BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 5 Serie Ordinaria - Mercoledì 01 febbraio 2017 SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 204 del 30 gennaio 2017 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 6142 al n. 6176) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 6177 al n. 6180) . . . . . . . . . . . . . . . 3 Delibera Giunta regionale 23 gennaio 2017 - n. X/6132 Autorizzazione alla Asst di Crema ad espletare attività di trapianto di tessuto da cadavere a scopo terapeutico. . . . . . 4 Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6164 Governo della domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art. 9 della legge n. 23/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6168 Determinazioni relative alla rimodulazione del ticket sanitario aggiuntivo di cui all’articolo 17, comma 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6171 Incremento della dotazione finanziaria del bando «Impresa sicura» per la concessione di contributi per investimenti innova- tivi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali e artigiane attuativo delle d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 e 11 luglio 2016 n. X/5393 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6172 Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, i rappresentanti dei Corpi delle Forze Armate e dell’azienda Trenord s.r.l. . . . . 70 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale Decreto dirigente struttura 24 gennaio 2017 - n. 579 Integrazione avvisi pubblici di cui ai decreti n. 12399/16, n.12405/16, n. 12408/16 a seguito di approvazione della d.g.r. n. 6038/2016 all’oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: seconda apertura relativa all’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili» . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 D.G. Agricoltura Decreto dirigente unità organizzativa 30 gennaio 2017 - n. 816 Revoca dell’autorizzazione al Consorzio agrario di Pavia s.c.r.l. con sede legale in Pavia (PV), All’effettuazione del controllo funzionale e la taratura delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari ai sensi della d.g.r. 6 marzo 2015 - N. X/3233. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 D.G. Sviluppo economico Decreto dirigente struttura 27 gennaio 2017 - n. 787 Linea «Intraprendo» – Asse prioritario III – Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuova imprese si attraverso incentivi diretti, si attraverso ‘Offerta di servizi, si attraverso interventi di micro finanza» – Fondo istituito con d.g.r. X/3960/2015, modificata dalla d.g.r. X/5033/2016 – Rideterminazione con rettifica del decreto n.12832/2016 esito istruttoria di merito, assegnazione e concessione dell’intervento finanziario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Decreto dirigente struttura 27 gennaio 2017 - n. 788 Bando linea «Intraprendo» - Asse prioritario III - Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza»- Fondo istituito con d.g.r. n. 3960/2015, modificata dalla d.g.r. n. 5033/2016 – Esiti istruttori - 5° provvedimento . . . . . . . . . . . . . 78 Anno XLVII – N. 026 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]
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BOLLETTINO UFFICIALE
REPUBBLICA ITALIANA
5Serie Ordinaria - Mercoledì 01 febbraio 2017
SOMMARIO
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORISeduta di Giunta regionale n. 204 del 30 gennaio 2017Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 6142 al n. 6176) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 6177 al n. 6180) . . . . . . . . . . . . . . . 3
Delibera Giunta regionale 23 gennaio 2017 - n. X/6132Autorizzazione alla Asst di Crema ad espletare attività di trapianto di tessuto da cadavere a scopo terapeutico . . . . . . 4
Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6164Governo della domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art. 9 della legge n. 23/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6168Determinazioni relative alla rimodulazione del ticket sanitario aggiuntivo di cui all’articolo 17, comma 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6171Incremento della dotazione finanziaria del bando «Impresa sicura» per la concessione di contributi per investimenti innova-tivi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali e artigiane attuativo delle d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 e 11 luglio 2016 n. X/5393 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6172Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, i rappresentanti dei Corpi delle Forze Armate e dell’azienda Trenord s.r.l. . . . . 70
D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale
D.G. Reddito di autonomia e inclusione socialeDecreto dirigente struttura 24 gennaio 2017 - n. 579Integrazione avvisi pubblici di cui ai decreti n. 12399/16, n.12405/16, n. 12408/16 a seguito di approvazione della d.g.r. n. 6038/2016 all’oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: seconda apertura relativa all’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili» . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
D.G. AgricolturaDecreto dirigente unità organizzativa 30 gennaio 2017 - n. 816Revoca dell’autorizzazione al Consorzio agrario di Pavia s.c.r.l. con sede legale in Pavia (PV), All’effettuazione del controllo funzionale e la taratura delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari ai sensi della d.g.r. 6 marzo 2015 - N. X/3233. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
D.G. Sviluppo economicoDecreto dirigente struttura 27 gennaio 2017 - n. 787Linea «Intraprendo» – Asse prioritario III – Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuova imprese si attraverso incentivi diretti, si attraverso ‘Offerta di servizi, si attraverso interventi di micro finanza» – Fondo istituito con d.g.r. X/3960/2015, modificata dalla d.g.r. X/5033/2016 – Rideterminazione con rettifica del decreto n.12832/2016 esito istruttoria di merito, assegnazione e concessione dell’intervento finanziario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
Decreto dirigente struttura 27 gennaio 2017 - n. 788Bando linea «Intraprendo» - Asse prioritario III - Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza»- Fondo istituito con d.g.r. n. 3960/2015, modificata dalla d.g.r. n. 5033/2016 – Esiti istruttori - 5° provvedimento . . . . . . . . . . . . . 78
Anno XLVII – N. 026 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]
Seduta di Giunta regionale n. 204 del 30 gennaio 2017Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 6142 al n. 6176)
A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEAG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)6142 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «LEGGE EUROPEA RE-GIONALE 2017. DISPOSIZIONI PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLI-GHI DELLA REGIONE LOMBARDIA DERIVANTI DALL’APPARTENENZA DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA»
6143 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «DISPOSIZIONI PER LE VENDITE PROMOZIONALI, MODIFICHE AL COMMA 2 DELL’ARTICO-LO 116 DELLA LEGGE REGIONALE 2 FEBBRAIO 2010, N. 6»
6144 - PRESA D’ATTO DELLE PROPOSTE DI CANDIDATURA PERVENU-TE PER LA DESIGNAZIONE DELL’AMMINISTRATORE UNICO DI INFRA-STRUTTURE LOMBARDE S.P.A.
6145 - DESIGNAZIONE DI UN MEMBRO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE CITTÀ DEI MESTIERI DI MILANO E DELLA LOM-BARDIA, IN SOSTITUZIONE DI DIMISSIONARIO
6146 - NOMINA DI UN MEMBRO EFFETTIVO E DI UNO SUPPLENTE NEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI DELL’AZIENDA SPECIALE DELLA C.C.I.A.A. DI VARESE - PROMOVARESE - AZIENDA PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
DIREZIONE CENTRALE AM PROGRAMMAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE(Relatore l’assessore Garavaglia)6147 - VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 (D.LGS. 118/11 - L.R. 19/12 ART. 1, CO. 4) - 4° PROVVEDIMENTO
(Relatore il Presidente Maroni)6148 - PIANO DELLA PERFORMANCE, DEGLI INDICATORI E DEI RI-SULTATI ATTESI DI BILANCIO 2017
B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA AA136 - ORGANIZZAZIONE E PERSONALE GIUNTA E SIREG(Relatore il Presidente Maroni)6149 - I PROVVEDIMENTO ORGANIZZATIVO 2017
AG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)AG05 - AVVOCATURA, AFFARI EUROPEI E SUPPORTO GIURIDICO6150 - IMPUGNATIVA AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO DELL’OR-DINANZA N. 18/2017 CON LA QUALE IL TAR LOMBARDIA HA ACCOLTO LA DOMANDA CAUTELARE AVANZATA NEL RICORSO PROMOSSO PER L’ANNULLAMENTO DEL DECRETO N. 10899 DEL 2 NOVEMBRE 2016 AVENTE AD OGGETTO «PROGRAMMA DI SVI-LUPPO RURALE 2014-2020 DELLA LOMBARDIA. OPERAZIONE 6.4.01. SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE E ALLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ AGRITURISTICHE. APPROVAZIONE DEGLI ESITI DI ISTRUTTORIA E SUDDIVISIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE». NOMINA DEL DIFEN-SORE REGIONALE AVV. ALESSANDRO GIANELLI DELL’AVVOCATURA REGIONALE
6151 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CON-SIGLIO DI STATO PER L’ANNULLAMENTO E LA RIFORMA DELLA SENTENZA TAR SEZIONE DI BRESCIA N. 507/2016 CHE HA RIGET-TATO I RICORSI RIUNITI N. 716/2012, 985/2013 E 1043/2013 NON-CHÉ I MOTIVI AGGIUNTI PROPOSTI NEI RICORSI N. 985/2013 E 1043/2013 IN MERITO ALL’APPROVAZIONE DEL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA DISCARICA PER RIFIUTI INERTI DA REA-LIZZARSI NEL COMUNE DI CAZZAGO SAN MARTINO. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. MARCO CEDERLE DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 629/16)
6152 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSAZIONE DI N. 28 SENTENZE DELLA SEZIONE 42 DALLA N. 3275/2016 ALLA N. 3302/2016, RESE DALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONA-
LE DI MILANO IN MATERIA DI PAGAMENTO DELLA TASSA AUTO-MOBILISTICA REGIONALE. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. ALESSANDRO GIANELLI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 2017/9)
6153 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSAZIONE DELLA SENTENZA N. 261/2016, RESA DAL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE IN MATERIA DI CONCESSIONE DI GRAN-DE DERIVAZIONE A SCOPO IDROELETTRICO - IMPIANTO DI VAPRIO D’ADDA-CONCESSA. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. MARCO CEDERLE DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 2017/14)
6154 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CON-SIGLIO DI STATO PER LA RIFORMA IN PARTE QUA DELLA SENTENZA DEL TAR SEZ. DI BRESCIA N. 669/2016 CON LA QUALE SONO STA-TI RIUNITI E PARZIALMENTE ACCOLTI I RICORSI RG NN. 1270/2015, 1336/2015 E 1339/2015 RIGUARDANTI MISURE DI MESSA IN SICU-REZZA DEL SITO EX SELCA UBICATO IN LOCALITÀ FORNO ALLIONE IN COMUNE DI BERZO DEMO (BS). NOMINA DEL DIFENSORE RE-GIONALE AVV. MARCO CEDERLE DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 1000/2016)
6155 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CON-SIGLIO DI STATO PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA N. 669/2016 DEL TAR SEZ. DI BRESCIA CON LA QUALE SONO STATI RIUNITI E PAR-ZIALMENTE ACCOLTI I RICORSI RG NN. 1270/2015, 1336/2015 E 1339/2015 RIGUARDANTI MISURE DI MESSA IN SICUREZZA DEL SI-TO EX SELCA UBICATO IN LOCALITÀ FORNO ALLIONE IN COMUNE DI BERZO DEMO (BS). NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. MARCO CEDERLE DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 999/16)
6156 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE CIVILE AV-VERSO LA SENTENZA N. 2882/2016, EMESSA DALLA CORTE DI AP-PELLO DI MILANO IN MATERIA DI EROGAZIONE DI FINANZIAMENTI GRAVANTI SU FONDO SOCIALE EUROPEO EROGATI DA REGIONE LOMBARDIA. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV.TI SABRINA GALLONETTO E MARIA EMILIA MORETTI DELL’AVVOCATURA REGIO-NALE (RIF. 2017/2)
AL AREA - RELAZIONI ESTERNE, TERRITORIALI, INTERNAZIONALI E COMUNICAZIONE(Relatore il Presidente Maroni)AL - AL AREA - RELAZIONI ESTERNE, TERRITORIALI, INTERNAZIONALI E COMUNICAZIONE6157 - APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E «FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO» PER IL SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI COMPLETAMENTO DEL MEMORIALE DELLA SHOAH
AL02 - COMUNICAZIONE6158 - PARTECIPAZIONE ALL’ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI RI-LIEVO REGIONALE PROPOSTE DA SOGGETTI PUBBLICI E NON PRO-FIT FEBBRAIO 2017
6159 - PIANO DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE 2017
DIREZIONE CENTRALE AM PROGRAMMAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE(Relatore il Presidente Maroni)AM04 - PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO SIREG6160 - PIANO DI RIORDINO E RIORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI DEL SISTEMA REGIONALE - ISTITUZIONE DELLA CABINA DI REGIA INTER-ASSESSORILE IN ATTUAZIONE DELL’ART. 7 DELLA L.R. 34/2016
6161 - RELAZIONE PROGRAMMATICA SULLA PARTECIPAZIONE DEL-LA REGIONE ALLE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (L.R. 17/11)
6162 - APPROVAZIONE DELL’IPOTESI DI ACCORDO DI PROGRAM-MA FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE, IN COMUNE DI CINISELLO BALSAMO, DI UN NUOVO PARCHEGGIO DI INTERSCAMBIO AL SER-VIZIO DELLA FERMATA M1 DI CINISELLO - MONZA, NONCHÉ ALLA TRASFORMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELL’AMBI-TO TERRITORIALE LOCALIZZATO NEL QUADRANTE NORD - ORIENTA-LE COMPRESO TRA LA TANGENZIALE NORD A52, LA SS36, L’AUTO-STRADA A4 E LA SP58 VIA VALTELLINA
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 3 –
DIREZIONE GENERALE U CASA, HOUSING SOCIALE, EXPO 2015 E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE(Relatore il Vice Presidente Sala)U130 - PROGRMMAZIONE DELLE POLITICHE ABITATIVE E INTERNA-ZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE6163 - DETERMINAZIONI PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ANAGRA-FE REGIONALE DEL PATRIMONIO ABITATIVO DESTINATO A SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI E SOCIALI, AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 8 LUGLIO 2016, N. 16 «DISCIPLINA REGIONALE DEI SER-VIZI ABITATIVI
DIREZIONE GENERALE G WELFARE(Relatore l’assessore Gallera)G1 - DIREZIONE GENERALE G WELFARE6164 - GOVERNO DELLA DOMANDA: AVVIO DELLA PRESA IN CARI-CO DI PAZIENTI CRONICI E FRAGILI. DETERMINAZIONI IN ATTUAZIO-NE DELL’ART. 9 DELLA LEGGE N. 23/2015
G152 - PROGRAMMAZIONE RETE TERRITORIALE6165 - APPROVAZIONE PROPOSTA DI ACCORDO INTEGRATIVO RE-GIONALE MEDICI DI MEDICINA GENERALE VALIDO PER IL 2017
6166 - APPROVAZIONE PROPOSTA DI ACCORDO INTEGRATIVO RE-GIONALE PEDIATRI DI LIBERA SCELTA VALIDO PER IL 2017
6167 - APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI ACCORDO INTEGRA-TIVO REGIONALE PER GLI SPECIALISTI AMBULATORIALI INTERNI ED ALTRE PROFESSIONALITÀ SANITARIE AMBULATORIALI VALIDO PER IL 2017
G153 - PROGRAMMAZIONE POLO OSPEDALIERO6168 - DETERMINAZIONI RELATIVE ALLA RIMODULAZIONE DEL TI-CKET SANITARIO AGGIUNTIVO DI CUI ALL’ARTICOLO 17, COMMA 6 DELLA LEGGE 15 LUGLIO 2011, N. 111
DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE(Relatore l’assessore Cappellini)L131 - VALORIZZAZIONE CULTURALE6169 - APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE ALLA COMMISSIONE CONSILIARE COMPETENTE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA EX L.R. 13/2007 PER IL BIENNIO 2015-2016 (ART. 46, COMMA 1, L.R. 25/2016)
DIREZIONE GENERALE N SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI(Relatore l’assessore Rossi)N130 - SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI6170 - APPROVAZIONE DEI CRITERI ATTUATIVI RELATIVI ALLA MISURA «SOSTEGNO A MANIFESTAZIONI SPORTIVE SUL TERRITORIO LOM-BARDO» - L.R. 26/2014
DIREZIONE GENERALE O SVILUPPO ECONOMICO(Relatore l’assessore Parolini)O130 - COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE, PROGRAMMAZIONE, FIERE E TUTELA DEI CONSUMATORI6171 - INCREMENTO DELLA DOTAZIONE FINANZIARIA DEL BANDO «IMPRESA SICURA» PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IN-VESTIMENTI INNOVATIVI FINALIZZATI ALL’INCREMENTO DELLA SICU-REZZA A FAVORE DELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI E ARTIGIANE ATTUATIVO DELLE D.G.R. 6 GIUGNO 2016 N. X/5262 E 11 LUGLIO 2016 N. X/5393
DIREZIONE GENERALE S INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ(Relatore l’assessore Sorte)S131 - SERVIZI E RETI PER LA MOBILITÀ6172 - PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA, I RAP-PRESENTANTI DEI CORPI DELLE FORZE ARMATE E DELL’AZIENDA TRE-NORD S.R.L.
DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE(Relatore l’assessore Terzi)T132 - ARIA, CLIMA E PAESAGGIO6173 - APPROVAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE REGIONALE AL PROGETTO EUROPEO «PREPAIR - PO REGIONS ENGAGED TO PO-LICIES OF AIR» PRESENTATO A VALERE SUL PROGRAMMA «LIFE 2014-2020»
DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA, DIFESA DEL SUOLO E CITTÀ METROPOLITANA(Relatore l’assessore Beccalossi)Z130 - STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO6174 - NOMINA DEL COMMISSARIO AD ACTA PER IL COMPLETA-MENTO DELLA PROCEDURA DI APPROVAZIONE DEL «PIANO ATTUA-TIVO AT02», IN COMUNE DI BASIGLIO (MI), AI SENSI DELL’ART. 5, COMMA 7, DELLA L.R. 28 NOVEMBRE 2014 N. 31 «DISPOSIZIONI PER LA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO E PER LA RIQUALIFI-CAZIONE DEL SUOLO DEGRADATO»
Z131 - PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA6175 - COMUNE DI SONGAVAZZO (BG) - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005)
6176 - PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ATTUAZIONE, AI SENSI DELL’ART. 92 DELLA L.R. 12/05, DEL PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO (PII), RELATIVO AGLI AMBITI SITI NELLE VIE BELVEDERE, EDISON, GILERA/GRANDI IN COMUNE DI ARCORE
Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 6177 al n. 6180)
A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA A(Relatore il Presidente Maroni)6177 - APPROVAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2017-2019
AG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)6178 - NOMINA DEL PRESIDENTE DELL’ALER DI VARESE - COMO - MONZA BRIANZA - BUSTO ARSIZIO
B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEAL AREA - RELAZIONI ESTERNE, TERRITORIALI, INTERNAZIONALI E COMUNICAZIONE(Relatore il Presidente Maroni)AL01 - RELAZIONI INTERNAZIONALI E COORDINAMENTO PRO-GRAMMI EUROPEI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE6179 - PARTECIPAZIONE DI REGIONE LOMBARDIA ALL’ESPOSIZONE INTERNAZIONALE DI ASTANA 2017
DIREZIONE GENERALE M AGRICOLTURA(Relatore l’assessore Fava)M131 - SVILUPPO DI INDUSTRIE E FILIERE AGROALIMENTARI, ZOO-TECNIA E POLITICHE ITTICHE6180 - REGOLAMENTO (UE) N. 1308 DEL 17 DICEMBRE 2013. AP-PLICAZIONE DEI CRITERI DI PRIORITÀ PER IL RILASCIO DI AUTORIZZA-ZIONI DI NUOVI IMPIANTI VITICOLI 2017
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 4 – Bollettino Ufficiale
D.g.r. 23 gennaio 2017 - n. X/6132Autorizzazione alla Asst di Crema ad espletare attività di trapianto di tessuto da cadavere a scopo terapeutico
LA GIUNTA REGIONALEPremesso che:
• la medicina dei trapianti costituisce una pratica terapeu-tica ampiamente consolidata ed efficace che ha assunto nel tempo dimensioni rilevanti, sia per il numero di interventi, che per i risultati raggiunti in conseguenza del progresso scientifico e del continuo perfezionamento delle tecniche operatorie;
• l’attività trapiantologica che si svolge in Lombardia, si inse-risce nell’ambito dell’attività complessiva nazionale con un contributo rilevante, sia in termini quantitativi che qualitativi;
Vista la legge 1° aprile 1999 n. 91 recante disposizioni in ma-teria di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti, in particolare l’art. 16, comma 1, che attribuisce alle Regioni il compito di indi-viduare, tra le strutture sanitarie accreditate, quelle idonee ad effettuare i trapianti di organi e di tessuti;
Richiamati:
• il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X Legislatu-ra, approvato con la d.c.r. n. IX/88 del 17 novembre 2010;
• il Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2010-2014, appro-vato con d.c.r. n. IX/88 del 17 novembre 2010 la cui validi-tà è stata prorogata dalla d.g.r. n. X/2989 del 23 dicembre 2014 fino all’approvazione di un nuovo Piano,
i quali stabiliscono che Regione Lombardia ha l’obiettivo dell’ul-teriore incremento quantitativo dell’attività trapiantologica, oltre-ché dell’efficientamento e razionalizzazione dell’intero processo donazione-trapianto in una rigorosa linea di qualità, sicurezza e appropriatezza;
Dato atto che, in previsione del completo passaggio delle competenze autorizzative alle Regioni, come previsto dalla Leg-ge n. 91/1999, il Ministero della salute ha provveduto fino al 2004 con proprie ordinanze al rinnovo delle autorizzazioni scadute e alle eventuali nuove autorizzazioni;
Richiamata la d.g.r. n. VII/5355/2001 che:
• approva, in via sperimentale, con gli Allegati 1 e 2, i criteri e le modalità per l’individuazione delle strutture sanitarie ac-creditate idonee ad espletare i trapianti di organi da cada-vere nel paziente adulto e nel paziente pediatrico – criteri e modalità approvati in via definitiva d.g.r. n. VII/20112 del 23 dicembre 2004;
• rimanda a successivo decreto del direttore generale della direzione generale sanità, (ora welfare) la determinazione dei criteri e delle modalità per l’autorizzazione delle strutture accreditate ad espletare i trapianti di tessuti, escluse le cor-nee, prelevati da cadavere;
Richiamato il decreto del direttore generale della direzione generale sanità (ora welfare) n. 5529 del 24 aprile 2003, recante gli indirizzi funzionali e organizzativi per l’utilizzo dei tessuti, esclu-se le cornee, a scopo terapeutico e in particolare l’Allegato 2 il quale dispone la procedura per l’autorizzazione al trapianto di tessuti da cadavere che in sintesi prevede:
• che le strutture sanitarie accreditate possono presentare istanza all’assessore alla sanità (ora welfare) della Regio-ne Lombardia, ai fini dell’autorizzazione o del rinnovo delle autorizzazioni scadute al trapianto di tessuti da cadavere prelevato in Italia o importato dall’estero;
• che l’istanza deve contenere l’indicazione delle parti di cadavere che si intendono trapiantare e la dichiarazione del direttore generale o del commissario straordinario o del Rappresentante Legale della struttura richiedente, del pos-sesso dei requisiti definiti dall’Allegato di cui trattasi;
• che sulla base dell’accertamento e della rispondenza del-la richiesta agli obiettivi di programmazione regionale, la Giunta si pronuncia sull’istanza di rilascio o di rinnovo con proprio provvedimento;
• che i provvedimenti di autorizzazione ad espletare il trapian-to di tessuti da cadavere hanno validità di 4 anni a decor-rere dalla data di approvazione e che possono essere re-vocati in qualsiasi momento, qualora vengano a mancare in tutto o in parte i presupposti che ne hanno consentito il rilascio;
• che l’Ente autorizzato individua i chirurghi ritenuti idonei ad espletare il trapianto di valvole cardiache, segmenti vasco-lari, cute, segmenti muscolo scheletrici crioconservati;
Vista l’istanza presentata dal direttore generale della Asst di Crema il 7 novembre 2016 (prot. n.1184 e protocollo di ingresso G1.2016.0035242 del 14 novembre 2016), al fine di ottenere l’au-torizzazione ad effettuare le attività di trapianto da cadavere a scopo terapeutico di segmenti vascolari;
Considerato che in base all’autocertificazione della Asst di Crema in merito al possesso dei requisiti generali e specifici pre-visti dal d.d.g. n. 5529/2003, agli atti istruttori e alla rispondenza dell’oggetto dell’istanza agli obiettivi di programmazione regio-nale, nulla osta al rilascio dell’autorizzazione richiesta;
Ritenuto, pertanto, di autorizzare la Asst di Crema, ad espletare le attività di trapianto da cadavere a scopo terapeutico di seg-menti vascolari;
Dato atto che I’autorizzazione ha validità di 4 anni a decorrere dalla data di approvazione del presente provvedimento;
Ritenuto di dare mandato al direttore generale della Asst di Crema di individuare i chirurghi ritenuti idonei ad espletare il tra-pianto di segmenti vascolari;
Viste:
• la legge regionale n. 33 del 30 dicembre 2009 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di Sanità» e in particolare il Titolo IV che, tra gli altri, riguarda norme relative ai prelievi e ai trapianti;
• la legge regionale n. 23 dell’11 agosto 2015 «Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009 n. 33 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità)»;
Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente provvedi-mento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della direzione generale welfare;
Valutate ed assunte come proprie le predette determinazioni;A voti unanimi espressi nelle forme di legge,
DELIBERA1. di autorizzare la Asst di Crema ad espletare le attività di tra-
pianto da cadavere a scopo terapeutico di segmenti vascolari;2. di dare atto che l’autorizzazione ha validità di 4 anni a de-
correre dalla data di approvazione del presente provvedimento;3. di dare mandato al direttore generale della Asst di Crema
di individuare i chirurghi ritenuti idonei ad espletare il trapianto di segmenti vascolari;
4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web del-la direzione generale welfare.
Il segretario: Giancarla Neva Sbrissa
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 5 –
D.g.r. 30 gennaio 2017 - n. X/6164Governo della domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art. 9 della legge n. 23/2015
LA GIUNTA REGIONALEVista la l.r. 11 agosto 2015, n. 23 di modifica della l.r. 30 dicem-
bre 2009 n. 33 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di sa-nità)», che all’art. 9 prevede:
• l’attivazione di modalità organizzative innovative di presa in carico della persona cronica e fragile, in grado di integrare le risposte ai bisogni, garantendo continuità nell’accesso alla rete dei servizi e appropriatezza delle prestazioni sani-tarie, sociosanitarie e sociali, assicurando anche l’integra-zione e il raccordo tra le diverse competenze professionali sanitarie, sociosanitarie e sociali coinvolte sia in ambito ospedaliero che territoriale;
• la necessità di attivare, anche con progressiva e graduale messa a regime, modalità innovative di presa in carico del-la persona, adottando un sistema di classificazione delle malattie croniche per categorie clinicamente significative e omogenee, cui corrisponda una modalità di remunera-zione omnicomprensiva delle prestazioni necessarie per la corretta gestione dell’assistito;
• l’attivazione di piani di cura e costruzioni di reti che integri-no prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali;
Viste:
• l’Intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2013, n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autono-me di Trento e di Bolzano concernente il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2014–2016 (Rep. N. 82/CSR del 10 luglio 2014);
• l’Intesa, ai sensi dell’art.1, comma 553, della legge 28 di-cembre 2015, n.208, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) (Rep. Atti n. 157/CSR del 7 settembre 2016), decreto il cui iter di approvazione è in corso di perfezionamento al momento dell’approvazione del presente documento;
Visti i seguenti atti di programmazione regionale:
• Programma Regionale di Sviluppo (PRS) - approvato con d.c.r. n. IX/56 del 28 settembre 2010;
• Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2010-2014- approva-to con d.c.r. n. IX/88 del 17 novembre 2010 la cui validità è stata prorogata dalla d.g.r. n. X/2989 del 23 dicembre 2014 fino all’approvazione di un nuovo Piano;
Richiamati i seguenti provvedimenti regionali:
• la d.g.r. n. X/4662 del 23 dicembre 2015, «Indirizzi regionali per la presa in carico della cronicità e della fragilità in Re-gione Lombardia 2016-2018» (di seguito «Piano Regionale della cronicità e fragilità»), che ha fra i suoi obiettivi quelli di:
− implementare percorsi di presa in carico, promuovendo in un’ottica di continuità ospedale territorio un’organiz-zazione in grado di definire percorsi strutturati e indivi-dualizzati in funzione del bisogno;
− sviluppare un’organizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari nei confronti del malato cronico in una logica orientata ai bisogni della persona cronica e della sua famiglia, per prevenire l’insorgenza della malattia, ritar-darne la progressione e ridurre la morbosità, la mortali-tà e la disabilità prematura, anche in una logica di rac-cordo con il sociale;
− individuare tipologie differenziate di risposta in funzione dei diversi bisogni di salute, prevedendo l’erogazione dei servizi in relazione alle effettive necessità assistenziali di specifiche categorie di pazienti, che tenga conto del livello di rischio, della complessità clinica;
− individuare strumenti di governance innovativi per la gestione della persona fragile, attraverso l’integrazione della rete dei servizi sanitari e sociosanitari, rafforzando il ruolo di programmazione territoriale delle ATS;
• la d.g.r. n. X/5513 del 2 agosto 2016 «Ulteriori determina-zioni in ordine alle linee guida regionali per l’adozione dei piani di organizzazione aziendale strategici delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS), delle Aziende Socio Sanitarie Terri-toriali (ASST), degli IRCCS di diritto pubblico della Regione Lombardia e di AREU» che rimarca il ruolo delle nuove ASST nella presa in carico omnicomprensiva della cronicità, con
riferimento specifico ai pazienti con contatti ripetuti interni/esterni all’ospedale «frequent user», attraverso un rinforzo dei processi orizzontali tra livelli di erogazione atti a garanti-re integrazione e continuità delle cure;
• la d.g.r. n. X/4191 del 16 ottobre 2015 ad oggetto «Ulteriori indicazioni relative alla sperimentazione dei presidi ospeda-lieri territoriali (POT)» con la quale, è stata approvata la me-todologia per la definizione delle Tariffe CReG nell’ambito della sperimentazione dei Presidi Ospedalieri Territoriali;
• la d.g.r. n. X/5954 del 5 dicembre 2016 «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2017» che declina tra gli obiettivi del 2017 prioritariamente:
− la stratificazione della domanda in 5 classi che, attra-verso l’introduzione di una tariffa di presa in carico per pazienti cronici e budget di cura per pazienti fragili, consenta anche di rivedere il sistema tariffario, non più basato in via esclusiva sul riconoscimento per le presta-zioni erogate, ma anche sulla tipologia di bisogni cui le prestazioni nel loro complesso rispondono;
− la riorganizzazione della filiera erogativa fra ospedale e territorio attraverso la presa in carico della persona, evi-tando la frammentazione dei processi;
• la d.g.r. n. X/6105 del 09 gennaio 2017 «Approvazione del documento «Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018» che approva un programma specifico alla prevenzione della cronicità (Programma 6) quale ambito di intervento strategico di promozione della salute e di prevenzione nel percorso di presa in carico;
Considerato che sul piano operativo occorrerà promuovere un’organizzazione focalizzata su una logica unitaria di supera-mento dei tradizionali confini ospedalieri limitati agli interven-ti in acuzie o in elezione, assicurando l’integrazione tra ambiti sanitari e sociosanitari mediante il coinvolgimento di molteplici discipline e figure professionali, e ciò al fine di garantire la presa in carico del paziente lungo l’intero percorso diagnostico-tera-peutico e assistenziale;
Ritenuto pertanto di riorganizzare la filiera erogativa fra ospe-dale e territorio attraverso la definizione di percorsi di presa in carico del paziente, evitando la frammentazione dei processi e la suddivisione dei servizi fra area ospedaliera e territoriale;
Dato atto che l’obiettivo di cui sopra deve essere raggiunto dagli attori coinvolti attraverso l’implementazione di modelli or-ganizzativi che consentano di assicurare:
• la presa in carico della persona nel suo complesso, anche attraverso la valutazione multidimensionale laddove ritenu-to necessaio;
• una lettura trasversale dell’organizzazione, rinforzando pro-cessi orizzontali tra diversi servizi, e livelli di erogazione atti a garantire alla persona la necessaria integrazione e conti-nuità di cura;
• la logistica dei flussi informativi, rendendo disponibili dati/informazioni a supporto della gestione dei percorsi di cura, lungo le varie fasi del processo erogativo, per garantire effi-cienza e appropriatezza;
Considerato che dalle ultime valutazioni epidemiologiche, basate sui consumi di servizi da parte dei soggetti cronici è emerso che le principali patologie possono essere raggruppate in 62 categorie, come da allegato parte integrante;
Stabilito che:
• con successivo provvedimento di Giunta regionale verran-no definiti i requisiti di idoneità alla presa in carico che do-vranno essere garantiti dai soggetti gestori;
• i soggetti sanitari e sociosanitari accreditati e/o a contrat-to, ivi compresi i MMG in forma associata, in possesso dei requisiti definiti dalla Giunta, potranno presentare entro il mese di maggio 2017 le proprie candidature a svolgere le attività di presa in carico alle ATS territorialmente compe-tenti a seguito di pubblicazione di specifici bandi;
• entro il mese di giugno 2017 le ATS sulla base delle can-didature pervenute stileranno l’elenco dei soggetti che anche con modalità aggregate siano idonei alla presa in carico del territorio di competenza;
Ritenuto opportuno in fase di prima applicazione, a partire dal mese di febbraio fino al mese di giugno 2017:
• avviare alcune attività del modello di presa in carico nelle ASST e/o nelle strutture sanitarie private accreditate, anche, laddove possibile, attraverso il coinvolgimento di realtà ope-ranti a livello territoriale quali MMG e unità d’offerta sanita-
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 6 – Bollettino Ufficiale
ria e sociosanitaria;
• individuare preferibilmente l’ambito di applicazione della attività del modello di presa in carico nelle 11 classi di pato-logie riportate nell’allegato n. 1, in relazione alle specificità territoriali, fermo restando che eventuali modalità organiz-zative di presa in carico già avviate con riferimento alle re-stanti classi di patologie, potranno proseguire assicurando l’efficacia del percorso per i pazienti e la sostenibilità del processo dal punto di vista organizzativo;
Valutato di estendere successivamente, da luglio a dicembre 2017 l’ambito di applicazione della sperimentazione alle ulte-riori patologie riportate nell’allegato n.1, coinvolgendo le ASST e i soggetti accreditati e/o a contratto per i quali l’ATS abbia riconosciuto l’idoneità al percorso di presa in carico a seguito di manifestazione d’interesse;
Dato atto che l’integrazione dei servizi e il coordinamento del-la presa in carico dovrà essere garantita mediante:
• la sottoscrizione del Patto di cura con il Gestore;
• la programmazione personalizzata del percorso di cura at-traverso un Piano Assistenziale Individuale (PAI);
• il reclutamento attivo della persona, presa in carico globale e follow-up proattivo attraverso funzioni di case manager e un Centro Servizi, anche per garantire il raccordo funzionale e informativo con i vari livelli di cura;
• la modalità di remunerazione a percorso di presa in carico, modulabile sui bisogni clinico-assistenziali;
Considerato che:
• Il Patto di cura è un atto formale, un accordo sottoscritto tra la persona e il gestore che consente di esprimere il con-senso alla partecipazione alla modalità di presa in carico presso il Gestore;
• il PAI è un documento di sintesi del programma annuale di diagnosi e cura, attraverso il quale il medico responsabile della presa in carico documenta la tipologia e cronologia degli interventi diagnostico-terapeutici necessari alla per-sona sulla base del quadro clinico. Il PAI è pubblicato sul Fascicolo Sanitario Elettronico «FSE»;
Considerato altresì, che il flusso PAI consente all’ATS di:1. verificare l’appropriatezza del programma di cura e la sua
congruenza con altri protocolli di riferimento rispetto alla domanda di salute;
2. monitorare la compliance della persona e il livello di ade-renza della persona al processo di cura e alla terapia;
3. valutare l’impatto su outcome di salute, costo e soddisfa-zione della persona;
Stabilito che l’iter procedurale della presa in carico della per-sona prevede i seguenti passaggi:
per l’ATS:1. l’ATS riceve la stratificazione della popolazione assistita
nell’ambito territoriale di competenza da parte di Regione Lombardia, che assegna ciascun soggetto ad una fascia a diverso livello di complessità e di domanda, in relazione ai bisogni individuati e verifica e controlla il livello di stratifi-cazione attribuito alla persona;
2. l’ATS valuta e seleziona i Gestori più adatti alla presa in cari-co dei singoli assistiti attraverso specifici bandi;
3. l’ATS fornisce informativa alla persona relativamente ad un numero di Gestori per la presa in carico per la successiva libera scelta da parte della persona;
4. l’ATS monitora, controlla e verifica i flussi di rendicontazione delle attività;
5. l’ATS è garante, coerentemente con gli indirizzi forniti dalla Giunta regionale, della predisposizione del Piano di Assi-stenza Individuale;
per il Gestore:1. il Gestore sottoscrive il Patto di cura, di durata annuale non
tacitamente rinnovato, con la persona e secondo gli indi-rizzi forniti dalla Regione predispone il Piano di Assistenza Individuale (PAI);
2. il Gestore, qualora diverso dal Medico di Medicina Genera-le, lo informa dell’avvenuta presa in carico del suo assistito e del relativo PAI consultabile in qualunque momento tra-mite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE); il Medico di Me-dicina Generale può eventualmente integrare le informa-zioni contenute nel PAI, provvedendo a darne informativa
al Gestore, ma non modificarlo essendo la responsabilità del PAI in capo al Gestore;
3. il gestore per garantire la libertà di scelta del cittadino ga-rantisce allo stesso un’ampia gamma di punti di offerta congruentemente con le attività previste dal Piano di Assi-stenza Individuale;
Ritenuto pertanto di approvare il documento, allegato parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, che defini-sce gli indirizzi per il governo della domanda nei percorsi di pre-sa in carico e individua i seguenti cinque livelli di stratificazione dei bisogni della persona:
• fragilità clinica e/o funzionale con bisogni prevalenti di tipo ospedaliero, residenziale, assistenziale a domicilio;
• cronicità polipatologica con prevalenti bisogni extra- ospe-dalieri, ad alta richiesta di accessi ambulatoriali integrati/frequent users e fragilità sociosanitarie di grado moderato;
• cronicità in fase iniziale prevalentemente monopatologica e fragilità sociosanitarie in fase iniziale a richiesta medio-bassa di accessi ambulatoriali integrati e/o domiciliari /frequent users;
• soggetti non cronici che usano i servizi in modo sporadico (prime visite);
• soggetti che non usano i servizi, ma sono comunque po-tenziali utenti sporadici;
Stabilito che le sperimentazioni CReG attualmente in at-to proseguiranno per il 2017, così come previsto nella d.g.r. n. X/5954 del 5 dicembre 2016, e che nel 2018 la tariffa sarà ade-guata al modello di presa in carico approvato con il presente provvedimento;
Valutato di mantenere inalterati i flussi di rendicontazione per il percorso di presa in carico già vigenti;
Dato atto che con successivi provvedimenti saranno:
• stabiliti i requisiti per l’idoneità dei gestori alla presa in ca-rico;
• definiti con riferimento al Centro Servizi, i requisiti iniziali, le caratteristiche e la dotazione tecnologica ed organizzativa;
• fornite le indicazioni per la valutazione dei dati sperimentali nel corso del 2017 attraverso la predisposizione di indicatori di processo e di esito;
• predisposti i modelli del Patto di cura e del Piano Assisten-ziale Individuale (PAI) attraverso apposito facsimile;
• definite le modalità per la formazione di tutti gli attori coin-volti in ordine alle modalità di presa in carico;
• istituito il gruppo di lavoro tecnico presso la direzione ge-nerale welfare, coordinato dalla direzione generale welfare, con la partecipazione della direzione generale reddito di autonomia e inclusione sociale e delle ATS, per verificare le varie fasi di attuazione del modello al quale parteciperan-no rappresentanze dei MMG, delle Associazioni degli enti erogatori accreditati privati e delle ASST;
Richiamata infine la necessità di provvedere, con successi-vo provvedimento, alla destinazione delle risorse che la d.g.r. n. X/5954 del 5 dicembre 2016 «Determinazioni in ordine alla ge-stione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2017» ha stabilito con riferimento alla «Macroarea delle attività della presa in ca-rico», per un importo fino a 175,80 ml/Euro, così come declinato al punto 8 del paragrafo 2.3.3 (Finanziamento della gestione sanitaria e socio-sanitaria);
Vagliate e fatte proprie le predette considerazioni;A voti unanimi espressi nelle forme di legge,
DELIBERA1. di approvare il documento, allegato, parte integrante e
sostanziale al presente provvedimento, che definisce gli indirizzi per il governo della domanda nei percorsi di presa in carico, garantisce la libertà di scelta del paziente e individua i seguenti cinque livelli di stratificazione dei bisogni della persona:
• fragilità clinica e/o funzionale con bisogni prevalenti di tipo ospedaliero, residenziale, assistenziale a domicilio;
• cronicità polipatologica con prevalenti bisogni extra- ospe-dalieri, ad alta richiesta di accessi ambulatoriali integrati/frequent users e fragilità sociosanitarie di grado moderato;
• cronicità in fase iniziale prevalentemente monopatologica e fragilità sociosanitarie in fase iniziale a richiesta medio-bassa di accessi ambulatoriali integrati e/o domiciliari /frequent users;
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
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• soggetti non cronici che usano i servizi in modo sporadico (prime visite);
• soggetti che non usano i servizi, ma sono comunque po-tenziali utenti sporadici;
2. di approvare altresì gli allegati, parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento, che rappresentano le tariffe di presa in carico (allegato 1), gli algoritmi per la classificazione dei pazienti (allegato 2) e la rappresentazione sintetica dei con-sumi attesi per le 62 patologie (allegato 3);
3. di stabilire che:
• con successivo provvedimento di Giunta regionale verran-no definiti i requisiti di idoneità alla presa in carico che do-vranno essere garantiti dai soggetti gestori;
• i soggetti sanitari e sociosanitari accreditati e/o a contrat-to, ivi compresi i MMG in forma associata, in possesso dei requisiti definiti dalla Giunta, potranno presentare entro il mese di maggio 2017 le proprie candidature a svolgere le attività di presa in carico alle ATS territorialmente compe-tenti a seguito di pubblicazione di specifici bandi;
• entro il mese di giugno 2017 le ATS sulla base delle can-didature pervenute stileranno l’elenco dei soggetti idonei alla presa in carico del territorio di competenza;
4. di dare atto che in fase di prima applicazione, a partire dal mese di febbraio fino al mese di giugno 2017:
• verranno avviate alcune attività del modello di presa in ca-rico nelle ASST e/o nelle strutture private e accreditate an-che attraverso il coinvolgimento di realtà operanti a livello territoriale quali MMG e unità d’offerta sanitaria e sociosa-nitaria;
• verrà individuato preferibilmente l’ambito di applicazione della attività di presa in carico nelle 11 classi di patologie riportate nell’allegato n.1, in relazione alle specificità del ter-ritorio, fermo restando che eventuali modalità organizzative di presa in carico già avviate con riferimento alle restanti classi di patologie, potranno proseguire assicurando l’effi-cacia del percorso per i pazienti e la sostenibilità del pro-cesso dal punto di vista organizzativo;
5. di estendere successivamente, da luglio a dicembre 2017 l’ambito di applicazione della sperimentazione alle ulteriori pa-tologie riportate nell’allegato n.1, coinvolgendo tutte le ASST e i soggetti accreditati e a contratto per i quali l’ATS abbia rico-nosciuto l’idoneità al percorso di presa in carico a seguito di manifestazione d’interesse;
6. di dare atto che l’integrazione dei servizi e il coordinamento della presa in carico, dovrà essere garantita mediante:
• la sottoscrizione del Patto di cura con il Gestore;
• la programmazione personalizzata del percorso di cura at-traverso un Piano Assistenziale Individuale (PAI);
• il reclutamento attivo della persona, presa in carico globale e follow-up proattivo attraverso funzioni di case manager e un Centro Servizi, anche per garantire il raccordo funzionale e informativo con i vari livelli di cura;
• la modalità di remunerazione a percorso di presa in carico, modulabile sui bisogni clinico-assistenziali;
7. di stabilire che l’iter procedurale della presa in carico della persona prevede i seguenti passaggi:
per l’ATS:1. l’ATS riceve la stratificazione della popolazione assistita
nell’ambito territoriale di competenza da parte di Regione Lombardia, che assegna ciascun soggetto ad una fascia a diverso livello di complessità e di domanda, in relazione ai bisogni individuati e verifica e controlla il livello di stratifi-cazione attribuito alla persona;
2. l’ATS valuta e seleziona i Gestori più adatti alla presa in cari-co dei singoli assistiti attraverso specifici bandi;
3. l’ATS fornisce informativa alla persona relativamente ad un numero di Gestori per la presa in carico per la successiva libera scelta da parte della persona;
4. l’ATS monitora, controlla e verifica i flussi di rendicontazione delle attività;
5. l’ATS è garante, coerentemente con gli indirizzi forniti dalla Giunta regionale, della predisposizione del Piano di Assi-stenza Individuale;
per il Gestore:1. il Gestore sottoscrive il Patto di cura, di durata annuale non
tacitamente rinnovato, con la persona e secondo gli indi-
rizzi forniti dalla Regione predispone il Piano di Assistenza Individuale (PAI);
2. il Gestore qualora diverso dal Medico di Medicina Gene-rale (MMG) lo informa dell’avvenuta presa in carico del suo assistito e del relativo PAI consultabile in qualunque momento tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE); il Medico di Medicina Generale può eventualmente integra-re il PAI, provvedendo a darne informativa al Gestore, ma non modificarlo essendo la responsabilità del PAI in capo al Gestore;
3. il Gestore per garantire la libertà di scelta del cittadino ga-rantisce allo stesso un’ampia gamma di punti di offerta congruentemente con le attività previste dal Piano di Assi-stenza Individuale;
8. di dare atto che le sperimentazioni CReG attualmente in atto, proseguiranno per il 2017 così come previsto nella d.g.r. n. X/5954 del 5 dicembre 2016, e che nel 2018 la tariffa sarà ade-guata al modello di presa in carico approvato con il presente provvedimento;
9. di stabilire che i flussi di rendicontazione rimarranno inalte-rati per il percorso di presa in carico;
10. di dare atto che con successivi provvedimenti saranno:
• stabiliti i requisiti per l’idoneità dei gestori alla presa in ca-rico;
• definiti con riferimento al Centro Servizi, i requisiti iniziali, le caratteristiche e la dotazione tecnologica ed organizzativa;
• fornite le indicazioni per la valutazione dei dati sperimentali nel corso del 2017 attraverso la predisposizione di indicatori di processo e di esito;
• predisposti i modelli del Patto di cura e del Piano Assisten-ziale Individuale (PAI) attraverso apposito facsimile;
• definite le modalità per la formazione di tutti gli attori coin-volti in ordine alle modalità di presa in carico;
• istituito il gruppo di lavoro tecnico presso la Direzione Ge-nerale Welfare, coordinato dalla direzione generale welfare, con la partecipazione della direzione generale reddito di autonomia e inclusione sociale e delle ATS per verificare le varie fasi di attuazione del modello al quale parteciperan-no rappresentanze dei MMG, delle Associazioni degli enti erogatori accreditati e delle ASST;
11. di dare altresì atto che, con successivo provvedimento, si provvederà alla destinazione delle risorse che la d.g.r. n. X/5954 del 5 dicembre 2016 «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2017» ha stabilito con riferi-mento alla «Macroarea delle attività della presa in carico», per un importo fino a 175,80 ml/Euro, così come declinato al punto 8 del paragrafo 2.3.3 (Finanziamento della gestione sanitaria e socio-sanitaria);
12. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito web della dg welfare.
Il segretario: Fabrizio De Vecchi
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Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 8 – Bollettino Ufficiale
PRESA IN CARICO E CRONICITÀ
I bisogni della persona e la domanda di salute
Sommario
PRESA IN CARICO E CRONICITÀ
I bisogni della persona e la domanda di salute
DAL GOVERNO DELL’OFFERTA AL GOVERNO DELLA DOMANDA
IL NUOVO MODELLO GESTIONALE DI PRESA IN CARICO LOMBARDO
Ruoli e funzioni dei principali attori del Modello
STRATIFICAZIONE DELLA DOMANDA e CLASSIFICAZIONE DEI PAZIENTI
IL PROCESSO DI PRESA IN CARICO
GLI STRUMENTI DEL MODELLO
IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO
Calcolo della Tariffa
ALLEGATO
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 9 –
PRESA IN CARICO E CRONICITÀ
I bisogni della persona e la domanda di salute
Uno dei principali limiti ravvisati nell’attuale sistema risiede nella frammentazione della rete d’offerta che
talvolta si mostra poco adeguata a rispondere alla domanda di salute (complessa) che le persone
esprimono. L’occasione fornita dalla L.R. n. 23/2015 di ridefinire la rete d’offerta impone, quindi, un
ripensamento radicale del sistema nella prospettiva della personalizzazione delle risposte e della
differenziazione territoriale. In quest’ottica la nuova articolazione aziendale deve saper agire secondo il
paradigma per cui territori diversi esprimono domande diverse, così come alla specificità di un bisogno o di
categorie di bisogno, deve corrispondere una risposta differenziata, anche in termini di intensità nel lavoro
di presa in carico.
Occorre ripensare l’articolazione della rete dei servizi a partire dal bisogno della persona ed individuare
quindi modelli di cura e presa in carico fondati sull’appropriatezza rispetto alla domanda. Deve essere,
pertanto, superata la logica “verticale” delle cure, intese come una sommatoria di singoli atti diagnostici,
terapeutici ed assistenziali a cui corrisponde un numero uguale di responsabilità, in funzione dell’attuazione
di un modello in cui la presa in carico si basa sulla capacità di mettersi a “fianco” del paziente,
accompagnandolo ed indirizzandolo, in una logica di unica responsabilità di presa in carico rispetto ad una
molteplicità di attività e servizi.
Si tratta di un processo di cura che prendendo avvio dall’elaborazione della mole di dati, sanitari e non, in
possesso di Regione Lombardia, progressivamente strutturati nel Fascicolo Sanitario Elettronico,
(opportunamente integrato con tutti i dati relativi ai LEA erogati per il soggetto e arricchito con informazioni
codificate in modo univoco e quindi facilmente elaborabili e confrontabili), assicura la piena accessibilità (e
certificazione) alla storia clinica e alla diagnostica effettuata.
Infatti, articolare la rete sulla base dei bisogni di salute dei cittadini e sulla diversa intensità del livello di cura
e di accompagnamento, significa strutturare risposte che siano costantemente guidate dalle informazioni
sullo stato della persone durante tutto il percorso di presa in carico.
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 10 – Bollettino Ufficiale
DAL GOVERNO DELL’OFFERTA AL GOVERNO DELLA DOMANDA
In tutti i sistemi sanitari avanzati l’incremento delle tecnologie e delle conoscenze mediche ha comportato
una logica di sviluppo fortemente orientata alla specializzazione dell’offerta che, anche in Regione
Lombardia, ha visto la crescita di numerose eccellenze nel sistema sociosanitario; tale sviluppo ha
parallelamente determinato la necessità di interventi di regolamentazione dell’offerta ospedaliera e
territoriale, in linea con quanto avviene a livello nazionale.
L’elemento fortemente innovativo introdotto dalla L.R. 23/2015 e che trova corrispondenza nei nuovi
assetti di sistema (ASST e ATS), riguarda la volontà del legislatore di operare un cambio di paradigma,
evolvendo da un sistema orientato all’offerta verso un sistema proattivo, orientato alla presa in carico di
fasce diverse di utenza in relazione ai rispettivi bisogni di cura e assistenza e finalizzato a migliorare
l’accessibilità ai servizi e assicurare la gestione integrata dell’intero percorso del paziente.
La Giunta Regionale ha già adottato una serie di atti per avviare l’attuazione della nuova modalità di presa
in carico: gli “Indirizzi regionali per la presa in carico della cronicità e della fragilità in Regione Lombardia”
(DGR n. X/4662/2015) piuttosto che le “Linee guida per l’adozione dei POAS” (DGR n. X/5113/2016).
Gli obiettivi strategici risultano confermati così come quanto già avviato nelle diverse sperimentazioni del
CReG. Con questo documento si vogliono offrire indicazioni di tipo più operativo alle diverse categorie di
soggetti coinvolti, analizzando il processo di presa in carico soprattutto dal punto di vista della
rappresentazione della domanda, a partire dall’ individuazione:
della popolazione target
dei criteri e delle procedure della stratificazione
del nuovo percorso di cura
Quello che si sta sviluppando in Lombardia è un nuovo modello di governance che, intende superare
l’attuale frammentazione dei servizi per realizzare un’effettiva integrazione del percorso del paziente aldilà
dei classici strumenti di razionalizzazione dell’offerta. In quest’ottica la risposta assistenziale non deve
essere centrata solo sulla malattia (e quindi sulle necessarie specializzazioni d’offerta), ma va programmata
in funzione della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in
base ai bisogni individuali e al contesto familiare e sociale.
Non sarà quindi sufficiente regolamentare i servizi attraverso le procedure già acquisite di accreditamento
istituzionale e i tradizionali strumenti di programmazione, negoziazione e controllo, ma vanno previste
modalità aggiuntive di regolamentazione finalizzate anche a validare i soggetti idonei a gestire la presa in
carico.
La conoscenza approfondita delle attitudini di consumo (di prestazioni sanitarie e sociosanitarie) tipiche
delle varie fasce di utenza, ci consente di focalizzare l’attenzione non esclusivamente sull’ «appropriatezza»
delle prestazioni erogate rispetto a standard di riferimento evidence‐based (PDTA), ma di valutare anche se
un Piano Assistenziale Individuale (PAI) è sufficientemente personalizzato e «adeguato» rispetto ai bisogni
individuali.
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
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IL NUOVO MODELLO GESTIONALE DI PRESA IN CARICO LOMBARDO
Il nuovo modello di gestione individua il ‘gestore’ responsabile della presa in carico, oltre a nuove modalità
di remunerazione dell’intero percorso alternative alla tradizionale remunerazione a prestazione. Dopo una
prima fase di sperimentazione dei nuovi percorsi, il modello di presa in carico è, infatti, destinato ad
evolvere secondo un approccio bottom‐up, che valorizza i modelli predittivi, correlando le variabili già
utilizzate (cronicità principale e numero di co‐morbilità) con altri dati (quali ad esempio l’età anagrafica,
l’indice di fragilità, le condizioni economico sociali, etc).
L’evoluzione del sistema verso modelli predittivi dei bisogni consentirà di addivenire ad una definizione dei
PAI sempre più corrispondente alla domanda di salute della persona.
Per articolare la rete dei servizi in funzione dei bisogni di salute di specifiche tipologie di pazienti, la Regione
implementerà modelli gestionali diversificati di cura e di accompagnamento della cronicità, accomunati da
un’ottica di sviluppo di “sanità d’iniziativa”, con interventi adeguati e differenziati in rapporto a livelli
differenziati di domanda e bisogni.
Il nuovo modello di cura conferma e fa evolvere alcuni dei principi già presenti nella realtà lombarda. Si
pensi, ad esempio, al ruolo di regia, verifica e controllo della ATS, piuttosto che alla libertà di scelta che il
cittadino esercita con l’individuazione del soggetto Gestore da cui farsi prendere in cura (sistema che
permette di garantire anche la parità pubblico ‐ privato).
Fortemente innovativo risulta inoltre il principio di Responsabilizzazione clinica ed economica del Gestore e
del paziente (empowerment), introdotto attraverso la sottoscrizione di un Patto di Cura per l’attuazione di
un PAI (Piano Assistenziale Individuale). Solo il cittadino, infatti, può dare l’avvio o concludere il percorso di
presa in carico, eventualmente facendo richiesta motivata all’ATS per la sostituzione del proprio Gestore.
E’ da tener presente che questa nuova modalità di gestione non elimina la modalità tradizionale di
prescrizione ed erogazione delle prestazioni, ma vi si affianca, andando gradualmente a farsi carico solo di
alcune fasce di popolazione (tendenzialmente i livelli 1, 2 e 3 come di seguito illustrato).
Infatti i modelli gestionali che si stanno introducendo per la presa in carico di una persona richiedono che la
stessa si trovi in una condizione morbosa e/o di disabilità e fragilità irreversibile, lento decorso, senza
possibilità di risoluzione (né di guarigione, né di morte a breve scadenza) e riguardano, pertanto, condizioni
permanenti e persistenti nel tempo e non problematiche transitorie della persona e della famiglia.
La presa in carico, quindi, si rivolge a persone in condizioni di tipo duraturo ed irreversibili, di prevalente
natura sanitaria o socio sanitaria. Le patologie che saranno progressivamente oggetto di presa in carico
sono 62 e rappresentano tutte patologie che sono emerse come principali dalle ultime valutazioni
epidemiologiche. In fase di prima applicazione, al fine di coniugare la garanzia di efficacia per i pazienti e la
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sostenibilità del processo dal punto di vista organizzativo, il modello di presa in carico si rivolgerà alle
seguenti 11 principali cronicità che riguardano oggi circa 2 milioni di cittadini: Insufficienza
respiratoria/ossigenoterapia, scompenso cardiaco, diabete tipo I e tipo II, cardiopatia ischemica, BPCO,
renale cronica. Inoltre, in una fase successiva si rivolgerà a quelle situazioni che richiedono cure prolungate
e persistenti e supporti prevalentemente di tipo socio sanitario (es. ADI, centri diurni, attività ambulatoriali
e/o semiresidenziali, cure intermedie) quali anziani fragili con diagnosi di demenza, soggetti in età evolutiva
con sindrome di autismo o infine soggetti tossicodipendenti con doppia diagnosi.
Non sono in questa prima fase inclusi nel modello di presa in carico le attività di tipo sociosanitario:
residenziale persistente (RSA, RSD, comunità per tossicodipendenti).
Per quanto riguarda le patologie neurodegenerative più frequenti (SLA, SMA, SM, distrofie muscolari ...) gli
attuali algoritmi di classificazione verranno aggiornati in modo da avere una stratificazione della
complessità e dei bisogni correlati più adeguata ad un percorso efficace di presa in carico.
Ruoli e funzioni dei principali attori del Modello
Il ruolo della Direzione Generale Welfare
Definisce, con specifici atti, tempi e modalità di sviluppo ed attuazione del modello gestionale
Opera la stratificazione della popolazione che poi rassegna alle diverse ATS competenti e ne cura i
relativi aggiornamenti
Definisce i requisiti specifici per la presa in carico ed i criteri per l’idoneità dei gestori alla presa in
carico
Coordina la predisposizione degli strumenti (patto di cura, PAI, piattaforma operativa per la
condivisione delle informazioni, etc...)
Definisce la Tariffa per la presa in carico
Il ruolo dell’ATS
Ha il ruolo centrale di regia sull’attuazione del modello nell’ambito territoriale di competenza
Verifica la stratificazione e la classificazione della popolazione in relazione ai bisogni individuati, e
aggiorna le eventuali riclassificazioni sulla base delle segnalazioni da parte del Gestore;
Valuta e seleziona i Gestori in relazione ai vari ambiti, sulla base degli ulteriori requisiti definiti dalla
Giunta per il riconoscimento dell’idoneità alla presa in carico;
Cura l’informativa ai pazienti e il raccordo con i MMG;
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Monitora e controlla l’attività del Gestore, e degli enti coinvolti nella presa in carico anche in
termini di appropriatezza;
Verifica i flussi di rendicontazione anche ai fini della remunerazione delle attività;
Istituisce un’apposita Commissione che ha tra i propri compiti la verifica delle procedure
implementate, la gestione di eventuali contenziosi o di motivate sostituzioni del Gestore, le
richieste di aggravamento delle patologie ecc...
Il ruolo dei soggetti Gestori
I soggetti responsabili della presa in carico dovranno essere accreditati e/o a contratto e garantire, con
intensità ed accentuazioni differenziate a seconda dei diversi livelli di stratificazione della domanda, le
seguenti principali funzioni:
Sottoscrizione del patto di cura con il paziente e qualora emergano incoerenze propone una
rivalutazione della classificazione proposta;
Definizione del piano di assistenza individuale (PAI) comprensivo di tutte le prescrizioni necessarie
al percorso;
Coordinamento e attivazione integrata dei nodi della rete erogativa dei servizi sanitari, sociosanitari
in relazione ai bisogni individuali rilevati, prevedendo anche il raccordo con i servizi sociali;
Erogazione di prestazioni sanitarie e sociosanitarie afferenti ai diversi livelli essenziali di assistenza,
direttamente o tramite partner di rete accreditati e/o a contratto;
Monitoraggio dell’aderenza del paziente al percorso programmato;
Garanzia della relazione proattiva con il paziente, anche attraverso la prenotazione delle
prestazioni, il coordinamento dei diversi partner di rete al fine di rispettare la programmazione
delle prestazioni/servizi previste nel Piano di Assistenza;
Garanzia di servizi volti ad assicurare l’accesso alla medicina diffusa, quali ad esempio la
telemedicina;
Case management in raccordo con le professioni sanitarie, in termini di responsabilità clinica e di
accompagnamento del paziente in relazione alla complessità clinica e ai bisogni assistenziali e
relativa classe di appartenenza;
Il Gestore per garantire la libertà di scelta del cittadino assicura allo stesso un’ampia gamma di
punti di offerta congruentemente con le attività previste dal Piano di assistenza individuale.
Il ruolo del MMG
Mantiene il ruolo di riferimento del paziente, assicurando le funzioni previste dalla convenzione
nazionale;
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– 14 – Bollettino Ufficiale
Può essere il gestore diretto della presa in carico (il terzo livello, ferma restando la libertà di scelta
del cittadino, è riservato in via preferenziale ai MMG in forma associata che possono anche
candidarsi per gli altri livelli come evidenziato nella tabella di seguito riportata);
Può avere un ruolo di raccordo con gli altri soggetti titolari della presa in carico del paziente
(prevalentemente per i livelli 1 e 2) prendendo atto, condividendo e integrando le informazioni
presenti nel PAI, potendo beneficiare, in quest’ultimo caso, di un eventuale remunerazione in
accordo con i singoli gestori. Nel caso la persona necessiti di ulteriori prescrizioni non ricomprese
nel PAI, queste dovranno essere condivise tra il MMG, e il Gestore.
Il ruolo del paziente
Il paziente, sceglie il Gestore del suo percorso di cura, col quale sottoscrive un Patto di Cura che
viene confermato o disdetto annualmente e si responsabilizza all’attuazione del PAI.
Si ribadisce, infine, che i soggetti Gestori della presa in carico dovranno essere selezionati dalle ATS sulla
base di specifici requisiti di idoneità stabiliti dalla Giunta Regionale che dovranno essere adeguati al livello
di domanda e alla natura prevalente del bisogno sanitario e/o sociosanitario per il quale ci si candida a
garantire la presa in cura. Gli Enti gestori nel percorso di presa in carico devono essere in grado di
assicurare l’intera filiera di servizi di cui il cittadino necessita, sia in ordine a bisogni sanitari che
sociosanitari, prevedendo anche il raccordo con i servizi sociali e con il mondo dell’Associazionismo e del
Volontariato anche attraverso accordi convenzionali.
In coerenza con il modello delineato dalla L.R. 23/2015, i soggetti accreditati e/o a contratto che potranno
candidarsi per il ruolo di Gestore della presa in carico, saranno diversificati in funzione del livello di
complessità e della prevalenza della tipologia del bisogno: se prioritariamente di natura “sanitaria” o
“sociosanitaria”. In particolare, ASST ed ospedali privati potranno di norma candidarsi alla presa in carico di
complessità di livello 1 e 2, purché in possesso dei requisiti di idoneità che dovranno essere definiti. Anche
gestori sociosanitari potranno di norma prendersi carico di complessità di livello 1 e 2 rispettivamente per
anziani fragili, demenze e persone con disabilità. La Medicina generale è prevalentemente candidabile per
la presa in carico del livello 3.
In particolare i soggetti gestori devono garantire in proprio una significativa quota dei servizi necessari
senza incremento di offerta accreditata e a contratto con il Servizio Sanitario Regionale.
Per meglio chiarire la dinamica del percorso di presa in carico, si riportano le seguenti esemplificazioni:
1) Persona non affetta da particolari patologie e classificata in livello 4 e 5: a seguito di un improvviso
picco ipertensivo viene ricoverata in Ospedale per emorragia cerebrale. Da questo evento si genera
un cambio di livello ed ha avvio la presa in carico da parte del gestore “scelto”. Questi ha il compito
di definire e stendere il PAI, prevedendo, oltre al primo percorso di riabilitazione intensiva in
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ambito ospedaliero, l’attivazione, all’atto della dimissione al domicilio, di un diverso setting
assistenziale, finalizzato a garantire la continuità delle cure, verosimilmente assicurate da un
gestore sociosanitario, attraverso interventi multipli di tipo
riabilitativo/neuroriabilitativo/educativo.
2) Persona anziana con diagnosi di demenza in stadio iniziale, classificabile al livello 3, in carico al
MMG e con un costante care giving assicurato dalla famiglia. A seguito di una caduta accidentale,
viene ricoverata in ospedale per la ricomposizione della frattura del femore. Durante la degenza la
sintomatologia legata alla demenza si aggrava e la persona, al momento della dimissione, presenta
un quadro di evidente peggioramento complessivo con accentuati disturbi della sfera cognitivo
comportamentale che ne rendono problematico il rientro al domicilio. Il gestore sanitario concorda
con la famiglia l’opportunità di un ricovero di Cure intermedie, finalizzato ad una stabilizzazione
delle condizioni cliniche generali, al termine del quale, potrebbe rendersi necessaria l’attivazione di
ulteriori servizi, in ambito sociosanitario, quali la RSA aperta e/o la frequenza part time presso un
CDI.
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STRATIFICAZIONE DELLA DOMANDA e CLASSIFICAZIONE DEI PAZIENTI
Metodologia
Il modello di gestione della cronicità adottato si basa sull’ipotesi che la risposta a differenti livelli di
domanda, e quindi fabbisogni, sia da ricercare in diversi set assistenziali.
La creazione di cluster omogenei di domanda è stata realizzata utilizzando due assi dimensionali, relativi il
primo alla patologia cronica prevalente (codice CReG), il secondo alla presenza o meno, ovvero alla
quantità, di comorbilità, ovvero di condizioni di fragilità di tipo sociosanitario associate a patologie
croniche.
Inoltre, come riportato nel paragrafo di illustrazione delle tariffe, oltre alle patologie croniche già oggetto di
codifica CReG, saranno introdotte nel sistema di tariffazione alcune specifiche condizioni di fragilità
sociosanitaria, in particolare riconducibili all’area degli anziani non autosufficienti, delle demenze, delle
disabilità, dell’autismo: quest’ultime saranno integrate successivamente con i dati di chiusura del 2016.
Per ciascun cluster si sono elaborate le componenti dei consumi storici per i diversi ambiti ambulatoriale,
ospedaliero e farmaceutico, da poter utilizzare quali mattoni elementari della tariffa di presa in carico.
Alle componenti di spesa di natura sanitaria, successivamente si aggiungeranno le principali
prestazioni/servizi di tipo sociosanitarie (ad esempio ADI, Cure intermedie, CDI, CDD ecc.).
Classificazione dei malati cronici
La classificazione e l’identificazione dei malati cronici è effettuata utilizzando gli algoritmi della Banca Dati
Assistito (BDA) modificati secondo le modalità riportate nell’allegato 1) del DDG N.3061 del 17/4/2015.
Ai fini della valutazione della presenza di eventuali condizioni di fragilità sociosanitaria, si fa riferimento agli
strumenti già in uso.
Stratificazione e livelli di complessità
A partire dal modello di classificazione CReG, i soggetti vengono raggruppati sulla base dei seguenti
elementi:
la patologia principale;
la presenza di eventuali elementi di fragilità sociosanitaria;
il livello di complessità, definito in base al numero delle comorbilità o alla presenza di particolari
condizioni di fragilità.
Bollettino Ufficiale
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Quest’ultimo, in particolare, suddivide i soggetti, a parità di patologia principale, in base a tre livelli di
complessità decrescente nel seguente modo:
Livello 1: soggetti ad elevata fragilità clinica in cui sono presenti oltre la patologia principale almeno tre
comorbilità (quattro o più patologie complessive) ovvero una fragilità clinica più lieve associata ad una
condizione di particolare fragilità.
Livello 2: soggetti con cronicità polipatologica in cui è presente la patologia principale e una o due
comorbilità (due o tre patologie complessive) o in cui è presente una condizione di fragilità
sociosanitaria non aggravata da un quadro polipatologico.
Livello 3: soggetti con una cronicità in fase iniziale, presenza della sola patologia principale.
Tale classificazione coincide con quanto emerso dalla sperimentazione CReG, nella quale si è rilevato che
degli oltre 200.000 soggetti presi in carico il 90% degli arruolati è rappresentato da cronici mono‐ o bi‐
patologici.
Per la presa in carico dei soggetti appartenenti ai tre livelli di complessità si definisce un modello di
remunerazione in cui la “tariffa modulabile” viene composta in base al bisogno specifico del singolo
soggetto (ad esempio per un bisogno ambulatoriale e ospedaliero la tariffa sarà composta dalla somma
delle due componenti), ossia:
Livello 1: prevalenti bisogni di tipo ospedaliero, residenziale, assistenziale a domicilio (integrazione
dei percorsi ospedale / domicilio / riabilitazione / sociosanitario);
Livello 2: prevalenti bisogni extra‐ospedalieri ad alta richiesta di accessi ambulatoriali integrati e
semiresidenziali (coordinamento e promozione del percorso di terapia, prevalentemente
farmacologica e gestione proattiva del follow‐up);
Livello 3: bisogni medio bassi di accessi ambulatoriali integrati (percorsi ambulatoriali riservati / di
favore, controllo e promozione dell'aderenza terapeutica).
In sintesi i cittadini lombardi possono essere classificati, in base alla loro domanda di salute, su cinque
livelli di stratificazione. La stratificazione della domanda consente anche di ripensare in senso proattivo
il sistema regionale della prevenzione, al fine di anticipare la domanda di salute con idonee azioni
personalizzate da rivolgersi a quella fascia di persone che oggi sono qualificabili come “non
consumatori” ovvero “consumatori occasionali”. Sotto questo profilo la sanità digitale, sulla base delle
informazioni raccolte e delle conseguenti correlazioni, offre una pluralità di soluzioni che consentono di
agire tempestivamente per promuovere la salute, prevenire le malattie e incoraggiare ambienti
favorevoli a stili di vita sani, tenendo conto del principio comunitario “la salute in tutte le politiche”.
L’attivazione di percorsi preventivi personalizzati, sulla base della segmentazione della domanda,
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 18 – Bollettino Ufficiale
permette altresì di monitorare gli interventi in tempo reale ed individuare in anticipo le anomalie per
porre in essere le conseguenti azioni correttive.
Tabella 1. Domanda, bisogni e pertinenza prevalente
N° Pazienti/ Utenti
DOMANDA BISOGNI PERTINENZA PREVALENTE
Livello 1 150.000
Fragilità clinica e/o funzionale con bisogni prevalenti di tipo ospedaliero, residenziale, assistenziale a domicilio
Integrazione dei percorsi ospedale/domicilio/ riabilitazione/ sociosanitario
Struttura di erogazione Strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private accreditate
Livello 2 1.300.000
Cronicità poli‐patologica con prevalenti bisogni extra‐ospedalieri, ad alta richiesta di accessi ambulatoriali integrati/ frequent users e fragilità sociosanitarie di grado moderato
Coordinamento e promozione del percorso di terapia (prevalentemente farmacologica e di supporto psicologico ‐ educativo) e gestione proattiva del follow‐up (più visite ed esami all'anno)
Struttura di erogazione e MMG Strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private accreditate MMG in associazione
Livello 3 1.900.000
Cronicità in fase iniziale, prevalentemente mono‐patologica e fragilità sociosanitarie in fase iniziale, a richiesta medio‐ bassa di accessi ambulatoriali integrati e/o domiciliari / frequent users
Garanzia di percorsi ambulatoriali riservati/di favore e controllo e promozione dell'aderenza terapeutica
Territorio (MMG proattivo)
Livello 4 3.000.000
Soggetti ‘non cronici’ che usano i servizi in modo sporadico (prime visite/accessi ambulatoriali veri)
Accessibilità a tutte le Agende ambulatoriali disponibili sul territorio
Territorio (MMG)
Livello 5 3.500.000
Soggetti che non usano i servizi, ma sono comunque potenziali utenti sporadici
Sono solo ‘potenziali utenti’
Territorio (MMG)
Bollettino Ufficiale
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Rientrano nel Livello 1 varie condizioni morbose di complessità tale da richiedere cure ospedaliere
o residenziali (in emergenza‐urgenza o in reparti ad alta intensità di cura o di alta specializzazione),
una lunga fase riabilitativa e un follow‐up territoriale nei casi in cui si risolva la fase acuta, con
necessità di interventi di tipo sociosanitario o, nei casi terminali, di cure palliative domiciliari e
hospice. Si tratta di pazienti fragili, non autosufficienti con bisogni che richiedono forte integrazione
dei percorsi tra area sanitaria e sociosanitaria. Per quanto riguarda la domanda sociosanitaria,
rientrano ad esempio in questa fascia: es. anziani in condizioni di dipendenza, pazienti affetti da
demenza severa e pazienti con grave disabilità, minori affetti da autismo, malati psichiatrici
complessi. Si tratta in tutti i casi di condizioni con importanti necessità assistenziali e bisogni di
presa in carico globale estesa anche alla famiglia.
Rientrano nel Livello 2 pazienti poli‐patologici, con malattie croniche già complicate o con più
condizioni morbose concomitanti che richiedono l’intervento frequente dello specialista
ambulatoriale per il follow‐up e la stabilizzazione di malattia. La gestione di questi pazienti richiede
il raccordo continuo tra più professionisti del livello specialistico e territoriale, per il coordinamento
delle terapie e il conseguente follow‐up. Per quanto riguarda la domanda sociosanitaria, possono
rientrare in questa fascia pazienti affetti da tossicodipendenza con doppia diagnosi e pazienti affetti
da demenza e disabilità di grado moderato.
Nel Livello 3 rientrano i pazienti con mono‐patologia cronica in stadio iniziale (ad esempio,
ipertensione non complicata) che richiede supporto all’auto‐cura, monitoraggio frequente, o
interventi di promozione della salute o di prevenzione secondaria (ad es. screening). Tali pazienti
trovano naturale e prevalente risposta nell’ambito territoriale delle Cure Primarie. Per quanto
riguarda la domanda sociosanitaria, possono rientrare in questa fascia pazienti affetti da demenza
in fase iniziale che necessitano, pertanto, di prestazioni di natura prevalentemente diagnostica e di
un accompagnamento con supporto al care giver.
Il Livello 4 riguarda la fascia di soggetti ‘non cronici’ che usano i servizi in modo sporadico (prime
visite/accessi ambulatoriali, etc.).
Il Livello 5 riguarda la fascia di soggetti che non usano i servizi, ma che sono comunque potenziali
utenti del sistema.
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– 20 – Bollettino Ufficiale
IL PROCESSO DI PRESA IN CARICO
I diagrammi che seguono illustrano in modo schematico il modello gestionale di presa in carico lombardo,
declinando le fasi consecutive del processo.
Fase 1‐ Stratificazione della popolazione e modalità di accesso
L’ATS riceve la stratificazione della popolazione assistita nell’ambito territoriale di competenza da
parte di Regione Lombardia che assegna ciascun soggetto ad una fascia a diverso livello di complessità
in relazione ai bisogni individuati. Per gli utenti che rientrano in uno dei primi tre Livelli di domanda,
l’ATS seleziona i Gestori più idonei alla presa in carico dei singoli assistiti.
La lista dei Gestori, così redatta anche con attenzione alla prossimità, viene inviata da ATS al paziente
insieme ad un’informativa, avendo cura di coinvolgere anche il Medico di Medicina Generale. A tutela
della libertà di scelta, sarà in ogni caso il paziente a scegliere il Gestore della presa in carico all’interno
di quelli già accreditati e idonei (per ogni ambito di prossimità). La tabella che, nel paragrafo
precedente, stratifica la domanda, essendo costruita sui dati storici rappresenta un’istantanea che
comprende pazienti in condizioni stabili (prevalenti), pazienti aggravati e pazienti all’insorgenza della
loro patologia (incidenti). I pazienti arruolabili sono quindi quelli classificabili al momento stabilito per
l’arruolamento (pazienti prevalenti).
I nuovi pazienti (incidenti) sono evidentemente curati ed assistiti, ma la presa in carico con Patto di cura
e PAI avviene all’inizio dell’anno solare successivo all’esordio della malattia, sempre che la stessa
descriva una condizione di cronicità / fragilità persistente ed irreversibile.
I pazienti arruolati con un PAI ed una tariffa stabiliti possono nel corso dell’anno avere una
rivalutazione della loro classificazione e tariffa solo nel caso in cui si verifichino degli eventi che li
portano ad essere riclassificati nel primo livello di complessità con necessità di remunerare anche le
attività di ricovero. La DG Welfare con specifico atto individuerà nel dettaglio queste condizioni
secondo il principio sopra espresso.
Bollettino Ufficiale
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Fase 2‐ Arruolamento
Prima di procedere all’arruolamento del paziente, il Gestore scelto dal paziente effettua una
valutazione dei suoi bisogni clinico‐assistenziali a garanzia di una presa in carico effettivamente
adeguata al livello di complessità, e in relazione alla tipologia di offerta disponibile c/o il Gestore.
Se il paziente è valutato come ‘idoneo’ il Gestore procede al suo arruolamento tramite la sottoscrizione
di un Patto di Cura e la stesura del PAI. In caso di incongruenza tra la classificazione fornita e lo stato di
salute del paziente al momento dell’arruolamento, il Gestore si rivolge all’apposita Commissione
istituita in ATS per l’eventuale riclassificazione e reindirizzo ad altro nodo della rete. Se non
direttamente coinvolto come referente della presa in carico, il MMG deve essere in ogni caso informato
dell’avvenuta presa in cura del suo assistito da parte del Gestore; può inoltre prendere visione del PAI
in qualunque momento tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Fase 3 ‐ Organizzazione del percorso di cura (iterativo)
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 22 – Bollettino Ufficiale
La Figura 3 illustra come viene organizzato il percorso di cura grazie anche al supporto di un Centro
Servizi, elemento qualificante per la gestione proattiva del percorso, attraverso alcune funzioni di tipo
sia clinico che amministrativo, e mediante il monitoraggio costante del processo e dei suoi esiti, a tutela
dell’aderenza al PAI. Viene in tal modo avviato un processo dinamico e virtuoso nel quale la
programmazione clinico‐assistenziale del PAI evolve e si modella in concomitanza all’evoluzione dei
bisogni individuali del paziente (personalizzazione).
Tutti i PAI dei pazienti arruolati devono essere pubblicati sul Fascicolo Sanitario Elettronico dell’assistito
e registrati nel DataWareHouse Regionale in formato elettronico per assicurare a tutti gli operatori
autorizzati la possibilità di accedervi in qualsiasi momento.
Fase 4 – Monitoraggio, controllo e remunerazione
Dal momento dell’arruolamento tutte le informazioni relative a prescrizioni ed erogazioni vengono
registrate utilizzando i flussi già in essere. La condivisione di tali informazioni tra tutti gli attori avverrà
utilizzando e potenziando quanto già implementato nel DataWareHouse regionale. La remunerazione
delle attività svolte da ciascun Gestore sarà effettuata dall’ATS.
Per gli enti erogatori Gestori della presa in carico la remunerazione della tariffa di presa in carico
avverrà con acconti mensili sulla base delle regole attualmente vigenti; tutti i soggetti erogatori
coinvolti nella presa in carico dei pazienti continuano ad essere finanziati per acconti mensili dalle ATS
di riferimento.
Il soggetto titolare della gestione della presa in carico avrà quindi acconti relativi alle quote di presa in
carico dei pazienti con i quali ha sottoscritto il patto di cura, mentre gli altri erogatori coinvolti nella
filiera sono pagati dall’ATS per le prestazioni che erogano. Ne deriva che a consuntivo la remunerazione
per il soggetto gestore della presa in carico viene calcolata sottraendo dalla tariffa della presa in carico
le prestazioni erogate dagli enti coinvolti e già remunerate direttamente dalle ATS.
Per i MMG è necessario distinguere il diverso ruolo che possono avere in questo percorso:
Bollettino Ufficiale
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Nel caso in cui siano gestori della presa in carico la remunerazione è pari all’8% della tariffa;
Nel caso in cui il paziente sia preso in carico da un altro Gestore, il MMG potrà percepire sulla
base di eventuali accordi sottoscritti con il Gestore, una quota della tariffa di presa in carico.
Solo a seguito dei risultati dell’attività di monitoraggio e controllo finalizzata a verificare
l’appropriatezza del programma di cura (congruenza con PDTA o altri protocolli di riferimento), i
livelli di compliance e aderenza al PAI, l’impatto su outcome di salute, di soddisfazione del paziente
e di spesa, potrà essere corrisposto al soggetto gestore un eventuale margine, individuato come
differenza positiva tra i costi attesi dalle tariffe ed i costi complessivamente sostenuti per la presa
in carico dei pazienti dallo stesso arruolati.
Per le sperimentazioni CReG attualmente in atto proseguiranno per il 2017, così come previsto nella
DGR n. X/5954 del 05/12/2016, e che nel 2018 il percorso e la conseguente tariffa saranno adeguati
all’attuale modello di presa in carico.
I dati necessari alla verifica della attuazione del PAI restano quelli raccolti tramite i debiti informativi
oggi consolidati e vigenti per le attività sanitarie e socio sanitarie. Gli stessi vengono integrati
mensilmente nel FSE del cittadino preso in carico e quindi permettono di verificare l’andamento
osservato della presa in carico rispetto a quello atteso dal PAI.
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GLI STRUMENTI DEL MODELLO
La presa in carico integrata delle cronicità richiede al soggetto gestore del Piano Assistenziale Individuale
(PAI) di interagire, sia in fase di definizione del percorso, sia in fase di attuazione e monitoraggio dello
stesso, con uno o più altri soggetti erogatori di prestazioni sanitarie e sociosanitarie, con l’ATS per le attività
di propria competenza, con il cittadino anche tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e con il Medico
di Medicina Generale (MMG) qualora non sia il gestore.
Tale modello di interazione organizzativa richiede un supporto informatico integrato ed interoperabile a
vari livelli, costituito da tre componenti:
1. Una soluzione applicativa di base per la presa in carico, che supporti:
• le attività di inserimento del paziente nel percorso di gestione;
• la definizione del patto di cura, con contestuale consenso all’alimentazione del FSE;
• la definizione e aggiornamento del PAI;
• il monitoraggio e il controllo (sia internamente per l’ente gestore, sia verso l’ATS per le
attività di relativa competenza).
2. Una soluzione di prenotazione che deve permettere
• al gestore di effettuare per ogni paziente cronico preso in carico la prenotazione (anche
tramite Contact Center Regionale) delle prestazioni previste nel PAI;
• l’aggiornamento dello stesso PAI interagendo con la soluzione applicativa di cui sopra e con
le soluzioni di gestione dell’erogazione delle prestazioni presenti a livello aziendale;
3. una componente di consultazione in ambito SISS, ovvero dei PAI all’interno del FSE (in particolare
verso altre strutture erogatrici e verso i Medici di Medicina Generale) e l’interazione con il
cittadino.
I nuovi modelli gestionali, pur se diversificati in rapporto al bisogno prevalente e quindi in capo a diversi
Gestori/nodi della rete d’offerta, hanno alcuni elementi comuni:
1. Patto di Cura e Piano Assistenziale Individuale (PAI)
2. Centro Servizi
3. Modello di remunerazione
Bollettino Ufficiale
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Patto di Cura e Piano Assistenziale Individuale
Il Patto di cura è l’atto con cui gestore e paziente condividono l’avvio e le modalità della nuova presa in
carico.
Il PAI (documento di sintesi del programma annuale di diagnosi e cura) viene predisposto dal medico
referente della presa in carico e rappresenta uno strumento clinico‐organizzativo di “presa in carico” del
paziente. In particolare uno strumento:
‐ organizzativo di pianificazione di interventi personalizzati;
‐ di comunicazione e coordinamento organizzativo tra tutti coloro che intervengono, a vario titolo, nel percorso di cura all’interno della rete d’offerta (MMG, specialisti, servizi sociali, ecc.);
‐ di empowerment del paziente;
‐ utile al monitoraggio e verifica dell’appropriatezza.
I Modelli fac‐simile del Patto di Cura e del PAI saranno approvati ed eventualmente aggiornati con decreti
della Direzione Generale Welfare.
Centro Servizi
Il Centro Servizi supporta il Gestore a tutela dell’aderenza al PAI e assicura al paziente:
supporto nella gestione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie previste dal PAI;
gestione dell'agenda sanitaria (prenotazioni, contatto telefonico per ricordare appuntamenti e
accertamenti, fornitura a domicilio di presidi sanitari e sociosanitari, ecc.);
supporto a eventuali servizi di Telemedicina;
supporto alle richieste personali e/o del care giver attraverso interventi di operatori esperti,
d'intesa con il medico responsabile della presa in carico.
Garantisce inoltre la gestione dei flussi informativi.
Al fine di superare la fase sperimentale che ha caratterizzato questi ultimi anni nell’adozione di strumenti di
telemedicina, Regione Lombardia intende disciplinare, con successivo atto, questa area di attività del
Centro Servizi, andando a definire strumenti, modalità, prestazioni e costi delle stesse che dovranno essere
erogate nei confronti delle persone prese in carico attraverso tecnologie di medicina diffusa.
Al fine di massimizzare l’efficienza del modello del Centro Servizi, la Giunta provvederà all’adozione di uno
specifico provvedimento volto a garantire una copertura minima di popolazione presa in carico presso
ciascun Centro che consenta ottimizzazioni di costo a parità di risultati dell’efficacia.
Indicatori di valutazione
La DG Welfare definirà con successivo provvedimento gli indicatori da utilizzare per le attività di
monitoraggio e valutazione del percorso. Saranno presi in considerazione i seguenti ambiti di valutazione:
Arruolamento (raggiungimento di valori soglia da definire)
Selezione (rappresentatività del case‐mix)
Presa in carico (congruenza nella fase di programmazione e di erogazione del PAI)
Esito (efficacia del percorso in termini di salute, qualità percepita, utilizzo dei servizi, ecc.).
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IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO
La stratificazione della domanda e la classificazione dei pazienti richiedono la modifica/integrazione
del sistema di finanziamento delle prestazioni oggi prevalentemente basato sulle tariffe (DRG o
sulle tariffe sociosanitarie) e sulle funzioni non tariffabili.
La stratificazione della domanda in 5 classi permette anche di rivedere, ottimizzandolo, il sistema
tariffario che non sarà basato in via esclusiva sulle prestazioni erogate (DRG), ma anche sulla
tipologia di bisogni, cui le prestazioni, nel loro complesso rispondono, attraverso l’introduzione di
una tariffa di presa in carico per pazienti cronici e budget di cura per pazienti fragili.
In altri termini, è necessario far evolvere il sistema da una logica a «silos» a una logica di «processo
integrato». I modelli di erogazione e finanziamento delle prestazioni devono consentire di ridurre
l’inappropriatezza clinica ed organizzativa e di ridefinire i modelli di remunerazione passando dal costo
per prestazione al costo per la patologia. In tale contesto, modelli innovativi di remunerazione, ovvero
di rimborso non della singola prestazione erogata, ma di un set predefinito di prestazioni e servizi
associati ad una tariffa omnicomprensiva, possono concorrere al perseguimento di obiettivi di
sostenibilità e qualità dell’assistenza erogata.
Calcolo della Tariffa
Per ciascuna categoria di soggetti definita (62 patologie principali con tre differenti livelli di complessità)
vengono analizzati i costi sanitari lordi relativi all’ambito ambulatoriale (incluso PS, MAC e BIC), ospedaliero,
farmaceutica convenzionata e File F.
Figura 3. Esempio di trasformazione logaritmica ed eliminazione dei valori estremi
Allo scopo di normalizzare la distribuzione dei costi individuali, che si presenta asimmetrica a destra, questi
sono stati sottoposti a trasformazione logaritmica, eliminando poi gli outlier, ossia i soggetti ipo ed iper‐
consumatori (ovvero il cui logaritmo dei costi è inferiore al valore medio meno 1 deviazione Standard o
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superiore al valore medio più 1,3 Deviazioni Standard). La media dei costi individuali risultanti rappresenta
la componente tariffaria di presa in carico per la specifica categoria.
La tariffa di presa in carico verrà integrata successivamente con i dati di chiusura del 2016 anche per la
componente sociosanitaria, che sarà sommata, secondo lo schema in tabella 2 per la determinazione della
tariffa complessiva relativa al fabbisogno del soggetto cronico.
Tabella 2. Composizione della Tariffa
Ambulatoriale Farmaceutica Territoriale **
Ospedaliera Sociosanitario*
Livello 1
4 o più Comorbilità / fragilità sociosanitaria
SI SI SI
SI
Livello 2
2 o 3 Comorbilità SI SI
SI
Livello 3
Monopatologici SI SI
* La componente sociosanitaria sarà inserita a seguito della chiusura dei dati 2016
** riferimento per eventuale margine
Il valore di ogni tariffa comprende una quota aggiuntiva che, in fase di prima applicazione, viene individuata
in una percentuale del 8%, atta a tenere in considerazione i costi di gestione relativi alla presa in carico del
soggetto cronico. La percentuale del 8% viene mutuata dai risultati delle rilevazioni dei costi effettuate
negli anni per aggiornare le tariffe delle attività di ricovero e cura e di specialistica ambulatoriale, ed è
compresa entro l’intervallo ritenuto adeguato dalla Corte dei Conti in occasione di alcune specifiche
espressioni della stessa.
La remunerazione dei soggetti erogatori avverrà tenendo conto del valore della tariffa, elaborata come
precedentemente descritto, nel rispetto delle regole di finanziamento, ovvero del ticket pagato
dall’assistito, delle diverse scontistiche, e più in generale, tenendo in considerazione le regressioni tariffarie
di sistema.
La “tariffa di presa in carico” non è la definizione del totale dei costi necessari per sostenere la conduzione
del PDTA teorico specifico per la patologia, ma è calcolata sulla base dei consumi storici osservati ed
opportunamente normalizzati dal punto di vista statistico, comprende per i tre diversi livelli di
stratificazione della domanda tutti i costi relativi ad una presa in carico complessiva del paziente affetto da
una specifica patologia principale.
La tariffa lorda, per ciascuna patologia principale e per ogni livello di complessità, è riportata in Allegato 1
LIVELLO PROFILO_DESC N_ASSISTITI MEDIA_CONSU MO FARMA
MEDIA_CONSU MO AMB
MEDIA_CONSU MO RIC
50 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐SOST MODIF LIPIDI ANTAGONISTI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.928 237,28 292,84 254,2650 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.338 178,10 442,58 634,2150 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐SOST MODIF LIPIDI ANTAGONISTI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 548 289,25 423,46 545,3052 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 646 401,36 699,27 525,0052 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 153 300,83 627,54 207,5552 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 147 301,54 493,19 171,7552 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 113 430,14 700,59 325,7252 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 253 182,84 498,16 82,7252 TERZO LIV. ‐ ALTRO 196 233,84 563,34 449,4952 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 137 188,16 529,55 340,6452 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 117 262,57 661,38 172,5752 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 100 232,35 514,24 160,2453 PRIMO LIV. ‐ ALTRO 104 484,91 650,47 521,0053 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 904 258,02 448,45 321,4353 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 236 375,92 420,31 453,5553 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 142 337,48 566,73 522,4553 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 131 196,30 408,70 415,9853 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 128 267,52 431,04 324,6853 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 118 254,39 614,93 579,4853 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 250 150,62 445,51 408,3053 TERZO LIV. ‐ ALTRO 75 179,31 547,03 697,2755 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 498 273,15 720,72 444,2055 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 215 270,44 584,05 1.284,2755 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 126 233,51 531,86 411,9255 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 497 87,89 606,58 820,4255 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 308 139,33 733,72 653,4655 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 211 87,48 471,02 360,4055 TERZO LIV. ‐ ALTRO 195 123,07 721,26 584,6856 PRIMO LIV. ‐ ALTRO 145 707,90 753,32 430,5756 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 16.937 331,55 398,13 289,5856 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 6.815 272,31 351,27 291,6956 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 5.381 366,57 509,00 451,0156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 4.720 342,76 434,22 269,5556 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 4.649 380,80 403,31 339,4356 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.943 383,47 548,86 379,5156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.555 331,41 479,71 475,4456 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.546 321,70 456,99 351,2156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.418 313,74 362,54 282,5756 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.402 301,91 459,84 337,4456 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 2.161 336,99 404,96 325,7456 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.553 386,67 542,90 391,9256 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.521 247,52 381,41 266,4456 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 1.519 421,58 518,20 489,7056 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 1.472 416,99 481,83 231,4656 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 1.449 346,88 368,92 245,1156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.285 440,03 652,39 596,9156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.258 386,62 616,38 536,8256 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.002 407,55 571,60 399,8356 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 991 330,24 431,30 279,9756 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 988 382,42 472,50 404,5156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 899 378,98 508,83 481,4056 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 850 322,25 593,67 585,2856 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 760 282,75 494,82 280,2656 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 742 343,89 566,50 383,9156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 678 445,93 560,24 452,1356 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 662 279,90 375,73 364,5256 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 658 404,66 405,37 266,3056 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 652 371,77 471,30 686,4256 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 588 288,85 458,29 325,4256 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 541 397,05 444,53 432,9056 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 522 419,25 550,52 504,5156 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 483 291,30 420,83 673,5556 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 464 367,29 490,55 544,1156 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 460 462,84 525,01 474,2756 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 450 298,66 360,47 228,3056 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 446 442,90 566,11 702,19
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 64 – Bollettino Ufficiale
PAT_PRIN CIPALE
LIVELLO PROFILO_DESC N_ASSISTITI MEDIA_CONSU MO FARMA
MEDIA_CONSU MO AMB
MEDIA_CONSU MO RIC
56 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 432 465,66 734,91 492,9156 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 374 384,75 603,82 430,5756 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 344 315,73 573,65 633,1956 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 338 390,46 674,88 361,8656 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 331 527,71 654,26 880,4756 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 313 361,91 514,69 469,5556 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 309 477,86 618,10 330,4656 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 307 390,82 718,05 420,1156 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 276 334,67 550,65 409,4856 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 276 489,16 606,15 429,9856 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 266 461,83 602,71 696,2256 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 251 310,11 534,96 754,3256 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 245 298,69 518,59 596,6756 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 242 342,63 470,33 440,0056 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 227 461,90 532,36 385,4756 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 211 381,26 610,59 333,8556 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 189 369,47 503,96 461,1156 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 169 435,73 688,73 691,3156 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 163 457,59 692,69 824,3456 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 159 401,89 664,63 560,0656 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 152 338,63 468,11 495,2256 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 145 352,50 710,61 807,4156 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 134 359,14 659,10 473,5056 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 125 501,78 682,40 496,1756 SECONDO LIV. ‐ACE INIBITORI‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 125 557,18 680,63 499,8256 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 222.354 204,64 208,16 181,7556 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 61.363 245,27 317,32 354,2556 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 60.299 248,75 231,09 177,2256 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 50.848 262,03 218,18 204,5056 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 36.080 175,58 236,56 211,8956 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 22.184 198,33 224,93 268,0656 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 16.174 290,01 339,71 345,8356 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 15.736 312,30 259,38 231,9856 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 13.488 304,22 320,91 389,5056 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 12.178 224,15 222,45 192,3356 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 11.232 210,67 340,06 361,3356 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 6.598 232,72 322,83 407,9356 TERZO LIV. ‐ACE INIBITORI‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 4.222 346,52 363,15 363,5756 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 4.153 220,11 390,83 639,7356 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CALCIO ANTAGONISTI‐‐ 3.205 265,31 327,21 372,1357 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.583 120,21 529,06 304,6557 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.520 173,47 594,83 216,6957 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 759 237,33 529,73 300,8957 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 702 152,54 690,23 415,4757 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 432 171,30 534,53 208,5357 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 368 227,49 761,73 651,7857 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 343 279,46 817,44 459,5557 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 198 183,84 783,85 447,6957 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 159 239,57 653,91 140,4657 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 129 319,27 755,85 230,7657 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 121 159,72 654,15 399,7057 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 7.137 175,56 613,97 512,7157 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 6.075 208,90 636,56 342,0357 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.874 247,57 711,39 515,1559 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.191 86,37 371,90 214,1159 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 546 140,02 468,81 193,6459 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 282 182,58 554,94 328,1359 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 258 116,10 530,16 362,8159 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 198 172,68 362,00 475,2359 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 138 125,44 488,34 216,3259 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 120 170,99 718,10 503,1859 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.519 109,74 456,04 344,8159 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.562 115,15 486,47 290,2859 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 522 149,33 559,30 294,9460 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 961 262,27 382,11 308,3960 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐ 458 294,45 362,26 198,64
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 65 – Bollettino Ufficiale
PAT_PRIN CIPALE
LIVELLO PROFILO_DESC N_ASSISTITI MEDIA_CONSU MO FARMA
MEDIA_CONSU MO AMB
MEDIA_CONSU MO RIC
60 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 444 261,20 558,41 472,4360 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 371 149,01 471,90 321,6960 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 259 322,14 446,09 489,7360 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 225 162,56 487,99 453,6360 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 212 322,09 468,65 400,9860 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 148 335,80 460,54 355,8960 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 147 269,36 338,12 217,9060 SECONDO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐ 109 359,85 597,59 155,7760 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 42.870 62,61 286,45 222,1060 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 9.795 95,98 363,24 282,2660 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 7.226 88,02 374,55 236,4960 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.021 126,19 496,70 265,1460 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 713 77,43 393,95 442,8460 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 637 72,77 406,78 312,7160 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 128 98,14 542,68 632,4762 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 493 144,33 471,28 260,5862 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 153 64,62 468,89 159,3262 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.611 44,96 354,65 158,2662 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 590 52,72 414,55 104,1862 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 431 58,33 352,28 178,0362 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 415 65,18 394,88 126,9262 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 301 66,68 466,62 278,2562 TERZO LIV. ‐ ALTRO 291 86,36 467,37 167,1062 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 283 66,26 383,81 174,3462 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐BETABL‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 143 53,67 357,96 199,1963 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 655 208,22 368,87 172,0463 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐ 359 236,16 396,54 133,0563 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 187 255,97 484,07 374,0563 SECONDO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 110 298,26 591,67 293,0863 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 48 153,64 493,31 123,1763 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 62.057 153,11 197,85 193,2763 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐ 27.564 182,08 220,14 122,6363 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 16.630 164,01 237,42 444,5363 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 9.791 203,57 287,68 241,9063 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.717 84,02 263,09 205,0463 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 345 104,26 374,47 627,8463 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐CORTICOST SISTEMICI‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 325 101,28 379,42 343,6664 SECONDO LIV. ‐ ALTRO 100 54,11 592,88 47,0464 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 2.036 43,86 309,70 219,6764 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.022 59,56 378,88 178,6964 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 740 51,92 303,29 123,9864 TERZO LIV. ‐ ALTRO 645 83,42 433,71 133,9664 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 641 57,87 406,84 253,8864 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 540 44,82 321,47 107,2064 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 401 67,93 381,43 190,8764 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 203 61,43 340,31 210,7064 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 201 61,59 400,10 249,3464 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐TERAP TIROIDEA‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 170 53,24 325,79 125,1064 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐ANTI INFIAMM/REUMAT‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 140 82,48 484,47 254,2964 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐ 117 79,16 362,03 71,3265 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.298 47,43 269,37 167,1865 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 1.230 53,75 363,04 151,4765 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 880 42,43 291,03 100,9165 TERZO LIV. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐ 363 67,70 311,24 115,7965 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐DIST OSTRUTT VIE RESP‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 135 64,84 356,95 34,8265 TERZO LIV. ‐‐‐‐VITAMINE‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ANTISTAM SISTEMICO‐‐‐‐‐‐‐‐ 129 69,44 429,88 130,8965 TERZO LIV. ‐ ALTRO 49 87,73 396,41 51,73
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 66 –
D.g.r. 30 gennaio 2017 - n. X/6168Determinazioni relative alla rimodulazione del ticket sanitario aggiuntivo di cui all’articolo 17, comma 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111
LA GIUNTA REGIONALEVisti:
• la legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificata dalla legge n. 724 del 1994 e dalla legge 549 del 1995, che all’art. 8, comma 15, prevede che tutti i cittadini siano soggetti al pagamento delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche, ivi com-prese le prestazioni di Fisiokinesiterapia e le cure termali, fino all’importo massimo di lire 70.000/€ 36.15 per ricetta;
• la legge 111 del 15 luglio 2011 all’articolo 17 comma 6 che recita come segue: «A decorrere dalla data di entrata in vi-gore della legge di conversione del presente decreto si ap-plicano le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 796, lettere p) e p-bis), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e cessano di avere effetto le disposizioni di cui all’articolo 61, comma 19, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
• la legge 135 del 7 agosto 2012 (cosiddetta spending re-view), in particolare l’articolo 15 recante disposizioni urgenti per l’equilibrio del settore sanitario e misure di governo del-la spesa farmaceutica;
• la d.g.r. n. X/5954 del 5 dicembre 2016 che, tra le altre de-terminazioni, ha previsto, al fine di garantire l’equità e l’omo-geneità su base regionale per l’accesso ai LEA nel rispetto delle normative regionali e nazionali di riferimento, di stabili-re di prioritaria importanza la riduzione del valore massimo del c.d. «superticket» prevedendo, per questa politica, uno stanziamento fino ad un massimo di 25 milioni di euro;
• la legge regionale 34 del 29 dicembre 2016 che, all’articolo 19, ha previsto che «La Regione promuove, con particolare riguardo alle prestazioni di assistenza specialistica ambu-latoriale, politiche di razionalizzazione e di efficientamento della spesa sanitaria che, nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 796, lettera p-bis), punto 1), della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ‘Leg-ge finanziaria 2007’), consentano una rimodulazione del ticket sanitario aggiuntivo reintrodotto dall’articolo 17 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria) convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111»;
Considerato che:
• le molteplici misure previste dalle sopracitate leggi 111/2011 e 135/2012 hanno come obiettivo il mantenimento dell’e-quilibrio economico-finanziario del sistema e del controllo dell’appropriatezza;
• il sistema sanitario regionale ha garantito negli anni il man-tenimento del predetto equilibrio economico finanziario complessivo;
• il predetto equilibrio economico finanziario si è concretiz-zato:
• governando, secondo gli obiettivi stabiliti dalle due leggi di cui al punto 1, i costi relativi alla acquisizione dei beni e servizi e delle risorse umane delle aziende sanitarie di diritto pubblico;
• riducendo, secondo gli obiettivi stabiliti dalle due leggi di cui al punto 1, le risorse per le attività di ricovero e cura, di specialistica ambulatoriale e per le funzioni non tariffabili, destinate agli erogatori di diritto privato;
• approvando e facendo rispettare dagli erogatori criteri di appropriata prescrizione per le attività ambulatoriali;
• con la d.g.r. 2313/2014 sono state approvate delle racco-mandazioni per la prescrizione di RMN e TAC per la diagno-stica delle patologie del ginocchio e della spalla;
• con la d.g.r. 3993/2015 sono state approvate indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle analisi molecolari BRCA1 e BRCA2;
• con la d.g.r. 4702/2015 sono state approvate raccomanda-zioni per la prescrizione delle procedure di esofagogastro-duodenoscopia (EGDS) e colonscopia;
• la legge regionale 23/2015 garantisce più elevati livelli di appropriatezza grazie al cambio di paradigma di gestione della diagnosi, delle cure e dell’assistenza che prevede di passare dalla logica della singola prestazione a quella del-
la realizzazione per i pazienti cronici di un percorso di presa in carico che viene garantito tramite uno specifico piano di assistenza individuale (PAI);
Dato atto che le sopracitate politiche di promozione dell’ap-propriatezza di prescrizione sono quantificabili in circa 30 milioni di euro, soprattutto a carico della radiodiagnostica ad alto co-sto e delle prestazioni di laboratorio;
Richiamata la d.g.r. n. X/6115 del 16 gennaio 2017 ad oggetto «Determinazioni relative alla rimodulazione del ticket sanitario ag-giuntivo di cui all’articolo 17, comma 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111. (richiesta di parere della Commissione Consiliare) che:
• riduce per i cittadini non esenti, sulla base delle crescenti classi di valore di ricetta, il ticket sanitario aggiuntivo di cui alla legge 111/2011, portandolo ad un valore massimo di 15 euro per ricetta;
• fa decorrere dal 1° febbraio 2017 tali determinazioni a par-tire dalle prestazioni prenotate;
• trasmette il provvedimento alla competente Commissione Consiliare ai fini dell’acquisizione del suo parere, come pre-visto dall’art. 19, comma 2 della l.r. 34/2016;
Preso atto del parere favorevole espresso dalla Commissio-ne Consiliare nella seduta del 25 gennaio 2017, come da «PAR 118 – X/6115 del 16 gennaio 2017», agli atti della Direzione Ge-nerale Welfare, in ordine alla citata proposta di deliberazione n. X/6115/2017 con la richiesta di trasmettere alla Commissione Sanità e Politiche Sociali, entro 6 mesi a decorrere dal 1 febbraio 2017, una relazione che riporti gli esiti relativi all’attuazione delle determinazioni assunte con il presente provvedimento in ordine alla rimodulazione del ticket aggiuntivo;
Ritenuto quindi, di confermare i contenuti della d.g.r. n. X/6115/2017, concernente la riduzione per i cittadini non esen-ti, sulla base delle crescenti classi di valore di ricetta di seguito esposte, il ticket sanitario aggiuntivo di cui alla legge 111/2011, portandolo ad un valore massimo di 15 euro per ricetta, così co-me risulta dalla tabella seguente:
Fascia valore della ricetta in euro Ticket
Fino a € 5.00,00 € 0,00
da € 5,01 a € 10,00 € 1,50
da € 10,01 a € 15,00 € 3,00
da € 15,01 a € 20,00 € 4,50
da € 20,01 a € 25,00 € 6,00
da € 25,01 a € 30,00 € 7,50
da € 30,01 a € 36,00 € 9,00
da € 36,01 a € 41,00 € 10,80
da € 41,01 a € 46,00 € 12,30
da € 46,01 a € 51,00 € 13,80
da € 51,01 e oltre € 15,00
Ritenuto che la riduzione sopra prospettata comporti, su base annua, una diminuzione di circa 25 milioni di euro di introiti rela-tivi al ticket aggiuntivo;
Dato atto che la presente politica trova copertura finanziaria nell’ambito delle risorse stanziate alla missione 13, programma 1, del titolo 1 del bilancio 2017;
Evidenziato che le determinazioni del presente provvedimen-to decorrono dal 1° febbraio 2017, a partire dalle prestazioni prenotate;
Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché sul sito web della Direzione Generale Welfare;
Valutate ed assunte come proprie le predette determinazioni;A voti unanimi espressi in termini di legge;
DELIBERAPer le motivazioni indicate in premessa, integralmente
richiamate:1. di stabilire che le determinazioni del presente provvedimen-
to decorrono dal 1° febbraio 2017, a partire dalle prestazioni prenotate;
2. di confermare i contenuti della d.g.r. n. X/6115/2017, con-cernente la riduzione per i cittadini non esenti, sulla base del-le crescenti classi di valore di ricetta di seguito esposte, il ticket
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Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 67 –
sanitario aggiuntivo di cui alla legge 111/2011, portandolo ad un valore massimo di 15 euro per ricetta, così come risulta dalla tabella seguente:
Fascia valore della ricetta in euro Ticket
Fino a € 5.00,00 € 0,00
da € 5,01 a € 10,00 € 1,50
da € 10,01 a € 15,00 € 3,00
da € 15,01 a € 20,00 € 4,50
da € 20,01 a € 25,00 € 6,00
da € 25,01 a € 30,00 € 7,50
da € 30,01 a € 36,00 € 9,00
da € 36,01 a € 41,00 € 10,80
da € 41,01 a € 46,00 € 12,30
da € 46,01 a € 51,00 € 13,80
da € 51,01 e oltre € 15,00
3. di stabilire che la presente politica trova copertura finanzia-ria nell’ambito delle risorse stanziate alla missione 13, program-ma 1, del titolo 1 del bilancio 2017;
4. di trasmettere, entro 6 mesi a decorrere dal 1° febbraio 2017, in esecuzione del «PAR 118 – X/6115 del 16 gennaio 2017», una relazione alla Commissione Sanità e Politiche Sociali che riporti gli esiti relativi all’attuazione delle determinazioni assunte con il presente provvedimento in ordine alla rimodulazione del ticket aggiuntivo;
5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché sul sito web della Dire-zione Generale Welfare.
Il segretario: Fabrizio De Vecchi
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– 68 – Bollettino Ufficiale
D.g.r. 30 gennaio 2017 - n. X/6171Incremento della dotazione finanziaria del bando «Impresa sicura» per la concessione di contributi per investimenti innovativi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali e artigiane attuativo delle d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 e 11 luglio 2016 n. X/5393
LA GIUNTA REGIONALEViste:
− la legge regionale 6/2010 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e ss.mm.ii. ed in partico-lare gli artt. 136 e 137 nei quali sono indicati gli «Interventi regionali per la qualificazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese commerciali» e le «aree di intervento» all’in-terno delle quali si articolano le iniziative di promozione e sostegno all’attività commerciale;
− la legge regionale 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lom-bardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitivi-tà», con la quale Regione Lombardia persegue la crescita competitiva del contesto territoriale e sociale della Lom-bardia individuando tra gli strumenti che concorrono alle finalità di crescita competitiva e attrattività territoriale e so-ciale della Lombardia, l’erogazione di incentivi, contributi, voucher, sovvenzioni;
Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legi-slatura, approvato con la d.c.r. 9 luglio 2013 n. X/78 che prevede, tra l’altro, interventi a sostegno delle imprese lombarde finalizzati all’innovazione tecnologica;
Richiamati: − la d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 recante «Contributi per investimenti innovativi finalizzati all’incremento della sicu-rezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali - Definizione dei criteri per l’attuazione dell’iniziativa»;
− la d.g.r. 11 luglio 2016 n. X/5393 «Contributi per investi-menti innovativi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali e arti-giane – adesione delle camere di commercio lombarde e parziale modifica dei criteri di cui alla d.g.r. X/5262 del 6 giugno 2016»;
− il d.d.u.o. 20 luglio 2016 n. 7150 con cui è stato approvato il bando «Impresa Sicura» per la concessione di contribu-ti per investimenti innovativi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commer-ciali ed artigiane, attuativo delle d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 e 11 luglio 2016 n. X/5393;
Dato atto che le richiamate d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 e d.g.r. 11 luglio 2016 n. X/5393 prevedono per l’iniziativa una do-tazione finanziaria di € 2.030.000,00 di cui:
− € 1.030.000,00 ripartito su base provinciale e destinato alle imprese ricadenti nei territori delle singole Camere di Com-mercio come di seguito specificato:
PROV
DOTAZIONE CCIAA DELLA LOMBARDIA
€
DOTAZIONE REGIONE LOM-
BARDIA €
TOTALE DOTAZIONE
PROVINCIALE
BG 50.000 50.000 100.000
BS 60.000 60.000 120.000
CR 50.000 50.000 100.000
CO 25.000 25.000 50.000
LC 10.000 10.000 20.000
LO 20.000 20.000 40.000
MI 80.000 80.000 160.000
MN 50.000 50.000 100.000
MB 40.000 40.000 80.000
PV 30.000 30.000 60.000
SO 50.000 50.000 100.000
VA 50.000 50.000 100.000
515.000 515.000 1.030.000
− € 1.000.000,00 destinato alle imprese ricadenti nell’intero territorio lombardo sino al suo completo esaurimento, a seguito del quale i singoli territori potranno avvalersi della dotazione ripartita su base provinciale;
Dato atto altresì che la richiamata d.g.r. 6 giugno 2016 n. X/5262 prevede la possibilità di incrementare con successive deliberazioni la dotazione finanziaria della misura;
Richiamato il d.d.u.o. 22 dicembre 2016, n. 13804 che ha ap-provato gli elenchi delle domande:
− ammesse e finanziate (allegato 2) fino alla concorrenza delle risorse disponibili pari ad euro1.000.000,00 destinate alle imprese ricadenti nell’intero territorio lombardo;
− ammesse e finanziate (allegato 3) fino alla concorrenza delle risorse disponibili a valere sui singoli plafond provin-ciali per complessivi € 943.835,30;
− ammissibili e non finanziabili per esaurimento delle risorse disponibili per le singole province (allegato 4);
Dato atto che nell’allegato 6 del richiamato d.d.u.o. 22 dicem-bre 2016, n. 13804 sono riportate 19 domande ancora in corso di istruttoria da parte di Unioncamere Lombardia che in caso di esito favorevole sarebbero da ricomprendere fra le domande ammissibili e non finanziabili per esaurimento delle risorse;
Richiamato il d.d.u.o. 20 gennaio 2017 n. 482 che ha ammes-so e non finanziato per esaurimento delle risorse disponibili 13 domande sulle 19 che erano ancora in istruttoria per un totale di 44.253,99;
Dato atto altresì che: − le domande ammesse e finanziate di cui all’allegato 3 non esauriscono la dotazione destinata alle imprese ricadenti nelle province di Cremona e Mantova, per le quali residua-no risorse rispettivamente pari a € 42.704,25 e € 43.437,95;
− sulle risorse residue a valere sui plafond delle province di Cremona e Mantova il 50% è la quota di competenza re-gionale pari complessivamente a € 43.071,10, che risulta-no quindi non utilizzate;
Verificato che per concedere il contributo alle domande am-messe e non finanziate per esaurimento della dotazione finan-ziaria sono necessarie risorse pari a euro 298.185,84;
Preso atto delle note di Unioncamere Lombardia: − prot. n. O1.2017.0001300 del 20 gennaio 2017 con la qua-le comunica che a valere sul bando «Fare impresa in Fran-chising in Lombardia» approvato con d.d.u.o n. 26 gen-naio 2016 n. 412, che risulta essere chiuso, ivi compresa la procedura di liquidazione del contributo spettante alle imprese beneficiarie, residuano risorse di parte regionale pari ad € 402.000;
− prot. n. O1.2017. 0001301 del 20 gennaio 2017 con la quale comunica la disponibilità di tutte le Camere di Commercio a cofinanziare l’aumento della dotazione finanziaria, se-condo le stesse modalità di cui alla d.g.r. 11 luglio 2016 n. X/5393, per consentire la concessione dei contributi an-che alle imprese ammesse e non finanziate per esauri-mento delle risorse disponibili sui plafond provinciali;
Valutata la risposta positiva alla misura che ha visto la pre-sentazione di 816 domande di contributo e l’importanza della stessa per il settore commerciale e artigiano al fine di potenziale la sicurezza e le misure di prevenzione di furti, rapine e atti van-dalici, sempre più frequenti negli ultimi anni;
Ritenuto opportuno incrementare la dotazione finanziaria del bando «Impresa Sicura» per un importo complessivo di € 298.185,84 ripartito su base provinciale secondo lo schema di seguito indicato:
PROV
DOTAZIONE CCIAA DELLA LOMBARDIA
€
DOTAZIONE REGIONE LOM-
BARDIA €
TOTALE DOTAZIONE
PROVINCIALE
BG 19.391,79 19.391,79 38.783,58
BS 1.058,80 1.058,80 2.117,60
CO 16.901,99 16.901,99 33.803,98
LC 7.461,82 7.461,82 14.923,64
LO 2.132,75 2.132,75 4.265,50
MI 56.016,26 56.016,26 112.032,52
MB 5.475,74 5.475,74 10.951,48
PV 9.173,95 9.173,95 18.347,90
SO 5.350,24 5.350,24 10.700,48
VA 26.129,58 26.129,58 52.259,16
149.092,92 149.092,92 298.185,84
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 69 –
Dato atto che dell’incremento di € 298.185,84 la quota re-gionale, pari ad € 149.092,92 trova copertura a valere per euro 43.071,10 sulle risorse regionali residue sui plafond di «Impre-sa Sicura» delle province di Cremona e Mantova e per euro € 106.021,82 sulle risorse già disponibili presso Unioncamere Lom-bardia di cui alla comunicazione prot. n. O1.2017.0001300 del 20 gennaio 2017, mentre la quota di competenza del Sistema Camerale pari ad € 149.092,92 trova copertura sui bilanci delle singole Camere di Commercio e di Unioncamere Lombardia;
Dato atto che con successivi provvedimenti del dirigente del-la u.o. commercio, reti distributive, programmazione, fiere e tute-la dei consumatori si procederà all’adozione di tutti gli atti am-ministrativi conseguenti alla presente deliberazione ivi compresi gli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e il r.r. 2 aprile 2001 n. 1 «Regolamento di contabilità della Giunta regionale e successive modificazioni ed integrazioni»;
Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi della X Legislatura;
All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;DELIBERA
1. di incrementare, per le motivazioni espresse in premessa, la dotazione finanziaria del bando «Impresa Sicura» per la con-cessione di contributi per investimenti innovativi finalizzati all’in-cremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali ed artigiane per l’importo di € 298.185,84 ripartito su base provinciale secondo lo schema di seguito indicato:
PROV
DOTAZIONE CCIAA DELLA LOMBARDIA
€
DOTAZIONE REGIONE LOM-
BARDIA €
TOTALE DOTAZIONE
PROVINCIALE
BG 19.391,79 19.391,79 38.783,58
BS 1.058,80 1.058,80 2.117,60
CO 16.901,99 16.901,99 33.803,98
LC 7.461,82 7.461,82 14.923,64
LO 2.132,75 2.132,75 4.265,50
MI 56.016,26 56.016,26 112.032,52
MB 5.475,74 5.475,74 10.951,48
PV 9.173,95 9.173,95 18.347,90
SO 5.350,24 5.350,24 10.700,48
VA 26.129,58 26.129,58 52.259,16
149.092,92 149.092,92 298.185,84
2. di dare atto che dell’incremento di € 298.185,84 la quota regionale, pari ad € 149.092,92 trova copertura a valere per eu-ro 43.071,10 sulle risorse regionali residue sui plafond di «Impre-sa Sicura» delle province di Cremona e Mantova e per euro € 106.021,82 sulle risorse già disponibili presso Unioncamere Lom-bardia di cui alla comunicazione prot. n. O1.2017.0001300 del 20 gennaio 2017, mentre la quota di competenza del Sistema Camerale pari ad € 149.092,92 trova copertura sui bilanci delle singole Camere di Commercio e di Unioncamere Lombardia;
3. di demandare al dirigente della u.o. commercio, reti distri-butive, programmazione, fiere e tutela dei consumatori, l’assun-zione di tutti gli atti conseguenti all’adozione della presente de-liberazione, ivi compresi gli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
4. di trasmettere il presente atto a Unioncamere Lombardia e disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito www.sviluppoe-conomico.regione.lombardia.it.
D.g.r. 30 gennaio 2017 - n. X/6172Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, i rappresentanti dei Corpi delle Forze Armate e dell’azienda Trenord s.r.l.
LA GIUNTA REGIONALEVisto l’art. 45 della legge regionale 4 aprile 2012 n. 6, che pre-
vede che, sulla base di specifici accordi stipulati fra la Regione, i rappresentanti dei corpi delle forze dell’ordine e delle aziende o loro associazioni, al fine di garantire l’incremento della tutela del bene della sicurezza personale e patrimoniale dei viaggiatori e del personale di bordo, gli ufficiali e gli agenti appartenenti ai corpi delle forze dell’ordine aventi la qualifica di polizia giudizia-ria e funzioni di pubblica sicurezza possono circolare gratuita-mente o a condizioni agevolate sui mezzi di trasporto pubblico regionale e locale;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. X/3054 del 23 gennaio 2015 avente ad oggetto l’approvazione del Pro-tocollo d’Intesa tra Regione Lombardia, Comune di Milano, i rap-presentanti dei corpi delle Forze dell’Ordine, delle Associazioni di trasporto pubblico regionale e locale della Lombardia A.N.A.V. Lombardia A.S.S.T.R.A Lombardia nonché delle aziende Trenord s.r.l. e Navigazione lago d’Iseo s.r.l. - (di concerto con l’Assessore Bordonali) per il triennio 2015-2017;
Considerati gli effetti positivi ottenuti in tema di maggiore sicu-rezza personale e patrimoniale dei viaggiatori e del personale di bordo, dovuti alla maggiore presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine a bordo dei mezzi;
Dato atto che i militari delle Forze armate, possono essere impiegati nelle operazioni di sicurezza e controllo del territorio, agendo con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza, ai sensi dell’art. 89 del d.l. 66/2010;
Considerati i risultati ottenuti da Trenord a seguito della con-cessione dal 1 gennaio 2016 dell’estensione dell’agevolazione, al fine di garantire una maggiore presenza in tema di ordine e sicurezza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico, anche al per-sonale appartenente alle Forze Armate (Esercito Italiano - Mari-na Militare - Aeronautica Militare), a condizione che viaggiasse in divisa, fosse in attività di servizio ed appartenga a Comandi sul territorio della Regione Lombardia;
Ritenuto, conseguentemente, di confermare per l’anno 2017 la presenza a bordo dei treni del servizio ferroviario regionale dei rappresentanti degli appartenenti ai corpi delle Forze Arma-te (Esercito Italiano - Marina Militare - Aeronautica Militare) dei Comandi siti sul territorio della Regione Lombardia ed in attività di servizio, riconoscendo il diritto alla circolazione gratuita sia al personale in divisa che a quello non provvisto di divisa, a con-dizione che esibisca il tesserino personale di riconoscimento o il distintivo di appartenenza al Corpo, al momento della salita su un treno, indicando la tratta percorsa e l’ubicazione a bordo;
Ritenuto altresì di procedere alla ricognizione sull’utilizzo dei treni che sarà effettuata da parte dei diversi appartenenti alle Forze Armate, sulla base di una griglia per la raccolta di dati strutturati (es. numero di persone, tratte percorse), messa a di-sposizione da Regione;
Dato atto che il Protocollo d’Intesa è relativo a:
• la definizione delle modalità e delle condizioni per consen-tire la circolazione a titolo gratuito, agli ufficiali, sottoufficiali e militari di truppa appartenenti ai Corpi delle Forze Armate dei Comandi siti sul territorio della Regione Lombardia ed in attività di servizio, sui servizi ferroviari regionali, per le relazio-ni comprese nell’ambito di applicazione della tariffa della Regione Lombardia;
• il riconoscimento della valorizzazione economica delle agevolazioni a favore delle Forze Armate che è compresa nella quota annuale di valorizzazione assegnata al servi-zio ferroviario regionale, che sarà definita, quale parte del-la misura massima complessiva di 6.100.000,00 euro per tutte le aziende di trasporto pubblico locale e enti locali competenti, con successiva delibera della Giunta Regiona-le in attuazione del Protocollo d’Intesa approvato con tra Regione Lombardia, Comune di Milano, rappresentanti dei Corpi delle Forze dell’Ordine - Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenzia-ria - rappresentanti delle Associazioni di Trasporto Pubblico Regionale e Locale della Lombardia A.N.A.V. Lombardia A.S.S.T.R.A Lombardia, Trenord s.r.l. e Navigazione Lago d’I-seo s.r.l.. approvato con d.g.r. n. 3054/2015;
• la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di mag-gior sicurezza oggetto del protocollo d’intesa, che sarà
compiuta tenendo conto degli esiti della ricognizione sull’u-tilizzo dei mezzi di trasporto che sarà effettuata da parte dei diversi appartenenti alle Forze Armate, sulla base di tabelle per la raccolta di dati strutturati (es. numero di persone, trat-te percorse, tipologie di mezzi utilizzati) di cui all’allegato B) della deliberazione n. 3054/2015;
Ritenuto di approvare il summenzionato «Schema di Protocollo d’Intesa tra Regione Lombardia, i rappresentanti dei Corpi delle Forze Armate e dell’Azienda Trenord s.r.l.» per l’anno 2017, rinno-vabile annualmente - allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA
1. di approvare lo «Schema di Protocollo d’Intesa tra Regio-ne Lombardia, i rappresentanti dei Corpi delle Forze Armate e dell’Azienda Trenord s.r.l.» per l’anno 2017, rinnovabile annual-mente - allegato A), parte integrante e sostanziale della presen-te deliberazione;
2. di dare atto che il Protocollo d’Intesa di cui al preceden-te punto 1. sarà sottoscritto dall’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità;
3. di stabilire che il riconoscimento della valorizzazione eco-nomica delle agevolazioni a favore delle Forze Armate è com-presa nella quota annuale di valorizzazione assegnata al ser-vizio ferroviario regionale, che sarà definita, quale parte della misura massima complessiva di 6.100.000,00 euro per tutte le aziende di trasporto pubblico locale e enti locali competenti, con successiva delibera della Giunta in attuazione del Protocol-lo d’Intesa approvato con tra Regione Lombardia, Comune di Milano, rappresentanti dei Corpi delle Forze dell’Ordine - Carabi-nieri, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria - rappresentanti delle Associazioni di Trasporto Pub-blico Regionale e Locale della Lombardia A.N.A.V. Lombardia A.S.S.T.R.A Lombardia, Trenord s.r.l. e Navigazione Lago d’Iseo s.r.l. approvato con d.g.r. n. 3054/2015;
4. di stabilire che gli impegni finanziari per la valorizzazio-ne economica relativa all’anno 2017 che saranno definiti con successiva delibera della Giunta Regionale nella misura massi-ma di 6.100.000,00 euro, trovano copertura a valere sui capitoli 10.02.104.8021 e 10.02.103.8672 per € 4.270.000,00 sul Bilancio regionale per l’esercizio 2017 e per € 1.830.000,00 nell’esercizio 2018 del Bilancio pluriennale 2017 – 2019;
5. di stabilire che la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di maggior sicurezza oggetto del protocollo d’intesa sa-rà compiuta tenendo conto degli esiti della ricognizione sull’u-tilizzo dei mezzi di trasporto che sarà effettuata da parte dei di-versi appartenenti alle Forze Armate, sulla base di tabelle per la raccolta di dati strutturati (es. numero di persone, tratte percorse, tipologie di mezzi utilizzati) di cui all’allegato B) della deliberazio-ne n. 3054/2015;
6. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficia-le della Regione Lombardia e, ai sensi del d.lgs. 33/13, sul sito di Regione Lombardia nella sezione «Amministrazione trasparente».
Il segretario: Fabrizio De Vecchi
——— • ———
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 71 –
ALLEGATO A
SCHEMA DI PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA, I RAPPRESENTANTI DEI CORPI DELLE FORZE ARMATE E DELL’AZIENDA TRENORD S.R.L
Tra
La Regione Lombardia con sede a Milano, Piazza Città di Lombardia, 1, nella persona di…………………………….
E
I rappresentanti dei Comandi siti in Lombardia delle Forze Armate – Esercito Italiano – Marina Militare – Aeronautica Militare - in servizi di pubblica sicurezza secondo le norme vigenti,
E
Il rappresentante dell’azienda Trenord s.r.l.
Premesso che:- l’art. 45 della legge regionale del 4 aprile 2012 n. 6, prevede che, sulla base di specifici accordi stipulati fra la Regione, i rappre-
sentanti dei corpi delle forze dell’ordine e delle aziende o loro associazioni al fine di garantire l’incremento della tutela del bene della sicurezza personale e patrimoniale dei viaggiatori e del personale di bordo, gli ufficiali e gli agenti appartenenti ai corpi delle forze dell’ordine aventi la qualifica di polizia giudiziaria e funzioni di pubblica sicurezza possono circolare gratuitamente o a condizioni agevolate sui mezzi di trasporto pubblico regionale e locale;
- a fronte degli effetti positivi ottenuti in tema di maggiore sicurezza personale e patrimoniale dei viaggiatori e del personale di bordo dovuti alla maggiore presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine a bordo dei mezzi, la Regione, le Forze dell’Ordi-ne e le Aziende di trasporto hanno convenuto sull’opportunità di garantire e potenziare sui mezzi di trasporto pubblico regionale e locale la circolazione gratuita degli agenti e ufficiali delle Forze dell’Ordine, appartenenti a tutti i Corpi - cui specifiche leggi o regolamenti attribuiscono le funzioni di pubblica sicurezza - a condizione che gli interessati si presentino al personale di bordo e, all’occorrenza, forniscano assistenza in caso di necessità di accertamento di identità o per interventi di ripristino dell’ordine pubblico, sottoscrivendo apposita Convenzione;
- dato atto che i militari delle Forze armate, possono essere impiegati nelle operazioni di sicurezza e controllo del territorio, agendo con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza, ai sensi dell’art.89 del D.L. 66/2010;
- considerati i risultati ottenuti da Trenord a seguito della concessione dal 1 gennaio 2016 dell’estensione dell’agevolazione, al fine di garantire una maggiore presenza in tema di ordine e sicurezza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico, anche al personale appartenente alle Forze Armate (Esercito Italiano- Marina Militare- Aeronautica Militare), a condizione che viaggiasse in divisa, fosse in attività di servizio ed appartenga a Comandi sul territorio della Regione Lombardia;
- ritenuto opportuno confermare per l’anno 2017 la presenza a bordo dei treni del servizio ferroviario regionale degli appartenenti ai corpi delle Forze Armate (Esercito Italiano- Marina Militare- Aeronautica Militare) dei Comandi siti sul territorio della Regione Lombardia ed in attività di servizio, riconoscendo il diritto alla circolazione gratuita sia al personale in divisa che a quello non provvisto di divisa, a condizione che esibisca il tesserino personale di riconoscimento o il distintivo di appartenenza al Corpo, al momento della salita su un treno, indicando la tratta percorsa e l’ubicazione a bordo;
- ritenuto altresì di procedere alla ricognizione sull’utilizzo dei treni che sarà effettuata da parte dei diversi appartenenti alle Forze Armate, sulla base di una griglia per la raccolta di dati strutturati (es. numero di persone, tratte percorse), messa a disposizione da Regione;
Tutto ciò premesso e facente parte integrante e sostanziale dell’Intesa
si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1 - Oggetto e finalità1. La presente Intesa ha lo scopo di garantire una maggiore sicurezza personale e patrimoniale, sia dei viaggiatori sia del perso-
nale di bordo, sui treni del servizio ferroviario regionale della Lombardia.2. A tal fine, è consentita la circolazione a titolo gratuito di ufficiali, sottoufficiali e militari di truppa appartenenti ai diversi corpi
delle Forze Armate cui specifiche leggi o regolamenti attribuiscono le funzioni di pubblica sicurezza e come identificati dai Corpi firmatari del presente Protocollo sui servizi ferroviari regionali, per le relazioni comprese nell’ambito di applicazione della tariffa della Regione Lombardia.
Art. 2 - Condizioni per il riconoscimento della libera circolazione alle Forze Armate
1. Gli ufficiali, sottoufficiali e militari di truppa appartenenti ai Corpi delle Forze Armate dei Comandi siti sul territorio della Regione Lombardia ed in attività di servizio, sia in divisa che sprovvisti di divisa, per usufruire della circolazione gratuita devono inderoga-bilmente, di propria iniziativa, presentarsi al personale di bordo esibendo il tesserino personale di riconoscimento o il distintivo di appartenenza al Corpo, al momento della salita su un treno, indicando la tratta percorsa e l’ubicazione a bordo del mezzo.
2. E’ fatto obbligo di mostrare il tesserino di riconoscimento anche al personale di controlleria che ne faccia richiesta.
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 72 – Bollettino Ufficiale
3. Gli appartenenti ai Corpi delle Forze Armate di cui al comma 1, che non osservano le modalità di accesso ai treni, saranno considerati a tutti gli effetti privi di titolo di viaggio valido e soggetti alle sanzioni previste per legge.
4. Gli appartenenti ai Corpi delle Forze Armate di cui al comma 1, che viaggiano sui servizi dotati di Sistemi di bigliettazione elettronica, dovranno esibire il proprio tesserino di riconoscimento, rilasciato dal Corpo di appartenenza, al personale preposto per l’apertura del varco e richiedere, a propria cura e spese, a Trenord il rilascio di apposita tessera elettronica.
Art. 3 - Impegni delle Parti 1. Regione e Trenord si riservano la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di maggior sicurezza oggetto del presente pro-
tocollo d’intesa da effettuarsi tenendo conto degli esiti della ricognizione sull’utilizzo dei treni che sarà effettuata da parte dei diversi appartenenti alle Forze Armate, sulla base di una griglia per la raccolta di dati strutturati (es. numero di persone, tratte percorse).
2. Trenord si impegna ad ammettere gli appartenenti ai Corpi delle Forze Armate in servizi di pubblica sicurezza a bordo dei treni del servizio ferroviario regionale, alle condizioni previste al precedente art. 2.
3. Gli appartenenti ai Corpi Militari dello Stato, a richiesta, forniranno la necessaria assistenza al personale di bordo in caso di ne-cessità di accertamento di identità o per interventi di ripristino dell’ordine pubblico in aderenza a quanto previsto dalle vigenti norme e regolamenti.
4. La valorizzazione economica riconosciuta da Regione a Trenord per la circolazione gratuita degli appartenenti ai Corpi delle Forze Armate è compresa nella quota annuale di valorizzazione assegnata al servizio ferroviario regionale, che sarà definita, quale parte della misura massima di 6.100.000,00 euro per tutte le aziende di trasporto pubblico locale e enti locali competenti, con successiva delibera della Giunta Regionale in attuazione del Protocollo d’Intesa approvato con tra Regione Lombardia, Comune di Milano, rappresentanti dei Corpi delle Forze dell’Ordine - Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria - rappresentanti delle Associazioni di Trasporto Pubblico Regionale e Locale della Lombardia A.N.A.V. Lombardia A.S.S.T.R.A Lombardia, Trenord S.R.L. e Navigazione Lago d’Iseo S.R.L..
5. Le parti si impegnano a concordare specifiche modalità di comunicazione per la massima diffusione dell’iniziativa.
Art. 4 - Periodo di validità1. Il presente Protocollo d’Intesa ha carattere sperimentale e ha durata dal 01/01/2017 sino al 31/12/2017, con possibilità di rinnovo
annuale. 2. Il rispetto degli impegni ed il raggiungimento degli obiettivi previsti nel presente Protocollo d’Intesa saranno oggetto di valutazi-
one annuale. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, Regione si riserva la facoltà di recedere dal presente Protocollo d’Intesa.
Luogo………..data………….. …….
Per la Regione Lombardia
Il Presidente della Giunta Regionale Roberto Maroni
L’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte
Per i Comandi delle Forze Armate ubicati in Lombardia
• Esercito Italiano
• Marina Militare
• Aeronautica Militare
Per TRENORD S.r.l.
L’Amministratore delegato Cinzia Farisè
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
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D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale
D.G. Reddito di autonomia e inclusione socialeD.d.s. 24 gennaio 2017 - n. 579Integrazione avvisi pubblici di cui ai decreti n. 12399/16, n.12405/16, n. 12408/16 a seguito di approvazione della d.g.r. n. 6038/2016 all’oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: seconda apertura relativa all’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili»
LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SOSTEGNO E PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE DELLE PERSONE
E RETI FAMILIARIViste:
• il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, di-sposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
• il regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo socia-le europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
• la d.g.r. n. 3017 del 16 gennaio 2015 all’oggetto «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020»;
• la d.g.r. n. 4390 del 30 novembre 2015 avente ad ogget-to «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020 – I Ag-giornamento»;
• la d.g.r. n. 3069 del 23 gennaio 2015 relativa alla presa d’at-to dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final;
• il d.d.g. n. 3731 del 29 aprile 2016 avente ad oggetto «Ap-provazione della metodologia per la definizione di importi forfettari relativi a interventi sia per l’autonomia e l’inclusio-ne sociale delle persone disabili sia per una migliore quali-tà di vita delle persone anziane in condizione di fragilità, ai sensi dell’art. 67 del reg. (ue) 1303/2013, in sostituzione del d.d.g. n. 15209 del 25 novembre 2015»;
• la d.g.r. n. 5672 del 11 ottobre 2016 avente ad oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di in-terventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili»;
• il d.d.s. n. 12405 del 28 novembre 2016 avente ad oggetto «Approvazione Avviso pubblico per l’implementazione di in-terventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia»;
• il d.d.s. n. 12408 del 28 novembre 2016 avente ad oggetto «Approvazione Avviso pubblico relativo a implementazione di interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’in-clusione sociale delle persone disabili»;
• il d.d.s. n. 12399 del 28 novembre 2016 avente ad oggetto «Approvazione Avvisi pubblici per l’implementazione di in-terventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili»;
• la d.g.r. n. 6083 del 29 dicembre 2016 avente ad oggetto «Misura Reddito di Autonomia 2016: seconda apertura re-lativa all’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazioni dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizza-ta all’inclusione sociale delle persone disabili»
Richiamata la d.g.r. 11 ottobre 2016 n. 5672 «Misura reddito di autonomia 2016: implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili» che prevede misure
relative sia per la qualità della vita delle persone anziane, sia per lo sviluppo dell’autonomia delle persone disabili;
Considerato che a seguito della d.g.r. n. 5672/16 sono stati emanati, come previsto nel provvedimento, i conseguenti Av-visi pubblici approvati con decreti n. 12399/16, n. 12405/16, n. 12408/16 che hanno declinato nel dettaglio le modalità ope-rative delle misure rivolte alle persone anziane e disabili;
Rilevato inoltre che successivamente sia agli incontri con gli Ambiti dei Comuni che alle comunicazioni pervenute dagli stessi in merito ai tempi di attuazione delle misure sopracitate relative ai «voucher di autonomia», si è evidenziata la necessità di prevedere, per lo stesso percorso identificato nei citati Avvisi, ulteriori nuove scadenze;
Ritenuto quindi di dover introdurre tali ulteriori scadenze rela-tivamente agli interventi a favore delle persone anziane e delle persone disabili da realizzarsi nei 98 Ambiti territoriali;
Vista la d.g.r. 29 dicembre 2016 n. 6038 «Misura Reddito di Autonomia 2016: seconda apertura relativa all’implementa-zione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle fa-miglie e delle persone anziane con limitazioni dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili», che ha approvato una seconda apertura dei termini di presentazione delle richieste di intervento di cui alla d.g.r. 5672/2016 e relativi decreti n. 12399/16, n. 12405/16, n. 12408/16;
Preso atto che la stessa delibera ha dato mandato alla dire-zione generale reddito di autonomia e inclusione sociale di defi-nire gli atti per avviare le modalità operative;
Considerato che le nuove scadenze non modificano l’as-segnazione agli Ambiti del budget previsionale e dei relati-vi voucher definiti con i citati decreti n. 12399/16, n. 12405/16, n. 12408/16 e che pertanto ogni Ambito, anche se in tempi diversi, può assegnare alle persone anziane e disabili un nu-mero di voucher pari alla somma già stabilita con i precedenti provvedimenti;
Dato atto pertanto delle integrazioni con le nuove e ulteriori scadenze degli Avvisi di cui ai decreti n.12399/16, n.12405/16, n. 12408/16 precisati nell’allegato A – parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;
Richiamate la l.r. 20/2008 e le dd.g.r. relative all’assetto orga-nizzativo della Giunta regionale;
Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL e sul Portale dedicato alla Programmazione Europea (http://www.ue.regione.lombardia.it);
DECRETA1. di integrare gli Avvisi pubblici di cui ai d.d.s. n. 12399/16, n.
12405/16, n. 12408/16 con le nuove e ulteriori scadenze come previsto nell’allegato A – parte integrante e sostanziale del pre-sente provvedimento;
2. di confermare l’assegnazione agli Ambiti del budget previsionale e dei relativi voucher definiti con i citati decreti n. 12399/16, n. 12405/16, n. 12408/16
3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL e sul portale dedicato alla programmazione europea (http://www.ue.regione.lombardia.it).
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020 OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE”
(Cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo)
ASSE PRIORITARIO II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’
Azione 9.3.6 – Implementazione di buoni servizi per servizi a persone con limitazioni nell’autonomia (per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi socio-sanitari domiciliari e a ciclo diurno e per favorire l’incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera e per la promozione dell’occupa-zione regolare nel settore).
Azione 9.2.1 – Interventi di presa in carico multiprofessionale, finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità at-traverso la definizione di progetti personalizzati. Promozione della diffusione e personalizzazione del modello ICF (international classification of functioning, disability and health) su scala territoriale. Interventi di politica attiva specialmente rivolti alle persone con disabilità.
“AVVISO PUBBLICO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI INTERVENTI VOLTI A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DELLE FAMIGLIE E DELLE PERSONE ANZIANE CON LIMITAZIONE DELL’AUTONOMIA E PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE SOCIA-
LE DELLE PERSONE DISABILI”
“AVVISO PUBBLICO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI INTERVENTI VOLTI A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DELLE FAMIGLIE E DELLE PERSONE ANZIANE CON LIMITAZIONE DELL’AUTONOMIA “
“AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI”
Allegato A del d.d.s. n. 12399 del 28/11/2016 “Approvazione avvisi pubblici per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”
paragrafo 9:
o la data di cui al punto A comma 3 “13 gennaio 2017” (pag. 6), viene integrata con la nuova data 13 marzo 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al punto B comma 3 “24 febbraio 2017” (pag. 7), viene integrata con la nuova data 24 aprile 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al punto E comma 1 “13 aprile 2017” (pag. 8), viene integrata con la nuova data 13 giugno 2017 per la se-conda apertura;
o la data di cui al punto E comma 1 “14 aprile 2017” (pag. 8), viene integrata con la nuova data 14 giugno 2017 per la se-conda apertura.
paragrafo 11:
o la data di cui al comma 2 “24 febbraio 2017” (pag. 9), viene integrata con la nuova data 24 aprile 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al comma 3 “15 giugno 2018” (pag. 9), viene integrata con la nuova data 14 agosto 2018 per la seconda apertura;
o le date di cui al comma 4 “16 giugno 2018 – 30 luglio 2018” (pag. 9), vengono integrate con le nuove date 16 agosto 2018 – 16 ottobre 2018 per la seconda apertura.
Allegato A del d.d.s. n. 12405 del 28/11/2016 “Approvazione avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia”
paragrafo 9:
o la data di cui al punto A comma 3 “13 gennaio 2017” (pag. 6), viene integrata con la nuova data 13 marzo 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al punto B comma 3 “24 febbraio 2017” (pag. 7), viene integrata con la nuova data 24 aprile 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al punto E comma 1 “14 aprile 2017” (pag. 8), viene integrata con la nuova data 14 giugno 2017 per la se-conda apertura.
paragrafo 11:
o la data di cui al comma 2 “24 febbraio 2017” (pag. 9), viene integrata con la nuova data 24 aprile 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al comma 3 “15 giugno 2018” (pag. 9), viene integrata con la nuova data 14 agosto 2018 per la seconda apertura;
o le date di cui al comma 4 “16 giugno 2018 – 30 luglio 2018” (pag. 9), vengono integrate con le nuove date 16 agosto 2018 – 16 ottobre 2018 per la seconda apertura.
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 75 –
Allegato A del d.d.s. n. 12408 del 28/11/2016 “Approvazione avviso pubblico relativo a implementazione di interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”paragrafo 9:
o la data di cui al punto A comma 3 “13 gennaio 2017” (pag. 7), viene integrata con la nuova data 13 marzo 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al punto B comma 3 “24 febbraio 2017” (pag. 7) viene integrata con la nuova data 24 aprile 2017 per la seconda apertura;
o la data di cui al punto E comma 1 “13 aprile 2017” (pag. 8), viene integrata con la nuova data 13 giugno 2017 per la se-conda apertura;
o la data di cui al punto E comma 2 “14 aprile 2017” (pag. 8), viene integrata con la nuova data 14 giugno 2017 per la se-conda apertura.
paragrafo 11:o la data di cui al comma 2 “24 febbraio 2017” (pag. 9), viene integrata con la nuova data 24 aprile 2017 per la seconda
apertura;o la data di cui al comma 3 “15 giugno 2018” (pag. 9), viene integrata con la nuova data 14 agosto 2018 per la seconda
apertura;o le date di cui al comma 4 “16 giugno 2018 – 30 luglio 2018” (pag. 9), vengono integrate con le nuove date 16 agosto 2018
– 16 ottobre 2018 per la seconda apertura.
D.G. Agricoltura
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 76 – Bollettino Ufficiale
D.d.u.o. 30 gennaio 2017 - n. 816Revoca dell’autorizzazione al Consorzio agrario di Pavia s.c.r.l. con sede legale in Pavia (PV), All’effettuazione del controllo funzionale e la taratura delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari ai sensi della d.g.r. 6 marzo 2015 - N. X/3233.
IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA SVILUPPO DI INDUSTRIE E FILIERE AGROALIMENTARI,
ZOOTECNIA E POLITICHE ITTICHEVista la direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azio-ne comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi;
Vista la rettifica della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione euro-pea n. 161, serie L, del 29 giugno 2010;
Visto il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi;
Visto il decreto 22 gennaio 2014 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con il Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio e del mare ed il Ministero della salute «Adozione del Piano di Azione Nazionale per l’uso soste-nibile dei prodotti fitosanitari ai sensi dell’articolo 6 del decre-to legislativo 14 agosto 2012, n. 150 Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi»;
Vista la d.g.r. n. 3233 del 6 marzo 2015 «Approvazione delle linee guida per l’applicazione in Lombardia del piano di azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari»;
Preso atto che con decreto n. 15859 del 05 settembre 2002 il Consorzio agrario di Pavia s.c.r.l con P.IVA 00184540185 con se-de legale in Pavia (PV) è stato autorizzato all’attività di verifica dell’efficienza distributiva delle barre irroratrici con l’assegnazio-ne di un codice Centro Prova PV 01;
Considerato che il decreto 22 gennaio 2014, punto A.3.9, «Ve-rifica dell’attività svolta dai Centri Prova e dai tecnici abilitati», prevede:
• un’attività di verifica tecnico-amministrativa periodica pres-so i Centri Prova già autorizzati, secondo la seguente tem-pistica:
• ogni 24 mesi a partire dalla data di autorizzazione dei Centri che effettuano meno di 200 controlli/anno;
• ogni 12 mesi a partire dalla data di autorizzazione dei Centri che effettuano 200 o più controlli/anno;
• che la verifica riguardi sia la gestione della documentazio-ne e dei dati relativi ai controlli effettuati, sia la conformità della strumentazione;
Visti e condivisi gli esiti dell’istruttoria così come risulta dal ver-bale n. 16541/IS del 29 dicembre 2016 di fine istruttoria trasmes-so da ERSAF con nota Prot. n. ERSAF 2017.0000356 del 11 gen-naio 2017 (ns. Prot. n. M1.2016.0001136 del 11 gennaio 2017), agli atti dell’unità organizzativa proponente, che attesta il non possesso da parte del Consorzio agrario di Pavia dei requisiti tecnico-professionali e della strumentazione necessaria allo svolgimento delle attività di controllo funzionale e taratura delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari;
Dato atto che, ai sensi della richiamata d.g.r. 3233/2015, l’au-torizzazione viene disposta con decreto del dirigente dell’unità organizzativa competente;
Dato atto che il presente provvedimento conclude l’iter am-ministrativo nel rispetto dei termini temporali previsti dall’art. 2 comma 2 della l. 241/90;
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze della u.o. sviluppo di industrie e filiere agroalimentari, zoo-tecnia e politiche ittiche individuate dalla d.g.r. n. d.g.r. n. 5227 del 31 maggio 2016;
Visto l’art. 17 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedi-menti organizzativi della X Legislatura;
DECRETA1. di revocare l’autorizzazione al Consorzio agrario di Pavia
con P.IVA 00184540185 con sede legale in PAVIA (PV) all’esecu-zione di prove valide per il controllo funzionale e la taratura delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari;
2. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia.
Il dirigenteAndrea Massari
D.G. Sviluppo economico
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 77 –
D.d.s. 27 gennaio 2017 - n. 787Linea «Intraprendo» – Asse prioritario III – Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuova imprese si attraverso incentivi diretti, si attraverso ‘Offerta di servizi, si attraverso interventi di micro finanza» – Fondo istituito con d.g.r. X/3960/2015, modificata dalla d.g.r. X/5033/2016 – Rideterminazione con rettifica del decreto n.12832/2016 esito istruttoria di merito, assegnazione e concessione dell’intervento finanziario
Il dirigente DELLA STRUTTURA AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE Visti:
− il regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante dispo-sizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fon-do europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel Quadro Strategico Comune (QSC) e disposizioni gene-rali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
− il regolamento (UE) N. 1301/2013 del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fon-do europeo di sviluppo regionale e a disposizioni speci-fiche concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» e che abroga il regolamen-to (CE) n. 1080/2006;
− il regolamento delegato (UE) n.480/2014 della Commis-sione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio re-cante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coe-sione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regio-nale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
− l’Accordo di Partenariato adottato dalla Commissio-ne Europea in data 29 ottobre 2014 con Decisione C(2014)8021, che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimenti Europei (SIE) e rappre-senta il vincolo di contesto nell’ambito del quale ciascu-na Regione è chiamata a declinare i propri Programmi Operativi;
− il Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 adottato con Decisione di Esecuzione della Commissio-ne Europea del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final, che prevede nell’ambito dell’ Asse III la realizzazione di inter-venti di supporto alla nascita di nuove imprese;
− il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Euro-pea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazio-ne degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», con partico-lare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni, con riferimento in particolare alla nozione di «impresa unica»), 3 (aiuti «de minimis»), 4 (calcolo dell’E-SL) e 6 (controllo);
Richiamata la d.g.r. n. 3251 del 6 marzo 2015 avente ad oggetto: «Approvazione del Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 di Regione Lombardia»;
Richiamate le d.g.r.:
• n. 3960/2015 «Determinazione in merito al POR/FESR 2014/2020: istituzione della LINEA START E RESTART» – Asse III Azione 3.A.1.1. e approvazione dei relativi criteri appli-cativi», che ha previsto l’istituzione criteri applicativi», che ha previsto l’istituzione del relativo fondo regionale presso Finlombarda S.p.A.;
• n. 5033/2016 di approvazione della Linea «INTRAPRENDO» con dotazione finanziaria complessiva di € 30.000.000,00, attivata con due separate finestre di € 15.000.000,00 e in modifica alla precedente d.g.r. 3960/2015;
• n. 5546/2016 con la quale si è provveduto a modifica-re la dotazione finanziaria complessiva che passa da €
15.000.000,00 a € 16.000.000,00;Richiamati:
• il d.d.u.o. n. 6320 del 4 luglio 2016 con il quale sono stati trasferiti a Finlombarda s.p.a. la somma di euro 13.500.000,00 per la costituzione del fondo «INTRAPREN-DO»;
• l’Accordo di Finanziamento stipulato in data 27 giugno 2016 tra Finlombarda SpA, in persona del Presidente pro tempore, e Regione Lombardia, in persona del Direttore Generale Sviluppo economico pro tempore con il quale la società finanziaria regionale, Finlombarda s.p.a., è in-caricata della gestione del Fondo «INTRAPRENDO» non-ché delle attività di supporto alla predisposizione di atti o documenti funzionali alla gestione operativa del fondo stesso;
• il d.d.u.o. n. 6372 del 5 luglio 2016 con il quale è stato ap-provato il bando «LINEA INTRAPRENDO» – 1° finestra;
• il d.d.u.o. n. 8929 del 15 settembre 2016 «Incremento della dotazione finanziaria del Fondo Linea Intraprendo»;
Richiamato il decreto n. 12832 del 2 dicembre 2016: con il quale è stata dichiarata ammissibile a seguito di istruttoria di merito l’aspirante imprenditore Caverio Celestina – ID 231190;
Dato atto che il soggetto gestore Finlombarda s.p.a. con nota del 22 dicembre 2016, prot. n. 01.2016.20082 ha comunicato al-la struttura regionale competente che a seguito di ulteriori verifi-che effettuate in merito agli esiti istruttori di cui al citato decreto n. 12832/2016, è emersa l’inammissibilità della domanda pre-sentata dall’aspirante imprenditore Caverio Celestina, ai sensi dell’art. 6.1 lett. a) del bando in quanto alla data di presentazio-ne della domanda l’aspirante imprenditore risultava già titolare di ditta inattiva iscritta al Registro Imprese;
Richiamato l’articolo 6.1.c del bando che individua quali aspiranti imprenditori «persone fisiche che provvedano, nel ter-mine perentorio di 90 giorni a partire dalla data del decreto di assegnazione, pena la decadenza dall’intervento finanziario, ad iscrivere ed attivare nel Registro delle Imprese di una delle CCIAA di Regione Lombardia una MPMI»;
Ritenuto pertanto di procedere come segue, per quanto ri-guarda l’aspirante imprenditore Caverio Celestina:
• modificare la determinazione assunta con precedente provvedimento n. 12832 del 02 dicembre 2016 prendendo atto, a valere sul bando «Linea Intraprendo» ASSE PRIORI-TARIO III – AZIONE III.3.A.1.1. «INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE», dell’esito della verifica di 1° livello sull’istruttoria trasmessa dall’ente gestore Finlombar-da SpA, relativo alla domanda di partecipazione indicata;
• di revocare l’intervento finanziario assegnato all’aspirante imprenditore citata pari ad € 33.267,00;
Visto il decreto n. 5442 del 10 giugno 2016, con il quale l’Au-torità di Gestione nomina il dirigente pro tempore della Unità Organizzativa Competitività, Sviluppo e Accesso al credito delle imprese quale Responsabile dell’Asse III per l’Azione III.3.a.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraver-so incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro- finanza» del POR FESR 2014-2020;
Dato atto che:
• l’art. 20 del bando «Linea Intraprendo» individua come Responsabile del procedimento il Dirigente pro tempore della Struttura «Agevolazioni alle Imprese« della Direzione Generale Sviluppo Economico»;
• che il presente provvedimento rientra fra le competenze della Struttura «Agevolazioni per le imprese», di cui alla d.g.r. n. 5227 del 31 maggio 2016 «VII provvedimento or-ganizzativo 2016»;
Dato atto che sono stati rispettati i termini previsti dall’art. 13.1 del bando in merito all’assunzione del provvedimento di appro-vazione delle domande non ammesse all’istruttoria di merito;
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;
DECRETAPer le motivazioni in premessa di:1. di modificare la determinazione assunta con precedente
provvedimento n. 12832 del 2 dicembre 2016 prendendo atto, a valere sul bando «Linea Intraprendo» ASSE PRIORITARIO III – AZIO-NE III.3.A.1.1. «INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE», dell’esito della verifica di 1° livello sull’istruttoria tra-smessa in data 22 dicembre 2016 protocollo regionale n. 20082
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 78 – Bollettino Ufficiale
dall’ente gestore Finlombarda s.p.a., relativo alla domanda di partecipazione indicata;
2. di approvare a valere sul bando «Linea Intraprendo» AS-SE PRIORITARIO III – AZIONE III.3.A.1.1. «INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE», tale esito riguardante la non ammissibilità della domanda di partecipazione dell’aspirante imprenditore Caverio Celestina ai sensi dell’art. 6.1 lett. a) del bando in quanto alla data di presentazione della domanda l’a-spirante imprenditore risultava già titolare di ditta inattiva iscritta al Registro Imprese;
3. di revocare l’intervento finanziario assegnato all’aspirante imprenditore Caverio Celestina pari ad € 33.267,00;
4. di trasmettere il presente atto all’aspirante imprenditore Ca-verio Celestina e a Finlombarda s.p.a.;
5. di provvedere alla pubblicazione di cui agli art. 26 e 27 del d.lgs 33/2013, nonché alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, sul sito dedicato alla programmazione comunitaria (www.ue.regione.lombardia.it) e sul sito internet www.sviluppoeconomico.regione.lombardia.it;
Il dirigenteMilena Bianchi
D.d.s. 27 gennaio 2017 - n. 788Bando linea «Intraprendo» - Asse prioritario III - Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza»- Fondo istituito con d.g.r. n. 3960/2015, modificata dalla d.g.r. n. 5033/2016 – Esiti istruttori - 5° provvedimento
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE Visti:
− il regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante dispo-sizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fon-do europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel Quadro Strategico Comune (QSC) e disposizioni gene-rali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
− il regolamento (UE) N. 1301/2013 del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fon-do europeo di sviluppo regionale e a disposizioni speci-fiche concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» e che abroga il regolamen-to (CE) n. 1080/2006;
− il regolamento delegato (UE) n.480/2014 della Commis-sione del 3 marzo 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio re-cante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coe-sione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regio-nale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
− l’Accordo di Partenariato adottato dalla Commissio-ne Europea in data 29 ottobre 2014 con Decisione C(2014)8021, che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimenti Europei (SIE) e rappre-senta il vincolo di contesto nell’ambito del quale ciascu-na Regione è chiamata a declinare i propri Programmi Operativi;
− il Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 adottato con Decisione di Esecuzione della Commissio-ne Europea del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final, che prevede nell’ambito dell’ Asse III la realizzazione di inter-venti di supporto alla nascita di nuove imprese;
− il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Euro-pea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazio-ne degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», con partico-lare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni, con riferimento in particolare alla nozione di
Richiamata la d.g.r. n. 3251 del 6 marzo 2015 avente ad oggetto: «Approvazione del Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 di Regione Lombardia»;
Richiamate le d.g.r.: − n. 3960/2015 «Determinazioni in merito al POR/FESR 2014/2020: istituzione della «LINEA START E RESTART» – Asse III Azione 3.A.1.1. e approvazione dei relativi criteri appli-cativi», che ha previsto l’istituzione del relativo fondo re-gionale presso Finlombarda S.p.A.;
− n. 5033/2016 di approvazione della Linea «INTRAPRENDO» con dotazione finanziaria complessiva di € 30.000.000,00, attivata con due separate finestre di € 15.000.000,00 e in modifica alla precedente d.g.r. n. 3960/2015;
− n. 5546/2016 con la quale si è provveduto a modificare la dotazione finanziaria del bando – 1^ finestra che pas-sa da € 15.000.000,00 a € 16.000.000,00;
Richiamati: − il d.d.u.o. n. 6320 del 4 luglio 2016 con il quale è stata trasferita a Finlombarda s.p.a. la somma di euro 13.500.000,00 per la costituzione del fondo «INTRAPRENDO»;
− l’Accordo di Finanziamento stipulato in data 27 giugno 2016 tra Finlombarda s.p.a. e Regione Lombardia con il quale la società finanziaria regionale, Finlombarda s.p.a., è incaricata della gestione del Fondo «INTRAPRENDO» nonché delle attività di supporto alla predisposizione di atti o documenti funzionali alla gestione operativa del fondo stesso;
− il d.d.u.o. n. 6372 del 5 luglio 2016 con il quale è stato ap-provato il bando «LINEA INTRAPRENDO» – 1° finestra;
− il d.d.u.o. n. 8929 del 15 settembre 2016 «Incremento del-la dotazione finanziaria del Fondo Linea Intraprendo»;
Richiamato il bando di cui al citato d.d.u.o. n. 6372/2016, ed in particolare l’articolo 13:
− l’istruttoria delle domande viene realizzata con una pro-cedura valutativa a sportello e prevede una fase di istrut-toria formale e una fase di istruttoria di merito realizzate dal soggetto Gestore Finlombarda s.p.a.;
− entro 20 giorni dal termine dell’istruttoria, il Responsabile del Procedimento approva con proprio decreto l’elenco delle domande non ammissibili all’Intervento Finanziario;
Visti gli esiti istruttori rilasciati da Finlombarda s.p.a. attraverso il sistema informatico SiAge nel periodo dal 16 dicembre 2016 al 19 gennaio 2017 come di seguito specificato:
− n. 13 domande non ammesse all’intervento finanziario a seguito di istruttoria di merito;
− n. 14 domande non ammesse all’istruttoria di merito a seguito di istruttoria formale;
Rilevato che sulla base di tali esiti sono stati predisposti i se-guenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
• Allegato 1 - Elenco delle domande non ammesse all’inter-vento finanziario a seguito di istruttoria di merito;
• Allegato 2 - Elenco delle domande non ammesse all’i-struttoria di merito a seguito di istruttoria formale;
Visto il decreto n. 5442 del 10 giugno 2016, con il quale l’Au-torità di Gestione nomina il dirigente pro tempore della Unità Organizzativa Competitività, Sviluppo e Accesso al credito delle imprese quale Responsabile dell’Asse III per l’Azione III.3.a.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraver-so incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza» del POR FESR 2014-2020;
Dato atto che:
• l’art. 20 del bando «Linea Intraprendo» individua come Responsabile del procedimento il Dirigente pro tempore della Struttura «Agevolazioni alle Imprese« della Direzione Generale Sviluppo Economico»;
• che il presente provvedimento rientra fra le competenze della Struttura «Agevolazioni per le imprese», di cui alla d.g.r. n. 5227 del 31 maggio 2016 «VII provvedimento or-ganizzativo 2016»;
Dato atto che sono stati rispettati i termini previsti dal bando in merito all’assunzione del presente provvedimento;
Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in ma-teria di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti or-ganizzativi della X Legislatura;
DECRETA1. di prendere atto e approvare, a valere sul bando «Linea In-
traprendo» ASSE PRIORITARIO III - AZIONE III.3.A.1.1. «INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE», gli esiti istruttori trasmessi tramite SiaGe dall’ente gestore Finlombarda s.p.a., di cui ai seguenti allegati che costituiscono parte integrante e so-stanziale del presente provvedimento:
• Allegato 1 - Elenco delle domande non ammesse all’Inter-vento Finanziario a seguito di istruttoria di merito;
• Allegato 2 - Elenco delle domande non ammesse all’i-struttoria di merito a seguito di istruttoria formale;
2. di trasmettere il presente atto al Gestore del Fondo «IN-TRAPRENDO», Finlombarda s.p.a., per gli adempimenti di competenza;
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL, sul sito dedicato alla programmazione comunitaria (www.ue.regione.lombardia.it) e sul sito della Direzione Gene-rale Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.regione.lombardia.it ).
4. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obbli-ghi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013.
Mancato raggiungimento del punteggio minimo relativo all'analisi economico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5 del Bando.
4 230692 BERETTA MARIA CRISTINA NUOVA LARIO Aspirante imprenditore Lecco
Mancato raggiungimento del punteggio minimo relativo all'analisi economico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5 del Bando.
5 230667 FEDELE GIANFRANCO FIDELITY RING Aspirante imprenditore Milano
Mancato raggiungimento del punteggio minimo relativo all'analisi economico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5 del Bando.
6 231548 UPPI UGO CONTRATTI QUASI GRATIS Aspirante imprenditore Milano
Mancato raggiungimento del punteggio minimo relativo all'analisi economico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5 del Bando.
7 230681 I SOGNI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS
I SOGNI - SERVIZI INTEGRATI ALLA DISABI-LITA' MPMI Gandino (BG)
Mancato raggiungimento del pun-teggio minimo relativo all'analisi eco-nomico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5.
8 230637 SPORTIT SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA SNOWIT MPMI Milano
Mancato raggiungimento del pun-teggio minimo relativo all'analisi eco-nomico - finanziaria ex art. 13.2.c. 5.
9 231535THE ENERGY AUDIT S.R.L.S. SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA SEMPLIFI-CATA
TEA: EFFICIENTAMENTO ENERGETICO ATTRAVERSO L'IoT MPMI Salò (BS)
Mancato raggiungimento del pun-teggio minimo relativo all'analisi eco-nomico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5.
10 275754 SOCIETA' DI SERVIZI SOCIETA' COO-PERATIVA A RESPONSABILITA' LIMITATA SERVIZI INTEGRATI PER IL TERRITORIO MPMI Brescia
Mancato raggiungimento del punteggio minimo relativo all'analisi economico - finanziaria ex art. 13.2 c. 5 del Bando.
Bollettino Ufficiale – 81 –
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
N. ID DOMANDA DENOMINAZIONE RICHIEDENTE TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA SOGGETTO SEDE OPERATIVA MOTIVAZIONE DI NON AMMISSIBILITA'
11 243142 MASSARENTI MARCO LIFE Aspirante imprenditore Luino (VA)Mancato raggiungimento del pun-teggio minimo complessivo ex art. 13.2 c. 4
12 233771 DI LERNIA VIVIANA LAVANDERIA DI LERNIA MPMI Pieranica (CR)Mancato raggiungimento del pun-teggio minimo complessivo ex art. 13.2 c. 4
13 230633 FUMAGALLI ERICA PIERA "I GIARDINI DI MARTE" STORE VEGANO Aspirante imprenditore ComoMancato raggiungimento del pun-teggio minimo complessivo ex art. 13.2 c. 4 del Bando.
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Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 82 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO 2
BANDO “LINEA INTRAPRENDO” - DOMANDE NON AMMESSE ALL’ISTRUTTORIA DI MERITO A SEGUITO DI ISTRUTTORIA FORMALE
N. ID DOMANDA
DENOMINAZIONE RICHIEDENTE TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA
SOGGETTO SEDE OPERATIVA MOTIVAZIONE DI NON AMMISSIBILITA'
1 236539 TRACKS AUTOTRASPORTI S.R.L.
AUTOTRASPORTO CONTO TERZI PER RITIRO OLI ESAUSTI DA ESERCIZI COMMERCIALI ESISTENTI SUL TERRITORIO
MPMI Monza
Domanda non ammissibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. a) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile (l'impresa risulta essere inattiva al Registro delle Imprese) nonchè per documen-tazione allegata incompleta (così come richiesto ex art.12 comma 6 allegato B del Bando).
2 231052 PANZERI PAOLO TIMEOUT Aspirante impren-ditore Monza
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. a) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, con le persone riportate nella sezione 2.1. del Business Plan, ha già costituto un'impresa, non attiva, avente ad oggetto sociale la medesima attività descritta nel business plan allegato alla domanda.
3 284588 CANTAMESSA MARTINA ACCONCIATURE MARTINA CANTAMESSA Aspirante impren-ditore Bolgare (BG)
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, riportato nella sezione 2.1. del Business Plan, alla data di presentazione della domanda risulta aver già iscritto al Registro Imprese ditta citata nel suddetto Business Plan, svolgente la medesima attività ivi descritta.
4 352059 MAFFEZZONI ELENA APHRODITE HAIR & BEAUTY Aspirante impren-ditore
Torbole Casaglia (BS)
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprendito-re alla data di presentazione della domanda risulta aver già costituito un’impresa, con le persone riportate nella sezione 2.1. del Business Plan, con medesima denomina-zione ed attività descritta nel Business Plan allegato alla domanda.
5 344798 RIBOLDI LUANA BAR PASTICCERIA ROMA Aspirante impren-ditore Corsico (MI)
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, riportato nella sezione 2.1. del Business Plan, alla data di presentazione della domanda risulta aver già iscritto al Registro Imprese ditta citata nel suddetto Business Plan, con medesima attività ivi descritta.
Bollettino Ufficiale – 83 –
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
N. ID DOMANDA
DENOMINAZIONE RICHIEDENTE TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA
SOGGETTO SEDE OPERATIVA MOTIVAZIONE DI NON AMMISSIBILITA'
6 230978 ZANINI MARCO "MARCHINO PANE E VINO" Aspirante impren-ditore Brescia
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, riportato nella sezione 2.1. del Business Plan, alla data di presentazione della domanda risulta aver già iscritto al Re-gistro Imprese ditta con medesima attività e sede riportata nel Business Plan.
7 231994 PERMYAKOVA ELENA SERVIZI TURISTICI Aspirante impren-ditore Sirmione (BS)
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore riportato nella sezione 2.1. del Business Plan alla data di presentazione della domanda risulta aver già costituito un’impresa, inattiva, con medesima denominazione ripor-tata nel Business Plan allegato alla domanda.
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, riportato nella sezione 2.1. del Business Plan, alla data di presentazione della domanda risulta aver già iscritto al Registro Imprese ditta citata nel suddetto Business Plan, con medesima attività ivi descritta.
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, riportato nella sezione 2.1. del Business Plan, alla data di presentazione della domanda risulta aver già iscritto al Re-gistro Imprese ditta (inattiva) citata nel suddetto Business Plan, con medesima attività ivi descritta.
10 232973 HELLO! DI AMBRA IOPPOLO CONCEPT STORE HELLO! MPMI Corbetta (MI)
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. a) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L’impresa, alla data di presentazione della domanda, risulta essere inattiva al Registro delle Imprese.
11 350135 CHEF IN CAMICIA S.R.L. SEMPLIFICATA CHEF IN CAMICIA MPMI Milano
Domanda non ammissibile ai sensi dell'art. 6.2 comma 1 lett. h) del Bando Linea Intraprendo in quanto l’impresa non risulta in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva.
12 249784 ZUCCHINI DEL VECCHIO GAIA Clèa Aspirante impren-
ditore Milano
Domanda non accoglibile ai sensi dell'art. 6.1 comma 1 lett. c) del Bando Linea Intraprendo per mancanza del requisito di soggetto ammissibile. L'aspirante imprenditore, riportato nella sezione 2.1. del Business Plan, alla data di presentazione della domanda risulta aver già iscritto al Registro Imprese ditta che presenta un'attività primaria (come da codice Ateco ivi riportato) coincidente con quella descritta nel Business Plan.
Serie Ordinaria n. 5 - Mercoledì 01 febbraio 2017
– 84 – Bollettino Ufficiale
N. ID DOMANDA
DENOMINAZIONE RICHIEDENTE TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA
SOGGETTO SEDE OPERATIVA MOTIVAZIONE DI NON AMMISSIBILITA'
13 349112 DE WAELE FREDDY LA PIAZZETTA 2 Aspirante impren-ditore
Sesto San Giovanni (MI)
Domanda non ammissibile ai sensi del comma 3 dell’ar-ticolo 5 del Bando Linea Intraprendo. L'Endorsement allegato alla domanda risulta sottoscritto da persona fisica riportata nella sezione 2.1 (imprenditore/soci) del Business Plan.
14 344999 COMO FASHION SRL COMO FASHION MPMI Bregnano (CO)
Domanda non ammissibile. Allegato Endorsement riferito ad altra iniziativa imprenditoriale. Si reputa pertanto la domanda priva di uno dei documenti obbligatori ex art.12 comma 6 elencati nell’allegato B del Bando Linea Intraprendo.