1/12 Bergamo socialista Notiziario di informazione dei socialisti bergamaschi - Fondato nel 1946 Nuova serie anno III - Giugno 2012 - n. 4 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 2 del 16.01.1973 Poste Italiane s.p.a. - spedizione in a.p. 70% - LO/BG INDICE Dalla seconda alla terza repubblica ...... Non più complici Energie rinnovabili Nembro “paese vivo” fa tris La Francia ci colora di rosa Lettere al direttore Dalla seconda alla terza repubblica senza aver mai abbandonato la prima di Francesco De Lucia* L’esito delle recenti elezioni amministrative è stato paragonato ad un Tsunami sulla politica Italiana. . Di fatto la Lega e il PDL hanno ricevuto una severa bocciatura dall’elettorato. Siamo andati al voto nel pieno di una delle più gravi crisi economiche del Paese dal dopoguerra ad oggi completa di crisi occupazionale alla quale aggiungere una degenerazione della moralità mai vista. Continua a pag. 4 Non più complici Appello contro la violenza delle donne di Pia Locatelli* “L’Italia rincorre primati: sono cinquantaquattro, dall’inizio di questo 2012, le donne morte per mano di uomo… I nomi, l’età, le città cambiano, le storie invece si ripetono: sono gli uomini più vicini alle donne a ucciderle. Continua a pag. 9 Energie rinnovabili: opportunità o vincoli per lo sviluppo economico? di Maurizio Masi* Il binomio “energia e sviluppo” è da sempre indissolubile. Negli ultimi anni è stato arricchito con l’aggettivo “sostenibile”, facendo emergere interessanti prospettive per le fonti di energia rinnovabili che si presentano prive d’impatti ambientali e precorritrici di una futura indipendenza energetica. Continua a pag. 4
notiziario d'informazione dei socialisti bergamaschi Bergamo Socialista n° 4 2012
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
1/12
Bergamo socialista
Notiziario di informazione dei socialisti bergamaschi - Fondato nel 1946 Nuova serie anno III - Giugno 2012 - n. 4 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 2 del 16.01.1973 Poste Italiane s.p.a. - spedizione in a.p. 70% - LO/BG
INDICE
� Dalla seconda alla terza
repubblica ......
� Non più complici
� Energie rinnovabili
� Nembro “paese vivo” fa tris
� La Francia ci colora di rosa
� Lettere al direttore
Dalla seconda alla terza repubblica senza aver mai abbandonato la prima
di Francesco De Lucia*
L’esito delle recenti elezioni amministrative è stato paragonato
ad un Tsunami sulla politica Italiana. .
Di fatto la Lega e il PDL hanno ricevuto una severa bocciatura
dall’elettorato.
Siamo andati al voto nel pieno di una delle più gravi crisi
economiche del Paese dal dopoguerra ad oggi completa di crisi
occupazionale alla quale aggiungere una degenerazione della
moralità mai vista. Continua a pag. 4
Non più complici Appello contro la violenza delle donne
di Pia Locatelli*
“L’Italia rincorre primati: sono cinquantaquattro, dall’inizio di questo
2012, le donne morte per mano di uomo… I nomi, l’età, le città
cambiano, le storie invece si ripetono: sono gli uomini più vicini alle
donne a ucciderle. Continua a pag. 9
Energie rinnovabili: opportunità o vincoli per lo sviluppo economico?
di Maurizio Masi*
Il binomio “energia e sviluppo” è da sempre indissolubile. Negli
ultimi anni è stato arricchito con l’aggettivo “sostenibile”, facendo
emergere interessanti prospettive per le fonti di energia rinnovabili
che si presentano prive d’impatti ambientali e precorritrici di una
Segue da pag. 1 –Energie rinnovabili: opportunità o vincoli per lo sviluppo economico?
Nessuna di esse ha però acquistato dimensioni
tali da poter essere considerata “alternativa”
all’energia prodotta dai combustibili fossili,
che coprono l’85% del fabbisogno mondiale
di energia. La loro estensione su ampia scala
comporta infatti un’onerosa transizione
tecnologica per cui le applicazioni sinora
ricevute sono state ampiamente sussidiate dai
Governi dei Paesi Occidentali, tra cui anche il
nostro. Anche se lo sviluppo delle fonti
energetiche rinnovabili stimola la creazione di
nuova occupazione è tuttavia chiaro che la
politica degli incentivi può essere
ragionevolmente sostenuta solo per un
limitato periodo di tempo, trascorso il quale le
nuove tecnologie dovranno avere la capacità
di auto sostenersi nell’ambito dei prezzi
stabiliti dal mercato.
Nell’attuale panorama mondiale le
problematiche sopra elencate si devono
affrontare ponendo una particolare attenzione
ai seguenti fattori:
- aumento dei consumi di energia: si
assume ragionevolmente che entro la metà
del presente secolo, gli attuali 15 TW1 di
potenza consumati nel mondo raggiungano
circa 25 TW. La dinamica di tale evoluzione è
sostanzialmente dovuta alla deriva
demografica e, in minor misura,
dall’incremento del fabbisogno energetico
medio pro-capite (da circa 2,2 kW/persona a
3,3 kW/persona). Per riferimento, i fabbisogni
italiano e statunitense sono, rispettivamente,
pari a 4,1 e 9,9 kW/persona;
- evoluzione climatica: è riconosciuta la
necessità di controllare la produzione di
anidride carbonica per limitare il
riscaldamento globale, anche se l’influenza
del contributo antropico appare ancora
incerta;
1 Si noti che si farà sempre qui riferimento ai
fabbisogni energetici in termini di unità di potenza in quanto la grandezza da monitorare è il fabbisogno energetico annuo (potenza = energia/tempo). 1 TW (terawatt) corrisponde a 8760 TWh/anno o 753,3 MTOE/anno (milioni di tonnellate di petrolio equivalente/anno).
- combustibili fossili: sono oggi la fonte
primaria prevalente poiché più dell’85%
dell’energia viene prodotta attraverso il loro
impiego e si presume che nel presente secolo
eserciteranno ancora un ruolo importante,
essendo ancora lungi il loro esaurimento.
Per poter affrontare in modo adeguato i
problemi che nascono da questa situazione è
opportuno avere piena consapevolezza delle
ragioni per le quali i combustibili fossili
dominano il mercato dell’energia.
L’energia è un bene di largo consumo,
appartenente alle cosiddette “commodities”,
per i cui impieghi sono di grande rilevanza il
“prezzo” e la “disponibilità”.
Riguardo al primo fattore, anche ai prezzi
attuali del petrolio dell’ordine di 100 USD al
barile (corrispondenti a circa 0,63 USD/litro),
l’energia elettrica prodotta, pur con qualche
differenza tra olio combustibile, gas naturale e
carbone, si aggira sugli 0,06 USD/kWh. Per
quanto concerne il secondo fattore, esistono
oggi ampie infrastrutture che sono in grado di
rendere disponibile l’energia in ogni luogo, in
qualunque momento e alla potenza desiderata.
In particolare, per quanto riguarda il petrolio,
sono presenti capacità di trasporto, estrazione
e raffinazione del greggio per un ammontare
di 1000 barili al secondo. Inoltre il petrolio
fornisce, in senso relativo, un ottimo vettore
energetico costituito dalle miscele
d’idrocarburi leggeri (per esempio, la
combustione di un litro di benzina fornisce
circa 31 MJ di energia termica).
Una condizione al contorno assai rilevante
riguarda il rinnovato scenario che si presenta
nel panorama mondiale, poiché l’economia è
trainata dai Paesi emergenti che aspirano a
raggiungere un grado di benessere
confrontabile a quello dei Paesi occidentali. Il
loro attuale sviluppo fruisce in gran parte
della gratuità d’impiego di alcune importanti
tecnologie, in particolare quelle energetiche
che privilegiano i combustibili fossili. In
questo quadro competitivo appare poco
realistico ritenere che lo sviluppo economico
dei Paesi occidentali possa essere sostenuto
Bergamo socialista
5/12
attraverso la produzione dell’energia
mediante tecnologie non competitive.
Un’evidente testimonianza del ruolo
esercitato dal consumo di energia sullo
sviluppo economico è fornita dal fatto che, in
prima approssimazione, i valori del prodotto
interno lordo pro capite delle diverse nazioni,
dall’Africa agli Stati Uniti, aumenta in modo
lineare con l’aumentare dell’intensità di
consumo energetico pro capite. Il Prodotto
Interno Lordo, anche se è stato detto che
manca di tutto ciò che rende la vita veramente
degna di essere vissuta, viene correlato con lo
standard di vita e quindi può essere
ragionevolmente assunto come un indice di
benessere. L’intensità energetica rappresenta
il fattore moltiplicativo della capacità
personale di produrre lavoro rispetto alla pura
azione manuale. Energeticamente un uomo
equivale a circa una lampadina a 100 W
(2600 kcal/24ore). Se prendiamo il dato
riferito all’Italia, l’ausilio del lavoro delle
macchine ci consente di moltiplicare di circa
40 volte le nostre capacità lavorative, più di
due volte il valore corrispondente alla media
mondiale odierna.
Nell’ambito di un sistema in continua
trasformazione è però necessario tenere conto
della sua evoluzione nel tempo. Ad esempio,
la recente crisi economica sta esercitando
un’azione negativa sui consumi energetici
facendo crollare le emissioni dei gas serra, per
cui risultano quasi raggiunti gli obiettivi che
l’Unione Europea si era prefissa per l’anno
2020. In realtà tale riduzione
dell’inquinamento è dovuta a quella dei
consumi per cui non costituisce una scelta ma
viene imposta dalla crisi economica. Essa si
ripercuote in particolare sulle energie
rinnovabili poiché sta diminuendo lo spazio
per gli investimenti mentre i finanziamenti
tendono ad essere devoluti a vantaggio delle
esigenze di carattere sociale. Pertanto, una
società soggetta all’aumento della sua
popolazione e alla diffusa aspirazione ad una
più estesa ripartizione del benessere non può
quindi sottrarsi allo sviluppo economico che,
come abbiamo già visto, è legato ai consumi
energetici.
Se teniamo ora conto che nel bilancio
energetico dei Paesi sviluppati il 50% circa
dell’energia impiegata viene dissipata ne
emerge che il miglioramento dell’efficienza
degli impieghi energetici offre nell’immediato
le più interessanti prospettive per conciliare il
risparmio con la tutela dell’ambiente. Occorre
però precisare che tale risultato è
raggiungibile solo persistendo negli
investimenti orientati al progredire dello
sviluppo tecnologico. Un mero “risparmio
energetico” non connesso ad un incremento
dell’efficienza si tradurrebbe inevitabilmente
(come è successo nella recente crisi
economica mondiale) in una riduzione del
benessere generalizzato.
Un altro impartante fattore è di tipo
infrastrutturale. Nel compiere le scelte, è
importante stabilire programmaticamente la
ripartizione delle fonti sulle quali s’intende
puntare, tenendo conto che la loro attivazione
richiede ingenti investimenti distribuiti su un
arco temporale esteso ed è necessario
confrontarsi con le analoghe scelte fatte dai
Paesi che sono nostri concorrenti o partner
commerciali. Poiché all’impiego di ciascuna
fonte primaria corrisponde un’emissione più o
meno elevata di gas serra, la quantità di
anidride carbonica emessa per unità di energia
consumata fornisce un indice del “mix
energetico” adottato.
Per stabilire un ragionevole quadro del futuro
prossimo, è in primo luogo necessario
precisare che i consumi energetici sono, in
prima approssimazione, pressoché equamente
suddivisi tra i trasporti, la produzione di
energia elettrica e la produzione del calore
impiegato per rispondere alle necessità
industriali e a quelle domestiche civili.
In questo quadro le fonti energetiche
rinnovabili potranno avere in primo luogo un
impatto diretto sulla produzione di energia
elettrica dato che al momento esistono
modeste prospettive per una massiccia
sostituzione dei derivati petroliferi nel campo
Bergamo socialista
6/12
dei trasporti, in attesa che si verifichino
significativi progressi nelle tecnologie
concernenti le prestazioni delle batterie
elettriche, dei sistemi di produzione e
d’immagazzinamento dell’idrogeno, della
produzione di biocombustibili. In aggiunta,
anche il fabbisogno di calore nei processi
industriali, tipicamente ad alta temperatura,
tranne qualche eccezione, non potrà essere
agevolmente ed economicamente fornito
mediante elettricità. Viceversa il fabbisogno
di riscaldamento civile potrebbe essere fornito
in parte da energia elettrica e ricorrendo a
sistemi geotermici di bassa entalpia, con la
riduzione quindi del ricorso ai combustibili
fossili destinati a tale bisogna.
di Maurizio Massi
Prof. ordinario del Dipartimento di Chimica,
materiali ed Ingegneria Chimica “G. Natta”. Politecnico di
Milano
Nembro, “Paese Vivo” fa tris Ancora una vittoria per la lista civica, l’erede di Cavagnis è il
professor Cancelli
Il risultato
La lista civica di “PAESE VIVO”, sapiente
connubio su base comunale tra il mondo
riformista e quello moderato, in grado di
superare le appartenenze politiche e partitiche
locali, si riconferma per la terza volta alla
guida di Nembro (il più grande paese
bergamasco, con circa 14'000 abitanti, andato
al voto nel recente turno amministrativo). Ciò
con la soddisfazione di aver messo in fila le
tre liste concorrenti, raccogliendo un’adesione
vicina alla metà dei votanti; altro scenario
politico quindi, ma esito analogo a quello del
2007 quando, con uno scarto di 379 voti,
lasciò in minoranza il listone “Centrodestra
per Nembro” in una battaglia a due giocatasi
sul filo di lana.
Non si trattava di un turno elettorale facile, a
causa del profondo rinnovamento impresso
alla squadra: oltre all’impossibilità di
ricandidare il sindaco uscente, infatti,
l’Associazione aveva deciso di sostituire tutti
i candidati presenti in consiglio da dieci anni
(tra cui quattro dei cinque assessori uscenti);
ciò al fine di evidenziare come la politica
locale debba ritrovare quello spirito di
servizio di natura temporanea alla propria
cittadinanza. Ma la compagine guidata da
Claudio Cancelli, insegnante di matematica e
fisica al Liceo scientifico “Amaldi” di Alzano
Lombardo nonché consulente informatico
presso importanti Aziende della zona, non ha
tradito le attese, ottenendo il 48,83% delle
preferenze (contro il 32,31% della “Lega
Nord” di Luca Morotti, il 17,01% della lista
civica “Il Ponte” di Tiziana Bergamelli e
l’1,83% di “Progetto per Nembro” di Valeria
Giudici).
I primi commenti dei protagonisti:
Soddisfatto e commosso il neosindaco, che ha
dichiarato: «Una grandissima vittoria, frutto
del lavoro dell’Amministrazione in questi
dieci anni, del supporto da parte
dell’associazione “PAESE VIVO” per
l’organizzazione dell’intera campagna
elettorale e dei singoli candidati della mia
lista, persone che si sono messe in gioco per il
bene della comunità…».
Eugenio Cavagnis, il sindaco uscente che
torna semplice cittadino, ha invece
commentato così: «Contento: abbiamo
superato la maturità; nel 2002 fu l’esame delle
elementari, nel 2007 delle medie e ora le
superiori!». E aggiunge: «è una soddisfazione
aver vinto con questi numeri contro altre tre
liste; anche nel 2002 si presentarono in
quattro, ma vincemmo con il 33%, ora è quasi
il 49%…».
La nuova Giunta
Presentata ufficialmente nel consiglio
comunale di venerdì 25 maggio la nuova
Giunta si caratterizza, in continuità con
l’esperienza degli scorsi dieci anni, per
l’ampio spazio riservato ai giovani; piacevole
novità è rappresentata, invece, dalla forte
presenza femminile (anche alla luce del
risultato elettorale, che ha visto entrare in
consiglio ben cinque delle sei candidate).
• Importante riconferma per il
quarantatreenne Beppe Birolini, che
Bergamo socialista
7/12
continuerà a seguire, per il secondo
mandato, il settore dei Servizi alla
Persona e alla Famiglia; ciò anche
grazie all’esperienza maturata nel
modo del lavoro, dove è dipendente al
settore Servizi Sociali del Comune di
Bergamo, e all’interno della società
Servizi Sociosanitari Valseriana, in cui
è fresco di nomina alla
vicepresidenza.Un volto noto, quello
di Candida Mignani, anche per
l’assessorato al Territorio e Lavori
Pubblici: 42 anni e consigliere
comunale nel precedente mandato con
delega nel seguire l’istituzione dei
P.L.I.S. (i parchi locali d’interesse
sovracomunale), faceva parte della
rosa dei possibili candidati alla carica
sindaco; si appresta a seguire le orme
dell’assessore uscente Mariarosa
(Cino) Perico: entrambe donne,
architetto e vicesindaco.
• Per l’assessorato al Bilancio,
Commercio e Attività Produttive è
invece stato scelto il compagno
socialista Francesco Ghilardi: 31 anni,
ingegnere meccanico libero
professionista e collaboratore
dell’Università di Dalmine; nonostante
un numero di preferenze di poco
inferiore a quelle necessarie per
l’ingresso in Consiglio Comunale,
l’esperienza accumulata nei cinque
anni trascorsi alla presidenza della
Commissione Bilancio gli ha
consentito di essere designato come
“esterno” direttamente dal sindaco,
seppur col sostegno dell’intera
squadra.
• L’assessorato alla Scuola e alla
Cultura è stato assegnato a Graziella
Piccinali: 47 anni, originaria della
Valgandino, insegnante alla scuola
primaria di Nembro e impegnata nel
mondo dell’Oratorio, è alla sua prima
esperienza amministrativa; grazie
all’attività svolta sul territorio con
bambini e ragazzi, sia per il lavoro che
nel proprio tempo libero, rappresenta
però una garanzia per la gestione
dell’ambito affidatole.
• Novità, infine, anche per lo Sport,
demandato al giovane gavarnese
Massimo Pulcini: soli 25 anni,
laureando in Lingue e Letterature
Straniere presso l’Università di
Bergamo, addetto vendita per un
grande supermercato della città ed
impegnato da oltre 6 anni nella veste
di allenatore-educatore nelle squadre
di calcio dell’Oratorio.
Come capogruppo è infine stata scelta ancora
una donna; si tratta di Marina Noris,
ricercatrice cinquantenne nel “Centro di
Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Villa
Camozzi” dell’Istituto Mario Negri, con
esperienza pregressa nelle Commissioni
Biblioteca ed Ecologia. Sarà affiancata, a
causa dei numerosi impegni di lavoro che la
costringono a frequenti trasferte all’estero per
importanti convegni internazionali, dal
vicecapogruppo Orazio Bergamelli, medico
quarantottenne residente nella piccola
frazione di Lonno, che si occupa della
raccolta di sangue nei Presidi Ospedalieri di
Alzano e Gazzaniga.
Per ulteriori informazioni e costanti
aggiornamenti sull’attività amministrativa:
www.nembro.net e www.paesevivo.it (oltre
alla più “leggera” pagina Facebook della
nostra lista).
di Francesco Ghilardi
Assessore al Bilancio, Commercio e Attività Produttive
Comune di Nembro
La burocrazia ti schiaccia?
La Pubblica Amministrazione e le Municipalizzate, non