Top Banner
brescia cisl BRESCIA CISL Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 Direttore Responsabile Carlo Borio Sped. in abb. postale Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 IMPEGNO SINDACALE Come sarà la fabbrica 4.0? Chi fra lavoratori, imprenditori, sindacalisti, so- ciologi, juslavoristi, economisti, eccetera, eccetera, eccetera sarà in grado di prevedere che cosa accadrà al mondo del lavoro durante e dopo la quarta rivoluzio- ne industriale? Che spazio avranno i lavoratori e, fra loro, che spazio avranno i “baby boomers”? Quelli nati negli anni del boom economico, sempre più schiacciati dai “millenium”. Baldi laureati dalle belle speranze? Nell’azienda in cui lavoro gli over 50 sono il 39%, sempre più spesso rele- gati in ruoli marginali. Abbiamo contribuito allo sviluppo economico e sociale? Sì, certo. Abbiamo alle spalle, sulle spalle, almeno 30 anni di lavoro? Anche. Oggi non basta. Dobbiamo rimetterci in discussione, fare forma- zione, training, corsi di aggiornamento. Ognuno con le proprie difficoltà: età, apertura mentale, capacità di immagazzinare nuove informazioni e, soprattutto, di cambiare. Se ci mettono in competizione con ragazzi dell’età dei nostri figli, la spunteremo difficilmente su quei piani. Dalla nostra, però, abbiamo l’esperienza, la dimestichezza con quello che ci sta intorno, l’abilità che ci viene dalla consuetudine. Quindi? Non cadere nella trappola della ‘gara’. Sostituire ‘competizione’ con ‘collaborazione’. Noi capiremo la loro impazienza, loro la nostra prudenza. L’industria 4.0 dovrà valorizzare al massimo le abilità delle persone. È l’uomo l’elemento decisivo perché i processi avanzino in modo armonico. La fabbrica digitale ha bisogno di mettere al centro del suo programma la creatività di chi la fabbrica la fa, tutti i giorni, da 1 anno o da 30. Formula magica? Sapiente miscela di esperienza e freschezza con tutti gli attori nel ruolo di protagonisti. E la tecnologia? Indispensabile, certo, ma quella si può sempre comperare. Valter Pedretti Mi chiamo Camilla Zatti Sono nata a Brescia il 21 agosto 1990 Ho 26 anni. Ho frequentato il Liceo Socio-psico pedagogico e mi sono diplomata nel 2009. Ho conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza nel 2015. La mia tesi parlava del “Ruolo della vittima nel processo penale”. Vorrei diventare magistrato. Per fare il concorso bisogna: o fare tirocinio da un avvocato; o conseguire un dottorato; o frequentare la scuola di specializzazione; o fare tirocinio in tribunale per 18 mesi. Ho scelto di farlo. Ho lavorato nell’Ufficio di Presidenza. Ho scritto sentenze. Mi hanno buttato nel mare e ho imparato a nuotare. Bene, mi hanno detto. C’è scritto, anche, sulla lettera di referenze. Una bella soddifazione, molto, una bella esperienza, pure. Mi sono portata via un grande bagaglio. Ho avuto una borsa di studio, per i primi 12 mesi. Appena di che pagare la benzina. Mi dicevano: “Negli Stati Uniti avresti dovuto pagare tu per fare quello che fai qui”. Sì, ma poi avrei avuto il lavoro e mi avrebbero pagato loro. Qui il giorno dopo aver finito il tirocinio smetti di esistere. Mi chiamo Camilla Zatti, ho 29 anni, una splendida lettera di referenze. Lavoro in un bar e sono stagista alla Cisl. Il concorso per la magistratura è a giugno. Non so se riuscirò a darlo, perché per studiare ci vuole tempo, ma per vivere ci vuole anche uno stipendio. Camilla Zatti L o smarrimento che oggi si percepisce e si vive è uno smarri- mento sociale, in cui anche il ruolo del lavo- ro ha un aspetto fonda- mentale … … Abbiamo il dovere di dare una risposta a que- sti bisogni, che non sono materiali, ma non per questo meno importanti, anzi. Nelle aziende prima che lavo- ratori, incontriamo uomini e donne che attraverso il pro- prio lavoro hanno la necessità di trovare un senso di sé, di riconoscimento sociale e indi- viduale... ... Sentiamo parlare mol- to spesso del pericolo che le persone possano essere com- pletamente sostituite con una tecnologia che vede nel web e nei robot la nuova frontie- ra del lavoro, in quella che è chiamata la quarta rivolu- zione industriale. Cambierà il lavoro, cambieranno le professionalità richieste. Il lavoro sarà una risorsa che bisognerà redistribuire tra le generazioni e dentro i cambiamenti di processo. Avremo da affrontare la necessità di riqualificazione professionale, di interven- ti sull’orario di lavoro che consentano da un lato crescita occupazionale e dall’altro sta- bilità occupa- zionale. ... Partecipa- zione non è solo contratta- zione, la con- trattazione per essere genera- tiva ha bisogno di una parteci- pazione diretta dei lavoratori alla vita di im- presa. Con l’istituzione dei premi di risultato abbiamo individuato come strumento di partecipazione le commis- sioni, dentro le quali si pos- sono gestire e controllare gli continua a pag. 6 Partecipi, uniti e propositivi P erché un congresso così diverso dal solito? Perché il cambiamento non può più essere rimandato. Nuovi contenuti hanno bisogno, anche, di nuovi contenitori. Una modifica della formula che vuole marcare un cambio di passo e cammino. Non solo. In Fim crediamo fortemente nel gioco di squadra, nel senso di appartenenza ad una comunità, nell’essere parte di qualcosa fatto da noi eppure più grande di noi e lo mettia- mo in pratica. Tutti i giorni. Per andare incontro ai cambiamenti che abbiamo davanti ci vogliono, infatti, forza, coraggio, determinazione, ma anche duttilità, immaginazione, dialogo. Alessandra Damiani Segretario generale Fim di Brescia Qui a fianco e a pagina 6 alcuni stralci della relazione presentata al congresso 1
8

brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

Aug 26, 2020

Download

Documents

dariahiddleston
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

brescia cisl BRESCIA CISLAnno 30 n. 2 - Giugno 2016Direttore Responsabile Carlo BorioSped. in abb. postalePoste Italiane 70% LO/BS, DCB BresciaAut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85

IMPEGNO SINDACALE

Come sarà la fabbrica 4.0?Chi fra lavoratori, imprenditori, sindacalisti, so-ciologi, juslavoristi, economisti, eccetera, eccetera, eccetera sarà in grado di prevedere che cosa accadrà al mondo del lavoro durante e dopo la quarta rivoluzio-

ne industriale? Che spazio avranno i lavoratori e, fra loro, che spazio avranno i “baby boomers”? Quelli nati

negli anni del boom economico, sempre più schiacciati dai “millenium”. Baldi laureati dalle belle speranze?Nell’azienda in cui lavoro gli over 50 sono il 39%, sempre più spesso rele-gati in ruoli marginali.Abbiamo contribuito allo sviluppo economico e sociale?Sì, certo. Abbiamo alle spalle, sulle spalle, almeno 30 anni di lavoro? Anche. Oggi non basta. Dobbiamo rimetterci in discussione, fare forma-zione, training, corsi di aggiornamento. Ognuno con le proprie difficoltà: età, apertura mentale, capacità di immagazzinare nuove informazioni e, soprattutto, di cambiare. Se ci mettono in competizione con ragazzi dell’età dei nostri figli, la spunteremo difficilmente su quei piani. Dalla nostra, però, abbiamo l’esperienza, la dimestichezza con quello che ci sta intorno, l’abilità che ci viene dalla consuetudine.Quindi?Non cadere nella trappola della ‘gara’. Sostituire ‘competizione’ con ‘collaborazione’. Noi capiremo la loro impazienza, loro la nostra prudenza. L’industria 4.0 dovrà valorizzare al massimo le abilità delle persone. È l’uomo l’elemento decisivo perché i processi avanzino in modo armonico. La fabbrica digitale ha bisogno di mettere al centro del suo programma la creatività di chi la fabbrica la fa, tutti i giorni, da 1 anno o da 30. Formula magica?Sapiente miscela di esperienza e freschezza con tutti gli attori nel ruolo di protagonisti.E la tecnologia? Indispensabile, certo, ma quella si può sempre comperare.

Valter Pedretti

Mi chiamo Camilla ZattiSono nata a Brescia il 21 agosto 1990Ho 26 anni.Ho frequentato il Liceo Socio-psico pedagogico e mi sono diplomata nel 2009.

Ho conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza nel 2015.

La mia tesi parlava del “Ruolo della vittima nel processo penale”.Vorrei diventare magistrato.Per fare il concorso bisogna:o fare tirocinio da un avvocato; o conseguire un dottorato; o frequentare la scuola di specializzazione; o fare tirocinio in tribunale per 18 mesi.Ho scelto di farlo.Ho lavorato nell’Ufficio di Presidenza.Ho scritto sentenze.Mi hanno buttato nel mare e ho imparato a nuotare.Bene, mi hanno detto.C’è scritto, anche, sulla lettera di referenze.Una bella soddifazione, molto, una bella esperienza, pure.Mi sono portata via un grande bagaglio.Ho avuto una borsa di studio, per i primi 12 mesi.Appena di che pagare la benzina.Mi dicevano: “Negli Stati Uniti avresti dovuto pagare tu per fare quello che fai qui”.Sì, ma poi avrei avuto il lavoro e mi avrebbero pagato loro.Qui il giorno dopo aver finito il tirocinio smetti di esistere.Mi chiamo Camilla Zatti, ho 29 anni, una splendida lettera di referenze.Lavoro in un bar e sono stagista alla Cisl.Il concorso per la magistratura è a giugno.Non so se riuscirò a darlo, perché per studiare ci vuole tempo, ma per vivere ci vuole anche uno stipendio.

Camilla Zatti

Lo smarrimento che oggi si percepisce e

si vive è uno smarri-mento sociale, in cui anche il ruolo del lavo-ro ha un aspetto fonda-

mentale …… Abbiamo il dovere di dare una risposta a que-sti bisogni, che non sono

materiali, ma non per questo meno importanti, anzi. Nelle aziende prima che lavo-

ratori, incontriamo uomini e donne che attraverso il pro-prio lavoro hanno la necessità di trovare un senso di sé, di riconoscimento sociale e indi-viduale...... Sentiamo parlare mol-to spesso del pericolo che le persone possano essere com-pletamente sostituite con una tecnologia che vede nel web e nei robot la nuova frontie-ra del lavoro, in quella che è chiamata la quarta rivolu-zione industriale. Cambierà

il lavoro, cambieranno le professionalità richieste. Il lavoro sarà una risorsa

che bisognerà redistribuire tra le generazioni e dentro i cambiamenti di processo. Avremo da affrontare la

necessità di riqualificazione

professionale, di interven-ti sull’orario di lavoro che consentano da un lato crescita occupazionale e dall’altro sta-bilità occupa-zionale.... Partecipa-zione non è solo contratta-zione, la con-trattazione per essere genera-tiva ha bisogno di una parteci-pazione diretta dei lavoratori alla vita di im-presa. Con l’istituzione dei premi di risultato abbiamo individuato come strumento

di partecipazione le commis-sioni, dentro le quali si pos-sono gestire e controllare gli

continua a pag. 6

Partecipi, uniti e propositiviPerché un congresso così diverso dal solito?

Perché il cambiamento non può più essere rimandato. Nuovi contenuti hanno bisogno, anche, di nuovi contenitori. Una modifica della formula che vuole marcare un cambio di passo e cammino. Non solo. In Fim crediamo fortemente nel gioco di squadra, nel senso di appartenenza ad una comunità, nell’essere parte di qualcosa fatto da noi eppure più grande di noi e lo mettia-mo in pratica. Tutti i giorni. Per andare incontro ai cambiamenti che abbiamo davanti ci vogliono, infatti, forza, coraggio, determinazione, ma anche duttilità, immaginazione, dialogo.

Alessandra DamianiSegretario generale Fim di Brescia

Qui a fianco e a pagina 6 alcuni stralcidella relazione presentata al congresso

1

Page 2: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

2° Congresso Provinciale23-24 Febbraio 2017

Sono Marina Tomasini, RSU FIM dell’azienda Gnutti Carlo di Maclodio. Rappresento oggi

il gruppo dei delegati presenti all’attivo di zona di Manerbio/Chiari del 25 gennaio scorso. L’at-tivo ha avuto come argomento di dibattito una delle tesi congressuali della FIM CISL: “Il lavoro e la fabbrica alla vigilia della quarta rivoluzione industriale: Industry 4.0”. E’ stato un confronto importante tra i vari delegati sindacali delle due zone, nel quale sono emerse una serie di riflessio-ni interessanti.

Abbiamo riflettuto di come, nelle nostre aziende, si stiano svolgendo cambiamenti

organizzativi e di processo produttivo che non vedono coinvolto il sindacato, la RSU, e concre-tamente partecipi i lavoratori. Le imprese, molto spesso, sottovalutano l’apporto dell’esperienza professionale dei lavoratori e non lo considerano un valore aggiunto, preferendo una consulenza puramente tecnica da parte di esperti esterni, tante volte estranei alle vere dinamiche aziendali.

Il gruppo, come primo passo, ha proposto alla segreteria della Fim e agli operatori di zona

presenti nell’attivo una formazione adeguata e mirata nel dare alle RSU giuste competenze teoriche e pratiche sul tema della Industry 4.0. Crediamo che la formazione sia il primo passo e lo strumento fondamentale per affrontare le nuove sfide del mondo del lavoro, garantendo così competenze nuove per una contrattazione continua più efficace e autonoma.

Chiediamo quindi alla FIM di promuovere anche la formazione dei componenti dell’ap-

parato e del direttivo per essere sempre più pre-parati e competenti sulle tematiche dell’organiz-zazione del lavoro.

Conoscere i processi produttivi, saperli analiz-zare, confrontare e valutare di volta in volta

le opportunità e gli ostacoli, può dare sicuramen-te al delegato e all’operatore sindacale una marcia

in più nel confronto con le direzioni aziendali.

Non ultimo, nella contrattazione aziendale bisognerà tenere in considerazione molto

di più la formazione come diritto individuale di ciascun lavoratore, anche per rendere concrete e applicabili le previsioni del nostro contratto nazionale.

Crediamo necessario proporre forme di par-tecipazione che possano far interagire al

meglio i reparti produttivi con il settore impie-gatizio così da rappresentare una soluzione per

un cambiamento organiz-zativo efficace e complessi-vo, unendo le varie “anime” lavorative interne all’azien-da. Come fare questo? Ab-biamo a disposizione uno strumento importante che è quello della piattaforma per il rinnovo del contrat-to aziendale nella quale noi possiamo osare di essere innovativi, di chiedere alle aziende di accettare una sfi-da basata sul criterio della doppia vincita: stimolare le idee e la creatività dei propri lavoratori può cer-tamente migliorare il clima aziendale e la comunicazio-

ne tra le persone, in una logica più ampia di mi-glioramento delle performance aziendali.

Oltre a intervenire attraverso la contratta-zione di secondo livello, il nostro gruppo

ha chiesto alla FIM di interessare le istituzioni pubbliche a tutti i livelli per incentivare fiscal-mente le aziende che intendano investire nelle nuove tecnologie. Sarebbe anche necessario un intervento sempre maggiore nei confronti delle

istituzioni, per ideare un sistema efficiente di po-litiche attive, che tenga conto delle richieste sul mercato del lavoro delle aziende, ma anche delle aspettative e dei sogni dei giovani.

C’è la necessità, quindi, di predisporre una mappatura delle competenze che servono

alle aziende in modo da poter creare percorsi di inserimento delle nuove generazioni di lavora-tori. Una valorizzazione della disciplina del Jobs Act sull’alternanza scuola lavoro è un altro punto sul quale ci dobbiamo impegnare. La FIM deve diventare quel ponte tra le aziende e gli istituti professionali per garantire un percorso di vera conoscenza del mondo del lavoro ai ragazzi, così che quest’esperienza possa diventare nel futuro una reale occasione di assunzione.

Come FIM CISL, dobbiamo lavorare per sen-sibilizzare i colleghi delle altre organizzazio-

ni sindacali e convincere le imprese ad ascoltare di più i lavoratori, che hanno molto da dire e possono concretamente contribuire allo sviluppo aziendale complessivo.

Dobbiamo presentare alle aziende progetti concreti di partecipazione dei lavoratori

all’interno dei processi di riorganizzazione già av-viati unilateralmente dalle imprese stesse. Perchè non possiamo permetterci di rimanere fuori dai processi innovativi che sono e saranno attivati, ma dobbiamo governarli condividendone meto-di e modalità.

Sarebbe anche opportuno organizzare momen-ti di confronto con i professionisti (consulen-

ti del lavoro, commercialisti, responsabili delle risorse umane) sulla tematica Industry 4.0, per creare una rete sempre più ampia in grado di ca-pire e agire nella direzione unica di un cambia-mento generale, che non ci deve travolgere, ma ci deve trovare preparati, creativi, pronti a trovare insieme nuove strade, nuovi traguardi.

Industria 4.0: governare il cambiamentoRelazione dell’attivo di zona della Bassa centrale e orientale

Le linee guida della nuova politica sintetizzata nelle tesi sono chiare e condivisibili anche se

non prive di qualche criticità. Sono state sottopo-ste ad un’analisi che ha coinvolto l’organizzazione sindacale dalla base. L’attivo di gennaio ha evi-denziato molti aspetti che necessitano di un in-tervento migliorativo e il confronto ha generato varie proposte.

Il welfare aziendale è ancora poco conosciuto tra i lavoratori, se non negli strumenti più diffusi

come i buoni benzina o il carrello spesa.Identica considerazione per quanto riguarda Metasalute e

Cometa che sono ancora avvolte da molta disin-formazione e di cui non si ha una precisa idea rispetto a benefici e vantaggi. La proposta è quella di programmare, per il 2017, assemblee che trat-tino singolarmente gli argomenti Cometa, Meta-salute e welfare.

Le assemblee dovranno essere tenute da per-sone competenti con il supporto di mate-

riale informativo chiaro e aggiornato. Si è an-che evidenziata la necessità di seguire una linea progettuale comune a livello territoriale per la ‘welfarizzazione’ dei premi, che successivamente

Conoscere il welfareRelazione dell’attivo di zona del Garda e della Valsabbia

2

Page 3: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

2° Congresso Provinciale23-24 Febbraio 2017

possa essere adattata alle singole realtà aziendali, lasciando aperta la possibilità di sperimentare le stesse forme di welfare tra aziende di altri settori, sempre nel medesimo territorio.

Il nostro territorio, se opportunamente mappa-to, può offrire ulteriori benefici attraverso con-

venzioni e accordi con centri sportivi, piscine ecc. e la collaborazione con associazioni, come Croce Bianca o altre che operano nel sociale, potrebbe offrire un ulteriore contributo per far conoscere le potenzialità dei servizi offerti. Sarebbe quindi opportuno produrre materiale informativo ade-guato da poter sottoporre in occasione di scambi e di incontri con la cittadinanza.

In merito ai servizi sindacali, all’interno del pac-chetto di servizi offerti agli iscritti, sono state

individuate alcune incongruenze che ne limitano l’utilizzo. Ad esempio il comparto assicurativo Assimoco è spesso peggiorativo se confrontato

con le diverse proposte del settore delle assicu-razioni.

Affinché i lavoratori siano invogliati ad usu-fruire di tali servizi è indispensabile che of-

frano vantaggi evidenti, che siano competitivi rispetto al mercato e che possano essere reperibili su buona parte del territorio e non, come spesso succede, concentrati intorno alla cintura metro-politana.

Per quanto riguarda il progetto Industry 4.0 la confusione e l’impreparazione regnano

sovrane. Sarà necessario preparare opportuna-mente l’apparato affinché ai delegati venga offer-ta un’adeguata formazione teorica e pratica che

possa poi essere spesa in azienda con obiettivi con-creti. Il progetto dovrebbe prevedere incontri anche con le aziende, le loro associazioni o consulenti per poter condividere in-formazioni ed esperienze. Già da qualche tempo al-cuni social networks come fb o whatsapp vengono utilizzati per creare grup-pi di informazione tra i rappresentanti sindacali. Vista l’efficacia di questi supporti sarebbe oppor-tuno ottimizzarne l’utiliz-

zo per potenziare gli effetti di condivisione delle esperienze.

Parlando di Industry 4.0 si fa riferimento ad un rinnovamento del modo di intendere il

mondo del lavoro, pertanto uno degli obiettivi

privilegiati dovrebbe essere la tutela e l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Consideran-do la forte presenza di pensionati ancora operanti nelle aziende crediamo sia necessario rivalutare e potenziare lo strumento della “staffetta generazio-nale”: attraverso finanziamenti pubblici in modo da dare spazio e possibilità d’inserimento ai giova-ni e l’uso del salario d’ingresso, strutturandolo in modo da ottenere un’occupazione stabile insieme ad un pieno riconoscimento economico in tempi certi. Il ruolo dei delegati sindacali nelle aziende rappresenta senza dubbio un primo e importante contatto tra federazione e lavoratore.

Si tratta spesso di un vero e proprio imprinting che forma e consolida l’idea stessa di sindaca-

to. È evidente che un approccio maldestro può allontanare il lavoratore o può creare confusione e false aspettative. Ciò che si vuole segnalare è che spesso viene lasciato troppo spazio alla libera in-terpretazione del nostro ruolo e si sente molto la mancanza di una formazione ben orientata verso i valori dei principi sindacali della Fim che sia tra-sversale a tutte le aziende.

Servirebbe una modalità per condividere le pra-tiche migliori messe in atto dai delegati nelle

proprie aziende non solo per far conoscere tali strumenti, ma anche per evidenziare gli obiettivi raggiunti con il loro impegno.

Spesso ci si focalizza di più sulla tutela dei dirit-ti già acquisiti e molto meno su chi tali diritti

non li ha ancora raggiunti. Avere una tessera sin-dacale o l’essere rappresentante di per sé non deve essere considerato un mezzo per ottenere vantag-gi privati o circoscritti, ma dev’essere espressione dell’appartenenza ad un sindacato e condivisione di un’idea comune.

Mi chiamo Roberto Beltracchi, sono delega-to sindacale della Eredi Gnutti di Brescia.

Oggi mi è stato affidato il compito di relaziona-re sul lavoro svolto nell’attivo dei delegati della zona di Brescia sulle tesi congressuali: un’orga-nizzazione nuova-linee di azione. Gli spunti di riflessione sono stati molti, concreti e di sicuro interesse per rafforzare il sindacato all’interno delle fabbriche e non solo.

In una società sempre più complessa il sinda-cato è chiamato ad offrire la propria visione ai

lavoratori in relazione alle problematiche che la società stessa ci pone quotidianamente e questo richiede una costante formazione di qualità.I contesti economici nazionali e internazionali non possono essere ignorati

Avere una idea dei contesti economici nazio-nale e internazionali è fondamentale perché

il delegato sia preparato e abbia una posizione

Aprirsi al mondo per capire il territorioRelazione dell’attivo di zona di Brescia

sulle varie problematiche sociali. Quanto succe-de nel mondo prima o poi si riversa nella vita quotidiana dentro e fuori l’ambiente lavorativo con effetti quanto mai concreti. I direttivi devono avere un carattere anche formativo, il cui oggetto deve essere anche l’analisi e la valutazione di tali contesti dando ai componen-ti del direttivo stesso una formazio-ne specifica e adeguata da offrire ai lavoratori per una riflessione comu-ne. Per rafforzare la nostra prepara-zione non esitiamo a usare anche qualche pomeriggio dei direttivi con processi formativi specifici per i componenti. Ne trarremmo tutti beneficio.La sfida relativa al fenomeno delle migrazioni deve essere affrontata

Al nostro interno e nelle fabbriche ci sono molte intolleranze. Progetti di incontro

e confronto con associazioni che si occupano

3

Page 4: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

2° Congresso Provinciale23-24 Febbraio 2017

concretamente di queste tematiche sono neces-sari per conoscere e trovare soluzioni adeguate. Anolf CISL è una associazioni che permetterebbe di ottenere questo risultato. Un numero ancora maggiore di migranti in tutti gli organismi cree-rebbe le condizioni di ancora maggior confronto tra culture per superare diffidenze e preconcetti. Le donne in quanto tali nelle aziende non sono adeguatamente rispettate

È necessaria una contrattazione aziendale che impatti sul trattamento delle donne in tutti

gli ambiti normativi e salariali. E’ necessario che ogni delegato sia dotato di opportuna formazio-ne per analizzare, se necessario, i contesti azien-dali e intervenire sulle motivazioni che portano a differenze retributive, a parità di livello e capaci-tà, e trovare adeguate soluzioni.Industry 4.0: che cos’è?

Formazione è la parola d’ordine per capire cosa intendiamo con questo processo e come

lo vogliamo affrontare senza subirlo o, peggio, ignorarlo. C’è inoltre anche una questione com-plessa da affrontare che non sempre viene debi-tamente considerata e che interesserà sempre di più il rapporto tra lavoratori e nuove tecnologie. Specificatamente ci chiediamo: come si coniuga lo sviluppo di un’enorme mole di dati alla base della digitalizzazione e dello sviluppo dei processi produttivi delle imprese con la tutela della pri-vacy e dei diritti dei dipendenti? Come possiamo tutelarli? Con quali strumenti? Con quali cono-scenze?

Industry 4.0 è un nuovo modo di concepire la vita in azienda che vedrà riunite le parti in-

teressate nel processo produttivo (lavoratori, de-legati sindacali, responsabili di produzione), ma senza dimenticare il ruolo fondamentale del Rls e del Rspp. Unire le questioni legate all’ambiente e alla sicurezza del lavoro a Industry 4.0 è com-plicato, ma necessario. Giovani: cosa fare?

Incontrare i giovani e metterli a conoscenza del sindacato e del suo ruolo sociale e di pro-

mozione dei lavoratori è una sfida sempre aper-ta. Ma non basta parlarne, bisogna avere idee concrete. Ad esempio, nelle aziende i delegati potrebbero benissimo contrattare un’ora nella quale i delegati possano incontrare i ragazzi che entrano in azienda (stagisti, tirocinanti, percorso scuola lavoro, apprendistato) e spiegare loro cosa sono i sindacati e ciò che fanno in azienda. Un nuovo ruolo che necessita di ancor maggiore re-sponsabilità, preparazione, trasparenza.Il mondo del lavoro: il ruolo della Fim e della Cisl

Il sindacato deve operare solo nelle aziende o può avere un ruolo nel mondo del lavoro cre-

ando occasioni di lavoro? Ci vuole un maggior peso del sindacato in questo ambito, facendo una scelta politicamente coraggiosa e innovativa nel pensare di inserire tra le proprie funzioni un ruo-lo come ente accreditato all’intermediazione di manodopera. Questo permetterebbe sin dall’ori-gine (attraverso le diverse federazioni) di inter-

cettare i giovani, i lavoratori atipici nel territorio bresciano e i futuri occupati in generale, senza mai perdere il collegamento nei loro confronti. Un’occasione che permetta anche di gestire cor-si formativi e di orientamento che agevolino nel tempo la stabilizzazione nelle aziende.

Un appoggio non solo tecnico, ma valoriale.Per avere tutto quanto detto sin d’ora

cosa serve? Prima di tutto un’organizzazione sindacale adatta ai tempi

È necessario una volta per tutte chiudere i processi di fusione tra federazioni (metal-

meccanici, chimici) per rafforzare la “federazione dell’industria”. La trasparenza della Cisl sta an-che nel dirci chiaramente se si farà e con quali tempi. Il livello regionale federale e confederale deve essere profondamente ripensato soprattutto in chiave di collegamento tra i territori condivi-dendone le diverse esperienze contrattuali e, in particolare, formativo.

Il sindacato nuova frontiera di generatività sociale e civile.

Quali sono le sfide principali che il nostro sindacato deve saper affrontare in un pe-

riodo delicato e complesso come quello attuale?1. Contrattazione

Attivarsi per rendere concreto quanto pre-visto dal CCNL in materia di sperimenta-

zione a livello aziendale di un nuovo sistema di inquadramento pro-fessionale. Contrattare gestione degli orari e politiche di concilia-zione per dare un senso allo slogan che vuole “la persona al centro dell’a-zione sindacale”, occu-pandosi concretamente dei bisogni delle persone e delle famiglie. Rendere effettivamente fruibile lo strumento delle “ferie solidali” anche per re-cuperare il senso dell’a-zione sindacale in una logica solidaristica. La contrattazione dev’essere quindi costruita con criterio e soprattutto a mi-sura d’uomo.2. Comunicazione

Social network utili per coinvolgere di più i giovani e non solo, ma attenzione a non

puntare solo su questi strumenti perché tendo-no più a distruggere che a costruire e non favo-riscono il dialogo, spesso si legge il titolo e si deduce il contenuto anziché approfondire. Ser-ve coinvolgere i giovani già dalla scuola facendo conoscere il sindacato durante la loro istruzio-ne. Cogliere l’opportunità dell’alternanza scuo-la-lavoro per concordare con le aziende appositi incontri tra sindacato e giovani coinvolti.

Creare direttivi su tematiche specifiche dove si possano mettere a confronto le esperienze

dei delegati e dibattere sulle linee guida sindaca-li sono il modo migliore per trasmettere messag-

Formarsi e formareRelazione dell’attivo di zona della Valcamonica Palazzolo

gi e creare cultura sindacale.3. Formazione

Formare i delegati perché siano più indipen-denti e non abbiano sempre la necessità del-

la presenza dell’operatore è fondamentale. Gli operatori, infatti, non riescono ad essere con-temporaneamente presenti in tutte le aziende. Anche i delegati più esperti devono farsi carico

della formazione dei nuovi delegati, completan-do così la crescita dell’organizzazione.4. Organizzazione

L’evoluzione del mondo del lavoro con l’im-patto che ha sull’occupazione e sulla moda-

lità di stare nelle aziende rende il compito del sindacato ancora più importante e necessario che negli anni ‘60. La Fim sta veramente cam-biando, cercando di essere sempre più attuale. Il voler diventare “imprenditore di identità” è un bellissimo modo di presentare cosa ci aspetta. Ci sono dirigenti nazionali e provinciali lanciati in questa sfida, le tante iniziative proposte, le piattaforme presentate, i contratti sottoscritti vanno in questa direzione.

Ma noi delegati siamo pronti ad affronta-re le sfide della solidarietà? A modificare

l’”io” in “noi”? L’azione sindacale deve essere progettata in funzione di chi rappresentiamo e

4

Page 5: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

2° Congresso Provinciale23-24 Febbraio 2017

non dei ruoli dei dirigenti: è sbagliato non pro-seguire nell’accorpamento Fim/Femca. Il con-gresso deve imbastire le linee-guida, ma poi si deve dare più spazio all’azione sul territorio. Va bene continuare sull’obiettivo di razionalizzare le risorse, ma attenzione a non disperdere il pa-trimonio dei singoli territori.

La razionalizzazione deve puntare con più decisione a riportare le risorse sul territo-

rio dove i lavoratori devono sentire più vicino il sindacato e si possano meglio tarare le poli-tiche contrattuali sulle diverse realtà. Il livello regionale non è più utile se non come coordi-namento di processi formativi destinati ai terri-

tori. C’è bisogno di recuperare credibilità anche attraverso la totale trasparenza di conti, bilanci, organigramma, ruoli e mansioni.

A volte la diffidenza nei confronti dell’orga-nizzazione sindacale viene dalla scarsa co-

noscenza, si rischia quindi che la figura dell’R-SU venga vista di per sè come modello sindacale e non come rappresentante dell’organizzazione di cui fa parte.

Per rifondare il sindacato bisogna ricordare come è nato e perchè. Affiggere nelle bache-

che sindacali la citazione di Simone Weil ripresa anche nel libro di Bentivogli sarebbe una buona idea e un ottimo stimolo per tutti.

Essa infatti dice così: “Non inorgoglirti dei tuoi nuovi diritti, la tua forza non è in te.

Se la grande organizzazione sindacale che ti protegge dovesse declinare, ricominceresti a subire le stesse umiliazioni di una volta, saresti costretto alla medesima sottomissione, al mede-simo silenzio; dovresti ancora una volta piegarti sempre, sempre sopportare, non osare mai alza-re la voce. Non è stata soppressa la miseria né l’ingiustizia, ma non sei solo.

Se cominci ad essere trattato come un uomo, lo devi al sindacato. In avvenire, non meri-

terai di essere trattato come un uomo, se non saprai essere un buon membro del sindacato”.

Mi chiamo Manuel Avanzini e sono dele-gato dell’azienda Gnutti Cirillo di Odo-

lo. Ringrazio i miei colleghi della zona della Val Trompia e Lumezzane per avermi dato la possibilità, la responsabilità e l’onore di essere portavoce della bella e propositiva discussione che abbiamo fatto in zona. Nel confronto sul-le tesi (che abbiamo ritenuto assolutamente in linea con i contenuti del nuovo CCNL) sono emerse diverse necessità e proposte per il futu-ro, a cominciare dal rapporto con le associazioni datoriali e le aziende.

Dovremmo, secondo noi, rafforzare la for-mazione di delegati e operatori per essere

preparati e all’altezza della discussione con la controparte. A tal proposito, la contrattazione, deve acquisire in futuro un nuovo valore, non soltanto economico-salariale, ma anche sociale e che risponda sempre più a esigenze di benes-sere dei lavoratori dentro e fuori dall’azienda. Dobbiamo uscire dai vecchi schemi di fare con-trattazione ponendo maggiore attenzione alle richieste dei lavoratori, sensibilizzando se neces-sario su alcuni temi anche le aziende. Penso, per esempio, all’ottimizzazione dell’orario di lavoro e alle risposte a esigenze concrete anche tramite le infinite possibilità che abbiamo in termini di welfare aziendale.

A proposito di welfare sono emerse due gros-se criticità:

1. Il welfare, seppur detassato, non va a incide-re sui contributi pensionistici. Una buona so-luzione potrebbe essere, secondo noi, quella di destinare una parte di welfare proprio ai fondi pensionistici.2. La seconda è che troppo spesso viene con-siderato solo come elemento per far percepire soldi detassati e nulla di più. Crediamo che ci

si debba concentrare molto sui bisogni effettivi che variano a seconda delle tipologie di aziende, lavoratori, territorio.

Qualsiasi discussione o proposta, però, per essere attuata concretamente ha bisogno

di rispondere a un grande interrogativo, che ri-guarda il futuro, al quale il sindacato non può più permettersi di sottrarsi, e cioè: come avvici-nare i giovani e il sindacato?

Anche su questo crediamo che sia forte la necessità di formazione più specifica di

operatore e delegati perché il sindacato torni ad “affascinare” il lavoratore giovane, per aiutarlo a riflettere sul futuro e su quanto le azioni messe in campo oggi influiscano sul “domani”.

Inoltre, dovremmo entrare nelle scuole anche attraverso l’alternanza scuola-lavoro, per spie-

gare ai lavoratori del futuro quanto possa essere gratificante, ma anche difficile il mondo del la-voro e quanto il sindacato possa essere fonda-

mentale nel corso del loro cammino.

Abbiamo provato ad allargare lo sguardo an-che ai lavoratori ‘somministrati’ e ‘atipici’,

prendendo atto del fatto che questi sono meno tutelati degli altri e, quando lo sono, spesso non lo sanno. Quindi la nostra idea sarebbe quella di istituire un delegato territoriale che possa de-dicarsi a questa tipologia contrattuale per avvi-cinarli alla cultura sindacale anche in previsione di un’eventuale “stabilizzazione”. Questa e altre attività sindacali andrebbero promosse sempre più con i social network e un sito internet.

In relazione alla necessità di aumentare la for-mazione dei delegati (anche su fondi Cometa

e Metasalute), riteniamo necessario richiedere in fase di contrattazione un aumento del monte ore dei permessi sinda-cali. E’ emerso, inoltre, che molte aziende stan-no rivedendo l’organiz-zazione del lavoro senza coinvolgere direttamente i propri dipendenti. Oc-corre entrare in questa discussione e far capire alle imprese che la risor-sa principale in termini di riorganizzazione e ri-efficientamento sono i lavoratori, che meglio di chiunque altro conosco-no il processo produtti-

vo in tutti i suoi punti di forza e di debolezza. Noi dobbiamo aumentare il confronto anche e soprattutto con i delegati delle aziende nelle quali il coinvolgimento viene già sperimentato e attuato.

Per i giovani il sindacatonon ha più “fascino”?Relazione dell’attivo di zona della Valtrompia

5

Page 6: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

indici stessi … Per questo è indispensabile sviluppare modelli di partecipazione gene-rativi di innovazione, modelli che sappiano coniugare il protagonismo delle persone con processi di miglioramento continuo…… La professionalità dei lavoratori è uno dei temi più controversi nelle imprese, che trop-po spesso è vista come un percorso unilate-rale in mano alle aziende... Contiamo che la sperimentazione promossa nel recente contratto nazionale sappia anda-re nella direzione auspicata ... La formazione continua serve se è in grado di unire i fabbi-sogni di aziende e persone… Per questo cre-diamo che le 24 ore di formazione continua ottenute nel rinnovo del contratto, assuma-no pieno valore se utilizzate principalmente

dentro le imprese per la crescita professiona-le e non siano solo uno strumento di crescita individuale.Una formazione che serva ai cambiamenti organizzativi, capace di generare un sistema virtuoso che eviti di scaricare sui più deboli il prezzo che ogni cambiamento porta con sé…… Il recente contratto nazionale di lavo-ro ricompone una divisione durata 8 anni

... A Fiom e Uilm diciamo che con questo accordo ci è stata consegnata una grande responsabilità, ma soprattutto grandi possi-bilità, che per concretizzarsi hanno bisogno

continua da pag. 1

“Ripartire da un modello di economia sociale per dare una risposta alle troppe disuguaglianze prodotte negli ultimi decenni.”“Sviluppare un nuovo modello democratico compren-sivo della capacità relazionale e di un esercizio respon-sabile della libertà”. “Mettere al centro la persona”. Queste le parole chiave che servono a disegnare un nuovo sistema sociale ed economico essendo consapevo-li che agli egoismi distruttivi si risponde con un senso di appartenenza ad una comunità.Progettare e programmare le nostre azioni dentro que-sti binari, nel nostro territorio, è la sfida dei prossimi quattro anni. Fim Cisl

di riscoprire un percorso unitario anche sul nostro territorio…... Da tempo si parla di correlazione tra pia-ni di studio e richiesta di mano d’opera del territorio ... Oggi abbiamo a disposizione strumenti finanziati, come i contratti di so-lidarietà di tipo espansivo che possono esse-re uno dei percorsi per provare a costruire una risposta alla disoccupazione giovanile ... Con la categoria della Scuola della Cisl abbiamo convenuto di far partire un dialo-go costruttivo, elaborando un progetto che possa diventare un modello virtuoso come risposta a questa necessità ... Come Fim nei prossimi mesi lavoreremo per sviluppare progetti in favore dei giovani, che siano di

aiuto per la ricerca del posto di lavoro, inter-cettando il mondo delle start up ….. Per attuare il cambiamento dobbiamo im-parare tutti, imprese e sindacato, a cedere il

passo a una modalità di relazioni industriali meno ingabbiata in regole che troppo spes-so sono servite a contenere il conflitto e a gestirne gli effetti, anziché a sviluppare un cambiamento di approccio, a guardare con un’ottica e una logica diverse, con altri me-todi di conoscenza e di verifica. E’ necessa-rio evolvere verso un modello di relazioni fondato su trasparenza, fiducia reciproca e

affidabilità. Scoprire il concetto di partner-ship e collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni ……Per farlo occorre una classe dirigente ca-pace, preparata, seria che guardi ai problemi senza lo schermo della contrapposizione di interessi. Bisogna essere capaci di parlare la stessa lingua, per comprenderci sui risultati da raggiungere...… Ognuno ha chiaro il proprio ruolo. Ma non esistono imprese senza lavoratori, non esistono lavoratori senza imprese e non esiste sindacato senza lavoratori …

6

Page 7: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo

FIM CISL Brescia: dove e quando ci troviBRESCIA

Via Altipiano d’Asiago n° 3 - tel. 0303844560 - fax 0303844561 - email: [email protected] 16.30 alle 18.00 con Monica Serra

BRENOPiazza Alpini, 1

Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30con Matteo Andreoli

CHIARIVia del Consorzio Agrario, 11tel. 030713108-0307000134Giovedì dalle 17.00 alle 18.30

con Catia Cuzuma

DARFO BTVia Lorenzetti,15tel 0303844840

Giovedì dalle 17.00 alle 18.30con Matteo Andreoli

DESENZANOVia Bevilacqua, 8tel. 0309914615

Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30con Elena Zipponi

GARDONE V.T.Via Don Zanetti, 1tel. 0308911943

Giovedì dalle 17.00 alle 18.30con Roberto Todaro

GAVARDOPiazza De Medici, 19

tel. 036534082Giovedì dalle 17.00 alle 18.30

con Franco Belotti

GHEDIVia Fabio Filzi, 10

Mecoledì dalle 17.00 alle 18.00con Luca Aquino

LUMEZZANEVia Montegrappa, 48/50

tel. 0308925327Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30

con Roberto Todaro

MANERBIOPiazza Cesare Battisti

tel. 0309381489Martedì dalle 17.00 alle 18.30

con Luca AquinoPALAZZOLOVia della Maddalena, 13

tel. 0307400644Martedì dalle 17.00 alle 18.30

con Roberto Farina

ROVATOVia Palazzo, 6

Mercoledì dalle 17.30 alle 19.00con Roberto Farina

VOBARNOVia Roma, 47

tel. 0365820792Martedì dalle 17.00 alle 18.30

con Franco Belotti

Abeni Alessandra Palazzoli - BresciaAndreoli Matteo Riva Acciaio spa MalegnoAquino Luca Fim ( Uop Spa - Roncadelle)Arceri Vittorino Beretta SpaArgiolas Roberto Ghidini Fausto BoscoAvanzini Manuel Gnutti CirilloBelotti Franco Fim (Macpi spa)Bernabe’ Giuseppe Hayes Lemmerz - DelloBertella Flavio Beretta - Gardone VTBertuzzi Stefano TRW - Gardone VTBiscuolo Daniela EmerBonassi Giuseppe Metelli spa stab. 2 - CologneBoniotti Andrea Fim (Metelli spa stab. 1 - Cologne)Calcagni Carmelo Iveco- BresciaCapretti Daniele Idra - Travagliato Capuzzi Francesco Leonardo Finmeccanica Castellani Cristian LacamCeretti Aloisio FeniceCisse Ibrahima Gkn WheelCominini Alessandro Iseo SerratureConsoli Maura GefranspaCuzuma Katia Fim Cisl BS Damiani Alessandra Fim (Flos - Bovezzo)Farina Roberto Fim ( Cisl Cremona)Fedriga AnnaMaria Iseo SerratureForesti Fabio Metalfer - Roè VolcianoGaffurini Mauro Lonati spa - BresciaGirardini Claudio AidaGottardi Sabrino B.M. VobarnoGreotti Maurizio Compes SpaInglese Elisa Fim (Beretta - Gardone VT)Kumar Sukhwinder New OlefLombardo Ottavio TRW - Gardone VTMarelli Oscar Luigi Prandelli spa - LumezzaneMarino Vittorio Eredi Gnutti - Brescia

Marmaglio Elena Metalwork - ConcesioMascarini Alberto Feralpi - LonatoMastaglia Francesco Gefran Sensori Spa - Provaglio IseoMoscardi Giuseppe MetalcamMulè Salvatore Ivar spa - PrevalleOlivari Stefano Fim (Silb Servizi)Pavan Alberto Industrie Pasotti - PrevallePavoni Silvano Bergomi - VobarnoPedrali Daniela Fim (Modine Pontevico)Pedretti Walter Beretta - Gardone VTPelizzari Fausto Acciaierie CalvisanoPelizzari Fausto Fondital spaPezzoni Alberto Lanfranchi - Palazzolo Pianta Roberto Innse Berardi-BresciaPiceni Elisabetta OEM - LenoPicinelli Duilio Iseo SerraturePietroboni Christian Riva Acciaio spa CervenoPolanska Agnieszka Leonardo Finmeccanica Righetti Loredana Fim (Gefran spa)Sanzogni Cristina Gnutti Cirillo - LumezzaneSavoldi Laura Fim (Camozzi Spa - Brescia)Serra Monica Fim (Sabaf spa - Ospitaletto)Sirani GianMario Traf. C.Gnutti - ChiariTamussi Bianca MetalsistemTodaro Roberto Fim - (Alfa Acciai) Tognaccini Fabio Gnutti Transfer - OspitalettoTomasini Marina Gnutti CarloUberti Alessandro Iveco - BresciaVavassori Paolo OfarVenezia Vincenzo Lonati spa - BresciaViviani Valerio Feralpi- LonatoZanetti Massimo Sil spa - LumezzaneZani Massimo Iveco - BresciaZatti G.Pietro Gefran Spa - Provaglio IseoZerbini Angelo Traf. C.Gnutti - Chiari

Consiglio generale eletto il 24 febbraio 2017

7

Page 8: brescia cisl Anno 30 n. 2 - Giugno 2016 08/08/85 IMPEGNO ... Sindacale Aprile 201… · Poste Italiane 70% LO/BS, DCB Brescia Aut. Trib. Brescia n. 11/7 del 08/08/85 ... la spunteremo