ESCLUSIVA Il racconto del Presidente: «Gioie ed emozioni di una stagione difficilissima» IL MISTER A MC «Questa è la settimana della festa del Chievo. Ringrazio tutti i tifosi» Pag. 9 Pag. 5-7 CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM DOMENICA 18.05.14 - 38^ GIORNATA NUMERO 18
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esclusivaIl racconto del Presidente:«Gioie ed emozionidi una stagione difficilissima»
il mister a mc«Questa è la settimanadella festa del Chievo.Ringrazio tutti i tifosi»
Pag. 9 Pag. 5-7
camPiONatO italiaNO serie a timdOmeNica 18.05.14 - 38^ giOrNata
NumerO 18
Il punto della situazione
beNtegOdi& diNtOrNi
maRCo sanCassanI
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maRCo sanCassanI
chievoverona vs inter - serie a TIm 2013/14 giornata numero 38 chievoverona vs inter - serie a TIm 2013/14 giornata numero 38
È fatta! ancora una volta il Chievo ce l’ha fat-ta e per la tredicesima volta sarà ai nastri di partenza della serie a. Un traguardo intravi-sto e allontanatosi, un traguardo finalmente raggiunto con un turno di anticipo. Le diverse occasioni sfumate, la ripresa della marcia del-le dirette avversarie e la caratura di quella odierna avevano infatti contribuito a far del-la trasferta di Cagliari una gara (quasi) senza
andrea bicego, roberto gandolfi, renzo udaliammInIsTRaToRE:
coordinamento “amici del chievo”sTaTIsTICHE a CURa DI:
ufficio stampa a.c. chievoveronae alessandro longo
sTamPa: centro Offsetvia Bologna, 1 - 37035 mestrino (Padova)
team mONdO cHievO:
Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 anno 6 - numero 7 del 18 maggio 2014
i protagonisti_pagine 05-07il mister_pagina 09
ciack si gioca_pagina 11le classifiche e le rose_pagine 12-13
c’era una volta_pagina 15il cammino 2013-14_pagina 17
l’analisi del gol_pagina 21è sempre primavera_pagina 23
iNdice:
possibilità di replica per chiudere la pratica-salvezza, alzandone importanza e conseguen-te tasso di adrenalina. Più volte, nel corso del-la sua avventura sportiva, il piccolo-grande Ceo si è trovato di fronte a dei bivi cruciali. Il match coi rossoblù sardi non è stato nient’al-tro che il remake delle sfide con lo Jesi e il Pavia, l’avellino e il siena degli scorsi decenni. Incroci pericolosi ma sempre imboccati nella giusta direzione con quel misto di speran-za, sofferenza, coraggio e buona sorte che contraddistingue solo coloro che provano a rendere reali i sogni. È innegabile che que-sto torneo sia stato una lunga e travagliata nottata ma l’incubo è stato trasformato nel sogno che continua. altrettanto certo è che la squadra di Corini ha saputo vincere le gare fondamentali - leggi Catania+Bologna in casa e a Livorno - costruendosi una superiorità nei confronti diretti scalfita solo dallo scivolone interno col sassuolo. al sant’Elia il Chievo l’ha legittimata sublimando sé stesso e la sua storia.
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a.c. cHievOverONa
1929 Fondazionedell’Opera NazionaleDopolavoro (O.N.D.)Chievo1931/35 Partecipaalcampionato “Liberi”affiliatoallaF.I.D.A.L.1935/48 Partecipaadalcunitornei primadisospenderele attività.nel 1948 assume la denominazione di a.C. Chievo1948/51 SecondaDivisioneVeneta1951/59 PrimaDivisioneVeneta1959 AllanascitadellaLega NazionaleDilettantilaFIGC cambialadenominazioneai campionati:laPrima DivisionediventaSeconda Categoria1959/60 SecondaCategoria. assume la denominazione di Cardi Chievo1960/63 PrimaCategoriaVeneta1963/65 SecondaCategoriaVeneta1965/67 PrimaCategoriaVeneta1967/69 SecondaCategoriaVeneta1969/70 PrimaCategoriaVeneta1970/75 PromozioneVeneta.1975 Promozione in serie d1975/80 serie d.nel 1981 assume denominazione associazione Calcio Paluani Chievo1981/86 CampionatoInterregionale nel 1986 cambia denominazione in associazione Calcio Chievo.1986 Promozione in serie c21986/89 serie c21989 Promozione in serie c11989/94 serie c1.nel 1990 assume la denominazione attuale di associazione Calcio ChievoVerona1994 Promozione in serie b 1994/2001 serie b2001 Promozione in serie a 2001/07 serie a Nel2002-03partecipaalla CoppaUEFA.Nel2006-07 partecipaalterzoturno preliminarediChampions’ Leagueequindiancoraalla CoppaUEFA2007/08 serie b. Promosso in Serie A. VincelaCoppa“ali della Vittoria”2008 Promozione in serie a 2008/13 serie a. Nel2009ilChievo festeggiagli80annidi storia 02.02.12Pellissierprimo calciatoredelChievoa raggiungeretraiprofessionistiil traguardodei100gol.2013/14 12^ stagione in serie a
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Il ChievoVerona ha conquistato il diritto di disputare la sua tredicesima stagione nella massima serie. Un risultato straordinario con-quistato a un turno dal termine dal termine del torneo grazie alla vittoria di Cagliari e alla concomitante vittoria del Catania a Bologna. Presidente, partiamo dalla fine: in un’ipo-tetica classifica delle emozioni, in quale posto colloca il pomeriggio di domenica scorsa a cagliari?Come emozione in sé, direi nella parte bas-sa della graduatoria. Quando sono terminate le gare ho sentito dentro di me una sorta di sentimento di liberazione, di sollievo. Più che una gioia, è stata la fine della sofferenza.come ha vissuto la settimana che ha pre-ceduto la trasferta in sardegna?Ho cercato di non pensare alla partita ma è stato davvero impossibile. sono state giorna-te complicate, lo devo ammettere.alcuni trovano analogie tra questa sta-gione e quella del 2008/09, la prima in a dopo la seconda promozione. che ne pensa?Di quelle in serie a questa è stata probabil-mente l’annata più difficile. Dal punto di vista sportivo però mi ha ricordato le salvezze ot-tenute nel nostro secondo e sesto campiona-to in serie B. Traguardi difficili da raggiungere in campionati costellati da piccoli e grandi problemi. In questo senso il paragone ci può stare.sofferenza a parte, la stagione ha regala-to anche giornate speciali: tra i fotogram-mi degli ultimi nove mesi, quali incorni-cerebbe?Qualche gioia ce la siamo tolta anche quest’anno. Io ne scelgo una su tutti: la vit-
toria di Livorno. È stata una sorta di consa-crazione. L’importante, però, è stato ottenere la salvezza.Perché anno dopo anno, la massima serie è sempre più impegnativa?La serie a è un campionato competitivo: nessuno regala nulla. Credo che ogni piccolo punto conquistato dal Chievo debba sempre esser festeggiato. Per questo rimango stupi-to del fatto che alcuni tifosi del Chievo non si accontentino della salvezza, che preten-dano di vedere sempre “bel calcio”. Bel cal-cio, poi, che almeno in Italia, dove oltretutto conta esclusivamente il risultato, lo si ammi-ra davvero raramente e comunque in poche squadre, tutte con importanti capacità di spesa. In questo senso c’è stata tanta, trop-pa ingenerosità verso Eugenio (Corini, ndR). Le critiche nei suoi confronti sono sbagliate. Provengono da persone che hanno perso di vista qual è la dimensione del Chievo, un club che è destinato sempre e comunque a lottare per non retrocedere. se il risultato arriva in anticipo mi fa piacere ma se otteniamo la sal-vezza all’ultimo minuto della stagione giocan-do male, a me va bene ugualmente. E in ogni caso l’importante è che tutti abbiano dato il loro massimo.ci può indicare i giocatori, magari uno per reparto, che secondo lei hanno simboleg-giato la stagione?Preferirei non far torto a nessuno e rispon-dere “tutti”, perché ognuno di loro ha con-tribuito a costruire la salvezza portando il proprio mattone. mi è piaciuto l’entusiasmo di michael agazzi e matteo Rubin, due ragazzi che non conoscevano il Chievo, sono arrivati a campionato in corso e hanno dato un con-tributo significativo. Poi non posso dimenti-
i PrOtagONistiluca camPedelli
DIno GUERRInI - PaoLo saCCHI
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a tu per tu con il Presidente gialloblù
affetto e stima mister e Presidente abbracciati in tribuna Pochi minuti prima dell’inizio di un match
lavori in corso sempre presente al Bottagisio
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care il capitano, sergio Pellissier. E Christian Puggioni, che da titolare si è trovato in pan-china: in questo senso ho molto apprezzato il suo comportamento da professionista.Ha citato Pellissier: quest’anno la fascia da capitano in realtà è stata indossata più spesso da luca rigoni. due personalità differenti ma ugualmente due giocatori che in campo non mollano mai.se Pellissier è un ragazzo introverso, Rigoni lo è ancor di più. Hanno due modi differenti di interpretare il ruolo di capitano. Luca è un ra-gazzo d’oro, in partita dà sempre il cento per cento e sta crescendo anche come capitano.in campo non tira mai indietro la gamba…non solo sul campo ma anche come profes-sionista: Luca sa assumersi responsabilità im-portanti. Può migliorare ancora, come ovvio, ma di sicuro è sulla buona strada.riavvolgendo il nastro, a proposito del di-scorso della panchina, si è fatto un’idea di cosa non è funzionato con mister san-nino?non eravamo fatti l’uno per l’altro. Lui non era l’allenatore giusto per il Chievo, anche se lo ritenevo tale. E il Chievo non era la socie-tà giusta per lui. a quel punto è stato giusto separarsi.eugenio corini: umanamente si sa che la stima e l’affetto tra voi sono reciproci. ci descrive cosa le piace di più del mister a livello tecnico e tattico?Tatticamente e tecnicamente non sono in grado di giudicarlo, però sono convinto sia un predestinato. Deve migliorare ancora sotto qualche aspetto ma tra gli allenatori giova-ni del panorama calcistico italiano lo ritengo quello con il potenziale maggiore per arrivare in una grande squadra. Parliamo spesso in-sieme: anche se deve limare alcune cose, per me è già in grado di gestire un gruppo im-portante.davvero non c’è stato un momento in cui lei ha pensato “quest’anno si rischia dav-
vero, forse non ce la facciamo…”?sono sempre stato convinto della salvezza. L’unico momento un po’ delicato l’ho vissuto nel girone d’andata quando macinavamo ma non riuscivamo a far gioco né risultato. nel girone di ritorno la sconfitta col sassuolo e quella con la sampdoria a Genova sono state le più brutte per il modo in cui sono maturate. a marassi ho avuto un momento di scora-mento, ma sono stato sempre fiducioso.Quest’anno ha sofferto anche per l’annata del “suo” manchester united?Loro sono tranquilli, non rischiano certo di re-trocedere! Dopo quasi trent’anni di gestione di alex Ferguson era presumibile che chiun-que sarebbe arrivato dopo di lui avrebbe avuto difficoltà. Credo che abbiano preso co-scientemente un allenatore non di prima fa-scia (David moyes ndr) proprio perché chiun-que avrebbe trovato il deserto sostituendo un personaggio come il predecessore. anzi, lo dimostra il fatto che molti giocatori dell’era Ferguson stanno lasciando la squadra. D’ora in avanti sarà certamente più facile ripartire.sulla panchina nelle ultime partite c’era ryan giggs. Potrebbe diventare lui l’alle-natore del futuro?È presto per dirlo. Ha potenzialità ma la stra-da è ancora lunga. Diciamo che comunque in giacca e cravatta sta benissimo.Presidente, sa che c’è una foto che la ri-trae esultante nel dopo gara di cagliari che ha scatenato i tifosi sui social media? si leggono messaggi del tipo: “Finalmente vediamo il Presidente sorridere, lo faccia più spesso!”, “campedelli è unico”, “miti-co” e tanti altri…Ho ben presente la foto. Ero davvero fe-lice. È stata una liberazione, quasi una gioia incontenibile ma non credo mi ri-vedrete così tante altre volte in futuro!Però festeggiare così in mezzo ai propri amici dopo tanta sofferenza però ci può stare, non crede?
sì, in effetti questo è vero, è stato bello.Nonostante la difficile stagione i tifosi hanno sempre incitato la squadra...Esattamente. I tifosi mi hanno reso orgoglio-so anche quest’anno: sono stati grandissimi e la maggioranza è stata vicino alla squadra. sia chiaro, capisco il diritto alla critica e sono convinto che ogni opinione negativa serva per crescere, per migliorarsi. Però le critiche meramente distruttive non le ho mai capite. Quest’anno mi è parso si sia ecceduto con Eugenio. ovviamente li invito a stare sempre più uniti e seguirci passo dopo passo anche nella prossima stagione. sapendo bene che ci sarà sempre da soffrire.capitolo bottagisio: capita spesso di in-crociarla nel cantiere nei panni di “presi-dente operaio”…mi piace andare a verificare i lavori in corso. Questo centro sportivo rappresenta anche il futuro della nostra società, dunque il nostro impegno è renderlo qualcosa di unico. sarà un luogo di ritrovo, legato alle nostre radici, in cui saranno benvenuti tutti, anche colo-ro che verranno a bere un caffè in relax in riva all’adige. E in più si potrà venire anche a tirare di scherma. Vogliamo rendere que-sto posto magico, un patrimonio non solo del Chievo ma di tutta la città.i lavori procedono: quali sono le prossime tappe?stiamo per completare i campi in sintetico, i sistemi d’irrigazione, le recinzioni e il piano terra della struttura con il bar e la parte de-gli spogliatoi. L’obiettivo è rendere agibile il tutto dal 10 luglio. Vogliamo ultimare questa parte per permettere alla Prima squadra di
fare, come ogni anno, la prima sgambata proprio qui. La seconda parte del cantie-re con la palestra contiamo di ultimar-la entro fine luglio, mentre per l’ultima sezione con la foresteria ci prendiamo altri sei mesi di tempo. sarà la casa del nostro settore giovanile ma anche di
chi vuole giocare a calcio, perché sarà aperto a tutti. a Verona mancava una struttura del genere.il progetto rappresenta un’ulteriore testi-monianza che il chievoverona è una realtà ben concreta. la favola ha da tempo la-sciato spazio alla concretezza.Questo del Bottagisio è un sogno che si sta realizzando. Costa tanti sacrifici e notti inson-ni ma passo dopo passo stiamo per renderlo una realtà. Resterà però la struttura origina-ria dell’ingresso principale, anche se spostata.è vero che si è portato a casa un mattone della vecchia muratura?sì ma ho intenzione di riportarlo una volta che avremo ultimato i lavori. È una parte del passato che è giusto avere sempre presente, per non dimenticarlo.
i PrOtagONistiLUCa CamPEDELLI
i PrOtagONistiLUCa CamPEDELLI
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english man L’inconfondibile stile sportivo
Numero 1 Luca Campedelli è presidente dal 1991, la prossima stagione sarà la numero 13 in serie ain cantiere Campedelli durante l’ultima fase di demolizione al centro sportivo Bottagisio
gioia incontenibileIl Presidente festeggia lasalvezza conquistata aCagliari pochi minuti dopoil termine della partita.(foto servizio Renzo Udali)
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a tu per tu con il mister
i PrOtagONistieugeNiO cOriNi
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PaoLo saCCHI
mister, innanzitutto complimenti. Final-mente è salvezza: una grande soddisfa-zione, vero?È stata un’annata particolare per tutto il mondo Chievo. Quando sono arrivato a metà novembre la squadra era in un periodo molto delicato. La vittoria del derby nella mia pri-ma gara, oltre ai tre punti, ci ha dato energia e forza. Da quella serata abbiamo iniziato a costruire il nostro percorso: più volte ho de-finito questo campionato come una “prova di resistenza”. I miei ragazzi l’hanno vinta grazie al loro spirito di coesione. ora possiamo gri-dare ad alta voce che il ChievoVerona l’anno prossimo sarà ancora in serie a.rispetto al torneo scorso vede più analo-gie o differenze?L’anno scorso col mio gruppo di lavoro en-trammo ai primi d’ottobre. Il Chievo arrivava da cinque sconfitte consecutive però ave-vamo davanti 32 partite da giocare, ovvero molto più tempo per lavorare. Quest’anno abbiamo iniziato alla 13^ giornata con 6 punti in classifica e una rosa costruita per giocare con uno specifico schema di gioco che non è quello che adotto normalmente. si è dunque dovuto lavorare in profondità, ottimizzare le risorse. Chi è arrivato a gennaio ci ha dato una grossa mano e con chi è rimasto abbia-mo costruito questa nuova impresa. sapevo che sarebbe stata dura ma ero sicuro che ce l’avremmo fatta.l’anno scorso la media punti totalizzata dal chievo di corini è stata di 1,24 a par-tita: cioè potenzialmente addirittura 50. Quest’anno, finora, 27 punti in 25 gare, con una proiezione di 40 in 38 partite. mica male, no?sono dati che non ho mai voluto sottolineare ma che certificano il lavoro del mio staff. In proiezione quest’anno avremmo conquistato una salvezza tranquilla con gli stessi punti del Genoa. senza calcolare il fatto di iniziare il lavoro in corsa. Ho tanti ringraziamenti da fare: ai ragazzi per la disponibilità mostrata, alla società che mi ha sempre dato fiducia,
dal presidente Luca Campedelli al direttore tecnico Giovanni sartori, e ovviamente al mio staff che mi sostiene e ottimizza il lavoro settimanale.Parliamo di giocatori: chi mettiamo sul podio?La nostra è una squadra con valori importan-ti, morali e tecnici. onestamente mi piacereb-be poter parlare di ogni singolo componente della rosa perché sono stati tutti importanti per quello che hanno saputo dare.dietro le quinte come vive la famiglia di un tecnico durante una stagione agonistica?Il ruolo dell’allenatore è sovraesposto rispet-to a quello del calciatore. Le persone che ti vogliono bene soffrono e gioiscono con te nel corso della stagione: talvolta devo pro-teggerle ed essere allenatore anche con loro, dunque spiegare, tranquillizzare, sostenere. È un po’ come con la squadra: anche a casa oc-corre infondere sicurezza, soprattutto quan-do la situazione è delicata. mettiamola così: mi serve a tenermi in allenamento.la partita con l’inter segna la fine della stagione: progetti per le vacanze?Il prossimo 12 giugno mi sposo con la mia
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compagna e a metà giugno andremo un paio di settimane in sardegna insieme ai miei figli. La cerimonia sarà molto intima, ci saranno le persone più legate a noi.si dice non ci sia due senza tre: ora ci si attende la terza salvezza consecutiva.Questa è la settimana della festa del Chievo. Dalla prossima ci incontreremo con presiden-te e direttore, con cui c’è piena sintonia. se ci saranno i presupposti giusti ripartiremo con grande energia per affrontare il prossi-mo campionato con la voglia di mantenere questa categoria fondamentale per la nostra società.Prima del “rompete le righe”, un pensiero ai tifosi.Ringrazio tutti, anche coloro che a vol-te erano preoccupati che non riuscissimo a raggiungere l’obiettivo. Voglio però fare una menzione particolare ai ragazzi della curva, del north side: credo che loro rappresentino i valori di come si deve amare la propria squa-dra. anche grazie al loro sostegno, soprat-tutto nei momenti più difficili, siamo riusciti raggiungere l’obiettivo.
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L’avversaria come dentro un film
Timbrata matematicamente con il poker ri-filato alla Lazio la qualificazione all’Europa League, in casa Inter tutti gli sforzi sono concentrati nel pianificare gli obiettivi per la prossima stagione, quella del definitivo rilan-cio dopo l’attuale considerata di transizione. Il quinto posto ottenuto, infatti, se per di-versi aspetti può considerarsi un traguardo apprezzabile paragonato allo scorso fallimen-tare campionato che ha visto i nerazzurri lon-tani dai vertici ed esclusi dalle competizioni internazionali, per molti altri è ancora distan-te dall’aspirazione del nuovo management di rimettere in moto i meccanismi vincenti del recente passato. La rivoluzione voluta dal presidente Thohir poggia su progetti chiari e programmi precisi sia dal punto di vista finan-ziario e del marketing sia da quello tecnico inerente la squadra. La costituzione di una società che si occuperà di sponsor, media e ricavi e la conferma di mazzarri, oggetto tal-volta di polemiche da parte dei tifosi, rappre-sentano in tal senso una novità e la volontà di non stravolgere in corsa il lavoro appena ini-ziato. L’Inter del futuro è un cantiere aperto con una rosa dalla quale usciranno i senatori di tante battaglie e nella quale entreranno elementi di esperienza e top player come il già acquisito Vidic e giovani di talento da af-fiancare a quelli già in organico e in rapida crescita come D’ambrosio, Juan Jesus, Icardi e Kovacic.
a novanta minuti dal passo d’addio come calciatore di Javier Zanetti, ban-diera dell’Inter e della nazionale argen-tina, il mondo del pallone rende il dove-roso tributo a uno dei suoi più grandi interpreti dell’ultimo ventennio. alla so-glia dei 41 anni il capitano ha detto stop. Per lui da domani è pronto il ruolo di vice presidente del club meneghino per il quale il suo nome rimarrà per sem-pre legato ai numeri e ai successi che hanno contraddistinto la sua lunghissi-ma e luminosa carriera. arrivato semi-sconosciuto nel 1995 dal Banfield, tra momenti difficili e trionfi, “el tractor” è diventato uno dei “campioni di tutto.” Il giocatore più decorato della storia ne-razzurra con un palmares di 16 trofei nazionali e internazionali ma anche il simbolo di tanti record fra cui: 1113 par-tite ufficiali, (quinto a livello mondiale) di cui 857 nell’Inter; lo straniero con più gettoni in a (614) dei quali 137 consecu-tivi; il primatista con 145 presenze nella seleccion albiceleste. Dotato di un fi-sico eccezionale e di una non comune adattabilità tattica che gli ha permes-so di giocare in quasi tutte le parti del campo, Zanetti si è fatto apprezzare tanto per le sue qualità umane grazie anche all’impegno profuso con la sua Fondazione a favore dei bambini argen-tini disagiati quanto per essere stato un professionista esemplare, ammirato e rispettato dagli amanti del buon calcio a prescindere dal colore della maglia in-dossata. mucha suerte, Pupi.
calciatori e collaboratori un “martello” e al contempo un eccellente motivatore oltre che un fine tattico strenuo difensore delle proprie scelte. Fra le maggiori soddisfazio-ni ottenute in 561 panchine la promozione in serie a con il Livorno dopo 55 anni di assenza; la miracolosa salvezza agguantata con la Reggina penalizzata di 11 punti ; il ritorno in Europa e in finale di Coppa Italia raggiunti con la sampdoria e l’approdo in Champions League ottenuto per due volte con il napoli con il quale nel 2012 ha vinto la Coppa Italia.
In un’intervista rilasciata qualche mese fa ha ammesso di avere una mania: quella di pensare ogni momento al calcio. Per Wal-ter mazzarri, livornese classe 1961, qualsia-si partita è preparata e vissuta come una finale. Una dedizione totale e maniacale verso la professione intrapresa al termine della parentesi da giocatore che, dopo una lunga gavetta iniziata come osservatore e allenatore dei portieri quindi come vice e infine come prima guida, l’ha proiettato dai campi della C2 alla massima divisione di cui oggi è uno dei tecnici più apprezza-ti. mai esonerato, è considerato dai suoi
In attesa di salutare gli ultimi artefici dei recenti successi nerazzurri ad aprire il cambiamento generazionale e impren-ditoriale in atto nel sodalizio interista è stato, lo scorso novembre, il passaggio di consegne del pacchetto di maggio-ranza delle azioni societarie tra la fa-miglia moratti e il magnate indonesiano Erick Thohir. Una firma che ha posto fine a mezzo secolo di storia e a una saga sportiva passata dalle vittorie del-la Grande Inter di angelo moratti ot-tenute con Helenio Herrera in panchi-na negli anni sessanta fino al Triplete conquistato nel 2010 con mourinho, apice della gestione del figlio massi-mo iniziata nel febbraio. 1995. Diciot-to anni di controllo, quelli dell’odierno presidente onorario, vissuti e spesi tra cocenti delusioni, notevoli investimenti per l’ingaggio di allenatori e fuoriclas-se o presunti tali e momenti di gloria il cui bilancio conclusivo vede l’ex patron della Beneamata come il “numero uno” più vincente del club con 16 titoli, fra italiani, continentali e mondiali, assicu-rati in bacheca.
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a.c. chievoverona F.c. internazionaleallenatore: Eugenio Corini allenatore: Walter mazzarri
errata cOrrige sullo scorso numero sono apparsi alcuni articoli attribuiti erroneamente ad altri autori. I testi delle rubriche “Bentegodi & dintorni” (pag. 03) e “I protagonisti” (pagg. 05-07) sono rispettivamente opera di marco sancassani e Paolo sac-chi.
debutto Leandro Paredes contro il Torino
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diamOi Numeri
4. Con l’ingresso in campo nel secon-do tempo di ChievoVerona-Torino di Leandro Paredes sono saliti a quattro gli atleti fatti debuttare quest’anno dal ChievoVerona in serie a. Prima di lui Riccardo Improta, manuel Pamic e malick Baodo mbaye. sin qui sono 70 i giocatori che, grazie al Chievo, hanno calcato i campi della massima divisione italiana.
5. Diventano così mezza decina i gio-catori argentini che hanno indossato la casacca gialloblù in gare ufficiali. al succitato centrocampista si aggiungono mario alberto santana, santiago Eduar-do morero, Gabriel augustin Hauce e Daniel adrián Calello, quest’ultimo sola-mente in Coppa Italia. Di 98 presenze e 4 reti è così il contributo albiceleste alle fortune della squadra della Diga.
50. Le presenze in a nel Chievo di Ro-berto Guana.
Turni e classifiche aggiornati al 15/05/14 - s.s. 2013/14 - 38^ giornata 18/05/14
chievoverona vs inter - serie a TIm 2013/14 giornata numero 38
nOVITà 2014Con il ritorno della bella stagione e la primavera alle porte, l’Hotel Veronello pre-
senta una novità che renderà felici tutti gli amanti del calcio: tre nuovissimi campi da calcio e calcetto in erba sintetica di ultima generazione. In dettaglio, l’Hotel Veronello mette a disposizione di tutti un campo a 11 e due campi a
5. I campi sono dotati di spogliatoi e impianti di illuminazione e vantano l’erba sintetica di ultima generazione. La stessa, per esempio, utilizzata anche dalla Nazionale azzurra su un campo di Coverciano: massimo confort e sicurezza per gli sportivi di qualsiasi età. Per informazioni e prenotazione dei campi si può telefonare al numero 045/7235021.
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C’è di tutto nel baule dei ricordi nerazzurri del Chievo. Grandi imprese e rimonte clamorosa-mente sfiorate, scudetti (interisti, ovviamen-te…) sfumati e vinti, commossi ricordi (ciao, Bepìn Prisco) e reti memorabili. Gol soprat-tutto: ben 66 in 21 gare. Perché Chievo-Inter è cosa da bomber. Pellissier e Vieri (5 a testa), marazzina (3) e Crespo (4), Corradi (1) e milito (3) hanno spesso inciso sul bilancio che parla nettamente meneghino grazie a 14 successi e 6 pari. Per tacer poi di Ibrahimovic e Balotelli, entrambi per tre volte in tabellino.ma il calcio, si sa, è anche cosa da uomini. Come si spiegherebbero altrimenti le tre oc-casioni in cui il piccolo-grande Ceo si è saputo imporre sulla più blasonata avversaria? oc-casioni in cui l’inevitabile gap tecnico è stato colmato più dalla prestazione del collettivo che dalla buona sorte.Indelebile dagli occhi e dai cuori dei tifosi del-la Diga la vittoria riportata quel 15 dicembre di tredici anni fa, quando il Chievo si presentò - sbancandolo - al meazza per la prima volta. ancor più clamorosamente il 2-1 firmato da Corradi&marazzina e inframmezzato da Vieri consentì il sorpasso in classifica proiettando la squadra di Delneri al primo posto. Quella era l’epopea dei “mussi volanti”, quando “tut-to era possibile” e infatti il bis arrivò proprio la stagione seguente. Teatro della seconda prodezza, dopo un 2-2 fatale alle ambizioni tricolori dei milanesi ma propedeutico alla qualificazione UEFa clivense e la rivincita a s. siro, il Bentegodi le cui luci illuminarono la doppietta dal dischetto (2-1) di “Genio” Corini. Tre pareggi e un blitz esterno dei lombardi segnarono le sfide del biennio 2003/2005, prima che iniziasse un lungo dominio neraz-zurro fino al 2010: 22 punti su 24! Doppia-mente storico fu così il 2-2, fissato definiti-vamente da Luciano ex di turno (6 presenze sotto la madunina), del 10 maggio’09 quando
il “rosso” marcolini realizzò la 300.ma segna-tura chievoveronese nella massima divisione.Il ritrovato feeling con i risultati positivi si completò l’annata successiva. Con lo scudetto 2009/’10 sul petto - complice anche il 4-3 a un turno dal termine proprio sul Chievo - ma senza il demiurgo lusitano mourinho in pan-china, l’ospite odierna cedette ai colpi di un arrembante Chievo, esaltato da un gran colpo
di testa di Pellissier e da un tocco sottomi-sura di moscardelli, mitigati nel recupero da Eto’o. Era il 21 novembre. Dopo il passaggio a vuoto dei due ultimi campionati, con la sola gioia per i gialloblù del gol di Rigoni nell’1-3 dello scorso torneo, il match dell’andata ha visto un buon Chievo ottenere, con Paloschi, un meritato 1-1. È tempo di riaprire il baule!
Foto
: R. G
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il bilaNciO cOmPlessivO
Competizione G V n P F s
serie a
C 11 2 3 6 10 18
F 12 1 3 8 14 24
tot 23 3 6 14 24 42
I precedenti tra gialloblù e nerazzurri
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marcatOri
Primo tempo
Da a Giocatore
0' 15' Cesar, Paloschi (5), Pellissier, Théréau
16' 30' Paloschi, sardo, Théréau (2)
31' 45' Paloschi (2), Théréau e Rigoni (2)
secondo tempo
Da a Giocatore
0' 15' autogol, Bentivoglio, Paloschi e Théréau (2)
16' 30' Dainelli (2), Paloschi, Rigoni e Théréau
31' 45' Lazarević, Paloschi (3) e Rigoni
È stata questa la stagione che ha consacra-to alberto Paloschi principe del gol gialloblù. Una sua eventuale rete questa sera gli per-metterebbe di diventare il goleador più pro-lifico in un solo torneo; attualmente infatti il suo bottino - 13 reti - è pari a quelli ottenu-ti da massimo marazzina nel 2001/2002 e da sergio Pellissier prima nel 2005/2006 e quindi nel 2008/2009.
oltre ai quattro rigori trasformati, “Palo” ha colpito su azione 6 volte con il piede destro e
3 volte col sinistro. spesso il suo impatto sulle gare è stato assoluto, come ben testimoniano le tre doppiette (a napoli, Genoa e Bologna, tutte in casa) e una tripletta (a Livorno). Pal-ma d’oro lo scorso anno, sul secondo gradino del podio ecco Cyril Théréau con 4 centri di destro, 1 di testa e 2 reti dal dischetto, segui-to dal bomber che non ti aspetti.
abile negli inserimenti Luca Rigoni si è di-mostrato giocatore tuttofare e completo; il vicentino è stato l’unico a usare tutte le
modalità: 2 gol di destro, 1 di sinistro e 1 di testa. a quota 1 infine simone Bentivoglio, Boštjan Cesar, Dejan Lazarević, sergio Pel-lissier e Gennaro sardo, tutti grazie al destro tranne il difensore sloveno esibitosi nel suo colpo migliore: la testa. Last but not least, vincitore del premio “testina d’oro” e quarto cannoniere stagionale è Dario Dainelli: se la sua prima inzuccata a Bergamo non aveva fruttato punti, la seconda realizzata domeni-ca a Cagliari (nella foto R. Udali) è valsa un campionato intero!
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DIno GUERRInI
é semPrePrimavera
ChievoVerona, Torino, Lazio, Fiorentina, Ju-ventus, atalanta, Roma e Palermo: sono loro le magnifiche otto che si giocheranno le Fi-nal Eight di campionato Primavera. I giallo-blù di mister Paolo nicolato conosceranno i loro primi avversari dopo il sorteggio che si svolgerà venerdì 23 maggio al museo di Ri-mini. La cittadina romagnola, infatti, è stata scelta per ospitare (insieme a santarcangelo di Romagna) le Final Eight del campionato Primavera.
Queste le certezze: i quarti di finale comince-ranno mercoledì 4 giugno, la finale si dispu-terà una settimana più tardi. Il ChievoVerona, vincitore del girone B, ai quarti di finale non incontrerà le altre due squadre vincitrici dei rispettivi gironi (Torino e Lazio) e la miglio-re seconda di tutti i tre gironi (Fiorentina). Potrà, invece, “pescare” una di queste altre formazioni: Juventus (seconda nel girone a), atalanta (seconda nel girone B alle spalle dei clivensi), Roma e Palermo (che hanno vinto i playoff di qualificazione alla fase finale).
Tutte le gare saranno trasmesse in diretta sul canale satellitare Raisport 1. Ultima curiosi-tà: l’attaccante del ChievoVerona Victor Da silva è stato premiato dalla Lega Calcio per aver vinto la classifica marcatori di tutti i tre gironi.