CAL CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI Rapporto mensile dell’Attività legislativa del Consiglio regionale del Lazio XI Legislatura - LUGLIO 2018 -
CAL
CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Rapporto mensile dell’Attività legislativa
del Consiglio regionale del Lazio
XI Legislatura
- LUGLIO 2018 -
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Presidente Nicola Marini
Vicepresidenti Salvatore Ladaga Luisa Piacentini
Consiglieri segretari Lucia Catanesi Tommaso Ciccone Bruno Manzi
Struttura di Supporto:
Direttore: Avv. Cinzia Felci Responsabile ad interim: Avv. Michele Gerace Curatore del Rapporto: Dott. Andrea Camponi Diego Barone tel. 06 65932067 mail: [email protected] Andrea Camponi tel. 06 65937618 mail: [email protected] Liviana Gargiulli tel. 06 65937312 mail: [email protected] Luca Lepori tel. 06 65937681 mail: [email protected] Patrizia Rotilio tel. 06 65932601 mail: [email protected] Laura Toni tel. 06 65932647 mail: [email protected]
Sito web: http://cal.regione.lazio.it/ E-Mail: [email protected]
PEC: [email protected]
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INDICE
CONSIGLIO REGIONALE pag. 125
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I - COMMISSIONE - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia pag. 6 ------------------------------------------------------------------------------------------
II - COMMISSIONE - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli pag. 13 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------
III - COMMISSIONE - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione pag. 19 ----------------------------------------------------------------------------------------
IV – COMMISSIONE - Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio pag. 24 -----------------------------------------------------------------------------------------
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V - COMMISSIONE - Cultura, spettacolo, sport e turismo pag. 52 -----------------------------------------------------------------------------------------
VI COMMISSIONE - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità,
trasporti pag. 60 ------------------------------------------------------------------------------------------
VII COMMISSIONE - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare pag. 70 -----------------------------------------------------------------------------------------
VIII COMMISSIONE - Agricoltura, ambiente pag. 87 ------------------------------------------------------------------------------------------
IX COMMISSIONE - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio pag. 92 -------------------------------------------------------------------------------------------
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X COMMISSIONE - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti pag. 96 ------------------------------------------------------------------------------------
XI COMMISSIONE - Sviluppo economico e attività produttive, Start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e
innovazione pag. 102 ----------------------------------------------------------------------------------------
XII COMMISSIONE - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione pag. 109 -----------------------------------------------------------------------------------------
Cal – Consiglio Autonome Locali pag. 117 ----------------------------------------------------------------------------------------- Eventi: Inter-Gruppo consiliare riceve rappresentanza del Popolo Sahariano pag. 143 ---------------------------------------------------------------------------------------- INDICE DEI NOMI pag. 147
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COMMISSIONE I - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia
Presidente: Rodolfo Lena (Pd)
Audizione n°2 del 12 luglio 2018 Odg: Audizione con il presidente del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali), dott. Nicola Marini.
SINTESI La legge istitutiva del Cal è ormai datata (11 anni) e
necessita di una revisione. Il presidente del Cal, Nicola
Marini, illustra le proposte di riforma radicale della
norma. Molti i temi sui quali il Cal avanza delle
proposte di intervento importanti: la ‘legge Delrio’,
Urbanistica – Politiche della Casa, Interne, fondi
europei, qualità ambientale, Tpl, sicurezza e Polizia
locale, creazione di un assessorato agli Enti Locali.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI, FORMULATE IPOTESI DI RIFORMA IN PRIMA COMMISSIONE
12/07/2018 - Il presidente del Consiglio delle
Autonomie Locali (Cal), Nicola Marini, è stato ricevuto in
audizione dalla prima commissione Affari costituzionali
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e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse
umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità,
antimafia, presieduta da Rodolfo Lena (Pd).
Il Cal è definito dall'articolo della 66 dello Statuto
"organo rappresentativo e di consultazione degli enti
locali, ai fini della concertazione tra gli stessi e la
Regione". Rappresenta, pertanto la sede istituzionale
nell'ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad
assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di
politica legislativa e di programmazione territoriale ed
economico-sociale che li vedano coinvolti o che
comunque attengano ai loro interessi.
"Dopo alcuni anni di applicazione della legge istitutiva
del Cal (la n. 1/2007) - ha spiegato Marini - ci siamo
resi conto che è arrivato il momento di procedere ad un
superamento di quella legge, con modifiche che possano
rendere più efficace l'azione dell'organo". Marini, tra
l'altro, ha parlato dell'esigenza di rivedere il sistema dei
pareri resi dall'organo rispetto a tutte le proposte di
legge presentate in Consiglio. "Ci esprimiamo su tutte le
proposte, anche su quelle che poi non vengono mai
calendarizzate o che vengono completamente riscritte
una volta approdate nelle commissioni consiliari di
competenza", ha spiegato Marini.
Affrontate anche le difficoltà a far funzionare in modo
efficace l'assemblea, alle procedure per operare
sostituzioni in caso di assenza di un componente di
diritto, come un sindaco. Dalla Commissione, l'invito a
formalizzare le possibili modifiche alla legge istitutiva del
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Cal, in modo da poter mettere in cantiere un
provvedimento legislativo da poter adottare prima del
prossimo rinnovo dell'organo.
Presenti all'incontro le vicepresidenti Sara Battisti (Pd) e
Chiara Colosimo (FdI); i consiglieri Alessandro
Capriccioli (Radicali), Valentina Corrado (M5s), Marta
Leonori ed Eleonora Mattia (Pd).
Audizione n°3 del 16 luglio 2018
Odg: Audizione con il Segretario regionale della DIRER DIRL Roberta Bernardeschi e con il Direttore regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi informativi dott.
Alessandro Bacci.
SINTESI
La DIRL è l’organizzazione sindacale dei Dirigenti e dei
quadri direttivi della Regione Lazio. Nell’audizione in
calendario intende evidenziare presunte violazioni di
legge e di regolamento che avrebbero caratterizzato il
recente conferimento di incarichi dirigenziali negli uffici
della Giunta regionale.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
PERSONALE REGIONALE, AUDIZIONE CON DIRER
DIRL 16/07/2018 - La prima commissione Affari
costituzionali e statutari, affari istituzionali,
partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza,
lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo
Lena (Pd), ha ricevuto in audizione Roberta
Bernardeschi, segretario della Dire Dirl.
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L’organizzazione sindacale dei dirigenti e dei quadri
direttivi della Regione Lazio ha depositato agli atti una
corposa documentazione nella quale si espongono
presunte violazioni di legge e di regolamento che
avrebbero caratterizzato il recente conferimento di
incarichi presso gli uffici della Giunta.
“Chiediamo che il Consiglio regionale, nello svolgimento
delle sue funzioni di sindacato ispettivo, accerti
eventuali responsabilità e apra una indagine conoscitiva
sulle procedure messe in atto, nonché sulle modalità di
organizzazione e gestione delle strutture amministrative
regionali”, ha chiesto Bernardeschi al termine
dell’incontro. Presenti all’audizione la vicepresidente
Chiara Colosimo (FdI) e la consigliera Valentina Corrado
(M5s).
Audizione n°4 del 19 luglio 2018
SINTESI
il Garante dei detenuti ha competenze nella tutela e
nella promozione dei diritti delle persone sottoposte a
misure restrittive della libertà personale negli istituti
penitenziari per adulti e minori, nei centri di
identificazione ed espulsione e nelle strutture sanitarie.
L’audizione serve a focalizzare la situazione negli istituti
di pena del Lazio che soffrono per sovraffollamento e
ristrettezza di uomini e mezzi.
Odg: Audizione con il Garante dei Detenuti Stefano Anastasia.
IL GARANTE DEI DETENUTI ASCOLTATO IN PRIMA COMMISSIONE
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19/07/2018 - "Con 6.400 detenuti il Lazio è oramai
divenuta la terza regione italiana per numero di
presenze in carcere. Il tasso di affollamento è del 121%,
con picchi a Regina Coeli e a Latina". Dati riferiti in
prima commissione da Stefano Anastasia, Garante
regionale delle persone private della libertà, convocato in
audizione dal presidente Rodolfo Lena (Pd).
"Prima che la situazione diventi ingovernabile, è urgente
riprendere la delega alla riforma penitenziaria, lasciata
in sospeso dal precedente Governo, e incentivare le
alternative al carcere per le pene brevi e per i residui di
pena - ha aggiunto Anastasìa, citando la relazione
annuale al Consiglio -. In questo senso, Regioni ed Enti
locali possono fare molto per costruire percorsi di
accompagnamento e sostegno ai condannati in
esecuzione penale non detentiva". Affrontata anche
l'emergenza degli organici della polizia penitenziaria.
Altro problema toccato dal Garante è stato quello
relativo alla capienza ridotta rispetto alla disponibilità
pianificata, con relative consistenti lista d'attesa, nelle
Rems, ovvero le residenze per l'esecuzione delle misure
di sicurezza, strutture residenziali con funzioni
terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative.
"Sono cinque le Rems provvisorie nel Lazio, con una
capienza di 91 posti - ha spiegato - ma quelle
effettivamente disponibili sono 85, per un problema di
organico a Palombara Sabina, e ci risultano almeno 60
persone che dovrebbero entrare in una struttura del
genere e non hanno posto. Succede così che abbiamo un
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gruppo di persone con problemi di salute mentale
detenute in attesa di collocazione, trattenute in carcere
quindi senza titolo giuridico". Per Anastasia, poi, "la
Regione Lazio deve aggiornare il protocollo operativo di
prevenzione del rischio autolesivo, stipulato nel 2015, in
base ai contenuti dell'accordo raggiunto di recente in
Conferenza Stato-Regioni". Questo per contenere i casi
di suicidio in carcere.
Il Garante, infine, ha invitato i consiglieri a recarsi di
persona presso il Centro di identificazione ed espulsione
(Cie) di Ponte Galeria, a Roma, dove la condizioni delle
donne in attesa di rimpatrio, provenienti da tutta Italia,
è "a dir poco vergognosa".
Intanto, il 23 maggio scorso, è stata approvata una
delibera di Giunta che prevede l’istituzione
dell’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria,
che avrà il compito di monitorare la situazione della
popolazione carceraria segnalando avvenimenti di
interesse sanitario o eventuali problematiche e criticità
negli istituti penitenziari del territorio regionale. Sarà
composto dall’assessore regionale alla Sanità, dal
direttore Sanità e integrazione sociosanitaria, dal
Garante, dai referenti di ciascuna Azienda sanitaria
locale, dal dirigente del Centro di giustizia minorile del
ministero di Giustizia, dal presidente del Tribunale di
sorveglianza, dal provveditore regionale
dell’Amministrazione penitenziaria e dal referente
regionale al tavolo nazionale di consultazione
permanente sulla Sanità penitenziaria.
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Presenti alla audizione i consiglieri: Alessandro
Capriccioli (+ Europa Radicali), Chiara Colosimo (FdI),
Valentina Corrado (M5s) e Marietta Tidei (Pd).
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COMMISSIONE II - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli
Presidente: Alessandro Capriccioli (+Europa-Radicali)
Seduta - Audizione n°2 del 3 luglio 2018
Odg: 1) Audizione sulle iniziative regionali per la cooperazione allo sviluppo, per la collaborazione e la solidarietà
internazionale, con l'assessore regionale allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, start-up, "Lazio
creativo" e innovazione, Gian Paolo Manzella. 2) A seguire, la commissione si riunirà per la seduta ordinaria n. 4, con il seguente ordine del giorno:
- Approvazione verbale seduta precedente (n. 2 del 19/06/2018); - Prosieguo esame del programma di lavoro della
Commissione europea per il 2018 e individuazione aree di interesse prioritario;
- Programmazione delle attività e del calendario dei lavori.
SINTESI
La Regione condivide le finalità stabilite in sede
internazionale e perseguite dalla legislazione nazionale
in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
ed in via di transizione e, nel rispetto delle leggi statali,
degli impegni internazionali sottoscritti dall’Italia e dei
regolamenti e delle direttive comunitarie, utilizzando
anche proprie risorse umane e finanziarie. L’audizione
dell’assessore serve a illustrare i programmi.
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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AFFARI EUROPEI: COMMISSIONE APPROVA RISOLUZIONE SUL PROGRAMMA DI LAVORO COMUNITARIO
03/07/2018 - Economia circolare, sviluppo sostenibile,
implementazione dello stato di diritto, “comunicare
l'Europa” e il digitale: queste le principali linee di
interesse regionale individuate nella risoluzione
approvata oggi all’unanimità in commissione Affari
europei e internazionali, cooperazione tra i popoli del
Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Alessandro
Capriccioli, all’interno del programma di lavoro annuale
della Commissione europea. Il programma era stato
illustrato in commissione seconda il 19 giugno scorso
dal capo della rappresentanza in Italia della
Commissione europea Beatrice Covassi. Il presidente
Capriccioli aveva preso tempo prima dell’approvazione
per poter condividere la risoluzione con il presidente del
Consiglio regionale. Presenti al voto erano i consiglieri
Sara Battisti (Partito democratico), Silvia Blasi
(Movimento 5 stelle), Laura Cartaginese (Forza Italia) e
Enrico Cavallari (Misto).
Il voto è stato preceduto da una audizione nella quale
l’assessore allo Sviluppo economico, commercio e
artigianato, start up, Lazio creativo e innovazione Gian
Paolo Manzella ha illustrato lo stato dell’arte con
riferimento al tema delle iniziative regionali per la
cooperazione allo sviluppo internazionale. La
cooperazione internazionale si inscrive in un ben preciso
quadro di riferimento normativo regionale, che risale al
2000 ed è stato richiamato poi dalla legge 1/2015, come
ha spiegato l’assessore. Un bando da duecentodiecimila
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euro per il sostegno di progetti di cooperazione
internazionale è stato chiuso recentemente, con “undici
domande presentate” e alcuni progetti sono stati
condotti in questi anni in collaborazione con la
Commissione europea, ha continuato Manzella.
“Bisogna evitare un approccio episodico alla materia”,
fuori da un quadro di programmazione, ha detto poi
Manzella. I temi prescelti devono comunque essere di
interesse per il territorio regionale, a suo avviso e il
quadro di riferimento va cambiato, dopo 18 anni;
tuttavia, almeno per quest’anno, per motivi di
tempistica, la cooperazione va vista in abbinamento con
il piano di internazionalizzazione. Il coinvolgimento delle
organizzazioni è indispensabile, secondo l’assessore, ma
altrettanto importante è il rapporto con le istituzioni:
infatti gli interessi sono anche di livello nazionale.
Infine, la progettazione europea va sviluppata. Il piano è
quindi per Manzella, anzitutto esaminare la normativa
(la relazione annuale è stata sostituita da un piano
triennale) quindi fare una ricognizione delle risorse e
avviare rapporti con le altre regioni, specie quelle
virtuose come l’Emilia Romagna, che ha investito tre
mln di euro. Infine, avviare una consultazione con
operatori del settore. Entro luglio sarà pronta la prima
bozza del nuovo piano di internazionalizzazione da
sottoporre agli stakeholders, ha concluso l’assessore.
Presenti all’audizione, la consigliera Marietta Tidei (Pd)
che ha auspicato che tra le audizioni ci sia anche quella
della Farnesina, osservando che finora si è fatto poco a
livello regionale su questa materia; Blasi, che si è
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augurata la condivisione con il Consiglio della scelta
delle aree di intervento da parte della Giunta e ha detto
di ritenere che l’area geografica di riferimento debba
essere il Mediterraneo; Cartaginese che ha ringraziato
l’assessore per la chiarezza nell’enucleare la materia.
Seduta - Audizione n°5 e 3 del 24 luglio 2018 Odg: Audizione delle organizzazioni per la promozione
dell'integrazione e della cittadinanza dell'Unione europea degli under 30. Invitati: Gioventù federalista europea
Lazio; Future is now; Alternativa europea; Volt; Esn. Al termine dell'audizione, la commissione si riunirà in
seduta ordinaria col seguente ordine del giorno: Approvazione Atto di indirizzo in attuazione del comma
84, art. 17 della legge regionale n. 9/17 per le finalità previste dall'articolo 15, comma 2, legge regionale n. 1/2015 "Disposizioni sulla partecipazione alla
formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio".
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AUDIZIONE SUI TEMI DELLA CITTADINANZA
EUROPEA ALLA PISANA
24/07/2018 - Audizione oggi alla Pisana, in
commissione seconda, presieduta da Alessandro
Capriccioli, delle organizzazioni per la promozione
dell'integrazione e della cittadinanza dell'Unione europea
degli under 30. Volt, Movimento federalista europeo,
Istituto di studi federalisti Altiero Spinelli, Gioventù
federalista europea Lazio, Università per l’Europa,
Future is now, Erasmus student network e Movimento
europeo in Italia hanno esposto ciascuna i propri
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suggerimenti sulle tematiche che a loro parere
andrebbero privilegiate in vista del bando regionale
rivolto agli enti locali che sarà emanato sui temi della
cittadinanza europea.
Tra gli argomenti più ricorrenti negli interventi, la
conservazione e il recupero della memoria storica di
Ventotene e del padre fondatore Altiero Spinelli per
incrementare il livello di consapevolezza dei giovani sulle
origini dell’Europa unita (MFE e Istituto Altiero Spinelli),
l’importanza delle elezioni europee come momento
partecipativo, specie in occasione delle prossime del
2019, che segnano i 40 anni dal primo voto europeo
(Istituto Spinelli e GFE Lazio); ma sono state citate
anche l’attenzione al tema dei rifugiati (Università per
l’Europa), la necessità di implementare la conoscenza
dei diritti di cittadinanza europea su una serie di temi
(Future is now), le esigenze della mobilità studentesca
(ESN) e la richiesta di luoghi fisici dove coinvolgere i
cittadini sui temi declinati nel dibattito (Movimento
europeo in Italia).
Tra i consiglieri, Silvia Blasi del Movimento 5 stelle ha
posto un quesito agli intervenuti, ottenendo generali
riscontri positivi, sul fatto che le ricadute di questi
bandi regionali siano apprezzabili dai beneficiari; Enrico
Cavallari del gruppo Misto ha ricordato come i temi della
cittadinanza europea vadano necessariamente declinati
a partire dalle specificità territoriali di ogni singolo
paese; Marietta Tidei del Partito democratico ha detto
che a suo avviso gli obiettivi dovrebbero essere anche
più ambiziosi di quanto la modesta entità economica di
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tali bandi consente di conseguire.
Al termine dell'audizione, alla quale era presente anche
Sara Battisti (Pd), la commissione ha aggiornato a data
da destinarsi la seduta, che si sarebbe dovuta tenere a
seguire, per l’approvazione dell’atto di indirizzo in
attuazione del comma 84, art. 17, della legge regionale
n. 9/17, per le finalità previste dall'articolo 15, comma
2, legge regionale n. 1/2015 "Disposizioni sulla
partecipazione alla formazione e attuazione della
normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle
attività di rilievo internazionale della Regione Lazio".
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COMMISSIONE III - Vigilanza sul Pluralismo dell'Informazione
Presidente: Davide Barillari (M5s)
Audizione n°2 del 6 luglio 2018
Odg: Prosecuzione lavori su "Relazione conoscitiva sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale, con
particolare riferimento al settore radiotelevisivo, nonché sulla attività svolta dal Corecom nell'anno 2017".
SINTESI
L’audizione, che segue una precedente svolta in Consiglio
regionale, intende focalizzare le attività svolte dal Corecom
alla luce dell’applicazione della L.R. 28 Ottobre 2016 n. 13
che ha riformato il settore della Comunicazione e lo stesso
Corecom, ed evidenziare eventuali criticità.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AUDIZIONE AL CORECOM PER LA COMMISSIONE VIGILANZA SUL PLURALISMO DELL'INFORMAZIONE
06/07/2018 – “Un primo passo di un percorso di proficua
collaborazione che renderemo in futuro ancora più forte.
Abbiamo preso in carico alcuni problemi che porteremo in
Consiglio regionale, per rafforzare il ruolo del Corecom,
affinché svolga al meglio i propri compiti”. Così Davide
Barillari (M5s), presidente della terza commissione
consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo
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dell'informazione, al termine dell’audizione che si è svolta
oggi nella sede del Comitato regionale delle comunicazioni
(Corecom) nel quartiere Prati a Roma.
A fare gli onori di casa, il presidente del comitato, Michele
Petrucci, il quale ha ringraziato la commissione, “per
questo primo passo di una collaborazione che mi auguro
diventi proficua e duratura”. “Il Corecom – ha voluto
sottolineare Petrucci – è qui a supporto del Consiglio e a
garanzia e tutela dei cittadini del Lazio”.
La prima parte dell’audizione si era svolta lo scorso 26
giugno alla Pisana con la “Relazione conoscitiva sul
sistema delle comunicazioni in ambito regionale, con
particolare riferimento al settore radiotelevisivo, nonché
sulla attività svolta dal Corecom nell'anno 2017”, illustrata
dal presidente del comitato, Petrucci. Oggi è stata la volta
delle richieste di chiarimenti e approfondimenti da parte
del presidente Barillari, e del consigliere Rodolfo Lena (Pd),
i quali hanno poi visitato gli uffici del Corecom.
All’incontro hanno partecipato anche i tre consiglieri del
Corecom, Domenico Campana, Alessandro Coloni e Nicola
Di Stefano, il dirigente responsabile della struttura,
Aurelio Lo Fazio, e alcuni funzionari in grado di dare
risposte puntuali e precise su temi specifici.
Tra gli argomenti oggetto di attenzione da parte della
commissione Vigilanza: il punto sulle domande per i
programmi dell’accesso dei soggetti a spazi di trasmissione
regionali che siano resi disponibili e programmati dalla
concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (Rai); i
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risultati e le modalità con cui si svolgono i monitoraggi
sull’emittenza televisiva locale, sui sondaggi su carta
stampata e sulla comunicazione istituzionale degli enti
locali in campagna elettorale; i ruoli di Corecom e Arpa
Lazio in materia di controllo delle radiofrequenze.
Lena ha aperto il capitolo relativo all’organizzazione e alla
logistica della struttura, chiedendo lumi in merito al
personale: trenta unità, tra dipendenti del Consiglio
regionale e dipendenti della società in house Laziocrea. Il
Corecom in un appartamento lamenta carenze di spazio,
tanto da aver spinto il presidente a ipotizzare il
trasferimento degli uffici alla Pisana che però appare meno
comoda e raggiungibile dell’attuale sede in Prati.
Audizione del 10 luglio 2018 Odg: Crisi dell'Agenzia di stampa Omniroma e tutela dei
posti di lavoro. Invitati: Lazzaro Pappagallo, segretario dell'Associazione stampa
romana; Angelo Liotta, rappresentante della Ediroma Srl.
SINTESI Omniroma, agenzia di stampa che fa capo a Ediroma,
versa in una grave crisi economica che la sta portando alla
chiusura definitiva. Recentemente sono stati licenziati
quattro dipendenti con contratto a tempo indeterminato,
mentre nessun contratto a termine è stato rinnovato. Al
momento restano due dipendenti, una in maternità e uno
in aspettativa, destinati ad analoga conclusione.
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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
CRISI OMNIROMA, CONFRONTO IN TERZA COMMISSIONE
10/07/2018 - Nonostante quindici anni trascorsi a
raccontare i territori, in prima linea per informare i
cittadini, si avvia al capolinea l'esperienza dell'agenzia di
stampa Omniroma, con collaboratori e redattori ormai
senza contratto nella quasi totalità dei casi e una
procedura di liquidazione volontaria per la società
Ediroma, editrice anche delle testate giornalistiche
Omnimilano e Omninapoli.
La questione è approdata in commissione di Vigilanza sul
pluralismo dell’informazione del Consiglio regionale. Il
presidente Davide Barillari ha convocato in audizione
Lazzaro Pappagallo, segretario del sindacato Stampa
Romana, e Angelo Liotti per la società Ediroma. "Gli ultimi
atti di Ediroma - ha spiegato il sindacato - sono stati
quattro licenziamenti dei dipendenti con contratto a tempo
indeterminato della redazione di Roma, nessun rinnovo dei
contratti a termine, l’ultimo, in capo alla redazione di
Milano, è in scadenza il 31 luglio, mentre altri hanno
intrapreso la strada delle dimissioni per giusta causa.
Restano due dipendenti, una in maternità e uno in
aspettativa, destinati ad un analogo epilogo".
Sul tavolo anche i numerosi stipendi non versati nel 2018.
"Non sono stati chiariti, da parte di Ediroma o del
liquidatore, tempi e modalità per il pagamento degli
arretrati di dipendenti e collaboratori, nonché dei colleghi
che negli ultimi anni si sono dimessi - aggiunge il
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sindacato - dopo le due giornate di sciopero dell’aprile
scorso, la situazione non è migliorata, aggravata
dall’impossibilità di partecipare a bandi pubblici per
mancanza dei requisiti di regolarità contributiva". Bandi
pubblici sui quali Stampa Romana ha espresso più di una
riserva, a prescindere dal caso Omniroma, in quanto allo
stato attuale accomunano servizi come quelli di natura
intellettuale forniti per esempio dalla agenzie di stampa, a
servizi generici "come la colatura di asfalto su strada", con
il corollario di ribassi sulla base d'asta e stringenti vincoli
di partecipazione che hanno messo in difficoltà più di
un'azienda editoriale.
"Rischia di scomparire così un’agenzia di stampa nata per
raccontare un territorio, quello romano e metropolitano,
molto ricco di appuntamenti, notizie, resoconti dalle
istituzioni, dai corpi sociali intermedi, dalle associazioni",
ha concluso Pappagallo.
L'editore Liotti, dal canto suo, ha riepilogato ai presenti le
tappe che hanno portato al blocco dei pagamenti degli
stipendi: un "calvario" durato almeno un paio d'anni,
secondo la sua ricostruzione, e che è passato attraverso
delle vertenze con la cassa di previdenza dei giornalisti
(Inpgi), la perdita di importanti commesse presso le
pubbliche amministrazioni centrali e locali, contenziosi
con Equitalia.
Oltre ai componenti della commissione, ha preso parte
all'audizione il presidente del Corecom Lazio, Michele
Petrucci.
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COMMISSIONE IV - Bilancio, programmazione economico-finanziaria,partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio
Presidente: Marco Vincenzi (Pd)
Seduta del 10 luglio 2018
Seduta congiunta con la XI commissione consiliare Odg: Esame dello schema di deliberazione n. 4
concernente LR 6/1999, art. 24 DGR 518/2012, Approvazione del piano annuale delle attività 2018 di
Lazio Innova spa (esame ai sensi dell'art. 4 comma 2 della LR 21/1993).
SINTESI Lazio Innova è tenuta a predisporre annualmente, in
raccordo con le Direzioni regionali competenti, un
programma triennale ed uno annuale delle attività.
Dopo un passaggio alla Direzione dell’Attività di
struttura, la quale, effettuate le verifiche, li trasmette
alla Giunta regionale per l’approvazione attraverso uno
schema di delibera.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
VIA LIBERA IN SESTA COMMISSIONE A CONTRIBUTO DI 300MILA EURO PER STADIO RIETI
10/07/2018 - La commissione Lavori pubblici,
infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio
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regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd),
ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di
delibera di Giunta che concede due contributi finanziari
straordinari per un totale di 380mila euro. Il primo, di
300mila euro, è assegnato al Comune di Rieti per
adeguare lo stadio alle norme previste dalla
partecipazione al campionato di calcio di serie C. Il
secondo, di 80mila euro, va al comune di Riofreddo
(Rm), per l’acquisto di container a uso scolastico. Il
provvedimento, illustrato oggi in commissione
dall’assessore Mauro Alessandri, torna in Giunta
regionale per l’approvazione definitiva.
Al comune di Rieti viene dunque concesso un
finanziamento fino a 300mila euro per interventi di
riqualificazione dello stadio “Centro d’Italia – Manlio
Scopigno”. L’adeguamento si è reso necessario a seguito
della promozione in serie C della società “Football club
Rieti”, perché le normative dalla Lega calcio richiedono
una serie di prescrizioni per poter ospitare partite in
questa categoria. I principali lavori da effettuare
riguardano: il rifacimento dell’impianto di
videosorveglianza; la realizzazione di zone di pre-
filtraggio delle tifoserie; l’installazione di tornelli per il
controllo identificativo; il rifacimento della recinzione
esterna allo stadio da adeguare alle normative europee;
la modifica dei presidi antincendio all’interno delle
tribune e delle curve. In caso di mancato adeguamento
dell’impianto, il Football club Rieti sarebbe costretto a
giocare le partite interne a porte chiuse oppure in
campo neutro.
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Al comune di Riofreddo, invece, il contributo di 80mila
euro servirà per acquistare container per uso scolastico.
A seguito di una verifica della vulnerabilità sismica
dell’edificio scolastico comunale a inizio 2018, infatti, il
plesso è stato dichiarato chiuso e sono state avviate le
procedure per il ripristino dell’agibilità. Si è deciso di
partecipare a un bando per l’adeguamento sismico, ma
non si farebbe in tempo a risolvere il problema per
l’inizio del prossimo anno scolastico. Per questo motivo,
il sindaco, non avendo altre strutture comunali da
destinare alle attività scolastiche, ha chiesto alla
Regione Lazio un contributo straordinario per l’acquisto
di container a uso scolastico al fine di garantire la
regolarità del servizio a circa 120 alunni, provenienti
anche dai comuni limitrofi.
Presenti alla seduta, oltre al presidente Refrigeri, i
consiglieri: Gino De Paolis (Lista Zingaretti), Devid
Porrello (M5s), Orlando Angelo Tripodi (Lega), Eugenio
Patanè e Marietta Tidei (Pd).
Seduta del 23 luglio 2018 Odg: 1. Proposta di deliberazione consiliare n. 14 del 4 luglio
2018 concernente: "Approvazione rendiconto generale del Consiglio regionale del Lazio per l’esercizio
finanziario 2017"; 2. Proposta di Legge regionale n. 55 del 19 luglio 2018 concernente: "Disposizioni per la semplificazione e lo
sviluppo regionale".
27
SINTESI La pdc n. 14 è inerente al rendiconto generale che si
riferisce all’esercizio già terminato. Tale bilancio
contempla l’indicazione delle entrate effettivamente
realizzate e delle spese effettivamente sostenute nel
periodo che viene preso in considerazione. Il rendiconto
è articolato per Missioni e Programmi ed è preceduto da
una nota preliminare generale. Si compone di due
documenti: Conto del bilancio, che illustra i risultati
della gestione finanziaria, confrontando le voci d'entrata
e di spesa con quelle del bilancio di previsione, illustra
la gestione dei residui dell'esercizio precedente e i
residui da tramandare a quello successivo;
Conto del patrimonio, con cui si evidenziano le
variazioni del patrimonio e la situazione patrimoniale
finale e viene confrontato con il conto del bilancio.
La pdl. n. 55 (d’iniziativa della Giunta regionale)
modifica una precedente legge regionale, la n. 6 del 20
giugno 2017, che dispone in riferimento a specifiche
materie riguardo alle quali a Giunta regionale ritiene
urgente intervenire al fine di consentire l’esecuzione
degli interventi ad esse connessi, anche attraverso
opportune modifiche a carattere ordinamentale ed
organizzatorio.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
LEGGE SEMPLIFICAZIONE, AL VIA I LAVORI IN COMMISSIONE
23/07/2018 - Con la relazione dell’assessore Alessandra
Sartore, la quarta commissione Bilancio,
programmazione economico-finanziaria, partecipazioni
28
regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,
presieduta da Marco Vincenzi (Pd), ha iniziato l’esame
della proposta di legge regionale n. 55 d’iniziativa della
Giunta, recante “Disposizioni per la semplificazione e lo
sviluppo regionale”. Il provvedimento, che quest’anno
prende il posto del consueto collegato estivo, si compone
di 41 articoli suddivisi in cinque capi che intervengono
in vari campi della legislazione regionale. Il via ai lavori
c’è stato dopo l’approvazione del Rendiconto 2017 del
Consiglio regionale del Lazio, illustrato alla commissione
dallo stesso presidente, Daniele Leodori.
Già con l’articolo 1 la proposta di legge n. 55 mantiene
le promesse contenute nel titolo, attraverso la previsione
di una specifica sezione del sito istituzionale della
Regione, denominata “Lazio Semplice”, suddivisa per
aree tematiche, nella quale dovranno essere riportate le
proposte di semplificazione normativa e procedimentale
avanzate da soggetti pubblici e privati. Il capo secondo
detta disposizioni in materia di ambiente, agricoltura,
caccia, pesca e tutela del territorio. Tra queste, una
disposizione riguarda la possibilità di assegnare
temporaneamente personale regionale alla Città
metropolitana di Roma capitale e alle province, per
sopperire alle eventuali necessità in materia di tutela
ambientale. Con un’altra norma si intende estendere la
possibilità di concedere contributi anche per la cura di
aree verdi di proprietà regionale ai comitati di quartiere
e associazioni che si occupano delle aree verdi comunali.
Sono previste semplificazioni anche per le procedure
burocratiche in materia di pesca dilettantistica e
29
sportiva, nonché modifiche alla normativa vigente in
materia di agriturismo e attività integrative e
complementari, di fauna selvatica, di efficientamento
energetico. Tra le norme in materia di lavoro, attività
produttive e cultura, contenute nel capo terzo della
proposta di legge, si segnala una nuova disciplina che
introduce specifiche “clausole sociali” all’interno dei
bandi di gara indetti dalla Regione Lazio e dai relativi
enti strumentali, al fine di promuovere la stabilità
occupazionale del personale impiegato nel precedente
appalto. Con una proposta di modifica alla legge
regionale 13/2007 “Organizzazione del sistema turistico
laziale”, s’intende attribuire a tutti i comuni del Lazio la
qualifica di “località turistica”, al fine di consentire a
ciascuno di essi la facoltà di applicazione dell’imposta di
soggiorno. Norme per la semplificazione sono previste
anche nel settore del commercio. In particolare, si
vorrebbero lasciare alla libera determinazione degli
esercenti le decisioni sugli orari di apertura e chiusura
degli esercizi di vendita al dettaglio, sull’apertura
domenicale e festiva e sulla chiusura infrasettimanale di
mezza giornata. Altre disposizioni intervengono in
materia di cinema e audiovisivo, di beni e servizi
culturali, di ville e complessi architettonici di valore
storico e culturale della Regione, di ecomusei regionali.
In materia di appalti pubblici s’intende mettere a
disposizione delle strutture regionali, delle aziende
sanitarie e ospedaliere e degli altri enti regionali, nonché
delle società in house e degli enti locali che ne facciano
richiesta, la piattaforma di e-procurement della
Direzione centrale acquisti. Tra le altre disposizioni in
30
materia di enti locali e società strumentali, contenute
nel capo quarto, una norma si propone di consentire il
pagamento on-line dei tributi e delle imposte di
competenza della Regione. Sempre nel capo quarto
compaiono alcune modifiche alla legge regionale
11/2011 che ha istituito il “Fondo per prevenire il
dissesto finanziario dei Comuni”, volte a rendere più
fruibile da parte delle amministrazioni comunali in
difficoltà il meccanismo di accesso alle risorse messe a
disposizione dalla Regione. Altre disposizioni
intervengono sulla normativa in materia di patrimonio
regionale. Il capo quinto contiene disposizioni in materia
sanitaria, prima fra tutte quella con cui si intende
semplificare la casistica relativa alla presentazione dei
certificati medici per assenza scolastica di più di cinque
giorni. S’interviene, inoltre, sempre nell’ottica dello
snellimento delle procedure, nella normativa in materia
di autorizzazione alla realizzazione di strutture e
all’esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie.
E proprio con l’audizione dell’assessore alla sanità e
all’integrazione socio-sanitaria, Alessio D’Amato,
riprenderanno i lavori della commissione Bilancio, alle
ore 10 di domani, martedì 24 luglio. Il ciclo di audizioni
con gli assessori si svolgerà per tutta la giornata e nel
pomeriggio di mercoledì 25 luglio. Giovedì 26 (ore 11-13)
e venerdì 27 (ore 11-12) sono previste le audizioni con le
parti sociali. A seguire, inizierà la discussione generale
che proseguirà la prossima settimana. Dopo l’esame
dell’articolato, i lavori della commissione Bilancio
dovrebbero concludersi venerdì 3 agosto, mentre l’esame
da parte dell’Aula è previsto per gli inizi di settembre.
31
Audizione del 24 luglio 2018 Odg: Audizioni con gli assessori sulla proposta di legge
regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale".
Ore 10.00 D’Amato Ore 11.30 Bonaccorsi Ore 15.00 Alessandri
Ore 16.30 Manzella Ore 18.00 Onorati
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
Audizione del 25 luglio 2018
Odg: Audizioni con gli assessori sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale".
Ore 15.00 Valeriani
Ore 16.30 Di Berardino Ore 18.00 Ruberti
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AUDIZIONE DEGLI ASSESSORI ALESSANDRI E
D'AMATO SULLA LEGGE PER LA SEMPLIFICAZIONE
24/07/2018 - La commissione Bilancio del Consiglio
regionale del Lazio ha proseguito nel pomeriggio di
martedì 24 luglio le audizioni con gli assessori regionali
sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per
la semplificazione e lo sviluppo regionale".
L'assessore Mauro Alessandri ha illustrato in
commissione Bilancio le norme contenute nella proposta
di legge n. 55 riguardanti i settori di sua competenza:
32
lavori pubblici, tutela del territorio e mobilità. La sua
relazione ha preso le mosse dalle disposizioni dettate
dall'articolo 11, in cui si prevede di adeguare e integrare
l'attuale disciplina regionale in materia di impianti
termici e di certificazione energetica degli edifici con le
nuove disposizioni nazionali in materia, contenute nel
decreto legislativo n. 192 del 2005 e nei relativi
regolamenti di attuazione. "In particolare – ha detto
Alessandri – miriamo a modificare gli articoli 51 e 52
della legge regionale 14 del 1999, allargando le attuali
competenze in capo a Comuni e Province in tema di
accertamenti e di ispezioni". Si disciplinano inoltre le
competenze affidate ad Arpa Lazio e le modalità di
utilizzo del sistema informativo "Siape", realizzato in
collaborazione con Enea per consentire la trasmissione
da parte degli operatori degli attestati di prestazione
energetica degli edifici.
Previsto poi l'impegno della Giunta a emanare una serie
di atti di indirizzo volti, tra l'altro, a: istituire un catasto
regionale degli impianti termici e un registro informatico
degli impianti a biomassa; determinare l'entità e i limiti
della sanzioni amministrative pecuniarie, stabilendo le
finalità di utilizzo delle somme incassate. Il tutto, nel
quadro più ampio dell'attuazione e del monitoraggio del
Piano energetico regionale.
Alessandri ha poi illustrato il comma 10 dell'articolo 38
della proposta di legge (Disposizioni transitorie e
abrogazioni), che introduce elementi di semplificazione
nel rilascio del certificato di idoneità fisica dei
conducenti di veicoli (o natanti) adibiti ad autoservizi
33
pubblici non di linea. "Il certificato potrà essere
rilasciato, oltre che da una struttura sanitaria pubblica,
anche dal medico competente, come richiesto più volte
da tutte le organizzazioni datoriali, da quelle di
rappresentanza dei lavoratori e dalle associazioni di
categoria del comparto", ha spiegato l'assessore.
Dopo Alessandri è stato il turno di Alessio D’Amato,
assessore alla Sanità e integrazione socio-sanitaria, il
quale ha illustrato gli articoli 36, 37 e parte del 38 del
provvedimento in esame. Il primo articolo mira a
semplificare le certificazioni sanitarie in materia di
tutela della salute in ambito scolastico. In particolare, la
norma intende semplificare le casistiche relative alla
presentazione dei certificati medici per assenza
scolastica di più di cinque giorni. Proposta che è stata
accolta favorevolmente dalla maggioranza dei
commissari.
Al contrario, invece, opposizione è stata espressa dai
consiglieri di centrodestra e del Movimento 5 stelle alle
norme contenute nell’articolo 37 che mirano a
reintrodurre la verifica di compatibilità rispetto al
fabbisogno di assistenza per la richiesta di
autorizzazione a realizzare, trasformare, ampliare e
trasferire strutture sanitarie private. Norma che era
stata abrogata con la legge regionale n. 7 del 2014 ma
che è stata oggetto di numerosi e ripetuti rilievi mossi
dal tavolo tecnico nazionale per il rientro dal deficit
sanitario. D’Amato, a tal proposito, ha riferito che negli
ultimi incontri al tavolo tecnico questa condizione è
stata imposta al Lazio come necessaria per ultimare la
34
fine del commissariamento. I consiglieri regionali
Valentina Corrado (M5s), Antonello Aurigemma (FI),
Giancarlo Righini (FdI) e Massimiliano Maselli (Nci)
hanno protestato contro la reintroduzione di quella
norma e hanno auspicato una posizione ferma e
contraria anche da parte della Regione ai prossimi
incontri nazionali. Lo stesso presidente della
commissione, Marco Vincenzi (Pd), ha invitato a
riflettere bene su una norma che, a suo avviso,
contrasta anche con il titolo e le finalità della proposta
di legge, perché invece di semplificare le procedure,
reintroduce elementi di complessità.
Le audizioni degli assessori regionali proseguiranno
domani, mercoledì 25 luglio, a partire dalle ore 15, sulla
base del calendario concordato in precedenza: il primo
sarà Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche
abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di
trattamento, smaltimento e recupero. A seguire (da
calendario alle 16,30) sarà il turno di Claudio Di
Berardino assessore al Lavoro e nuovi diritti, politiche
per la ricostruzione. Chiuderà le audizioni (a partire
dalle ore 18) Albino Ruberti, capo dell’ufficio di gabinetto
del presidente della Regione.
L'audizione di Gian Paolo Manzella, assessore allo
Sviluppo economico, commercio e artigianato, Start-Up,
"Lazio Creativo" e innovazione, inizialmente prevista per
martedì 24 luglio, si svolgerà venerdì 27 luglio dopo le
ore 12 e prima della discussione generale.
35
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AUDIZIONI CON GLI ASSESSORI SULLA LEGGE PER LA SEMPLIFICAZIONE
24/07/2018 - E' stata l’assessora all’Agricoltura,
promozione della filiera e della cultura del cibo,
ambiente e risorse naturali, Enrica Onorati, ad aprire
stamane il ciclo di audizioni con i membri della Giunta
in commissione Bilancio, programmazione economico-
finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale,
demanio e patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi
(Pd). All’esame della quarta commissione c’è la legge
regionale n. 55, recante “Disposizioni per la
semplificazione e lo sviluppo regionale” che contiene
diversi provvedimenti in materia di ambiente,
agricoltura, caccia, pesca e tutela del territorio. In
particolare, ha fatto discutere non poco la previsione
contenuta nell’articolo 3 con la quale s’intende
modificare la procedura che conduce all’approvazione
dei piani delle aree naturali protette regionali,
escludendo dall’ter il vaglio da parte del Consiglio
regionale. Esigenza questa dettata dalla necessità di
velocizzare l’approvazione di 17 piani in arrivo, dopo il
piano del parco dell’Appia Antica, approvato
recentemente dall’Aula.
Ad aprire il fuoco di fila su tale ipotesi ha pensato
Antonello Aurigemma (FI), seguito poi da Gino De Paolis
(Lista Zingaretti), Valerio Novelli (M5s). Giancarlo
Righini (FdI) e da diversi altri consiglieri. Al termine
della discussione che ha pervaso i lavori dell’intera
mattinata, si è palesata la disponibilità da parte della
36
Giunta – presente anche l’assessora al Bilancio,
Alessandra Sartore - e della maggioranza, per bocca del
capogruppo del Pd, Mauro Buschini, di giungere a uno
stralcio della norma contestata, attraverso un
emendamento alla proposta di legge, e a un confronto
per trovare un’altra soluzione che consenta di giungere
all’approvazione di 17 piani dei parchi in tempi
ragionevoli.
Nel corso della sua esposizione, l’assessora Onorati ha
esposto i contenuti degli articoli della legge per la
semplificazione di sua competenza. Oltre al sopra
ricordato articolo 3, Onorati ha spiegato come, con
l’articolo 2 della pl 55, s’intende agevolare quei privati
proprietari o affittuari dei cosiddetti soprassuoli percorsi
da incendi, agevolando il percorso degli interventi di
ricostruzione selvicolturale.
L’articolo 6 prevede l’istituzione del registro unico
regionale dei controlli amministrativi in ambito
amministrativo, effettuati da soggetti pubblici diversi.
L’articolo 7 della pl 55 prevede l’adozione da parte della
Giunta regionale di un regolamento ad hoc, volto a
velocizzare il procedimento relativo all’indennizzo dei
danni causati dalla fauna selvatica. In materia di caccia
e pesca, si vogliono semplificare le procedure per la
nomina delle commissioni d’esame per l’abilitazione
venatoria e quelle in materia di pesca dilettantistica e
sportiva (articolo 9), rendendole più snelle rispetto alle
autorizzazioni per la pesca professionale. Larticolo10
interviene sulla normativa vigente in materia di
37
agriturismo e attività integrative e complementari,
all’insegna dell’innovazione.
Le audizioni sono riprese nel pomeriggio con l’assessora
al Turismo e alle pari opportunità, Lorenza Bonaccorsi,
la quale si è soffermata sull'articolo 15 della proposta di
legge sulla semplificazione e lo sviluppo regionale.
"Intendiamo attribuire a tutti i Comuni la qualifica di
'località turistica', consentendo così di applicare la
tassa, cosa che oggi non è consentita per una mera
lacuna normativa", ha spiegato Bonaccorsi. Inoltre si
punta alla creazione di un albo unico delle Pro Loco in
capo alla Regione, semplificando le procedure
amministrative di iscrizione. Novità, infine, anche per gli
sportelli territoriali dell'Agenzia regionale del turismo,
che ne diventerebbero delocalizzazioni provinciali con
funzioni di supporto e informative nei confronti degli
operatori e degli amministratori locali.
"Non siamo andati oltre per il momento - ha concluso
l'assessora - perché gli operatori del turismo attendono
da anni una revisione organica della legge 13 del 2007
in quando l'avvento del digitale ha determinato uno
stravolgimento che impone un aggiornamento degli
strumenti normativi che ovviamente non poteva passare
attraverso qualche articolo inserito in una legge
omnibus".
Audizione del 25 luglio 2018 Odg: Audizioni sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo
regionale".
38
Ore 10.30: Assessori Valeriani, Di Berardino e Manzella
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
VALERIANI, DI BERARDINO E MANZELLA IN QUARTA COMMISSIONE
25/07/2018 - L’assessore alle Politiche abitative,
urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento,
smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani, ha
aperto l’odierno giro di audizioni in commissione
Bilancio, programmazione economico-finanziaria,
partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e
patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi (Pd). Due gli
articoli di sua competenza nella legge regionale n. 55,
“Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo
regionale”, impropriamente chiamato “collegato”.
“L’articolo 12 – ha spiegato Valeriani in commissione –
ha un duplice obbiettivo di semplificazione: da un lato
proporre l’adozione di un testo unico normativo in
materia urbanistico-edilizia, al fine di raccogliere e
coordinare le leggi regionali preesistenti con lo scopo di
agevolarne la conoscenza e l’utilizzo a tutti i soggetti
interessati e, in particolare, agli operatori del settore,
dall’altro di adeguare le medesime leggi alla normativa
statale e renderle rispondenti alle esigenze di
semplificazione dei procedimenti amministrativi, con
particolare attenzione alla riduzione dei tempi di
durata”.
39
La norma tra l’altro prevede: l’adeguamento della
normativa regionale a quella statale, per quanto
riguarda gli strumenti della pianificazione urbanistica, e
a quelle relative all’eliminazione degli sprechi attraverso
l’assolvimento degli obblighi in materia di pubblicazione
di atti e provvedimenti amministrativi sui siti
istituzionali; la semplificazione della disciplina dei poteri
sostitutivi della Regione, in caso di inadempienza o
inerzia del Comune, e lo snellimento delle procedure di
individuazione del soggetto cui sono attribuite le
funzioni sostitutive in caso di inerzia; l’elencazione
puntuale delle norme che confluiscono nel testo unico.
Valeriani ha anche illustrato l’articolo 31 della proposta
di legge, con il quale si intende istituire l’Osservatorio
regionale sui piani di zona, un nuovo organismo
permanente di supporto dell’assessorato, “finalizzato –
ha spiegato Valeriani - al controllo sul rispetto delle
norme in materia di edilizia agevolata e di verifica
sull’uso del denaro pubblico”.
Si tratta di un “fantasioso strumento”, secondo la
capogruppo del Movimento 5 stelle, Roberta Lombardi,
che ha aperto il giro di interventi da parte dei consiglieri.
Lombardi, dopo aver ricordato come l’erogazione di oltre
un miliardo e mezzo per i piani di edilizia popolare sia
stata in realtà per Roma “la più grande truffa” del
passato, ha evidenziato le gravi carenze da parte degli
uffici pubblici preposti ai controlli. Sulla stessa
lunghezza d’onda il capogruppo di Forza Italia,
Antonello Aurigemma, secondo il quale l’osservatorio
rappresenterà l’ennesimo balzello, mentre Fabrizio
40
Ghera (FdI) ha annunciato la presentazione di un
emendamento volto a risolvere il problema delle
occupazioni degli immobili Ater che durano da molti
anni, attraverso soluzioni non forzose, bensì
economicamente vantaggiose per le casse pubbliche.
Fabio Refrigeri (Pd) si è fatto carico di sostenere le
ragioni della maggioranza soprattutto sull’articolo 12
che introduce un Testo unico in materia urbanistico-
edilizia che ha raccolto critiche, soprattutto perché si
tratta di una norma del collegato in cui si promette una
legge da presentare al Consiglio, come ha stigmatizzato
il consigliere Giuseppe Simeone (FI) il quale ha
annunciato un emendamento abrogativo.
A seguire, Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e
nuovi diritti, politiche per la ricostruzione ha affermato
che le parti del documento di interesse del suo
assessorato sono l’articolo 13, “Disposizioni per
promuovere la stabilità occupazionale dei lavoratori
mediante l’inserimento di clausole sociali nei bandi di
gara regionali”, il 14, “Soppressione della consulta
regionale dei servizi regionali per l'impiego del Lazio”, e
l'art. 35, “Utilizzazione del ramo d’azienda della società
capitale lavoro spa e aumenti di capitale nelle società
regionali”. Mentre la soppressione della consulta è un
provvedimento di mera semplificazione, l’articolo 35 in
particolare è finalizzato a rafforzare e valorizzare i centri
per l'impiego. È allo studio della società regionale
Laziocrea una soluzione che sia compatibile con la
legislazione vigente, ha riferito l’assessore alla
Commissione Bilancio.
41
I consiglieri Gino De Paolis (Lista Zingaretti), Eleonora
Mattia (Pd) e Gaia Pernarella (M5s) hanno segnalato
all'assessore il problema dei tirocinanti regionali
impiegati presso gli uffici giudiziari, che sono in
scadenza di contratto e che non sono rinnovabili
nell’attuale posizione, stante anche una procedura di
indagine della Commissione europea; i consiglieri hanno
quindi chiesto di trovare una soluzione per questi
lavoratori.
Gian Paolo Manzella, assessore allo Sviluppo economico,
commercio e artigianato, Start up, Lazio creativo e
innovazione, ha aperto il suo intervento dicendo che il
provvedimento in esame ha come punto di principale
interesse per il suo assessorato la semplificazione del
commercio, anche in vista dell'emanazione del testo
unico, e in particolare dell'attività di somministrazione.
La direttiva Bolkestein e lo sviluppo dell’”E-commerce”
sono tra le cause principali che rendono pressante
questa esigenza, avendo introdotto novità rilevanti nel
settore. Con riferimento alle attività di somministrazione
di cui alla legge regionale 21 del 2006, è prefigurato
quindi un passaggio da un regime autorizzatorio a un
regime di Scia (segnalazione certificata di inizio attività).
Un altro pacchetto di modifiche inerenti il commercio va
a incidere sulla legge 33 del 1999.
Altro settore soggetto alle misure semplificatorie di
questo provvedimento, che andranno a incidere sulla
legge regionale 3 del 2015, è l'artigianato, anche questa
una necessità conseguente ad alcune novità registrate
42
nel settore. Un altro pacchetto di misure di
semplificazione riguarda l'internazionalizzazione delle
imprese, uno ulteriore le imprese del settore culturale e
creativo. Altre misure di dettaglio riguardano infine la
composizione della commissione regionale per le acque
minerali e la cancellazione di un’esenzione dall'imposta
regionale sulla benzina per autotrazione. Si propone
infine di abolire il termine unico per i bandi che era
fissato al 30 aprile.
Un intervento di "manutenzione normativa", come è
stato definito dall’assessore, per ovviare a rigidità del
sistema economico a livello regionale, che il consigliere
Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia), pur condividendo
nel merito, ha detto di ritenere meritevole di un
passaggio nella commissione competente. A tale
richiesta si è associata Roberta Lombardi del Movimento
5 stelle: il presidente Vincenzi nel chiudere la seduta ha
invitato assessore e consiglieri a una riflessione sul
proseguimento del percorso.
Audizione del 26 luglio 2018 Odg: Audizioni sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo
regionale".
Ore 11-13, parti sociali.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO I SINDACATI IN AUDIZIONE SULLA LEGGE PER LA
SEMPLIFICAZIONE
43
26/07/2018 - Forte apprezzamento ha ottenuto la
previsione della clausola sociale all’interno dei bandi di
gara indetti dalla Regione Lazio, da parte dei sindacati
ascoltati oggi in commissione Bilancio, programmazione
economico-finanziaria, partecipazioni regionali,
federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da
Marco Vincenzi (Pd).
Con l’articolo 13 della proposta di legge regionale n. 55,
“Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo
regionale”, s’intende promuovere la stabilità
occupazionale del personale impiegato nel precedente
appalto, garantendo la continuità occupazionale dei
lavoratori coinvolti nel cambio di appalto,
“compatibilmente con la gestione efficiente dei lavori e
servizi e con la libera organizzazione d’impresa”.
Quest’ultima previsione rischia di annacquare la portata
del provvedimento, secondo Donatella Onofri (Cgil Roma
e Lazio), la quale ha ricordato che in tutta Europa la
clausola sociale è piena e incondizionata, mentre
Armando Valiani (Ugl) ha posto l’accento sulla necessità
di salvaguardare il reddito, oltre che il posto. Pierluigi
Talamo (Uil Lazio) ha ricordato il lungo percorso di
confronto con i sindacati che ha portato alla clausola
sociale salutata con favore anche da Salvatore Di Fusco
(Cisl Lazio), il quale ha manifestato apprezzamento sulla
norma relativa agli orari di apertura degli esercizi
commerciali, laddove si ricorda la necessità di rispettare
comunque i contratti collettivi di lavoro.
Apprezzamento da parte dei sindacati è stato espresso
anche per l’articolo 35 della pl 55 che prevede il
44
rafforzamento delle politiche attive del lavoro esercitate
attraverso i centri per l’impiego, le cui competenze sono
passate alla Regione dal primo luglio, con la cessione del
relativo ramo d’azienda della società Capitale Lavoro
SpA.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti alcuni
consiglieri regionali. Sul tema di Capitale Lavoro sono
intervenuti Valentina Corrado (M5s), Antonello
Aurigemma (FI) e Marta Leonori (Pd). Aurigemma ha
anche evidenziato la mancanza d’interventi nella pl 55,
per affrontare il problema dei lavoratori over 40 che
hanno perso il posto di lavoro. La consigliera Corrado ha
invece voluto ricordare il ruolo della Città metropolitana
di Roma Capitale, a guida 5 stelle, nel raggiungimento
della soluzione adottata. Orlando Tripodi (Lega) ha
notato l’assenza di riferimenti a Lazio Ambiente e alle ex
Rsu in servizio nei tribunali. Sul tema della clausola
sociale, Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e
nuovi diritti, politiche per la ricostruzione, ha dichiarato
che “l’impianto proposto è già un passo in avanti, non è
ancora la legge sugli appalti, ma abbiamo voluto
lanciare un segnale”. Di Berardino ha anche accolto la
richiesta giunta nel corso dell’audizione di una
rappresentanza dei sindacati nell’osservatorio regionale
sui piani di zona, previsto dall’articolo 31 della proposta
di legge.
A seguire si sono tenute altre due audizioni:
protagonista della prima la Fondazione Ottavio Ziino-
Orchestra di Roma e del Lazio, istituto orchestrale che
godeva di finanziamenti da parte regionale, comunale e
statale, ma che è poi entrata in uno stato di crisi e ha
45
interrotto l’attività concertistica dal 2011. La crisi è
stata superata con parziale pagamento dei debiti e
riduzione del personale dipendente; a detta del suo
rappresentante in audizione, la Fondazione sarebbe ora
pronta per ripartire ma ciò dipende ormai dalla volontà
della Regione al riguardo, visto che con il provvedimento
in esame si intende uscirne. Richieste di chiarimento su
questa fondazione e la sua attività sono state formulate
da parte di Aurigemma e Corrado, secondo la quale è
necessaria una mappature delle istituzioni analoghe cui
la Regione partecipa e un eventuale recesso da quelle
inattive, come quella audita oggi. Eugenio Patanè (Pd)
ha però fatto presente come la partecipazione regionale
alle fondazioni sia stata normata con legge del 2014
mantenendola solo per quelle ritenute funzionali e ad
oggi non si vedono motivi per rivederla.
Infine, l’associazione Territorio Roma ha detto attraverso
il suo rappresentante di ritenere “debole” la proposta di
legge 55 a proposito del tema del governo del territorio,
presentando una serie puntuale di osservazioni agli
articoli che vanno ad incidere sulla normativa di suo
interesse, l’art. 3 (leggi regionali 29 del 1997 e 38 del
1999), l’11 (legge regionale 7 del 2017), il 12 (LR
24/1998) e il 15 (LR 13/2007). Tra i punti principali,
l’osservazione che la pianificazione territoriale vada
mantenuta al Consiglio regionale come competenza
specifica e la contrarietà al rimando, sulla questione del
nulla osta per gli enti parco, alla normativa nazionale, e
segnatamente al codice dei beni culturali e del
paesaggio. Ma anche il fatto che i parchi deliberati
prima del 2008 abbiano due anni di tempo per
46
adeguarsi al Ptpr crea una discriminazione tra quelli e
gli altri istituiti successivamente, a parere
dell’associazione. Corrado, riservandosi di approfondire
le osservazioni esposte, ha affermato di ritenere che la
materia dei parchi nel suo complesso ha bisogno di
essere affrontata in modo più organico e non con
interventi estemporanei quali quelli che il provvedimento
in esame consente.
Audizione del 27 luglio 2018
Odg: Proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale".
Ore 10-12, audizioni con le parti datoriali. Ore 12-14, discussione generale.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO CULTURA, GLI INTEREVENTI NORMATIVI PER
SNELLIRE IL SISTEMA
27/07/2018 - Con l’intervento di Albino Ruberti, capo di
gabinetto del presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti, si è concluso il ciclo di audizioni in
commissione Bilancio, programmazione economico-
finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale,
demanio e patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi
(Pd).
Ruberti è intervenuto per illustrare gli interventi di
competenza dell’assessorato alla cultura, le cui deleghe
sono state mantenute dal presidente Zingaretti, primi
fra tutti quelli sulla legge regionale 42 del 1997, per
47
adeguare la normativa regionale a quella nazionale. Con
le modifiche proposte alle “Disposizioni per la
semplificazione e lo sviluppo regionale”, ha spiegato
Ruberti, si vogliono eliminare le funzioni in precedenza
attribuite alle province, con conseguente loro
riallocazione presso la Regione. Inoltre si vuole garantire
il coinvolgimento di Roma Capitale e della Città
metropolitana di Roma Capitale nella definizione del
nuovo piano triennale che definisce gli indirizzi e le
metodologie d’intervento e di sostegno regionale, con
particolare riguardo ai criteri e requisiti richiesti a
musei, biblioteche, sistemi museali e bibliotecari e
archivistici, per l’inserimento nell’organizzazione
regionale.
“In materia di cinema e audiovisivo – ha spiegato
Ruberti – s’intende eliminare ogni riferimento
all’autorizzazione amministrativa preventiva per l’attività
di esercizio cinematografico, considerato ormai oggetto
di liberalizzazione. Restano in capo alla Regione la
definizione di requisiti strutturali specifici, minimi, per
l’apertura di nuove sale cinematografiche e l’attivazione
di misure, anche di tipo economico, per il sostegno alla
diffusione e allo sviluppo dell’attività cinematografica.”
Altri interventi nella direzione dello snellimento
nell’ambito della cultura, riguardano la legge regionale
8/2016, sulle dimore storiche, e la 3/2017 sugli
ecomusei regionali, ma l’argomento che maggiormente
ha interessato i consiglieri regionali è quello relativo alle
proposte di modifica alla legge 15/2014 sullo spettacolo
dal vivo, in particolare alle modalità di partecipazione
48
della Regione Lazio ai processi decisionali
dell’Associazione teatrale tra i Comuni del Lazio (Atcl),
soggetto che ha come mission l’individuazione di un
cartellone di spettacoli sul territorio laziale.
Sul tema è intervenuta per prima la consigliera Gaia
Pernarella (M5s) la quale ha evidenziato l’esiguità del
numero di comuni aderenti all’associazione e l’assenza
di circuiti alternativi. Marta Bonafoni (Lista Zingaretti)
ha ricordato i passaggi salienti del dibattito che ha
portato, nella passata legislatura, all’attuale soluzione
Atcl, unica riconosciuta dal Mibac, auspicando nel
contempo un allargamento del circuito dei teatri. Nel
corso del dibattito sono intervenuti anche le consigliere
del Pd Eleonora Mattia e Marta Leonori, Fabrizio Ghera
(FdI) e Valentina Corrado (M5s) la quale ha spostato il
focus delle domande a Ruberti sui temi legati al
personale regionale e al Rendiconto 2017.
E’ seguito poi un intervento dell’assessore allo Sviluppo
economico, Gian Paolo Manzella, il quale era già stato
ascoltato in audizione l’altro ieri. Manzella ha dichiarato
che, a seguito delle osservazioni avanzate da alcuni
consiglieri nel corso della sua audizione, la proposta è
quella di mantenere alcune norme della proposta di
legge relative alla somministrazione e al commercio
strettamente legate alle procedure burocratiche,
rinviando tutte le altre previsioni a un testo unico del
commercio da definirsi nella commissione competente.
Tale decisione ha incassato l’apprezzamento della
consigliera Pernarella.
49
Il presidente Vincenzi ha aggiornato i lavori della
commissione a martedì 31 luglio alle ore 15, per l'inizio
dell'esame dell'articolato.
ASSOCIAZIONI DATORIALI IN AUDIZIONE SULLA
PROPOSTA DI LEGGE N. 55
27/07/2018 - Apprezzamento complessivo con alcuni
rilievi critici su singoli punti oggi alla Pisana da parte
delle associazioni datoriali nei confronti della pl 55 di
semplificazione in discussione in commissione Bilancio,
presieduta da Marco Vincenzi. Cna Lazio, Confimprese
Italia, Federlazio tra le organizzazioni che maggiormente
hanno mostrato di condividere lo spirito dell'intervento
normativo, che mette nel mirino la burocrazia, “vero
nemico” dello sviluppo economico della regione, come è
stato definito. Le materie su cui le rispettive associazioni
di categoria hanno mostrato di avere le maggiori
perplessità sono state quella del commercio, in cui da
più parti si è ricordato come tali interventi avvengano
alla vigilia, presumibilmente, dell’emanazione del testo
unico, il che li renderebbe poco tempestivi, l’agricoltura,
con l’annoso problema degli indennizzi dei danni da
fauna selvatica, ricordato da Confagricoltura e
Coldiretti, e la sanità.
Tra le associazioni maggiormente contrarie agli
interventi in materia di commercio con questo
provvedimento, Legacoop Lazio, che ha chiesto anche di
attendere la legge nazionale per decidere sulla questione
della chiusura festiva degli esercizi. Per Confesercenti,
comunque, il vero problema del settore commerciale è di
natura urbanistica. Per quanto riguarda la sanità, sia
50
l’Ordine dei medici che Unindustria hanno espresso
riserve sugli articoli 36, 37 e 38 del provvedimento:
collegare le autorizzazioni al fabbisogno è a loro parere
discriminante per le attività private, il cui fabbisogno è
di difficile quantificazione. Unindustria però ha anche
chiesto che sugli articoli dedicati all’audiovisivo (22 e 23)
ci si confronti con le associazioni di settore, ha citato le
esigenze di sviluppo del polo portuale di Civitavecchia e
soprattutto ha espresso forti riserve sulla clausola
sociale, che limiterebbe la libertà di impresa. Secondo i
costruttori edilizi, poi, anche la materia della gestione
del territorio merita interventi normativi specifici e non a
spot.
Tra i consiglieri, per Valentina Corrado del Movimento 5
stelle, bisogna sostenere anche le imprese già esistenti,
non solo quelle in fase di avvio. I 5stelle, ha poi
annunciato, chiederanno lo stralcio degli articoli sul
commercio, che rientra a loro avviso tra le materie non
assoggettabili a interventi spot; così la pensa anche
Antonello Aurigemma (Forza Italia), che ha poi ricordato
il problema dei fondi Psr non erogati in agricoltura. Per
Marietta Tidei (Pd) su certi temi (come il commercio) è
necessario un supplemento di attenzione; importante a
suo parere anche la questione dello sviluppo di
Civitavecchia. "Attrarre investimenti nella Regione Lazio"
è l’obiettivo da tenere presente, secondo Eleonora Mattia
del Pd.
Il presidente Vincenzi ha detto di aver apprezzato la
generalità delle reazioni positive al provvedimento e di
essere d'accordo anche con alcune delle osservazioni
51
critiche, come quelle su audiovisivo e commercio, sul
quale si ridurranno a suo avviso gli Interventi, in questo
provvedimento. Importante, a suo avviso, anche il tema
sanitario e quello della gestione del territorio. Per
l'assessore al bilancio Alessandra Sartore, sicuramente
alcune materie meritano un intervento specifico, ma per
quello sono necessari tempi molto più lunghi di quelli
nei quali il presente provvedimento può essere adottato.
Quindi bene questa pl, a suo parere, anche se occorre
fare più attenzione, ad esempio, alla questione degli
indennizzi in agricoltura, mentre in sanità si deve agire
nel rigoroso rispetto dei limiti della legge, vista la
situazione di recente uscita dal commissariamento.
52
COMMISSIONE V - Cultura, spettacolo, sport e turismo
Presidente: Pasquale Ciacciarelli (FI)
Seduta n°4 del 5 luglio 2018 Odg:
Schema di Deliberazione n. 1 - R.U.REGLAZIO 0285909 (Proposta n. 7774 del 10.05.2018) - decisione n.
11/2018 - Rif. Prot. 206/2018 - concernente: "L.R. n. 13 del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle
modalità di funzionamento e dei compiti dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove
direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo"; Schema di Deliberazione n. 8 - R.U.REGLAZIO 0363976 (Proposta n. 9359 del 07.06.2018) - decisione n.
19/2018 - Rif. Prot. 284/2018 - concernente: "L.R. 29 dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma
Operativo Annuale degli Interventi 2018".
SINTESI Lo S.D. n. 1 definisce, nell’ambito dell’Agenzia regionale
per del Turismo, le modalità di funzionamento
dell’Osservatorio regionale del Turismo e i compiti ad
esso affidati, al fine di fornire uno strumento di
conoscenza per supportare la programmazione e la
pianificazione regionale del settore.
Con lo S.D. n. 8 si approva il Piano operativo annuale
degli interventi 2018 inerenti lo spettacolo dal vivo (L.R.
53
29 dicembre 2014, n. 15) e relativo stanziamento a
carico del bilancio regionale.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
TURISMO: IN COMMISSIONE LE LINEE
PROGRAMMATICHE DELL'ASSESSORE BONACCORSI
05/07/2018 - Scrivere il piano del turismo “attraverso il
coinvolgimento dei territori”, questa la scelta
dell'amministrazione regionale, ha spiegato oggi
l'assessore al Turismo e pari opportunità Lorenza
Bonaccorsi, in audizione alla Pisana in commissione
Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da
Pasquale Ciacciarelli. L’assessore ha parlato di un
turismo nel Lazio proveniente per più della metà
dall’Italia, attualmente, mentre la parte straniera è
prevalentemente europea; il segmento extraeuropeo è
invece soprattutto americano e cinese, poi giapponese. A
livello di ricettività, “la parte del leone la fa Roma”, ha
proseguito l’assessore, sia per numero delle strutture
che a livello qualitativo (strutture lusso tutte
concentrate nella capitale); in questa situazione, va
ripensata la legge 13/2007 con un occhio al riequilibrio
dei rapporti tra alberghiero ed extralberghiero, come
impone la situazione attuale delle preferenze del
pubblico, secondo Bonaccorsi.
Bisogna poi “offrire ai territori uno strumento di
promozione turistica,” ha continuato l’assessore,
secondo cui le proteste del settore alberghiero non
vanno trascurate ma lo sviluppo dell'extralberghiero è
necessario ai territori. La realizzazione dell'Osservatorio
per il turismo serve ad omogeneizzare i dati sul turismo
54
che al momento sono di provenienza varia (la Regione
usa quelli Istat ad esempio, che però sono lenti).
L'agenzia regionale comunque funziona bene, secondo
l’assessore, e si potrebbe ancora migliorare costituendo
suoi sportelli presso le sedi provinciali, in ausilio ai
privati. “Anacronistico”, per Bonaccorsi, nell'era di
Internet, pensare di attribuire un marchio di qualità alle
strutture, come previsto dalla legge 13, mentre
andrebbe invece affrontato il tema delle agenzie
turistiche. Il portale Visitlazio va aggiornato
assolutamente, per stare anche su questo al passo con i
tempi. Bonaccorsi ha dato la notizia dell’approvazione in
Giunta della delibera sul Piano Fiere per il secondo
semestre 2018 e il 2019; si parteciperà agli
appuntamenti fieristici insieme al comune di Roma e
all'Enit, per un necessario coordinamento tra i vari
livelli, ha aggiunto. La legge sui cammini da attuare con
apposito regolamento e il lavoro da fare con le
amministrazioni locali sono stati gli ultimi spunti offerti
dall’assessore. Una cabina di regia con altri assessorati
è una possibilità su cui ragionare, ha concluso
l'assessore, ma senza appesantire l’Osservatorio.
"Rendere appetibili tutti i territori del Lazio" è stato il
suggerimento di Marietta Tidei (Partito democratico),
prima ad intervenire tra i consiglieri; la Tidei ha chiesto
anche più attenzione alla risorsa “mare”, su cui però
l'assessore ha detto che non si hanno molte competenze.
“Puntare alla specializzazione degli operatori del
turismo” è l'idea di Gaia Pernarella (Movimento 5 stelle),
che ha insistito anche sulla centralità del sito, da
riattivare nel modo più funzionale possibile. Marta
55
Leonori (Pd) ha sottolineato l’importanza degli open data
in ambito turistico e insistito sul discorso del digitale,
con la proposta di una vetrina sul sito per le
applicazioni di tipo turistico. Francesca De Vito (M5s) ha
suggerito di trovare un “filo comune ai vari territori” e di
incrementare la lotta all'abusivismo turistico. “Andare
oltre il mero dato statistico”, questa la necessità
espressa da Valentina Grippo (Pd), per affrontare i
problemi delle strutture, dell'emersione del sommerso e
della mobilità, in necessaria collaborazione con altri
organi di Giunta.
In coda all'audizione sono stati poi illustrati due schemi
di delibera, riguardanti le nuove direttive per
l'Osservatorio regionale del turismo e il Programma
operativo annuale degli interventi in materia di
spettacolo dal vivo e promozione culturale. La
Commissione, nel corso della prossima seduta, sarà
chiamata ad esprimere un proprio parere, anche con
osservazioni, a entrambi i provvedimenti di Giunta. Il
termine per la proposizione di osservazioni allo schema
di deliberazione n. 8 è stato fissato per le ore 11 di
mercoledì 11 luglio.
Seduta n°4 del 13 luglio 2018
Odg: Schema di Deliberazione n. 1 - R.U.REGLAZIO 0285909
(Proposta n. 7774 del 10.05.2018) - decisione n. 11/2018 - Rif. Prot. 206/2018 - concernente: "L.R. n. 13 del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle
modalità di funzionamento e dei compiti dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove
direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo"; Schema di Deliberazione n. 8 - R.U.REGLAZIO 0363976
56
(Proposta n. 9359 del 07.06.2018) - decisione n. 19/2018 - Rif. Prot. 284/2018 - concernente: "L.R. 29
dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma Operativo Annuale degli Interventi 2018".
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
VIA LIBERA A DUE DELIBERE DI GIUNTA
13/07/2018 - Parere favorevole, da parte della V
commissione, a due schemi di delibera, che ora tornano
in Giunta per l'approvazione finale. Si tratta dello
schema di deliberazione n. 1 concernente: "L.R. n. 13
del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle
modalità di funzionamento e dei compiti
dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della
DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove
direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo", e
dello schema di deliberazione n. 8 concernente: "L.R. 29
dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma
Operativo Annuale degli Interventi 2018".
Nel corso della seduta, è stato poi illustrato il
programma operativo annuale del cinema e audiovisivo
2019. Il presidente Ciacciarelli ha comunicato che il
termine per la proposizione di osservazioni è stato
fissato per le ore 11 di mercoledì 18 luglio 2018.
Seduta n. 5 del 19 luglio 2018 Schema di Deliberazione n. 1 - R.U.REGLAZIO 0285909
(Proposta n. 7774 del 10.05.2018) - decisione n. 11/2018 - Rif. Prot. 206/2018 - concernente: "L.R. n. 13 del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle
modalità di funzionamento e dei compiti dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della
57
DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo";
Schema di Deliberazione n. 8 - R.U.REGLAZIO 0363976 (Proposta n. 9359 del 07.06.2018) - decisione n. 19/2018 - Rif. Prot. 284/2018 - concernente: "L.R. 29
dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma Operativo Annuale degli Interventi 2018".
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO VIA LIBERA AL PROGRAMMA 2019 PER IL CINEMA E
L'AUDIOVISIVO
19/07/2018 - La quinta commissione consiliare
permanente, Cultura, spettacolo, sport e turismo,
presieduta da Pasquale Ciacciarelli (FI), ha dato parere
favorevole allo schema di deliberazione n. 9 della Giunta
regionale, concernente il programma operativo annuale
del cinema e dell’audiovisivo 2019, e allo schema di
deliberazione n. 13, relativo al calendario delle iniziative
e delle manifestazioni di promozione turistica in Italia e
all’estero del secondo semestre 2018 e alla
programmazione per gli anni 2019 e 2020.
Cinque le osservazioni al programma del cinema e
dell’audiovisivo 2019 approvate, presentate dal
presidente della commissione Ciacciarelli e dalla
consigliera Laura Corrotti (Lega). Il programma, che ora
tornerà in Giunta per il varo definitivo, individua gli
interventi ritenuti prioritari, da realizzare da parte della
direzione regionale competente, per i quali vengono
definiti gli indirizzi in tema di beneficiari, priorità e
tempi di realizzazione, modalità e criteri di concessione
degli aiuti, nonché le risorse strumentali necessarie. E
proprio a proposito di quest’ultimo aspetto, lo schema di
58
delibera prevede per il programma operativo annuale
2019 uno stanziamento a carico del bilancio regionale di
11.743.000 euro.
E’ la legge regionale n. 2/2012 a far sì che la Regione
Lazio provveda alla promozione e alla valorizzazione
della cultura cinematografica e audiovisiva, in quanto,
come si legge nel programma, è “strumento dell’identità
regionale nella più ampia e differenziata identità
europea”. A tale fine la Regione interviene nella
realizzazione e nel sostegno di progetti, presentati da
enti pubblici o privati, rivolti alla produzione
cinematografica e dell’audiovisivo, alla conservazione,
alla promozione e alla diffusione del cinema e del
patrimonio audiovisivo con contributi a fondo perduto,
assegnati a seguito di appositi avvisi pubblici.
Invece, con lo schema di deliberazione della Giunta n.
13, approvato all’unanimità dalla quinta commissione,
si intende varare il calendario delle iniziative e delle
manifestazioni nazionali e internazionali di particolare
rilevanza per la promozione turistica che si svolgeranno
nel secondo semestre 2018, a partire da settembre. La
Regione Lazio sarà presente in dodici occasioni, anche
con la partecipazione degli operatori interessati. Si va
dal Salone del gusto di Torino (20-24 settembre) alla
Borsa mediterranea del turismo di Paestum (15-19
novembre), passando per l’Italian Film Festival di
Berlino (7-11 novembre), tanto per citare alcuni
appuntamenti.
La delibera contiene anche la pianificazione del
programma delle manifestazioni per l’anno 2019 e 2020,
59
la cui partecipazione potrà essere concordata con Enit e
Unioncamere Lazio e Roma Capitale. La disponibilità
finanziaria prevista è pari a 750 mila euro nel triennio
2018-2020, “nelle more di eventuali incrementi delle
risorse finanziarie per le annualità 2019 e 2020”, come
si legge nello schema di delibera della Giunta.
Incrementi auspicabili anche per le consigliere della
quinta commissione le quali, prima del voto, hanno
ascoltato la dirigente regionale della promozione agenzia
turismo, Flaminia Santarelli.
60
COMMISSIONE VI - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti
Presidente: Fabio Refrigeri (Pd)
Audizione del 3 luglio 2018
Odg: Audizione sulle "Tratte ferroviarie ex concesse". Invitati: Mauro Alessandri, assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità; Linda Meleo,
assessora capitolina alla Città in movimento; Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità di Roma
Capitale.
SINTESI Le ferrovie concesse sono ridimensionate da tempo e
ormai trasformate in ferrovie regionali con infrastrutture
affidate a specifici gestori ed esercizio affidato
generalmente a imprese ferroviarie tramite contratti di
servizio. Per alcune tratte, si considera la possibilità di
cessione di parte della Regione Lazio a favore del
Comune di Roma Capitale.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
FERROVIE EX CONCESSE: INTESA TRA REGIONE E COMUNE PER LA CESSIONE DELLA ROMA
GIARDINETTI
03/07/2018 - Prende sempre più corpo l’ipotesi di una
cessione della linea Roma Giardinetti, una delle tre
ferrovie ex concesse, dalla Regione Lazio a Roma
61
Capitale. Si tratterà solo di definire tempi e modi del
passaggio di proprietà. E’ questo l’esito dell’audizione
tenuta oggi nella sesta commissione – Lavori pubblici,
infrastrutture, mobilità, trasporti – del Consiglio
regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd),
alla quale hanno partecipato Mauro Alessandri,
assessore regionale alla Mobilità, Linda Meleo, assessora
capitolina alla Città in movimento, Enrico Stefàno e
Pietro Calabrese, rispettivamente presidente e
vicepresidente della commissione mobilità di Roma
Capitale.
Tutti hanno espresso parere favorevole all’ipotesi della
cessione della tratta ferroviaria gestita da Atac insieme
alle altre due linee delle ferrovie ex concesse: la Roma
Lido e la Roma Viterbo. Su queste ultime due tratte,
invece, ci sarà un’ulteriore approfondimento, visto che il
Governo le ha inserite nel decreto 50/2017 tra le linee
ferroviarie di interesse nazionale.
“Trovo veramente corretto, vista la strategicità di queste
linee che ricadono interamente nel territorio urbano, che
vengano passate di proprietà a Roma Capitale”, così ha
esordito l’assessora Meleo in apertura di audizione, con
riferimento alla Roma Giardinetti e alla Roma Lido. “Per
quanto riguarda la Giardinetti, poi, abbiamo anche dei
progetti per il futuro, vogliamo realizzare un
prolungamento fino al policlinico di Tor Vergata”, ha
aggiunto Meleo.
Auspicando tempi rapidi per l’operazione, l’assessora
capitolina ha ricordato che la “valorizzazione di questa
62
tratta è già stata inserita tra i punti fermi del Pums
(piano urbano della mobilità sostenibile), che sarà
varato tra la fine dell'anno e l'inizio dell'anno prossimo”.
Meleo ha anche auspicato la cessione della Roma Lido,
“da trasformare in una vera e propria metropolitana che
possa sfruttare anche la linea B1 per arrivare
direttamente da Ostia a Montesacro”.
Sulla Roma Giardinetti, anche l’assessore Alessandri si
è dichiarato favorevole alla cessione: “Rispetto alla
Roma-Giardinetti – ha detto – riteniamo che si debba
procedere, per le caratteristiche della linea, del servizio
e, non ultimo, per le prese di posizione del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, che ci dice che entro
la prima metà del 2019 si ritiene che la Roma-
Giardinetti abbia le caratteristiche per essere
trasformata in linea tranviaria. Disponibile
all’immediata cessione, mettiamoci intorno a un tavolo e
definiamola”.
Riguardo alle altre due linee, l’assessore regionale ha
ricordato il quadro legislativo e normativo entro il quale
ci si muove, con particolare riferimento al sedime e alla
infrastruttura, fissato dal decreto legislativo n.50 del
2017, convertito in legge nello stesso anno, e un decreto
interministeriale successivo. Con tali atti, ha spiegato
Alessandri, il Governo ha inserito le linee Roma Lido e
Roma Viterbo all’interno di una serie di ferrovie di
interesse nazionale, che restringerebbe i margini di
manovra di Regione e Comune perchè ne affida la
gestione a Rfi. Su questi temi, inoltre, l’assessore ha
63
chiesto anche il coinvolgimento della Città
metropolitana.
Alessandri, infine, rispondendo a una sollecitazione di
Meleo, ha ribadito anche oggi che, riguardo alla futura
aggiudicazione del servizio, l’avviso di procedura non
pregiudica nessuna soluzione, ivi compreso
l’affidamento diretto.
Favorevoli alla cessione della Roma Giardinetti anche
tutti i consiglieri regionali intervenuti oggi alla
discussione, molti dei quali hanno invitato gli assessori
ad approfondire le questioni relative agli investimenti e
ai progetti da attivare per il miglioramento del servizio.
Antonello Aurigemma (FI) ha invitato a considerare il
ruolo di Atac anche per il futuro affidamento, nell'ottica
di una pianificazione integrata della mobilità. Ha
auspicato la presentazione di una proposta di legge che
perfezioni la cessione delle linee urbane delle ferrovie ex
concesse. Sull'affidamento diretto del servizio ha
espresso dubbi Alessandro Capriccioli (+Europa
Radicali), favorevole piuttosto a una gara. Devid Porrello
(M5s) ha sottolineato la progettualità che Roma Capitale
ha sulle linee oggetto dell'audizione, con riferimento
all'implementazione del servizio. Su questo punto,
Eugenio Patanè (Pd) ha richiamato l'attenzione sulla
pianificazione che, in cambio della cessione della
proprietà a Roma Capitale, deve a suo avviso restare
interamente alla Regione Lazio, attraverso un'agenzia di
mobilità unica. Emiliano Minnucci (Pd) ha posto
l'attenzione sulle capacità di investimento e di
miglioramento della qualità del servizio, auspicando in
64
tal senso un coinvolgimento di Rfi, definita "un grande
campione nazionale pubblico".
Il dibattito sulle ferrovie ex concesse è nato a seguito
dell’approvazione della mozione n. 24 del 7 giugno 2018,
primo firmatario Devid Porrello (M5s), con la quale il
Consiglio regionale nella seduta del 20 giugno ha
impegnato il presidente e la Giunta regionale a valutare
la cessione a Roma Capitale delle ferrovie ex concesse di
proprietà regionale: Roma-Lido, Roma-Viterbo e Roma-
Giardinetti. La discussione si è spostata poi in sesta
commissione, dove già nella seduta del 26 giugno
l’assessore Alessandri aveva fatto il punto sulla
situazione delle ferrovie ex concesse. Con l’audizione di
oggi dei rappresentanti di Roma Capitale la questione è
entrata nel vivo e presumibilmente subirà un’ulteriore
accelerazione prima dell’estate, visto che Alessandri, in
chiusura di audizione, ha invitato l’assessora Meleo a
rivedersi il 24 luglio o il 9 agosto.
Seduta n°4 del 10 Luglio 2018
Odg: Schema di deliberazione n. 11 del 26.06.2018 concernente Contributo finanziario straordinario al comune di Riofreddo (Roma) e al comune di Rieti, a
valere sull'esercizio finanziario 2018, ai sensi dell'art. 8 dello Statuto della Regione Lazio.
SINTESI
Lo S.D. n. 11 fa riferimento alla L.R. 14/2008, che
stabilisce, ove previsto dalla legislazione vigente, per
motivi di urgenza o problematiche locali e sociali, la
Regione può concedere contributi straordinari. In questo
caso si tratta di fondi per l’acquisto di container da
65
adibire ad aule scolastiche (Riofreddo) e l’adeguamento
e riqualificazione dello stadio “centro d’Italia – Manlio
Scopigno” (Rieti) in vista della partecipazione della
squadra di calcio al campionato di Serie C.
Audizione del 10 luglio 2018 Odg: Audizione con i comitati dei pendolari della Triplice Intesa in merito alle ferrovie ex concesse Roma Lido,
Roma Civita Castellana Viterbo e Roma Giardinetti.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DDEL CONSIGLIO
VIA LIBERA IN SESTA COMMISSIONE A CONTRIBUTO DI 300MILA EURO PER STADIO RIETI
10/07/2018 - La commissione Lavori pubblici,
infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio
regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd),
ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di
delibera di Giunta che concede due contributi finanziari
straordinari per un totale di 380mila euro. Il primo, di
300mila euro, è assegnato al Comune di Rieti per
adeguare lo stadio alle norme previste dalla
partecipazione al campionato di calcio di serie C. Il
secondo, di 80mila euro, va al comune di Riofreddo
(Rm), per l’acquisto di container a uso scolastico. Il
provvedimento, illustrato oggi in commissione
dall’assessore Mauro Alessandri, torna in Giunta
regionale per l’approvazione definitiva.
Al comune di Rieti viene dunque concesso un
finanziamento fino a 300mila euro per interventi di
66
riqualificazione dello stadio “Centro d’Italia – Manlio
Scopigno”. L’adeguamento si è reso necessario a seguito
della promozione in serie C della società “Football club
Rieti”, perché le normative dalla Lega calcio richiedono
una serie di prescrizioni per poter ospitare partite in
questa categoria. I principali lavori da effettuare
riguardano: il rifacimento dell’impianto di
videosorveglianza; la realizzazione di zone di pre-
filtraggio delle tifoserie; l’installazione di tornelli per il
controllo identificativo; il rifacimento della recinzione
esterna allo stadio da adeguare alle normative europee;
la modifica dei presidi antincendio all’interno delle
tribune e delle curve. In caso di mancato adeguamento
dell’impianto, il Football club Rieti sarebbe costretto a
giocare le partite interne a porte chiuse oppure in
campo neutro.
Al comune di Riofreddo, invece, il contributo di 80mila
euro servirà per acquistare container per uso scolastico.
A seguito di una verifica della vulnerabilità sismica
dell’edificio scolastico comunale a inizio 2018, infatti, il
plesso è stato dichiarato chiuso e sono state avviate le
procedure per il ripristino dell’agibilità. Si è deciso di
partecipare a un bando per l’adeguamento sismico, ma
non si farebbe in tempo a risolvere il problema per
l’inizio del prossimo anno scolastico. Per questo motivo,
il sindaco, non avendo altre strutture comunali da
destinare alle attività scolastiche, ha chiesto alla
Regione Lazio un contributo straordinario per l’acquisto
di container a uso scolastico al fine di garantire la
regolarità del servizio a circa 120 alunni, provenienti
anche dai comuni limitrofi.
67
Presenti alla seduta, oltre al presidente Refrigeri, i
consiglieri: Gino De Paolis (Lista Zingaretti), Devid
Porrello (M5s), Orlando Angelo Tripodi (Lega), Eugenio
Patanè e Marietta Tidei (Pd).
Seduta n°5 del 30 luglio 2018 Odg: Elezione del vicepresidente.
Audizione del 30 luglio 2018
Odg: Audizione sul tema delle ferrovie ex concesse e sulla situazione del gestore Atac sui lavori delle stazioni. Invitati: avv. Gianrico Cianconi, in rappresentanza
dell'impresa Icem srl; avv. Francesco Arangio, in rappresentanza dell'impresa Italiana Costruzioni spa; dott. Gerardo Brindisi, in rappresentanza dell'Ati
Consorzio Integra-Donati.
SINTESI
La Commissione elegge uno dei due vicepresidenti in
sostituzione del consigliere Adriano Palozzi
dimissionario.
(Per le ferrovie ex concesse vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
FERROVIE EX CONCESSE: IN SESTA COMMISSIONE
LE IMPRESE CREDITRICI PER I LAVORI ALLE STAZIONI
30/07/2018 - La sesta commissione del Consiglio
regionale del Lazio (Lavori pubblici, infrastrutture,
mobilità, trasporti), presieduta da Fabio Refrigeri (Pd) ha
incontrato oggi in audizione i rappresentanti delle
imprese che hanno effettuato lavori nelle stazioni delle
ferrovie ex concesse per i quali vantano crediti per
68
milioni di euro, pagamenti sospesi dopo la procedura di
concordato che ha riguardato il gestore Atac. Hanno
chiesto di trovare una soluzione per risolvere una
questione che sta provocando gravi problemi di bilancio,
con ripercussioni anche sui livelli occupazionali delle
imprese. Dopo l’audizione degli interessati – richiesta
dal consigliere Eugenio Patanè (Pd) – e dopo gli
interventi dei consiglieri regionali, l’assessore regionale
Mauro Alessandri, titolare della delega alla mobilità, ha
chiesto di riaggiornare l’incontro in tempi brevi, per
consentire agli uffici di fornirgli un quadro più puntuale
della situazione.
In apertura di seduta, Patanè ha spiegato i motivi della
richiesta dell’audizione. “L’esigenza nasce dal fatto che
le ferrovie ex concesse sono di proprietà della Regione –
ha detto – seppur gestite da Atac. E questa gestione sta
creando molti problemi, innanzitutto alla funzionalità
dei beni strumentali delle concesse, proprio perché i
lavori non vanno avanti, per la fase concordataria che
ha coinvolto Atac. Questo problema riguarda sia i
cittadini che usufruiscono del servizio sia i lavoratori e
le imprese che hanno sospeso i lavori perché si trovano
in grosse difficoltà, in quanto non vengono pagate”.
Patanè ha chiesto quindi di conoscere la situazione allo
stato attuale sia dal punto di vista della operatività delle
società e sia per quanto riguarda il modo di sbloccare i
pagamenti.
Sono poi interventi i rappresentanti di tre soggetti che
hanno effettuato lavori non completamente pagati:
69
Italiana Costruzioni spa; Icem srl; l'Ati Consorzio
Integra-Donati.
L’assessore Alessandri ha precisato che c’è una
corrispondenza in atto tra la Regione e i soggetti
interessati e che sono in corso anche alcuni
avvicendamenti nelle direzioni regionali, per cui ha
chiesto alla commissione di riaggiornare l’audizione in
modo da avere un’istruttoria più puntuale e dettagliata
sullo stato delle cose.
Rinviata la seduta ordinaria della commissione con
all’ordine del giorno l’elezione del vicepresidente in
sostituzione del dimissionario Adriano Palozzi. Intanto,
con decreto del presidente del Consiglio Daniele Leodori,
Antonello Aurigemma (FI) è stato nominato membro
della commissione proprio al posto di Palozzi.
Oltre a Refrigeri, Patanè e Aurigemma, hanno
partecipato alla seduta i consiglieri: Gino De Paolis e
Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti); Devid
Porrello e Valerio Novelli (M5s); Fabrizio Ghera (FdI).
70
COMMISSIONE VII- Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare
Presidente: Giuseppe Simeone (FI)
Audizione n°3 del 2 luglio 2018
Odg: Audizione con i direttori generali del Policlinico Tor Vergata, del Policlinico Umberto I, dell'IRCCS INMI
"Spallanzani" e dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e Toscana.
Audizione n°4 del 2 luglio 2018
Odg: Audizione con i direttori generali delle ASL di Frosinone, Viterbo, Latina, Rieti e dell'Ares 118.
SINTESI Le audizioni in oggetto servono a focalizzare l’attuale
situazione degli istituti di ricerca e cura, delle strutture
universitarie e quella delle Aziende sanitarie regionali,
per analizzare le criticità e le esigenze secondo quanto
riferito dai direttori generali. Oltre alle risorse umane e
alla gestione economico-patrimoniale, si intende
affrontare in modo dettagliato ciò che riguarda i pronto
soccorso e la gestione delle liste d’attesa, nonché
l’operatività dell’Ares 118.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
TERZO E QUARTO GIRO D'AUDIZIONI SULLA SANITÀ LAZIALE
71
02/07/2018 - Scarsità numerica di personale, scarso
appeal delle province e quindi difficoltà a reperire
specialisti disposti ad accettare posti nei presidi sanitari
lontani dalla capitale. Questo il denominatore comune
del terzo giro di audizioni della settima commissione
consiliare permanente, Sanità, politiche sociali,
integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da
Giuseppe Simeone, che si è svolto oggi con i vertici delle
Asl di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e dell’Ares 118.
Dopo le due precedenti audizioni con l’assessore alla
Sanità e integrazione sociosanitaria, Alessio D’Amato, e
direttori generali delle Asl della capitale, la settima
commissione ha ascoltato oggi Luigi Macchitella,
commissario straordinario della Asl di Frosinone,
Giorgio Casati, direttore generale della Asl di Latina,
Marinella D’Innocenzo, direttrice generale della Asl di
Rieti, Daniela Donetti, direttrice generale della Asl di
Viterbo, e Maria Paola Corradi, direttrice generale del
servizio di emergenza Ares 118.
Il focus degli interventi è stato centrato su due temi
principali: i pronto soccorso e la gestione delle liste
d’attesa. Tra le carenze maggiormente riscontrate, la
vetustà di certe apparecchiature e la necessità di un
ammodernamento tecnologico. Tuttavia, non sono state
rappresentate drammaticità particolari per le liste
d’attesa, se non per determinate apparecchiature.
È emersa la necessità di dare avvio a una nuova
stagione di concorsi pubblici, per dare nuova linfa vitale
alle piante organiche degli ospedali e dei pronto
soccorso, ed è stata accolta con favore la legge regionale
72
approvata la scorsa settimana dal Consiglio regionale
che pone fine al ricorso di graduatorie concorsuali
vecchie anche di quindici anni che non sono più in
grado di garantire un ricambio adeguato del personale.
Si va dai 120 pensionamenti previsti quest’anno nella
Asl di Frosinone all’Ares 118 che opera con 1.780
dipendenti, a fronte di un fabbisogno di oltre
quattromila unità. C’è poi il problema dello scarso
appeal di certe sedi. “I medici preferiscono andare più
vicini a Roma”, ha detto la direttrice generale della Asl di
Rieti, D’Innocenzo, la quale ha riferito delle difficoltà a
reperire specialisti in alcune discipline come la
neuropsichiatria infantile. “In tema di reclutamento– ha
dichiarato il direttore generale della Asl di latina, Casati
– il 2019 sarà un anno che potremo guardare in una
prospettiva positiva”.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti con domande e
osservazioni alcuni consiglieri regionali: Loreto Marcelli
(M5s), Mauro Buschini (Pd), Chiara Colosimo (FdI),
Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia), Enrico Panunzi
(Pd), Davide Barillari (M5s). Quest’ultimo, in particolare,
ha sollevato la questione dello spreco di risorse del
servizio di elisoccorso fornito da una società esterna. Ciò
facendo ha offerto l’opportunità alla direttrice di Ares
118, Corradi, di spiegare che, dopo cinque gradi di
giudizio, saranno recuperati ben 26 milioni di euro di
spesa erroneamente pagati dalle precedenti gestioni.
I policlinici universitari, lo “Spallanzani” e l’Istituto
zooprofilattico
73
Nel secondo ciclo di audizioni del pomeriggio, sono stati
ascoltati anche i direttori del Policlinico Tor Vergata, del
Policlinico “Umberto I”, dell’Istituto di ricovero e cura a
carattere scientifico “Spallanzani” e dell’Istituto
zooprofilattico Lazio e Toscana. I rapporti con le
rispettive strutture universitarie di riferimento e in
generale con le esigenze della ricerca, quindi, sono state
soprattutto al centro degli interventi.
Il direttore generale del Policlinico Tor vergata, Tiziana
Frittelli, ha riferito di una realtà che dalla sua nascita
nel 2000 ha compiuto grandi progressi, pur insistendo
in una zona dal bacino molto popoloso (850mila
abitanti). Il direttore di “Tor Vergata” ha negato di avere
problemi con la struttura universitaria, dicendo che
piuttosto le criticità nascono dalla programmazione
nazionale. Pronto soccorso messo in sicurezza, tempi di
attesa ridotti, quattro hub di alta specialità e deficit
ridotto di un terzo nel quadriennio di gestione sono i
fiori all’occhiello della struttura, secondo il suo direttore.
Invece Vincenzo Panella, direttore generale da sei mesi
dell’”Umberto I”, ha riferito che i costi principali della
struttura da lui diretta, il cui deficit è tra i maggiori del
Lazio insieme a quello del San Camillo, sono dovuti
appunto alla sua natura di policlinico universitario, che
rende particolarmente gravoso il costo del personale,
buona parte del quale inoltre è esternalizzato (800 su
5400 circa). Altro servizio da reinternalizzare, a suo
avviso, sarebbe il sistema informativo. Panella ha
ricordato però che il protocollo di intesa tra La Sapienza
e Regione è in dirittura di arrivo e, per restare in tema di
74
buone notizie, che la ristrutturazione della struttura ha
ormai completato il suo iter amministrativo, quindi a
breve avranno inizio i lavori, in conseguenza dei quali
molte cose miglioreranno, ad esempio, con riferimento a
Ematologia, un’eccellenza del policlinico, che sarà
portata dentro le mura della struttura.
Lo “Spallanzani” è invece istituto di ricovero e cura a
carattere scientifico, con un “meno 19 milioni” come
risultato dell'ultimo bilancio. Trapianto di fegato e di
rene sono due specialità della struttura ed eccellenze a
livello regionale. Hub delle malattie infettive, questo
ospedale è in fase di riorganizzazione dei servizi, messa
in atto in questa gestione, ha riferito il direttore generale
Marta Branca, coadiuvata nel suo intervento dai
direttori sanitario e amministrativo. Aperto il 22 febbraio
l'ambulatorio ad accesso prioritario, che va a migliorare
ulteriormente la situazione già buona delle liste di
attesa, decongestionando i pronti soccorso. Il direttore
ha negato che ci sia personale medico in uscita dalla
sua struttura.
Ha concluso il giro delle audizioni il direttore dell'istituto
zooprofilattico Lazio e Toscana (uno dei dieci in Italia),
Ugo Della Marta il quale ha riferito dei compiti di rilievo
nazionale e dei servizi di eccellenza svolti dall’Istituto nel
settore degli ogm e degli antibiotici utilizzati in
zootecnia. Una sede centrale in via Appia e più sedi
periferiche, questa l’articolazione territoriale dell’Istituto,
che si è impegnato, a detta del suo direttore, nella
stabilizzazione del precariato, che incideva per circa un
quarto sul totale del personale. Il bilancio si impernia su
75
un fondo di provenienza statale e sui progetti a cui
l'Istituto lavora. Ruolo di tutela del consumatore e delle
produzioni agro-alimentari è quindi quello dell’Istituto,
soggetto a puntuale controllo del proprio operato.
Presenti a queste audizioni i consiglieri Antonello
Aurigemma (Forza Italia), Davide Barillari e Loreto
Marcelli (M5s), Michela Di Biase (Pd) e Massimiliano
Maselli (NcI).
Audizione n°5 del 3 luglio 2018
Odg: Audizione per la relazione programmatica dell'assessore alle politiche sociali e welfare, Alessandra
Troncarelli.
SINTESI La relazione programmatica tiene conto di quanto
prescritto dalla L.R. 11/2016, e dal sistema integrato
che da essa scaturisce. Incentrato sui livelli essenziali
delle prestazioni sociali nel territorio, si basa sui principi
di cooperazione e promozione della cittadinanza sociale
ed è volto a garantire il pieno rispetto dei diritti nonché
il sostegno delle persone, delle famiglie, delle formazioni
sociali e delle responsabilità dei soggetti istituzionali e
sociali per la costruzione di una comunità solidale.
In questo ambito, la Regione e gli enti locali sono tenuti
a realizzare il sistema integrato che deve garantire i
livelli di prestazioni fissati nella programmazione
regionale consentendo il pieno esercizio del diritto
soggettivo riconosciuto dalla legge.
76
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
POLITICHE SOCIALI E WELFARE: L'ASSESSORA TRONCARELLI IN AUDIZIONE
03/07/2018 - La settima commissione consiliare
permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione
sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone
(FI), si è riunita oggi in audizione, per la relazione
programmatica dell'assessora alle Politiche sociali e
welfare, Alessandra Troncarelli, la quale ha esordito
ricordando gli strumenti offerti dalla legge regionale
11/2016 (“Sistema integrato degli interventi e dei servizi
sociali della Regione Lazio”).
La legge 11/2016 prevede un’organizzazione dei servizi a
livello locale, nella quale i comuni svolgono un ruolo
centrale, i Pua, vale a dire i Punti unici di accesso alle
prestazioni sociali socio-sanitarie e sanitarie con
continuità assistenziale, nei quali viene effettuata una
valutazione multidisciplinare; il piano sociale regionale
che ha tra gli obbiettivi il contrasto alla povertà. Tra gli
altri obbiettivi: l’eliminazione dell’esclusione sociale di
anziani e disabili, anche attraverso contributi a
familiari, per evitare il ricovero; le iniziative per il “Dopo
di noi”, volte a garantire un futuro ai disabili anche
dopo la scomparsa dei genitori; l’osservatorio sulla
disabilità; il sostegno alla genitorialità, anche con la
creazione di centri adozioni.
L’assessora Troncarelli ha riferito che la Regione Lazio
ha chiesto un finanziamento di 23 milioni di euro per
abbattere il costo delle rette degli asili nido delle famiglie
77
con più bambini e si è soffermata sul tema della
dipendenza dal gioco d’azzardo, piaga sociale sulla quale
è previsto un piano da 14,5 milioni di euro, in gran
parte finanziato con fondi statali. Su quest’ultimo
punto, Troncarelli ha annunciato modifiche alla legge
regionale 5/2013, “Disposizioni per la prevenzione e il
trattamento del gioco d'azzardo patologico (GAP)”, volte a
dare maggiori poteri ai comuni nel disincentivare
l’istallazione di nuove slot machine e centri per il gioco
del lotto e a garantirne una distanza minima da luoghi
sensibili, come scuole e centri anziani. Troncarelli ha
parlato anche delle novità in tema di Terzo settore, a
seguito della riforma introdotta dal Dlgs 117/2017, con
la quale è introdotto il Registro unico nazionale in luogo
degli albi regionali, dei progetti attivi per l’immigrazione.
Troncarelli ha annunciato anche iniziative sull’autismo,
sulla diagnosi ma anche per l’inclusione lavorativa.
Tema quest’ultimo che ha trovato riscontro nel corso del
dibattito: Chiara Colosimo (FdI) ha riferito alla
commissione di aver depositato un’apposita proposta di
legge a sua firma che ha ottenuto subito il favorevole
accoglimento di Enrico Panunzi (Pd) il quale ha
sottolineato quanto un figlio autistico rappresenti una
notevole emorragia in termini economici, per i genitori,
tale da necessitare un aiuto pubblico.
Nel corso del dibattito, Marta Bonafoni (Lista Zingaretti)
ha posto l’accento sui temi dell’immigrazione e dei rom,
e ha sollecitato progetti volti a contrastare la tratta degli
esseri umani, Paolo Ciani (Centro Solidale) ha
sottolineato il grande compito dell’integrazione socio-
78
sanitaria che la Regione si trova a dover affrontare,
Michela Di Biase si è soffermata sul tema dell’usura,
tema strettamente correlato al gioco d’azzardo, per il
quale Davide Barillari (M5s) ha sollecitato numeri e dati
sull’impatto sanitario.
Audizione n°7 del 9 Luglio 2018 Odg: Audizione sulla chiusura del primo soccorso di Anagni e istituzione del Pat h 24 presso il presidio ex
ospedaliero di Anagni.
SINTESI
Ad Anagni chiude il Punto di Primo intervento che viene
rimpiazzato da un presidio ambulatoriale territoriale
(Pat). A partire dal 15 luglio, nel vecchio ospedale, ci
sarà il Pat e non più il punto di primo soccorso. Al
presidio di pronto intervento (Ppi) di Anagni si rivolgono
attualmente pazienti con codici bianchi e verdi, mentre i
casi più gravi saranno trasferiti in ambulanza al pronto
soccorso di Frosinone. Ora, con la chiusura del Ppi e la
sostituzione con un Pat (articolato su 24 ore giornaliere)
sembra destinato a ridursi il numero di criticità per cui i
pazienti potranno rivolgersi all’ex nosocomio anagnino,
senza trasferte nel capoluogo. Nei Pat saranno accolti
pazienti con problemi trattabili semplicemente in
ambulatorio da un medico di medicina generale e
pertanto non necessari di ricorso al pronto soccorso.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SANITÀ, PER ANAGNI PROPOSTA LA SOSPENSIONE
DELLA CHIUSURA DEL PPI
09/07/2018 - La commissione Sanità del Consiglio
regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone
79
(Forza Italia), ha elaborato una nota in cui si esprime la
richiesta di sospensiva della delibera del commissario
straordinario della Asl di Frosinone, Luigi Macchitella,
che dal prossimo 15 luglio avrebbe determinato la
trasformazione del punto di primo intervento (Ppi) di
Anagni in presidio ambulatoriale territoriale (Pat).
Una ulteriore "deminutio" dei servizi in caso di
emergenza, dopo la chiusura nel 2012 dell'ospedale
della Città dei Papi; una decisione definita "scellerata"
dal sindaco Daniele Natalia, ricevuto oggi in audizione
dalla settima commissione della Pisana, accompagnato
dai primi cittadini di un comprensorio che totalizza
ottantamila abitanti e che attualmente afferisce
all'ospedale di Frosinone per i codici gialli e rossi.
"Non cambierebbe nulla con l'istituzione del Pat - è stata
la posizione espressa dal commissario dell Asl,
Macchitella - perché già ora, il Pip di Anagni tratta
unicamente codici bianchi e verdi, quelli meno gravi, e
con numeri non certo enormi, visto che per il 2017
parliamo di quattromila accessi, circa undici al giorno.
Per i casi più gravi, ora come in futuro, i mezzi del 118
si dirigeranno direttamente verso il capoluogo".
Il Pat è pensato per continuare ad accogliere ad Anagni
unicamente pazienti con problemi trattabili in
ambulatorio da un medico di medicina generale
opportunamente formato. Per Macchitella, resterebbero
inalterati gli altri servizi attualmente erogati dal
presidio; in audizione si è anzi parlato di un
ampliamento dei posti letto a degenza infermieristica e
dell'acquisto di una nuova Tac (per il corretto
80
funzionamento della quale è necessario però reperire
radiologi, secondo quanto riferito dal commissario
straordinario stesso).
Su posizioni diametralmente opposte i sindaci del
comprensorio, che invece scommettono sul ripristino di
reparti di eccellenza come quello di chirurgia urologica,
con conseguente riattivazione del pronto soccorso di
Anagni, a supporto anche di importanti fabbriche che
insistono sul territorio. L'audizione, richiesta dal
vicepresidente Loreto Marcelli (M5s), si è quindi
conclusa con l'elaborazione di una nota indirizzata
all'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, e al
commissario ad acta, Nicola Zingaretti, per favorire
l'avvio di un tavolo tecnico-istituzionale per
comprendere le esigenze del territorio in questione e
individuare le soluzioni da mettere in atto per garantire
il diritto alla salute.
A sostenere l'atto, insieme a Simeone e Marcelli, l'altro
vicepresidente Paolo Ciani (Cs) e le consigliere Sara
Battisti (Pd) e Chiara Colosimo (Fdi).
Audizione n°8 del 10 Luglio 2018
Odg: Audizione sul DCA n. 275/18:"Fondazione Santa Lucia-revoca ex art. 21quinquies L. 241/1990 ed ex art. 8 quater comma 8 D.Lgs. 502/1992 dell'accreditamento
dei posti codice 75 in eccesso rispetto al fabbisogno regionale individuato con DCA 377/16 e contestuale
richiesta alla fondazione s. Lucia di adesione alla proposta riconversione".
81
SINTESI
La questione affrontata in audizione riguarda il
lamentato dimezzamento dei fondi assegnati all’istituto
di neuroriabilitazione. Secondo la Giunta regionale
invece, si tratta di una rimodulazione “nel pieno rispetto
del fabbisogno, calcolato peraltro con parametri
superiori a quelli nazionali”.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IRCCS SANTA LUCIA, LA VERTENZA CON LA REGIONE APPRODA IN COMMISSIONE SANITÀ
10/07/2018 - In commissione Sanità del Consiglio
regionale del Lazio si è tenuta una audizione, richiesta
dai capigruppo del centrodestra Antonello Aurigemma
(Fi), Stefano Parisi (Lazio 2018), Angelo Tripodi (Lega),
Fabrizio Ghera (Fdi) e Massimiliano Maselli (Nci) sul
recente decreto firmato da Nicola Zingaretti in qualità di
commissario ad acta e riguardante l'Irccs Santa Lucia
(Dca n. 275 del 4 luglio 2018).
In particolare, gli esponenti di opposizione lamentano,
così come i vertici della Fondazione presenti all'incontro,
un "dimezzamento di fatto del budget assegnato ad una
struttura di eccellenza nel campo della riabilitazione,
con la conseguenza di seri problemi agli oltre duemila
pazienti che vengono a curarsi nel centro di via
Ardeatina da ogni parte d'Italia". Il Santa Lucia è un
ospedale privato specializzato in neuroriabilitazione,
riferimento nazionale per la cura dei postumi di ictus,
coma, lesioni del midollo spinale, malattie
neurodegenerative.
82
A illustrare il decreto è intervenuto l'assessore alla
Sanità, Alessio D'Amato, per il quale si tratta di una
"rimodulazione operata nel pieno rispetto del
fabbisogno, calcolato peraltro con parametri superiori a
quelli nazionali. L'avvio del procedimento - ha aggiunto -
era partito già due anni fa ed è importante per far
rientrare l'attività del Santa Lucia in un quadro di regole
certe per entrambe le parti". Motivo del contendere è il
codice 75 relativo a posti letto ordinari di alta specialità
neuroriabilitativa. Un codice che dà diritto alla struttura
interessata a una delle tipologie di rimborso più alte per
posto letto previste all'interno del rapporto tra Regioni e
Irccs. D'Amato ha spiegato che in passato il Santa Lucia
si era visti classificati come "codice 75" la quasi totalità
dei propri posti letto, a differenza di quanto viene
accordato in altre strutture simili presenti nel Lazio e
nel resto del Paese. Il decreto Zingaretti, quindi,
andrebbe nella direzione di riparametrare i rimborsi
spettanti alla Fondazione in base ai volumi di attività
svolta e al fabbisogno calcolato, classificando come
"codice 75" 116 posti letto sui 320 totali e classificando
come "codice 56" (recupero e riabilitazione funzionale)
162 posti letto, e "codice 28" (Unità Spinale Unipolare) i
restanti 42. Per i vertici dell'Irccs questo nuovo assetto
significherebbe "abbandonare ogni anno alla loro sorte
oltre 1.500 pazienti per l'assolta impossibilità di curarli
adeguatamente".
"Il Consiglio di Stato, tra l'altro - ha però ricordato
D'Amato - con sentenza pubblicata lo scorso 27 giugno,
ha respinto, giudicandolo infondato, il ricorso
presentato dalla Fondazione Santa Lucia contro la
83
Regione Lazio per il riconoscimento automatico
dell’applicazione di un’unica tariffa (quella più alta
codice 75), per tutte le prestazioni erogate all’interno
della struttura, dando così ragione all’Amministrazione
regionale in merito al calcolo delle remunerazioni dovute
facendo applicazione per ciascuna di esse alle normative
vigenti". Un incontro tra le parti è previsto il prossimo
23 luglio. Intanto, all'ordine del giorno della seduta di
Consiglio regionale prevista per domani 11 luglio, è
stata annunciata una mozione per chiedere la
sospensione del decreto oggetto dell'audizione.
Seduta n°3 del 23 luglio 2018 Odg: Determinazioni in merito alla proposta di legge regionale n. 6 "Legge quadro per il governo delle liste di
attesa", primo firmatario il consigliere Davide Barillari (M5s).
Audizione n°11 del 23 luglio 2018 Odg: Audizione con i direttori generali delle aziende
ospedaliere sedi dei centri hub della rete regionale ictus.
SINTESI
Seduta: La pdl n. 6 (d’iniziativa dei consiglieri M5s
Barillari, Corrado, Lombardi, Novelli, Porrello,
Cacciatore, Marcelli, Pernarella, De Vito) intende
prumuovere da parte della Regione un sistema integrato
di governo delle liste d’attesa al fine di garantire a tutti
gli assistiti un accesso equo, responsabile e sostenibile
alle migliori prestazioni sanitarie, in luogo e con una
tempistica adeguati, in conformità con il Piano nazionale
delle liste d’attesa.
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Audizione: quattro sono gli Hub della Rete regionale
ictus: Policlinico Tor Vergata, Ospedale San Camillo-
Forlanini, Policlinico Umberto I e Policlinico A. Gemelli.
Negli ultimi tempi sono incrementati i ricoveri per ictus
acuto e dei trattamenti di trombolisi e trombectomia. Ad
essere maggiormente coinvolti sono gli ospedali
periferici, che si stanno progressivamente attivando per
svolgere trattamenti di trombolisi in sede.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IN COMMISSIONE SANITÀ FOCUS SU LISTE D'ATTESA E RETE REGIONALE ICTUS
23/07/2018 - La commissione Sanità, presieduta da
Giuseppe Simeone (Forza Italia), si è riunita per
determinarsi in merito alla proposta di legge regionale n.
6 "Legge quadro per il governo delle liste di attesa",
primo firmatario il consigliere Davide Barillari (M5s).
Dopo un approfondito dibattito e un confronto con
l'ufficio legislativo del Consiglio regionale e con
l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, si è deciso, alla
ripresa dei lavori di Commissione dopo la pausa estiva,
di lavorare a una risoluzione condivisa, da consegnare al
presidente della Regione. Si cercherà così dì evitare
eventuali conflitti di attribuzione tra una legge regionale
sulle liste d'attesa e le prerogative esclusive del
commissario ad acta in materia di organizzazione e
gestione dei servizi sanitari, che ricomprende
specificamente questa tipologia di intervento.
Tra gli argomenti affrontati dalla proposta presentata
dai Cinquestelle: condivisione delle agende di tutte le
85
strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate, con
il Cup e la Regione; stretta sull'intramoenia e maggiori
investimenti sulla sanità pubblica con aumento di
personale, macchinari, orari e giorni di disponibilità. E
ancora: sistemi di monitoraggio sui risultati
dell'abbattimento dei tempi d'attesa con verifica
dell'operato del direttore generale di ogni Asl; revisione
delle priorità di erogazione delle prestazioni, con tempi
certi, e sanzioni per le strutture che non contribuiscono
a rispettarli.
A seguire, si è tenuta una audizione con i direttori
generali delle aziende ospedaliere sedi dei centri hub
della rete regionale ictus. Si tratta del San Camillo
Forlanini, del Policlinico Tor Vergata, del Policlinico
"Umberto I" e del Policlinico "Gemelli", tutti
rappresentati nell’audizione. Nell’introdurre
quest’ultima, la consigliera Chiara Colosimo (Fratelli
d’Italia) ha spiegato che il carattere di hub di questi
centri è dato dal fatto che essi dovrebbero essere in
grado di garantire un servizio h24 su queste emergenze,
il che è venuto meno nel recente passato in talune
situazioni, a causa di carenze soprattutto di personale.
In effetti è emerso dalla audizione che sia a Tor Vergata,
rappresentata dalla dottoressa Tiziana Frittelli e dal
prof. Roberto Floris, che all’"Umberto I", come riferito dal
dott. Ferdinando Romano, il servizio è attualmente
articolato su 12 ore giornaliere anziché 24 e questa
situazione di emergenza dovrebbe essere superata solo a
metà settembre.
86
Sulla stessa linea il direttore generale del San Camillo
dott. Fabrizio D’Alba e i rappresentanti del "Gemelli",
dott. Andrea Cambieri e prof. Cesare Colosimo. La
principale motivazione di questi problemi di personale
sarebbe nel fatto che la figura professionale di cui
trattasi, quella del neuroradiologo interventista, è di
difficile formazione, come confermato anche dal
rappresentante della direzione regionale intervenuto in
commissione, dott. Luca Casertano. Ma anche il
mancato adeguamento delle retribuzioni e carichi di
lavoro molto pesanti contribuirebbero a spingere il
personale sanitario specializzato verso l’ambito privato,
è stato aggiunto. La ricetta potrebbe essere, è stato
quindi proposto, bandire borse specifiche per questa
peculiare figura medica.
Tra i consiglieri presenti all'audizione, Antonello
Aurigemma (Forza Italia) ha lamentato le carenze della
relazione presentata dalla Giunta sul tema, che a suo
avviso “elude alcune problematiche” e Davide Barillari
(Movimento 5 stelle) ha indicato la pianificazione come
unica via per prevenire le carenze esposte dai dirigenti
delle strutture intervenuti. Presenti anche i consiglieri
Paolo Ciani (Centro solidale), Loreto Marcelli (M5s) e
Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia).
87
COMMISSIONE VIII - Agricoltura, ambiente
Presidente: Valerio Novelli (M5s)
Seduta n°4 dell’11 luglio 2018 Odg: PDC n. 10 del 3 maggio 2018, "Approvazione del
piano del parco naturale Appia antica - Roma, di cui all'art. 26 LR 29/1997, 'Norme in materia di aree
naturali protette regionali' e ss.mm.ii.".
SINTESI
La Pdc n. 10 fa riferimento all’articolo 26, comma 4,
della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e
successive modifiche, ove è stabilito che la Giunta
regionale, previo esame congiunto da parte della
struttura regionale competente in materia di aree
naturali protette e del Comitato regionale per il
Territorio (C.R.p.T) propone al Consiglio regionale
l’approvazione del Piano apportando eventuali modifiche
ed integrazioni e pronunciandosi contestualmente sulle
osservazioni pervenute.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO APPIA ANTICA, VIA LIBERA ALL'UNANIMITÀ IN
COMMISSIONE AL NUOVO PIANO
12/07/2018 - L'ottava commissione, dopo due giorni
consecutivi di seduta, ha dato il via libera all'unanimità
88
alla proposta di deliberazione consiliare n. 10 del 3
maggio 2018, relativa al nuovo piano del Parco regionale
dell'Appia Antica.
Ventinove gli emendamenti approvati nel corso
dell'esame del provvedimento, che ora approda in Aula
consiliare a partire alle ore 10 di martedì 17 luglio.
Seduta n°5 del 16 luglio 2018
Odg: proposta di deliberazione consiliare n. 13 del 27 giugno 2018: "Approvazione del piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone
di interesse agrario. Triennio 2018-2020".
SINTESI La pdc n. 13 fa riferimento alla legge regionale 1 marzo
2000, n.15 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di
interesse agrario” volta a favorire e promuovere iniziative
in difesa della biodiversità in campo agricolo, la cui
attuazione è affidata all’ARSIAL. L’art. 6 della legge
stabilisce che la Regione approva un Piano settoriale di
intervento triennale, attuato da ARSIAL attraverso
programmi operativi annuali, nel quale sono stabilite le
linee guida per le attività inerenti la tutela delle
risorse genetiche autoctone di interesse agrario.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AGRICOLTURA: NO A ESAME IN COMMISSIONE PIANO SETTORIALE TUTELA RISORSE GENETICHE
AUTOCTONE 16/07/2018 - L’ottava commissione (Agricoltura,
ambiente) del Consiglio regionale del Lazio, presieduta
da Valerio Novelli (M5s), ha deciso oggi all’unanimità di
rinviare direttamente all’Aula l’esame della proposta di
89
delibera consiliare n. 13 del 27 giugno 2018
“Approvazione del Piano settoriale di intervento per la
tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse
agrario (L.R. n. 15/2000). Triennio 2018-2020”. Nel
consentire, con il loro voto, al provvedimento di seguire
un iter più veloce, come richiesto dall’assessora Enrica
Onorati, il presidente e i membri della commissione
hanno tuttavia criticato le procedure adottate. Dato
l’imminente esame del cosiddetto collegato, infatti, che
si presume impegnerà tutto il Consiglio, i commissari
hanno denunciato l’impossibilità di approfondire con
tempi e modi adeguati l’esame del testo, dovendosi
limitare a votarlo “per senso di responsabilità”.
Il provvedimento, illustrato in commissione
dall’assessora regionale all’Agricoltura, Enrica Onorati,
che ne ha sottolineato l’urgenza, era già stato approvato
dalla Giunta durante il precedente mandato ma non
aveva iniziato l’iter legislativo in Consiglio regionale per
la conclusione della legislatura. “Il piano triennale si
articola in programmi operativi annuali – ha spiegato
l’assessora Onorati – che prevedono una serie di
interventi, in continuità con azioni e studi già in itinere,
che Arsial porta avanti soprattutto con fondi del
Programma di sviluppo rurale (Psr) del Lazio 2014-
2020”. L’urgenza, è stato spiegato, è data proprio dalla
peculiarità degli interventi previsti, che sono legati ad
attività di conservazione, censimento, catalogazione e
aggiornamento del Registro volontario regionale (Rvr) e
della Rete di conservazione e sicurezza, che necessitano
dei 950mila euro annuali previsti dal Psr e collegati
all’approvazione della delibera consiliare in oggetto.
90
“Capisco che c’è tutto un percorso che andrebbe fatto in
commissione – ha detto Onorati – però vi chiedo di
valutare l’opportunità di accelerare rispetto all’iter
perché sarebbe fondamentale avere questo Registro e
questa Rete monitorati costantemente, senza perdere
settimane e mesi”.
Il voto della commissione è arrivato al termine di una
seduta aperta e chiusa dalle critiche del presidente e dei
consiglieri alle modalità e alla tempistica della
trasmissione del provvedimento. Da una parte, infatti, è
stato condiviso il carattere di urgenza della delibera,
dall’altra però i commissari hanno rivendicato il ruolo
della commissione nel processo legislativo, auspicando
per il futuro una trasmissione più puntuale degli atti.
“Abbiamo convenuto tutti insieme di votare il rinvio
all’aula di questa proposta di deliberazione consiliare –
ha detto Novelli – ma io da presidente mi rifiuto di
adottare questo metodo di lavoro nei prossimi tempi. La
commissione rivendica il proprio ruolo nel riuscire a
incidere sugli atti che arrivano qui. Non sarà più
ammissibile – ha aggiunto il presidente dell’ottava –
licenziare provvedimenti in così poco tempo, perché
bisogna dare ai consiglieri la possibilità di approfondire
quello che stanno votando per avere la giusta serenità
nell’affrontare temi importantissimi che poi
pregiudicano anche la vita degli agricoltori e di un
settore che ci siamo impegnati a rilanciare e a
riqualificare”.
Parole condivise da Eugenio Patanè (Pd) e Laura
Cartaginese (FI), i quali hanno dichiarato di votare il
91
rinvio all’Aula “per senso di responsabilità”, in modo da
accelerare l’iter legislativo del provvedimento, ma
ponendo come condizione che sia l’ultima volta che la
commissione rinunci alle sue prerogative. Ha votato
favorevolmente anche Gianluca Quadrana (Lista civica
Zingaretti).
92
COMMISSIONE IX - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio
Presidente: Eleonora Mattia (Pd)
Seduta n°4 del 12 luglio 2018
Odg: Proposta di legge n. 40 del 21 giugno 2018 "Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali".
SINTESI
La Regione promuove lo sviluppo responsabile
dell’economia digitale quale fattore di crescita economica
e di nuova occupazione e assicura la tutela dei
lavoratori attraverso la rimozione degli ostacoli di ordine
economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo
della persona umana. In armonia con quanto previsto
nel Pilastro europeo dei Diritti Sociali, riconosce il diritto
di ogni persona ad avere un trattamento giusto ed equo
in merito alle condizioni di lavoro, all’accesso alla
protezione sociale e alla formazione, indipendentemente
dalla tipologia e dalla durata del rapporto di lavoro. Per
questo, con la pdl n. 40 (d’iniziativa della Giunta
regionale) si ritiene necessario intervenire
legislativamente per regolamentare la tutela della salute
e sicurezza dei lavoratori digitali.
93
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
LAZIO, APPRODA IN COMMISSIONE LEGGE SU LAVORATORI DIGITALI
12/07/2018 - L'assessore regionale al Lavoro, Claudio
Di Berardino, ha presentato oggi in nona commissione
la proposta di legge n. 40 "Norme per la tutela e la
sicurezza dei lavoratori digitali". Si tratta di un
provvedimento che mira a coniugare lo sviluppo
economico legato alle piattaforme digitali con la tutela
della dignità, la salute e la sicurezza di questa nuova
tipologia di lavoratori, subordinati e non. Forti critiche
alla proposta di legge sono state espresse da Roberta
Lombardi (M5s); favorevoli invece la presidente della
commissione Lavoro, Eleonora Mattia (Pd) e Marta
Bonafoni (Lista civica Zingaretti).
"Questa proposta di legge – ha spiegato Di Berardino –
riguarda una popolazione che va dai 70 mila ai 100 mila
lavoratori digitali nel Lazio, di cui solo circa 6-7 mila
classificabili come 'rider' (i fattorini che consegnano cibo
a domicilio in bicicletta). Parliamo dunque di un bacino
di riferimento che opera prevalentemente in settori come
servizi, agricoltura, artigianato, commercio e turismo.
C'è un'urgenza che riguarda la cosiddetta 'Gig economy',
in tema di tutela dei diritti dei lavoratori, perché – ha
aggiunto l'assessore - ci troviamo di fronte a un vuoto
normativo che è interesse di tutti colmare".
"Questo provvedimento – ha proseguito Di Berardino –
punta a garantire e a tutelare i lavoratori della 'Gig
94
economy', introducendo: protezione su salute e
sicurezza; formazione; retribuzione contrattata dalle
parti e non definita per legge. Si sviluppa in un
sostanziale equilibrio tra il sostegno della Regione Lazio
alle nuove modalità d'impresa e la tutela dei lavoratori,
sapendo quindi coniugare innovazione, sviluppo e diritti.
Possiamo dire che questa proposta di legge – ha
concluso l'assessore – non nasce dentro le stanze della
Giunta regionale, ma si fa carico delle istanze che
abbiamo ricevuto e che abbiamo tradotto in norme.
Siamo disponibili a migliorare ancora il testo se dovesse
rendersi necessario durante l'iter in commissione".
"Assoluta contrarietà a questa proposta di legge", ha
invece espresso Roberta Lombardi. "Sembra – ha
spiegato la presidente del gruppo M5s – una gara a
mettere una bandierina a chi fa prima, dopo l'annuncio
del Governo di voler intervenire nella materia,
incastrando la commissione su un lavoro che è
assolutamente esorbitante rispetto alle nostre
competenze. Mi sembra poco rispettoso". A tal proposito,
Lombardi ha spiegato che, a suo avviso, la proposta di
legge viola direttamente le competenze statali in materia
di ordinamento civile e indirettamente quelle in materia
di giurisdizione e norme processuali, quelle in materia di
tutela della concorrenza e quelle sulla previdenza
sociale. Lombardi ha anche criticato la "rigidità" che
questo provvedimento darebbe a un settore dinamico del
mercato del lavoro, in un momento di difficoltà
economiche. La sua proposta invece ("se proprio volete
impegnarci su questa materia", ha detto), è quella di
incentrare spostare l'attenzione solo sui 'rider' e di
95
seguire l'esempio della Regione Piemonte, che sta
lavorando a una proposta di legge di iniziativa regionale
da trasmettere al Ministero del Lavoro per essere
esaminata insieme al provvedimento nazionale.
A Roberta Lombardi ha replicato Marta Bonafoni, che ha
invitato a non chiudere le porte a una discussione che
offre una possibilità di ascolto a una categoria di
lavoratori che oggi non ha tutele, "soggetti – ha detto –
che ci chiedono di legiferare perché siamo una Regione,
di esprimere una volontà politica rispetto a una
situazione che non è più tollerabile". Secondo la
presidente del gruppo 'Lista civica Zingaretti', inoltre, si
tratterebbe di materia concorrente e non esclusiva dello
Stato e perciò ha auspicato di portare avanti il
provvedimento in commissione, "con lo stesso clima
costruttivo che c'è stato in occasione della legge sul
diritto allo studio".
Opinione condivisa da Eleonora Mattia (Pd). "Chiedo
fortemente di continuare i lavori – ha detto la presidente
della commissione Lavoro – cercando di distinguere il
piano nazionale da quello regionale, perché stiamo
vivendo in tempi complicati, di rapidi cambiamenti, che
hanno portato a queste nuove forme di lavoro. A questi
lavoratori non è riconosciuto nulla". "Occorre partire da
un principio imprescindibile", ha aggiunto Mattia: "La
dignità del lavoro e la sua tutela devono passare per il
rispetto della persona. E questo è il punto di partenza di
questa discussione ed è questo l'intento della proposta
di legge".
96
COMMISSIONE X - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti
Presidente: Marco Cacciatore (M5s)
Audizione n°2 del 3 luglio 2018 Odg: Audizione sul progetto di discarica rifiuti
contenenti amianto in località Valle Galeria. Invitati i rappresentanti di: Direzione regionale Politiche ambientali, Dipartimento tutela ambientale di Roma
Capitale, Assessorato sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Municipi XI e XII, Comitato Castel Malnome.
SINTESI In audizione si affronta il problema di una possibile
discarica per l’amianto Valle Galeria, in zona Malnome,
ovvero la cava di Monte Carnevale. Si tratterebbe di un
invaso dismesso di 10 ettari a poca distanza dalla
raffineria e dall’impianto Ama di incenerimento dei
rifiuti ospedalieri e dal gassificatore. Attualmente nel
Lazio non esistono altre discariche di amianto. I
cittadini sono preoccupati e si organizzano per avversare
la discarica.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
VALLE GALERIA, TIMORI PER UNA NUOVA DISCARICA
03/07/2018 - “Siamo molto preoccupati, viviamo un
momento di grandissima difficoltà”. I cittadini della Valle
97
Galeria sono stati ricevuti in commissione Urbanistica,
politiche abitative, rifiuti sullo spinoso tema di un
progetto di discarica rifiuti contenenti anche amianto
che insisterebbe sul territorio che, tra l’altro, confina
immediatamente con la sede dello stesso Consiglio
regionale.
Ad essere ascoltati in audizione, i rappresentanti di:
assessorato Sostenibilità ambientale e dipartimento
Tutela ambientale di Roma Capitale, Municipi XI e XII,
comitati di Castel Malnome, Malagrotta, Valle Galeria e
“Raggio Verde”. I portavoce della popolazione locale
hanno fatto esplicito riferimento a un progetto della
società New Green che, dal loro punto di vista,
“costituirebbe una seconda Malagrotta” in un’area “a
forte incidenza tumorale e vessata da anni da miasmi di
ogni genere”.
Alla Commissione, la pressante richiesta di approfondire
la questione e di mettere in cantiere una legge regionale
a tutela della valle. “Ci opporremo con tutti i mezzi a
nostra disposizione a una nuova discarica”, hanno
annunciato i comitati civici. Anche i rappresentanti di
Roma Capitale si sono detti contrari al progetto,
definendolo “al momento carente in ogni suo aspetto” ed
escludendo, di conseguenza, qualsiasi accelerazione
dell’iter autorizzativo previsto dalle leggi vigenti.
All’incontro, al quale non ha potuto partecipare la
Direzione regionale Politiche ambientali, hanno preso
parte, oltre al presidente di Commissione, Marco
Cacciatore (M5s), i consiglieri: Sara Battisti (Pd), Paolo
98
Ciani (Centro Solidale), Fabrizio Ghera (Fdi), Emiliano
Minnucci (Pd), Gaia Pernarella (M5s), Gianluca
Quadrana (Lista Zingaretti).
Audizione n°3 del 10 Luglio 2018
Odg: Audizione sul tema realizzazione di un impianto di gestione rifiuti nel quartiere di Vallerano (Municipio
Roma IX). Sono stati invitati i rappresentanti di: Direzione regionale Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti,
Dipartimento tutela ambientale di Roma Capitale, Assessorato sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Municipio IX Roma capitale, Ass.ne Ambiente e territorio
Eur Vallerano.
SINTESI Nel quartiere Vallerano – zona compresa tra Laurentina
e Pontina - è stato autorizzato un impianto di rifiuti da
75mila tonnellate l'anno di rifiuti non pericolosi, in
pratica carta e cartone. Immediata la reazione dei
cittadini che non vogliono sentir parlare di un impianto
simile in zona.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
DISCARICA A VALLERANO, LA CONTRARIETÀ DEI RESIDENTI IN COMMISSIONE
10/07/2018 - "Revocare l'autorizzazione all'impianto di
rifiuti a Vallerano". Questa la perentoria richiesta
avanzata dall'associazione Ambiente e territorio Eur-
Vallerano, nel corso di una audizione in decima
commissione dedicata a questa ipotesi progettuale nel
popoloso quartiere che ricade all'interno del nono
Municipio di Roma. I vari comitati di cittadini contrari,
ascoltati alla Pisana, hanno elencato tutti i problemi
legati all'apertura della struttura per la raccolta di carta
99
e cartone ad opera della società Lazio Maceri srl: poca
distanza tra le case e l'impianto, impatto troppo alto
sulla viabilità, possibili conflitti con il Prg. All'incontro
hanno partecipato anche rappresentanti di Giunta di
Roma Capitale e della Regione Lazio.
Seduta del 19 luglio 2018 Odg: S.D. n. 14 del 16.06.2018 concernente “Bando di
concessione contributi ai comuni, ad esclusione di Roma Capitale, al fine della riqualificazione urbanistico,
ambientale e per il risanamento igienico sanitario e paesaggistico, ex l.r. n. 6/2007”. concessione del finanziamento ai comuni di Aprilia, Lariano e Pomezia”
SINTESI
In base alla L.R. 6/2007, lo S.D. n. 14 autorizza
l’emissione di un bando volto all’erogazione di fondi per
circa tre milioni di euro a favore dei Comuni di Aprilia,
Lariano e Pomezia. Tali somme saranno impiegate per la
riqualificazione urbanistico-ambientale e per il
risanamento igienico sanitario e paesaggistico di alcune
aree interessate da fenomeni di abusivismo edilizio.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
FONDI AI COMUNI DI POMEZIA, APRILIA E LARIANO, PER INTERVENTI IN AREE DEGRADATE
19/07/2018 - La decima Commissione consiliare
permanente, Urbanistica, politiche abitative, rifiuti,
presieduta da Marco Cacciatore, ha dato parere
favorevole, all’unanimità, allo schema di deliberazione
della Giunta regionale n.14, concernente la concessione
di finanziamenti per circa tre milioni di euro ai comuni
di Aprilia, Lariano e Pomezia, che saranno erogati in
100
base a un apposito bando per la riqualificazione
urbanistico-ambientale e per il risanamento igienico
sanitario e paesaggistico di alcune aree interessate da
fenomeni di abusivismo edilizio, così come previsto dalla
legge regionale 6/2007.
Come ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche
abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di
trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano
Valeriani, nove comuni hanno partecipato al bando, dei
quali tre hanno ottenuto i seguenti finanziamenti da
parte della Regione Lazio, a parziale copertura dei costi
degli interventi (dal 65 al 90 per cento): 828 milioni di
euro per la realizzazione di fognature nel comune di
Pomezia; 1.528.395 euro per la realizzazione di due reti
fognanti nel comune di Aprilia; 720 mila euro per un
intervento di urbanizzazione primaria nel comune di
Lariano.
Appare evidente che è necessario sollecitare i comuni,
affinché utilizzino i fondi disponibili, ha evidenziato la
consigliera Gaia Pernarella (M5s), visto che solo la metà
dei finanziamenti sono stati assegnati. Tuttavia,
trattandosi di cofinanziamenti, secondo il consigliere
Emiliano Minnucci (Pd), il tema è legato alle difficoltà di
bilancio dei comuni, mentre Enrico Forte (Pd) ha
ricordato che comunque è necessario che i comuni
abbiano adottato strumenti urbanistici che consentano
interventi nei cosiddetti “nuclei spontanei”.
Dopo l’approvazione dello schema di deliberazione n. 14,
i lavori della commissione sono proseguiti con l’esame
101
dello schema di deliberazione della Giunta regionale n.
12, in materia di introduzione della tariffazione
puntuale, che, come ha spiegato l’assessore Valeriani,
“rappresenta un punto di svolta in tema di raccolta
differenziata, in quanto anticipa il piano rifiuti, dettando
ai comuni le linee guida per modificare il proprio
regolamento in materia di Tari entro il 2020, per fare
pagare di più a chi differenzia male e di meno ai
cittadini che saranno più virtuosi”. Una volta approvata
la deliberazione, verranno emanati dei bandi per
agevolare l’introduzione delle tecnologie necessarie a
introdurre la tariffazione dei rifiuti in base ai
quantitativi conferiti. Per questo, sono previsti fondi per
due milioni di euro.
Nel corso del dibattito che è seguito, sono intervenuti i
consiglieri Pernarella, Forte, Eleonora Mattia (Pd), Laura
Cartaginese (FI), Paolo Ciani (Centro solidale). Al
termine, il presidente Cacciatore ha tirato le fila: i lavori
sul tema riprenderanno i primi di settembre, anche con
audizioni mirate, per giungere al più presto
all’approvazione della delibera.
102
COMMISSIONE XI - Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione
Presidente: Maselli Massimiliano (Noi con L'Italia)
Audizione n°1 del 10 luglio 2018
Odg: Audizione con l'assessore allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, Start up, "Lazio creativo" e
innovazione, Gian Paolo Manzella, per l'illustrazione delle linee programmatiche.
Seduta n°5 del 10 luglio 2018
Seduta congiunta con la IV commissione consiliare
Odg: Esame dello schema di deliberazione n. 4 concernente LR 6/1999, art. 24 DGR 518/2012,
Approvazione del piano annuale delle attività 2018 di Lazio Innova spa (esame ai sensi dell'art. 4 comma 2 della LR 21/1993).
SINTESI Lazio Innova è tenuta a predisporre annualmente, in
raccordo con le Direzioni regionali competenti, un
programma triennale ed uno annuale delle attività.
Dopo un passaggio alla Direzione dell’Attività di
struttura, la quale, effettuate le verifiche, li trasmette
alla Giunta regionale per l’approvazione attraverso uno
schema di delibera. In questo caso lo S.D. n. 4.
103
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
VIA LIBERA, CON OSSERVAZIONI, AL PIANO OPERATIVO DI LAZIO INNOVA
Seduta congiunta delle commissioni IV e XI.
10/07/2018 - Le commissioni IV e XI hanno espresso
parere favorevole, con osservazioni, allo schema di
deliberazione di Giunta contenente il piano operativo
2018 di Lazio Innova, la società regionale preposta allo
sviluppo economico del territorio. Il piano, redatto sulla
base delle linee guida del piano industriale 2017-2019
approvate a marzo 2017 dalle competenti commissioni
consiliari, era stato illustrato dall’assessore allo sviluppo
economico, Gian Paolo Manzella; dal direttore generale
di Lazio Innova, Andrea Ciampalini; e dal nuovo
presidente della società, Paolo Orneli nel corso della
seduta congiunta dello scorso 26 giugno.
Ora l'atto torna in Giunta per la definitiva approvazione.
Audizione n°2 del 19 luglio 2018 Odg: Audizione del presidente di Unindustria Lazio,
Filippo Tortoriello, per l'illustrazione del masterplan rilancio e sviluppo Roma Capitale.
SINTESI L’audizione verte su un masterplan per il rilancio e
sviluppo di Roma Capitale presentato da Unindustria
Lazio.
I temi affrontati riguardano l’aumento della spesa dei
turisti stranieri in visita nella città, l’innalzamento del
numero di brevetti ogni 1 milione di abitanti, misure a
impatto zero con l’intento di ridurre i veicoli a motore a
carburanti fossili del 50% entro il 2030 e azzerarli entro
104
il 2050; annullare le diseguaglianze sociali; abbattere la
disoccupazione giovanile. Per realizzare tutto questo si
pensa ad istituire una alta scuola per il turismo e
fondare un polo di formazione sull’arte. Tra le altre cose
previste, la nascita di un Politecnico romano e la
valorizzazione del Tevere per i trasporti su acqua.
Previsto anche un Piano Casa 4.0 per la rigenerazione
urbana (efficienza energetica e tecnologica) e lo sviluppo
di un hub della scienza della vita.
Seduta n°6 del 19 luglio 2018
Odg: dibattito sulle linee programmatiche esposte dall'assessore Manzella;
proposta di legge n. 37 del 20 giugno 2018: "Disciplina del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande".
SINTESI Le attuali leggi regionali che disciplinano il commercio e
la somministrazione di alimenti e bevande, sono ormai
datate e necessitano di adeguamento in seguito alle
intervenute innovazioni in tema di attività economiche,
anche con riguardo alla semplificazione dei
procedimenti di avvio e di svolgimento dell’attività.
Pertanto, con la pdl n. 37 (d’iniziativa della Giunta
regionale) si punta a semplificare e innovare le
normative di settore e le procedure amministrative,
valorizzando e sostenendo al contempo, la funzione
commerciale.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
COMMERCIO, ILLUSTRATO IN COMMISSIONE IL NUOVO TESTO DI GIUNTA
105
19/07/2018 - Illustrata in undicesima Commissione,
presieduta da Massimiliano Maselli (Noi con l'Italia), la
proposta di legge n. 37 del 20 giugno 2018: "Disciplina
del commercio e della somministrazione di alimenti e
bevande", già approvata dalla Giunta regionale e ora
all'esame della Pisana.
"Siamo ripartiti dal testo unico per il commercio del
2014 - ha spiegato l'assessore Gian Paolo Manzella -
procedendo sia ad un mero adeguamento normativo che
ad un'azione di semplificazione e innovazione delle
disposizioni contenute, in armonia anche con i dettami
comunitari".
Nell'ottica di uno snellimento normativo, poi, si è scelto
di diminuire gli ambiti di applicazione di quella che sarà
la nuova legge: per edicole, erboristerie e distributori di
carburanti, la Giunta mira a intervenire con atti specifici
e distinti.
Il presidente Maselli ha invitato i consiglieri a stilare un
elenco dei soggetti da coinvolgere per un ciclo di
audizioni sul provvedimento, prima di procedere con
l'esame dell'articolato.
PRESENTATO IN UNDICESIMA COMMISSIONE IL MASTERPLAN DI UNINDUSTRIA SU ROMA
19/07/2018 - “La città più bella del mondo”. E’ questo il
nome della visione di Roma che è stata illustrata oggi
dal presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, nel
corso dell’audizione in commissione Sviluppo economico
e attività produttive del Consiglio regionale del Lazio,
presieduta da Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia). Lo
studio, dal titolo “Roma futura 2030-2050: Masterplan”,
è stato elaborato insieme alla società ‘The European
106
house – Ambrosetti’ ed è frutto anche di una serie di
incontri che l’Unione degli industriali e delle imprese ha
avuto con altre associazioni datoriali, con
rappresentanti sindacali, con rettori universitari, con
sindaci e amministratori. E’ nato così un documento che
traccia scenari strategici e azioni per rilanciare e
pianificare lo sviluppo della Capitale nel medio e nel
lungo periodo. All’audizione hanno partecipato numerosi
consiglieri regionali e l’assessore Gian Paolo Manzella,
titolare delle deleghe in materia di sviluppo economico,
commercio e artigianato, start-up, "Lazio creativo" e
innovazione.
Il presidente Tortoriello ha illustrato la proposta di
Unindustria, partendo da una serie di indicatori negativi
sullo sviluppo dell’Italia e di Roma, soprattutto se
confrontati con quelli delle altre grandi capitali
internazionali. “Questo documento nasce dall’idea di
essere non passivi e di proporsi con una progettualità
basata su una visione coinvolgente e condivisa, che
immagina una città nel 2050 a impatto ambientale zero,
mobilità sostenibile, trasporto elettrico”, ha spiegato
Tortoriello. “Per raggiungere questi obiettivi – ha
aggiunto – è necessario che vengano effettuati nel tempo
una serie di investimenti, che vengano affrontate cinque
sfide prioritarie: 1) rilanciare l’economia; 2) rendere
sostenibile la mobilità; 3) affrontare i cambiamenti
climatici; 4) gestire l’urbanizzazione; 5) gestire il
cambiamento demografico”. Tortoriello ha spiegato che,
superando queste sfide, si realizza la visione di sviluppo
che ha come obiettivo far diventare Roma una città
“internazionale, dinamica, a impatto zero, a
107
diseguaglianze zero e, nello stesso tempo, aperta,
intelligente, sostenibile e resiliente”. Il presidente di
Unindustria ha poi annunciato che il Masterplan sarà
presentato in un Forum mondiale per connotare Roma
come un “Think tank” internazionale su tutti i temi che
impattano sullo sviluppo delle grandi città.
Nel ringraziare Unindustria per il lavoro proposto,
Maselli ha auspicato che “le istituzioni facciano la loro
parte, a tutti i livelli, perché abbiamo un ritardo da
colmare. Occorre mettere al centro dell’azione politica
una visione che porti Roma tra le migliori 20 capitali
internazionali”, ha detto il presidente della commissione.
“Una città più innovativa, più tecnologica, con zero
disuguaglianze, con un piano rifiuti degno, con auto
tutte elettriche, ferrovie funzionanti e moderne.
Dobbiamo cominciare a ragionare in tal senso già a
partire dal prossimo collegato, con interventi funzionali
a questa visione”, ha aggiunto.
La proposta di Unindustria ha ricevuto unanime
apprezzamento da tutti i consiglieri regionali presenti
all’audizione. Michela Califano (Pd) ha tuttavia
auspicato un maggiore coinvolgimento di tutti i comuni
della Città metropolitana. Roberta Lombardi (M5s),
nell’esprimere apprezzamento per il coinvolgimento di
tutti i soggetti interessati, ha però auspicato “un passo
indietro da parte di tutti sui loro legittimi egoismi per
contribuire al progetto corale di una visione condivisa”.
Pasquale Ciacciarelli (FI) ha garantito l’impegno su
questo tema da parte della commissione cultura e
turismo, da lui presieduta. Marta Leonori (Pd) ha posto
108
l’attenzione sulla necessità di mettere in campo risorse
adeguate, sia in termini economici sia in termini di
personale; sulla definizione dell’assetto istituzionale
della Capitale; infine, sulla capacità di attrarre
investimenti privati. Anche Marietta Tidei (Pd) ha
sottolineato l’importanza dell’assetto istituzionale, con
particolare riferimento ai poteri che devono essere in
capo a Roma. Tema caro anche a Giancarlo Righini
(FdI), il quale ha auspicato interventi sulla
semplificazione delle norme e sull’attribuzione delle
competenze. “Con i poteri attuali – ha detto – Roma non
può affrontare questa sfida”. Francesca De Vito (M5s) ha
rivendicato un ruolo più attivo per i cittadini in questo
processo di sviluppo e di crescita della Capitale.
Antonello Aurigemma (FI), infine, ha invitato tutte le
forze politiche presenti in Consiglio a dare vita a una
sorta di patto di legislatura per affrontare le tematiche
poste dal Masterplan di Unindustria.
A tal proposito, Maselli, in chiusura di seduta, ha
accolto la proposta dell’assessore Manzella, il quale nel
corso del suo intervento aveva auspicato per
l’undicesima commissione “il ruolo di organismo dove
possa avere seguito il dibattito iniziato oggi per offrire le
migliori risposte ai temi e agli spunti offerti da
Unindustria. Proprio perché lo Statuto affida al
Consiglio regionale il compito di definire gli obiettivi di
sviluppo economico e sociale del Lazio e quello di
valorizzare Roma nell’interesse di tutto il territorio
regionale”, ha detto l’assessore.
109
COMMISSIONE XII - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione
Presidente: Sergio Pirozzi (Sergio Pirozzi Presidente)
Seduta n°2 del 9 luglio 2018
Odg: Relazione dell'assessore Claudio Di Berardino
riguardo la ricostruzione e gli interventi economici nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016-2017.
Audizione del 9 luglio 2018
Odg: Audizione con il prof. Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in
merito a "Panoramica sul rischio sismico e proposte operative".
L’assessore Di Berardino relaziona sugli interventi post
sisma e sui fondi impiegati. Rilevanti quelli sostenuti per
le soluzioni abitative di emergenza, quindi quelle per la
rimozione delle macerie e le demolizioni degli edifici
pericolanti. Affrontate le emergenze dei Comuni e altri
enti, il rifacimento strade e ripristino dell’attività
agricola e gli allevamenti, nonché per le strutture
alberghiere.
Il professore Claudio Doglioni, presidente dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha affrontato
il tema del rischio sismico in Italia con particolare
110
riferimento al Lazio, dove esistono forti rischi, ed ha
proposto una politica di prevenzione. E’ indispensabile
costruire e ricostruire secondo le tecniche antisismiche.
Prevista, da parte del consigliere Pirozzi, l’istituzione
della “Giornata nazionale dell’alfabetizzazione sismica”,
programma informativo per i cittadini.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
PREVENZIONE SISMICA: AUDIZIONE ALLA PISANA
DEL PRESIDENTE DELL'INGV SUI RISCHI NEL LAZIO
09/07/2018 - Due audizioni in tema di eventi sismici si
sono tenute oggi in Consiglio regionale, nella
commissione Tutela del territorio, erosione costiera,
emergenze e grandi rischi, protezione civile,
ricostruzione, presieduta da Sergio Pirozzi.
Nella prima audizione, l’assessore regionale al Lavoro e
nuovi diritti, politiche per la ricostruzione, Claudio Di
Berardino, ha presentato alla dodicesima commissione
una relazione riguardo la ricostruzione e gli interventi
economici nelle zone colpite dagli eventi sismici del
2016-2017. Nella seconda, il professore Claudio
Doglioni, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia (Ingv), ha illustrato una panoramica sul
rischio sismico in Italia – in particolare nel Lazio –
corredata da proposte operative in tema di prevenzione.
Il prof. Doglioni ha insistito molto sull’importanza della
prevenzione degli eventi sismici, illustrando le mappe
della conformazione geologica dell’Italia e quella dei
fenomeni tellurici che hanno colpito la Penisola negli
ultimi 100 anni. Per il presidente dell’Igvn esiste una
111
correlazione tra la natura geologica dei territori e la
frequenza e l’intensità dei fenomeni sismici. L’Italia,
secondo Doglioni, è esposta a particolari rischi,
soprattutto lungo la catena appenninica. Proprio qui,
con riferimento al Lazio, esistono i rischi maggiori.
L’unico modo per limitare i danni, secondo Doglioni, è
intervenire sulla struttura degli edifici che insistono in
quelle zone, soprattutto quelli rilevanza pubblica, come
ospedali, scuole, beni culturali e anche industrie a
rischio elevato.
La relazione del prof. Doglioni è stata totalmente
condivisa dal presidente della commissione, Sergio
Pirozzi, il quale ha insistito molto sugli strumenti
normativi da mettere in campo per far sì che gli edifici
siano costruiti in modo da ridurre al minimo i danni in
caso di terremoto. L’ex sindaco di Amatrice, a differenza
di Doglioni, ha indicato anche le case private come
edifici su cui porre attenzione, perché a suo avviso è lì
che si è riscontrata la maggior parte di vittime negli
ultimi drammatici eventi sismici. Pirozzi ha poi
annunciato l’intenzione di promuovere la “Giornata
nazionale dell’alfabetizzazione sismica”, per mettere in
contatto le scuole con gli esperti del settore al fine di
sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione.
Nella precedente audizione, l’assessore Di Berardino ha
fatto il punto sullo stato della ricostruzione dei territori
colpiti dagli eventi sismici del biennio 2016-2017. In
particolare, l’assessore ha dato conto delle spese in
carico alla contabilità speciale per la gestione
dell’emergenza sisma riconducibili a tre tipologie: 1)
112
quelle sostenute direttamente dal soggetto attuatore
delegato quale stazione appaltante; 2) quelle relative ad
appalti ed affidamenti di competenza di altre strutture
della Regione Lazio; 3) rimborsi o anticipazioni agli enti
(Comuni, province, Astral, etc.) che sono stati coinvolti
nell’attuazione degli interventi per la gestione
dell’emergenza. Secondo i dati forniti dall’assessore, ad
oggi risultano accreditati poco più di 162 milioni di euro
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri –
Dipartimento Protezione civile. Il totale delle somme
uscite dalla contabilità speciale fino a febbraio 2018 è
invece di quasi 146 milioni di euro. Tra queste spese,
l’importo maggiore è stato usato per soluzioni abitative
di emergenza (Sae) e strutture temporanee ad usi
pubblici (circa 60 milioni di euro). Seguono poi:
rimozione macerie e demolizioni; emergenza Comuni e
enti; contributi per l’autonoma sistemazione; spese per
strutture alberghiere; impegni per Astral e Arsial;
contributi per stalle e interventi per attività zootecniche
e altre voci minori.
Alle audizioni hanno partecipato anche i consiglieri
Valerio Novelli (M5s) ed Enrico Panunzi (Pd) che hanno
chiesto al prof. Doglioni informazioni sui rischi degli
impianti di geotermia.
Seduta n°3 del 23 luglio 2018
Odg: proposta di legge regionale n. 49 del 13 luglio 2018, concernente "Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori disposizioni per la
semplificazione e l'accelerazione degli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e successivi".
113
SINTESI
Con la pdl n. 49 (d’iniziativa del consigliere Pirozzi) si
punta a garantire la sicurezza delle persone e dei beni
mediante la realizzazione di misure di prevenzione e
riduzione dei fattori di rischio connessi agli aventi
sismici nel territorio regionale. Previsti interventi volti a
semplificare e accelerare la ricostruzione nei territori
colpiti dal sisma del 2016. A cadenza triennale, la
Giunta regionale, su base di attività di studio, approva
un documento d’indagine conoscitiva sul rischio
sismico.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
TERREMOTO: PIROZZI PRESENTA IN DODICESIMA
COMMISSIONE LA SUA PROPOSTA DI LEGGE
23/07/2018 - Sergio Pirozzi ha presentato oggi in
dodicesima commissione, da lui presieduta, la proposta
di legge n. 49 del 13 luglio “Norme in materia di
prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori
disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione degli
interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi
sismici del 2016 e successivi”. Dopo l’illustrazione,
articolo per articolo, il presidente della commissione
Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e
grandi rischi, protezione civile, ricostruzione, ha chiesto
ai commissari di fare uno sforzo per esaminare e
approvare il testo prima della pausa estiva, per poi
riprendere a settembre direttamente in Aula.
“Questa proposta – ha detto Pirozzi – nasce da
un’esperienza sul campo, purtroppo, e nasce anche da
un ritardo storico della Regione Lazio, perché la
114
normativa in materia di prevenzione sismica è ferma alla
legge regionale n. 4 del 1985. Poi c’è stata la legge
regionale n. 7 del 2017, la cosiddetta legge sulla
rigenerazione urbana, che all’articolo 10 del comma 14
disponeva che entro sei mesi dall’approvazione, quindi
entro gennaio 2018, la Giunta avrebbe dovuto approvare
una legge regionale per definire modalità e criteri. Non è
stato fatto, penso per la concomitanza con le elezioni”.
Pirozzi ha poi riassunto l’attività della commissione sul
tema del rischio sismico, sottolineando l’importanza
delle audizioni effettuate, soprattutto quella del
professore Claudio Doglioni, presidente dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
“Abbiamo fatto questo percorso insieme – ha spiegato
l’ex sindaco di Amatrice – per far conoscere a tutti i
membri della commissione un mondo che spesso
rappresentiamo come casa d’altri”.
Il provvedimento illustrato oggi si compone di 19
articoli. Il primo Capo elenca le finalità della proposta di
legge: 1) garantire la sicurezza delle persone e dei beni
attraverso la realizzazione di misure di prevenzione e di
riduzione dei fattori di rischio connessi agli eventi
sismici nel territorio regionale; 2) disporre interventi
volti a semplificare e accelerare la ricostruzione nei
territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e
successivi, nonché a scongiurare fenomeni di
abbandono del territorio, “favorendo il mantenimento
del tessuto sociale e produttivo delle suddette aree”, si
legge all’articolo uno.
115
Il secondo Capo della proposta di legge elenca tutte le
misure previste per la prevenzione e la riduzione del
rischio sismico, tra cui l’approvazione della Giunta
regionale di un “Documento sul rischio sismico
regionale”, redatto con cadenza triennale, sulla base di
attività di studio, analisi e ricerca, che farà parte del
quadro conoscitivo del Piano territoriale regionale
generale (Ptrg). Sulla base di questo documento, la
Regione, una volta individuati i comuni a rischio,
finanzia interventi di adeguamento sismico su edifici
privati nelle zone sismiche “uno”, erogando contributi in
misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e
documentate. Tra i tanti interventi previsti in tema di
prevenzione, il provvedimento istituisce anche la
“giornata regionale dell’alfabetizzazione sismica”, per
sensibilizzare e informare la popolazione e gli enti
pubblici e privati sulla sismicità del territorio regionale.
Il giorno suggerito da Pirozzi è il 13 gennaio, data in cui
nel 1915 si è verificato il terremoto della Marsica.
Il terzo Capo della legge contiene tutta una serie di
norme in tema di pianificazione territoriale e
urbanistica, giudicata determinante per la riduzione dei
rischi. All’articolo 7 viene stabilito che “i contenuti del
presente Capo prevalgono sugli strumenti di
pianificazione e regolamentari previsti ai vari livelli di
governo”. Il quarto Capo detta disposizioni in materia di
controllo sulle costruzioni in zona sismica e contiene
modifiche all’articolo 27 della legge regionale 11 agosto
2009, n. 21 (cosiddetto Piano casa).
116
Il Capo V, infine, contiene numerose disposizioni urgenti
in favore delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e
successivi, tra cui “varianti agli strumenti urbanistici
generali dei comuni e relative procedure semplificate di
approvazione”; interventi di ricostruzione negli spazi
rurali e di ristrutturazione edilizia negli insediamenti
prevalentemente residenziali esistenti; autorizzazione di
strutture abitative temporanee; interventi di
trasformazione del bosco a sostegno della ripresa
economica dei territori colpiti dagli eventi sismici.
Al termine della seduta, Pirozzi ha ribadito la necessità
di procedere rapidamente all’esame del testo in
commissione e ha fissato il termine per emendamenti e
subemendamenti: venerdì 27 luglio, ore 12, per i primi;
lunedì 30 luglio, ore 14, per i secondi. L’auspicio del
presidente della commissione è quello di approvare il
testo prima della pausa estiva, in modo da riprendere a
settembre direttamente con l’esame in Aula. Presenti
alla seduta Laura Corrotti (Lega), Marco Cacciatore
(M5s) e Salvatore La Penna (Pd).
117
CAL – Consiglio Autonomie Locali
Presidente: Nicola Marini
12 luglio 2018
Audizione del presidente del CAL, Nicola Marini, in Commissione - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali,
sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia
SINTESI La legge istitutiva del Cal è ormai datata (11 anni) e
necessita di una revisione. Il presidente del Cal, Nicola
Marini, illustra le proposte di riforma radicale della
norma. Molti i temi sui quali il Cal avanza delle
proposte di intervento importanti: la ‘legge Delrio’,
Urbanistica – Politiche della Casa, Interne, fondi
europei, qualità ambientale, Tpl, sicurezza e Polizia
locale, creazione di un assessorato agli Enti Locali.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI, FORMULATE
IPOTESI DI RIFORMA IN PRIMA COMMISSIONE 12/07/2018 - Il presidente del Consiglio delle
Autonomie Locali (Cal), Nicola Marini, è stato ricevuto in
audizione dalla prima commissione Affari costituzionali
e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse
118
umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità,
antimafia, presieduta da Rodolfo Lena (Pd).
Il Cal è definito dall'articolo della 66 dello Statuto
"organo rappresentativo e di consultazione degli enti
locali, ai fini della concertazione tra gli stessi e la
Regione". Rappresenta, pertanto la sede istituzionale
nell'ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad
assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di
politica legislativa e di programmazione territoriale ed
economico-sociale che li vedano coinvolti o che
comunque attengano ai loro interessi.
"Dopo alcuni anni di applicazione della legge istitutiva
del Cal (la n. 1/2007) - ha spiegato Marini - ci siamo
resi conto che è arrivato il momento di procedere ad un
superamento di quella legge, con modifiche che possano
rendere più efficace l'azione dell'organo". Marini, tra
l'altro, ha parlato dell'esigenza di rivedere il sistema dei
pareri resi dall'organo rispetto a tutte le proposte di
legge presentate in Consiglio. "Ci esprimiamo su tutte le
proposte, anche su quelle che poi non vengono mai
calendarizzate o che vengono completamente riscritte
una volta approdate nelle commissioni consiliari di
competenza", ha spiegato Marini.
Affrontate anche le difficoltà a far funzionare in modo
efficace l'assemblea, alle procedure per operare
sostituzioni in caso di assenza di un componente di
diritto, come un sindaco. Dalla Commissione, l'invito a
formalizzare le possibili modifiche alla legge istitutiva del
Cal, in modo da poter mettere in cantiere un
119
provvedimento legislativo da poter adottare prima del
prossimo rinnovo dell'organo.
Presenti all'incontro le vicepresidenti Sara Battisti (Pd) e
Chiara Colosimo (FdI); i consiglieri Alessandro
Capriccioli (Radicali), Valentina Corrado (M5s), Marta
Leonori ed Eleonora Mattia (Pd).
LE PROPOSTE DEL CAL AL CONSIGLIO REGIONALE
Legge Delrio
Rilanciare il ruolo del Cal unitamente a quello dei
Comuni, della Città Metropolitana di Roma e le Province
affinché l’attuazione delle politiche statali e regionali a
favore degli Enti Locali e delle Associazioni territoriali
sia garantita. Questo è quanto proponiamo al Consiglio
regionale in un’ottica di piena collaborazione – pur nella
distinzione dei ruoli - tesa a realizzare in pieno il
principio di sussidiarietà, programmando insieme
l’impiego delle risorse economiche e del capitale umano.
In quest’ottica è fondamentale ed urgentissima la
modifica della legge regionale 1/2005 istitutiva del CAL
secondo la proposta approvata dall’Assemblea del CAL
in sede di parere alla legge di stabilità regionale.
Già la proposta di legge n. 233 del 12 gennaio 2015,
inerente riallocazione delle funzioni amministrative già
esercitate dalle province alla luce della legge 7 aprile
2014, n. 56 (disposizioni sulle città metropolitane, sulle
province, sulle unioni e fusioni di comuni) che prevede,
mediante l’utilizzo degli strumenti dei patti di solidarietà
tra gli enti territoriali previsti della legislazione statale,
la costituzione di un criterio di virtuosità prioritario ai
120
fini del relativo riparto del plafond annuale degli spazi
finanziari cedibili, ci vide favorevoli alla sua
approvazione. Purtroppo la proposta venne ritirata a
giugno 2015 e stessa cosa avvenne con la proposta di
legge n. 269 del 15 giugno 2015 avente ad oggetto:
"Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alla
città metropolitana di Roma Capitale, a Roma Capitale e
riallocazione delle funzioni amministrative a livello
locale” che intendeva disciplinare anche le funzioni e i
compiti amministrativi di Roma Capitale (oltre quelli già
attribuiti per legge) e quelli ai comuni diversi da Roma
Capitale (previsto l’incentivo all'esercizio associato delle
funzioni conferite ai comuni), venne ritirata a febbraio
2016.
Al riguardo, nel 2015, su mandato della Segreteria
generale della Giunta regionale, il Cal ha consultato le
autonomie locali e le parti sociali per formulare una
proposta di attuazione delle politiche statali a livello
regionale. A seguito di numerosi incontri tenuti sul
territorio con le rappresentanze delle autonomie locali e
delle parti sociali, il Cal ha espresso un corposo parere
che è agli atti del Consiglio regionale.
Secondo noi si dovrebbe ripartire da lì, la strada da
seguire è quella proposta dai due disegni di legge ritirati
integrati con le osservazioni e con le proposte di
modifiche avanzate dal CAL in sede di approvazione dei
relativi pareri. Tra l’altro, dopo l’ottimo lavoro, svolto lo
scorso anno, in sede di Delegazione di concertazione con
la Giunta regionale inerente il “Tavolo di attuazione delle
disposizioni riguardanti operazioni di investimento
realizzate attraverso il ricorso al debito e/o utilizzo di
risultati di amministrazione degli esercizi precedenti
121
sulla base di intese regionali e su patti di solidarietà ai
sensi del DPCM n. 21 del 21 febbraio 2017 di cui all’art.
10 comma 5 della legge n. 243 del 24 dicembre 2012”, la
Regione dovrebbe rendere più incisivo il suo ruolo di
coordinamento rivolto a Comuni, Province e la Città
Metropolitana di Roma per quanto riguarda la finanza
territoriale.
Sia le due proposte di legge sopra citate e la nostra
proposta di attuazione delle politiche statali a livello
regionale, sia il lavoro svolto in delegazione di
Concertazione, dovrebbero essere alla base di una
verifica, a distanza di quattro anni dall’approvazione,
della ‘Legge Delrio’. In Italia prevale un sistema
policentrico che spesso genera disparità tra piccoli
comuni e città di medie dimensioni che non sono
obbligate all’unione tra Comuni. Unione che spesso non
vede pienamente attuata la cooperazione in quanto non
sempre si riesce a coniugare l’esigenza delle aree
funzionali con la visione politica che regola gli equilibri
di potere con le realtà intermedie. Forse, lo stesso
concetto di area vasta (per la Città Metropolitana l’area
vasta coincide con il suo perimetro, per il “nuovo” ente
provinciale di secondo livello l’area vasta è quella della
“vecchia” Provincia) andrebbe rivisto, principalmente
trovando risposta ai seguenti interrogativi:
- ciò che è scaturito con l’ipotesi di abolizione delle
Province, non più all’ordine del giorno a seguito della
bocciatura della riforma costituzionale, e la creazione
delle Città Metropolitane, rispecchia il progetto di
riforma immaginato dalla Legge Delrio? Lo spazio
intermedio tra Stato e Regioni è ben rappresentato e
svolge al meglio le sue funzioni?
122
- La trasformazione delle Province in enti d’ambito di
secondo livello, la cui rappresentanza elettiva non è più
determinata con suffragio diretto, si è rilevata adeguata
allo spirito della riforma?
- la ridefinizione di funzioni essenziali e relative
competenze dei nuovi enti d’ambito di area vasta
venutisi a creare, rispondono alle esigenze territoriali?
Non è ritenuto necessario – da parte della Regione -
fornire nuova spinta affinché sia pienamente realizzato
l’associazionismo dei piccoli Comuni?
- in tema di urbanistica, non sarebbe il caso di valutare
quanto le norme della legge sulla Rigenerazione Urbana
si sposano con l’assetto territoriale scaturito dalla Delrio
con la nuova ‘Area vasta’ e la creazione delle Città
Metropolitane (praticamente identico a quello delle ex
Province, senza nessun ente intermedio e con probabili
futuri problemi al momento di attuare una visione
coordinata) e volgere lo sguardo ad una
regolamentazione che possa specificare – dissipando
molti dubbi - le funzioni dell’area vasta e rendere
funzionali i rapporti tra i nuovi enti locali) creata dalla
riforma?
Questi sono i quesiti che il Cal pone all’attenzione del
Consiglio regionale.
Infatti, siamo conviti, che una volta attuata
l’identificazione tra area vasta e area urbana funzionale,
una migliore considerazione del sistema urbano
intermedio sarebbe sicuramente strumento utile ad
agevolare l’individuazione di una dimensione dell’area
vasta idonea per un’efficace governance locale, venendo
così incontro ad eventuali specifiche istanze di territori
diversi a quelli più sviluppati.
123
Insomma, l’individuazione delle funzioni essenziali da
attribuire agli enti di area vasta alle Province e alla Citta
metropolitana, la definizione degli ambiti ottimali per lo
svolgimento di rilevanti funzioni associate e
l’individuazione del pertinente livello intermedio ottimale
(Area Vasta o Unione di Comuni), cui dovrebbe delegarsi
la competenza della pianificazione territoriale, rimane
un tema ancora sul tavolo.
Urbanistica – Politiche della Casa
Altro aspetto importante è quello riguardante le politiche
della casa. C’è fame di abitazioni e sono sempre più
frequenti le richieste ai sindaci di abitazioni a edilizia
pubblica. Nei Comuni di dimensioni minori questo è un
problema ancor più difficile da risolvere, le risorse
finanziare sono ridotte al lumicino ed è impossibile
ipotizzare un programma edilizio in tal senso. È
probabile che anche le Ater necessitino di un riordino
che preveda: semplificazione, tempi certi, regolamenti
uguali per tutti. Sarebbe utile la costituzione di un
ufficio regionale che fornisca assistenza ai Comuni
nell’espletamento delle pratiche relative all’applicazione
della Legge regionale 18 luglio 2017, n. 7 “Disposizioni
per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”.
Internet
Accelerare l’introduzione della Banda Larga e adoperarsi
che sia fruibile non solo nelle città ma anche nei
Comuni più piccoli. Garantire a tutti la possibilità di
connessione, a partire dagli uffici comunali e quindi ai
cittadini. Attivare forme sostegno ai Comuni al fine di
cogliere le opportunità, per i cittadini e le imprese, che
124
si concretizzeranno con l’attivazione della banda larga in
conseguenza dell’attuazione del piano nazionale.
Fondi Europei
Intensificare la partecipazione alla programmazione
europea dei fondi attraverso l’attivazione di “Sportelli
Europa” all’interno delle Autonomie Locali, in grado di
fornire assistenza nella progettazione europea.
Fare in modo che una quota parte dei finanziamenti
sia destinata strutturalmente a progetti di ampio respiro
dei Comuni.
Qualità ambientale
Favorire i Comuni virtuosi nell’impiego delle rinnovabili.
Aumentare le agevolazioni per le installazioni di
tecnologie atte a produrre energia pulita e la
sostituzione di sistemi di riscaldamento obsoleti ed
inquinanti con altri di concezione moderna che
salvaguardano l’ambiente.
Tpl
Spingere lo sviluppo del trasporto su ferro soprattutto in
sinergia con il Comune di Roma Capitale e, dove
possibile, nel resto del territorio regionale. Incentivare
ulteriormente la gestione associata del servizio secondo
bacini omogenei.
Sicurezza – Polizia Locale
Incentivare personale e mezzi per la Polizia Locale anche
attraverso la gestione associata delle funzioni di Polizia
municipale e Polizia amministrativa locale, l'uso della
125
video sorveglianza e la promozione di un’azione
congiunta con la vigilanza privata. Rivedere la L.R. 13
Gennaio 2005, n. 1 “Norme in materia di polizia locale”.
Riconvertire il personale della polizia provinciale delle
Province e della Città metropolitana transitato nei ruoli
della Regione Lazio ed attualmente non più utilizzato
per tali fini. Individuazione di forme di collaborazione tra
Regione e Comuni per il loro utilizzo.
Apportare modifiche all’attuale legislazione regionale in
materia del personale regionale impegnato in servizi di
vigilanza (parchi) al fine di poter attivare forme di
collaborazione con i comuni interessati da aree parco.
Promuovere la formazione del personale della Polizia
locale attraverso apposito stanziamento di risorse
regionali.
Assessorato
Proposta di costituire - o quantomeno assegnare deleghe
specifiche – uno specifico Assessorato agli Enti Locali.
L’istituzione dell’Assessorato deve viaggiare
parallelamente ad un nuovo protagonismo del CAL nel
suo rapporto con la Giunta regionale.
126
CONSIGLIO REGIONALE
Presidente
Daniele Leodori (Pd)
Vice presidenti
Devid Porrello (M5s) Adriano Palozzi (FI)
Seduta n. 6 del 4 luglio 2018
Odg:
Question time; Esame della proposta di legge n. 28 del 10 maggio 2018:
“Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la promozione della conoscenza nella
Regione”.
SINTESI
In pratica, con la Pdl n. 28 (d’iniziativa della Giunta
regionale) si riforma Laziodisu. L’ente attualmente conta
11 membri del Consiglio di Amministrazione nonché un
Presidente, un Direttore, cinque Adisu territoriali
ciascuna governata da un proprio Presidente ed un
127
Comitato territoriale. Con la nuova legge si attua non
soltanto un ridimensionamento ma anche un
ripensamento della governance di questo ente, che sia
volto alla realizzazione di un soggetto più efficace,
efficiente, funzionale e meno dispendioso nei costi di
funzionamento.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
INIZIATO IN AULA L'ESAME DELLA LEGGE SUL
DIRITTO ALLO STUDIO
04/07/2018 - Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato
oggi l’esame della proposta di legge n. 28 “Disposizioni
per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio
e la promozione della conoscenza nella Regione”. Si
tratta di una vera e propria riforma del settore, che
prevede innanzitutto la sostituzione di Laziodisu con il
nuovo Ente regionale per il diritto allo studio e la
promozione della conoscenza (Di.S.Co.). Queste le altre
novità contenute nel provvedimento: introduzione del
concetto di promozione della conoscenza; potenziamento
del raccordo tra università, formazione e inserimento
lavorativo; ampliamento dei servizi e delle agevolazioni
offerte agli studenti, che verranno estese anche alla
popolazione “post-lauream”; istituzione della Consulta
regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza.
La proposta è stata illustrata in Aula dal vicepresidente
della Giunta regionale, Massimiliano Smeriglio,
assessore alla Formazione, diritto allo studio, università
e ricerca, attuazione del programma e dalla relatrice di
maggioranza, scelta dalla nona commissione, Valentina
Grippo (Pd). Dopo la discussione generale e
128
l’approvazione di 14 articoli su 29, il vicepresidente
Devid Porrello del Consiglio regionale ha aggiornato la
seduta a domani, giovedì 5 luglio, alle ore 11 per
completare l’esame e votare la legge.
Prima di illustrare i contenuti della proposta di legge, il
vicepresidente Massimiliano Smeriglio ha ricordato
all’Aula che il provvedimento in esame “viene da
lontano, frutto di un lungo lavoro nel corso della decima
legislatura in cui è stato oggetto di molti
approfondimenti e audizioni nell’allora quinta
Commissione”. Un lavoro condiviso tra maggioranza e
opposizione che – secondo il vicepresidente della Giunta
regionale – ha prodotto “una legge ambiziosa che non
vuole solo rispettare quanto la normativa nazionale
impone in tema di diritto allo studio, ma che ha anche
l’intento di ridisegnare la stessa concezione di welfare
studentesco. Una legge che riesca a razionalizzare la
spesa pubblica non restringendo gli spazi di
partecipazione né depotenziando i servizi offerti ma,
anzi, innovando ed ampliando sia i destinatari sia le
prestazioni erogate”.
Smeriglio ha poi elencato quelli che per lui sono i punti
qualificanti del provvedimento.
La promozione di un diritto alla conoscenza, “da
intendere come strumento di inclusione sociale, diritto
di cittadinanza, partecipazione democratica,
empowerment della persona”.
L’ampliamento dei destinatari e delle prestazioni, con
interventi indirizzati ad arginare la dispersione
129
universitaria; a tutelare le esigenze dei cosiddetti ‘ibridi
studentesco-lavorativi’ (dottorandi senza borsa, tirocinio
formativo attivo, specializzandi); ad agevolare gli
spostamenti dei pendolari tra i Comuni sede degli atenei
e quelli limitrofi; a supportare l’inserimento lavorativo,
l’informazione e l’orientamento sui percorsi di
formazione; a sostenere le attività di socialità e mutuo
sostegno promosse e autogestite dagli studenti; a
garantire i servizi sanitari per gli studenti fuori sede per
poter usufruire di servizi di medicina preventiva,
assistenza psicologica e consultori”.
Una governance più snella ed efficace: si passerà da
tredici a sei figure nella governance centrale e da 38 a
soli tre dirigenti interni, a presidio delle articolazioni
territoriali, in quella periferica. Una proposta che, fra
gettoni di presenza e altri emolumenti, secondo la
Giunta porterà a un risparmio di circa 500mila euro
annui.
Anche Valentina Grippo, vicepresidente della nona
commissione, ha sottolineato l’importanza del lavoro
ereditato dalla precedente legislatura, che ha consentito
di approvare il testo in commissione in una settimana,
con tre sole sedute, di cui una dedicata alle audizioni
dei rappresentanti degli studenti. Grippo ha poi messo
in evidenza come “questa legge sia molto importante per
rendere competitivi i nostri giovani nella loro crescita
professionale nazionale ed internazionale e,
contestualmente, si mette un primo tassello di un
disegno più ampio che è quello della riforma organica di
tutto il diritto allo studio”, dalla prima infanzia fino
all’università. “Fra le altre cose – ha proseguito Grippo –
130
questa legge cerca di superare le sperequazioni, le
differenze che non sono solo di reddito, ma sono anche
di situazione familiare, sono anche di provenienza
geografica. Su questo, pur mantenendo il principio
costituzionale del merito, la legge cerca veramente di
garantire parità di accesso a tutti al percorso che
vogliono affrontare”.
La discussione generale è stata aperta dall’intervento di
Eleonora Mattia (Pd), presidente della nona
commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari
opportunità, istruzione, diritto allo studio. “Questa sul
diritto allo studio – ha detto Mattia – è una legge che gli
studenti del Lazio aspettano da tantissimo tempo e noi
abbiamo il dovere di portarla a compimento consapevoli
che il diritto allo studio è un ascensore sociale per i
ragazzi. Anzi, oggi è l’unico ascensore sociale che ci è
rimasto, perché la scuola è ancora oggi lo strumento del
welfare più potente che abbiamo per rimescolare una
società immobile in cui, chi nasce povero, povero
rimane”. Riguardo ai lavori in commissione, la
presidente ha spiegato che “in pochissimi giorni noi
siamo riusciti ad incontrare l’assessore Smeriglio che ci
ha presentato la proposta, a confrontarci con molte
associazioni studentesche e a comprendere quali
correttivi adottare, presentare e votare. Non è un caso se
tra gli emendamenti adottati troviamo il diritto alla
genitorialità, sacrosanto per chi nel percorso degli studi
si trova ad avere un figlio e vuole proseguire il proprio
percorso nel modo più agevole, ma anche l’opzione tesa
ad agevolare la fruizione di alloggi per studenti non
soltanto nella capitale, ma anche nei comuni limitrofi,
131
offrendo maggiore flessibilità agli studenti e
un’opportunità di entrare in questa economia ai comuni
della fascia urbana”, ha aggiunto Mattia.
Favorevoli al provvedimento si sono dichiarate Gaia
Pernarella (M5s) e Marta Bonafoni (Lista civica
Zingaretti), che hanno partecipato attivamente alla
stesura del testo nella scorsa legislatura.
“Personalmente, è la prima volta che vedo in un
provvedimento accolti tutti gli emendamenti e le
proposte provenienti dal gruppo a cui appartengo”, ha
dichiarato Pernarella. “Sono certa che questo confronto
abbia arricchito la legge di temi che a noi stanno a cuore
politicamente – ha aggiunto – e abbiamo lavorato molto,
anche visitando le residenze, incontrando gli studenti,
cercando di capire in prima persona quali fossero
effettivamente i servizi di cui hanno bisogno”. Pernarella
ha poi elencato alcune delle proposte del suo gruppo che
sono state accolte nel testo: l’assistenza sanitaria agli
studenti fuori sede; l’inserimento dei criteri per la scelta
dei consiglieri d’amministrazione; l’elezione a suffragio
universale del rappresentante degli studenti all’interno
del consiglio d’amministrazione. Per Marta Bonafoni “la
legge affronta un passaggio fondamentale, cioè detta
una visione di sistema laddove, invece, fino a oggi, la
legge sul diritto allo studio aveva tappato i buchi,
rincorso le emergenze, fatto molto spesso male. È una
legge innanzitutto strumento di inclusione e
cittadinanza, perché la cittadinanza, per essere
esercitata a pieno, ha bisogno di essere consapevole, di
conoscere. È una legge che racconta di una società
potenzialmente più equa, di un sistema di sviluppo
132
migliore, basato sulla qualità e non soltanto sulla
quantità”.
Il consigliere Giuseppe Cangemi (gruppo misto) ha
annunciato che il voto del suo gruppo alla legge
dipenderà dall’esito dell’attività emendativa. In
particolare, Cangemi ha auspicato modifiche a sostegno
del diritto allo studio per le persone in stato di
detenzione, perché “sarebbe un grande segnale di civiltà,
di attenzione, di rispetto, di educazione, ma soprattutto
proprio di amministratori attenti a non lasciare nessuno
indietro”. Per Marietta Tidei (Pd) la proposta di Cangemi
“potrebbe essere un punto assolutamente qualificante di
questo provvedimento, già comunque assolutamente
d’orgoglio per quest’Aula”.
Massimiliano Maselli (Nci), nel corso del suo intervento,
ha criticato l’esiguità delle risorse finanziarie previste
per questa legge. “Rispetto a tutti gli oneri previsti dalla
proposta, parliamo di 30 milioni di euro, abbiamo 11
milioni di entrate. Una cifra totalmente insufficiente se
vogliamo garantire un diritto allo studio serio e degno di
questa città e degno di questa Regione”, ha spiegato
Maselli. Per Antonello Aurigemma (FI) si tratta di “una
proposta di legge che aspettavamo da tempo. Abbiamo
presentato degli emendamenti, che siamo convinti
possano essere propositivi nel cercare di migliorare lo
scopo e l’obiettivo di fare una riforma sul diritto allo
studio che possa consentire non solo di formare i nostri
giovani studenti, ma anche di dare loro l’opportunità e
la possibilità di trovare un’occupazione una volta finito il
loro percorso di studio”. Pasquale Ciacciarelli (FI) ha
133
lamentato una scarsa tutela dei territori più periferici
sia in termini di governance che di rappresentanza.
Una critica al provvedimento è arrivata anche da
Stefano Parisi (Lazio 2018), che ha auspicato un
maggiore coinvolgimento dei privati. “Sicuramente è
positiva la partecipazione, la trasparenza, però siamo
fortemente convinti che il pubblico non può fare tutto,
penso che debbano contribuire a questo obiettivo, che è
un obiettivo pubblico, sia i soggetti pubblici che i
soggetti privati. Anzi, io penso che i soggetti privati
possano fare molto da questo punto di vista”, ha detto
Parisi. Per Giancarlo Righini (FdI) si tratta “nel
complesso, di un provvedimento importante e
significativo, con riferimento alla rivisitazione della
governance, che trova finalmente una definitiva risposta
nella partecipazione degli studenti”. Su questo punto
però Righini ha espresso “perplessità forti in ordine al
suffragio universale per l’organo di rappresentanza, che
ovviamente, come nelle università, sarebbe il caso che
fosse di secondo livello”. Orlando Angelo Tripodi (Lega) è
intervenuto per sottolineare che a suo avviso ci sono
alcune lacune nella proposta di legge: “Mancano delle
situazioni particolari, soprattutto in merito ad alcune
disabilità, alla formazione sportiva di livello, alla
rappresentanza degli studenti di tutte le università”.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
DIRITTO ALLO STUDIO, IL CONSIGLIO APPROVA LA LEGGE DI RIORDINO
05/07/2018 - Il Consiglio regionale del Lazio ha
approvato oggi, con 34 voti favorevoli e 12 astenuti, la
134
proposta di legge n. 28 “Disposizioni per il
riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la
promozione della conoscenza nella Regione”.
Si tratta di una vera e propria riforma del settore, che
prevede innanzitutto la sostituzione di Laziodisu con il
nuovo Ente regionale per il diritto allo studio e la
promozione della conoscenza (Di.S.Co.). Un riassetto
della governance che, secondo la Regione Lazio,
comporterà un risparmio di 500mila euro l’anno. Queste
le altre principali novità del provvedimento: introduzione
del concetto di promozione della conoscenza;
potenziamento del raccordo tra università, formazione e
inserimento lavorativo; ampliamento dei servizi e delle
agevolazioni offerte agli studenti, che verranno estese
anche alla popolazione “post-lauream”; sostegno agli
studenti detenuti; istituzione della Consulta regionale
per il diritto allo studio e alla conoscenza.
I punti centrali della legge sono stati illustrati nella
seduta di ieri dal vicepresidente della Giunta regionale,
Massimiliano Smeriglio, assessore alla Formazione,
diritto allo studio, università e ricerca, attuazione del
programma:
La promozione di un diritto alla conoscenza, “da
intendere come strumento di inclusione sociale, diritto
di cittadinanza, partecipazione democratica,
empowerment della persona”.
L’ampliamento dei destinatari e delle prestazioni, con
interventi indirizzati a: tutelare le esigenze dei cosiddetti
‘ibridi studentesco-lavorativi’ (dottorandi senza borsa,
tirocini formativi, specializzandi); arginare la dispersione
135
universitaria; supportare l’inserimento lavorativo,
l’informazione e l’orientamento sui percorsi di
formazione; sostenere le attività di socialità e mutuo
sostegno promosse e autogestite dagli studenti;
garantire i servizi sanitari per gli studenti fuori sede su
medicina preventiva, assistenza psicologica e consultori;
sostenere il diritto allo studio della popolazione
carceraria (emendamento approvato oggi all’unanimità).
Una governance più snella ed efficace: si passerà da
tredici a sei figure nella governance centrale e da 38 a
soli tre dirigenti interni in quella periferica. Spariscono
le cinque Adisu territoriali, sostituite da tre presìdi
territoriali: Lazio settentrionale (Viterbo), Roma Città
Metropolitana (fusione dirigenziale fra RM1, RM2 e RM3)
e Lazio meridionale (Cassino). Nessuna conseguenza per
i dipendenti, che restano dove sono. Una proposta che,
fra gettoni di presenza e altri emolumenti, secondo la
Giunta porterà a un risparmio di circa 500mila euro
annui.
Questi gli organi del nuovo Ente regionale per il diritto
allo studio e la promozione della conoscenza (Di.S.Co.):
Presidente del consiglio di amministrazione.
E’ nominato con avviso pubblico dal presidente della
Regione, su proposta dell’assessore competente in
materia di diritto allo studio universitario e previo
parere della commissione consiliare competente in
materia.
Resta in carica per un triennio, rinnovabile per una sola
volta, scelto tra persone di “comprovata professionalità
ed esperienza che si siano distinte per studi e attività
svolte nell’ambito del diritto allo studio universitario e
136
che abbiano anche svolto funzioni manageriali e/o
ricoperto incarichi istituzionali”.
Consiglio di amministrazione.
E’ costituito con decreto del Presidente della Regione ed
è composto dal presidente più altri quattro membri,
anch’essi in carica per un triennio e rinnovabili per una
sola volta:
a) Un rappresentante degli studenti eletto in
concomitanza con l’elezione del Consiglio nazionale degli
studenti universitari (Cnsu) a suffragio universale e
diretto, tra tutti gli studenti iscritti ai corsi di studio
delle università statali e non statali e degli istituti di alta
formazione presenti sul territorio regionale;
b) tre membri designati dal Consiglio regionale con
voto limitato, previo avviso pubblico, garantendo la
rappresentanza di genere.
Collegio dei revisori dei conti.
Consulta regionale per il diritto allo studio e la
promozione della conoscenza.
E’ composta da 21 membri, eletti a suffragio universale
in concomitanza con l’elezione del Consiglio nazionale
degli studenti universitari (Cnsu), che restano in carica
per un triennio e non possono svolgere più di due
mandati:
a) 14 studenti eletti dalla popolazione studentesca di
tutti gli atenei statali della Regione in proporzione alla
popolazione studentesca e comunque in modo che
ciascun ateneo statale sia rappresentato da almeno uno
studente;
137
b) due studenti eletti dalla popolazione studentesca di
tutti gli atenei non statali;
c) uno studente eletto dalla popolazione studentesca
di tutti gli istituti di alta formazione artistica e musicale
della Regione;
d) due studenti vincitori di posto alloggio nella
Regione, eletti dai rappresentati delle residenze gestite
dall’Ente;
e) un dottorando eletto dagli iscritti ai corsi di
dottorato di ricerca degli atenei regionali;
f) uno specializzando, eletto tra gli iscritti ai corsi di
formazione specialistica degli atenei regionali.
Prima del voto finale l’Aula ha approvato un ordine del
giorno, presentato da vari consiglieri e illustrato da
Roberta Lombardi (M5s), che impegna la Giunta
regionale a promuovere forme di agevolazione alla
fruizione dei servizi del sistema del trasporto pubblico
urbano ed extraurbano e per l’accesso agli asili nido per
i figli degli studenti e dei cittadini in formazione.
Seduta n. 7 dell’11 luglio 2018
Odg:
question time: interrogazioni a risposta immediata n. 5, 7, 11, 20, 27 e 28), quindi l’esame delle mozioni n. 25,
26, 28, 29, 30 e 33.
Seduta n. 8 del 17 luglio 2018
Odg:
"question time"; proposta di deliberazione consiliare n. 10 del 3 maggio 2018, concernente: Approvazione del piano del Parco
naturale Appia Antica - Roma di cui all'art. 26 della L.R. 6 ottobre 1997, n. 29 "Norme in materia di aree naturali
138
protette regionali" e successive modifiche ed integrazioni".
SINTESI
La Pdc n. 10 fa riferimento all’articolo 26, comma 4,
della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e
successive modifiche, ove è stabilito che la Giunta
regionale, previo esame congiunto da parte della
struttura regionale competente in materia di aree
naturali protette e del Comitato regionale per il
Territorio (C.R.p.T) propone al Consiglio regionale
l’approvazione del Piano apportando eventuali modifiche
ed integrazioni e pronunciandosi contestualmente sulle
osservazioni pervenute.
COMUNICATO UFFICO STAMPA DEL CONSIGLIO
AVVIATO IN AULA L'ESAME DEL PIANO DEL PARCO DELL'APPIA ANTICA
17/07/2018 - Con la relazione dell'assessore
all'Agricoltura, Ambiente e Risorse naturali, Enrica
Onorati, si è aperta alla Pisana la doppia seduta
dedicata all'esame della proposta di deliberazione
consiliare n. 10 riguardante l'approvazione del Piano del
parco dell’Appia antica, che interessa i territori di Roma,
Marino e Ciampino.
"La grande sfida di questi anni - ha esordito Onorati – è
stata la convivenza di più soggetti a tutela di un
territorio esteso ben 3.400 ettari, per la gran parte di
proprietà privata. Per questo intendiamo dar vita a un
tavolo permanente di collaborazione istituzionale tra il
parco archeologico, il parco naturale e tutti i Comuni
139
interessati, per condividere e integrare a livello nazionale
e locale le politiche di tutela e valorizzazione di un
territorio unico al mondo".
Il nuovo Piano è atteso da alcuni decenni: il documento
all'esame dell'Aula getta infatti le sue radici nel 2002,
quando ci fu una prima deliberazione a riguardo da
parte del consiglio direttivo dell'ente parco.
L’accelerazione dell'iter di approvazione è ora dovuta al
commissariamento avvenuto con ordinanza del Tar n.
5786 del 2018.
Il Piano del parco dell’Appia antica si configura come
uno strumento multidisciplinare, frutto della presenza
quotidiana sul territorio e dell’indagine sul campo.
Tende a individuare dinamiche che hanno determinato e
possono determinare il recupero e la trasformazione
sostenibile del territorio, esprimendo contestualmente
un’azione di tutela, evitando di configurarsi non solo
come strumento di conservazione e congelamento di uno
status territoriale. Secondo la relazione dell'assessore, è
concepito come un progetto di restauro territoriale,
riprende parzialmente gli obiettivi della legge istitutiva
66 del 1988 puntando, oltre che alla necessaria tutela
dei beni ambientali, paesaggistici e storico-
monumentali, anche alla valorizzazione mediante la
leggibilità e la riconoscibilità del territorio del parco.
"Gli elementi cardine del piano sono la delocalizzazione
delle attività incompatibili, la polifunzionalità agricola e
la promozione dell’agricoltura compatibile, gli interventi
sulla mobilità e sulle attrezzature per la fruizione di
140
impianti sportivi e di campeggi", ha spiegato Onorati.
Vengono quindi identificati dieci obiettivi indicati come
ambiti di intervento:
1 - ricostituire l’unità territoriale e paesaggistica del
parco, capace di consentire una visione ed una fruizione
continua del territorio, anche attraverso la realizzazione
di una sentieristica;
2 - eliminare l’abusivismo che ha avuto come
conseguenza la nascita di nuclei edilizi, molti dei quali
di scarsa qualità, spesso ospitanti attività produttive
incompatibili;
3 - favorire la rinaturalizzazione delle vaste aree
agricole, che hanno dimostrato invece una grande
capacità di ripresa e di recupero di molteplici elementi di
biodiversità, sviluppando un’agricoltura di qualità a
basso impatto, documentata da secoli di utilizzo;
4 - mantenere e rafforzare gli elementi che garantiscono
la continuità paesaggistica, come le riperimetrazioni, gli
interramenti, il sostegno all’attività agricola, le
indicazioni prescrittive per le proprietà private;
5 - cambiare i criteri di mobilità delle aree interessate
dal traffico di attraversamento e realizzare opere che
permettano nel parco la sola circolazione residenziale e
turistica;
6 - contribuire al bilancio ecologico della città di Roma
Capitale, di Ciampino e Marino con azioni di tutela e di
rafforzamento dei livelli di naturalità e con
l’alleggerimento dei processi di antropizzazione;
7 - creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile;
8 - garantire le condizioni per ulteriori sviluppi e nuovi
fasi della ricerca archeologica;
141
9 - costruire una fruizione controllata con la
partecipazione dei cittadini;
10 - promuovere l’educazione ambientale ed una più
generale cultura della tutela.
La proposta di deliberazione consiliare all'esame
dell'Aula è stata licenziata all'unanimità lo scorso 12
luglio dalla ottava Commissione, che ha affrontato in
particolare le tematiche degli impianti sportivi. È stata
infatti ribadita e sottolineata, attraverso appositi
emendamenti, l’importanza della pratica sportiva quale
miglioramento della qualità della vita e della fruizione
del mondo dei parchi e delle aree protette. Grande
attenzione è stata poi data, in Commissione, al
coordinamento tra il parco regionale, le norme
paesaggistiche e l’attività del parco archeologico. La
polifunzionalità agricola, indicata come uno dei punti di
forza di questo parco, è stata riconosciuta al fine di
mantenere il paesaggio dell’agro romano ed è stata
lungamente trattata, analizzata ed emendata in
Commissione, valorizzandone il ruolo socioeconomico e
culturale. Introdotta, infine, la possibilità di promuovere
e favorire i campeggi con camper e tende in aree
dedicate.
"Dopo oltre quindici anni - ha concluso la sua relazione
l'assessore Onorati - portiamo in approvazione questo
piano, che coniuga efficacemente la tutela ambientale,
paesaggistica e archeologica con le esigenze di sviluppo
di questo territorio protetto, tutelando, valorizzando e
promuovendo ogni attività compatibile e sostenibile,
partendo da quelle attività agricole che caratterizzano
142
questo paesaggio unico della campagna romana, che
ospita al suo interno un vero e proprio tesoro
archeologico".
Dopo la discussione generale, l'esame del provvedimento
è stato fissato per le giornate di oggi e di domani.
Sessanta gli emendamenti presentati dai consiglieri; tre
dalla Giunta.
143
EVENTI
Inter-Gruppo consiliare riceve rappresentanza del Popolo Sahariano
25/07/2018 - Un gruppo di diciannove bambini del
Saharawi e quattro accompagnatori sono stati ospiti
questa mattina in Consiglio regionale del Lazio. La Sala
Mechelli ha fatto da cornice all’incontro con la piccola
rappresentanza della "gente del deserto" del Sahara
occidentale, che da molto tempo aspira alla libertà e
all’indipendenza del territorio in cui vivono al confine tra
Marocco, Algeria e Mauritania. Rivendicazioni che sono
tutt’oggi ostacolate dal Marocco. La consigliera Chiara
Colosimo (FdI), componente dell’Inter-gruppo consiliare
a sostegno del popolo Saharawi, formato dai consiglieri
di maggioranza e opposizione Eugenio Patanè (Pd),
Marietta Tidei (Pd), Devid Porrello (M5s), Laura
Cartaginese (Fi), Emiliano Minnucci (Pd), Marco
Cacciatore (M5s) e Alessandro Capriccioli (+Europa)
presenti all’incontro, ha aperto i lavori salutando il
144
rappresentante del Fronte Polisario in Italia Omar Mih,
il presidente del Modavi Emanuele Buffolano, i bambini
Saharawi e gli amministratori dei sei Comuni del Lazio
che attualmente ospitano i bambini: Fara in Sabina,
Vignanello, Canale Monterano, Trevignano Romano,
Anguillara e Orte.
La consigliera Colosimo (FdI), che in passato si è recata
personalmente nel territorio Sahariano, ha ricordato che
fu “straordinario scoprire la forza di questo popolo, non
fanno barricate, chiedono soltanto di poter essere liberi
di scegliere la loro autodeterminazione. Abbiamo dinanzi
a noi – ha detto la consigliera – la missione di raccontare
la dignità di questo straordinario popolo e non
abbandonarlo”.
Il vice presidente del Consiglio regionale Devid Porrello (
M5S) ha portato i saluti del Presidente Leodori,
attualmente impegnato a seguire i lavori del Bilancio, e
ha affermato che “Il Consiglio regionale apre le porte a
una vicenda di caratura internazionale e quindi
assumere l’impegno di sollecitare il governo nazionale e
l’Unione Europea a considerare la questione della
sofferenza di questo popolo, da parte nostra – ha
concluso Porrello – dobbiamo essere in prima linea a
sostenerlo”.
Per il consigliere Emiliano Minnucci “non si può fare a
meno di dare un contributo positivo e di sviluppare
relazioni internazionali per non smorzare la
rivendicazione di autodeterminazione di un popolo, la
cui vicenda resta un tema di politica internazionale”.
145
Un ringraziamento ai Comuni che ospitano i bambini è
stato espresso dalla consigliera Marietta Tidei (PD), un
impegno “notevole e non facile da sostenere. La
questione Saharawi è fuori dai riflettori della politica
internazionale, dobbiamo fare in modo che torni al
centro dell’attenzione”.
Successivamente ha preso la parola l’assessora del
Comune di Canale Monterano, Vilma Piccioni, che ha
ribadito quanto “sia importante essere in questo
contesto. Questi bambini ci danno qualcosa di unico,
portano gioia, andiamo avanti seguendo questa linea
continuando a sostenere la causa di questo popolo”.
Per il rappresentante di Orte, Don Giuseppe Aquilanti
“questi bambini sono testimoni e ambasciatori di pace,
dinanzi a loro cadono le barriere religiose”, mentre per
presidente del Modawi Emanuele Buffolano “il popolo
Saharawi porta avanti pacificamente la costruzione di
rapporti attraverso il dialogo. Vorremmo rappresentare
ancora meglio magari con l’apporto di grandi reporter –
ha auspicato – la situazione in cui versa questo popolo”.
Omar Mih, Rappresentante del Fronte Polisario in Italia,
ha ricordato che “la Regione Lazio ci supporta da più di
trenta anni. Noi – ha sottolineato – abbiamo rinunciato
alla guerra, la comunità internazionale da ventinove
anni ci ha promesso, attraverso risoluzioni approvate,
un referendum per l’autodeterminazione ma il Marocco è
intransigente. Abbiamo una generazione che non può
più aspettare, la nostra rivendicazione è un referendum,
146
contiamo ancora sul vostro sostegno. Per questo – ha
concluso il Rappresentante del Polisario – ringrazio
molto il Consiglio regionale, i Comuni, e i volontari della
Protezione Civile”.
Al termine dell’incontro il vice presidente Porrello ha
consegnato ad Omar Mih un gagliardetto della Regione
Lazio e un piccolo regalo a ciascuno dei bambini
presenti.
147
INDICE DEI NOMI
Alessandri, Mauro, 25, 31-33, 60-65, 68, 69
Anastasia, Stefano, 9-11
Aquilanti, Don Giuseppe, 145
Arangio, Francesco, 67
Aurigemma, Antonio, 34, 35, 39, 44, 45, 50, 63, 69, 75, 81, 86, 108, 132
Bacci, Alessandro, 8
Barillari, Davide, 19, 20, 22, 72, 75, 78, 83, 84, 86
Battisti, Sara, 8, 14, 18, 80, 97, 119
Bernardeschi, Roberta, 8, 9
Blasi, Silvia, 14, 15, 17
Bonaccorsi, Lorenza, 31, 37, 53, 54
Bonafoni, Marta, 48,77, 93, 95, 131
Branca, Marta, 74
Brindisi, Gerardo, 67
Buffolano, Emanuele, 144, 145
Buschini, Mauro, 36, 72
Cacciatore, Marco, 83, 96, 97, 99, 101, 116, 143
Califano, Michela, 107
Cambieri, Andrea, 86
Campana, Domenico, 20
Cangemi, Giuseppe Emanuele, 132
Capriccioli, Alessandro, 8, 12-14, 16, 63, 119, 143
Cartaginese, Laura, 14, 16, 90, 101, 143
Casati, Giorgio, 71, 72
Casertano, Luca, 86
Cavallari, Enrico, 14, 17
Ciacciarelli, Pasquale, 52, 53, 56, 57, 107, 132
Cianconi, Gianrico, 67
Ciani, Paolo, 77, 80, 86, 98, 101
Coloni, Alessandro, 20
Colosimo, Cesare, 86
Colosimo, Chiara, 8, 9, 12, 72, 77, 80, 85, 119, 143, 144
Corradi, Maria Paola, 71, 72
Corrado, Valentina, 8, 9, 12, 34, 44-46, 48, 50, 83, 119
Corrotti, Laura, 57, 116
Covassi, Beatrice, 14
D’Alba, Fabrizio, 86
D’Amato, Alessio, 30, 31, 33, 71, 80, 82, 84
D’Innocenzo, Marinella, 71, 72
De Paolis, Gino, 26, 35, 41, 67, 69
De Vito, Francesca, 55, 83, 108
Della Marta, Ugo, 74
Di Berardino, Claudio, 31, 34, 38, 40, 44, 93, 109-111
Di Biase, Michela, 75, 78
Di Fusco, Salvatore, 43
148
Di Stefano, Nicola, 20
Doglioni, Carlo, 109-112, 114
Donetti, Daniela, 71
Floris, Roberto, 85
Forte, Enrico Maria, 100, 101
Frittelli, Tiziana, 73, 85
Ghera, Fabrizio, 40, 48, 69, 81, 98
Grippo, Valentina, 55, 127, 129
Lena, Rodolfo,
Leodori, Daniele,
Leonori, Marta,
Liotta, Angelo,
Liotti, Angelo,
Lo Fazio, Aurelio,
Lombardi, Roberta,
Macchitella, Luigi,
Manzella, Gian Paolo,
Marini, Nicola,
Maselli, Massimiliano,
Mattia, Eleonora,
Meleo, Linda,
Mih, Omar,
Minnucci, Emiliano,
Novelli, Valerio,
Ognibene, Daniele,
Onofri, Donatella,
Onorati, Enrica,
Palozzi, Adriano,
Pappagallo, Lazzaro, 21, 22
Panella, Vincenzo, 73
Panunzi, Enrico, 72, 77, 112
Parisi, Stefano, 81, 133
Patanè, Eugenio, 26, 45, 63, 67, 69-90, 143
Pernarella, Gaia, 41, 48, 54, 83, 98, 100, 101, 131
Petrucci, Michele, 20, 23
Piccioni, Vilma, 145
Pirozzi, Sergio, 109-11, 113-116
Porrello, Devid, 23, 63, 64, 67, 69, 83, 126, 128, 143, 144, 146
Quadrana, Gianluca, 69, 91, 98
Refrigeri, Fabio, 25, 26, 40, 60, 61, 65, 67, 69
Righini, Giancarlo, 34, 35, 108, 133
Romano, Ferdinando, 85
Santarelli, Flaminia, 59
Sartore, Alessandra, 27, 36, 51
Simeone, Giuseppe, 40, 70, 71, 76, 78, 80, 84
Smeriglio, Massimiliano, 127, 128, 130, 134
Stefàno, Enrico, 60,61
Talamo, Pierluigi, 43
149
Tidei, Marietta, 12, 15 17, 26, 50, 54, 67, 108, 132, 143, 145
Tortoriello, Filippo, 103, 105, 106
Tripodi, Orlando, 26, 44, 67, 81, 133
Troncarelli, Alessandra, 75-77
Valeriani, Massimiliano, 31, 34, 38, 39, 100, 101
Valiani, Armando, 43
Vincenzi, Marco, 24, 28, 34, 35, 38, 42, 43, 46, 49, 50
Zingaretti, Nicola, 46 80-82