DIRITTO AMM.VO E I SUOI PRINCIPI(By Lucky64 ed il suo gruppo di
lavoro argo)
Il diritto amministrativo quel ramo del diritto che disciplina:
a) il funzionamento della pubblica amministrazione; b) la pubblica
amministrazione e i suoi rapporti con i privati; c) la pubblica
amministrazione e il giudice amministrativo. La risposta esatta b).
Il diritto amministrativo quel ramo del diritto che disciplina la
pubblica amministrazione e i suoi rapporti con i privati. Rientrano
nel diritto amministrativo, ad esempio, le norme
sull'organizzazione dei ministeri, sugli enti pubblici, sulle
sovvenzioni pubbliche a privati, sui servizi pubblici erogati alla
collettivit, ecc. Si consideri, peraltro, che non tutta l'attivit
della pubblica amministrazione regolata dal diritto amministrativo:
infatti, quando stipula contratti di appalto o di societ, la
pubblica amministrazione si vale delle norme del codice civile e,
quindi, utilizza il diritto privato. Le caratteristiche del diritto
amministrativo sono: a) un diritto statale e speciale; b) un
diritto statale, regionale e ultrastatale, ma non pi speciale; c)
un diritto composito, statale, regionale e ultrastatale e speciale.
La risposta esatta c). Per lungo tempo si ritenuto che il diritto
amministrativo fosse un diritto statale e speciale, sulla base di
due considerazioni distinte. In primo luogo, perch, di regola, si
considerava la pubblica amministrazione legata al governo nazionale
e soggetta a leggi emanate dal Parlamento. Tuttavia, negli ultimi
cinquanta anni, sono intervenuti alcuni cambiamenti: l'ordinamento
giuridico italiano entrato a far parte di un pi vasto ordinamento
sopranazionale, quello dell'Unione europea; si sono sviluppati
ordinamenti globali, aperti a tutti gli Stati; sono state istituite
le regioni, alle quali stata trasferita la competenza legislativa
in ordine a numerose materie, tutte relative al diritto
amministrativo (ad esempio, governo del territorio, turismo,
agricoltura, trasporti). A causa di tali mutamenti, l'ordinamento
italiano divenuto composito, nel senso che la sua disciplina non pi
esclusivamente statale, che la sua organizzazione si innesta su
quella sopranazionale europea e su quella mondiale, che le sue
procedure sono in parte nazionali, in parte sopranazionali o
globali, che il diritto amministrativo ha ora anche una componente
regionale. In secondo luogo, perch l'amministrazione dispone di
poteri che eccedono quelli che risultano dalle normali regole
applicabili nei rapporti tra privati e perch, di conseguenza, nel
diritto amministrativo sono presenti istituti, regole, rapporti
diversi da quelli propri del diritto privato. Di conseguenza, il
diritto amministrativo speciale in quanto esso misto o composto sia
di norme e principi di diritto pubblico, sia di norme e principi di
diritto privato. In conclusione, oggi, il diritto amministrativo
presenta un carattere composito, sia perch in parte statale, in
parte ultra statale ed in parte regionale, sia perch ha una parte
pubblicistica e una privatistica. La specialit del diritto
amministrativo rafforzata dalla esistenza di un giudice speciale.
a) vero? b) falso? vero. La specialit del diritto amministrativo
rafforzata dall'esistenza di un giudice proprio di questo ramo del
diritto. L'ordinamento italiano, infatti, caratterizzato dal
principio del dualismo giurisdizionale (giudice ordinario-giudice
amministrativo). merito del giudice amministrativo lo sviluppo di
istituti e di poteri c.d. derogatori riconosciuti alle pubbliche
amministrazioni come figure soggettive privilegiate (ad esempio,
supremazia, imperativit, esecutoriet). Pagina 1 di 74
Il diritto amministrativo costituito dalle sole norme che
indirizzano e limitano l'attivit della pubblica amministrazione. a)
vero? b) falso? falso. Non pu pi essere accettato il sillogismo,
proposto in passato dai seguaci delle teorie liberalistiche e
positivistiche, secondo il quale diritto uguale a norma dello
Stato, pubblica amministrazione uguale a esecuzione delle norme
statali, diritto amministrativo uguale a complesso delle norme
statali relative alla pubblica amministrazione, perch, da una
parte, mutato l'assetto costituzionale, con la sovraordinazione del
potere legislativo a quello esecutivo e la adozione di una fitta
rete di norme, poste a tutela non solo dei cittadini nei confronti
della pubblica amministrazione, ma anche di quest'ultima nei
confronti del governo e dei partiti, e, dall'altra, si sono
moltiplicati i centri di normazione (ad esempio, Unione europea,
regioni e cos via), per cui lo Stato non che uno di essi. Oggi
possibile enucleare una nozione unitaria e di sintesi di pubblica
amministrazione. a) vero? b) falso? falso. Una nozione unitaria, di
sintesi, di pubblica amministrazione non solo inutile, ma anche
impossibile (solo gli economisti sono alla ricerca di un carattere
comune dell'amministrazione, che starebbe nel fatto che gestisce
servizi senza valutazione del mercato). L'amministrazione consiste
in partecipazione o collaborazione all'attivit di governo (ad
esempio, gabinetti dei ministri), di regolazione o di disciplina
(ad esempio, il Ministero delle attivit produttive), di erogazione
di servizi o di mezzi finanziari (ad esempio, Servizio sanitario
nazionale, Istituto nazionale della previdenza sociale - Inps), di
attivit di esazione (ad esempio, Ministero dell'economia e delle
finanze), di attivit di impresa (ad esempio, Poste italiane) e cos
via. Ne deriva che, pi che di pubblica amministrazione al
singolare, meglio parlare di pubbliche amministrazioni al plurale.
Attivit amministrative possono essere svolte: a) dai soli apparati
pubblici pertinenti alla persona giuridica Stato; b) dai soli
apparati pubblici dei poteri statali e substatali; c) da soggetti
pubblici e privati. La risposta esatta c). Non vero che pubblica
una amministrazione che pertiene ad una persona giuridica pubblica:
da un esame del diritto positivo, infatti, si evince, da una parte,
che non tutte le persone giuridiche pubbliche hanno una
amministrazione pubblica (ad esempio, la Banca d'Italia) e che,
dall'altra, vi sono amministrazioni pubbliche le quali pertengono a
soggetti privati (ad esempio, i concessionari di servizi pubblici
essenziali). Dunque, il riferimento all'appartenenza soggettiva
dell'amministrazione non sufficiente, ma occorre far riferimento
anche alla natura dell'attivit. La definizione secondo cui
l'amministrazione consiste nella " esecuzione di leggi " esaustiva.
a) vero? b) falso? falso. Si tratta di una definizione scolastica,
dettata dalle preoccupazioni ideologiche proprie del liberalismo e
del positivismo: infatti, in primo luogo, essa fa riferimento alla
divisione dei poteri in legislativo, esecutivo e giudiziario, che
ha avuto significati storicamente diversi e funzioni Pagina 2 di
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differenti; in secondo luogo, essa non corrisponde ad alcuna
fase del diritto positivo, perch la pubblica amministrazione ha
sempre svolto compiti molto pi che esecutivi. L'amministrazione "
cura concreta di interessi pubblici ". a) vero? b) falso? falso.
Questa definizione solo una variante rispetto a quella secondo la
quale l'amministrazione sarebbe " esecuzione della legge ": la cura
" concreta " alla quale essa si riferisce presuppone una cura "
astratta ", consistente nell'attivit legislativa: la prima
subordinata alla seconda, cos come l'esecuzione della legge alla
legge. Tuttavia, sono frequentissimi gli atti della pubblica
amministrazione che non possono essere ricondotti a tale concetto,
poich sono generali ed astratti e comportano scelte politiche: si
pensi, ad esempio, alle delibere del Cipe relative al piano delle
telecomunicazioni, alle istruzioni di vigilanza della Banca
d'Italia, all'adozione degli schemi di prospetti da parte della
Consob, ecc. Va sottolineato, peraltro, come da questa definizione
emerga un aspetto importante, quello della " funzionalizzazione "
dell'attivit amministrativa: quest'ultima, infatti, sempre diretta
ad un fine pubblico, indicato dalle norme, ed predisposta, quindi,
per la cura di un interesse, per lo pi collettivo, prescelto dalle
norme e per questo qualificato come pubblico. Le principali nozioni
di pubblica amministrazione si traggono: a) dal diritto nazionale;
b) dal diritto europeo; c) dal diritto nazionale e da quello
europeo. La risposta esatta c). Una prima nozione di pubblica
amministrazione definita nel diritto europeo e in quello nazionale,
con riferimento all'area alla quale si applicano le procedure di
scelta dei contraenti in materia di appalti; essa include
amministrazioni dello Stato, regioni, enti pubblici territoriali,
loro unioni, consorzi e associazioni, enti pubblici non economici,
organismi di diritto pubblico (cio persone giuridiche private con
finalit d'interesse generale, non svolgenti attivit economica,
finanziati, controllati o influenzati in prevalenza dallo Stato o
da altri enti pubblici); si tratta di una nozione ampia perch lo
scopo delle norme che la regolano di consentire la circolazione
delle imprese in Europa e, dunque, di sottoporre il maggiore numero
di soggetti pubblici o sotto comando pubblico alle procedure di
bando e di esame comparativo delle offerte, per la stipulazione di
contratti di appalto di lavori, di servizi e forniture. Una seconda
nozione si trae dal diritto europeo e, di riflesso, da quello
nazionale, in relazione al fine di individuare il debito e il
disavanzo pubblico: per pubblico si intende la pubblica
amministrazione, vale a dire l'amministrazione statale, regionale o
locale e i fondi di previdenza sociale, ad esclusione delle
operazioni commerciali, quali definiti dal Sistema europeo di conti
economici integrati. Una terza nozione si trova nel diritto
nazionale per soddisfare l'esigenza di delimitare l'applicazione
delle norme sul rapporto di lavoro con le pubbliche
amministrazioni: per amministrazioni pubbliche si intendono tutte
le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole
di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed
amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le
province, i comuni, le comunit montane e loro consorzi ed
associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi
case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non
economici nazionali, regionali e locali, e le amministrazioni, le
aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per
la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran)
e le agenzie di cui al d.lgs. n. 300/1999. Una quarta nozione
propria del diritto europeo: questo stabilisce che la libert di
circolazione dei lavoratori non si applica agli impieghi nella
pubblica amministrazione, la quale, secondo la giurisprudenza
comunitaria, caratterizzata da due tratti: l'esercizio di poteri
pubblici e la tutela di interessi generali dello Stato o di altre
collettivit pubbliche. Pagina 3 di 74
Nozioni legali della pubblica amministrazione possono essere sia
di fonte normativa sia di fonte giurisprudenziale. a) vero? b)
falso? vero. Le nozioni legali della pubblica amministrazione sono
sia di fonte normativa (come nei casi delle procedure di scelta dei
contraenti in materia di appalti, della individuazione del debito e
del disavanzo pubblico e del rapporto di lavoro con le pubbliche
amministrazioni), sia di fonte giurisprudenziale (come nel caso
delle limitazioni alla libert di circolazione dei lavoratori
relativamente agli impieghi nella pubblica amministrazione). La
posizione costituzionale della pubblica amministrazione: a)
riconosciuta a livello sostanziale; b) riconosciuta a livello
formale; c) non riconosciuta. La risposta esatta b). La
Costituzione italiana disciplina la pubblica amministrazione in pi
norme: all'art. 5, secondo il quale la Repubblica riconosce e
promuove le autonomie locali ed attua il pi ampio decentramento dei
servizi statali; all'art. 95, secondo il quale i ministri sono
responsabili individualmente degli atti dei loro dicasteri;
all'art. 97, secondo il quale i pubblici uffici sono organizzati
secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon
andamento e l'imparzialit dell'amministrazione; all'art. 118,
secondo il quale le funzioni amministrative sono attribuite ai
comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano
conferite a province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla
base dei principi di sussidiariet, differenziazione ed adeguatezza.
Inoltre, molte delle disposizioni contenute nel titolo I della
prima parte della Costituzione, avente ad oggetto i diritti e i
doveri dei cittadini, sono rivolte anche alle amministrazioni
pubbliche: cos, ad esempio, il diritto alla salute, la cui cura
assicurata dal Servizio sanitario nazionale, o il diritto allo
studio, al quale provvede il Sistema nazionale di istruzione. La
Costituzione si occupa della pubblica amministrazione solo in via
indiretta. a) vero? b) falso? falso. La Costituzione regola le
amministrazioni pubbliche in modo sia diretto che indiretto. Nel
primo caso, rimette alla legge l'organizzazione degli uffici,
stabilisce chi ne responsabile, detta criteri per la dislocazione
delle funzioni. Nel secondo, assegna ai privati diritti rispetto ai
quali vi sono o limiti dell'attivit delle pubbliche amministrazioni
oppure obblighi di prestazione di queste. La funzione servente
svolta dalle pubbliche amministrazioni nei confronti del governo:
a) non incontra limiti; b) incontra il limite della riserva di
legge prevista dall'art. 97 cost.; c) incontra il limite della
riserva di legge prevista dall'art. 97 cost. e quello del principio
di imparzialit. La risposta esatta c). La funzione servente svolta
dalle pubbliche amministrazioni nei confronti del governo incontra
due limiti. Il primo quello della riserva di legge prevista
dall'art. 97 cost., secondo il quale l'organizzazione
amministrativa sottratta al governo: questo pu dettare, con Pagina
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regolamento, l'organizzazione interna dei ministeri, ma non
istituirli, sopprimerli, modificarli. Il secondo quello del
principio di imparzialit della pubblica amministrazione, che
costituisce un limite alla politicit indotta in essa dal vertice
politico: tale principio ulteriormente sviluppato dalla
Costituzione, nella parte in cui prevede l'accesso ai pubblici
uffici mediante concorso, il divieto di promozioni non per anzianit
dei funzionari pubblici che siano membri del Parlamento, la
possibilit di vietare con legge l'iscrizione ai partiti politici di
magistrati, militari, funzionari ed agenti di polizia, diplomatici.
Il principio di sussidiariet consente agli organismi superiori di
intervenire in sostituzione degli organismi inferiori ogniqualvolta
questi ultimi agiscono illegittimamente. a) vero? b) falso? falso.
Il principio di sussidiariet, introdotto per la prima volta
nell'art. 5 tr. Ce, ora sancito dall'art. 118 cost., che regola la
distribuzione delle funzioni amministrative: in base a tale
principio gli organismi superiori (dal basso verso l'alto,
province, citt metropolitane, regioni e Stato) intervengono solo se
e nella misura in cui le finalit dell'azione prevista non possano
essere sufficientemente realizzate dall'organismo di livello
inferiore e, quindi, pi vicino alla collettivit amministrata, il
comune. Le norme costituzionali sui diritti e sui doveri dei
cittadini: a) incidono sulla pubblica amministrazione in modo
diretto; b) incidono sulla pubblica amministrazione in modo
indiretto; c) non incidono sulla pubblica amministrazione. La
risposta esatta b). Le norme costituzionali sui diritti e sui
doveri dei cittadini incidono sulla pubblica amministrazione in
modo indiretto: infatti, alcune producono l'effetto di escludere
interventi di amministrazioni pubbliche (ad esempio, le limitazioni
della libert personale e della libert e segretezza delle
comunicazioni possono essere disposte solo dall'autorit
giudiziaria); altre consentono attivit amministrative, ma
stabiliscono che queste possono essere svolte solo dopo un
intervento legislativo (ad esempio, art. 41, secondo cui la legge
determina i programmi e i controlli per indirizzare e coordinare a
fini sociali l'attivit economica); altre ancora promuovono
interventi amministrativi a favore della collettivit (ad esempio,
art. 32, per cui la Repubblica tutela la salute). I principi
fondamentali del diritto amministrativo si traggono: a) dalla
Costituzione e dalle leggi nazionali; b) dai trattati e dagli altri
atti dell'Unione europea; c) dalla giurisprudenza dei giudici
amministrativi nazionali e di quelli europei; d) da tutti e tre. La
risposta esatta d). Alcuni dei principi fondamentali del diritto
amministrativo sono stabiliti dalla Costituzione o da leggi; altri
sono il risultato della giurisprudenza consolidata dei giudici
amministrativi nazionali o di quelli europei; altri ancora sono
stabiliti dai trattati o da atti dell'Unione europea. Cos come la
definizione della pubblica amministrazione, dunque, i principi che
reggono il diritto amministrativo sono il frutto, congiuntamente,
del diritto nazionale e di quello europeo, in quanto, per effetto
dell'integrazione, da un lato, l'ordinamento sopranazionale si
formato sulla base delle tradizioni comuni dei diritti nazionali e,
dall'altro, l'ordinamento sopranazionale penetra in quelli
nazionali.
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Rispetto ad altri rami del diritto, nel diritto amministrativo
vi maggiore necessit dell'azione ordinatrice svolta dai principi.
a) vero? b) falso? vero. I principi hanno un posto importante nel
diritto amministrativo, anche a causa dell'assenza di una
codificazione. Negli altri rami del diritto, da quello civile a
quello penale, alle procedure, persino a quello costituzionale, le
norme pi importanti sono raccolte in modo organico in codici (o
nella Costituzione). Ci non accade nel diritto amministrativo, dove
vi , quindi, maggiore necessit dell'azione ordinatrice svolta dai
principi, che reggono i diversi istituti positivi. Il principio di
legalit dell'azione amministrativa rende la pubblica
amministrazione indenne da qualsiasi controllo da parte di altri
poteri dello Stato. a) vero? b) falso? falso. Il principio di
legalit sta a significare che la pubblica amministrazione
sottoposta solo alla legge, nel senso che possono essere esercitati
solo i poteri indicati da quest'ultima e solo nei modi prescritti.
In origine, tale principio ha definito e limitato l'autorit della
pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini; in seguito,
prima, si esteso anche ai rapporti tra amministrazione e governo;
poi, ha acquisito ulteriori, pi ampi significati, divenendo ora
regola di funzionamento dell'amministrazione, ora disciplina dei
rapporti, ora norma di organizzazione. Il principio di legalit
dell'azione amministrativa: a) implicito nella Costituzione e nel
Trattato della Comunit europea; b) enunciato espressamente dalla
Costituzione; c) enunciato espressamente dal Trattato della Comunit
europea. La risposta esatta a). un principio non enunciato dalla
Costituzione, ma implicito nell'art. 113, secondo il quale contro
gli atti della pubblica amministrazione sempre ammessa la tutela
giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi
agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa. Esso,
inoltre, si trae, in forma indiretta, ma in termini pi ampi,
dall'art. 220 tr. Ce, secondo il quale la Corte di giustizia
assicura il rispetto del diritto nell'interpretazione e un
controllo di legittimit sugli atti degli organi della Comunit
europea. La funzione principale del principio di legalit di tutela
dei cittadini. a) vero? b) falso? vero. La funzione principale del
principio di legalit di tutela dei cittadini: il Parlamento,
attraverso la legge, garantisce questi ultimi, difendendoli dalla
pubblica amministrazione. Peraltro, tale principio ha anche una
funzione di indirizzo dell'amministrazione, in quanto assicura il
funzionamento del circuito democratico: elezione popolare del
Parlamento - approvazione parlamentare delle leggi - esecuzione
amministrativa delle leggi.
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Il principio di legalit riguarda tutte le attivit svolte dalla
pubblica amministrazione. a) vero? b) falso? falso. Nella sua
accezione pi estrema ed ampia, il principio di legalit riguarda
l'attivit detta correntemente autoritativa dell'amministrazione,
quella cio che l'amministrazione svolge in modo unilaterale, senza
il consenso e contro la volont del privato, esercitando nei suoi
confronti un potere comunemente definito di supremazia (ad esempio,
l'espropriazione di un bene privato). Tuttavia, l'amministrazione
pubblica, quando esercita la sua autonomia privata ed agisce come
un privato, con il consenso dell'altra parte, non sottoposta al
principio di legalit in tale forma ampia, bastando, ad esempio, che
la legge conferisca un certo potere, senza che vi sia necessit che
ne regoli minutamente l'esercizio. Il principio di legalit
comporta: a) il rispetto della tipicit e nominativit degli atti; b)
il divieto del ricorso a poteri impliciti; c) tutti e due. La
risposta esatta c). Il principio di legalit comporta sia il
rispetto della tipicit e nominativit degli atti, per cui possono
essere emanati solo gli atti espressamente previsti dalla legge e
solo in presenza dei presupposti e per i motivi da questa indicati,
non essendo ammessi atti misti o innominati, sia il divieto di
ricorso a poteri impliciti, cio di poteri non espressamente
attribuiti dalle norme, ma derivanti direttamente dall'esigenza di
garantire il soddisfacimento degli obiettivi della pubblica
amministrazione. Esso inoltre comporta l'esclusione di taluni
principi, sviluppati dalla giurisprudenza o dalla scienza
giuridica, ma non consacrati dalla legge come tali, quali quelli di
autotutela (potest dell'amministrazione di farsi ragione da s) e di
autarchia (potest delle amministrazioni minori di emanare
provvedimenti). Principio di legalit e principio della riserva di
legge esprimono lo stesso concetto. a) vero? b) falso? falso. Il
principio della riserva di legge diverso da quello di legalit. La
riserva di legge disposta in numerose materie dalla Costituzione, a
differenza del principio di legalit. Essa implica un previo
intervento del legislatore, che deve regolare a sufficienza la
materia, prima che possa intervenirvi la pubblica amministrazione.
Il principio di legalit comporta il rispetto della legge formale da
parte della pubblica amministrazione. a) vero? b) falso? falso.
Secondo la giurisprudenza, il principio di legalit comporta il
rispetto di qualcosa di pi della legge: ad esempio, di principi
elaborati dai giudici, come ragionevolezza e proporzionalit. Poi,
alla legge si aggiunta la Costituzione, che va anch'essa
rispettata. Infine, alla legge nazionale si aggiunta la norma
comunitaria e il giudice comunitario ha stabilito che l'autorit
amministrativa nazionale deve disapplicare la legge nazionale in
contrasto con la norma europea.
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Il principio di azionabilit delle pretese trova il suo
fondamento: a) nella Costituzione; b) nel Trattato della Comunit
europea; c) nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo; d) in
tutti e tre. La risposta esatta d). Il principio di azionabilit
delle pretese o di giustiziabilit trova fondamento sia nell'art. 24
cost., secondo il quale tutti possono agire in giudizio per la
tutela dei propri diritti e interessi legittimi, e nell'art. 113
cost., secondo il quale contro gli atti della pubblica
amministrazione sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei
diritti ed interessi; sia nell'art. 230 tr. Ce, che prevede la
azionabilit delle pretese dei cittadini nei confronti dei poteri
pubblici; sia nell'art. 6 della Convenzione europea dei diritti
dell'uomo, che sancisce il diritto ad un equo processo, cio il
diritto di ogni persona a che la sua causa sia esaminata equamente,
pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale
indipendente ed imparziale, costituito per legge, il quale decider
sia delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere
civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che le venga
rivolta. Il principio di imparzialit della pubblica amministrazione
stato sancito dalla giurisprudenza del giudice amministrativo. a)
vero? b) falso? falso. Il principio di imparzialit stabilito
dall'art. 97 cost. Esso ha un contenuto negativo ed uno positivo
per la pubblica amministrazione, in quanto comporta non solo il
divieto di favoritismi, preferenze e discriminazioni, ma anche
l'obbligo di determinare criteri e modalit prima di procedere,
quello di esaminare in modo accurato, completo e imparziale tutti
gli elementi rilevanti della fattispecie, quello di compiere in
modo oggettivo un esame comparativo degli interessi da valutare e
di tenere conto dei relativi risultati e quello di astensione
quando vi sia un interesse alla decisione, per assicurare la
terziet dell'azione amministrativa. Il principio di buon andamento
connesso: a) ai criteri di economicit e di efficacia; b) al diritto
ad una buona amministrazione; c) al principio della buona gestione
finanziaria; d) a tutti e tre. La risposta esatta d). La portata
del principio di buon andamento sancito dall'art. 97 cost. molto
vasta: vi si fanno rientrare l'obbligo della pubblica
amministrazione di perseguire la migliore realizzazione
dell'interesse pubblico, in modo che vi siano coerenza e congruit
tra l'azione amministrativa e il fine che essa deve perseguire;
ovvero la tempestivit dell'azione amministrativa; ovvero ancora
l'economicit (minor costo), l'efficacia (che misura il rapporto tra
risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti) e l'efficienza (minore
dispendio di risorse per ottenere i risultati) dell'attivit
amministrativa. Ad esso si connettono sia i criteri di economicit e
di efficacia stabiliti dall'art. 1, c. 1, l. n. 241/1990 sul
procedimento amministrativo, sia il " diritto a una buona
amministrazione " riconosciuto dall'art. 41 della Carta dei diritti
fondamentali dell'Unione europea, sia il principio della " buona
gestione finanziaria " disposto dall'art. 274 tr. Ce a carico della
Commissione europea, per l'esecuzione del bilancio.
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I principi di ragionevolezza e di proporzionalit hanno contenuto
identico. a) vero? b) falso? falso. I principi di ragionevolezza e
di proporzionalit sono diversi, anche se vengono spesso applicati
congiuntamente. Il primo inteso in tre modi: come congruit tra
disciplina normativa e decisione amministrativa, come coerenza tra
valutazione compiuta e decisione presa e come coerenza tra
decisioni comparabili. Il secondo comporta un giudizio di
adeguatezza del mezzo adoperato rispetto all'obiettivo da
perseguire e una valutazione della portata restrittiva delle misure
che si possono prendere, per cui gli atti amministrativi non
debbono andare oltre quanto opportuno e necessario per conseguire
lo scopo prefissato: se si presenta una scelta tra pi opzioni,
occorre ricorrere a quella meno restrittiva, perch non si possono
imporre obblighi e restrizioni alla libert del cittadino in misura
superiore a quella strettamente necessaria a raggiungere gli scopi
che l'amministrazione deve realizzare. Il principio del legittimo
affidamento sancito dalla Costituzione. a) vero? b) falso? falso.
Il principio del legittimo affidamento di esclusiva formazione
giurisprudenziale, sia nel diritto nazionale, sia in quello
europeo. Esso un'applicazione del principio di buona fede oggettiva
e comporta la tutela dell'affidamento ragionevole generato da un
precedente comportamento dell'amministrazione pubblica. I principi
del contraddittorio (o del giusto procedimento), dell'obbligo di
motivazione e della trasparenza (o pubblicit) sono disciplinati
dalla l. n. 241/1990. a) vero? b) falso? falso. La pubblica
amministrazione, pur essendo separata dal potere giudiziario - cos
come da quello parlamentare, governativo, giudiziario e privato -
ne in qualche modo condizionata: ad esempio, i suoi provvedimenti
sono sottoposti, su iniziativa dei soggetti che se ne ritengono
lesi, all'esame del giudice amministrativo, che pu annullarli. Il
diritto di accesso assicurato: a) nei confronti delle
amministrazioni pubbliche; b) nei confronti dei gestori di pubblici
servizi; c) nei confronti di ambedue. La risposta esatta c). Il
diritto di accesso assicurato non solo nei confronti delle
amministrazioni pubbliche, ma anche dei gestori di servizi
pubblici. Riguarda i documenti amministrativi, e cio
rappresentazioni grafiche, cinematografiche, elettromagnetiche e di
qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni,
formati dalle pubbliche amministrazioni, o, comunque, utilizzati ai
fini dell'attivit amministrativa. escluso solo quando necessario
per salvaguardare sicurezza nazionale, difesa, relazioni
internazionali, politica monetaria e valutaria, ordine pubblico,
prevenzione e repressione della criminalit, riservatezza di
terzi.
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L'obbligo di motivazione previsto a tutela dei destinatari del
provvedimento. a) vero? b) falso? vero. L'obbligo di motivazione,
che comporta una completa esposizione del ragionamento di fatto e
di diritto alla base del provvedimento, in relazione alle
risultanze dell'istruttoria, ha una duplice funzione: permette agli
interessati di conoscere la giustificazione del provvedimento per
difendere i propri diritti e consente al giudice di esercitare il
suo sindacato sulla legittimit della decisione. I principi di
sussidiariet e di leale cooperazione riguardano direttamente i
rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini. a) vero? b)
falso? falso. I principi di sussidiariet e di leale cooperazione
non riguardano direttamente i rapporti tra amministrazione pubblica
e cittadini, ma le relazioni organizzative tra amministrazioni
pubbliche. Il primo menzionato dall'art. 118 cost. quale criterio
di attribuzione delle funzioni amministrative per assicurarne
l'esercizio unitario, ai livelli di governo superiori a quello
comunale ed richiamato nell'art. 2 tr. Ue, secondo il quale nei
settori che non sono di sua esclusiva competenza la Comunit
interviene soltanto e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione
prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati
membri e possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti
dell'azione in questione, essere realizzati meglio a livello
comunitario. Il secondo definito dall'art. 10 tr. Ce, secondo il
quale gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere
generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli
obblighi derivanti dal Trattato stesso ovvero determinati dagli
atti delle istituzioni della Comunit: la Corte costituzionale
italiana ha affermato un obbligo analogo nei rapporti tra Stato e
regioni: quando concorrono competenze dell'uno e delle altre,
devono contemperarsi i rispettivi interessi Nell'ordinamento
italiano, in virt del principio della separazione deipoteri,
l'attivit amministrativa non pu essere assolutamente influenzata
dal potere giudiziario. a) vero? b) falso? falso. La pubblica
amministrazione, pur essendo separata dal potere giudiziario - cos
come da quello parlamentare, governativo, giudiziario e privato -
ne in qualche modo condizionata: ad esempio, i suoi provvedimenti
sono sottoposti, su iniziativa dei soggetti che se ne ritengono
lesi, all'esame del giudice amministrativo, che pu annullarli.
Rispetto a fenomeni quali il potere politico o le amministrazioni
transnazionali, la pubblica amministrazione: a) ne in qualche modo
condizionata; b) il fattore condizionante principale per gli
stessi; c) agisce su di un piano completamente diverso senza alcun
contatto con la loro azione. La risposta esatta a). Interi settori
della pubblica amministrazione seguono gli indirizzi delle
amministrazioni internazionali, multinazionali o transnazionali,
come nel caso dell'agricoltura, ovvero agiscono secondo criteri
fissati da queste ultime, come nel caso delle poste; inoltre, di
regola, a capo delle pubbliche amministrazioni si trovano
funzionari tratti dal corpo politico.
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LE FUNZIONI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO Le funzioni: a)
identificano la ragion d'essere e la posizione dell'amministrazione
nei confronti della societ; b) costituiscono il principio
ordinatore dell'organizzazione e dell'attivit amministrativa; c)
determinano la fonte competente a regolarle; d) tutte e tre. La
risposta esatta d). Le pubbliche amministrazioni sono istituite,
dotate di mezzi e disciplinate da regole speciali per garantire lo
svolgimento di specifiche funzioni. Pertanto, le funzioni
identificano la ragion d'essere e la posizione dell'amministrazione
nei confronti della societ, costituiscono il principio ordinatore
dell'organizzazione e dell'attivit amministrativa e, infine,
determinano la fonte competente a regolarle. Per queste ragioni lo
studio del diritto amministrativo non pu prescindere da un'analisi
giuridica delle funzioni, in quanto disciplinate da norme e fonti
di rapporti rilevanti per l'ordinamento. Nel nostro sistema la
tripartizione delle funzioni e la separazione dei poteri: a) hanno
valore descrittivo, non normativo; b) rappresentano un principio
costituzionale; c) sono il frutto di una costruzione
giurisprudenziale che ha assunto valore normativo. La risposta
esatta a). La tripartizione delle funzioni e la separazione dei
poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) servono a comprendere
le origini di alcuni istituti del diritto amministrativo, ma ormai
non corrispondono pi al diritto vigente; al massimo, hanno un
valore orientativo. Vi sono soggetti pubblici, come le autorit
indipendenti, non appartenenti ad alcuno dei tre poteri; cos come
la stessa amministrazione non integralmente riducibile al suo
vertice politico-governativo, che ha soltanto poteri di indirizzo e
di controllo, non di gestione. Spesso, poi, vi una dissociazione
tra il potere in senso funzionale o sostanziale (di eseguire, di
porre norme, di dirimere controversie) e il potere in senso
formale: l'autorit e l'atto che da essa promana (il provvedimento
dell'amministrazione, la legge del Parlamento, la sentenza del
giudice). Si pensi alle funzioni amministrative affidate ai giudici
(ad esempio, l'attivit di volontaria giurisdizione); alle funzioni
normative svolte dall'esecutivo (cos, l'esercizio del potere
regolamentare); alle funzioni di soluzione dei conflitti attribuite
all'amministrazione (si parla, in proposito, di attivit "
paragiurisdizionale "). Il principio della separazione dei poteri
ha valore normativo nell'ordinamento europeo, che distingue
nettamente le tre funzioni esecutiva, legislativa e giudiziaria. a)
vero? b) falso? falso. Infatti, il principio della separazione dei
poteri ulteriormente eroso dall'ordinamento europeo che, al suo
interno, non distingue nettamente le tre funzioni. Ad esempio, la
Commissione europea, l'organo amministrativo dell'Unione, partecipa
al procedimento legislativo e svolge funzioni contenziose. Il
diritto europeo, inoltre, nei rapporti verticali con gli Stati
membri, impone il superamento di qualsiasi immunit: non soltanto il
potere esecutivo, ma anche quello legislativo sono sindacabili da
parte del giudice. Quest'ultimo, anzi, pu condannare lo Stato "
legislatore " al risarcimento del danno, ad esempio, per mancata o
erronea attuazione di direttive comunitarie.
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La distinzione tra " funzione " e " servizio " spesso utilizzata
per affermare che solo la prima : a) un'attivit svolta da un potere
pubblico ma che potrebbe esserlo, per sua natura, anche da un
privato; b) un'attivit necessaria per la collettivit, in gestione
pubblica riservata e retta dal diritto pubblico; c) un'attivit di
interesse pubblico svolta da privati. La risposta esatta b). Nel
diritto amministrativo, un'opinione diffusa distingue funzione e
servizio per affermare che soltanto la prima un'attivit necessaria
per la collettivit: quindi, in gestione riservata, retta dal
diritto pubblico. Questa concezione, a volte, ispira singole
soluzioni legislative: ad esempio, l'esclusione dal regime
privatistico del rapporto di lavoro con le pubbliche
amministrazioni degli impieghi pi strettamente connessi
all'esercizio delle funzioni " sovrane " (come i magistrati, il
personale militare e delle forze di polizia, il personale della
carriera diplomatica e di quella prefettizia: art. 3, d.lgs. n.
165/2001). La contrapposizione tra funzione e servizio costituisce
un retaggio dello Stato liberale oggi in larga misura superato. a)
vero? b) falso? vero. Per un verso, la fornitura di determinati
servizi considerata parimenti necessaria al funzionamento della
collettivit: si pensi, ad esempio, che la continuit di entrambi i
tipi di compiti pubblici - funzioni e servizi - garantita da
un'apposita legge sullo sciopero nei servizi essenziali (la legge
n. 146/1990) che si applica all'esercizio di attivit economiche cos
come allo svolgimento di funzioni proprie dei pubblici poteri
(l'amministrazione della giustizia, la protezione civile, la tutela
dell'ambiente). Per altro verso, anche l'esercizio delle funzioni
amministrative si traduce nell'erogazione di servizi alla
collettivit in base alle disponibilit finanziarie dello Stato. Le
funzioni, inoltre, al pari dei servizi pubblici, possono, a certe
condizioni, essere delegate a soggetti privati e persino svolgersi
in concorrenza. La distinzione tra funzione e servizio, dunque, non
ha valore generale: serve soltanto ai fini dell'applicazione di
singole previsioni normative; queste ultime, tuttavia, adottano
criteri di individuazione diversi caso per caso (anche se a volte
assimilabili). Per " servizi pubblici " si intendono, di norma: a)
i servizi erogati all'utenza, a condizioni di mercato, da parte
delle pubbliche amministrazioni; b) i servizi erogati all'utenza a
condizioni diverse da quelle di mercato, sulla base di una
previsione legislativa e di un incarico dell'amministrazione; c) i
servizi erogati all'utenza, a condizioni diverse da quelle di
mercato. La risposta esatta b). Per servizi pubblici si intendono
generalmente i servizi erogati all'utenza a condizioni diverse da
quelle di mercato, sulla base di una previsione legislativa e di un
incarico dell'amministrazione. opportuno, comunque, chiarire che
non esiste una nozione legale di servizio pubblico. Vi sono,
invece, tante nozioni diverse, funzionali all'applicazione delle
singole discipline. Ci evidente nei casi in cui il legislatore
elenca i settori e le attivit considerate come servizi pubblici ai
fini di determinare l'ambito oggettivo di applicazione di una data
normativa. Il discorso, tuttavia, vale anche quando la legge
utilizza la nozione, senza definirla o esemplificarne i contenuti.
L'estensione della disciplina pubblica, allora, si determina in
relazione alla sua ratio complessiva: la maggior parte delle volte,
ad esempio nell'art. 43 cost. o nelle norme sulla regolazione, la
nozione di servizio pubblico intesa in senso economico.
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L'amministrazione considerata, in quanto tale, funzione nel
senso che essa preposta alla cura di interessi generali e che,
pertanto, deve essere, nella sua globalit, in un " rapporto di
congruenza " con i fini pubblici. a) vero? b) falso? vero.
L'amministrazione considerata, in quanto tale, funzione. In questo
modo, si intende dire che essa preposta alla cura di interessi
generali e che, pertanto, deve essere, nella sua globalit, in un "
rapporto di congruenza " con i fini pubblici. L'ordinamento,
dunque, assicura la funzionalizzazione dell'amministrazione, in
tutti i suoi aspetti: l'organizzazione, i mezzi (personali,
patrimoniali e finanziari) e l'attivit. Questa concezione,
tuttavia, ha valore descrittivo. Indica, in sintesi, l'esistenza di
determinate discipline orientate a garantire il perseguimento dei
fini pubblici; non la necessaria applicazione di uno specifico
regime fondato sugli istituti generali del diritto amministrativo,
concepiti in termini contrapposti a quelli del diritto privato. Di
conseguenza, la funzionalizzazione opera con intensit e tecniche
giuridiche differenziate, a seconda delle soluzioni adottate dal
legislatore o dalla stessa amministrazione. L'attivit
amministrativa: a) persegue i fini determinati dalla legge; b)
sottoposta a determinati principi, a cominciare da quelli
costituzionali di imparzialit e buon andamento; c) , in via
generale, procedimentalizzata e sottoposta a controlli; d) tutte e
tre. La risposta esatta d). L'attivit amministrativa, secondo
un'opinione diffusa, si contraddistingue per il carattere
funzionale: , cio, rilevante nella sua globalit, diversamente
dall'attivit privata, che tale soltanto per alcuni aspetti.
L'attivit amministrativa, dunque, persegue i fini determinati dalla
legge; sottoposta a determinati principi, a cominciare da quelli
costituzionali di imparzialit e buon andamento; , in via generale,
procedimentalizzata e sottoposta a controlli. Bisogna per
distinguere le varie modalit in cui ci avviene. A volte, l'attivit
amministrativa si svolge secondo una sequenza tipicamente
pubblicistica: si avvia un procedimento che si conclude con
l'emanazione di un provvedimento (anche se questo pu essere
sostituito o determinato nel contenuto da accordi retti dal diritto
privato). Altre volte, l'attivit amministrativa si svolge tramite
contratti. In questi casi, il perseguimento dei fini stabiliti
dalla legge e il rispetto dei principi dell'azione amministrativa
sono assicurati con strumenti diversi: da un lato, vi sono
procedimenti amministrativi diretti alla definizione
dell'operazione contrattuale e alla scelta concorsuale del
contraente; dall'altro, vi un apprezzamento successivo dell'attivit
complessiva, attraverso meccanismi propri e diversi da quelli
fondati sul giudizio di legittimit-liceit dell'elemento puntuale
(dai controlli di risultato alla valutazione della responsabilit
dirigenziale). Si conferma, cos, la pluralit delle tecniche di
funzionalizzazione dell'amministrazione. Negli ultimi anni, sono
divenute sempre meno frequenti le ipotesi in cui i soggetti privati
sono chiamati a svolgere compiti di interesse generale. a) vero? b)
falso? falso. Le ipotesi in cui soggetti privati vengono chiamati a
svolgere compiti di interesse generale hanno conosciuto, negli
ultimi anni, un notevole sviluppo, per diverse cause. In primo
luogo, le riforme amministrative hanno condotto alla
privatizzazione di molti enti pubblici, cui rimangono affidate
funzioni svolte nella precedente veste (si pensi alle casse
previdenziali dei liberi Pagina 13 di 74
professionisti). Contemporaneamente, alcuni compiti propri
dell'amministrazione sono stati affidati a terzi: in particolare, a
soggetti di diritto privato, appositamente costituiti per legge
ovvero operanti sul mercato. In secondo luogo, il disegno
costituzionale di un sistema sociale misto, dove le prestazioni
sono erogate da amministrazioni e soggetti privati, ha trovato
sempre pi riconoscimento nella legislazione: si pensi ai " servizi
nazionali " e ai " sistemi integrati " nei settori della sanit,
dell'istruzione, della previdenza e dell'assistenza sociale, ai
quali partecipano a pari titolo erogatori pubblici e privati.
Questa prospettiva ulteriormente rafforzata da una recente riforma
costituzionale che invita i pubblici poteri a favorire " l'autonoma
iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento
di attivit di interesse generale " (art. 118, c. 4, cost.). In
terzo luogo, i principi comunitari di libera circolazione e di
concorrenza hanno ridotto anche nel campo economico la possibilit
per lo Stato di riservarsi l'assolvimento di missioni di interesse
generale. Imprese pubbliche e private, pertanto, sono libere di
concorrere nella fornitura di prestazioni essenziali per la
collettivit. Secondo un orientamento diffuso, il carattere
funzionale dei compiti di interesse generale svolti dai privati
impone l'applicazione dei medesimi principi e regole del diritto
amministrativo elaborati con riferimento alle organizzazioni
pubbliche. a) vero? b) falso? vero. Il carattere funzionale dei
compiti di interesse generale svolti dai privati impone, secondo
un'opinione diffusa, l'applicazione dei medesimi principi e regole
del diritto amministrativo elaborati con riferimento alle
organizzazioni pubbliche. Soltanto in questo modo sarebbe possibile
assicurare il corretto svolgimento della " missione " e tutelarne i
beneficiari. Cos, a volte, lo stesso legislatore a prevedere
espressamente l'estensione di singole discipline pubbliche a
soggetti privati: ad esempio, il diritto di accesso ai documenti
amministrativi si esercita nei confronti non soltanto delle
pubbliche amministrazioni ma anche dei gestori privati di servizi
pubblici (art. 23, legge n. 241/1990). I terzi (gli utenti del
servizio) possono cos ricorrere ai medesimi strumenti di garanzia
di cui dispongono nei confronti dell'amministrazione. Altre volte,
invece, la giurisprudenza a pervenire all'estensione delle norme
del diritto amministrativo. In alcuni casi, il problema risolto sul
piano " soggettivo ", attraverso una riqualificazione in termini
pubblicistici di enti pur ordinati secondo forme e strutture
tipiche del diritto privato. In altri casi, invece, la
giurisprudenza imposta il problema sul piano " oggettivo ": anche
senza contestare la natura privatistica dei soggetti, i profili
dell'attivit rilevanti per l'interesse pubblico sono sottoposti
alla disciplina generale dell'attivit amministrativa e persino del
provvedimento. I privati, pertanto, possono agire, ad esempio, per
l'annullamento dell'atto, per illegittimit derivante da un vizio
della funzione. In entrambi i casi, per, si trascura che il
paradigma funzionale non giustifica una meccanica e integrale
applicazione dei principi e delle regole generali del diritto
amministrativo. L'ordinamento dispone di varie tecniche per
garantire la cura dell'interesse generale o collettivo, anche
quando questa affidata a soggetti di diritto privato o a cittadini
singoli e associati. a) vero? b) falso? vero. L'ordinamento dispone
di varie tecniche per garantire la cura dell'interesse generale o
collettivo, anche quando questa affidata a soggetti di diritto
privato o a cittadini singoli e associati. Pertanto, a volte, vi pu
essere la semplice indicazione dei fini cui il privato, nel
perseguire il proprio scopo, deve orientare l'attivit. Altre volte,
l'ordinamento vincola l'attivit del privato al rispetto di una
serie di obblighi, condizioni e limiti. Infine, si pu prevedere per
legge la soggezione dei privati al rispetto di regole concepite in
via primaria per l'amministrazione. La ricerca di una corretta
composizione tra i diversi interessi in gioco conduce a scomporre e
applicare in modo differenziato le varie discipline. Pagina 14 di
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Il ricorso integrale agli istituti del diritto amministrativo
per garantire la tutela dei terzi non sempre necessario perch tali
istituti: a) possono risultare eccedenti rispetto alle finalit
perseguite e contraddittori con le soluzioni volte ad avvalersi di
soggetti privati per la cura dell'interesse generale; b) possono
legittimare nuovi poteri e privilegi in capo ai privati incaricati
di funzioni e servizi pubblici; c) sia a) che b); d) possono
comportare una eccessiva spesa pubblica. La risposta esatta c). La
tutela dei terzi non richiede necessariamente il ricorso, per di pi
integrale, agli istituti del diritto amministrativo. Questi,
infatti, da un lato, possono risultare eccedenti rispetto alle
finalit perseguite e contraddittori con le soluzioni volte ad
avvalersi di soggetti privati per la cura dell'interesse generale.
Dall'altro, possono legittimare nuovi poteri e privilegi in capo ai
privati incaricati di funzioni e servizi pubblici; oppure rivelarsi
inefficaci, perch comunque concepiti per situazioni diverse. In
tutti questi casi, dunque, tutele e controlli possono operare,
anche in base alle previsioni della disciplina speciale, innanzi
tutto sul piano associativo o contrattuale. Il ricorso ad alcuni
rimedi propri del diritto amministrativo potr avvenire invece in
via residuale, attraverso applicazioni articolate e calibrate in
relazione al caso concreto. In base al principio di sussidiariet,
gli Stati membri della Comunit europea adottano tutte le misure di
carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione
degli obblighi derivanti dal Trattato ovvero determinati dagli atti
delle istituzioni della Comunit. a) vero? b) falso? falso. Secondo
il principio di sussidiariet, la Comunit europea interviene "
soltanto e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista
non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri "
(art. 5 tr. Ce). Viceversa, in base al principio di leale
cooperazione che gli Stati " adottano tutte le misure di carattere
generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli
obblighi derivanti dal [...] Trattato ovvero determinati dagli atti
delle istituzioni della Comunit " (art. 10 tr. Ce). Il principio di
sussidiariet e il principio di leale cooperazione sono criteri di
distribuzione tra l'amministrazione comunitaria e quella nazionale:
a) delle sole funzioni legislative; b) delle sole funzioni
amministrative; c) sia delle funzioni legislative che delle
funzioni amministrative. La risposta esatta c). Per effetto del
principio di sussidiariet e del principio di leale cooperazione le
funzioni non soltanto legislative ma anche amministrative possono
essere ripartite tra Comunit e Stati; oppure svolgersi in modo
concorrente, attraverso procedimenti composti. In questo secondo
caso, sono responsabili delle singole fasi ora l'amministrazione
comunitaria, ora quella nazionale, ora persino quella di altri
Stati membri (in virt del principio del mutuo riconoscimento).
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Nelle materie appartenenti alla legislazione concorrente, le
regioni esercitano la potest legislativa: a) nell'ambito dei
principi fondamentali espressamente determinati dalla legge statale
o, in difetto, quali desumibili dalle leggi statali vigenti ovvero
oggetto di appositi decreti legislativi di carattere ricognitivo;
b) esclusivamente nell'ambito dei principi fondamentali
espressamente determinati dalla legge statale; c) in attuazione
delle leggi statali vigenti. La risposta esatta a). In base
all'art. 117 cost., nelle materie appartenenti alla legislazione
concorrente, le Regioni esercitano la potest legislativa
nell'ambito dei principi fondamentali espressamente determinati
dalla legge statale. Ai sensi dell'art. 1, legge n. 131/2003, in
difetto di apposite leggi cornice, i principi sono desumibili dalle
leggi statali vigenti ovvero oggetto di appositi decreti
legislativi di carattere ricognitivo. L'art. 118 cost. stabilisce
che le funzioni amministrative sono attribuite: a) a comuni, a
province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei
principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza; b) ai
comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano
conferite da leggi statali o regionali, secondo le rispettive
competenze, a province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla
base dei principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza;
c) ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario,
siano conferite da leggi statali, secondo le rispettive competenze,
a regioni e Stato, sulla base del principio di sussidiariet. La
risposta esatta b). L'art. 118 cost. stabilisce che le funzioni
amministrative sono attribuite ai comuni, salvo che, per
assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite da leggi statali
o regionali, secondo le rispettive competenze, a province, citt
metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei principi di
sussidiariet, differenziazione e adeguatezza. Le funzioni
amministrative, quindi, rispetto alla precedente versione dell'art.
118 cost., non sono pi distribuite in corrispondenza con le potest
legislative (e, dunque, in base al criterio della materia), ma sono
anzitutto attribuite al livello di amministrazione pi " vicino " ai
cittadini, quello comunale. Il principio di sussidiariet: a) ha
esclusivo riguardo all'allocazione delle funzioni amministrative;
b) ha esclusivo riguardo all'allocazione delle funzioni
legislative; c) pur essendo introdotto con riguardo all'allocazione
delle funzioni amministrative, si riflette anche sul piano della
distribuzione delle potest legislative. La risposta esatta c).
Secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, il principio
di sussidiariet, pur essendo introdotto con riguardo
all'allocazione delle funzioni amministrative, si riflette anche
sul piano della distribuzione delle potest legislative. In
determinati casi, pertanto, lo Stato legittimato ad assumere e
regolare l'esercizio di funzioni amministrative anche su materie di
potest legislativa concorrente, quando l'istanza di esercizio
unitario trascende l'ambito regionale. Il principio di legalit,
infatti, " impone che anche le funzioni assunte per sussidiariet
siano organizzate e regolate dalla legge ": ci conduce ad "
escludere che le singole regioni, con discipline differenziate,
possano organizzare e regolare funzioni amministrative attratte a
livello nazionale e ad affermare che solo la legge statale possa
attendere a un compito siffatto ".
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Lo Stato pu sempre assumere e regolare l'esercizio di funzioni
amministrative anche su materie di potest legislativa concorrente.
a) vero? b) falso? falso. La Corte costituzionale ha precisato che
il normale riparto di competenze legislative previsto dall'art. 117
cost. derogabile soltanto se la valutazione dell'interesse pubblico
sottostante all'assunzione di funzioni regionali da parte dello
Stato risponda a standard di proporzionalit e di ragionevolezza e
sia oggetto di un accordo stipulato con la regione interessata. Di
qui, l'adozione di " una concezione procedimentale e consensuale
della sussidiariet e dell'adeguatezza ". L'attribuzione della
funzione allo Stato, pertanto, impone di verificare la natura e le
dimensioni di ciascuna funzione e la capacit dei diversi soggetti
di svolgerla. La valutazione, tuttavia, affidata a una
concertazione fra tutti i soggetti interessati. Si intende cos
evitare che l'attrazione della competenza amministrativa, e quindi
anche di quella legislativa, in capo allo Stato si traduca in
un'indebita sottrazione di prerogative regionali. In tale sistema,
in conclusione, l'amministrazione non intesa come esecuzione della
legge, ma come cura di interessi. La distribuzione della funzione
tra i diversi livelli di amministrazione dipende prima di tutto
dalla dimensione e dalla natura degli interessi da soddisfare e
occorre partire dalle funzioni amministrative e dalla loro
collocazione costituzionalmente regolata per stabilire a quale
soggetto spetti disciplinarle. Gli elementi fondamentali delle
funzioni sono: a) la materia, i fini, le attribuzioni; b) la
materia, i fini, le attribuzioni, i destinatari; c)
l'organizzazione, il personale, la finanza, i procedimenti. La
risposta esatta b). Gli elementi fondamentali delle funzioni sono
quattro: la materia, i fini, le attribuzioni, i destinatari. Senza
una considerazione di insieme di tutti questi elementi, non
possibile comprendere i caratteri delle funzioni. La materia quale
elemento della funzione indica: a) il campo di intervento, come
definito dalla legge; b) il complesso dei compiti conferiti
all'amministrazione; c) lo scopo complessivo dell'attivit
amministrativa. La risposta esatta a). La materia indica il campo o
ambito di intervento della funzione, come definito dalla legge: ad
esempio, la legge italiana attribuisce alla pubblica
amministrazione compiti relativamente all'agricoltura,
distinguendo, per, tra attivit di tutela e attivit di produzione.
In ordine a una stessa materia, le attribuzioni possono essere
ripartite fra pi amministrazioni. a) vero? b) falso? vero. Con il
termine attribuzione ci si riferisce al complesso di compiti
conferiti all'amministrazione dalle norme in ordine ad una materia
(" policy " nella terminologia inglese). Ad esempio, in materia di
istruzione, vi sono amministrazioni che provvedono direttamente
all'erogazione dei servizi scolastici ed altre che svolgono attivit
di controllo nei confronti di istituti privati: dunque, nella
stessa materia, si riscontrano soggetti pubblici che svolgono
compiti diversi.
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Tra gli elementi delle funzioni, il fine quello che riguarda
ogni singolo atto. a) vero? b) falso? falso. Fine lo scopo
complessivo, nel senso che non riguarda ogni singolo atto: ad
esempio, quello di assicurare l'istruzione obbligatoria e gratuita,
a carico delle amministrazioni centrali, sino al compimento della
scuola dell'obbligo, un fine regolato soltanto a partire dal 1962.
Tra i vari tipi di attribuzioni, il caso delle prestazioni
sanitarie, di quelle assistenziali e previdenziali, nonch di quelle
dell'istruzione un'ipotesi in cui le amministrazioni: a) erogano
servizi a ciascun cittadino, attraverso la costituzione di rapporti
individuali di utenza; b) vendono beni e servizi; c) erogano
servizi indivisibili alla collettivit. La risposta esatta a). Il
caso delle prestazioni sanitarie, di quelle assistenziali e
previdenziali, nonch di quelle dell'istruzione costituisce
un'ipotesi in cui le amministrazioni erogano servizi a ciascun
cittadino, attraverso la costituzione di rapporti individuali di
utenza. Quanto agli altri generi di attribuzioni, la categoria pi
tradizionale quella relativa all'esercizio delle funzioni di
ordine, che si traducono nell'erogazione di servizi indivisibili
alla collettivit: si pensi all'ordine pubblico o
all'amministrazione della giustizia. Una ulteriore ipotesi quella
in cui le amministrazioni vendono beni e servizi: in questi casi,
di norma, si ordinano in forma di impresa, per svolgere attivit
commerciali di interesse pubblico o collettivo. Un'altra ipotesi
riguarda la direzione di attivit private per la cura di interessi
collettivi: il caso delle funzioni di governo del territorio e di
disciplina dell'economia. Infine, i pubblici poteri esercitano
attribuzioni di tipo regolativo aventi ad oggetto rapporti tra
privati: si pensi alla regolazione dei servizi a rete, dei mercati
finanziari o alla tutela della concorrenza. Nel classificare gli
elementi delle funzioni, l'individuazione dei destinatari
operazione di scarsa importanza sotto il profilo giuridico. a)
vero? b) falso? falso. L'individuazione dei destinatari delle
funzioni amministrative operazione importante: ad esempio, utile
per stabilire i soggetti legittimati a partecipare ai procedimenti
amministrativi e a impugnare i provvedimenti finali. Con
riferimento alle funzioni di ordine, il processo di integrazione
europea e il riconoscimento di competenze alle regioni e agli enti
locali hanno raggiunto un grado molto avanzato. a) vero? b) falso?
falso. Le funzioni di ordine fanno parte, anche storicamente, del
nucleo fondamentale delle funzioni " sovrane ". In questi casi, il
processo di integrazione europea ancora limitato, cos come il
riconoscimento di competenze alle regioni e agli enti locali.
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Le funzioni di ordine si traducono in: a) una concessione di
benefici a ciascun cittadino; b) una erogazione di servizi alla
collettivit; c) una compressione dei diritti dei cittadini. La
risposta esatta b). Le autorit pubbliche operano soprattutto
mediante poteri, che limitano le libert dei cittadini. Di qui la
necessit di una loro particolare garanzia, anche a livello
costituzionale. Le funzioni d'ordine, allo stesso tempo, servono a
garantire i diritti dei cittadini, che spesso chiedono direttamente
l'intervento dei pubblici poteri. Anche le funzioni d'ordine,
pertanto, si traducono in un'erogazione di servizi alla
collettivit, il cui livello dipende da scelte allocative (ad
esempio, quante risorse destinare all'incremento del personale e
dei mezzi a disposizione delle forze di polizia o della
magistratura). Di qui l'idea che tutti i diritti (non soltanto
quelli sociali) hanno un " costo " e che anche " la libert dipende
dalle tasse ". Le funzioni amministrative relative all'ordine
pubblico e alla sicurezza sono attribuite: a) allo Stato, mentre
competono a regioni ed enti locali quelle di polizia
amministrativa; b) allo Stato, cui competono anche quelle di
polizia amministrativa; c) allo Stato e alle regioni, mentre
competono agli enti locali quelle di polizia amministrativa. La
risposta esatta a). Le funzioni amministrative relative all'ordine
pubblico e alla sicurezza sono attribuite allo Stato, mentre
competono a regioni ed enti locali quelle di polizia
amministrativa. Tali funzioni sono dirette al " mantenimento
dell'ordine pubblico, inteso come il complesso dei beni giuridici
fondamentali e degli interessi pubblici primari sui quali si regge
l'ordinata e civile convivenza nella comunit nazionale, nonch alla
sicurezza delle istituzioni, dei cittadini e dei loro beni ". Per
queste ragioni, si tratta di funzione tipicamente conservativa,
anche se, in realt, si risolve nell'erogazione di servizi alla
collettivit. Nell'esercizio dei relativi compiti, l'amministrazione
adotta " misure preventive e repressive " (art. 159, d.lgs. n.
112/1998). La tutela dell'ordine pubblico appare una funzione
caratterizzata dal conflitto tra " autorit " e " libert ". a) vero?
b) falso? vero. Proprio in quanto caratterizzata dal conflitto tra
autorit e libert, la funzione di tutela dell'ordine pubblico
assistita, gi nella Costituzione, da una serie di garanzie a tutela
della libert personale e del domicilio, della libert e della
segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di
comunicazione, della libert di circolazione e di soggiorno, del
diritto di riunione e di associazione, della libert di religione e
di manifestazione del pensiero (art. 13-21 cost.). Per effetto di
queste disposizioni costituzionali, i poteri dell'autorit
amministrativa sono in alcuni casi totalmente banditi; in altri,
subordinati al ricorrere delle ipotesi tassativamente previste
dalla legge e talora dalla Costituzione stessa; in altri, ancora,
soggetti alla previa autorizzazione o alla successiva ratifica
dell'autorit giudiziaria (riserva di giurisdizione). A questi
vincoli devono conformarsi tutte le leggi regolatrici della
funzione. La funzione di tutela dell'ordine pubblico deve essere
intesa a protezione dello Stato e delle sue istituzioni, prima
ancora che dei cittadini. a) vero? b) falso? falso. La tradizionale
rappresentazione della funzione in termini di conflitto
autorit-libert non deve far dimenticare che i privati chiedono
l'intervento dei pubblici poteri a protezione dei propri Pagina 19
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diritti e beni. Da questo punto di vista, la funzione deve
essere intesa a protezione dei cittadini, prima ancora che dello
Stato e delle sue istituzioni. L'esistenza di una vera e propria
domanda per il servizio spiega l'importanza crescente delle
politiche di sicurezza, che trovano riflesso nelle misure, anche
finanziarie, di speciale sostegno alle forze di polizia e ai loro
organici; nello sviluppo di servizi di vigilanza privata; persino
nell'introduzione di forme di partecipazione ai costi per gli
organizzatori di eventi che richiedono misure aggiuntive di
sicurezza (concerti, spettacoli, eventi sportivi). "Funzione
giudiziaria" e "funzione di amministrazione della giustizia" sono
espressioni che hanno, sostanzialmente, il medesimo significato. a)
vero? b) falso? falso. Le espressioni " funzione giudiziaria " e "
funzione di amministrazione della giustizia " non hanno il medesimo
significato. La prima una funzione (non amministrativa) di ordine:
si svolge attraverso atti autoritativi (le sentenze) non
provvedimentali, per finalit tipicamente conservative (dichiarare
l'esistenza di diritti e obblighi). La seconda, invece, mira a
garantire una fruizione diffusa delle forme di tutela
giurisdizionale dei diritti e un esercizio efficiente delle azioni
a protezione degli interessi dello Stato e della collettivit. "
Funzione giudiziaria " e " funzione di amministrazione della
giustizia " sono espressioni che hanno, sostanzialmente, il
medesimo significato. a) vero? b) falso? falso. Le espressioni "
funzione giudiziaria " e " funzione di amministrazione della
giustizia " non hanno il medesimo significato. La prima una
funzione (non amministrativa) di ordine: si svolge attraverso atti
autoritativi (le sentenze) non provvedimentali, per finalit
tipicamente conservative (dichiarare l'esistenza di diritti e
obblighi). La seconda, invece, mira a garantire una fruizione
diffusa delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti e un
esercizio efficiente delle azioni a protezione degli interessi
dello Stato e della collettivit. Nell'ambito delle attribuzioni
necessarie all'esercizio della funzione di amministrazione della
giustizia, spetta al Ministero delle giustizia: a)
l'amministrazione dei giudici; b) l'amministrazione dei servizi; c)
ambedue. La risposta esatta b). Le attribuzioni necessarie
all'esercizio della funzione di amministrazione della giustizia si
distinguono in due categorie fondamentali: l'amministrazione dei
giudici e l'amministrazione dei servizi. La prima retta in
prevalenza dagli organi di autogoverno, a cominciare dal Consiglio
superiore della magistratura. L'amministrazione dei servizi spetta
invece al Ministero della giustizia, che esercita i compiti
concernenti i servizi relativi all'attivit giudiziaria,
l'organizzazione ed i servizi della giustizia, i servizi
dell'amministrazione penitenziaria e i servizi relativi alla
giustizia minorile. Le relazioni tra i due tipi di attribuzioni,
tra obiettivi qualitativi e quantitativi del servizio, tra valori
di sistema e diritti dei cittadini sono all'origine di continue
tensioni. Ne costituiscono un indice significativo i ripetuti
disegni di riforma che finiscono per interessare lo stesso
ordinamento giudiziario e i codici di diritto processuale.
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Le dotazioni infrastrutturali consistono in strumenti
fondamentali: a) esclusivamente per il funzionamento del mercato e
le libert di circolazione e comunicazione dei cittadini; b) per il
governo del territorio e per la protezione dell'ambiente; c) per il
funzionamento del mercato e la libert di circolazione e
comunicazione dei cittadini, per il governo del territorio e, in
molti casi, per la protezione dell'ambiente. La risposta esatta c).
Le dotazioni infrastrutturali sono strumenti fondamentali per il
funzionamento del mercato e la libert di circolazione e
comunicazione dei cittadini, oltre che per il governo del
territorio e, in molti casi, per la protezione dell'ambiente. La
funzione di provvedere alle infrastrutture tra le pi importanti dei
pubblici poteri, anche quando prevalgono orientamenti contrari a
forme di intervento diretto nell'economia. Non a caso, anche
l'Unione europea si interessata alla costituzione e allo sviluppo
di " reti transeuropee " (art. 154 tr. Ce). La funzione di
dotazione infrastrutturale svolta attraverso attribuzioni di tipo
direttivo. a) vero? b) falso? La funzione di dotazione
infrastrutturale svolta attraverso attribuzioni di tipo direttivo.
a) vero? b) falso? Le " societ organismi di attestazione-soa ": a)
attestano i requisiti per la partecipazione alle gare d'appalto; b)
attestano i requisiti per eseguire opere pubbliche; c) certificano
i bilanci delle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici. La
risposta esatta a). L'attestazione dei requisiti per la
partecipazione alle gare di appalto, in passato svolta
dall'amministrazione, ora resa, sulla base di rapporti
contrattuali, da appositi soggetti privati: le societ organismi di
attestazione-soa. Nella funzione di dotazioni infrastrutturali,
infatti, rilevanti compiti di interesse pubblico e collettivo sono
svolti da operatori privati. Un altro esempio rappresentato dai
soggetti che assumono il ruolo di " promotore " e " contraente
generale ": in presenza di determinate condizioni (ad esempio,
l'utilizzo di fondi pubblici), essi sono comunque considerati come
organismi di diritto pubblico, ai fini della soggezione alle
procedure di gara per la selezione dell'impresa contraente. Ai
sensi dell'art. 117 cost., il " governo del territorio " : a)
materia di legislazione esclusiva statale; b) materia di
legislazione concorrente; c) materia di legislazione esclusiva
regionale. La risposta esatta b). Nell'art. 117, c. 3, cost., il "
governo del territorio ", ossia l'insieme delle prescrizioni che
influenzano o determinano la trasformazione e l'uso del suolo,
individuato come materia di legislazione concorrente.
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La maggior parte delle funzioni amministrative in materia
urbanistica compete: a) allo Stato e alle regioni; b) allo Stato;
c) alle regioni e agli enti locali. La risposta esatta c). La
maggior parte delle funzioni amministrative compete a regioni ed
enti locali. Ad essi spetta " la disciplina dell'uso del territorio
comprensiva di tutti gli aspetti conoscitivi, normativi e
gestionali riguardanti le operazioni di salvaguardia e di
trasformazione del suolo, nonch la protezione dell'ambiente " (art.
80, decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977).
L'esercizio di tali funzioni si realizza mediante attribuzioni di
direzione e di regolazione che si traducono in misure di
zonizzazione, localizzazione e, pi in generale, di vincolo, fino
all'adozione di procedure espropriative. L'amministrazione statale,
invece, ha fondamentalmente poteri di indirizzo e vigilanza ed
chiamata, quindi, ad " assicurare, nel rinnovamento ed ampliamento
edilizio delle citt, il rispetto dei caratteri tradizionali, di
favorire il disurbanamento e di frenare la tendenza all'urbanesimo
" (art. 1, legge n. 1150/1942). Ad essa oggi spetta l'"
identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del
territorio nazionale, con riferimento ai valori naturali e
ambientali, alla difesa del suolo e all'articolazione territoriale
delle reti infrastrutturali e delle opere di competenza statale,
nonch al sistema delle citt e delle aree metropolitane, anche ai
fini dello sviluppo del Mezzogiorno e delle aree depresse del paese
" (art. 52, d.lgs. n. 112/1998). In alcuni casi, tali obiettivi
sono perseguiti con interventi speciali, diretti alla realizzazione
di grandi progetti di interesse nazionale. I piani territoriali di
coordinamento sono adottati da: a) regioni; b) regioni e province;
c) province; d) comuni. La risposta esatta b). Sono le regioni e le
province che adottano i piani territoriali di coordinamento, ai
quali deve conformarsi la pianificazione comunale. Questa si
articola su due livelli fondamentali: il piano regolatore generale,
che deve estendersi all'intero territorio comunale, e il piano
particolareggiato d'esecuzione (spesso, per, sostituito da un piano
di lottizzazione, di iniziativa privata). Il piano urbanistico,
poi, pu essere sottoposto a procedimento di variante, ove sia
necessario modificare in parte l'assetto previsto. Questa la
disciplina generale in materia di pianificazione urbanistica, che
viene per integrata dalla legislazione regionale e da leggi
speciali che regolano piani settoriali o particolari. Accanto
all'attivit di pianificazione urbanistica, inoltre, i comuni, sulla
base di norme statali e regionali, operano interventi di
riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio.
In alcuni casi, tali interventi utilizzano fondi alimentati
dall'Unione europea. La funzione di tutela dell'ambiente di origine
relativamente recente. a) vero? b) falso? vero. Nella Costituzione
del 1948 manca una specifica attenzione alla materia, anche se
questa interessata indirettamente da almeno due previsioni
costituzionali: l'art. 9 cost., dedicato alla protezione del
paesaggio, e l'art. 32 cost, relativo alla salute. Oggi, l'ambiente
, innanzi tutto, oggetto di una politica comunitaria, diretta ad
assicurare " un elevato livello di tutela " (art. 174, tr. Ce).
Inoltre, a seguito delle modifiche alla Costituzione introdotte
dalla legge costituzionale n. 3/2001, la tutela dell'ambiente e
dell'ecosistema contemplata quale materia riservata alla potest
legislativa esclusiva dello Stato (art. 117, c. 2, lett. s, cost.).
In quanto materia di scopo o Pagina 22 di 74
trasversale, la protezione dell'ambiente giustifica ulteriori
ingerenze statali in altre materie di competenza regionale,
concorrente o primaria. L'ordinamento italiano non riconosce
unitariet e autonomia alla nozione di ambiente. a) vero? b) falso?
falso. Pur essendovi diverse definizioni normative di ambiente,
funzionali all'applicazione di specifiche disposizioni (spesso
derivanti dal recepimento di discipline internazionali o
comunitarie), l'ordinamento, tuttavia, tende a riconoscere
l'unitariet e l'autonomia della nozione. In questa prospettiva,
l'ambiente include la conservazione, la razionale gestione ed il
miglioramento delle condizioni naturali (aria, acque, suolo e
territorio in tutte le sue componenti), la esistenza e la
preservazione dei patrimoni genetici terrestri e marini, di tutte
le specie animali e vegetali che in esso vivono allo stato naturale
ed in definitiva la persona umana in tutte le sue estrinsecazioni.
Una recente previsione legislativa di carattere generale,
nell'individuare i compiti dell'amministrazione centrale, fa
riferimento alle aree naturali protette, alla biodiversit e alla
biosicurezza, alla fauna e alla flora, al mare e alle coste, ai
rifiuti e ai siti inquinati, alle risorse idriche, all'inquinamento
atmosferico, acustico ed elettromagnetico, ai rischi industriali,
ai valori naturali e ambientali (art. 35, d.lgs. n. 300/1999).
Quando stato istituito, in Italia, il Ministero per l'ambiente? a)
nel 1977; b) nel 1986; c) nel 1992; d) nessuna delle tre. La
risposta esatta b). Il Ministero per l'ambiente (ridenominato
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio con il d.lgs.
n. 300/1999) stato istituito con la legge n. 349/1986. In questa
legge, tra l'altro, si prevede che lo scopo fondamentale
dell'intervento pubblico quello di " assicurare, in un quadro
organico, la conservazione ed il recupero delle condizioni
ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettivit
ed alla qualit della vita, nonch la conservazione e la
valorizzazione del patrimonio naturale nazionale e la difesa delle
risorse naturali dall'inquinamento " (art. 1, legge n. 349/1986). I
compiti in materia di tutela dell'ambiente spettano allo Stato
laddove l'interesse ambientale: a) abbia rilievo nazionale; b) sia
infrazionabile; c) sia connesso ad altri interessi nazionali; d) in
tutte e tre le ipotesi. La risposta esatta d). Nell'ambito della
tutela dell'ambiente, i poteri spettano allo Stato laddove
l'interesse ambientale abbia rilievo nazionale (danno ambientale,
valutazione d'impatto ambientale, specie animali e vegetali
protette, aree protette di rilievo internazionale e nazionale), sia
infrazionabile ( il caso dell'ambiente marino) ovvero sia connesso
ad altri interessi nazionali (ad esempio, per i grandi impianti di
produzione di energia). Le relative funzioni sono attribuite, a
livello statale, al Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio, coadiuvato, per i compiti e le attivit
tecnico-scientifiche, dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente
e per i servizi tecnici.
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L'art. 32 cost. definisce la tutela della salute: a) un
fondamentale diritto dell'individuo; b) un interesse legittimo del
singolo cittadino nei confronti della pubblica amministrazione; c)
un interesse diffuso di particolari categorie protette. La risposta
esatta a). L'art. 32 cost. ha ridefinito materia e fini della
pubblica amministrazione nel settore, individuandone il campo di
azione nella " tutela della salute ", stabilendo che questa un "
fondamentale diritto dell'individuo " (oltretutto, in seguito,
definito " primario e assoluto " dalla Corte costituzionale) e
garantendo " cure gratuite agli indigenti ". Cos come definita
dalla legge n. 833/1978, istitutiva del Servizio sanitario
nazionale, la funzione " sanit ", comprende: a) la sola polizia
sanitaria; b) la sola igiene e profilassi; c) tutta la gamma delle
attivit sanitarie. La risposta esatta c). La legge n. 833/1978 ha
unificato le materie dell'igiene e della sanit, dell'assistenza
sanitaria e ospedaliera, della prevenzione degli infortuni, ecc.,
includendovi l'educazione sanitaria, la prevenzione delle malattie
e degli infortuni, la diagnosi e la cura delle malattie, la
riabilitazione, la tutela dell'igiene e della salubrit
dell'ambiente, l'igiene degli alimenti, la prevenzione e la difesa
degli allevamenti animali, la profilassi e la polizia veterinaria,
il controllo dei farmaci, la formazione e l'aggiornamento del
personale, la sicurezza e la medicina del lavoro, la tutela della
maternit e dell'infanzia, i servizi medico-scolastici, la tutela
sanitaria dello sport e degli anziani, la tutela della salute
mentale e, infine, la tutela dagli inquinamenti. Il " diritto alla
salute " nel nostro ordinamento riconosciuto: a) ai soli cittadini
italiani; b) anche ai cittadini dell'area comunitaria; c) oltre che
ai cittadini italiani e comunitari, anche agli extracomunitari ed
agli apolidi regolarizzati. La risposta esatta c). Sia secondo
l'art. 32 cost., che secondo l'art. 1, legge n. 833/1978,
beneficiari del diritto alla salute sono gli " individui ", cio non
solo i cittadini, ma anche gli stranieri. Questa generalizzazione
al diritto alla salute stata confermata dalla normativa comunitaria
per i cittadini degli Stati membri e dalla normativa interna sui
cittadini extracomunitari e sugli apolidi regolarizzati. Le
prestazioni sanitarie devono essere erogate a tutti gratuitamente.
a) vero? b) falso? falso. Nell'ambito del servizio sanitario
nazionale si superato progressivamente l'originario impianto
egualitarista, secondo cui le prestazioni sanitarie dovevano essere
erogate a tutti gratuitamente. La legislazione pi recente ha
cercato di introdurre forme di compartecipazione ai costi,
differenziate a seconda delle condizioni economiche e sociali dei
cittadini (determinate in base ad un apposito indicatore di
situazione economica - Ise, che trova applicazione anche ai fini
dell'accesso ad altri servizi sociali).
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L'istruzione inferiore obbligatoria e gratuita prevista: a)
dalla legge del 1877; b) dalla legge del 1906; c) dalla
Costituzione. La risposta esatta c). L'art. 33 cost. rappresenta
l'inizio di un cambiamento radicale nella materia dell'istruzione:
esso non prevede soltanto l'istituzione di scuole statali per tutti
gli ordini e gradi, ma dispone anche che l'istruzione inferiore
obbligatoria e gratuita. Si stabilisce in tal modo non solo un
obbligo, ma anche un diritto allo studio. Il fine del " Sistema
educativo di istruzione e formazione " di: a) promuovere
l'apprendimento in tutto l'arco della vita; b) assicurare pari
opportunit di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare
le capacit e le competenze; c) favorire il conseguimento di una
formazione spirituale e morale; d) tutte e tre le ipotesi. La
risposta esatta d). In base alla legge n. 53/2003 e al il d.lgs. n.
59/2004, che dettano a disciplina organica in materia di
istruzione, prevista l'istituzione del " Sistema educativo di
istruzione e formazione ". Oltre a quelli indicati, tra i fini del
Sistema vi anche quello di garantire il diritto all'istruzione e
alla formazione per almeno dodici anni. Il Sistema, in particolare,
si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che
comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado,
nonch in un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il
sistema dell'istruzione e della formazione professionale. La scuola
primaria: a) promuove, nel rispetto delle diversit individuali, lo
sviluppo della personalit e mira innanzi tutto a far acquisire e
sviluppare le conoscenze di base fino alle prime sistemazioni
logico-critiche; b) concorre all'educazione e allo sviluppo
affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale
delle bambine e dei bambini; c) finalizzata alla crescita delle
capacit autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini
alla interazione sociale; d) tutte e tre. La risposta esatta a). In
base alla legge n. 53/2003 ed al d.lgs. n. 59/2004, la scuola
dell'infanzia " concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo,
psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine
e dei bambini ". La scuola primaria, invece, " promuove, nel
rispetto delle diversit individuali, lo sviluppo della personalit "
e mira innanzi tutto a " far acquisire e sviluppare le conoscenze
di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche ". La scuola
secondaria, poi, finalizzata " alla crescita delle capacit autonome
di studio ed al rafforzamento delle attitudini alla interazione
sociale ". Il secondo ciclo, infine, mira " alla crescita
educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il
sapere, il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi
".
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Le funzioni amministrative di protezione sociale si fondano su
due pilastri: la previdenza e l'assistenza. a) vero? b) falso?
vero. Le funzioni amministrative di protezione sociale sono
previste nella Costituzione e si fondano su due pilastri: la
previdenza, riservata ai lavoratori, e l'assistenza, garantita ai
cittadini. Con riguardo alla prima, si stabilisce che " i
lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi
adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio,
malattia, invalidit o vecchiaia, disoccupazione involontaria ". In
relazione alla seconda, si afferma che " ogni cittadino inabile al
lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al
mantenimento e all'assistenza sociale ". Inoltre, " gli inabili ed
i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento
professionale ". Alla soddisfazione di questi diritti devono
provvedere " organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato
"; peraltro, " l'assistenza privata libera " (art. 38 cost.). La
protezione sociale non ancora stata inclusa tra le politiche
dell'Unione europea. a) vero? b) falso? falso. L'Unione europea
sostiene e completa l'azione degli Stati allo scopo di assicurare "
una protezione sociale adeguata ". A tal fine, pu anche adottare
prescrizioni minime che tengano conto delle condizioni e delle
normative esistenti in ciascun paese e non ostacolino lo sviluppo
delle imprese. Rimane comunque compito degli Stati membri definire
" i principi fondamentali del loro sistema di sicurezza sociale "
(art. 136-137 tr. Ce). Nell'ordinamento italiano, la previdenza
sociale materia di legislazione: a) esclusiva regionale; b)
concorrente tra Stato e regioni; c) esclusiva statale. La risposta
esatta c). Nel nostro ordinamento costituzionale, spetta alla
competenza legislativa esclusiva dello Stato la materia della
previdenza sociale oltre alla determinazione dei livelli essenziali
delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (art. 117,
c. 2, lett. m, e lett. o, cost.). , invece, materia di competenza
concorrente la previdenza complementare e integrativa (art. 117, c.
3, cost.). L'assistenza sociale, infine, non menzionata: rientra
quindi nella competenza legislativa esclusiva delle regioni, fatto
salvo quanto concerne la garanzia dei livelli essenziali delle
prestazioni. Le prestazioni previdenziali sono erogate: a) da enti
pubblici e privati; b) soltanto da enti pubblici; c) soltanto da
enti privati. La risposta esatta a). Le prestazioni previdenziali
sono erogate da enti pubblici e privati, nei confronti dei quali
vige l'obbligatoriet dell'iscrizione e della contribuzione. Tra gli
enti pubblici, il pi importante l'Istituto nazionale di previdenza
sociale - Inps. Su di esso gravano anche una serie di prestazioni
pi propriamente assistenziali connesse agli eventi dell'invalidit
(invalidi civili), della vecchiaia (assegni sociali), nonch gli
interventi collegati al bisogno da disoccupazione, tubercolosi,
maternit, carenza di reddito familiare. Le casse di previdenza dei
liberi professionisti, invece, sono state trasformate in
associazioni e fondazioni di diritto privato. La previdenza Pagina
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integrativa, infine, affidata ad appositi fondi pensione,
ordinati in forme privatistiche e sottoposti a vigilanza pubblica.
I soggetti protetti dal sistema previdenziale sono: a) soltanto i
lavoratori subordinati; b) tutti i produttori di reddito; c) i
disoccupati involontari. La risposta esatta b). I soggetti protetti
dal sistema previdenziale sono ormai tutti i produttori di reddito
e non pi soltanto i lavoratori subordinati (emblematica, in tal
senso, l'estensione dell'obbligo assicurativo ai lavoratori
autonomi). Il particolare rilievo assegnato alla posizione dei
beneficiari delle prestazioni previdenziali emerge anche da alcune
peculiari soluzioni istituzionali. I soggetti protetti, tramite le
associazioni sindacali maggiormente rappresentative, infatti,
partecipano, insieme ai rappresentati degli enti finanziatori, agli
organi di indirizzo e vigilanza degli enti pubblici erogatori delle
prestazioni. Analoghe soluzioni sono previste per le casse
previdenziali private e per i fondi di previdenza complementare.
Inoltre, lo Stato finanzia gli Istituti di patronato e di
assistenza sociale, costituiti per assistere gratuitamente i
privati nel conseguimento in sede amministrativa di prestazioni
previdenziali e assistenziali. La disoccupazione involontaria
ancora oggi priva di protezioni organiche. a) vero? b) falso? vero.
La disoccupazione involontaria, uno dei rischi gi indicati nella
Costituzione, ancora priva di protezioni organiche. Per quanti
perdono il lavoro, vi sono alcune prestazioni straordinarie e
integrative erogate, in base a procedure discrezionali e non
automatiche, da un'apposita Cassa integrazione guadagni. Sono poi
state introdotte alcune forme di tutela per i titolari di contratti
di lavoro a tempo determinato con il d.lgs. n. 276/2003. Ancora pi
fragili, poi, sono le protezioni per chi non ha accesso al mercato
del lavoro. Anche il " reddito minimo di inserimento ", inteso come
" misura generale di contrasto della povert, alla quale ricondurre
anche gli altri interventi di sostegno del reddito ", rimasto
oggetto di un progetto sperimentale, di applicazione limitata. I
servizi pubblici sono generalmente erogati in regime di monopolio
da imprese pubbliche o da concessionari incaricati
dall'amministrazione. a) vero? b) falso? falso. I servizi pubblici
- ossia i servizi che soddisfano esigenze fondamentali della
collettivit, quali i trasporti di linea, le telecomunicazioni, le
radiodiffusioni, il recapito della corrispondenza postale, la
somministrazione di energia elettrica e di gas naturale - in
passato erano erogati in regime di monopolio da imprese pubbliche o
da concessionari incaricati dall'amministrazione; ora, invece, tali
servizi sono diventati, nella maggior parte dei casi, oggetto
dell'iniziativa economica dei privati. Ci il risultato
dell'intervento del diritto comunitario, che non tollera
limitazioni alla concorrenza e alla libera circolazione. I pubblici
poteri, tuttavia, mantengono la responsabilit di assicurare la
fruizione diffusa (" universale ", secondo la terminologia
comunitaria) di tali servizi, garantendo il funzionamento del
mercato, e intervenendo a volte per correggerne i risultati. Di
qui, il convivere di attribuzioni diverse: quelle nuove, di
regolazione, e quelle antiche, di direzione e di gestione, ma in
ambiti pi circoscritti e in forme diverse dal passato. Accanto ai
principi stabiliti dal trattato istitutivo della Comunit europea e
dalle discipline generali della concorrenza e della regolazione,
poi, vi sono leggi speciali, perch relative a singoli settori.
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Nel settore dell'energia elettrica, sono " libere " le attivit
di: a) produzione, importazione, esportazione, trasmissione,
distribuzione, acquisto e vendita; b) produzione, trasmissione,
dispacciamento, acquisto e vendita; c) produzione, importazione,
esportazione, acquisto e vendita. La risposta esatta c). Il d.lgs.
n. 79/1999 dichiara libere le attivit di produzione, importazione,
esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, nel rispetto
degli obblighi di servizio pubblico. L'apertura alla concorrenza
della vendita , tuttavia, parziale e graduale: vi , infatti, un
doppio mercato dell'energia, il primo " libero ", il secondo "
vincolato ". Le attivit di trasmissione e dispacciamento, per un
verso, e di distribuzione, per l'altro, sono, invece, assoggettate
a riserva e affidate in concessione. L'Ente nazionale energia
elettrica - Enel - : a) un ente pubblico economico; b) un azienda
speciale; c) una societ per azioni a partecipazione statale. La
risposta esatta c). L'Ente nazionale energia elettrica - Enel,
istituito nel 1962, stato trasformato nel 1992 in societ per
azioni, che, attualmente, ancora sotto il controllo dello Stato.
Nel settore del gas, il servizio di distribuzione locale riservato
all'Ente nazionale idrocarburi - Eni, che ne assicura direttamente
lo svolgimento. a) vero? b) falso? falso. Il funzionamento del
mercato del gas affidato a un sistema di accesso regolato sulla
base di condizioni trasparenti e non discriminatorie. Le imprese di
gas naturale, quindi, hanno l'obbligo di permettere l'accesso e
l'interconnessione a coloro che ne facciano richiesta, nel rispetto
di determinate prescrizioni tecniche