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Sanità tra pubblico e privato 13 Eventi Lunedì 3 settembre 2012 L’ Azienda Sanitaria Provin- ciale di Catanzaro, con un ampio bacino di utenza e par- ticolare presidio del territorio, vanta innovativi servizi alla persona e primati, che le han- no permesso di conseguire alti livelli prestazionali. Tra questi primati quello riconosciuto all’Unità Operativa di Me- dicina Interna dell’Ospedale “Giovani Paolo II” di Lamezia Terme. L’Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regiona- li) e il ministero della Salute hanno, infatti, pubblicato il Programma Nazionale Esiti che, sulla base delle analisi di attività e performance di tutti gli ospedali italiani, Uo e strut- T ra le iniziative finalizzate alla riduzione dei costi della pubblica amministrazione, l’Asp di Catanzaro ha messo in atto il progetto “paper free”, che riguarda l’uso del sistema telematico applica- to alla gestione dei processi aziendali. Una nuova procedura online che permetterà di ridurre anche i tempi delle procedure, in quanto tutto l’iter, rea- lizzato via Internet, non richiederà più l’utilizzo della carta e le pratiche saranno realizzate in tem- po reale. Il progetto, che fa seguito al protocollo informatico già avviato da tempo dall’Asp, è stato fortemente voluto dal direttore generale, Gerardo Mancuso, con il coinvolgimento di tutti i direttori dei dipartimenti, dei distretti, nonché degli operato- ri sanitari e amministrativi preposti alla redazioni delle delibere e delle determine. In particolare, tutti gli atti amministrativi sono redatti dalle unità ope- rative proponenti e messe in rete in tempo reale, dove seguiranno i vari passaggi fino al visto finale del direttore generale che apporrà la firma digitale. Atti che poi saranno numerati automaticamente e pubblicati in tempo reale sull’albo pretorio dell’Asp che è consultabile tramite il sito Aziendale. I diret- tori delle unità operative proponenti possono acce- dere al sistema in tempo reale ed esaminare a che punto è lo stato dell’atto.Il progetto si arricchira’ di una serie di sistemi che consentiranno di gestire le immagini radiografiche a distanza, la gestione del- le visite cardiogiche da tutti i Poli della provincia di Catanzaro. Si potranno refertare in tempo reale gli esami elettrocardiografici che saranno registrati con particolari attrezzature. Si darebbero risposte per la diagnosi di infarto del miocardio anche in luoghi molto periferici rispetto agli ospedali. Tut- ta l’assistenza domiciliare sarà gestita con tablet in connessione on line con una centrale operativa che invierà, ancora in tempo reale, una serie di report che consentiranno di offrire servizi imme- diati e professionali. Si potranno inviare ai medici curanti i report degli accessi con le cure prestate. Si potranno redigere a domicilio certificati sanitari, ottenere delle consulenze specialistiche a domicilio del paziente senza che lo stesso o lo specialista si spostino dai domicili. Un altro ramo del progetto è la gestione della medicina veterinaria. Un sistema, con l’utilizzo di tablet, consentirà di avere dei pun- ti di geolocalizzazione precisi e formalizzare tutta l’attività d’istituto in sede di sopralluogo, di ordina- re immediatamente processi sanitari. Ancora sarà possibile inviare a domicilio, o direttamente sulla cartella clinica del medico curante, referti di esami ematochimici o strumentali, si potrà gestire il pa- ziente con una cartella clinica che sarà alimentata automaticamente ogni qual volta il paziente effet- tuerà una prestaziona sanitaria o avrà un episodio di ricovero. Il processo di fatturazione, di acquisti e di pagamenti seguirà solo il canale informatizzato, tutto in modo trasparente, automatico e senza al- cuna discrezionalità. Questi sono alcuni esempi di un progetto impegnativo e molto articolato. “L’Asp di Catanzaro è una delle prime azienda italiane che mette a punto il processo paper free - ha spiegato il dg Mancuso - si tratta di un progetto innovativo che porta all’abbattimento del consumo di carta e con un miglioramento del servizio, con un risparmio economico considerevole e soprattutto con un con- siderevole risparmio di tempo, in quanto tutto av- verrà in tempo reale. Paper free significa infatti più efficacia, maggiore efficienza, risparmio di tempo e anche salvaguardia dell’ambiente. L’informatizza- zione dei servizi, a partire dal protocollo che è già stato avviato, significa non solo risparmiare tempo e denaro, ma anche poter usufruire in tempo reale di tutta la documentazione che arriva o che viene prodotta dall’Azienda. Un’operazione non da poco, se si considera che è stato calcolato che in cinque anni l’Azienda risparmierà fino a un milione di euro di carta ed energia. Un progetto che fa bene quindi alle casse ma anche all’ambiente. Riducendo il consumo di carta e limitando il consumo di ener- gia, si riduce in modo considerevole l’inquinamen- to. In particolare, così come calcolato dai tecnici dell’Asp, in cinque anni si salveranno 2mila alberi che non verranno tagliati”. “Ogni dipendente deve utilizzare il nuovo sistema - ha aggiunto Mancu- so - questa non è un’imposizione ma un adegua- mento a un processo a cui devono sottostare tutti per far funzionare meglio l’intera rete dei servizi”. Per il direttore amministrativo Giuseppe Pugliese “l’informatizzazione migliora i sistemi e produ- ce risparmio: sono tanti infatti i vantaggi che si avranno, a partire dalla riduzione dei tempi di comunicazione degli atti, che avverrà in tempo re- ale. Una contrazione dei tempi burocratici significa anche ridurre i tempi di degenza in ospedale fino a un giorno e mezzo, che per un nosocomio come quello lametino significa poter risparmiare fino a 25 milioni di euro all’anno. Un progetto che si inse- risce nell’operazione trasparenza avviata da tempo dall’Azienda sanitaria”. ■■ CATANZARO / L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro vanta innovativi servizi alla persona Progetti pilota per crescere ancora Lamezia tra gli ospedali migliori per trattare l’Ictus. E Chiaravalle sarà potenziato Paper free, per risparmiare sulla carta e ridurre i tempi delle procedure Modello di efficacia ed efficienza In due anni risparmiati 69 milioni di euro P er ottenere alti standard nell’ambito delle cure e prestazioni, oltre alle professionalità sono necessarie sempre nuove ri- sorse e la reingenerizzazione dei processi interni. Nella fattispe- cie, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha ottenuto i finanziamenti Por Calabria Fesr 2007 - 2013 volti alla realiz- zazione di un progetto per promuovere l’efficienza energetica, con il ricorso alle fonti rinnovabili. Il progetto, denominato “Energie rinnovabili e risparmio energetico”, destinato all’ospe- dale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme è stato possibile grazie anche all’impegno del governatore Giuseppe Scopelliti e del presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico, con la delibera di un finanziamento di 2.800.000 euro. Il programma di intervento prevede sia la riqualificazione di alcuni elementi della struttura come la posa di un impianto fotovoltaico, portando a un sensibile risparmio energetico. La strada del miglioramento della gestione dell’Asp è costellata non solo dall’accesso a bandi europei per reperire nuovi fondi e realizzare innovativi interventi, ma anche dalla razionaliz- zazione della spesa interna.“In due anni l’Azienda sanitaria provinciale ha risparmiato 69 milioni di euro, riducendo così il deficit di bilancio a 8.900 milioni nel 2011, rispetto ai 69 del 2009, e riuscendo a ottenere in questi primi sei mesi dell’anno un attivo pari a 2.500 milioni di euro”, ha precisato il diret- tore generale dell’Asp, dottor professor Gerardo Mancuso. La rimozione degli sprechi e dei disservizi, rappresenta, come evi- denziato dai vertici dell’Azienda, una costante per ottimizzare sempre più il servizio sanitario erogato alla popolazione, veri- ficando le quote di partecipazione della spesa dovute dalla po- polazione, monitorando dall’interno le prestazioni ed il lavoro dei dipendenti. Sono previste economie pari a circa 200mila euro all’anno con l’eliminazione di 150 buoni pasto, sui 520 totali, per i dipendenti, mentre altri risparmi per 2 milioni circa, in due anni, sono la conseguenza della riduzione delle indennità di missione e degli straordinari, attivati solo in caso di necessità. Sono state controllate le attività di pronto soccorso, l’organizzazione delle unità operative, le farmacie territoriali, i medici convenzionati, il sistema di gestione dell’attività libero professionale e le strutture accreditate, i permessi sindacali. ture sanitarie rilevati nel 2009, ha “premiato” proprio l’Unità Operativa di Medicina Inter- na dell’Ospedale di Lamezia Terme, indicata fra le migliori relativamente al trattamento dell’Ictus. Un percorso che ha dato buo- ni frutti, grazie al personale e al dottor professor Gerardo Mancuso, che ha applicato una tecnologia di assistenza del tut- to innovativa: la Sub-Intensiva Internistica ovvero l’unità di assistenza specifica per pazien- ti affetti da tale patologia. è do- tata di una struttura attrezzata con macchinari e strumenti dedicati che rendono possibile il monitoraggio continuo del paziente. I risultati hanno confermato, poi, l’adeguatezza delle scelte: nel periodo in esame, la mor- talità all’interno del reparto è stata del 4,4%, ben al di sotto della media nazionale che è pari al 9,94%, allineando così il reparto lametino ai centri in- ternazionali e collocandolo tra i primi in Italia. “Un risultato - ha evidenziato il Mancuso - che dimostra e at- testa che atteggiamenti profes- sionali adeguati e applicazione del sapere scientifico possono fare emergere, indipendente- mente da tutto il resto, profili di qualità: investire sulla qua- lità professionale rende molto di più, soprattutto quando la competenza è il parametro di riferimento”. Parimenti eccellente un nuovo progetto pilota: il “San Biagio” di Chiaravalle Centrale è desti- nato a diventare un ospedale territoriale diurno capace di offrire prestazioni sanitarie ambulatoriali-specialistiche. In aggiunta si prevede di inseri- re nel progetto pilota 18 posti letto di riabilitazione estensiva che serve ai degenti post acuti per recuperare a seguito di un ictus, con la riqualificazione del presidio sanitario e l’acqui- sto di nuove tecnologie (Tac e potenziamento del reparto di Dialisi). L’ospedale “San Bia- gio”, primo e unico in Calabria, farà da apripista nel sistema degli ospedali distrettuali, per questo ha già ottenuto la co- pertura finanziaria (5 milioni di euro) per la riqualificazione del presidio sanitario e l’acqui- sto di nuove tecnologie. Si trat- ta di un progetto sperimentale del ministero della Salute che ha inserito l’ospedale di Chia- ravalle Centrale nella rete degli ospedali del territorio ridefiniti dalle vecchie Case della Salute. Sopra: l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme spicca per l’unità di assistenza per trattare i pazienti affetti da Ictus Gerardo Mancuso, dir. gen. dell’Azienda Sanitaria Prov. I vertici dell’Asl di Catanzaro. Da sx: il dir. amm. Giuseppe Pugliese, il dir. gen. Gerardo Mancuso e il dir. san. Mario Catalano Primo semestre 2012 +2.500 2011 2010 2009 Andamento delle perdite dell’Asp dal 2009 al 1° semestre 2012 -8.900 -38.000 -69.000
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CATANZARO Progetti pilota per crescere ancora · il deficit di bilancio a 8.900 milioni nel 2011, rispetto ai 69 del 2009, e riuscendo a ottenere in questi primi sei mesi dell’anno

Dec 22, 2019

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Page 1: CATANZARO Progetti pilota per crescere ancora · il deficit di bilancio a 8.900 milioni nel 2011, rispetto ai 69 del 2009, e riuscendo a ottenere in questi primi sei mesi dell’anno

Sanità tra pubblico e privato 13EventiLunedì 3 settembre 2012

L’Azienda Sanitaria Provin-ciale di Catanzaro, con un

ampio bacino di utenza e par-ticolare presidio del territorio, vanta innovativi servizi alla persona e primati, che le han-no permesso di conseguire alti livelli prestazionali. Tra questi primati quello riconosciuto all’Unità Operativa di Me-dicina Interna dell’Ospedale “Giovani Paolo II” di Lamezia Terme.L’Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regiona-li) e il ministero della Salute hanno, infatti, pubblicato il Programma Nazionale Esiti che, sulla base delle analisi di attività e performance di tutti gli ospedali italiani, Uo e strut-

Tra le iniziative finalizzate alla riduzione dei costi della pubblica amministrazione, l’Asp di

Catanzaro ha messo in atto il progetto “paper free”, che riguarda l’uso del sistema telematico applica-to alla gestione dei processi aziendali. Una nuova procedura online che permetterà di ridurre anche i tempi delle procedure, in quanto tutto l’iter, rea-lizzato via Internet,  non richiederà più l’utilizzo della carta e le pratiche saranno realizzate in tem-po reale. Il progetto, che fa seguito al protocollo informatico già avviato da tempo dall’Asp, è stato fortemente voluto dal direttore generale, Gerardo Mancuso, con il coinvolgimento di tutti i direttori dei dipartimenti, dei distretti, nonché degli operato-ri sanitari e amministrativi preposti alla redazioni delle delibere e delle determine. In particolare, tutti gli atti amministrativi sono redatti dalle unità ope-rative proponenti e messe in rete in tempo reale, dove seguiranno i vari passaggi fino al visto finale del direttore generale che apporrà la firma digitale. Atti che poi saranno numerati automaticamente e pubblicati in tempo reale sull’albo pretorio dell’Asp che è consultabile tramite il sito Aziendale. I diret-

tori delle unità operative proponenti possono acce-dere al sistema in tempo reale ed esaminare a che punto è lo stato dell’atto.Il progetto si arricchira’ di una serie di sistemi che consentiranno di gestire le immagini radiografiche a distanza, la gestione del-le visite cardiogiche da tutti i Poli della provincia di Catanzaro. Si potranno refertare in tempo reale gli esami elettrocardiografici che saranno registrati con particolari attrezzature. Si darebbero risposte per la diagnosi di infarto del miocardio anche in luoghi molto periferici rispetto agli ospedali. Tut-ta l’assistenza domiciliare sarà gestita con tablet in connessione on line con una centrale operativa che invierà, ancora in tempo reale, una serie di report che consentiranno di offrire servizi imme-diati e professionali. Si potranno inviare ai medici curanti i report degli accessi con le cure prestate. Si potranno redigere a domicilio certificati sanitari, ottenere delle consulenze specialistiche a domicilio del paziente senza che lo stesso o lo specialista si spostino dai domicili. Un altro ramo del progetto è la gestione della medicina veterinaria. Un sistema, con l’utilizzo di tablet, consentirà di avere dei pun-

ti di geolocalizzazione precisi e formalizzare tutta l’attività d’istituto in sede di sopralluogo, di ordina-re immediatamente processi sanitari. Ancora sarà possibile inviare a domicilio, o direttamente sulla cartella clinica del medico curante, referti di esami ematochimici o strumentali, si potrà gestire il pa-ziente con una cartella clinica che sarà alimentata automaticamente ogni qual volta il paziente effet-tuerà una prestaziona sanitaria o avrà un episodio di ricovero. Il processo di fatturazione, di acquisti e di pagamenti seguirà solo il canale informatizzato, tutto in modo trasparente, automatico e senza al-cuna discrezionalità. Questi sono alcuni esempi di un progetto impegnativo e molto articolato. “L’Asp di Catanzaro è una delle prime azienda italiane che mette a punto il processo paper free - ha spiegato il dg Mancuso - si tratta di un progetto innovativo che porta all’abbattimento del consumo di carta e con un miglioramento del servizio, con un risparmio economico considerevole e soprattutto con un con-siderevole risparmio di tempo, in quanto tutto av-verrà in tempo reale.  Paper free significa infatti più efficacia, maggiore efficienza, risparmio di tempo e anche salvaguardia dell’ambiente. L’informatizza-zione dei servizi, a partire dal protocollo che è già stato avviato, significa non solo risparmiare tempo e denaro, ma anche poter usufruire in tempo reale

di tutta la documentazione che arriva o che viene prodotta dall’Azienda. Un’operazione non da poco, se si considera che è stato calcolato che in cinque anni l’Azienda risparmierà fino a un milione di euro di carta ed energia. Un progetto che fa bene quindi alle casse ma anche all’ambiente. Riducendo il consumo di carta e limitando il consumo di ener-gia, si riduce in modo considerevole l’inquinamen-to. In particolare, così come calcolato dai tecnici dell’Asp, in cinque anni si salveranno 2mila alberi che non verranno tagliati”. “Ogni dipendente deve utilizzare il nuovo sistema - ha aggiunto Mancu-so - questa non è un’imposizione ma un adegua-mento a un processo a cui devono sottostare tutti per far funzionare meglio l’intera rete dei servizi”. Per il direttore amministrativo Giuseppe Pugliese “l’informatizzazione migliora i sistemi e produ-ce risparmio: sono tanti infatti i vantaggi che si avranno, a partire dalla riduzione dei tempi di comunicazione degli atti, che avverrà in tempo re-ale. Una contrazione dei tempi burocratici significa anche ridurre i tempi di degenza in ospedale fino a un giorno e mezzo, che per un nosocomio come quello lametino significa poter risparmiare fino a 25 milioni di euro all’anno. Un progetto che si inse-risce nell’operazione trasparenza avviata da tempo dall’Azienda sanitaria”.

■■■ CATANZARO / L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro vanta innovativi servizi alla persona

Progetti pilota per crescere ancoraLamezia tra gli ospedali migliori per trattare l’Ictus. E Chiaravalle sarà potenziato

Paper free, per risparmiare sulla carta e ridurre i tempi delle procedure

Modello di efficacia ed efficienzaIn due anni risparmiati 69 milioni di euro

Per ottenere alti standard nell’ambito delle cure e prestazioni, oltre alle professionalità sono necessarie sempre nuove ri-

sorse e la reingenerizzazione dei processi interni. Nella fattispe-cie, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha ottenuto i finanziamenti Por Calabria Fesr 2007 - 2013 volti alla realiz-zazione di un progetto per promuovere l’efficienza energetica, con il ricorso alle fonti rinnovabili. Il progetto, denominato “Energie rinnovabili e risparmio energetico”, destinato all’ospe-dale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme è stato possibile grazie anche all’impegno del governatore Giuseppe Scopelliti e del presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico, con la delibera di un finanziamento di 2.800.000 euro.Il programma di intervento prevede sia la riqualificazione di alcuni elementi della struttura come la posa di un impianto fotovoltaico, portando a un sensibile risparmio energetico.La strada del miglioramento della gestione dell’Asp è costellata non solo dall’accesso a bandi europei per reperire nuovi fondi e realizzare innovativi interventi, ma anche dalla razionaliz-zazione della spesa interna.“In due anni l’Azienda sanitaria provinciale ha risparmiato 69 milioni di euro, riducendo così il deficit di bilancio a 8.900 milioni nel 2011, rispetto ai 69 del 2009, e riuscendo a ottenere in questi primi sei mesi dell’anno un attivo pari a 2.500 milioni di euro”, ha precisato il diret-tore generale dell’Asp, dottor professor Gerardo Mancuso. La rimozione degli sprechi e dei disservizi, rappresenta, come evi-denziato dai vertici dell’Azienda, una costante per ottimizzare sempre più il servizio sanitario erogato alla popolazione, veri-ficando le quote di partecipazione della spesa dovute dalla po-polazione, monitorando dall’interno le prestazioni ed il lavoro dei dipendenti. Sono previste economie pari a circa 200mila euro all’anno con l’eliminazione di 150 buoni pasto, sui 520 totali, per i dipendenti, mentre altri risparmi per 2 milioni circa, in due anni, sono la conseguenza della riduzione delle indennità di missione e degli straordinari, attivati solo in caso di necessità. Sono state controllate le attività di pronto soccorso, l’organizzazione delle unità operative, le farmacie territoriali, i medici convenzionati, il sistema di gestione dell’attività libero professionale e le strutture accreditate, i permessi sindacali.

ture sanitarie rilevati nel 2009, ha “premiato” proprio l’Unità Operativa di Medicina Inter-na dell’Ospedale di Lamezia Terme, indicata fra le migliori relativamente al trattamento dell’Ictus.Un percorso che ha dato buo-ni frutti, grazie al personale e al dottor professor Gerardo Mancuso, che ha applicato una tecnologia di assistenza del tut-to innovativa: la Sub-Intensiva Internistica ovvero l’unità di assistenza specifica per pazien-ti affetti da tale patologia. è do-tata di una struttura attrezzata con macchinari e strumenti dedicati che rendono possibile il monitoraggio continuo del paziente.

I risultati hanno confermato, poi, l’adeguatezza delle scelte: nel periodo in esame, la mor-talità all’interno del reparto è stata del 4,4%, ben al di sotto della media nazionale che è pari al 9,94%, allineando così il reparto lametino ai centri in-ternazionali e collocandolo tra i primi in Italia. “Un risultato - ha evidenziato il Mancuso - che dimostra e at-testa che atteggiamenti profes-sionali adeguati e applicazione del sapere scientifico possono  fare emergere, indipendente-mente da tutto il resto, profili di qualità: investire sulla qua-lità professionale rende molto di più, soprattutto quando la competenza è il parametro di riferimento”.Parimenti eccellente un nuovo progetto pilota: il “San Biagio” di Chiaravalle Centrale è desti-nato a diventare un ospedale territoriale diurno capace di offrire prestazioni sanitarie ambulatoriali-specialistiche. In aggiunta si prevede di inseri-re nel progetto pilota 18 posti letto di riabilitazione estensiva che serve ai degenti post acuti per recuperare a seguito di un ictus, con la riqualificazione del presidio sanitario e l’acqui-

sto di nuove tecnologie (Tac e potenziamento del reparto di Dialisi). L’ospedale “San Bia-gio”, primo e unico in Calabria, farà da apripista nel sistema degli ospedali distrettuali, per questo ha già ottenuto la co-pertura finanziaria (5 milioni di euro) per la riqualificazione del presidio sanitario e l’acqui-sto di nuove tecnologie. Si trat-ta di un progetto sperimentale del ministero della Salute che ha inserito l’ospedale di Chia-ravalle Centrale nella rete degli ospedali del territorio ridefiniti dalle vecchie Case della Salute.

Sopra: l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme spicca per l’unità di assistenza per trattare i pazienti affetti da Ictus

Gerardo Mancuso, dir. gen. dell’Azienda Sanitaria Prov.

I vertici dell’Asl di Catanzaro. Da sx: il dir. amm. Giuseppe Pugliese, il dir. gen. Gerardo Mancuso e il dir. san. Mario Catalano

Primo semestre2012

+2.5

00

201120102009

Andamento delle perdite dell’Asp dal 2009 al 1° semestre 2012

-8.9

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-38.

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-69.

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