23/1/2016 Bruno Buozzi, Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi | Il Domani d'Italia http://ildomaniditalia.eu/article/brunobuozzigiuseppedivittorioeachillegrandi 1/13 Chi Siamo (/chi-siamo) Redazione (/redazione) Contatti (/contatti) Il Caso Moro (/varie/il-caso-moro) Inserisci i termini di ricerca e poi premi Invio... BRUNO BUOZZI, GIUSEPPE DI VITTORIO E ACHILLE GRANDI Autore/i: Maria Pia Di Nonno (/profile/maria-pia-di-nonno) Cosa hanno in comune tre personaggi con una provenienza culturale, politica e geografica tanto diversa come Bruno Buozzi, Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi? Un socialista, un comunista e un democristiano? Parrebbe quasi naturale rispondere: nulla. In realtà ciò che lega questi personaggi è una bellissima storia di amicizia e di passioni comuni: in particolare il tema della sfida al regime totalitario di Mussolini e il rispetto GEN 22 2016 ATTUALITÀ (/ARGOMENTI/ATTUALIT%C3%A0) POLITICA (/SECTIONS/POLITICA) EUROPAMONDO (/ARGOMENTI/EUROPAMONDO) CULTURA (/ARGOMENTI/CULTURA) ROMADOMANI (/ARGOMENTI/ROMA) SLIM (/ARGOMENTI/SLIM)
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BRUNO BUOZZI, GIUSEPPE DI VITTORIO E ACHILLE … poesia inedita di Fabrizio De Andrè su san Francesco (/video/una-poesia-inedita-di-fabrizio-de-andr%C3%A8-su-san-francesco)
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23/1/2016 Bruno Buozzi, Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi | Il Domani d'Italia
Chi Siamo (/chi-siamo) Redazione (/redazione) Contatti (/contatti)
Il Caso Moro (/varie/il-caso-moro)
Inserisci i termini di ricerca e poi premi Invio...
BRUNO BUOZZI, GIUSEPPE DIVITTORIO E ACHILLE GRANDI
Autore/i: Maria Pia Di Nonno (/profile/maria-pia-di-nonno)
Cosa hanno in comune tre personaggi con una provenienza culturale,politica e geografica tanto diversa come Bruno Buozzi, Giuseppe DiVittorio e Achille Grandi? Un socialista, un comunista e un democristiano?Parrebbe quasi naturale rispondere: nulla. In realtà ciò che lega questipersonaggi è una bellissima storia di amicizia e di passioni comuni: inparticolare il tema della sfida al regime totalitario di Mussolini e il rispetto
GEN
222016
ATTUALITÀ (/ARGOMENTI/ATTUALIT%C3%A0) POLITICA (/SECTIONS/POLITICA)
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della dignità dei lavoratori. Passione che portò i tre ad impegnarsi percreare un sindacato che più che il colore politico, avesse a cuore ilbenessere dei lavoratori.
Tanto che, a guerra finita, il lavoro di Bruno Buozzi, Giuseppe Di Vittorio eAchille Grandi portò alla firma del Patto di Roma che decretava la nascitadella Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Quel giorno però, il 9giugno del 1944, Bruno Buozzi non poté essere presente e venne sostituitoda Emilio Caneveri. Buozzi, infatti, era stato fucilato dai nazisti, con altriprigionieri, tra la notte del 3 giugno e la mattina del 4 giugno presso la zonaLa Storta di Roma. Il testo originale, firmato dagli esponenti delle treprincipali correnti sindacali dei lavoratori italiani, riportava: “convinti chel’ unità sindacale di tutti i lavoratori senza distinzione di opinioni politichee di fede religiosa, è lo strumento più efficace per il potenziamento dell’organizzazione del lavoro, onde assicurare la più efficace difesa degliinteressi economici e morali dei lavoratori stessi a garantire il loroapporto più efficiente all’ opera immane di ricostruzione del Paese (operache sarà necessariamente imperniata sulle forze lavoro).”
Dopo più di settant’anni da quella firma ci si domanda se quell’unitàsindacale, fatta senza distinzioni di opinioni politiche e di fede religiosa, siastata realmente realizzata. Ma senza indicarne le cause, la risposta èrinvenibile nei risultati. Sono oggi i lavoratori realmente tutelati o i dirittiraggiunti con fatica grazie all’impegno di grandi uomini come Buozzi, DiVittorio, Grandi – si sono via via appiattiti? I diritti, come ricordava ilfilosofo Norberto Bobbio, non si raggiungono mai una volta per tutte mavanno continuamente tutelati e protetti. E’ facile scrivere sontuosedichiarazioni e vibranti discorsi, mentre è molto meno facile riuscire neltempo a far sì che essi abbiano un concreto riscontro reale.
Grandi e lungimiranti imprenditori (e in generale datori di lavoro) non nenascono mai abbastanza. Ma, forse, mai così poco quanto oggi. La logicadella massima efficienza ha fatto perdere di vista la reale importanza dellarisorsa uomo. E questo si riversa, oltre che nell’ambito lavorativo, anche inaltri settori come, ed esempio, quello delle relazioni umane e della scuola.Le relazioni vengono ridotte in base a logiche spesso opportunistiche,perdendo così il vero valore dell’amicizia, e si ha spesso la sensazione didover essere sempre in competizione o in concorrenza con qualcuno. E
23/1/2016 Bruno Buozzi, Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi | Il Domani d'Italia
nelle scuole e nelle università si cerca sempre più di “professionalizzare”gli studenti creando così dei soggetti ben istruiti nei propri settori; macarenti di una visione d’insieme, di una visione integrale dell’essere umanoe dei suoi bisogni. Una carenza questa che a lungo andare genera un circolotutt’altro che virtuoso che porta a smarrire il valore della Persona comelavoratore e come cittadino.
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