste due prime
iniziazioni costituiranno ancora permolto tempo le due esperienze
iniziatiche principali, ma nella vita e nella
comprensionedelliniziato-anima non lo sono. Dopo aver conseguito le
due iniziazioni della soglia,latteggiamento delliniziato cambia.
Egli vede delle possibilit, dei principi e delle rivela-zioni
finora totalmente inimmaginate e sconosciute perfino alla coscienza
dei suoi momentipi elevati.
42 La porta delliniziazione appare importante nella coscienza
del neofita; la Via superiore lelemento determinante nella vita
delliniziato di terzo grado. la Trasfigurazione, ed unanuova gloria
si diffonde nelliniziato trasfigurato, che stato liberato da ogni
tipo di presa,sia da parte della personalit che dellanima. Per la
prima volta la meta della Via superiore eil conseguimento del
Nirvana (come lo chiamano gli Orientali) appaiono davanti a lui.
Eglisa