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CENOBIO Rivista trimestrale di cultura della Svizzera Italiana SOMMARIO DEL FASCICOLO I ANNO LVI · GENNAIO-MARZO 2007 LA FINE DI UNA CREDENZA VERSO I.;ERA DEL DOPOSVILUPPO GIORGIO ALBERTI SERGIO ALBEVERJO LUIGI ZOJA MARco DERIU Convegno internazionale al Monte Verità di Ascona Sabato, 17 marzo 2007 Introduzione Progresso scientifico, mercificazione della conoscenza e problematiche dello sviluppo I.:Hybris dello sviluppo Adattamento, assuefazione e dipendenza: il rompicapo della decrescita 3 15 21 25 EMANUEL DE MELO PIMENTA The End of a Belief . Towards the Era of After-Development 41 MAURO BONAJUTI DAVIDW Syz Notizie sui relatori I.: economia in chiave sistemica: il paradosso del benessere Guerra d'acciaio 59 91 93
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Feb 17, 2019

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CENOBIO Rivista trimestrale di cultura della Svizzera Italiana

SOMMARIO DEL FASCICOLO I

ANNO LVI · GENNAIO-MARZO 2007

LA FINE DI UNA CREDENZA VERSO I.;ERA DEL DOPOSVILUPPO

GIORGIO ALBERTI

SERGIO ALBEVERJO

LUIGI ZOJA

MARco DERIU

Convegno internazionale al Monte Verità di Ascona Sabato, 17 marzo 2007

Introduzione

Progresso scientifico, mercificazione della conoscenza e problematiche dello sviluppo

I.:Hybris dello sviluppo Adattamento, assuefazione e dipendenza: il rompicapo della decrescita

3

15

21

25

EMANUEL DE MELO PIMENTA The End of a Belief . Towards the Era of After-Development 41

MAURO BONAJUTI

DAVIDW Syz

Notizie sui relatori

I.: economia in chiave sistemica: il paradosso del benessere

Guerra d'acciaio

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Introduzione di Giorgio FA/berti

a Nelda, mia madre

"I confini dell'anima non li potrai mai raggiungere, per quanto tu proceda fino in fondo nel cercare le sue strade: così profonda è la sua ragione" (Eraclito B 45)

Il secondo Convegno Internazionale di ALCHIMIARTE (www. alchi-miarte. eh) segue quello del 28 gennaio 2006 "Attualità di Carl Gustav Jung" (Atti pubblicati in CENOBIO No. 2, aprile 2006) che aveva inizia-to nello spirito di ERANOS un percorso a cavallo tra Psicologia Analitica e Filosofia Ermetica, se per filosofia ermetica sì intende I' ap-profondimento del terna ANIMA in senso Junghiano. L'intervento di Luigi Zoja (già Presidente della IAAP: International Association of Anaslytical Psychology e con una formazione parallela in sociologia, v. "Storia dell'arroganza" Moretti e Vitali, 2003) sul tema "Arroganza umana, sviluppo compatibile: una prospettiva Junghiana", ha dato spunto al desiderio di approfondire questa tematica oltre agli aspetti puramente econorn1c1.

Gli obiettivi del Convegno "LA FINE DI UNA CREDENZA. VERSO L'ERA DEL DOPOSVILUPPO" vogliono provocatoriamente affermare che "L'era dello sviluppo è finita".

"Il modello di crescita su cui si è costruita la modernità governa an-cora l'organizzazione della società, ma si scontra ormai ogni giorno di più con i suoi limiti ecologici, sociali, politici, economici. I segnali sono numerosi e vanno dall'esaurimento delle risorse alla drastica ridu-zione della biodiversità, dalle minacciose alterazioni climatiche all'au-mento delle disuguaglianze tra ricchi e poveri, dall'emergere delle nuove guerre della globalizzazione alla crescita del disagio, della preca-rietà e di quelle che qualcuno ha definito "LE PASSIONI TRISTI" nelle nuove generazioni.

La gente lentamente comincia a prendere coscienza del passaggio epocale e della necessità dì fare delle scelte, ma spesso non sa da che parte dirigersi. La partita si gioca anche, o forse sopratutto, su un piano simbolico. La fine dello sviluppo è, infatti, in primo luogo la fine di una

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4 GIOR GIO F. ALBERT!

credenza, ovvero della fede nelle virtù salvifiche della crescita economi-ca e nel modello di essere umano e di società a cui faceva riferimento. Si tratta, in fondo, di un cambiamento di paradigma che qualcuno ha cerca-to di evocare con l'idea di "decrescita".

Occorre, quindi, tornare a interrogare noi stessi - i nostri modelli di pensiero, i nostri desideri, le nostre aspirazioni - per cominciare a in-travvedere una rigenerazione possibile. Ovvero un futuro dopo lo svi-luppo."

La pubblicazione, nel febbraio scorso, del Rapporto UNEP (Intergovernmental Pane} on Clima te Change) sul cambiamento del clima ("Clima te Change 2007: the Physical Science Basis - Summary for Policymakers", vedi: www. ipcc. eh) ha lanciato una grande discussione e successive importanti decisioni politiche, in particolare sulla riduzione del CO2, sull'aumento della percentuale di energie rinnovabili e sulla ri-duzione del consumo di energie non rinnovabili.

Dopo che l'Europa sembra prendere sul serio il problema assumendo obiettivi impegnativi, resta pur sempre il dubbio sul catastrofismo già conosciuto nel XIX secolo. Richard S. Lindzen, professore alla MIT di Boston e specialista di meteorologia, pur avendo collaborato alla reda-zione del secondo e terzo rapporto IPCC è molto critico al riguardo (v. intervista sulla "Weltwoche " Nr. 13/ 07, pp. 68-71). In particolare egli ri-tiene Al Gore un pericoloso semplificatore con grossi interessi finanzia-ri. Scrive lo stesso Lindzen che "abbiamo bisogno di problemi che non possono essere risolti ed il cambiamento climatico è così attraente ... Quando il primo Bush presidente USA aumentò i mezzi di ricerca sul clima da 170 milioni a due milliardi di dollari, le varie istituzioni si ac-corsero che il loro futuro stava nel cambiamento climatico".

In Svizzera la conferenza sulla ricerca energetica ha posto l ' accento sulla politica di ricerca per i prossimi quattro anni, in particolare essa propone l'aumento annuale del 6% del budget a favore di tecnologie che salvaguardano l'ambiente, nell'ambito della visione della "SOCIETÀ DEI 2000 WATT", per raggiungere nel 2011 un budget di 200 milioni di franchi. Bisogna però aggiungere che l 'e conomia privata investe somme importanti nella ricerca (nel 2005 ca 740 milioni ) . Nel 2003 la Svizzera a livello di investime nti pubblici ( ca 184 milioni di franchi) si trovava al secondo posto a livello mondiale dopo il Giappone (v. NZZ del 29.03.07).

In Svizzera La Fondazione Centesimo per il Clima ( www. klimarappen.

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INTRODUZIONE 5

eh), presieduta da David Syz insieme a Marco Berg, è attiva da ottobre 2005 e con un budget di circa 740 milioni di franchi deve ridurre entro il 2012 il volume di CO2 di ca 9 milioni di tonnellate. Questo budget è prodotto da una tassa di 1,5 centesimi per litro sull'importazione di ben-zina e diesel. Questa misura consente un risparmio di circa 1,8 milioni di tonnellate di CO2 all'anno a cui si aggiungono le misure appena votate dal Parlamento: imposta sul CO2 di 6 centesimi al litro sui carburanti nel 2009, fino a 9 centesimi a partire dal 2010 (dovrebbe produrre circa 0,7 milioni to/anno di risparmi) nonchè risparmi di circa 0,4 milioni to/anno in seguito all'eliminazione dell'imposta sui carburanti biologici, che do-vrebbero consentire di rispettare i parametri di Kyoto con risparmi del 10% sul volume di 40 milioni di tonnellate di CO2 del 1990.

L'Unione Europea sta nel frattempo accelerando i tempi alzando i li-miti di riduzione delle ern.issioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto al 1990, più altre misure ( energie rinnovabili del 20% nel 2020, carburanti biologici al minimo del 10% per ogni stato sul consumo per il traffico di benzina diesel, ecc.).

Nel frattempo l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) ha pubbli-cato uno studio "Energy Security and Climate Policy: Assessing Interactions" in cui si giunge alla conclusione che misure come quelle ri-volte alla riduzione del CO2 che sembrano singolarmente opportune, non soddisfano sempre il loro obiettivo, considerate nell'ottica di una politica integrata del clima e della distribuzione delle risorse (NZZ, 30. 03. 07).

Gli oli vegetali sono considerati un'alternativa al petrolio compatibile coll'ambiente. Quando però si usa olio di palma la soluzione è più cor-retta. Infatti per produrlo in Indonesia e Malesia sono state distrutte grandi foreste con conseguenze più che negative (incendi di boschi e di riserve di torba con enormi produzioni di CO2) (NZZ del 2. 04. 07, p. 5).

Amory Lovins, con il suo istituto "Rocky Mountains Institute" di ri-cerche ambientali a Snowmass nel Colorado, è consulente di Wal-Mart e perfino del Pentagono per il risparmio energetico senza grandi rinunce: "Capitalismo naturale" in sostituzione di "Capitalismo industriale" (www. rmi. org).

D'altra parte la riduzione del "GLOBAL WARMING"è pure stata di-chiarata compito della EPA (Agenzia per la protezione ambientale) da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti. L'EPA dovrà regolamentare le emissioni di CO2 ed altri gas serra delle auto con la revisione del

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6 GIORGIO F. ALBERTI

"Clean Air Act" ( caso 05-1120 "Massachussets", v. EPA). Decisiva è anche l'approvazione del Rapporto ONU (6. 4. 2007) da

parte di 124 delegazioni, comprese quelle di Stati Uniti e Cina. Dov'è la strada ? Quali sono gli obiettivi ? Edgar Morin, venuto al

Monte Verità nel 1997, con cui ricordo una discussione appassionata, cita Machado "Caminante, no hay camino, se hace camino al andar" (viandante non c'è il cammino, il cammino lo fai camminando) e San Giovanni della Croce: "Pour atteindre le point que tu ne connais point, tu dois prendre le chemin que tu ne connais point". Dal punto di vista jun-ghiano Luigi Zoja ci ricorda che "La meta non è il luogo dove si arriva alla fine, ma il continuo trasformarsi durante il viaggio" ( Coltivare l 'a-nima, 1999).

Hayo Kawai, importante junghiano giapponese presente pure a ERA-NOS, descrive l'approccio buddista al cammino del processo di indivi-duazione attraverso le dieci fasi della ricerca del toro, in una sequenza circolare senza fine né inizio (v. Il Buddismo e l'arte della psicoterapia, Moretti e Vitali 2004 ). Questo percorso viene pure messo in parallelo con il processo alchemico della " Coniunctio oppositorum" (v. opera ci-tata a p. 56, tavola 1: Confronto tra serie di pitture Kuo-an e il Rosarium Philosophorum).

Sul frontone del tempio di Apollo a Delfi c'erano due sentenze: "CO-NO SCI TE STESSO", attribuito a Socrate e "NULLA DI TROPPO" (Medén agan), inteso pure come "La giusta misura" collegata a Solone (v. Diogene Laerzio Vite e dottrine dei più celebri filosofi, a cura di Giovanni Reale, Bompiani, pp. 135, 137).

Apollo "indica all'uomo che la sfera divina è sconfinata, insondabile, capricciosa, folle, priva di necessità, tracotante, ma la manifestazione di essa nella sfera umana suona come un'imperiosa norma di moderazione, di controllo, di limite, di ragionevolezza, di necessità" (Giorgio Colli, La nascita dellafilosofia, Adelphi 1975, p. 46).

Abbiamo superato i limiti attraverso la nostra ricerca egoistica del possedere senza limiti? Qual è il motto dei due che ci concerne oggi di più? O forse l'uno è la premessa dell'altro?

Oppure la crescita senza fine "non è che una metafora ingenua del-1 'immortalità"? (Luigi Zoja, Storia dell'arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo, 2003, p. 25).

Il 29 maggio 1453 cadono Costantinopoli e l'Impero Romano d'Oriente dopo circa un millennio di storia (v. La caduta di

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INTRODUZIONE 7

Costantinopoli. L'eco nel mondo, a cura di A. Pertusi, 2003). In Occidente però è già iniziato il Rinascimento con Filippo Brunelleschi a Firenze (dal 1420 circa fino all'Illuminismo, 1750 circa). Già da tempo però gli scambi tra Costantinopoli e Firenze, specialmente a livello cul-turale e religioso, avevano creato un flusso di conoscenza creando le basi per quello che stava nascendo.

Già nel 13 96 Manuele Crisolora, dotto bizantino, per iniziativa di Coluccio Salutati venne a Firenze per insegnare greco. Fu la fortuna di Giovanni Aurispa, trafficante di manoscritti e testi antichi fra oriente e occidente.

Nel 1439, in occasione del Concilio di Firenze per l'unione delle Chiese (1438-1443), arriva a Firenze Giorgio Gemisto, noto col sopran-nome di Pletone, che diffonde l'interesse per la filosofia platonica: fra i suoi ascoltatori più interessati c'è Cosimo de' Medici. Marsilio di Diotifeci d' Agnolo, detto Ficino, inizia a 19 anni a collaborare con Cosimo il Vecchio. Nel 1459 Ficino istituisce l' ACCADEMIA PLATO-NICA su volere di Cosimo che si trasferisce dal 1462 nella Villa di Careggi messagli a disposizione. Ficino inizia così la traduzione e la dif-fusione della sapienza greca. Tradurrà il corpus di Ermete Trismegisto, poi Platone, Plotino, Porfirio, Atenagora, Giamblico, Proclo ed altri an-cora. Risalgono a questi anni pure il ritrovamentoe la diffusione delle opere di Archimede, dei testi di Ippocrate e degli scritti di Plinio il Vecchio, i cui codici, di proprietà dei Medici, si trovavano nella Biblioteca pubblica di San Marco voluta da Cosimo ( contenente pure i preziosissimi testi acquistati da Niccolò Piccoli) e costruita da Michelozzo per l'Ordine dei Domenicani (v. Eugenio Garin, La bibliote-ca di San Marco, pp. 9 ss.).

Quando LORENZO IL MAGNIFICO (1449-1492) sale al potere nel 1469, e dopo la Congiura dei Pazzi, l'Accademia platonica raggiungerà il suo massimo sviluppo. Oltre a Marsilio Ficino (1433-1499) operano Sandro Botticelli ( 145 5-151 O), Giovanni Pico della Mirandola ( 1463-1494), Nicola Cusano ( 1401-1464), Agnolo Poliziano (1454-1494), Leon Battista Alberti (1404-1472), e Luigi Pulci (1432-1484).

Botticelli dipinge "La nascita di Venere" ( 1409?), "La primavera" (1480-2), "Venere e Marte" (1487-8) e "La calunnia" (1491-95?). "LA PRIMAVERA" rappresenta una delle sintesi più profonde del pensiero del suo tempo (v. Giovanni Reale, Botticelli - "La Primavera" o le

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8 GIORGIO F. ALBERTI

"Nozze di filologia e Mercurio "- Saggio di interpretazione filosofica ed ermeneutica del capolavoro di Sandro Botticelli, 2001). Il quadro fu di-pinto per la camera da letto della giovane sposa di Lorenzo di Pierfrancesco de'Medici, Semiramide Appiani (v. Frank Zollner, Botticelli, 2005, pp. 77 e 210-213). Il matrimonio fu minuziosamente pianificato da Lorenzo il Magnifico dopo la Congiura dei Pazzi (14 78) e la successiva scomunica papale dei Medici per rompere il suo isolamento politico con un'alleanza attraverso la famiglia Appiani con gli Aragonesi di Napoli alleati del Papa, e fu celebrato il 19 luglio del 1482, dopo tre anni di trattative. La famiglia Appiani controllava il porto di Piombino e le miniere di ferro dell'isola d'Elba : ciò li faceva alleati ideali dei Medici e dei loro commerci. Indubbiamente ci sono infinite interpreta-zioni del capolavoro (v. Tobias Leuker, Bausteine eines Mythos . Die Medici in Dichtung und Kunst des 15. Jahrhunderts, 2007 pp. 259-313). Vinterpretazione di Gabriele La Porta (v. Giordano Bruno. Vita e avven-ture di un pericoloso maestro del pensiero, 2001, cap. "Il sogno di Botticelli" pp. 51-55) si rifà a Edgar Wind (v. Misteri pagani nel Rinascimento, 1971, pp. 33-65, 141-158) e si sofferma in particolare sul-l'innovazione Botticelliana delle tre Grazie con la posizione convolgente di VOLUPTAS che trascina le altre due Grazie in un movimento di danza. Le interpretazioni arrivano persino a scoprire (v. Giancarlo Gianazza, Gian Franco Freguglia, I custodi del messaggio, 2006) nella posizione delle dita la data dell 4 marzo 1319, equinozio di primavera da collegare con analoghe scoperte nella Divina Commedia di Dante. Un accenno ancora alle tre Grazie alla sinistra di Afrodite: da sinistra VO-LUPTAS (Voluttà), CASTITAS (castità), PULCHRITUDO (bellezza). La freccia di EROS in alto è diretta a colpire Castitas nel mezzo, per dar ini-zio alla danza dell'innammoramento condotta da Voluttà: "danza cosmi -ca di SHIVA" in cui tutto comincia e finisce come "la ricerca del toro" (vedi sopra Hayo Kawai). Se poi il viso della Voluttà dovesse confermar-si essere quello di Pico della Mirandola (24.2.1463-17.11.1494), ciò ci farebbe ricordare quanto il poeta Ercole Strozzi aveva formulato come epigrafe sulla lapide del suo sepolcro in San Marco:

"Joannes iacet hic Mirandola. Caetera morunt et Tagus et Ganges for-san et Antipodes"

(Qui giace Giovanni il Mirandola. Il resto lo sanno il Tago, il GANGE e forse anche gli Antipodi).

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INTRODUZIONE 9

I relatori del convegno.

L'otto aprile 1492 muore Lorenzo il Magnifico e il 12 ottobre Cristoforo Colombo scopre l'America. Una nuova fase storica ha inizio.

Il 24 febbraio 1500 nasce a Gand nelle Fiandre (il medesimo 24 feb-braio di Pico) Carlo V.

Nel 1505 Carlo V diventa Imperatore (1500-58) e prend e come motto "PLUS ULTRA" (in contrasto col "NEC (NON) PLUS ULTRA" delle Colonne d'Ercole). (v. Giorgio Alberti, "L'uomo innova e ri- innova per-ciò esiste", RISK arte oggi, no. 28, 2001, pp . 64-65).

Sulle piastrelle ( di cui posseggo un esemplare acquistato a Siviglia) del Palazzo Reale sono scritte, sopra le Colonne d'Ercole, le iniziali P. U. C. I ("Plus Ultra Carlos Imperator" - v. Jean- Michel Sallmann "Carlo V" 2006). Earl E. Rosenthal ("The invention of the columnar device of

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10 GIORGIO F. ALB ERTI

emperor Charles V at the Court of Burgundy in Flanders in 1516" , Journal of the Warburg and Courtauld Institute, vol. 36, 1973 pp. 198-230, e "The palace of Charles V in Granada" 1985, pp. 259-264) affronta il tema del motto ripreso pure nella reggia di Granada e assunto per consiglio del filosofo milanese Luigi Marliano ( consigliere imperiale e matematico, vescovo di Tuy nel 1517, medico e segretario di Carlo V) nella versione francese "Plus Oultre" in occasione dell'età maggiorenne e della nomina di Carlo V a Gran Maestro dell'ORDINE DEL VELLO D'ORO. Rosenthal dimostrò pure che la scelta del motto "Plus Ultra" non era reazione al suo contrario, ma volontà cosciente nello spirito ita-liano del tempo (nell'Orlando furioso dell'Ariosto si parla dei territori scoperti aldilà delle Colonne d'Ercole e

ancora prima della scoperta dell'America ( 1492) Luigi Pulci nel suo "romanzo" Morgante (1483) fa sua la profezia di un incombente supera-mento delle Colonne d'Ercole - il diavolo Astarotte risponde a Rinaldo che l'unico motivo del non superamento delle Colonne è una PAURA senza motivo). L'origine antica è però da trovare in Pindaro, il poeta uffi-ciale di Delfi che loda Terone, Signore di Agrigento, vincitore a Olimpia con la quadriga nel 476 a. C.

(111 Olimpica): " ... ora Terone calcando la via di virtù fino alla fine, tocca le Colonne d'Eracle (Ercole). Oltre non vanno i sapienti o ignari.".

E se le Colonne d'Ercole (ormai parte dello stemma della Spagna) non fossero dai Greci ritenute a Gibilterra ma nello stretto di Sicilia? (v. Sergio Frau, Le Colonne d'Ercole, un 'inchiesta. Come, quando e perché la Frontiera di Herakles /Milqart, dio dell'Occidente slittò per sempre a Gibilterra, 2002) . Infatti abbassando il livello del Mediterraneo prima dell'innalzamento del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai sem-bra restare solo uno stretto tra Sicilia e Tunisia mentre il continente si collegava alla Sicilia e perfino a Malta.

Che cosa cambierebbe? Ancora una volta cadrebbero altre certezze, "dimostrate a posteriori". Citando Frau: "Questo mare torna a essere il mare terribile di Baal e di Kronos; così , ora, si vede che erano i due nomi dello stesso dio. È il Mare di Eracle - Melqart, che governava su tutto il Tramonto. Torna a far paura Poseidone . E Tifone . E i TITANI im-prigionati, proprio qui, ai confini del mondo degli antichi Greci".

In un articolo molto profondo di Karlheinz Stierle ("Jenseits des Zeichens. Plus Ultra: Dantes Ueberschr eitung der Grenzen durch die Kunst " NZZ , 13/14. 10. 2001, p. 85), si afferma come la metafora delle

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INTRODUZIONE 11

Colonne d'Ercole definiva i "LIMITI" invalicabili del "Mondo antico". Coll'inizio dei "Tempi Moderni" questi limiti diventano "SOGLIA" che l'Odissea (Ulisse) di Dante lascia dietro di sé: con lui l'autore della Divina Commedia si lancia in modo poetico in nuove acque.

Nel XXVI Canto dell'Inferno Dante e Virgilio incontrano Odisseo: Virgilio pone a Odisseo la domanda della sua fine. Risposta che Stierle considera giustamente l'inizio della sfida del "Plus ultra" di Carlo V, come pure del "Non plus ultra" (implicitamente assunto a premessa e di-ventato divisa autonoma solo dopo la scelta del motto "Plus ultra").

Quando Odisseo giunge al "LIMITE": "acciò che l'uom più oltre non si metta" ha già girato la nave per il ritorno, ma poi si rivolge ai compa-gni in un infuocato appello alla "TRASGRESSIONE" e gira la prua per superare la "SOGLIA": "De' remi facemmo ali al folle volo" (la cui prima parte "de' remi facemmo ali" è diventata il motto del Politecnico di Bari). Questo momento-chiave della Commedia fissa il passaggio dall'Antica alla Nuova Tradizione: il "LIMITE" diventa "SOGLIA" e quindi superabile. Odisseo vedrà dopo cinque mesi di navigazione l'isola del Paradiso, inabitata dalla Cacciata di Adamo ed Eva, ma una tempesta inviata da "altrui" (Dio) li farà perire prima di APPRODARE. Così Dante, per primo fonde i due miti di Ercole e Odissea, forse ispirato dalle due enormi Colonne di granito posate a Venezia nel 1176 (coi nomi di San Marco e San Teodoro) a destra e sinistra del porto.

Stierle riprende il tema della "TRASGRESSIONE" citando il XXVI Canto del Paradiso in cui Adamo risponde al perché della Cacciata dal Paradiso Terrestre: non il gusto del frutto proibito ma "IL TRAPASSAR DEL SEGNO": quindi Odisseo "Adamo moderno" osa e paga con la vita. Pure Dante nel suo "Cammino di identificazione" al momento della "Conoscenza" perde la coscienza per cui gli resterà l'immaginazione poetica e quindi la sintesi del capolavoro artistico che scriverà. ALCHI-MIARTE (www. alchimarte. eh) cercherà quindi, nello spirito di conti-nuità ai suoi due primi convegni (2006: "Attualità di Carl Gustav Jung", 2007: "La fine di una credenza. L'era del doposviluppo"), di realizzare un terzo Convegno al Monte Verità nel 2008 col tema "LOW POWER SOCIETY. NOT LOW PRICE SOCIETY", (v. Giorgio F. Alberti, "Amores--Eros & Low power society", "Technoetic Arts. A Journal of Speculative Research" Bristol, 4. 2. 2006, pp. 75-77). Espressamente è stata scelta la formulazione inglese affinché si possano derivare i due

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12 GIORGIO F. A.LBERTI

possibili concetti dell'ENERGIA (elettrica e quindi delle risorse in gene-rale per come esempio la SOCIETA' DEI 2000 WATT) e del POTERE come concetto generale.

Il concetto di "LOW COST SOCIETY" (Società dei bassi costi) é ormai entrato nel gergo generale (v. Massimo Gaggi, Edoardo Narduzzi La fine del ceto medio e la nascita della società low cast, 2006; Der lange Abschied vom Biirgertum. Joachim Fest und Wolf Jobst Siedler im Gespréich mit Frank A. Meyer, 2005). Nuovo invece è il mio concetto di "LOW POWER SOCIETY" (v. sopra 2001). Quindi "una società sosteni-bile per l'uso parsimonioso delle risorse non rinnovabili in particolare, ma pure una società del *BASSO POTERE* come risposta agli aspetti perversi della globalizzazione economica che deve integrare anche la globalizzazione della solidarietà".

Le scelte per il tipo di POTERE possono essere di carattere "condizio-nato" (risultato della persuasione e non coercizione) (v. J. K. Galbraith, An Anatomy of Power, 1983). Indubbiamente sul concetto è stato scritto molto: da Niccolò Machiavelli (1469-1525) a Michel Foucault (1926-1984). Steven Lukes (v. Power : A radical view, 1974) descrive tre dimensioni del potere integrando la creazione di preferenze attraverso valori, norme e ideologie. Alvin Toffler (v. Powershift : Knowledge , Wealth and Violence at the Edge of the 21st Century, 1990) descrive come le tre forme di potere (v. titolo) mostrino un passaggio continuo dalla violenza al benessere per arrivare al sapere.

Interessante pure l'articolo "TRE IDEE DI LIBERTÀ" (Antonio Spadafora, "Il Caffé", 25 . 3. 07) in cui si aggiunge ai due tipi di libertà ( degli antichi - positiva - e dei moderni - negativa -, secondo Isaiah Berlin, 1909- 1997) un terzo tipo, proposto da Elisa Raimondi, ripren-dendola dal filosofo Philip Petit: "libertà politica comeASSENZA DI DOMINIO".

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INTROD UZIONE 13

Nel libro di Carla Stroppa (La luce oltre la porta. Dei e muse nel tea-tro dell'anima, 2007) c'è una dedica iniziale che vorrei fare mia dedi-candola ai "VIANDANTI DELL'ANIMA":

"Allo straniero che vive in noi: il poeta, il folle, il visionario. Al sognatore che scandaglia la notte : l'oscuro, l'inquieto , l'invisibile. A chi respira il mistero, l'esule , il viandante, il nomade di Dio . Al prigioniero che scorge la luce oltre i bordi della porta che lo rinchiude."