Via Massa, 2 - CHIERI OMAGGIO Confezioni CHIERI Via Vittorio Emanuele, 62 Tel. 947.10.39 Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 32° - N.9- Dicembre 2014 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - Chieri Dir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino CENTOTORRI PROGRAMMI & COMMENTI del Chierese, Astigiano e Moncalieri Tel. 011/942.17.86 email: [email protected]
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CENTOTORRI€¦ · Chiesa di San Domenico – Musiqueros - Direttore Erica Bruno. Orchestra in concerto GRAN CONCERTO DELLE FESTE - domenica 14 dicembre, ore 21 Duomo - direttore
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Via Massa, 2 - CHIERI
OMAGGIOConfezioni
CHIERI
Via Vittorio Emanuele, 62
Tel. 947.10.39
Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 32° - N.9- Dicembre 2014 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - ChieriDir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino
CENTOTORRIPROGRAMMI & COMMENTI
del Chierese, Astigiano e MoncalieriTel. 011/942.17.86 email: [email protected]
Porte interne e blindateScale interne - Ringhiere - Serramenti
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1 copertina 4-12-2014 19:03 Pagina 1
6 “Evitiamo che Chieri diventi una città dormitorio!”
7 Da terreno edificabile ad agricolo: così lo sviluppo
urbanistico di Chieri
8 Il Chierese dice ‘no’ alla violenza sulle donne
In vendita Zibaldone 2
12 Consulenza gratis, tra libri e caffè sospeso
I Carabinieri e la Virgo Fidelis
14 I colori di Appendino per il calendario
di Don Bosco 2015
15 Arriva il distributore automatico di frutta e verdura
Sommar i oSommar i o
Centotorri - Dicembre 2014www.100torri.it 3
Attualità ChieriAttualità Chieri
Arte e SpettacoloArte e Spettacolo
RubricheRubriche
11 Chieri com’era, Quel Natale triste del circo in fiamme
26 In Sant’Antonio, un Gesù Bambino con i nonni...
La principessa Savoia che morì monaca a Chieri
27 Bandera e non solo
San Sebastiano nell’arte tra ‘400 e ‘600
DintorniDintorni16 Il segreto è...
17 Villanova d’Asti, 600 anni dopo
10 Riflessione – L’edicola di ieri
21 Animali
22 Natura e benessere
24 Auto inverno
30 Compra e vendi
Chi ha voglia di scrivere?Cerchiamo ragazzi e ragazze che abbiano
CHIERI, I MERCATI NATALIZIdomenica 7, 14, 21 dicembre - via Palazzo di Città e piazza Cavour, ore
11 – 16: MERCATO TRADIZIONALE; domenica 28 dicembre - via
Vittorio Emanuele II e centro storico, ore 8 - 19,30 MERCATO DEL-
L’USATO E DELL’ANTIQUARIATO MINORE.
Venerdì 19 dicembre
A PINO TOR., FESTA BASKET – ore 16,30 Palestra Folis (Scuole
Elementari): Festa di Natale TTB Pino Basket
Co CHIERI, LIBRI - Incontro con Alessandro Perissinotto, autore di
“Coordinate d’Oriente” (Piemme) – per la rassegna di aperitivi letterari
“MARTINI ON THE BOOKS” alle ore 18- Biblioteca Civica ‘Francone’ Via
V. Emanuele II, 1 Chieri
Domenica 21 dicembre
A PINO TOR., FESTA GRUPPO ANZIANI- ore 15 Teatrino delle Scuole
medie: festa di Natale del Gruppo Anziani di Pino.
Avuglione di Marentino, sabato 20 concerto del Coro parrocchiale di Marentino “Un’ insolita dolcezza” è il titolo del concerto natalizio del Coro parrocchiale di Marentino
In programma sabato 20 dicembre 2014, ore 21 nella Chiesa di Santa
Maria Maddalena in Avuglione, fraz. di Marentino. La Cantoria della
Parrocchia di Marentino (direttore: Francesco Gorgerino, organista: Igor
Falcone) si esibirà con il Freiburger Trio di Mondonio San Domenico Savio,
fraz. di Castelnuovo D. B., composto da Damiano Freiburger, mandolino,
Margherita Freiburger, violino, e Pietro Freiburger, organo. L’organo della
chiesa è un Barchietti (Torino), anno 1878, restaurato nel 1997 da Marin
(Genova). Il programma è un percorso spirituale attraverso le musiche che
avvicinano alla nascita del Signore. “Dapprima – spiega Francesco
Gorgerino - ci addentreremo nel periodo d’Avvento, che segna l’attesa del
Signore; la seconda parte sarà dedicata ai più noti e bei canti di Natale (fra
cui Stille Nacht, Tu scendi dalle stelle, Adeste fideles). Canto d’apertura sarà
Un’insolita dolcezza, che dà il titolo alla serata. Si tratta di un brano risco-
perto dalla Cantoria dopo più di mezzo secolo di oblio (i cantori più maturi
ricordano che veniva eseguito fino agli anni ‘50). La versione che verrà pre-
sentata è frutto di una trascrizione della melodia fatta dal Coro stesso. Non
essendo infatti riusciti a trovare in circolazione alcuna partitura di esso, que-
sto canto va considerato una vera rarità. Il Freiburger Trio eseguirà alcune
composizioni di musica sacra barocca, fra cui il celebre Concerto fatto per
la Notte di Natale di Arcangelo Corelli.Concluderemo con lo scambio degli
auguri e un momento di convivialità.” (Giulia Giacone)
CHIERI, LE MOSTRE D’ARTE“Segni del tempo” di Vittorio Valente
Seconda edizione della rassegna Segni del
Tempo, dedicata all’arte contemporanea.
La mostra è dedicata al genovese Vittorio
Valente, la cui personalissima vena creati-
va si esprime da anni attraverso l’uso del silicone colorato.
Fino a domenica 18 gennaio 2015. Orari di visita: Imbiancheria e cap-
pella San Filippo venerdì, sabato e domenica ore 16-19. Biblioteca civi-
ca da lunedì a venerdì ore 9-19, sabato ore 9-12.
Tutti i giorni su prenotazione. Tel. 011.9428229. Si segnala che sabato
13 dicembre alle ore 17 Vittorio Valente terrà una performance presso
l’Imbiancheria del Vairo.
Idee di legno, Collettiva di scultura - Galleria Civica Palazzo Opesso -
via San Giorgio, 3 - orari feriali: 16-19, sabato e festivi 10,30-12,30 /16-
19, fino al 14 dicembre
Paesaggi invernali, Collettiva - 19 dicembre – 11 gennaio.
Inaugurazione venerdì 19 dicembre ore 18
UNI3 CHIERI: LIBRI IN VETRINA
Proseguono con successo le conferenze organizzate dall’UNI3 di Chieri.
Giovedì 11 dicembre, in sala Conceria, Chantal Balbo di Vinadio, ha
presentato il suo primo libro “Cesare Balbo: un ritratto di
famiglia”(Neos edizioni), dedicato al suo celebre antenato. Mercoledì 17
dicembre (sala Conceria, ore 16), di scena la cucina di Casa Savoia, illustra-
ta da Marisa Torello nel suo recente e curioso libro “Convivio da Re”
(Edizione del Graffio) che analizza ricette inedite di chef al servizio dei
Savoia e di nobili famiglie europee. Le ricette sono arricchite da disegni e
foto d’epoca e da curiosità legate ai grandi della storia. (R.Campagna)
CHIERI, NATALE AL CINEMA“Formato famiglia”, Cinema Splendor
“Evitiamo che Chieri diventi una città dormitorio!”Campagnolo, CNA: Fontaneto grossa opportunità, bisogna favorire chi investe in attività produttive di Gaetano Grimaldi
Sentiamo sempre parlare dilegge di stabilità, di riformeeconomiche e sociali che
rilanciano il lavoro e lo sviluppo madi risultati concreti nemmeno l’om-bra. Anche il nostro territorio è nellamorsa della crisi dalla quale è diffi-cile uscirne. A tal proposito abbiamosentito il parere ClaudioCampagnolo (nella foto) presidentedel CNA di Chieri.-Come giudica al momento la
situazione economica relativa alla
realtà chierese? Si intravede un
qualche spiraglio di ripresa?
“Nel chierese continua una forte
stagnazione economica, stentano gli
investimenti delle aziende di media
dimensione e non riusciamo ad
attrarre gruppi industriali capaci di
generare piccole attività indotte. Le
attività immobiliari legate al recu-
pero e alla manutenzione non danno
i risultati attesi, spesso la comples-
sità delle procedure per le pratiche
edilizie, che richiedono lunghi e
onerosi processi attuativi, scorag-
giano gli investitori del settore edili-
zio. Per il momento direi che non si
intravvede alcuna possibilità di
creare dei poli settoriali che possa-
no far riprendere l’occupazione sia
con imprese strutturate sia con pic-
cole attività di carattere artigianale.
Il modello da seguire è quello dello
sfruttamento delle ricchezze paesag-
gistiche e agricole del territorio che
vede dei timidi segnali di ripresa,
occorre pertanto che gli abitanti
‘storici’ del territorio abbiano mag-
gior fiducia nel futuro e investano
nelle migliorie del loro patrimonio
immobiliare e nel maggiore sfrutta-
mento del loro patrimonio agricolo
per esser più appetibili al mercato
che tanto sta premiando aree come
Langhe e Roero.”
-Da pochi mesi si è rinnovato il
consiglio comunale. Come giudica
l’approccio della nuova giunta ai
problemi di Chieri?
“E’ troppo presto per giudicare. Mi
pare che la volontà e l’impegno non
manchino anche se le competenze
non sempre sono all’altezza degli
incarichi ricevuti. E’ fondamentale
che la direzione del personale e dei
dirigenti pubblici sia determinata e
se necessario anche conflittuale pur
di raggiungere gli obiettivi deside-
rati dai cittadini e dei bisogni degli
operatori economici che continuano
ad investire e ad intraprendere.”
-Durante la passata legislatura
l’amministrazione aveva intrapre-
so Chieri Attiva...
“Chieri Attiva è stata un’ottima
esperienza che ha permesso agli
amministratori di mappare i bisogni
occupazionali dei cittadini in cerca
di impiego e contemporaneamente
di sondare le vocazioni imprendito-
riali nel territorio. E’ opportuno a
mio avviso che si continui nelle sfor-
zo economico intrapreso dalle pre-
cedenti amministrazioni al fine di
aiutare le imprese e soprattutto i
lavoratori a trovare dei momenti di
incontro nella speranza di generare
nuovi posti di lavoro. Sarebbe
opportuno anche un maggior coin-
volgimento delle aziende industriali
maggiormente significative del chie-
rese e non solo le piccole attività
commerciali ed artigiane.”
-La nuova giunta vuole riqualifi-
care la zona industriale di
Fontaneto. Come si dovrebbe pro-
cedere?
“La zona industriale di Fontaneto
potrebbe essere una grossa opportu-
nità per il nostro territorio se colle-
gata all’asse autostradale con un
ingresso più comodo alla tangenzia-
le . La mancata realizzazione della
tangest complica un pò il collega-
mento verso la Lombardia, area di
maggior interesse e sviluppo, ma il
suo posizionamento comodo ad
entrambe le direttive verso la
Liguria di levante (Genova) e di
ponente (Savona) in parte ci rendo-
no più strategici verso le aree por-
tuali. Si potrebbe pensare di svilup-
pare delle attività dirette alle aree
del cuneese, dell’alessandrino e
dell’ entroterra ligure. La riqualifi-
cazione potrebbe avvenire il com-
pletamento dei lotti
sulla scorta delle richie-
ste di insediamento che
devono essere stimolate
con iniziative promozio-
nali di tipo economico
(es. esenzione tari e tasi
per i primi anni d’inse-
diamento) oppure favo-
rendo l’ accesso al cre-
dito degli operatori
interessati anche a piccole porzioni
di laboratori di tipo ‘condominiali’
,dove vengano messi in comune uffi-
ci e servizi. Anche eventuali richie-
ste di insediamento da parte di
imprese che svolgono attività di
carattere prevalentemente commer-
ciale non dovrebbero essere rifiuta-
te. Il grosso problema è comunque
quello del credito; bisognerebbe
l’investimento di operatori interes-
sati a creare ‘grappoli’ di piccoli
laboratori attrezzati da cedere in
locazione a piccole nuove imprese
attraverso convenzioni con la
mediazione di enti pubblici in seno
alla Città Metropolitana.”
-Anche il commercio a Chieri ha
vissuto e vive momenti difficili...
“Il piccolo commercio tende ad
essere sempre meno sostenibile. La
concorrenza della grande distribu-
zione condotta attraverso la realiz-
zazione di grandi centri commercia-
li privi di limitazione di orario e con
contratti lavorativi estremamente
dinamici riducono sempre di più la
possibilità di sopravvivenza del
commercio di vicinato. Per sostene-
re orari di apertura continuati nelle
ore di pausa, serali e festivi sarebbe
necessario ridurre i costi del perso-
nale almeno per il periodo di avvia-
mento, agendo sul cuneo fiscale e
favorendo orari elastici per tutti i
collaboratori compresi gli appren-
disti. Le piccole imprese non posso-
no sostenere i costi degli oneri fisca-
li e contributivi vigenti, occorre
velocizzare il processo di riforma
del mercato del lavoro.”
-In conclusione, che 2015 attende i
cittadini chieresi?
“Domanda difficile. La globalizza-
zione fa sì che siamo tutti più inter-
connessi ma siamo tutti più poveri.
Come spiega molto bene il prof.
Ricolfi nel suo ultimo saggio
“L’enigma della crescita“ il nostro
sistema è in crisi perchè il benesse-
re al quale ci siamo abituati riduce
la propensione agli investimenti
sulla crescita della quale abbiamo
assolutamente bisogno per poter
diminuire il forte debito che abbia-
mo creato nel corso dell’ultimo
trentennio.E’ compito degli impren-
ditori credere nelle proprie capacità
e investire in nuove attività che ten-
dano ad aumentare l’occupazione
nel più breve periodo possibile. Le
P. A. da parte loro dovranno favori-
re le attività produttive creando nel
territorio maggiori opportunità met-
tendo a disposizione il loro patrimo-
nio edilizio strategico. Mi riferisco
all’area Tabasso o all’ area di
Campo Archero dove si potranno
creare in sinergia con i privati dei
laboratori per nuove start up e spazi
destinati a nuove iniziative di edili-
zia abitativa sostenibile che potran-
no vedere coinvolti anche operatori
e capitali comunitari. Bisogna evi-
tare che Chieri diventi una città dor-
mitorio. Per far ciò bisogna che i
cittadini che lo possono fare inve-
stano i loro risparmi in attività pro-
duttive e nella manutenzione dei
propri beni, cogliendo la sfida di
una ripresa magari più lenta ma più
sostenibile. Smettiamo di piangerci
addosso, diamoci da fare, ma dob-
biamo pretendere meno lacci e
meno burocrazia. Il Jobs Act sem-
bra andare in questa direzione.”
INSTALLAZIONE - MANUTENZIONE - RIPARAZIONE
ADEGUAMENTI
LA G.I.A. ASCENSORI DA ANNI OPERANTE NEL SETTORE ASCENSORISTICO NELLA ZONA DI
Chieri, Riva di Chieri ed inoltre Andezeno, Buttigliera d’Asti, Cambiano, Carignano, Castelnuovo, Garino,
Da “terreno edificabile” ad “agricolo”: così lo sviluppo urbanistico di Chieri Massimo Ceppi, assessore all’urbanistica: da una possibile variante al Piano Regolatore, un’azione volta alla riduzione del consumo di suolo
proprietari, che vedevano crescere
la redditività dei propri fondi a
fronte di un cambio nella destina-
zione d’uso possibile, oggi si tra-
muta in un bene con ridotte possi-
bilità di reddito e una tassazione
che si basa su basi imponibili ina-
deguate.
La seconda ragione, la riduzione
del consumo di suolo, trova il suo
fondamento sul concetto che tutto
ciò che lo strumento urbanistico
individua come trasformabile a fini
urbanistici (aree edificabili, aree a
servizi, infrastrutture, parchi urba-
ni, ecc) rappresenta consumo di
suolo, ovvero suolo sottratto ai
suoi utilizzi originari: naturalistici
(luoghi di affermazione della bio-
diversità), agricoli e forestali. In
questo ambito di ragionamento è
chiaro che una retrocessione di
aree, da “normate a fini urbanisti-
ci” ad “agricole in senso ampio”,
non può che rappresentare un’a-
zione volta alla riduzione del con-
sumo di suolo.
Allargando un po’ il discorso pos-
siamo introdurre un altro concetto
importante che bene si associa al
quadro generale sinora tratteggia-
to: la densificazione. La densifica-
zione, urbanisticamente parlando,
è l’esatto contrario della polveriz-
zazione, del disseminamento di
infrastrutture, edificazioni e servizi
su una superficie vasta; questo
chiaramente comporta un consumo
di suolo eccessivo e un altrettanto
eccessivo dispendio di risorse da
utilizzarsi per garantire le urbaniz-
zazioni e la distribuzione dei servi-
zi. La retrocessione va quindi letta
come tentativo di risposta, non solo
alle esigenze di singoli, ma come
avvio di un nuovo modo di inter-
pretare lo sviluppo urbanistico
delle città. In questo senso le logi-
che perequative, verso cui le legis-
lazioni nazionali e regionali spin-
gono, rappresentano proprio la
necessità attualissima di ripartire i
carichi economici e urbanistici,
riconoscendo i valori reali dei beni
e le diversità di vocazioni.
Per questo si è scelto di avviare
una procedura ricognitiva ai fini
della formazione e approvazione di
una variante al P.R.G.C. per la
eventuale retrocessione di terreni
edificabili.
Le richieste avanzate verranno
valutate con lo spirito che le retro-
cessioni dal diritto edificatorio non
comportino una riduzione delle
prerogative pubbliche e non modi-
fichino l’impianto pianificatorio
del P.R.G.C., evitando la frantuma-
zione degli ambiti edificabili.
Sarà possibile presentare le istan-
ze, utilizzando l’apposita moduli-
stica, entro 45 giorni dalla data di
pubblicazione dell’avviso di mani-
festazione di interesse”.
CHIERI - VIA V. EMANUELE 62 TEL. 9471039
AUGURA
A TUTTI
BUONE FESTE
e UN SERENO
ANNO NUOVO
Confezioni… ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA
7 ceppi 4-12-2014 18:43 Pagina 7
Centotorri - Dicembre 2014 www.100torri.it8
ATTUALITA’ CHIERI
Il Chierese dice “No” alla violenza sulle donnedi Luisa Zarrella
Icomuni del chierese (Chieri, Cambiano, Pecetto , Santena e Pino) si sono
uniti per dire “basta “ alla violenza sulle donne, attraverso appuntamen-
ti, iniziative che hanno voluto dare risalto ad un fenomeno così attuale e
che occupa pagine di quotidiani. A Chieri il 20 novembre si è tenuto presso
il salone della Cittadella del Volontariato un incontro, presenti l’assessore
Olia, l’assessore provinciale alle politiche attive di cittadinanza e diritti
sociali Maria Giuseppina Puglisi, il comandante dei carabinieri di Torino
Filippo Vanni e la presidentessa dell’associazione Scambiaidee Carla
Napoli. L’assessore Olia ha detto: “Bisogna ricordare che anche la scuola
può avere un ruolo importante nel contrastare la violenza. Ci saranno pro-
getti per le scuole di 1° e 2° grado di Chieri e cercheremo di coinvolgere
anche gli insegnanti.”. Subito dopo l’assessore Puglisi: “Bisogna affronta-
re il problema attraverso percorsi di lavoro che arrivino alle radici della
violenza. Andrebbero finanziati i centri antiviolenza e realizzare un osserva-
torio nazionale su questo fenomeno”. Secondo il comandante dei carabinie-
ri ”La violenza di genere è una materia specialistica e quindi bisogna for-
mare le persone che forniscono aiuto alle donne vittime di violenza, fare una
buona accoglienza che consente alla donna di sentirsi a proprio agio e pro-
tetta. Per questo motivo c’è il progetto ”Una stanza tutta per me” dove le
donne possono raccontare le proprie storie di violenza in un ambiente tran-
quillo. Anche il comando dei carabinieri di Chieri avrà una saletta per le
donne”. Infine la dottoressa Carla Napoli: “Le donne che si presentano ai
centri di ascolto sono soprattutto italiane e di qualsiasi ceto sociale.
Abbiamo trattato nel corso degli anni vari tipi di violenza ed ultimamente
anche il mobbing. Cerchiamo di dare alle donne una percezione di se stes-
se differente e renderle più forti. Nel 2014 abbiamo seguito circa 54 perso-
ne e facciamo 640 colloqui all’anno”.
Sci di fondo per tutti con il CAI di Chieri
Il CAI (Club Alpino Italiano) di Chieri informa che sono aperte le iscri-
zioni per le uscite ed il corso di sci di fondo anno 2015. Il Programma
prevede 6 uscite collettive (in pullman) e comprende : -un corso (5 lezio-
ni) tenuto da maestro FISI, con diversi livelli di apprendimento (base per
principianti, perfezionamento di tecnica classica, pattinato) - la partecipa-
zione come semplice gitante per chi è già capace ed abile nello sciare
- inizio il 11/1/2015, termine il 15/3/2015 (cadenza uscite: ogni 15gg.)
- tariffe promozionali per bambini e famiglie
La partecipazione è aperta a tutte le persone animate dalla passione verso la
montagna e per la natura in genere. Per info, costi e iscrizioni : sede CAI
Chieri, Via Vittorio Emanuele 76 Tel. 0119425276 (apertura giovedì h.21-
Progetto Famiglia e festa del NataleNatale e Famiglia si ricercano e si completano e ci fanno desiderare e sperare un futuro migliore. di P. Pio G. Marcato op
L’ Edicola di ieri a cura di Valerio Maggio
La festa, quel ritmo anticoche sale dal nostro cervello Mirella Serri (La Stampa, 21 Agosto 2014)
“Natale in trincea. «Nella notte di
Natale del 1914 il fuciliere
Graham Williams era di sentinel-
la sotto un leggero nevischio, lungo le
trincee britanniche di Ploegsteert, nelle
Fiandre. All’improvviso si accorse che
sulle fortificazioni tedesche erano
apparsi tanti piccoli alberi di Natale
illuminati. Poi ascoltò qualcosa di
incredibile: un lento canto, Stille Nacht,
Heilige Nacht. Passò pochissimo tempo
e dagli inglesi arrivò in risposta The
First Nowell e i soldati del Kaiser
acquattati nella polvere fecero eco con
O Tannenbaum. Era una specie di
miracolo natalizio; circa centomila soldati disseminati lungo il fronte inve-
ce che bombe a mano e schioppettate si scambiavano gorgheggi. […] Nella
Grande Guerra ci furono molti episodi di festeggiamenti tra nemici […].
Vite sull’orlo del baratro, dominate dal terrore, in cui però il senso del
ricongiungimento gioioso con gli altri non viene meno».
Èla prima volta che un Papaconvoca due Sinodi a distan-za di un anno con un identico
tema. È segno dell’attenzione che laChiesa riserva al ‘futuro’ della fami-glia e delle gravi preoccupazioniche si concentrano su di essa. Lacultura moderna e della post-moder-nità sembrano minare direttamentela vita di coppia, il relativismo dis-toglie dalla bellezza della differen-za, allontana la necessaria delicatez-za e la dovuta misericordia versocoloro che vivono il fallimento dellavita matrimoniale e si svilisce lasessualità e il dono del figlio allaluce di esigenze e situazioni profon-damente mutate… questi alcunitemi affrontati nel SinodoStraordinario dei Vescovi concluso-si recentemente e che ha dato indi-cazioni (i “Lineamenta”) da rivede-re e studiare ancor più attentamentenel corso dell’anno e in preparazio-ne del secondo momento sinodale.Per affrontare temi così importantici vuole un ‘diverso slancio creati-vo’, troppe persone e coppie vivonola realtà matrimoniale come un‘posto di blocco o di dogana’mentreoccorre mettere in piena luce la bel-lezza e la gioia di una vita di unioneche duri e sia ‘ricchezza’ per laChiesa e la società intera.
Drammatica la realtà che vede oggipiù del 40% dei matrimoni conclu-dersi con la separazione e il divor-zio. Si ripete, ieri era diverso, sì, maè necessario che gli uomini e ledonne di oggi trovino in se stessi le“risorse” per far durare la relazionedi coppia. Caduti nell’effimero enello spreco ci si sta concentrandonella soddisfazione dei bisogni,sulla voglia del consumo, del tuttosubito e altro ancora e il cambiare,sostituire, dal telefonino, al lavoro,al coniuge è diventato un obbligo!Per costruire la coniugalità, la pro-pria famiglia occorrono tempi lun-ghi: si inizia nell’oggi ma ci siproietta nel futuro; questo significache si va contro corrente, si deve
La coppia e la famiglia cristianasanno che per vivere in pienezza lapropria identità e vocazione hannobisogno ‘anche’ dell’aiuto divino,della grazia, e sono invitate ad esse-re ‘riflesso’ dell’ amore divino.Allora, la fedeltà, l’indissolubilità,l’apertura alla vita restano i veripilastri del loro matrimonio. Se laChiesa dicesse altro non sarebbe piùfedele al Vangelo della vita, nonsarebbe più la Chiesa di Cristo. LaChiesa continua a proporre questavisione del Matrimonio che è uncammino esigente, vero, autentico,e che, nel contempo offre un’espe-rienza unica che fa pregustare ilsapore dell’eternità. Questo tipo diunione coniugale è verità e gioia pertutti.Le prossime festività natalizie, conil Mistero che propongono, hannoanche il compito di sollecitare ilricordo del nostro primo impattocon la realtà della famiglia, dellacasa, della vita. Non si tratta dinostalgia o di sogni infantili ma dirichiamare esperienze che hannocaratterizzato la presa di coscienzadel nostro appartenere alla famigliadi origine, del dono di quel sorriso edi ‘quei regali’ che non si possonocancellare, quello stare insieme,dell’amarci in nome di quel Dio chefacendosi ‘carne’, soggetto umanocome noi, ha preso su di sé le nostrefragilità e ci ha offerto l’amoreumile, povero, senza condizioni.Natale e Famiglia si ricercano e sicompletano e ci fanno desiderare esperare un futuro migliore.Vi giungano graditi gli auguri di unsereno Natale e di un felice AnnoNuovo!
gestire il tempo per renderlo amicoe non nemico della relazione.L’individualismo esasperato, dege-nerato in egoismo ha reso tuttomolto più facile (!), ha proclamato ildiritto all’autonomia di scelta soffo-cando il vero senso della libertà,l’importante è agire solo in funzionedei propri interessi. Anche la fami-glia ha subìto questa tendenzafacendo dimenticare i criteri su cuisi basavano i valori.Ad uno sguardo, anche solo superfi-ciale, delle situazioni ‘difficili’ sem-bra che tutto sia perduto e che nonesistano rimedi validi. La Chiesa, daparte sua, non tutela solo le cose chefunzionano anzi, questo è il momen-to di guardare con coraggio l’altrasponda; le persone ferite nella lororealtà personale e familiare, questehanno bisogno di sentirsi pienamen-te accolte: un’accoglienza incondi-zionata vale per tutti. Si tratta disostenere coloro che vivono in diffi-coltà di relazione, di educazione deifigli, di mancanza di sicurezza nellavoro, nella salute, sono rimastesole.
10 riflessione 4-12-2014 18:44 Pagina 10
Centotorri - Dicembre 2014www.100torri.it 11
ATTUALITA’ CHIERI
Èdi nuovo Natale e un altroanno sta per aggiungersi aimolti che si sono sussegui-
ti per dare il segno del tempo allevicende umane. Un anno che,come tutti gli altri che l’anno pre-ceduto, è stato ricchissimo digrandi avvenimenti. Ma non è diquesti che voglio parlare.Piuttosto di un fatto di cronacaavvenuto a Chieri nel dicembre1967, nella notte della vigilia diNatale, quando un piccolo circo,di stanza in piazza Dante, prendefuoco e nel rogo vanno distruttitendone, teloni, sedie per il pub-blico, impalcature, impiantiaudio. Mentre il rogo distrugge la‘zona spettacolo’ i proprietari del‘ Fergus’ – uno di quei piccoli cir-chi di provincia che, a quel tempo,‘battevano’ ancora le piazze italia-ne presentando il loro spettacolo aplatee sempre più ridotte – hannosolo il tempo di mettere in salvo ipochi carrozzoni per impedire chevengano attaccati dalle fiamme.Una dozzina le persone coinvoltenel disastro (il proprietario OscarFerri – trapezista; sua moglieAbramina – acrobata; i tre figliFulvia, Rosa e Asolino - piccolo
Quel Natale triste del circo in fiamme 1967, la viglia di Natale a Chieri: un rogo distrugge un piccolo circo in Piazza Dante di Valerio Maggio
clown a soli tre anni (al centronella foto Archivio Gaidano &Matta); Marino, papà diAbramina, - fachiro; i figli diGimmi – comico e di Maruska –contorsionista; Alberto – presen-tatore; Pipì – equilibrista). Debuttano la sera del 24 dicem-bre per un pubblico formato daquindici persone – così almenoriferiscono i giornali locali – «inun’atmosfera fredda» che la trou-pe cerca in qualche modo diriscaldare. «Alle 10,30 è tutto fini-to – si legge su Cronache Chieresi– la gente esce, si spengono leluci, gli uomini della compagnia,
dopo la fatica, si ritrovano al
Caffè San Filippo per rifocillarsi;
le donne, rientrate nei carrozzoni,
mettono a dormire i bambini. Ad
un tratto la penombra è rischiara-
ta da un lampo sinistro, Abramina
guarda fuori: il tendone del circo
è in fiamme. Terrorizzata si preci-
pita ad avvertire il marito e gli
altri mentre arriva qualche
volontario. Ma non c’è niente da
fare. Tutto brucia: sogni, speran-
ze, lavoro; tutto è in fumo.
Accorrono alcuni curiosi attirati
dal bagliore delle fiamme che
rischiarano la santa notte chiere-
se, si lancia - in quattro e quat-
tr’otto - una sottoscrizione tra i
presenti. Si racimolano poche
migliaia di lire. […].Anche per
loro domani sarà Natale, ma
Babbo Natale non fermerà la slit-
ta davanti ai loro carrozzoni».
Il disastro getta nella disperazionequel nucleo di circensi che «[…]non avendo alcuna somma da
parte e la mancanza degli incassi
che – giorno per giorno erano la
loro unica fonte di guadagno – li
piomba nell’assoluta indigenza.
La carità di alcuni istituti religio-
si, di privati, dell’ E.C.A. (ente
comunale di assistenza nd.r.),
della ‘San Vincenzo’ ha consenti-
to loro di procurarsi, nei giorni
successivi alla sciagura, un po’ di
cibo».
Una storia di Natale di tanti annicon Chieri protagonista. Un tristefatto di cronaca accaduto in unafredda notte di dicembre decisa-mente emblematico che ci faricordare come miseria e sofferen-za sappiano rendere triste anchequesto periodo - considerato nellatradizione un tempo felice – ecostituiscano, ancora oggi, la ver-gogna di un’epoca che non sa onon vuole superarle.
Consulenza gratis, tra libri e caffè sospeso Inaugurata a Chieri l’Associazione CHIE_RETE presso la Libreria Mondadori in Piazza Cavour
“Chierete” è la prima associa-
zione multidisciplinare di pro-
fessionisti sul territorio chiere-
se, che nel pomeriggio di sabato 15
novembre ha offerto mezza giorna-
ta di consulenza gratuita a molti
chieresi. A ciascun professionista,
la Libreria Mondadori in Piazza
Cavour, ha abbinato idealmente un
tema professionale a un genere let-
terario e a un libro. “Chierete...e vi
risponderemo” è il motto dell’asso-
ciazione, il cui primo evento è stato
intitolato “Chieri e il domani. Come
muoversi per il futuro delle nostre
famiglie e il business delle nostre
imprese”: un contenitore abbastan-
za vasto che può inglobare quasi
ogni domanda di coloro che avran-
no voglia di reprimere dubbi, seda-
re ansie o ricevere incoraggiamenti
per quanto hanno in mente.
“Attenzione, però- precisa con un
sorriso divertito Rachele Sacco,
consulente del lavoro e già assesso-
re al commercio, anche lei tra le
fondatrici - la consulenza è gratui-
ta ma un piccolo pegno lo esigia-
mo, trapiantando a Chieri un’anti-
ca usanza napoletana, quella del
caffè sospeso. Per avere il parere
del professionista bisognerà lascia-
re, in uno dei bar del centro, un
caffè pagato a favore dell’avvento-
re successivo. Anche questo è un
gesto simbolico: chi intende ottene-
re aiuto dagli altri deve essere
pronto a mettere qualcosa a dispo-
sizione del prossimo”. Per introdur-
si nella vita chierese, niente conve-
gno o party mondano. “Ci piace
guardare al futuro con occhi nuovi.
Forse è per questo che non condivi-
diamo il pessimismo che circola.
Tutto sta nel non adagiarsi sulle
abitudini mentre il mondo si tra-
sforma” spiega Valeria Rolle, con-
sulente assicurativa e creditizia e
presidente dell’associazione. E a
proposito di futuro, quale sarà quel-
lo di Chierete.it ?“La prima inizia-
va sarà di istituire, sempre in luoghi
pubblici piuttosto che in uffici, uno
sportello mensile di consulenze
I Carabinieri e la “Virgo Fidelis”
Acura della sezione chierese dell’Associazione Carabinieri, lo scorso
23 novembre si è celebrata la “Virgo Fidelis”, antica e sentita ricor-
renza per quanti hanno fatto o fanno parte dell’Arma. L’edizione del
bicentenario e del nuovissimo monumento da poco inaugurato in Viale
Fiume ha radunato autorità locali, associazioni e rappresentanti dell’Arma
per una cerimonia che ha visto sfilare il nutrito corteo e rendere omaggio ai
monumenti cittadini.
Centro cottura, ecco il vincitore
Nell’articolo dedicato al futuro centro di cottura di Fontaneto, pubbli-
cato sul numero scorso, è stata indicata per errore la ditta aggiudica-
taria. Il vincitore della concessione è l’azienda Marangoni, e non,
come riportato, la Dussman, che era la seconda concorrente. Ce lo segnala
Manuela Olia, assessore alle politiche educative del Comune di Chieri.
gratuite interprofessionali - prose-
gue la presidente. “Poi puntiamo a
diventare un referente delle istitu-
zioni, un filtro tra loro e i cittadini,
e a sviluppare e sostenere progetti
di sviluppo delle imprese, anche
quelle che partono con meno risor-
se”. L’architetto Marco Galletti ha
proposto, in un quarto d’ora, tre
soluzioni per migliorare la propria
casa a chiunque si presenti con una
planimetria. Tra i tanti temi di cui si
è parlato, la protezione del patrimo-
nio, il testamento biologico, le
assunzioni sul lavoro, la consape-
volezza di cui le imprese necessita-
no sui propri dati economici e sul
quadro tributario. Oltre Rolle,
Sacco e Galletti hanno esposto i
loro pareri il notaio Bassetti, il con-
sulente fiscale e creditizio Loris
Gonnet, il consulente aziendale
Dario Kafaie, il commercialista
Cristian Missere, l’avvocato
Fabrizio Olivero. Tutti in mezzo a
un mare di libri, anch’essi ansiosi di
aiutare le persone a vivere meglio.
“Una buona idea – ha commentato
Marina Zopegni, assessore alle atti-
vità economiche, intervenuta alla
presentazione – perché dei profes-
sionisti che si mettono in rete e
offrono servizi alla città, in tempi
come questi, meritano un plauso. E
poi, abbinare professionisti e libri è
proprio simpatico…”
Buone Feste
AUGURI
12 Chierete 4-12-2014 18:52 Pagina 12
Centotorri - Dicembre 2014www.100torri.it 13
SCVUOLA
Il Primo Ministro Renzi, pro-
prio in questi giorni ha parlato
di scuola. Uno dei punti più
discussi è l’assunzione di un
numero molto alto di precari.
Questo per garantire continuità
didattica agli studenti e consentire
agli insegnanti di radicarsi per
qualche anno su uno stesso posto
di lavoro. Questo, da qualche
mese, è lo spunto della nuova
Amministrazione del Liceo Pascal,
tanto da farlo divenire un punto di
forza. Le classi con un numero
contenuto di allievi, gli insegnanti
preparati e qualificati a seguire
individualmente gli studenti e un
nuovo metodo didattico basato
sulla continua formazione del per-
sonale hanno consentito al Liceo
Pascal di porsi come una valida
alternativa ai licei del territorio. ‘I
rapporti scuola famiglia sono fon-
damentali per una buona riuscita
del progetto didattico’, ci spiega la
Responsabile Didattica Cristina
Marchesin. ‘Lo staff docente del
Liceo è costantemente impegnato
nell’assicurare agli studenti un
clima sereno e un ambiente favore-
vole all’apprendimento e alle
famiglie un equilibrato coinvolgi-
La buona scuola di Renzi. Ecco cosa offre il Liceo Pascal Le classi con un numero contenuto di allievi, gli insegnanti preparati e un nuovo metodo didattico
www.liceopascal.eu
mento nella vita scolastica. Il sito
offre ai genitori quotidiani aggior-
namenti sulle attività in corso e
sulle valutazioni ricevute dai pro-
pri figli. Quotidiane comunicazio-
ni via sms, inoltre, assicurano tem-
pestive e puntuali informazioni
circa le scadenze, gli incontri con i
docenti, le assenze degli studenti.’,
conclude la Dott. Marchesin.
Sempre nell’ambito della Buona
Scuola renziana il Liceo Pascal ha
dato spazio alle lingue, al cinema e
all’arte. Accanto alle lezioni curri-
colari, sono proposte molte occa-
sioni di ampliamento dell’offerta
formativa. Certificazioni
Linguistiche, redazione del giorna-
le di istituto, visite di studio, attivi-
tà sportive e ricreative, teatro in
lingua. Il corpo docente, inoltre,
organizza periodi di scambio con
altre scuole europee sia durante
l’anno scolastico, sia nei periodi di
sospensione delle attività didatti-
che, favorendo l’esperienza di
mobilità in Europa e negli Stati
Uniti. Questo nell’ottica di una
buona scuola italiana, inserita in
quadro europeo, volta a valorizza-
re i ‘talenti‘ di ogni singolo studen-
te. Con la scuola Media Holden e il
Liceo Classico Giusti, lo staff del
Liceo Linguistico e Scientifico
Blaise Pascal aspetta i genitori e
gli studenti interessati ad avere
ulteriori informazioni sabato 17
gennaio per ‘Porte Aperte.‘
AUGURI
13 pascal 4-12-2014 18:32 Pagina 13
Centotorri - Dicembre 2014 www.100torri.it14
FIERA DI S.MARTINO
I colori di Appendino per il calendario 2015 “I luoghi di Don Bosco” E’ contenuto nel numero speciale de “Il Bollettino Salesiano” di novembre. Va ad aggiungersi alcalendario ‘classico’ dell’artista, dedicato per il 2015 allo sport
Guido Appendino, “il pittore
dei sogni e delle favole”, è
l’autore del Calendario
Salesiano 2015 –“I luoghi di Don
Bosco”, contenuto nel numero spe-
ciale de “Il Bollettino Salesiano” di
novembre. Appendino, chierese, 77
anni, è famoso per una vena artisti-
ca che privilegia colori vivaci e
temi festosi abbinati ad una tradi-
zione nel riprodurre monumenti del
territorio: dalle pagine del calenda-
rio, che nel circuito italiano dei
Salesiani sarà diffuso in 450 mila
copie, campeggiano i tradizionali
‘luoghi di Don Bosco”, tra i Becchi
di Castelnuovo, i luoghi-simbolo
torinesi e gli edifici e gli scorci
chieresi del decennio in cui il santo
visse e studiò a Chieri.
“Sono stato contattato – dice
Appendino - dal direttore del
‘Bollettino Salesiano’ don Bruno
Ferrero di Valdocco per preparare
le immagini che illustrassero ‘i
luoghi di Don Bosco” in occasione
del Bicentenario della nascita del
Santo. Si è deciso di dare alle
immagini una sequenza che partis-
se dai luoghi dove Don Bosco è
nato cioè ‘i Becchi’, per seguire
con Chieri dove Don Bosco ha stu-
diato in seminario, fino a Valdocco
di Torino dove il Santo ha fondato
la prima sede della Comunità
Salesiana. Si parte quindi dal
Pilone del Sogno sulle colline dei
Becchi che ricorda il sogno premo-
nitore che Don Bosco fece a 9 anni.
Segue la Casetta dei Becchi dove
Don Bosco abitò dal 1817 al 1831
con la mamma, i fratelli e la nonna.
Marzo ha come soggetto il
Santuarietto di Maria Ausiliatrice
iniziato 100 anni fa per celebrare il
Centenario della nascita di Don
Bosco.
Aprile presenta la Basilica di Don
Bosco al Colle che è stata costrui-
ta sul luogo dove vi era la cascina
in cui Don Bosco era nato. Maggio
ha come soggetto il Duomo di
Chieri dove tutti i giorni mattino e
sera Giovanni Bosco entrava per
pregare davanti alla cappella dedi-
cata alla Madonna delle Grazie.
Giugno raffigura l’Arco di Chieri
sotto il quale lo studente Giovanni
Bosco era obbligato a passare per
raggiungere i suoi posti di lavoro.
Luglio presenta allegoricamente
Giovanni Bosco che fa l’acrobata
fra la Chiesa di Sant’Antonio (fre-
quentata con gli amici della
“società dell’allegria” da lui fon-
data) e la Chiesa di San Filippo
che era annessa al seminario dove
lui studiava. In Agosto compare
l’Istituto Santa Teresa delle figlie
di Maria Ausiliatrice che dal 1878
offrono alla città di Chieri un’ora-
torio ed una scuola. Settembre ha
come soggetto la
minuscola Cappella
Pinardi (cheè stata
la prima chiesa
della congregazione
salesiana) e la suc-
cessiva Chiesa di
San Francesco di
Sales più capiente.
Ad ottobre troviamo
le Camerette di Don
Bosco dove il Santo
abitò quando si tra-
sferì a Torino con
mamma Margherita. Novembre è
dedicato al Monumento di Don
Bosco progettato per ricordare il
primo centenario della nascita.
Poichè Don Bosco invitava ad
essere sempre allegri, le statue
sono state dipinte di rosso e non di
colore bronzo come sono realmen-
te. A Dicembre si termina con una
nevicata sulla Basilica di Maria
Ausiliatrice di Valdocco che è il
luogo del cuore di tutta la famiglia
salesiana. Questo calendario è
stato stampato in 450.000 copie
per tutto il territorio nazionale. Le
12 immagini dei mesi sono state
utilizzate per altrettante scatoline
metalliche “Pastiglie Leone” da
collezione numerate da 1 a 12 che
verranno messe in vendita per rac-
cogliere fondi da destinare a fini
umanitari (come è consuetudine
della “Famiglia Salesiana” ).”
Appendino ha anche fornito altri
disegni relativi ai luoghi di Don
Bosco da riprodurre su altri ogget-
ti: magliette, cappelli, porcellane....
Nell’ottobre 2014 Appendino ha
ricevuto dal Presidente della
Fondazione “Don Bosco nel
Mondo” il salesiano
Don Tullio Orler una
lettera di ringraziamen-
to.
“Le esprimo – scrive
don Orler - il nostro
ringraziamento per la
gradita donazione di
sue illustrazioni in for-
mato cartaceo e digitale
e l’autorizzazione al
loro utilizzo.
Le Sue apprezzate illu-
strazioni ci hanno con-
sentito di rendere omaggio a Don
Bosco nel Bicentenario della sua
nascita attraverso il nostro
Bollettino Salesiano.
Grazie e, mi creda, sinceramente
riconoscente.”
Ma per i fedelissimi dei calendari
‘tradizionali’, Appendino non ha
rinunciato al ‘suo’.
Dopo 12 edizioni dedicate alle
Residenze Sabaude piemontesi, nel
2015 il calendario Appendino si è
invece ispirato al mondo dello
sport. Tutte le discipline sono rap-
presentate, da quelli più popolari
(ciclismo, calcio, nuoto, tennis,
pallavolo...) alle altre ( come vela,
golf, pugilato, biliardo, danza, pat-
tinaggio, hokey....)
Auguri
14 appendino 4-12-2014 18:55 Pagina 14
Centotorri - Dicembre 2014www.100torri.it 15
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AUGURI
AUGURI DI BUONE FESTE!
15 massimo Cento 4-12-2014 19:15 Pagina 15
Centotorri - Dicembre 2014 www.100torri.it16
ATTUALITA’ CHIERI
Lo stile, la moda e i sogni di Assunta Ha lavorato nella moda, ama cucinare, ricamare e dipingere
di Antonella Rutigliano
Assunta Della Francesca èuna bellissima donnainconsapevole di esserlo.
Di origini veneziane, veste inmodo molto semplice, senza fron-zoli, lei che tra i fronzoli ha lavo-rato per tutta la vita. Lavorava allaGFT (Gruppo Finanziario Tessile)come modellista e con il tempo èdiventata responsabile della lineadi Montanà. Uno stilista che aquell’epoca era famoso quantoArmani, Ungaro e Valentino.Andava spesso a Parigi per seguirele sfilate che si svolgevano nellastessa sala dove Marlon Brando èstato immortalato nel film“L’ultimo tango a Parigi”:“Assistere alle sfilate di questi
grandi stilisti era emozionante: di
ogni vestito ne vedevo l’anima
perché ero consapevole di aver
contribuito alla creazione di una
capo che sarebbe stato indossato
in tutto il mondo”.
È stata la prima modellista donnanella GFT di Settimo. “Non è statofacile farsi spazio in un mondo che
era prettamente maschile e
maschilista, ma con umiltà e spiri-
to di gruppo sono riuscita ad inse-
rirmi e ad impormi”. Malgrado
ta a seguirla. Mi mostra il fruttodelle sue vere passioni. La sua col-lezione di vasetti di marmellata edi pesto. “Mi piace cucinare pergli altri. Quando andavo a trovare
mio figlio (Don Claudio Berruto)
cucinavo per il Cardinal Poletto, il
Cardinal Saldarini e il Vescovo
Nosiglia”
–Hai cucinato per persone
importanti…
“Conosciute: le persone importan-
ti sono i miei figli e i miei nipoti
per i quali ad un certo punto ho
lasciato la moda. Quando hai una
famiglia e chiudi la mano, non la
trovi vuota”. Assunta ama anchericamare e dipingere; appeso almuro c’è qualche suo quadro.–Il tuo sogno nel cassetto?
“Imparare a fare i ritratti: il volto
di una persona ti dice chi hai
davanti”. Prima di lasciarmi andare, mi rega-la un vasetto del suo pesto, con unaraccomandazione: “Non scaldar-lo, cuoci la pasta e buttacelo
sopra” ... ho assaggiato il pesto.Questa sì, che è una vera creazio-ne!
abbia frequentato quegli ambienti,Assunta non si è conformataall’ambiente. “Ho lavorato nellamoda ma la moda non mi ha cam-
biata. Ho pagato caro la scelta di
essere coerente con me stessa; ma
non mi sono pentita perché rima-
nere se stessi è la cosa che più
conta. E in quegli ambienti dove
l’apparenza è la regola non è faci-
le”
–Cos’è per te lo stile?
“E’ un modo di essere, di esprime-
re la tua personalità”
–E la classe?
“Ce l’hai dentro di te. L’abito non
fa il monaco”.
–Il tuo colore preferito?
“I colori del mare”.
Ad un certo punto si alza e mi invi-
IILL SSEEGGRREETTOOEE’’ .. .. ..
16 il segreto 4-12-2014 19:16 Pagina 16
Centotorri - Dicembre 2014www.100torri.it 17
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Villanova d’Asti, 600 anni dopo Si sono celebrati i 600 anni dall’approvazione degli Statuti, avvenuta il 17 Novembre 1414. di Giuseppe Viarizzo
Mezzaluna Villanova, sono aperte le iscrizioni per il “Sabato Neve Baby”
Sono aperte le iscrizioni per le giornate sulla neve organizzate da
Polisportiva Mezzaluna e Cus Torino, il tradizionale programma
“Sabato Neve Baby”. Le gite sono in programma in queste date: 24 –
31 gennaio – 7 – 14 – 21 – 28 febbraio 2015 e prevedono 4 ore al giorno
(dalle 11,00 alle 12,50 e dalle 14,00 alle 15,50) con i maestri di sci divisi in
gruppi da 10 per capacità sciistica con i maestri della scuola di Sci
Nordovest. L’autobus partirà da Villanova d’Asti, in Strada Mezzaluna 13;
su richiesta di almeno 6 famiglie c’è la possibilità di prevedere una fermata
a Chieri in Piazza Europa. I posti disponibili sono 100. Sul sito www.mez-
zaluna.info nella sezione Sabato Neve si possono trovare tutte le informa-
zioni e le indicazioni per procedere all’iscrizione; per ulteriori info contatta-
re Silvia Lovera al 340.180.26.62
Il mese di Novembre 2014 è
stato denso di avvenimenti per
il Comune di Villanova d’Asti e
per le borgate limitrofe. Si sono
infatti celebrati i 600 anni dall’ap-
provazione degli Statuti, avvenuta
il 17 Novembre 1414.
L’apertura delle commemorazioni
si è tenuta Venerdì 7 Novembre,
con una serata sulla figura di mons.
Pietro Savio, svoltasi nella chiesa
parrocchiale dei Savi. A Mons.
Pietro Savio, originario proprio di
borgo Savi, studioso di documenti
storici, si deve nel 1934 la tradu-
zione dal latino degli Statuti
Comunali di Villanova.
I festeggiamenti sono proseguiti
Sabato 15 Novembre con il conve-
gno “Gli Statuti del 1414: vita poli-
tica e sociale a Villanova”, tenutosi
nella ex Chiesa dei Batù e attuale
sede della Biblioteca Comunale e
per l’occasione anche sede della
mostra “Gli Statuti di Villanova
della Piana tra XIV e XV secolo”.
Domenica 16 Novembre nella sala
consiliare del municipio è poi pro-
seguita l’esposizione degli Statuti
originali, splendidamente restaurati
nel 2010. A fare gli onori di casa e
a raccontare la storia che ha porta-
to all’approvazione degli Statuti ai
cittadini passati ad ammirarli, era
presente il Sindaco di Villanova
Christian Giordano.
Lunedì 17 Novembre, nell’esatta
ricorrenza del 600° anniversario
dell’approvazione degli Statuti, il
Consiglio Comunale di Villanova
D’Asti si è tenuto in seduta pubbli-
ca, assieme ai Consiglio dei
Ragazzi.
Durante la serata è stata data lettu-
ra di alcuni statuti selezionati dal
Consigli dei Ragazzi, sui quali è
poi stato effettuato un dibattito con
il Sindaco e Assessori del Comune
di Villanova prima di procedere
alla simbolica votazione per il rin-
novo.
17 dintorni 4-12-2014 19:18 Pagina 17
Centotorri - Dicembre 2014www.100torri.it 18
Natale, la tavola del villaggio globaleSpecialità natalizie nel mondo, dalla Francia all’Irlanda, dalla Russia alla Nuova Zelanda
SPECIALE MANGIARBENE
Natale è considerato la
festa più importante del-
l’anno in molte parti del
mondo, e spesso viene celebrato
con specialità gastronomiche pre-
parate appositamente o esclusiva-
mente per l’occasione.
L’Italia vanta diverse tradizioni
riconducibili alle varietà di cucina
regionale, ma anche il resto
d’Europa e del mondo può offrire
piatti natalizi vari e gustosi.
Francia
Nelle regioni settentrionali della
Francia si prepara spesso la fres-
sure de porc, pietanza a base di
carne e interiora di maiale. Il
piatto natalizio per eccellenza in
Francia è la galette des rois (“torta
dei re”), un dolce a base di pasta
sfoglia con un ripieno di crema
alla mandorla. Viene preparato in
occasione dell’Epifania, e si usa
nascondere al suo interno una sta-
tuina di porcellana o di gesso che
rappresenta una figura del prese-
pe. Chi trova questa statuina
viene incoronato “re della festa”.
Gli schowowebretele, biscotti
speziati a base di burro e mandor-
le, accompagnano tutto il periodo
festivo.
Spagna
Le pietanze classiche del pranzo
di Natale spagnolo sono l’escu-
della i carn d’olla, una zuppa di
verdura e carne, e il tacchino con
frutta glassata al forno. I dolci
tipici sono il torrone e il
Polvorones, preparato con limo-
ne, cocco e caffè.
Olanda
I Kipperragut, una sorta di voul-a-
vent con ripieno di carne, caratte-
rizzano il periodo delle feste di
fine anno olandesi. Sono ottimi
come antipasto e facili da prepa-
rare, e si sposano bene anche con
la cucina nostrana, a patto che il
pasto sia a base di carne.
Germania
Come nella migliore tradizione
mitteleuropea, i dolci fanno la
parte del leone tra le specialità
natalizie germaniche. Tra i dessert
spicca particolarmente lo stollen,
una torta molto ricca preparata in
diverse varietà. Noi vi proponia-
mo il butterstollen, a base di
burro.
Gran Bretagna
Il tacchino arrosto è senz’altro il
piatto principe della tavola natali-
zia britannica. La particolarità
della ricetta tradizionale risiede
negli ingredienti del ripieno, rea-
lizzato con nocciole tritate, carne
di vitello, bacon e grasso di
rognone.
Irlanda
La cucina irlandese è basata su
ricette abbastanza semplici e rela-
tivamente “povere”, ma robuste e
saporite, e le ricette di Natale non
fanno eccezione. Vi consigliamo
di provare la facilissima focacci-
na natalizia e le gustose mince
pies, tortine con ripieno di frutta.
Danimarca
Latte, riso e mandorle sono i
semplici ingredienti alla base del
ris-a l’amande, saporito semifred-
do natalizio danese.
Svezia
Gli svedesi preparano un ban-
chetto particolarmente sontuoso
la sera della vigilia, composto da
piatti di pesce secco, prosciutto,
riso al latte, e dalle caratteristiche
polpettine al prosciutto delle
feste. La cena è accompagnata dal
glögg, vino caldo aromatizzato
non dissimile dal nostro vin brulè
oppure da birra zuccherata.
Romania
I rumeni festeggiano il Natale
all’insegna della carne di maiale,
predominante in piatti come piftie
de porc e sarmale de porc, solita-
mente accompagnati dalla mama-
linga (una sorta di polenta). Il
dolce tipico è il cozonac, a base di
uova, farina, zucchero e vaniglia.
Russia
In Russia a Natale si mangia
pesce: aringa e salmone affumica-
to, caviale rosso e nero con tartine
o uova sode oppure i karp s kapu-
stoi, filetti di carpa con i crauti.
I dolci tradizionali sono i piroski,
torte farcite con ricotta, uvetta,
mele e frutti di bosco, fritti oppu-
re cotti al forno.
Canada, Stati Uniti, Oceania
Questi Paesi seguono general-
mente le tradizioni tipiche della
Gran Bretagna (fatta eccezione
per le aree francofone del Canada,
più vicine alle usanze francesi)
con alcune eccezioni: nel
Nordamerica il classico tacchino
arrosto viene condito con salsa di
mirtilli, mentre gli australiani
accostano alle classiche specialità
europee la zuppa di ostriche di
origine asiatica.
di Gastaldi Enrica
Il Freisa di Chieri
Passione antica
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Come si fa a mantenere sottocontrollo il forte desideriodi trasgredire mangiando
cibi “golosi”?Secondo una ricerca, per ritrovarela forma non serve eliminare i cibipiù “golosi”, anzi emerge dai datiraccolti, che una piccola porzionedi cibo goloso aiuta a dimagrire,aumentando la soddisfazione.La ricerca condotta presso laVanderbilt University, mette in luceche si può mangiare sano senzafare rinunce, vediamo come?Generalmente non si dovrebberoconsiderare gli alimenti totalmentecattivi o buoni, però si dovrebbeconsiderare la loro naturalità, ossia,meno sono elaborati, più sono salu-tari per il corpo. Frutta, verdura,cereali integrali, pesce, latticini,legumi e uova sono a grandi linee icibi considerabili sani, mentrebiscottini, caramelle, cioccolatini epatatine rappresentano cibi pocosani.Il team guidato dalla Dott.ssa KellyL. Haws ha condotto lo studio, sud-dividendo i cibi in due categorieetichettando appunto il primo grup-po come cibo “virtù” e il secondogruppo come cibo “vizi”.I ricercatori hanno poi sottoposto650 persone ad un esperimento,
proponendo di scegliere uno spun-tino tra differenti combinazioni dicibo vizi/ virtù. Hanno proposto:1.una combinazione con 3 fette dimela e un biscotto2.una combinazione due fette dimela e due biscotti3.una fetta di mela e tre biscottiBene, la maggior parte delle perso-ne ha scelto e ritenuto più soddisfa-cente la prima opzione, ossia, trespicchi di mela ed un solo biscotto.Basta la presenza del cibo “vizio” arenderci virtuosi a quanto pare, maipensare di fare rinunce definitivema a piccole dosi un cibo” vizio” cisostiene molto. Cosa ci dicono irisultati di questa ricerca in meritoalla strada giusta per dimagrire? Idivieti assoluti sono improduttivi,attivano i comportamenti invece diinibirli e ci lasciano insoddisfatti,mettere sempre un piccolo cibo“vizio”, come un cioccolatino o unbiscotto aiuta a renderci soddisfattie a portare avanti anche un regimealimentare nel complesso salutareo ipocalorico. Quando si cade poiin tentazioni eccessive mai buttarsigiù e arrendersi, basta tornare sullaretta via e stabilire la giusta propor-zione tra vizi e virtù.
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La Centella è in assoluto una dellepiante più note ed usate per contra-stare la cellulite poiché, i suoi pre-
ziosi componenti, vanno ad agire propriosu uno dei nostri punti deboli: gli arti infe-riori.Le gambe cambiano e diventano piùleggere anche in base alla circolazionevenosa, la Centella rende i vasi più tonici,resistenti ma, soprattutto più elastici e permette loro di funzionare al meglioevitando ristagni e pesantezza. Il Tarassaco, invece, comunissimo e dai fiori gialli molto simili a margheri-te, è ideale per contrastare la ritenzione idrica. Anche in grado di stimolareil transito intestinale è ottimo per sgonfiare gambe e pancia in modo natura-le. La Portusana, infine, apprezzabile per la sua capacità di regolare il meta-bolismo degli zuccheri e contrastare gli attacchi di fame è estratta dallaPortulaca. Quest’ultima è, a sua volta, ricca di omega 3 e Sali minerali.
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NATURA & BENESSERE
Centotorri - Dicembre 2014 www.100torri.it22
I Consigli dell’Oculista del Centro Alta Vista di Chieri
L’occhio pigro
Cos’è l“occhio pigro”? “L’occhiopigro o ambliopia, è senza dubbiola principale causa di disabilità
visiva tra i bambini. È un distrubo in cui lavista di un occhio risulta ridotta o addirit-tura assente.” -Cosa causa l’ambliopia? “Il bambino involontariamente“non usa” un occhio e ciò può verificarsi per diversi motivi: le immaginivisive non raggiungono la retina di quell’occhio a causa di un abbassa-mento della palpebra superiore (ptosi congenita) o di una opacità dellalente interna all’occhio (cataratta congenita); le immagini raggiungono laretina ma non sono a fuoco: è questo il caso dei difetti visivi quali l’astig-matismo e l’ipermetropia; le immagini provenienti dai due occhi raggiun-gono la retina ma il cervello non riesce a “combinarle” perché gli occhinon sono in asse, non guardano nella stessa direzione e questo è il casodello strabismo. Sottolineo come alcune di queste patologie siano facilmen-te evidenziabili dai genitori, per altre è impossibile accorgersene e questorende l’ambliopia estremamente insidiosa. Inoltre, se non corretta pertempo la riduzione della capacità visiva dell’occhio ambliope diventa defi-nitiva e stabile. Ciò significa che il bambino oltre a vedere meno da unocchio perde la tridimensionalità: non riesce cioè ad apprezzare la profon-dità e le distanze degli oggetti nel suo campo visivo.”-Come si cura? “Si lavora principalmente su due livelli: in primis bisognacorreggere il difetto visivo con un occhiale e/o eliminare gli ostacoli cheimpediscono la corretta visione (cataratta, ptosi…). Dopodichè si deve farlavorare l’occhio pigro penalizzando l’occhio sano. Questo lo si ottienebendandolo con un cerotto o soffocando le immagini che riceve con un col-lirio di nome antropina. La terapia, che può durare da alcuni mesi fino adalcuni anni, va iniziata il più precocemente possibile perchè oltre i 6 annidi età riusulta meno o per nulla efficace”. Un consiglio per i nostri letto-ri? ‘E’ indispensabile che i genitori sottopongano i propri figli ad unaattenta visita oculistica ed ortottica già verso i 3-4- anni di età’Dr. Diego SACCO Dir. San. Centro AltaVista
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22 natura 4-12-2014 19:00 Pagina 22
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ANIMALI
La displasia del gomito nel cane Il cane che ne è affetto presenta solitamente una zoppia dopo un periodo prolungato di riposo e compare in modo sistematico tra il quarto e il sesto mese di età
La displasia del gomito com-
prende un insieme di patolo-
gie (osteocondrite dissecan-
te del gomito, mancata unione del
processo anconeo, frammentazione
del processo coronoideo mediale
dell’ulna, incongruenza articolare)
che causano un’alterazione della
formazione dell’ articolazione del
gomito del cane e possono portare
a zoppia e infiammazione articola-
re principalmente nei soggetti con
età inferiore ad un anno.
Le razze canine maggiormente col-
pite da questo tipo di problema
sono il Bovaro Bernese, il
Rottweiler, il Pastore tedesco, il
Golden Retriever, il Labrador
Retriever , il Chow Chow, il
Terranova, il San Bernardo, lo
Springer Spaniel e alcuni terrier. In
alcuni casi anche i fattori ambien-
tali come ad esempio un’alimenta-
zione ipercalorica o eccessivamen-
te ricca di calcio e il ripetersi di
traumatismi lievi, ma ripetuti nel
tempo, possono portare alla forma-
zione di uno dei sopra elencati
quadri patologici.
Il cane affetto da questo tipo di pro-
blema articolare presenta solita-
mente una zoppia a freddo cioè
dopo un periodo prolungato di
riposo e compare in modo sistema-
tico tra il quarto e il sesto mese di
età. Si possono osservare inoltre
un’ alterazione posturale come la
deviazione laterale del piede asso-
ciata a quella mediale del gomito
ma anche, nei casi più gravi, tume-
fazione, dololore e degenerazione
dell’articolazione.
La terapia di elezione per questo
tipo di patologia è una chirurgia
ortopedica appropriata.
La terapia medica ha invece la sola
funzione di ridurre il dolore e con-
siste nel controllo del peso dell’a-
nimale, riduzione dell’attività fisi-
ca, fisioterapia, somministrazione
di farmaci antinfiammatori al biso-
gno e ultimi ma non meno impor-
tanti integratori alimentari che pro-
teggano le articolazioni.
Si consiglia nelle razze sovraelen-
cate di effettuare un esame ortope-
dico e uno studio radiografico del-
l’articolazione già a partire dal
quarto mese di vita in modo tale da
poter consentire ai nostri amici
quadrupedi di avvalersi di tutte le
opzioni terapeutiche e trattare i
problemi sottostanti prima dello
sviluppo di osteoartrite secondaria.
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Gelo, neve, pioggia, nebbia:l’inverno non ci va legge-ro con la nostra auto. E
siccome la spinge verso il limitedella sicurezza, bisogna correre airipari, preparandola ad affrontarein piena efficienza anche le situa-zioni critiche stagionali. Ecco la«check list». PNEUMATICI - Sono l’elemen-to più importante ai fini della sicu-rezza, perché da essi dipende latenuta di strada. Nelle località(non necessariamente di monta-gna) dove la temperatura media ininverno scende sotto i 7 gradi sisarebbe già dovuto provvederealla sostituzione del «treno» digomme estivo con quello inverna-
degli spazi di frenata) non soltan-to su neve, ma anche sull’asfaltobagnato, umido e gelido. LIQUIDO REFRIGERANTE -Per via del possibile congelamen-to alle basse temperature, è parti-colarmente vulnerabile. Il classicoantigelo va aggiunto in una per-centuale attorno al 50 per centoinsieme all’acqua, a meno di uti-lizzare preparati già pronti daimmettere nel circuito di raffred-damento. OLIO - Anche se il momento deltagliando è lontano, controllare illivello dell’olio del motore è dirigore. Da valutare anche, per certimodelli, il ricambio con un lubri-ficante più adatto alle basse tem-perature, cioè a bassa viscosità. CINGHIE - Se l’auto non è nuo-vissima, non è da sottovalutare lacondizione delle cinghie di distri-buzione, che non devono presen-
tare segni di usura o sfilacciamen-to. MANICOTTI - Una volta apertoil cofano motore, non fa male nep-pure dare un’occhiata ai condottidell’aria e dell’acqua. E cambiarli,se necessario. BATTERIA - Deve essere in per-fette condizioni perché con il fred-do tende a scaricarsi più rapida-mente. È indispensabile control-larne l’efficienza, lo stato di caricae l’età: la vita media di un accu-mulatore varia da 4 a 7 anni. CANDELE - Molti se ne dimen-ticano, ma per facilitare l’avvia-mento a freddo dei motori a benzi-na servono anche buone candele.In commercio se ne trovano diadatte alle condizioni invernali:consigliabile adottarle. FRENI - L’efficienza dell’im-pianto dà maggiori garanzie di«sicurezza attiva». Soprattuttoquando cala l’aderenza a causadella pioggia o della neve. Uncontrollo a pastiglie, dischi e livel-lo del liquido dell’impianto èd’obbligo. FARI - Tra nebbia e maltempo, lecondizioni di scarsa visibilità sonoassai frequenti. Controllare le luci,in particolare i fendinebbia, è indi-spensabile non soltanto sulle stra-de della pianura padana... TERGICRISTALLI - In invernosono più che mai importanti.Attenzione all’usura delle spazzo-le e al livello del liquido detergen-te. Quest’ultimo dovrebbe anche
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avere una composizione in gradodi evitare che si formi del ghiaccionegli ugelli di diffusione. LAVAGGIO - Spargere il sale ènecessario per evitare che l’asfaltosi trasformi in una lastra di ghiac-cio, ma tale beneficio porta con séanche qualche inconveniente: ilsale «aggredisce» l’auto, ne intac-ca la carrozzeria, le parti in plasti-ca e quelle intorno alle guarnizio-ni. Ragion per cui in inverno ilavaggi devono essere più fre-quenti e più accurati. L’ideale ècompletarli con una finitura dicera o polish, che stende una spe-
cie di strato protettivo sulla car-rozzeria. EQUIPAGGIAMENTO - Ilraschietto per eliminare il ghiacciodai vetri è al primo posto. Seguitodai cavi della batteria e dai guanti.Una spruzzata di antigelo fa benealle serrature, ma se ci si trova inemergenza si può rimediareappoggiando alla serratura un sac-chetto di plastica riempito d’acquacalda. Ma la prima contromisura alleinsidie dell’inverno è la prudenza.Che significa, innanzitutto, ridurrela velocità.
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ARTE & SPETTACOLO
San Sebastiano nell’arte tra ‘400 e ‘600 Al castello di Miradolo, la mostra ideata da Sgarbi
di Raffaella Campagna
Al Castello di Miradolo: “SanSebastiano – bellezza edintegrità nell’arte tra ‘400 e
‘600.” La mostra è ideata e curatada Vittorio Sgarbi con la collabora-zione di Antonio D’Amico, dal 4ottobre 2014 all’8 marzo 2015. Larassegna, organizzata dallaFondazione Cosso, vede come pro-tagonista la figura di SanSebastiano, giovane soldato conver-titosi al cristianesimo, che subì lacondanna a morte dall’imperatoreDiocleziano. Nulla possono le frec-ce che trafiggono il suo corpo;Sebastiano, curato da Irene, tornafieramente a proclamare il suocredo. Nuovamente imprigionato,venne ucciso e gettato, per disprez-zo, nella Cloaca Massima di Roma.San Sebastiano, invocato contro lapeste, è molto presente nella storiadell’arte ed a lui sono dedicatemolte chiese nel nostro territorio,come la favolosa e, recentementerestaurata, chiesa di San Sebastianoa Pecetto.
Il ruolo di San Sebastiano come tau-maturgo contro la peste nasce, infat-ti, in seguito all’epidemia del 1348.Il tragitto dei pellegrini, in camminoverso la tomba di Pietro, dallaFrancia valica i monti ed approda inPiemonte, fino ad arrivare al portodi Genova da dove, via mare, si rag-giungeva Roma. L’aurea bellezza elo splendore che avvolge il corpodel giovane Santo ha catturato l’at-tenzione di tutti i più grandi artisti,
Bandera… e non solo L’Associazione Amici del Ricamo Bandera ha acquisito per donazione circa 400 campioni di ricamotradizionale di Olga Asta
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Il ricamo Bandera è un nostroorgoglio cittadino, che ci faapprezzare ovunque, insiemealle tante nostre eccellenze, chespaziano dai reperti preistorici delMuseo archeologico, agli edificistorici e religiosi, al recupero distrutture come l’Imbiancheria, cheaccanto alle numerose mostre cherichiamano visitatori da ogni dove,ospita in modo permanente alcunidei nostri manufatti.Ma l’Associazione Amici delRicamo Bandera è in costante evo-luzione, pur mantenendo comeobiettivo primario la tutela dellagrande tradizione piemontese delricamo Bandera. Il suo patrimoniosi arricchisce continuamente; oltrealla continua ricerca storica cheporta a realizzare nuovi schemi perricami, si è accresciuta la collezio-ne di ricami con l’acquisizione perdonazione di circa 400 campioni diricamo tradizionale di Olga Asta, lafamosa imprenditrice veneziana dimerletti di Burano.La presidente Anna Ghigo, nelrivolgere a tutti i lettori i più senti-ti auguri di Buon Natale e feliceAnno Nuovo, vi invita a visitare ilnuovo sitowww.ricamobandera.com, dovetroverete tante informazioni ecuriosità, e ricorda che sono apertele iscrizioni ai nuovi corsi che ini-zieranno a metà gennaio 2015.
dal Rinascimento ai giorni nostri; lastoria dell’arte gli è debitrice diassoluti capolavori, declinati in unperfetto accordo fra fede, devozio-ne, spiritualità e raffigurazione. Lamostra propone una passeggiataattraverso 45 opere, provenienti daprestigiose istituzioni museali italia-
ne e non: Rubens, Tiziano,Guercino, Guido Reni, Mattia Preti,Luca Giordano, Ribera…Orari:sabato, domenica e lunedì dalle 10alle 18,30. Giovedì e venerdì dalle14 alle 18. Chiuso il martedì e mer-coledì. Info: 0121/502761. Sitowww.fondazionecosso.it
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ARTE & SPETTACOLO
In Sant’Antonio, un Gesù Bambino...con i nonni Una “Madonna col Bambino e i Santi Anna e Gioacchino”, opera del Comaneddi e datata 1777
In basso a questo quadro, che
Antonio Bosio attribuiva al pit-
tore chierese Marchisio, in
occasione di un restauro eseguito
nel 1997 è comparsa la data di ese-
cuzione 1777 e le lettere R.C., che
Claudio Bertolotto,
della Soprintendenza,
ha interpretato come le
iniziali del pittore di
Cima Valsolda Rocco
Comaneddi. Recenti
ricerche di archivio,
dalle quali è emerso
l’accordo fra i frati
Francescani e quel pit-
tore, hanno conferma-
to la sua intuizione, e
contemporaneamente
suggerivano l’ipotesi
che non si tratti di una
“Sacra Famiglia con
Sant’Anna”, ma di una
“Madonna col Bam-
bino e i Santi Anna e
Gioacchino”, cioè i
nonni di Gesù. Un
soggetto, quindi,
molto originale. E la
cosa è possibile per-
ché, se si osserva, il
Santo alle spalle della Vergine non
ha in mano il solito bastone fiorito
di San Giuseppe ma un normale
bastone da vecchio.
(Antonio Mignozzetti)
Dall’11 novembre 2014
all’11 gennaio 2015 il
ritratto della principessa di
Savoia Maria Luisa Gabriella, ese-
guito dal pittore Louis Michel van
Loo nel 1733, quando la principes-
sa aveva quattro anni, sarà esposto
al Museo Accorsi – Ometto, insie-
me ai ritratti delle sorelline
Eleonora Maria Teresa e Maria
Felicita Vittoria. Figlia di Carlo
Emanuele III di Savoia e di
Polissena d’Assia, Maria Luisa
Gabriella di Savoia era stata desti-
nata a sposare il delfino di Francia
Luigi, figlio di Luigi XV, ma le
trattative matrimoniali non andaro-
no a buon fine. La principessa
visse a Corte fino ai trentasei anni,
sempre più a disagio per la sua
condizione di nubile, evento molto
inusuale per un personaggio del
suo rango. Accettò perciò di buon
grado la proposta di ritirarsi in
convento, e scelse quello di
Sant’Andrea a Chieri, dove visse
fino alla morte, avvenuta nel 1767.
Nei tre ritratti le principessine
appaiono in una rappresentazione
ufficiale, tuttavia l’artista scelse di
raffigurarle con estrema modernità
e con una vena quasi intimista,
cogliendole ognuna in un’azione
diversa.
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