28/05/2021 1 Impianto elettrico di cantiere TRA NORMATIVA E BUONE PRASSI dott. ing. Ivan MAZZARELLI WEBINAR, 27 maggio 2021 CAMPAGNA DI PREVENZIONE NEL SETTORE EDILE I GIOVEDI’ DELLA SICUREZZA IN … EDILIZIA DIREZIONE REGIONALE CAMPANIA dott. ing. Ivan MAZZARELLI È sicuramente evidente che in cantiere ci siano apparecchiature manuali, altre azionate da motori autonomi (ad esempio endotermici) ed altre che, dotate di motori elettrici, necessitano di un “allacciamento” di energia che può essere fornita dalla Rete Elettrica o da un gruppo elettrogeno . A valle dell’allacciamento c’è tutta l’impiantistica che porta l’energia all’utilizzatore, cioè l’impianto elettrico . Impianto elettrico di cantiere: tra normativa e buone prassi La principale normativa per l’impianto elettrico di cantiere La norma CEI principale in materia di impianti elettrici nei cantieri, CEI 64 - 8 parte 7 paragrafo 704 , elenca alcune fattispecie di cantieri : • lavori di costruzione di nuovi edifici • lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti • opere pubbliche • lavori di movimentazione di terra • “ lavori simili ” Nei commenti della norma : “Per lavori simili si intendono anche quelli per interventi di manutenzione in banchine, per costruzione di teleferiche, ecc . ” .
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Impianto elettrico di cantiere TRA NORMATIVA E BUONE PRASSI
dott. ing. Ivan MAZZARELLI
WEBINAR, 27 maggio 2021
CAMPAGNA DI PREVENZIONE NEL SETTORE EDILE
I GIOVEDI’ DELLA SICUREZZA IN … EDILIZIADIREZIONE REGIONALE CAMPANIA
dott. ing. Ivan MAZZARELLI
È sicuramente evidente che in cantiere ci siano apparecchiature manuali, altre azionate da motori autonomi
(ad esempio endotermici) ed altre che, dotate di motori elettrici, necessitano di un “allacciamento” di energia
che può essere fornita dalla Rete Elettrica o da un gruppo elettrogeno.
A valle dell’allacciamento c’è tutta l’impiantistica che porta l’energia all’utilizzatore, cioè l’impianto elettrico.
Impianto elettrico di cantiere: tra normativa e buone prassi
La principale normativa per l’impianto elettrico di cantiere
La norma CEI principale in materia di impianti elettrici nei cantieri, CEI
64-8 parte 7 paragrafo 704, elenca alcune fattispecie di cantieri:
• lavori di costruzione di nuovi edifici
• lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o
demolizione di edifici esistenti
• opere pubbliche
• lavori di movimentazione di terra
• “lavori simili” Nei commenti della norma: “Per lavori simili si
intendono anche quelli per interventi di manutenzione
in banchine, per costruzione di teleferiche, ecc.”.
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Pertanto l’individuazione corretta di “cantiere” è abbastanza estesa e la norma lascia ad altri il compito di
identificare dove applicare lo specifico punto normativo.
Ma chi dovrebbe identificarlo tale?
In sostanza è chi valuta il rischio che deve identificare se la fattispecie può essere considerata
cantiere e necessita di un impianto adeguato.
Per esemplificare, chi decide nei cantieri mobili e temporanei è il Committente o Responsabile dei lavori
tramite il Coordinatore per la sicurezza, qualora nominato, ovvero nei casi di una sola impresa
l’appaltatore.
In un intervento all’interno di una fabbrica dove, per la sicurezza viene adoperato un DUVRI (documento
unico di valutazione dei rischi interferenti art. 26 D. LGS. 81/2008), è il datore di lavoro committente.
Impianto elettrico di cantiere: tra normativa e buone prassi
La principale normativa per l’impianto elettrico di cantiere
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Il requisito di temporaneità
Viene da chiedersi, quanto sia concreto questo requisito?
Basta pensare infatti a cantieri rimasti in opera anche per quasi 10 anni, e intuire che il requisito della
provvisorietà o temporaneità perde alquanto di significato.
Capita anche che, seppur sia fatta una valutazione iniziale con il calcolo uomini/giorno, spesso si vada oltre
tale limite temporale prolungando e/o posticipando i lavori di realizzazione dell’opera.
Per di più ci possono essere casi di cantiere complessi con presenza contemporanea di un centinaio
di persone, dove l’impianto elettrico non può essere ovviamente semplice, e magari addirittura
alimentato in MT con cabina elettrica propria (solitamente a 20 kV).
Anche il legislatore su questo concetto non è riuscito ad esprimersi in maniera incisiva, infatti rileggendo il DM
37/08 art. 10.2 … “Sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto …………la fornitura provvisoria di
energia elettrica per gli impianti di cantiere e similari, fermo restando l'obbligo del rilascio della dichiarazione di
conformità” …
Si nota che viene sancita finalmente, per quasi tutti gli impianti, la necessità di redazione di un progetto da parte di
un professionista abilitato, ma ahimè ad eccezione per un luogo delicato come il cantiere.
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Il requisito di temporaneità
Effetti della mancata progettazione
Dalle banche dati INAIL si evince che, uno dei più alti tassi di incidenti mortali nei cantieri edili sono quelli che
si verificano con gli impianti elettrici.
È bene pertanto evidenziare che, almeno per cantieri di una certa rilevanza (opere pubbliche in particolare),
la progettazione dell’impianto elettrico di cantiere, così come di tutte le altre installazioni elettriche,
assicurerebbe:
• L’adozione di nuovi metodi e dispositivi che consentano un uso sicuro e adeguato dell’elettricità,
riducendo il livello di pericolo per le persone, le perdite di energia, i danni agli impianti elettrici e cose
• Misure di prevenzione e protezione per questo rischio specifico
• Misure di controllo preventivo per garantire la sicurezza e la salute del lavoratore
• Mantenimento di idonei requisiti di sicurezza anche in caso di modifiche derivanti dall’evolversi dei lavori
PRINCIPIO DI PRATICARE LA SICUREZZA DEL LAVORO NELLE OPERE PER OBIETTIVO E NON PER OBBLIGO
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Il DVR elettrico
Artt. 80 … 87 – D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
Questa valutazione specifica è necessaria in quanto nei cantieri spesso i lavoratori operano nelle vicinanze di
almeno una fonte di energia elettrica, e quindi particolarmente esposti al rischio di elettrocuzione.
Inoltre possono verificarsi incendi o addirittura esplosioni, a causa di un cattivo stato di manutenzione o
dall’imperizia nell’impiego di impianti e apparecchiature elettriche.
Per tale ragione è importante che venga effettuata una corretta valutazione specifica del rischio elettrico in
base:
• Agli ambienti di lavoro secondo la loro specifica classificazione
• Alle fonti di rischio primarie
• Alle caratteristiche dei processi lavorativi
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Il DVR elettrico
È bene che anche il coordinatore della sicurezza si occupi dell’impianto elettrico di cantiere
È la figura professionale deputata a doversi occupare dei rischi interferenti e sicuramente l’impianto
elettrico nel cantiere viene usato da tutte le imprese che operano in cantiere (ad es. cantieri divisi in
lotti o con ditte subappaltatrici), ed è quindi un rischio interferente oltre ad essere un costo della
sicurezza.
Pertanto, almeno come rischio, va valutato, va giudicato congruo e va seguito nel suo evolversi.
Tra le documentazioni da tenere in cantiere dovrebbe esserci un registro che tiene conto delle operazioni fatte
(da elettricista qualificato) sull’impianto.
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Il requisito di pericolosità
Statisticamente il cantiere, in quanto pericoloso, è un posto in cui occorre fare un’attenta valutazione del
rischio.
Ritornando alla norma impianti CEI 64-8, che si compone di 6 parti applicabili in generale alla grandissima
parte degli impianti, nello specifico è la parte 7 che riguarda ambienti e situazioni particolari su cui
vengono date prescrizioni aggiuntive o particolari.
Come già detto in questa parte sono contemplati anche i cantieri, in buona compagnia con luoghi a
maggior rischio in caso d’incendio e con luoghi medici.
Anche per i cantieri quindi, il DPR 462/01 prevede che la verifica periodica dell’impianto elettrico di terra
sia biennale anziché quinquennale come previsto per i luoghi di lavoro “ordinari”.
Quindi in gergo i cantieri sono fra i luoghi a “maggior rischio elettrico” (dizione corrente che però
nella normativa attuale non si trova).
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Il requisito di pericolosità
Sappiamo che la corrente elettrica se percorre il corpo è pericolosa portando facilmente alla morte del
malcapitato.
conseguenze del
passaggio della corrente
elettrica nel corpo umano
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Il requisito di pericolosità
La pericolosità della corrente in funzione del tempo durante il quale circola all’interno del corpo umano, è
stata riassunta dalle Norme nel seguente diagramma tempo-intensità di corrente.
Le curve c1 c2 e c3 rappresentano
c1 – soglia di fibrillazione
ventricolare
c2 – probabilità di fibrillazione
ventricolare del 5%
c3 – probabilità di fibrillazione
ventricolare del 50%
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Il requisito di pericolosità
L´elettrocuzione rappresenta il più noto, grave e frequente infortunio di natura elettrica che può avvenire per:
contatto diretto contatto indiretto
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Il requisito di pericolosità
Protezione dai contatti diretti e indiretti
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Il requisito di pericolosità
Non avendo la possibilità di stimare numericamente quale sarà l’intensità di corrente che percorrerà il corpo
(che dipende da diversi fattori), il normatore ha ritenuto più conveniente fare riferimento ad un limite di
tensione di contatto.
Questa è di:
• 50 V nei luoghi ordinari,
• 25 V per i cantieri, luoghi MA.R.C.I., ambiente medico
Questo elemento è di particolare importanza laddove si facciano
lavori di cantiere in una struttura classificata ordinaria dotata di un