CHI È LILIANA SEGRE? Designata senatrice a vita sotto la presidenza Mattarella il 19 gennaio 2018, Liliana Segre ha vissuto in prima persona il dramma della deportazione ed è una delle ultime testimoni dell'olocausto. Nonostante un passato pieno di sofferenza e dolore, Liliana trova comunque il coraggio di raccontare la sua vita. Grazie al suo costante impegno contribuisce alla realizzazione di documentari, pubblicazioni cartacee e film su Auschwitz. LA BIOGRAFIA Ritaglia ogni riquadro e incollalo sul quaderno associandolo alle immagini corrette. Poi colora ogni quadratino di colore diverso e completa la linea del tempo. c 1930 - 1938 Gli anni felici Liliana nasce a Milano il 10 settembre del 1930. La madre muore di malattia quando lei è ancora molto piccola. Tuttavia Liliana cresce serenamente, accudita con amore dal padre Alberto e dai nonni. c 1938 - 1945 I ricordi tragici E' il 1938 quando Liliana, di origini ebraiche, subisce l'espulsione dalla scuola all'età di 8 anni, a causa dell'entrata in vigore delle leggi razziali in Italia. Il 1943 è l'anno in cui Liliana assieme al padre tenta la fuga in Svizzera. In quell’occasione le guardie di frontiera mandano indietro padre e figlia e procedono al loro arresto a Varese. Liliana resta nel carcere milanese di San Vittore per 40 giorni; successivamente, insieme al padre, viene condotta ad Auschwitz. Liliana ha solo 13 anni quando entra nel campo di concentramento assieme ad altri 776 bambini. Entrata nella sezione femminile non rivedrà mai più il suo papà. Intanto anche i nonni paterni e i cugini di Liliana vengono arrestati, per essere portati al campo di Auschwitz; vengono uccisi lo stesso giorno del loro arrivo, il 18 maggio del 1944. Viene tatuata al braccio con il suo numero di matricola "75190" e costretta ai lavori forzati presso la fabbrica "Union" che produce munizioni. Il suo incubo finisce il primo maggio del 1945, quando Liliana viene liberata dai soldati americani. Torna in Italia, a Milano, nel 1946: è fra i 25 sopravvissuti di età inferiore ai 14 anni.