Chi ci guadagna con i libri? Fonti Aie (associazione italiana editori), ISTAT, McGraw-Hill
Chi ci guadagna con i libri?
Fonti Aie (associazione italiana editori), ISTAT, McGraw-Hill
Un po’ di numeri
Fatturato di tutte le fotocopisterie in Italia in un anno
350 milioni di euro*
Fatturato delle prime dieci case editrici nel settore universitario
50 milioni di euro**
•*Dati ISTAT 2010, Corriere della Sera, 12 settembre 2010
•** Dati AIE (associazione italiana editori)
Cosa succederebbe se 350 milioni di euro andassero alle case editrici al posto
delle fotocopisterie?
Un libro costerebbe come una fotocopia.
Si chiama legge della domanda e dell’offerta,
valida sempre, per televisori, cellulari...
Più si compra un oggetto, più il prezzo si abbassa.
Quanto guadagna McGraw-Hill su un libro vero
Distribuzione prezzo di copertina del libro (in %)
Distribuzione; 33
Costi aziendale; 40
Realizzazione editoriale ; 6
Autori; 8
Carta, stampa, legatura; 8
Guadagno lordo editore; 5
Cosa significano le varie voci
Autori Comprendono le royalties o pagamenti a forfati per chi scrive, cura o traduce il testo
Realizz. Editoriale
Comprendono i compensi per chi controlla le bozze, impagina, illustra i testi
Carta, stampa, legatura
Sono i costi industriali variabili legati alla tiratura di stampa
Distribuzione Comprendono i costi per il magazzino, per distribuire il testo su territorio nazionale, e il guadagno del libraio (10% lordo circa)
Costi aziendali Comprendono i costi degli stipendi di tutti i dipendenti dell’azienda, la sede, e tutte le risorse necessarie per farla funzionare (da computer a luce)
Guadagno lordo editore
Comprende il guadagno dell’editore (una volta coperti tutti i costi fissi sostenuti), su cui l’editore pagherà le tasse
Quanto guadagna una fotocopisteria su una fotocopia
Distribuzione prezzo di fotocopia (in %)
Costi aziendali; 20
Guadagno lordo fotocopisteria; 70
Realizzazione editoriale; 0
Carta, stampa, legatura; 10
Autori; 0
Distribuzione; 0
Cosa significano le varie voci
Autori La fotocopisteria deruba gli autori della loro opera d’ingegno. Non li paga in alcun modo.
Realizz. Editoriale
La fotocopisteria non migliora il testo, lo copia così com’è, sfruttando il lavoro fatto da persone competente, pagate dalla casa editrice.
Carta, stampa, legatura
La fotocopisteria ha solo i costi di carta e toner per realizzare materialmente la fotocopia.
Distribuzione La fotocopisteria non ha bisogno di un distributore perché realizza e vende direttamente le fotocopie.
Costi aziendali Le fotocopisterie sono piccole aziende, hanno costi contenuti (affitto, acquisto e manutenzione macchine), spesso non hanno dipendenti assunti (spesso abusano di lavoro nero), non hanno costi editoriali e di promozione.
Guadagno lordo fotocopisteria
Puro guadagno (chi fa uno scontrino di una cosa illegale?), su cui si evadono le tasse
Facciamo un esempio
Libro (600 pagine, due colori) Fotocopia (600 pagine, 1 colore)
49 euro 14 euro
Guadagno lordo: 2,5 euro Guadagno netto: 9,8
E non dimentichiamoci...
L’editore La fotocopisteria
Ha un rischio d’impresa: realizza un testo e lo stampa, ma potrebbe anche non venderlo nelle quantità sperate e andare in perdita
Non ha rischio d’impresa: realizza un tot di fotocopie in base al numero di studenti che ne fa richiesta; non butta niente; il guadagno c’è sempre.
Comincia a guadagnare due/tre anni dopo aver iniziato a spendere per realizzare il libro,
Comincia a guadagnare due/tre minuti dopo aver finito di fotocopiare il testo consegnandolo allo studente che lo richiede.
Un caso reale: come un editore sceglie il prezzo di
copertina
Libro di 300 pagine, 1 colore, formato piccolo
Come è ora Come potrebbe essere se...
1640 studenti frequentano corsi in cui è adottato questo testo
1640 studenti frequentano corsi in cui è adottato questo testo
15% mediamente acquista il libro sulla sede del caso (dati di vendita storici);
75% acquista le fotocopie
75% acquista il libro; 15% acquista fotocopie
Vendite previste: 250 copie Vendite previste: 1230 copie
Prezzo di copertina: 39 euro Prezzo di copertina: 22 euro
Che fare?
Soluzione numero 1
Chiedere alle fotocopisterie di abbassare i prezzi delle
fotocopie.
Torniamo all’esempio:
Se il libro costa 49 euro, la fotocopia dovrebbe costare
4,5 euro (non 14) se la fotocopisteria
guadagnasse il 5% come l’editore.
Soluzione numero 2
Non comprare più fotocopie, ma solo libri.
Conseguenze della soluzione 1
Nel giro di pochi anni tutte le case editrici chiuderanno per mancanza di vendite e
le fotocopisterie venderanno fotocopie
bianche.
Conseguenze della soluzione 2
L’aumento di vendite dei libri determinerà (legge della domanda e dell’offerta) progressivamente
l’abbassamento del prezzo di copertina fino ad arrivare al
giorno in cui un libro costerà come oggi costa una fotocopia.
Che fare oggi, subito, senza aspettare domani?
Lo spazzolino al supermercato costa meno che nel negozio. Perché?
Perché più persone lo acquistano.
Pertanto il supermercato acquista dalle ditte produttrici grandi quantitativi a prezzi agevolati e può rivenderlo a prezzi inferiori.
Il prezzo inferiore attirerà sempre nuovi clienti, in un perenne circolo virtuoso.
Come innescare questo circolo virtuoso con i libri
universitari?
Organizzare gruppi di acquisto.
Rivolgendosi a un libraio di fiducia con un ordine collettivo si possono
ottenere sconti sul prezzo di copertina.
Più si è, meno si paga.
Torniamo all’esempio.
Un gruppo di acquisto di 80 studenti ha acquistato il
libro rivolgendosi in gruppo a un libraio.
Quanto lo ha pagato? 32 euro al posto di 39.
Per dubbi, domande, richieste su agevolazioni, promozioni e gruppi di acquisto