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Centro Studi C.N.I. 26 settembre 2016
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Centro Studi C.N.I. 26 settembre 2016 › images › rassegna... · indica per detti interventi di «domotica» l'importo massi-mo di detrazione fruibile, la detrazione può essere

Jun 28, 2020

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Centro Studi C.N.I. 26 settembre 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 26 settembre 2016

Pagina I

SICUREZZA EDIFICI

Censimento della stabilità dei palazzi: è scontro sui fondiCorriere Della Sera Roma 26/09/16 P. 2 Andrea Arzilli 1

BONUS DOMOTICA

Domotica ecobonus in chiaroItalia Oggi Sette 26/09/16 P. 10 Bruno Pagamici 2

HORIZON 2020

Horizon 2020-R&S cumulabiliItalia Oggi Sette 26/09/16 P. 15 Roberto Lenzi 5

BONUS EDILIZIA

«Casa, il bonus per l'edilizia sarà più ampio»Corriere Della Sera 26/09/16 P. 15 8

INDUSTRIA NAVALE

Manager e ingegneri: nuove opportunità nei cantieri in ripresaSole 24 Ore 26/09/16 P. 20 Enrico Netti 9

CERVELLI IN FUGA

Il mondo (e i talenti) degli italiani all'esteroCorriere Della Sera 26/09/16 P. 23 Andrea Ducci 10

OCCUPAZIONE

Estetisti, militari, venditori: i mestieri più giovani nell'Italia che invecchiaSole 24 Ore 26/09/16 P. 2 Francesca Barbieri 13

SICUREZZA INFORMATICA

Cyber-crimine, al contrattaccoItalia Oggi Sette 26/09/16 P. 14 Federico Unnia 17

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Censimento della1111111stabilita dei palazzi:

è scontro sui fondi

Prima i carotaggi per l'anali-si del rischio e poi la messa insicurezza dell'intera zona el'avvio del censimento cittadi-no che, in teoria, dovrebbeportare al passaporto di stabi-lità per ogni edificio di Roma.Servono soldi per trasformarein realtà l'idea del Campido-glio e quindi far partire l'iterche ha come primo obiettivo ilripristino della normalità nel-l'area interessata dal crollodella palazzina ai civici r; e 7 divia della Farnesina (ieri dinuovo zona rossa per il perico-lo di ulteriori crolli). Ora, ladomanda è: a chi tocca finan-ziare il progetto?

Il tema è delicato, al mo-mento Comune e Vigili delfuoco sono concentrati sulrimpallo di responsabilità inmerito alla tragedia sfiorata divenerdì sera. Ma il sospettoche nel retroscena siano giàcominciati i calcoli del post-crollo prende sempre più cor-po. Del resto le casse del Co-mune sono già piuttosto stres-sate e l'assenza di un assessoreal Bilancio complica terribil-mente la (disperata) ricerca difondi da stanziare per la nuovaemergenza cittadina. Gli euro

Il Campidoglio senza soldi e senza assessorecerca una soluzione per avviare i controlli

non è ancora chiaro quantiin realtà ne servano per analiz-zare almeno gli edifici nellezone con affaccio sul Teverepotrebbero arrivare in via ec-cezionale da Vigili del fuoco odalla Protezione civile (leggiGoverno o Regione Lazio).Questa almeno è la speranzadel Campidoglio che, per ilmomento, si sta occupandodelle soluzioni immediate:«Abbiamo cercato di trovaredegli alloggi per le persone ri-maste senza casa ha detto lasindaca Raggi . Ci siamo at-taccati al telefono per cercareuna stanza negli alberghi. Al-lora ho chiesto "ma prima co-me si faceva?" e mi hanno ri-sposto che "c'erano Buzzi eCarminati". Noi questo siste-ma non lo vogliamo. Allora ab-biamo pensato di preparareun bando rivolto agli alberghiche vogliono mettere a dispo-sizione delle camere tutto l'an-no a prezzo calmierato». Unosforzo al tessuto economicodella città per trovare sistema-zione alla quarantina di fami-glie evacuate che hanno chie-sto assistenza al Campidoglio.

Ma se il bando del Comunecopre le esigenze nel breve ter-

mine, è il progetto di censi-mento degli edifici romania cominciare dalla zona inte-ressata dal crollo a generarescintille: i costi delle verifichestrutturali dei fabbricati neipressi di via della Farnesinasono già argomento di scontrotra i tecnici del Comune e deiVigili del fuoco. A dirla tutta,però, è da un mese, esatta-mente dal terremoto di Ama-trice, che le parti si confronta-no con una certa freddezza.

Con ordine: il primo passoda compiere dopo il crollo divenerdì sarebbe l'istituzione diuna «Commissione specialeper verifica stabilità edifici»,cioè una task force comandatadalla sindaca (o da un suo de-legato, probabilmente il viceDaniele Frongia che ieri ha an-nunciato: «In settimana arri-verà in Assemblea la mozioneper il no alle Olimpiadi»), e es-senzialmente composta dalcomandante del Corpo di poli-zia municipale, da un delegatodell'ufficio tecnico comunale,da un rappresentante dell'Asl,più i periti dei Vigili del fuocoe della Protezione civile. Pec-cato però che sia lo stesso or-gano che era stato pensato dal-

A caccia di un ricordo In molti ieri si seno recar.u via Be la Farnesina per scattareimmagni dei palazzo crollato venero e naottoa macerie

l'amministrazione capitolinasubito dopo il terremoto nelreatino per una ricognizioneglobale su tutti i fabbricatiscolastici romani, ma che nonce l'ha mai fatta a comporsi inuna prima riunione. Ora, conl'emergenza nei pressi di pon-te Milvio, cioè nel cuore dellacittà, il tavolo tecnico potrebbefinalmente apparecchiarsi einiziare un confronto sulle re-sponsabilità tecniche ed eco-nomiche di un progetto cosìimpegnativo (soprattutto insenso economico) come quel-lo che punta a elaborare unamappa cittadina sulla stabilitàdegli edifici. Ma il problemaresta: chi paga?

Andrea Arzilli© RIPRODUZIONE RISERVATA

La litePer i costi delleverifiche dei fabbricatiin via della Farnesinatra Comune e Vigili

Le famiglieevacuate di viadella Farnesinache hannofatto richiestaal Campidogliodi assistenzaalloggiativa

Sicurezza edifici Pagina 1

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In urla gul(j(z Enea l clliarrr/lentr rJc'1" fiZlZiL ClE'll ZllCC'1LtlI'Ú sulla bud(fing

Domotica, ecobonus in chiaroPe o tablet per interagire remoto- spese non ammissibili

Pagina a curaDI BRUNO PAGAmici

itolari di reddito d'im-presa, professionisti,cittadini privati e con-domìni possono invia-

re telematicamente all'Eneai documenti che riguardanogli interventi di building au-tomation.

Per usufruire della de-trazione 65% relativa agliimpianti domatici, dal 6 set-tembre 2016 è possibile l'in-vio di tutti gli atti necessariall'ente, il quale ha inoltrereso disponibile sul propriosito un vademecum con leindicazioni per ottenere gliecoincentivi. L'obiettivo èfornire le indicazioni peraccedere a quell'insieme didispositivi multimediali checonsentono il controllo «in-telligente» degli impiantitermici da remoto.

Gli impianti domoticiagevolabili . Alcuni impor-tanti chiarimenti sugli inter-venti detraibili sono arrivaticon la circolare 20/E del 18maggio 2016 dell'Agenziadelle entrate. La detrazionedel 65%, nota anche comeecobonus, si applica all'ac-quisto, installazione e messain opera di dispositivi mul-timediali per il controllo daremoto degli impianti di ri-scaldamento, produzione diacqua calda e climatizzazio-ne nelle unità abitative.

Tali dispositivi garanti-scono un funzionamento ef-ficiente degli impianti e sonodotati di specifiche caratte-ristiche.

La detrazione spetta conriferimento alle spese soste-nute a partire dal 1° gennaio2016. L'Agenzia delle entra-te nella suddetta circolareha precisato che è possibilebeneficiare della detrazio-ne anche nell'ipotesi in cuil'acquisto, l'installazionee la messa in opera dei di-spositivi multimediali sianoeffettuati successivamenteo anche in assenza di in-terventi di riqualificazioneenergetica.

Inoltre, continua l'Agenzia,considerato che la norma nonindica per detti interventi di«domotica» l'importo massi-mo di detrazione fruibile, ladetrazione può essere calco-lata nella misura del 65%delle spese sostenute, senzaalcun limite di spesa.

La guida dell'Enea.L'Enea ha realizzato un va-demecum con i dettagli e leindicazioni per poter usufru-ire delle detrazioni del 65%per la building automation.

La legge di Stabilità 2016ha infatti esteso l'ecobonusper gli interventi di riqua-lificazione energetica allespese sostenute «per l'ac-

quisto, l'installazione e lamessa in opera di dispositivimultimediali per il control-lo da remoto degli impiantidi riscaldamento e/o di pro-duzione di acqua calda e/oclimatizzazione delle unitàabitative».

La guida specifica qualisono i requisiti generali chel'immobile oggetto d'inter-vento deve avere, al momen-to della richiesta, per poterusufruire delle detrazioni,nonché le indicazioni peraccedere agli ecoincentiviper la building automatione la domotica.

Il vademecum si soffermapertanto sulle misure previ-ste dall'ultima legge di sta-bilità che ha introdotto ladetrazione del 65% le speseper l'acquisto, l'installazionee la messa in opera di dispo-sitivi elettronici, elettrici emeccanici che consentano lagestione automatica perso-nalizzata a distanza (da re-moto) di impianti di riscal-damento, di climatizzazioneestiva e per produrre acquacalda sanitaria. Resta sem-pre valido il fatto che i do-cumenti per usufruire delladetrazione delle spese soste-nute vanno inviati tramite ilsito apposito dell'Enea.

Per quanto riguarda i re-quisiti generali che l'immobi-le oggetto d'intervento devepossedere per poter usufru-ire delle detrazioni, occorre

precisare che lo stesso:- alla data della richiesta

di detrazione deve essere«esistente», ossia accatasta-to o con richiesta di accata-stamento in corso;

- deve essere in regola conil pagamento di eventualitributi;

- deve essere dotato di im-pianto di riscaldamento.

I requisiti tecnici. Se-condo la guida dell'Enea,l'intervento deve configurar-si come fornitura e messa inopera, nelle unità abitative,di dispositivi che consentanola gestione automatica per-sonalizzata degli impianti diriscaldamento o produzionedi acqua calda sanitaria odi climatizzazione estiva,compreso il loro controlloda remoto attraverso canalimultimediali, eseguiti in-dipendentemente dalle in-stallazioni e sostituzioni diimpianti di climatizzazioneinvernale.

I dispositivi devono:a) mostrare attraverso ca-

nali multimediali i consumienergetici, mediante la forni-tura periodica dei dati;

b) mostrare le condizionidi funzionamento correnti ela temperatura di regolazio-ne degli impianti;

c) consentire l'accensione,lo spegnimento e la program-mazione settimanale degliimpianti da remoto.

BONUS DOMOTICA Pagina 2

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Qualora i medesimi siste-mi di building automationsiano installati congiunta-mente alle installazioni dipannelli solari per la produ-zione di acqua calda o allasostituzione di impianti diclimatizzazione invernale,previsti rispettivamenteall'articolo 1, commi 346 e347 della legge finanziaria2007, la relativa spesa ri-entra nel valore massimo didetrazione già previsto neimedesimi commi.

Spese agevolabili. Daquanto risulta dalla guidadell'Enea, le spese agevola-bili per l'installazione e lamessa in funzione a regolad'arte di sistemi domoticisono quelle che riguardanola fornitura e posa in operadi tutte le apparecchiatu-re elettriche, elettronichee meccaniche nonché delleopere elettriche e murarienecessarie per l'installazionee la messa in funzione a re-gola d'arte, all'interno degliedifici, di sistemi di buildingautomation degli impiantitermici degli edifici.

Non si ritengono ricompre-se tra le spese ammissibili,l'acquisto di dispositivi chepermettono di interagire daremoto con le predette ap-parecchiature quali telefonicellulari, tablet e personalcomputer o dispositivi simi-lari comunque denominati.

In pratica, gli interventiagevolati risultano unica-mente quelli legati alla cli-matizzazione dell'edificio ealla produzione di acqua cal-da (gli impianti al momentoesclusi, come quelli per la si-curezza, continuano tuttaviaa rientrare nella detrazione50%).

Documentazione da tra-smettere all'Enea . I sogget-ti interessati alla detrazio-ne devono inviare all'Enea,esclusivamente attraversol'apposito sito web (per il2016: http://finanziaria2016.enea.it), entro i 90 giornisuccessivi alla fine dei lavori(come da collaudo delle ope-re o, nel caso di interventidi riqualificazione energeti-ca di basso impatto, come dadichiarazione di conformità),devono inviare la seguentedocumentazione:

- in caso di semplice instal-lazione, non connessa con lasostituzione del generatoredi calore o con l'installazionedi pannelli solari: allegato Eal «decreto edifici»;

- in caso di installazioneconnessa con la sostituzio-ne del generatore di calore(comma 347, legge finanzia-ria 2007): allegato E al «de-creto edifici»;

- in caso di installazioneconnessa con l'installazio-ne di pannelli solari per laproduzione di acqua calda(comma 346, 1. finanziaria2007): allegato F al «decretoedifici».

La documentazione daconservare . I contribuentiinteressati devono conser-vare:

- l'asseverazione redat-ta da un tecnico abilitatoche attesti la rispondenzaai requisiti tecnici richiestioppure la certificazione delproduttore del dispositivoche attesti il rispetto deimedesimi requisiti;

- schede tecniche;- originale dell'allegato E

o F inviato all'Enea, firmato(dal tecnico e/o dal cliente);

- fatture relative alle spesesostenute;

- ricevuta del bonifico ban-cario o postale (modalità dipagamento obbligata nelcaso di richiedente personafisica), che rechi chiaramentecome causale il riferimentoalla legge finanziaria 2007,numero della fattura e rela-tiva data, oltre ai dati del ri-chiedente la detrazione e delbeneficiario del bonifico;

- ricevuta dell'invio effet-tuato all'Enea (codice Cpid),che costituisce garanzia chela documentazione è statatrasmessa.

Nel caso di invio postale,ricevuta della raccomandatapostale.

© Riproduzione riservata-

BONUS DOMOTICA Pagina 3

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Cosa prevedela legge di Stabilità

2016

La legge di Stabilità 2016 ha esteso la detrazionelrpef/lres del 65% prevista per gli interventi volti allariqualificazione degli edifici alle spese sostenute perl'acquisto, l'installazione e la messa in opera di di-spositivi multimediali per il controllo da remoto degliimpianti di riscaldamento e/o di produzione di acquacalda e/o climatizzazione delle unità abitative. Lo scorso30 luglio l'Enea ha pubblicato un vademecum con tuttele informazioni necessarie per richiedere il bonus perl'installazione dei dispositivi multimediali

Sono soluzioni tecnologiche utilizzate per gestire ecoordinare i vari impianti della casa e per risparmiareenergia, che comprendono: gli impianti che regolano latemperatura interna della casa, i sistemi che permetto-

Cosa sono no la visualizzazione dei consumi di luce, gas e acqua,gli impianti i sistemi di gestione a distanza di elettrodomestici odomotici? dell'illuminazione, i sistemi di videosorveglianza, gli im-

pianti che attivano automaticamente tende etapparelle.Tali impianti sono collegati tra loro mediante sistemi in-tegrati dotati di interfacce digitali (display touch screen,smart Tv, smartphone, tablet o computer)

Cittadini privati, condomìni, titolari di reddito da impresa,

Chi può richiedere professionisti, in quanto l'agevolazione si applica non

l'ecobonus per gli solo ai fabbricati residenziali ma a qualunque edificio

impianti domotici? pubblico e privato. La differenza è che per gli edificiresidenziale l'agevolazione spetta anche ai parenti con-viventi con gli aventi diritto (proprietari ecc.)

BONUS DOMOTICA Pagina 4

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Le ,riodi, che apportate al bando dal decreto direttoriale del 14/9: via al nuovo rating

2O2OR&SHorizon cumulabiliIl credito d 'imposta per la ricerca non e aiuto di stato

Pagina a curaDi ROBERTO LENZ!

ontributo cumula-bile con il creditodi imposta per atti-vità di R.&S, la sede

di svolgimento del progettopuò anche non essere nelladisponibilità dell'impresaal momento della presen-tazione della domanda, leaziende consorziate possonoessere fornitori nell'ambitodi progetti di R&S presentatidal proprio consorzio. Sonoquesti alcuni dei chiarimen-ti forniti dal Ministero conla pubblicazione sul propriosito web delle faq aggiorna-te al 19 settembre del bando.Inoltre il Mise con decretodirettoriale del 14 settem-bre ha apportato alcunemodifiche al decreto diretto-riale del 4 agosto 2016, traqueste la rideterminazionedei rating per l'impresa. Eancora, sul tema, con notadel 13 settembre, il Mise hadato indicazioni su come pro-cedere in caso di variazionisoggettive per operazionisocietarie o cessioni, succes-sivamente all'assegnazionedel contributo.

L'agevolazione è cumu-labile con il bonus R&S. Ilcontributo del bando Horizon2020 può essere cumulatocon il credito di imposta perattività di R&S, in quantoquesto ultimo non costitui-

sce aiuto di stato. Lo ha riba-dito il Mise specificando chel'agevolazione Horizon 2020non è cumulabile con altreagevolazioni pubbliche con-cesse per le medesime spese,incluse quelle concesse sullabase del regolamento (Ue)n. 1407/2013 della Commis-sione del 18 dicembre 2013sugli aiuti «de minimis», pre-cisando allo stesso tempo cheil divieto di cumulo agiscesolo qualora le agevolazionisiano qualificabili come aiutidi stato ai sensi dell'articolo107 del Trattato.

La sede del progettopuò essere anche nondisponibile al momentodella domanda . Un altrovia libera riguarda coloroche non hanno ancora ladisponibilità delle unità lo-cali nelle quali sarà svoltoil progetto di R&S. Il Miseha precisato che non è ri-chiesto che tali unità localisiano nella disponibilità delsoggetto proponente al mo-mento della presentazionedella domanda di agevola-zioni. È sufficiente che losiano al momento dell'avviodel progetto di R&S. Ricor-diamo che i progetti possonoessere avviati dopo la pre-sentazione della domandadi contributo e non oltre 3mesi dalla data del decretodi concessione. Per data diavvio del progetto si inten-

de la data del primo impegnogiuridicamente vincolante aordinare attrezzature o diqualsiasi altro impegno cherenda irreversibile l'investi-mento, a seconda di qualecondizione si verifichi prima.Nel piano di sviluppo (alle-gato 3 al D.D. 4 agosto 2016)presentato unitamente alladomanda di agevolazioni,precisa il Mise, devono esse-re evidenziati tutti gli ele-menti atti a dimostrare l'ef-fettiva capacità di avviare ilprogetto nei termini previstiivi inclusi quelli inerenti laconcreta capacità di acquisi-re la disponibilità delle unitàlocali coinvolte.

I chiarimenti relativi aiprogetti in partenariato.In caso di progetti presentatida consorzi, il Mise ha preci-sato che il costo dei servizi diconsulenza erogati e fattura-ti dalle imprese consorziatesono finanziabili, nel rispettodelle condizioni previste inmerito alla rendicontazionedei costi. A tal proposito, infase di presentazione delladomanda di agevolazioni, al

fine di consentire un'anali-si dettagliata del progettoproposto e, quindi, dei varisoggetti che lo sviluppanoe della loro capacità a far-lo, i costi e le spese previstea carico dei consorziati de-vono essere adeguatamen-te evidenziati nel piano disviluppo (allegato 3 al D.D.4 agosto 2016) indicando lasuddivisione prevista tra ivari consorziati. I progetti dicooperazione internazionaleSeal of excellence» non sono

finanziabili sul bando Hori-zon del Mise. Lo precisa unafaq in quanto vige l'obbligodi svolgimento delle attivitàdi R&S esclusivamente nel-le Regioni meno sviluppate,nelle Regioni in transizionee, nel caso di progetti con-giunti, per una quota nonsuperiore al 35% dei costiammissibili, anche in altrearee del territorio nazionale.Il progetto di cooperazioneinternazionale non è quindifinanziabile in quanto non èpossibile agevolare parzial-mente il progetto per la solaparte realizzata nel territo-rio nazionale. I progetti «Sealof excellence» sono i progetti

I I v-,, 2020-W!,,,

Horizon 2020 Pagina 5

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di R&S presentati nella fase2 del Programma StrumentoPmi «Orizzonte 2020», a cui èstato riconosciuto, un sigillodi eccellenza che attesta lavalutazione positiva otte-nuta dal progetto, ma chenon sono stati finanziatiper mancanza di fondi. Re-lativamente alla possibilitàper gli organismi di ricercadi partecipare a più proget-ti congiunti mediante propriistituti, dipartimenti o altreunità organizzative-funzio-nali dotati di autonomiagestionale, organizzativa efinanziaria, il Mise ha spe-cificato come poter attestaretale autonomia. In particola-re ha precisato che la valuta-zione della presenza di talerequisito deve essere basatasulla documentazione costi-tutiva e organizzativa, come,per esempio, lo statuto, l'at-to costitutivo, le disposizio-ni organizzative e l'ulterioredocumentazione atta a dimo-strare la possibilità dell'isti-tuto, dipartimento o dell'uni-tà organizzativa/funzionaledi prendere autonomamen-te impegni sia in relazioneall'utilizzo del personale edella struttura sia in meritoa obbligazioni finanziarie. Èsulla base di tali elementiprobatori che l'organismoall'atto della presentazionedella domanda deve fondarela propria valutazione che,comunque, rimane sottopo-sta all'istruttoria del Mise.

Bilanci consolidati alposto di quelli dell 'azien-da: cosa cambia . Con de-creto direttoriale del 14 set-tembre il Mise ha apportatodelle modifiche al decretodirettoriale del 4 agosto cheha stabilito le modalità e itermini di presentazione del-le domande di contributo. Inprimis è stato chiarito che ilrequisito di ammissibilitàdella disponibilità di almenodue bilanci approvati al mo-mento della presentazionedella domanda di contributo,può sussistere con riferimen-to agli eventuali bilanci con-solidati dello stesso soggettorichiedente oppure dell'im-presa partecipante. La sceltaè importante in quanto sullatipologia di bilanci prescel-ta saranno determinati i

punteggi riferiti al criterioeconomico-finanziario. Inproposito il Mise in una faqha precisato che non è am-messa una soluzione cheassuma i dati contabili e leinformazioni del soggettoproponente per un esercizioe quelli del bilancio consoli-dato per l'altro esercizio. Insecondo luogo è stato sta-bilito che, nel caso in cui ilsoggetto interessato abbiautilizzato i dati contabili ele informazioni degli ulti-mi due bilanci consolidatidell'impresa controllante, ildecreto di concessione deveessere sottoscritto anche dallegale rappresentante dellastessa impresa controllantea titolo di assunzione, in soli-do con il soggetto proponen-te, delle responsabilità, de-gli oneri e delle obbligazioniderivanti dalla concessionemedesima. Infine sempre peril tramite del decreto sonostati modificati alcuni alle-gati tra cui il n. 10, al finedi rideterminare al punto1 «Rating dell'impresa», ipunteggi che determinano lecategorie di rating da attri-buire al soggetto proponente.I punteggi sono stati retti-ficati come segue: «ottimo»,per un punteggio compresotra 27 e 16; «buono», per unpunteggio inferiore a 16 efino a 11; «soddisfacente»,per un punteggio inferiorea 11 e fino a 3,2 e «scarso»,per un punteggio inferiore a3,2. Da tenere presente checon un punteggio scarso nonè possibile presentare la do-manda di contributo.

-© Riproduzione riseru

Horizon 2020 Pagina 6

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l 'imposta ricerca ® ami

chiarimentî del Mîse

Contributo cumulabile con bonusR&S

Sede del progetto: à sufficienteche sia disponibile al momentodell'avvio delle attività di R&S

Progetti presentati da consorzi:le imprese consorziate possono

essere fornitori

Finanziabili anche le consulenzeda parte di fomitori esteri

Progetti "Seal of excellerEce' acooperazione internazionale nonfinanziabili in quanto parte deiprogetto si svolge fuori d< II'ótalia

Horizon 2020 Pagina 7

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Casa, il bonus per l'euma sarà più ampio»

ROMA «Staremo dentro i vinco-li europei, ma dentro questi cimuoveremo per rilanciare lacrescita in modo deciso. E ilmomento di fare un salto diqualità». Pierpaolo Baretta,sottosegretario al ministerodell'Economia, garantisce chequella attesa per la fine di otto-bre con la legge di Bilancio,«non sarà una manovra di gal-leggiamento, perché serve unascossa».

La crescita dell'economia èmolto deludente, ma i margi-ni per dare una sferzata al-l'attività sembrano piuttostostretti. È così?

«È un momento difficile,non c'è dubbio. Siamo costrettia fare i conti con una riduzionedelle stime sulla crescita, chedipende molto dal peggiora-mento del quadro internazio-nale, economico e politico.Mentre in Italia c'è poca fidu-cia, si fanno pochi investimen-ti, c'è un clima di attesa».

Anche i dati non aiutano.

Pei 'oniIn materia di pensioni,confermatala misurache permetterà l'uscitaanticipata dal lavoro

Il viceministro Barena: puntiamoalla messa in sicurezza degli edificiPer le imprese forti incentiviCon la manovra una scossa al Paese

L'Istat ha rivisto al ribassol'aumento del Pil, ma al tem-po stesso ci dice che siamofuori dalla recessione.

«Non è una contraddizione.Sono tre anni che il PII aumen-ta, ma troppo poco. E ora è ar-rivato il momento di spingere.Usando le risorse che abbiamoin modo mirato, e con unastrategia non limitata a un an-no, ma di medio periodo, co-minciando dalle imprese.

Per il piano industria 4.0 cisono 13 miliardi di incentivi.

«Dobbiamo favorire gli inve-stimenti e premiare le impreseche li fanno. Per questo saràconfermato e rafforzato il su-perammortamento, la possibi-lità per le imprese di scontarefiscalmente le spese fatte perinnovare gli impianti e alzarela qualità della produzione. Èun piano di respiro ampio, chesi accompagna alla riduzionedell'Ires, l'aliquota fiscale.L'Italia è il secondo Paese ma-nifatturiero d'Europa, l'indu-stria può tornare a essere l'or-goglio nazionale, e anche que-sto piano di sistema può aiuta-re a ricreare un clima difiducia».

Bisognerà spingere anchesui consumi delle famiglie.

«C'è un meccanismo, quellodel bonus del 65% sulla riquali-ficazione energetica degli edi-fici, che funziona benissimoper stimolare sia i consumidelle famiglie che l'attività del-le imprese. In questi ultimi an-ni, con la crisi, il bonus ha pro-dotto 27 miliardi di investi-menti».

Lo rafforzerete?«Pensiamo di sì. Di esten-

derlo ad esempio ai condomi-ni, e alla messa in sicurezza si-

smica delle case. Se possibileriducendo ï1 periodo, oggi die-ci anni, entro il quale i contri-buenti possono recuperare ilcredito».

E chi ha redditi bassi e pa-ga poche tasse come fa a go-dere del bonus?

«Se riusciamo a mettere apunto un meccanismo di que-sto genere, e ne facciamo unelemento strategico, anche delpiano Casa Italia, troveremo glistrumenti per tutelare i menoabbienti».

Non tutti hanno risorse dainvestire o i margini per go-dere dello sconto fiscale inun decennio.

«Le famiglie possono già ce-dere il bonus fiscale all'impre-sa che realizza i lavori. Orapensiamo di estendere questomeccanismo al condomini. Lacessione del credito alle ban-che che eventualmente conce-dono il prestito è più difficile,anche per le norme Ue, mastiamo lavorando per trovaresoluzioni».

A proposito di banche, inmanovra ci saranno stru-menti per agevolare lo smal-timento degli esuberi nel si-stema?

«È un problema serio. Con-fermeremo la possibilità diusare in sette anni il fondo fi-nanziato dal sistema, ma nonpotremo sollevare le banchedal contributo Naspi, per la di-soccupazione, anche se loronon ne usufruiscono. Non pos-siamo esonerare un singolosettore, ma il problema esiste euna qualche soluzione andràstudiata».

Tornando alla manovra, siriuscirà a eliminare l'aumen-to dell 'Iva, che viene rinviatodi anno in anno , una volta pertutte?

«Nonostante con l'inflazio-ne a zero l'aumento dell'Ivaavrebbe un impatto limitato, ilnostro obiettivo è scongiurar-lo. Per il 2017 è un impegnoche vale 15 miliardi di euro,gravoso. Cercheremo di copri-re il minor gettito con misure ilpiù possibile strutturali, cosìda alleggerire il costo della ste-rilizzazione negli anni futuri».

È confermato l'interventosulle pensioni.

«Sì, ci sarà la flessibilità inuscita e faremo in modo chealcune fasce di lavoratori inmaggior difficoltà non debba-no sopportare penalizzazioninel momento in cui utilizze-ranno questo strumento. Èun'ottima misura sia dal puntodi vista sociale, che industria-le, perché una delle compo-nenti della crescita è un ricam-bio generazionale non trauma-tico nei luoghi di lavoro».

La Ue ci lascerà fare?«Abbiamo fatto le riforme,

ottenuto i risultati e rispettatole regole. Siamo credibili».

M. Sen.© RIPRODUZIONE RISERVATA

PierpaoloBaretta , classe1949, èsottosegretarioall'Economia

Bonus edilizia Pagina 8

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Manager e ingegneri:nuove opportunitànei cantieri in ripresaEnrico Netti

Project manager, ingegnereelettronico, responsabile com-merciale, architetto dicommes-saeprojectengineer. Sono alcu-ni dei profili più richiesti daicantieri di nautica da diporto se-condo Wyser, società interna-zionale di Gi Group specializza-ta nella ricerca e selezione dimiddle e senior managementspecializzato.

Il settore sta cercando la viadella ripresa ci cantieri sono allaricerca di figure di alto profilo.Tra quelle più richieste ci sono,appunto, il project manager, chedeve saper unire le competenzetecniche e produttive conunfor-te orientamento alle richieste delcliente, l'ingegnere elettronicoper sistema di bordo e il respon-sabile commerciale, con forticompetenze tecniche ed elevataesperienza.

Secondo Wyser, è molto ri-chiesto anche l'architetto di corri-messa, che affianca il project ma-nager, soprattutto in cantieri cheproducono scafi fino a 35 metri,mentre in cantieri di yacht dai 6ometri in su la figura chiave risultaessere il project engineer, focaliz-zato sullagestione dell'ufficio tec-nico che si occupa di realizzare ilprogetto passando dalla fase didesign a quella dell'industrializ-zazione e produzione.

I candidati devono essere in

possesso della laurea in ingegne-

ria navale, nautica, meccanica,

elettrica ed elettronica, laurea in

architettura eyacht design.Intut-

tiicasile competenze tecniche le-

gate alla conoscenza del prodotto

e del settore devono essere ac-

compagnate da capacità relazio-

nali, flessibilitàmentale e approc-

cio internazionale.

Il mercato della nautica, poi, si

sta sempre più orientando versole nuove tecnologie green eversolo sviluppo di scafi sempre piùecocompatibili.

«Icantieri simuovono anche intermini diriorganizzazione inter-na per disegnare nuovi processi eaffrontare al meglio le sfide delnuovo mercato - aggiunge CarloCaporale, ad di Wyser Italia-. Inquesto scenario è evidente l'esi-genza di reperire manager, diret-torigenerali e amministratori chesiano in grado di pianificare stra-tegicamente le attività».

I livelli retributivi e le oppor-tunità di carriera non fanno di-fetto. Un project manager, peresempio, hauna retribuzione trai45 e i 6omila euro e sipuò orien-

le posizioni aperteTraci sono anche quelledi architetto di commessa,responsabile operationse ufficio acquisti..........................................................................

tare verso una carriera commer-ciale o tecnica. L'architetto dicommessa e il project engineerviaggiano su un range retributi-vo traiq o e i 5omila euro, mentreper il sales manager c'è unapartefissa e una variabile. La retribu-zione di un candidato con alme-no sette annidi esperienzaparteda roomila euro e può raddop-piare.Wyser è attualmentealla ri-cerca di candidati per ricoprire leposizioni di project manager, re-sponsabile ufficio acquisti e re-sponsabile operations.

Maggiori informazioni su:it.wyser-search.com

[email protected]) RIPRaouuON E RISERVATA

Industria navale Pagina 9

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Clima, cibo, sistemi urbaniLe sfide del futuronella conferenza Aspenviste dai connazionaliche lavorano lontano

testi a cura di Andrea Ducci

Un pool di talenti italiani che vive all'estero chiamato aesercitarsi e confrontarsi sugli effetti dei cambiamenticlimatici e sulle cosiddette Smart Cities. Nella sede dell'AspenInstitute Italia si svolge l'ottava conferenza della Comunità deiTalenti per discutere delle sfide tra efficienza e sostenibilitàall'interno dei sistemi urbani nell'era digitale e di sicurezzaalimentare, affrontando le diverse dimensioni correlate al

" Ira. Gtorenza.rla

cibo: disponibilità, accesso e utilizzo. I lavori della conferenzasono iniziati ieri e proseguono oggi, approfondendo il temadel cambiamento infrastrutturale nelle grandi città. Nellemetropoli occidentali e nelle megalopoli dei Paesi emergenti,del resto, sarà generato entro il 2025 un terzo della crescitadel Prodotto interno lordo mondiale. I due studi integrali, ilprimo, sugli effetti dei cambiamenti climatici e l'altro sullacreazione di valore attraverso le Smart Cities, sono disponibilisul sito di Aspen (www.aspeninstitute.it).

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ro Trivellato

«Molti progetti bloccati « 1 orme, fisco , burocraziadal nostro pessimismo » Ancora troppi vincoli»

1n programma Erasmus in Finlandia epoi una stagione oltreoceano come

visiting scholar alla Ohio State University.E ancora sei mesi nella Silicon Valley astudiare come si fa un business pian, conl'obiettivo di irrobustire il percorso di for-mazione iniziato con la laurea in biotecno-logie mediche all'Università di Modena.Totale 15 anni all'estero. Chiara Giovenzanaha scelto di specializzarsi lontano dall'Ita-lia. Salvo decidere di rientrare alla base.«Sono tornata, felice della mia scelta e dapochi mesi lavoro con la Fondazione Cassadi Risparmio di Modena», spiega, «agliitaliani rimprovero l'eccesso di pessimis-mo che rallenta la possibilità di ottenereformidabili risultati lavorando sullaformazione e sui progetti di education».

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n veste di consulente, prima in Value1 Partners e poi in MclGnsey, PieroTrivellato ha sempre lavorato all'estero. Nel2013 ha cambiato lavoro per trasferirsi inThailandia, dove sovrintende alle attivitàinternet e digitali della compagniatelefonica Dtac. Tradotto vuol dire 27milioni di clienti in un mercato ad altotasso di crescita, sebbene corredato dagrandi distorsioni tra Bangkok (la primacittà al mondo per connessioni aFacebook) e le zone rurali. «In Italia ilsettore delle telecomunicazioni scontaalcuni gravi ritardi e mancanze, le start updevono tuttora misurarsi con vincolinormativi, amministrativi e fiscali. Però siavverte che da parte delle istituzioni c'è oravoglia di dare risposte certe e univoche».

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w

Cervelli in fuga Pagina 10

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Alberto Sangioi axlni Vincentelli

«L'idea e riportare indietroil meglio dell'esperienza»

1T on mi ritengo un cervello in fuga,«piuttosto un cervello impiantatolontano dall'Italia con l'intento di restituiree riportare indietro qualcosa», sottolineaAlberto Sangiovanni Vincentelli,professore all'università di Berkeley apartire dal 1976. Da allora, oltre ainsegnare nel dipartimento di ingegneriaha fondato Cadence e Synopsis, entrambequotate a Wall Street. Con l'Italia hamantenuto un filo diretto, ricoprendo ilruolo di presidente di comitato nel FondoStrategico Italiano e membro del consiglioscientifico del Cnr. «Oggi faccio parte delconsiglio esecutivo dell'Istituto italiano ditecnologia» e come strada da seguireindica l'Human Tecnopole, il poloscientifico che sorgerà sull'area Expo.

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`a.i7Yr.a Andriani

«In Italia tante eccellenzemanca la pianificazione»

T utto è iniziato come giovanefunzionario nella Polizia di Stato alla

questura di Bari . Roraima Andriani da 23anni vive all'estero, dove ha costruito unacarriera prima all'interno di Europol e oggidell'Interpol . A Lione nella sededell'Organizzazione internazionale dellapolizia Andriani è direttore neldipartimento Crimine Organizzato eEmergente . «Ho lavorato a lungo nelGabinetto del Segretario Generale,gestendo l'attività di un'organizzazione cheopera con 17 banche dati mondiali e conta19o Paesi membri», racconta. «L'Italia alivello investigativo e di contrasto alcrimine è un'eccellenza . A mancare sono lapianificazione strategica e un modello dimisurazione delle performance».

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Frr--zcesca Casa io

«Una rete internazionaleper tutelare i beni culturali»

rancesca Casadio dirige il laboratorio dij' analisi scientifiche sulle opere d'artedell'Art Institute di Chicago.«Un'eccellenza basata su un modelloorganizzativo dove restauratori, storicidell'arte, esperti scientifici e artistianalizzano le opere per stabilirne sia laveridicità sia il progetto di restauro»,racconta Casadio . Arte e tecnologia sistanno, del resto , rivelando un connubiocapace di attrarre investimenti ecompetenze . «II nostro dipartimento haraccolto 15 milioni di dollari e, osservandol'Italia, uno degli obiettivi è utilizzare italenti italiani all'estero per costruire unpotente network internazionale per lostudio e la tutela dei beni culturali, chesono patrimonio dell'umanità».

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Cervelli in fuga Pagina 11

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«Impariamo a valutaregli obiettivi raggi ti»

Una carriera a metà strada tral'accademico e l'imprenditore. Da un

lato la cattedra di Geoinformatics e DataScience all'università di Salisburgo,dall'altro il ruolo di vicepresidente di unasocietà quotata al Nasdaq di Wall Street. AEuro Beinat non sfugge il fronte su cuiintervenire per cambiare passo negliatenei italiani e non disperderecompetenze e conoscenza. «Non lontanoda noi, in Svizzera, D Politecnico di Zurigoè diventato in pochi anni un'eccellenza,assegnando ai capi dipartimento ilcompito di misurare gli obiettivi ottenuti.Come? Semplice: contando i brevettirealizzati, le pubblicazioni scientifiche e leposizioni assunte dagli studenti una voltausciti dall'università».

La quotamedia dei Piidesti natadall'Italiaa ricercae svilupponel quadriennio2011-2014.Siamo al 18°posto nellaclassifica deiPaesi Ocse, esotto la mediaUe a 28

I laureatitra gli italiani, aldi sotto diRegno Unito(42%), Francia(32%) Germa-nia (27%) edella mediaOcse (33%).L'Italia destinaall'università109 euro adabitante, Fran-cia e Germaniaoltre 300

MilaI docentie ricercatori

impegnati

negli atenei

italiani nel

2015 rispetto a

quelli che vi

lavoravano nel

2008. É un calo

considerevole

visto che nel

complesso

l'anno scorso

erano 60 mila

f

Il tassodi riduzione

degli stanzia-

menti pubblici

per l'università

in Italia tra il

2009 (erano

7.485 milioni)

al 2016 (sono

stati 6.556

milioni). In

Germania sono

cresciuti del

20%tra il 2010

e il 2013

0 RIPRODUZIONE DDERVA'A

Cervelli in fuga Pagina 12

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Per i docenti universitari ordinariun-'età media di sessant'anni

Meno di 36 anni nella carta d'identitàdei lavoratori somministrati

Estetisti, militari, venditori:i mestieri più giovaninell'Italia che invecchiaSu 100 categorie solo 30 hanno un'età inferiore alla mediaNella squadra dei «senior» la maggior parte dei dipendenti pubbliciFrancesca Barbieri

I più giovani sfiorano i 36anni, i più vecchi ne hanno qua-si sessanta. Nel mezzo, un cen-tinaio di "professioni". Non unviaggio temporale, ma l'istan-tanea scattata ai lavoratori ita-liani, selezionatitra ipiùnume-rosi nei settori pubblico e pri-vato e tra le libere professioni eclassificati inbase all'etàmediadelle forze in campo.

Il gap tra primi e ultimiSecondo il monitoraggio rea-lizzato dal Sole 24 Ore, tra la ca-tegoriapiù anziana c quella piùgiovane la distanza è di 24 anni:i professori ordinari all'univer-sità hanno un'età inedia vicinaai 6o anni, mentre agli antipodii lavoratori "somministrati"dalle agenzie per il lavoro nehanno poco meno di 36.

La squadra dei senior schierain campo quasituttiidipenden-ti pubblici: dai prefetti ai magi-strati, dagli insegnanti di scuo-la di vario ordine e grado agliimpiegati ministeriali, regio-nali e degli enti locali. Trai pro-fessionisti iscritti all'albo, ra-gionieri e notai - 53 anni ciascu-no - sono le categorie più matu-re, con un distacco di due annisui medici.

Il gruppo dei junior invecepuò contare su lavoratori di dif-ferente estrazione: psicologi,contabili, militari delle forzearmate e di polizia, tecnici in-

formatici e magazzinieri, par-rucchieri, estetisti e venditori.

Allacontadeinumeri,però, aprevalere sono nettamente ipiù anziani: i primi 70 posti so-no occupati da lavoratori da 43anni e mezzo in su, cioè al di so-p ra dell'etàmediadel lap opola-zione attiva.

«La presenza di una forza la-voro piuttosto "matura" non èaffatto sorprendente - com-menta Giancarlo Blangiardo,docente di demografia all'uni-versità di Milano Bicocca - siaperché ïlricambio generazionetra gli occupati fatica a ringio-vanire il collettivo, sia perchéstrutturalmente la popolazio-ne italiana in età attiva è andatavia via invecchiando».

Il trendL'età media della popolazioneattiva nella fascia 2o-64anni(come detto 43 anni e mezzo)vede il nostro Paese al secon-do posto, dopo la Germania,nella graduatoria dei più vec-chi in Europa.

«Negl i ultimi dieci anni l'etàmedia del potenziale produtti-vo italiano si è accresciuta di unanno e tre mesi» puntualizzaBlangiardo: eravamo il settimopaese più maturo nel 20o6, sia-mo arrivati aun passo dalverti-ce nel 2015.

Da un confronto tra il 20o6 eil 2015 realizzato dal centro stu-di Datagiovani per Il Sole 24

Ore, emerge che i casi più cela-tanti di innalzamento dell'etàmedia nel settore privato sonoquelli dei commercianti e delleprofessioni qualificate nei ser-vizi alla persona (assistenza ainon autosufficienti, governan-ti, baby sitter), entrambi invec-chiati di otto anni. Ingrigiti an-che impiegati di segreteria,operai edili specializzati, re-ceptionist, bidelli e portantini,con cinque anni in più.

«L'unico mestiere che "rin-giovanisce" - spiega MichelePasqualotto, ricercatore diDatagiovani - è quello deicommessi di vendita, che van-tan o un anno in meno, mentresono quasi stabili (invecchiati

solo di un anno) bracciantiagricoli e giardinieri, architet-ti, biologi, agronomi, farmaci-sti e veterinari».

Nel settore pubblico l'etàmedia sfiora i 5o anni: un balzoin avanti di quasi sei anni dal2ooi a12on4, inprimis per effet-to dell'utilizzo in forma sem-pre più estesa del blocco delturnover.

Le quote rosaMettendo,infine, sotto la lenteil legame tra età e presenzafemminile emerge che il link èpiù stretto nella pubblica am-ministrazione (all'aumentaredell'età media crescono le quo-te rosa), mentre è molto bassonel settore privato e nelle pro-

Occupazione Pagina 13

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fessioni autonome.«Il massimo si tocca tra le

insegnanti -sottolinea Danie-la Del Boca, ordinario di Eco-nomia politica all'universitàdi Torino - dove l'elevata etàmedia (So anni alla scuola se-condaria, ndr) può essere pro-blematica per lo sviluppo co-gnitivo e non cognitivo dei ra-gazzi, poiché caratteristichecome età, entusiasmo e ag-giornamento dei docenti so-no cruciali».

Ingenerale, poi, ci sono pro-fessioni che restano "domina-te" dagli uomini: dagli operaiedili specializzati (in fondo al-la classifica con lo 0,2%) aglielettricisti, dalle forze di poli-

zia ai vigili del fuoco, fino adarrivare a tecnici ingegneri emeccanici, si registrano quoterosa inferiori al 10%, rispetto auna presenza femminile me-dia sul mercato del lavoro in-torno al42per cento. «IlnostroPaese - conclude Luigi Campi-glio, ordinario di Politica eco-nomica all'università Cattoli-ca di Milano - continua a carat-terizzarsi per tassi di attivitàfemminile tra i più bassi d'Eu-ropa, conseguenza da un latodi possibili fenomeni di lavorosommerso e dall'altro di unasituazione strutturale di man-catavalorizzazione del poten-ziale delle donne all'interno dialcuni settori».

RIPRODUZIONI RISERVATA

Occupazione Pagina 14

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L'età media in anni dei lavoratori dei settore pubblico, delle aziende privatee dei professionisti italiani e la relativa quota percentuale di genere femminile Scala età media

° PROFESSORI ORDINARIUNIVERSITÀ

21 CARRIERA PREFETTIZIA

3° DIPENDENTI MINISTERIALI

4° DIPENDENTI PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

RAGIONIERI

6° NOTAI

6° DIPENDENTI ENTI PUBBLICI

NON ECONOMICI

12° DIPENDENTI REGIONALI,PROVINCIALI E COMUNALI

15° MEDICI

16° DIRIGENTI CHIMICA

11° DIPENDENTI SCUOLA

16° INSEGNANTI ISTITUTI D'ARTEE CONSERVATORI

19° DIPENDENTI ENTI DI RICERCA

26° INSEGNANTI DI SCUOLA MEDIAE SUPERIORE

21° MAGISTRATI

221 iCONSULENTI DEL LAVORO

23° DIPENDENTI SERVIZIO SANITARIONAZIONALE

24° DIPENDENTI DELLE REGIONIA STATUTO SPECIALE

25° GIORNALISTI 561 SPECIALISTIIN SCIENZE SOCIALI

Età media Q°ata i

RESPONSABILIDI PICCOLE AZIENDE

26°

21° CUSTODI

26° ATTUARI

29° RICERCATORI UNIVERSITARI

36° DENTISTI

31° AGRICOLTORI E OPERAI AGRICOLISPECIALIZZATI

DIPENDENTI AUTORITÀ GARANTI

E DI VIGILANZA

INSEGNANTI DI ELEMENTARIE SCUOLA MATERNA

36° COMMERCIANTI

37° QUADRI CHIMICA

ALLEVATORI

AGRONOMI E FORESTALI

36°

39°

46° BABYSITTERE BADANTI

41° IMPIEGATI UFFICIO POSTA

42° COMMERCIALISTI

GEOMETRI

VIGILI DEL FUOCO

43°

44°

45° VETERINARI

46° ARCHITETTI

41° COLF

SEGRETARI46°

49° OPERAI SPECIALIZZATINEL TESSILE

Occupazione Pagina 15

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Commercianti e baby Bitter le categorie Numerose e con età elevata nella scuolache sono maggiormente «invecchiate» mentre restano poche nei ruoli tecnici

-L ,

Prevalgono i senior tra sindacalisti, banchieri,manager e consiglieri d'amministrazione

51° ANALISTIDIGESTIONE

52° ADDETTI ALLE PULIZIE

TECNICI FINANZIARIE ASSICURATIVI

54° TECNICI COMMERCIALI

55° VENDITORI AMBULANTI

56° AUTISTI

57° INFERMIERI DEL SSN

56° INGEGNERI

59° DIPLOMATICI

69° AVVOCATI

61° PROFESSIONI QUALIFICATENEI SERVIZI SANITARI E SOCIALI

62° TECNICI DELLA SALUTE

68° FARMACISTIE NUTRIZIONISTI

64° ADDETTI SPORTELLIBANCARI

65° PAESAGGISTI

66° TECNICI DI PRODUZIONE

61° VIGILANTES

66° FABBRI

69° FALEGNAMI

10° CORPI DI POLIZIA

11° GUARDIA DI FINANZA

72° PSICOLOGI

13° CONTABILI

74° OPERAI ADDETTIALLE CONFEZIONI

15° IMPIEGATI CHIMICA

76° BRACCIANTI AGRICOLIE GIARDINIERI

77° I SPECIALISTI CHIMICA, FISICA,INFORMATICA, MATEMATICA

80° MECCANICI E MONTATORI

81° ARTIGIANI E OPERAI EDILI

92°' DIPENDENTI STUDIPROFESSIONALI

83° RESPONSABILIACQUISTI E VENDITE

84°'', IMPIEGATI DELLA LOGISTICA

81° SALDATORI

68°' ELETTRICISTI

89° OPERAI EDILI SPECIALIZZATI

90° CONDUTTORI DI MACCHINENELLA GOMMA PLASTICA

91° RECEPTIONIST

92° OPERAI ADDETTI ALL'ASSEMBLAGGI(DI PRODOTTI INDUSTRIALI

93° TECNICI INFORMATICI,TELEMATICI E TLC

94° OPERATORI CATENE MONTAG611)AUTOMATIZZATE E ROBOT

95° DIPENDENTI CORRIERE ESPRESSO

9V ESTETISTIE PARRUCCHIERI

91° DIPENDENTI DI BAR E RISTORANTI

98° ADDETTI ALLE VENDITE

99° FORZE ARMATE

100° LAVORATORI SOMMINISTRATI

Occupazione Pagina 16

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Lo f to scattata da Allea & Uver,yr: crescono gli investimenti per la sicurezza informatica

Cyber crimine, al contrattaccoAttacchi in aumento del 38%. A colpire sono i dipendenti

Pagina a curaDi FEDERICO UNNIA

1 cyber-crime, ovvero ilcrimine informatico, co-stituisce uno dei tre mag-giori pericoli avvertiti dalle

imprese, assieme a tutela del-la concorrenza, furto di dati eknow how e la minaccia terro-ristica. Ma nella maggior partedei casi , più che la condotta il-lecita da parte di terzi , il nemi-co si nasconde all'interno. Edè rappresentata da un mix dicomportamenti scorretti (con-sapevoli o meno) da parte deipropri dipendenti , sempre piùa contatto con mole di informa-zioni sofisticate e complesse,strumenti di comunicazione econnessione sempre più inte-grati tra di loro.

E il dato che emerge dallostudio Cyber-security - the th-reat from within, realizzato alivello internazionale dallo stu-dio legale Allen & Overy, chemette a confronto , partendodai più recenti dati sulla di-mensione della cyber-security,l'efficacia della disciplina vi-gente nei principali paesi: StatiUniti, Hong Kong, Germania,Inghilterra , Francia, Italia,Belgio e Olanda.

Il dato che emerge è l'impor-tanza che assume il controllopiù efficace all'interno dell'or-ganizzazione aziendale. Tantole grandi multinazionali , stori-camente più sensibili e atten-te al problema , quanto le Pmi,vivono con preoccupazione laminaccia informatica che puòderivare da condotte quali ilphishing ( l'accreditamentopresso terzi utilizzando dati

personali acquisiti a insaputadi un altro soggetto) o lo spywi-re (software che raccolgono edelaborano dati a insaputa deilegittimi titolari).

Il fenomeno . Secondo lestime del Global state of inno-vation security survey 2016,realizzato da PwC su 10 milatop manager di 127 paesi (oltre500 dei quali operanti in Ita-lia), in collaborazione con CIOe CSO, alla base dello studiodi Allen & Overy, gli attacchialla sicurezza informaticadelle imprese sono stati 43 mi-lioni, in crescita nel 2015 del38% rispetto all'anno prima.Per fronteggiare questo feno-meno, c'è stato un incrementodegli investimenti (+24%), in-feriore di molto al dato speci-fico italiano (+66%). Secondol'indagine, l'origine del crimi-ne informatico è da ricercaresoprattutto dentro l'azienda.Considerati sia i casi in cuiil crimine informatico è per-petrato intenzionalmente siaquelli in cui avviene acciden-talmente: nel 36% si trattadi dipendenti mentre il 18%sono fornitori che collaboranocon l'azienda. Il 59% dei ma-nager interpellato dichiarache la cyber-security è unasignificativa priorità per isenior manager della propriastruttura. A fronte di questo, ilrapporto evidenzia anche cheil 26% dei senior manager di-chiara di non aver intrapresoalcun intervento né strategiaconcreta per ridurre questorischio potenziale.

La minaccia dall 'interno.Circa il 26% delle violazioninel 2015 sono state causate

dalla criminalità organizza-ta, un ulteriore 5% da hackernon professionisti , ma cor-risponde appunto al 36% lapercentuale riferita a dipen-denti o collaboratori . Di que-ste violazioni , il 10% è risul-tata intenzionale, imputabilea un dipendente scontento oa una spia industriale che hascaricato i dati più importantisu un telefono cellulare o unachiavetta Usb. Il resto (26%)sono risultate accidentali.Secondo il rapporto , i dipen-denti attuali ( 34%) o quelliche hanno lavorato in passatonell'azienda (29%) rimangonola prima fonte di minacce allasicurezza. In rapida crescitainvece gli incidenti attribuitiad appaltatori e altri partnercommerciali , passati dal 18%del 2014 al 22% nel 2015. Gliattacchi possono essere sven-tati da meccanismi di difesatecnici ed è importante che leaziende aggiornino continua-mente i sistemi . L'evidenza èche la maggior parte delle vio-lazioni sono causate da erroreumano ( i dipendenti che nonspengono i computer corretta-mente , smarriscono computerportatili o smartphone, invia-no informazioni confidenzialivia e-mail private , utilizzandopassword deboli e codici, clic-cando su link e-mail).

Se si guarda poi a comeaffrontare la minaccia infor-matica, dallo studio emergonotre tipologie di società. Ci sonoaziende relativamente mature(spesso , di grandi dimensioni,multinazionali ) con significa-tivi team di sicurezza It in-house, che sono sempre più in

Sicurezza informatica Pagina 17

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grado di proteggere in modoefficace contro gli attacchiesterni. Poi ci sono le aziendepiù piccole che si appoggiano afornitori di servizi It e ritengo-no così, erroneamente, che laresponsabilità per la sicurezzainformatica sia stata affidataall'esterno e non sia più unaloro preoccupazione. Infine, cisono tutta una serie di piccoleimprese che restano «comple-tamente negligenti» rispettoalla questione.

La disciplina . Non esisteuna disciplina giuslavoristicaspecifica in materia di cyber-security in Italia (se non alivello di difesa militare na-zionale) e quindi il tema prin-cipale è comprendere qualisiano i poteri e i limiti del da-tore di lavoro di contrastare ilfenomeno sul luogo di lavoro.«Pertanto, da un lato, ai sensidell'art. 4 dello statuto dei la-voratori (come di recente rifor-mato dal Jobs Act), il datore dilavoro può controllare e moni-torare il corretto utilizzo deglistrumenti aziendali assegnatial lavoratore (pc, laptop, telefo-no cellulare ecc.) ma dall'altrovigono ancora dei limiti perquanto attiene alla protezio-ne dei dati personali, materiaperaltro soggetta a ulteriorecambiamento, in vista dell'en-trata in vigore del regolamentoprivacy nel 2018», spiega LivioBossotto, dello studio legale Al-len & Overy.

Contratti e prassi. I paesipiù all'avanguardia risultanoessere soprattutto quelli dimatrice anglosassone, ove latendenza è quella di utilizzarecontratti di lavoro più comples-

si e il cui contenuto tende acoprire ogni area del rapportocon il dipendente e di dotarsi dipolicy molto efficaci e vincolan-ti le quali vengono aggiornatenel tempo e con il mutare delpanorama tecnologico globale.

«In Italia c'è spesso la ten-denza a trascurare l'impor-tanza del testo del contrattodi lavoro individuale così comeanche del contenuto di tutti idocumenti informativi a cor-redo del contratto individuale.Quindi i documenti informati-vi non sono di per sé di osta-colo ma anzi dovrebbero costi-tuire un punto di riflessione eun'opportunità per le impreseper disciplinare materie, comeper esempio cyber-security, chenon hanno una disciplina lega-le», spiega Bossotto.

Resta la fiducia. Nono-stante il quadro problematicoche emerge dalla ricerca, leimprese restano tendenzial-mente fiduciose sul come sa-pranno gestire e affrontare lacrescente minaccia alla cyber-security. Il 54% del campioneinterpellato ritiene di essereal riparo, essendosi dotata diuna figura specifica che trattiil tema della cyber-security (ilc.d. chief information securi-ty officer); il 52% ha adottatoe implementerà standard disicurezza e controllo per tuttii fornitori esterni; il 49% hacondotto monitoraggi e valu-tazioni dei rischi aziendali; il48% monitora periodicamentela propria sicurezza e il 29%ha adottato una strategia digestione della sicurezza azien-dale globale.

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Page 21: Centro Studi C.N.I. 26 settembre 2016 › images › rassegna... · indica per detti interventi di «domotica» l'importo massi-mo di detrazione fruibile, la detrazione può essere

L'azienda è dotata di una strategiadi sicurezza onnicomprensiva

L'azienda ha un chief informationsecurity officer

L'azienda ha condottouna valutazione dei rischi

L'azienda ha attivamente monitoratoe analizzato i sistemi si sicurezza

L'azienda ha definito standarddi sicurezza per i fornitori esterni

Fontre -'' r iersecur IM Or settembre 2016

Altri

Interna (dipendentie collaboratori,

causa accidentale)

Crimineorganizzato

Attivisti

Autori di malware Fornitori terzisti

Interni áipendenti e collaboratori/causa intenzionale)

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