Gli ultimi appunti di Raffaele Pettazzoni a cura di Angelo Brelich u 1 ~,u.J-.: e : ~~~JL ~ ~ P""'" ~> Y'i- )l. I IA ~ " D I I t , 'l.s - 5 5 In due block-notes - i l secondo a.ppena incomincl4to - e in un certo numero d i fOf /li 8pl1m, nel aettembre del 1959, Rtl.ffaele Pettazzoni prese g U ultimi I1ppunti del111 s u a vita: fu . neU'intervallo tro 1 1prim4 crisi c h e 10 cwevl1 colto nel- ,'atl1te d i quel!'l1nno e 111improovisCl ricaduta che dovev" condurlo 111111 morte (8 dicembre 1959). Non. tl fadle vin.cere ogni scn&polo nel delre alll1 .tampa quem appunti. Basi n.cm. ,",no elestinGti al pubblico; doue- vema .ervire esc lu. riv a.ment e I1I l'l 1ut ore nesso, per 1I1uori f u - turi che egli a.vevl1 in animo eli intrl1prendere. Orel, chiunque conoscease Pett az zonl, B4 dell'estrem4 meticoloBitci con cui egli prepC17'GIU11 Ie sue pubblicazioni: del c h e e gU presentav4 a1 pubblico, douevl1 es.ere 'empTe per/ettl1mente ponderl1to, elcWorIlto e, almena pe1" U momento in cui lasci4ul1 Ie aue m4ni, definitivo. Cicl vl1lecmc he per 11 1 formC1 del suoi ,critti: II suo sme '"' sempTe cumto fino I1Il'ultim4 virgola, eaem- pll1nnente carretta e predaoo Si puc) esser quasi cuff c h e egU NTebbe controriato "II vedere .tl1mpc1tl i fuga.d appunti che cwe l1presi, eli uolm in voitel, nel momento steaso in c ui I A D a Sipora Adele PettazzoDl ebe he permeuo 1a pubbUcazione d1 questl appUDU. ape\ta ]a ,raUtudlDe deDa rlvtsta e del lUol lettorl.
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
.~It Gil "ruml appunal dl R ail .. . " Pe UC IU On i
gli balencuHI in mente un'ide" eM volev" ferm4Te, .enm
cmiiMrll in un conwto e aenza preoccupczni dellA loro for-ma. Si trcItt4 cUUM materia grezm - el l .chede t - per
opere progettate, no n eli open&, 1 1 cCU'Clttereprouuiaorio e
l'apreaaione rudimentGle di eeTti pemieri poerebbero per-
f ino p!'est4ni " malinteri, U che poerebbe f4r apparire dub-
bia l'opportunitG deUIl pubbliccz.done.Ma su que.ti .crupoli deue prevalere III conaiderazione
che quean ultimi frammemi deU'opercI pettazz0nicm4 BonO d~
cumenti .CTaordiMriamente prezioai che non Ii 4vrebbe U
diritto di R4Bcondere 0 lasciar cadere in obllo. Documenti
- IInche - umani, di alto valore biografico, documenti BUUII
per.onalitci dello BtudiOlOche, .ettllntaseienne, appena ,""clto
- e, in reilltci, .010 GppIIrentemente - do UM grave e dolo-
rOla malattia, riprendeua .ubito, con naturaleua e serenita,
quel lavoro con cui, ormai, .' identifkava la .ua vita ste88a.
Ma il significato di questi document! trascende il piano bio-
grafico. L'euoluzione del penaiero di uno studioso non e .
infatti, cOla che riguardi e.clusivamente la sua per.oM:perche Ie nostre idee si indiriuino e sf maturino in un senso
anziche in un aUro, perche di tanti problemi che si agitano
in noi sin daUa gioventti., aleuni premiano, con l'andar del
tempo, sem-pre maggior urgenza e predominio. probabilm.ento!
non dipende soltanto da fattori p.icologici e, comunque, indi-
viduali, ma 4nche d c z I fatto che viviamo inseriti in una cul-
tura che sf muove, sf trasfmma e in ceTti BUoimomenti '01-
lerita phi da cmi Ia.tiche non da certi altri Ie nostre rispo-
ste e reazioni. Negri ultimi decenni, pressappoco dagli anni
della guerra in poi, iIpensiero, Ie rkerche e it metoda Btesst)
di Pettazzoni BUbivano un intmBo approfondimento e pre-
sentavano noviti CM se potevano .fuggire al letfore super-
ficiale, dO era dowto soltanto alIa solidit4 e aU'ampieua
delle bczri gici precedentemente acquisite cui elSe venivano
•
orvanic4mente collegclte. a n a , gli ult imi appunti, proprio
perch. non c:leatiMti c a l pubblico, non peJ'Venuti all'elabora-
%lone , non inaeriti nel14 continuitO di un'opml scientijica,
m o st TC In o c m c or o. phi chi4TC1mente,quasi nudi nella loro span-
taneit4, gli ultimi interesd della studioso: m4 ,e pe1'dO ali
fomiscOJU>"n4 cht4ve per la comprensione piu precisa eli
"'tea l'opeN d' Pettazzoni, neUo stes,o tempo geteano luceIInche BUUasituazione presente, sui problemi piu attuczIi e
suUe prospettive degU studi storico.religiosi.
Sebbene con non celatCI diffidenza, Petta.zzoni ,eguiva
con incess4nte "ttenzione quegli orienta.menti che, nel nosero
cllmpo di studi, spesso vengono considerati come 'modem":
orientam.enti che non sempre IifondClno BUcosdenti criteri
metodologicl, me nei quali 10 sforzo rivolto 4 un'inte7pTeta-
%lone storiell cede costantem.ente a interesn di cUVersllnatu-
ra, ora net nome di unl!..R!!colog4a ritenuta valida per mtte
Ie epoche e per tutti icUmi cul"'rali, or4 nel segno di strut-
ture [ondCImentali fisse IIttribuite in p!'oprio iiifenomeni reli-
gioBi, qUllsi che questi avessero un'esistenza. in s~,al di fuori
della storia "mana, orll, infine, a.nche senzll Bimill preBUp-
POIti, ma solo sotto inconsci jmpulsi iM'azionali e mistisL
Pettazzoni non ignorav" nulla di qUllnto i rappresentllnti di
que.ti indiriui p!'oducev4no, ne resta insensibile 4 quanto
vi IitrOVIlVIldi fecondo 0 stimolante: ma n mantenne in un
costllnte riserbo, 4ppena rallentCIto in qualche recenaione
cortese ma ferma BUcerte istanze critiche. Ora, iBUolultim,IIppunti dimoatrano che, in realM, egU Iiproponev4 di pro-
cedere quanto prima ad UD4 Auselnandersetzung radkille
~ Ie correnti antistorkhe. Anche questA, pero, come "'tto
cia che egli portfWa dav"nt! a .l pubblico, doveull essere SCTU-
polos4mente prep4rata.. Pettazzoni non "veva dubbi sui puntifondam.entali del'" proprio. opposizione " quelle COTTenti.Lafmodemita', nel campo delle concezioni ideologiche, non Ii
mwr4 in 4nni 0 decenn'; ed egli, con '" BUG cul"'ra, non
aveva difficolttl di individuare. dietro Ie posizioni 'modeme'.
i filoni storici provenienti!J4 epoche EW"te (e gitl nel pas-sato orientati conero i primi genn4 de" , c&vittOmodemcI);
I InfatU, 1a masslor par te de, ll appuntl conlla\e In branl let teral~mente ripresl dal Ubrl (dl II. EUade, v. lOtto) che Pettazzonl s tavaleaendo. Qui rlproduclamo 1010 que l branl al quai l e,l I he as,luntoun lIa pur brevtsalmo commento.
cm.che qualche !Gvoro pClrtico!GTe.Un certo numero di a~
punti portano il titolo cora et labora It. Quale pToblema (e,
anzi, quale soluzione) si nasconda sOtto it motto benedetti-
no destinato fOTse ad essere ilti tolo di un la.voro indipefl-
dente 0 di un capitolo del la.voro metodologico, appaTe dal
contenuto di quegU a.ppunti: si fratta del rapporto tra sacro
e profano, tra l'attivitci religiosa e attivitci utilitaria del
attribuiTe, aU d iii&iriera deg" Irrazionalisti, un valore as
e uce entTambi a!l'unitci de l- _ ,l 'uomo .torico, come due aspetti par;ileli e funzionalmente -,connessi dellCl sua es!stenza. c La fannuM IntegTale i ora
et labora. IIvalore religioso poten.zla l'opera puramente tec-
nica e, in genere, emtenziale» (v. sotto, p. 46), mentTe,
come viene .ottolineato in altri appunti , da essa e deter-
minato.
~ 28 Gil "Itlml awunU dl Rattaele PeUazzonl
eTa convinto di esser« dalla parte dell'avveniTe. Ma per di-
mostrarlo, doveva affrontaTe diTettamente e vagliare sfu-
matuTCIper sfumatuTa Ie posizioni che intendeva contTo-
battere.
E' caratteristico delle sue intenzioni che egli si sia scelto
per inteTIocutore 0 antagonista un autore cui eTa legato da
una sincera e Teciproca stima e de una cordiale simpatia, e
che indubbiamente Tappresenta il livello phi elevato su cuigli orientamenti antistoricisti contefn.poTanei si siano espres-
si : in quegli ultimi mesi delIa sua vita, egli lesse (in parte,
senza dubbio, ri-Iesse) Ie opeTe di Mircea Eitade._1.e lesse,
Ie medito, Ie appunto - Ie numerose '.cheae' in cui riporta
lunghi passi di I.e mythe de l'etemel retour (Paris 1949),
Images et smyboles (Paris 1952) e Mythes, reves et mysb\res
(Paris 1957), sottoIineando e segnando con punti esclamativi
e interrogativi molte frasi e singole parole, mostrano I'estre-
ma attenzione posta nella lettuTa - e si prepara a discu-
teTIe. Con ogni evidenza, non si frattava di una polemica con
M. Eliade, bensi con tutto cia che neU'opera di Eliade t~a
la sua pi " raffinata e pi" eflicace espressione.N on " pU( ) , cer to , valutare cia che non si e realizzato,
ma anche i preparativi rudimentali contenuti negli appunti
fo.nno intTavedere che il compimento di questa presa di pos t -
zione metodologica so.rebbe mta eli grande impoTtanza_.pet--
l'avveil"re aa nostrt studi. Gli appunti steari - bisognll sot-
tolinea1'e - rappresent4no una fase inJziaJe del lavOm• in
essi, Pettazzoni batte e riba,Te"au 4Icuni RUn« fondo.mentplij
Ie lrequen.ti ripetizioni, Ia f o rma schenwtica delle osserva-
zion! e o.nche qualche caso el i insufliciente penetTazione net
penne ro dell'interlocutore mostrano che 14 sua critica s£
aa,.ebbe articolata, IIrricchita e completata solo nella fase
IUCcessiva,dl riordinamento coerente delle isto.nze e del rin-goli problefnl.
Le Ondo.mentali question! del metoda stanno, dUl1que,
al centro degli c zp pu nti e n e cos" U lSC ono a
indizi vcui , do. esteriori - come cent titoli dAti ad I I l cune
sellede - M intemi rivelano che, pu,. inseparabilmente dalle
2' 7
Un teT%Otem4 su cui II penslero di Pettazzoni tomava
con particoIare frequenza, potTebbe, di per se, far pensare
L'ideologia dell'etemo ritorno, del clclico ripetersi degli
archetipi e storicamente condizionata, in quanto dlpende daun mond6 ciiltdi8le agncoi6 (aU C!l!llalavorazione e delraccolto, in-relaz. con i cicli stagionali).
Infatti l'avvento di una concez. lineare d. storia si ha conl'ideologia blblica del mondo creato una volta tanto e persempre, senza ritomo. - Questa ideologia it genetics, con-nessa con un mondo non agrico'a. come it quello dei nomadLpastori (piil primltivam., del nomadi cacciatorl). the sonoanche 1 portatori ~el1'jdea dl un Dio celeste unico creatore.
3-9-59
51dice (rna 10 ne dubito): tutti 1 mitl sono mitl delleorigint 1 , 2 , ho delle riserve. Ad ogni modo, ilpensiero prl-mitivo non si ferma aUe origini. Per noi, l'origine e un Inl-ziare assoluto; prima dell'origine c'e ilnulla.
II pensiero primitiv~ non consepisce jJ Dulla n Bevordelle origini non it ilnUlla,'1"un cItro. Prima dl questo mondoc'e un altro mondo.
Prima della nostra condizione umana c'e una diversacondizione umana. Da quel prim e diverso deriva lareata aimale, aenva per un utament, per una trasfor-mazione iniZIiJe che si prolung , ra, che si ripete pe-
riodicamente, e assicura la durata del po i .*'
Di fatto, questo prima it una costruzione del pensierop.!!mitivo: non ha consisteiiza ontologica I n $A i per , t o E'
un piOdOttodel pensiero dlalettlco; it I'antitesi di una tesl.La tesi , 11datoeJa realii. sra essa' ilmondo, la condizioneumana, eee, L'antitesi it un~liverso concepito comeanteriOR.come un prima.
d 1e de pnclser s1 eette unlform1t4S provient de l'imitation,
d'emprun.fl chbtoriquu» (nel senso della scuola etoolog.
'storlco-culturale'), ou s1 elle s'expUque par Ie fait que toutes
ees operations decoulent de la B it u4 ti on T l'I Im e de l'homme
dans Ie mond e , c'est-l-cllre sont 181 varlantes d'un mbe
archetype qui se .reallse successlvement sur les plans multi-
ples et dans les aires culterelles diff~rentes.
[in rosso:]
come se , dunque, gil archetlpl avessero una realll I tontologica a se , Indlpendentem. dall'uomo che IIpensa
e concepisce
[in I'0Il0:]
nol I mitl dl orlglni sono veri p e r c h e sono la tavola dl fon- I fdazione del cosmo, del mondo attuale e della societl presente,
della realtl storlca. E' questa che cont&, non la fuga da
questa!!!!
[ /091io staccato] Bologna, 2~959
Ellade, Images et Symboles 93
II est tres probable que cette conception de la creation
et la destruction periodique du monde, bien qu'elle ait e teraffermle par Ie spectale de (sottoUn. in t 'OSso:) la mort et
la resurrection perlodique de la vegetation n'est pas pour
autant une creation des societes agrlcoles
(in rosso:]
ma qui non ci s1 pUGcontentare 4 1 1 una probabUitl. qui Ine in causa tutto 1 1 metodo e tutta l'ldeologla del tempo V I
cicl1co.
I.. .
Coal s1 e flnito per costruire un uomo Primi~ar- III'calco che sembra appartenere ad una specie Clivena al- W \I 'uomo modemo: un essere c he vive nel mondo eg arche-
tip!,' che per lui e la sola realtA, mentre U mondo della sua
vita quotidiana non e reale.
SI e dlmenticato che gil archetipl non hanno realtl fuori ldel pensiero umano che 1 1 concepisce. E 1 1 pensiero umano 1 1
conceplsce traendoli fuor! dalla sua esperlenza vitale quo-
tidiana.
n mondo [i1 mondo] d. archetipi e 1 1 MOndo mitico delle
orlglnl, nel quale I'uomo 8 1 rifugla nei momenti crlticl,
quando e In gioco Ia su a esistenza, e vi sl rlfugia per s up e -rare la crisl, per assicurarsl un nuovo perlodo di esistenzatranqullla, normale. . . . . < - - , . . : . - - - - - - . , . . - .
Bologna 19 - 9 - 959
( /og li o s tGc cato ) Bologna 19.9.959
Eliade, Images et symboles, '16
Les mythes sont vrais parce qu'lls sont sacres, parce qu'l1s
parlent des :£tres et des evenements sacres (e cosl traspor-
tano oltre la condizione profana, la 'situazione storica·.
Ellade, p. 79. storie vere e .torie label (queste come
queUe che narrano avventure personal!, senza senso
trascendente)
[s.d. = 22.9.59)[in. roIIO:] (CrlsUanesimo)
Eliade, Images et symboles 207 sg.
Contro la dlpendenza genetica del Cr.· dat misteri pagani. Ie
Chr.·· , religion hlstorlque, a des raclnes profondes daDa Iejudaisme, autre religion hlstorlque. Per splegare ° meglio
comprendere cerli s a c r am . 0 slmboli eristlanl nODc'e che da
cercare Ie loro 'figure' (tJpologla!) nell'A. Test. Dans la
perspective histor1cise du Ch.••, rlen 11 que de naturel: la
revelation a eu une hiBtoirej la revelation primitive, oper8e
a I'aube des temps. surnt encore panniles nations, mals elle
pas: maJ s nous travaiUOM umquement pwr pwvoir d tm s eT •
[In rosso:)
cercare IIpasso in Preuss!
(ora et labora) (fogllo staccato s.d.]
[ f ag li o s ta c cat o1 Bologna 25-9-959
Ellade, Mythes, reyeS et mysteres, 80 sg.
La note paradisiaque par excellence est l'immortalitil! 1t
[sottolineatura e punti esc!am4tivi in rosso)
Secondo Imiti afrlcani Ie caratteristiche dell'epoca paradi-
siaca primordiale erano:
gli uomini non morivano
intendevano i1 linguaggio d. animali e vivevano in
pace can lora (cosl ilsamano parla can gli animali
un linguaggio segreto)
non lavoravano e trovavano a portata di mano un
nutrimento abbondante
(Baumann, Schopfung u. Urzeit. 267 - En Afrique un
certain nombre de mythes paradisiaques ont fini. par
devenir mythes d'origine; ils expliquent, en effet l'orl-
gine de la mort (cfr. H. Abrahamsson, The Origin of
Death. Studies in African Mythology, Uppsala 1951).
Questa condizione iniziale dell'uomo e mutata in seguito a unevento primordiale. l'uomo e decaduto, Ia sua condlzione on-
tologica e mutata. Solo alcuni individui (samani) si sforzano
di aboUre neU'estasi la condizione umana attuale e torn are
ana condiz. primitiva dell'umanita (volo al cielo, discesa
agli inferi, colloquia can gli animali nel lora linguaggio se-
greto, padronanza sui fuoco).83. I.e complexe chamaniste represente pour les societes
c p rimitives. ce que dans les religions plus elaboreas on
s'aecorde A d~igner par mystique et ezperience mystique
(89 L'extase reactualise, provisoiNment et pour un nombre
restrelnt de sujets - les m ystiq ue s - I'etat initial de l'hu-
manile toute entiere.
Eliade, Mythes, r eves et mysteNs, 185.
La scoperta dell'agricoltura porta un camblam. racl1ca1e~ella
gerarchia dlvina: Ie Grandi Dee, Ie Dee Madri e I loro sposi
passano in primo piano. Ma non e I'agrlcoltura come tecnica
f)che p u o aver portato del cambiamenti nell'or!zzonte splrl-Ituale della umaniti. arcalca. Inquesto orizzonte non c'i . e p a -r az . I ra l'utensile, l'oggetto r eal e, co ncTe to , e il simbolo ch e10 valorirza, I Ta . l a. tecnlca e l'opmzzione magico-Teligiosa
ch e essClimplic4 (I'atto agricolo e assimllato aUtatto gene-
ratore; l'aratro e i1 fallo, la gleba e la matrice tellurica, I
semi sono 10 spenna virile, la ploggia e 11bieros gamos fra
Cielo e Teml.
[sot to l ineatuTCI e punta interrogativo di R.P.]
(ora et labora) (Iogl£o stacca.to s.d.]
«Un homme peut travaiJler dur, ~ A molns d'obtenir I'ap-
probation des esprits, dont Ie pouvoir s'exerce A son profit,