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CAL CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI Rapporto mensile dell’Attività legislativa del Consiglio regionale del Lazio XI Legislatura - LUGLIO 2018 -
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Jun 13, 2020

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CAL

CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI

Rapporto mensile dell’Attività legislativa

del Consiglio regionale del Lazio

XI Legislatura

- LUGLIO 2018 -

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Presidente Nicola Marini

Vicepresidenti Salvatore Ladaga Luisa Piacentini

Consiglieri segretari Lucia Catanesi Tommaso Ciccone Bruno Manzi

Struttura di Supporto:

Direttore: Avv. Cinzia Felci Responsabile ad interim: Avv. Michele Gerace Curatore del Rapporto: Dott. Andrea Camponi Diego Barone tel. 06 65932067 mail: [email protected] Andrea Camponi tel. 06 65937618 mail: [email protected] Liviana Gargiulli tel. 06 65937312 mail: [email protected] Luca Lepori tel. 06 65937681 mail: [email protected] Patrizia Rotilio tel. 06 65932601 mail: [email protected] Laura Toni tel. 06 65932647 mail: [email protected]

Sito web: http://cal.regione.lazio.it/ E-Mail: [email protected]

PEC: [email protected]

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INDICE

CONSIGLIO REGIONALE pag. 125

----------------------------------------------------------------------------------------

I - COMMISSIONE - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia pag. 6 ------------------------------------------------------------------------------------------

II - COMMISSIONE - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli pag. 13 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------

III - COMMISSIONE - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione pag. 19 ----------------------------------------------------------------------------------------

IV – COMMISSIONE - Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio pag. 24 -----------------------------------------------------------------------------------------

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V - COMMISSIONE - Cultura, spettacolo, sport e turismo pag. 52 -----------------------------------------------------------------------------------------

VI COMMISSIONE - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità,

trasporti pag. 60 ------------------------------------------------------------------------------------------

VII COMMISSIONE - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare pag. 70 -----------------------------------------------------------------------------------------

VIII COMMISSIONE - Agricoltura, ambiente pag. 87 ------------------------------------------------------------------------------------------

IX COMMISSIONE - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio pag. 92 -------------------------------------------------------------------------------------------

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X COMMISSIONE - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti pag. 96 ------------------------------------------------------------------------------------

XI COMMISSIONE - Sviluppo economico e attività produttive, Start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e

innovazione pag. 102 ----------------------------------------------------------------------------------------

XII COMMISSIONE - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione pag. 109 -----------------------------------------------------------------------------------------

Cal – Consiglio Autonome Locali pag. 117 ----------------------------------------------------------------------------------------- Eventi: Inter-Gruppo consiliare riceve rappresentanza del Popolo Sahariano pag. 143 ---------------------------------------------------------------------------------------- INDICE DEI NOMI pag. 147

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COMMISSIONE I - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia

Presidente: Rodolfo Lena (Pd)

Audizione n°2 del 12 luglio 2018 Odg: Audizione con il presidente del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali), dott. Nicola Marini.

SINTESI La legge istitutiva del Cal è ormai datata (11 anni) e

necessita di una revisione. Il presidente del Cal, Nicola

Marini, illustra le proposte di riforma radicale della

norma. Molti i temi sui quali il Cal avanza delle

proposte di intervento importanti: la ‘legge Delrio’,

Urbanistica – Politiche della Casa, Interne, fondi

europei, qualità ambientale, Tpl, sicurezza e Polizia

locale, creazione di un assessorato agli Enti Locali.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI, FORMULATE IPOTESI DI RIFORMA IN PRIMA COMMISSIONE

12/07/2018 - Il presidente del Consiglio delle

Autonomie Locali (Cal), Nicola Marini, è stato ricevuto in

audizione dalla prima commissione Affari costituzionali

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e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse

umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità,

antimafia, presieduta da Rodolfo Lena (Pd).

Il Cal è definito dall'articolo della 66 dello Statuto

"organo rappresentativo e di consultazione degli enti

locali, ai fini della concertazione tra gli stessi e la

Regione". Rappresenta, pertanto la sede istituzionale

nell'ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad

assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di

politica legislativa e di programmazione territoriale ed

economico-sociale che li vedano coinvolti o che

comunque attengano ai loro interessi.

"Dopo alcuni anni di applicazione della legge istitutiva

del Cal (la n. 1/2007) - ha spiegato Marini - ci siamo

resi conto che è arrivato il momento di procedere ad un

superamento di quella legge, con modifiche che possano

rendere più efficace l'azione dell'organo". Marini, tra

l'altro, ha parlato dell'esigenza di rivedere il sistema dei

pareri resi dall'organo rispetto a tutte le proposte di

legge presentate in Consiglio. "Ci esprimiamo su tutte le

proposte, anche su quelle che poi non vengono mai

calendarizzate o che vengono completamente riscritte

una volta approdate nelle commissioni consiliari di

competenza", ha spiegato Marini.

Affrontate anche le difficoltà a far funzionare in modo

efficace l'assemblea, alle procedure per operare

sostituzioni in caso di assenza di un componente di

diritto, come un sindaco. Dalla Commissione, l'invito a

formalizzare le possibili modifiche alla legge istitutiva del

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Cal, in modo da poter mettere in cantiere un

provvedimento legislativo da poter adottare prima del

prossimo rinnovo dell'organo.

Presenti all'incontro le vicepresidenti Sara Battisti (Pd) e

Chiara Colosimo (FdI); i consiglieri Alessandro

Capriccioli (Radicali), Valentina Corrado (M5s), Marta

Leonori ed Eleonora Mattia (Pd).

Audizione n°3 del 16 luglio 2018

Odg: Audizione con il Segretario regionale della DIRER DIRL Roberta Bernardeschi e con il Direttore regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi informativi dott.

Alessandro Bacci.

SINTESI

La DIRL è l’organizzazione sindacale dei Dirigenti e dei

quadri direttivi della Regione Lazio. Nell’audizione in

calendario intende evidenziare presunte violazioni di

legge e di regolamento che avrebbero caratterizzato il

recente conferimento di incarichi dirigenziali negli uffici

della Giunta regionale.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

PERSONALE REGIONALE, AUDIZIONE CON DIRER

DIRL 16/07/2018 - La prima commissione Affari

costituzionali e statutari, affari istituzionali,

partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza,

lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo

Lena (Pd), ha ricevuto in audizione Roberta

Bernardeschi, segretario della Dire Dirl.

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L’organizzazione sindacale dei dirigenti e dei quadri

direttivi della Regione Lazio ha depositato agli atti una

corposa documentazione nella quale si espongono

presunte violazioni di legge e di regolamento che

avrebbero caratterizzato il recente conferimento di

incarichi presso gli uffici della Giunta.

“Chiediamo che il Consiglio regionale, nello svolgimento

delle sue funzioni di sindacato ispettivo, accerti

eventuali responsabilità e apra una indagine conoscitiva

sulle procedure messe in atto, nonché sulle modalità di

organizzazione e gestione delle strutture amministrative

regionali”, ha chiesto Bernardeschi al termine

dell’incontro. Presenti all’audizione la vicepresidente

Chiara Colosimo (FdI) e la consigliera Valentina Corrado

(M5s).

Audizione n°4 del 19 luglio 2018

SINTESI

il Garante dei detenuti ha competenze nella tutela e

nella promozione dei diritti delle persone sottoposte a

misure restrittive della libertà personale negli istituti

penitenziari per adulti e minori, nei centri di

identificazione ed espulsione e nelle strutture sanitarie.

L’audizione serve a focalizzare la situazione negli istituti

di pena del Lazio che soffrono per sovraffollamento e

ristrettezza di uomini e mezzi.

Odg: Audizione con il Garante dei Detenuti Stefano Anastasia.

IL GARANTE DEI DETENUTI ASCOLTATO IN PRIMA COMMISSIONE

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19/07/2018 - "Con 6.400 detenuti il Lazio è oramai

divenuta la terza regione italiana per numero di

presenze in carcere. Il tasso di affollamento è del 121%,

con picchi a Regina Coeli e a Latina". Dati riferiti in

prima commissione da Stefano Anastasia, Garante

regionale delle persone private della libertà, convocato in

audizione dal presidente Rodolfo Lena (Pd).

"Prima che la situazione diventi ingovernabile, è urgente

riprendere la delega alla riforma penitenziaria, lasciata

in sospeso dal precedente Governo, e incentivare le

alternative al carcere per le pene brevi e per i residui di

pena - ha aggiunto Anastasìa, citando la relazione

annuale al Consiglio -. In questo senso, Regioni ed Enti

locali possono fare molto per costruire percorsi di

accompagnamento e sostegno ai condannati in

esecuzione penale non detentiva". Affrontata anche

l'emergenza degli organici della polizia penitenziaria.

Altro problema toccato dal Garante è stato quello

relativo alla capienza ridotta rispetto alla disponibilità

pianificata, con relative consistenti lista d'attesa, nelle

Rems, ovvero le residenze per l'esecuzione delle misure

di sicurezza, strutture residenziali con funzioni

terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative.

"Sono cinque le Rems provvisorie nel Lazio, con una

capienza di 91 posti - ha spiegato - ma quelle

effettivamente disponibili sono 85, per un problema di

organico a Palombara Sabina, e ci risultano almeno 60

persone che dovrebbero entrare in una struttura del

genere e non hanno posto. Succede così che abbiamo un

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gruppo di persone con problemi di salute mentale

detenute in attesa di collocazione, trattenute in carcere

quindi senza titolo giuridico". Per Anastasia, poi, "la

Regione Lazio deve aggiornare il protocollo operativo di

prevenzione del rischio autolesivo, stipulato nel 2015, in

base ai contenuti dell'accordo raggiunto di recente in

Conferenza Stato-Regioni". Questo per contenere i casi

di suicidio in carcere.

Il Garante, infine, ha invitato i consiglieri a recarsi di

persona presso il Centro di identificazione ed espulsione

(Cie) di Ponte Galeria, a Roma, dove la condizioni delle

donne in attesa di rimpatrio, provenienti da tutta Italia,

è "a dir poco vergognosa".

Intanto, il 23 maggio scorso, è stata approvata una

delibera di Giunta che prevede l’istituzione

dell’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria,

che avrà il compito di monitorare la situazione della

popolazione carceraria segnalando avvenimenti di

interesse sanitario o eventuali problematiche e criticità

negli istituti penitenziari del territorio regionale. Sarà

composto dall’assessore regionale alla Sanità, dal

direttore Sanità e integrazione sociosanitaria, dal

Garante, dai referenti di ciascuna Azienda sanitaria

locale, dal dirigente del Centro di giustizia minorile del

ministero di Giustizia, dal presidente del Tribunale di

sorveglianza, dal provveditore regionale

dell’Amministrazione penitenziaria e dal referente

regionale al tavolo nazionale di consultazione

permanente sulla Sanità penitenziaria.

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Presenti alla audizione i consiglieri: Alessandro

Capriccioli (+ Europa Radicali), Chiara Colosimo (FdI),

Valentina Corrado (M5s) e Marietta Tidei (Pd).

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COMMISSIONE II - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli

Presidente: Alessandro Capriccioli (+Europa-Radicali)

Seduta - Audizione n°2 del 3 luglio 2018

Odg: 1) Audizione sulle iniziative regionali per la cooperazione allo sviluppo, per la collaborazione e la solidarietà

internazionale, con l'assessore regionale allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, start-up, "Lazio

creativo" e innovazione, Gian Paolo Manzella. 2) A seguire, la commissione si riunirà per la seduta ordinaria n. 4, con il seguente ordine del giorno:

- Approvazione verbale seduta precedente (n. 2 del 19/06/2018); - Prosieguo esame del programma di lavoro della

Commissione europea per il 2018 e individuazione aree di interesse prioritario;

- Programmazione delle attività e del calendario dei lavori.

SINTESI

La Regione condivide le finalità stabilite in sede

internazionale e perseguite dalla legislazione nazionale

in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo

ed in via di transizione e, nel rispetto delle leggi statali,

degli impegni internazionali sottoscritti dall’Italia e dei

regolamenti e delle direttive comunitarie, utilizzando

anche proprie risorse umane e finanziarie. L’audizione

dell’assessore serve a illustrare i programmi.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

AFFARI EUROPEI: COMMISSIONE APPROVA RISOLUZIONE SUL PROGRAMMA DI LAVORO COMUNITARIO

03/07/2018 - Economia circolare, sviluppo sostenibile,

implementazione dello stato di diritto, “comunicare

l'Europa” e il digitale: queste le principali linee di

interesse regionale individuate nella risoluzione

approvata oggi all’unanimità in commissione Affari

europei e internazionali, cooperazione tra i popoli del

Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Alessandro

Capriccioli, all’interno del programma di lavoro annuale

della Commissione europea. Il programma era stato

illustrato in commissione seconda il 19 giugno scorso

dal capo della rappresentanza in Italia della

Commissione europea Beatrice Covassi. Il presidente

Capriccioli aveva preso tempo prima dell’approvazione

per poter condividere la risoluzione con il presidente del

Consiglio regionale. Presenti al voto erano i consiglieri

Sara Battisti (Partito democratico), Silvia Blasi

(Movimento 5 stelle), Laura Cartaginese (Forza Italia) e

Enrico Cavallari (Misto).

Il voto è stato preceduto da una audizione nella quale

l’assessore allo Sviluppo economico, commercio e

artigianato, start up, Lazio creativo e innovazione Gian

Paolo Manzella ha illustrato lo stato dell’arte con

riferimento al tema delle iniziative regionali per la

cooperazione allo sviluppo internazionale. La

cooperazione internazionale si inscrive in un ben preciso

quadro di riferimento normativo regionale, che risale al

2000 ed è stato richiamato poi dalla legge 1/2015, come

ha spiegato l’assessore. Un bando da duecentodiecimila

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euro per il sostegno di progetti di cooperazione

internazionale è stato chiuso recentemente, con “undici

domande presentate” e alcuni progetti sono stati

condotti in questi anni in collaborazione con la

Commissione europea, ha continuato Manzella.

“Bisogna evitare un approccio episodico alla materia”,

fuori da un quadro di programmazione, ha detto poi

Manzella. I temi prescelti devono comunque essere di

interesse per il territorio regionale, a suo avviso e il

quadro di riferimento va cambiato, dopo 18 anni;

tuttavia, almeno per quest’anno, per motivi di

tempistica, la cooperazione va vista in abbinamento con

il piano di internazionalizzazione. Il coinvolgimento delle

organizzazioni è indispensabile, secondo l’assessore, ma

altrettanto importante è il rapporto con le istituzioni:

infatti gli interessi sono anche di livello nazionale.

Infine, la progettazione europea va sviluppata. Il piano è

quindi per Manzella, anzitutto esaminare la normativa

(la relazione annuale è stata sostituita da un piano

triennale) quindi fare una ricognizione delle risorse e

avviare rapporti con le altre regioni, specie quelle

virtuose come l’Emilia Romagna, che ha investito tre

mln di euro. Infine, avviare una consultazione con

operatori del settore. Entro luglio sarà pronta la prima

bozza del nuovo piano di internazionalizzazione da

sottoporre agli stakeholders, ha concluso l’assessore.

Presenti all’audizione, la consigliera Marietta Tidei (Pd)

che ha auspicato che tra le audizioni ci sia anche quella

della Farnesina, osservando che finora si è fatto poco a

livello regionale su questa materia; Blasi, che si è

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augurata la condivisione con il Consiglio della scelta

delle aree di intervento da parte della Giunta e ha detto

di ritenere che l’area geografica di riferimento debba

essere il Mediterraneo; Cartaginese che ha ringraziato

l’assessore per la chiarezza nell’enucleare la materia.

Seduta - Audizione n°5 e 3 del 24 luglio 2018 Odg: Audizione delle organizzazioni per la promozione

dell'integrazione e della cittadinanza dell'Unione europea degli under 30. Invitati: Gioventù federalista europea

Lazio; Future is now; Alternativa europea; Volt; Esn. Al termine dell'audizione, la commissione si riunirà in

seduta ordinaria col seguente ordine del giorno: Approvazione Atto di indirizzo in attuazione del comma

84, art. 17 della legge regionale n. 9/17 per le finalità previste dall'articolo 15, comma 2, legge regionale n. 1/2015 "Disposizioni sulla partecipazione alla

formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio".

SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

AUDIZIONE SUI TEMI DELLA CITTADINANZA

EUROPEA ALLA PISANA

24/07/2018 - Audizione oggi alla Pisana, in

commissione seconda, presieduta da Alessandro

Capriccioli, delle organizzazioni per la promozione

dell'integrazione e della cittadinanza dell'Unione europea

degli under 30. Volt, Movimento federalista europeo,

Istituto di studi federalisti Altiero Spinelli, Gioventù

federalista europea Lazio, Università per l’Europa,

Future is now, Erasmus student network e Movimento

europeo in Italia hanno esposto ciascuna i propri

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suggerimenti sulle tematiche che a loro parere

andrebbero privilegiate in vista del bando regionale

rivolto agli enti locali che sarà emanato sui temi della

cittadinanza europea.

Tra gli argomenti più ricorrenti negli interventi, la

conservazione e il recupero della memoria storica di

Ventotene e del padre fondatore Altiero Spinelli per

incrementare il livello di consapevolezza dei giovani sulle

origini dell’Europa unita (MFE e Istituto Altiero Spinelli),

l’importanza delle elezioni europee come momento

partecipativo, specie in occasione delle prossime del

2019, che segnano i 40 anni dal primo voto europeo

(Istituto Spinelli e GFE Lazio); ma sono state citate

anche l’attenzione al tema dei rifugiati (Università per

l’Europa), la necessità di implementare la conoscenza

dei diritti di cittadinanza europea su una serie di temi

(Future is now), le esigenze della mobilità studentesca

(ESN) e la richiesta di luoghi fisici dove coinvolgere i

cittadini sui temi declinati nel dibattito (Movimento

europeo in Italia).

Tra i consiglieri, Silvia Blasi del Movimento 5 stelle ha

posto un quesito agli intervenuti, ottenendo generali

riscontri positivi, sul fatto che le ricadute di questi

bandi regionali siano apprezzabili dai beneficiari; Enrico

Cavallari del gruppo Misto ha ricordato come i temi della

cittadinanza europea vadano necessariamente declinati

a partire dalle specificità territoriali di ogni singolo

paese; Marietta Tidei del Partito democratico ha detto

che a suo avviso gli obiettivi dovrebbero essere anche

più ambiziosi di quanto la modesta entità economica di

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tali bandi consente di conseguire.

Al termine dell'audizione, alla quale era presente anche

Sara Battisti (Pd), la commissione ha aggiornato a data

da destinarsi la seduta, che si sarebbe dovuta tenere a

seguire, per l’approvazione dell’atto di indirizzo in

attuazione del comma 84, art. 17, della legge regionale

n. 9/17, per le finalità previste dall'articolo 15, comma

2, legge regionale n. 1/2015 "Disposizioni sulla

partecipazione alla formazione e attuazione della

normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle

attività di rilievo internazionale della Regione Lazio".

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COMMISSIONE III - Vigilanza sul Pluralismo dell'Informazione

Presidente: Davide Barillari (M5s)

Audizione n°2 del 6 luglio 2018

Odg: Prosecuzione lavori su "Relazione conoscitiva sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale, con

particolare riferimento al settore radiotelevisivo, nonché sulla attività svolta dal Corecom nell'anno 2017".

SINTESI

L’audizione, che segue una precedente svolta in Consiglio

regionale, intende focalizzare le attività svolte dal Corecom

alla luce dell’applicazione della L.R. 28 Ottobre 2016 n. 13

che ha riformato il settore della Comunicazione e lo stesso

Corecom, ed evidenziare eventuali criticità.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

AUDIZIONE AL CORECOM PER LA COMMISSIONE VIGILANZA SUL PLURALISMO DELL'INFORMAZIONE

06/07/2018 – “Un primo passo di un percorso di proficua

collaborazione che renderemo in futuro ancora più forte.

Abbiamo preso in carico alcuni problemi che porteremo in

Consiglio regionale, per rafforzare il ruolo del Corecom,

affinché svolga al meglio i propri compiti”. Così Davide

Barillari (M5s), presidente della terza commissione

consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo

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dell'informazione, al termine dell’audizione che si è svolta

oggi nella sede del Comitato regionale delle comunicazioni

(Corecom) nel quartiere Prati a Roma.

A fare gli onori di casa, il presidente del comitato, Michele

Petrucci, il quale ha ringraziato la commissione, “per

questo primo passo di una collaborazione che mi auguro

diventi proficua e duratura”. “Il Corecom – ha voluto

sottolineare Petrucci – è qui a supporto del Consiglio e a

garanzia e tutela dei cittadini del Lazio”.

La prima parte dell’audizione si era svolta lo scorso 26

giugno alla Pisana con la “Relazione conoscitiva sul

sistema delle comunicazioni in ambito regionale, con

particolare riferimento al settore radiotelevisivo, nonché

sulla attività svolta dal Corecom nell'anno 2017”, illustrata

dal presidente del comitato, Petrucci. Oggi è stata la volta

delle richieste di chiarimenti e approfondimenti da parte

del presidente Barillari, e del consigliere Rodolfo Lena (Pd),

i quali hanno poi visitato gli uffici del Corecom.

All’incontro hanno partecipato anche i tre consiglieri del

Corecom, Domenico Campana, Alessandro Coloni e Nicola

Di Stefano, il dirigente responsabile della struttura,

Aurelio Lo Fazio, e alcuni funzionari in grado di dare

risposte puntuali e precise su temi specifici.

Tra gli argomenti oggetto di attenzione da parte della

commissione Vigilanza: il punto sulle domande per i

programmi dell’accesso dei soggetti a spazi di trasmissione

regionali che siano resi disponibili e programmati dalla

concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (Rai); i

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risultati e le modalità con cui si svolgono i monitoraggi

sull’emittenza televisiva locale, sui sondaggi su carta

stampata e sulla comunicazione istituzionale degli enti

locali in campagna elettorale; i ruoli di Corecom e Arpa

Lazio in materia di controllo delle radiofrequenze.

Lena ha aperto il capitolo relativo all’organizzazione e alla

logistica della struttura, chiedendo lumi in merito al

personale: trenta unità, tra dipendenti del Consiglio

regionale e dipendenti della società in house Laziocrea. Il

Corecom in un appartamento lamenta carenze di spazio,

tanto da aver spinto il presidente a ipotizzare il

trasferimento degli uffici alla Pisana che però appare meno

comoda e raggiungibile dell’attuale sede in Prati.

Audizione del 10 luglio 2018 Odg: Crisi dell'Agenzia di stampa Omniroma e tutela dei

posti di lavoro. Invitati: Lazzaro Pappagallo, segretario dell'Associazione stampa

romana; Angelo Liotta, rappresentante della Ediroma Srl.

SINTESI Omniroma, agenzia di stampa che fa capo a Ediroma,

versa in una grave crisi economica che la sta portando alla

chiusura definitiva. Recentemente sono stati licenziati

quattro dipendenti con contratto a tempo indeterminato,

mentre nessun contratto a termine è stato rinnovato. Al

momento restano due dipendenti, una in maternità e uno

in aspettativa, destinati ad analoga conclusione.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

CRISI OMNIROMA, CONFRONTO IN TERZA COMMISSIONE

10/07/2018 - Nonostante quindici anni trascorsi a

raccontare i territori, in prima linea per informare i

cittadini, si avvia al capolinea l'esperienza dell'agenzia di

stampa Omniroma, con collaboratori e redattori ormai

senza contratto nella quasi totalità dei casi e una

procedura di liquidazione volontaria per la società

Ediroma, editrice anche delle testate giornalistiche

Omnimilano e Omninapoli.

La questione è approdata in commissione di Vigilanza sul

pluralismo dell’informazione del Consiglio regionale. Il

presidente Davide Barillari ha convocato in audizione

Lazzaro Pappagallo, segretario del sindacato Stampa

Romana, e Angelo Liotti per la società Ediroma. "Gli ultimi

atti di Ediroma - ha spiegato il sindacato - sono stati

quattro licenziamenti dei dipendenti con contratto a tempo

indeterminato della redazione di Roma, nessun rinnovo dei

contratti a termine, l’ultimo, in capo alla redazione di

Milano, è in scadenza il 31 luglio, mentre altri hanno

intrapreso la strada delle dimissioni per giusta causa.

Restano due dipendenti, una in maternità e uno in

aspettativa, destinati ad un analogo epilogo".

Sul tavolo anche i numerosi stipendi non versati nel 2018.

"Non sono stati chiariti, da parte di Ediroma o del

liquidatore, tempi e modalità per il pagamento degli

arretrati di dipendenti e collaboratori, nonché dei colleghi

che negli ultimi anni si sono dimessi - aggiunge il

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sindacato - dopo le due giornate di sciopero dell’aprile

scorso, la situazione non è migliorata, aggravata

dall’impossibilità di partecipare a bandi pubblici per

mancanza dei requisiti di regolarità contributiva". Bandi

pubblici sui quali Stampa Romana ha espresso più di una

riserva, a prescindere dal caso Omniroma, in quanto allo

stato attuale accomunano servizi come quelli di natura

intellettuale forniti per esempio dalla agenzie di stampa, a

servizi generici "come la colatura di asfalto su strada", con

il corollario di ribassi sulla base d'asta e stringenti vincoli

di partecipazione che hanno messo in difficoltà più di

un'azienda editoriale.

"Rischia di scomparire così un’agenzia di stampa nata per

raccontare un territorio, quello romano e metropolitano,

molto ricco di appuntamenti, notizie, resoconti dalle

istituzioni, dai corpi sociali intermedi, dalle associazioni",

ha concluso Pappagallo.

L'editore Liotti, dal canto suo, ha riepilogato ai presenti le

tappe che hanno portato al blocco dei pagamenti degli

stipendi: un "calvario" durato almeno un paio d'anni,

secondo la sua ricostruzione, e che è passato attraverso

delle vertenze con la cassa di previdenza dei giornalisti

(Inpgi), la perdita di importanti commesse presso le

pubbliche amministrazioni centrali e locali, contenziosi

con Equitalia.

Oltre ai componenti della commissione, ha preso parte

all'audizione il presidente del Corecom Lazio, Michele

Petrucci.

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COMMISSIONE IV - Bilancio, programmazione economico-finanziaria,partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio

Presidente: Marco Vincenzi (Pd)

Seduta del 10 luglio 2018

Seduta congiunta con la XI commissione consiliare Odg: Esame dello schema di deliberazione n. 4

concernente LR 6/1999, art. 24 DGR 518/2012, Approvazione del piano annuale delle attività 2018 di

Lazio Innova spa (esame ai sensi dell'art. 4 comma 2 della LR 21/1993).

SINTESI Lazio Innova è tenuta a predisporre annualmente, in

raccordo con le Direzioni regionali competenti, un

programma triennale ed uno annuale delle attività.

Dopo un passaggio alla Direzione dell’Attività di

struttura, la quale, effettuate le verifiche, li trasmette

alla Giunta regionale per l’approvazione attraverso uno

schema di delibera.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VIA LIBERA IN SESTA COMMISSIONE A CONTRIBUTO DI 300MILA EURO PER STADIO RIETI

10/07/2018 - La commissione Lavori pubblici,

infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio

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regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd),

ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di

delibera di Giunta che concede due contributi finanziari

straordinari per un totale di 380mila euro. Il primo, di

300mila euro, è assegnato al Comune di Rieti per

adeguare lo stadio alle norme previste dalla

partecipazione al campionato di calcio di serie C. Il

secondo, di 80mila euro, va al comune di Riofreddo

(Rm), per l’acquisto di container a uso scolastico. Il

provvedimento, illustrato oggi in commissione

dall’assessore Mauro Alessandri, torna in Giunta

regionale per l’approvazione definitiva.

Al comune di Rieti viene dunque concesso un

finanziamento fino a 300mila euro per interventi di

riqualificazione dello stadio “Centro d’Italia – Manlio

Scopigno”. L’adeguamento si è reso necessario a seguito

della promozione in serie C della società “Football club

Rieti”, perché le normative dalla Lega calcio richiedono

una serie di prescrizioni per poter ospitare partite in

questa categoria. I principali lavori da effettuare

riguardano: il rifacimento dell’impianto di

videosorveglianza; la realizzazione di zone di pre-

filtraggio delle tifoserie; l’installazione di tornelli per il

controllo identificativo; il rifacimento della recinzione

esterna allo stadio da adeguare alle normative europee;

la modifica dei presidi antincendio all’interno delle

tribune e delle curve. In caso di mancato adeguamento

dell’impianto, il Football club Rieti sarebbe costretto a

giocare le partite interne a porte chiuse oppure in

campo neutro.

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Al comune di Riofreddo, invece, il contributo di 80mila

euro servirà per acquistare container per uso scolastico.

A seguito di una verifica della vulnerabilità sismica

dell’edificio scolastico comunale a inizio 2018, infatti, il

plesso è stato dichiarato chiuso e sono state avviate le

procedure per il ripristino dell’agibilità. Si è deciso di

partecipare a un bando per l’adeguamento sismico, ma

non si farebbe in tempo a risolvere il problema per

l’inizio del prossimo anno scolastico. Per questo motivo,

il sindaco, non avendo altre strutture comunali da

destinare alle attività scolastiche, ha chiesto alla

Regione Lazio un contributo straordinario per l’acquisto

di container a uso scolastico al fine di garantire la

regolarità del servizio a circa 120 alunni, provenienti

anche dai comuni limitrofi.

Presenti alla seduta, oltre al presidente Refrigeri, i

consiglieri: Gino De Paolis (Lista Zingaretti), Devid

Porrello (M5s), Orlando Angelo Tripodi (Lega), Eugenio

Patanè e Marietta Tidei (Pd).

Seduta del 23 luglio 2018 Odg: 1. Proposta di deliberazione consiliare n. 14 del 4 luglio

2018 concernente: "Approvazione rendiconto generale del Consiglio regionale del Lazio per l’esercizio

finanziario 2017"; 2. Proposta di Legge regionale n. 55 del 19 luglio 2018 concernente: "Disposizioni per la semplificazione e lo

sviluppo regionale".

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SINTESI La pdc n. 14 è inerente al rendiconto generale che si

riferisce all’esercizio già terminato. Tale bilancio

contempla l’indicazione delle entrate effettivamente

realizzate e delle spese effettivamente sostenute nel

periodo che viene preso in considerazione. Il rendiconto

è articolato per Missioni e Programmi ed è preceduto da

una nota preliminare generale. Si compone di due

documenti: Conto del bilancio, che illustra i risultati

della gestione finanziaria, confrontando le voci d'entrata

e di spesa con quelle del bilancio di previsione, illustra

la gestione dei residui dell'esercizio precedente e i

residui da tramandare a quello successivo;

Conto del patrimonio, con cui si evidenziano le

variazioni del patrimonio e la situazione patrimoniale

finale e viene confrontato con il conto del bilancio.

La pdl. n. 55 (d’iniziativa della Giunta regionale)

modifica una precedente legge regionale, la n. 6 del 20

giugno 2017, che dispone in riferimento a specifiche

materie riguardo alle quali a Giunta regionale ritiene

urgente intervenire al fine di consentire l’esecuzione

degli interventi ad esse connessi, anche attraverso

opportune modifiche a carattere ordinamentale ed

organizzatorio.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

LEGGE SEMPLIFICAZIONE, AL VIA I LAVORI IN COMMISSIONE

23/07/2018 - Con la relazione dell’assessore Alessandra

Sartore, la quarta commissione Bilancio,

programmazione economico-finanziaria, partecipazioni

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regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,

presieduta da Marco Vincenzi (Pd), ha iniziato l’esame

della proposta di legge regionale n. 55 d’iniziativa della

Giunta, recante “Disposizioni per la semplificazione e lo

sviluppo regionale”. Il provvedimento, che quest’anno

prende il posto del consueto collegato estivo, si compone

di 41 articoli suddivisi in cinque capi che intervengono

in vari campi della legislazione regionale. Il via ai lavori

c’è stato dopo l’approvazione del Rendiconto 2017 del

Consiglio regionale del Lazio, illustrato alla commissione

dallo stesso presidente, Daniele Leodori.

Già con l’articolo 1 la proposta di legge n. 55 mantiene

le promesse contenute nel titolo, attraverso la previsione

di una specifica sezione del sito istituzionale della

Regione, denominata “Lazio Semplice”, suddivisa per

aree tematiche, nella quale dovranno essere riportate le

proposte di semplificazione normativa e procedimentale

avanzate da soggetti pubblici e privati. Il capo secondo

detta disposizioni in materia di ambiente, agricoltura,

caccia, pesca e tutela del territorio. Tra queste, una

disposizione riguarda la possibilità di assegnare

temporaneamente personale regionale alla Città

metropolitana di Roma capitale e alle province, per

sopperire alle eventuali necessità in materia di tutela

ambientale. Con un’altra norma si intende estendere la

possibilità di concedere contributi anche per la cura di

aree verdi di proprietà regionale ai comitati di quartiere

e associazioni che si occupano delle aree verdi comunali.

Sono previste semplificazioni anche per le procedure

burocratiche in materia di pesca dilettantistica e

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sportiva, nonché modifiche alla normativa vigente in

materia di agriturismo e attività integrative e

complementari, di fauna selvatica, di efficientamento

energetico. Tra le norme in materia di lavoro, attività

produttive e cultura, contenute nel capo terzo della

proposta di legge, si segnala una nuova disciplina che

introduce specifiche “clausole sociali” all’interno dei

bandi di gara indetti dalla Regione Lazio e dai relativi

enti strumentali, al fine di promuovere la stabilità

occupazionale del personale impiegato nel precedente

appalto. Con una proposta di modifica alla legge

regionale 13/2007 “Organizzazione del sistema turistico

laziale”, s’intende attribuire a tutti i comuni del Lazio la

qualifica di “località turistica”, al fine di consentire a

ciascuno di essi la facoltà di applicazione dell’imposta di

soggiorno. Norme per la semplificazione sono previste

anche nel settore del commercio. In particolare, si

vorrebbero lasciare alla libera determinazione degli

esercenti le decisioni sugli orari di apertura e chiusura

degli esercizi di vendita al dettaglio, sull’apertura

domenicale e festiva e sulla chiusura infrasettimanale di

mezza giornata. Altre disposizioni intervengono in

materia di cinema e audiovisivo, di beni e servizi

culturali, di ville e complessi architettonici di valore

storico e culturale della Regione, di ecomusei regionali.

In materia di appalti pubblici s’intende mettere a

disposizione delle strutture regionali, delle aziende

sanitarie e ospedaliere e degli altri enti regionali, nonché

delle società in house e degli enti locali che ne facciano

richiesta, la piattaforma di e-procurement della

Direzione centrale acquisti. Tra le altre disposizioni in

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materia di enti locali e società strumentali, contenute

nel capo quarto, una norma si propone di consentire il

pagamento on-line dei tributi e delle imposte di

competenza della Regione. Sempre nel capo quarto

compaiono alcune modifiche alla legge regionale

11/2011 che ha istituito il “Fondo per prevenire il

dissesto finanziario dei Comuni”, volte a rendere più

fruibile da parte delle amministrazioni comunali in

difficoltà il meccanismo di accesso alle risorse messe a

disposizione dalla Regione. Altre disposizioni

intervengono sulla normativa in materia di patrimonio

regionale. Il capo quinto contiene disposizioni in materia

sanitaria, prima fra tutte quella con cui si intende

semplificare la casistica relativa alla presentazione dei

certificati medici per assenza scolastica di più di cinque

giorni. S’interviene, inoltre, sempre nell’ottica dello

snellimento delle procedure, nella normativa in materia

di autorizzazione alla realizzazione di strutture e

all’esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie.

E proprio con l’audizione dell’assessore alla sanità e

all’integrazione socio-sanitaria, Alessio D’Amato,

riprenderanno i lavori della commissione Bilancio, alle

ore 10 di domani, martedì 24 luglio. Il ciclo di audizioni

con gli assessori si svolgerà per tutta la giornata e nel

pomeriggio di mercoledì 25 luglio. Giovedì 26 (ore 11-13)

e venerdì 27 (ore 11-12) sono previste le audizioni con le

parti sociali. A seguire, inizierà la discussione generale

che proseguirà la prossima settimana. Dopo l’esame

dell’articolato, i lavori della commissione Bilancio

dovrebbero concludersi venerdì 3 agosto, mentre l’esame

da parte dell’Aula è previsto per gli inizi di settembre.

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Audizione del 24 luglio 2018 Odg: Audizioni con gli assessori sulla proposta di legge

regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale".

Ore 10.00 D’Amato Ore 11.30 Bonaccorsi Ore 15.00 Alessandri

Ore 16.30 Manzella Ore 18.00 Onorati

SINTESI (Vedi pagine precedenti)

Audizione del 25 luglio 2018

Odg: Audizioni con gli assessori sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale".

Ore 15.00 Valeriani

Ore 16.30 Di Berardino Ore 18.00 Ruberti

SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

AUDIZIONE DEGLI ASSESSORI ALESSANDRI E

D'AMATO SULLA LEGGE PER LA SEMPLIFICAZIONE

24/07/2018 - La commissione Bilancio del Consiglio

regionale del Lazio ha proseguito nel pomeriggio di

martedì 24 luglio le audizioni con gli assessori regionali

sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per

la semplificazione e lo sviluppo regionale".

L'assessore Mauro Alessandri ha illustrato in

commissione Bilancio le norme contenute nella proposta

di legge n. 55 riguardanti i settori di sua competenza:

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lavori pubblici, tutela del territorio e mobilità. La sua

relazione ha preso le mosse dalle disposizioni dettate

dall'articolo 11, in cui si prevede di adeguare e integrare

l'attuale disciplina regionale in materia di impianti

termici e di certificazione energetica degli edifici con le

nuove disposizioni nazionali in materia, contenute nel

decreto legislativo n. 192 del 2005 e nei relativi

regolamenti di attuazione. "In particolare – ha detto

Alessandri – miriamo a modificare gli articoli 51 e 52

della legge regionale 14 del 1999, allargando le attuali

competenze in capo a Comuni e Province in tema di

accertamenti e di ispezioni". Si disciplinano inoltre le

competenze affidate ad Arpa Lazio e le modalità di

utilizzo del sistema informativo "Siape", realizzato in

collaborazione con Enea per consentire la trasmissione

da parte degli operatori degli attestati di prestazione

energetica degli edifici.

Previsto poi l'impegno della Giunta a emanare una serie

di atti di indirizzo volti, tra l'altro, a: istituire un catasto

regionale degli impianti termici e un registro informatico

degli impianti a biomassa; determinare l'entità e i limiti

della sanzioni amministrative pecuniarie, stabilendo le

finalità di utilizzo delle somme incassate. Il tutto, nel

quadro più ampio dell'attuazione e del monitoraggio del

Piano energetico regionale.

Alessandri ha poi illustrato il comma 10 dell'articolo 38

della proposta di legge (Disposizioni transitorie e

abrogazioni), che introduce elementi di semplificazione

nel rilascio del certificato di idoneità fisica dei

conducenti di veicoli (o natanti) adibiti ad autoservizi

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pubblici non di linea. "Il certificato potrà essere

rilasciato, oltre che da una struttura sanitaria pubblica,

anche dal medico competente, come richiesto più volte

da tutte le organizzazioni datoriali, da quelle di

rappresentanza dei lavoratori e dalle associazioni di

categoria del comparto", ha spiegato l'assessore.

Dopo Alessandri è stato il turno di Alessio D’Amato,

assessore alla Sanità e integrazione socio-sanitaria, il

quale ha illustrato gli articoli 36, 37 e parte del 38 del

provvedimento in esame. Il primo articolo mira a

semplificare le certificazioni sanitarie in materia di

tutela della salute in ambito scolastico. In particolare, la

norma intende semplificare le casistiche relative alla

presentazione dei certificati medici per assenza

scolastica di più di cinque giorni. Proposta che è stata

accolta favorevolmente dalla maggioranza dei

commissari.

Al contrario, invece, opposizione è stata espressa dai

consiglieri di centrodestra e del Movimento 5 stelle alle

norme contenute nell’articolo 37 che mirano a

reintrodurre la verifica di compatibilità rispetto al

fabbisogno di assistenza per la richiesta di

autorizzazione a realizzare, trasformare, ampliare e

trasferire strutture sanitarie private. Norma che era

stata abrogata con la legge regionale n. 7 del 2014 ma

che è stata oggetto di numerosi e ripetuti rilievi mossi

dal tavolo tecnico nazionale per il rientro dal deficit

sanitario. D’Amato, a tal proposito, ha riferito che negli

ultimi incontri al tavolo tecnico questa condizione è

stata imposta al Lazio come necessaria per ultimare la

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fine del commissariamento. I consiglieri regionali

Valentina Corrado (M5s), Antonello Aurigemma (FI),

Giancarlo Righini (FdI) e Massimiliano Maselli (Nci)

hanno protestato contro la reintroduzione di quella

norma e hanno auspicato una posizione ferma e

contraria anche da parte della Regione ai prossimi

incontri nazionali. Lo stesso presidente della

commissione, Marco Vincenzi (Pd), ha invitato a

riflettere bene su una norma che, a suo avviso,

contrasta anche con il titolo e le finalità della proposta

di legge, perché invece di semplificare le procedure,

reintroduce elementi di complessità.

Le audizioni degli assessori regionali proseguiranno

domani, mercoledì 25 luglio, a partire dalle ore 15, sulla

base del calendario concordato in precedenza: il primo

sarà Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche

abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di

trattamento, smaltimento e recupero. A seguire (da

calendario alle 16,30) sarà il turno di Claudio Di

Berardino assessore al Lavoro e nuovi diritti, politiche

per la ricostruzione. Chiuderà le audizioni (a partire

dalle ore 18) Albino Ruberti, capo dell’ufficio di gabinetto

del presidente della Regione.

L'audizione di Gian Paolo Manzella, assessore allo

Sviluppo economico, commercio e artigianato, Start-Up,

"Lazio Creativo" e innovazione, inizialmente prevista per

martedì 24 luglio, si svolgerà venerdì 27 luglio dopo le

ore 12 e prima della discussione generale.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

AUDIZIONI CON GLI ASSESSORI SULLA LEGGE PER LA SEMPLIFICAZIONE

24/07/2018 - E' stata l’assessora all’Agricoltura,

promozione della filiera e della cultura del cibo,

ambiente e risorse naturali, Enrica Onorati, ad aprire

stamane il ciclo di audizioni con i membri della Giunta

in commissione Bilancio, programmazione economico-

finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale,

demanio e patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi

(Pd). All’esame della quarta commissione c’è la legge

regionale n. 55, recante “Disposizioni per la

semplificazione e lo sviluppo regionale” che contiene

diversi provvedimenti in materia di ambiente,

agricoltura, caccia, pesca e tutela del territorio. In

particolare, ha fatto discutere non poco la previsione

contenuta nell’articolo 3 con la quale s’intende

modificare la procedura che conduce all’approvazione

dei piani delle aree naturali protette regionali,

escludendo dall’ter il vaglio da parte del Consiglio

regionale. Esigenza questa dettata dalla necessità di

velocizzare l’approvazione di 17 piani in arrivo, dopo il

piano del parco dell’Appia Antica, approvato

recentemente dall’Aula.

Ad aprire il fuoco di fila su tale ipotesi ha pensato

Antonello Aurigemma (FI), seguito poi da Gino De Paolis

(Lista Zingaretti), Valerio Novelli (M5s). Giancarlo

Righini (FdI) e da diversi altri consiglieri. Al termine

della discussione che ha pervaso i lavori dell’intera

mattinata, si è palesata la disponibilità da parte della

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Giunta – presente anche l’assessora al Bilancio,

Alessandra Sartore - e della maggioranza, per bocca del

capogruppo del Pd, Mauro Buschini, di giungere a uno

stralcio della norma contestata, attraverso un

emendamento alla proposta di legge, e a un confronto

per trovare un’altra soluzione che consenta di giungere

all’approvazione di 17 piani dei parchi in tempi

ragionevoli.

Nel corso della sua esposizione, l’assessora Onorati ha

esposto i contenuti degli articoli della legge per la

semplificazione di sua competenza. Oltre al sopra

ricordato articolo 3, Onorati ha spiegato come, con

l’articolo 2 della pl 55, s’intende agevolare quei privati

proprietari o affittuari dei cosiddetti soprassuoli percorsi

da incendi, agevolando il percorso degli interventi di

ricostruzione selvicolturale.

L’articolo 6 prevede l’istituzione del registro unico

regionale dei controlli amministrativi in ambito

amministrativo, effettuati da soggetti pubblici diversi.

L’articolo 7 della pl 55 prevede l’adozione da parte della

Giunta regionale di un regolamento ad hoc, volto a

velocizzare il procedimento relativo all’indennizzo dei

danni causati dalla fauna selvatica. In materia di caccia

e pesca, si vogliono semplificare le procedure per la

nomina delle commissioni d’esame per l’abilitazione

venatoria e quelle in materia di pesca dilettantistica e

sportiva (articolo 9), rendendole più snelle rispetto alle

autorizzazioni per la pesca professionale. Larticolo10

interviene sulla normativa vigente in materia di

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agriturismo e attività integrative e complementari,

all’insegna dell’innovazione.

Le audizioni sono riprese nel pomeriggio con l’assessora

al Turismo e alle pari opportunità, Lorenza Bonaccorsi,

la quale si è soffermata sull'articolo 15 della proposta di

legge sulla semplificazione e lo sviluppo regionale.

"Intendiamo attribuire a tutti i Comuni la qualifica di

'località turistica', consentendo così di applicare la

tassa, cosa che oggi non è consentita per una mera

lacuna normativa", ha spiegato Bonaccorsi. Inoltre si

punta alla creazione di un albo unico delle Pro Loco in

capo alla Regione, semplificando le procedure

amministrative di iscrizione. Novità, infine, anche per gli

sportelli territoriali dell'Agenzia regionale del turismo,

che ne diventerebbero delocalizzazioni provinciali con

funzioni di supporto e informative nei confronti degli

operatori e degli amministratori locali.

"Non siamo andati oltre per il momento - ha concluso

l'assessora - perché gli operatori del turismo attendono

da anni una revisione organica della legge 13 del 2007

in quando l'avvento del digitale ha determinato uno

stravolgimento che impone un aggiornamento degli

strumenti normativi che ovviamente non poteva passare

attraverso qualche articolo inserito in una legge

omnibus".

Audizione del 25 luglio 2018 Odg: Audizioni sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo

regionale".

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Ore 10.30: Assessori Valeriani, Di Berardino e Manzella

SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VALERIANI, DI BERARDINO E MANZELLA IN QUARTA COMMISSIONE

25/07/2018 - L’assessore alle Politiche abitative,

urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento,

smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani, ha

aperto l’odierno giro di audizioni in commissione

Bilancio, programmazione economico-finanziaria,

partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e

patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi (Pd). Due gli

articoli di sua competenza nella legge regionale n. 55,

“Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo

regionale”, impropriamente chiamato “collegato”.

“L’articolo 12 – ha spiegato Valeriani in commissione –

ha un duplice obbiettivo di semplificazione: da un lato

proporre l’adozione di un testo unico normativo in

materia urbanistico-edilizia, al fine di raccogliere e

coordinare le leggi regionali preesistenti con lo scopo di

agevolarne la conoscenza e l’utilizzo a tutti i soggetti

interessati e, in particolare, agli operatori del settore,

dall’altro di adeguare le medesime leggi alla normativa

statale e renderle rispondenti alle esigenze di

semplificazione dei procedimenti amministrativi, con

particolare attenzione alla riduzione dei tempi di

durata”.

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La norma tra l’altro prevede: l’adeguamento della

normativa regionale a quella statale, per quanto

riguarda gli strumenti della pianificazione urbanistica, e

a quelle relative all’eliminazione degli sprechi attraverso

l’assolvimento degli obblighi in materia di pubblicazione

di atti e provvedimenti amministrativi sui siti

istituzionali; la semplificazione della disciplina dei poteri

sostitutivi della Regione, in caso di inadempienza o

inerzia del Comune, e lo snellimento delle procedure di

individuazione del soggetto cui sono attribuite le

funzioni sostitutive in caso di inerzia; l’elencazione

puntuale delle norme che confluiscono nel testo unico.

Valeriani ha anche illustrato l’articolo 31 della proposta

di legge, con il quale si intende istituire l’Osservatorio

regionale sui piani di zona, un nuovo organismo

permanente di supporto dell’assessorato, “finalizzato –

ha spiegato Valeriani - al controllo sul rispetto delle

norme in materia di edilizia agevolata e di verifica

sull’uso del denaro pubblico”.

Si tratta di un “fantasioso strumento”, secondo la

capogruppo del Movimento 5 stelle, Roberta Lombardi,

che ha aperto il giro di interventi da parte dei consiglieri.

Lombardi, dopo aver ricordato come l’erogazione di oltre

un miliardo e mezzo per i piani di edilizia popolare sia

stata in realtà per Roma “la più grande truffa” del

passato, ha evidenziato le gravi carenze da parte degli

uffici pubblici preposti ai controlli. Sulla stessa

lunghezza d’onda il capogruppo di Forza Italia,

Antonello Aurigemma, secondo il quale l’osservatorio

rappresenterà l’ennesimo balzello, mentre Fabrizio

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Ghera (FdI) ha annunciato la presentazione di un

emendamento volto a risolvere il problema delle

occupazioni degli immobili Ater che durano da molti

anni, attraverso soluzioni non forzose, bensì

economicamente vantaggiose per le casse pubbliche.

Fabio Refrigeri (Pd) si è fatto carico di sostenere le

ragioni della maggioranza soprattutto sull’articolo 12

che introduce un Testo unico in materia urbanistico-

edilizia che ha raccolto critiche, soprattutto perché si

tratta di una norma del collegato in cui si promette una

legge da presentare al Consiglio, come ha stigmatizzato

il consigliere Giuseppe Simeone (FI) il quale ha

annunciato un emendamento abrogativo.

A seguire, Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e

nuovi diritti, politiche per la ricostruzione ha affermato

che le parti del documento di interesse del suo

assessorato sono l’articolo 13, “Disposizioni per

promuovere la stabilità occupazionale dei lavoratori

mediante l’inserimento di clausole sociali nei bandi di

gara regionali”, il 14, “Soppressione della consulta

regionale dei servizi regionali per l'impiego del Lazio”, e

l'art. 35, “Utilizzazione del ramo d’azienda della società

capitale lavoro spa e aumenti di capitale nelle società

regionali”. Mentre la soppressione della consulta è un

provvedimento di mera semplificazione, l’articolo 35 in

particolare è finalizzato a rafforzare e valorizzare i centri

per l'impiego. È allo studio della società regionale

Laziocrea una soluzione che sia compatibile con la

legislazione vigente, ha riferito l’assessore alla

Commissione Bilancio.

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I consiglieri Gino De Paolis (Lista Zingaretti), Eleonora

Mattia (Pd) e Gaia Pernarella (M5s) hanno segnalato

all'assessore il problema dei tirocinanti regionali

impiegati presso gli uffici giudiziari, che sono in

scadenza di contratto e che non sono rinnovabili

nell’attuale posizione, stante anche una procedura di

indagine della Commissione europea; i consiglieri hanno

quindi chiesto di trovare una soluzione per questi

lavoratori.

Gian Paolo Manzella, assessore allo Sviluppo economico,

commercio e artigianato, Start up, Lazio creativo e

innovazione, ha aperto il suo intervento dicendo che il

provvedimento in esame ha come punto di principale

interesse per il suo assessorato la semplificazione del

commercio, anche in vista dell'emanazione del testo

unico, e in particolare dell'attività di somministrazione.

La direttiva Bolkestein e lo sviluppo dell’”E-commerce”

sono tra le cause principali che rendono pressante

questa esigenza, avendo introdotto novità rilevanti nel

settore. Con riferimento alle attività di somministrazione

di cui alla legge regionale 21 del 2006, è prefigurato

quindi un passaggio da un regime autorizzatorio a un

regime di Scia (segnalazione certificata di inizio attività).

Un altro pacchetto di modifiche inerenti il commercio va

a incidere sulla legge 33 del 1999.

Altro settore soggetto alle misure semplificatorie di

questo provvedimento, che andranno a incidere sulla

legge regionale 3 del 2015, è l'artigianato, anche questa

una necessità conseguente ad alcune novità registrate

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nel settore. Un altro pacchetto di misure di

semplificazione riguarda l'internazionalizzazione delle

imprese, uno ulteriore le imprese del settore culturale e

creativo. Altre misure di dettaglio riguardano infine la

composizione della commissione regionale per le acque

minerali e la cancellazione di un’esenzione dall'imposta

regionale sulla benzina per autotrazione. Si propone

infine di abolire il termine unico per i bandi che era

fissato al 30 aprile.

Un intervento di "manutenzione normativa", come è

stato definito dall’assessore, per ovviare a rigidità del

sistema economico a livello regionale, che il consigliere

Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia), pur condividendo

nel merito, ha detto di ritenere meritevole di un

passaggio nella commissione competente. A tale

richiesta si è associata Roberta Lombardi del Movimento

5 stelle: il presidente Vincenzi nel chiudere la seduta ha

invitato assessore e consiglieri a una riflessione sul

proseguimento del percorso.

Audizione del 26 luglio 2018 Odg: Audizioni sulla proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo

regionale".

Ore 11-13, parti sociali.

SINTESI (Vedi pagine precedenti)

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO I SINDACATI IN AUDIZIONE SULLA LEGGE PER LA

SEMPLIFICAZIONE

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26/07/2018 - Forte apprezzamento ha ottenuto la

previsione della clausola sociale all’interno dei bandi di

gara indetti dalla Regione Lazio, da parte dei sindacati

ascoltati oggi in commissione Bilancio, programmazione

economico-finanziaria, partecipazioni regionali,

federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da

Marco Vincenzi (Pd).

Con l’articolo 13 della proposta di legge regionale n. 55,

“Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo

regionale”, s’intende promuovere la stabilità

occupazionale del personale impiegato nel precedente

appalto, garantendo la continuità occupazionale dei

lavoratori coinvolti nel cambio di appalto,

“compatibilmente con la gestione efficiente dei lavori e

servizi e con la libera organizzazione d’impresa”.

Quest’ultima previsione rischia di annacquare la portata

del provvedimento, secondo Donatella Onofri (Cgil Roma

e Lazio), la quale ha ricordato che in tutta Europa la

clausola sociale è piena e incondizionata, mentre

Armando Valiani (Ugl) ha posto l’accento sulla necessità

di salvaguardare il reddito, oltre che il posto. Pierluigi

Talamo (Uil Lazio) ha ricordato il lungo percorso di

confronto con i sindacati che ha portato alla clausola

sociale salutata con favore anche da Salvatore Di Fusco

(Cisl Lazio), il quale ha manifestato apprezzamento sulla

norma relativa agli orari di apertura degli esercizi

commerciali, laddove si ricorda la necessità di rispettare

comunque i contratti collettivi di lavoro.

Apprezzamento da parte dei sindacati è stato espresso

anche per l’articolo 35 della pl 55 che prevede il

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rafforzamento delle politiche attive del lavoro esercitate

attraverso i centri per l’impiego, le cui competenze sono

passate alla Regione dal primo luglio, con la cessione del

relativo ramo d’azienda della società Capitale Lavoro

SpA.

Nel corso dell’audizione sono intervenuti alcuni

consiglieri regionali. Sul tema di Capitale Lavoro sono

intervenuti Valentina Corrado (M5s), Antonello

Aurigemma (FI) e Marta Leonori (Pd). Aurigemma ha

anche evidenziato la mancanza d’interventi nella pl 55,

per affrontare il problema dei lavoratori over 40 che

hanno perso il posto di lavoro. La consigliera Corrado ha

invece voluto ricordare il ruolo della Città metropolitana

di Roma Capitale, a guida 5 stelle, nel raggiungimento

della soluzione adottata. Orlando Tripodi (Lega) ha

notato l’assenza di riferimenti a Lazio Ambiente e alle ex

Rsu in servizio nei tribunali. Sul tema della clausola

sociale, Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e

nuovi diritti, politiche per la ricostruzione, ha dichiarato

che “l’impianto proposto è già un passo in avanti, non è

ancora la legge sugli appalti, ma abbiamo voluto

lanciare un segnale”. Di Berardino ha anche accolto la

richiesta giunta nel corso dell’audizione di una

rappresentanza dei sindacati nell’osservatorio regionale

sui piani di zona, previsto dall’articolo 31 della proposta

di legge.

A seguire si sono tenute altre due audizioni:

protagonista della prima la Fondazione Ottavio Ziino-

Orchestra di Roma e del Lazio, istituto orchestrale che

godeva di finanziamenti da parte regionale, comunale e

statale, ma che è poi entrata in uno stato di crisi e ha

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interrotto l’attività concertistica dal 2011. La crisi è

stata superata con parziale pagamento dei debiti e

riduzione del personale dipendente; a detta del suo

rappresentante in audizione, la Fondazione sarebbe ora

pronta per ripartire ma ciò dipende ormai dalla volontà

della Regione al riguardo, visto che con il provvedimento

in esame si intende uscirne. Richieste di chiarimento su

questa fondazione e la sua attività sono state formulate

da parte di Aurigemma e Corrado, secondo la quale è

necessaria una mappature delle istituzioni analoghe cui

la Regione partecipa e un eventuale recesso da quelle

inattive, come quella audita oggi. Eugenio Patanè (Pd)

ha però fatto presente come la partecipazione regionale

alle fondazioni sia stata normata con legge del 2014

mantenendola solo per quelle ritenute funzionali e ad

oggi non si vedono motivi per rivederla.

Infine, l’associazione Territorio Roma ha detto attraverso

il suo rappresentante di ritenere “debole” la proposta di

legge 55 a proposito del tema del governo del territorio,

presentando una serie puntuale di osservazioni agli

articoli che vanno ad incidere sulla normativa di suo

interesse, l’art. 3 (leggi regionali 29 del 1997 e 38 del

1999), l’11 (legge regionale 7 del 2017), il 12 (LR

24/1998) e il 15 (LR 13/2007). Tra i punti principali,

l’osservazione che la pianificazione territoriale vada

mantenuta al Consiglio regionale come competenza

specifica e la contrarietà al rimando, sulla questione del

nulla osta per gli enti parco, alla normativa nazionale, e

segnatamente al codice dei beni culturali e del

paesaggio. Ma anche il fatto che i parchi deliberati

prima del 2008 abbiano due anni di tempo per

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adeguarsi al Ptpr crea una discriminazione tra quelli e

gli altri istituiti successivamente, a parere

dell’associazione. Corrado, riservandosi di approfondire

le osservazioni esposte, ha affermato di ritenere che la

materia dei parchi nel suo complesso ha bisogno di

essere affrontata in modo più organico e non con

interventi estemporanei quali quelli che il provvedimento

in esame consente.

Audizione del 27 luglio 2018

Odg: Proposta di legge regionale n. 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale".

Ore 10-12, audizioni con le parti datoriali. Ore 12-14, discussione generale.

SINTESI (Vedi pagine precedenti)

COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO CULTURA, GLI INTEREVENTI NORMATIVI PER

SNELLIRE IL SISTEMA

27/07/2018 - Con l’intervento di Albino Ruberti, capo di

gabinetto del presidente della Regione Lazio, Nicola

Zingaretti, si è concluso il ciclo di audizioni in

commissione Bilancio, programmazione economico-

finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale,

demanio e patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi

(Pd).

Ruberti è intervenuto per illustrare gli interventi di

competenza dell’assessorato alla cultura, le cui deleghe

sono state mantenute dal presidente Zingaretti, primi

fra tutti quelli sulla legge regionale 42 del 1997, per

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adeguare la normativa regionale a quella nazionale. Con

le modifiche proposte alle “Disposizioni per la

semplificazione e lo sviluppo regionale”, ha spiegato

Ruberti, si vogliono eliminare le funzioni in precedenza

attribuite alle province, con conseguente loro

riallocazione presso la Regione. Inoltre si vuole garantire

il coinvolgimento di Roma Capitale e della Città

metropolitana di Roma Capitale nella definizione del

nuovo piano triennale che definisce gli indirizzi e le

metodologie d’intervento e di sostegno regionale, con

particolare riguardo ai criteri e requisiti richiesti a

musei, biblioteche, sistemi museali e bibliotecari e

archivistici, per l’inserimento nell’organizzazione

regionale.

“In materia di cinema e audiovisivo – ha spiegato

Ruberti – s’intende eliminare ogni riferimento

all’autorizzazione amministrativa preventiva per l’attività

di esercizio cinematografico, considerato ormai oggetto

di liberalizzazione. Restano in capo alla Regione la

definizione di requisiti strutturali specifici, minimi, per

l’apertura di nuove sale cinematografiche e l’attivazione

di misure, anche di tipo economico, per il sostegno alla

diffusione e allo sviluppo dell’attività cinematografica.”

Altri interventi nella direzione dello snellimento

nell’ambito della cultura, riguardano la legge regionale

8/2016, sulle dimore storiche, e la 3/2017 sugli

ecomusei regionali, ma l’argomento che maggiormente

ha interessato i consiglieri regionali è quello relativo alle

proposte di modifica alla legge 15/2014 sullo spettacolo

dal vivo, in particolare alle modalità di partecipazione

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della Regione Lazio ai processi decisionali

dell’Associazione teatrale tra i Comuni del Lazio (Atcl),

soggetto che ha come mission l’individuazione di un

cartellone di spettacoli sul territorio laziale.

Sul tema è intervenuta per prima la consigliera Gaia

Pernarella (M5s) la quale ha evidenziato l’esiguità del

numero di comuni aderenti all’associazione e l’assenza

di circuiti alternativi. Marta Bonafoni (Lista Zingaretti)

ha ricordato i passaggi salienti del dibattito che ha

portato, nella passata legislatura, all’attuale soluzione

Atcl, unica riconosciuta dal Mibac, auspicando nel

contempo un allargamento del circuito dei teatri. Nel

corso del dibattito sono intervenuti anche le consigliere

del Pd Eleonora Mattia e Marta Leonori, Fabrizio Ghera

(FdI) e Valentina Corrado (M5s) la quale ha spostato il

focus delle domande a Ruberti sui temi legati al

personale regionale e al Rendiconto 2017.

E’ seguito poi un intervento dell’assessore allo Sviluppo

economico, Gian Paolo Manzella, il quale era già stato

ascoltato in audizione l’altro ieri. Manzella ha dichiarato

che, a seguito delle osservazioni avanzate da alcuni

consiglieri nel corso della sua audizione, la proposta è

quella di mantenere alcune norme della proposta di

legge relative alla somministrazione e al commercio

strettamente legate alle procedure burocratiche,

rinviando tutte le altre previsioni a un testo unico del

commercio da definirsi nella commissione competente.

Tale decisione ha incassato l’apprezzamento della

consigliera Pernarella.

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Il presidente Vincenzi ha aggiornato i lavori della

commissione a martedì 31 luglio alle ore 15, per l'inizio

dell'esame dell'articolato.

ASSOCIAZIONI DATORIALI IN AUDIZIONE SULLA

PROPOSTA DI LEGGE N. 55

27/07/2018 - Apprezzamento complessivo con alcuni

rilievi critici su singoli punti oggi alla Pisana da parte

delle associazioni datoriali nei confronti della pl 55 di

semplificazione in discussione in commissione Bilancio,

presieduta da Marco Vincenzi. Cna Lazio, Confimprese

Italia, Federlazio tra le organizzazioni che maggiormente

hanno mostrato di condividere lo spirito dell'intervento

normativo, che mette nel mirino la burocrazia, “vero

nemico” dello sviluppo economico della regione, come è

stato definito. Le materie su cui le rispettive associazioni

di categoria hanno mostrato di avere le maggiori

perplessità sono state quella del commercio, in cui da

più parti si è ricordato come tali interventi avvengano

alla vigilia, presumibilmente, dell’emanazione del testo

unico, il che li renderebbe poco tempestivi, l’agricoltura,

con l’annoso problema degli indennizzi dei danni da

fauna selvatica, ricordato da Confagricoltura e

Coldiretti, e la sanità.

Tra le associazioni maggiormente contrarie agli

interventi in materia di commercio con questo

provvedimento, Legacoop Lazio, che ha chiesto anche di

attendere la legge nazionale per decidere sulla questione

della chiusura festiva degli esercizi. Per Confesercenti,

comunque, il vero problema del settore commerciale è di

natura urbanistica. Per quanto riguarda la sanità, sia

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l’Ordine dei medici che Unindustria hanno espresso

riserve sugli articoli 36, 37 e 38 del provvedimento:

collegare le autorizzazioni al fabbisogno è a loro parere

discriminante per le attività private, il cui fabbisogno è

di difficile quantificazione. Unindustria però ha anche

chiesto che sugli articoli dedicati all’audiovisivo (22 e 23)

ci si confronti con le associazioni di settore, ha citato le

esigenze di sviluppo del polo portuale di Civitavecchia e

soprattutto ha espresso forti riserve sulla clausola

sociale, che limiterebbe la libertà di impresa. Secondo i

costruttori edilizi, poi, anche la materia della gestione

del territorio merita interventi normativi specifici e non a

spot.

Tra i consiglieri, per Valentina Corrado del Movimento 5

stelle, bisogna sostenere anche le imprese già esistenti,

non solo quelle in fase di avvio. I 5stelle, ha poi

annunciato, chiederanno lo stralcio degli articoli sul

commercio, che rientra a loro avviso tra le materie non

assoggettabili a interventi spot; così la pensa anche

Antonello Aurigemma (Forza Italia), che ha poi ricordato

il problema dei fondi Psr non erogati in agricoltura. Per

Marietta Tidei (Pd) su certi temi (come il commercio) è

necessario un supplemento di attenzione; importante a

suo parere anche la questione dello sviluppo di

Civitavecchia. "Attrarre investimenti nella Regione Lazio"

è l’obiettivo da tenere presente, secondo Eleonora Mattia

del Pd.

Il presidente Vincenzi ha detto di aver apprezzato la

generalità delle reazioni positive al provvedimento e di

essere d'accordo anche con alcune delle osservazioni

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critiche, come quelle su audiovisivo e commercio, sul

quale si ridurranno a suo avviso gli Interventi, in questo

provvedimento. Importante, a suo avviso, anche il tema

sanitario e quello della gestione del territorio. Per

l'assessore al bilancio Alessandra Sartore, sicuramente

alcune materie meritano un intervento specifico, ma per

quello sono necessari tempi molto più lunghi di quelli

nei quali il presente provvedimento può essere adottato.

Quindi bene questa pl, a suo parere, anche se occorre

fare più attenzione, ad esempio, alla questione degli

indennizzi in agricoltura, mentre in sanità si deve agire

nel rigoroso rispetto dei limiti della legge, vista la

situazione di recente uscita dal commissariamento.

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COMMISSIONE V - Cultura, spettacolo, sport e turismo

Presidente: Pasquale Ciacciarelli (FI)

Seduta n°4 del 5 luglio 2018 Odg:

Schema di Deliberazione n. 1 - R.U.REGLAZIO 0285909 (Proposta n. 7774 del 10.05.2018) - decisione n.

11/2018 - Rif. Prot. 206/2018 - concernente: "L.R. n. 13 del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle

modalità di funzionamento e dei compiti dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove

direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo"; Schema di Deliberazione n. 8 - R.U.REGLAZIO 0363976 (Proposta n. 9359 del 07.06.2018) - decisione n.

19/2018 - Rif. Prot. 284/2018 - concernente: "L.R. 29 dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma

Operativo Annuale degli Interventi 2018".

SINTESI Lo S.D. n. 1 definisce, nell’ambito dell’Agenzia regionale

per del Turismo, le modalità di funzionamento

dell’Osservatorio regionale del Turismo e i compiti ad

esso affidati, al fine di fornire uno strumento di

conoscenza per supportare la programmazione e la

pianificazione regionale del settore.

Con lo S.D. n. 8 si approva il Piano operativo annuale

degli interventi 2018 inerenti lo spettacolo dal vivo (L.R.

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29 dicembre 2014, n. 15) e relativo stanziamento a

carico del bilancio regionale.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

TURISMO: IN COMMISSIONE LE LINEE

PROGRAMMATICHE DELL'ASSESSORE BONACCORSI

05/07/2018 - Scrivere il piano del turismo “attraverso il

coinvolgimento dei territori”, questa la scelta

dell'amministrazione regionale, ha spiegato oggi

l'assessore al Turismo e pari opportunità Lorenza

Bonaccorsi, in audizione alla Pisana in commissione

Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da

Pasquale Ciacciarelli. L’assessore ha parlato di un

turismo nel Lazio proveniente per più della metà

dall’Italia, attualmente, mentre la parte straniera è

prevalentemente europea; il segmento extraeuropeo è

invece soprattutto americano e cinese, poi giapponese. A

livello di ricettività, “la parte del leone la fa Roma”, ha

proseguito l’assessore, sia per numero delle strutture

che a livello qualitativo (strutture lusso tutte

concentrate nella capitale); in questa situazione, va

ripensata la legge 13/2007 con un occhio al riequilibrio

dei rapporti tra alberghiero ed extralberghiero, come

impone la situazione attuale delle preferenze del

pubblico, secondo Bonaccorsi.

Bisogna poi “offrire ai territori uno strumento di

promozione turistica,” ha continuato l’assessore,

secondo cui le proteste del settore alberghiero non

vanno trascurate ma lo sviluppo dell'extralberghiero è

necessario ai territori. La realizzazione dell'Osservatorio

per il turismo serve ad omogeneizzare i dati sul turismo

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che al momento sono di provenienza varia (la Regione

usa quelli Istat ad esempio, che però sono lenti).

L'agenzia regionale comunque funziona bene, secondo

l’assessore, e si potrebbe ancora migliorare costituendo

suoi sportelli presso le sedi provinciali, in ausilio ai

privati. “Anacronistico”, per Bonaccorsi, nell'era di

Internet, pensare di attribuire un marchio di qualità alle

strutture, come previsto dalla legge 13, mentre

andrebbe invece affrontato il tema delle agenzie

turistiche. Il portale Visitlazio va aggiornato

assolutamente, per stare anche su questo al passo con i

tempi. Bonaccorsi ha dato la notizia dell’approvazione in

Giunta della delibera sul Piano Fiere per il secondo

semestre 2018 e il 2019; si parteciperà agli

appuntamenti fieristici insieme al comune di Roma e

all'Enit, per un necessario coordinamento tra i vari

livelli, ha aggiunto. La legge sui cammini da attuare con

apposito regolamento e il lavoro da fare con le

amministrazioni locali sono stati gli ultimi spunti offerti

dall’assessore. Una cabina di regia con altri assessorati

è una possibilità su cui ragionare, ha concluso

l'assessore, ma senza appesantire l’Osservatorio.

"Rendere appetibili tutti i territori del Lazio" è stato il

suggerimento di Marietta Tidei (Partito democratico),

prima ad intervenire tra i consiglieri; la Tidei ha chiesto

anche più attenzione alla risorsa “mare”, su cui però

l'assessore ha detto che non si hanno molte competenze.

“Puntare alla specializzazione degli operatori del

turismo” è l'idea di Gaia Pernarella (Movimento 5 stelle),

che ha insistito anche sulla centralità del sito, da

riattivare nel modo più funzionale possibile. Marta

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Leonori (Pd) ha sottolineato l’importanza degli open data

in ambito turistico e insistito sul discorso del digitale,

con la proposta di una vetrina sul sito per le

applicazioni di tipo turistico. Francesca De Vito (M5s) ha

suggerito di trovare un “filo comune ai vari territori” e di

incrementare la lotta all'abusivismo turistico. “Andare

oltre il mero dato statistico”, questa la necessità

espressa da Valentina Grippo (Pd), per affrontare i

problemi delle strutture, dell'emersione del sommerso e

della mobilità, in necessaria collaborazione con altri

organi di Giunta.

In coda all'audizione sono stati poi illustrati due schemi

di delibera, riguardanti le nuove direttive per

l'Osservatorio regionale del turismo e il Programma

operativo annuale degli interventi in materia di

spettacolo dal vivo e promozione culturale. La

Commissione, nel corso della prossima seduta, sarà

chiamata ad esprimere un proprio parere, anche con

osservazioni, a entrambi i provvedimenti di Giunta. Il

termine per la proposizione di osservazioni allo schema

di deliberazione n. 8 è stato fissato per le ore 11 di

mercoledì 11 luglio.

Seduta n°4 del 13 luglio 2018

Odg: Schema di Deliberazione n. 1 - R.U.REGLAZIO 0285909

(Proposta n. 7774 del 10.05.2018) - decisione n. 11/2018 - Rif. Prot. 206/2018 - concernente: "L.R. n. 13 del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle

modalità di funzionamento e dei compiti dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove

direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo"; Schema di Deliberazione n. 8 - R.U.REGLAZIO 0363976

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(Proposta n. 9359 del 07.06.2018) - decisione n. 19/2018 - Rif. Prot. 284/2018 - concernente: "L.R. 29

dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma Operativo Annuale degli Interventi 2018".

SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VIA LIBERA A DUE DELIBERE DI GIUNTA

13/07/2018 - Parere favorevole, da parte della V

commissione, a due schemi di delibera, che ora tornano

in Giunta per l'approvazione finale. Si tratta dello

schema di deliberazione n. 1 concernente: "L.R. n. 13

del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle

modalità di funzionamento e dei compiti

dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della

DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove

direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo", e

dello schema di deliberazione n. 8 concernente: "L.R. 29

dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma

Operativo Annuale degli Interventi 2018".

Nel corso della seduta, è stato poi illustrato il

programma operativo annuale del cinema e audiovisivo

2019. Il presidente Ciacciarelli ha comunicato che il

termine per la proposizione di osservazioni è stato

fissato per le ore 11 di mercoledì 18 luglio 2018.

Seduta n. 5 del 19 luglio 2018 Schema di Deliberazione n. 1 - R.U.REGLAZIO 0285909

(Proposta n. 7774 del 10.05.2018) - decisione n. 11/2018 - Rif. Prot. 206/2018 - concernente: "L.R. n. 13 del 6 agosto 2007, art. 20 - Individuazione delle

modalità di funzionamento e dei compiti dell'Osservatorio regionale del turismo. Revoca della

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DGR n. 146 del 10/04/2015 e approvazione nuove direttive per l'Osservatorio regionale del Turismo";

Schema di Deliberazione n. 8 - R.U.REGLAZIO 0363976 (Proposta n. 9359 del 07.06.2018) - decisione n. 19/2018 - Rif. Prot. 284/2018 - concernente: "L.R. 29

dicembre 2014, n. 15 - Approvazione del Programma Operativo Annuale degli Interventi 2018".

SINTESI (Vedi pagine precedenti)

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO VIA LIBERA AL PROGRAMMA 2019 PER IL CINEMA E

L'AUDIOVISIVO

19/07/2018 - La quinta commissione consiliare

permanente, Cultura, spettacolo, sport e turismo,

presieduta da Pasquale Ciacciarelli (FI), ha dato parere

favorevole allo schema di deliberazione n. 9 della Giunta

regionale, concernente il programma operativo annuale

del cinema e dell’audiovisivo 2019, e allo schema di

deliberazione n. 13, relativo al calendario delle iniziative

e delle manifestazioni di promozione turistica in Italia e

all’estero del secondo semestre 2018 e alla

programmazione per gli anni 2019 e 2020.

Cinque le osservazioni al programma del cinema e

dell’audiovisivo 2019 approvate, presentate dal

presidente della commissione Ciacciarelli e dalla

consigliera Laura Corrotti (Lega). Il programma, che ora

tornerà in Giunta per il varo definitivo, individua gli

interventi ritenuti prioritari, da realizzare da parte della

direzione regionale competente, per i quali vengono

definiti gli indirizzi in tema di beneficiari, priorità e

tempi di realizzazione, modalità e criteri di concessione

degli aiuti, nonché le risorse strumentali necessarie. E

proprio a proposito di quest’ultimo aspetto, lo schema di

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delibera prevede per il programma operativo annuale

2019 uno stanziamento a carico del bilancio regionale di

11.743.000 euro.

E’ la legge regionale n. 2/2012 a far sì che la Regione

Lazio provveda alla promozione e alla valorizzazione

della cultura cinematografica e audiovisiva, in quanto,

come si legge nel programma, è “strumento dell’identità

regionale nella più ampia e differenziata identità

europea”. A tale fine la Regione interviene nella

realizzazione e nel sostegno di progetti, presentati da

enti pubblici o privati, rivolti alla produzione

cinematografica e dell’audiovisivo, alla conservazione,

alla promozione e alla diffusione del cinema e del

patrimonio audiovisivo con contributi a fondo perduto,

assegnati a seguito di appositi avvisi pubblici.

Invece, con lo schema di deliberazione della Giunta n.

13, approvato all’unanimità dalla quinta commissione,

si intende varare il calendario delle iniziative e delle

manifestazioni nazionali e internazionali di particolare

rilevanza per la promozione turistica che si svolgeranno

nel secondo semestre 2018, a partire da settembre. La

Regione Lazio sarà presente in dodici occasioni, anche

con la partecipazione degli operatori interessati. Si va

dal Salone del gusto di Torino (20-24 settembre) alla

Borsa mediterranea del turismo di Paestum (15-19

novembre), passando per l’Italian Film Festival di

Berlino (7-11 novembre), tanto per citare alcuni

appuntamenti.

La delibera contiene anche la pianificazione del

programma delle manifestazioni per l’anno 2019 e 2020,

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la cui partecipazione potrà essere concordata con Enit e

Unioncamere Lazio e Roma Capitale. La disponibilità

finanziaria prevista è pari a 750 mila euro nel triennio

2018-2020, “nelle more di eventuali incrementi delle

risorse finanziarie per le annualità 2019 e 2020”, come

si legge nello schema di delibera della Giunta.

Incrementi auspicabili anche per le consigliere della

quinta commissione le quali, prima del voto, hanno

ascoltato la dirigente regionale della promozione agenzia

turismo, Flaminia Santarelli.

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COMMISSIONE VI - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti

Presidente: Fabio Refrigeri (Pd)

Audizione del 3 luglio 2018

Odg: Audizione sulle "Tratte ferroviarie ex concesse". Invitati: Mauro Alessandri, assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità; Linda Meleo,

assessora capitolina alla Città in movimento; Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità di Roma

Capitale.

SINTESI Le ferrovie concesse sono ridimensionate da tempo e

ormai trasformate in ferrovie regionali con infrastrutture

affidate a specifici gestori ed esercizio affidato

generalmente a imprese ferroviarie tramite contratti di

servizio. Per alcune tratte, si considera la possibilità di

cessione di parte della Regione Lazio a favore del

Comune di Roma Capitale.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

FERROVIE EX CONCESSE: INTESA TRA REGIONE E COMUNE PER LA CESSIONE DELLA ROMA

GIARDINETTI

03/07/2018 - Prende sempre più corpo l’ipotesi di una

cessione della linea Roma Giardinetti, una delle tre

ferrovie ex concesse, dalla Regione Lazio a Roma

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Capitale. Si tratterà solo di definire tempi e modi del

passaggio di proprietà. E’ questo l’esito dell’audizione

tenuta oggi nella sesta commissione – Lavori pubblici,

infrastrutture, mobilità, trasporti – del Consiglio

regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd),

alla quale hanno partecipato Mauro Alessandri,

assessore regionale alla Mobilità, Linda Meleo, assessora

capitolina alla Città in movimento, Enrico Stefàno e

Pietro Calabrese, rispettivamente presidente e

vicepresidente della commissione mobilità di Roma

Capitale.

Tutti hanno espresso parere favorevole all’ipotesi della

cessione della tratta ferroviaria gestita da Atac insieme

alle altre due linee delle ferrovie ex concesse: la Roma

Lido e la Roma Viterbo. Su queste ultime due tratte,

invece, ci sarà un’ulteriore approfondimento, visto che il

Governo le ha inserite nel decreto 50/2017 tra le linee

ferroviarie di interesse nazionale.

“Trovo veramente corretto, vista la strategicità di queste

linee che ricadono interamente nel territorio urbano, che

vengano passate di proprietà a Roma Capitale”, così ha

esordito l’assessora Meleo in apertura di audizione, con

riferimento alla Roma Giardinetti e alla Roma Lido. “Per

quanto riguarda la Giardinetti, poi, abbiamo anche dei

progetti per il futuro, vogliamo realizzare un

prolungamento fino al policlinico di Tor Vergata”, ha

aggiunto Meleo.

Auspicando tempi rapidi per l’operazione, l’assessora

capitolina ha ricordato che la “valorizzazione di questa

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tratta è già stata inserita tra i punti fermi del Pums

(piano urbano della mobilità sostenibile), che sarà

varato tra la fine dell'anno e l'inizio dell'anno prossimo”.

Meleo ha anche auspicato la cessione della Roma Lido,

“da trasformare in una vera e propria metropolitana che

possa sfruttare anche la linea B1 per arrivare

direttamente da Ostia a Montesacro”.

Sulla Roma Giardinetti, anche l’assessore Alessandri si

è dichiarato favorevole alla cessione: “Rispetto alla

Roma-Giardinetti – ha detto – riteniamo che si debba

procedere, per le caratteristiche della linea, del servizio

e, non ultimo, per le prese di posizione del Ministero

delle infrastrutture e dei trasporti, che ci dice che entro

la prima metà del 2019 si ritiene che la Roma-

Giardinetti abbia le caratteristiche per essere

trasformata in linea tranviaria. Disponibile

all’immediata cessione, mettiamoci intorno a un tavolo e

definiamola”.

Riguardo alle altre due linee, l’assessore regionale ha

ricordato il quadro legislativo e normativo entro il quale

ci si muove, con particolare riferimento al sedime e alla

infrastruttura, fissato dal decreto legislativo n.50 del

2017, convertito in legge nello stesso anno, e un decreto

interministeriale successivo. Con tali atti, ha spiegato

Alessandri, il Governo ha inserito le linee Roma Lido e

Roma Viterbo all’interno di una serie di ferrovie di

interesse nazionale, che restringerebbe i margini di

manovra di Regione e Comune perchè ne affida la

gestione a Rfi. Su questi temi, inoltre, l’assessore ha

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chiesto anche il coinvolgimento della Città

metropolitana.

Alessandri, infine, rispondendo a una sollecitazione di

Meleo, ha ribadito anche oggi che, riguardo alla futura

aggiudicazione del servizio, l’avviso di procedura non

pregiudica nessuna soluzione, ivi compreso

l’affidamento diretto.

Favorevoli alla cessione della Roma Giardinetti anche

tutti i consiglieri regionali intervenuti oggi alla

discussione, molti dei quali hanno invitato gli assessori

ad approfondire le questioni relative agli investimenti e

ai progetti da attivare per il miglioramento del servizio.

Antonello Aurigemma (FI) ha invitato a considerare il

ruolo di Atac anche per il futuro affidamento, nell'ottica

di una pianificazione integrata della mobilità. Ha

auspicato la presentazione di una proposta di legge che

perfezioni la cessione delle linee urbane delle ferrovie ex

concesse. Sull'affidamento diretto del servizio ha

espresso dubbi Alessandro Capriccioli (+Europa

Radicali), favorevole piuttosto a una gara. Devid Porrello

(M5s) ha sottolineato la progettualità che Roma Capitale

ha sulle linee oggetto dell'audizione, con riferimento

all'implementazione del servizio. Su questo punto,

Eugenio Patanè (Pd) ha richiamato l'attenzione sulla

pianificazione che, in cambio della cessione della

proprietà a Roma Capitale, deve a suo avviso restare

interamente alla Regione Lazio, attraverso un'agenzia di

mobilità unica. Emiliano Minnucci (Pd) ha posto

l'attenzione sulle capacità di investimento e di

miglioramento della qualità del servizio, auspicando in

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tal senso un coinvolgimento di Rfi, definita "un grande

campione nazionale pubblico".

Il dibattito sulle ferrovie ex concesse è nato a seguito

dell’approvazione della mozione n. 24 del 7 giugno 2018,

primo firmatario Devid Porrello (M5s), con la quale il

Consiglio regionale nella seduta del 20 giugno ha

impegnato il presidente e la Giunta regionale a valutare

la cessione a Roma Capitale delle ferrovie ex concesse di

proprietà regionale: Roma-Lido, Roma-Viterbo e Roma-

Giardinetti. La discussione si è spostata poi in sesta

commissione, dove già nella seduta del 26 giugno

l’assessore Alessandri aveva fatto il punto sulla

situazione delle ferrovie ex concesse. Con l’audizione di

oggi dei rappresentanti di Roma Capitale la questione è

entrata nel vivo e presumibilmente subirà un’ulteriore

accelerazione prima dell’estate, visto che Alessandri, in

chiusura di audizione, ha invitato l’assessora Meleo a

rivedersi il 24 luglio o il 9 agosto.

Seduta n°4 del 10 Luglio 2018

Odg: Schema di deliberazione n. 11 del 26.06.2018 concernente Contributo finanziario straordinario al comune di Riofreddo (Roma) e al comune di Rieti, a

valere sull'esercizio finanziario 2018, ai sensi dell'art. 8 dello Statuto della Regione Lazio.

SINTESI

Lo S.D. n. 11 fa riferimento alla L.R. 14/2008, che

stabilisce, ove previsto dalla legislazione vigente, per

motivi di urgenza o problematiche locali e sociali, la

Regione può concedere contributi straordinari. In questo

caso si tratta di fondi per l’acquisto di container da

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adibire ad aule scolastiche (Riofreddo) e l’adeguamento

e riqualificazione dello stadio “centro d’Italia – Manlio

Scopigno” (Rieti) in vista della partecipazione della

squadra di calcio al campionato di Serie C.

Audizione del 10 luglio 2018 Odg: Audizione con i comitati dei pendolari della Triplice Intesa in merito alle ferrovie ex concesse Roma Lido,

Roma Civita Castellana Viterbo e Roma Giardinetti.

SINTESI (Vedi pagine precedenti)

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DDEL CONSIGLIO

VIA LIBERA IN SESTA COMMISSIONE A CONTRIBUTO DI 300MILA EURO PER STADIO RIETI

10/07/2018 - La commissione Lavori pubblici,

infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio

regionale del Lazio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd),

ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di

delibera di Giunta che concede due contributi finanziari

straordinari per un totale di 380mila euro. Il primo, di

300mila euro, è assegnato al Comune di Rieti per

adeguare lo stadio alle norme previste dalla

partecipazione al campionato di calcio di serie C. Il

secondo, di 80mila euro, va al comune di Riofreddo

(Rm), per l’acquisto di container a uso scolastico. Il

provvedimento, illustrato oggi in commissione

dall’assessore Mauro Alessandri, torna in Giunta

regionale per l’approvazione definitiva.

Al comune di Rieti viene dunque concesso un

finanziamento fino a 300mila euro per interventi di

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riqualificazione dello stadio “Centro d’Italia – Manlio

Scopigno”. L’adeguamento si è reso necessario a seguito

della promozione in serie C della società “Football club

Rieti”, perché le normative dalla Lega calcio richiedono

una serie di prescrizioni per poter ospitare partite in

questa categoria. I principali lavori da effettuare

riguardano: il rifacimento dell’impianto di

videosorveglianza; la realizzazione di zone di pre-

filtraggio delle tifoserie; l’installazione di tornelli per il

controllo identificativo; il rifacimento della recinzione

esterna allo stadio da adeguare alle normative europee;

la modifica dei presidi antincendio all’interno delle

tribune e delle curve. In caso di mancato adeguamento

dell’impianto, il Football club Rieti sarebbe costretto a

giocare le partite interne a porte chiuse oppure in

campo neutro.

Al comune di Riofreddo, invece, il contributo di 80mila

euro servirà per acquistare container per uso scolastico.

A seguito di una verifica della vulnerabilità sismica

dell’edificio scolastico comunale a inizio 2018, infatti, il

plesso è stato dichiarato chiuso e sono state avviate le

procedure per il ripristino dell’agibilità. Si è deciso di

partecipare a un bando per l’adeguamento sismico, ma

non si farebbe in tempo a risolvere il problema per

l’inizio del prossimo anno scolastico. Per questo motivo,

il sindaco, non avendo altre strutture comunali da

destinare alle attività scolastiche, ha chiesto alla

Regione Lazio un contributo straordinario per l’acquisto

di container a uso scolastico al fine di garantire la

regolarità del servizio a circa 120 alunni, provenienti

anche dai comuni limitrofi.

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Presenti alla seduta, oltre al presidente Refrigeri, i

consiglieri: Gino De Paolis (Lista Zingaretti), Devid

Porrello (M5s), Orlando Angelo Tripodi (Lega), Eugenio

Patanè e Marietta Tidei (Pd).

Seduta n°5 del 30 luglio 2018 Odg: Elezione del vicepresidente.

Audizione del 30 luglio 2018

Odg: Audizione sul tema delle ferrovie ex concesse e sulla situazione del gestore Atac sui lavori delle stazioni. Invitati: avv. Gianrico Cianconi, in rappresentanza

dell'impresa Icem srl; avv. Francesco Arangio, in rappresentanza dell'impresa Italiana Costruzioni spa; dott. Gerardo Brindisi, in rappresentanza dell'Ati

Consorzio Integra-Donati.

SINTESI

La Commissione elegge uno dei due vicepresidenti in

sostituzione del consigliere Adriano Palozzi

dimissionario.

(Per le ferrovie ex concesse vedi pagine precedenti)

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

FERROVIE EX CONCESSE: IN SESTA COMMISSIONE

LE IMPRESE CREDITRICI PER I LAVORI ALLE STAZIONI

30/07/2018 - La sesta commissione del Consiglio

regionale del Lazio (Lavori pubblici, infrastrutture,

mobilità, trasporti), presieduta da Fabio Refrigeri (Pd) ha

incontrato oggi in audizione i rappresentanti delle

imprese che hanno effettuato lavori nelle stazioni delle

ferrovie ex concesse per i quali vantano crediti per

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milioni di euro, pagamenti sospesi dopo la procedura di

concordato che ha riguardato il gestore Atac. Hanno

chiesto di trovare una soluzione per risolvere una

questione che sta provocando gravi problemi di bilancio,

con ripercussioni anche sui livelli occupazionali delle

imprese. Dopo l’audizione degli interessati – richiesta

dal consigliere Eugenio Patanè (Pd) – e dopo gli

interventi dei consiglieri regionali, l’assessore regionale

Mauro Alessandri, titolare della delega alla mobilità, ha

chiesto di riaggiornare l’incontro in tempi brevi, per

consentire agli uffici di fornirgli un quadro più puntuale

della situazione.

In apertura di seduta, Patanè ha spiegato i motivi della

richiesta dell’audizione. “L’esigenza nasce dal fatto che

le ferrovie ex concesse sono di proprietà della Regione –

ha detto – seppur gestite da Atac. E questa gestione sta

creando molti problemi, innanzitutto alla funzionalità

dei beni strumentali delle concesse, proprio perché i

lavori non vanno avanti, per la fase concordataria che

ha coinvolto Atac. Questo problema riguarda sia i

cittadini che usufruiscono del servizio sia i lavoratori e

le imprese che hanno sospeso i lavori perché si trovano

in grosse difficoltà, in quanto non vengono pagate”.

Patanè ha chiesto quindi di conoscere la situazione allo

stato attuale sia dal punto di vista della operatività delle

società e sia per quanto riguarda il modo di sbloccare i

pagamenti.

Sono poi interventi i rappresentanti di tre soggetti che

hanno effettuato lavori non completamente pagati:

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Italiana Costruzioni spa; Icem srl; l'Ati Consorzio

Integra-Donati.

L’assessore Alessandri ha precisato che c’è una

corrispondenza in atto tra la Regione e i soggetti

interessati e che sono in corso anche alcuni

avvicendamenti nelle direzioni regionali, per cui ha

chiesto alla commissione di riaggiornare l’audizione in

modo da avere un’istruttoria più puntuale e dettagliata

sullo stato delle cose.

Rinviata la seduta ordinaria della commissione con

all’ordine del giorno l’elezione del vicepresidente in

sostituzione del dimissionario Adriano Palozzi. Intanto,

con decreto del presidente del Consiglio Daniele Leodori,

Antonello Aurigemma (FI) è stato nominato membro

della commissione proprio al posto di Palozzi.

Oltre a Refrigeri, Patanè e Aurigemma, hanno

partecipato alla seduta i consiglieri: Gino De Paolis e

Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti); Devid

Porrello e Valerio Novelli (M5s); Fabrizio Ghera (FdI).

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COMMISSIONE VII- Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare

Presidente: Giuseppe Simeone (FI)

Audizione n°3 del 2 luglio 2018

Odg: Audizione con i direttori generali del Policlinico Tor Vergata, del Policlinico Umberto I, dell'IRCCS INMI

"Spallanzani" e dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e Toscana.

Audizione n°4 del 2 luglio 2018

Odg: Audizione con i direttori generali delle ASL di Frosinone, Viterbo, Latina, Rieti e dell'Ares 118.

SINTESI Le audizioni in oggetto servono a focalizzare l’attuale

situazione degli istituti di ricerca e cura, delle strutture

universitarie e quella delle Aziende sanitarie regionali,

per analizzare le criticità e le esigenze secondo quanto

riferito dai direttori generali. Oltre alle risorse umane e

alla gestione economico-patrimoniale, si intende

affrontare in modo dettagliato ciò che riguarda i pronto

soccorso e la gestione delle liste d’attesa, nonché

l’operatività dell’Ares 118.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

TERZO E QUARTO GIRO D'AUDIZIONI SULLA SANITÀ LAZIALE

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02/07/2018 - Scarsità numerica di personale, scarso

appeal delle province e quindi difficoltà a reperire

specialisti disposti ad accettare posti nei presidi sanitari

lontani dalla capitale. Questo il denominatore comune

del terzo giro di audizioni della settima commissione

consiliare permanente, Sanità, politiche sociali,

integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da

Giuseppe Simeone, che si è svolto oggi con i vertici delle

Asl di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e dell’Ares 118.

Dopo le due precedenti audizioni con l’assessore alla

Sanità e integrazione sociosanitaria, Alessio D’Amato, e

direttori generali delle Asl della capitale, la settima

commissione ha ascoltato oggi Luigi Macchitella,

commissario straordinario della Asl di Frosinone,

Giorgio Casati, direttore generale della Asl di Latina,

Marinella D’Innocenzo, direttrice generale della Asl di

Rieti, Daniela Donetti, direttrice generale della Asl di

Viterbo, e Maria Paola Corradi, direttrice generale del

servizio di emergenza Ares 118.

Il focus degli interventi è stato centrato su due temi

principali: i pronto soccorso e la gestione delle liste

d’attesa. Tra le carenze maggiormente riscontrate, la

vetustà di certe apparecchiature e la necessità di un

ammodernamento tecnologico. Tuttavia, non sono state

rappresentate drammaticità particolari per le liste

d’attesa, se non per determinate apparecchiature.

È emersa la necessità di dare avvio a una nuova

stagione di concorsi pubblici, per dare nuova linfa vitale

alle piante organiche degli ospedali e dei pronto

soccorso, ed è stata accolta con favore la legge regionale

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approvata la scorsa settimana dal Consiglio regionale

che pone fine al ricorso di graduatorie concorsuali

vecchie anche di quindici anni che non sono più in

grado di garantire un ricambio adeguato del personale.

Si va dai 120 pensionamenti previsti quest’anno nella

Asl di Frosinone all’Ares 118 che opera con 1.780

dipendenti, a fronte di un fabbisogno di oltre

quattromila unità. C’è poi il problema dello scarso

appeal di certe sedi. “I medici preferiscono andare più

vicini a Roma”, ha detto la direttrice generale della Asl di

Rieti, D’Innocenzo, la quale ha riferito delle difficoltà a

reperire specialisti in alcune discipline come la

neuropsichiatria infantile. “In tema di reclutamento– ha

dichiarato il direttore generale della Asl di latina, Casati

– il 2019 sarà un anno che potremo guardare in una

prospettiva positiva”.

Nel corso dell’audizione sono intervenuti con domande e

osservazioni alcuni consiglieri regionali: Loreto Marcelli

(M5s), Mauro Buschini (Pd), Chiara Colosimo (FdI),

Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia), Enrico Panunzi

(Pd), Davide Barillari (M5s). Quest’ultimo, in particolare,

ha sollevato la questione dello spreco di risorse del

servizio di elisoccorso fornito da una società esterna. Ciò

facendo ha offerto l’opportunità alla direttrice di Ares

118, Corradi, di spiegare che, dopo cinque gradi di

giudizio, saranno recuperati ben 26 milioni di euro di

spesa erroneamente pagati dalle precedenti gestioni.

I policlinici universitari, lo “Spallanzani” e l’Istituto

zooprofilattico

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Nel secondo ciclo di audizioni del pomeriggio, sono stati

ascoltati anche i direttori del Policlinico Tor Vergata, del

Policlinico “Umberto I”, dell’Istituto di ricovero e cura a

carattere scientifico “Spallanzani” e dell’Istituto

zooprofilattico Lazio e Toscana. I rapporti con le

rispettive strutture universitarie di riferimento e in

generale con le esigenze della ricerca, quindi, sono state

soprattutto al centro degli interventi.

Il direttore generale del Policlinico Tor vergata, Tiziana

Frittelli, ha riferito di una realtà che dalla sua nascita

nel 2000 ha compiuto grandi progressi, pur insistendo

in una zona dal bacino molto popoloso (850mila

abitanti). Il direttore di “Tor Vergata” ha negato di avere

problemi con la struttura universitaria, dicendo che

piuttosto le criticità nascono dalla programmazione

nazionale. Pronto soccorso messo in sicurezza, tempi di

attesa ridotti, quattro hub di alta specialità e deficit

ridotto di un terzo nel quadriennio di gestione sono i

fiori all’occhiello della struttura, secondo il suo direttore.

Invece Vincenzo Panella, direttore generale da sei mesi

dell’”Umberto I”, ha riferito che i costi principali della

struttura da lui diretta, il cui deficit è tra i maggiori del

Lazio insieme a quello del San Camillo, sono dovuti

appunto alla sua natura di policlinico universitario, che

rende particolarmente gravoso il costo del personale,

buona parte del quale inoltre è esternalizzato (800 su

5400 circa). Altro servizio da reinternalizzare, a suo

avviso, sarebbe il sistema informativo. Panella ha

ricordato però che il protocollo di intesa tra La Sapienza

e Regione è in dirittura di arrivo e, per restare in tema di

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buone notizie, che la ristrutturazione della struttura ha

ormai completato il suo iter amministrativo, quindi a

breve avranno inizio i lavori, in conseguenza dei quali

molte cose miglioreranno, ad esempio, con riferimento a

Ematologia, un’eccellenza del policlinico, che sarà

portata dentro le mura della struttura.

Lo “Spallanzani” è invece istituto di ricovero e cura a

carattere scientifico, con un “meno 19 milioni” come

risultato dell'ultimo bilancio. Trapianto di fegato e di

rene sono due specialità della struttura ed eccellenze a

livello regionale. Hub delle malattie infettive, questo

ospedale è in fase di riorganizzazione dei servizi, messa

in atto in questa gestione, ha riferito il direttore generale

Marta Branca, coadiuvata nel suo intervento dai

direttori sanitario e amministrativo. Aperto il 22 febbraio

l'ambulatorio ad accesso prioritario, che va a migliorare

ulteriormente la situazione già buona delle liste di

attesa, decongestionando i pronti soccorso. Il direttore

ha negato che ci sia personale medico in uscita dalla

sua struttura.

Ha concluso il giro delle audizioni il direttore dell'istituto

zooprofilattico Lazio e Toscana (uno dei dieci in Italia),

Ugo Della Marta il quale ha riferito dei compiti di rilievo

nazionale e dei servizi di eccellenza svolti dall’Istituto nel

settore degli ogm e degli antibiotici utilizzati in

zootecnia. Una sede centrale in via Appia e più sedi

periferiche, questa l’articolazione territoriale dell’Istituto,

che si è impegnato, a detta del suo direttore, nella

stabilizzazione del precariato, che incideva per circa un

quarto sul totale del personale. Il bilancio si impernia su

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un fondo di provenienza statale e sui progetti a cui

l'Istituto lavora. Ruolo di tutela del consumatore e delle

produzioni agro-alimentari è quindi quello dell’Istituto,

soggetto a puntuale controllo del proprio operato.

Presenti a queste audizioni i consiglieri Antonello

Aurigemma (Forza Italia), Davide Barillari e Loreto

Marcelli (M5s), Michela Di Biase (Pd) e Massimiliano

Maselli (NcI).

Audizione n°5 del 3 luglio 2018

Odg: Audizione per la relazione programmatica dell'assessore alle politiche sociali e welfare, Alessandra

Troncarelli.

SINTESI La relazione programmatica tiene conto di quanto

prescritto dalla L.R. 11/2016, e dal sistema integrato

che da essa scaturisce. Incentrato sui livelli essenziali

delle prestazioni sociali nel territorio, si basa sui principi

di cooperazione e promozione della cittadinanza sociale

ed è volto a garantire il pieno rispetto dei diritti nonché

il sostegno delle persone, delle famiglie, delle formazioni

sociali e delle responsabilità dei soggetti istituzionali e

sociali per la costruzione di una comunità solidale.

In questo ambito, la Regione e gli enti locali sono tenuti

a realizzare il sistema integrato che deve garantire i

livelli di prestazioni fissati nella programmazione

regionale consentendo il pieno esercizio del diritto

soggettivo riconosciuto dalla legge.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

POLITICHE SOCIALI E WELFARE: L'ASSESSORA TRONCARELLI IN AUDIZIONE

03/07/2018 - La settima commissione consiliare

permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione

sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone

(FI), si è riunita oggi in audizione, per la relazione

programmatica dell'assessora alle Politiche sociali e

welfare, Alessandra Troncarelli, la quale ha esordito

ricordando gli strumenti offerti dalla legge regionale

11/2016 (“Sistema integrato degli interventi e dei servizi

sociali della Regione Lazio”).

La legge 11/2016 prevede un’organizzazione dei servizi a

livello locale, nella quale i comuni svolgono un ruolo

centrale, i Pua, vale a dire i Punti unici di accesso alle

prestazioni sociali socio-sanitarie e sanitarie con

continuità assistenziale, nei quali viene effettuata una

valutazione multidisciplinare; il piano sociale regionale

che ha tra gli obbiettivi il contrasto alla povertà. Tra gli

altri obbiettivi: l’eliminazione dell’esclusione sociale di

anziani e disabili, anche attraverso contributi a

familiari, per evitare il ricovero; le iniziative per il “Dopo

di noi”, volte a garantire un futuro ai disabili anche

dopo la scomparsa dei genitori; l’osservatorio sulla

disabilità; il sostegno alla genitorialità, anche con la

creazione di centri adozioni.

L’assessora Troncarelli ha riferito che la Regione Lazio

ha chiesto un finanziamento di 23 milioni di euro per

abbattere il costo delle rette degli asili nido delle famiglie

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con più bambini e si è soffermata sul tema della

dipendenza dal gioco d’azzardo, piaga sociale sulla quale

è previsto un piano da 14,5 milioni di euro, in gran

parte finanziato con fondi statali. Su quest’ultimo

punto, Troncarelli ha annunciato modifiche alla legge

regionale 5/2013, “Disposizioni per la prevenzione e il

trattamento del gioco d'azzardo patologico (GAP)”, volte a

dare maggiori poteri ai comuni nel disincentivare

l’istallazione di nuove slot machine e centri per il gioco

del lotto e a garantirne una distanza minima da luoghi

sensibili, come scuole e centri anziani. Troncarelli ha

parlato anche delle novità in tema di Terzo settore, a

seguito della riforma introdotta dal Dlgs 117/2017, con

la quale è introdotto il Registro unico nazionale in luogo

degli albi regionali, dei progetti attivi per l’immigrazione.

Troncarelli ha annunciato anche iniziative sull’autismo,

sulla diagnosi ma anche per l’inclusione lavorativa.

Tema quest’ultimo che ha trovato riscontro nel corso del

dibattito: Chiara Colosimo (FdI) ha riferito alla

commissione di aver depositato un’apposita proposta di

legge a sua firma che ha ottenuto subito il favorevole

accoglimento di Enrico Panunzi (Pd) il quale ha

sottolineato quanto un figlio autistico rappresenti una

notevole emorragia in termini economici, per i genitori,

tale da necessitare un aiuto pubblico.

Nel corso del dibattito, Marta Bonafoni (Lista Zingaretti)

ha posto l’accento sui temi dell’immigrazione e dei rom,

e ha sollecitato progetti volti a contrastare la tratta degli

esseri umani, Paolo Ciani (Centro Solidale) ha

sottolineato il grande compito dell’integrazione socio-

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sanitaria che la Regione si trova a dover affrontare,

Michela Di Biase si è soffermata sul tema dell’usura,

tema strettamente correlato al gioco d’azzardo, per il

quale Davide Barillari (M5s) ha sollecitato numeri e dati

sull’impatto sanitario.

Audizione n°7 del 9 Luglio 2018 Odg: Audizione sulla chiusura del primo soccorso di Anagni e istituzione del Pat h 24 presso il presidio ex

ospedaliero di Anagni.

SINTESI

Ad Anagni chiude il Punto di Primo intervento che viene

rimpiazzato da un presidio ambulatoriale territoriale

(Pat). A partire dal 15 luglio, nel vecchio ospedale, ci

sarà il Pat e non più il punto di primo soccorso. Al

presidio di pronto intervento (Ppi) di Anagni si rivolgono

attualmente pazienti con codici bianchi e verdi, mentre i

casi più gravi saranno trasferiti in ambulanza al pronto

soccorso di Frosinone. Ora, con la chiusura del Ppi e la

sostituzione con un Pat (articolato su 24 ore giornaliere)

sembra destinato a ridursi il numero di criticità per cui i

pazienti potranno rivolgersi all’ex nosocomio anagnino,

senza trasferte nel capoluogo. Nei Pat saranno accolti

pazienti con problemi trattabili semplicemente in

ambulatorio da un medico di medicina generale e

pertanto non necessari di ricorso al pronto soccorso.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

SANITÀ, PER ANAGNI PROPOSTA LA SOSPENSIONE

DELLA CHIUSURA DEL PPI

09/07/2018 - La commissione Sanità del Consiglio

regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone

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(Forza Italia), ha elaborato una nota in cui si esprime la

richiesta di sospensiva della delibera del commissario

straordinario della Asl di Frosinone, Luigi Macchitella,

che dal prossimo 15 luglio avrebbe determinato la

trasformazione del punto di primo intervento (Ppi) di

Anagni in presidio ambulatoriale territoriale (Pat).

Una ulteriore "deminutio" dei servizi in caso di

emergenza, dopo la chiusura nel 2012 dell'ospedale

della Città dei Papi; una decisione definita "scellerata"

dal sindaco Daniele Natalia, ricevuto oggi in audizione

dalla settima commissione della Pisana, accompagnato

dai primi cittadini di un comprensorio che totalizza

ottantamila abitanti e che attualmente afferisce

all'ospedale di Frosinone per i codici gialli e rossi.

"Non cambierebbe nulla con l'istituzione del Pat - è stata

la posizione espressa dal commissario dell Asl,

Macchitella - perché già ora, il Pip di Anagni tratta

unicamente codici bianchi e verdi, quelli meno gravi, e

con numeri non certo enormi, visto che per il 2017

parliamo di quattromila accessi, circa undici al giorno.

Per i casi più gravi, ora come in futuro, i mezzi del 118

si dirigeranno direttamente verso il capoluogo".

Il Pat è pensato per continuare ad accogliere ad Anagni

unicamente pazienti con problemi trattabili in

ambulatorio da un medico di medicina generale

opportunamente formato. Per Macchitella, resterebbero

inalterati gli altri servizi attualmente erogati dal

presidio; in audizione si è anzi parlato di un

ampliamento dei posti letto a degenza infermieristica e

dell'acquisto di una nuova Tac (per il corretto

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funzionamento della quale è necessario però reperire

radiologi, secondo quanto riferito dal commissario

straordinario stesso).

Su posizioni diametralmente opposte i sindaci del

comprensorio, che invece scommettono sul ripristino di

reparti di eccellenza come quello di chirurgia urologica,

con conseguente riattivazione del pronto soccorso di

Anagni, a supporto anche di importanti fabbriche che

insistono sul territorio. L'audizione, richiesta dal

vicepresidente Loreto Marcelli (M5s), si è quindi

conclusa con l'elaborazione di una nota indirizzata

all'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, e al

commissario ad acta, Nicola Zingaretti, per favorire

l'avvio di un tavolo tecnico-istituzionale per

comprendere le esigenze del territorio in questione e

individuare le soluzioni da mettere in atto per garantire

il diritto alla salute.

A sostenere l'atto, insieme a Simeone e Marcelli, l'altro

vicepresidente Paolo Ciani (Cs) e le consigliere Sara

Battisti (Pd) e Chiara Colosimo (Fdi).

Audizione n°8 del 10 Luglio 2018

Odg: Audizione sul DCA n. 275/18:"Fondazione Santa Lucia-revoca ex art. 21quinquies L. 241/1990 ed ex art. 8 quater comma 8 D.Lgs. 502/1992 dell'accreditamento

dei posti codice 75 in eccesso rispetto al fabbisogno regionale individuato con DCA 377/16 e contestuale

richiesta alla fondazione s. Lucia di adesione alla proposta riconversione".

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SINTESI

La questione affrontata in audizione riguarda il

lamentato dimezzamento dei fondi assegnati all’istituto

di neuroriabilitazione. Secondo la Giunta regionale

invece, si tratta di una rimodulazione “nel pieno rispetto

del fabbisogno, calcolato peraltro con parametri

superiori a quelli nazionali”.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

IRCCS SANTA LUCIA, LA VERTENZA CON LA REGIONE APPRODA IN COMMISSIONE SANITÀ

10/07/2018 - In commissione Sanità del Consiglio

regionale del Lazio si è tenuta una audizione, richiesta

dai capigruppo del centrodestra Antonello Aurigemma

(Fi), Stefano Parisi (Lazio 2018), Angelo Tripodi (Lega),

Fabrizio Ghera (Fdi) e Massimiliano Maselli (Nci) sul

recente decreto firmato da Nicola Zingaretti in qualità di

commissario ad acta e riguardante l'Irccs Santa Lucia

(Dca n. 275 del 4 luglio 2018).

In particolare, gli esponenti di opposizione lamentano,

così come i vertici della Fondazione presenti all'incontro,

un "dimezzamento di fatto del budget assegnato ad una

struttura di eccellenza nel campo della riabilitazione,

con la conseguenza di seri problemi agli oltre duemila

pazienti che vengono a curarsi nel centro di via

Ardeatina da ogni parte d'Italia". Il Santa Lucia è un

ospedale privato specializzato in neuroriabilitazione,

riferimento nazionale per la cura dei postumi di ictus,

coma, lesioni del midollo spinale, malattie

neurodegenerative.

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A illustrare il decreto è intervenuto l'assessore alla

Sanità, Alessio D'Amato, per il quale si tratta di una

"rimodulazione operata nel pieno rispetto del

fabbisogno, calcolato peraltro con parametri superiori a

quelli nazionali. L'avvio del procedimento - ha aggiunto -

era partito già due anni fa ed è importante per far

rientrare l'attività del Santa Lucia in un quadro di regole

certe per entrambe le parti". Motivo del contendere è il

codice 75 relativo a posti letto ordinari di alta specialità

neuroriabilitativa. Un codice che dà diritto alla struttura

interessata a una delle tipologie di rimborso più alte per

posto letto previste all'interno del rapporto tra Regioni e

Irccs. D'Amato ha spiegato che in passato il Santa Lucia

si era visti classificati come "codice 75" la quasi totalità

dei propri posti letto, a differenza di quanto viene

accordato in altre strutture simili presenti nel Lazio e

nel resto del Paese. Il decreto Zingaretti, quindi,

andrebbe nella direzione di riparametrare i rimborsi

spettanti alla Fondazione in base ai volumi di attività

svolta e al fabbisogno calcolato, classificando come

"codice 75" 116 posti letto sui 320 totali e classificando

come "codice 56" (recupero e riabilitazione funzionale)

162 posti letto, e "codice 28" (Unità Spinale Unipolare) i

restanti 42. Per i vertici dell'Irccs questo nuovo assetto

significherebbe "abbandonare ogni anno alla loro sorte

oltre 1.500 pazienti per l'assolta impossibilità di curarli

adeguatamente".

"Il Consiglio di Stato, tra l'altro - ha però ricordato

D'Amato - con sentenza pubblicata lo scorso 27 giugno,

ha respinto, giudicandolo infondato, il ricorso

presentato dalla Fondazione Santa Lucia contro la

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Regione Lazio per il riconoscimento automatico

dell’applicazione di un’unica tariffa (quella più alta

codice 75), per tutte le prestazioni erogate all’interno

della struttura, dando così ragione all’Amministrazione

regionale in merito al calcolo delle remunerazioni dovute

facendo applicazione per ciascuna di esse alle normative

vigenti". Un incontro tra le parti è previsto il prossimo

23 luglio. Intanto, all'ordine del giorno della seduta di

Consiglio regionale prevista per domani 11 luglio, è

stata annunciata una mozione per chiedere la

sospensione del decreto oggetto dell'audizione.

Seduta n°3 del 23 luglio 2018 Odg: Determinazioni in merito alla proposta di legge regionale n. 6 "Legge quadro per il governo delle liste di

attesa", primo firmatario il consigliere Davide Barillari (M5s).

Audizione n°11 del 23 luglio 2018 Odg: Audizione con i direttori generali delle aziende

ospedaliere sedi dei centri hub della rete regionale ictus.

SINTESI

Seduta: La pdl n. 6 (d’iniziativa dei consiglieri M5s

Barillari, Corrado, Lombardi, Novelli, Porrello,

Cacciatore, Marcelli, Pernarella, De Vito) intende

prumuovere da parte della Regione un sistema integrato

di governo delle liste d’attesa al fine di garantire a tutti

gli assistiti un accesso equo, responsabile e sostenibile

alle migliori prestazioni sanitarie, in luogo e con una

tempistica adeguati, in conformità con il Piano nazionale

delle liste d’attesa.

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Audizione: quattro sono gli Hub della Rete regionale

ictus: Policlinico Tor Vergata, Ospedale San Camillo-

Forlanini, Policlinico Umberto I e Policlinico A. Gemelli.

Negli ultimi tempi sono incrementati i ricoveri per ictus

acuto e dei trattamenti di trombolisi e trombectomia. Ad

essere maggiormente coinvolti sono gli ospedali

periferici, che si stanno progressivamente attivando per

svolgere trattamenti di trombolisi in sede.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

IN COMMISSIONE SANITÀ FOCUS SU LISTE D'ATTESA E RETE REGIONALE ICTUS

23/07/2018 - La commissione Sanità, presieduta da

Giuseppe Simeone (Forza Italia), si è riunita per

determinarsi in merito alla proposta di legge regionale n.

6 "Legge quadro per il governo delle liste di attesa",

primo firmatario il consigliere Davide Barillari (M5s).

Dopo un approfondito dibattito e un confronto con

l'ufficio legislativo del Consiglio regionale e con

l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, si è deciso, alla

ripresa dei lavori di Commissione dopo la pausa estiva,

di lavorare a una risoluzione condivisa, da consegnare al

presidente della Regione. Si cercherà così dì evitare

eventuali conflitti di attribuzione tra una legge regionale

sulle liste d'attesa e le prerogative esclusive del

commissario ad acta in materia di organizzazione e

gestione dei servizi sanitari, che ricomprende

specificamente questa tipologia di intervento.

Tra gli argomenti affrontati dalla proposta presentata

dai Cinquestelle: condivisione delle agende di tutte le

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strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate, con

il Cup e la Regione; stretta sull'intramoenia e maggiori

investimenti sulla sanità pubblica con aumento di

personale, macchinari, orari e giorni di disponibilità. E

ancora: sistemi di monitoraggio sui risultati

dell'abbattimento dei tempi d'attesa con verifica

dell'operato del direttore generale di ogni Asl; revisione

delle priorità di erogazione delle prestazioni, con tempi

certi, e sanzioni per le strutture che non contribuiscono

a rispettarli.

A seguire, si è tenuta una audizione con i direttori

generali delle aziende ospedaliere sedi dei centri hub

della rete regionale ictus. Si tratta del San Camillo

Forlanini, del Policlinico Tor Vergata, del Policlinico

"Umberto I" e del Policlinico "Gemelli", tutti

rappresentati nell’audizione. Nell’introdurre

quest’ultima, la consigliera Chiara Colosimo (Fratelli

d’Italia) ha spiegato che il carattere di hub di questi

centri è dato dal fatto che essi dovrebbero essere in

grado di garantire un servizio h24 su queste emergenze,

il che è venuto meno nel recente passato in talune

situazioni, a causa di carenze soprattutto di personale.

In effetti è emerso dalla audizione che sia a Tor Vergata,

rappresentata dalla dottoressa Tiziana Frittelli e dal

prof. Roberto Floris, che all’"Umberto I", come riferito dal

dott. Ferdinando Romano, il servizio è attualmente

articolato su 12 ore giornaliere anziché 24 e questa

situazione di emergenza dovrebbe essere superata solo a

metà settembre.

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Sulla stessa linea il direttore generale del San Camillo

dott. Fabrizio D’Alba e i rappresentanti del "Gemelli",

dott. Andrea Cambieri e prof. Cesare Colosimo. La

principale motivazione di questi problemi di personale

sarebbe nel fatto che la figura professionale di cui

trattasi, quella del neuroradiologo interventista, è di

difficile formazione, come confermato anche dal

rappresentante della direzione regionale intervenuto in

commissione, dott. Luca Casertano. Ma anche il

mancato adeguamento delle retribuzioni e carichi di

lavoro molto pesanti contribuirebbero a spingere il

personale sanitario specializzato verso l’ambito privato,

è stato aggiunto. La ricetta potrebbe essere, è stato

quindi proposto, bandire borse specifiche per questa

peculiare figura medica.

Tra i consiglieri presenti all'audizione, Antonello

Aurigemma (Forza Italia) ha lamentato le carenze della

relazione presentata dalla Giunta sul tema, che a suo

avviso “elude alcune problematiche” e Davide Barillari

(Movimento 5 stelle) ha indicato la pianificazione come

unica via per prevenire le carenze esposte dai dirigenti

delle strutture intervenuti. Presenti anche i consiglieri

Paolo Ciani (Centro solidale), Loreto Marcelli (M5s) e

Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia).

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COMMISSIONE VIII - Agricoltura, ambiente

Presidente: Valerio Novelli (M5s)

Seduta n°4 dell’11 luglio 2018 Odg: PDC n. 10 del 3 maggio 2018, "Approvazione del

piano del parco naturale Appia antica - Roma, di cui all'art. 26 LR 29/1997, 'Norme in materia di aree

naturali protette regionali' e ss.mm.ii.".

SINTESI

La Pdc n. 10 fa riferimento all’articolo 26, comma 4,

della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e

successive modifiche, ove è stabilito che la Giunta

regionale, previo esame congiunto da parte della

struttura regionale competente in materia di aree

naturali protette e del Comitato regionale per il

Territorio (C.R.p.T) propone al Consiglio regionale

l’approvazione del Piano apportando eventuali modifiche

ed integrazioni e pronunciandosi contestualmente sulle

osservazioni pervenute.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO APPIA ANTICA, VIA LIBERA ALL'UNANIMITÀ IN

COMMISSIONE AL NUOVO PIANO

12/07/2018 - L'ottava commissione, dopo due giorni

consecutivi di seduta, ha dato il via libera all'unanimità

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alla proposta di deliberazione consiliare n. 10 del 3

maggio 2018, relativa al nuovo piano del Parco regionale

dell'Appia Antica.

Ventinove gli emendamenti approvati nel corso

dell'esame del provvedimento, che ora approda in Aula

consiliare a partire alle ore 10 di martedì 17 luglio.

Seduta n°5 del 16 luglio 2018

Odg: proposta di deliberazione consiliare n. 13 del 27 giugno 2018: "Approvazione del piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone

di interesse agrario. Triennio 2018-2020".

SINTESI La pdc n. 13 fa riferimento alla legge regionale 1 marzo

2000, n.15 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di

interesse agrario” volta a favorire e promuovere iniziative

in difesa della biodiversità in campo agricolo, la cui

attuazione è affidata all’ARSIAL. L’art. 6 della legge

stabilisce che la Regione approva un Piano settoriale di

intervento triennale, attuato da ARSIAL attraverso

programmi operativi annuali, nel quale sono stabilite le

linee guida per le attività inerenti la tutela delle

risorse genetiche autoctone di interesse agrario.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

AGRICOLTURA: NO A ESAME IN COMMISSIONE PIANO SETTORIALE TUTELA RISORSE GENETICHE

AUTOCTONE 16/07/2018 - L’ottava commissione (Agricoltura,

ambiente) del Consiglio regionale del Lazio, presieduta

da Valerio Novelli (M5s), ha deciso oggi all’unanimità di

rinviare direttamente all’Aula l’esame della proposta di

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delibera consiliare n. 13 del 27 giugno 2018

“Approvazione del Piano settoriale di intervento per la

tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse

agrario (L.R. n. 15/2000). Triennio 2018-2020”. Nel

consentire, con il loro voto, al provvedimento di seguire

un iter più veloce, come richiesto dall’assessora Enrica

Onorati, il presidente e i membri della commissione

hanno tuttavia criticato le procedure adottate. Dato

l’imminente esame del cosiddetto collegato, infatti, che

si presume impegnerà tutto il Consiglio, i commissari

hanno denunciato l’impossibilità di approfondire con

tempi e modi adeguati l’esame del testo, dovendosi

limitare a votarlo “per senso di responsabilità”.

Il provvedimento, illustrato in commissione

dall’assessora regionale all’Agricoltura, Enrica Onorati,

che ne ha sottolineato l’urgenza, era già stato approvato

dalla Giunta durante il precedente mandato ma non

aveva iniziato l’iter legislativo in Consiglio regionale per

la conclusione della legislatura. “Il piano triennale si

articola in programmi operativi annuali – ha spiegato

l’assessora Onorati – che prevedono una serie di

interventi, in continuità con azioni e studi già in itinere,

che Arsial porta avanti soprattutto con fondi del

Programma di sviluppo rurale (Psr) del Lazio 2014-

2020”. L’urgenza, è stato spiegato, è data proprio dalla

peculiarità degli interventi previsti, che sono legati ad

attività di conservazione, censimento, catalogazione e

aggiornamento del Registro volontario regionale (Rvr) e

della Rete di conservazione e sicurezza, che necessitano

dei 950mila euro annuali previsti dal Psr e collegati

all’approvazione della delibera consiliare in oggetto.

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“Capisco che c’è tutto un percorso che andrebbe fatto in

commissione – ha detto Onorati – però vi chiedo di

valutare l’opportunità di accelerare rispetto all’iter

perché sarebbe fondamentale avere questo Registro e

questa Rete monitorati costantemente, senza perdere

settimane e mesi”.

Il voto della commissione è arrivato al termine di una

seduta aperta e chiusa dalle critiche del presidente e dei

consiglieri alle modalità e alla tempistica della

trasmissione del provvedimento. Da una parte, infatti, è

stato condiviso il carattere di urgenza della delibera,

dall’altra però i commissari hanno rivendicato il ruolo

della commissione nel processo legislativo, auspicando

per il futuro una trasmissione più puntuale degli atti.

“Abbiamo convenuto tutti insieme di votare il rinvio

all’aula di questa proposta di deliberazione consiliare –

ha detto Novelli – ma io da presidente mi rifiuto di

adottare questo metodo di lavoro nei prossimi tempi. La

commissione rivendica il proprio ruolo nel riuscire a

incidere sugli atti che arrivano qui. Non sarà più

ammissibile – ha aggiunto il presidente dell’ottava –

licenziare provvedimenti in così poco tempo, perché

bisogna dare ai consiglieri la possibilità di approfondire

quello che stanno votando per avere la giusta serenità

nell’affrontare temi importantissimi che poi

pregiudicano anche la vita degli agricoltori e di un

settore che ci siamo impegnati a rilanciare e a

riqualificare”.

Parole condivise da Eugenio Patanè (Pd) e Laura

Cartaginese (FI), i quali hanno dichiarato di votare il

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rinvio all’Aula “per senso di responsabilità”, in modo da

accelerare l’iter legislativo del provvedimento, ma

ponendo come condizione che sia l’ultima volta che la

commissione rinunci alle sue prerogative. Ha votato

favorevolmente anche Gianluca Quadrana (Lista civica

Zingaretti).

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COMMISSIONE IX - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio

Presidente: Eleonora Mattia (Pd)

Seduta n°4 del 12 luglio 2018

Odg: Proposta di legge n. 40 del 21 giugno 2018 "Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali".

SINTESI

La Regione promuove lo sviluppo responsabile

dell’economia digitale quale fattore di crescita economica

e di nuova occupazione e assicura la tutela dei

lavoratori attraverso la rimozione degli ostacoli di ordine

economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo

della persona umana. In armonia con quanto previsto

nel Pilastro europeo dei Diritti Sociali, riconosce il diritto

di ogni persona ad avere un trattamento giusto ed equo

in merito alle condizioni di lavoro, all’accesso alla

protezione sociale e alla formazione, indipendentemente

dalla tipologia e dalla durata del rapporto di lavoro. Per

questo, con la pdl n. 40 (d’iniziativa della Giunta

regionale) si ritiene necessario intervenire

legislativamente per regolamentare la tutela della salute

e sicurezza dei lavoratori digitali.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

LAZIO, APPRODA IN COMMISSIONE LEGGE SU LAVORATORI DIGITALI

12/07/2018 - L'assessore regionale al Lavoro, Claudio

Di Berardino, ha presentato oggi in nona commissione

la proposta di legge n. 40 "Norme per la tutela e la

sicurezza dei lavoratori digitali". Si tratta di un

provvedimento che mira a coniugare lo sviluppo

economico legato alle piattaforme digitali con la tutela

della dignità, la salute e la sicurezza di questa nuova

tipologia di lavoratori, subordinati e non. Forti critiche

alla proposta di legge sono state espresse da Roberta

Lombardi (M5s); favorevoli invece la presidente della

commissione Lavoro, Eleonora Mattia (Pd) e Marta

Bonafoni (Lista civica Zingaretti).

"Questa proposta di legge – ha spiegato Di Berardino –

riguarda una popolazione che va dai 70 mila ai 100 mila

lavoratori digitali nel Lazio, di cui solo circa 6-7 mila

classificabili come 'rider' (i fattorini che consegnano cibo

a domicilio in bicicletta). Parliamo dunque di un bacino

di riferimento che opera prevalentemente in settori come

servizi, agricoltura, artigianato, commercio e turismo.

C'è un'urgenza che riguarda la cosiddetta 'Gig economy',

in tema di tutela dei diritti dei lavoratori, perché – ha

aggiunto l'assessore - ci troviamo di fronte a un vuoto

normativo che è interesse di tutti colmare".

"Questo provvedimento – ha proseguito Di Berardino –

punta a garantire e a tutelare i lavoratori della 'Gig

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economy', introducendo: protezione su salute e

sicurezza; formazione; retribuzione contrattata dalle

parti e non definita per legge. Si sviluppa in un

sostanziale equilibrio tra il sostegno della Regione Lazio

alle nuove modalità d'impresa e la tutela dei lavoratori,

sapendo quindi coniugare innovazione, sviluppo e diritti.

Possiamo dire che questa proposta di legge – ha

concluso l'assessore – non nasce dentro le stanze della

Giunta regionale, ma si fa carico delle istanze che

abbiamo ricevuto e che abbiamo tradotto in norme.

Siamo disponibili a migliorare ancora il testo se dovesse

rendersi necessario durante l'iter in commissione".

"Assoluta contrarietà a questa proposta di legge", ha

invece espresso Roberta Lombardi. "Sembra – ha

spiegato la presidente del gruppo M5s – una gara a

mettere una bandierina a chi fa prima, dopo l'annuncio

del Governo di voler intervenire nella materia,

incastrando la commissione su un lavoro che è

assolutamente esorbitante rispetto alle nostre

competenze. Mi sembra poco rispettoso". A tal proposito,

Lombardi ha spiegato che, a suo avviso, la proposta di

legge viola direttamente le competenze statali in materia

di ordinamento civile e indirettamente quelle in materia

di giurisdizione e norme processuali, quelle in materia di

tutela della concorrenza e quelle sulla previdenza

sociale. Lombardi ha anche criticato la "rigidità" che

questo provvedimento darebbe a un settore dinamico del

mercato del lavoro, in un momento di difficoltà

economiche. La sua proposta invece ("se proprio volete

impegnarci su questa materia", ha detto), è quella di

incentrare spostare l'attenzione solo sui 'rider' e di

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seguire l'esempio della Regione Piemonte, che sta

lavorando a una proposta di legge di iniziativa regionale

da trasmettere al Ministero del Lavoro per essere

esaminata insieme al provvedimento nazionale.

A Roberta Lombardi ha replicato Marta Bonafoni, che ha

invitato a non chiudere le porte a una discussione che

offre una possibilità di ascolto a una categoria di

lavoratori che oggi non ha tutele, "soggetti – ha detto –

che ci chiedono di legiferare perché siamo una Regione,

di esprimere una volontà politica rispetto a una

situazione che non è più tollerabile". Secondo la

presidente del gruppo 'Lista civica Zingaretti', inoltre, si

tratterebbe di materia concorrente e non esclusiva dello

Stato e perciò ha auspicato di portare avanti il

provvedimento in commissione, "con lo stesso clima

costruttivo che c'è stato in occasione della legge sul

diritto allo studio".

Opinione condivisa da Eleonora Mattia (Pd). "Chiedo

fortemente di continuare i lavori – ha detto la presidente

della commissione Lavoro – cercando di distinguere il

piano nazionale da quello regionale, perché stiamo

vivendo in tempi complicati, di rapidi cambiamenti, che

hanno portato a queste nuove forme di lavoro. A questi

lavoratori non è riconosciuto nulla". "Occorre partire da

un principio imprescindibile", ha aggiunto Mattia: "La

dignità del lavoro e la sua tutela devono passare per il

rispetto della persona. E questo è il punto di partenza di

questa discussione ed è questo l'intento della proposta

di legge".

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COMMISSIONE X - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti

Presidente: Marco Cacciatore (M5s)

Audizione n°2 del 3 luglio 2018 Odg: Audizione sul progetto di discarica rifiuti

contenenti amianto in località Valle Galeria. Invitati i rappresentanti di: Direzione regionale Politiche ambientali, Dipartimento tutela ambientale di Roma

Capitale, Assessorato sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Municipi XI e XII, Comitato Castel Malnome.

SINTESI In audizione si affronta il problema di una possibile

discarica per l’amianto Valle Galeria, in zona Malnome,

ovvero la cava di Monte Carnevale. Si tratterebbe di un

invaso dismesso di 10 ettari a poca distanza dalla

raffineria e dall’impianto Ama di incenerimento dei

rifiuti ospedalieri e dal gassificatore. Attualmente nel

Lazio non esistono altre discariche di amianto. I

cittadini sono preoccupati e si organizzano per avversare

la discarica.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VALLE GALERIA, TIMORI PER UNA NUOVA DISCARICA

03/07/2018 - “Siamo molto preoccupati, viviamo un

momento di grandissima difficoltà”. I cittadini della Valle

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Galeria sono stati ricevuti in commissione Urbanistica,

politiche abitative, rifiuti sullo spinoso tema di un

progetto di discarica rifiuti contenenti anche amianto

che insisterebbe sul territorio che, tra l’altro, confina

immediatamente con la sede dello stesso Consiglio

regionale.

Ad essere ascoltati in audizione, i rappresentanti di:

assessorato Sostenibilità ambientale e dipartimento

Tutela ambientale di Roma Capitale, Municipi XI e XII,

comitati di Castel Malnome, Malagrotta, Valle Galeria e

“Raggio Verde”. I portavoce della popolazione locale

hanno fatto esplicito riferimento a un progetto della

società New Green che, dal loro punto di vista,

“costituirebbe una seconda Malagrotta” in un’area “a

forte incidenza tumorale e vessata da anni da miasmi di

ogni genere”.

Alla Commissione, la pressante richiesta di approfondire

la questione e di mettere in cantiere una legge regionale

a tutela della valle. “Ci opporremo con tutti i mezzi a

nostra disposizione a una nuova discarica”, hanno

annunciato i comitati civici. Anche i rappresentanti di

Roma Capitale si sono detti contrari al progetto,

definendolo “al momento carente in ogni suo aspetto” ed

escludendo, di conseguenza, qualsiasi accelerazione

dell’iter autorizzativo previsto dalle leggi vigenti.

All’incontro, al quale non ha potuto partecipare la

Direzione regionale Politiche ambientali, hanno preso

parte, oltre al presidente di Commissione, Marco

Cacciatore (M5s), i consiglieri: Sara Battisti (Pd), Paolo

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Ciani (Centro Solidale), Fabrizio Ghera (Fdi), Emiliano

Minnucci (Pd), Gaia Pernarella (M5s), Gianluca

Quadrana (Lista Zingaretti).

Audizione n°3 del 10 Luglio 2018

Odg: Audizione sul tema realizzazione di un impianto di gestione rifiuti nel quartiere di Vallerano (Municipio

Roma IX). Sono stati invitati i rappresentanti di: Direzione regionale Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti,

Dipartimento tutela ambientale di Roma Capitale, Assessorato sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Municipio IX Roma capitale, Ass.ne Ambiente e territorio

Eur Vallerano.

SINTESI Nel quartiere Vallerano – zona compresa tra Laurentina

e Pontina - è stato autorizzato un impianto di rifiuti da

75mila tonnellate l'anno di rifiuti non pericolosi, in

pratica carta e cartone. Immediata la reazione dei

cittadini che non vogliono sentir parlare di un impianto

simile in zona.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

DISCARICA A VALLERANO, LA CONTRARIETÀ DEI RESIDENTI IN COMMISSIONE

10/07/2018 - "Revocare l'autorizzazione all'impianto di

rifiuti a Vallerano". Questa la perentoria richiesta

avanzata dall'associazione Ambiente e territorio Eur-

Vallerano, nel corso di una audizione in decima

commissione dedicata a questa ipotesi progettuale nel

popoloso quartiere che ricade all'interno del nono

Municipio di Roma. I vari comitati di cittadini contrari,

ascoltati alla Pisana, hanno elencato tutti i problemi

legati all'apertura della struttura per la raccolta di carta

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e cartone ad opera della società Lazio Maceri srl: poca

distanza tra le case e l'impianto, impatto troppo alto

sulla viabilità, possibili conflitti con il Prg. All'incontro

hanno partecipato anche rappresentanti di Giunta di

Roma Capitale e della Regione Lazio.

Seduta del 19 luglio 2018 Odg: S.D. n. 14 del 16.06.2018 concernente “Bando di

concessione contributi ai comuni, ad esclusione di Roma Capitale, al fine della riqualificazione urbanistico,

ambientale e per il risanamento igienico sanitario e paesaggistico, ex l.r. n. 6/2007”. concessione del finanziamento ai comuni di Aprilia, Lariano e Pomezia”

SINTESI

In base alla L.R. 6/2007, lo S.D. n. 14 autorizza

l’emissione di un bando volto all’erogazione di fondi per

circa tre milioni di euro a favore dei Comuni di Aprilia,

Lariano e Pomezia. Tali somme saranno impiegate per la

riqualificazione urbanistico-ambientale e per il

risanamento igienico sanitario e paesaggistico di alcune

aree interessate da fenomeni di abusivismo edilizio.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

FONDI AI COMUNI DI POMEZIA, APRILIA E LARIANO, PER INTERVENTI IN AREE DEGRADATE

19/07/2018 - La decima Commissione consiliare

permanente, Urbanistica, politiche abitative, rifiuti,

presieduta da Marco Cacciatore, ha dato parere

favorevole, all’unanimità, allo schema di deliberazione

della Giunta regionale n.14, concernente la concessione

di finanziamenti per circa tre milioni di euro ai comuni

di Aprilia, Lariano e Pomezia, che saranno erogati in

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base a un apposito bando per la riqualificazione

urbanistico-ambientale e per il risanamento igienico

sanitario e paesaggistico di alcune aree interessate da

fenomeni di abusivismo edilizio, così come previsto dalla

legge regionale 6/2007.

Come ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche

abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di

trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano

Valeriani, nove comuni hanno partecipato al bando, dei

quali tre hanno ottenuto i seguenti finanziamenti da

parte della Regione Lazio, a parziale copertura dei costi

degli interventi (dal 65 al 90 per cento): 828 milioni di

euro per la realizzazione di fognature nel comune di

Pomezia; 1.528.395 euro per la realizzazione di due reti

fognanti nel comune di Aprilia; 720 mila euro per un

intervento di urbanizzazione primaria nel comune di

Lariano.

Appare evidente che è necessario sollecitare i comuni,

affinché utilizzino i fondi disponibili, ha evidenziato la

consigliera Gaia Pernarella (M5s), visto che solo la metà

dei finanziamenti sono stati assegnati. Tuttavia,

trattandosi di cofinanziamenti, secondo il consigliere

Emiliano Minnucci (Pd), il tema è legato alle difficoltà di

bilancio dei comuni, mentre Enrico Forte (Pd) ha

ricordato che comunque è necessario che i comuni

abbiano adottato strumenti urbanistici che consentano

interventi nei cosiddetti “nuclei spontanei”.

Dopo l’approvazione dello schema di deliberazione n. 14,

i lavori della commissione sono proseguiti con l’esame

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dello schema di deliberazione della Giunta regionale n.

12, in materia di introduzione della tariffazione

puntuale, che, come ha spiegato l’assessore Valeriani,

“rappresenta un punto di svolta in tema di raccolta

differenziata, in quanto anticipa il piano rifiuti, dettando

ai comuni le linee guida per modificare il proprio

regolamento in materia di Tari entro il 2020, per fare

pagare di più a chi differenzia male e di meno ai

cittadini che saranno più virtuosi”. Una volta approvata

la deliberazione, verranno emanati dei bandi per

agevolare l’introduzione delle tecnologie necessarie a

introdurre la tariffazione dei rifiuti in base ai

quantitativi conferiti. Per questo, sono previsti fondi per

due milioni di euro.

Nel corso del dibattito che è seguito, sono intervenuti i

consiglieri Pernarella, Forte, Eleonora Mattia (Pd), Laura

Cartaginese (FI), Paolo Ciani (Centro solidale). Al

termine, il presidente Cacciatore ha tirato le fila: i lavori

sul tema riprenderanno i primi di settembre, anche con

audizioni mirate, per giungere al più presto

all’approvazione della delibera.

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COMMISSIONE XI - Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione

Presidente: Maselli Massimiliano (Noi con L'Italia)

Audizione n°1 del 10 luglio 2018

Odg: Audizione con l'assessore allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, Start up, "Lazio creativo" e

innovazione, Gian Paolo Manzella, per l'illustrazione delle linee programmatiche.

Seduta n°5 del 10 luglio 2018

Seduta congiunta con la IV commissione consiliare

Odg: Esame dello schema di deliberazione n. 4 concernente LR 6/1999, art. 24 DGR 518/2012,

Approvazione del piano annuale delle attività 2018 di Lazio Innova spa (esame ai sensi dell'art. 4 comma 2 della LR 21/1993).

SINTESI Lazio Innova è tenuta a predisporre annualmente, in

raccordo con le Direzioni regionali competenti, un

programma triennale ed uno annuale delle attività.

Dopo un passaggio alla Direzione dell’Attività di

struttura, la quale, effettuate le verifiche, li trasmette

alla Giunta regionale per l’approvazione attraverso uno

schema di delibera. In questo caso lo S.D. n. 4.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VIA LIBERA, CON OSSERVAZIONI, AL PIANO OPERATIVO DI LAZIO INNOVA

Seduta congiunta delle commissioni IV e XI.

10/07/2018 - Le commissioni IV e XI hanno espresso

parere favorevole, con osservazioni, allo schema di

deliberazione di Giunta contenente il piano operativo

2018 di Lazio Innova, la società regionale preposta allo

sviluppo economico del territorio. Il piano, redatto sulla

base delle linee guida del piano industriale 2017-2019

approvate a marzo 2017 dalle competenti commissioni

consiliari, era stato illustrato dall’assessore allo sviluppo

economico, Gian Paolo Manzella; dal direttore generale

di Lazio Innova, Andrea Ciampalini; e dal nuovo

presidente della società, Paolo Orneli nel corso della

seduta congiunta dello scorso 26 giugno.

Ora l'atto torna in Giunta per la definitiva approvazione.

Audizione n°2 del 19 luglio 2018 Odg: Audizione del presidente di Unindustria Lazio,

Filippo Tortoriello, per l'illustrazione del masterplan rilancio e sviluppo Roma Capitale.

SINTESI L’audizione verte su un masterplan per il rilancio e

sviluppo di Roma Capitale presentato da Unindustria

Lazio.

I temi affrontati riguardano l’aumento della spesa dei

turisti stranieri in visita nella città, l’innalzamento del

numero di brevetti ogni 1 milione di abitanti, misure a

impatto zero con l’intento di ridurre i veicoli a motore a

carburanti fossili del 50% entro il 2030 e azzerarli entro

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il 2050; annullare le diseguaglianze sociali; abbattere la

disoccupazione giovanile. Per realizzare tutto questo si

pensa ad istituire una alta scuola per il turismo e

fondare un polo di formazione sull’arte. Tra le altre cose

previste, la nascita di un Politecnico romano e la

valorizzazione del Tevere per i trasporti su acqua.

Previsto anche un Piano Casa 4.0 per la rigenerazione

urbana (efficienza energetica e tecnologica) e lo sviluppo

di un hub della scienza della vita.

Seduta n°6 del 19 luglio 2018

Odg: dibattito sulle linee programmatiche esposte dall'assessore Manzella;

proposta di legge n. 37 del 20 giugno 2018: "Disciplina del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande".

SINTESI Le attuali leggi regionali che disciplinano il commercio e

la somministrazione di alimenti e bevande, sono ormai

datate e necessitano di adeguamento in seguito alle

intervenute innovazioni in tema di attività economiche,

anche con riguardo alla semplificazione dei

procedimenti di avvio e di svolgimento dell’attività.

Pertanto, con la pdl n. 37 (d’iniziativa della Giunta

regionale) si punta a semplificare e innovare le

normative di settore e le procedure amministrative,

valorizzando e sostenendo al contempo, la funzione

commerciale.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

COMMERCIO, ILLUSTRATO IN COMMISSIONE IL NUOVO TESTO DI GIUNTA

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19/07/2018 - Illustrata in undicesima Commissione,

presieduta da Massimiliano Maselli (Noi con l'Italia), la

proposta di legge n. 37 del 20 giugno 2018: "Disciplina

del commercio e della somministrazione di alimenti e

bevande", già approvata dalla Giunta regionale e ora

all'esame della Pisana.

"Siamo ripartiti dal testo unico per il commercio del

2014 - ha spiegato l'assessore Gian Paolo Manzella -

procedendo sia ad un mero adeguamento normativo che

ad un'azione di semplificazione e innovazione delle

disposizioni contenute, in armonia anche con i dettami

comunitari".

Nell'ottica di uno snellimento normativo, poi, si è scelto

di diminuire gli ambiti di applicazione di quella che sarà

la nuova legge: per edicole, erboristerie e distributori di

carburanti, la Giunta mira a intervenire con atti specifici

e distinti.

Il presidente Maselli ha invitato i consiglieri a stilare un

elenco dei soggetti da coinvolgere per un ciclo di

audizioni sul provvedimento, prima di procedere con

l'esame dell'articolato.

PRESENTATO IN UNDICESIMA COMMISSIONE IL MASTERPLAN DI UNINDUSTRIA SU ROMA

19/07/2018 - “La città più bella del mondo”. E’ questo il

nome della visione di Roma che è stata illustrata oggi

dal presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, nel

corso dell’audizione in commissione Sviluppo economico

e attività produttive del Consiglio regionale del Lazio,

presieduta da Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia). Lo

studio, dal titolo “Roma futura 2030-2050: Masterplan”,

è stato elaborato insieme alla società ‘The European

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house – Ambrosetti’ ed è frutto anche di una serie di

incontri che l’Unione degli industriali e delle imprese ha

avuto con altre associazioni datoriali, con

rappresentanti sindacali, con rettori universitari, con

sindaci e amministratori. E’ nato così un documento che

traccia scenari strategici e azioni per rilanciare e

pianificare lo sviluppo della Capitale nel medio e nel

lungo periodo. All’audizione hanno partecipato numerosi

consiglieri regionali e l’assessore Gian Paolo Manzella,

titolare delle deleghe in materia di sviluppo economico,

commercio e artigianato, start-up, "Lazio creativo" e

innovazione.

Il presidente Tortoriello ha illustrato la proposta di

Unindustria, partendo da una serie di indicatori negativi

sullo sviluppo dell’Italia e di Roma, soprattutto se

confrontati con quelli delle altre grandi capitali

internazionali. “Questo documento nasce dall’idea di

essere non passivi e di proporsi con una progettualità

basata su una visione coinvolgente e condivisa, che

immagina una città nel 2050 a impatto ambientale zero,

mobilità sostenibile, trasporto elettrico”, ha spiegato

Tortoriello. “Per raggiungere questi obiettivi – ha

aggiunto – è necessario che vengano effettuati nel tempo

una serie di investimenti, che vengano affrontate cinque

sfide prioritarie: 1) rilanciare l’economia; 2) rendere

sostenibile la mobilità; 3) affrontare i cambiamenti

climatici; 4) gestire l’urbanizzazione; 5) gestire il

cambiamento demografico”. Tortoriello ha spiegato che,

superando queste sfide, si realizza la visione di sviluppo

che ha come obiettivo far diventare Roma una città

“internazionale, dinamica, a impatto zero, a

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diseguaglianze zero e, nello stesso tempo, aperta,

intelligente, sostenibile e resiliente”. Il presidente di

Unindustria ha poi annunciato che il Masterplan sarà

presentato in un Forum mondiale per connotare Roma

come un “Think tank” internazionale su tutti i temi che

impattano sullo sviluppo delle grandi città.

Nel ringraziare Unindustria per il lavoro proposto,

Maselli ha auspicato che “le istituzioni facciano la loro

parte, a tutti i livelli, perché abbiamo un ritardo da

colmare. Occorre mettere al centro dell’azione politica

una visione che porti Roma tra le migliori 20 capitali

internazionali”, ha detto il presidente della commissione.

“Una città più innovativa, più tecnologica, con zero

disuguaglianze, con un piano rifiuti degno, con auto

tutte elettriche, ferrovie funzionanti e moderne.

Dobbiamo cominciare a ragionare in tal senso già a

partire dal prossimo collegato, con interventi funzionali

a questa visione”, ha aggiunto.

La proposta di Unindustria ha ricevuto unanime

apprezzamento da tutti i consiglieri regionali presenti

all’audizione. Michela Califano (Pd) ha tuttavia

auspicato un maggiore coinvolgimento di tutti i comuni

della Città metropolitana. Roberta Lombardi (M5s),

nell’esprimere apprezzamento per il coinvolgimento di

tutti i soggetti interessati, ha però auspicato “un passo

indietro da parte di tutti sui loro legittimi egoismi per

contribuire al progetto corale di una visione condivisa”.

Pasquale Ciacciarelli (FI) ha garantito l’impegno su

questo tema da parte della commissione cultura e

turismo, da lui presieduta. Marta Leonori (Pd) ha posto

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l’attenzione sulla necessità di mettere in campo risorse

adeguate, sia in termini economici sia in termini di

personale; sulla definizione dell’assetto istituzionale

della Capitale; infine, sulla capacità di attrarre

investimenti privati. Anche Marietta Tidei (Pd) ha

sottolineato l’importanza dell’assetto istituzionale, con

particolare riferimento ai poteri che devono essere in

capo a Roma. Tema caro anche a Giancarlo Righini

(FdI), il quale ha auspicato interventi sulla

semplificazione delle norme e sull’attribuzione delle

competenze. “Con i poteri attuali – ha detto – Roma non

può affrontare questa sfida”. Francesca De Vito (M5s) ha

rivendicato un ruolo più attivo per i cittadini in questo

processo di sviluppo e di crescita della Capitale.

Antonello Aurigemma (FI), infine, ha invitato tutte le

forze politiche presenti in Consiglio a dare vita a una

sorta di patto di legislatura per affrontare le tematiche

poste dal Masterplan di Unindustria.

A tal proposito, Maselli, in chiusura di seduta, ha

accolto la proposta dell’assessore Manzella, il quale nel

corso del suo intervento aveva auspicato per

l’undicesima commissione “il ruolo di organismo dove

possa avere seguito il dibattito iniziato oggi per offrire le

migliori risposte ai temi e agli spunti offerti da

Unindustria. Proprio perché lo Statuto affida al

Consiglio regionale il compito di definire gli obiettivi di

sviluppo economico e sociale del Lazio e quello di

valorizzare Roma nell’interesse di tutto il territorio

regionale”, ha detto l’assessore.

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COMMISSIONE XII - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione

Presidente: Sergio Pirozzi (Sergio Pirozzi Presidente)

Seduta n°2 del 9 luglio 2018

Odg: Relazione dell'assessore Claudio Di Berardino

riguardo la ricostruzione e gli interventi economici nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016-2017.

Audizione del 9 luglio 2018

Odg: Audizione con il prof. Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in

merito a "Panoramica sul rischio sismico e proposte operative".

L’assessore Di Berardino relaziona sugli interventi post

sisma e sui fondi impiegati. Rilevanti quelli sostenuti per

le soluzioni abitative di emergenza, quindi quelle per la

rimozione delle macerie e le demolizioni degli edifici

pericolanti. Affrontate le emergenze dei Comuni e altri

enti, il rifacimento strade e ripristino dell’attività

agricola e gli allevamenti, nonché per le strutture

alberghiere.

Il professore Claudio Doglioni, presidente dell'Istituto

nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha affrontato

il tema del rischio sismico in Italia con particolare

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riferimento al Lazio, dove esistono forti rischi, ed ha

proposto una politica di prevenzione. E’ indispensabile

costruire e ricostruire secondo le tecniche antisismiche.

Prevista, da parte del consigliere Pirozzi, l’istituzione

della “Giornata nazionale dell’alfabetizzazione sismica”,

programma informativo per i cittadini.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

PREVENZIONE SISMICA: AUDIZIONE ALLA PISANA

DEL PRESIDENTE DELL'INGV SUI RISCHI NEL LAZIO

09/07/2018 - Due audizioni in tema di eventi sismici si

sono tenute oggi in Consiglio regionale, nella

commissione Tutela del territorio, erosione costiera,

emergenze e grandi rischi, protezione civile,

ricostruzione, presieduta da Sergio Pirozzi.

Nella prima audizione, l’assessore regionale al Lavoro e

nuovi diritti, politiche per la ricostruzione, Claudio Di

Berardino, ha presentato alla dodicesima commissione

una relazione riguardo la ricostruzione e gli interventi

economici nelle zone colpite dagli eventi sismici del

2016-2017. Nella seconda, il professore Claudio

Doglioni, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e

vulcanologia (Ingv), ha illustrato una panoramica sul

rischio sismico in Italia – in particolare nel Lazio –

corredata da proposte operative in tema di prevenzione.

Il prof. Doglioni ha insistito molto sull’importanza della

prevenzione degli eventi sismici, illustrando le mappe

della conformazione geologica dell’Italia e quella dei

fenomeni tellurici che hanno colpito la Penisola negli

ultimi 100 anni. Per il presidente dell’Igvn esiste una

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correlazione tra la natura geologica dei territori e la

frequenza e l’intensità dei fenomeni sismici. L’Italia,

secondo Doglioni, è esposta a particolari rischi,

soprattutto lungo la catena appenninica. Proprio qui,

con riferimento al Lazio, esistono i rischi maggiori.

L’unico modo per limitare i danni, secondo Doglioni, è

intervenire sulla struttura degli edifici che insistono in

quelle zone, soprattutto quelli rilevanza pubblica, come

ospedali, scuole, beni culturali e anche industrie a

rischio elevato.

La relazione del prof. Doglioni è stata totalmente

condivisa dal presidente della commissione, Sergio

Pirozzi, il quale ha insistito molto sugli strumenti

normativi da mettere in campo per far sì che gli edifici

siano costruiti in modo da ridurre al minimo i danni in

caso di terremoto. L’ex sindaco di Amatrice, a differenza

di Doglioni, ha indicato anche le case private come

edifici su cui porre attenzione, perché a suo avviso è lì

che si è riscontrata la maggior parte di vittime negli

ultimi drammatici eventi sismici. Pirozzi ha poi

annunciato l’intenzione di promuovere la “Giornata

nazionale dell’alfabetizzazione sismica”, per mettere in

contatto le scuole con gli esperti del settore al fine di

sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione.

Nella precedente audizione, l’assessore Di Berardino ha

fatto il punto sullo stato della ricostruzione dei territori

colpiti dagli eventi sismici del biennio 2016-2017. In

particolare, l’assessore ha dato conto delle spese in

carico alla contabilità speciale per la gestione

dell’emergenza sisma riconducibili a tre tipologie: 1)

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quelle sostenute direttamente dal soggetto attuatore

delegato quale stazione appaltante; 2) quelle relative ad

appalti ed affidamenti di competenza di altre strutture

della Regione Lazio; 3) rimborsi o anticipazioni agli enti

(Comuni, province, Astral, etc.) che sono stati coinvolti

nell’attuazione degli interventi per la gestione

dell’emergenza. Secondo i dati forniti dall’assessore, ad

oggi risultano accreditati poco più di 162 milioni di euro

dalla Presidenza del Consiglio dei ministri –

Dipartimento Protezione civile. Il totale delle somme

uscite dalla contabilità speciale fino a febbraio 2018 è

invece di quasi 146 milioni di euro. Tra queste spese,

l’importo maggiore è stato usato per soluzioni abitative

di emergenza (Sae) e strutture temporanee ad usi

pubblici (circa 60 milioni di euro). Seguono poi:

rimozione macerie e demolizioni; emergenza Comuni e

enti; contributi per l’autonoma sistemazione; spese per

strutture alberghiere; impegni per Astral e Arsial;

contributi per stalle e interventi per attività zootecniche

e altre voci minori.

Alle audizioni hanno partecipato anche i consiglieri

Valerio Novelli (M5s) ed Enrico Panunzi (Pd) che hanno

chiesto al prof. Doglioni informazioni sui rischi degli

impianti di geotermia.

Seduta n°3 del 23 luglio 2018

Odg: proposta di legge regionale n. 49 del 13 luglio 2018, concernente "Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori disposizioni per la

semplificazione e l'accelerazione degli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e successivi".

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SINTESI

Con la pdl n. 49 (d’iniziativa del consigliere Pirozzi) si

punta a garantire la sicurezza delle persone e dei beni

mediante la realizzazione di misure di prevenzione e

riduzione dei fattori di rischio connessi agli aventi

sismici nel territorio regionale. Previsti interventi volti a

semplificare e accelerare la ricostruzione nei territori

colpiti dal sisma del 2016. A cadenza triennale, la

Giunta regionale, su base di attività di studio, approva

un documento d’indagine conoscitiva sul rischio

sismico.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

TERREMOTO: PIROZZI PRESENTA IN DODICESIMA

COMMISSIONE LA SUA PROPOSTA DI LEGGE

23/07/2018 - Sergio Pirozzi ha presentato oggi in

dodicesima commissione, da lui presieduta, la proposta

di legge n. 49 del 13 luglio “Norme in materia di

prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori

disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione degli

interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi

sismici del 2016 e successivi”. Dopo l’illustrazione,

articolo per articolo, il presidente della commissione

Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e

grandi rischi, protezione civile, ricostruzione, ha chiesto

ai commissari di fare uno sforzo per esaminare e

approvare il testo prima della pausa estiva, per poi

riprendere a settembre direttamente in Aula.

“Questa proposta – ha detto Pirozzi – nasce da

un’esperienza sul campo, purtroppo, e nasce anche da

un ritardo storico della Regione Lazio, perché la

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normativa in materia di prevenzione sismica è ferma alla

legge regionale n. 4 del 1985. Poi c’è stata la legge

regionale n. 7 del 2017, la cosiddetta legge sulla

rigenerazione urbana, che all’articolo 10 del comma 14

disponeva che entro sei mesi dall’approvazione, quindi

entro gennaio 2018, la Giunta avrebbe dovuto approvare

una legge regionale per definire modalità e criteri. Non è

stato fatto, penso per la concomitanza con le elezioni”.

Pirozzi ha poi riassunto l’attività della commissione sul

tema del rischio sismico, sottolineando l’importanza

delle audizioni effettuate, soprattutto quella del

professore Claudio Doglioni, presidente dell'Istituto

nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

“Abbiamo fatto questo percorso insieme – ha spiegato

l’ex sindaco di Amatrice – per far conoscere a tutti i

membri della commissione un mondo che spesso

rappresentiamo come casa d’altri”.

Il provvedimento illustrato oggi si compone di 19

articoli. Il primo Capo elenca le finalità della proposta di

legge: 1) garantire la sicurezza delle persone e dei beni

attraverso la realizzazione di misure di prevenzione e di

riduzione dei fattori di rischio connessi agli eventi

sismici nel territorio regionale; 2) disporre interventi

volti a semplificare e accelerare la ricostruzione nei

territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e

successivi, nonché a scongiurare fenomeni di

abbandono del territorio, “favorendo il mantenimento

del tessuto sociale e produttivo delle suddette aree”, si

legge all’articolo uno.

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Il secondo Capo della proposta di legge elenca tutte le

misure previste per la prevenzione e la riduzione del

rischio sismico, tra cui l’approvazione della Giunta

regionale di un “Documento sul rischio sismico

regionale”, redatto con cadenza triennale, sulla base di

attività di studio, analisi e ricerca, che farà parte del

quadro conoscitivo del Piano territoriale regionale

generale (Ptrg). Sulla base di questo documento, la

Regione, una volta individuati i comuni a rischio,

finanzia interventi di adeguamento sismico su edifici

privati nelle zone sismiche “uno”, erogando contributi in

misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e

documentate. Tra i tanti interventi previsti in tema di

prevenzione, il provvedimento istituisce anche la

“giornata regionale dell’alfabetizzazione sismica”, per

sensibilizzare e informare la popolazione e gli enti

pubblici e privati sulla sismicità del territorio regionale.

Il giorno suggerito da Pirozzi è il 13 gennaio, data in cui

nel 1915 si è verificato il terremoto della Marsica.

Il terzo Capo della legge contiene tutta una serie di

norme in tema di pianificazione territoriale e

urbanistica, giudicata determinante per la riduzione dei

rischi. All’articolo 7 viene stabilito che “i contenuti del

presente Capo prevalgono sugli strumenti di

pianificazione e regolamentari previsti ai vari livelli di

governo”. Il quarto Capo detta disposizioni in materia di

controllo sulle costruzioni in zona sismica e contiene

modifiche all’articolo 27 della legge regionale 11 agosto

2009, n. 21 (cosiddetto Piano casa).

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Il Capo V, infine, contiene numerose disposizioni urgenti

in favore delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e

successivi, tra cui “varianti agli strumenti urbanistici

generali dei comuni e relative procedure semplificate di

approvazione”; interventi di ricostruzione negli spazi

rurali e di ristrutturazione edilizia negli insediamenti

prevalentemente residenziali esistenti; autorizzazione di

strutture abitative temporanee; interventi di

trasformazione del bosco a sostegno della ripresa

economica dei territori colpiti dagli eventi sismici.

Al termine della seduta, Pirozzi ha ribadito la necessità

di procedere rapidamente all’esame del testo in

commissione e ha fissato il termine per emendamenti e

subemendamenti: venerdì 27 luglio, ore 12, per i primi;

lunedì 30 luglio, ore 14, per i secondi. L’auspicio del

presidente della commissione è quello di approvare il

testo prima della pausa estiva, in modo da riprendere a

settembre direttamente con l’esame in Aula. Presenti

alla seduta Laura Corrotti (Lega), Marco Cacciatore

(M5s) e Salvatore La Penna (Pd).

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CAL – Consiglio Autonomie Locali

Presidente: Nicola Marini

12 luglio 2018

Audizione del presidente del CAL, Nicola Marini, in Commissione - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali,

sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia

SINTESI La legge istitutiva del Cal è ormai datata (11 anni) e

necessita di una revisione. Il presidente del Cal, Nicola

Marini, illustra le proposte di riforma radicale della

norma. Molti i temi sui quali il Cal avanza delle

proposte di intervento importanti: la ‘legge Delrio’,

Urbanistica – Politiche della Casa, Interne, fondi

europei, qualità ambientale, Tpl, sicurezza e Polizia

locale, creazione di un assessorato agli Enti Locali.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI, FORMULATE

IPOTESI DI RIFORMA IN PRIMA COMMISSIONE 12/07/2018 - Il presidente del Consiglio delle

Autonomie Locali (Cal), Nicola Marini, è stato ricevuto in

audizione dalla prima commissione Affari costituzionali

e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse

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umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità,

antimafia, presieduta da Rodolfo Lena (Pd).

Il Cal è definito dall'articolo della 66 dello Statuto

"organo rappresentativo e di consultazione degli enti

locali, ai fini della concertazione tra gli stessi e la

Regione". Rappresenta, pertanto la sede istituzionale

nell'ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad

assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di

politica legislativa e di programmazione territoriale ed

economico-sociale che li vedano coinvolti o che

comunque attengano ai loro interessi.

"Dopo alcuni anni di applicazione della legge istitutiva

del Cal (la n. 1/2007) - ha spiegato Marini - ci siamo

resi conto che è arrivato il momento di procedere ad un

superamento di quella legge, con modifiche che possano

rendere più efficace l'azione dell'organo". Marini, tra

l'altro, ha parlato dell'esigenza di rivedere il sistema dei

pareri resi dall'organo rispetto a tutte le proposte di

legge presentate in Consiglio. "Ci esprimiamo su tutte le

proposte, anche su quelle che poi non vengono mai

calendarizzate o che vengono completamente riscritte

una volta approdate nelle commissioni consiliari di

competenza", ha spiegato Marini.

Affrontate anche le difficoltà a far funzionare in modo

efficace l'assemblea, alle procedure per operare

sostituzioni in caso di assenza di un componente di

diritto, come un sindaco. Dalla Commissione, l'invito a

formalizzare le possibili modifiche alla legge istitutiva del

Cal, in modo da poter mettere in cantiere un

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provvedimento legislativo da poter adottare prima del

prossimo rinnovo dell'organo.

Presenti all'incontro le vicepresidenti Sara Battisti (Pd) e

Chiara Colosimo (FdI); i consiglieri Alessandro

Capriccioli (Radicali), Valentina Corrado (M5s), Marta

Leonori ed Eleonora Mattia (Pd).

LE PROPOSTE DEL CAL AL CONSIGLIO REGIONALE

Legge Delrio

Rilanciare il ruolo del Cal unitamente a quello dei

Comuni, della Città Metropolitana di Roma e le Province

affinché l’attuazione delle politiche statali e regionali a

favore degli Enti Locali e delle Associazioni territoriali

sia garantita. Questo è quanto proponiamo al Consiglio

regionale in un’ottica di piena collaborazione – pur nella

distinzione dei ruoli - tesa a realizzare in pieno il

principio di sussidiarietà, programmando insieme

l’impiego delle risorse economiche e del capitale umano.

In quest’ottica è fondamentale ed urgentissima la

modifica della legge regionale 1/2005 istitutiva del CAL

secondo la proposta approvata dall’Assemblea del CAL

in sede di parere alla legge di stabilità regionale.

Già la proposta di legge n. 233 del 12 gennaio 2015,

inerente riallocazione delle funzioni amministrative già

esercitate dalle province alla luce della legge 7 aprile

2014, n. 56 (disposizioni sulle città metropolitane, sulle

province, sulle unioni e fusioni di comuni) che prevede,

mediante l’utilizzo degli strumenti dei patti di solidarietà

tra gli enti territoriali previsti della legislazione statale,

la costituzione di un criterio di virtuosità prioritario ai

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fini del relativo riparto del plafond annuale degli spazi

finanziari cedibili, ci vide favorevoli alla sua

approvazione. Purtroppo la proposta venne ritirata a

giugno 2015 e stessa cosa avvenne con la proposta di

legge n. 269 del 15 giugno 2015 avente ad oggetto:

"Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alla

città metropolitana di Roma Capitale, a Roma Capitale e

riallocazione delle funzioni amministrative a livello

locale” che intendeva disciplinare anche le funzioni e i

compiti amministrativi di Roma Capitale (oltre quelli già

attribuiti per legge) e quelli ai comuni diversi da Roma

Capitale (previsto l’incentivo all'esercizio associato delle

funzioni conferite ai comuni), venne ritirata a febbraio

2016.

Al riguardo, nel 2015, su mandato della Segreteria

generale della Giunta regionale, il Cal ha consultato le

autonomie locali e le parti sociali per formulare una

proposta di attuazione delle politiche statali a livello

regionale. A seguito di numerosi incontri tenuti sul

territorio con le rappresentanze delle autonomie locali e

delle parti sociali, il Cal ha espresso un corposo parere

che è agli atti del Consiglio regionale.

Secondo noi si dovrebbe ripartire da lì, la strada da

seguire è quella proposta dai due disegni di legge ritirati

integrati con le osservazioni e con le proposte di

modifiche avanzate dal CAL in sede di approvazione dei

relativi pareri. Tra l’altro, dopo l’ottimo lavoro, svolto lo

scorso anno, in sede di Delegazione di concertazione con

la Giunta regionale inerente il “Tavolo di attuazione delle

disposizioni riguardanti operazioni di investimento

realizzate attraverso il ricorso al debito e/o utilizzo di

risultati di amministrazione degli esercizi precedenti

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sulla base di intese regionali e su patti di solidarietà ai

sensi del DPCM n. 21 del 21 febbraio 2017 di cui all’art.

10 comma 5 della legge n. 243 del 24 dicembre 2012”, la

Regione dovrebbe rendere più incisivo il suo ruolo di

coordinamento rivolto a Comuni, Province e la Città

Metropolitana di Roma per quanto riguarda la finanza

territoriale.

Sia le due proposte di legge sopra citate e la nostra

proposta di attuazione delle politiche statali a livello

regionale, sia il lavoro svolto in delegazione di

Concertazione, dovrebbero essere alla base di una

verifica, a distanza di quattro anni dall’approvazione,

della ‘Legge Delrio’. In Italia prevale un sistema

policentrico che spesso genera disparità tra piccoli

comuni e città di medie dimensioni che non sono

obbligate all’unione tra Comuni. Unione che spesso non

vede pienamente attuata la cooperazione in quanto non

sempre si riesce a coniugare l’esigenza delle aree

funzionali con la visione politica che regola gli equilibri

di potere con le realtà intermedie. Forse, lo stesso

concetto di area vasta (per la Città Metropolitana l’area

vasta coincide con il suo perimetro, per il “nuovo” ente

provinciale di secondo livello l’area vasta è quella della

“vecchia” Provincia) andrebbe rivisto, principalmente

trovando risposta ai seguenti interrogativi:

- ciò che è scaturito con l’ipotesi di abolizione delle

Province, non più all’ordine del giorno a seguito della

bocciatura della riforma costituzionale, e la creazione

delle Città Metropolitane, rispecchia il progetto di

riforma immaginato dalla Legge Delrio? Lo spazio

intermedio tra Stato e Regioni è ben rappresentato e

svolge al meglio le sue funzioni?

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- La trasformazione delle Province in enti d’ambito di

secondo livello, la cui rappresentanza elettiva non è più

determinata con suffragio diretto, si è rilevata adeguata

allo spirito della riforma?

- la ridefinizione di funzioni essenziali e relative

competenze dei nuovi enti d’ambito di area vasta

venutisi a creare, rispondono alle esigenze territoriali?

Non è ritenuto necessario – da parte della Regione -

fornire nuova spinta affinché sia pienamente realizzato

l’associazionismo dei piccoli Comuni?

- in tema di urbanistica, non sarebbe il caso di valutare

quanto le norme della legge sulla Rigenerazione Urbana

si sposano con l’assetto territoriale scaturito dalla Delrio

con la nuova ‘Area vasta’ e la creazione delle Città

Metropolitane (praticamente identico a quello delle ex

Province, senza nessun ente intermedio e con probabili

futuri problemi al momento di attuare una visione

coordinata) e volgere lo sguardo ad una

regolamentazione che possa specificare – dissipando

molti dubbi - le funzioni dell’area vasta e rendere

funzionali i rapporti tra i nuovi enti locali) creata dalla

riforma?

Questi sono i quesiti che il Cal pone all’attenzione del

Consiglio regionale.

Infatti, siamo conviti, che una volta attuata

l’identificazione tra area vasta e area urbana funzionale,

una migliore considerazione del sistema urbano

intermedio sarebbe sicuramente strumento utile ad

agevolare l’individuazione di una dimensione dell’area

vasta idonea per un’efficace governance locale, venendo

così incontro ad eventuali specifiche istanze di territori

diversi a quelli più sviluppati.

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Insomma, l’individuazione delle funzioni essenziali da

attribuire agli enti di area vasta alle Province e alla Citta

metropolitana, la definizione degli ambiti ottimali per lo

svolgimento di rilevanti funzioni associate e

l’individuazione del pertinente livello intermedio ottimale

(Area Vasta o Unione di Comuni), cui dovrebbe delegarsi

la competenza della pianificazione territoriale, rimane

un tema ancora sul tavolo.

Urbanistica – Politiche della Casa

Altro aspetto importante è quello riguardante le politiche

della casa. C’è fame di abitazioni e sono sempre più

frequenti le richieste ai sindaci di abitazioni a edilizia

pubblica. Nei Comuni di dimensioni minori questo è un

problema ancor più difficile da risolvere, le risorse

finanziare sono ridotte al lumicino ed è impossibile

ipotizzare un programma edilizio in tal senso. È

probabile che anche le Ater necessitino di un riordino

che preveda: semplificazione, tempi certi, regolamenti

uguali per tutti. Sarebbe utile la costituzione di un

ufficio regionale che fornisca assistenza ai Comuni

nell’espletamento delle pratiche relative all’applicazione

della Legge regionale 18 luglio 2017, n. 7 “Disposizioni

per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”.

Internet

Accelerare l’introduzione della Banda Larga e adoperarsi

che sia fruibile non solo nelle città ma anche nei

Comuni più piccoli. Garantire a tutti la possibilità di

connessione, a partire dagli uffici comunali e quindi ai

cittadini. Attivare forme sostegno ai Comuni al fine di

cogliere le opportunità, per i cittadini e le imprese, che

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si concretizzeranno con l’attivazione della banda larga in

conseguenza dell’attuazione del piano nazionale.

Fondi Europei

Intensificare la partecipazione alla programmazione

europea dei fondi attraverso l’attivazione di “Sportelli

Europa” all’interno delle Autonomie Locali, in grado di

fornire assistenza nella progettazione europea.

Fare in modo che una quota parte dei finanziamenti

sia destinata strutturalmente a progetti di ampio respiro

dei Comuni.

Qualità ambientale

Favorire i Comuni virtuosi nell’impiego delle rinnovabili.

Aumentare le agevolazioni per le installazioni di

tecnologie atte a produrre energia pulita e la

sostituzione di sistemi di riscaldamento obsoleti ed

inquinanti con altri di concezione moderna che

salvaguardano l’ambiente.

Tpl

Spingere lo sviluppo del trasporto su ferro soprattutto in

sinergia con il Comune di Roma Capitale e, dove

possibile, nel resto del territorio regionale. Incentivare

ulteriormente la gestione associata del servizio secondo

bacini omogenei.

Sicurezza – Polizia Locale

Incentivare personale e mezzi per la Polizia Locale anche

attraverso la gestione associata delle funzioni di Polizia

municipale e Polizia amministrativa locale, l'uso della

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video sorveglianza e la promozione di un’azione

congiunta con la vigilanza privata. Rivedere la L.R. 13

Gennaio 2005, n. 1 “Norme in materia di polizia locale”.

Riconvertire il personale della polizia provinciale delle

Province e della Città metropolitana transitato nei ruoli

della Regione Lazio ed attualmente non più utilizzato

per tali fini. Individuazione di forme di collaborazione tra

Regione e Comuni per il loro utilizzo.

Apportare modifiche all’attuale legislazione regionale in

materia del personale regionale impegnato in servizi di

vigilanza (parchi) al fine di poter attivare forme di

collaborazione con i comuni interessati da aree parco.

Promuovere la formazione del personale della Polizia

locale attraverso apposito stanziamento di risorse

regionali.

Assessorato

Proposta di costituire - o quantomeno assegnare deleghe

specifiche – uno specifico Assessorato agli Enti Locali.

L’istituzione dell’Assessorato deve viaggiare

parallelamente ad un nuovo protagonismo del CAL nel

suo rapporto con la Giunta regionale.

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CONSIGLIO REGIONALE

Presidente

Daniele Leodori (Pd)

Vice presidenti

Devid Porrello (M5s) Adriano Palozzi (FI)

Seduta n. 6 del 4 luglio 2018

Odg:

Question time; Esame della proposta di legge n. 28 del 10 maggio 2018:

“Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la promozione della conoscenza nella

Regione”.

SINTESI

In pratica, con la Pdl n. 28 (d’iniziativa della Giunta

regionale) si riforma Laziodisu. L’ente attualmente conta

11 membri del Consiglio di Amministrazione nonché un

Presidente, un Direttore, cinque Adisu territoriali

ciascuna governata da un proprio Presidente ed un

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Comitato territoriale. Con la nuova legge si attua non

soltanto un ridimensionamento ma anche un

ripensamento della governance di questo ente, che sia

volto alla realizzazione di un soggetto più efficace,

efficiente, funzionale e meno dispendioso nei costi di

funzionamento.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

INIZIATO IN AULA L'ESAME DELLA LEGGE SUL

DIRITTO ALLO STUDIO

04/07/2018 - Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato

oggi l’esame della proposta di legge n. 28 “Disposizioni

per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio

e la promozione della conoscenza nella Regione”. Si

tratta di una vera e propria riforma del settore, che

prevede innanzitutto la sostituzione di Laziodisu con il

nuovo Ente regionale per il diritto allo studio e la

promozione della conoscenza (Di.S.Co.). Queste le altre

novità contenute nel provvedimento: introduzione del

concetto di promozione della conoscenza; potenziamento

del raccordo tra università, formazione e inserimento

lavorativo; ampliamento dei servizi e delle agevolazioni

offerte agli studenti, che verranno estese anche alla

popolazione “post-lauream”; istituzione della Consulta

regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza.

La proposta è stata illustrata in Aula dal vicepresidente

della Giunta regionale, Massimiliano Smeriglio,

assessore alla Formazione, diritto allo studio, università

e ricerca, attuazione del programma e dalla relatrice di

maggioranza, scelta dalla nona commissione, Valentina

Grippo (Pd). Dopo la discussione generale e

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l’approvazione di 14 articoli su 29, il vicepresidente

Devid Porrello del Consiglio regionale ha aggiornato la

seduta a domani, giovedì 5 luglio, alle ore 11 per

completare l’esame e votare la legge.

Prima di illustrare i contenuti della proposta di legge, il

vicepresidente Massimiliano Smeriglio ha ricordato

all’Aula che il provvedimento in esame “viene da

lontano, frutto di un lungo lavoro nel corso della decima

legislatura in cui è stato oggetto di molti

approfondimenti e audizioni nell’allora quinta

Commissione”. Un lavoro condiviso tra maggioranza e

opposizione che – secondo il vicepresidente della Giunta

regionale – ha prodotto “una legge ambiziosa che non

vuole solo rispettare quanto la normativa nazionale

impone in tema di diritto allo studio, ma che ha anche

l’intento di ridisegnare la stessa concezione di welfare

studentesco. Una legge che riesca a razionalizzare la

spesa pubblica non restringendo gli spazi di

partecipazione né depotenziando i servizi offerti ma,

anzi, innovando ed ampliando sia i destinatari sia le

prestazioni erogate”.

Smeriglio ha poi elencato quelli che per lui sono i punti

qualificanti del provvedimento.

La promozione di un diritto alla conoscenza, “da

intendere come strumento di inclusione sociale, diritto

di cittadinanza, partecipazione democratica,

empowerment della persona”.

L’ampliamento dei destinatari e delle prestazioni, con

interventi indirizzati ad arginare la dispersione

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universitaria; a tutelare le esigenze dei cosiddetti ‘ibridi

studentesco-lavorativi’ (dottorandi senza borsa, tirocinio

formativo attivo, specializzandi); ad agevolare gli

spostamenti dei pendolari tra i Comuni sede degli atenei

e quelli limitrofi; a supportare l’inserimento lavorativo,

l’informazione e l’orientamento sui percorsi di

formazione; a sostenere le attività di socialità e mutuo

sostegno promosse e autogestite dagli studenti; a

garantire i servizi sanitari per gli studenti fuori sede per

poter usufruire di servizi di medicina preventiva,

assistenza psicologica e consultori”.

Una governance più snella ed efficace: si passerà da

tredici a sei figure nella governance centrale e da 38 a

soli tre dirigenti interni, a presidio delle articolazioni

territoriali, in quella periferica. Una proposta che, fra

gettoni di presenza e altri emolumenti, secondo la

Giunta porterà a un risparmio di circa 500mila euro

annui.

Anche Valentina Grippo, vicepresidente della nona

commissione, ha sottolineato l’importanza del lavoro

ereditato dalla precedente legislatura, che ha consentito

di approvare il testo in commissione in una settimana,

con tre sole sedute, di cui una dedicata alle audizioni

dei rappresentanti degli studenti. Grippo ha poi messo

in evidenza come “questa legge sia molto importante per

rendere competitivi i nostri giovani nella loro crescita

professionale nazionale ed internazionale e,

contestualmente, si mette un primo tassello di un

disegno più ampio che è quello della riforma organica di

tutto il diritto allo studio”, dalla prima infanzia fino

all’università. “Fra le altre cose – ha proseguito Grippo –

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questa legge cerca di superare le sperequazioni, le

differenze che non sono solo di reddito, ma sono anche

di situazione familiare, sono anche di provenienza

geografica. Su questo, pur mantenendo il principio

costituzionale del merito, la legge cerca veramente di

garantire parità di accesso a tutti al percorso che

vogliono affrontare”.

La discussione generale è stata aperta dall’intervento di

Eleonora Mattia (Pd), presidente della nona

commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari

opportunità, istruzione, diritto allo studio. “Questa sul

diritto allo studio – ha detto Mattia – è una legge che gli

studenti del Lazio aspettano da tantissimo tempo e noi

abbiamo il dovere di portarla a compimento consapevoli

che il diritto allo studio è un ascensore sociale per i

ragazzi. Anzi, oggi è l’unico ascensore sociale che ci è

rimasto, perché la scuola è ancora oggi lo strumento del

welfare più potente che abbiamo per rimescolare una

società immobile in cui, chi nasce povero, povero

rimane”. Riguardo ai lavori in commissione, la

presidente ha spiegato che “in pochissimi giorni noi

siamo riusciti ad incontrare l’assessore Smeriglio che ci

ha presentato la proposta, a confrontarci con molte

associazioni studentesche e a comprendere quali

correttivi adottare, presentare e votare. Non è un caso se

tra gli emendamenti adottati troviamo il diritto alla

genitorialità, sacrosanto per chi nel percorso degli studi

si trova ad avere un figlio e vuole proseguire il proprio

percorso nel modo più agevole, ma anche l’opzione tesa

ad agevolare la fruizione di alloggi per studenti non

soltanto nella capitale, ma anche nei comuni limitrofi,

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offrendo maggiore flessibilità agli studenti e

un’opportunità di entrare in questa economia ai comuni

della fascia urbana”, ha aggiunto Mattia.

Favorevoli al provvedimento si sono dichiarate Gaia

Pernarella (M5s) e Marta Bonafoni (Lista civica

Zingaretti), che hanno partecipato attivamente alla

stesura del testo nella scorsa legislatura.

“Personalmente, è la prima volta che vedo in un

provvedimento accolti tutti gli emendamenti e le

proposte provenienti dal gruppo a cui appartengo”, ha

dichiarato Pernarella. “Sono certa che questo confronto

abbia arricchito la legge di temi che a noi stanno a cuore

politicamente – ha aggiunto – e abbiamo lavorato molto,

anche visitando le residenze, incontrando gli studenti,

cercando di capire in prima persona quali fossero

effettivamente i servizi di cui hanno bisogno”. Pernarella

ha poi elencato alcune delle proposte del suo gruppo che

sono state accolte nel testo: l’assistenza sanitaria agli

studenti fuori sede; l’inserimento dei criteri per la scelta

dei consiglieri d’amministrazione; l’elezione a suffragio

universale del rappresentante degli studenti all’interno

del consiglio d’amministrazione. Per Marta Bonafoni “la

legge affronta un passaggio fondamentale, cioè detta

una visione di sistema laddove, invece, fino a oggi, la

legge sul diritto allo studio aveva tappato i buchi,

rincorso le emergenze, fatto molto spesso male. È una

legge innanzitutto strumento di inclusione e

cittadinanza, perché la cittadinanza, per essere

esercitata a pieno, ha bisogno di essere consapevole, di

conoscere. È una legge che racconta di una società

potenzialmente più equa, di un sistema di sviluppo

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migliore, basato sulla qualità e non soltanto sulla

quantità”.

Il consigliere Giuseppe Cangemi (gruppo misto) ha

annunciato che il voto del suo gruppo alla legge

dipenderà dall’esito dell’attività emendativa. In

particolare, Cangemi ha auspicato modifiche a sostegno

del diritto allo studio per le persone in stato di

detenzione, perché “sarebbe un grande segnale di civiltà,

di attenzione, di rispetto, di educazione, ma soprattutto

proprio di amministratori attenti a non lasciare nessuno

indietro”. Per Marietta Tidei (Pd) la proposta di Cangemi

“potrebbe essere un punto assolutamente qualificante di

questo provvedimento, già comunque assolutamente

d’orgoglio per quest’Aula”.

Massimiliano Maselli (Nci), nel corso del suo intervento,

ha criticato l’esiguità delle risorse finanziarie previste

per questa legge. “Rispetto a tutti gli oneri previsti dalla

proposta, parliamo di 30 milioni di euro, abbiamo 11

milioni di entrate. Una cifra totalmente insufficiente se

vogliamo garantire un diritto allo studio serio e degno di

questa città e degno di questa Regione”, ha spiegato

Maselli. Per Antonello Aurigemma (FI) si tratta di “una

proposta di legge che aspettavamo da tempo. Abbiamo

presentato degli emendamenti, che siamo convinti

possano essere propositivi nel cercare di migliorare lo

scopo e l’obiettivo di fare una riforma sul diritto allo

studio che possa consentire non solo di formare i nostri

giovani studenti, ma anche di dare loro l’opportunità e

la possibilità di trovare un’occupazione una volta finito il

loro percorso di studio”. Pasquale Ciacciarelli (FI) ha

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lamentato una scarsa tutela dei territori più periferici

sia in termini di governance che di rappresentanza.

Una critica al provvedimento è arrivata anche da

Stefano Parisi (Lazio 2018), che ha auspicato un

maggiore coinvolgimento dei privati. “Sicuramente è

positiva la partecipazione, la trasparenza, però siamo

fortemente convinti che il pubblico non può fare tutto,

penso che debbano contribuire a questo obiettivo, che è

un obiettivo pubblico, sia i soggetti pubblici che i

soggetti privati. Anzi, io penso che i soggetti privati

possano fare molto da questo punto di vista”, ha detto

Parisi. Per Giancarlo Righini (FdI) si tratta “nel

complesso, di un provvedimento importante e

significativo, con riferimento alla rivisitazione della

governance, che trova finalmente una definitiva risposta

nella partecipazione degli studenti”. Su questo punto

però Righini ha espresso “perplessità forti in ordine al

suffragio universale per l’organo di rappresentanza, che

ovviamente, come nelle università, sarebbe il caso che

fosse di secondo livello”. Orlando Angelo Tripodi (Lega) è

intervenuto per sottolineare che a suo avviso ci sono

alcune lacune nella proposta di legge: “Mancano delle

situazioni particolari, soprattutto in merito ad alcune

disabilità, alla formazione sportiva di livello, alla

rappresentanza degli studenti di tutte le università”.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

DIRITTO ALLO STUDIO, IL CONSIGLIO APPROVA LA LEGGE DI RIORDINO

05/07/2018 - Il Consiglio regionale del Lazio ha

approvato oggi, con 34 voti favorevoli e 12 astenuti, la

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proposta di legge n. 28 “Disposizioni per il

riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la

promozione della conoscenza nella Regione”.

Si tratta di una vera e propria riforma del settore, che

prevede innanzitutto la sostituzione di Laziodisu con il

nuovo Ente regionale per il diritto allo studio e la

promozione della conoscenza (Di.S.Co.). Un riassetto

della governance che, secondo la Regione Lazio,

comporterà un risparmio di 500mila euro l’anno. Queste

le altre principali novità del provvedimento: introduzione

del concetto di promozione della conoscenza;

potenziamento del raccordo tra università, formazione e

inserimento lavorativo; ampliamento dei servizi e delle

agevolazioni offerte agli studenti, che verranno estese

anche alla popolazione “post-lauream”; sostegno agli

studenti detenuti; istituzione della Consulta regionale

per il diritto allo studio e alla conoscenza.

I punti centrali della legge sono stati illustrati nella

seduta di ieri dal vicepresidente della Giunta regionale,

Massimiliano Smeriglio, assessore alla Formazione,

diritto allo studio, università e ricerca, attuazione del

programma:

La promozione di un diritto alla conoscenza, “da

intendere come strumento di inclusione sociale, diritto

di cittadinanza, partecipazione democratica,

empowerment della persona”.

L’ampliamento dei destinatari e delle prestazioni, con

interventi indirizzati a: tutelare le esigenze dei cosiddetti

‘ibridi studentesco-lavorativi’ (dottorandi senza borsa,

tirocini formativi, specializzandi); arginare la dispersione

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universitaria; supportare l’inserimento lavorativo,

l’informazione e l’orientamento sui percorsi di

formazione; sostenere le attività di socialità e mutuo

sostegno promosse e autogestite dagli studenti;

garantire i servizi sanitari per gli studenti fuori sede su

medicina preventiva, assistenza psicologica e consultori;

sostenere il diritto allo studio della popolazione

carceraria (emendamento approvato oggi all’unanimità).

Una governance più snella ed efficace: si passerà da

tredici a sei figure nella governance centrale e da 38 a

soli tre dirigenti interni in quella periferica. Spariscono

le cinque Adisu territoriali, sostituite da tre presìdi

territoriali: Lazio settentrionale (Viterbo), Roma Città

Metropolitana (fusione dirigenziale fra RM1, RM2 e RM3)

e Lazio meridionale (Cassino). Nessuna conseguenza per

i dipendenti, che restano dove sono. Una proposta che,

fra gettoni di presenza e altri emolumenti, secondo la

Giunta porterà a un risparmio di circa 500mila euro

annui.

Questi gli organi del nuovo Ente regionale per il diritto

allo studio e la promozione della conoscenza (Di.S.Co.):

Presidente del consiglio di amministrazione.

E’ nominato con avviso pubblico dal presidente della

Regione, su proposta dell’assessore competente in

materia di diritto allo studio universitario e previo

parere della commissione consiliare competente in

materia.

Resta in carica per un triennio, rinnovabile per una sola

volta, scelto tra persone di “comprovata professionalità

ed esperienza che si siano distinte per studi e attività

svolte nell’ambito del diritto allo studio universitario e

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che abbiano anche svolto funzioni manageriali e/o

ricoperto incarichi istituzionali”.

Consiglio di amministrazione.

E’ costituito con decreto del Presidente della Regione ed

è composto dal presidente più altri quattro membri,

anch’essi in carica per un triennio e rinnovabili per una

sola volta:

a) Un rappresentante degli studenti eletto in

concomitanza con l’elezione del Consiglio nazionale degli

studenti universitari (Cnsu) a suffragio universale e

diretto, tra tutti gli studenti iscritti ai corsi di studio

delle università statali e non statali e degli istituti di alta

formazione presenti sul territorio regionale;

b) tre membri designati dal Consiglio regionale con

voto limitato, previo avviso pubblico, garantendo la

rappresentanza di genere.

Collegio dei revisori dei conti.

Consulta regionale per il diritto allo studio e la

promozione della conoscenza.

E’ composta da 21 membri, eletti a suffragio universale

in concomitanza con l’elezione del Consiglio nazionale

degli studenti universitari (Cnsu), che restano in carica

per un triennio e non possono svolgere più di due

mandati:

a) 14 studenti eletti dalla popolazione studentesca di

tutti gli atenei statali della Regione in proporzione alla

popolazione studentesca e comunque in modo che

ciascun ateneo statale sia rappresentato da almeno uno

studente;

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b) due studenti eletti dalla popolazione studentesca di

tutti gli atenei non statali;

c) uno studente eletto dalla popolazione studentesca

di tutti gli istituti di alta formazione artistica e musicale

della Regione;

d) due studenti vincitori di posto alloggio nella

Regione, eletti dai rappresentati delle residenze gestite

dall’Ente;

e) un dottorando eletto dagli iscritti ai corsi di

dottorato di ricerca degli atenei regionali;

f) uno specializzando, eletto tra gli iscritti ai corsi di

formazione specialistica degli atenei regionali.

Prima del voto finale l’Aula ha approvato un ordine del

giorno, presentato da vari consiglieri e illustrato da

Roberta Lombardi (M5s), che impegna la Giunta

regionale a promuovere forme di agevolazione alla

fruizione dei servizi del sistema del trasporto pubblico

urbano ed extraurbano e per l’accesso agli asili nido per

i figli degli studenti e dei cittadini in formazione.

Seduta n. 7 dell’11 luglio 2018

Odg:

question time: interrogazioni a risposta immediata n. 5, 7, 11, 20, 27 e 28), quindi l’esame delle mozioni n. 25,

26, 28, 29, 30 e 33.

Seduta n. 8 del 17 luglio 2018

Odg:

"question time"; proposta di deliberazione consiliare n. 10 del 3 maggio 2018, concernente: Approvazione del piano del Parco

naturale Appia Antica - Roma di cui all'art. 26 della L.R. 6 ottobre 1997, n. 29 "Norme in materia di aree naturali

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protette regionali" e successive modifiche ed integrazioni".

SINTESI

La Pdc n. 10 fa riferimento all’articolo 26, comma 4,

della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e

successive modifiche, ove è stabilito che la Giunta

regionale, previo esame congiunto da parte della

struttura regionale competente in materia di aree

naturali protette e del Comitato regionale per il

Territorio (C.R.p.T) propone al Consiglio regionale

l’approvazione del Piano apportando eventuali modifiche

ed integrazioni e pronunciandosi contestualmente sulle

osservazioni pervenute.

COMUNICATO UFFICO STAMPA DEL CONSIGLIO

AVVIATO IN AULA L'ESAME DEL PIANO DEL PARCO DELL'APPIA ANTICA

17/07/2018 - Con la relazione dell'assessore

all'Agricoltura, Ambiente e Risorse naturali, Enrica

Onorati, si è aperta alla Pisana la doppia seduta

dedicata all'esame della proposta di deliberazione

consiliare n. 10 riguardante l'approvazione del Piano del

parco dell’Appia antica, che interessa i territori di Roma,

Marino e Ciampino.

"La grande sfida di questi anni - ha esordito Onorati – è

stata la convivenza di più soggetti a tutela di un

territorio esteso ben 3.400 ettari, per la gran parte di

proprietà privata. Per questo intendiamo dar vita a un

tavolo permanente di collaborazione istituzionale tra il

parco archeologico, il parco naturale e tutti i Comuni

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interessati, per condividere e integrare a livello nazionale

e locale le politiche di tutela e valorizzazione di un

territorio unico al mondo".

Il nuovo Piano è atteso da alcuni decenni: il documento

all'esame dell'Aula getta infatti le sue radici nel 2002,

quando ci fu una prima deliberazione a riguardo da

parte del consiglio direttivo dell'ente parco.

L’accelerazione dell'iter di approvazione è ora dovuta al

commissariamento avvenuto con ordinanza del Tar n.

5786 del 2018.

Il Piano del parco dell’Appia antica si configura come

uno strumento multidisciplinare, frutto della presenza

quotidiana sul territorio e dell’indagine sul campo.

Tende a individuare dinamiche che hanno determinato e

possono determinare il recupero e la trasformazione

sostenibile del territorio, esprimendo contestualmente

un’azione di tutela, evitando di configurarsi non solo

come strumento di conservazione e congelamento di uno

status territoriale. Secondo la relazione dell'assessore, è

concepito come un progetto di restauro territoriale,

riprende parzialmente gli obiettivi della legge istitutiva

66 del 1988 puntando, oltre che alla necessaria tutela

dei beni ambientali, paesaggistici e storico-

monumentali, anche alla valorizzazione mediante la

leggibilità e la riconoscibilità del territorio del parco.

"Gli elementi cardine del piano sono la delocalizzazione

delle attività incompatibili, la polifunzionalità agricola e

la promozione dell’agricoltura compatibile, gli interventi

sulla mobilità e sulle attrezzature per la fruizione di

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impianti sportivi e di campeggi", ha spiegato Onorati.

Vengono quindi identificati dieci obiettivi indicati come

ambiti di intervento:

1 - ricostituire l’unità territoriale e paesaggistica del

parco, capace di consentire una visione ed una fruizione

continua del territorio, anche attraverso la realizzazione

di una sentieristica;

2 - eliminare l’abusivismo che ha avuto come

conseguenza la nascita di nuclei edilizi, molti dei quali

di scarsa qualità, spesso ospitanti attività produttive

incompatibili;

3 - favorire la rinaturalizzazione delle vaste aree

agricole, che hanno dimostrato invece una grande

capacità di ripresa e di recupero di molteplici elementi di

biodiversità, sviluppando un’agricoltura di qualità a

basso impatto, documentata da secoli di utilizzo;

4 - mantenere e rafforzare gli elementi che garantiscono

la continuità paesaggistica, come le riperimetrazioni, gli

interramenti, il sostegno all’attività agricola, le

indicazioni prescrittive per le proprietà private;

5 - cambiare i criteri di mobilità delle aree interessate

dal traffico di attraversamento e realizzare opere che

permettano nel parco la sola circolazione residenziale e

turistica;

6 - contribuire al bilancio ecologico della città di Roma

Capitale, di Ciampino e Marino con azioni di tutela e di

rafforzamento dei livelli di naturalità e con

l’alleggerimento dei processi di antropizzazione;

7 - creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile;

8 - garantire le condizioni per ulteriori sviluppi e nuovi

fasi della ricerca archeologica;

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9 - costruire una fruizione controllata con la

partecipazione dei cittadini;

10 - promuovere l’educazione ambientale ed una più

generale cultura della tutela.

La proposta di deliberazione consiliare all'esame

dell'Aula è stata licenziata all'unanimità lo scorso 12

luglio dalla ottava Commissione, che ha affrontato in

particolare le tematiche degli impianti sportivi. È stata

infatti ribadita e sottolineata, attraverso appositi

emendamenti, l’importanza della pratica sportiva quale

miglioramento della qualità della vita e della fruizione

del mondo dei parchi e delle aree protette. Grande

attenzione è stata poi data, in Commissione, al

coordinamento tra il parco regionale, le norme

paesaggistiche e l’attività del parco archeologico. La

polifunzionalità agricola, indicata come uno dei punti di

forza di questo parco, è stata riconosciuta al fine di

mantenere il paesaggio dell’agro romano ed è stata

lungamente trattata, analizzata ed emendata in

Commissione, valorizzandone il ruolo socioeconomico e

culturale. Introdotta, infine, la possibilità di promuovere

e favorire i campeggi con camper e tende in aree

dedicate.

"Dopo oltre quindici anni - ha concluso la sua relazione

l'assessore Onorati - portiamo in approvazione questo

piano, che coniuga efficacemente la tutela ambientale,

paesaggistica e archeologica con le esigenze di sviluppo

di questo territorio protetto, tutelando, valorizzando e

promuovendo ogni attività compatibile e sostenibile,

partendo da quelle attività agricole che caratterizzano

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questo paesaggio unico della campagna romana, che

ospita al suo interno un vero e proprio tesoro

archeologico".

Dopo la discussione generale, l'esame del provvedimento

è stato fissato per le giornate di oggi e di domani.

Sessanta gli emendamenti presentati dai consiglieri; tre

dalla Giunta.

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EVENTI

Inter-Gruppo consiliare riceve rappresentanza del Popolo Sahariano

25/07/2018 - Un gruppo di diciannove bambini del

Saharawi e quattro accompagnatori sono stati ospiti

questa mattina in Consiglio regionale del Lazio. La Sala

Mechelli ha fatto da cornice all’incontro con la piccola

rappresentanza della "gente del deserto" del Sahara

occidentale, che da molto tempo aspira alla libertà e

all’indipendenza del territorio in cui vivono al confine tra

Marocco, Algeria e Mauritania. Rivendicazioni che sono

tutt’oggi ostacolate dal Marocco. La consigliera Chiara

Colosimo (FdI), componente dell’Inter-gruppo consiliare

a sostegno del popolo Saharawi, formato dai consiglieri

di maggioranza e opposizione Eugenio Patanè (Pd),

Marietta Tidei (Pd), Devid Porrello (M5s), Laura

Cartaginese (Fi), Emiliano Minnucci (Pd), Marco

Cacciatore (M5s) e Alessandro Capriccioli (+Europa)

presenti all’incontro, ha aperto i lavori salutando il

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rappresentante del Fronte Polisario in Italia Omar Mih,

il presidente del Modavi Emanuele Buffolano, i bambini

Saharawi e gli amministratori dei sei Comuni del Lazio

che attualmente ospitano i bambini: Fara in Sabina,

Vignanello, Canale Monterano, Trevignano Romano,

Anguillara e Orte.

La consigliera Colosimo (FdI), che in passato si è recata

personalmente nel territorio Sahariano, ha ricordato che

fu “straordinario scoprire la forza di questo popolo, non

fanno barricate, chiedono soltanto di poter essere liberi

di scegliere la loro autodeterminazione. Abbiamo dinanzi

a noi – ha detto la consigliera – la missione di raccontare

la dignità di questo straordinario popolo e non

abbandonarlo”.

Il vice presidente del Consiglio regionale Devid Porrello (

M5S) ha portato i saluti del Presidente Leodori,

attualmente impegnato a seguire i lavori del Bilancio, e

ha affermato che “Il Consiglio regionale apre le porte a

una vicenda di caratura internazionale e quindi

assumere l’impegno di sollecitare il governo nazionale e

l’Unione Europea a considerare la questione della

sofferenza di questo popolo, da parte nostra – ha

concluso Porrello – dobbiamo essere in prima linea a

sostenerlo”.

Per il consigliere Emiliano Minnucci “non si può fare a

meno di dare un contributo positivo e di sviluppare

relazioni internazionali per non smorzare la

rivendicazione di autodeterminazione di un popolo, la

cui vicenda resta un tema di politica internazionale”.

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Un ringraziamento ai Comuni che ospitano i bambini è

stato espresso dalla consigliera Marietta Tidei (PD), un

impegno “notevole e non facile da sostenere. La

questione Saharawi è fuori dai riflettori della politica

internazionale, dobbiamo fare in modo che torni al

centro dell’attenzione”.

Successivamente ha preso la parola l’assessora del

Comune di Canale Monterano, Vilma Piccioni, che ha

ribadito quanto “sia importante essere in questo

contesto. Questi bambini ci danno qualcosa di unico,

portano gioia, andiamo avanti seguendo questa linea

continuando a sostenere la causa di questo popolo”.

Per il rappresentante di Orte, Don Giuseppe Aquilanti

“questi bambini sono testimoni e ambasciatori di pace,

dinanzi a loro cadono le barriere religiose”, mentre per

presidente del Modawi Emanuele Buffolano “il popolo

Saharawi porta avanti pacificamente la costruzione di

rapporti attraverso il dialogo. Vorremmo rappresentare

ancora meglio magari con l’apporto di grandi reporter –

ha auspicato – la situazione in cui versa questo popolo”.

Omar Mih, Rappresentante del Fronte Polisario in Italia,

ha ricordato che “la Regione Lazio ci supporta da più di

trenta anni. Noi – ha sottolineato – abbiamo rinunciato

alla guerra, la comunità internazionale da ventinove

anni ci ha promesso, attraverso risoluzioni approvate,

un referendum per l’autodeterminazione ma il Marocco è

intransigente. Abbiamo una generazione che non può

più aspettare, la nostra rivendicazione è un referendum,

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contiamo ancora sul vostro sostegno. Per questo – ha

concluso il Rappresentante del Polisario – ringrazio

molto il Consiglio regionale, i Comuni, e i volontari della

Protezione Civile”.

Al termine dell’incontro il vice presidente Porrello ha

consegnato ad Omar Mih un gagliardetto della Regione

Lazio e un piccolo regalo a ciascuno dei bambini

presenti.

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INDICE DEI NOMI

Alessandri, Mauro, 25, 31-33, 60-65, 68, 69

Anastasia, Stefano, 9-11

Aquilanti, Don Giuseppe, 145

Arangio, Francesco, 67

Aurigemma, Antonio, 34, 35, 39, 44, 45, 50, 63, 69, 75, 81, 86, 108, 132

Bacci, Alessandro, 8

Barillari, Davide, 19, 20, 22, 72, 75, 78, 83, 84, 86

Battisti, Sara, 8, 14, 18, 80, 97, 119

Bernardeschi, Roberta, 8, 9

Blasi, Silvia, 14, 15, 17

Bonaccorsi, Lorenza, 31, 37, 53, 54

Bonafoni, Marta, 48,77, 93, 95, 131

Branca, Marta, 74

Brindisi, Gerardo, 67

Buffolano, Emanuele, 144, 145

Buschini, Mauro, 36, 72

Cacciatore, Marco, 83, 96, 97, 99, 101, 116, 143

Califano, Michela, 107

Cambieri, Andrea, 86

Campana, Domenico, 20

Cangemi, Giuseppe Emanuele, 132

Capriccioli, Alessandro, 8, 12-14, 16, 63, 119, 143

Cartaginese, Laura, 14, 16, 90, 101, 143

Casati, Giorgio, 71, 72

Casertano, Luca, 86

Cavallari, Enrico, 14, 17

Ciacciarelli, Pasquale, 52, 53, 56, 57, 107, 132

Cianconi, Gianrico, 67

Ciani, Paolo, 77, 80, 86, 98, 101

Coloni, Alessandro, 20

Colosimo, Cesare, 86

Colosimo, Chiara, 8, 9, 12, 72, 77, 80, 85, 119, 143, 144

Corradi, Maria Paola, 71, 72

Corrado, Valentina, 8, 9, 12, 34, 44-46, 48, 50, 83, 119

Corrotti, Laura, 57, 116

Covassi, Beatrice, 14

D’Alba, Fabrizio, 86

D’Amato, Alessio, 30, 31, 33, 71, 80, 82, 84

D’Innocenzo, Marinella, 71, 72

De Paolis, Gino, 26, 35, 41, 67, 69

De Vito, Francesca, 55, 83, 108

Della Marta, Ugo, 74

Di Berardino, Claudio, 31, 34, 38, 40, 44, 93, 109-111

Di Biase, Michela, 75, 78

Di Fusco, Salvatore, 43

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Di Stefano, Nicola, 20

Doglioni, Carlo, 109-112, 114

Donetti, Daniela, 71

Floris, Roberto, 85

Forte, Enrico Maria, 100, 101

Frittelli, Tiziana, 73, 85

Ghera, Fabrizio, 40, 48, 69, 81, 98

Grippo, Valentina, 55, 127, 129

Lena, Rodolfo,

Leodori, Daniele,

Leonori, Marta,

Liotta, Angelo,

Liotti, Angelo,

Lo Fazio, Aurelio,

Lombardi, Roberta,

Macchitella, Luigi,

Manzella, Gian Paolo,

Marini, Nicola,

Maselli, Massimiliano,

Mattia, Eleonora,

Meleo, Linda,

Mih, Omar,

Minnucci, Emiliano,

Novelli, Valerio,

Ognibene, Daniele,

Onofri, Donatella,

Onorati, Enrica,

Palozzi, Adriano,

Pappagallo, Lazzaro, 21, 22

Panella, Vincenzo, 73

Panunzi, Enrico, 72, 77, 112

Parisi, Stefano, 81, 133

Patanè, Eugenio, 26, 45, 63, 67, 69-90, 143

Pernarella, Gaia, 41, 48, 54, 83, 98, 100, 101, 131

Petrucci, Michele, 20, 23

Piccioni, Vilma, 145

Pirozzi, Sergio, 109-11, 113-116

Porrello, Devid, 23, 63, 64, 67, 69, 83, 126, 128, 143, 144, 146

Quadrana, Gianluca, 69, 91, 98

Refrigeri, Fabio, 25, 26, 40, 60, 61, 65, 67, 69

Righini, Giancarlo, 34, 35, 108, 133

Romano, Ferdinando, 85

Santarelli, Flaminia, 59

Sartore, Alessandra, 27, 36, 51

Simeone, Giuseppe, 40, 70, 71, 76, 78, 80, 84

Smeriglio, Massimiliano, 127, 128, 130, 134

Stefàno, Enrico, 60,61

Talamo, Pierluigi, 43

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Tidei, Marietta, 12, 15 17, 26, 50, 54, 67, 108, 132, 143, 145

Tortoriello, Filippo, 103, 105, 106

Tripodi, Orlando, 26, 44, 67, 81, 133

Troncarelli, Alessandra, 75-77

Valeriani, Massimiliano, 31, 34, 38, 39, 100, 101

Valiani, Armando, 43

Vincenzi, Marco, 24, 28, 34, 35, 38, 42, 43, 46, 49, 50

Zingaretti, Nicola, 46 80-82