Top Banner
Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018
17

Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Jan 01, 2020

Download

Documents

dariahiddleston
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018

Page 2: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018

Pagina I

POLIZZE PROFESSIONISTI

Assicurazione indispensabileItalia Oggi 09/02/18 P. 33 1

DIRITTO E IMPRESA

Costruzioni, tutte le ditte stradali fuori dal bonus per il MezzogiornoItalia Oggi 09/02/18 P. 28 Cinzia De Stefanis 3

Voucher digitale polverizzatoItalia Oggi 09/02/18 P. 28 Roberto Lenzi 4

GESTIONE RIFIUTI

Tari con i fabbisogni standardItalia Oggi 09/02/18 P. 26 Ilaria Accardi 6

ARCHITETTI

Gli architetti a1 Campidoglio: «Le sanatorie? Ci pensiamo noi»Corriere Della Sera Roma 09/02/18 P. 4 Liiii Garrone 8

INDUSTRIA 4.0

Industria 4.0, accelerano gli investimenti (+11%)Sole 24 Ore 09/02/18 P. 1-2 Carmine Fotina 9

Calenda: l'industria 4.0 cresce a livelli cinesi Tassa sui robot? SuicidaCorriere Della Sera 09/02/18 P. 40 Rita Querzé 12

SIDERURGIA

ArcelorMittal-Ilva, decisione Antitrust entro il4 aprileSole 24 Ore 09/02/18 P. 1-11 Matteo Meneghello 13

ALTA VELOCITÀ

Il primo passo per puntare sull'Alta velocità europeaCorriere Della Sera 09/02/18 P. 39 Antonella Baccaro 15

Page 3: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Gli sponsor sorgo stati tra i . protagonisti del convegno organizzato a Lesrno-Arcore

Assicurazione indispensabilePolizze a tutela sia dei professionisti che delle imprese

T

ra i protagonisti della«due giorni di Lesmo»dell ' Inrl , numerosipartner e sponsor

in rappresentanza di queimondi imprenditoriale, as-sicurativo e professionale,che oggi più che mai operanoal fianco dei revisori legalinella loro attività quotidia-na. A partire da un partnerdi prima grandezza qualeEuler Hermes Italia nellevalutazioni dei rischi, comespiega Monica Barcarollo,Direttore Vendite Euler Her-mes Italia : «in uno scenarioeconomico finanziario incer-to, l'assicurazione crediti èdivenuta negli ultimi anniun servizio indispensabileper le aziende che voglio-no guardare ad un futurostabile e profittevole. EulerHermes si propone non solocome provider per il risktransfer ma come un veropartner nella valutazione egestione del rischio di credi-to. Le difficoltà ad incassarei crediti e la complessità adaccedere ai finanziamentibancari a condizioni age-volate, impongono oggi unagestione professionaledell 'intero ciclo del credi-to all 'interno dell ' azienda.Qualificare l'asset dei cre-diti commerciali con tuttigli strumenti necessari è lachiave del successo di ogniazienda che guarda al futu-ro con rinnovate ambizioni

e crescita». C'è poi la cru-ciale collaborazione con leassicurazioni , come illustraGiovanni Comini, Responsa-bile di Sigma Studi-Brescia,broker di assicurazioni: «Cisiamo specializzati nelle po-lizze professionali , sia perrevisori che per membri dicollegi sindacali o di consiglid'amministrazione , e anchein polizze per le aziende a360 gradi , evidenziando cheoggi per i revisori legali ilprincipale rischio derivadalle accresciute responsa-bilità civili e penali insortecon la nuova legge, mentreil maggior pericolo per leaziende sorge dal fattura-to fortemente condizionato,talvolta , dal mancato incas-so. Noi gestiamo la copertu-ra assicurativa del 100% delfatturato , partendo dall'im-prenditore all'azienda oviceversa . Il tutto con unapolitica «tailor made» che ciha indotto ad aprire ancheun ufficio «team welfare» colquale fornire una consulen-za 4.0 dall 'attività impren-ditoriale al welfare ». Per ilmondo imprenditoriale chesi avvale di molte figure pro-fessionali , proprio al semina-rio di Lesmo c'è stata la pre-senza e testimonianza di ungiovanissimo imprenditore,Massimo Farinon della Fesservizi di Lonato del Gardache riflette : «La mia attivitàimprenditoriale è stata for-temente incentivata dallavoglia di dare continuità aquanto costruito da mio pa-dre Luigi che mi ha insegna-to l'importanza della umiltàe della credibilità . Ed in uncontesto come quello attualemi sento di poter suggeriread altri giovani che voglionointraprendere un percorsoimprenditoriale , di avviarestart-up o giovani aziendein Italia, perché il paeseha bisogno di aziende chegenerino indotto, creandooccupazione». Di sicuro in-teresse per il mondo profes-sionale, l'attività di partnercome Teleskill , già fornitoredell 'Inrl con la realizzazionedi una piattaforma digitale

per la formazione online ecome ha spiegato EmanuelePucci, amministratore dele-gato «Azienda di innovazio-ne digitale che ha maturatomolta esperienza nella for-mazione online degli iscrittiagli ordini professionali; inquesti anni abbiamo realiz-zato progetti di formazioneonline per università, enti,associazioni , aziende, for-mando professionisti diogni settore tra cui revisorilegali, commercialisti, avvo-cati, consulenti del lavoro,periti industriali , geometrie architetti . La principalecaratteristica di Teleskill èlo sviluppo della piattafor-ma e-learning con softwareproprietari . Questo permet-te una grande flessibilità eadattabilità alle necessitàdell 'Ente formatore e deltarget dei discenti con la-yout personalizzati e lemigliori tecnologie per lacertificazione della forma-zione online. Ad esempio, nel2017, Teleskill , ha lanciatoLp-Bio, soluzione digitaleregistrata , con riconosci-mento biometrico , e quindialla certezza dell'identitàdel discente ». Altro partnerdi rilievo dell ' Istituto è laSarc srl, che svolge attivitàdi assistenza e consulenzanell 'ambito del settore ban-cario, tributario e fallimen-tare a tutela di privati edaziende pubbliche e privatee come evidenzia il direttoreGiancarlo Vendramin: «Sarc

si occupa di assistere i pro-pri clienti nell 'individuazio-ne delle anomalie che posso-no ricontrarsi nei contrattibancari, come interessi usu-rai, anatocismi e tassi inde-terminati , analizza altresìl'intera massa debitoria deiclienti nei confronti di Fiscoed Agenzia delle Entrate -Riscossione , individuandoeventuali anomalie nellafase della riscossione, comead esempio l'errata conse-quanzialità degli atti. Percontribuire a valorizzaree promuovere le attivitàed i servizi svolti da Sarcnell 'ottica di assistere e sal-vaguardare la posizione so-cio economica delle imprese,pubbliche e private , ha con-venuto proprio con l 'Inrl diavvalersi di un 'organizza-zione fondata su una strut-tura collegiale permanentedi vertice». Infine lo StudioArchetti che si occupa di as-sistenza e consulenza infor-matica con specializzazionenella costruzione di siti web,portali e l'attività di comu-nicazione finalizzata allacosiddetta «brand identity»in tutta Italia.

Polizze professionisti Pagina 1

Page 4: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

II Comitato scientifico Inrl a Lesmo -Arcore.Da sinistra : Michele Giannattasio , Virgilio Baresi,

Michele Di Pace , Caterina Garufi , Francesco Alfonso,mons . Vittorio Formenti

Polizze professionisti Pagina 2

Page 5: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

La Dre Puglia da una lettura restrittiva dei beneficiari del credito d'imposta

Costruzioni, tutte le ditte stradali,fuori dal bonus per il Mezzogiorno

DI CINZIA DE STEFANIS

Le imprese «stradali», cioè quelleche costruiscono strade, auto-strade e piste aeroportuali (cod.ateco 42.11.00), sono escluse dal-

le agevolazioni del credito d'imposta perinvestimenti nel Mezzogiorno per l'acqui-sto di un mezzo d'opera nuovo di fabbrica.In quanto vengono fatte rientrare tra isoggetti esclusi per legge dal beneficio. Eprecisamente tra le attività di «trasporto erelative infrastrutture» (articolo 1, comma100, legge n. 208/2015). Questo è il princi-pio restrittivo espresso con l'interpello 917- 329 del 2017 dell'Agenzia delle entrate- direzione regionale della Puglia - sullaesclusione netta dal riconoscimento delcredito d'imposta per investimenti nelMezzogiorno delle imprese stradali.

Evoluzione legislativa . Ricordiamoche l'articolo 1, commi da 98 a 108 dellalegge di Stabilità n. 208/2015 (modificatodalla legge 27 febbraio 2017 n. 18) preve-de la concessione di un credito d'impostaa favore delle imprese che, a decorreredal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre2019, effettuano l'acquisizione dei benistrumentali nuovi facenti parte di un pro-getto di investimento iniziale e destinatia strutture produttive ubicate nelle zoneassistite delle regioni Campania, Puglia,Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sar-degna e Abruzzo.

Negazione del beneficio senza pre-cise argomentazioni , ma generici ri-ferimenti . Dalla lettura dell'interpello

si evince che l'accesso al beneficio vienenegato dalla direzione regionale, senza chequesta produca una motivazione precisa.L'interpello, infatti, esprime solo un merogenerico richiamo:

- al dettato normativo (articolo 1, com-ma 100 della legge n. 208/2015) il qualeesclude dal credito d'imposta i soggetti cheoperano nei settori dell'industria siderur-gica, carbonifera, della costruzione navale,delle fibre sintetiche, dei trasporti e dellerelative infrastrutture, della produzione edella distribuzione di energia e delle infra-strutture energetiche, nonché nei settoricreditizio, finanziario e assicurativo;

- e al documento di prassi dell'Agenziadelle entrate (circolare 3 agosto 2016 n.34/ E).

Entrambi i riferimenti(legislativi e di prassi)non menzionano, però, ilcodice ateco 42.11.00 traquelli esclusi dal bene-

ocumenti

magazzinaggio è espres-samente esclusa l'attivitàdi «costruzione, manu-tenzione e riparazionedi strade, ferrovie, porti,campi d'aviazione».

;m,,,.......

.

9"-

ficio. Infatti da una lettura attenta deicodici ateco emerge che le imprese cheoperano nel settore delle «costruzionedi strade, autostrade e piste aeropor-tuali» (cod. ateco 42.11.00) hanno dirittoa beneficiare dell'agevolazione, essendoespressamente distinte dalle imprese cheoperano nel settore «dei trasporti e re-lative infrastrutture» (cod. ateco 2007sezione H trasporto e magazzinaggio -49.xx.xx), che al contrario si occupano dilogistica e trasporti intesi in quanto talied escluse dalla legge (articolo 1, comma100, legge n. 208/2015). Questo trova ul-teriore conferma nelle precisazioni conte-nute nella classificazione ateco 2007, se-condo le quali dalla sezione H trasporto e

L'interpello sul sito

..a www.italiaoggi.it/

Diritto e Impresa Pagina 3

Page 6: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Il gr•ande interesse per• l'incentivo lo r•ende poco appetibile, visto il budget da spartire

Voucher digitale polverizzatoQuasi 90 mila istanze dalle pmi. Il contributo diventa mini

DI ROBERTO LENZI

O ltre 60 mila doman-de già presentatee, complessivamen-te, quasi 90 mila in

compilazione online, che pro-babilmente verranno chiuseoggi. Sono questi i numerifatti registrare (a ieri) dalvoucher digitalizzazione perle pmi. Tra queste, le impresecol rating di legalità sono leuniche che potrebbero avereun contributo più alto; per lealtre l'ipotesi più accreditataè di avere un contributo moltobasso, forse inutile. Fino alleore 17 di oggi sarà possibilepresentare domanda di acces-so al contributo a fondo per-duto; un incentivo che, nelleintenzioni del legislatore, po-teva arrivare a concedere finoa 10 mila euro a progetto. Ilbando, infatti, è nato con loscopo di aiutare le piccole emedie imprese ad investirein tecnologie informatiche econsulenze per la digitaliz-zazione. Ma le oltre 60 miladomande presentate alla finedella mattinata di ieri e le 90mila a sistema, lasciano pre-sagire che il bottino per leimprese partecipanti saràmolto più magro del previ-sto. I 100 milioni di euro di-sponibili, divisi, per regione,saranno infatti distribuititra tutte le domande am-missibili, che risulterannopresentate sul sistema tele-matico ministeriale, utiliz-zando il criterio del riparto

proporzionale. Stimando, atitolo di esempio, un con-tributo richiesto medio di5 mila euro (probabilmenterisulterà più alto) applicatoad una stima ipotetica di 80mila domande presentate afine sportello, emergerebbeuna richiesta complessivadi 400 milioni di euro dirisorse pubbliche; quindi, arisorse invariate e non te-nendo in considerazione leriserve previste dalla normaper semplicità di calcolo,tutte le domande si vedreb-bero concesso un contributopari a un quarto di quellorichiesto. Quindi, a seguitodi una richiesta ipoteticada 5 mila euro, l'imprendi-tore si vedrebbe concesso uncontributo effettivo di 1.250euro. Probabilmente piùbasso in Lombardia, ove ledomande saranno superiorie le maggiori risorse non ri-usciranno ad ammortizzarel'esondazione di richieste. Ilvero impatto del contributopasserebbe, quindi, dal 50%previsto al 12,5% effettivosul totale delle spese dasostenere. Visto lo scenarioprospettato, ed il grande in-teresse suscitato dall'agevo-lazione, se il ministero del-lo Sviluppo economico nonreperirà risorse aggiuntivel'impatto del contributo siridurrà significativamente(come nell'esempio soprariportato); di conseguenza,è presumibile che le impre-se beneficiarie, soprattuttole più piccole, finiscano perabbandonare il progetto didigitalizzazione, a causa

dell'eccessivo depotenziamen-to dell'incentivo.

Ultimo giorno utile. Finoalle 17 di oggi potranno in-viare domanda sia le impre-se che hanno già avviato oterminato la compilazionedell'istanza nei giorni scorsi,sia le imprese che volesseroiniziare da zero la compilazio-ne e l'invio. L'accesso al siste-ma telematico prevede l'iden-tificazione e l'autenticazione,attraverso la carta nazionaledei servizi ovvero attraversoun dispositivo che contieneun «certificato digitale» diautenticazione personale.

Le domande di agevola-zioni presentate nel periododi apertura dello sportellosono tutte considerate comepervenute nello stesso mo-mento, non essendoci quindiun criterio cronologico perl'assegnazione delle risorse.Il criterio adottato è quellodel riparto dei fondi tra tuttii partecipanti.

Vantaggi per le impresein possesso del rating dilegalità . Nell'ambito delladotazione finanziaria di 100milioni di euro complessi-vi, la normativa ha istituitouna riserva del 5%, destinataalla concessione del voucher abeneficio delle micro, piccolee medie imprese che hannoconseguito il rating di legali-tà. Questa riserva, per chi nebeneficerà, potrebbe quindimitigare gli effetti del ripar-to, consentendo di ottenereun contributo più sostanzio-so rispetto alle imprese al difuori della riserva.

Diritto e Impresa Pagina 4

Page 7: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Risorse suddivise

REGIONI Fondi in € REGIONI Fondi in €

Piemonte 7.728.051,34 Marche 2.983.929,22

Valle d'Aosta 226.283,32 Lazio 9.235.642,13

Lombardia 15.784.825,34 Abruzzo 2.488.320,19

Trentino-Alto Adige 1.963.323,46 Molise 600.787,08

Veneto 8.532.862,46 Sardegna 2.778.176,50Friuli-Venezia Giulia 1.801.739,68 Basilicata 1.018.138,99

Liguria 2.677.407,58 Campania 9.120.363,89Emilia Romagna 8.018.024,20 Calabria 3.008.266,82

Toscana 6.921.569,81 Puglia 6.373.983,59

Umbria 1.582.662,46 Sicilia 7.155.641,94

TOTALE 100 .000.000,00

Diritto e Impresa Pagina 5

Page 8: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Le linee guida del Mc f fo/-,ríiscono ai comuni tiri Paradigina Per vafu[are la ges11one

Tari con i fabbisogni standardCosti dello smaltimento rifiuti coperti tutti con la tassa

DI ILARIA ACCARDI

Ifabbisogni standard en-trano nei costi del ser-vizio di raccolta e smal-timento dei rifiuti. Ma

sono fuori i comuni delleregioni a statuto speciale eanche gli enti che hanno giàapprovato i piani finanzia-ri e le tariffe della Tari nonsono tenuti a rivederli.

Il dipartimento delle finan-ze ha pubblicato sul propriosito delle «Linee guida inter-pretative per l'applicazionedel comma 653 dell'art. 1della legge n. 147 del 2013»,in base al quale dal 2018,il comune deve avvalersianche delle «risultanze deifabbisogni standard» nelladeterminazione dei costi delservizio di raccolta e smalti-mento dei rifiuti, che devonoessere integralmente copertidalla tassa sui rifiuti (Tari).Nelle linee guida si precisainnanzitutto che:

- i fabbisogni standard delservizio rifiuti possono rap-presentare solo un paradig-ma di confronto per permet-tere al comune di valutarel'andamento della gestionedel servizio rifiuti;

- quelli attualmente di-sponibili sono stati elabora-ti avendo come riferimentofinalità perequative e quindipotrebbero non corrisponde-re in toto alle finalità dellanorma.

Il fatto, poi, che ci si trovi

nella fase di prima attuazio-ne della norma ha portato ilMef a sostenere che i comu-ni che hanno già approvatoi piani finanziari e le tariffedella Tari non siano tenuti arivedere detti provvedimen-ti, che devono essere delibe-rati entro il termine fissatoper l'approvazione del bilan-cio di previsione , prorogatoal 31 marzo 2018.

Nessun impatto ha, inve-ce, la norma sui comuni del-le regioni a statuto speciale,poiché ad oggi l'elaborazionedei fabbisogni standard èprevista per legge solo per leregioni a statuto ordinario.

Le linee interpretativehanno proprio la finalità di«guidare » nella lettura didetta «Tabella 2 . 6», riportatanell'Allegato 1, e si presenta-no come uno strumento utileanche per il contribuente chein tal modo può valutare labontà del servizio di gestio-ne rifiuti svolto nel comunedi appartenenza.

Il Mef avverte che le risul-tanze dei fabbisogni stan-dard di cui al comma 653non sono quelle attualmen-te reperibili sul sito internet«OpenCivitas », bensì quellecontenute nella «Tabella 2.6:Stime puntuali Ols dei coeffi-cienti della funzione di costo- Smaltimento rifiuti» della«Revisione della metodologiadei fabbisogni standard deicomuni» del 13 settembre2016, adottata con il dpcmdel 29 dicembre 2016, pub-blicato nella Gazzetta Uffi-ciale - serie generale n. 44del 22 febbraio 2017».

Viene, poi , precisato chefabbisogno standard finale diogni comune è il risultato delprodotto di due grandezze:

• il costo standard di ri-ferimento per la gestione diuna tonnellata di rifiuti;

• le tonnellate di rifiuti

gestiti.Il valore così ottenuto vie-

ne poi pubblicato sotto formadi coefficiente di riparto peressere utilizzato con scopiperequativi.

Si evidenzia, inoltre, che:• per l'individuazione del-

le «risultanze dei fabbisognistandard» si deve fare riferi-mento al «costo standard« digestione di una tonnellata dirifiuti le cui componenti sonoriportate nella colonna dellaTabella 2.6;

• per il calcolo del fabbi-sogno standard sono stateutilizzate solo alcune compo-nenti sulla base delle scelteeffettuate dalla commissio-ne tecnica per i fabbisognistandard per l'utilizzo ditale dato con finalità pere-quative;

• la metodologia impiegatadetermina per ciascun comu-ne un valore caratteristico difabbisogno, esprimibile comeeuro a tonnellata;

• le componenti del co-sto standard riportate nel-la Tabella 2.6 sono statestimate con riferimento aidati dell'annualità 2013,per cui la proiezione di uncosto standard di riferimen-to va fatta tenendo in con-siderazione che tale tabellaregistra una situazione delpassato;

• il costo standard di ri-ferimento di ogni comunepuò discostarsi, verso l'altoo verso il basso, in ragione

di varie caratteristiche, adesempio: la quota di raccoltadifferenziata rilevata in piùo in meno rispetto alla medianazionale pari al 45,3%, ladistanza fra il comune e gliimpianti cui vengono con-ferite le differenti tipologiedi rifiuto, rilevata in km ri-spetto alla media nazionalepari a 32,34 km; il numeroe la tipologia degli impiantipresenti a livello provincialeo la forma di gestione asso-ciata del servizio.

Nell'Allegato 2, poi, al finedi dare maggiore chiarezzaad una procedura di non age-vole approccio, viene riporta-to un esempio di «Modalitàdi calcolo delle risultanzedei fabbisogni standard»,mentre l'Allegato 3: «Varia-bili considerate nella stimadei fabbisogni standard delservizio di gestione dei rifiu-ti solidi urbani«, contiene ilcluster di appartenenza diogni comune.

Relativamente a quest'ul-timo allegato viene precisatoche l'anagrafica è quella al31 dicembre 2017, è relativaai soli comuni delle regioni astatuto ordinario e compren-de 6627 comuni.

© Riproduzione riservata-

Gestione rifiuti Pagina 6

Page 9: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

1 _.- .... . . . , 6 .

- ..d, 2

_

Gestione rifiuti Pagina 7

Page 10: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Gli architetti al Campidoglio:«Le sanatorie? Ci pensiamo noi»Parla Flavio Mangione, neopresidente dell'Ordine: «Pronti a collaborare»

L'intervistaLa commissioneSarà creata

di formazione che interessatutti i campi della nostra di-sciplina (pianificazione, con-servazione, paesaggio ...)».Per il neo-presidente si staquindi «prefigurando unoscenario in cui gli architettipotranno raggiungere un altolivello di preparazione e re-sponsabilità degno di unaprofessione di riconosciutautilità sociale».

Mangione, fino al 2013 do-cente di progettazione archi-tettonica a La Sapienza, si oc-cupa del restauro dell'archi-tettura contemporanea e so-prattutto di housing sociale.«Ho lavorato molto sulla que-stione abitativa romana - rac-conta - con un monitoraggiosugli spazi pubblici non utiliz-zati». A suo parere «di spazinella nostra città ce ne sonotanti, anche in centro, aree su-scettibili di importanti tra-sformazioni». C'è un luogo dal

quale inizierebbe? «Da ReginaCoeli - risponde - È assurdo uncarcere così, in pieno centro».Per il neo-presidente «lo Statosi deve muovere: Roma devediventare una municipalitàcome Parigi, avere l'attenzioneche non ha mai avuto». E«Virginia Raggi non può esse-re abbandonata, deve essereaiutata perché è il sindaco diuna delle città più belle delpianeta, che ha una straordi-naria possibilità di rigenerar-si. Il sindaco di Roma deve es-sere trattato come tale, indi-pendentemente da chi guidail governo».

Tra i suoi molti compiti,Mangione quest'anno si dovràoccupare di ricontrattare laconcessione della Casa dell'ar-chitettura, il magnifico edifi-cio di piazza Manfredo Fantidato dal sindaco Walter Vel-troni per 1,5 anni, che scadonoa luglio. «E uno spazio straor-dinario - conclude - ma rispet-to alle altre "case" comportauno sforzo economico non in-differente». Compresa la ma-nutenzione e l'apertura delgiardino al pubblico, il costo èdi circa 700 mila euro l'anno.

Lilli Garrone

per agevolarela semplificazioneamministrativa

Addio conferenze dei servi-zi. Flavio Mangione, presiden-te dell'Ordine degli architettida appena tre mesi, è pronto,con il consiglio, a rivoluziona-re la formazione e le procedu-re urbanistiche attraverso unpercorso di «autocertificazio-ne». «Stiamo creando una"commissione integrata con-sultiva" - spiega Mangione -una sorta di organismo cheagevoli la semplificazione am-ministrativa. Questa commis-sione per ora avrà solo potereconsultivo, ma si spera possapresto sostituirsi, in accordocon la pubblica amministra-zione, lì dove si manifestinocriticità. Il nostro intento èquello di agevolare e di soste-nere i colleghi della pubblicaamministrazione che con se-rietà e professionalità cercanodi arginare una realtà com-plessa e difficile che va a di-scapito soprattutto dei cittadi-

ni».Cè poi lo step «di una Scia

in via telematica» e l'annosaquestione dei condoni edilizi:«Oggi la situazione dell'uffi-cio condoni sembra un tunnelsenza fine, una situazionedrammatica nonostante la di-sponibilità dei dirigenti - ri-corda Mangione -. Dobbiamotrovare una soluzione definiti-va al problema al fine di poterconcludere le procedure». Infuturo si potrebbe anche arri-vare a lavorare i condoni edili-zi attraverso l'istituenda com-missione.«Inoltre - aggiunge -si dovrebbe lavorare per l'uni-ficazione delle procedure el'accesso immediato, per viatelematica, a tutti i documentiabitativi».

La creazione della commis-sione determinerà una rivolu-zione doppiamente impor-tante perché, precisa l'archi-tetto, «potremo valutare me-glio la qualità dei progetti el'operato dei nostri iscritti,che si spera di migliorare pro-prio grazie a questo progetto

Occorrel'accessoimmediato,per viatelematica,aidocumentiabitativi

O RIPRODUZIONE RISERVATA

, Regione e Mibact

Architetti Pagina 8

Page 11: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Nel 2018 formazione in 4 aziende su 10 - Gentiloni: impulso dai 9,8 miliardi in manovra

Industria 4.0, acceleranogli investimenti (+11%)Boccia: le imprese hanno reagito, rafforzare le riforme

Gli investimenti sono ripar-titi (+n%io nei settori agevolati dasuper e iperammortamento); suformazione e competenze l'Ita-lia è indietro anche se arrivanoprimi segnali positivi; sul ventu-re capital a sostegno dell'innova-

zione siamo messi male. Sono lediverse facce del piano Impresa4.o di cui ieri a Torino il governoha presentato i risultati raggiuntifinora. Il premier Gentiloni: i 9,8miliardi messi in campo dallalegge di bilancio possono dare

ulteriore impulso. «Per la primavolta si è intervenuto sui fattoridi competitività», sottolinea ilpresidente di ConfindustriaBoccia. «Le imprese hanno rea-gito, orapotenziamoleriforme».

Fotina, Naso e Picchio

Industria 4.0 Pagina 9

Page 12: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Innovazione e crescitaIL BILANCIO DEL GO

p rogranhinr e i imp ren itr rri1138% investirà in formazione, il 25% pianificaassunzioni - Per il bonus ricerca +104% nel 2017

á iv r°ue e- le attese per A 2018

Gentiloni: nuovo impulso dai 9,8 miliardi in manovraPadoan: la crescita è tornata, ora va resa inclusiva

Lavoro 4.0, al via quattro imprese su 10Investimenti a +11%: il 42% per software, il 20% in cybersecurity, il 15% in robotica

Carmine FotinaTORINO. Dal nostro inviato

Gli investimenti sono ri-partiti. Su formazione e com-petenze siamo ancora moltoindietro anche se arrivano pri-mi segnali positivi. Sul venturecapital a sostegno dell'innova-zione invece siamo messiestremamente male. Sono le di-verse facce del piano Impresa4.o di cui ieri, alle OfficineGrandi Riparazioni di Torino,il governo ha presentato i risul-tati finora conseguiti.

Se si considerano gli investi-menti innovativi nei settori age-volati dal super e iperammorta-mento fiscale e dai finanzia-menti della Nuova Sabatini gliordini interni sono cresciuti nel2017 dell'U°io su base annua.«Una crescita da ritmi cinesi»per il ministro dello Sviluppo

MINI TITO DELLO SVILUPPOCalenda: nel2017il fatturato interno italianonelsettoredei macchinariha superato quellidi Germania e Francia

economico Carlo Calenda. Ildato, aggiornato a novembre edepurato dei mezzi di trasporto,è frutto di una media ponderatadei settori che nel complessoesprimono circa 8o miliardi diinvestimenti fissi lordi l'anno.Sembrerebbe sostanzialmentea portata di mano l'obiettivo,preannunciato al lancio del pia-no, di arrivare a quota 9o miliar-di. Intanto, nel 2017, osserva ilministro, nei settori dei macchi-nari il fatturato interno italianoha superato quello di Francia eGermania, nelle apparecchia-ture elettriche ed elettronichesiamo testa a testa con i tede-schi. Contemporaneamente so-no aumentate le imprese chehanno beneficiato del credito diimposta per gli investimenti inricerca e sviluppo: 16mila conun incremento del 104%.

In attesa di vedere se la pros-sima legislatura consentirà direndere strutturali le misure diincentivazione in corso perquest'anno, il focus si sposta

sempre di più sulle competen-ze, vero ritardo italiano. Solol'8,3% di lavoratori tra 24 e 65anni partecipa a corsi di forma-zione, sotto la media Ue delio,8°io, e siamo tra le ultime eco-nomie avanzate per competen-ze digitali nelle forze di lavoro.Qualcosa però potrebbe cam-biare nel 2018, secondo alcuneanticipazioni statistiche forni-te ieri dal presidente dell'IstatGiorgio Alleva. Il 38% delle im-prese manifatturiere - allettateanche dal credito di impostache dovrebbe diventare opera-tivo tra pochi mesi -prevede diinvestire quest'anno in forma-zione collegata alle nuove tec-nologie 4.o e un quarto delleaziende pianifica di reclutarenuove persone con conoscenzecoerenti a questi temi. Un saltodi qualità rispetto al 2017, dovelavoce formazione non compa-re tra iprincipali settori di inve-stimenti nel digitale: i142% del-le imprese ha invece investitoin software, il33%io in internet ofthings, il 30% in cloud, poco piùdel 20% in cybersecurity e me-no del15%ioin robotica. Il riequi-

librio dei nostri divari in mate-

ria di competenze, insiste Ca-

lenda, dovrà partire dal basso,

cioè da una crescita degli Istitu-

ti tecnici superiori in grado di

formare giovani ad alta specia-

lizzazione tecnologica con un

tasso di inserimento nel mondo

del lavoro dell'8o°io dopo un an-

no dal diploma. In questo caso

l'obiettivo è incrementare il nu-

mero di studenti iscritti da

9mila a 2omila entro i12020. Per

il ministro dell'Economia Pier

Carlo Padoan e il premier Paolo

Gentiloni - che hanno rispetti-

vamente aperto e chiuso

l'evento di Torino - Industria

4.0, formazione e occupazione

devono essere una sequenza lo-

gica. «La manifattura italiana -

secondo Gentiloni - ha affron-

tato la transizione ed oggi ha le

carte in regola per essere nel

gruppo di testa anche grazie a

Industria4.o.I9,8 miliardimes-

si in campo dalla legge di bilan-

cio possono dare ulterioreim-

pulso». Per Padoan «la crescita

è tornata ma possiamo fare me-

glio e renderla inclusiva».

91 RIPRO U OZIO NE RISERVATA

Industria 4.0 Pagina 10

Page 13: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Chi scommette sulle tecnologie

NUOVI INVESTIMENTI NEL 2017Percentuale imprese manifatturiere, per dimensione

Totale •Piccole Medie A Grandi

80

60

40

20

0

Software Internet Cloudof things

Fonte: Istat , Modulo ad-hoc Indagine sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere (novembre 2017)

Primo traguardo . A fine 2019 rinnovato il 20% del parco macchine ma l'obiettivo è arrivare al ricambio completo

Cyber- Robotica Altrosecurity

INVESTIMENTI PREVISTI NEL 2018Percentuale imprese manifatturiere, per dimensione

Totale •Piccole Medie Grandi

80

60

Software Internet Cloud Cyber- Robotica Forma- Recluta-

of things security zione mento

Un Piano da rendere stabileG li straordinari risultati

degli investimenti in1-macchine utensilistimo-

lati da Industria 4.o hanno offu-scato gli effetti strutturali delPiano del ministro Calenda.Grazie all' iperammortamentoe al superammortamento Indu-stria4.0 ha accelerato unricam-bio generazionale di macchineutensilimaivisto in un cosìbre-ve periodo. Secondo le stimepiù recenti, a fine 2019, quandogli effetti degli incentivi si sa-ranno esauriti e ci saranno le ul-time consegne, le imprese ita-liane avranno acquistato circa

5omila macchine digitali, quasiil 20% dell'intero parco italiano.Prima dell'avvio diIndustria4.ola vita media delle macchineutensili italiane era di oltre 13anni, l'obsolescenza maggioremai registrata. Alla fine del 2019la vita media delle macchineutensili scenderà a nove anni.

Un risultato che non è ancorasufficiente per mettere il siste-ma industriale italiano al livellodei competitor internazionali,soprattutto della Germania.L'obiettivo massimo da perse-guire è quello di arrivare al ri-cambio completo delle macchi-

ne utensili per avere nei capan-noni solo strumenti digitali. Untraguardo doppiamente impor-tante perché coinvolgerebbenel processo anche le impresepiù piccole, finora rimaste aimargini di Industria4.0. Sono leimprese più esposte alla con-correnza, quelle che corrono ilrischio più alto di uscire dalmercato.

Per questo la digitalizzazionedel sistema industriale italianodovrebbe entrare nella campa-gna elettorale ma rimanere fuo-ri dalla propaganda. Si fa prestoa dire, come ha fatto ieri il segre-

tario della Lega Matteo Salvini,«Tassiamo i robot». È uno slo-gan buono per vellicare la pan-cia dell'elettorato, ma se si tra-ducesse inunprovvedimento dilegge andrebbe a colpire pro-prio le piccole e medie impresedella Brianza, le più care al-l'onorevole Salvini.

Il sistema produttivo ha inve-ce bisogno che Industria 4.0 siastabilizzata ricalibrando gli am-mortamenti delle macchine di-gitali per evitare il rischio do-ping e per renderla compatibilecon ivincoli dibilancio. Una mi-sura che, finita la campagnaelettorale, qualificherebbe ilprogramma di un Governo. Diqualsiasi colore esso sia. (LN)

ORI PRO OU ZIO NE RISERVATA

Industria 4.0 Pagina 11

Page 14: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Calenda: l'industria 4.0cresce a livelli cinesiTassa sui robot? SuicidaIl ministro: investimenti, +11%. La replica di Camusso

DALLA NOSTRA INVIATA

TORINO Mobilitazione del go-verno su impresa 4.0. Il palco-scenico prescelto è quello diTorino. La città della prima ri-voluzione industriale si can-dida a restare protagonistaanche nella quarta. Sotto i ri-flettori del palcoscenico delleOfficine grandi riparazioni -ex struttura industriale ripor-tata a nuova vita - si avvicen-dano il ministro dell'Econo-mia Pier Carlo Padoan e il tito-lare dello Sviluppo economi-co, Carlo Calenda. Ilpresidente del Consiglio Pao-lo Gentiloni tira le somme.

Come in un primo nucleodi quelli che potrebbero esse-re i futuri Stati generali del-l'Industria, intervengono an-che le rappresentanze delmondo delle imprese e i verti-ci del sindacato. Il governo fa

il punto, numeri e slide allamano, sull'attuazione del pia-no per la digitalizzazione del-le imprese. Ma è anche l'occa-sione, a poche settimane dal-le elezioni, per rappresentareun modo di procedere. Basa-to, come spiega Calenda «sullavoro congiunto con le partisociali e sul monitoraggiocontinuo delle misure». Co-me dire: sindacati e impresecon noi sono a bordo.

Alla fine, però, i numerisnocciolati dai ministri con leslide alle spalle sono solo par-te della notizia. Le verità piùinteressanti vanno lette in fili-grana nei botta e risposta «ru-bati» sul palco.

Partiamo dai dati di impre-sa 4.0. Calenda ha mostrato isuccessi. A partire dal più n%negli investimenti legati a su-per e iper-ammortamento(2017 rispetto al 2016). Ma il

ministro dello Sviluppo eco-nomico - convinto com'èche a rappresentare solo le lu-ci dimenticando le ombre allafine si perda credibilità - haanche evidenziato quello chenon va. Primo: servono tempipiù brevi per i bandi. Quelloper i competence center (igrandi centri al servizio delleimprese messi in piedi dalleuniversità) ha avuto bisogno

di oltre un anno di gestazio-ne. Secondo: il sistema delventure capitai non dà i risul-tati sperati. Sulla tassa sui ro-bot taglia corto: «Suicida».

Calenda indica anche unastrada per il futuro. Che passada un riequilibrio tra super eiper ammortamento a favoredi quest'ultimo. Alla fine a se-gnalare la posta in gioco per ilprossimo governo, è stato pe-rò i presidente di Confindu-stria, Vincenzo Boccia: «LaFrancia punta a diventare ilsecondo Paese industriale. Evisto che questo oggi è il no-stro posto in classifica, o cirassegniamo a diventare terzio dovremo dare battaglia».

Sullo sfondo, il convitato dipietra nei rapporti tra sinda-cati e Confindustria è il pattodella fabbrica. Per Camussoserve un sistema di distribu-zione della ricchezza prodottache premi i salari. Per Boccia ènecessario prima produrrericchezza, e poi decidere co-me dividerla. Nell'incertezzasul da farsi, a tirare le sommepensa il segretario della Uil,Carmelo Barbagallo: «Nonpossiamo impiegare due anniper fare un accordo che ri-schia di durare sei mesi».

Rita QuerzéRIPRODUZIONE RISERVATA

A TorinoII ministrodello SviluppoeconomicoCarlo Calenda,44 anni,allapresentazionedei risultati2017 del PianoImpresa 4.0 -Innovazionee competenze- ieri a Torino,alle Officinegrandiriparazioni

Industria 4.0 Pagina 12

Page 15: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

ArcelorMittal-Ilva, decisione Antitrust entro il4 aprileVertice a Bruxelles nell'ambito dell'indagine antitrust. Per ottenere ilvia libera, secondo indiscrezioni, il leader mondiale dell'acciaioavrebbe tra l'altro deciso cessioni di asset ad Arvedi.

Siderurgia Pagina 13

Page 16: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

Siderurgia. Vertice a Bruxelles nell'ambito dell'indagine antitrust

Decisione entro aprilesull'operazioneIlva-ArcelorMittalAll'esame i «rimedi» per evitare bocciature

Matteo Meneghello

MILANO

La Dg Competition dellaCommissione europea chiama inaudizione ivertici di Am InvestcoItaly. Obiettivo: chiarire i contor-ni dell'operazione Ilva nell'ambi-to dell'indagine antitrust avviatadagli uffici dell'Unione europea,in vista della scadenza previstaperil4aprile (è stata prorogata di5giorni lavorativi rispetto all'ini-ziale deadline del 23 marzo). L'in-contro-presentitragli altriil cfo diArcelorMittal, Aditya Mittal conuna squadra di consulenti, il com-missario dell'Ilva Enrico Laghi, ilpresidente del gruppo Marcega-glia, Antonio Marcegaglia e il re-sponsabile del settore fusioni perla Commissione, Carles EstevaMosso- si è tenuto ieri aBruxelles.

Siamo circa ametàdelpercorsoinaugurato dalla Dg competitionlo scorso 8novembre conl'annun-cio dell'avvio della «fase due» del-l'analisi del dossier. Gli operatoripresenti al vertice di ieri hannocercato di chiarire i dubbi dellaCommissione sull'eventualitàche l'operazione comporti un ri-schio di concentrazione dimerca-to. Secondo fonti vicine al tavolo,l'occasione è servita per appro-fondire le posizioni di Mittal e diIlva: nel giudizio di alcuni consu-lenti che hanno partecipato allariunione il tema antitrust dovreb-be essere ampiamente superabilese il dossier saràvalutato secondoregole e prassi consuete.

Una prima analisi di Bruxellessul dossier ha messo in luce neimesi scorsi alcune criticitànell'of-ferta combinata di ArcelorMittale diIlvaperlaminati a caldo afred-do e zincati. Sarebbe però soprat-tutto su questo ultimo segmento,secondo molti osservatori, cheArcelorMittal si troverebbe, dopol'acquisizione di Ilva, a superarenei fatti una soglia di concentra-

zione critica, in particolare nelmercato del sud Europa. In ItaliaArcelorMittal possiede già, se-condo le ricostruzioni di Platts,una quota di mercato del380 0, chesi unisce a quella di Ilva (8° c) e diMarcegaglia (6%) partner di Mit-talinAm Investco Italy.

L'operazione Ilva è stata notifi-cata alla Commissione il 21 set-tembre. Un mese dopo, il 19 otto-bre, ArcelorMittal ha presentatouna serie diimpegni per risponde-re ad alcune delle riserve prelimi-nari della Commissione, la qualetuttavia non li ha ritenuti «suffi-cienti a fugare i seri dubbi che nu-tre in merito alla compatibilitàdell'operazione con il regolamen-to Ue sulle concentrazioni». LaCommissione ha quindi avviatoun'indagine approfondita sul te-ma, che richiede almeno 9o giornilavorativi di analisi.

Gli accordi tra Am InvestcoItaly e i commissari straordinaridi Ilva prevedono che la cordatanonpossa cercare «rimedi» alri-

NCENTRA IONProbabile un eccesso dicapacità nella zincatura:pronta la cessione di asset adArvedi e la ridefinzionedell'azionariato di Am

schio concentrazione cedendoasset Ilva. In queste settimane Ar-celorMittal si è mossa su altrestrade, raggiungendo un accordocon Arvedi per la cessione del-l'impianto della ex Magona diPiombino, che comprende lami-nazione, decapaggio e tre linee dizincatura. L'azienda toscana harecentemente comunicato ai sin-dacati di avere conferito questi as-set inun nuovo veicolo societario«nell'ambito dell'operazione fi-nalizzata all'ottenimento dell'au-torizzazione, da parte della Com-missione europea ai sensi dellenorme antitrust, all'acquisizionedegli asset dell'Ilva in ammini-strazione straordinaria. Subordi-natamente all'avveramento diquesta condizione - prosegue lacomunicazione - è intenzione diArcelorMittal Piombino proce-dere al conferimento e successi-vamente cedere l'intero capitale»delveicolo societario aFinarvedi,holding di controllo delgruppo si-derurgico cremonese.

Sempre in ottica di rimedio an-titrust, a dicembre Aditya Mittalavrebbe incontrato aRomaiverti-ci di Cdp raggiungendo un accor-dononvincolante (definito,inter-

mini tecnici, term sheet) per valu-tare un investimento di ioo milio-ni da parte dell'ente nella cordataAm Investco Italy, corrisponden-te a una quota del 5-6%. L'opera-zione, sommata ad un'analogamossa, già annunciata, di IntesaSanpaolo nel capitale diAm, con-sentirebbe a Marcegaglia di ridur-re, se non liquidare del tutto, lapropria partecipazione nellacompagine, eliminando così allafonte il rischio che l'impianto diRavenna del gruppo mantovanopossa creare ulteriore concentra-zione nel mercato degli zincati.

Non è escluso che l'esame deirimedi, che dovrebbero esserepresentati ufficialmente a iniziomarzo, faccia slittare il verdetto diqualche settimana (comunquenon oltre aprile) visto che siamogià oltre la metà dei 9o giorni pre-visti dall'indagine. Secondo il re-golamento, è possibile estenderedi altri 15 giorni lavorativi la nor-male durata di 9o giorni se la con-troparte offre rimedi in una faseavanzata. Un'ulteriore dilazionedito giornièpossibileinvece suri-chiesta della controparte.

91 RIPRO D OZIO NE RISERVATA

Siderurgia Pagina 14

Page 17: Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 febbario 2018 Pagina I POLIZZE PROFESSIONISTI Italia Oggi 09/02/18 P. 33

0 11 Commento

Il primo passo per puntare sull'Alta velocità europea

di Antonella Baccaro

fun affare l'acquisto dei treni di Ntv daparte del fondo americano Gip? E perchi? Non c'è dubbio che gli azionisti

della società fondata da Montezemolo e DellaValle riceveranno una remunerazione più cheadeguata del loro investimento . Una sfidalanciata nel 2006 al monopolista pubblico,resa possibile dalla liberalizzazioneferroviaria firmata dall 'allora ministro PierLuigi Bersani, che nessuno immaginavapotesse davvero riuscire in un segmentosofisticato come quello dell'Alta velocità. Unascommessa che a un certo punto sembravacorrere il rischio di deragliare , ma che è statariportata sul binario giusto grazie a unaridefinizione dell'operativo e, diciamolo,

anche a una provvidenziale riduzione delletariffe per l'uso della rete.

E qual è invece il tornaconto di Gip che hamesso sul piatto quasi due miliardi facendosaltare il collocamento in Borsa di Ntv? Éprobabile che il fondo specializzato ininfrastrutture , come gli aeroporti e le retiferroviarie e energetiche , abbia messo gliocchi sul ricco mercato dell'Alta velocità chein Europa sarà liberalizzato a partire daldicembre 2020 . E possibile che Gip stiagiocando in proprio, e che Ntv sia il "cavallodi Troia" che gli consentirà di mettereinsieme le tessere di un mosaico realizzabileattraverso successive acquisizioni . Oppure sipuò ipotizzare che Gip abbia già in tasca unaccordo con qualche operatore europeointeressato a rilevare (in tutto o in parte) unpezzo del mercato italiano, l'unico in Europa

a essere condiviso da un soggetto privato,dunque non "blindato" dalla politica.

I ben informati puntano sulla tracciatedesca (più che su quella francese) e sonopronti a scommettere che questo è solol'inizio di un piano di espansione cheproseguirà. Sarebbe un po' l'equivalentedell'operazione che Lufthansa sta tentandodi fare oggi acquisendo Alitalia. Di cui, dasempre, le interessa il mercato, che inpassato aveva cercato di inutilmente dipenetrare attraverso la controllata LufthansaItalia.

L'acquisizione di Italo era però il colpo piùsemplice da mettere a segno da parte delfondo Gip , perché, quando pure l'aperturadei mercati sarà in vigore , si potrà sperare diacquisire qualche traccia libera sulle trattemeno presidiate . O si dovrà sperare che

qualcuno non si avvalga delle mille deroghecontenute nella direttiva europea, e mettadavvero in gara quelle oggi operate daimaggiori players.

Infine c'è da chiedersi se dall'operazione ciguadagni il Paese. É presto per dire sel'acquisizione avrà un prezzo in termini didimensionamento dell'azienda, dunque diforza lavoro, oppure se ci saranno effetti sulservizio e i suoi costì per chi viaggia. Intanto,mentre molti petti si gonfiano per l'orgogliodi aver suscitato l'interesse di un grossoinvestitore straniero, ci chiediamo che Paesesia quello in cui anche i progetti più visionarinon riescono mai a superare i nostri confini,diventando piuttosto facile preda diqualcuno capace di pensare davvero ingrande.

€ RIPPODUZIONE RISERVATA

CLlni i inli' \ Iu yuuiulosiu aiivi y •r clriud •n•

Alta velocità Pagina 15