Via Massa, 2 - CHIERI OMAGGIO Confezioni CHIERI Via Vittorio Emanuele, 62 Tel. 947.10.39 Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 31° - N.8 - Settembre 2013 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - Chieri Dir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino CENTOTORRI PROGRAMMI & COMMENTI del Chierese, Astigiano e Moncalieri Tel. 011/942.17.86 email: [email protected]Porte interne e blindate Scale interne - Ringhiere - Serramenti Zanzariere - Tapparelle Grate di sicurezza- Basculanti Via Andezeno, 18 - 10023 Chieri Tel. 011.9470158 ‘Invasione’ per Don Bosco ‘Invasione’ per Don Bosco Lancione-bis? Lancione-bis? P P or or te aper te aper te te per tutti... per tutti... Via C. R. di Montelera 122 CHIERI (TO) Tel. 011 9415627 /011.9415161 Fax 011.9426739 [email protected][email protected]NUOVA SEDE AGENZIA GENERALE PIAZZA CAVOUR, 1 CHIERI RIMOZIONE AMIANTO Via del Tario, 16 - ANDEZENO Viale Cappuccini, 4 CHIERI Tel/Fax 011.947.10.35 cell. 392.51.77.369 1 copertina 13-09-2013 15:12 Pagina 1
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CENTOTORRI...Centotorri - Settembre 2013 4 Sabato 21 settembre APECETTO, SFIDAPOETICA– Per “Scrigni d’Argilla”, Piazzale Roma, ore 21.30: “Vi rispondo per le rime.” Una
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Via Massa, 2 - CHIERI
OMAGGIOConfezioni
CHIERI
Via Vittorio Emanuele, 62
Tel. 947.10.39
Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 31° - N.8 - Settembre 2013 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - ChieriDir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino
CENTOTORRIPROGRAMMI & COMMENTI
del Chierese, Astigiano e MoncalieriTel. 011/942.17.86 email: [email protected]
Porte interne e blindateScale interne - Ringhiere - Serramenti
Zanzariere - Tapparelle Grate di sicurezza- Basculanti
Via Andezeno, 18 - 10023 ChieriTel. 011.9470158
‘Invasione’ per Don Bosco‘Invasione’ per Don Bosco
Nel Lancione-bis del 2014, porte aperte a tutti Il sindaco: prima arriviamo alla fine, senza dover ricorrere al commissario. Poi pensiamo ad una maggioranza meno eterogenea. In politica, tutto è possibile di Gianni Giacone
Francesco Lancione tra una
legislatura da chiudere senza
dolorose interruzioni (com-
missario prefettizio) e un’altra che
potrebbe presentare clamorose
novità. Ammesso che sia lo stesso
Lancione a vincere, anzi a rivince-
re. Il sindaco che nel 2009 guidava
una coalizione di tutti i colori, con
un programma che (per molti)
poteva andar bene tanto al centro
destra che al centro sinistra, vor-
rebbe mettere insieme una coali-
zione altrettanto forte, ma più resi-
stente alle intemperie. Quel che è
mancato stavolta, con conseguente
sbriciolamento di alleanze giurate
come eterne, non si dovrà ripetere
nel 2014: parola di sindaco uscente
e, (lui spera), rientrante.
-Partiamo dal presente, sindaco:
arriverete fino in fondo? E con
l’aiuto di chi?
“A settembre si verifica il program-
ma e si vota l’assestamento di
bilancio. Se non passa, andiamo
tutti a casa e arriva il commissario
prefettizio. Perciò, dobbiamo rin-
serrare le fila. Ci sono prospettive
concrete, vogliamo avere i numeri
in consiglio comunale, e li abbia-
mo. Condividiamo con i nuovi
alleati del Centro Democratico le
cose da fare e arriviamo in fondo al
mandato. Non hanno grosse prete-
se, vogliono darci una mano. E’
mio dovere farcela, non voglio
lasciare Chieri nella mani del com-
missario, con il risultato di paraliz-
zare tutto quel che abbiamo messo
in cantiere. Voglio una maggioran-
za solida, a costo di fare qualche
rimpasto. Ne parliamo.”
-Il futuro è dietro l’angolo. La
coalizione nel nome di Lancione
aveva nella trasversalità al
tempo stesso la propria forza e la
propria debolezza. Il programma
sulla carta poteva piacere a tutti
e andare bene alla destra come
alla sinistra. Ma non ha funzio-
nato, rendendo possibili troppi
cambi di scena. Per il futuro,
cosa cambierà?
“L’esperienza passata non è stata
facile, anzi direi che è stata trava-
gliata, per le troppe anime che
facevano parte della maggioranza.
Adesso, siamo maturati, cerchere-
mo di creare una grossa forza intor-
no alla lista Insieme per Chieri,
fatta di tutte quelle realtà che inten-
dono appoggiarla. Voglio creare
una squadra meno eterogenea, più
compatta, che garantisca un gover-
no più stabile.”
-In quali direzioni? Con chi?
“In politica tutto è possibile.
L’esperienza che ho vissuto in que-
sti quattro anni mi ha forgiato, e mi
ha insegnato che non si deve mai
chiudere la porta in faccia a nessu-
no. Importante è servire la città. Ma
adesso devo prima occuparmi del
presente e riuscire ad arrivare alla
fine. Aprendo a qualunque risorsa
che condivida questa mia volontà.”
-Questa amministrazione ha
messo tanta carne al fuoco ma ha
concluso poco. E le risorse, in
futuro, non è che abbonderan-
no…
“Questa amministrazione di risorse
ne vede tante, ma qualcuno si è
messo di traverso per bloccarci;
l’importante è che non succeda più,
in futuro. Il progetto di città che
avevamo presentato credo che
possa essere realizzato, e non solo
a parole. Ci sono le risorse, è fon-
damentale che non si usino mezzi
illeciti per bloccarcele.”
-Dire che non si deve chiudere la
porta in faccia a nessuno può
significare che anche la sinistra
troverebbe spazio?
“Sono socialista da sempre, nell’a-
nimo. Cercherò di servire la città in
tutti i modi, cercando di aiutare chi
ha bisogno.”
6 lancione 12-09-2013 21:42 Pagina 6
Centotorri - Settembre 2013www.100torri.it 7
ATTUALITA’ CHIERI
Giovani, un autunno da precariDopo un’estate di speranze quale prospettiva?
Ferragosto, l’”invasione” dei giovani salesianiDal 10 al 16 agosto il Confronto del Movimento Giovanile Salesiano nei luoghi di Don Bosco di Alberto Treleani
Tra il 10 e il 16 agosto si è
tenuto il Confronto del
Movimento Giovanile
Salesiano, a cui hanno partecipato
1200 giovani da tutta Italia. Dopo
alcuni giorni passati a Torino ed
aver visitato Mornese, il paese in
provincia di Alessandria nel quale
è nata Suor Maria Domenica
Mazzarello, fondatrice delle
Figlie di Maria Ausiliatrice (le
suore salesiane), il 15 agosto i
giovani si sono diretti a Chieri,
dove hanno visitato i luoghi fre-
quentati da don Bosco all’epoca
dei suoi studi in un lungo corteo
festoso, per poi visitare, divisi in
gruppetti, i vari luoghi salesiani
nel primo pomeriggio.
Dopodiché, dopo un veloce tra-
sferimento a Castelnuovo Don
Bosco, i giovani hanno percorso
in pellegrinaggio la Strada del
Papa, che arriva fino al Colle Don
Bosco, dove si è tenuta una veglia
di preghiera con adorazione euca-
ristica. Il 16 agosto, compleanno
di Don bosco, i giovani hanno
incontrato il Rettor Maggiore dei
Salesiani, don Pascual Chavez de
Villanueva, per poi chiudere una
settimana di festa, riflessione e
preghiera, con una messa celebra-
ta sul piazzale davanti alla
Basilica del Colle Don Bosco.
ANDRIOLO
GIOVANNI& C. s.n.c.
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Centotorri - Settembre 2013 www.100torri.it9
ATTUALITA’ CHIERI
Un banchetto vicino all’Arco
e un gruppo di persone di
tutte le età a distribuire
volantini. E’ l’immagine più diretta
di quel che oggi rappresenta, a
Chieri, il Movimento 5 Stelle.
Gente che vorrebbe parlare di
Costituzione, ma che intanto sta
studiando il San Silvestro, la ZTL,
i trasporti pubblici. Gente di Chieri
per problemi chieresi, insomma.
“Stiamo lavorando – dice Michel
Pinto – ad un programma dettaglia-
to e ad una squadra di consiglieri e
assessori, per le amministrative del
2014. Per ora, vado per titoli:
vogliamo una urbanistica che non
consumi altro territorio, la riquali-
ficazione energetica degli edifici
pubblici e un incentivo per farla
fare ai privati, ma soprattutto pun-
tiamo alla democrazia diretta, una
strada più semplice per i cittadini
che possano accedere ai processi
decisionali. Ci stiamo occupando
del San Silvestro, e siamo per limi-
tare la qualificazione del centro
sportivo rispetto alle idee dell’at-
tuale amministrazione. Siamo
assolutamente contrari alla tangen-
ziale est, che è inutile perché spo-
sterebbe appena il 3% dei flussi di
traffico e rovinerebbe la collina. Il
centro storico deve rendere Chieri
attraente per un turismo da riquali-
ficare. Vogliamo favorire il traffico
Cinque Stelle, sotto l’Arco con la genteUn banchetto nel fine settimana, in Piazza Umberto. E presto un programma dettagliato per le amministrative 2014
di Gianni Giacone
pedonale e quello dei mezzi pub-
blici, quindi il piano del traffico va
totalmente rivisto.” L’appello di
Lancione ad alleanze trasversali
per il futuro non scalda particolar-
mente gli animi dei grillini. “Come
a livello nazionale – dice Daniela
Berruto, figlia dello storico sindaco
chierese degli anni Ottanta e
Novanta – anche a livello locale
non faremo alleanze di questo tipo,
a parte scoprire idee comuni per il
miglioramento della qualità della
vita. Abbiamo le nostre idee e cer-
chiamo di renderle vincenti.
Partiamo dal coinvolgimento dei
cittadini nelle decisioni: se altri
partiti sono sulla stessa lunghezza
d’onda, ne parliamo.”
“Se per il sindaco si arrivasse al
ballottaggio – dice Roberta Pollio –
ci confronteremmo sui programmi.
Se qualcuno condivide i nostri e
vuole votarli, bene. Se qualcuno ha
delle buone idee, saremo disponibi-
li.” Già, ma dall’opposizione si
incide fino ad un certo punto. E
allora? “Siamo una squadra coesa –
conclude Paolo Savio – formata da
cittadini dalla parte dei cittadini.
Nei fine settimana parliamo con la
gente, quando saremo in consiglio
comunale decideremo sempre con i
cittadini. Il nostro eventuale sinda-
co sarà il terminale della gente
comune.”
DAL 1 OTTOBRE 2013
L’AGENZIA GENERALE DELLA DIVISIONE SAI
SI TRASFERIRA’
IN PIAZZA CAVOUR 1 (PRIMO PIANO) CHIERI
Nel cuore di Chieri per un servizio ancora migliore!
Roberta Pollio
Daniela Berruto
9 grillo 12-09-2013 21:49 Pagina 9
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ATTUALITA’ CHIERI
L’A.M.A. Associazione
Malati di Alzheimer con
sede presso la Casa di
Riposo “Orfanelle” – Via Tana, 5 –
Chieri (To), è un’organizzazione
non-profit apolitica, apartitica e
aconfessionale che, sulla base di
una situazione di salute, considera
le “Persone” nella loro dimensione
organica, psicologica e affettiva e
si propone di: Tutelare e difendere
i diritti dei malati di Alzheimer -
Sostenere le famiglie affinchè non
si sentano sole ed emarginate -
Migliorare la professionalità degli
operatori - Ampliare la conoscenza
delle problematiche della malattia -
Sensibilizzare la cittadinanza.
L’Alzheimer Cafè è un approccio
concreto per affrontare nel miglio-
re dei modi questa malattia, favori-
re l’incontro tra persone che condi-
vidono gli stessi problemi, fornire
informazioni sul decorso della
malattia ed eventuale terapia far-
macologica, offrire un servizio di
counseling per sostenere i familiari
nel loro impegno di cura, fornire
informazioni sugli aspetti burocra-
tici.
In via sperimentale, gli incontri
saranno di un sabato al mese (il 4°
sabato di ogni mese) dalle ore 14
alle ore 18 a Casa Maggio in via
Palazzo di Città 16/18 - Chieri.
L’inaugurazione sarà sabato 21 set-
tembre, in occasione della Giornata
Nazionale Alzheimer, alla presenza
delle autorità.
Ci sarà un gruppo di auto-mutuo-
aiuto formato da persone che con-
dividono lo stesso problema o per-
seguono identici obiettivi e insieme
si sostengono reciprocamente. Nel
gruppo si trova uno spazio per
conoscersi, confrontarsi, individua-
re modalità costruttive per fronteg-
giare momenti di disagio in un
clima di fiducia e amicizia, pro-
muovendo le proprie potenzialità
attraverso il coinvolgimento perso-
nale. Per favorire la partecipazione
dei care givers agli incontri del
caffè Alzheimer, impossibilitati a
presenziare in quanto non sanno a
chi affidare il loro caro malato, per-
sonale OSS formato, insieme a
volontari e animatore volontario,
presteranno, durante l’orario di
apertura del Cafè, assistenza.
I care givers avranno la possibilità
di incontrare singolarmente la
Psicologa, il medico Geriatra o il
Neurologo per colloqui individuali
e di counseling per essere sostenuti
nel loro impegno di cura, per otte-
nere informazioni sul decorso della
malattia e la terapia farmacologica.
Inoltre, il patronato ACLI e il
Consorzio del Chierese saranno
disponibili per fornire informazioni
per quanto riguarda pensioni e
benefici legge 104 e informazioni
sull’iter burocratico per valutazioni
geriatriche per sostegno alla domi-
ciliarità, inserimenti convenziona-
ti in strutture residenziali RSA e
CENTRI DIURNI ALZHEIMER.
Il caffè Alzheimer conclude l’in-
contro con un ultimo momento
conviviale in cui ci si parla infor-
malmente, si sente musica, si beve
qualcosa insieme.
Casa Maggio, il 21 settembre si inaugura l’”Alzheimer Cafe’Un sabato al mese, a cura dell’Associazione Malati Alzheimer (A.M.A.)
…e Chieri si scopre più ‘agricola’ L’assessore Bosco: con la crisi si ritorna nelle campagne
di Luisa Zarrella
Il settore agricolo in questo periodo sta registrando notevoli incre-
menti nonostante la crisi economica. Quasi tutti i settori dal tessile
all’industria automobilistica hanno difficoltà . Sul territorio naziona-
le invece sono cresciute le
aziende agricole ed in modo par-
ticolare quelle gestite da giova-
ni. Si è verificato anche un
incremento delle assunzioni del
3.6% nell’agricoltura. Anche i
prodotti tipici destinati all’e-
sportazione hanno avuto un
aumento di circa il 6% grazie
alla qualità del made in Italy. Per
conoscere quale è la situazione
dell’agricoltura nel chierese
abbiamo sentito il parere dell’as-
sessore Franco Bosco (foto
sotto).
– Il settore agricolo a livello
nazionale registra un incre-
mento come è invece la situa-
zione sul nostro territorio?
“Anche nel chierese sono in crescita le attività agricole al momento non
ho dati precisi ma ho constatato che molti, soprattutto giovani si stanno
interessando al lavoro nel-
l’agricoltura. C’è da dire
che il contadino di oggi è
molto differente da quello
di una volta. L’agricoltura
ha fatto passi da gigante e
con macchinari sempre
nuovi si produce di più con
meno fatica. Si è capito che
questo lavoro non è meno
importante di altri anzi è
anche un modo per preser-
vare il nostro territorio ed i
prodotti tipici delle nostre
campagne. Le aziende agri-
cole oggi sono indirizzate
verso un settore specifico,
alcune si occupano solo della produzione di latte, altre della coltivazio-
ne ed altre ancora dell’ allevamento di bovini.”
- Ci sono al momento incentivi soprattutto per i giovani che voglio-
no costituire aziende agricole?
“Incentivi non ce ne sono, siamo penalizzati soprattutto da leggi euro-
pee, basti pensare alle quote latte che impongono alle aziende di produr-
re solo un certo quantitativo di latte. In Italia la produzione riesce a
coprire solo il 60% del fabbisogno nazionale un altro 40% deve essere
importato. Una buona notizia però è che per il 2015 spariranno le quote
latte perché hanno dimostrato che non è la quantità che incide sul prez-
zo del latte.”
- Sono cresciute le assunzioni nelle aziende agricole nel nostro terri-
torio?
“Sì sono aumentate le assunzioni soprattutto in alcuni periodi dell’anno.
Negli anni passati le aziende agricole assumevano personale straniero
per lavorare nelle campagne oggi invece ci sono anche italiani. Tutto
ciò naturalmente è dovuto alla chiusura di tante aziende ed alla disoc-
cupazione”.
– La vendita di prodotti biologici è aumentata, lei cosa ne pensa a
riguardo?
“Molti prodotti biologici vengono venduti come tali ma in realtà non lo
sono, infatti la maggior parte del bestiame viene alimentato con prodot-
ti ogm. Nessuno ha ancora dimostrato che fanno male poi tutti i prodot-
ti italiani sono controllati e sicuri”.
10 13-09-2013 15:25 Pagina 10
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ATTUALITA’ CHIERI
Per i malati di Alzheimer si
annunciano tempi sempre più
duri. L’A.M.A., cioè l’associa-
zione che dal 2004 si batte per i loro
diritti, è scesa in campo contro una
recente delibera del Consiglio
Regionale del Piemonte (la numero
85-6287 del 2 agosto) che stabilisce a
partire dal 1° ottobre le nuove tariffe
per la degenza e per l’accoglienza
diurna dei malati, con un sensibile
aumento della quota a carico dei
pazienti stessi e delle loro famiglie.
“Il morbo di Alzheimer – scrive in
una lettera ai mezzi di informazione il
presidente dell’A.M.A., Guido
Mantovani - è una malattia che intac-
ca l’identità individuale e stravolge i
rapporti familiari proprio mentre
esige da chi circonda il malato una
determinazione quasi feroce per farvi
fronte. Ma una nuova mazzata è in
arrivo per le famiglie che hanno i loro
anziani quasi obbligatoriamente rico-
verati in casa di riposo per le loro
condizioni di salute oppure per quelli
che frequentano i Centri Diurni
Alzheimer: dal 1° ottobre entreranno
in vigore le nuove tariffe decise dalla
Regione Piemonte il 2 agosto. La
riduzione della quota sanitaria grave-
rà direttamente sulle loro tasche a
causa dell’allineamento al 50% della
compartecipazione sanitaria mentre
in precedenza per i malati di
Alzheimer la retta era per il 70% a
carico del sistema sanitario e per il
30% a carico del paziente. Gli
aumenti sono particolarmente pesanti
per le persone con un maggior rilievo
sanitario e i malati di Alzheimer. Per
gli ospiti dei Nuclei Alzheimer
Temporanei la retta alberghiera a
carico dei malati sarà di oltre € 2.000
mensili mentre per gli ospiti che fre-
quentano i centri diurni (la frequenza
è di 5 giorni settimanali dalle ore 8
alle ore 17) la retta alberghiera a cari-
co dei malati sarà di circa € 800 men-
sili. E’ evidente che per le restanti ore
e per i giorni festivi le famiglie si
dovranno appoggiare a “badanti” ren-
dendo così i costi dell’assistenza
totalmente insostenibili. La valuta-
zione di un ricovero in un Nucleo
Alzheimer Temporaneo è altrettanto
oneroso. Il rischio sarà la chiusura
dei Centri Diurni e dei Nuclei
Alzheimer Temporanei.” “Nel
Chierese – commenta Giovanni
Pavich, vicepresidente dell’A.M.A.
- sono ‘certificati’ 2500 malati di
Alzheimer. Nei CDAI ( Orfanelle e
Latour ) vi sono 30 posti autorizzati
ASLTO5; i NAT hanno circa 70
posti autorizzati. Mi risulta che vi
sono circa 35 persone in lista d’atte-
sa per CDAI, alcune in attesa da
...febbraio/ marzo! Temiamo che,
con la DGR di giugno alcuni di loro,
se di punteggio 19, potrebbero usci-
re dalla lista di attesa, nel frattempo
peggioreranno, ma intanto formal-
mente si riduce il loro numero…”
Peraltro, qualche giorno fa, l’asses-
sore alle Politiche Sociali, Ugo
Cavallera, ha annunciato che sotto-
porrà alla Giunta regionale una deli-
berazione di sospensiva, fino al 31
dicembre, delle tariffe dei Centri
diurni Alzheimer e dei Nuclei
Alzheimer temporanei con tariffe
assimilate che erano state definite
con la delibera di Giunta del 2 ago-
sto scorso.
Alzheimer, i pazienti pagano sempre di più Sono 2500 nel Chierese. Una lettera dell’A.M.A. ai giornali :adesso la Regione sospende l’aumento
Personalità del giornalismo
italiano, Cesare Roccati
(1942 - 2008) deve i suoi
esordi alle colonne del settimanale
locale Cronache Chieresi, poi ad
una storica testata, la Gazzetta del
Popolo, ma la sua carriera si com-
pie presso La Stampa dove per
molti anni è il caporedattore del
settore economico-sindacale. Pre-
sidente dell’Associazione Stampa
Subalpina, dall’85 all’ 89, e
dell’Ordine dal, ’92
al ’95, fino all’ultimo
si è battuto per un
giornalismo rispetto-
so dei diritti delle
persone, sia all’inter-
no delle redazioni, sia
come strumento cul-
turale di crescita della
società civile. Ricor-
diamolo, a cinque
anni, dalla morte,
attraverso le ‘memo-
rie’ del suo collega
Marco Zatterin che, il
giorno della sua scomparsa, scrive-
va così:
L’uomo che coltivava conchiglie
« […] Quando capitava di andarlo
a trovare nella casa di Ranello,
Cesare era solito portare gli amici a
passeggiare oltre la collina, su per
la mota delle strade dei trattori,
sino al campo dove fiorivano i fos-
sili. Con un sorriso beffardo mette-
va le mani nella terra e tirava fuori
antiche creature pietrificate. Era il
suo miracolo, anche perché in nes-
suna altra collina lì intorno il feno-
meno si verificava con altrettanta
Con “Muoviti Chieri” Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2013“ARIA PULITA? DIPENDE ANCHE DA COME TI MUOVI”Programma della Città di Chieri
Venerdì 20
Ore 18 TechLab, Via Vittorio Emanuele II, 1 APRE LA CICLOFFICINA Inaugurazione del punto di assistenza di
base per biciclette, allestito da TechLab e Muoviti Chieri!-FIAB. Scambio bici usate e accessori.
Ore 21 Salone del Ghetto Ebraico, Via della Pace 8 - A SCUOLA CON L’AUTO CONDIVISA, PROGETTI ED
ESPERIENZE A CONFRONTO. Partecipano gli studenti del Liceo Gobetti di Torino vincitori del concorso del
Politecnico di Torino, Bring-me (startup del Politecnico) e gli studenti dell’Istituto Vittone di Chieri vincitori del
bando della Provincia di Torino “Giovani in movimento” edizione 2012.
Sabato 21
Ore 10-18, Via Vittorio Emanuele II, 1, tra la Biblioteca Civica e il TechLab- PUNTO INFORMATIVO- Aria pulita
per la tua città: i dati di Chieri. La misurazione della qualità dell’aria nella Provincia di Torino, ne parliamo con il
dott. Agostino Profeta di ARPA Piemonte (ore 16). Perché conviene la zona 30 integrale in centro. Il progetto
VEN.TO., la ciclostrada Venezia-Torino. Ore 18 Piazza Cavour, sagrato della Chiesa dei SS. Bernardino e Rocco-
CICLOPASEO CON LA LUNA PIENA: passeggiata in bicicletta da Chieri a Riva presso Chieri, con visita guidata
delle chiese vittoniane dei SS. Bernardino e Rocco a Chieri e dell’Assunta (parrocchiale) a Riva. Cena del ciclista nel
centro di Riva (i dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni). Si raccomanda di avere le luci della bicicletta fun-
zionanti.
Domenica 22
Ore 10, Via Vittorio Emanuele II, 1, tra la Biblioteca Civica e il TechLab ALLA SCOPERTADELLARETE CICLA-
BILE DI CHIERI: passeggiata in bicicletta alla scoperta della rete ciclabile di Chieri (ritorno entro le ore 13). Ore 16
, Via Vittorio Emanuele II, 1, tra la Biblioteca Civica e il TechLab- PUNTO INFORMATIVO- Presentazione del
nuovo orario integrato tascabile del trasporto pubblico, realizzato dall’Agenzia Mobilità Metropolitana, e della nuova
sezione del sito web del Comune di Chieri dedicato alla rete ciclabile comunale. Per informazioni e aggiornamenti:
Roccati, un giornalismo che rispetti le personeUn ricordo del chierese, a 5 anni dalla scomparsa
abbondanza. Era una pesca fanta-
stica, il prodigio del mare e della
sua memoria, l’oceano che in un’e-
ra lontana aveva modellato le colli-
ne piemontesi […] Come tutti
quelli che hanno una vita in reda-
zione e una fuori quando le metti
insieme è quasi difficile immagina-
re che appartengano alla stessa per-
sona. Appassionato dei giochi della
grande finanza e del risiko delle
famiglie italiane, impegnato nel-
l’informazione con una valenza
sociale. Ma anche pittore, poeta e
artista, come suo padre Luigi e il
figlio, a cui ha dato lo stesso nome
e il talento. Aveva un senso dell’u-
morismo tagliente e spietato.
Sapeva ascoltare e osservare. E
soprattutto, quando veniva il
momento, sapeva raccontare. Nei
sette anni passati insieme nella
redazione Economia de La Stampa
ho sentito più volte il suo reperto-
rio di favole contemporanee, le
vicende della resistenza che riferi-
va come se le avesse vissute in
prima persona, gli aneddoti delle
frequentazioni coi grandi che ado-
rava, Massimo Mila e Giovanni
Arpino per dirne due. Ho cercato di
rubare qualcosa al suo estro di cro-
nista e di capo, da lui che cercava
sempre di fare battaglie per un
giornalismo più etico e meno cial-
trone. […] Adesso che ci ripenso e
cerco un’ultima immagine appaio-
no qui davanti i suoi occhi profon-
di protetti dalle sopracciglia folte,
un mondo in cui lo sguardo poteva
perdersi fra umanità, ingegno e
umorismo […] ». (V.M.)
Roccati con Agostino Gay
a
a
l
11 alzheimer 13-09-2013 15:02 Pagina 11
Centotorri - Settembre 2013 www.100torri.it12
STORIA
COME ERAVAMO- Luigi il pompiere e le bombe del ’43 A settant’anni dal tragico bombardamento su Torino, parla la vedova chierese di un vigile del fuoco che rischiò la vita in quei giorni di Valerio Maggio
Nelle settimane di luglio, anco-ra in agosto, quotidianinazionali e riviste hanno
ripercorso i tragici giorni del bombar-damento alleato su Torino del 13luglio 1943, non l’ultimo ma forse ilpiù cruento che la città subì e cheandò a rompere l’illusione di norma-lità che si era creata tra gli abitanti.Una massa imponente di bombardieri- che la protezione antiaerea valuteràin circa duecento velivoli ma che, inrealtà, risulteranno essere molti di più- scaricò sulla città oltre quattrocentobombe dirompenti e migliaia di pezziincendiari. Si contarono al termine diquell’incursione circa ottocentomorti e novecento feriti causati,anche e soprattutto, dal fatto che l’at-tacco non venne annunciato dalla‘protezione’ con alcun preallarme. A settant’anni di distanza una novan-tacinquenne chierese, Ida Politanovedova Aime di casa in piazzaMazzini, accanita lettrice, amantedell’enigmistica, dotata di una ferreamemoria e di una lucidità da far invi-dia ai ventenni, mi contatta per rac-contarmi che quei tragici fatti eranostati vissuti, in prima persona, dalmarito Luigi (secondo da sinistranella foto) in qualità di vigile delfuoco assegnato alla caserma di corsoRegina Margherita, a Porta Palazzo,dopo essere stato di stanza a Chieri,in via San Giorgio e, successivamen-te, in altre località italiane ‘governa-
te’ dalla Repubblica di Salò. (Levicissitudine di questa coppia merite-rebbero un racconto a parte che,prima poi, con l’autorizzazione dellastessa Ida, cercherò di mettere insie-me)Un quadro devastante quello che misi para davantiTorniamo però a quei giorni d’estatedel 1943. «L’eco di quegli accadi-menti - racconta Ida - arriva ancheChieri e, con il passare del tempo,cresce la paura per la sorte di miomarito. Trascorse ventiquattro oresenza sue notizie decido di partirealla sua ricerca. Salgo su una sgan-gherata corriera di linea che, salendoa fatica il’ Pino Vecchio’, raggiungeTorino attraverso Corso Casale. Magià all’altezza del ‘Ponte Regina’ il
nostro viaggio è termi-nato. È un quadrodevastante quello chemi si para davanti.Non c’è possibilità diproseguire se non apiedi tante sono lemacerie che occupanocorso Regina Mar-gherita e le vie laterali.Palazzi crollati o chestanno ancora finendodi bruciare, mentrenell’aria di chi assistea quello sfacelo siavverte profonda deso-
lazione. Vedo pompieri soli, inmezzo alla strada, dirigere il gettodell’acqua contro un edificio a unpiano che, forse, era stata una fabbri-ca e tanto fumo che s’innalza verso ilcielo». E poi: «Vengo a sapere che trale parti più colpite di Torino c’è ilCentro e la zona intorno a PortaPalazzo. L’ angoscia per la sorte dimio marito aumenta mentre camminoverso la caserma dei vigili del fuocosoprattutto nel momento in cui scor-go, in via Fiocchetto, a pochi passidalla sede dei pompieri, altre distru-zioni. Pensi che in uno di quei palaz-zi gravemente lesionati soltanto unanno prima avevo trascorso la primanotte di nozze ospite di parenti.Quando finalmente suono il campa-nello del portone d’ingresso scopro
che il mio Luigi è vivo. Non lo possoperò salutare perché ancora impegna-to nelle zone bombardate (si calcolache le squadre siano state pratica-mente in servizio continuo per oltrequarantotto ore n.d.r.). Dopo parec-chio tempo lo vedo rientrare con isuoi compagni. Stanco, sudato,coperto da uno strato di polvere bian-castra mista a cenere. Lo abbracciomentre si sdraia sulla branda del dor-mitorio posto al piano superiore.Quasi senza accorgermi gli allento ilcolletto della camicia, gli suggeriscodi rinfrescarsi e di cambiarsi ma lasua risposta è secca: “Non ne vale lapena. Presto saremo richiamati per‘uscire’ a portare soccorso in altraparte della città” che mi confermadevastata dalle bombe». «Ho ancorapoco tempo a disposizione perché leore, in attesa del suo ritorno in caser-ma, me lo hanno rubato. La corrieraper Chieri non attende. Non mi rima-ne quindi che salutarlo e riprendere,scalza - perché i piedi mi si eranogonfiati (per farmi bella agli occhi dimio marito avevo indossato anche lescarpe col tacco) - la strada verso‘Ponte Regina’».«Con ancora negliocchi la terribile impronta che ilbombardamento ha lasciato su Torino- conclude - salgo sul pullmancomunque felice di portare buonenotizie a tutta la famiglia ed a miasuocera, anch’essa in grande appren-sione per le sorti di Luigi».
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13 angoli 12-09-2013 21:53 Pagina 13
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ATTUALITA’ CHIERI
Superga, contro la noia d’agosto Cronaca di una gita tra bici e trenino di Matteo Maso
Come sconfiggere la noia di
un lunedì d’agosto.
Ore 6,50 Che faccio? Ho voglia di
andare in giro. Vista l’ora posso arri-
vare presto ovunque nel raggio di
due ore. Ma dove? Già la meta… Al
lunedì la cultura è in ferie! Il
Moncenisio. Ma il meteo butta piog-
gia e lassù se piove finisce male. Il
mare. Il mio adorato mare, uggioso
come dovrebbe essere oggi. Ma se
non trovo un bar sulla spiaggia con
una copertura antipioggia dove
potermi mettere a leggere il libro ini-
ziato - che parla di mare - con tanto
di vista mare, lo so già come finisce:
5 minuti e incomincerò a canticchia-
re “Mare mare mare cosa son venu-
to a fare se non ci sei tu!”. Sulle
spiagge d’agosto in solitaria è triste,
specie se ascolti Carboni. Scusa
Luca, ma la tua canzone è il leitmo-
tiv che mi porto dentro tutte le volte
che sono al mare. Adrenalina adre-
nalina se no la noia ha il sopravven-
to. The e biscotti. La noia la noia,
sconfiggere la noia di questo lunedì
d’agosto. Ok, la bici e dove vado?
Ho bisogno di una meta: Superga. E’
tutta salita, muoio prima. Ma prima
di Superga c’è il fantomatico 600.
Ok deciso, lo cerco e lo provo. Via si
parte.
Lo sapevo la salita mi ammazza. E’
inutile non sono da salita. I battiti
scoppiano nel cervello, teniamoli
sotto controllo, ogni tot una pausa.
Non riesco ad essere costante nel
ritmo, è noioso. Alle 8 la luce è per-
fetta per le foto delle colline con i
chiari e scuri, ma non sono attrezza-
to se non della fotocamera del cellu-
lare. Come fanno a dire che si riesce
a far foto col cellulare? Non si vede
nulla, la luce abbaglia. Punta e scat-
ta. Tra 100 metri c’è la panoramica,
ma non è ancora finita questa salita.
Questo sentiero laterale è invitante.
Deviazione. Bello, ma non avevo
tenuto in considerazione che la piog-
gia ha tirato giù di tutto. I sentieri
sono impraticabili: pietre e fango.
C’è da divertirsi, basta non farsi
male. Non devo sopravvalutarmi.
Arrivo in panoramica. Il torello è la
prima pausa. Togliamo il primo
fango. Affiorano i ricordi delle sera-
te in panoramica. Non riesco mai a
ricordarmi l’ordine delle piazzuole.
Dx o Sx? Dx. Ho sbagliato vedo già
Superga. Ma a Superga ci voglio
arrivare dopo, col trenino. Torno
indietro. Ecco l’imbocco della 600.
Chissà perché ha questo nome visto
che i numeri dei sentieri sono altri.
Sotto o sopra? Sotto, devo scendere.
Si va di velocità, ma la bici per
quanto freno va troppo lunga, non
devo esagerare che se dopo una
curva trovo un ramo o peggio un
albero divelto in mezzo – sì ce ne
sono – lo prendo in pieno. Il fango
salta sui capelli, sui vestiti, ai lati,
l’aria penetra, il sole tra le foglie. La
noia non c’è più. Bivio del sentiero
degli alberi. Faccio fatica a stare in
piedi, si scivola. Qua c’è fango. Non
c’è nessuno. Ovvio. Chi è quello
scemo che col fango si butta in que-
sti sentieri in bici?
Giù fino a Sassi. Inchiodata. Torello.
Sotto l’acqua: bici e scarpe. Sono
abbastanza impresentabile.
Biglietteria della dentera. Si può
imbarcare la bici? Non è una doman-
da da extraterrestre, anche se la fac-
cia della signora direbbe di sì.
Telefonata. Ok. Per la bici si paga un
biglietto. Ore 11 il prossimo trenino.
Caffè e un bicchiere d’acqua.
Dentera, trenino. Ci sono un po’ di
turisti. La bici viene imbarcata su un
apposito carrello. La dentera è sem-
pre affascinante. La sua salita lenta
ma costante. Le carrozze storiche.
Sembra di assaporare la Torino del
‘900, se non fosse per gli abiti che
indossiamo. Siamo a Superga. C’è
un bellissimo panorama. Il grattacie-
lo è un pugno in un occhio. Chi è che
diceva che non si sarebbe visto più
grande della Mole? Da prenderlo per
le orecchie, come si faceva al tempo
del libro Cuore. Torino fine ‘800.
Bici. Giro attorno alla basilica.
Lapide del Grande Toro. Un’altra
storia. Si scende. 50 km/h.
Panoramica in velocità direzione
Chieri. Pinguino, gettone, lavaggio.
45 km per togliersi la noia di dosso,
in una mattinata d’agosto.
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14 maso 12-09-2013 21:55 Pagina 14
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A Schierano c’è un Malvasia speciale Sono alcuni volontari della Proloco a tenerlo in vita utilizzando particolari procedure, in attesa di una riscoperta da parte degli intenditori di Alessia Dettoni
Ancora una volta il Malvasia
doc ha vestito i panni del
protagonista alla Festa di
San Grato che si è svolta nell’ulti-
mo fine settimana di agosto a
Schierano, antico borgo immerso
tra i vigneti oggi appartenente al
Comune di Passerano Marmorito.
L’evento è stato organizzato dalla
Proloco locale in collaborazione
con gli abitanti della piccola frazio-
ne astigiana. “La festa patronale –
spiega Luciano Berotti, Presidente
della Proloco di Schierano - è
dedicata a San Grato, Vescovo di
Aosta, la cui venerazione è legata
alla protezione dei raccolti dalla
grandine, molto temuta in queste
zone che storicamente sono state e
in parte stanno ritornando ad essere
a forte vocazione vitivinicola”. Il
luogo dà così il nome ad un antico
vitigno autoctono, il Malvasia di
Schierano. Sono alcuni volontari
della Proloco a tenerlo in vita e ad
utilizzare le uve per produrre il
Malvasia utilizzando particolari
procedure, e a scopo di uso privato,
in attesa di una riscoperta da parte
degli intenditori. Sebbene il primo
convegno su questo vino, dal sapo-
re molto particolare e aromatico, si
sia tenuto nel lontano 1982, nel
2003 per sponsorizzare il vitigno
stesso si pensò di abbinare alla
Patronale la sagra del Malvasia di
cui quest’anno ricorre il decennale.
“La festa - continua Luciano
Berotti - è molto semplice rispetto
alle moderne sagre e si respira
ancora l’aria delle antiche feste di
paese. I cortili si aprono alla visi-
ta dei curiosi e ogni anno si fanno
rivivere gli aspetti passati della vita
del borgo mediante vecchie foto-
grafie legate ai mestieri di ogni cor-
tile, alle botteghe, alla vita rurale”.
Ogni anno la Proloco tenta anche di
recuperare qualche aspetto del
paese mettendo in campo le attività
dei suoi volontari. Nelle edizioni
passate ci si è dedicati alla tradizio-
nale fabbricazione del sapone, ai
lavori di ristrutturazione del vec-
chio pozzo ad uso comune, al recu-
pero paesaggistico ambientale ed
al mantenimento, a cura degli abi-
tanti e dei volontari della Proloco,
di alcuni angoli particolari del
borgo per la gioia del visitatore. La
musica e gli intrattenimenti per i
grandi e piccini (visita guidata e
giochi di un tempo) fanno affluire
in semplicità famiglie che si trova-
no così immerse in un ambiente
confortevole volto a portare il turi-
sta a conoscere le radici profonde
dei luoghi e della sua gente. “Gli
aspetti gastronomici - conclude
Berotti – sono curati direttamente
dagli abitanti. Questo è il segno
del mantenimento della tradizione
per gli intenditori, ma anche della
riscoperta e rivisitazione di alcune
attività tradizionali come la spo-
gliatura autunnale del mais in piaz-
za, la panificazione con la pasta
madre e la cottura in un forno
mobile che è stato appositamente
costruito dai volontari allo scopo di
preparare pane e pizza”.
DINTORNI
Sul ‘cammino di Don Bosco’Domenica 22 settembre una giornata da Torino a Castelnuovo
Domenica 22 settembre il circuito delle “Strade dei colori e dei Sapori
del Chierese e del Carmagnolese”, in collaborazione con l’associa-
zione “Trekking Italia”, proporrà una Giornata sul Cammino di Don
Bosco, con una passeggiata da Torino a Castelnuovo Don Bosco per scopri-
re i luoghi in cui si formò il Santo sociale torinese per antonomasia.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito delle attività promosse dalla Provincia
di Torino e dai Comuni aderenti al progetto “Strade di colori e sapori” per
far conoscere il territorio Chierese e si inserisce nell’ambito delle iniziative
di avvicinamento alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita del Santo.
L’appuntamento per i partecipanti alla camminata è alle 7,30 di domenica 22
settembre al Santuario di Maria Ausiliatrice a Torino (Valdocco). Dopo una
breve visita del Santuario, con cenni sulla vita di Don Giovanni Bosco, si
partirà in pullman alla volta di Chieri. La camminata vera e propria comin-
cerà alle 8,45 dalla Cascina Rolfo di Chieri ed avrà come prima meta la chie-
sa di San Martino a Buttigliera d’Asti, dove i partecipanti giungeranno intor-
no alle 13. Il successivo trasferimento al Colle Don Bosco avverrà in pull-
man. Dopo la visita al Colle ed al Santuario, con altri cenni storici sulla figu-
ra di Don Bosco, i partecipanti si trasferiranno in pullman alla Cantina socia-
le “Terre dei Santi” di Castelnuovo Don Bosco, dove è in programma il pran-
zo. Il ritorno in pullman a Torino è previsto alle 16. Info: segreteria@colli-
neditorino.it o telefonando al numero della segreteria del progetto “Strade
Partono i lavori per la rotatoriaAndezeno – Marentino Cerchio: un successo fortemente voluto ed ottenuto dal territorio
Sono note le lunghe battaglie condotte in questi anni per trovare
una soluzione volta a migliorare la sicurezza del pericoloso
incrocio (tra le strade provinciali 98 e 110) in curva e fortemen-
te a rischio in Andezeno, nell’intersezione con la provinciale per
Marentino.
E’ Beppe Cerchio, Vice Presidente Consiglio Provinciale di Torino, ad
annunciare l’avvio dei lavori della rotatoria, un opera volta a garantire
finalmente l’attesa sicurezza nel pericoloso incrocio, che, alle porte di
Andezeno, si innesta con la provinciale per Marentino, in curva ed in
pendenza e che ha creato finora non pochi problemi per gli automobi-
listi e per gli stessi residenti.
Come è noto la problematica, da anni sollecitata non solo dagli utenti,
ma anche dalle Amministrazioni Comunali di Andezeno e Marentino,
e da tempo sollecitata da Beppe Cerchio alla competente
Amministrazione Provinciale, era quasi giunta a soluzione nel 2012,
con l’appalto.
Ma le vicende legate ai limiti finanziari imposti dalla “Spending
review” del Governo e dal Patto di Stabilità della Provincia, ne aveva-
no bloccato l’iter. Adesso, finalmente, l’auspicato sblocco. I lavori, che
inizieranno in settembre, impegnano la Provincia di Torino per circa
185.000 mila euro, e pure essendo stati fissati in 180 giorni lavorativi,
se la stagione autunnale risulterà clemente, potranno già essere ultima-
ti per l’inizio del 2014.
15 dintorni 12-09-2013 21:57 Pagina 15
Autunno, tempo di funghi Una guida per imparare a riconoscerli
La stagione autunnale è ilperiodo d’oro per la raccoltadi questi ‘frutti’ dei boschi.
Ma se si mangiano per errore spe-cie velenose, si può rischiare anchela vita. Il Corpo Forestale ha pub-blicato una breve guida con i consi-gli per i cercatori di funghi. Saperriconoscere il fungo buono da quel-lo velenoso è solo il primo passo.Per i cercatori di funghi si sta con-cludendo un’estate nera: tra luglioe settembre 2010 ne sono morti 43.Quasi tutti nei boschi alpini. E l’al-larme continua, visto che in molteregioni italiane l’autunno è unperiodo propizio per la raccolta. Ipericoli non arrivano solo dai fun-ghi velenosi ma anche dalla naturacircostante. Per certi versi, andarein cerca di funghi è come fare un’e-scursione in montagna o in un
bosco. Un’esperienza piacevole manon priva di rischi.Non a caso il Corpo Forestale ha dapoco pubblicato una breve guidaper i cercatori di funghi. Una seriedi consigli da seguire per passareuna giornata in sicurezza e rispet-tando la natura. Prima di partire.Anche se avete in mente di passareal massimo un paio d’ore nelbosco, attrezzatevi come se si trat-tasse di un’escursione più lunga.Indossate scarpe da trekking, vesti-tevi considerando sempre la possi-bilità che possa piovere, nondimenticate mai il telefono cellula-re, una lampada e un coltello.Consultate sempre le previsioni deltempo prima di partire. Mentresiete in cammino, guardate spessoil cielo per capire se le condizionimeteo stanno cambiando. Mai da
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soli. Ogni cercatore di funghi ha lasua zona preferita: un angolo dibosco che conosce solo lui, unpezzo di terra dove è sicuro di fareun buon raccolto. Proprio per que-sto, molti preferiscono uscire dasoli senza comunicare agli altri illuogo di destinazione. Un’abitudine pericolosa: è sempremeglio non avventurarsi senza unapersona che ci accompagna. Anchese conosciamo a memoria la zona.È una garanzia di primo soccorsose dovesse succedere qualcosa. Nel suo vademecum, il CorpoForestale specifica che, se nonsiamo sicuri dei funghi che abbia-mo raccolto, è meglio rivolgerci aun Ispettorato Micologico o allaAsl di zona. Nell’incertezza, però,la cosa migliore è non toccarlo nérovinarlo. Insomma, anche se non ècommestibile, è pur sempre unaparte dell’ecosistema. Quando stia-mo cogliendo un fungo commesti-bile è da evitare l’uso di rastrelli o
uncini che possano rovinarlo. Unavolta colto, bisogna immediata-mente pulirlo da terriccio, foglie ealtri detriti. Molto importante anche la sceltadel contenitore: niente buste di pla-stica, che non lasciano entrare l’a-ria e rovinano il fungo. Molto meglio portare con sé uncontenitore rigido e areato condelle fessure. Per molti “andare afunghi” è un hobby come un altroda praticare nel tempo libero. Nontutti sanno che è un’attività sotto-posta a precise regole e limitazioni.Ogni Regione ha la sua legge o ilsuo regolamento dedicato alla rac-colta dei funghi e quasi ovunque ènecessario munirsi di uno specialetesserino.
NATURA & BENESSERE
16 natura 12-09-2013 21:58 Pagina 16
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ATTUALITA’ CHIERI
Eccolo di nuovo! Speriamo
che sia la volta buona che si
converta davvero!”, avrà
detto la Regina della Pace lo scorso
7 agosto nel vedere chi scrive arri-
vare per la terza volta a piedi a
Mejugorje insieme alla moglie
Teresa. Infatti, dopo il primo nel
2011 con partenza da Padova e attra-
versamento di Friuli, Slovenia e
Croazia, e il secondo nel 2012 con
inizio dalla provincia di Perugia e
superamento dell’Adria-tico in tra-
ghetto (preceduti, nel 2010 dal
Cammino di Santiago), quest’anno
abbiamo ritentato il pellegrinaggio a
piedi a Medugo-rje, ma stavolta par-
tendo da Chieri. Zaini in spalla con
solo l’essenziale, ci mettiamo per
strada il 18 luglio. Per essere sicuri
di trovare ogni sera da dormire, per-
corriamo quasi esclusivamente stra-
de statali: la Padana Superiore, la
Via Emilia, l’Adriatica… Con la
conseguenza che agli effetti del
caldo e della fatica si somma lo
stress conseguente all’intenso traffi-
co. Ci sostengono le telefonate di
vari amici chieresi, sacerdoti e non,
e di qualche parente. La prima tappa
termina ad Asti, dove dormiamo
presso le suore domenicane (“caris-
sime”: avremmo speso di meno in
albergo!). Seconda tappa
Alessandria, con pernottamento
presso un ostello. A Bologna, i
Gesuiti, fra i quali il chierese padre
Stefano Corticelli, ci ospitano gra-
tuitamente nella Villa San Giuseppe,
a pochi passi dal santuario della
Madonna di San Luca che domina la
città. Poi Imola, Forlì, Cesena, il
Rubicone di Cesare, Rimini,
Riccione, e, giù giù, tutta la costa
romagnola e marchigiana. Lungo il
percorso, apprezzamenti di diverso
segno. C’è chi ci guarda con compa-
timento e si tocca la fronte ( “siete
Pellegrinaggio da Chieri a Medugorje, a piedi Record di una coppia chierese: per la terza volta in tre anni pellegrini a Mejugorje
di Antonio Mignozzetti
un po’ matti”!). Altri ci esprimono
simpatia. Quando diciamo di essere
diretti a Me?ugorje molti si com-
muovono. C’è chi chiede preghiere,
mettendoci a parte delle sue pene e
dei problemi della sua famiglia:
come la mamma di due bambine
disabili (è lei a usare questo termi-
ne) o quella che assiste impotente
all’autodistruzione del figlio droga-
to. Qualcuno ci consegna del denaro
per accendere candele alla
Madonna. Qualcun altro si dichiara
non credente ma dice di apprezzare
quanto stiamo facendo. Molte le
manifestazioni di solidarietà: chi ci
fa riposare all’ombra nel suo giardi-
no, chi ci offre acqua fresca e frutta.
La sera del 2 agosto, sedicesimo
giorno di cammino, giungiamo ad
Ancona da dove attraversiamo
l’Adriatico in traghetto: sarà l’unica
eccezione al proposito di fare tutto a
piedi; ma non sappiamo nuotare, e
Uno solo è stato capace di cammina-
re sulle acque.Approdati a Spalato,
casuale e gradito incontro con due
chieresi: l’architetto Musso e la
moglie. Da qui ci attendono altri 5
giorni di cammino, i più duri. Ma il
7 agosto dopo aver scarpinato 21
giornipercorrendo quasi 750 km alla
media di circa 37 km al giorno,rag-
giungiamo finalmente Medugorje.
Superata la sempre più ampia area
commerciale entriamo per la terza
volta nel santuario. E’ un altro
mondo: raccoglimento, preghiera,
belle liturgie, affollate ore di adora-
zione, file di penitenti in attesa
davanti a numerosi confessori.Il
santuario mariano più cristocentri-
co: lo lasciamo con tristezza dopo 4
giorni con il desiderio di tornarci.
(Ma probabilmente in macchina:
l’età è quella che è,e gli
acciacchi,pure).
17 Record 13-09-2013 8:15 Pagina 17
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RIFLESSIONE
La difficile ripresa sostenuti dalla fede comune Dopo l’estate, la festa della Madonna delle Grazie e inizio del nuovo anno sociale
di P. Pio G. Marcato op
L’ Edicola di ieri a cura di Valerio Maggio
Dallo sfacelo alla resistenzaLuigi Salvatorelli (La Stampa 8 Settembre 1963)
“[…] L’otto settembre è il punto di partenza, o di arrivo, di avvenimenti com-plessi, stendentisi per giorni, mesi ed anni. Primo fra essi (sempre in sensocronologico) lo sfacelo dell’esercito italiano quale l’aveva ridotto, material-
mente e più ancora moralmente, il regime fascista; esercito che pertanto chiame-rei, al momento della catastrofe, piuttosto che italiano, regiofascista: e non già persottigliezza polemica, o fanatismo fazioso, ma proprio per caratterizzazione sto-rica.[…] Quello sfacelo fu lo sbocco finale di venti anni di violenze, di viltà, dideformazioni e corruzioni, di svuotamento progressivo della coscienza nazionalee della dignità umana. Non c’è dubbio, a mio parere, che di tutti i sentimenti gene-rosi che suscitarono la magnifica fioritura dei gruppi partigiani in tutto il territo-rio usurpato e tiranneggiato dal nazifascismo, il più forte, quello fondamentale edecisivo, fu la reazione morale allo sfacelo dell’otto settembre e alla condotta diquegli italiani indegni o traviati che ne avevano approfittato. La Resistenza fu unimpulso irresistibile, al di là e al di sopra di ogni giustificazione giuridica e di ogniscelta politica: impulso in cui si fusero, senza possibilità di separazione e misura-zione, amore e orgoglio della patria italiana e senso elementare di dignità umana.Dallo sdegno morale per i capitolardi, per i fuggiaschi, per i complici del domi-nio hitleriano, nacque necessariamente, e crebbe adulta d’un tratto, la coscienzache l’Italia doveva contrapporre un’opera sua di mente e di braccio, offrendo ilsacrificio dei suoi figli migliori, per redimere quella vergogna, per affermare chedietro essa c’era un popolo ancora vivo, ancora sano, ancora capace di lottare perla propria salvezza di ricostruire nei patimenti e nei combattimenti la propriavita.[…] Un popolo che non intendeva ricevere passivamente dagli alleati unaliberazione che si sarebbe risolta in una operazione militare seguita da uno statu-to di occupazione, nel cui quadro, per suggerimento e volontà straniera, sarebbesorto il nuovo governo. […] Questa è autentica sintesi della nostra storia moder-na e contemporanea: e non già la catena - fantasticata da spiriti superficiali, dastorici improvvisati, o deviati - di un Risorgimento abortito, un post risorgimen-to corrotto, un fascismo legittimo erede dell’uno e dell’altro. Riconfermare quel-la verità, liquidare quest’errore, dovrebbe essere uno dei compiti di queste com-memorazioni”
Per l’intera comunità chierese lasolennità di Maria, Madonnadelle Grazie e lo scioglimento
dell’antico voto a seguito della peste,conclude il periodo delle ferie esegna l’inizio delle attività. Con fati-ca, ma si ricomincia; tra molte incer-tezze, con prospettive non rosee non-ostante timidi (?) segni di ripresa checomunque non presagiscono ancoraseri dati positivi. Abbiamo vissutoun’estate diversa, con alcuni datibelli: la Giornata Mondiale dellaGioventù, ribattezzata “SettimanaMondiale dei Giovani” a Rio presie-duta da Papa Francesco che ha conchiarezza dimostrato la Sua forte ecoinvolgente personalità sollecitan-do soprattutto i giovani ad un rinno-vato senso di maturità e coerentetestimonianza cristiana. In quei gior-ni, non abbiamo perso l’occasioneper riempirci gli occhi e il cuore conle immagini che venivano trasmesseda un Paese lontano ma molto simileal nostro, anche per superare realtà dicasa nostra certo non belle che quasiquotidianamente offendevano i prin-cipi fondamentali della convivenzacivile (mi riferisco agli atti di violen-za su donne e bambini, sulla pirateriastradale, sulla sfacciata politica degli
interessi economici … per non parla-re di giustizia, e l’elenco si farebbedavvero lungo, senza dimenticare ifatti tragici dell’Egitto e della Siria).Con interesse e non senza un pizzicodi stupore abbiamo avuto finalmentein mano il testo dell’enciclica sullaFede (Lumen fidei/Luce della fede).Nell’Anno indetto da PapaBenedetto e quasi alla sua conclusio-ne, un documento ecclesiale “scrittoa quattro mani”. Infatti, si vedonocon sufficiente chiarezza i ‘blocchiletterari’ di ciascun Autore attraversole espressioni teologiche e pastoralidelle due sensibilità che denotano lediverse ricchezze interiori. Un riccotestamento spirituale del PapaBenedetto, Maestro e Testimone e lafreschezza del nuovo indirizzo acarattere tipicamente pastorale delpapa Francesco, Animatore, tuttoproteso verso un sereno e necessariorinnovamento della vita e delle strut-ture ecclesiali. Un’enciclica nonfacile, nelle seconda parte, ma all’in-segna della luce che indirizza ad unaprofonda esperienza di amore; d’al-tra parte una fede non luminosa néilluminante farebbe piombare nellatristezza e nel dubbio. Sì, chi crede‘vede’, chi crede ‘ama’! Dio è luce e
forte deposito di grazia. Quanto vor-remmo che la ripresa delle nostrenormali attività quotidiane nellascuola, nel lavoro professionale, infamiglia non venisse rovinata o alte-rata da questa permanente e spietatacrisi economica, dal continuo disat-tendere valori morali che soli sosten-gono un progresso e uno sviluppoeducativo per i giovani e politico perla società. È il momento dell’iniziodel nuovo anno sociale; in questaoccasione si formulano auguri: pergli Amministratori locali, per gli stu-denti, le famiglie, per le piccole-medie imprese e industrie, per idipendenti e gli operai, per tutti. Mal’augurio di un forte impegno moralee di grande responsabilità è rivoltosoprattutto agli operatori pastorali ealla nostra grande Unità Pastorale: la‘nostra’ Clementissima Patrona, laBeata Vergine delle Grazie, ci bene-dica e ci protegga. Quanto si potràattuare e realizzare quest’anno possaeffettivamente dimostrare la nostracapacità di testimoniare il nostro pro-fondo attaccamento alle sane tradi-zioni culturali e religiose della nostraChiesa Locale e del nostro Territorio.
amore, e chi si affida a Dio non cam-mina nelle tenebre ma ha la certezzadella vita vera. Grazie alla fede cre-duta e vissuta, questa la parola delPapa, può speditamente camminare,custodire ed entusiasticamente testi-moniare qualcosa di grande. Conforza papa Francesco invita le comu-nità ecclesiali, anche noi, a non ripie-gare su se stesse, a non cadere nellafacile idolatria del benessere, nel‘nichilismo’ e nell’indifferenza, eduscire dal labirinto in cui si rischia disoccombere cadendo nell’oblio delbene e del vero. Solo un fede vivache scuota nel profondo provocagioia e invita alla speranza. Dopotante, troppe delusioni è venuto iltempo di edificare e costruire insie-me un contesto davvero nuovo. IlPapa nei suoi commenti e nelle suecosì spontanee espressioni paterneinvita a rispondere con fiducia,fedeltà e coraggio riscoprendo il nonsempre facile cammino della gioia edella speranza. Lui assicura la suapresenza, il suo accattivante entusia-smo, il suo aperto sorriso. Se nonpossiamo ‘lasciarci rubare la speran-za’ è perché abbiamo un solido e
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18 riflessione 12-09-2013 22:03 Pagina 18
Centotorri - Settembre 2013 www.100torri.it19
festazione e diventano immuni al
parassita. La malattia è dunque
meno frequente rispetto al cane, ma
il decorso è spesso più grave a
causa dei gravi scompensi cardio-
polmonari esitando talora in morte
improvvisa dell’animale. Il cuore
del gatto è infatti più piccolo rispet-
to a quello del cane e bastano
poche filarie a causare danni irre-
versibili; anche le forme larvali
La filariosi cardiopolmonare nel gatto La malattia è meno frequente rispetto al cane, ma il decorso è spesso più grave
La filariosi è una malattia
sostenuta da un parassita
chiamato filaria (dirofilaria
immitis). Il parassita viene tra-
smesso dalle zanzare ed è molto
diffuso nelle nostre zone dove que-
sta malattia è endemica.
Le filarie vengono trasmesse dalle
zanzare infettate come “microfila-
rie” cioè larve microscopiche che
vivono nel sangue, crescono e si
spostano verso il cuore e i polmoni
raggiungendo la lunghezza di circa
30 cm.
L’ospite specifico della filaria è il
cane, nel quale il parassita riesce a
svolgere nel modo migliore il suo
ciclo vitale, ma può infestare anche
il gatto; esistono zone della Pianura
Padana in cui si riscontrano nume-
rosi casi ogni anno di gatti con fila-
riosi cardiopolmonare.
Poiché il gatto non è un ospite tipi-
co di questo parassita, quando le
larve riescono a raggiungere il
cuore e diventare adulte in genere
rimangono più piccole del normale
ed hanno una vita più breve. Per
questo motivo alcuni gatti riescono
a liberarsi spontaneamente dall’in-
Sterilizzazione cagna 0-10 kg 160€
Sterilizzazione cagna 11-20 kg 180€
Sterilizzazione cagna 21-30 kg 200€
Sterilizzazione cagna 31-40 kg 220€
Sterilizzazione cane 0-20 kg 120€
Sterilizzazione cane 21-40 kg 140€
Sterilizzazione gatta .............. 110€
Sterilizzazione gatto .............. 70€
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Perchè curare al meglio il vostro animale non sia un privilegio!
possono dare problemi provocando
un’infiammazione acuta del tessuto
polmonare.
I sintomi dell’infestazione possono
essere tipicamente polmonari
(tosse e difficoltà respiratorie) ma
sono possibili anche vomito, ano-
ressia, dimagrimento, convulsioni
e morte improvvisa. La diagnosi
non è semplice e spesso sono
necessari diverse procedure come
esami del sangue, radiografie ed
ecocardiografie.
La terapia con il farmaco filaricida
che si usa nel cane è molto rischio-
sa e non viene utilizzata nel gatto in
quanto la morte contemporanea di
tutte le filarie può causare gravi
scompensi cardiaci facilitati dalle
ridotte dimensioni del cuore. Si uti-
lizzano quindi dei farmaci di sup-
porto che attenuano i sintomi in
attesa che il ciclo vitale del parassi-
ta si esaurisca.
Poiché le terapie non sono risoluti-
ve e la malattia può essere perico-
losa per la vita del gatto nelle zone
endemiche la profilassi ha un ruolo
fondamentale. La prevenzione si
effettua somministrando mensil-
mente, nel periodo da aprile a otto-
bre, dei farmaci specifici per bocca
o spot on (gocce da applicare sulla
cute).
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Santena: sono al via i festeggiamenti per i santi Da venerdì 27 a lunedì 30 settembre, la 49^ edizione
Settembre è arrivato e, comeda consuetudine, da venerdì27 appuntamento con la 49^
edizione dei festeggiamenti dei
Santi Medici Cosma e Damianocurata dall’Associazione omonimain collaborazione con il Comune ela Parrocchia di Santena.
Appuntamento nel piazzale aridosso di via Alcide de Gasperi,dove venerdì alle 19 si aprirà lostand enogastronomico con “Sagradella Pasta in casa al sugo diCaprettone”, mentre dalle 21 laserata sarà allietata dalla Sharyband.. Sabato 28, alle 13 pranzoinaugurale con le autorità civili,religiose e militari, giochi e giostreper i più piccoli dalle 14. Alle 18celebrazione della Messa nellaChiesa parrocchiale e, alle 20.30,processione e fiaccolata con par-tenza dall’Oratorio San Luigi earrivo alla chiesa parrocchiale conla partecipazione della bandamusicale di Santena. Alle 21, sem-pre ad ingresso libero, grande con-
certo dei Dik Dik.Domenica 29 alle 12 aperturadello stand enogastronomico, alle15.30 omaggio e preghiera aicaduti per la patria, in piazzaMartiri della Libertà. Si proseguealle 16 con la celebrazione dellaMessa nella chiesa santi Pietro ePaolo. Seguirà la processione conle statue dei Santi Cosma eDamiano. È prevista la partecipa-zione della Banda musicale diVinovo, delle associazioni sante-nesi e della confraternita delCrocefisso, di Genova Voltri. Allaconclusione della processione ilsaluto del sindaco Ugo Baldi edelle autorità presenti.Verrà consegnato il premio “un
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calabrese speciale”al medico, dott.Raffaele Squillace. In serata, alle21, spettacolo pirotecnico dellaPremiata Ditta Fratelli Bernocco e,alle 21.30 concerto etnico folk deiParafonè. Si conclude lunedì 30alle16 gare per i piccoli, alle 18torneo di briscola. “La novità di quest’anno la cenadell’Amicizia alle 21 – conclude
Antonio Trimboli presidentedell’Associazione – grazie allacollaborazione della Casa diRiposo Anni Azzurri, in particola-re della Direttrice la signoraRutigliano, il cui ricavato andrà inbeneficenza”
Cosma e Damiano di Alessia Arba
Marentino e il miele, riecco la Fiera Sabato 28 e domenica 29 settembre, con la mostra-mercato, un convegno, le visite guidate e una mostra di pittura
Da ben 18 anni (di cui 3 a livello Regionale) il Comune di Marentinoorganizza ogni anno, l’ultima domenica di settembre, la “Fiera delMiele, dei Prodotti Agro-Alimentari e dell’Artigianato locali”.
Marentino con la sua “Fiera” presenta a un pubblico di oltre 15 mila visita-tori tutta la qualità e la varietà dei mieli piemontesi. Gli espositori presentisono ogni anno circa centotrenta e coprono la gamma completa dei prodottidi eccellenza enogastronomica: verdure, frutta, vino, pane, formaggi, salumi,prodotti freschi e conservati, ma sempre provenienti da piccole aziende cer-tificate e a conduzione prevalentemente familiare. A corollario dell’interessesull’apicoltura, domenica 29 settembre, alle ore 10, presso il SalonePolivalente di Marentino sarà proposta la nuova edizione del “Convegno diapicoltura”, incentrato quest’anno sul Cinipide del castagno, insetto origina-rio della Cina, particolarmente dannoso per le piante di castagno.Durante la manifestazione nella giornata del sabato 28, sono tanti gli eventiin programma: workshop sui graffiti, mercato del Miele e dei prodotti agri-coli a Km0, concorso gastronomico- “C’era una Volta il Miele”, corso dibiscotteria al miele per i bambini “Facciamo i BEE’S COTTI”, Seminario:“Prova pratica di utilizzo del miele in cucina”, e ancora visite guidate ai“tesori di Marentino” (Apiario Sperimentale, Giardino delle piante mellifere,Muri d’Arte in Rebus, Pieve Santa Maria dei Morti, Casa Zuccala, Cuniculidi Casa Bordone, ecc...). Domenica 29 si aprirà la fiera, con punti di intrat-tenimento musicale che accompagneranno i visitatori per tutto il pomeriggio,clown, laboratorio creativi per bambini, merenda al miele per i più piccoli,pranzo in fiera presso il Palamiele, visite guidate, mostra motocicli e trattorid’epoca, e ancora Mostra di pittura “Le dolci colline” aperta per tutta la gior-nata presso il Municipio all’interno della Sala Consigliare, a cura dei maestripittori: Giorgio Parena, Luigi Biasi, Rita Defilippi, Luisella Cottino, FrancoNegro, Carla Siccardi e Giuliana Tucci. Marentino ha la prerogativa, unicain italia, di avere i muri costellati di pregevoli murales con la caratteristica diessere dei rebus, realizzati in collaborazione con “La settimana enigmistica”.Questo lo rende un paese unico, piacevole da visitare nella sua semplicità diborgo di campagna, 21 opere che adornano i muri delle case del centro stori-co e delle frazioni.
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SPECIALE ECOBONUS
Mobili ed elettrodomestici: è tempo di ‘bonus’ Interessano tutti: ecco come richiederli, scadenze e ‘paletti’
Il decreto ecobonus
(D.L. 63/2013) dal
4 agosto è legge. Gli
sgravi fiscali previsti
dalla normativa interes-
sano da vicino tutti i cit-
tadini alle prese con
ristrutturazioni edilizie,
miglioramento dell’ef-
ficienza energetica,
messa in sicurezza del-
l’immobile, opere di
adeguamento antisismi-
co e acquisto di mobili
ed elettrodomestici. In
particolare, destano
interesse proprio gli
sconti relativi all’acqui-
sto di nuovi arredi, sui
quali tuttavia occorre fare chiarezza.
Quale documentazione occorre pre-
sentare? Chi può richiedere il
bonus? Come funzionano i rimbor-
si? Cosa si può comprare?
Ecco le risposte alle domande più
frequenti
Come richiedere lo sconto - Per
godere del bonus arredamento è
necessario che il soggetto che
sostiene le spese di ristrutturazione
edilizia dell’immobile, sia lo stesso
soggetto che sostiene le spese per
l’acquisto di mobili che servono per
arredarlo. Le ricevute dei pagamen-
ti andranno conservate e inserite
nella dichiarazione dei redditi relati-
vi all’anno 2013, per ottenere lo
sgravio fiscale l’anno successivo
(per i dipendenti nella busta paga di
luglio 2014).
Decorrenza e importi - La detra-
zione del 50% sulla spesa effettuata,
per un massimo di 10 mila euro da
spalmare nei prossimi dieci anni,
viene applicata per mobili comprati
dal 4 luglio in poi e per elettrodome-
stici, condizionatori e caldaie pagati
dal 4 agosto. Bonifico parlante -
Per poter usufruire degli sconti, i
contribuenti devono pagare median-
te bonifico bancario o postale (no
contanti) compilando il modulo pre-
stampato per la ristrutturazione edi-
lizia.
Nei bonifici dovranno essere indi-
cati: la causale del versamento
attualmente utilizzata dalle banche e
da Poste Italiane per i bonifici rela-
tivi ai lavori di ristrutturazione
fiscalmente agevolati; il codice
fiscale del beneficiario della detra-
zione; il numero di partita Iva ovve-
ro il codice fiscale del soggetto a
favore del quale il bonifico è effet-
tuato.
Chi può richiederlo - I beneficiari
del bonus sono elencati nel Testo
unico dell’edilizia: dalla manuten-
zione straordinaria al restauro e risa-
namento conservativo, dalla ristrut-
turazione edilizia all’installazione
di pannelli fotovoltaici, dagli inter-
venti necessari alla ricostruzione o
al ripristino dell’immobile danneg-
giato da calamità agli interventi di
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zione delle barriere architettoniche
alla realizzazione di autorimesse o
posti auto pertinenziali fino alla pre-
venzione di furti e atti di vandali-
smo. In sostanza: per rientrare nella
categoria di chi sta ristrutturando, e
quindi per chiedere il bonus, basta
anche solo fare piccoli interventii.
Sono tuttavia esclusi gli interventi
di manutenzione ordinaria, come
per esempio la tinteggiatura delle
pareti o la sostituzione di pavimenti,
infissi e serramenti, purché non fac-
ciano parte di una ristrutturazione
più ampia e documentata.
Grandi elettrodomestici - Ora i
grandi elettrodomestici potranno
usufruire della detrazione del 50%
dell’importo speso così come previ-
sto per i mobili, per una spesa di
10.000 euro fino a tutto il 2013.
Mobilio - Il decreto varato dal
governo Letta include anche spese
per l’acquisto di “mobili finalizzati
all’arredo dell’immobile oggetto di
ristrutturazione”. Sono esclusi gli
acquisti di mobili usati comprati da
privati, antiquari e rigattieri.
Caldaie e condizionatori - Il
Senato ha approvato l’emendamen-
to che amplia gli incentivi per gli
elettrodomestici in caso di ristruttu-
razione di immobili. Nel testo è
stata inclusa la detrazione al 65%
per le caldaie e gli impianti a pompe
di calore.
Qualificazione energetica - Per
ottenere la detrazione sull’Irpef i
lavori di riqualificazione energetica
devono essere effettuati su edifici
già esistenti, includendo in tale cate-
goria le opere di isolamento delle
pareti, la sostituzione di infissi che
aumentano l’efficienza energetica
della casa, l’installazione di pannel-
li solari e la sostituzione di impianti
di climatizzazione invernali con
SPECIALE ECOBONUS
Centotorri - Settembre 2013www.100torri.it 25
altri dotati di caldaie a condensazio-
ne.
Altri incentivi statali - Oltre a
quanto previsto dalla normativa
sulla ristrutturazione edilizia, il
Governo ha stabilito altri incentivi
per l’acquisto di nuovi arredi dome-
stici. Gli incentivi statali sugli
acquisti di elettrodomestici hanno
un importo che varia dal 10% al
20% dell’importo del bene. Per ogni
categoria sono state stabilite le per-
centuali, nonchè l’obbligo di rotta-
mare un vecchio elettrodomestico.
Il rivenditore applica direttamente
lo sconto dell’incentivo all’utente
finale. Sarà poi lo stato a rimborsa-
re al negoziante/venditore l’importo
dello sconto da lui applicato al
cliente.
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elettrodomestici ad alta efficienza
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classe A. Il contributo statale è del
20% del prezzo di acquisto con un
massimo di 80 euro.
Forni elettrici di classe A - Il con-
tributo statale è pari al 20% del
prezzo di acquisto con un massimo
di 80 euro.
Lavastoviglie di classe AAA - Il
contributo statale è pari al 20% del
prezzo di acquisto con un massimo
di 130 euro.
Piani cottura a gas dotati di valvo-
la di sicurezza - Il contributo stata-
le è pari al 20% del prezzo di acqui-
sto con un massimo di 80 euro.
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ARTE & SPETTACOLO
29 settembre, anche Chieri celebra la cultura ebraica Per la XIV Giornata Europea, una mostra nel ghetto
di Daniela Bonino
La Giornata Europea della
Cultura Ebraica è una mani-
festazione che ha lo scopo di
diffondere la conoscenza del patri-
monio artistico e culturale dell’e-
braismo, della sua storia, dei suoi
riti e delle sue tradizioni.
Coinvolge tutte le comunità ebrai-
che di 27 paesi europei, fra le quali
Chieri, dove la presenza ebraica è
documentata fin dal XV secolo.
Generalmente, la manifestazione è
collocata nella prima domenica di
settembre, ma quest’anno, per la
eccessiva prossimità al mese di
agosto e ad alcune importanti festi-
vità ebraiche, si è deciso di spostar-
la al 29 settembre, periodo in cui le
scuole avranno ripreso l’attività.
Per questo motivo la città di Chieri
ha pensato ad un evento che valo-
rizzasse l’antica e importante pre-
senza ebraica cittadina, rivolgendo-
si in particolare alle scuole.
“Accogliamo il cambio di data con
grande favore”, ci ha detto l’asses-
sore alla Cultura Beatrice Pirocca,
“prontamente sì è pensato di rivol-
gere l’offerta al mondo degli stu-
denti per favorire il contatto con
una cultura affascinante, ricca,
colta e raffinata. L’augurio è che i
nostri giovani, incuriositi dalla
visita didattica, possano fare da
traino per le famiglie e ritornare a
vedere quanto proposto all’interno
di uno scenario autenticamente
prestigioso e non ancora conosciu-
to da tutti i chieresi”. Nei locali
dell’antico ghetto ebraico, in via
della Pace, verrà allestita una
mostra, denominata “Il ciclo della
vita”, con l’esposizione di oggetti e
libri di culto complementari alla
religiosità ebraica di proprietà di
Aldo Levi e la riproduzione foto-
grafica di un’importante cinque-
centina conservata presso la
Biblioteca Civica di Chieri. Si trat-
ta di un piccolo libro, dalla sempli-
ce legatura in tela, che racchiude al
suo interno tre opere a stampa in
ebraico rilegate insieme, stampate
a Venezia e Cremona, fra il 1546 e
il 1559. La qualità di stampa è stu-
pefacente, così come le condizioni
fisiche della carta. Estremamente
interessante la presenza di corre-
zioni manoscritte e le annotazioni
dei censori, religiosi a cui era affi-
dato il compito di emendare dai
testi ebraici tutti i riferimenti che
potessero risultare offensivi per la
religione cattolica.
Il progetto di valorizzazione della
cultura ebraica, la cui prima edizio-
ne risale al 2000 ed a Chieri è
approdato nel 2007, anche que-
st’anno è curato, per l’Assessorato
Cultura e Istruzione, da
Mariacristina Colli, di ArteFacta,
Street Art, il ritorno di SketchMate I muri dell’ex Tabasso e quelli dell’area Caselli imbrattati da artisti di livello internazionale
di Riccardo Donat-Cattin
Un anno fa,
proprio a
settembre, i
giovani dell’associa-
zione Patchanka si
misurarono nell’am-
biziosa impresa di
trasformare l’abban-
donata scuola Mosso
in un vero e proprio
museo di arte con-
temporanea, precisa-
mente di Street Art.
Inventarono così l’e-
vento SketchMate,
un nome che richia-
mava gli schizzi che
giovani artisti in erba
tracciavano sui qua-
derni durante le
lezioni scolastiche più noiose. La
scuola, ormai abbandonata, aveva
fornito i muri per poter far diventa-
re reali ed enormi quegli scaraboc-
chi fatti anni prima. La speranza
dell’associazione era di ripetersi di
nuovo alla Mosso, coordinata da
Orma il Viandante, alias Manuele
Mannisi, artista chierese, facendo
ripartire un’organizzazione ormai
collaudata. Ma risultando la Mosso
inutilizzabile perché ormai venduta
(anche se al momento la questione
è bloccata fino a dicembre per vari
motivi, ma questa è un’altra storia),
i giovani dell’associazione si sono
ritrovati con organizzazione ed
artisti pronti, ma senza più edifici.
Se nel 2012 si trattava di un ritorno
a scuola, oggi gli artisti tornano di
nuovo in strada. Dopo varie propo-
ste e peripezie, la notizia è che
SketchMate è partito, dalla notte
bianca del 7 settembre al weekend
del 22, per la festa di fine estate. I
muri dell’ex cotonificio Tabasso e
quelli dell’area Caselli che recinta-
no la vecchia scuola saranno
imbrattati da artisti di livello inter-
nazionale. Nel frattempo al
Techlab si stanno organizzando
workshop aperti a tutti ogni fine
settmana per tutti e tre i weekend,
ai quali parteciperanno anche gli
artisti.Il primo autore di
SketchMate di quest’anno è stato
Dome, da Berlino, che ha già
imbrattato i muri di Amsterdam,
Rotterdam, Parigi, Tolosa, Sevilla,
Gran Canaria, New York, Chicago,
San Diego, Città del Messico,
Berlino, Monaco, Roma, Milano,
Vienna, Parigi. Oggi potete ammi-
rare la sua ultima opera sul muro
dell’area Tabasso, dietro la biblio-
teca, una parete da quindici metri
di altezza per dieci di larghezza.
Poi, dal 7 settembre fino al 22 live
painting all’area Caselli e all’area
Tabasso a cura di KNZ, Truly
design e altri tra i principali espo-
nenti della Street art torinese, poi
MACS & ETNIK dalla Toscana,
BDS da Genova, gli SCO da
Ferrara, IL CAPO & MADE da
Mestre. Come la scorsa edizione,
SketchMate raccoglie l’interesse
delle più note riviste e siti di setto-
re, e sarà contornato da feste, con-
certi e l’evento Art Village, che
vedrà invitati artisti e opere di ogni
sorta.Per la chiusura di SketchMate
è prevista un’altra star della street
art internazionale, da Londra è
infatti atteso Robot, che offrirà il
suo polso e la sua bomboletta per
un’altra opera all’area Tabasso,
contornato dalla festa di fine estate
organizzata dai ragazzi del
Patchanka.
in collaborazione con Vincenzo
Tedesco, responsabile dell’Archi-
vio Storico di Chieri, e con la
Comunità ebraica di Torino, ma è
dovuto soprattutto ad Aldo Levi,
ultimo esponente della comunità
ebraica chierese, che in più occa-
sioni ha manifestato la sua disponi-
bilità, ma soprattutto il suo grande
attaccamento alla città di Chieri.
La mostra rimarrà aperta sino al 31
ottobre, i giorni di apertura per le
visite guidate, per le scolaresche e
per gruppi organizzati di adulti,
saranno il mercoledì e il giovedì,
previa prenotazione. Agli inse-
gnanti e agli studenti verrà inoltre
consegnata come supporto didatti-
co una scheda sintetizzante i temi
trattati nell’esposizione.
Lorenzo Lotto al Castello di Miradolo Dal 5 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014 il secondo momento del ciclo “ I volti e l’anima”
Inaugura il prossimo 5 ottobre il secondo momento del ciclo espositivo
dal titolo I volti e l’anima, pensato e voluto da Vittorio Sgarbi per il
Castello di Miradolo. Dopo il successo di critica e pubblico che ha
distinto l’esposizione primaverile su Tiziano Vecellio, questa nuova mostra
della Fondazione Cosso è dedicata a Lorenzo Lotto. Abilissimo pittore nato
a Venezia nel 1480, in un ambiente culturale monopolizzato da Giovanni
Bellini, Giorgione e Tiziano, in un clima fortemente conservatore dominato
dall’urgenza controriformista del Concilio di Trento. Incapace di legarsi sta-
bilmente alle correnti artistiche di maggior rilievo del Rinascimento vene-
ziano e di rinunciare così alla propria autonomia e originalità stilistica,
Lorenzo Lotto si trova costretto a spostarsi, cercando committenti in
ambienti diversi, dai territori bergamaschi a quelli marchigiani. In questo
peregrinare, l’intensità della sua produzione pittorica non fu sempre piena-
mente compresa, e Lotto soffrì di momenti di solitudine, sconforto e delu-
sione. Con questo stato d’animo l’8 settembre 1554 si fece oblato alla Santa
Casa di Loreto, dove vivrà gli ultimi due anni della sua vita, forse i più sere-
ni, dipingendo per i confratelli del santuario mariano e dove morirà nel
1556. Dopo decenni di oblio gli studi di Bernard Berenson, del 1895, porta-
rono finalmente a Lorenzo Lotto il meritato riconoscimento per il suo deci-
sivo ruolo nell’arte italiana del ‘500. La mostra si compone di 13 preziose
opere divise in due differenti sezioni, una pensata per dar spazio ai volti,
quindi ai ritratti, la seconda riservata all’anima, alle opere di carattere reli-
gioso. Le tele provengono da collezioni private e da prestigiosi musei pub-
blici. Orari: Mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18.00 (mattino aper-
to su prenotazione per gruppi e scolaresche). Sabato, domenica e lunedì
dalle 10 alle 18.30. Chiuso il martedì.
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Centotorri - Settembre 2013www.100torri.it
28 CENTOTORRI SPORT
Pallavolo, Fenera Chieri ’76 ci crede Organico competitivo e con grandi margini di miglioramento
E’ iniziata la stagione del
Fenera Chieri ’76, la forma-
zione femminile chiamata a
riportare ai più alti livelli il nostro
volley. Sponsor nuovo, staff tecni-
co pressochè confermato con Max
Gallo per il quarto anno in panchi-
na. Tra gli arrivi, spiccano le
schiacciatrici Ilaria Corazza,
Ylenia Migliorin e Leila Bottaini,
mentre in regia torna Silvia
Bersighelli, protagonista di grandi
stagioni all’ombra dell’Arco.
“Puntiamo a far bene senza perdere
di vista il bilancio – sintetizza il
presidente Filippo Vergnano – e
pensiamo di aver messo insieme un
organico non solo competitivo, ma
anche con grandi margini di
miglioramento. Il gruppo è valido e
il campionato si annuncia abba-
stanza livellato. Il Pinerolo che ha
arruolato la mitica Togut è la logi-
ca favorita, ma fanno paura anche
Albese, Cassano, Lilliput e Villata.
Speriamo di avere sempre il soste-
gno caldo del nostro pubblico, che
già l’anno scorso ci ha seguito con
grande affetto.” Sul fatto che
Chieri 76 e In Volley abbiano que-
st’anno preso strade diverse,
Vergnano glissa: “L’In Volley ha
deciso di fare la B1 con una squa-
dra tutta di under 18, con l’Asti.
Vuol dire che puntano a grossi
risultati a livello giovanile, e sono
certo che li otterranno.”. Nella
foto: Filippo Vergnano e Roberto
Allora, speaker del Pala-
Maddalene
World Master Games con squilli chieresi Due medaglie d’oro e un bronzo a Chieri. Ori olimpici per Casalegno nella mtb e per Piana nella cronometro
World Master Games con squilli di tromba chieresi, quelli che
Torino ha ospitato dal 2 all’11 agosto scorsi, con la partecipazio-
ne di ben 19 mila atleti over 35, provenienti da 107 nazioni di
tutto il mondo per i 56 sport olimpici previsti nei vari siti della nostra
Regione. Nella mountain bike , categoria dai 30 ai 50 anni, su un percorso
tecnico e spettacolare in precollina, con traguardo al Castello del Valentino,
podio tutto italiano anzi piemontese , con l’oro andato al cuneese Domenico
Gotta , argento al torinese Luca Zanotti e insperato bronzo al velocista chie-
rese Piero Piana che si è ben difeso nell’antica passione della mtb agguan-
tando la medaglia. Lo stesso giorno, per le categorie over 50 che dovevano
percorrere sette giri dello stesso duro tracciato , a farla da padrone è stato il
fuoriclasse chierese Valter Casalegno che ha imposto il suo ritmo nel Parco
Leopardi fino all’ultimo giro conquistando meritatamente la medaglia d’oro
della specialità staccando di quasi un minuto l’argento del canadese Josef
Dolezel e di oltre due minuti il bronzo dell’altro azzurro Dante Marchis.
Martedi 6 mattina il portacolori chierese Piero Piana era nuovamente sulla
pedana della gara più attesa : la cronometro, ben 192 gli atleti al via per un
time-trial decisamente anomalo di soli otto km. Ci ha pensato proprio Piana
ex iridato della specialità , a tenere alto il tricolore , giunto sul traguardo con
il tempo di 14’44” impressionava anche i tecnici presenti a bordo pista.
Dietro di lui, l’argento della repubblica ceca con il fortissimo Cirkl Petr ad
oltre 13 secondi e il bronzo dello specialista inglese Matthew Postle ad oltre
30secondi . Passerella finale per tutti i ciclisti come per lo stesso Piana pro-
tagonista anche della prova in linea disputata giovedi 8 sul tracciato di
70km. Oltre 200 atleti al via e 15^ posizione finale.
Ricordo di Perilongo, pioniere del volley
Afine luglio ci ha lasciati
all’improvviso Antonio
Perilongo, uno dei pio-
nieri della pallavolo chierese.
Aveva 64 anni. Nel 1969 aveva
disputato e vinto con la maglia
della Fulgor il 1° Trofeo pallavo-
listico “Fratel Cavallaro” sul
campo all’aperto di Casa
Pamparato, in una squadra che
comprendeva i tre fratelli
Pertusio, Nicola Gay, Duccio
Varetto, Piero Salsano e Bruno
Zolla. In seguito, con l’arrivo a Chieri del colonnello Perricone
e la fondazione della Patmos, Perilongo era andato a giocare i
primi campionati di Federazione con la maglia biancorossa della
nuova società, di cui era diventato presto il capitano. Chiusa la
carriera pallavolistica con lo scioglimento della Patmos, era tor-
nato alla Fulgor come calciatore.
28 sport 12-09-2013 22:22 Pagina 28
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