Top Banner
Bollettino Inverno 2013 Diritti delle persone con disabilità: la convenzione ONU
47

Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

Mar 13, 2018

Download

Documents

dinhkiet
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

BollettinoInverno 2013

Diritti delle persone con disabilità:la convenzione ONU

Pantone 109 C

Page 2: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet -tivi loghi, delle Federazioni svizzere di cui l'Asso -ciazione fa parte:

insieme

Federazione Svizzera delle associazioni deigenitori di persone con handicap mentale Aabergergasse 33, 3001 Berna

Cerebral

Associazione Svizzera a favore dei CerebrolesiASC - Zuchwilerstrasse 43 - 4501 Soletta

Siamo lieti di mettere a disposizione uno spazio sul nostro Bollettino per chiunque voles-se pubblicare osservazioni, opinioni, esperienze, legate alle tematiche dell’handicap.La scadenza per la consegna degli articoli, da inviare al nostro Segretariato, per il prossi-mo numero: «Primavera 2014», è entro 21 febbraio 2014.

SOMMARIO: pag.

Editoriale: di Michela Luraschi 1

Il Comitato Cantonale Informa: di René Derighetti e Monica Lupi 4

Temi d’attualità: di Michela Luraschi

• Invecchiamento e handicap 11

• La qualità dell’integrazione scolastica e sociale 11

• Famigliari curanti 13

• C’est comme ça que je veux habiter 13

Attività alla ribalta: di Sladjana Stojanovic 14

• L’aperitivo monitori 14

• Fine settimana ad Andeer 16

• Uscite a Ballenberg e Andeer 17

• Stage handicap 2013 19

Dossier: Convenzione sui diritti delle persone con disabilità 21

Cultura e formazione: di Michela Luraschi 36

Ospite:

• Scuola di Vita Autonoma, Pro Infirmis 38

Fondazione Diamante:

• Un pensionamento, diversi cambiamenti nelle strutture del locarnese: di Maria-Luisa Polli 43

atgabbes

ASSOCIAZIONE TICINESE DI GENITORIED AMICI DEI BAMBINI BISOGNOSIDI EDUCAZIONE SPECIALE

Segretariato:via Canevascini 4 - 6900 LuganoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp [email protected] • www.atgabbes.ch

FONDAZIONE DIAMANTE

Segretariato:via Violino 1 - C.P. 267 - 6928 MannoTel. 091 610 00 20 • www.f-diamante.ch

Copertina interno Inverno 2013_Copertina interno estate 04 09.12.13 08:37 Pagina 2

Page 3: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

Autonomia, indipendenza e libertà di scelta:sono tre parole chiave della Convenzionedelle Nazioni Unite sui diritti delle personecon disabilità. Convenzione che la Svizzeraha deciso di ratificare proprio il 26 novem-bre del 2013, sottolineando così il suo impe-gno nella promozione della conoscenzadella disabilità, nel sostegno alla piena in-clusione in ogni ambito della vita e nellalotta contro la discriminazione delle perso-ne in situazione di handicap. Obiettivi que-sti anche della giornata del 3 dicembre, chericordiamo, da oltre trent’anni è divenutagiornata internazionale delle persone dis-abili. Ed è proprio la Convenzione ONU suidiritti delle persone con disabilità a costitui-re il dossier di questa edizione del Bolletti-no. La teoria e le leggi però, poggiano e siconfermano unicamente attraverso le azionipratiche: così, nelle altre rubriche troviamoesempi, riflessioni e racconti, che ruotanoattorno ai concetti menzionati, ossia, l’auto-nomia e la possibilità di scelta delle personein situazione di handicap. Scegliere di vive-re in modo indipendente, scegliere di fre-quentare un’attività del tempo libero, o uncorso per adulti, scegliere – insieme ai pro-pri genitori – un percorso scolastico inclusi-vo; scegliere di avere e vivere una relazionesentimentale, … scegliere, con libertà. Sem-bra forse banale, scontato, ma non lo è pertutti. Dunque, il rispetto, la non discrimina-zione e le pari opportunità sono concetti chedobbiamo rendere operativi, vivi, veri, attra-verso il sostegno e la valorizzazione del di-ritto di scelta. Considerando possibile e cre-dendo nella piena partecipazione dellapersona in situazione di handicap alla vitasociale, si applica già implicitamente qual-siasi articolo della Convenzione e di qual-siasi altra carta dei diritti umani, in generale.

Michela LuraschiResp. Cultura e Formazione

1

ED

IT

OR

IA

LE

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 1

Page 4: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

2

È periodo di festeggiamenti, dunque di oc-casioni di ritrovo. Siamo contenti di ascol-tare, e in parte poter vivere, anche i mo-menti di incontro legati ai nostri gruppiregionali, che tutto l’anno, con la loro pre-senza sul territorio, lavorano insieme o alfianco delle famiglie. Sono molti gli ambitiin cui spazia l’attività dei regionali. Dall’at-tenzione verso la politica locale, all’ascoltodi bisogni vecchi e nuovi. Restando vigi-lanti al benessere generale delle persone insituazione di handicap, offrendo propostedi varia natura come quelle dei gruppi ditempo libero (uscite, atelier, eccetera) o leoccasioni più puntuali, ma ricorrenti comele cene, o ancora, dei momenti di riflessio-ne come una conferenza, i regionali fannoun importante lavoro di prossimità, per ilquale, a nome del segretariato, ringraziamotutti i soci e gli amici attivi che si adoperanoaffinché queste attività continuino.Vi lasciamo notizia di un appuntamento

festivo. Gli altri, sono stati organizzati du-rante il mese di dicembre.

NO

TI

ZI

E

DA

I

RE

GI

ON

AL

I

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 2

Page 5: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

3

GRUPPO BELLINZONESE

In occasione delle feste, il Gruppo regionaleatgabbes bellinzonese, organizza un pranzoin compagnia con musica aperto a tutti.

Quando? Domenica 26 gennaio 2014c/o Centro Spazio Aperto,Via Gerretta 9a, Bellinzonaa partire dalle 11.30

Costo del pranzo (bibite escluse): CHF 35.– menù per adulti CHF 20.– menù per bambini

Il pranzo sarà offerto alle persone in situa-zione di handicap.

Iscrizioni a: Camillo Rossi, 091 858 17 94,entro il 15 gennaio 2014.

GRUPPI REGIONALI ATGABBES

Volete partecipare alle attività dei gruppi re-gionali? Condividere delle esperienze?Vi ricordiamo che l’ultima pagina del

Bollettino riporta tutti i contatti dei regiona-li e degli altri servizi promossi da atgabbes. Inoltre, vi ricordiamo che tutte le attività

organizzate dai nostri gruppi regionali du-rante l’anno sono indicate sul nostro sitowww.atgabbes.ch. Anche i Bollettini sonoconsultabili online.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 3

Page 6: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

4

L’educazione dovrebbe inculcare l’idea chel’umanità è una sola famiglia con interessicomuni. Che di conseguenza la collabora-zione è più importante della competizione.

Bertrand Russell

Lasciato il periodo estivo, caratterizzatodalla responsabilità, ma pure dall’allegriadelle nostre colonie e campi, l’autunno ci hacondotti, come tutti gli anni, a consideraretemi importanti per le persone in situazioned’handicap sui quali, come atgabbes nonabbiamo la padronanza, ma sui quali pos-siamo certamente esprimerci e, nel limitedelle nostre possibilità, partecipare. Anchela nostra Associazione, come la singola fa-miglia, nell’accompagnare persone in si-tuazione d’handicap nella loro globalità ètenuta ad istaurare rapporti di collaborazio-ne con enti e sistemi a carattere diversifica-to. Talvolta il rapporto di collaborazione sicostruisce in modo spontaneo, talaltra va ri-cercato facendo presente la propria esisten-za. Come la singola famiglia, di solito fac-ciamo presente la nostra esistenza concortesia, ma, quando necessario per il benedelle persone in situazione d’handicap, sap-piamo anche urlare. Ci stiamo chiedendose, in questo momento, pensando ai temi fi-nanziari, non sia giunto il tempo di urlare.

Preventivi dello Stato e preventivi degliIstituti per invalidiIn autunno, ormai, è diventato tradizioneleggere i preventivi del Cantone per capirese qualche misura di contenimento possaavere ripercussioni sul piano dei servizi allepersone in situazione d’handicap. Quantoabbiamo letto non suscita angoscia, ma la-scia spazio a qualche preoccupazione.Come associazione ci appare irrinuncia-

bile - per essere sicuri che i servizi dei qualiIL C

OMIT

ATO

CAN

TON

ALE

INFO

RMA

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 4

Page 7: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

5

le persone in situazione d’handicap necessi-tano siano forniti in quantità e qualità ade-guata- che in sede di negoziazione dei con-tratti di prestazione siano riconosciute lespese effettivamente preventivate per il2014 senza decurtazioni. Una decurtazione,infatti, era già stata prevista nel 2013. Nel2014 contiamo si torni alla regolarità e chequindi, la misura straordinaria del 2013 nonsia trasformata in una misura a caratterestrutturale con un suo prolungamento le cuiripercussioni sul piano della quantità e qua-lità delle prestazioni alle persone in situa-zione d’handicap non sono esplicitate e dis-cusse in modo trasparente.Eventuali necessità di risparmio infatti,

vanno ponderate considerando in modochiaro e per tutti gli Istituti sociali le possi-bili ripercussioni quanto a prestazioni allepersone in situazione d’handicap. In altreparole, occorrerebbe riaprire il grande can-tiere dei Contratti di Prestazione con lo Sta-to; Stato che sarebbe chiamato a pronun-ciarsi in modo chiaro e trasparente suquanto intende offrire come prestazioni allepersone in situazione d’handicap e quanto,invece, intende negare, assumendosi così lesue responsabilità. Evidente che, come at-gabbes, ad un cantiere di questo tipo chie-deremmo di partecipare non solo a tuteladelle persone in situazione d’handicap, mapure a quelli delle loro famiglie. L’ondalunga dei risparmi in questo campo, infatti,investe le famiglie e le famiglie, di regola,non sono costituite da “bisognosi” bensì dapersone che lavorano, producono e paganole imposte. Quindi si esprimono, come lofanno tutti i cittadini.

Convenzione ONU sui diritti delle perso-ne in situazione d’handicapFinalmente, a 5 anni dalla sua entrata in vi-gore, anche il nostro ricco paese si è decisoa ratificare la Convenzione sui diritti delle

persone in situazione d’handicap messa apunto dall’ONU. A quest’importante tema èdedicato il dossier di questo Bollettino.

Inserimenti scolasticiIl tema delle possibilità per bambini dellascuola dell’infanzia e della scuola elemen-tare di fruire di momenti d’integrazione inclassi regolari continua ad attrarre la nostramassima attenzione. Per questo atgabbescollabora anche con il Dipartimento Forma-zione ed Apprendimento della SUPSI persensibilizzare i futuri docenti di questi ordi-ni scolastici. La nostra collaborazione siconcretizza nell’accoglienza di piccoligruppi di futuri docenti nei nostri pre-asiliintegrati in modo che possano interagirecon bimbi in situazione d’handicap e verifi-care come attività a carattere inclusivo sia-no possibili.

Per il Comitato Cantonale

René Derighetti Monica LupiPresidente atgabbes Membro CC

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 5

Page 8: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

6

IL COMITATO CANTONALE E IL SEGRETARIATO

AUGURANO A TUTTI

BUONE FESTE E UN FELICE 2014

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 6

Page 9: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

7

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 7

Page 10: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

8

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 8

Page 11: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

9

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 9

Page 12: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

10

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 10

Page 13: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

11

TE

MI

D

’A

TT

UA

LI

TÀ INVECCHIAMENTO E HANDICAP

Il tema dell’invecchiamento della personain situazione di handicap e della sua fami-glia, già trattato più volte anche nel nostroBollettino e oggetto di diverse interessantiserate organizzate da vari enti/istituti negliultimi anni, ha fatto un balzo in avanti. Du-rante l’autunno 2013 l’Ufficio invalidi, sustimolo di vari attori presenti sul territorio,ha infatti costituito un gruppo misto di lavo-ro rappresentato da collaboratori dello stes-so Ufficio e di quello degli anziani, da diret-tori di strutture dei due ambiti e da unmedico geriatra. Scopo di questo gruppo, èdi riflettere, in modo coordinato alla que-stione, sempre più importante, dell’invec-chiamento delle persone che fanno capo allestrutture per invalidi. L’invecchiamento del-la popolazione è ormai dato certo e in cresci-ta. Con l’intento di portare un miglioramen-to a quanto presente e offerto sul territorio,al gruppo è dato compito di valutare tutti gliaspetti legati al fenomeno, per dare poi delleindicazioni a chi di dovere.

LA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONESCOLASTICA E SOCIALE

9° Convegno internazionale EricksonSi è tenuto a Rimini, dall’8 al10 novembre2013, uno degli appuntamenti di aggiorna-mento, di riflessione e di progettualità tra ipiù importanti a livello italiano in ambito dieducazione speciale. Seppur il sistemaeducativo generale e la politica dell’inte-grazione scolastica tra Svizzera e Italia so-no difficilmente paragonabili, facciamo ri-ferimento anche alle nostre latitudini aquesto luogo prezioso, dove le basi teori-che e i valori profondi che caratterizzano le

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 11

Page 14: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

12

riflessioni in corso, fanno del pensiero del-l’integrazione scolastica, un concetto cheva al di sopra delle leggi “nazionali” o degliaspetti più “tecnici”. Responsabili scientifi-ci di questo importante convegno sono in-fatti Roberta Caldin, Andrea Canevaro eDario Ianes, professionisti che hanno datogrande contributo allo sviluppo della peda-gogia speciale. Per il livello culturale del-l’evento, ma soprattutto per l’importanza diquesto tema, per cui atgabbes è coinvolto inrappresentanza, oltre che di un valore socia-le in cui crede fermamente, dei numerosigenitori nostri soci e non che si trovano con-frontati con l’argomento, riportiamo di se-guito un estratto della mozione finale delConvegno. In questa mozione (consultabileintegralmente all’indirizzo www.conve-gni.erickson.it) sono esposti dei punti im-portanti, sui quali si reputa importante lavo-rare per migliorare l’offerta attuale inambito di integrazione scolastica.

“Dare fiducia alla scuolaIl futuro del Paese è legato alla cultura e al-la civiltà che sa produrre. Dare quindi, omeglio ridare, fiducia alla scuola non è unoslogan, ma un’esigenza strategica. La fidu-cia riparte dal riconoscimento del ruolo so-ciale degli insegnanti e dal loro pregevoleimpegno. È il momento di fare un nuovopatto tra educatori e società. Dare fiduciasignifica, per esempio, considerare la for-mazione dei docenti come obiettivo strate-gico per la qualità. Formazione che devequindi essere continua, obbligatoria, verifi-cata, fondata sulla ricerca e la creativitàprofessionale (…). Fiducia nella scuola si-gnifica anche andare oltre una diffusa con-flittualità per valorizzare la responsabilitàdi tutti i soggetti dell’educazione, in unalogica di comunità. Significa rinnovarecontinuamente un patto di alleanza con lefamiglie anche per immaginare insieme so-

luzioni per un futuro di autentica integra-zione sociale.

Rispettare la normalità dell’autonomia(…) superare la tradizione trasmissiva, mo-nodirezionale, per una pedagogia dell’ete-rogeneità, che offra a tutti non le stesse co-se nello stesso momento, ma le cose giusteper tutti e ciascuno. La nostra migliore tra-dizione educativa vede nella normalità del-la vita, nella scuola come nella società, illuogo dell’inclusione, dove le relazioni di-ventano comunità di coeducazione per tutti.

Dal conflitto alla mediazione(…) È necessario invece costruire, con nuo-ve leggi, un sistema e dei luoghi di media-zione e conciliazione che mettano al centrodecisioni connotate da un valore pedagogi-co e relazionale, che sono per noi la veragiustizia possibile.

Per una valutazione inclusiva(…) proponiamo maggiori pratiche valuta-tive centrate sui processi, sui contesti, sullerelazioni, pensate in chiave formativa (enon competitiva) per migliorare la qualitàdella didattica inclusiva.

La questione dei BES (Bisogni EducativiSpeciali): per una inclusione vera(…) Va affrontato costruttivamente il ri-schio di costruire nuove classificazioni cheseparino e producano un abbassamentodelle attese per i ragazzi; vogliamo invecepromuovere la resilienza, valorizzare i ta-lenti individuali e le potenzialità della co-munità educativa. Per questo è necessarioche l’ICF, come modello biopsicosociale inchiave educativa, diventi il principale stru-mento di individuazione dei percorsi inclu-sivi per tutti e insieme la base per la gestio-ne delle risorse economiche, del personalee degli strumenti. L’inclusione avrà succes-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 12

Page 15: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

13

so solo se si rispetterà e valorizzerà il pro-tagonismo pedagogico della scuola (…).Ricordando che la scuola ha un cospicuopatrimonio inclusivo, che va oggi rilancia-to e rispettato come la vera base di parten-za per promuovere nuove e migliori prati-che inclusive per tutti e per ciascuno.

Per nuove risorseNon sembri rituale questo richiamo: lascuola non ha bisogno ma diritto a nuovi in-vestimenti.”

FAMIGLIARI CURANTI

Convegno, 6 dicembre 2013Si è svolto, presso Casa Fomelino dellaFondazione Otaf a Sorengo, il pomeriggioinformativo sull’importante tema dei “fa-migliari curanti”, finora più conosciuti inaltre lingue, come in francese “proches ai-dants” o in inglese “care giver” (più genera-le). Oltre che luogo di informazione e rifles-sione, il convegno è stato un momento diincontro tra molti operatori del settore so-ciosanitario del Cantone Ticino e alcuni fa-migliari curanti stessi. Gli atti dei lavori sa-ranno presentati in primavera 2014.Ricordiamo che il convegno è stato orga-nizzato da Pro Infirmis, Pro Senectute,Abad, Lega ticinese contro il cancro, DSS,SUPSI e atgabbes.

“C'EST COMME ÇA QUE JE VEUXHABITER”

Congresso per genitori, 13 marzo 2014,OltenL’associazione cerebral organizza un con-gresso sulle situazioni di abitazione per lepersone in situazione di handicap. Il temadel andare a vivere fuori casa concerne mol-te famiglie. Ognuno vive la questione a mo-do suo, trovando le soluzioni che appaio-no/sono le più idonee per la propria realtà.Certamente, questo discorso pone a tuttimolte domande. La giornata vuole essere un momento di

riflessione e luogo di informazione attornoa questo argomento tanto vicino a tutti, e avolte tanto “nascosto”, taciuto. È anchel’occasione di scoprire diverse soluzioni diabitazione, oltre che possibilità di confron-to e scambio con altri genitori.

Quali i sogni realizzabili per un figlio? Co-sa significa per i genitori, accogliere il desi-derio di un figlio di andare a vivere fuori ca-sa? Come affrontare sfide e domande che sipongono?

Per informazioni inerenti al Congresso (intedesco e francese con traduzione di tutto infrancese), potete rivolgervi al segretariato oconsultare il sito http://www.vereinigung-cerebral.ch

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 13

Page 16: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

14

L’APERITIVO MONITORI,UN’OCCASIONE DI INCONTRO EFORMAZIONE

Il segretariato atgabbes non si ferma mai;una volta messo il punto alle attività estive èsubito partita l’organizzazione delle attivitàautunnali/invernali.

Prima di parlare di quest’ultime facciamoperò un passo indietro e dedichiamo qual-che parola all’incontro avvenuto con i re-sponsabili delle colonie e dei campi sabato12 ottobre 2013 presso lo Spazio ADO aBesso.

A questo importante momento sono anche in-tervenuti Donatella Oggier-Fusi, segretariad’organizzazione, e Cosimo Mazzotta, mem-bro di Comitato e Vice Presidente.

Da anni l’aperitivo monitori è un momentofondamentale per la nostra associazione;permette a noi di ringraziare i volontari peril l’importantissimo lavoro che fanno e aimonitori di vivere un momento di condivi-sione con gli altri responsabili.

Quest’anno è stata anche un’occasione im-portante che ci ha dato l’occasione di pre-sentare un importante lavoro elaborato du-rante il mese di settembre: ossia delleindicazioni raccolte in un documento intito-lato “Responsabilità, sicurezza e preven-zione di situazioni a rischio durante le atti-vità del tempo libero atgabbes” con loscopo di garantire che le attività dei campi edelle colonie si svolgano in situazioni carat-terizzate dalla sicurezza e dal rispetto dellepersone. Regole che si inseriscono nel qua-dro legislativo cantonale e nazionale, pre-sentato nell’opuscolo “La responsabilitàgiuridica” edito da InfoGiovani in collabo-A

TT

IVIT

À

AL

LA

R

IBA

LTA

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 14

Page 17: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

15

razione con CEMEA e fanno riferimento al-le raccomandazioni di SwissOlympic eG+S in materia di prevenzione di abusi.

Dunque un documento che ha la duplice va-lenza di tutelare i partecipanti, ma anche imonitori, permettendo così una maggiorequalità dell’accompagnamento.

Come ha sottolineato Donatella Oggier-Fusi durante la serata, si è trattato di tradur-re in regole semplici e chiare e di formaliz-zare quanto già veniva fatto in manieraspontanea da sempre nelle colonie e neicampi atgabbes. “Insomma si è cercato didare una forma strutturata al buon senso ealla spontaneità. Qualcuno ci ha chiesto senon fosse un paradosso: il Comitato Canto-nale è dell’idea che proprio un quadro di ri-ferimento chiaro e condiviso sia il migliorstrumento per poter permettere a tutti -mo-

nitori, partecipanti, famigliari- di viverecon serenità e sicurezza gli splendidi mo-menti di vacanza offerti da atgabbes”.

Colgo l’occasione di ringraziare il ComitatoCantonale, che è stato fondamentale per lacreazione di questo materiale e che sostienein maniera attiva tutto il segretariato.

Grazie anche a chi non è potuto essere pre-sente a questo incontro che però permette aquasi 300 persone di trascorrere delle va-canze in sicurezza e spensieratezza!

L’ultimo ringraziamento lo rivolgo a Silva-na Albergati, che con il suo gruppo di cuci-na (Alessandro, Dilva, Dorotea, Marina,Fiorenzo, Isabelle, Laura, Davide) ci ha de-liziato con un fantastico aperitivo!

Con piacere possiamo già anche raccontar-vi di alcune attività autunnali che si sono giàtenute!

Mentre per fine dicembre, è previsto il cam-po di sci a L’Auberson, che ci porterà diret-tamente nel 2014!

Auguriamo quindi a tutti un felice annonuovo!

Sladjana Stojanovic,Resp. Attività del tempo libero

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 15

Page 18: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

16

Al mattino con molta gioia abbiamo trovatoun buffet vastissimo per poter fare un riccacolazione, dopodiché ci siamo diretti con ilpulmino verso le splendide montagne diHeidi, dove abbiamo incontrato caprette(forse Fiocco di neve?) e mucche che bruca-vano i verdi prati. Finito il giretto turisticoad Heididorf siamo partiti verso la via di ca-sa con un’ultima tappa a Splügen per pran-zare e mangiare uno squisito strudel di me-le per finire in dolcezza questi corti maintensi giorni passati in compagnia.

Per il gruppo,Stefanie Bätscher

FINE SETTIMANA AD ANDEER, 9-10 OTTOBRE 2013

Relax, divertimento e buona forchetta …Ecco come riassumere i 2 giorni trascorsinei Grigioni.Siamo partiti sabato in direzione di San

Bernardino, dove abbiamo fatto una splen-dida passeggiata tra i pini e con la vista sullago. Un volta rifocillati con una buona pa-sta al forno, siamo saliti sui nostri pulminiper andare alle attesissime Terme di An-deer… acque termali, idromassaggi, getticaldi che solleticavano i nostri corpi, nuota-te e pirolette… cosa volere di più? Dopoben 2 ore di relax ci siamo inviati versoMainfeld, dove abbiamo cenato in un risto-rante carino, molto curato e con un’ottimacucina. Per terminare la nostra giornata, fi-nito di riempire i nostri pancini, ci siamo ri-tirati al Swiss Heidi Hotel, un grazioso al-bergo dove abbiamo passato la nottefacendo sonni tranquilli.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 16

Page 19: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

17

BALLENBERG, 26 OTTOBRE 2013

Uno sguardo tra le mura del passatoOre 08.00, ci ritroviamo con i sacchi inspalla e pronti per il meraviglioso viaggioverso il Canton Berna. Il tempo è con noi, iprimi raggi di sole accompagnano la nostrapartenza. E con i sorrisi sui visi, iniziamol’avventura.Prima fermata San Gottardo, dove ci

aspetta un buon caffè!Arrivati finalmente a Ballenberg, dopo

numerose curve nella bellissima valle,scendiamo dal pulmino e varchiamo i can-celli del parco.Immersi nel “Vallese”, giriamo tra le co-

struzioni, i vecchi mulini e gli animali che pa-scolano, entriamo nelle case, curiosiamo tra imobili e ci addentriamo in un’altra epoca.Finalmente il pranzo! Una grade sfida

decidere con che menù deliziarci.

Soddisfatti e con la pancia piena decidiamodi formare due gruppi, quelli con il passopiù veloce, e quelli più lenti a digerire.Continuiamo il nostro viaggio tra i sen-

tieri del parco, attraversando la storia dellecostruzioni rurali della Svizzera.Accompagnati dal sapore del passato e

tante risate, abbiamo passato un pomeriggioall’insegna del divertimento e della compa-gnia, ma l’ora della partenza si avvicina.Tutti assieme, torniamo verso il nostro Ti-

cino. L’ambiente nel pulmino è allegro, everso il ritorno ci accompagnano alcune can-zoni cantate da noi, grazie alle quali alcunihanno potuto felicemente addormentarsi.Stanchi ma felici dell’avventura tornia-

mo nelle nostre case, calde e accoglienti co-me quelle di un tempo.

Per il gruppo,Anna Mussio e Alessia Bloch

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 17

Page 20: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

18

ANDEER, 16 NOVEMBRE 2013

Ho risposto subito con piacere all’invito diun monitore di partecipare ad una giornataalle terme, mi sembrava un modo di trascor-rere una giornata simpatica stando bene. Inpassato mi era infatti capitato di prendereparte ad un corso di cucina organizzato incollaborazione con i Corsi per Adulti (Inte-graTI), trovandomi benissimo.L’entusiasmo dei partecipanti e la loro

voglia di godere appieno di ogni momento

sono stati contagiosi e hanno reso la giorna-ta indimenticabile: dagli spruzzi nella pisci-na, alla torta Sacher per non parlare dellabattaglia con le palle di neve vicino al la-ghetto. È stato un privilegio vivere questaesperienza; grazie all’atgabbes per l’orga-nizzazione e l’opportunità datami!

Per il gruppo,Lorenza Campana

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 18

Page 21: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

19

STAGE HANDICAP 2013

La colonia e il valore della genitorialità:questo è il tema affrontato durante l’ultimoappuntamento formativo organizzato da ce-mea, atgabbes, Comunità Familiare e ProInfirmis svoltosi a Primadengo, in Leventi-na, nel week end da venerdì 15 a domenica17 novembre 2013. Per avvicinarci a questatematica, richiesta dagli stessi monitori, si èscelto di presentare la Pedagogia dei genito-ri attraverso l’esperienza di atgabbes, asso-ciazione che promuove da sempre la valo-rizzazione del sapere dei genitori, qualiesperti dei propri figli e la necessità di co-struire un patto educativo tra i genitori e iprofessionisti, o come nel caso delle colo-nie tra genitori e i volontari.Questo è stato il centro del week end for-

mativo.Dopo l’accoglienza del venerdì sera, at-

traverso giochi di conoscenza ci si è adden-trati nel pieno del tema durante la giornatadi sabato.Grazie alla presenza di Riziero Zucchi,

professore dell’Università di Torino, Dona-tella Oggier-Fusi, Segretaria d’organizza-zione atgabbes, Cosimo Mazzotta e FelixHug, genitori di figli in situazione d’handi-cap, è stato possibile vivere una giornata in-tensa di contenuti ed emozioni.Dapprima il Prof. Zucchi ha espresso il

concetto della pedagogia dei genitori; ossiala valorizzazione delle competenze e delleconoscenze educative delle famiglie, perpoi in seguito fornire i fondamenti scientifi-ci e gli strumenti applicativi. La giornata siè infine conclusa con delle narrazioni, deidue papà presenti e in seguito dei parteci-panti. La narrazione è infatti lo strumentoper eccellenza della Pedagogia dei Genitoripoiché permette, come sottolineato dai rela-tori, di far prendere coscienza al genitore

delle proprie competenze educative, del va-lore pedagogico del percorso intrapreso.Inoltre la traccia scritta diventa uno stru-mento di formazione e di partecipazione so-ciale, un capitale sociale che il genitoremette a disposizione della comunità.Narrazioni che hanno avuto un ruolo

centrale nello svolgimento dello stage; inparticolar modo le due testimonianze deipapà hanno permesso a diversi stagisti discoprire per la prima volta l’altra faccia delrapporto con i genitori; ossia la collabora-zione positiva e costruttiva che si può crea-re con i genitori delle persone che frequen-tano le colonie.L’ultima giornata è stata utilizzata per la

restituzione; i feed back da parte dei parte-cipanti riguardo ai contenuti e all’organiz-zazione dello stage.Il bilancio finale è senz’altro positivo;

gli stagisti hanno espresso la voglia e l’inte-resse di aprirsi maggioramene alle famigliee di imparare tutto ciò che possono dai geni-tori per poi portarlo come bagaglio nelleproprie colonie. I relatori hanno invitato imonitori – ma anche e soprattutto gli entipresenti – a chiedere alle famiglie dei bam-bini, ragazzi ed adulti che partecipano alleattività del tempo libero di presentare ipropri figli, con un breve racconto così dapoterli conoscere oltre che attraverso le in-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 19

Page 22: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

20

formazioni medico tecnico contenute nelleschede di autocertificazione, anche attra-verso gli occhi di chi condivide la loro quo-tidianità, le loro gioie e le loro fatiche.Durante la giornata del sabato è stato

chiesto a tutti di narrare qualcosa a proposi-to di una persona o di una famiglia che ha la-sciato un segno in noi.

Vi proponiamo in seguito la testimonianzadi Luca Ravazza, un monitore.

Sladjana Stojanovic

Il trenoSpesso prima di una partenza per la coloniami ritrovo con A. a salutare i treni che en-trano ed escono dalla galleria di Besso.Questo non avviene semplicemente perchéil ritrovo della colonia è sul piazzale difronte alla stazione di Lugano, ma soprat-tutto per l’eccitamento di A. nell’osservarei treni transitare. Personalmente non sonoun grande appassionato di treni e nell'atte-sa degli altri ragazzi farei volentieri qual-cosa di diverso. Questo però non è possibi-le perché alla comparsa della primalocomotiva il mio corpo viene richiamatocon un intensa stretta dietro al braccio indirezione dei binari. Non importa se in quelmomento io stia parlando con qualcuno odebba occuparmi di caricare le valigie, l’o-biettivo di A. è di assistere al passaggio deitreni insieme a me.Sulla “scheda tecnica” di A. non ho mai

letto nessuna osservazione riguardo la suapassione per i treni e mi sono spesso chiestoda dove arrivasse. Forse è attratto dal ru-more che fa il treno quando frena o riparte?Dal fatto che il treno viaggi su rotaie e nonsu strada? Oppure dai passeggeri cheguardano fuori dal finestrino ed ogni tantosalutano?

Un giorno, riaccompagnandolo diretta-mente a casa sua, ho avuto modo per la pri-ma volta di parlare con il padre. Stavamodiscutendo quasi in mezzo alla strada, tra lacasa di A. e le rotaie del trenino del MonteGeneroso. Dopo aver stretto per ben tre vol-te la mano al padre, naturalmente su richie-sta di A., abbiamo scambiato qualche frasedi circostanza. La discussione però non po-teva durare a lungo dal momento che un tre-no cominciava ad apparire in lontananza.Con tre sguardi rivolti in direzione del tre-nino, il padre ha incominciato a narrare deiviaggi fatti con A. proprio a bordo di queivagoni. Era appassionante ascoltare quellestorie anche se solo per qualche minuto.La rivelazione che però mi fece sentire

subito qualcosa in gola fu la notizia che ilpadre prima del pensionamento era unmacchinista ferroviere. Quella frase mi col-pì molto sin dal principio, ma solo più tardimi resi conto dell’importanza che possede-va. Portandomi ogni volta davanti ai treniA. voleva farmi sapere che lavoro faceva ilpadre?Sarebbe utilissimo vedere scritto sulle

scheda tecnica di qualsiasi ragazzo che facolonia le cose che lo fanno emozionare,ma come si sarebbe potuto scrivere: “A.vuole farvi sapere che il padre guidava i tre-ni”? Senza usare il condizionale posso direperò che questa scoperta mi ha fatto vera-mente capire di avere condiviso qualcosacon lui e che i prossimi treni che vedremotransitare ricorderanno sicuramente l’ini-zio della nostra amicizia.”

Luca Ravazza

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 20

Page 23: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

21

DO

SS

IE

R CONVENZIONE SUI DIRITTI DELLEPERSONE CON DISABILITÀ (CDPD)

(…)Riconoscendo che la disabilità è un concet-to in evoluzione e che la disabilità è il risul-tato dell’interazione tra persone con mino-razioni e barriere attitudinali ed ambientali,che impedisce la loro piena ed efficace par-tecipazione nella società su una base di pa-rità con gli altri; (…)Riconoscendo i preziosi contributi, esi-

stenti e potenziali, apportati da persone condisabilità in favore del benessere generale edella diversità delle loro comunità, e delfatto che la promozione del pieno godimen-to dei diritti umani, delle libertà fondamen-tali e della piena partecipazione nella so-cietà da parte delle persone con disabilitàporterà ad un accresciuto senso di apparte-nenza ed a significativi progressi nello svi-luppo umano, sociale ed economico dellasocietà e nello sradicamento della povertà;Riconoscendo l’importanza per le per-

sone con disabilità della loro autonomia edindipendenza individuale, compresa la li-bertà di compiere le proprie scelte;Considerando che le persone con disabi-

lità dovrebbero avere l’opportunità di esserecoinvolte attivamente nei processi decisio-nali inerenti alle politiche e ai programmi,inclusi quelli che li riguardano direttamente;Riconoscendo che i bambini con disabi-

lità dovrebbero poter godere pienamente ditutti i diritti umani e delle libertà fondamen-tali su base di eguaglianza rispetto agli al-tri bambini, e richiamandosi agli obblighiassunti in tal senso dagli Stati Parte in basealla Convenzione dei Diritti del Fanciullo;(…)Convinti che la famiglia, è il naturale e

fondamentale nucleo della società e meritala protezione da parte della società e dello

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 21

Page 24: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

22

Per Égalité handicap2, la ratifica della CDPDè prioritaria in quanto ritenuto un manualeesplicativo, che chiarisce, nero su bianco, idiritti delle persone disabili e offre un’utilitàd’intenti a livello universale. Il riferimento,per tutti, a delle stesse direttive, permette, se-condo il servizio, di diminuire il margined’interpretazione dei diritti e dei doveri.Per atgabbes, la decisione di chinarsi sul-

la Convenzione dedicandole queste pagine,non è tanto legata alla sua ratifica da unpunto di vista giuridico, ma piuttosto, aisuoi importanti contenuti e più generalmen-te, al messaggio culturale che trasmette. Inogni presupposto della Convenzione e inogni articolo, sono infatti racchiusi puntisaldi del processo culturale di inclusionesociale delle persone in situazione di handi-cap, gli stessi che hanno portato alla crea-zione dell’Associazione e hanno condottofino ad oggi il lavoro quotidiano a sostegnodelle persone in situazione di handicap e deiloro famigliari. Un lavoro che si è diramato,e lo fa tutt’ora, in più direzioni: dall’ampiocappello della politica sociale, sotto cuistanno misure di intervento, leggi, strutture,eccetera, all’intervento più individuale, cheaccompagna una persona, o una famiglia, inun percorso, che indipendentemente daquale sia, vuol essere di crescita. È infatti lacrescita culturale l’interesse che deve spin-gere il nostro lavoro: una cultura del rispet-to, dell’uguaglianza nella differenziazione;una cultura inclusiva, che arrivi a prevedere– in modo spontaneo – la partecipazione ditutti alla società, ognuno “a modo suo”. So-no questi i messaggi racchiusi nella CDPD.

Stato, e che le persone con disabilità ed imembri delle loro famiglie dovrebbero ri-cevere la necessaria protezione ed assisten-za per permettere alle famiglie di contribui-re al pieno ed eguale godimento dei dirittidelle persone con disabilità;Convinti che una convenzione interna-

zionale esaustiva e completa per la promo-zione e la protezione dei diritti e della di-gnità delle persone con disabilità possadare un contributo significativo a riequili-brare i profondi svantaggi sociali delle per-sone con disabilità e a promuovere la loropartecipazione nella sfera civile, politica,economica, sociale e culturale, con pari op-portunità, sia nei paesi sviluppati che inquelli in via di sviluppo,

Scopo della presente Convenzione è pro-muovere, proteggere e assicurare il pienoed eguale godimento di tutti i diritti umanie di tutte le libertà fondamentali da partedelle persone con disabilità, e promuovereil rispetto per la loro inerente dignità.

(Art. 1, cpv 1)

Inizia così la Convenzione delle NazioniUnite (ONU) relativa ai diritti delle personein situazione di handicap. Adottata dall’As-semblea generale delle Nazioni Unite il 13dicembre 2006 ed entrata in vigore il 3 mag-gio 2008, è stata approvata lo scorso 26 no-vembre dal Consiglio degli Stati. Ad oggi èstata ratificata da 137 Stati e dall’UnioneEuropea. (Il Protocollo facoltativo è statoratificato da circa 80 nazioni1).

1 Il Protocollo facoltativo annesso alla CDPD preve-de una procedura di ricorso internazionale che per-mette ai singoli e alle organizzazioni di ricorrere alComitato dei diritti delle persone con disabilità perdenunciare delle disparità di trattamento. Ad oggi(autunno 2013) è stato ratificato da 76 nazioni.

2 Égalité handicap partecipa a rafforzare la parità pertutti i tipi di handicap e collabora con le differenti or-ganizzazioni che difendono gli interessi delle perso-ne con handicap. Operativamente, offre consulenzagiuridica alle persone in situazione di handicap, for-nisce informazioni e formazioni nell’ambito dellepari opportunità. www.egalite-handicap.ch

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 22

Page 25: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

23

l’argomento, da punti di vista diversi: giuri-dico generale e scolastico. A questo, ag-giungiamo un approfondimento sul legametra Convenzione e pratica istituzionale.Ringraziamo dunque Paola Merlini, Adria-no Previtali, Michele Mainardi e MattiaMengoni per condividere su queste paginele loro riflessioni in merito a questo impor-tante discorso: il riconoscimento della per-sona in situazione di handicap e della suafamiglia in tutti gli ambiti della vita.

Michela Luraschi

DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO

La Svizzera verso la ratifica della CDPD

Lo scorso 26 novembre il Consiglio degliStati ha approvato la ratifica della Conven-zione ONU sui diritti delle persone con dis-abilità da parte della Svizzera. Precedente-mente il Consiglio nazionale aveva puredeciso in tal senso. Dopo i termini d’attesadi 100 giorni per un eventuale referendumfacoltativo, dovrà essere fissata l’entrata invigore della Convenzione per la Svizzera.(…)Il testo è composto da 50 articoli precedutida un preambolo marcante; il campo d’ap-plicazione è particolarmente esteso e trattaper esempio i temi dell’accessibilità in sen-so lato (art. 9), il diritto ad una vita indipen-dente (art. 9), il diritto alla mobilità perso-nale (art. 20), l’accesso all’informazione(art. 21) e alla formazione (art. 22), il dirittoalla salute (art. 25), il diritto al lavoro e al-l’occupazione (Art. 27), la partecipazionealla vita politica e pubblica (art. 29) nonchéalla vita culturale e ricreativa, agli svaghi eallo sport (art. 30).Definisce sostanzialmente il principio

Sono considerate le fasi di vita della perso-na, dalla nascita alla morte, dando impor-tanza a tutte le età, con le sue particolarità eimportanze. Sono considerate le competen-ze personali più che i limiti, la sfera fami-gliare, quella professionale e del tempo li-bero. È data importanza alla vita privata eintima della persona in situazione di handi-cap, senza pregiudizi, considerandola nellasua naturale esistenza.Leggendo e rileggendone i contenuti, la

Convenzione non lascia dubbi, permetteanzi di rinfrescare i principi dell’interventosociale in cui crediamo. Non può però es-serci processo di crescita culturale senzaporsi domande e pesare alcuni aspetti. Per-ché una nuova Convenzione? Le nostreLeggi (LISPI; LDis)3 non bastano? I nostriregolamenti hanno dei limiti?4 Dal punto divista giuridico, essendo la CDPD chiaranegli intenti, ma al tempo stesso molto arti-colata, quali conseguenze comporta? Pen-sando all’infanzia e al diritto di non discri-minazione e di istruzione (già presentinella Convenzione ONU sui diritti dell’in-fanzia e dell’adolescenza)5, cosa comporte-rebbe per il sistema scolastico svizzero? Ein quello ticinese? Per provare a risponderea queste domande e per cercare di offrirepiù occhiali di lettura a questa Convenzio-ne, ormai da tempo sui tavoli dei nostri or-gani politici di riferimento, abbiamo rac-colto alcune testimonianze che trattano

3 Legge sull’integrazione sociale e professionale de-gli invalidi (Lispi) del marzo 1979; Legge federalesull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei dis-abili, 2002.

4 ASSM, Trattamento medico e assistenza delle per-sone con disabilità. Direttive medico-etiche e racco-mandazioni, 2009; DSS, Autorizzazione d’esercizioagli istituti per invalidi. Direttiva numero 1, 2009;DSS, L’essenziale sui diritti dei pazienti, 2013; IN-SOS, La violenza nelle istituzioni, 2009.

5 Per informazioni: www.gruppo20novembre.ch dicui atgabbes è membro.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 23

Page 26: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

24

Alcune annotazioni critiche sulla CDPD

La CDPD è un passo importante nella defi-nizione di uno standard minimo internazio-nalmente riconosciuto dei diritti delle perso-ne disabili. Oltre a riprendere e ad adattarealle peculiarità di questo gruppo di personedei diritti riconosciuti da altre convenzioniinternazionali, la CDPD sancisce alcuninuovi diritti particolarmente importanti perle persone handicappate come ad esempio ildiritto all’accessibilità e all’inclusione.Questi aspetti positivi sono sviluppati in al-tri contributi di questa pubblicazione. Scopodi questa breve nota è di mostrare alcuni li-miti della Convenzione. Ciò non per smi-nuirne l’importanza, ma piuttosto per richia-mare l’esigenza d’impegnarsi per il loro,almeno parziale, superamento.

I limiti formali.La tecnica legislativa utiliz-zata non è ottimale. La CDPD manca diconcisione e di semplicità. Gli articoli sonotroppo lunghi, alle volte prolissi, anche leridondanze sono numerose. La preoccupa-zione degli estensori del testo, del tuttocomprensibile, di garantire una certa esau-stività della Convenzione si ritorce in unacerta misura contro la stessa e nuoce, alme-no in parte, all’intellegibilità della normati-va. Tale complessità è problematica perlo-meno per due ragioni. Da un lato, essariduce l’efficacia del testo, ciò che potrebbeavere come corollario una diminuzione del-l’effettività dei diritti sanciti dalla Conven-zione. Dall’altro lato, la scarsa fruibilitàdella normativa rischia di allontanare laCDPD dai suoi principali destinatari e frui-tori, le persone disabili e i loro famigliari.Da qui l’obbligo per le autorità e per le di-verse associazioni dei disabili d’impegnarsia divulgare il contenuto della CDPD e adadottare delle norme d’applicazione dellastessa semplici e accessibili.

del diritto alla piena partecipazione alla vitanella società da parte delle persone con an-dicap, mettendo a disposizione di tutti unostrumento chiaro in cui sono pure spiegati isignificati delle parole chiave contenutenella Convezione.La Svizzera dispone già di un’impor-

tante legislazione che affronta la tematicadella parità di diritti ma la pratica ha dimo-strato che ad oggi molte sono ancora le dis-criminazioni e le barriere che impedisconouna piena partecipazione di tutti alla vitanella società.La CDPD favorirà il processo evolutivo

verso la parità di diritti e servirà da stimoloper ottimizzare la legislazione nazionale.All’entrata in vigore della CDPD la

Svizzera dovrà designare all’ interno del-l’amministrazione uno o più punti di contat-to per le questioni relative all’applicazionedella Convenzione, dovrà organizzare lacoordinazione in merito alla sua applicazio-ne nei differenti settori e ai differenti livelli,sarà pure tenuta a dotarsi degli strumenti at-ti a monitorare l’attuazione delle singolenorme in stretta collaborazione con le per-sone con andicap e le loro organizzazioni.Sarà poi tenuta a verificare la necessità diadattare la propria legislazione interna.Da segnalare l’importante opportunità

per gli Stati parte di incontrarsi regolarmen-te per discutere l’applicazione della con-venzione, evidenziare i problemi e, insie-me, trovare delle soluzioni (art. 40).Se la CDPD ci permetterà effettivamen-

te, come noi crediamo, di avvicinarci ulte-riormente alla parità di diritti ce lo dirà lapratica che, negli Stati in cui la Convenzioneè già in vigore, sta inviando segnali positivi.

Paola MerliniÉgalité Handicap

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 24

Page 27: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

25

I limiti materiali. Secondo il diritto svizze-ro, molte delle disposizioni della CDPDnon sono direttamente applicabili e nonpossono quindi essere invocate davanti adun giudice per dirimere una lite. Spettaquindi al legislatore, all’amministrazione eai privati implementare il contenuto dellamaggior parte dei diritti della Convenzione.L’effettività della CDPD dipenderà dallavolontà politica e dalle risorse che si mette-ranno a disposizione. Per raggiungere taliobiettivi è necessario sviluppare una politi-ca nazionale sull’handicap in grado di avan-zare delle proposte praticabili per concre-tizzare progressivamente i diritti dellaConvenzione. In generale tale politica è an-cora troppo debole e puntuale. La visioneglobale dei diritti e dei bisogni delle perso-ne disabili offerta dalla CDPD potrebbe es-sere l’occasione, per le diverse organizza-zioni delle persone handicappate, per creareuna piattaforma comune in grado di favori-re il rafforzamento di una vera politica na-zionale sull’handicap.

I limiti procedurali. La Svizzera non haaderito al Protocollo facoltativo che accom-pagna la CDPD. Tale adesione avrebbe con-sentito alla singola persona disabile e ad uncerto numero di organizzazioni per disabilidi adire direttamente al Comitato dei dirittidelle persone disabili, vale a dire l’autoritàinternazionalmente preposta a garantire ilrispetto da parte degli stati membri allaConvenzione dei diritti previsti dalla stessa.Se è vero che detto Comitato potrà comun-que esigere dalla Svizzera dei rapporti rego-lari sull’implementazione della CDPD edemanare delle raccomandazioni vincolantiin merito, l’assenza della possibilità di in-trodurre un ricorso individuale limita og-gettivamente la pressione che è messa sulleautorità nazionali. Sperare che l’adesione alProtocollo sia solo rinviata è purtroppo illu-

sorio. Per compensare almeno parzialmentetale lacuna, si dovrà perlomeno vegliare al-l’applicazione rigorosa delle raccomanda-zioni emesse da detto organismo interna-zionale.

Adriano PrevitaliProf. Dr. Università di Friburgo

Presidente centrale di Pro infirmis

L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA ÈUN DIRITTO

Paola Merlini, rappresentante di Égalitéhandicap, ci spiega che alle nostre latitudi-ni, il loro servizio si confronta principal-mente, per quanto concerne le persone insituazione di handicap mentale, con segna-lazioni di problemi legati all’integrazionescolastica (scuola dell’infanzia e scuolaelementare). Questo argomento, più voltesegnalato anche pubblicamente dai genito-ri stessi, è centrale anche per atgabbes, che,in qualità di portavoce dei genitori e attentaai bisogni delle persone in situazione dihandicap, lavora quotidianamente in un’ot-tica di inclusione sociale, che comprende difatto anche l’integrazione scolastica. L’arti-colo 24 (che riportiamo per esteso nel riqua-dro finale di questo dossier), inerente all’i-struzione delle persone in situazione dihandicap, è proprio uno tra gli articoli cheha rallentato l’adesione della Svizzera allaConvenzione. Impegnativo, ritenuto percerti versi utopici, l’articolo verosimilmen-te dovrà portare dei cambiamenti al sistemascolastico attuale. Non volendo entrare neidettagli più tecnici dell’applicazione, poi-ché rischieremmo di cadere facilmente indelicati e troppo individuali esempi, abbia-mo chiesto a Michele Mainardi, direttoredel Dipartimento formazione e apprendi-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 25

Page 28: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

26

mento della SUPSI, la sua opinione attornoa questo tema, di diretto interesse dellascuola e dunque di chi “fa scuola”. Attra-verso le sue risposte, Michele Mainardi,esprime un’opinione positiva nei confrontidell’intento culturale della CDPD, e, concompetenza, ci rende attenti all’importanzadella scuola a livello educativo, inteso co-me educazione alla vita, di tutti, a qualsiasietà: una vita inclusiva.

Intervista a Michele Mainardi*

L’Art.24 tratta l’argomento dell’istruzionedella persona con disabilità. Ratificando laConvenzione, gli Stati parti si impegnano ache l’inclusione scolastica a livello di istru-zione primaria e secondaria, sia assicurata.Il tema dell'integrazione scolastica è accesoda tempo alle nostre latitudini e sta a cuorealle famiglie e alla scuola stessa. Molto sista facendo nella direzione di un’integra-zione equilibrata e che crei beneficio allepersone in situazione di handicap. Nel con-testo scolastico ticinese attuale, cosa com-porterà l’adesione alla Convenzione? “La ratifica della convenzione è un atto

dovuto. La discriminazione mette in discus-sione il pieno godimento dei diritti dellapersona nel caso delle persone con disabi-lità. Affrontare la discriminazione significaconsiderare il principio e il diritto delle pa-ri opportunità per tutti senza distinzione.L’adesione alla Convenzione per la scuolaticinese comporterà le stesse difficoltà e glistessi impegni degli altri Cantoni, dellaConfederazione e di qualsiasi altro Stato onazione che s’impegni a favore dell’educa-zione per tutti – “dando la priorità nelle po-litiche e nei bilanci al miglioramento dei si-stemi educativi al fine di poter accoglieretutti i bambini, indipendentemente dalledifferenze o difficoltà individuali; adottan-do, come legge o politica, il principio del-

l’educazione integrata, accogliendo tutti ibambini nelle scuole normali, a meno chenon si oppongano motivazioni di forzamaggiore; (…)” (Salamanca 1994).Si tratta di riuscire a realizzare una

scuola che sappia assicurare attenzionispeciali in contesti normali e senza discri-minazioni di sorta. Una sfida che potremmodefinire epocale in quanto impegna in mo-do trasversale tutti i sistemi educativi e for-mativi che hanno eletto a principio quellodell'educazione inclusiva ma che il Ticinosaprà certamente affrontare con sensibilitàalle pari opportunità e con lo spirito diapertura verso le innovazioni che hannocaratterizzato la politica scolastica finoagli anni settanta del secolo scorso.”

La scuola è uno degli ambiti della vita da cuipassa il processo di integrazione sociale.Ma non è l’unico. Se pensiamo più general-mente alla persona in situazione di handi-cap nella nostra società, vediamo che da unapproccio segregativo, di esclusione socia-le, attraverso la Lispi, le associazioni, i la-boratori (e certamente anche l’educazionespeciale), si è passati a processi integrativiche ora guardano al concetto di inclusionesociale. Che contributo potrebbe dare laConvenzione ONU a questo percorso, aquesto cambiamento culturale? “Se riuscissimo a creare le condizioni se-

condo cui qualsiasi persona, nel rispetto deisuoi doveri e dei suoi diritti, potesse essereaccolta così com'è in seno alla società, esse-re considerata ed ascoltata secondo tempi emodi accessibili a lei e reciprocamente aglialtri, la Convenzione aprirebbe nuovi ed in-dispensabili spazi di considerazione, dialo-go, partecipazione e cittadinanza irrinun-ciabili in seno alle comunità e alla societàcivile. La scuola, le altre Istituzioni, i servi-zi, sono strumenti per aiutare le persone asentirsi parte della comunità e della socie-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 26

Page 29: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

27

tà. La scuola è anche un contesto di vita davivere nel modo più naturale e inclusivopossibile oltre che nel modo più fruttuosopossibile per il singolo e per i collettivi de-gli allievi e del corpo docente. Un contestofatto di persone e di situazioni, orientato davolontà, principi e valori su cui fondare lapratica e la quotidianità. La Convenzionenon fa altro che esplicitare un ulteriore svi-luppo etico e deontologico del fare scuola edell’essere a scuola.”

Per crescere culturalmente, per educare alladiversità, al rispetto e alla protezione dellepersone nella loro integrità, sono davveronecessarie delle convenzioni specifiche?Perché necessitiamo di una Convenzionesui diritti delle persone con disabilità?“È una domanda che mi sono posto tante

volte non solo rispetto ai diritti dell’Uomo,ma la risposta è sempre quella: se occorrespecificare una dimensione costitutiva dellaclasse (donna, bambino, persona con dis-abilità, …) è solo perché quest’ultima disat-tende gli interessi o non rappresenta in mo-do compiuto i soggetti che la dimensioneconsente di fare emergere. Di fatto non do-vremmo trovarci a discutere di nuove con-venzioni ma di costanti e consecutivi svilup-pi della prima, significando con questo chemolto resta ancora da fare e che passo dopopasso, specificazione dopo specificazione,stiamo comunque lavorando allo sviluppo eall’orientamento della nostra civiltà e al-l'applicazione dei diritti dell’Uomo in sen-so lato.”

*Dir. Dipartimento formazione eapprendimento (DFA, SUPSI)

CDPD E ISTITUTI PER INVALIDI:QUALI LEGAMI E QUALE UTILIZZO

Convenzione ONU sui diritti delle perso-ne con disabilità e Istituti per invalidi:quali legami e quale utilizzo

“… la disabilità non è che uno degli aspettiparticolari all’interno dei problemi gene-rali della nostra umanità e non fa altro chesvolgere il ruolo di amplificatore. La sortepuò portare l’una o l’altra persona ad es-serne vittima, senza alcuna prevedibilità edequità. E questo avviene perché la disabili-tà fa parte della normalità della nostra vitae di ciò dobbiamo tenerne conto ogni voltache pensiamo all’uomo, ai suoi diritti, edu-chiamo e formiamo i giovani, elaboriamoregole e leggi, valutiamo l’abilità sociale ecostruiamo degli spazi pubblici.”

Charles Gardou

Nei precedenti contributi sono stati presen-tati argomenti inerenti alla necessità di unaConvenzione ONU sui diritti delle personedisabili, quindi specifica per la disabilità ealle difficoltà giuridiche conseguenti alla ra-tifica. In queste righe intendo invece riflette-re su come, in una realtà specifica come unIstituto per invalidi, si possa trovare legamicon la Convenzione o la stessa possa crearedelle incongruenze. Quando questo docu-mento ci deve interrogare nella pianificazio-ne dell’attività? Quando dobbiamo riferircialla Convenzione per valutare l’impatto in-clusivo o la dignità di ciò che facciamo? Idocumenti ai quali ci riferiamo dovranno es-sere adattati in caso di ratifica della Conven-zione da parte della Confederazione?La riflessione che propongo è personale,

non intende rappresentare tutte le realtà isti-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 27

Page 30: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

28

tuzionali, ed è legata all’esperienza profes-sionale presso l’Istituto che dirigo, l’Istitu-to Miralago della Fondazione Rinaldi aBrissago.Partendo dal presupposto che la Conven-

zione ONU sui diritti delle persone disabiliha l’obiettivo di porre un’attenzione parti-colare alla disabilità e che la stessa si richia-ma esplicitamente alla Dichiarazione Uni-versale dei Diritti Umani del 1948,fondandosi sui principi di non discrimina-zione, eguaglianza, pari opportunità, rispet-to dell’identità individuale, non posso cheaffermare che la stessa ha un’implicazionediretta nel nostro agire.Tale implicazione non è necessariamen-

te esplicitata, nella misura in cui, in attesa diuna ratifica, la Convenzione non è un docu-mento di riferimento in termini operativima piuttosto un richiamo di natura cultura-le, uno sfondo al quale ci riferiamo o nelquale troviamo conferme non necessaria-mente in termini giuridici ma in terminiconcettuali. L’impatto della Convenzionesul nostro agire non è dunque da ricercarenell’operativo o nell’ambito giuridico (perquesto abbiamo altri riferimenti precisi co-me vedremo in seguito) ma piuttosto nel-l’approccio e nella dimensione culturaledella disabilità. Come ogni apporto o cam-biamento di natura culturale, è da promuo-vere e valutare sul lungo termine e non sul-l’immediato del nostro operato.Da un punto di vista della terminologia,

ad esempio, la Convenzione parla di “per-sona con disabilità”. In questa definizionetroviamo diversi elementi importanti che so-stengono il nostro agire: anzitutto parliamodi persone che hanno una disabilità che puòtradursi in un handicap al momento del con-fronto con un ambiente. E quell’ambiente lomodelliamo noi, possiamo renderlo acco-gliente, facilitando esperienze, o possiamorenderlo un ostacolo per la persona, creando

esclusione. Il pregio della Convenzione ècertamente quello di, sulla scia dell’evolu-zione nei modelli interpretativi della disabi-lità e in special modo dell’ICF6, (come ve-dremo in seguito), decretare il ruolofondamentale della società (ambiente) per lepersone con disabilità così come definire chel’aspetto del funzionamento della personaprevale sull’aspetto medico (diagnosi). Lenostre attività, i Piani Educativi Individua-lizzati che ogni anno elaboriamo e rivedia-mo, vanno esattamente in questa direzionepur non facendo esplicito riferimento a degliarticoli precisi, penso in special modo all’ar-ticolo 24 (istruzione) della Convenzione.Oltre a ciò la Convenzione esplicita il

“diritto” alla diversità e pone le basi per lavalorizzazione delle differenze, di percorsidi vita singoli, del rispetto della persona. Èin questo senso che l’approccio all’inclu-sione è determinante: una società inclusivasi interessa ai diritti delle persone disabili,alle possibilità di partecipazione, all’acco-glienza, prima che le persone stesse le ri-vendichino come diritto o possibilità. In al-tre parole, a differenza dell’approcciointegrativo che ha la sua origine da un’a-zione individuale, è dalla società che sonoposte le basi che evitano discriminazione(articolo 3, partecipazione effettiva ed in-clusione). E questo potrà avvenire con ciòche la Convenzione definisce “accresci-mento della consapevolezza”, attraverso lasensibilizzazione, la lotta agli stereotipi, lavalorizzazione alla diversità. La Conven-zione è, in questo senso, uno strumento im-portante per promuovere la “rivoluzioneculturale” proposta da Charles Gardou7 egià commentata in queste pagine.

6 “Classificazione del funzionamento, disabilità e del-la salute” promossa dall’OMS.

7 Charles Gardou, Diversità, vulnerabilità e handicap,per una nuova cultura della disabilità, Erickson2006.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 28

Page 31: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

29

E in questa dimensione il nostro agire ha unruolo importante, il pensare a strutture aper-te alla società, il definire attività verso il ter-ritorio, l’essere una realtà in costante con-tatto con il territorio, malgrado un’evidentesituazione di partenza segregativa, così co-me lo prevede la LISPI è parte importante diquesta azione di accrescimento di consape-volezza.Valorizzando la diversità, la Convenzio-

ne (che è stata redatta da un gruppo nel qua-le le persone con disabilità erano fortemen-te rappresentate) non pone un riferimentoalla “normalità” pur definendo in manierachiara che ogni persona ha diritto ad accede-re ad esperienze il più possibile ordinarie.Potremmo qui aprire un dibattito, che meri-terebbe un intero approfondimento, sul con-cetto di normalizzazione e sull’evoluzioneche lo stesso ha vissuto legato all’idea di“norma” e di “abilismo”. De facto, pur nondefinendo (appositamente) una norma, laConvenzione sancisce il diritto all’accesso ealla partecipazione di tutte le attività nella so-cietà ed è questo un motore importante perchi si occupa di disabilità, sia in contesti or-dinari sia in contesti protetti.Illustrati alcuni legami, di natura genera-

le, tra l’attività istituzionale e alcuni principidella Convenzione, vorrei ora riflettere sullarelazione tra la Convenzione ed alcuni docu-menti di riferimento della nostra pratica.In un interessante libro8 pubblicato dalla

casa editrice Erickson, si spiega nei dettaglicome il cambiamento di paradigma promos-so dall’ICF, sopra accennato, sia “lo stru-mento concettuale per validare scientifica-mente l’approccio dei diritti della disabilità”.Non approfondisco, in queste poche righe, illegame tra ICF e Convenzione, ma questorapporto stretto è certamente un punto signi-

ficativo per chi, come noi, negli ultimi anni sista muovendo in un modello interpretativosociale (bio-psico-sociale) e promuove unlavoro di rete volto a favorire l’organizzazio-ne di sostegni che permettano alle personecon disabilità la migliore qualità di vita e lapiù alta partecipazione possibile. Questo le-game non è evidentemente frutto di un caso eritengo importante poter leggere una logicacomune in due documenti che possono esse-re punto di riferimento, seppure a livello ma-cro, delle nostre attività.Per avvicinarmi alla nostra pratica, ho

provato ad individuare dei legami tra duedocumenti che determinano la nostra attivi-tà, la LISPI (e la Pianificazione Cantonale)e la Convenzione. La LISPI è la legge che regola il nostro

settore e alla quale si riferiscono i documen-ti operativi (direttive) di riferimento. Seppu-re la questione giuridica meriterà un appro-fondimento preciso, ritengo che la ratificaavrà poche ripercussioni sul nostro agirepoiché la legge di riferimento del nostro set-tore prevede delle misure in sintonia conquanto sancito dalla Convenzione. A questoproposito è interessante un confronto tra iprincipi generali dei due documenti.Nell’articolo 3. della Convenzione sono

elencati i principi generali che la stessa pro-pone: 1. il rispetto della persona nelle sue sceltedi autodeterminazione;

2. la non discriminazione;3. l’integrazione sociale;4. l’accettazione delle condizioni di diver-sità della persona disabile;

5. rispetto delle pari opportunità e dell'u-guaglianza tra uomini e donne;

6. l’accessibilità;7. il rispetto dello sviluppo dei bambini dis-abili.

È negli articoli interni del documento che ta-li principi trovano applicazioni specifiche.

8 Autori vari, ICF e Convenzione ONU sui dirittidelle persone con disabilità, Erickson 2009.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 29

Page 32: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

30

Già ad una prima lettura si può intuire la vi-cinanza “di principio” dei due documentiche si intendono confrontare. È però leg-gendo l’articolo 4. della legge che emergein maniera chiara la direzione condivisa.Leggiamo, infatti, nel Postulato generaledella LISPI, che “l’integrazione secondoquesta Legge deve svilupparsi e tradursi”:a) nel rispetto della dignità e della persona-lità dell’invalido;

b) nell’impegno in un’azione permanentedi terapia, d’educazione e di socializza-zione;

c) nella possibilità di svolgere lavoro crea-tivo e non alienante;

d) nella garanzia di un’equa remunerazionee di previdenze sociali adeguate.

Seppure con qualche differenza linguistica fi-glia del tempo, il Postulato generale della LI-SPI si allinea interamente alla Convenzione edimostra, oltre all’approccio comune, anchela lungimiranza di questa legge che si avviaverso il quarantesimo anno di esistenza.Nell’articolo 11 della legge troviamo, ol-

tre che un principio fondamentale della leg-ge stessa, un forte elemento di unione conl’approccio inclusivo e non discriminanteproposto dalla Convenzione:Art. 11, LISPINella scelta dei provvedimenti deve esseredata la precedenza a quelli che più favori-scono l’integrazione dell’invalido nella so-cietà; di regola, si può optare per l’acco-glimento in istituto solo dopo averesperimentato senza esito positivo altriprovvedimenti o quando possano essereescluse altre soluzioni.Questo articolo ha un legame diretto con

l’articolo 19. della Convenzione che, rispet-to alla LISPI sposta il confine ancora piùverso le misure di autonomia.Le persone con disabilità abbiano la possi-bilità di scegliere, su base di uguaglianza

con gli altri, il proprio luogo di residenza edove e con chi vivere e non siano obbligatea vivere in una particolare situazione abita-tiva; le persone con disabilità abbiano ac-cesso ad una serie di servizi a domicilio o re-sidenziali e ad altri servizi sociali disostegno, compresa l’assistenza personalenecessaria per consentire loro di vivere nel-la società e impedire che siano isolate o vit-time di segregazione; i servizi e le strutturesociali destinati a tutta la popolazione sianomessi a disposizione, su base di uguaglianzacon gli altri, delle persone con disabilità esiano adattati ai loro bisogni.La scelta del luogo di residenza, per

quanto sia un diritto che non s’intende met-tere in discussione, non è così scontata co-me la Convenzione sembra indicare. Saràinteressante definire cosa s’intende per “ob-bligo a vivere in una determinata sistema-zione abitativa”; senza parlare di ricovericoatti riconosco che non sempre l’istituzio-nalizzazione è una scelta spontanea e con-sapevole. Nemmeno quando la stessa av-viene, come prevede la LISPI, dopo avervalutato provvedimenti il più inclusivi pos-sibili. Così come per l’inclusione nell’am-bito scolastico, l’articolo 19. ed altri pas-saggi della Convenzione potrebbero crearedei problemi non tanto con le leggi e le di-rettive in vigore ma con il vissuto della per-sona con disabilità (non a caso la reticenzanella ratifica era data proprio dall’alto ri-schio nelle possibili procedure di ricorso).In questo senso, pur condividendo intenti eobiettivi della Convenzione, un’analisi ap-profondita dei risvolti giuridici, come dettoin precedenza, sarà fondamentale.Dalla LISPI e dal regolamento di appli-

cazione della legge è stata tratta la Direttiva1 che regola le procedure per l’autorizza-zione di esercizio (le pratiche che ogni Isti-tuto deve svolgere per poter esercitare lapropria attività). Allegato alla Direttiva vi è

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 30

Page 33: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

31

un documento che definisce i criteri di valu-tazione dei requisiti necessari per valutarel’autorizzazione che gli Istituti hanno rice-vuto. Si tratta di un documento guida cheviene utilizzato durante delle visite di con-trollo da parte dell’ente mandatario9. Sep-pure il legame è scontato, trattandosi di undocumento operativo che si riferisce ad unalegge che, come scritto sopra, è fortementeintonata alla Convenzione, il lettore potràtrovare chiari legami analizzando i criteriutilizzati. Cito, come esempio, alcuni indi-catori verificati:Gli istituti garantiscono il rispetto della

dignità e prendono in considerazione lasingolarità degli utenti.Questo criterio, che si ispira all’articolo

4 della LISPI e all’articolo 9 del regolamen-to di applicazione, intende valutare, tra glialtri aspetti, che l’utente sia consideratonella sua unicità, che le abitudini istituzio-nali coincidano con i costumi abituali dellasocietà, che nei processi di cura (terapeuti-ca, infermieristica o educativa) via sia unacultura improntata all’utente, che l’accom-pagnamento sia etico e dignitoso.Gli istituti garantiscono ai propri utenti

uno sforzo continuo per favorire le possibi-lità di integrazione sociale e professionaleal di fuori dell’Istituto.Questo criterio, costruito sull’articolo 11

della legge e del regolamento, si occupa diverificare il contatto con la rete, gli inseri-menti professionali, una struttura del tempolibero e tutto quanto ruota attorno ad un in-serimento sociale nella rete.Anche questi elementi ci spingono a trova-re convergenze con la Convenzione.L’ultimo documento che ho voluto utilizza-re, per questo confronto, è la Pianificazione

Cantonale10. La stessa è stata prodotta a se-guito della perequazione finanziaria e dellaripartizione dei compiti fra Confederazionee Cantoni che ha stabilito nuove dinamichenell’ambito del coordinamento e del finan-ziamento degli Istituti per invalidi. La leggedi riferimento federale11, all’articolo 10,prevede che ogni Cantone sviluppi una pro-pria strategia nell’ambito dell’integrazionedi persone con disabilità; questo per evitareun eventuale ritiro nel nostro settore, da par-te dei Cantoni, che devono garantire le pre-stazioni precedentemente assunte dallaConfederazione.Anche la strategia cantonale si ispira alla

LISPI, che funge da solida base per la piani-ficazione del settore (a differenza di altricantoni che hanno dovuto produrre docu-menti specifici). Le basi sono quindi in evi-dente sintonia con la Convenzione e siesplicitano con i chiari riferimenti all’ICF.È però nei vari strumenti operativi (dallaCommissione Consultiva della LISPI; allegià citate direttive, ai gruppi di lavoro), tut-ti organizzati partendo dalla LISPI o dal suoregolamento, che possiamo definire comela struttura della pianificazione delle offertesegua i principi espressi nell’articolo 3. del-la Convenzione.Ricercare punti di connessione o di rottu-

ra tra la Convenzione e la legge di riferimen-to del nostro settore, la Direttiva 1 e la Piani-ficazione Cantonale, aveva l’obiettivo dicapire se il nostro agire è allineato a quelloche il documento dell’ONU prevede. I puntidi connessione sono chiari poiché i vari do-cumenti si basano su fondamenti comuniche sono il rispetto, l’attenzione e la dignità

9 Questi documenti sono consultabili al sito:http//www4.ti.ch/dss/dasf/ui/ufficio/

10 Consultabile al sito:http://www4.ti.ch/dss/dasf/ui/ufficio/

11 Legge federale sulle istituzioni che promuovonol’integrazione degli invalidi del 6 ottobre 2006 (LI-PIn).

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:17 Pagina 31

Page 34: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

32

delle persone con disabilità oltre che l’ab-bandono del paradigma medico per definiregli accompagnamenti specifici e l’impor-tanza dell’ambiente. Se la Convenzioneavrà un ruolo importante per le persone condisabilità nell’ambito della partecipazione edei diritti al di fuori di contesti protetti (èquesto uno degli obiettivi dichiarati dal do-cumento) come gli ambiti istituzionali, dovequesti aspetti sono già regolati (o dovrebbe-ro essere regolati), sarà più utile, come giàdetto, quale riferimento culturale e stimolodi riflessione. Ognuno di noi potrà chiedersi,dato per acquisito il rispetto della Legge edelle direttive citate, quanto si avvicina alpieno rispetto della Convenzione e comepotrebbe, se del caso, migliorare le proprieprestazioni in questo senso. Ed è questo, amio avviso, il valore aggiunto che la Con-venzione può dare al nostre agire, senza sot-tovalutare le insidie sopra accennate.“Oggi finalmente alle persone in situa-

zione di andicap viene riconosciuta la paridignità, che discende dal loro essere uomi-ni e donne, figli di altri uomini e donne. So-no passati i tempi in cui le religioni conce-pivano l’andicap come punizione divina, itempi in cui al disabile veniva ad esempionegato il battesimo. Eppure questi tempioscuri non sono superati da molto, questapari dignità ha faticato per venir ricono-sciuta e soprattutto applicata nei fatti con-creti”.12Con queste parole Patrizia Pesenti, in

quel momento Direttore del DipartimentoSanità e Socialità, introdusse un suo inte-ressante intervento in occasione di un con-vegno dedicato ai 30 anni della LISPI. Nel-le sue parole, e in tutto quel discorso, sonoracchiusi gli indirizzi adottati dal nostro

Cantone in materia di accompagnamentodelle persone con disabilità, direzione che,come abbiamo visto, converge appieno, daanni, con il documento che anche la Confe-derazione, dopo anni di valutazione, ha infi-ne ratificato.Con questo scritto ho cercato di dare del-

le risposte alle domande poste nell’introdu-zione, consapevole che le chiavi di letturapossono essere molteplici e anche che l’ar-gomento, come in parte detto, meriterebbeun ulteriore approfondimento giuridico enon solo operativo per rilevare connessionie problematiche legate alla ratifica dellaConvenzione.

Mattia MengoniDirettore Istituto Miralago

12 I primi 30 anni della Lipsi in Ticino, discorso dellaDirettrice del DSS convegno del 16 ottobre 2009,Monte Carasso.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 32

Page 35: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

33

SFOGLIANDO TRA I CONTENUTI DELLA CDPD

Come già menzionato, la conoscenza per esteso di tutti i contenuti della Convenzione,è certamente utile e importante, soprattutto per accompagnare il processo di cambia-mento culturale che ha tra i suoi obiettivi, l’inclusione sociale delle persone in situazio-ne di handicap. La Convenzione, è consultabile online (potete richiederla anche in se-gretariato). Riteniamo però importante riportare due articoli di particolare e strettolegame con i principi e le attività della nostra Associazione e l’art. 24, inerente all’i-struzione: articolo dibattuto e di particolare interesse per i genitori di bambini in età sco-lastica.

Art. 8 Accrescimento della consapevolezza(a) Sensibilizzare l’insieme della società, anche a livello familiare, riguardo alla situa-zione delle persone con disabilità e accrescere il rispetto per i diritti e la dignità del-le persone con disabilità;

(b) Combattere gli stereotipi, i pregiudizi e le pratiche dannose relativi alle persone condisabilità, compresi quelli basati sul sesso e l’età, in tutti i campi;

(c) Promuovere la consapevolezza sulle capacità e i contributi delle persone con dis-abilità. (…)

(d) Promuovere programmi di formazione per l’aumento della consapevolezza riguar-do alle persone con disabilità e ai diritti delle persone con disabilità.

Art. 30 Partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero e allosport1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte subase di eguaglianza con gli altri alla vita culturale (…)

2. Gli Stati Parti prenderanno misure appropriate per dare alle persone con disabilitàl’opportunità di sviluppare e realizzare il loro potenziale creativo, artistico e intel-lettuale, non solo a proprio vantaggio, ma anche per l’arricchimento della società.(…)

5. Al fine di permettere alle persone con disabilità di partecipare su base di eguaglian-za con gli altri alle attività ricreative, del tempo libero e sportive, gli Stati Parti pren-deranno misure appropriate per:

(a) Incoraggiare e promuovere la partecipazione, più estesa possibile, delle persone condisabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli;

(b) Assicurare che le persone con disabilità abbiano l’opportunità di organizzare, svi-luppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per le persone condisabilità e, a questo scopo, incoraggiare la messa a disposizione, sulla base di egua-glianza con gli altri, di adeguati mezzi di istruzione, formazione e risorse;

(c) Assicurare che le persone con disabilità abbiano accesso a luoghi sportivi, ricreati-vi e turistici;

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 33

Page 36: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

34

(d) Assicurare che i bambini con disabilità abbiano eguale accesso rispetto agli altribambini alla partecipazione ad attività ludiche, ricreative, di tempo libero e sporti-ve, incluse le attività comprese nel sistema scolastico;

Art. 24 Istruzione1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità all’istruzione. Alloscopo di realizzare questo diritto senza discriminazioni e su una base di eguaglian-za di opportunità, gli Stati Parti faranno in modo che il sistema educativo preveda laloro integrazione scolastica a tutti i livelli e offra, nel corso dell’intera vita, possibi-lità di istruzione finalizzate:

(a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed alrafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diver-sità umana;

(b) allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità, dei ta-lenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, fino al loromassimo potenziale;

(c) a mettere in grado le persone con disabilità di partecipare effettivamente a una so-cietà libera.

2. Nel realizzare tale diritto, gli Stati Parti dovranno assicurare che:(a) le persone con disabilità non vengano escluse dal sistema di istruzione generale sul-la base della disabilità e che i bambini con disabilità non siano esclusi da una liberaed obbligatoria istruzione primaria gratuita o dall’istruzione secondaria sulla basedella disabilità;

(b) le persone con disabilità possano accedere ad un’istruzione primaria e secondariaintegrata, di qualità e libera, sulla base di eguaglianza con gli altri, all’interno dellecomunità in cui vivono;

(c) un accomodamento ragionevole venga fornito per andare incontro alle esigenze in-dividuali;

(d) le persone con disabilità ricevano il sostegno necessario, all’interno del sistemaeducativo generale, al fine di agevolare la loro effettiva istruzione;

(e) efficaci misure di supporto individualizzato siano fornite in ambienti che ottimizzi-no il programma scolastico e la socializzazione, conformemente all’obiettivo dellapiena integrazione.

3. Gli Stati Parti devono mettere le persone con disabilità in condizione di acquisire lecompetenze pratiche e sociali necessarie in modo da facilitare la loro piena ed egua-le partecipazione all’istruzione e alla vita della comunità. A questo scopo, gli StatiParti adotteranno misure appropriate, e specialmente:

(a) Agevolare l’apprendimento del Braille, della scrittura alternativa, delle modalità,mezzi, forme e sistemi di comunicazione alternativi e migliorativi, di abilità all’o-rientamento e alla mobilità e agevolare il sostegno visivo ravvicinato;

(b) Agevolare l’apprendimento del linguaggio dei segni e la promozione dell’identitàlinguistica della comunità dei non udenti;

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 34

Page 37: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

35

(c) Assicurare che l’istruzione delle persone, ed in particolare dei bambini ciechi, sordio sordociechi, sia erogata nei linguaggi, nelle modalità e con i mezzi di comunica-zione più appropriati per l’individuo e in ambienti che ottimizzino il progresso sco-lastico e lo sviluppo sociale.

4. Allo scopo di aiutare ad assicurare la realizzazione di tale diritto, gli Stati Parti adot-teranno misure appropriate per impiegare insegnanti, ivi compresi insegnanti condisabilità, che siano qualificati nel linguaggio dei segni e o nel Braille e per forma-re professionisti e personale che lavorino a tutti i livelli dell’istruzione. Tale forma-zione dovrà includere la consapevolezza della disabilità e l’utilizzo di appropriatimodalità, mezzi, forme e sistemi di comunicazione migliorativi e alternativi, tecni-che e materiali didattici adatti alle persone con disabilità.

5. Gli Stati Parti assicureranno che le persone con disabilità possano avere accesso al-l’istruzione post-secondaria generale, alla formazione professionale, all’istruzioneper adulti e alla formazione continua lungo tutto l’arco della vita senza discrimina-zioni e sulla base dell’eguaglianza con gli altri.A questo scopo, gli Stati Parti assicureranno che sia fornito un accomodamento ade-guato alle persone con disabilità.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 35

Page 38: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

36

CU

LTU

RA

E F

OR

MA

ZIO

NE “Se è vero che ciò che ci definisce

come esseri umani è la nostra capacitàdi scegliere, allora questa capacità è ciò

su cui più di tutto vale la pena di riflettere”

Fernando Savater

Il periodo di Natale, seppur tappa solo inter-media del programma dei corsi di Cultura eFormazione, si trasforma facilmente in mo-mento di bilancio parziale dell’offerta an-nuale. Così, anche quest’anno, curiosandotra le cifre ci accorgiamo che la scelta di in-vestire in questo settore è stata fin da subitobuona e anche un po’ “visionaria”: circa 200persone, per 280 iscrizioni e 40 formatori, acui si aggiungono una quindicina di aiuto-formatori. Ma non sono comunque solo i nu-meri su cui si basano le nostre valutazioni.Sono principalmente i racconti e gli echi dichi i corsi li frequenta a permetterci di faredei veri bilanci, siano essi intermedi o finali.A volte sono telefonate, altre incontri casualiper strada o su un bus: ogni volta che incon-triamo qualcuno che frequenta i nostri corsi,scatta subito il racconto… “lo sai che l’altrasera abbiamo fatto…”, “sai che cosa abbia-mo ideato per la prossima lezione?…”, “Ilformatore ti ha raccontato che…?” Ed è cosìche scopriamo a volte alcuni retroscena e ivalori più nascosti di questa offerta. Inoltre,altro aspetto positivo e importante, attraver-so l’incontro diretto con le persone, ci ac-corgiamo che più di uno degli obiettivi delservizio di Cultura e Formazione sono rag-giunti. Tra questi, menzioniamo quello re-lazionale. Non sono poche le amicizie chenascono all’interno dei corsi. Conoscenze,magari professionali, che si consolidano,diventano relazioni più profonde, dove il fre-quentarsi poi va al di là del luogo di lavoro odi formazione continua. Dove il sostegno èevidente, dove il rispetto e la fierezza perl’altro sono esplicitate in modo chiaro. Ba-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 36

Page 39: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

37

nalmente, un esempio: quando è un compa-gno di corso che ci chiama per annunciarel’assenza di una persona al tal appuntamen-to, per malattia o impegno improvviso, dopoaver preso nota, i pensieri corrono… L’avvi-so a chi di dovere arriva dopo, ma prima, im-magini forti passano davanti agli occhi. Nonè stato un genitore a fare da tramite, neancheun educatore. È stato un amico, un collega.Una scelta dunque: a chi trasferisco l’infor-mazione? Di chi mi fido per far arrivare ilmio messaggio a destinazione? Ma anchequando il tramite resta la famiglia o la perso-ne professionale di riferimento, il concetto discelta rimane, valido e forte. Raccogliere larichiesta di consigli da parte di famigliari chenon sanno bene come muoversi nelle iscri-zioni, dopo lunga e attenta discussione avutacon la persona interessata, ci permette di ca-pire che il programma dei corsi è molto pro-babilmente davvero utilizzato come da no-stro auspicio, ossia come strumento diconfronto, di autonomia, dove il concetto diadultità prende ampio spazio. Inoltre, questostrumento può anche diventare un’opportu-nità proprio per chi sta a fianco alla personache sta scegliendo. Famiglie, operatori, ami-ci, partecipano al processo di incontro conquest’offerta e certamente, per molte perso-ne, sono fonte di influenza per le valutazionida affrontare. Dare l’opportunità, quando lapersona non può prenderla da sola, di fre-quentare un corso di formazione continua,significa considerare la persona adulta, com-petente, autonoma e con un progetto di cre-scita. Adoperarsi affinché questa personapossa partecipare ad un’offerta di questo ti-po, significa partecipare al suo processo diidentificazione, alla sua crescita personale, eindirettamente, alla costruzione di una socie-tà più inclusiva.

Michela LuraschiResp. Cultura e Formazione

CORSI INIZIO 2014

Per l’inverno in corso e la prossima prima-vera, oltre ai corsi già iniziati che saranno ri-proposti o che continueranno perché corsiannuali, vi sono appuntamenti rimasti so-spesi che partiranno appena raccolte nuoveiscrizioni. È infatti ancora possibile – e vi in-vitiamo a farlo – iscriversi per questi corsi:

- Divertirsi con il modellismo- Ikebana: composizioni floreali giappo-nesi

- Teatro danza- Tango argentino- Soundbeam: laboratorio d’espressivitàsonoro musicale.

Oltre a questi corsi, vi sono gli appunta-menti legati al tema dell’affettività e dellasessualità. Il corso semestrale Le mie emo-zioni, e il corso in blocco di un fine settima-na a primavera L’amore è…, hanno ancoraposti disponibili. I temi trattati in questi cor-si, così vicini ad ognuno di noi, delicati epreziosi, trovano luogo e persone per esserediscussi, espressi e accolti, in modo rispet-toso e confidenziale. I bisogni o la curiositàche spingono le persone a iscriversi a questicorsi sono disparati come per tutte le altreattività: questo aspetto è tenuto in conside-razione dalle formatrici che, grazie alla loroesperienza, riescono a raccogliere e trasfor-mare in attività di gruppo, richieste spessomolto individuali.

Per informazioni e iscrizioni: [email protected]; 091 970 37 29.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 37

Page 40: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

38

Autonomia, realizzazione, adultità, compe-tenze. Ma ancora: vita privata, relazione fa-miglia d’origine e propria crescita, integra-zione,… Potremmo continuare, poichéquanto sta dietro a piccole o grandi espe-rienze di vita autonoma, è tanto. Alla basedei progetti abitativi, di qualsiasi natura es-si siano, proposti da diversi enti sul nostroterritorio, ci sono i valori forse più “massi-mi” legati all’autonomia delle persone in si-tuazioni di handicap. Dagli Istituti stessi(che potrebbe sembrare contradditorio nelsuo nome stesso), alle varie Fondazioni, iprogetti abitativi e le soluzioni più indivi-dualizzate sono diventati realtà quotidiana,cui obiettivo è la risposta a quelle domandedi vita che si presentano nel processo di cre-scita di qualsiasi uomo e donna. Un’espe-rienza tra queste, è quella della Scuola di vi-ta autonoma, Pro Infirmis, che da alcunianni sostiene una formazione specifica nelambito dell’abitazione “individuale”. Ospi-tiamo con piacere la presentazione di questaesperienza e la voce di chi l’ha vissuta.

UNA SCUOLA… DIVERSA!

Andare a scuola per imparare a vivere inmodo autonomo? Per apprendere a gestiregli aspetti finanziari di un’economia dome-stica? Per imparare a svolgere le attività adessa legate?

E perché no? Dal giugno 2007 Pro Infirmis Ticino offrequesta possibilità a giovani adulti con unadisabilità mentale o fisica, che vogliono mi-gliorare le loro conoscenze e competenzecosì da ampliare le loro possibilità di sceltadel luogo di vita futuro.

L’

OS

PI

TE

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 38

Page 41: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

39

Dove?Alla Scuola di Vita Autonoma (SVA). Unastruttura con sede a Locarno, che accoglie 6partecipanti per la durata di circa due/tre an-ni di formazione, con l’obiettivo di svilup-pare le proprie competenze nei settori dellavita quotidiana e di gestione di un’economiadomestica (fatture, cucina, pulizie, spesa,tempo libero, vacanze, ecc.).

Cosa si fa alla SVA?I partecipanti alla SVA hanno un’attività la-vorativa al 50% che li occupa al mattino; alpomeriggio seguono i corsi offerti dallaScuola (teorici e pratici). I corsi sono suddi-visi in tematiche che toccano i vari ambitidella quotidianità: gestione del luogo di vi-ta, tempo libero, igiene e cura del corpo,amministrazione e pagamenti, relazioni,prevenzione agli abusi, eccetera.Il percorso di ogni allievo è personaliz-

zato e ognuno ha un educatore di riferimen-to con il quale valuta quali sono i punti chepiù vuole approfondire, affinché la forma-zione corrisponda ai bisogni, alle compe-tenze e agli interessi e alle aspettative del/lagiovane.

Il processo di ammissione per chi è interes-sato ad iniziare la formazione alla SVA, ini-zia con alcuni giorni di prova, che permetto-no di valutare l’interesse a cominciare unperiodo di stage (circa 3 mesi). Dopo i tremesi di stage, gli educatori e l’utente fannoun bilancio del tempo trascorso e se è valuta-to positivamente, si dà il via alla formazione.I giovani che frequentano la Scuola di

Vita (sia in stage che in formazione) hannoa disposizione una camera ed un bagno pri-vati all’interno della Scuola, dove trascor-rono tutta la settimana. La permanenza allaScuola è parte integrante del percorso for-mativo, in quanto gli allievi cucinano per sée per gli altri settimanalmente, devono oc-cuparsi dei loro spazi e di quelli comuni, fa-re il bucato, la spesa, eccetera.

La giornata alla SVA è suddivisa in momen-ti di tempo libero, di attività in comune ecorsi. Come detto, al mattino gli utenti sonosul posto di lavoro. Alcuni di loro rientranoalla SVA per pranzo, altri un poco più tardi,per l’inizio dei corsi che vanno dalle 14.15alle 15.45. Finiti i corsi, gli utenti hanno deltempo libero a disposizione, se non hannodelle attività pratiche da svolgere (bucato,spesa, cucina, …). Dopo la cena in comune,se non ci sono attività previste, gli utentihanno la serata a disposizione e devono ri-entrare per le 22.30. Gli educatori sono pre-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 39

Page 42: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

40

senti fino alle 23.00, non c’è un vegliatore,motivo per il quale gli utenti devono esserein grado di alzarsi al mattino e di recarsi allavoro in modo indipendente.Il fine settimana si recano a domicilio e a

partire dal secondo anno cominciano a pas-sare alcuni weekend da soli presso la Scuo-la, con l’obiettivo di sperimentare e allenar-si in un contesto che rispecchia quello di unappartamento individuale.

Alcuni mesi prima della formazione, l’edu-catore di riferimento, l’utente e la sua rete,valutano la possibilità abitativa più idoneaalle capacità ed esigenze della persona (ri-entro al domicilio, foyer, appartamento in-dipendente, eccetera).

Appartamento di Vita Autonoma (AVA)Da 2 anni a questa parte, la SVA offre an-

che un servizio di accompagnamento educa-tivo qualora il/la giovane scegliesse di anda-re a vivere da solo. L’Accompagnamento(AVA) viene offerto dagli educatori dellaScuola che si recano a domicilio degli utenticirca due volte a settimana accompagnandoil/la giovane nella gestione della quotidiani-tà (gestione del budget settimanale, organiz-zazione delle pulizie e delle spese, …).Per capire meglio il tipo di lavoro svolto

e il percorso formativo offerto alla SVA, ab-biamo pensato di lasciare la parola ai giova-ni che frequentano e che hanno frequentatola SVA e che ora vivono nel loro apparta-mento e sono seguiti dagli educatori comeAVA.

INTERVISTA A DUE UTENTI SVA 1

Beatrice2 quanti anni hai? 32.

Da quanto tempo frequenti la SVA?Quasi due anni.

In che modo sei venuta a conoscenza del-la SVA?Allora. Tramite mia sorella, che è un’edu-catrice sociale. La Sarita (responsabile diCasa Vallemaggia) mi ha spiegato comefunzionava la Scuola. Sono andata allagiornate delle porte aperte della SVA, allo-ra sono venuta qui a vedere. Ho saputo cosìe basta. Così abbiamo preso contatto con laSarita e dopo sono venuta qui.

Prima della SVA, collaboravi nella gestio-ne della casa? (ad es. pulire, cucinare, …)Sì. So fare tutto. A volte dico “mamma no,faccio io. Cucino io.”. Il bucato però lo falei. La macchina da lavare è diversa daquella della SVA. Però io porto giù il buca-to e lei lava.

Cosa fai adesso alla SVA? (ad es. pulisci,cucini, …)Adesso faccio pulizia ad esempio dell’aula.Di solito lunedì c’è la riunione dove si deci-de chi vuole fare cosa. Della casa, metto or-dine la camera o la cucina. Poi cucino ungiorno alla settimana. Poi faccio il bucatouna volta a settimana.

Puoi scegliere tu quali compiti svolgere?Quello sì. Scegliamo noi il lunedì, in base aquello che vogliamo pulire. Fare il bucato ecucinare non ho scelto io. È una propostadella SVA, ma per noi fa anche piacere.

1 Interviste tratte dal lavoro di tesi di Gabriela Baer.2 Nome di fantasia.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 40

Page 43: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

41

Quando concluderai la SVA, pensi che icompiti di casa li farai tu?Sì. Farò tutto da sola.

Hai già un’idea di cosa vorresti fare dopola SVA?Trovare un appartamento con un bel balco-ne grande. E poi diventare un’AVA.

Come mai il tuo desiderio è quello di di-ventare un’AVA?Essere AVA è importante, perché è impor-tante di fare le cose da soli e affrontare le si-tuazioni da soli. E poi, comunque c’è sem-pre l’educatore e se hai bisogno lui c’è. Epoi dopo puoi decidere tu i tuoi orari del ri-entro; non c’è sempre l’educatore che dice“Beatrice devi rientrare alle 22.30”. Dopopotrò avere più amiche.

**********************************

Serena3 quanti anni hai?Ho 24 anni.

Vivi da sola? Sì, da quasi 2 anni.

Hai deciso tu di frequentare la SVA? Perquale motivo?Ma allora, abbiamo iniziato tipo quando laGiulia e la Lisa (due colleghe di lavoro delRistorante Vallemaggia), mi hanno dettoche avevano aperto la SVA. Lavoravo lì alristorante e mi hanno visto che non ero tan-to in forma, avevo sempre questi problemi equindi mi hanno consigliato la SVA.

Quanto tempo è durata la tua formazione?Due anni.

Hai scelto tu l’accompagnamento AVA?Per quale motivo? Cosa è successo finitala Scuola di Vita Autonoma?Dopo ho deciso di abitare da sola. Ho volu-to il sostegno anche nel mio appartamento.Anche gli educatori mi avevano detto chec’era questa possibilità di avere un soste-gno anche in appartamento.

Ma per quale motivo hai scelto il proget-to AVA?Volevo, perché mi sentivo aiutata di più eanche più sicura.

Prima della SVA collaboravi nella gestio-ne della casa? Per esempio a pulire, a or-dinare, a cucinare, fare il bucato, …A casa del papà era difficile che cucinavo,però collaboravo a pulire. Magari ci divi-devamo. Mio papà avendo tre piani di casaera un po’ difficile per lui pulire tutto, quin-di lo aiutavamo.

Adesso ti occupi tu di questi compiti? C’èqualcuno che ti aiuta?Prima avevo iniziato io a pulire tutto da so-la. Quando ho iniziato l’AVA facevo tutto io.Al giovedì mattina andavo a fare il bucatoda sola e mentre andavano le macchine fa-cevo la pulizia della casa. Poi a settembreho iniziato la formazione e dopo lì ho la-sciato un po’ stare la pulizia, è stato diffici-le tra studio e lavoro. E alla fine abbiamodeciso di parlare con la Pro Infirmis che haquesto progetto SAV, che sarebbe ServizioAbitativo qualcosa… Sarebbero delle don-ne che arrivano in casa per pulire. Ora fac-cio io da sola, ma con il suo aiuto.

Da sola cucino, cambio il letto e per il restofaccio insieme all’altra.

Sei stata tu a scegliere il tuo appartamento?L’appartamento siamo venuti a vederlo con3 Nome di fantasia.

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 41

Page 44: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

42

la Federica (educatrice SVA). E quindi sia-mo andati a vederlo e mi è subito piaciuto.Ho scelto io!Abbiamo stuzzicato la vostra curiosità?Avete domande? Volete maggiori informa-zioni? Ci trovate allo 091 756 05 58!

L’équipe SVA

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 42

Page 45: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

43

FO

ND

AZ

ION

E

DIA

MA

NT

E UN PENSIONAMENTO, DIVERSICAMBIAMENTI NELLESTRUTTURE DEL LOCARNESE

Dopo 35 anni d’attività, inizialmente alledipendenze di atgabbes e dal 1985 dellaFondazione, Roberto Trosi lascia la fun-zione di responsabile dei laboratori Cablaed Incontro 2 nel corso dell’autunno.Inizialmente responsabile del laboratorio

Incontro 1 a Solduno, Roberto ha di seguitocollaborato attivamente alla differenziazio-ne delle attività lavorative ed occupazionaliproposte nella regione e ha contribuito allosviluppo del servizio inserimenti lavorativinel Locarnese. Questo servizio è poi statoimplementato in tutto il Cantone e, a tutt’og-gi, sono 75 le persone inserite in aziendepubbliche o private seguite dagli operatoridella Fondazione Diamante.La Fondazione Diamante ringrazia sen-

titamente Roberto Trosi per l’impegnoprofuso, le approfondite riflessioni e le in-novative proposte attuate negli anni con ladiscreta tenacia che lo contraddistingue,per promuovere l’integrazione professio-nale delle persone disabili.Per proseguire le attività precedente-

mente coordinate da Roberto, considerandopure l’importante evoluzione del servizioinserimenti nel Locarnese, il Consiglio diFondazione ha deciso di differenziare lepersone di riferimento dei due laboratorinominando Patrizia Abbatiello responsa-bile del laboratorio Cabla e Carmine Mice-li del laboratorio Incontro 2.Le attività del laboratorio Incontro 2, con

le sue sedi a Gudo e a S. Antonino, sarannocoordinate da Carmine Miceli, attuale re-sponsabile del Foyer Al Sasso, che, dopovent’anni di vita lavorativa nelle struttureabitative della Fondazione Diamante, cam-bierà settore d’attività. La posizione di re-

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 43

Page 46: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

44

sponsabile del Foyer Al Sasso sarà ricopertada Massimiliano Mersi, persona conosciu-ta nel settore socio-educativo sopracenerinopoiché già responsabile del Foyer Cammi-nata a Bellinzona che da anni collabora con idiversi laboratori della regione. Patrizia Abbatiello è entrata in funzio-

ne lo scorso 1° ottobre. La Signora Abba-tiello ha ottenuto nel 2005 il diploma dieducatrice sociale. Dopo aver lavoratopresso l’Ufficio assicurazione invalidità ela Fondazione Sirio, nell’ambito della suafunzione di responsabile del laboratorio Ca-bla sarà la persona di riferimento del Servi-zio inserimenti esterni regionale.Ai responsabili subentranti auguriamo

molteplici soddisfazioni nella loro funzione.

Maria-Luisa PolliDirettrice Fondazione Diamante

Impag. Bollettino Inverno 2013_ impag. A5 estate 04 09.12.13 08:18 Pagina 44

Page 47: Bollettino Pantone 109 C Inverno 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... • Fine settimana ad Andeer 16 • Uscite

INDIRIZZI UTILI

Redazione: Segretariato atgabbes - Lugano Impaginazione: Laser - Fondazione Diamante - Lugano • Stampa: TBS, La Buona Stampa SA - Pregassona

atgabbes - segretariatovia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp 69-5150-0e-mail: [email protected]

Gruppo regionale mendrisiotto

Presidente: Daniele MartiniTel. 079 859 76 43

Gruppo regionale luganese

Presidente: Cosimo MazzottaTel. 091 971 37 14

Gruppo regionale bellinzonese

Presidente: Camillo RossiTel. 091 858 17 94

Gruppo regionale locarnese

Presidente: René DerighettiTel. 091 791 70 43

Gruppo regionale Biasca e Tre Valli

Presidente: Gianni RavasiTel. 091 880 31 31

Atelier Pedevilla - PREASILOvia Ravecchia 76512 GiubiascoResponsabile:Claudia Müller-Grigolo

Tel. 091 857 38 55

Consulenza Giuridica Andicapvia Linoleum 7casella postale 8346512 GiubiascoTel. 091 850 90 20 - Fax 091 850 90 99e-mail:[email protected]

Cultura e Formazione per personeinvalidevia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 970 37 29 - Fax 091 970 19 09e-mail: [email protected]

Gruppo giovani LA FINESTRAChiassoResponsabile:Valentina Barenco

Tel. 076 556 78 92

Gruppo SUPERGIOVANILuganeseResponsabile:Alessandro Corti

Tel. 079 274 79 82

ATELIER DI PITTURA6742 PollegioResponsabile:Luciana Ravasi

Tel. 091 862 16 79

Gruppo Integrativo - PREASILOvia Ronchetto 166900 LuganoResponsabile: Piera Regazzoni

Tel. 091 970 31 01

Sostegno Famiglie AndicapSottoceneri: c/o Pro Infirmis

via dei Sindacatori 16900 MassagnoTel. 091 960 28 80

Sopraceneri: c/o Pro Infirmisvia Varenna 16600 LocarnoTel. 091 756 05 50

Copertina interno Inverno 2013_Copertina interno estate 04 09.12.13 08:37 Pagina 3