Circolare - Notiziario n. 03 30 marzo 2011 Centro Studi Castelli Pagina 1 di 48 Centro Studi Castelli 1 NOVITÀ Sintesi Pag. 2 APPROFONDIMENTI Utilizzo in compensazione dei crediti erariali Termine di presentazione delle dichiarazioni e versamenti Modello 730/2011 Pag. 4 Pag. 7 Pag. 8 STRUMENTI OPERATIVI Check list modello 730/2011 Moratoria dei debiti nei bilanci delle PMI Pag. 9 Pag. 10 AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ SCHEDE DI BILANCIO AL 31.12.2010 Check list per predisposizione bilancio Riconciliazione dei saldi bancari Debiti per mutui passivi Prospetto informativo in nota integrativa su beni in leasing Competenza e deducibilità dei canoni di leasing Movimenti delle immobilizzazioni Ammortamenti Calcolo spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione Deducibilità delle spese di rappresentanza Calcolo interessi passivi deducibili per soggetti Ires Accantonamento rischi su crediti Remissione di debito Attestazione di non recuperabilità del credito Poste in valuta Ratei e risconti Fatture e note di credito da emettere e da ricevere Prospetto accantonamento Tfr Compensi agli organi societari Rateazione delle plusvalenze patrimoniali Verifica per le società di comodo Prospetto delle voci di patrimonio netto Prospetto per il calcolo dell’imponibile Check list ritenute d’acconto subite Prospetto dei costi black-list Finanziamento soci Partecipazioni in società controllate e collegate Pag. 12 Pag. 13 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 16 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 20 Pag. 22 Pag. 24 Pag. 25 Pag. 26 Pag. 27 Pag. 28 Pag. 29 Pag. 30 Pag. 31 Pag. 32 Pag. 33 Pag. 34 Pag. 35 Pag. 36 Pag. 37 Pag. 38 Pag. 40 Pag. 41 ) IN AZIENDA Reti di imprese Verifica iscrizione nel VIES Tassi usurari Pag. 42 Pag. 43 Pag. 44 s AGEVOLAZIONI Comunicazione degli interventi di riqualificazione energetica a cavallo d’anno Detassazione delle componenti accessorie delle retribuzioni Pag. 45 Pag. 46 SCADENZARIO Principali adempimenti mese di aprile 2011 Pag. 47 Clicca qui per visionare le condizioni d’uso della circolare notiziario EDITORE E PROPRIETARIO: Centro Studi Castelli Srl - Via Bonfiglio, 33 C.P. 25 - 46042 Castel Goffredo MN Partita IVA: 01392340202 Registro Imprese di Mantova n. 01392340202 Capitale sociale € 10.400 interamente versato SITO WEB: www.ratio.it E-MAIL: [email protected]DIRETTORE RESP.: Anselmo Castelli VICE DIRETTORE: Stefano Zanon CONSIGLIO DI REDAZIONE: Giuliana Beschi, Laurenzia Binda, Anselmo Castelli, Carlo Enrico Corona, Laura Nardi, Donatella Olivari, Marco Paolini, Alessandro Pratesi, Roberto Stanghellini, Stefano Zanon COMITATO DI ESPERTI: O. Araldi, R. Benesperi, L. Dall'Oca, F. Donato, A. Grassotti, P. Meneghetti, Progesa, F. Poggiani, A. Pratesi, R.A. Rizzi, G. Saccenti, A. Scaini, G.P. Tosoni PERIODICITÀ E DISTRIBUZIONE: Mensile, vendita esclusiva per abbonamento. DIFFUSIONE: Circolare diffusa per e-mail. SERVIZIO ABBONAMENTI: Tel. 0376/77.51.30 - Fax 0376/77.01.51 lunedì-venerdì ore 9:00/13:00 - 14:30/18:30 L’Editore e la Direzione declinano ogni respon- sabilità in merito ad eventuali errori interpretativi sui contenuti e sui pareri espressi. Informativa Privacy - Centro Studi Castelli Srl titolare del trattamento tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all'art. 7 D.Lgs. 196/2003 e per l'elenco di tutti i Responsabili del trattamento rivolgersi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Responsabile, presso il Servizio Clienti, Via Bonfiglio 33, Tel.0376-775130 Fax 0376-770151 - [email protected]I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all'amministrazione e potranno essere comunicati alle società del Gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione del periodico e per l'invio di materiale promozionale. L’informativa completa è di- sponibile all’indirizzo www.ratio.it/privacy .
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Circolare - Notiziario n. 03
30 marzo 2011
Centro Studi Castelli
Pagina 1 di 48 Centro Studi Castelli
NOVITÀ Sintesi Pag. 2
APPROFONDIMENTI Utilizzo in compensazione dei crediti erariali Termine di presentazione delle dichiarazioni e versamenti Modello 730/2011
Pag. 4 Pag. 7 Pag. 8
STRUMENTI OPERATIVI
Check list modello 730/2011 Moratoria dei debiti nei bilanci delle PMI
Pag. 9 Pag. 10
AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ
SCHEDE DI BILANCIO AL 31.12.2010
Check list per predisposizione bilancio Riconciliazione dei saldi bancari Debiti per mutui passivi Prospetto informativo in nota integrativa su beni in leasing Competenza e deducibilità dei canoni di leasing Movimenti delle immobilizzazioni Ammortamenti Calcolo spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione
Deducibilità delle spese di rappresentanza Calcolo interessi passivi deducibili per soggetti Ires Accantonamento rischi su crediti Remissione di debito Attestazione di non recuperabilità del credito Poste in valuta Ratei e risconti Fatture e note di credito da emettere e da ricevere Prospetto accantonamento Tfr Compensi agli organi societari Rateazione delle plusvalenze patrimoniali Verifica per le società di comodo Prospetto delle voci di patrimonio netto Prospetto per il calcolo dell’imponibile Check list ritenute d’acconto subite Prospetto dei costi black-list Finanziamento soci Partecipazioni in società controllate e collegate
IN AZIENDA Reti di imprese Verifica iscrizione nel VIES Tassi usurari
Pag. 42 Pag. 43 Pag. 44
AGEVOLAZIONI Comunicazione degli interventi di riqualificazione energetica a cavallo d’anno
Detassazione delle componenti accessorie delle retribuzioni
Pag. 45 Pag. 46
SCADENZARIO Principali adempimenti mese di aprile 2011 Pag. 47
Clicca qui per visionare le condizioni d’uso della circolare notiziario
EDITORE E PROPRIETARIO: Centro Studi Castelli Srl - Via Bonfiglio, 33 C.P. 25 - 46042 Castel Goffredo MN Partita IVA: 01392340202 Registro Imprese di Mantova n. 01392340202 Capitale sociale € 10.400 interamente versato
CONSIGLIO DI REDAZIONE: Giuliana Beschi, Laurenzia Binda, Anselmo Castelli, Carlo Enrico Corona, Laura Nardi, Donatella Olivari, Marco Paolini, Alessandro Pratesi, Roberto Stanghellini, Stefano Zanon
COMITATO DI ESPERTI: O. Araldi, R. Benesperi, L. Dall'Oca, F. Donato, A. Grassotti, P. Meneghetti, Progesa, F. Poggiani, A. Pratesi, R.A. Rizzi, G. Saccenti, A. Scaini, G.P. Tosoni
PERIODICITÀ E DISTRIBUZIONE: Mensile, vendita esclusiva per abbonamento.
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La mancata tenuta del libro inventari, prescritta dall’art. 14 D.P.R. 600/1973, legittima l’Amministrazione Finanziaria alla ricostruzione dell’imponibile in via induttiva anche sul-la base di presunzioni semplici e con inversione dell’onere della prova a carico del con-tribuente.
CHILOMETRI
SU SCHEDA
CARBURANTI
La scheda carburanti che non riporti il numero dei chilometri percorsi a fine mese com-
porta l’indeducibilità dei relativi costi e non solo l’applicazione di una sanzione formale.
SCRITTURE
CONTABILI
DISTRUTTE
DA INCENDIO
Non spetta la detrazione Iva anche se le scritture contabili sono andate distrutte per un caso fortuito, quale un incendio; al riguardo, ai fini della detrazione, il contribuente è te-nuto a ricostruire il volume d'affari facendosi rilasciare copia dei documenti dai clienti e dai fornitori.
REGIME IVA
DEL MARGINE
La Corte di Giustizia Europea ha precisato che il regime speciale Iva del margine si ap-plica alle cessioni di beni usati acquistati nell'ambito dell’Unione Europea e non a quelle di beni importati.
Ne deriva che l’Iva pagata all'atto dell'importazione può essere detratta subito, non es-sendo applicabile la norma particolare che differisce il diritto di detrazione al momento della cessione, purché il cedente rinunci al regime speciale.
MOBILITÀ PER
DIPENDENTI
DEGLI STUDI
PROFESSIONALI
Il Ministero del Lavoro ha precisato che anche i dipendenti degli studi professionali han-
no diritto alla mobilità, disciplinata dalla L. 223/1991, nell’ipotesi di licenziamento per ri-duzione di personale o per cessazione dell'attività.
DEROGA ALLA
SVALUTAZIONE
DEI TITOLI
DELL’ATTIVO
CIRCOLANTE
L'art. 2, c. 17-terdecies del D.L. n. 225/2010 ripropone la possibilità di non operare la svalutazione dei titoli iscritti nell'attivo circolante dei bilanci delle imprese che seguono le disposizioni del Codice civile.
La finalità della norma è quella di temperare l'eccessiva turbolenza dei mercati, a condi-zione che la perdita di valore non sia durevole.
ACCERTAMENTO
IMPRESE
IN PERDITA
Saranno sottoposte a monitoraggio sistematico le imprese che dichiarano, ai fini delle imposte sui redditi, perdite per almeno 2 esercizi consecutivi. Non sono soggette a mo-nitoraggio le imprese che dichiarano perdite determinate da compensi erogati ad ammi-nistratori e soci e quelle che deliberano e interamente liberano, nello stesso periodo, uno o più aumenti di capitale a titolo oneroso di importo almeno pari alle perdite fiscali.
CEDOLARE
SECCA
Il nuovo testo normativo che prevede l’introduzione della cedolare secca, introduce 2 aliquote differenziate dell’imposta sostitutiva, a seconda della tipologia di contratti di lo-cazione. Le aliquote dell’imposta sostitutiva, da calcolare sull’intero canone annuo di lo-cazione, sono pari al 21% per i contratti a canone libero ed al 19% per quelli con cano-ne concordato relativi ad immobili ubicati nei Comuni ad alta tensione abitativa indivi-duati dal Cipe.
VERSAMENTO
IMPOSTA
SOSTITUTIVA
PER LOCAZIONI
FINANZIARIE
Il 31.03.2011 scade il termine per il versamento dell’imposta sostitutiva delle imposte ipotecaria e catastale per tutti i contratti di locazione finanziaria di immobili in corso di esecuzione alla data del 1.01.2011. L’obbligo vale anche per il versamento di tutte le operazioni stipulate prima del 4.07.2006.
INDAGINI FISCALI
CON L’AUSILIO
DI FACEBOOK
I dati raccolti mediante Facebook potranno essere utilizzati come modalità di innesco di ulteriori indagini e accertamenti, non come fonti certe di prova, a fronte delle quali ne-cessiteranno riscontri oggettivi. Se da essi può derivare un accertamento sintetico, oc-corre invitare il contribuente al contraddittorio. Queste le conclusioni alle quali pare ra-gionevole giungere in base alle nuove modalità di accertamento ipotizzate dall’Agenzia delle Entrate.
Circolare – Notiziario n. 03
30 marzo 2011
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Sintesi (segue)
RISCATTO DI
IMMOBILE
IN LEASING E
SOPRAVVENIENZA
Sulla base della riaffermata applicabilità del principio di sostanziale equivalenza tra l’acquisizione dei beni in proprietà e in leasing, la cessione dell’immobile acquistato in leasing e riscattato consente la deduzione del costo dell’area non dedotto nel corso della durata contrattuale. La sopravvenienza attiva che si determina in presenza di cessione del contratto di leasing immobiliare, infatti, deve tener conto, in diminuzione, della parte non dedotta dei canoni pagati fino a quel momento, in quanto riferibile all’area sulla quale insiste l’immobile.
CONTRIBUTI
VOLONTARI DEL
PROFESSIONISTA
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che il contributo integrativo versato volontaria-
mente ad una cassa di previdenza da parte di un professionista, che ha cessato l’attività, è da considerarsi fiscalmente deducibile dal reddito.
REVERSE CHARGE
PER I TELEFONI
CELLULARI
Dal 1.04.2011 entra in vigore il reverse charge obbligatorio nelle vendite di telefonini cellulari e componenti informatiche, solo per le cessioni effettuate nella fase distributi-va che precede il commercio al dettaglio. Rimangono escluse le cessioni all’utilizzatore finale dei beni.
APPROVAZIONE
DEL BILANCIO
L’approvazione del bilancio di esercizio non prevede scadenze fisse: il percorso che le società di capitali si apprestano a seguire si fonda, infatti, su una serie di termini concatenati e mobili, che hanno quale punto d’origine la convocazione dell’assemblea. La procedura di approvazione deve essere costruita in funzione delle disposizioni contenute nel contratto sociale: l’assemblea deve essere convocata al-meno una volta l’anno, entro il termine stabilito dallo statuto e comunque non oltre 120 giorni dalla chiusura del periodo amministrativo.
FLESSIBILITÀ
DELL’ORARIO
DI LAVORO
PER LA CURA
DELLA FAMIGLIA
È stata siglata da Governo e parti sociali l’intesa sulla conciliazione dei tempi di lavoro e cura familiare all’insegna della flessibilità e della modulazione degli orari. In base all’accordo, strumenti come il part time, il telelavoro e la possibilità di fruire di per-messi (anche non retribuiti) per armonizzare l’attività lavorativa con l’impegno in fami-glia, saranno notevolmente sollecitati, anche mediante la contrattazione di II° livello e la distribuzione delle ore lavorative nell’arco della settimana, del mese o dell’anno.
GESTIONE
DEI RISCHI
NELLO STUDIO
PROFESSIONALE
La Ifac (International federation of accountants) ha presentato le linee guida per la gestione e l’organizzazione dello studio professionale. Il documento suggerisce al professionista di accertarsi che i dipendenti siano adeguatamente formati, di non de-legare compiti a chi non è in grado di occuparsene e di procedere alla revisione dei processi.
ARCHIVIO ON LINE
DEGLI
SCONTRINI
È attivo il sito www.scontrinando.it, che permette l’archiviazione fotografica di scontri-ni o ricevute valide per la garanzia. La scansione del documento ha lo stesso valore probativo della versione cartacea, purché dotato di firma digitale e marca temporale apposta da un ente autorizzato.
OBBLIGATORIETÀ
DEL SISTRI
Dal 1.06.2011 il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti (Sistri) sarà operativo a tutti gli effetti. Le imprese che producono, trattano e trasportano rifiuti saranno obbli-gate ad iscriversi al sistema e a seguire un’apposita procedura informatica volta a contrastare i reati ambientali.
NIENTE PARERE
DI CONFORMITÀ
SE IL RISCHIO
INCENDIO
È BASSO
Per le attività a basso rischio sparisce il parere di conformità, sostituito di fatto dalla Segnalazione certificata di inizio attività (Scia).
L’innalzamento del rischio fa sopravvivere la valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio, che dovrà essere ottenuta entro 60 giorni.
DIFFUSIONE
VIA INTERNET
DI DOCUMENTI
PUBBLICI
Il Garante per la Privacy ha diffuso le linee guida relative alla pubblicazione online di
L’art. 31, c. 1 D.L. 78/2010 ha introdotto, dal 1.01.2011, il divieto di utilizzo dei crediti relativi alle imposte era-riali in compensazione nel mod. F24 in presenza di imposte erariali iscritte a ruolo di importo superiore a € 1.500, per le quali sia scaduto il termine di pagamento. Con D.M. 10.02.2011 è stato emanato il provvedimento attuativo, che consente il pagamento, anche parziale, delle somme iscritte a ruolo per imposte erariali e relativi accessori mediante la compensazione dei crediti relativi alle stesse imposte. Con tale compensazione, il con-tribuente può azzerare le proprie posizioni debitorie iscritte a ruolo, in modo da poter poi procedere alla com-pensazione ordinaria mediante mod. F24 del residuo credito con eventuali altri debiti. Si ricorda che, in via transitoria, fino al 17.02.2011 era possibile utilizzare nel mod. F24 i crediti eccedenti l’ammontare dei debiti iscritti a ruolo e scaduti per compensare altre somme a debito; il divieto assoluto di utilizzo del credito erariale è diventato operativo con l’entrata in vigore del citato decreto. Per il pagamento dei debiti iscritti a ruolo me-diante compensazione è stato istituito il codice tributo RUOL, da utilizzare nel mod. F24 Accise, indicando la provincia dell’ambito di competenza dell’Agente della Riscossione che ha in carico il debito che si intende compensare.
PRESENZA DI DEBITI ERARIALI1 ISCRITTI A RUOLO
Debiti iscritti a ruolo pari o inferiori
a € 1.500,002
Debiti iscritti a ruolo superiori a € 1.500,002
Non scaduti Scaduti
3 Non scaduti Scaduti
3
Crediti erariali utilizzabili in compensazione nel modello F24. Divieto di compensazione orizzontale del credito erariale nel mod. F24.
Facoltà Obbligo
Non è obbligatoria la preventiva estinzione dei debiti iscritti a ruolo.
Obbligo di preventivo pagamento dei debiti iscritti a ruolo scaduti e dei relativi accessori (sanzioni, interessi, aggi all’agente della ri-scossione, altre spese collegate al ruolo).
L’eventuale pagamento dei debiti iscritti a ruolo può avvenire anche mediante compensazione del credito erariale con mo-dello F24 Accise.
Il pagamento dei debiti iscritti a ruolo può avvenire anche mediante compensazione del credito erariale con mod. F24 Accise.
Il credito erariale, al netto di quanto even-tualmente utilizzato in compensazione per il
pagamento del debito iscritto a ruolo, può
essere utilizzato in compensazione nel mod. F24.
Note
1. Il divieto di compensazione si applica alle imposte erariali, come Irpef, Ires, IVA, Irap, addizionali
alle imposte dirette, altre imposte indirette. 2. Il limite è costituito dall’ammontare complessivo degli importi iscritti a ruolo e non pagati, compresi
anche i relativi accessori.
3. Ai fini dell’applicazione del divieto di compensazione deve essere scaduto il termine di pagamen-
to delle somme iscritte a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, ossia deve essere decorso
il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. La preclusione alla compensa-zione vale anche per le cartelle già notificate nel 2010 e, comunque, per tutte quelle il cui termine di pagamento sia già scaduto anteriormente al 1.01.2011.
Circolare – Notiziario n. 03
30 marzo 2011
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Utilizzo in compensazione dei crediti erariali (segue)
VINCOLO
Il contribuente deve assolvere, preventivamente, l’intero debito erariale iscritto a ruolo per il qua-
le è scaduto il termine di pagamento, unitamente con i relativi accessori.
Per poter fruire della compensazione dei crediti erariali nel mod. F24.
CREDITI ERARIALI
INTERESSATI
Il divieto di compensazione opera in merito a:
- imposte dirette (Irpef, Ires);
- Irap;
- addizionali alle imposte dirette;
- IVA;
- altre imposte indirette (es.: imposta di registro).
COMPENSAZIONE
ORIZZONTALE
Il divieto riguarda esclusivamente l’ipotesi di compensazione “orizzontale” o “esterna”, che inter-viene tra tributi di diversa tipologia tramite il modello F24.
COMPENSAZIONE
VERTICALE
Esclusa
Resta esclusa dal divieto la compensazione “verticale” o “interna”, che interviene nell’ambito del-lo stesso tributo (ad esempio, quella “IVA con IVA” o “acconti IRES con saldi IRES a credito”), e ciò anche nel caso sia esposta nel modello F24.
DEBITI
INTERESSATI
Rientrano tra i debiti d’imposta iscritti a ruolo:
- imposte dirette (Irpef, Ires); - addizionali Irpef; - Irap; - IVA; - altre imposte indirette; - ritenute alla fonte relative alla stessa tipologia di imposte; - debiti per imposte erariali per le quali non è prevista la compensazione (es.: imposta di
registro); - importi accessori delle somme iscritte a ruolo.
Sono esclusi dai debiti che fanno scattare il divieto di compensazione quelli relativi a: - tributi locali (es.: Ici, Tarsu, Tosap); - contributi previdenziali e assistenziali (contributi Inps, premi Inail, ecc.).
DEBITI NON
SCADUTI
La preclusione non opera nel caso di debiti per imposte erariali iscritti a ruolo non ancora
scaduti al momento del versamento: la compensazione, infatti, è ancora possibile entro 60
giorni dalla notifica della cartella. La norma non fa distinzioni riguardo ai ruoli ordinari o straordinari e alle iscrizioni a ruolo a
titolo definitivo o a titolo provvisorio. Qualificante ai fini della preclusione è solamente
l’avvenuta scadenza del termine di pagamento del debito iscritto a ruolo.
La preclusione non opera in presenza di ruoli per i quali sia concessa una sospensione.
NOTIFICA
DELLE CARTELLE
La preclusione alla compensazione vale non soltanto per le cartelle di pagamento notificate
successivamente all’1.01.2011, per le quali sia scaduto il termine di pagamento, ma anche per le cartelle notificate in precedenza e, quindi, per tutte quelle il cui termine di pagamento sia già
scaduto, anche se anteriormente all’1.01.2011, indipendentemente dalla data di notifica.
La norma non fa distinzioni riguardo ai ruoli ordinari o straordinari e alle iscrizioni a ruolo a titolo definitivo o a titolo provvisorio.
CONTESTAZIONI
AVVERSO
L’ISCRIZIONE
A RUOLO
È prevista una forma di salvaguardia nel caso di contestazione avverso l’iscrizione a ruolo, attra-verso la non applicabilità della sanzione fino alla definizione della controversia stessa.
Pertanto, l’eventuale compensazione eseguita in violazione del divieto non è immediatamente sanzionabile nel caso di pendenza di ricorso, ma lo sarà solo eventualmente a seguito della definizione della controversia.
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Utilizzo in compensazione dei crediti erariali (segue)
LIMITE DI
€ 1.500,00
La compensazione è vietata solo se l’importo relativo ai debiti, per imposte erariali ed acces-sori, iscritti a ruolo, scaduti e non pagati, è di ammontare superiore a € 1.500.
Nel caso in cui il contribuente abbia crediti erariali di importo superiore a quello iscritto a
ruolo, non potrà effettuare alcuna compensazione se non provvede prima al pagamento del debito scaduto.
ELEMENTI
RILEVANTI
È necessario fare riferimento a tutti gli importi scaduti, in essere al momento del versamento (im-poste e accessori).
Più cartelle
Nel caso di più cartelle, per importi e per scadenze diverse, occorrerà verificare il complessivo debito scaduto ancora in essere al momento dell’effettuazione del versamento.
Pagamento
parziale
In caso di pagamento parziale avvenuto in data anteriore a quella in cui si in-tende procedere alla compensazione, occorrerà fare riferimento all’ammontare del debito residuo nel giorno di presentazione della delega modello F24.
MODALITÀ
DI VERIFICA
DELLA
POSIZIONE
Riscontro con le cartelle notificate ai contribuenti interessati. Accesso, dal sito di Equitalia S.p.a., al proprio Estratto conto Equitalia, cioè all’elenco delle
cartelle e degli avvisi di pagamento relativi al proprio codice fiscale/partita IVA dall’anno 2000. Presso gli sportelli degli agenti della riscossione.
PAGAMENTO
DEI DEBITI
SCADUTI
Modello F24 Accise
Codice
tributo
I pagamenti sono effettuati utilizzando il codice tributo “RUOL”, esposto nella sezione “Accise/Monopoli ed altri versamenti non ammessi in compensazione”, in corrispondenza degli “importi a debito versati”.
Eventuali errori nell’indicazione del codice tributo RUOL nei modelli F24 non possono essere corretti dagli uffici, in quanto errori che incidono sostan-zialmente sull’azione dell’Agenzia delle Entrate.
Ente Nella stessa sezione, nel campo “ente”, si indica la lettera “R”.
Provincia
Nel campo “prov.” si indicata la sigla della provincia di competenza dell’agente della riscossione presso il quale il debito risulta in carico, desumibile dalla “Ta-bella T2 Sigle province”.
Esempio Utilizzo del credito erariale in compensazione del debito iscritto a ruolo scaduto
Dati
Credito IVA 2010: € 4.500,00 Debito Irap iscritto a ruolo e scaduto, compreso di spese accessorie: € 10.000,00.
Compensazione
mod. F24 Accise
Alfa S.r.l., in data 14.03.2011, procede al pagamento parziale del debito iscritto a ruolo mediante compensazione con il credito IVA.
I titolari di partiva IVA devono presentare il modello F24 Accise in via telematica.
ESEMPIO DI COMPILAZIONE MODULO DA PRESENTARE AD EQUITALIA PER PAGAMENTI PARZIALI
Tutti i contribuenti sono tenuti a presentare il modello Unico 2011 esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite intermediario abilitato. Sono esclusi da tale obbligo, e pertanto possono presentare il modello Unico 2011 cartaceo, i con-tribuenti che: pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il mod. 730, non possono presentare il modello 730 perché
privi di datore di lavoro o non titolari di pensione; pur potendo presentare il modello 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del
modello Unico (RM, RT, RW, AC); devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti; sono privi di un sostituto d’imposta al momento della presentazione della dichiarazione poiché il rapporto di lavoro è
cessato.
Termini di presentazione del Mod. Unico 2011 (compreso Mod. Unico MINI) - per anno 2010
Soggetti
interessati
Dichiarazioni Pagamenti (saldo e 1ª rata acconto)
Presentazione
tramite uffici
postali
Trasmissione
telematica diretta
o tramite
intermediari
Senza
maggiorazione
0,40%
Con
maggiorazione
0,40%
Persone fisiche che: - pur potendo compilare il Model-
lo 730, non possono presentarlo poiché privi di datore di lavoro o non titolari di pensione;
- devono comunicare dati utiliz-zando i relativi quadri del Model-lo Unico;
- devono presentare la dichiara-zione per contribuenti deceduti;
- sono privi di un sostituto d’imposta al momento di pre-sentazione della dichiarazione.
30.06.2011
30.09.2011 16.06.2011 18.07.2011
Persone fisiche non rientranti nei casi precedenti.
Non ammessa
Società di persone (Unico 2011).
Soggetti
Ires
Con obbligo di reda-zione del bilancio, ap-provato entro 120 gior-ni dalla chiusura dell’esercizio.
Entro l’ultimo giorno del
9° mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta
(30.09.2011)1.
Entro il giorno 16
del 6° mese suc-
cessivo a quello di chiusura del periodo di imposta.
Entro i 30 giorni
successivi
Senza obbligo di reda-zione del bilancio.
Soggetti Ires che approvano il bi-lancio oltre 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, se hanno usufruito della proroga di cui all’art. 2364 Codice Civile.
Entro l’ultimo giorno del
9° mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta
(30.09.2011) 1
.
Entro il giorno 16
del mese succes-
sivo alla data di
approvazione del
bilancio o del ter-mine ultimo di ap-provazione
2-3.
Entro i 30 giorni
successivi
Note
1. Per soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. Per gli anni bisestili, la scadenza è il 28.06.
2. Il limite massimo entro cui approvare il bilancio, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare, è il
29.06.
3. In caso di mancata approvazione del bilancio entro il 30.06.2011, la società deve effettuare i versamenti entro il 18.07.2011, in quanto il 16.07.2011 è sabato.
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Modello 730/2011
Il modello 730, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi, presenta numerosi vantaggi: è semplice da compilare, non richiede calcoli e, soprattutto, permette di ottenere gli eventuali rimborsi dell’imposta, direttamente con la retribuzione o con la pensione, in tempi rapidi. Il modello è composto dal frontespizio, per l’indicazione dei dati anagrafici; dai quadri A - B - C - D - E - F; dal quadro G, per i crediti di imposta; dal quadro I, per i dati relativi all’Ici.
CONTRIBUENTI
CHE POSSONO
UTILIZZARE
IL MODELLO
Redditi 2010
Percettori di redditi di lavoro dipendente e pensionati.
Condizione
essenziale
Esistenza di un so-stituto d’imposta in grado di effettuare le operazioni di conguaglio entro i termini previsti.
Soggetti che posseggono soltanto redditi di Co.Co.Co. almeno nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di luglio 2011 e conoscono i dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio.
Soggetti che percepiscono in-dennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente.
Trattamento di integrazione salariale.
Indennità di mobilità.
Soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima tra-sformazione dei prodotti agricoli e della piccola pesca.
Produttori agricoli Esonerati dalla dichiarazione IVA, Irap e 770.
Soggetti impegnati in lavori socialmente utili.
Lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo infe-riore all’anno, che si rivolgono: - al sostituto d’imposta, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di
aprile al mese di luglio 2011; - a un Caf di dipendenti o a un professionista abilitato, se il rapporto di lavo-
ro dura almeno dal mese di giugno al mese di luglio 2011 e si conoscono i dati del sostituto d’imposta che dovrà effettuare il conguaglio.
Personale della scuola con contratto a tempo determinato se lo stesso dura almeno dal mese di settembre 2010 a giugno 2011.
REDDITI
CHE POSSONO
ESSERE
DICHIARATI
CON
IL MODELLO
Categorie
Redditi di lavoro dipendente ed assimilato.
Redditi dei terreni e dei fabbricati.
Redditi di capitale.
Redditi di lavoro autonomo, per i quali non è richiesta la partita IVA.
Alcuni redditi diversi (es.: redditi dei terreni e fabbricati situati all’estero).
Alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata.
Redditi
esclusi
Redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione.
Redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA.
Redditi “diversi” (alcune categorie) non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5 del modello 730 (es.: proventi derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende, proventi derivanti dall’affitto e dalla concessione in usu-frutto di azienda).
Redditi di contribuenti deceduti.
SOGGETTI
ESCLUSI
Caratteristiche
soggettive del
contribuente
Tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA o Irap o dei sostituti d’imposta modelli 770 ordinario e semplificato.
Soggetti non residenti in Italia nel 2010 e/o nel 2011.
Percettori, nel 2011, di redditi di lavoro dipendente erogati esclusivamente da datori di lavoro non obbligati ad effettuare le ritenute d’acconto (es.: collabora-tori familiari).
Soggetti che hanno realizzato, nel 2010, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o di partecipazioni non qualificate in società resi-denti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati.
Soggetti che hanno percepito, quale beneficiari, reddito proveniente da Trust.
TERMINI 2.05.2011 Se il modello è presentato al sostituto d’imposta.
31.05.2011 Se il modello è presentato al C.A.F. o ad un professionista abilitato.
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STRUMENTI OPERATIVI
Check list Modello 730/2011
Si riepilogano i principali documenti da chiedere ai contribuenti per predisporre il modello 730/2011.
Documentazione ed informazioni per la dichiarazione dei redditi 2010 - Mod. 730/2011 SIG. ....................................
Copia dichiarazione Unico o 730 dell'anno precedente, completa di deleghe di pagamento a
saldo e in acconto, e scheda calcolo I.C.I. Sì
No
Variazioni dati anagrafici (residenza, familiari a carico, stato civile, composizione nucleo familiare, sostituto d'imposta, ecc.)
Sì
No
Variazioni di terreni e/o fabbricati rispetto al 2009 (acquisti, vendite, locazioni, ecc. - allegare eventuali fatture di intermediazione)
Sì
No
Acquisti e/o vendite di terreni/fabbricati effettuate o che si prevedono di effettuare entro il
16.06.2011 (dati per I.C.I. 1° semestre 2011) Sì
No
Certificazioni redditi 2010 (Redditi di lavoro dipendente, pensione, collaborazioni, indennità INAIL, gettoni presenza, ecc.)
Sì
No
Certificazioni ritenute d'acconto subite per prestazioni occasionali, provvigioni, ecc. Sì
No
Redditi diversi (affitti attivi, prestazioni occasionali, provvigioni, dividendi su azioni, partecipazioni in altre società, indennità di disoccupazione o di mobilità, ecc.)
Sì
No
Quadro RW (investimenti detenuti o effettuati all’estero; trasferimenti di denaro o beni dall’Italia all’estero, dall’estero all’Italia o movimentazioni estero su estero o immobili detenuti all’estero)
Sì
No
Contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori e contributi per colf e baby-sitter (Contributi INPS gestione separata, SSN polizza RC auto, assicurazione casalinghe, ecc.)
Sì
No
Spese mediche e dentistiche, per occhiali, lenti a contatto, spese per esami, terapie, anche
omeopatiche o riabilitative, per protesi e apparecchi sanitari, degenze, interventi chirurgici,
assistenza infermieristica, per acquisto di medicinali, ecc. (se di importo complessivo sup. a €
129,11 per ciascun soggetto). Spese sanitarie sostenute nell'interesse di familiari non a carico.
Spese veterinarie. (Dette spese DEVONO essere documentate da fatture, scontrini parlanti).
Sì
No
Quietanze interessi passivi su mutui ipotecari relativi ad immobili adibiti ad abitazione, su mu-
tui contratti per interventi di ristrutturazione e su mutui agrari Sì
No
Spese intermediazione immobiliare per acquisto abitazione principale o per conciliazione con-
troversie civili/commerciali Sì
No
Quietanze assicurazioni vita e infortuni, anche relative a familiari a carico, contributi previden-
ziali volontari, previdenza complementare Sì
No
Spese funebri Sì
No
Spese per rette di frequenza agli asili nido Sì
No
Spese per istruzione secondaria, universitaria Sì
No
Contributi e donazioni a favore di Stato, enti, istituzioni pubbliche, istituzioni religiose, enti di
ricerca scientifica, fondazioni, paesi in via di sviluppo, ONLUS, associazioni di promozione
sociale, partiti politici, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, istitu-
ti scolastici, ecc. (Il pagamento di dette spese DEVE essere effettuato tramite canale: bancario, po-stale o altro mezzo tracciabile).
Sì
No
Spese sostenute nel 2010 per interventi di recupero del patrimonio edilizio con detrazione
36%/41% (manutenzioni, ristrutturazioni, restauri e risanamenti conservativi), acquisto (nel 2009) di
mobili, elettrodomestici TV e PC relativi a immobili ristrutturati con detrazione 20%, interventi
di risparmio energetico con detrazione 55%, acquisto di dispositivi per risparmio energetico e
sviluppo tecnologico con detrazione 20%.
Sì
No
Canoni di locazione pagati da: lavoratori dipendenti che hanno trasferito la residenza per motivi di lavoro, studenti universitari fuori sede, inquilini con immobili adibiti ad abitazione principale, oppure relativi a contratti stipulati con regime convenzionale
Sì
No
Assegni periodici corrisposti al coniuge con esclusione della quota di mantenimento relativa ai figli
Sì
No
Documentazione relativa a redditi ed oneri diversi da quelli sopra indicati (es.: spese assistenza portatori di handicap e soggetti non autosufficienti, acquisto veicoli per disabili, acquisto cani guida, attività sportiva per ragazzi).
Sì
No
Scelta destinazione 8 per mille …………………………………………………..........……………………
Scelta destinazione 5 per mille …………………………………………………………..........……………
Rateazione saldo ed acconto imposte: numero rate .......................... Sì
No
Il sottoscritto dichiara di aver consegnato allo Studio ……………………………. la documentazione sopra descritta, e di non pos-sederne altra utile al fine della redazione della dichiarazione per i redditi percepiti nel 2010, di aver preso visione dell’informativa ai sensi dell’art. 13 D. Lgs. 196/2003 e di fornire il consenso al trattamento dei propri dati personali.
La crisi economica ha spinto il Ministero dell’Economia a stipulare un Accordo con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per fornire alle imprese strumenti di agevolazione nel rapporto con gli istituti di credito. In particolare, l’art. 5 del D.L. 78/2009 prevede la sospensione di particolari tipologie di debiti finanziari, con l’obiettivo di favorire la continuità dell’afflusso di credi-to al sistema produttivo, fornendo alle PMI la liquidità sufficiente per superare la fase di crisi. Con un nuovo accordo per il credito alle PMI è stato prorogato al 31.07.2011 il termine per la richiesta della moratoria. Il documento prevede ulteriori mi-sure per il sostegno alla liquidità e al rafforzamento patrimoniale delle imprese.
Tavola n. 1 Sospensione della quota capitale canoni di leasing
Dati
esempio
Contratto di locazione finanziaria su macchinario per € 100.000,00, con durata di 5 anni. Versamento di un maxicanone iniziale di € 20.000,00. Rimborso mediante 20 rate trimestrali posticipate di € 5.000,00. Riscatto al 1.01.2012 per € 1.000,00. Sospensione del pagamento delle quote di capitale per 6 mesi dal 1.01.2010 (rata 13 e 14).
Piano di ammortamento contratto di locazione originario
Rate interessi n. 13 e n. 14 (complessive) su contratto di locazione sospeso.
31.03.2010 e 30.06.2010
P D 7 P C IV 1 Debiti verso società di leasing
a Banca c/c 2.049,00
Pagamento (complessivo) rata leasing.
31.03.2010 e 30.06.2010
P P Impegni verso società di leasing per canoni
a Società di leasing c/impegni per canoni
1.708,00
Pagamento rate interessi contratto di locazione sospeso.
31.12.2010
E B 8 P E Canoni di leasing a Ratei passivi 4.975,00
Imputazione canoni leasing di competenza ricalcolati per sospen-sione.
Ratei
passivi
L’importo dei canoni di leasing corrisposti nel corso del 2010 è pari a € 11.708 (€ 854 + € 854 + € 5.000 + € 5.000) mentre il costo di competenza dell’esercizio da imputare a conto economico ammonta a € 16.683. Si rileva, dunque, un rateo passivo per la differenza pari € 4.975.
31.12.2010
P D E B 8 Risconti attivi a Maxicanone di leasing 4.800,00 Storno della quota del maxicanone non di competenza.
Ratei
attivi
La quota di maxicanone non ancora ammortizzata (risconto attivo all’01.01.2010) è pari a € 8.000; la quota di compe-tenza del 2010 è di € 3.200. Il risconto attivo, pari alla diffe-renza, ammonta a € 4.800.
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AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ
Check list per predisposizione bilancio
Si propone una check list contenente le verifiche essenziali da operare in sede di predisposizione del bilancio di esercizio.
Dati o documenti richiesti Controllo effettuato Compilazione
non necessaria
1. Prospetto di riconciliazione dei saldi bancari. Sì
Allegato
2. Controllo contabile sui mutui passivi. Sì
Allegato
3. Copia dei contratti di leasing stipulati; verifica del conteggio del calcolo del ri-sconto.
Sì
Allegato
4. Schede dei cespiti acquistati nel corso dell’esercizio riconciliate con la contabilità e con allegata copia delle relative fatture di acquisto.
Sì
Allegato
5. Ammortamenti. Sì
Allegato
6. Verifica della quota deducibile delle spese di manutenzione e riparazione. Sì
Allegato
7. Verifica della quota deducibile delle spese di rappresentanza. Sì
Allegato
8. Prospetto per la deducibilità degli interessi passivi per soggetti Ires-Irpef. Sì
Allegato
9. Verifica della quota deducibile delle spese telefoniche. Sì
10. Prospetto dei costi delle singole autovetture suddivisi per categoria. Sì
11. Evidenziare i mezzi concessi in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta.
Sì
12. Verifica delle schede relative ad autoveicoli, al fine della corretta registrazione dell’eventuale IVA indetraibile.
Sì
13. Rateizzazione costi pluriennali. Sì
14. Controllo dei partitari clienti con elencazione e documentazione dei crediti di dubbia esigibilità (accantonamento fondo svalutazione crediti).
Sì
Allegato
15. Dettaglio dei crediti con scadenza entro e oltre l’esercizio. Sì
16. Valutazione crediti/debiti in valuta al cambio di fine esercizio. Sì
Allegato
17. Dettaglio ratei e risconti. Sì
Allegato
18. Ammontare dei rischi relativi a passività potenziali. Sì
19. Copia delle polizze assicurative pagate nell’anno. Sì
20. Dettaglio fatture e note di accredito da ricevere. Sì
Allegato
21. Dettaglio fatture e note di accredito da emettere. Sì
Allegato
22. Prospetto dei costi del personale relativi all’anno e dei ratei per retribuzioni e contributi differiti (13ª, 14ª, ferie), saldo assicurazione Inail e TFR.
Sì
23. Dettaglio della formazione del TFR (accantonamento al fondo, erogazioni a di-pendenti licenziati, erogazione di acconti) e dell’accantonamento a forme pen-sionistiche complementari.
Sì
Allegato
24. Verifica del versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR. Sì
25. Verifica delle posizioni Inail relative ai collaboratori coordinati continuativi e del trattamento delle eventuali somme trattenute ai medesimi.
Sì
26. Verifica dei conguagli contributivi Enasarco e dell'accantonamento Firr e dell’indennità suppletiva di clientela relativi agli agenti e rappresentanti.
Sì
27. Verifica dei compensi spettanti all’organo amministrativo con riferimento alle de-liberazioni relative, con evidenziazione dell’eventuale quota non erogata.
Sì
Allegato
28. Dettaglio delle rimanenze di magazzino al 31.12 e relativa valorizzazione. Sì
29. Indicazione dell’esistenza di garanzie prestate direttamente o indirettamente dal-la società (fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e reali).
Sì
30. Indicazione dell’esistenza di beni propri depositati presso terzi ovvero di beni di terzi depositati presso la società.
Sì
31. Dettaglio delle plusvalenze rateizzate e imposte future. Sì
Allegato
32. Verifica della condizione di società di comodo, mediante la compilazione dell’apposito prospetto.
Sì
Allegato
33. Prospetto del patrimonio netto. Sì
Allegato
34. Prospetto variazioni per la determinazione della base imponibile Ires/Irap. Sì
Allegato
35. Prospetto di correlazione sopravvenienze. Sì
Allegato
36. Verifica ritenute subite (es.: su interessi attivi). Sì
Allegato
37. Prospetto versamenti di imposta. Sì
38. Prospetto dei costi black-list. Sì
Allegato
39. Dettaglio finanziamenti soci. Sì
Allegato
40. Elenco partecipazioni in imprese controllate e collegate. Sì
Per ogni banca, alla chiusura dell’esercizio, è necessario controllare la corrispondenza tra il saldo contabile e quello risul-tante dall’estratto conto inviato dalla banca. Le eventuali differenze per operazioni effettuate ma non contabilizzate, dalla banca o dall’azienda, devono risultare da un prospetto.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Stato patrimoniale - C IV) Disponibilità liquide – Depositi bancari e postali
Azienda di credito: Banco di Banca c/c: 337701
Controllo bancario n.: Dicembre 2010
Saldo estratto conto bancario del 31.12.2010 1. +/- - 42.300,00
Operazioni figuranti sull’estratto conto non rilevate in contabilità
Data Descrizione Dare Avere
31.12 Addebito rata n. 7 mutuo ipotecario 10.300,00
-
+ 10.300,00
Operazioni rilevate in contabilità non figuranti sull’estratto conto
Data Descrizione Dare Avere
31.12 Addebito assegno n. 352341 1.000,00
31.12 Addebito 13ª 10.500,00
31.12 Interessi passivi e competenze 100,00
- 11.600,00
+
Saldo risultante in contabilità al 31.12.2010 . +/- - 43.600,00
Nota1
Il segno da indicare nella casella “Estratto Conto Bancario” è positivo qualora l’importo del saldo risulti a credito del correntista e negativo se viceversa.
Ai fini della corretta redazione del bilancio è necessario mantenere la distinzione del valore dei debiti in base alla loro scadenza, per l’indicazione: nello stato patrimoniale, dei debiti esigibili oltre l’esercizio successivo; nella nota integrativa, dei debiti di durata residua superiore a 5 anni e dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Stato Patrimoniale - D - 4) Debiti verso banche - Distinzione esigibilità dei mutui passivi
Mutuo passivo acceso presso: Banca Zeta Tipo mutuo: ipotecario chirografario
Data erogazione: 14.03.2003 Capitale erogato: € 155.000,00 Scadenza: 14.03.2018
Debito residuo in quota capitale
Esigibile entro l’esercizio successivo
Esigibile tra i 2 e i 5 esercizi successivi
Esigibile oltre i 5 esercizi successivi
TOTALE
€ 11.000,00 € 73.000,00 € 2.000,00 € 86.000,00
Garanzie concesse: Ipoteca su immobile via Siracusa per valore di € 310.000,00.
Mutuo passivo acceso presso: Tipo mutuo: ipotecario chirografario
Data erogazione: Capitale erogato: Scadenza:
Debito residuo in quota capitale
Esigibile entro l’esercizio successivo
Esigibile tra i 2 e i 5 esercizi successivi
Esigibile oltre i 5 esercizi successivi
TOTALE
€ € € €
Garanzie concesse:
Mutuo passivo acceso presso: Tipo mutuo: ipotecario chirografario
Si propone una tavola per il calcolo della quota di competenza dei canoni di leasing e della quota deducibile ai fini fiscali. Le tavole sono tratte dal software “Leasing” di “Soluzioni per la gestione d’impresa” (Sistema RATIO). L’esempio che segue è relativo ad un contratto di leasing di un’autovettura, stipulato il 30.04.2010 con scadenza 30.04.2014, del valore di € 35.000,00; prezzo di riscatto pari a € 350,00; maxicanone pari a € 790,00 al netto di IVA; spese di incasso pari a € 5,00.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Bene strumentale - tipologia Data stipula
Autovettura Mercedes 30.04.n Società di leasing Contratto n. Conto contabile
Leasing S.p.a. 111111 0
Coeff. ordinario ammort. Durata minima contratto Anni ammortamento
25,00% 4,00 4,00
Data consegna del bene Durata contratto in anni Data prevista riscatto
30.04.n 4,00 30.04.n+4
Costo del bene sostenuto dal concedente al netto di IVA 35.000,00
IVA indetraibile sostenuta dal cedente (60%) 4.200,00
Prezzo di riscatto al netto di IVA 350,00
Bene strumentale - Tipologia
Tipologia del costo Importi
Importo maxicanone al netto di IVA 790,00
N. rate: 47 mensile da € 795,00 al netto IVA 37.365,00
IVA indetraibile su maxicanone (60%) 94,80
IVA indetraibile sulle rate (60%) 4.483,80
Spese di istruttoria 150,00
IVA indetraibile su altri importi 18,00
N.B.: Non si considera il prezzo di riscatto Totale (A) 42.901,60
Ripartizione dei costi secondo il criterio della competenza
Costo complessivo del contratto (Totale A) x Periodo di competenza dell’esercizio
Durata del contratto
Anno Giorni Competenza Contabilizzato Risconto
n 246 7.218,74 8.176,00 957,26
n+1 365 10.710,73 10.710,73
n+2 366 10.740,07 10.740,07
n+3 365 10.710,73 10.710,73
n+4 120 3.521,34 3.521,34
TOTALE 1.462 42.901,60
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Competenze e deducibilità dei canoni di leasing (segue)
Determinazione della componente fiscale per il leasing
Beni a deducibilità Ires e Irap limitata e con limite massimo di costo
Percentuale di deducibilità del costo
Costo massimo deducibile
18.076,00 = 46,11% (B)
Costo globale del concedente1 39.200,00
Nota1 Il costo globale del bene deve essere assunto comprensivo dell’IVA indetrabile.
Deducibilità ai fini Ires e Irap
Anno Giorni Competenza (C) Quota deducibile
(B x C x 40%) Quota indeducibile
n 246 7.218,74 1.331,49 5.887,25
n+1 365 10.710,73 1.975,58 8.735,14
n+2 366 10.740,07 1.981,00 8.759,08
n+3 365 10.710,73 1.975,58 8.735,14
n+4 120 3.521,34 649,51 2.871,83
TOTALE 1.462 42.901,60 7.913,16 34.988,44
Deducibilità ai fini Irap
Nota bene
La quota capitale è data dal costo del bene sostenuto dal concedente al netto del prezzo di riscatto, distribuito annualmente sulla base del piano ammortamento del leasing.
La quota finanziaria è data dalla somma della quota interessi sulla base del piano ammorta-mento del leasing.
Anno Giorni Quota capitale Competenza
al netto di IVA
Quota
finanziaria (C)
Quota
indeducibile1
(D)
n 246 5.398,99 6.445,30 1.046,31 192,99
n+1 365 8.327,05 9.563,15 1.236,10 228,00
n+2 366 8.744,95 9.563,15 818,20 150,92
n+3 365 9.210,07 9.589,35 379,28 69,96
n+4 120 3.118,94 3.144,05 25,11 4.63
TOTALE 1.462 34.800,00 38.305,00 3.505,00 646,49
Nota1 Quota finanziaria calcolata sulla quota deducibile canoni di locazione: D = (C x B x 40%)
COMPETENZA E DEDUCIBILITÀ DEI CANONI DI LEASING (COMPILABILE)
Ai fini civilistici l’ammortamento rappresenta il processo di ripartizione del costo del bene lungo la sua vita utile. Con la so-spensione o il rallentamento dell’attività nel 2010, per effetto della crisi, per molte imprese si pone il problema di ridurre l’ammortamento in funzione del minor utilizzo delle immobilizzazioni. Tuttavia, le disposizioni civilistiche impongono lo stan-ziamento dell’ammortamento anche sui cespiti temporaneamente inutilizzati e la sospensione solo in relazione a quei beni destinati a non essere utilizzati per lungo tempo. Tale situazione deve essere, però, documentata e indicata in nota integra-tiva. Per ridurre la quota di ammortamento è necessario, quindi, procedere ad una revisione della vita utile del bene; tuttavi-a, solo dimostrando un allungamento della possibilità di utilizzo del bene si giustifica una modifica del processo di ammor-tamento originario, con l’imputazione di una minore quota a conto economico.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Descrizione del bene Costo storico F.do amm.to
al 31.12.2009
Amm.to
2010
F.do amm.to
al 31.12.2010 Residuo
Mobili e arredi d’ufficio 1.800,00 648,00 216,00 864,00 936,00
1. Le percentuali di ammortamento utilizzate sono non superiori a quelle fiscalmente ammesse in deduzione?
SÌ
No
Descrizione del bene Aliquota ammortamento
Civile Fiscale
Mobili e arredi d’ufficio 12% 12%
Beni rivalutati Valori civili Valori fiscali
Storico Rivalutato Amm. to Storico Rivalutato Amm. to
2. Le percentuali di ammortamento sono coerenti con quelle applicate negli anni precedenti? SÌ
No
3. Le percentuali di ammortamento sono state revisionate? SÌ
No
4. Sono presenti beni il cui ammortamento è sospeso in quanto non utilizzati per lungo tempo? SÌ
No
5.
Per i beni di valore unitario non superiore a € 516,46 è stato seguito il seguente metodo di deduzione: tradizionale ammortamento; imputazione tra i materiali di consumo (voce B6), in quanto non aventi utilità pluriennale; imputazione direttamente a spesa (OIC 16) in quanto, pur avendo utilità pluriennale limitata nel tempo,
per la loro modesta entità non sono assoggettate all’ammortamento.
L’importo delle spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, che dal bilancio non risultino im-putate ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, è deducibile nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili. L’eccedenza deve essere quindi iscritta nel registro dei cespiti ammortizzabili ed è deducibile per quote costanti nei 5 esercizi successivi.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
BENI AMMORTIZZABILI RISULTANTI DAL REGISTRO BENI AMMORTIZZABILI
ACQUISTI ANNO 2010
Gennaio 5% : 12 x 12
Febbraio 5% : 12 x 11
Marzo 90.000,00 5% : 12 x 10 3.750,00
Aprile 5% : 12 x 9
Maggio 5% : 12 x 8
Giugno 2.500,00 5% : 12 x 7 72,92
Luglio 5% : 12 x 6
Agosto 5% : 12 x 5
Settembre 5% : 12 x 4
Ottobre 5% : 12 x 3
Novembre 5% : 12 x 2
Dicembre 5% : 12 x 1
Totale 92.500,00 TOTALE A 3.822,92
VENDITE ANNO 2010
Gennaio 5% : 12 x 1
Febbraio 5% : 12 x 2
Marzo 5% : 12 x 3
Aprile 50.000,00 5% : 12 x 4 833,33
Maggio 5% : 12 x 5
Giugno 5% : 12 x 6
Luglio 5% : 12 x 7
Agosto 5% : 12 x 8
Settembre 5% : 12 x 9
Ottobre 5% : 12 x 10
Novembre 5% : 12 x 11
Dicembre 5% : 12 x 12
Totale 50.000,00 TOTALE B 833,33
+ Valore dei beni al 1.01.2010 2.536.192,00
- Valore dei beni con contratto di manutenzione periodico
6.800,00 - Valore indeducibile delle autovetture 17.580,00
- Valore indeducibile dei telefoni (fissi/cellulari) 2.000,00
- Costo storico dei beni venduti nel 2010 50.000,00 TOTALE C
= Valore dei beni al 31.12.2010 2.459.812,00 x 5%1 = 122.990,60
• Spese deducibili nell’esercizio (A + B + C) da prospetto 127.646,85
• Totale spese sostenute da bilancio di verifica 168.273,50
• Eccedenza da dedurre in quote costanti nei 5 periodi di imposta successivi 40.626,65
TOTALE D
Nota1 La percentuale è diversa per particolari settori (ad esempio: autotrasporto e cave/miniere).
Circolare – Notiziario n. 03
30 marzo 2011
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Calcolo spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione (segue)
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
CALCOLO SPESE DI MANUTENZIONE, RIPARAZIONE, AMMODERNAMENTO E TRASFORMAZIONE ECCEDENTI IL 5% DEL COSTO COMPLESSIVO
DEI CESPITI AMMORTIZZABILI
Valore delle spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione
Anno di riferimento Valore TOTALE D
2010 40.626,65
Esercizio Quote spese deducibili Residuo
N. Anno
1° 2011 8.125,33 32.501,32
2° 2012 8.125,33 24.375,99
3° 2013 8.125,33 16.250,66
4° 2014 8.125,33 8.125,33
5° 2015 8.125,33 -
40.626,65
Nota
L’importo delle spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, che dal bilancio non risultino imputate ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, è deducibile nel limite del 5% del co-sto complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili.
L’eccedenza deve essere quindi iscritta nel registro dei cespiti ammortiz-zabili ed è deducibile per quote costanti nei 5 esercizi successivi.
Si rende necessaria una variazione in dichiarazione dei redditi. Risulterà, pertanto, una differenza tra i valori da ammortizzare iscritti nel li-
bro dei beni ammortizzabili ed il valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali evidenziate nel bilancio d’esercizio.
La differenza deve essere uguale al valore delle spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione non ancora completa-mente ammortizzate.
Si procede all’iscrizione di un credito per imposte anticipate (se di valore significativo).
Le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo d’imposta di sostenimento, se rispondenti ai requisiti di inerenza e congruità stabiliti dal D.M. 19.11.2008. Le spese relative ai beni di valore unitario non superiore a € 50,00 sono interamente deducibili. La deducibilità delle spese di rappresentanza relative agli esercizi pre-cedenti prosegue con le precedenti regole (1/3 in 5 anni) fino al termine del quinquennio.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Limiti
di
deducibilità
Le spese di rappresentanza sono ammesse in deduzione, se inerenti, nel limite commisura-
to all’ammontare dei ricavi e proventi della gestione caratteristica dell’impresa risultanti dalla dichiarazione dei redditi, relativa allo stesso periodo, in misura pari a:
- 1,30% Dei ricavi e altri proventi fino a € 10 milioni.
- 0,50%
Dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente € 10 milioni e fino a € 50 milioni.
- 0,10% Dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente € 50 milioni.
Ricavi e proventi
della gestione
caratteristica
(per imprese
non finanziarie)
Voce A.1 - Conto Economico € 2.000.000 +
Voce A.5 - Conto Economico € 100.000 +
Totale proventi gestione caratteristica € 2.100.000 =
Percentuali
applicabili
ai ricavi
e proventi
della gestione
caratteristica
Ricavi fino a € 10.000.000 € 2.100.000 x 1,3% = € 27.300 +
Ricavi da € 10.000.001 Fino ad € 50.000.000
€ - x 0,5% = € - +
Ricavi oltre € 50.000.001 € - x 0,1% = € - +
Ammontare massimo deducibile delle spese
di rappresentanza (A) € 27.300 =
Deducibilità delle spese di rappresentanza
Totale delle spese di rappresentanza risultanti da Conto economico1 € 30.000 +
Spese per omaggi di valore unitario inferiore ad € 50,00 (deducibili 100%) € 2.500 -
Spese di rappresentanza soggette ad eventuali limiti di deducibilità (B) € 27.500 =
Tetto massimo deducibile € 27.300 -
Totale spese di rappresentanza indeducibili2 (se B maggiore di A) € 200 =
Note
1. È incluso il 75% delle spese di vitto e alloggio qualificabili spese di rappresentanza; sono escluse le spese di vitto e alloggio sostenute per clienti, in quanto non qualificabili spese di rappresentanza.
2. Per le imprese in “start up” le spese sostenute nei periodi di imposta anteriori a quello in cui sono conseguiti i primi ricavi possono essere portate in diminuzione dal reddito del periodo in cui sono conseguiti i primi ricavi e di quello successivo, nei limiti di calcolo sopra evidenziati.
Circolare – Notiziario n. 03
30 marzo 2011
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Deducibilità delle spese di rappresentanza (segue)
Esempio n. 2 Spese di vitto e alloggio
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Spese di vitto e alloggio
Descrizione Deducibilità Dati contabili Importo deducibile
Spese per vitto e alloggio relative a trasfer-
te di dipendenti e collaboratori fuori dal
Comune.
100% € 2.300 € 2.300
Spese per vitto e alloggio relative a dipen-
denti e collaboratori nel Comune. 75% € 1.000 € 750
Spese per mense aziendali, ticket restaurant e convenzioni con ristoranti.
100% € €
Spese per vitto e alloggio qualificabili come
spese di rappresentanza: - sostenute per organizzazione di viaggi
di promozione; - sostenute per intrattenimento legato a
ricorrenze aziendali o feste nazionali; - sostenute per intrattenimento legato ad
inaugurazioni; - sostenute per intrattenimento in occa-
sione di mostre, fiere ed esposizioni; - sostenute in altre occasioni; - ogni altra spesa per beni e servizi di-
stribuiti o erogati gratuitamente.
75% L’importo
ridotto al 75% è deducibile nei
limiti di inerenza
e congruità delle spese di
rappresentanza
€ €
Spese per vitto e alloggio non qualificabili come di rappresentanza: - sostenute per ospitare clienti, anche
potenziali, in occasione di mostre, fiere, esposizioni, visite a sedi, stabilimenti o unità produttive;
- sostenute direttamente dall’imprendi-tore individuale in occasione di trasferte effettuate per la partecipazione a mo-stre, fiere ed eventi simili in cui sono esposti beni e servizi prodotti dall’impresa o attinenti all’attività carat-teristica della stessa.
Calcolo interessi passivi deducibili per soggetti Ires
Per i soggetti Ires gli interessi passivi e gli oneri assimilati, diversi da quelli capitalizzati nel costo dei beni, so-no deducibili in ciascun periodo d’imposta fino a concorrenza degli interessi attivi e proventi assimilati. L’eccedenza è deducibile nel limite del 30% del risultato operativo lordo della gestione caratteristica, al netto di ammortamenti e canoni di leasing. Dal bilancio 2010, la quota del ROL non utilizzata per la deduzione degli interessi passivi e degli oneri finanziari di competenza, può essere portata a incremento del risultato operativo lordo dei successivi periodi d’imposta.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Conto Economico - Deducibilità degli interessi passivi per soggetti Ires
Dati per la determinazione del ROL
• Valore della produzione (A) 1.600.000,00 +
• Costi della produzione (B) 1.580.000,00 -
• Ammortamenti immateriali (B 10 a) 5.000,00 +
• Ammortamenti materiali (B 10 b) 35.000,00 +
• Canoni di locazione finanziaria 25.000,00 +
(A) 85.000,00 =
Dati per la determinazione degli interessi passivi
• Interessi passivi su contratti di locazione finanziaria 1.500,00 +
• Altri interessi passivi e oneri finanziari 36.500,00 +
• Interessi indeducibili, capitalizzabili e impliciti su debiti commerciali 100,00 -
• Interessi attivi e proventi assimilati - -
• Riporto interessi indeducibili 2009 - +
(B) 37.900,00 =
Dati per la determinazione degli interessi passivi
• Totale interessi (se B maggiore di 0) (F) 37.900,00
• Interessi passivi indeducibili
(riportabili)
= [F – E] (se F maggiore di E) 12.400,00
= 0 (se F minore di E)
• Eccedenza plafond riportabile = [C – F] (se C maggiore di F) -
Nota1
Non è più prevista la deduzione forfetaria (€ 10.000,00 per il 2008 e € 5.000,00 per il 2009), importo che si aggiungeva all’ammontare del 30% del ROL del periodo.
CALCOLO INTERESSI PASSIVI DEDUCIBILI PER SOGGETTI IRES (COMPILABILE)
I principi di redazione del bilancio prevedono che i crediti siano iscritti al valore di presumibile realizzo. Pertan-to, l’imprenditore può svalutare i crediti ogni volta che il valore nominale degli stessi risulta superiore a quello di effettiva esigibilità. Quando una perdita diventa probabile, deve essere accantonato un fondo svalutazione, il cui ammontare deve essere calcolato tenendo conto delle circostanze, dei motivi e del principio di prudenza. La norma fiscale considera deducibili tali accantonamenti, entro limiti qualitativi, ossia considerando solo i cre-diti commerciali non assicurati iscritti in bilancio, da cui derivano ricavi d’esercizio, entro lo 0,50% del valore nominale dei crediti stessi. La deduzione non è più ammessa fiscalmente quando l'ammontare complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti ha raggiunto il 5% del valore nominale o di acquisizione dei crediti risultanti in bilancio alla fine dell'esercizio.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Stato patrimoniale - B - 10) - d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante
Calcolo accantonamento svalutazione crediti
CREDITI IMPORTO
+ Crediti verso clienti 145.879,14
+ Clienti per fatture da emettere 43.789,12
+ Effetti e/o ricevute attive, all’incasso, al S.b.f. 87.139,97
+ Effetti e/o ricevute insolute
+ Effetti in sofferenza
+ Crediti verso società controllate, collegate, controllanti di natura commerciale
+ Banche c/c transitori
+/-
- Crediti verso enti pubblici
- Crediti verso clienti per cessioni di beni strumentali
- Clienti per note di credito da emettere 4.654,52
TOTALE CREDITI 272.153,71
Fondo al 1.01.2010 6.742,34 - utilizzo 6.742,34 = fondo preesistente A -
Crediti al 31.12.2010 272.153,71 x 5% = fondo massimo B 13.607,69
Se A maggiore di B
Fondo preesistente A
Fondo massimo B
Insussistenza passiva A-B
Se B maggiore di A
Crediti al 31.12.2010 272.153,71 x 0,50% = accantonamento C 1.360,77 -
Fondo preesistente A -
Fondo al 31.12.2010 (se D maggiore di B, ridurre C dell’eccedenza) D 1.360,77
PROSPETTO ACCANTONAMENTO RISCHI SU CREDITI (COMPILABILE)
Il Codice Civile prevede la possibilità del creditore di rimettere il debito attraverso una dichiarazione che estin-gue l’obbligazione quando è comunicata al debitore, salvo che questi dichiari, in un congruo termine, di non volerne profittare. Alla dichiarazione deve essere allegato il verbale del Consiglio di Amministrazione che deli-bera la remissione del debito. Lo stralcio dei crediti di modesto importo può avvenire, invece, con criteri meno rigorosi, anche se rimane la condizione che prima della redazione del bilancio esista formale rinuncia della so-cietà al credito stesso. Si ricorda che le perdite su crediti sono deducibili quando derivano da elementi certi e precisi e, in ogni caso, quando il debitore è sottoposto a procedure concorsuali; a tal proposito, la Cassazione ha affermato che non costituisce violazione del principio di competenza la deduzione della perdita su crediti in esercizi successivi a quello di apertura della procedura se gli elementi di certezza e precisione, sull’inesigibilità dello stesso, sono emersi successivamente all’apertura della procedura.
Alfa S.r.l. Via Fiume, 10 46100 Mantova (MN)
Raccomandata A.R.
Spett.le Beta S.n.c. Via dei Colli, 15 37132 Verona (VR)
Il sottoscritto ..................................., nato a ................................... (........), il ....................... residente a ................................... (...........), Via ..................................., n. ........., nella sua qualità di Presidente del Con-siglio di Amministrazione della società ..................................., con sede in .................................... (...........), Via ..................................., n. .........., Partita Iva ..................................., iscritta al ................................... del Registro Imprese, autorizzato in forza della delibera del Consiglio di amministrazione in data ......................;
premesso: che la società ................................... è creditrice nei confronti della società ..................................., con sede in ................................... (..........), Via ..................................., n. ..........., Partita IVA ..................................., della somma di € ................................... (...........), oltre ad interessi maturati sino alla data odierna per € ................................... (...........), come risultante dalla contabilità sociale e dai bilanci approvati dalle assem-blee dei soci;
considerate: la difficoltà del debitore ad adempiere all’obbligazione; l’onerosità della procedura di recupero del credito; la modesta entità del credito,
dichiara: ai sensi dell’art. 1236 del Codice Civile, in modo irrevocabile, di rimettere alla Società ..................................., per ogni effetto, il debito indicato in premessa e, pertanto, riconosce che dalla data odierna detto debito de-ve intendersi completamente estinto.
Le perdite su crediti sono deducibili: se risultano da elementi certi e precisi; in ogni caso quando il debitore è assoggettato a procedure concorsuali. Sono elementi certi e precisi ai fini della deduzione della perdita: infruttuosità di procedure esecutive individuali; crediti di modesto importo; rinuncia al credito. La giurisprudenza ritiene siano sufficienti elementi che comprovino la scarsa solvibilità del debitore, quali: le lettere di legali per l’intimazione ad adempiere all’obbligazione di pagamento; lo stato di irreperibilità accertata dal debitore; la chiusura dei locali dell’impresa; protesto di assegni e cambiali.
Avv. ………………………………… Spett. ………………………………..
Oggetto: inesigibilità del credito
In riferimento al Vs. incarico del …………… per il recupero del credito di € ………………, nei confronti
della società ……………………, si comunica quanto segue.
Attività eseguite:
- intimazioni di pagamento;
- lettere raccomandate presso la sede legale della società e all’ultimo domicilio conosciuto dei soci
illimitatamente responsabili;
- istanza di decreto ingiuntivo Tribunale di ………………………….. del ………………………
Verifiche effettuate:
- visure presso la C.C.I.A.A.;
- registro dei protesti;
- posizione del debitore ed aventi causa solidalmente responsabili presso:
conservatorie dei registri immobiliari;
Centrale rischi;
Pubblici registri automobilistici.
Nell’ipotesi di prosecuzione dell’azione legale e in caso di opposizione (anche potenziale) al decreto in-
giuntivo sono stimabili i seguenti costi:
- spese di perizia: € ………….………. ;
- spese di procedura: € ………….……….;
- spese di patrocinio legale: €. ………….……….
Pertanto, in considerazione del modesto importo dell’attivo realizzabile, sussiste la probabilità che la Vs.
società debba sostenere spese di procedura stimate in € ………….……….
Per tale motivo è sconsigliabile procedere ulteriormente nella azione esecutiva intrapresa.
ATTESTAZIONE DI NON RECUPERABILITÀ DEL CREDITO (COMPILABILE)
Il Codice Civile stabilisce un obbligo generalizzato di adeguamento degli elementi monetari secondo il tasso di cambio dell’ultimo giorno dell’esercizio. Come precisato dall’Oic, rientrano nel concetto di attività e passività in valuta, per le quali vige l’obbligo di adeguamento, quelle riferite a importi da pagare o incassare o comunque commisurate a futuri flussi finan-ziari in valuta, con esclusione, in ogni caso, delle immobilizzazioni finanziarie (che sono da valutare al cambio del 31.12). Si tratta, in genere, di tutti i crediti monetari e di tutti i debiti, sia a breve sia a lungo termine. Gli utili e le perdite su cambi da conversione sono da imputare al conto economico, influenzando il risultato civilistico, ma non hanno alcuna rilevanza fisca-le. Conseguentemente, vi è la necessità di mantenere evidenza di tali valori, poichè implicano riprese in aumento o in dimi-nuzione, con l’iscrizione anche delle relative imposte anticipate o differite.
Fatture e note di credito da emettere e da ricevere
Si propongono le tavole riassuntive relative alle fatture da emettere e da ricevere per la chiusura del bilancio di esercizio in base al principio della competenza economica.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Stato patrimoniale - C) II) 1) Crediti verso Clienti - Clienti per fatture da emettere
Cliente Conto da
accreditare
Importi esigibili Prot.
Reg.
IVA
D.D.T. Fattura
Entro
es. succ.
Entro il
5° eserc.
Oltre il
5° eserc. N. Data N. Data
Rossi S.p.a. Provvigioni
attive 3.000,00 10 10 31.01.2011
Totale 3.000,00
Stato patrimoniale - D) 7) Debiti verso Fornitori – Fornitori per fatture da ricevere
Fornitore Conto da
addebitare
Importi esigibili Prot.
Reg.
IVA
D.D.T. Fattura
Entro
es. succ.
Entro 5°
eserc.
Oltre il
5° eserc. N. Data N. Data
Enel S.p.a. Forza
motrice 1.800,00 3 10153 10.01.2011
Totale 1.800,00
Stato patrimoniale - C) II) 1) Crediti verso clienti - Clienti per note di credito da emettere
Cliente Conto da
addebitare
Importi esigibili Prot.
Reg.
IVA
D.D.T. Nota accr.
Entro
es. succ.
Entro il
5° eserc.
Oltre il
5° eserc. N. Data N. Data
Bianchi Giorgio Merci
c/vendite - 500,00 1 1 31.01.2011
Totale - 500,00
Stato patrimoniale - D) 7) Debiti verso Fornitori – Fornitori per note di credito da ricevere
Fornitore Conto da
accreditare
Importi esigibili Prot.
Reg.
IVA
D.D.T. Nota accr.
Entro
es. succ.
Entro il
5° eserc.
Oltre il
5° eserc. N. Data N. Data
Beta S.r.l. Merci
c/acquisti - 780,00 52 73 15.02.2011
Totale - 780,00
FATTURE E NOTE DI CREDITO DA EMETTERE E DA RICEVERE (COMPILABILE)
A decorrere dal 1.01.2007 può verificarsi che le quote di trattamento di fine rapporto non siano mantenute in azienda, per scelta o per obbligo, ma siano destinate ad uno o più fondi di previdenza complementare. Ne consegue che anche le rilevazioni contabili dovranno differenziarsi in funzione delle diverse destinazioni del TFR. Si ricorda che, in caso di devoluzione del TFR ai fondi pensione, il TFR maturato al 31.12.2006 deve es-sere rivalutato annualmente. Nella nota integrativa è richiesta l’indicazione delle scelte operate dai lavoratori dipendenti in merito alla destinazione del TFR maturato dal 1.01.2007 (o dalla data di assunzione se successi-va). Le regole contabili per la rilevazione delle scritture inerenti il trattamento di fine rapporto di lavoro subordi-nato sono contenute nel documento Oic 19.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Conto economico
B - 9) Costi della produzione per il personale
c) Calcolo accantonamento trattamento di fine rapporto
Contabilizzazione in conti distinti di: Fondo - Acconti - Credito imposta sostitutiva
OPERAI IMPORTI
A TFR al 31.12.2009 (da contabilità) +
B Acconti TFR erogati al 31.12.2010 (da contabilità) -
C Imposta sostitutiva maturata al 31.12.2010 -
D Utilizzo TFR limitatamente alla quota maturata alla fine dell’esercizio precedente (31.12.2009)
-
E Accantonamento TFR per il 20101 +
Fondo TFR al 31.12.2010 (netto da riportare esercizio successivo per
rivalutazione) (A - B - C - D + E)
Fondo TFR al 31.12.2010 (da contabilità) (A - D + E)
IMPIEGATI IMPORTI
A TFR al 31.12.2009 (da contabilità) + 74.181,41
B Acconti TFR erogati al 31.12.2010 (da contabilità) - 12.500,00
C Imposta sostitutiva maturata al 31.12.2010 - 152,68
D Utilizzo TFR limitatamente alla quota maturata alla fine dell’esercizio precedente (31.12.2009)
- -
E Accantonamento TFR per il 20101 + 4.902,26
Fondo TFR al 31.12.2010 (da prospetto paghe) (A - B - C - D + E) 66.430,99
Fondo TFR al 31.12.2010 (da contabilità) (A - D + E - C) 78.930,99
Nota1
L’accantonamento non comprende i costi relativi al TFR dei dipendenti che hanno scelto la devoluzione ai fondi di previdenza complementare.
Le plusvalenze concorrono a formare il reddito per l'intero ammontare nell'esercizio in cui sono state realizzate ovvero, se i beni sono stati posseduti per un periodo non inferiore a 3 anni, a scelta del contribuente, in quote costanti nell'esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il 4°.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Conto economico – A) 5) Altri ricavi e proventi
Elenco delle plusvalenze realizzate
Bene ceduto
Data acquisto
o assunzione
in leasing
Data vendita Plusvalenze Rateizzabili
Impianto BETA 2.07.2000 21.02.2010 100.000,00 Sì
Autocarro 6.10.2007 1.04.2010 1.000,00 No
Totale plusvalenze 101.000,00
Totale plusvalenze rateizzabili 100.000,00
Tassate in n. esercizi (massimo 5) 5
Calcolo dell’accantonamento per imposte future
Accantonamento fondo imposte future per Ires (27,50%) 27.500,00
Totale accantonamento per fondo imposte future 27.500,00
Piano di tassazione delle plusvalenze e utilizzo fondo imposte future
Esercizio Quota
imponibile
Irap Ires Totale
utilizzo
Residuo da
utilizzare N. Anno Aliquota Utilizzo Aliquota Utilizzo
Sono considerate "di comodo" le società e gli enti che hanno conseguito ricavi e proventi inferiori a quelli che emergono ap-plicando specifiche percentuali a determinati valori patrimoniali di pertinenza dell'impresa. L’adeguamento al reddito imponi-bile minimo può essere operato integrando il reddito imponibile dichiarato, anche mediante la riduzione delle perdite di pe-riodi d’imposta precedenti. Tutte le società devono compilare il prospetto del modello Unico 2011 per effettuare il test di operatività.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Modalità di calcolo per società di capitale
Rigo Tipologia di beni Valori medi del triennio
Media % Ricavi
presunti 2010 2009 2008
RF75 Titoli e crediti € 20.500 € 20.500 € 20.500 € 20.500 x 2% = € 410 +
RF76 Immobili ed altri beni € 860.000 € 860.000 € 850.000 € 856.666,67 x 6% = € 51.400 +
RF77 Immobili A/10 € € € € x 5% = € +
RF78 Immobili abitativi € € € € x 4% = € +
RF79 Altre immobilizzazioni € 176.340 € 170.800 € 155.650 € 167.596,67 x 15% = € 25.139,50 +
RF80 Beni piccoli Comuni
(meno di 1.000 abitanti) € € € € x 1% = € +
Ricavi presunti (RF81, col. 2) € 76.949,50 =
Verifica della condizione di “società non operativa” - ricavi effettivi
Relativamente alle immobilizzazioni materiali e immateriali, si precisa che sono escluse quelle in corso di costruzio-ne, nonchè gli acconti.
I valori dei beni e delle immobilizzazioni, da riportare nei righi da RF75 a RF80, sono assunti in base alle risultanze medie dell’esercizio e dei 2 precedenti. Ai fini del computo di detta media, il valore dei beni e delle immobilizzazioni acquistate o cedute nel corso dell’esercizio dovrà essere ragguagliato al periodo di possesso.
Ai fini della determinazione del valore dei beni, si applica l’art. 110, c. 1 Tuir.
Il valore dei beni condotti in locazione finanziaria è costituito dal costo sostenuto dall’impresa concedente, ovvero, in mancanza di documentazione, dalla somma dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto risultanti dal contratto.
Determinazione del reddito presunto
Rigo Tipologia di beni Valori ultimo esercizio % Presunzione di reddito
RF75 Titoli e crediti € 20.500 x 1,50% = € 307,50 +
RF76 Immobili ed altri beni € 860.000 x 4,75% = € 40.850,00 +
RF77 Immobili A/10 € x 4,00% = € +
RF78 Immobili abitativi € x 3,00% = € +
RF79 Altre immobilizzazioni € 176.340 x 12,00% = € 21.160,80 +
RF80 Beni piccoli Comuni
(meno di 1.000 abitanti) € x 0,90% = € +
Reddito presunto (RF81, col. 5) € 62.318,30
=
Prospetto valore produzione netta minima Irap Irap
2011 Descrizione Importo
IS15 Reddito minimo Ires (RF81, col. 5 per società di capitali; RS18, col. 5 per società di persone) € 62.318 +
IS16 Retribuzione dipendenti, compensi Co.Co.Pro, lavoro autonomo occasionale ed altre somme € 130.722 +
IS17 Interessi passivi € 6.680 +
IS18 Deduzioni e agevolazioni ai fini Irap € 38.060 -
Il n. 4 dell’art. 2427 del Codice Civile prevede che la nota integrativa debba indicare “le variazioni intervenute nella consi-stenza delle altre voci dell’attivo e del passivo; in particolare, per le voci del Patrimonio Netto, per i fondi e per il trattamento di fine rapporto, la formazione e le utilizzazioni”, mentre il successivo n. 7-bis stabilisce che “le voci di patrimonio netto de-vono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi”.
Esempio Prospetto di composizione del patrimonio netto
DATI
Capitale sociale (I): € 10.000,00
Riserva da sovrapprezzo azioni (II): € 2.000,00
Riserva legale (IV): € 2.000,00
Riserva da utili netti su cambi (VII): € 400,00
Utili portati a nuovo (VIII): € 700,00
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione1
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei 3 precedenti
esercizi2
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale sociale 10.000
Riserve di capitale:
Riserva per azioni proprie
Riserva per azioni proprie o quote
di società controllante
Riserva da sopraprezzo azioni 2.000 A, P, D 2.0003
…
…
Riserve di utili:
Riserva legale 2.000 P
Riserva per azioni proprie
Riserva da utili netti su cambi 400 A, P 400
…
…
…
Utili portati a nuovo 700 A, P, D 700
TOTALE 3.100
Quota non distribuibile4 400
Residua quota non distribuibile 2.700
Note
1. Salvo ulteriori vincoli derivanti da disposizioni statutarie, da esplicitare ove esistenti. 2. Le utilizzazioni sono state fornite dall’anno 200x, in assenza dei dati necessari per periodi prece-
denti. 3. Ai sensi dell’art. 2431 del Codice Civile, si può distribuire l’intero ammontare di tale riserva solo a
condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall’art. 2430 del Codice Civile. 4. Rappresenta l’ammontare della quota non distribuibile per effetto: della riserva da utili netti su
cambi (400), della riserva da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto, della riserva da deroghe ex c. 4 dell’art. 2423 e della parte destinata a copertura dei costi plurien-nali non ancora ammortizzati ex art. 2426, n. 5.
Legenda A: aumento di capitale; P: per copertura perdite; D: per distribuzione ai soci.
Si propone un prospetto di raccordo per verificare la correttezza dell’assoggettamento a ritenute e del relativo scomputo in dichiarazione dei redditi.
Ditta: Alfa S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Check list ritenute d’acconto subite
Provvigioni
Importo da bilancio Somme
non soggette Imponibile (50%)
Ritenuta
d’acconto % Check
€ 100,00 € 50,00 € 50,00 € 11,50 23 OK
€ € € €
Importo da bilancio Somme
non soggette Imponibile (20%)
Ritenuta
d’acconto % Check
€ 100,00 € 80,00 € 20,00 € 4,60 23 OK
Interessi attivi bancari
Importo da bilancio Somme
non soggette Imponibile
Ritenuta
d’acconto % Check
€ 100,00 € 0,00 € 100,00 € 27,00 27 OK
Interessi attivi finanziamenti fruttiferi
Importo da bilancio Somme
non soggette Imponibile
Ritenuta
d’acconto % Check
€ 100,00 € 0,00 € 100,00 € 0,00 12,50 NO
Prestazioni a condomini
Importo da bilancio Somme
non soggette Imponibile
Ritenuta
d’acconto % Check
€ 100,00 € 0,00 € 100,00 € 4,00 4 OK
Contributi (GSE, fotovoltaico, C.C.I.A.A., ente pubblico)
Importo da bilancio Somme
non soggette Imponibile
Ritenuta
d’acconto % Check
€ 100,00 € 0,00 € 100,00 € 4,00 4 OK
€ € € €
€ € € €
CHECK LIST RITENUTE D’ACCONTO SUBITE (COMPILABILE)
I soggetti che intrattengono operazioni con Paesi a fiscalità privilegiata (ossia Paesi che hanno regime fiscale particolarmente agevolato) devono monitorare attentamente tali rapporti: la mancata separata evidenza nel modello Unico comporta l’applicazione di sanzioni.
PAESI A FISCALITÀ PRIVILEGIATA1
Paese Costi contabilizzati Protocollo
Interpello Comunicazione
presentata Importo Tipologia N. Data
Hong Kong € 20.000 Acq. materiale 120 1.03.2010 Sì No Sì No
Filippine € 15.000 Acq. materiale 258 3.08.2010 Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
Nota1
Alderney (Isole del Canale), Andorra, Anguilla, Antille Olandesi, Aruba, Bahamas, Bar-bados, Barbuda, Belize, Bermuda, Brunei, Filippine, Gibilterra, Gibuti (ex Afar e Issas), Grenada, Guatemala, Guernsey (Isole del Canale), Herm (Isole del Canale), Hong Kong, Isola di Man, Isole Cayman, Isole Cook, Isole Marshall, Isole Turks e Caicos, Isole Ver-gini britanniche, Isole Vergini statunitensi, Jersey (Isole del Canale), Kiribati (ex Isole Gil-bert), Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Maldive, Malesia, Montserrat, Nauru, Niue, Nuova Caledonia, Oman, Polinesia francese, Saint Kitts e Nevis, Salomone, Samoa, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Sant’Elena, Sark (Isole del Canale), Seychelles, Tonga, Tuvalu (ex Isole Ellice), Vanuatu.
PAESI A FISCALITÀ PRIVILEGIATA CON DEROGHE2
Paese Costi contabilizzati Protocollo
Interpello Comunicazione
presentata Importo Tipologia N. Data
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
Nota2
Bahrein, con esclusione delle società che svolgono attività di esplorazione, estrazio-ne e raffinazione nel settore petrolifero.
Emirati Arabi Uniti, con esclusione delle società operanti nei settori petrolifero e pe-trolchimico assoggettate ad imposta.
Monaco, con esclusione delle società che realizzano almeno il 25% del fatturato fuori dal Principato.
Singapore, con esclusione della Banca Centrale e degli organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali dello Stato.
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Prospetto dei costi black-list (segue)
PAESI A FISCALITÀ PRIVILEGIATA PER DETERMINATI SOGGETTI O ATTIVITÀ3
Paese Costi contabilizzati Protocollo
Interpello Comunicazione
presentata Importo Tipologia N. Data
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
€ Sì No Sì No
Nota3
Angola, con riferimento alle società petrolifere che hanno ottenuto l'esenzione dall'Oil Income Tax, alle società che godono di esenzioni o riduzioni d'imposta in settori fon-damentali dell'economia angolana e per gli investimenti previsti dal Foreign Investment Code.
Antigua, con riferimento alle international buniness companies, esercenti le loro attivi-tà al di fuori del territorio di Antigua, quali quelle di cui all'International Business Cor-poration Act, n.28 del 1982 e successive modifiche e integrazioni, nonché con riferi-mento alle società che producono prodotti autorizzati, quali quelli di cui alla locale L. n.18/75, e successive modifiche e integrazioni.
Costarica, con riferimento alle società i cui proventi affluiscono da fonti estere, non-ché con riferimento alle società esercenti attività ad alta tecnologia.
Dominica, con riferimento alle international companies esercenti l'attività all'estero. Ecuador, con riferimento alle società operanti nelle Free Trade Zones che beneficia-
no dell'esenzione dalle imposte sui redditi. Giamaica, con riferimento alle società di produzione per l'esportazione che usufrui-
scono dei benefici fiscali dell'Export Industry Encourage Act e alle società localizzate nei territori individuati dal Jamaica Export Free Zone Act.
Kenia, con riferimento alle società insediate nelle Export Processing Zones. Mauritius, con riferimento alle società "certificate" che si occupano di servizi all'e-
xport, espansione industriale, gestione turistica, costruzioni industriali e cliniche e che sono soggette a Corporate Tax in misura ridotta, alle Off-shore Companies e alle In-ternational Companies.
Panama, con riferimento alle società i cui proventi affluiscono da fonti estere, secon-do la legislazione di Panama, alle società situate nella Colon Free Zone e alle società operanti nelle Export Processing Zone.
Portorico, con riferimento alle società esercenti attività bancarie ed alle società previ-ste dal Puerto Rico Tax Incentives Act del 1988 o dal Puerto Rico Tourist Develo-pment Act del 1993.
Svizzera, con riferimento alle società non soggette alle imposte cantonali e municipa-li, quali le società holding, ausiliarie e "di domicilio"; Uruguay, con riferimento alle so-cietà esercenti attività bancarie e alle holding che esercitano esclusivamente attività off-shore.
Le limitazioni contenute in quest’ultima sezione valgono anche per le società residenti negli Stati che usufruiscono di regimi fiscali agevolati sostanzialmente analoghi a quelli ivi indicati, in forza di accordi o provvedimenti dell'Amministrazione Finanziaria dei me-desimi Stati.
Nella nota integrativa al bilancio devono essere indicati, fra l’altro, i finanziamenti effettuati dai soci alla socie-tà, ripartiti per scadenze e con la separata indicazione di quelli con la clausola di postergazione rispetto agli altri creditori. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2735/2011, ha stabilito che il finanziamento erogato dall’impresa in qualità di socio di un’altra azienda, in assenza di prova contraria, si presume conferito a titolo di mutuo. Per escludere che la somma erogata dal socio sia automaticamente ricollegabile a un rapporto di mu-tuo è necessario che il diverso titolo risulti dai bilanci allegati alla dichiarazione dei redditi della società benefi-ciaria.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Stato patrimoniale - D) 3) Debiti verso soci per finanziamenti
Ai fini della corretta indicazione nello Stato patrimoniale delle voci relative alle partecipazioni in società control-late e collegate è necessario compilare la scheda di seguito illustrata.
Ditta ALFA S.r.l. BILANCIO AL 31.12.2010
Art. 2427, c. 1, n. 5 Codice Civile
Nota integrativa: elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate
Denominazione
partecipazioni
in imprese
controllate
I/A1 Sede legale
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Risultato
ultimo
esercizio
Quota
posseduta
Valore
attribuito alla
chiusura
dell’esercizio
Alfa ES I Barcellona 15.000 121.500 1.300 98 % 16.900
La circolare n. 4/E/2011 dell’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni circa la disciplina delle reti di imprese, introdotta dalla L. 33/2009. Attraverso il contratto di rete, più imprenditori puntano ad accrescere, individual-mente e collettivamente, capacità innovativa e competitività. In favore delle imprese che sottoscrivono un con-tratto di rete è prevista un’agevolazione fiscale, che consiste in un regime di sospensione d’imposta per gli utili accantonati ad apposita riserva e destinati alla realizzazione di investimenti previsti dal programma comune. Detto beneficio spetta a condizione che le somme accantonate siano destinate al fondo patrimoniale comune.
CONTRATTO DI RETE
Finalità
Accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mer-cato delle imprese aderenti.
Forma Il contratto di rete deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, da iscrivere nel Registro delle Imprese.
Contenuto
Possibilità di prevedere un fondo patrimoniale comune. Possibilità di prevedere la nomina di un organo comune
di gestione. Definizione di un programma di rete. Definizione delle regole per l’assunzione delle decisioni
dei partecipanti.
Benefici connessi alla costituzione
di reti di imprese
Benefici di carattere amministrativo.
Benefici di carattere finanziario.
Benefici di carattere fiscale
Regime di sospensione d’imposta (im-poste sui redditi e non Irap) in relazione alla quota di utili destinati dalle imprese aderenti al fondo patrimoniale comune per realizzare entro l’esercizio successi-vo gli investimenti previsti dal program-ma di rete.
Limite L’importo che non concorre alla forma-zione del reddito imponibile non può su-perare € 1.000.000,00 per ciascuna im-presa e ciascun periodo d’imposta.
CAUSE DI CESSAZIONE DEL BENEFICIO
FISCALE
Mancata realizzazione degli investimenti previsti dal programma di rete as-
severato. Utilizzo della perdita per scopi diversi dalla copertura di perdite d’esercizio. Il venir meno dell’adesione al contratto di rete.
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Verifica iscrizione nel VIES
Tutti i soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie devono essere iscritti nell’archivio dei soggetti auto-rizzati alle operazioni intracomunitarie (VIES). Lo scopo è di garantire un continuo monitoraggio dei soggetti ubicati in Paesi Ue. I soggetti interessati possono controllare, prima di mettere in atto operazioni comunitarie, se risultano effettivamente iscritti nel VIES, per non rischiare pesanti sanzioni.
ARCHIVIO VIES Contiene le partite IVA degli operatori autorizzati a effettuare operazioni con
soggetti UE. Operativo dal 1.03.2011.
SISTEMA ELETTRONICO
DI SCAMBIO DATI SULL’IVA
Questo sistema consente agli operatori commerciali titolari di una partita IVA, che effettuano cessioni intracomunitarie, di verificare la validità del numero di identifi-cazione IVA dei loro clienti, attraverso il collegamento con i sistemi fiscali degli Stati membri dell'Unione Europea.
PROCEDURA DI VERIFICA
Collegarsi al sito www.agenziaentrate.gov.it.
Cliccare su “Servizi online”.
Cliccare su “Controllo delle partite IVA intracomunitarie”. Selezionare lo Stato. Inserire il numero di Partita IVA che si desidera verificare.
Esito
Operatore IVA esistente
Il soggetto può effettuare operazioni UE.
Codice IVA non attribuito
Il soggetto non può effettuare opera-zioni UE.
ISCRIZIONE
I soggetti non inclusi nella banca dati devono richiedere l’apposita autorizzazione all’Agenzia delle Entrate.
Il Ministero dell’Economia ha comunicato i tassi di interesse effettivi globali medi, rilevati ai sensi della legge sull’usura, per le operazioni che saranno effettuate nel periodo che intercorre tra l’1.04.2011 e il 30.06.2011.
Categorie di operazioni Classi di importo
in unità di euro
Tasso
rilevato
Tassi
soglia
Aperture di credito in conto corrente Fino a € 5.000,00 11,10 16,65
Oltre € 5.000,00 9,09 13,64
Scoperti senza affidamento Fino a € 1.500,00 14,99 22,49
Oltre € 1.500,00 13,60 20,40
Anticipi e sconti commerciali
Fino a € 5.000,00 5,96 8,94
Da € 5.000,00 a € 100.000,00 6,13 9,20
Oltre € 100.000,00 3,85 5,78
Factoring Fino a € 50.000,00 5,07 7,61
Oltre € 50.000,00 3,57 5,36
Crediti personali 10,93 16,40
Altri finanziamenti alle famiglie
e alle imprese
Fino a € 50.000,00 12,60 18,90
Oltre € 50.000,00 3,72 5,58
Leasing autoveicoli e aeronavali Fino a € 25.000,00 8,32 12,48
Oltre € 25.000,00 6,96 10,44
Leasing immobiliare A tasso fisso 5,31 7,97
A tasso variabile 3,33 5,00
Leasing strumentale Fino € 25.000,00 8,39 12,59
Oltre € 25.000,00 5,05 7,58
Credito finalizzato all’acquisto
rateale
Fino a € 5.000,00 11,93 17,90
Oltre € 5.000,00 10,39 15,59
Credito revolving Fino € 5.000,00 17,39 26,09
Oltre € 5.000,00 12,57 18,86
Mutui con garanzia ipotecaria A tasso fisso 4,68 7,02
A tasso variabile 2,79 4,19
Prestiti contro cessione del quinto
dello stipendio e della pensione
Fino € 5.000,00 13,71 20,57
Oltre € 5.000,00 11,18 16,77
Avvertenza Ai fini della determinazione degli interessi usurari, i tassi rilevati devono essere aumentati della metà.
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AGEVOLAZIONI
Comunicazione degli interventi di riqualificazione energetica a cavallo d’anno
Entro il 31.03.2011 deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate il modello di comunicazione per i lavori relativi agli interven-ti di riqualificazione energetica, che proseguono oltre il periodo d’imposta, per fruire della detrazione del 55% riconosciuta per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, sull’involucro di edifici esistenti, di installazione di pannelli solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Il modello deve essere utilizzato per comunicare le spese so-stenute nel 2009 e negli anni successivi. La comunicazione non dovrà essere inviata in caso di lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo d’imposta, né per i periodi d’imposta in cui non sono state sostenute spese.
AMBITO
SOGGETTIVO
Soggetti
fruitori
della
detrazione
Sono legittimati a fruire della detrazione i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica e che so-stengono le relative spese, nonché i familiari con essi conviventi.
In caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari, se le spese sono sostenute da più soggetti, per frui-re della detrazione, la comunicazione può essere trasmessa da uno soltanto di essi.
Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali la comunica-zione può essere trasmessa dall’amministratore del condominio o da uno dei condomini.
Lavori che
proseguono
oltre il
periodo
d’imposta
I contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica devono inviare il modello, esclusivamente nel caso in cui i lavori proseguano oltre il periodo d’imposta nel quale sono iniziati, per comunicare le spese sostenute nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati.
Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi d’imposta, deve essere presentato un modello per ciascun periodo d’imposta.
COMUNICAZIONE
Decorrenza
Il modello deve essere utilizzato per comunicare le spese sostenute a partire dal periodo d’imposta 2009.
Termini di
presentazione
Le persone fisiche e, comunque, tutti i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare devono inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 31.03 dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.
Esempio
Un contribuente che ha iniziato, nel corso dell’anno 2010, lavori per interventi di riqualificazione energeti-ca che proseguono nell’anno 2011, è tenuto ad invia-re la comunicazione entro il 31.03.2011.
I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la comunicazione en-tro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta in cui sono state so-stenute le spese.
Per gli interventi i cui lavori proseguono per più periodi d’imposta, il modello deve essere presentato entro 90 giorni dal termine di cia-scun periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese ogget-to della comunicazione.
Modalità di
presentazione
La comunicazione deve essere trasmessa esclusivamente per via te-lematica, direttamente dal contribuente o tramite soggetti incaricati di cui all’art. 3, cc. 2-bis e 3 D.P.R. 27.07.1998, n. 322 (professionisti, associazioni di categoria, CAF, altri soggetti).
ESEMPIO DI COMPILAZIONE COMUNICAZIONE DA INVIARE ENTRO IL 31.03.2011
Detassazione delle componenti accessorie delle retribuzioni
L’Agenzia delle Entrate e il Ministero del Lavoro hanno fornito chiarimenti in relazione alle modifiche apportate all’agevolazione fiscale dell’imposta sostitutiva sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposta ai lavoratori di-pendenti in relazione ad incrementi di produttività. Nel disporre l’ulteriore proroga dell’agevolazione per il 2011, il D.L. 78/2010 ha previsto il tetto di € 6.000,00 lordi in favore dei lavoratori del settore privato titolari di reddito da lavoro dipenden-te non superiore all’importo di € 40.000,00.
ISTITUTI
AGEVOLABILI
Sono agevolabili le retribuzioni premiali corrisposte nel 2011 solo a condizione che siano ero-gate sulla base di accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali anche preesistenti all’entrata in vigore della novella legislativa (1.01.2011), purché in corso di efficacia.
Straordinario
(forfait o
“in senso stretto”)
Tutta la retribuzione relativa al lavoro straordinario (la quota di re-tribuzione ordinaria oltre alla quota relativa alla maggiorazione spettante per le ore straordinarie).
Lavoro a tempo
parziale
Intero compenso per lavoro supplementare (lavoro reso oltre l’orario concordato, ma nei limiti dell’orario a tempo pieno applica-bile a tutti i lavoratori a tempo parziale).
Lavoro notturno
Somme erogate per il lavoro notturno in ragione delle ore di servi-zio effettivamente prestate, nonché l’eventuale maggiorazione spettante per le ore di lavoro ordinario effettivamente prestate in orario notturno.
Lavoro festivo
Maggiorazione corrisposta ai lavoratori che, usufruendo del giorno di riposo settimanale in giornata diversa dalla domenica (con spo-stamento del turno di riposo), siano tenuti a prestare lavoro la do-menica.
Indennità di turno
Indennità o maggiorazioni retributive corrisposte per lavoro nor-malmente prestato in base a un orario articolato su turni, sempre a condizione che le stesse siano correlate ad incrementi di produttivi-tà, competitività e redditività.
LIMITI
Per beneficiare dell’agevolazione occorre essere
titolari di reddito di lavoro dipendente non supe-
riore, nel 2010, a € 40.000,00.
Incluse le somme assoggettate ad im-posta sostitutiva in tale anno.
L’applicazione del regime dell’imposta sostitutiva è prevista entro il limite complessivo di € 6.000,00 lordi.
RINUNCIA ALLA
AGEVOLAZIONE
Pur mancando nella norma di proroga il richiamo alla facoltà concessa al dipendente di rinunciare al regime della tassazione sostitutiva, l’opzione deve ritenersi applicabile anche nel periodo d’imposta 2011.
In conseguenza dell’espressa rinuncia del lavoratore, l’importo delle somme teoricamente agevolabili concorrerà, pertanto, alla formazione del reddito complessivo e sarà assoggettato a tas-sazione ordinaria.
APPLICAZIONE
E
CERTIFICAZIONE
Il datore di lavoro, su richiesta, dovrà fornire
prova dell’esistenza dello specifico accordo o contratto, ma per l’applicazione dell’imposta so-
stitutiva è condizione sufficiente l’attestazione,
da parte del datore di lavoro, nel modello
CUD.
Il datore di lavoro attesta che le somme sono correlate a incrementi di produttivi-tà, qualità, redditività, innovazione, effi-cienza organizzativa, in relazione a ri-sultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del migliora-mento della competitività aziendale.
Il datore di lavoro attesta che l’erogazione è avvenuta in attuazione di quanto previsto da uno specifico accor-do o contratto collettivo territoriale o aziendale.
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SCADENZARIO
Principali adempimenti mese di aprile 2011
Scad. 2011 Tributo
Contributo Descrizione
Venerdì 1 aprile
IVA Reverse charge - Dal 1.04.2011 è obbligatorio il reverse charge per le cessioni di cellulari e compo-nenti di personal computer. Debitore dell’IVA è, quindi, il soggetto passivo nei cui confronti è effettuata la cessione.
Avvio imprese Semplificazione - Dal 1.04.2011 gli sportelli unici delle attività produttive presso i Comuni riceveranno la Scia solo con modalità telematica, tranne le strutture per la cui apertura è richiesta un’autorizzazione, che continueranno ad utilizzare il modulo cartaceo.
Domenica1
10 aprile
Contributo F.do M. Negri, A. Pastore (Ex Fondo Previr), M. Besusso - Versamento dei contributi ai fondi di dirit-to privato dei dirigenti di commercio, relativi al trimestre gennaio-marzo 2011.
Inps Lavoratori domestici - Ultimo giorno per il versamento dei contributi previdenziali/assistenziali a ca-denza trimestrale, relativi ai lavoratori domestici per il 1° trimestre 2011.
Ragionieri
commercialisti Contributi - Termine di versamento della 1ª rata dei contributi minimi e di maternità per il 2011.
Venerdì 15 aprile
IVA
Fattura differita - Emissione ed annotazione della fattura differita per le consegne o spedizioni avve-nute il mese precedente.
Registrazione - Per le fatture emesse nel corso del mese precedente, di importo inferiore a € 154,94, può essere annotato entro oggi, con riferimento a tale mese, in luogo di ciascuna fattura, un documen-to riepilogativo.
Registrazione - Le operazioni per le quali è rilasciato lo scontrino fiscale o la ricevuta, per effetto dell’equiparazione tra scontrino e ricevuta, effettuate in ciascun mese solare, possono essere annota-te, con unica registrazione, nel registro dei corrispettivi entro oggi.
Associazioni
sportive
dilettantistiche
Registrazioni - Le associazioni sportive dilettantistiche, che fruiscono dell’opzione di cui all’art. 1 L. 398/1991, devono effettuare l’annotazione dei corrispettivi e dei proventi conseguiti nell’esercizio dell’attività commerciale, con riferimento al mese precedente.
Società
di capitali
e cooperative
Adempimento - Termine ultimo per il deposito, presso la sede sociale, del bilancio dell’esercizio 2010 comprensivo delle allegate relazioni, nel caso l’assemblea di bilancio sia stata fissata al 30.04.2011.
Sabato1
16 aprile
Imposte
dirette
Versamento ritenute - Termine ultimo per il versamento delle ritenute alla fonte operate nel mese precedente riguardanti redditi di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, su provvigioni e su altri redditi di capitale, ovvero operate dai condomini in qualità di sostituti d’imposta.
Dividendi - Termine di versamento, mediante Mod. F24, delle ritenute sui dividendi corrisposti nel tri-mestre solare precedente e deliberati dall’1.07.1998, nonché delle ritenute sui dividendi in natura ver-sate dai soci nello stesso periodo.
IVA
Liquidazione e versamento - Termine ultimo concesso ai contribuenti mensili per operare la liquida-zione relativa al mese precedente e per versare l’eventuale imposta a debito.
Contabilità presso terzi - Termine ultimo di cui si possono avvalere i contribuenti mensili, che affidano a terzi la tenuta della contabilità, per il calcolo del debito o credito d’imposta re lativi al mese di marzo 2011, riferendosi alle registrazioni eseguite nel mese di febbraio 2011.
Versamento - Termine di versamento della 2ª rata dell’IVA relativa all’anno d’imposta 2010 derivante dalla dichiarazione annuale con gli interessi.
Lettera d’intento Comunicazione - Termine di presentazione, in via telematica, della comunicazione delle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente.
Imposta sugli
intrattenimenti
Versamento - Versamento dell’imposta sugli intrattenimenti relativa alle attività svolte con continuità nel mese precedente.
Libro unico
del lavoro
Adempimento - Termine entro il quale effettuare le scritturazioni obbligatorie sul libro unico del lavoro con riferimento al mese precedente.
Inps
Contributi previdenziali ed assistenziali - Versamento dei contributi relativi al mese precedente, compresa la quota mensile di Tfr al Fondo di Tesoreria Inps, mediante il Mod. F24.
Contributi Gestione Separata - Versamento del contributo previdenziale alla Gestione Separata, da parte dei committenti, sui compensi pagati nel mese precedente anche agli associati in partecipazione e ai medici in formazione specialistica.
Enpals Versamento - Le aziende del settore dello spettacolo e dello sport devono provvedere al versamento, mediante Mod. F24, dei contributi Enpals dovuti per il periodo di paga scaduto il mese precedente.
Consulenti
del lavoro
Contributi - Termine di versamento della 1ª rata 2011 del contributo soggettivo annuo obbligatorio a mezzo di bollettini di pagamento MAV.
Mercoledì 20 aprile
Conai Denuncia mensile - Termine entro il quale i produttori di imballaggi devono presentare al Conai la denuncia mensile riferita al mese precedente.
Venerdì 22 aprile
Inps Ricorsi - Da oggi i ricorsi amministrativi all’Inps dovranno essere presentati esclusivamente con moda-lità telematica (Circ. Inps 32/2011).
Società
di capitali
e cooperative
Adempimento - Termine per la spedizione della raccomandata ai soci per la convocazione al 30.04.2011 dell’assemblea per l’approvazione del bilancio.
Circolare – Notiziario n. 03
30 marzo 2011
Centro Studi Castelli
Pagina 48 di 48 Centro Studi Castelli
Principali adempimenti mese di aprile 2011 (segue)
Scad. 2011 Tributo
Contributo Descrizione
Lunedì1
25 aprile
IVA Elenchi Intrastat - Termine per la presentazione telematica degli elenchi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari, nonchè delle prestazioni di servizi, relativi al mese e al trimestre precedente.
Enpals Denuncia - Trasmissione telematica all’Enpals della denuncia contributiva mensile unificata, ovvero dell’apposito file in formato XML.
Sabato1
30 aprile
Imposte dirette Mod. 730/2010 - Il contribuente presenta al proprio sostituto d’imposta la dichiarazione Mod. 730 e la busta contenente il Mod. 730-1 per la scelta della destinazione dell’8 e 5 per mille dell’Irpef. Il sostituto d’imposta rilascia ricevuta dall’avvenuta presentazione.
IVA
Fattura differita - Emissione ed annotazione delle fatture differite limitatamente alle cessioni effettuate a terzi dal cessionario per il tramite del proprio cedente nel corso del mese precedente.
Registrazione, fatturazione - Obblighi mensili di registrazione e fatturazione per le operazioni svolte nel mese.
Enti non commerciali - Termine di presentazione della dichiarazione relativa agli acquisti intraco-munitari registrati nel mese precedente e del versamento delle relative imposte.
Black list - Termine di invio telematico della comunicazione delle operazioni effettuate con Paesi black list nel mese o nel trimestre precedente.
Rimborsi - Termine ultimo per la presentazione in via telematica, all’Ufficio competente, della domanda di rimborso, o di utilizzo in compensazione, dell’imposta a credito relativa al 1° trimestre 2011, da parte dei soggetti di cui all’art. 38-bis, c. 2 D.P.R. 26.10.1972, n. 633.
Inps
Flusso UniEmens - Termine di invio del flusso UniEmens per denunciare le retribuzioni e le contribu-zioni dovute per i lavoratori dipendenti, riferite al mese precedente.
Mod. DMAG Unico - Termine di invio telematico della dichiarazione trimestrale della manodopera agri-cola relativa al 1° trimestre 2011.
Imposta
di registro
Contratti di locazione - Termine ultimo per versare l’imposta di registro sui nuovi contratti di locazione di immobili, con decorrenza 1° del mese, e di quella inerente ai rinnovi ed alle annualità.
Società
di capitali
e cooperative
Adempimento - Termine ultimo per l’assemblea dei soci chiamata ad assolvere gli adempimenti di cui all'art. 2364 Codice Civile, fra i quali l'approvazione del bilancio (per quelle società che hanno chiuso l'esercizio al 31.12 dell'anno precedente), salvo la possibilità di proroga per particolari esigenze relative alla struttura ed all’oggetto della società.
Agenti Adempimenti - Termine ultimo per la consegna all’agente, da parte del preponente, dell’estratto conto delle provvigioni dovute relative al trimestre precedente. Entro lo stesso termine le provvigioni liquidate devono essere pagate all’agente.
Enasarco Firr Riepilogo - Termine per l'invio, da parte della ditta mandante, all'agente o rappresentante dell'estratto conto delle somme versate e accantonate nel 2010 al fondo di previdenza Enasarco e di quelle accan-tonate presso il Firr di competenza dell'anno 2010.
Strutture
sanitarie private
Comunicazione dei compensi - Termine di invio telematico, all’Agenzia delle Entrate, del modello relativo alla comunicazione dei compensi complessivamente riscossi per ciascun percipiente medico e paramedico nel periodo dal 1.01.2010 al 31.12.2010.
Onlus Bilancio - Le Onlus con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare devono redigere un apposito documento che rappresenti adeguatamente la situazione patrimoniale economica e finanziaria dell’organizzazione.
Enti non profit Rendiconti - Termine entro cui gli enti che effettuano raccolte pubbliche di fondi devono predisporre un apposito rendiconto.
Regime Siiq Opzione - Termine per l’opzione del regime Siiq per il periodo d’imposta 2011.
Immobili
fantasma
Termine - Termine entro il quale i titolari di diritti reali su immobili che risultano non dichiarati in Catasto (oppure dichiarati in Catasto, ma per i quali, a seguito di interventi edilizi, non è stata comunicata la variazione di consistenza o destinazione) hanno la possibilità di presentare la dichiarazione di aggior-namento catastale.
SISTRI Termine - Termine di presentazione della dichiarazione relativa ai rifiuti prodotti e gestiti nel corso del 2010.
Nota
Se il termine scade in giorno festivo, è prorogato di diritto al giorno seguente non festivo (art. 2963, c. 3 Codice Civile).
L’art. 18, c. 1 D. Lgs. 9.07.1997, n. 241 prevede che i versamenti che scadono di sabato o di giorno festivo sono tempestivi se effettuati il 1° giorno lavorativo successivo.
I termini di presentazione e di trasmissione della dichiarazione che scadono di sabato sono prorogati d’ufficio al 1° giorno feriale successivo (art. 2, c. 9 D.P.R. 322/1998).