Maria Prezioso Università di Roma “Tor Vergata” Seminario PIANIFICAZIONE TERRA-MARE ED EFFICIENZA ENERGETICA NEI PORTI 12 Marzo 2015 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Blue Growth, pianificazione terra mare
Maria Prezioso
Università di Roma “Tor Vergata”
Seminario
PIANIFICAZIONE TERRA-MARE
ED EFFICIENZA ENERGETICA NEI PORTI
12 Marzo 2015
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Blue Growth, pianificazione terra mare
Di cosa parliamo? Indirizzi di geopolitica, geoeconomia e planning UE 2020: opportunità Blue
Growth e potenzialità di sviluppo nell’interazione terra-mare
L’approccio dell’UE alla cooperazione macroregionale (European
Territorial Cooperation. Building bridges between people 2011)
La relazione Green Economy – Blue Growth
Le tendenze regionali, le evidenze Coastal & Marine Union (EUCC)
Position Paper for the Integration of Integrated Coastal Management
(ICM) and Marine Spatial Planning (MSP) 2014
Linee guida e strumenti della pianificazione territoriale e finanziaria per lo
sviluppo portuale e terra-mare
Possibili indirizzamenti e policy reccommendation per l’Italia e il
Mediterraneo
Indirizzi di geopolitica,
geoeconomia e planning UE • EU MARITIME POLICY AND BLUE GROWTH: approccio
coerente alle questioni marittime
• Interessa mari, oceani e terra, considerati driver potenziali di
innovazione e crescita per l'economia europea
• Incrementa il coordinamento tra differenti aree di policy
• Si inquadra in:
Crisi e reazione UE alla crisi
Driver per crescita e occupazione per il recupero e la coesione sociale
Recupero e rilancio occupazione
Stabilità fiscale
Riforme strutturali
Impiego del potenziale inutilizzato per l'economia
La blue economy (2014)
(€ bn)
BLUE ECONOMY now:
€ 500 million GVA
In 2020:
7 million jobs € 600 million
GVA C Theophilou - DG MARE 4
5.4 million jobs
In 2020:
7 million jobs € 600 million
GVA
In futuro può coprire Il 90% del commercio estero dell'UE e il 40%
degli scambi commerciali all'interno dell'Unione
europea con il trasporto via mare
La crescita sostenibile a lungo termine, riducendo
l’impronta di carbonio (CFP)
Preservare mare, terra e acqua dolce perché
diventeranno risorse scarse e costose
Potenziare l’offerta di posti di lavoro ad alto
valore e le esportazioni
Rivitalizzare i settori tradizionali dell’economia e
localizzarne nuovi emergenti
5 focus Emergono dalla Communication "Blue Growth:
opportunities for marine and maritime sustainable
growth" adottata nel 2012.
La scelta delle 5 aree/settori di investimento della
Blue Growth è desunta dagli indirizzi del "Blue
Growth Study: Scenarios and drivers for sustainable
growth from the oceans, seas and coasts“:
1. Coastal Tourism (identità, valorizzazione percorsi e cultural
heritage)
2. Ocean Energy (impianti eolici offshore per coprire il 4% della
domanda elettrica UE e 170.000 posti di lavoro nel 2020
utilizzando l’energia delle maree). Il North Sea è favorito
3. Aquaculture (in UE copre il 20% della produzione ittica,
impiega 65.000 persone arrivando a 90.000 con l’indotto).Il
90% delle imprese di acquacoltura sono PMI, rinomate per
gli alti standard dei suoi prodotti e metodi di produzione. La
produzione totale di acquacoltura dell'UE non è cresciuta dal
2000 (più pesce di mare meno molluschi e pesci d'acqua
dolce) mentre altrove è aumentata di un terzo. La Grecia è
Leader
4. Blue Biotechnology (e prodotti biotech, con occupazione
ancora bassa, € 0.8 miliardi di valore aggiunto interno,
domanda di prodotti in aumento): farmaceutica e cosmetica,
bio materiali, bio alimentazione, mangimi e prodotti chimici,
biocarburanti, protezione ambientale e bio bonifiche,
diagnostica, processi produttivi, ecc. costituendo una
“nicchia di mercato” che offre occupazione altamente
qualificata e opportunità «a valle»
5. Marine Mineral Resources
Dagli oceani: grandi quantità di minerali preziosi come oro, rame,
zinco e cobalto (estrazione del 5% entro il 2020 fino al 10% entro il
2030): mining settore all'avanguardia con potenziali forti ricadute
2000 – 2010: aumento annuo di circa il 15% del prezzo di molte
materie prime non energetiche, soprattutto a causa della domanda dei
consumatori nelle economie emergenti
Rischio di carenza di approvvigionamento per molti paesi, compresi
quelli individuati come fondamentali per l'economia europea.
Crescita fatturato globale annuo di estrazione di minerali marini: bassa
e fino a 5 miliardi € nei prossimi 10 anni; fino a 10 € miliardi nel 2030.
DG MARE e H2020 coprono questo settore di ricerca nel 2015
Ambiti smart e coesione
1. SICUREZZA DEL TERRITORIO
2. INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ
3. TECNOLOGIE WELFARE E INCLUSIONE
4. DOMOTICA PORTUALE
5. GIUSTIZIA
6. FORMAZIONE
7. WASTE MARINE MANAGEMENT
8. TECNOLOGIE DEL MARE
9. SALUTE
10. TRASPORTI E MOBILITÀ TERRESTRI e MARITTIMI
11. LOGISTICA LAST-MILE
12. SMART GRIDS
13. ARCHITETTURA SOSTENIBILE E MATERIALI:
14. CULTURAL HERITAGE
15. GESTIONE RISORSE IDRICHE
16. CLOUD COMPUTING TECHNOLOGIES PER SMART GOVERNMENT PORTUALITA’
Cosa si aspetta la DG Mare
• Maritime Spatial Planning
• Ricerca per l’innovazione
• Migliori skill
• Conoscenza del mare
• Maritime Security Strategy
• Maritime Zones
• Blue Innovation (Communication in spring 2014)
Crescita e economia Blue
La DG Mare si propone di esplorare le opzioni di crescita nel settore marittimo
e contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020
attraverso la strategia di "crescita blu"
La BG è definita come "la crescita e l'occupazione intelligente, sostenibile e
inclusiva dagli oceani, mari e delle coste"
Obiettivo: Identificare e indirizzare le sfide (economiche, ambientali e sociali)
che interessano tutti i settori dell'economia marittima, tra cui i settori che
supportano da terra
Il 3 ° Rapporto sulla BG " Scenarios & drivers for Sustainable Growth from
the Oceans, Seas & Coasts” descrive il futuro potenziale del settore marittimo
secondo un approccio basato 'ciclo di vita'
Focus su esistenti, emergenti e potenziali attività come la navigazione costiera,
turismo costiero, l'energia eolica offshore, desalinizzazione, l'uso delle risorse
marine nella farmaceutica e cosmetica ad es.
Le strategie
macroregionali 2011
• fattori geografici come mare e
bacini hanno influenzato la
cooperazione nazionale e
cross-nazionale (culturale,
economica, ambientale). Le
differenze rendono deboli gli
approcci settoriali,
• La strategia europea
macroregionale (Baltic Sea
2009; Danube Region 2011)
include aspetti che non
possono essere risolti solo dal
livello nazionale (turismo,
ambiente) e che traggono
valore da un’azione congiunta
• Ha carattere volontario e
agisce rispondendo alle
domande che potrebbero
portare benefici congiunti
(bottom-up appoach driving
by demand)
Delimitazione dei mari
(fonte: EsaTDOR, 2013)
Utile agli accordi di
Basilea 1-3. Ma per chi?
(Europe 2030)
Scenario di partenza Pillar Europe 2020 Europa sbilanciata a causa dei Pillar 1 e 2 con conseguente riduzione del PIL regionale
Smart Growth
• Education
• Innovation
• Digital Society
Sustainable Growth
• Competitiveness
• Resource efficiency
• Climate change
• Biodiversity
Inclusive growth
• Employment
• Poverty
and exclusion
Scenario di partenza R&S
Il futuro della Regional Maritime Policy in UE
Necessità di un sostegno costante a tutte le Regioni europee a guardare avanti concentrandosi sulla promozione di nuovi approcci, riorientando gli investimenti pubblici e privati. Piano Juncker, Territorial Agenda, Urban Agenda
Continua attenzione sull'agenda di Lisbona.
Rafforzare gli investimenti per affrontare le sfide poste dal passaggio ad un'economia a basse emissioni blue-green
Rafforzare la cooperazione territoriale per affrontare i problemi comuni, trasformandosi in macroregione
La cooperazione territoriale transfrontaliera è vitale:
2007-2013 e 2014-2020
L’esempio EUSAIR
Autunno 2014: adozione della EU
Strategy for the Adriatic and Ionian
Region (EUSAIR)
Obbliga a seguire i criteri di una
Integrated Maritime Spatial
Planning Strategy
richiede Sviluppo di tipologie operative
Aumento competenze / abilità
delle persone che lavorano nel
campo corsi di formazione
mirati in settori chiave
Comunicazione e il marketing
Promuovere business sulle
nuove tecnologie
Internazionalizzazione dei
cluster e delle imprese
Networking delle città con
profili simili
Data Integration – Inventario
(Modello Golfo di Trieste,
EMODNET pilot project per la
chimica, Check Point dei bacini
marittimi)
Clustering portuali attività/ servizi
Sviluppo dei terminali portuali
Sistema di certificazione dei porti
(sicurezza, ambiente)
Lo sviluppo di nuove autostrade del
mare, e le infrastrutture portuali connesse
e ITS (Autostrada Adriatica Ionica, da
Trieste a Patrasso)
Sviluppo pianificazione integrata di
infrastrutture Gas: realizzare TAP e IAP
Migliorare l'efficienza delle reti
energetiche
Itinerari turismo tematico con Strategia
per un marchio comune di Regione
Percorsi interregionali e la connettività
tra le aree, es. luoghi remoti e isole
Blue Growth cambia le politiche regionali per la
competitività
Utilizzando in forma cooperativa i Fondi Strutturali 2007-2013 e ora
2014-2020 per ottenere:
Coniugare crescita e sviluppo;
Una strategia globale nei confronti dell’UE integrando nel territorio le
dimensioni sociali-economico-ambientali. Questo si chiama identità = unità di
paesaggio (da individuare a scala regionale e transregionale);
Scelte sostenibili che creino un reale cambiamento nell’approccio
macroeconomico europeo gestendo congiuntamente questa fase di transizione
(riforme economiche UE, BCE e BEI)
Promuovere e disegnare una trans-regional Territorial and Urban Agenda,
per puntare ad uno sviluppo equilibrato e policentrico attraverso la coesione
sociale ed economica, il mantenimento attivo delle risorse
naturali e del patrimonio identitario culturale, una competitività
territoriale più equilibrata e perequata
Il gioco della competitività si fa duro
Vulnerabilità naturale
Vulnerabilità sociale
Mediterraneo: fattori di criticità per la BG
• Contesti istituzionali e mercati finanziari inadeguati che spingono ad investire
all’esterno
• Instabilità politica ed economica
• Flussi migratori costanti dal Sud
• Deficit cronico della produzione agricola e vulnerabilità alimentare
• Terminali di grandi dimensioni ancora dedicati quasi esclusivamente al trasbordo
(che varia costantemente tra il 10 e il 30%) ed una prevalente specializzazione
rifusiera (idrocarburi, prodotti petroliferi, carbone, cereali).
• Insufficienti infrastrutture fisiche e immateriali (Coastal Zone Analysis): è
necessario modificare il sistema distributivo marittimo con il collegamento hub,
linee di feederaggio, reti di porti regionali (ad esempio Gioia Tauro e Marsaxlokk),
per contrastare la mancanza di spazio nei gateway port e negli hub (in media 1/5
rispetto al Northern Renge) che ne riduce la competitività
Con la crisi lo sviluppo urbano e territoriale sostenibile deve integrare gli obiettivi
economici, sociali ed ambientali; bisogna predisporre un’offerta di
servizi efficienti e eco, includendo quelli portuali pubblici e privati, di
interesse singolo e collettivo;
bisogna promuovere un approccio integrato alle scelte di
pianificazione (crescita+ occupazione + sociale + ambiente)
bisogna valutare come implementare le azioni rivolte alle aree urbane
che sostengono il mare (gli studi sono stati condotti su 258 città medio-
grandi dell’UE a 28); le risorse strutturali da impiegare rientrano nei
programmi di urban re-generation (es. Urban Audit, URBACT,
ESPON)
le città e le aree metropolitane devono essere assunte come motori “a
rischio” dello sviluppo economico e sociale; gli attori e le imprese
locali giocano un ruolo chiave per un’occupazione “sicura”.
Cambiano le politiche
per la competitività marittima
Spatial blue policy e green Bridging digital divided VERO
Technological\innovative dissemination for the enterprises and institutions VERO
Support to transregional cooperative projects VERO
Use/development of environmental friendly techologies VERO
Quality certification and assessment tools VERO
R&D infrastructures VERO
Support to BAT VERO
Development of recycling technologies of waste VERO
Supply of education VERO
Human capital internationalisation VERO
Reinvolvement of aging people VERO
Support leisure VERO
Social integration VERO
Child protection VERO
Poverty reduction VERO
Policies dissemination for transparency and efficency of burocracy VERO
Cultural integration VERO
Support Local productive identity VERO
Promotion of a global enterprise culture VERO
New business/service instruments VERO
Inflation control VERO
Internationalisation of good and services VERO
Homogeneisation of enterprise costs VERO
Support enterprise creation VERO
Support employer mobility VERO
Support equal opportunities VERO
Development of telecomunication networks VERO
Development of energy networks VERO
Increase of phisical accessibility VERO
Use of renovable resources VERO
Active Protection of Natural resources VERO
Reduction of Natural Resources consumption VERO
Natural hazard prevention VERO
Energy policies VERO
Flexible Mechanisms VERO
Climate Active Protection VERO
Social Programme Financing VERO
Safety VERO
Support Welfare VERO
Innovation
R&D
Human Capital
Age
Climate
Public Healt
Economic development
Employment
Transport/network
Natural Resources
la competitività territoriale coesa in sostenibilità passa
dallo spazio marino alla costa,
dal naturale al socioeconomico ... e viceversa
Il territorio (inland) è stato al centro di studi e indagini di
pianificazione territoriale e sulla coesione territoriale
L'area marittima è di interesse soprattutto per la protezione e la
conservazione degli ecosistemi (orientamento alla salvaguardia dei
sistemi naturali)
Osservazione terrestre (OT, OT Copernicus) per la copertura costiera,
Maritme Spatial Planning (MSP) per efficienza attività marittime,
Gestione integrata delle zone costiere (GIZC) e interfaccia terra-
mare.
Il cambiamento è determinato dall’inclusione di considerazioni sul
mare nell'ordine del giorno della coesione territoriale
Maggiore interesse e importanza allo spazio marino-terrestre, e alla
loro inclusione nel processo di territorializzazione
Il crescente interesse per il MSP ... ha finito per includere nell'interesse
europeo la GIZC
Territorializzazione
le delimitazioni marittime rappresentano un potenziale ‘per se’; non
solo per lo sfruttamento delle risorse, ma anche per garantire la
stabilità
In particolare, non solo per la sostenibilità delle comunità costiere di
fronte ai conflitti (naturali e sociali)
Particolare attenzione va prestata a come la giurisdizione nazionale
costiera si estende al di là di 1 m.n. e fino a 12 m.n., in base al diritto
internazionale, in particolare nell'ambito della United Nations
Convention on the Law of the Sea
Non è possibile sviluppare nuove pratiche di governance senza tener
conto dei quadri normativi precedenti (Mediterraneo vs Baltico)
Nuove opportunità
E 'in questo contesto che l'Unione europea ha proposto dal 2007 la
politica marittima integrata (IMP) per "lo sviluppo ottimale di tutte le
attività legate al mare in modo sostenibile"
Ciò richiede trovare «evidence» su cui basare le raccomandazioni sui
nuovi accordi di governance nelle diverse regioni marittime a partire
dalla IMP e / o lo sviluppo di una nuova cooperazione transnazionale
Il MSP viene interpretato come uno strumento importante (anche se
sono pochissimi i casi in cui è stato applicato) per la politica marittima
integrata e per raggiungere tutti gli obiettivi legate al mare (tra cui
l'ambiente marino e la Dir. GIZC)
Non bisogna inoltre dimenticare la coesione territoriale! (ESPON
ESaTDOR)
Le tipologie
Punti ‘caldi’ dell’interazione terra-mare
La pressione sull’ambiente
Limiti e …
I mari europei hanno subito un grave degrado ambientale per effetto della pressione
antropica
Molti di questi effetti sono derivati da attività marine e costiere (pesca, acqualotura,
infrastrutture costiere, cantieristica, parchi eolici in mare ...), ma anche da altre attività
svolte nei bacini marittimi (in particolare l'agricoltura, l'industria e urbanizzazione)
la navigazione e le energie rinnovabili sono aree chiave di crescita o per la crescita
attesa
il turismo costiero europeo è molto importante nel mercato globale. Da qui la necessità
di risposte in materia di cambiamento climatico ...
... così come le energie rinnovabili, la cattura e stoccaggio di CO2 in particolare in olio
impoverito e gas
I problemi di inquinamento, sfruttamento insostenibile e gli impatti dei cambiamenti
climatici continuano a rappresentare una minaccia significativa per la salute
dell'ambiente marino
Limiti e ….
L'impatto maggiore dei cambiamenti climatici si rileva sotto forma di aumento
del livello del mare e di eventi catastrofici che interesseranno insediamenti,
strade, ferrovie, porti e aeroporti, siti storici, aziende di acquacoltura, reti
fognarie e delle zone umide
Vi è anche un'importante dimensione tecnologica per diventare un leader
mondiale nello sfruttamento sostenibile delle risorse marine e lo sviluppo di
nuove industrie di biotecnologia blu multifunzionali
La mancanza di cooperazione transnazionale e l'incapacità di ridurre gli
ostacoli amministrativi possono ritardare lo sviluppo della navigazione a corto
raggio e il trasbordo di merci mare-terra
Il conflitto tra valori ambientali e interessi economici delle compagnie
petrolifere, (trasporto, energia, porti, pesca ...) rende difficile mettere in atto
nuove misure
Aumento della partecipazione alla pianificazione è dunque vivamente
consigliato
Nuove opportunità
Migliorare la comprensione del rapporto terra/mare e il loro significato
per lo sviluppo regionale in Europa
Intensificare i rapporti terra-mare per proporre, promuovere e
aumentare la coesione territoriale
L’intensità e l'entità delle interazioni terra-mare richiedono interventi
governativi distinti per tipo ma integrati e strategici (globali, bacini
marini, regioni marittime, equilibrio economico europeo, bilaterali e
transnazionali, nazionale, regionale e locale, intersettoriale) a seconda
degli usi de/in desiderati dello spazio marino
Guardando dallo spazio marino alla costa, dal naturale al socio-
economico ... e viceversa
Significatività economica
I flussi
Conclusioni per costruire una
visione 2020-2050
Policentrismo come migliore strategia Promozione città/regioni secondarie
Decentramento e potenziamento network
Supporto regioni meno sviluppate (Sud)
Progresso tecnologico Incremento produttività
Stabilizzazione dei costi energetici passando ad
un’economia green e low carbon
Uso efficiente delle risorse terra-mare
Mixando 3 scenari
Multitude of uses on the
sea; potential conflicts
between uses and/or uses
and marine environment
Multitude of uses on the
sea
Traditional uses and activities:
• shipping, fisheries
• oil and gas industry
• sand and gravel extraction
• pipelines, power &
telecommunication cables
• military training, scientific
research, nature
conservation sites
New developments:
• large scale offshore-
windparks
• (15.000 MW by 2030)
Esempio: Maritime Spatial Planning, German Experience del North Sea
La procedura ha preso avvio nel 2005, con un
questionario su usi, interessi e scoping per la VAS BSH maritime spatial plan che include la VAS
Partecipazione pubblica (North Sea e Baltic Sea) includendo agenzie
governative e non
Consultazione internazionale con i paesi confinanti
Varie tornate di consultazione dal 2005 al 2009
Adozione formale del piano da parte North Sea e Baltic Sea. Obiettivi
comuni: protezione e rafforzare traffico marittimo; rafforzamento della
capacità economica attraverso lo sviluppo territoriale ordinato e
l'ottimizzazione dell'uso dello spazio; promozione delle attività offshore di
utilizzo dell'energia eolica in conformità con la strategia di sostenibilità del
governo federale; uso sostenibile a lungo termine di peculiarità e potenzialità
attraverso reversibilità degli usi, uso efficiente dello spazio, priorità degli usi
a seconda del mare; protezione condizioni naturali evitando interruzioni e
l'inquinamento dell'ambiente marino.
L‘esempio tedesco di MSP (EEZ)
Piano di IV generazione per la MSP
STeMA
Per pianificare terra-mare è stato inventato STeMA o Sustainable Territorial environmental/economic Management methodological Approach, cioé un processo di pianificazione territoriale multidimensionale.
STeMA risponde e da soluzione a obiettivi/principi chiave della pianificazione europea:
competitività
sostenibilità
coesione
integrazione cooperativa
policentrismo
gestione integrata delle reti
Interoperabilità transcalare
47
STeMA risponde alla domanda UE di accompagnare i policy
maker nelle scelte di politica e di planning servendosi di
metodologie, misure e indicatori comuni per valutare i
potenziali territoriali reali di sviluppo sostenibile,
competitivo, coeso (Europe 2020; Territorial e Urban
Agenda, Integrated MSP)
• Cos’è STeMA: una metodologia complessa (Sustainable Territorial
environmental/economic Management Approach) che genera piani
di IV generazione a scala UE, nazionale, regionale, provinciale,
comunale
• Come lavora: in TIA per le policy, in VAS per la programmazione e il
planning, attraverso il GIS STeMA
STeMA: come rilanciare l’agire del policy maker italiano
STeMA, TIA, VAS
• Risponde e da soluzione agli obiettivi/principi chiave della pianificazione UE
• Coesione
• Sostenibilità
• Competitività
• Integrazione
• Sussidiarietà
• Perequazione
• Cooperazione dal basso
• Policentrismo
• Efficacia, Efficienza, Trasparenza
• Accesso immediato alla conoscenza (dir. Inspire, 2011)
• Certificazione ISO
• Interdisciplinare, impiega conoscenze complesse • Utilizza logiche sistemico-
qualitative • Georeferenzia e correla
indicatori ed indici
• Permette la consultazione continua
• Verifica l’attendibilità dei tempi di attuazione e degli effetti desiderati
• Consente Co-pianificazione e correlazione di scale e piani
STeMA: come rilanciare l’agire del policy maker italiano
3 processi di valutazione,
3 scale integrate, 2 livelli, stessa procedura
STeMA
TIA = Territorial Impact Assessment è un aiuto alla decisione politica, non la sostituisce. Informa i decision-makers degli impatti generati dalle diverse possibili scelte, ma li lascia liberi di decidere (EU, 2005, p. iv e 2009, 2011, 2014) VAS = Dir CE/42/200, D.Lgs n. 152/2006 entrato in vigore il 29 aprile 2008. Si applica ai piani territoriali di qualsiasi scala e contenuto. Consiste in un sistematico processo per la valutazione della conseguenze ambientali di politiche, programmi e piani, in modo da assicurare che tali conseguenze entrino il prima possibile nel processo decisionale insieme, e con pari dignità, alle considerazioni di ordine sociale ed economico VIA = Testo Unico MATTM 2008
Piani integrati strategici (policy, plan, design) realizzati con STeMA: molti e di diverso tipo
STeMA TIA
STeMA VAS
Quadri di riferimento
1. Ambientale
2. Programmatico
3. Progettuale
e utilizza per la coesione e strutturazione dei tre
quadri il GIS (Geographic Information System)
Consente inoltre di soddisfare le responsabilità di cui
l’istituzione pubblica è oggetto
I PIANI
• la Protezione Civile
• il controllo e la protezione ambientale (ISO 14000 -EMAS)
• diffusione di una cultura coesa per lo sviluppo e la crescita
consapevole degli enti locali (comuni)
• il controllo della spesa e degli investimenti per dare certezza
temporale alla base imprenditoriale
• la certificazione di processo per il riconoscimento dell’efficacia e
dell’efficienza della gestione provinciale (ISO 9000, Vision 2000)
• il Sistema Informativo Geografico per la gestione e la conoscenza
trasparente del territorio e dell’economia
• la regimentazione e l’adeguamento degli strumenti di partecipazione
e cooperazione (Accordi d’area, Patti di Pianificazione, ecc.)
• la questione delle Aree Metropolitane come applicazione a scala
d’area vasta dei principi federativi
• La questione dei porti
Obiettivi Generali
Quadri di riferimento
Ambientale
-TSI
-SUM
-UMT
Architettura
Programmatico
Progettuale
Tavole di Piano
Piano Qualità
Organigramma
TSI
Tipologie Spaziali Insediative
SUM
Sub Unità Morfologiche
Quadro Ambientale
Consiste nella valutazione ambientale ex ante, che definisce il
grado complessivo di sensibilità del territorio, calcolate su
undici componenti, individuate come ambiti scientifici
fondamentali per la misura dell’ammissibilità dei progetti.
1. Sistema IDROLOGICO
2. Sistema GEOMORFOLOGICO
3. Sistema DEL PAESAGGIO NATURALE
4. Sistema DEL PAESAGGIO STORICO
5. Sistema NATURALISTICO E DELLE
AREE PROTETTE
6. Sistema FAUNISTICO
7. Sistema INSEDIATIVO URBANO
8. Sistema INSEDIATIVO AGRICOLO
9. Sistema ATMOSFERA, Carbon
Footprint e CLIMATE CHANGE
10. Sistema RUMORE
11. Sistema SALUTE PUBBLICA
UMT
Unità Morfo Territoriali
Obiettivi Generali
Quadri di riferimento
Ambientale
-TSI
-SUM
-UMT
Architettura
Programmatico
Progettuale
Tavole di Piano
Piano Qualità
Organigramma
Pianificazione
Economico-
Territoriale
GIS
Piattaforme
1.Satelliti: GNSS &
SAR & Ottici
2. Aerei: UAV
3. Centraline a terra
Edilizia
Trasporti
Viabilita’
Qualita’
dell’aria &
acqua
Rumore
Rifiuti
Controllo delle dinamiche veloci
del territorio
Salute Sicurezza
Natura e Fauna
Storia
Distribuzione
Impatto
Urbano
Agricolo
Energia
Insediamenti Controllo delle dinamiche lente
del territorio
Grid &
Cloud
Computing
Paesaggio
Quadro Programmatico: componenti principali
•Ambiti d’intervento (grandi aree di competenze dell’Ente)
•Politiche (indirizzi politici desunti dal programma di governo
dell’Ente)
•Programmi (complesso coordinato e coerente di iniziative, di
attività, di interventi diretti a realizzare servizi pubblici, opere
pubbliche; intese ed accordi di programma)
•Normativa di riferimento (europea, nazionale, regionale…)
•Progetti
•Fonti di finanziamento
•Politiche di riferimento degli Uffici dell’Ente
•Bilancio dell’Ente – PEG
•Business plan e finanza
•Regole di governance
Obiettivi Generali
Quadri di riferimento
Ambientale
-TSI
-SUM
-UMT
Architettura
Programmatico
Progettuale
Tavole di Piano
Piano Qualità
Organigramma
Three projects
The POLY.DEV Experience in the Veneto Region - The STeMA workflow - Step 4
Assessment Step of policies (POLY.DeV,
2007)
La città storica della Riviera del Brenta: Sistema Storico, Insediativo e Paesaggistico
Strumenti finanziari:
Fondi Strutturali 2014-2020 Fondo Sociale Europeo - FSE (occupazione)
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FERS (progetti
infrastrutturali, integrazione aree economiche e industriali
in declino, aree urbane degradate, zone rurali e dipendenti
dalla pesca, investimenti reti transeuropee trasporti,
telecomunicazioni e energia nelle regioni in ritardo di
sviluppo)
Fondo di Coesione – FdC (grandi progetti ambiente e
trasporti come costruzione di reti transeuropee stradali e
ferroviarie, grandi progetti efficienza energetica e
rinnovabili, intermodalità, mobilità urbana)
Gestione: diretta e indiretta, PON e POR, bandi pubblici
Esempio FdC
Esempio FERS
Programmazione strategica
e investimenti integrati territoriali (ITSI)
ESPON ET 2050, 2015