1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA ENTE PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE BILANCIO TRIENNALE 2019 – 2021 PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ DELL'ENTE - PREMESSA A) Obiettivi attività amministrativa e finanziaria. B) Programmi e priorità suddivisi per settori. C) Risorse disponibili e direttive generali per l’azione amministrativa e gestionale.
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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
ENTE PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE
BILANCIO TRIENNALE 2019 – 2021
PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ DELL'ENTE
- PREMESSA
A) Obiettivi attività amministrativa e finanziaria.
B) Programmi e priorità suddivisi per settori.
C) Risorse disponibili e direttive generali per l’azione
amministrativa e gestionale.
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- PREMESSA
La Legge Regionale 30.09.1996, n. 42, ha istituito l’Ente Parco Naturale
Regionale delle Dolomiti Friulane quale sistema territoriale organizzato in modo
unitario con le seguenti finalità:
1) conservare, tutelare, restaurare, ripristinare e migliorare l’ambiente naturale e le
sue risorse;
2) perseguire uno sviluppo sociale, economico e culturale promuovendo la
qualificazione delle condizioni di vita e di lavoro delle comunità residenti,
attraverso attività produttive compatibili con le finalità di cui al numero 1),
anche sperimentali, nonché la riconversione e la valorizzazione delle attività
tradizionali esistenti proponendo modelli di sviluppo alternativo in aree
marginali;
3) promuovere l’incremento della cultura naturalistica mediante lo sviluppo di
attività educative, informative, divulgative di formazione e di ricerca scientifica
anche interdisciplinare.
Con l'entrata in vigore della L.R. n.13/1998 è stata affidata all'Ente Parco anche
la gestione della Riserva Naturale della "Forra del Cellina", ambito di elevato valore
naturalistico ricadente nei Comuni di Andreis, Barcis e Montereale Valcellina.
La realtà operativa dell’Ente, quale continuazione di quanto realizzato dai
Comuni sulla base del Piano di Conservazione e Sviluppo del “Parco Prealpi Carniche”,
ha avuto inizio nella seconda metà del 1997 e ha trovato concretizzazione
nell’attuazione di tutta una serie di iniziative individuate dai bilanci previsionali; i primi
impegni sono stati destinati ad investimenti infrastrutturali, mentre l’attività gestionale
corrente è andata di seguito crescendo, pur risentendo della incompleta attuazione della
pianta organica, ancorché provvisoria, che limita di fatto una programmazione operativa
a medio termine. Con Decreto del Presidente della Regione n. 070/Pres. del 30 marzo
2015 è stato definitivamente approvato il Piano di Conservazione e Sviluppo (PCS)
previsto dalla LR n.42/1996: tale strumento individua le regole da seguire per la
gestione dell’area protetta e gli interventi e le azioni da realizzare nei successivi dieci
anni.
L’attuale Bilancio di previsione 2019-2021 e per l’anno 2019 è elaborato in base
alle indicazioni pluriennali inserite nel Bilancio della Regione 2018-2020 approvato con
L.R. n. 46 del 28.12.2017. Il Bilancio regionale prevede al capitolo 3146 (“Contributi
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all’Ente Gestore del Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane per le spese di
funzionamento ed il conseguimento dei fini istituzionali”) una disponibilità destinata
per l’Ente Parco Naturale Dolomiti Friulane di € 1.130.000,00.
Le disponibilità di bilancio sono dedicate essenzialmente alla parte corrente,
vista la necessità di garantire l’attività gestionale di base e contribuire alla continuità dei
servizi in corso; durante il triennio 2019-2021 si punterà quindi a mantenere e rafforzare
le iniziative avviate, consolidando l’azione informativa presso i Centri Visite e il
maggior impegno nelle attività di manutenzione del territorio.
L’unica posta riguardante investimenti è relativa a quanto disposto con la Legge
di bilancio n.26/2016 per le spese di investimento nel territorio del Parco e della Riserva
della Forra del Cellina.
Ulteriori spese faranno riferimento ai finanziamenti ottenuti dal Programma
Sviluppo Rurale 2014-2020 per il progetto riguardante “Studi censimenti ed
elaborazioni funzionali alle misure di conservazione per la gestione di Rete Natura
2000”.
Vengono considerati anche i finanziamenti FESR provenienti dall’Unione
Europea ottenuti con il progetto “NAT2CARE”: iniziativa finanziata sull’Asse
prioritario 3, priorità 6d, del Programma Comunitario “INTERREG V-A ITALIA-
SLOVENIJA 2014-2020”.
Il progetto “NAT2CARE” (acronimo di “Attivazione della CittadinanzA per il
Ripristino e la conservazionE delle aree N2K transfrontaliere”) è stato predisposto in
partenariato con l’Ente Parco Naturale Prealpi Giulie (Lead partner), l’Università degli
Studi di Udine – Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali, il
Parco Nazionale del Triglav (Triglavski Narodni Park), l’Istituto Nazionale di Biologia
(Nacionalni Inštitut za Biologijo) di Ljubjana, il Centro di Biotecnologia di Naklo
(Biotehniški Center Naklo).
Per altri investimenti si provvederà a destinare quanto risulterà dall’avanzo di
amministrazione.
Nel 2019 troverà avvio l’accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione-
Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche - Servizio biodiversità,
riguardante “Attività per l’anno 2019 inerenti la promozione delle Dolomiti Friulane
quali bene UNESCO Patrimonio dell’Umanità”.
Consapevoli della presente situazione economica del nostro Paese, e delle
ricadute della stessa anche rispetto alla gestione dell’Ente Parco, si ritiene in ogni caso
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che l’attuale attività dell’Ente debba far riferimento alla continuità delle azioni finora
svolte. L’operatività del Parco sarà limitata a garantire unicamente le attività essenziali,
e conseguentemente non potrà svilupparsi in forma esaustiva in tutti i campi nei quali è
chiamata ad intervenire (conservazione).
Tra gli obiettivi dell’azione amministrativa si evidenzia il collegamento con il
piano della performance e con gli obiettivi attribuiti al responsabile della trasparenza
(Direttore Ente Parco) che prevedono in particolare: la necessità di adoperarsi per la
pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente” dei dati previsti dal D.lgs.
n.33/2013 e l’impegno per la definizione e monitoraggio del programma per la
trasparenza e l’integrità.
Il Bilancio 2019-2021 e per l’anno 2019 viene redatto in riferimento alla Legge
Regionale n. 26 del 10.11.2015 inerente alle “Disposizioni in materia di
programmazione e contabilità e altre disposizioni finanziarie urgenti”; tale norma
dispone in merito all’applicazione del Decreto Legislativo n. 118/2011 e per garantire i
processi di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio. Con la LR
n.26/2015 la Regione ha disposto, per se e per i suoi enti e organismi strumentali,
l’applicazione dal 2016 della norma nazionale.
In base a tali indicazioni si evidenzia che la Regione, ai sensi e per gli effetti di
cui all’art. 11-ter, comma 3, del D.lgs. n.118/2011 ha individuato per l’Ente Parco il
Programma 5 “Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione”,
all’interno della Missione 9 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e
dell’ambiente”.
I criteri di armonizzazione dei bilanci indicati dal D.lgs. n.118/2011 sono
applicati secondo Missioni/Programmi, per quanto riguarda i capitoli di spesa, e per
Titoli/Tipologie, per quanto concerne i capitoli dell’entrata, nonché per le voci del IV
livello del Piano dei conti integrato e saranno rappresentati secondo i nuovi schemi di
bilancio.
In riferimento alla dotazione organica, rispetto alle previsioni inserite nella
pianta organica, risulta assunto il direttore, due specialisti amministrativo-economici
(Categoria D), uno specialista tecnico naturalistico (Categoria D), un assistente
amministrativo-economico (Categoria C) e un collaboratore tecnico (Categoria B); il
resto delle necessità organiche è coperto tramite incarichi di servizi, di collaborazione e
attraverso la fornitura di servizi tramite agenzie di lavoro interinale.
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A) Obiettivi attività amministrativa e finanziaria. Tra gli obiettivi dell’attività dell’Ente, vi è la necessità di dare organica
attuazione alle iniziative miranti alla completa definizione dell’assetto organizzativo.
L’attività istituzionale dell’Ente deve rivolgersi e costituire un assetto
organizzativo attraverso strumenti e strutture che gli consentano di condurre una
gestione stabile, continua ed efficace dell’ambito protetto.
Si deve sottolineare la necessità legate alla gestione della Riserva Naturale della
Forra del Cellina, istituita con L.R. n.13/1998; tale priorità è oltremodo attuale, viste le
attività collegate al controllo dell’accesso pedonale del primo tratto della vecchia SS
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In base all’organizzazione del bilancio, gli obiettivi principali dell’attività
amministrativa e finanziaria dell’Ente Parco, atta a conseguire le finalità istituzionali
previste dalla L.R. n. 42/96, vengono riassunti secondo tre assi di riferimento principali
riassumibili in:
01 ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEL PERSONALE - GESTIONE
INTERNA DI FUNZIONAMENTO
definizione di un assetto organizzativo della struttura operativa dell'Ente, con
l'individuazione degli uffici e delle unità necessarie al perseguimento delle
finalità istituzionali;
individuazione delle necessità strutturali minime per garantire l'espletamento
delle funzioni istituzionali;
mantenimento dei livelli minimi di funzionalità dell’Ente attraverso un corretto
utilizzo delle pur scarse risorse a disposizione, nell’ambito di procedure
caratterizzate da criteri di efficienza ed efficacia e contenimento delle spese;
copertura dei posti previsti dalla pianta organica, avvalendosi di unità operative
anche esterne necessarie a garantire l'attività amministrativa e gestionale
dell'Ente;
adozione e revisione degli strumenti necessari per rendere operativa, consolidata
ed efficiente l’attività istituzionale;
garanzia del funzionamento delle attività di gestione dell'Ente Parco attraverso il
coinvolgimento di idonee professionalità, tramite incarichi professionali e
prestazione di servizi al fine di adempiere alle funzioni per le quali non si è
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ancora provveduto all’assunzione o per le quali non vi sono le figure previste in
pianta organica;
attuazione dei programmi inseriti nel “Piano della prestazione per il triennio
2019-2021”;
attuazione delle indicazioni del Piano di Conservazione e Sviluppo;
sollecitazione alla Regione per una stesura definitiva del Regolamento del Parco;
conclusione della redazione del Piano Paesaggistico del Parco;
individuazione di un regolamento interno per la concessione di incentivi al
mantenimento di aree a prato-pascolo;
02 PROMOZIONE DEL TERRITORIO, INFORMAZIONE, DIVULGAZIONE
ED EDUCAZIONE AMBIENTALE
inserimento all’interno delle attività di ricerca e promozione previste dall’azione
di coordinamento condotta dalla Rete Alpina della Aree Protette;
partecipazione ad iniziative di progetti comunitari volti a valorizzare l’immagine
e le iniziative del Parco;
partecipazione ad iniziative di progetti comunitari in sinergia e collaborazione
con altri Enti Parco della Regione, Italiani o di Stati dell’Unione Europea;
applicare e divulgare il regolamento di utilizzo del Marchio del Parco;
gestione dell’utilizzo di un marchio di qualità per la promozione di prodotti e
servizi;
promozione dei servizi, delle attività e delle imprese che si fregiano del marchio
del Parco;
realizzazione di un programma consolidato di attività promozionali da proporsi
annualmente;
predisposizione e pubblicazione di materiale informativo, illustrativo e
promozionale dell’Area Protetta, dei paesi del Parco e dei servizi attivati;
attuazione di una serie di iniziative promozionali atte a valorizzare l'immagine
del Parco;
partecipazione e patrocinio ad iniziative di promozione e valorizzazione del
territorio;
continuità nella gestione dell’attività di visite guidate presso il coronamento
della Diga del Vajont;
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realizzazione di un programma consolidato di attività didattiche da proporsi
annualmente sia alle Scuole del comprensorio del Parco che ad altri Istituti
Scolastici;
predisposizione di strumenti indispensabili per la conoscenza e la fruibilità del
territorio;
partecipazione ad alcuni eventi (fiere, incontri, ecc.) nei quali promuovere
l'immagine e le iniziative del Parco in collaborazione con la Regione;
consolidamento dell’attività commerciale attraverso il rafforzamento dei
meccanismi di vendita di beni e servizi legati al Parco ed alla sua immagine,
finalizzata all’incremento delle entrate proprie dell’Ente Parco;
attuazione dei programmi inseriti nel “Piano della prestazione per il triennio
2019-2021”;
collaborazione con la “Fondazione Dolomiti Unesco” e la Regione per
l’attuazione di iniziative finalizzate a valorizzare il territorio riconosciuto
Patrimonio dell’Umanità;
03 ATTIVITA' DI GESTIONE, FRUIZIONE TURISTICO/NATURALISTICA,
MANUTENZIONE TERRITORIO, RICERCA E STUDIO
mantenimento e potenziamento dei servizi informativi in ogni "centro" del
Parco;
gestione e manutenzione delle strutture informative (Centri Visite) attualmente
operative;
gestione e manutenzione dell’Area Avifaunistica di Andreis;
gestione commerciale della Foresteria di Andreis ed “ex Mugolio” di Cimolais;
programmazione di iniziative volte ad organizzare le attività di gestione e
fruizione della Riserva Naturale della Forra del Cellina";
collaborazione nella gestione del punto informativo della Riserva presso il
Comune di Montereale Valcellina;
impegno per la soluzione delle problematiche riguardanti la fruizione della
Riserva Naturale della Forra del Cellina in stretta collaborazione con le altre
Entità Istituzionali coinvolte (Regione, UTI, Comuni e Consorzio di Bonifica);
definizione dei rapporti tra l'Ente e i Comuni per la gestione delle strutture
dislocate sul territorio (Casere, Bivacchi, ecc.), con la predisposizione di
strumenti di regolamentazione e controllo della fruibilità;
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predisposizione di programmi ed interventi atti a garantire un assetto del
territorio in grado di mantenerne la più alta fruibilità compatibile;
definizione di un programma di gestione e di fruizione della rete sentieristica
principale;
realizzazione di interventi di manutenzione della rete sentieristica del territorio
del Parco, con particolare riferimento alla "rete principale", secondo quanto
definito dal Piano di Conservazione e Sviluppo;
mantenimento di contatti con le Università del Triveneto per la predisposizione e
collaborazione di attività di ricerca;
attuazione di convenzioni di collaborazione con Istituti Universitari o Scolastici
in genere per accogliere studenti in tirocinio presso le strutture del Parco;
collaborare con Istituti Scolastici nella realizzazione di progetti di alternanza
scuola-lavoro;
attuazione della convenzione stipulata con il CAI Regionale per la
collaborazione nella gestione della manutenzione dell’intera rete sentieristica del
Parco;
impegno per l'approfondimento delle problematiche riguardanti le viabilità di
accesso primarie all'area del Parco;
realizzazione di programmi di monitoraggio faunistico, in attuazione del piano
pluriennale di gestione faunistica;
avvio di studi e ricerche volte ad evidenziare l’elevato grado di biodiversità e di
“wilderness” del territorio del Parco;
continuità delle azioni per il mantenimento della certificazione ambientale
EMAS e ISO 14001:2004;
collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia nella gestione delle Aree
SIC “Dolomiti Friulane”, “Forra del Torrente Cellina” e “Val Colvera di Jouf”,
ora riconosciute Zone Speciali di Conservazione (ZSC) da parte del Ministero
dell’Ambiente;
gestione delle azioni individuate dal Piano di Conservazione e Sviluppo;
dar continuità alle attività previste dal progetto di formazione “Io vivo qui nelle
Dolomiti Friulane. Patrimonio UNESCO”;
realizzazione dei progetti finanziati dalla Regione;
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continuità delle iniziative previste dal Programma Sviluppo Rurale 2014-2020 e
relative al progetto riguardante “Studi censimenti ed elaborazioni funzionali alle
misure di conservazione per la gestione di Rete Natura 2000”;
continuità delle iniziative previste dal progetto “Nat2Care” finanziato
dall’Unione Europea attraverso e i fondi INTERREG ITALIA/SLOVENIA;
predisposizione, in collaborazione con altri Enti, di progetti di ricerca e di
manutenzione del territorio finanziabili attraverso l’utilizzo di fondi dell’Unione
Europea;
attuazione di iniziative e progetti finanziati dal programma Leader;
realizzazione, in collaborazione con altri Enti Parco dell'Arco Alpino, di
programmi di gestione faunistica individuati da progetti cofinanziati dall’Unione
Europea predisposti all'interno della Rete Alpina della Aree Protette;
predisposizione di programmi ed iniziative in collaborazione con il Parco
Naturale Prealpi Giulie;
avvio delle attività previste dai progetti comunitari eventualmente finanziati;
predisposizione di proposte progettuali da sottoporre al cofinanziamento
attraverso i diversi programmi dell’Unione Europea;
attuazione di iniziative di animazione territoriale finalizzate al rafforzamento del
legame tra residenti e Parco, con particolare riferimento agli aspetti agro-silvo-
pastorali;
predisposizione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo turistico del
territorio, al fine di partecipare ai diversi bandi che saranno emanati in base alle
Leggi Regionali di settore;
Gli strumenti per accertare il raggiungimento degli obiettivi, in questa fase di
attività dell'Ente, verranno individuati direttamente dal Presidente a seconda delle
necessità e finalità stesse da perseguire; per cui, gli interventi correttivi possibili,
potranno essere di volta in volta consentiti se giustificati da modificazioni
dell'impostazione degli indirizzi finanziari o dalla definizione di un assetto
organizzativo ed amministrativo più snello e stabile.
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B) Programmi e priorità suddivisi per settori.
In premessa all'individuazione dei programmi e delle priorità di settore oltre alle
limitate risorse finanziarie disponibili che non consentono investimenti pianificati, è
necessario evidenziare l’organizzazione frammentaria con la quale la figura del direttore
si trova ad operare.
Alla luce delle recenti normative che richiedono sempre più a tutti gli Enti
Pubblici, indipendentemente dalla loro dimensione, l’adeguamento ad adempimenti e
procedure gravose che incidono sulla funzionalità della struttura e sulla capacità di agire
in modo efficace rispetto agli obiettivi principali di un’area protetta, si ritiene di non
facile attuazione la predisposizione di meccanismi di controllo adeguati; come anche la
realizzazione coordinata ed organizzata di tutti i programmi previsti.
In ogni caso si è in grado di condurre in maniera organica alcuni programmi di
fondamentale importanza per l'attuale gestione dell'Ente Parco i quali, tra l'altro, hanno
dato ottimi risultati durante gli ultimi anni.
I settori nei quali sono suddivisi i programmi da attuare per il triennio 2019-
2021, in continuità con gli anni precedenti, sono i seguenti:
1. Gestione personale, uffici e funzionamento interno;
2. Attività di promozione, informazione, divulgazione ed educazione ambientale;
3. Fruizione turistico/naturalistica, opere strutturali e sul territorio, ricerca, studio;
I programmi potranno essere oggetto di variazione nel corso dell'anno.
Gestione personale, uffici e funzionamento interno
I programmi previsti in questo settore sono riconducibili alle seguenti tematiche:
attuazione, revisione e aggiornamento, in base alle normative vigenti, dei
regolamenti di organizzazione e di funzionamento dell’Ente;
applicazione e aggiornamento del contratto integrativo di Ente;
realizzare attività di formazione;
coinvolgimento di unità operative tramite incarichi professionali, appalti di
servizi, eventuali collaborazioni e l'utilizzo di agenzie interinali, per garantire
la funzionalità degli uffici e quindi l'operatività contabile/amministrativa
nonché tecnico/gestionale dell'Ente;
provvedere ad un incarico professionale di RSPP per verificare e garantire
lo stato di sicurezza delle strutture interessate dalle attività gestionali e
l’igiene del lavoro;
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seguire le direttive inserite nel “Piano della prestazione per il triennio 2019-
2021” e procedere al suo aggiornamento;
adeguamento delle procedure ai fini del conseguimento degli obiettivi
previsti dall'agenda digitale, alla pubblicazione nella sezione
"Amministrazione trasparente" dei dati previsti dal D.lgs. n. 33/2013 ed
all'attuazione e monitoraggio del Piano Triennale per la Prevenzione della
Corruzione;
attuazione delle iniziative progettuali da realizzare in base all'utilizzo di
finanziamenti provenienti dai programmi dell’Unione Europea;
garanzia dell'operatività e funzionalità degli uffici a disposizione:
1. sostegno delle spese vive (telefono, materiali d'uso, manutenzione
attrezzature);
2. gestione, assistenza manutenzione e aggiornamento di programmi
informatici;
sostegno delle spese di esercizio dei mezzi a disposizione e sostituzione di
quelli obsoleti;
provvedere alla gestione e alla divulgazione del Piano di Conservazione e
Sviluppo;
provvedere all’approvazione del Regolamento del Parco;
predisporre un regolamento per la concessione di incentivi allo sfalcio;
provvedere alla conclusione della redazione del Piano Paesaggistico del
Parco secondo le direttive indicate dagli Uffici Regionali;
dar continuità ai progetti finanziati con fondi dell’Unione Europea secondo i
cronoprogrammi definiti;
dare continuità ai progetti finanziati con il PSR secondo i cronoprogrammi
definiti;
Le priorità relative al presente settore, nel rispetto delle poste finanziarie a
bilancio, mirano a:
1. coinvolgere unità operative tramite appalti di servizi, consulenze, incarichi
professionali o tramite appalti di servizi con agenzie interinali, per garantire