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PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHEPROGETTAZIONE PER AZIONI
SISMICHE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
LAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE DI
L'AQUILALAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE
DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 11CONFRONTO NTC13 Vs NTC08 ?!
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INCIPIT DEL CAP. 7INCIPIT DEL CAP. 7
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC08Le costruzioni da edificarsi in siti ricadenti in zona 4
possono essere progettate e verificate applicando le sole regole
valideper le strutture non soggette allazione sismica, alle
condizioni di seguito enunciate:
- i diaframmi orizzontali devono rispettare quanto prescritto al
7.2.6;
- gli elementi strutturali devono rispettare le limitazioni, in
termini di geometria e di quantitativi darmatura, relative alla
CD B quale definita nel 7.2.1;
- le sollecitazioni debbono essere valutate considerando la
combinazione di azioni definita nel 3.2.4 ed applicando, in due
direzioni ortogonali, il sistema di forze orizzontali definito
dalle espressioni (7.3.6) e (7.3.7), in cui si assumer Sd(T1) =
0,07g1 per tutte le tipologie.
Le relative verifiche di sicurezza debbono essere effettuate, in
modo indipendente nelle due direzioni, allo stato limite
ultimo. Non richiesta la verifica agli stati limite di
esercizio.
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DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 22CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
NTC13Le costruzioni caratterizzate, nei confronti dello SLV, da
agS 0,075g possono essere progettate e verificate come segue:si
richiede la sola verifica nei confronti dello SLV;
si considera la combinazione di azioni definita nel 3.2.4,
applicando, in due direzioni ortogonali, il sistema di
forzeorizzontali definito dallespressione [7.3.7] assumendo Fh =
0,10 W per tutte le tipologie strutturali, essendo definito
al7.3.32;
si utilizza in generale una progettazione per comportamento
strutturale non dissipativo, quale definita nel 7.2.2;qualora si
scelga una progettazione per comportamento strutturale dissipativo,
quale definita nel 7.2.2, si possonoimpiegare, in classe di
duttilit CDB, valori unitari per i coefficienti Rd di cui alla Tab.
7.2.I;
ad eccezione del caso di edifici fino a due piani, considerati
al di sopra della fondazione o della struttura scatolare rigida
di
cui al 7.2.1, gli orizzontamenti devono rispettare i requisiti
di rigidezza e resistenza di cui al 7.2.2.
ultimo. Non richiesta la verifica agli stati limite di
esercizio.
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7.1 REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE7.1 REQUISITI NEI
CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC08Sotto leffetto delle azioni sismiche definite nel 3.2, deve
essere garantito il rispetto degli stati limite ultimi e di
esercizio,
quali definiti al 3.2.1 ed individuati riferendosi alle
prestazioni della costruzione nel suo complesso, includendo
ilvolume significativo di terreno, le strutture di fondazione, gli
elementi strutturali, gli elementi non strutturali, gliimpianti.In
mancanza di espresse indicazioni in merito, il rispetto dei vari
stati limite si considera conseguito:
- nei confronti di tutti gli stati limite di esercizio, qualora
siano rispettate le verifiche relative al solo SLD;
- nei confronti di tutti gli stati limite ultimi, qualora siano
rispettate le indicazioni progettuali e costruttive riportate
nel
seguito e siano soddisfatte le verifiche relative al solo
SLV.
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DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 33CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
NTC13Sintende per:
capacit di un elemento strutturale o di una struttura: linsieme
delle caratteristiche di rigidezza, resistenza e duttilit daessi
manifestate, quando soggetti ad un prefissato insieme di
azioni;
domanda su un elemento strutturale o su una struttura: linsieme
delle caratteristiche di rigidezza, resistenza e duttilit adessi
richieste da un prefissato insieme di azioni.
Sotto leffetto delle azioni definite nel 3.2, deve essere
garantito il rispetto degli stati limite ultimi e di esercizio,
quali
definiti al 3.2.1 e individuati riferendosi alle prestazioni
della costruzione nel suo complesso che include, oltre aglielementi
strutturali in elevazione e di fondazione, agli elementi non
strutturali e agli impianti, il volume significativo diterreno.La
verifica nei confronti dei vari stati limite si effettua
confrontando capacit e domanda; in mancanza di
specificheindicazioni in merito, la verifica si considera svolta
positivamente quando sono soddisfatti i requisiti di rigidezza,
resistenza
e duttilit, per gli elementi strutturali, e di stabilit e
funzionalit, per gli elementi non strutturali e gli impianti,
secondo
quanto indicato al 7.3.6.
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC087.2.2 CARATTERISTICHE GENERALI DELLE
COSTRUZIONIRegolaritPer quanto riguarda gli edifici, una
costruzione regolare in pianta se tutte le seguenti condizioni
sono rispettate:
a) la configurazione in pianta compatta e approssimativamente
simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in
relazione alla distribuzione di masse e rigidezze;
b) il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui la costruzione
risulta inscritta inferiore a 4;
c) nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il
25 % della dimensione totale della costruzione nella
corrispondente direzione;
Distanza tra costruzioni contigueAltezza massima dei nuovi
edifici
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DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 44CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
NTC137.2.1. CARATTERISTICHE GENERALI DELLE
COSTRUZIONIREGOLARITPer quanto riguarda gli edifici, una
costruzione regolare in pianta se tutte le seguenti condizioni sono
rispettate:
a) la configurazione in pianta compatta ossia la distribuzione
di masse e rigidezze approssimativamente simmetrica
rispetto a due direzioni ortogonali e il contorno di ogni
orizzontamento convesso; il requisito pu ritenersi
soddisfatto, anche in presenza di rientranze in pianta, quando
esse non influenzano significativamente la rigidezza nel
piano dellorizzontamento e, per ogni rientranza, larea compresa
tra il perimetro dellorizzontamento e la linea
convessa circoscritta allorizzontamento non supera il 5%
dellarea dellorizzontamento;
Distanza tra costruzioni contigueAltezza massima dei nuovi
edificiLimitazione dellaltezza in funzione della larghezza
stradale
Altezza massima dei nuovi edificiLimitazione dellaltezza in
funzione della larghezza stradale
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13
NTC087.2.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONENel comportamento
strutturale non dissipativo, cui ci si riferisce quando si progetta
per gli stati limite di esercizio, glieffetti combinati delle
azioni sismiche e delle altre azioni sono calcolati,
indipendentemente dalla tipologia strutturale
adottata, senza tener conto delle non linearit di comportamento
(di materiale e geometriche) se non rilevanti.
Nel comportamento strutturale dissipativo, cui ci si riferisce
quando si progetta per gli stati limite ultimi, gli effetti
combinati delle azioni sismiche e delle altre azioni sono
calcolati, in funzione della tipologia strutturale adottata,
tenendo
conto delle non linearit di comportamento (di materiale sempre,
geometriche quando rilevanti e comunque sempre
quando precisato).
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NTC137.2.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI
STRUTTURALIPer comportamento strutturale non dissipativo, nella
valutazione della domanda tutte le membrature e i collegamenti
rimangono in campo elastico o sostanzialmente elastico; la
domanda derivante dallazione sismica e dalle altre azioni
calcolata, in funzione dello stato limite cui ci si riferisce,
ma indipendentemente dalla tipologia strutturale e senza tener
conto delle non linearit di materiale, attraverso un modello
elastico (v. 7.2.6)
Per comportamento strutturale dissipativo, nella valutazione
della domanda un numero elevato di membrature e/o
collegamenti evolvono in campo plastico, mentre la restante
parte della struttura rimane in campo elastico o
sostanzialmente elastico; la domanda derivante dallazione
sismica e dalle altre azioni calcolata, in funzione dello stato
limite cui ci si riferisce e della tipologia strutturale,
tenendo conto della capacit dissipativa legata alle non linearit
di
materiale.
Se la capacit dissipativa presa in conto implicitamente
attraverso il fattore di comportamento q (v. 7.3), si adotta
unmodello elastico;se la capacit dissipativa presa in conto
esplicitamente, si adotta unadeguata legge costitutiva (v.
7.2.6).
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13
NTC087.2.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONENel caso la
struttura abbia comportamento strutturale dissipativo, si
distinguono due livelli di Capacit Dissipativa o Classi
di Duttilit (CD):
- Classe di duttilit alta (CDA);
- Classe di duttilit bassa (CDB).
La differenza tra le due classi risiede nella entit delle
plasticizzazioni cui ci si riconduce in fase di progettazione;
per
ambedue le classi, onde assicurare alla struttura un
comportamento dissipativo e duttile evitando rotture fragili e la
formazione di meccanismi instabili imprevisti, si fa ricorso ai
procedimenti tipici della gerarchia delle resistenze.
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NTC137.2.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI
STRUTTURALIPROGETTAZIONE IN CAPACIT E FATTORI DI
SOVRARESISTENZA
Sia per la CDA sia per la CDB, simpiegano i procedimenti tipici
della progettazione in capacit. Nelle sole costruzioni di
muratura, essi simpiegano dove esplicitamente specificato.
Questa progettazione ha lo scopo di assicurare alla struttura
dissipativa un comportamento duttile ed opera come segue:
distingue gli elementi e i meccanismi, sia locali sia globali,
in duttili e fragili; mira ad evitare le rotture fragili locali e
lattivazione di meccanismi globali fragili o instabili; mira a
localizzare le dissipazioni di energia per isteresi in zone degli
elementi duttili a tal fine individuate e progettate,
dette dissipative o duttili, coerenti con lo schema strutturale
adottato.Tali fini possono ritenersi conseguiti progettando la
capacit in resistenza allo SLV degli elementi/meccanismi
fragili,locali e globali, in modo che sia maggiore di quella degli
elementi/meccanismi duttili ad essi alternativi. Per assicurare
ilrispetto di tale diseguaglianza, a livello sia locale sia
globale, leffettiva capacit in resistenza degli
elementi/meccanismi
duttili incrementata mediante un opportuno coefficiente Rd,
detto fattore di sovraresistenza; a partire da tale
capacitmaggiorata si dimensiona la capacit degli
elementi/meccanismi fragili indesiderati, alternativi ai
duttili.
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC137.2.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI
STRUTTURALIPROGETTAZIONE IN CAPACIT E FATTORI DI
SOVRARESISTENZA
Per ogni tipologia strutturale:
occorre assicurare, anche solo su base deduttiva a partire dai
fattori di sovraresistenza Rd da utilizzare nella
progettazione in capacit a livello locale, un adeguato fattore
di sovraresistenza Rd dei meccanismi globali fragili. Ovenon
esplicitamente specificato nella presente norma, tale fattore deve
essere almeno pari a 1,25;
i fattori di sovraresistenza Rd da utilizzare nella
progettazione in capacit a livello locale per i diversi elementi
strutturali e
le singole verifiche, sono riassunti nella tabella Tab. 7.2.I
seguente:
NTC087.2.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE
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le singole verifiche, sono riassunti nella tabella Tab. 7.2.I
seguente:
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13Tab. 7.2.I - Fattori di sovraresistenza Rd (fra parentesi
quadre indicato il numero dellequazione corrispondente)
Tipologia strutturale Elementi strutturali Progettazione in
capacit Rd
CDA CDB
C.a. gettata in opera
Travi ( 7.4.4.1.1) Taglio 1,20 1,10
Pilastri ( 7.4.4.2.1) Pressoflessione [7.4.4] 1,30 1,30
Taglio [7.4.5] 1,30 1,10
Nodi trave-pilastro
( 7.4.4.3.1) Taglio [7.4.6-7, 7.4.11-12] 1,20 1,10
Pareti ( 7.4.4.5.1) Taglio [7.4.13-14] 1,20 -
C.a. prefabbricata
Collegamenti di tipo a)
( 7.4.5.2.1) Flessione e taglio 1,20 1,10
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C.a. prefabbricata
a struttura intelaiata
( 7.4.5.2.1)
Collegamenti di tipo b)
( 7.4.5.2.1) Flessione e taglio 1,35 1,20
C.a. prefabbricata
con pilastri incastrati alla
base e orizzontamenti
incernierati
Collegamenti di tipo fisso
( 7.4.5.2.1) Taglio 1,35 1,20
Acciaio Si impiega il fattore di sovraresistenza ov definito al
7.5.1
Colonne ( 7.5.4.2) Pressoflessione [7.5.10] 1,30 1,30
Composta
acciaio-calcestruzzo
Si impiega il fattore di sovraresistenza ov definito al
7.5.1
Colonne ( 7.6.6.2) Pressoflessione [7.6.7] 1,30 1,30
Legno Collegamenti 1,60 1,30
Muratura armata con
progettazione in capacit Pannelli murari ( 7.8.1.7) Taglio
1,50
Ponti Si impiegano i fattori di sovraresistenza definiti al
7.9.5
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC137.2.3. CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI
SECONDARI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI NONSTRUTTURALIELEMENTI
COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI
Per elementi costruttivi non strutturali sintendono, ad esempio,
parapetti o decorazioni aggettanti,insegne e pannelli
pubblicitari ciminiere, antenne e serbatoi,pareti interne ed
esterne, tramezzature e facciate, elementi di ancoraggio per
NTC087.2.3 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI
SECONDARI ED ELEMENTI NON STRUTTURALICon lesclusione dei soli
tamponamenti interni di spessore non superiore a 100 mm, gli
elementi costruttivi senza funzione
strutturale il cui danneggiamento pu provocare danni a persone,
devono essere verificati, insieme alle loro connessioni
alla struttura, per lazione sismica corrispondente a ciascuno
degli stati limite considerati.
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pubblicitari ciminiere, antenne e serbatoi,pareti interne ed
esterne, tramezzature e facciate, elementi di ancoraggio per
armadi e librerie permanenti direttamente poggianti sul
pavimento, elementi di ancoraggio per controsoffitti e corpi
illuminanti.
Tra questi si distinguono gli elementi con rigidezza, resistenza
e massa tali da influenzare in maniera significativa larisposta
strutturale e quelli che, pur non influenzando la risposta
strutturale, sono ugualmente significativi ai fini dellasicurezza
e/o dellincolumit delle persone.La capacit degli elementi non
strutturali, compresi gli eventuali elementi strutturali che li
sostengono e collegano, tra loro
e alla struttura principale, deve essere maggiore della domanda
sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite da
considerare (v. 7.3.6).
Quando lelemento non strutturale costruito in cantiere, compito
del progettista della struttura individuare ladomanda e progettarne
la capacit in accordo a formulazioni di comprovata validit ed
compito del direttore dei lavori
verificarne la corretta esecuzione;
quando invece lelemento non strutturale assemblato in cantiere,
compito del progettista della struttura individuare ladomanda,
mentre compito del fornitore e/o dellinstallatore fornire elementi
e sistemi di collegamento di capacit
adeguata.
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC137.2.4. CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTIIl presente
paragrafo fornisce indicazioni utili per la progettazione e
linstallazione antisismica degli impianti, intesi come
insieme di: impianto vero e proprio, dispositivi di
alimentazione dellimpianto, collegamenti tra gli impianti e la
struttura
NTC087.2.4 CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTIGli elementi
strutturali che sostengono e collegano i diversi elementi
funzionali costituenti limpianto tra loro e alla
struttura principale devono essere progettati seguendo le stesse
regole adottate per gli elementi costruttivi senza funzione
strutturale ed illustrate nel paragrafo precedente.Leffetto
dellazione sismica sullimpianto, in assenza di determinazioni
pi precise, pu essere valutato considerando una forza (Fa)
applicata al baricentro di ciascuno degli elementi funzionali
componenti limpianto, calcolata utilizzando le equazioni (7.2.1)
e (7.2.2).
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DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1010CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
insieme di: impianto vero e proprio, dispositivi di
alimentazione dellimpianto, collegamenti tra gli impianti e la
strutturaprincipale. A meno di contrarie indicazioni della
legislazione nazionale di riferimento, della progettazione
antisismica degliimpianti responsabile il produttore, della
progettazione antisismica degli elementi di alimentazione e
collegamento
responsabile linstallatore, della progettazione antisismica
degli orizzontamenti, delle tamponature e dei tramezzi a cui si
ancorano gli impianti responsabile il progettista
strutturale.
La capacit dei diversi elementi funzionali costituenti
limpianto, compresi gli elementi strutturali che li sostengono
e
collegano, tra loro e alla struttura principale, deve essere
maggiore della domanda sismica corrispondente a ciascuno degli
stati limite da considerare (v. 7.3.6). compito del progettista
della struttura individuare la domanda, mentre compitodel fornitore
e/o dellinstallatore fornire impianti e sistemi di collegamento di
capacit adeguata.In assenza di pi accurate valutazioni, la domanda
sismica agente per la presenza di un impianto sul campo di solaio
sucui limpianto collocato o sul pannello di tamponatura o di
tramezzatura a cui limpianto appeso si pu assimilare adun carico
uniformemente distribuito di intensit 2Fa/S, dove Fa la forza di
competenza di ciascuno degli elementi
funzionali componenti limpianto applicata al baricentro
dellelemento e calcolata utilizzando le equazioni [7.2.1](????)e
S
la superficie del campo di solaio o del pannello di tamponatura
o di tramezzatura. Tale carico distribuito deve intendersi
agente sia ortogonalmente sia tangenzialmente al piano medio del
campo o del pannello.
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC087.2.6 CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E AZIONE
SISMICAPer rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si
possono adottare modelli lineari, che trascurano le non
linearit
di materiale e geometriche, e modelli non lineari, che le
considerano; in ambo i casi si deve tener conto della
fessurazione
dei materiali fragili. In caso non siano effettuate analisi
specifiche, la rigidezza flessionale e a taglio di elementi in
muratura,
cemento armato, acciaio-calcestruzzo, pu essere ridotta sino al
50% della rigidezza dei corrispondenti elementi non
fessurati, tenendo debitamente conto dellinfluenza della
sollecitazione assiale permanente.
Nel caso di comportamento non dissipativo si adottano unicamente
i modelli lineari.
Nel caso di comportamento dissipativo si possono adottare sia
modelli lineari sia modelli non lineari. Il legame costitutivo
utilizzato per modellare il comportamento non lineare della
struttura dovuto alla non linearit di materiale deve essere
giustificato, anche in relazione alla corretta rappresentazione
dellenergia dissipata nei cicli di isteresi.
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NTC137.2.6. CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E DELLAZIONE
SISMICAMODELLAZIONE DELLA STRUTTURAQualora si adotti un modello di
comportamento non dissipativo , oppure un modello dissipativo che
utilizza il coefficiente
di comportamento q, si impiegheranno per i materiali leggi
costitutive elastiche .
Qualora si adotti un modello di comportamento dissipativo
tenendo esplicitamente conto della capacit dissipativa, il
legame costitutivo utilizzato per modellare la non linearit di
materiale dovr essere giustificato, anche in relazione alla
corretta rappresentazione dellenergia dissipata nei cicli di
isteresi.
Delle non linearit geometriche, se significative, si terr conto
per ambedue i comportamenti.
Nel rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si
deve tener conto della fessurazione. In caso non siano
effettuate
analisi specifiche, la rigidezza flessionale e a taglio di
elementi in muratura, calcestruzzo armato, acciaio-calcestruzzo,
pu
essere ridotta sino al 50% della rigidezza dei corrispondenti
elementi non fessurati, tenendo debitamente conto dello stato
limite considerato e dellinfluenza della sollecitazione assiale
permanente
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7.2 CRITERI GENERALI 7.2 CRITERI GENERALI DIDI PROGETTAZIONE E
MODELLAZIONEPROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13
NTC087.2.6 CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E AZIONE
SISMICANella definizione dellazione sismica sulla struttura,
possibile tenere conto della modifica del moto sismico indotta
dallinterazione fondazione-terreno. A meno di analisi numeriche
avanzate, la fondazione pu essere schematizzata con
vincoli visco-elastici, caratterizzati da opportuna impedenza
dinamica. Questa schematizzazione pu rendersi necessaria
per strutture alte e snelle, nelle quali gli effetti del secondo
ordine non sono trascurabili, e per strutture fondate su
terreni
molto deformabili (Vs < 100 m/s). Conseguentemente, con i
criteri di cui al 7.11.2, nel calcolo dellimpedenza dinamica
necessario tener conto della dipendenza delle caratteristiche di
rigidezza e smorzamento dal livello deformativo.
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DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1212CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
NTC137.2.6. CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E DELLAZIONE
SISMICAMODELLAZIONE DELLAZIONE SISMICAIn quanto alla domanda
sismica ed alla risposta strutturale valgono le seguenti
limitazioni:
I valori dello spettro di risposta elastico in accelerazione
delle componenti dellazione sismica di progetto, valutato
assumendo il 5 % di smorzamento ed ottenuto tramite analisi di
risposta sismica locale e/o di interazione terreno
struttura, devono essere almeno pari al 70 % di quelli del
corrispondente spettro di risposta elastico in accelerazioneper
sottosuolo di tipo A, come definito al 3.2.3.2.
Ove si effettuino analisi di interazione terreno struttura, la
risultante globale di taglio e sforzo normale trasmessa
allestradosso della fondazione della costruzione deve essere
almeno pari al 70 % di quella ottenuta da identico
modellostrutturale con vincoli fissi allestradosso della fondazione
e con input sismico corrispondente allo spettro di rispostaper
sottosuolo tipo A, come definito al 3.2.3.2.
E' possibile considerare la deformabilit del complesso
fondazione-terreno e la sua capacit dissipativa, utilizzando ad
esempio vincoli viscoelastici caratterizzati da un'opportuna
impedenza dinamica. In tal caso, necessario tener conto della
dipendenza delle caratteristiche di rigidezza e smorzamento dal
livello deformativo nel terreno.
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7.3.7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA METODI DI
ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13 (INCIPIT)I metodi di analisi si articolano in lineari e
non lineari, in funzione delle caratteristiche della struttura e
del modello di
comportamento adottato. Nel caso di analisi lineare, la domanda
sismica per strutture a comportamento sia non
dissipativo, sia dissipativo, pu essere ridotta utilizzando un
opportuno fattore di comportamento q. I valori attribuibili a q
variano in funzione del comportamento strutturale (dissipativo o
non dissipativo) e dello stato limite considerati, legandosi
allentit delle plasticizzazioni, che a ciascuno stato limite si
accompagnano.
Per ciascuno degli stati limite e dei metodi di analisi
considerati, nella tabella successiva sono riportati:
- per lanalisi lineare, il comportamento strutturale, le modalit
di modellazione dellazione sismica e i limiti da attribuire al
fattore di comportamento q, a seconda dello stato limite
considerato;
NTC08
Tab. 7.3.I Limiti su q e modalit di modellazione dellazione
sismica
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DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1313CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
fattore di comportamento q, a seconda dello stato limite
considerato;
- per lanalisi non lineare, il comportamento strutturale, le
modalit di modellazione dellazione sismica.
Tab. 7.3.I Limiti su q e modalit di modellazione dellazione
sismica
STATI LIMITELineare (Dinamica e Statica) Non Lineare
(Dissipativo)
Dissipativo Non Dissipativo Dinamica Statica
SLE
SLO
q = 1.0
3.2.3.4
q = 1.0
3.2.3.4
7.3.4.1 7.3.4.2SLD
q 1,5
3.2.3.5
q 1,5
3.2.3.5
SLUSLV
q 1,5
3.2.3.5
q 1,5
3.2.3.5
SLC --- ---
-
7.3.7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA METODI DI
ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC087.3.1 ANALISI LINEARE O NON LINEAREAnalisi lineareLanalisi
lineare pu essere utilizzata per calcolare gli effetti delle azioni
sismiche sia nel caso di sistemi dissipativi sia nel
caso di sistemi non dissipativi.
Quando si utilizza lanalisi lineare per sistemi non dissipativi,
come avviene per gli stati limite di esercizio, gli effetti
delle
azioni sismiche sono calcolati, quale che sia la modellazione
per esse utilizzata, riferendosi allo spettro di progetto
ottenuto
assumendo un fattore di struttura q unitario ( 3.2.3.4). La
resistenza delle membrature e dei collegamenti deve essere
valutata in accordo con le regole presentate nei capitoli
precedenti, non essendo necessario soddisfare i requisiti di
duttilit fissati nei paragrafi successivi.
Quando si utilizza lanalisi lineare per sistemi dissipativi,
come avviene per gli stati limite ultimi, gli effetti delle
azioni
sismiche sono calcolati, quale che sia la modellazione per esse
utilizzata, riferendosi allo spettro di progetto ottenuto
LAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE DI
L'AQUILALAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE
DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1414CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
NTC137.3.1. ANALISI LINEARE O NON LINEARELanalisi lineare pu
essere utilizzata per calcolare la domanda sismica nel caso di
comportamento strutturale sia non
dissipativo sia dissipativo ( 7.2.2). In entrambi i casi, la
domanda sismica calcolata, quale che sia la modellazione
utilizzata per lazione sismica, riferendosi allo spettro di
progetto ( 3.2.3.4 e 3.2.3.5) ottenuto, per ogni stato limite,
assumendo per il fattore di comportamento q, i limiti riportati
nella tabella 7.3.I con i valori dei fattori di base q0 riportati
in
Tab. 7.3.II.
sismiche sono calcolati, quale che sia la modellazione per esse
utilizzata, riferendosi allo spettro di progetto ottenuto
assumendo un fattore di struttura q maggiore dellunit (
3.2.3.5). La resistenza delle membrature e dei collegamenti
deve
essere valutata in accordo con le regole presentate nei capitoli
precedenti, essendo necessario soddisfare i requisiti di
duttilit fissati nei paragrafi successivi.
-
7.3.7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA METODI DI
ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13
NTC08
q0
Tipologia strutturale CDA CDB
Costruzioni di calcestruzzo ( 7.4.3.2)
Strutture a telaio, a pareti accoppiate, miste (v. 7.4.3.1) 4,5
u/ 1 3,0 u/ 1 Strutture a pareti non accoppiate (v. 7.4.3.1) 4,0 u/
1 3,0 Strutture deformabili torsionalmente (v. 7.4.3.1) 3,0 2,0
Strutture a pendolo inverso (v. 7.4.3.1) 2,0 1,5
Strutture a pendolo inverso intelaiate monopiano (v. 7.4.3.1)
3,5 2,5
Costruzioni con struttura prefabbricata ( 7.4.5.1)
Strutture a pannelli 4,0 u/1 3,0
Strutture monolitiche a cella 3,0 2,0
Strutture con pilastri incastrati e orizzontamenti incernierati
3,5 2,5
Costruzioni dacciaio ( 7.5.2.2) e composte di
acciaio-calcestruzzo ( 7.6.2.2)
Strutture intelaiate
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L'AQUILALAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE
DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1515CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
Strutture intelaiate
Strutture con controventi eccentrici 5,0 u/1 4,0
Strutture con controventi concentrici a diagonale tesa
attiva
Strutture con controventi concentrici a V
4,0
2,5
4,0
2,0
Strutture a mensola o a pendolo inverso 2,0 u/1 2,0
Strutture intelaiate con controventi concentrici 4,0 u/1 4,0
Strutture intelaiate con tamponature in murature 2,0 2,0
Costruzioni di legno ( 7.7.3)
Pannelli di parete a telaio leggero chiodati con diaframmi
incollati, collegati
mediante chiodi, viti e bulloni
Strutture reticolari iperstatiche con giunti chiodati 3,0
2,0
Portali iperstatici con mezzi di unione a gambo cilindrico 4,0
2,5
Pannelli di parete a telaio leggero chiodati con diaframmi
chiodati, collegati
mediante chiodi, viti e bulloni. 5,0 3,0
Pannelli di parete incollati a strati incrociati, collegati
mediante chiodi, viti,
bulloni
Strutture reticolari con collegamenti a mezzo di chiodi, viti,
bulloni o spinotti
Strutture cosiddette miste, ovvero con intelaiatura
(sismo-resistente) in legno
e tamponature non portanti
2,5
Strutture isostatiche in genere, compresi portali isostatici con
mezzi di unione
a gambo cilindrico, e altre tipologie strutturali 1,5
-
7.3.7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA METODI DI
ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13
NTC08
Costruzioni di muratura ( 7.8.1.3)
Costruzioni di muratura ordinaria 1,75 u/1
Costruzioni di muratura armata 2,5 u/1
Costruzioni di muratura armata con progettazione in capacit 3,0
u/1
Costruzioni di muratura confinata 2,0 u/1
Costruzioni di muratura confinata con progettazione in capacit
3,0 u/1
Ponti ( 7.9.2.1)
Pile in calcestruzzo armato
[7.3.2]
LAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE DI
L'AQUILALAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE
DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1616CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
Per le strutture a comportamento strutturale non dissipativo si
adotta un fattore di comportamento qND, ridotto rispetto al
valore minimo relativo alla CDB (Tab. 7.3.II) secondo
lespressione:
Pile in calcestruzzo armato
Pile verticali inflesse
Elementi di sostegno inclinati inflessi 3,5
2,1
1,5
1,2
Pile in acciaio:
Pile verticali inflesse
Elementi di sostegno inclinati inflessi
Pile con controventi concentrici
Pile con controventi eccentrici
3,5
2,0
2,5
3,5
1,5
1,2
1,5
-
Spalle
In genere
Se si muovono col terreno
1,5
1,0
1,5
1,0
ND CD"B"21 q q 1,53
=
-
7.3.7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA METODI DI
ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC137.3.6. RISPETTO DEI REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI
LIMITEPer tutti gli elementi strutturali primari e secondari, gli
elementi non strutturali e gli impianti si deve verificare che il
valore
di ciascuna domanda di progetto, definito dalla tabella 7.3.III
per ciascuno degli stati limite richiesti, sia inferiore al
corrispondente valore della capacit di progetto.
Le verifiche degli elementi strutturali primari (ST) si
eseguono, come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in dipendenza
della
NTC087.3.6 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE ULTIMILe
verifiche nei confronti degli stati limite ultimi degli elementi
strutturali, degli elementi non strutturali e degli impianti si
effettuano in termini di resistenza e di duttilit.
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L'AQUILALAVORI DI RECUPERO DELL'EDIFICIO SEDE DELL'EX GENIO CIVILE
DI L'AQUILAFRANCO BRAGA 1717CONFRONTO tra NTC08 ed NTC13
Le verifiche degli elementi strutturali primari (ST) si
eseguono, come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in dipendenza
dellaClasse dUso (CU): nel caso di comportamento strutturale non
dissipativo, in termini di rigidezza (RIG) e di resistenza (RES),
senza applicare le
regole specifiche dei dettagli costruttivi e della progettazione
in capacit;
nel caso di comportamento strutturale dissipativo, in termini di
rigidezza (RIG), di resistenza (RES) e di duttilit (DUT)(quando
richiesto), applicando le regole specifiche dei dettagli
costruttivi e della progettazione in capacit.
Le verifiche degli elementi strutturali secondari si effettuano
solo in termini di duttilit.
Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) e degli
impianti (IM) si effettuano in termini di funzionamento (FUN)
estabilit (STA), come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in
dipendenza della Classe dUso (CU).Le verifiche allo stato limite di
prevenzione del collasso (SLC), a meno di specifiche indicazioni,
si svolgono soltanto in
termini di duttilit e solo qualora le verifiche in duttilit
siano espressamente richieste (v.7.3.6.1)
-
7.3.7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA METODI DI
ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
CAPITOLO 7 CAPITOLO 7
NTC13
Tab. 7.3.III Stati limite di elementi strutturali primari,
elementi non strutturali e impianti
NTC08
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(*) Per le sole CU III e IV, nella categoria Impianti ricadono
anche gli arredi fissi.(**) Nei casi esplicitamente indicati dalle
presenti norme.