PROGETTO ARCHIVIO Percorso ciclopedonale Leno/Milzanello ANALISI AMBIENTALE, STORICA E ARCHITETTONICA DELLA CASCINA MOLONE ANNO SOLASTICO: 2015/2016 CLASSE : 3^B CAT ALUNNI : ZANESI, FORNARI, SIGNANI DOCENTI : Prof.ssa BERTOLINELLI CLEMENTINA COMUNE DI LENO
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PROGETTO ARCHIVIO Percorso ciclopedonale Leno/Milzanello
ANALISI AMBIENTALE, STORICA E ARCHITETTONICA DELLA CASCINA MOLONE
Situata sulla sinistra di Via del Cereto vi è la cascina Molone che certamente prese il nome
dalle acque della roggia Molina, le quali scorrono a nord della cascina.
Ex proprietà della nobile famiglia Uggeri il cui successore ereditario, il marchese Leopoldo Di-Bagno vendette ogni
sua proprietà in Milzanello compreso il Molone. In seguito, negli anni Trenta, lo stabile passò in proprietà
del signor Zanetti, impresario edile, e sorella.
La rotazione delle colture era quella quinquennale tutte in funzione della stalla, cioè secondo le esigenze di alimentazione delle bovine da latte con un assortimento bilanciato di foraggi.
Dagli anni Settanta la ex Salil, con l’intervento economico e tecnico dell’Ispettorato agrario provinciale bandivano una gara per il risanamento zootecnico e la prevenzione contro la t.b.c.
e la brucellosi ottenendo ottimi risultati.
Attualmente (dal giugno 2001) il Molone è proprietà dei fratelli dottori Bravi essi stessi
conduttori dei 100 piò totalmente a coltivazioni biologiche come il pisello, grano, medica, prato stabile; terreni irrigabili dalle acque della roggia
Molina.
Catasto napoleonico (1807 circa)
STRUTTURA ARCHITETTONICA
La pianta della cascina si svolge a U squadrata con un lato aperto a sera su un’area di prato, ricalcando il
solito schema di altre cascine. Nel 1994 i proprietari diedero inizio a lavori di
conservazione e di una completa ristrutturazione conservando le medesime caratteristiche
architettoniche.
La composizione del corpo di fabbrica a nord (della lunghezza di 90 metri ) è costituita dalla facciata dalle linee semplici che non presenta elementi decorativi,
con portale d’ingresso a volta asimmetrico con cancellata a due luci, appesantito da un’incorniciatura
a bozze piatte a colori alterni.
Procedendo verso Ovest una serie di aperture alternate a finestre che fanno bella vista con le inferiate
inginocchiate in ferro battuto. Dall’androne si entra in un vialetto pavimentato con siepi laterali che divide
l’edificio in due settori: rustico e abitativo.
A Est,altro portico,anche questo a cinque campate vicino alle ex stalle con fienili superiori. Completa il settore rustico in lato a Sud con
abitazione in angolo e altro portico in quattro luci, ex abitazione anni Cinquanta, ora rimessa a tre campate. Un cancello carraio consente di entrare nel settore di Ovest dove, in continuazione del fabbricato Sud,
si trovano un portico a tre luci e un locale uso magazzino con ex granaio superiore.