2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 17 Gennaio 2016 Etruria, fu Bankitalia a dire no al direttore di Boschi & Carboni La nomina di Fabio Arpe, suggerita dal faccendiere della presunta P3 al papà del ministro, è arrivata in Cda. Poi è saltata per le riserve della Vigilanza » MARCO FRANCHI Q uel 4 gennaio l’atmosfera era conviviale. Un risto- rante a Cagliari, un bel tavolo, “le ostriche di Tortolì fre- sche”, magari pure un po’ di vi- no e la conversazione che si ri- lassa, si fa più intima, aperta. È la cornice dell’incontro tra Giacomo Amadori di Libero e Flavio Carboni pubblicato ie- ri, in cui il secondo parla dei suoi rapporti con Pier Luigi Boschi, all’epoca impegnato a cercare un nuovo direttore ge- nerale per Popolare Etruria. COL CRONISTA, “Carboni par- la di tutto, tra una citazione in latino e una in tedesco”. Ecco, tra una frase in latino e una in tedesco ce ne sono alcune in i- taliano in cui il discusso im- prenditore lascia cadere sulla ricca tavola, tra un bicchiere e un’ostrica, quelli che sembra- no avvertimenti, messaggi. “Avvisi ai navigati”, li chiama il sito Dagospia. Il più evidente è quello su cui titola Libe ro: “Questa cosa qui è una bomba atomica: se esplode nientepo- podimeno cadono tutti e due (Renzi e Boschi, ndr) e appres- so a loro il governo”. A CHE SI RIFERISCECarboni? E chi lo sa? Però si sa che il per- sonaggio centrale della vicen- da è Valeriano Mureddu – im- prenditore sardo indagato da due Procure, forse dei servizi, forse no – che conosce “da an- tica data” sia papà Renzi che papà Boschi: “So che è stato molto utile a entrambi – butta lì Carboni –. Valeriano ha nella sua mente fatti e misfatti, di- ciamo così. È una persona che ha avuto rapporti molto fre- quenti e affettuosi coi due. Gli ha fatto grossissimi favori”. Quali? Nessuna risposta. Poi, però, Carboni ci ripen- sa e cita alcune presunte tra- versie finanziarie della famiglia Renzi: “Grossis- simi problemi e- conomici, alcuni dei quali li ha ri- solti Mureddu”. Ma esistono le prove? Risposta: “Certo che esi- stono, le ha Mu- reddu ” , però “non è un ricatta- tore”. Meglio così. Rassicurati su questo, però, scopriamo che Mureddu è preoccupato per l’inchiesta di Perugia che lo riguarda (“pare ci siano cose serie”) e che – do- po l’affaire Etruria – i rapporti tra Mureddu e Boschi “non sono dei migliori ” . Perché? Pare che il padre della mi- nistro “è stato poco grato”. In che senso? Non si sa. Poi, finite le o- striche, la frase sulla “bomba a- tomica ” . A chi parla Carboni? © RIPRODUZIONE RISER- VATA » DAVIDE VECCHI F u Banca d’Italia a fer- mare la nomina del- l'uomo indicato da Flavio Carboni a Pier Luigi Boschi per l’incarico di direttore generale di Banca popolare dell’Etruria nel lu- glio 2014. La Vigilanza di Pa- lazzo Koch nel febbraio 2014 aveva concluso la terza ispezione nell ’ istituto di credito aretino contestando numerosi rilievi ai vertici nella gestione della banca e certificando la drammatica situazione finanziaria in cui versava, tanto da suggerire – tra l’altro – un rapido salva- taggio attraverso la fusione con un altro istituto di cre- dito e un rapido rinnovo dei vertici. Suggerimenti non seguiti che hanno poi porta- to al commissariamento. DOPO VIA NAZIONALE è in- tervenuta la Procura di A- rezzo che venerdì 21 marzo 2014 manda la polizia tribu- taria della Guardia di Finan- za nella sede di Etruria men- tre era in corso il Consiglio di amministrazione a perquisi- re gli uffici su richiesta del pm Roberto Rossi e a comu- nicare che tre delle persone riunite nel Cda sono indaga- te: il presidente Giuseppe Fornasari, il direttore gene- rale Luca Bronchi e David Canestri, dirigente centrale con deleghe alla pianifica- zione, al risk e compliance. Se il board aveva ignorato l’in- vito di Bankitalia ora non può esimersi da rinnovarsi. A fine aprile viene nominato il nuovo presidente, Rosi e dal consiglio di amministra- zione fa carriera e diventa vi- cepresidente Pier Luigi Bo- schi, padre dell’allora neo- ministra Maria Elena. Rima- ne vacante la poltrona di di- rettore generale. Per indivi- duare un sostituto Etruria si rivolge a un’agenzia di cac- ciatori di testa, la Geovision Srl. Ma c’è anche chi si muo- ve autonomamente: Boschi. Come anticipato da Libero e ricostruito ieri dal Fatto,è in questo periodo che Boschi si rivolge all’amico Valeria- no Mureddu, l’imprenditore 46enne di origini sarde e cre- sciuto a pochi passi da casa Renzi a Rignano sull’Arno, per chiedergli se conosce qualcuno in grado di fare il direttore generale della ban- ca. Mureddu, come ha lui stesso confermato ieri al Fat- to ea Repubblica, si è rivolto “all ’amico che ritengo mio mentore”: il faccendiere Fla- vio Carboni. A lui presenta anche Boschi. Lo porta a Ro- ma. Si vedono tre volte, ha ri- ferito ieri al Fatto l’uomo a processo per la P3. Carboni ha poi telefonato a un altro amico: Gianmario Ferra- monti che, al pari di Carboni, ha attraversato gli ultimi de- cenni d’Italia attraverso fa- scicoli giudiziari e particola- ri legami politici. Il faccen- diere gli chiede se conosce qualcuno “capace di salvare Etruria – ha detto a questo quotidiano Ferramonti – co- sì gli propongo Fabio Arpe: una persona preparatissima, brava, capace”. Lo porta a Roma da Carboni, glielo pre- senta. Carboni si persuade. Così chiama nella capitale Mureddu e gli propone il no- me di Arpe. “Valeriano poi lo riferisce a Boschi che lo por- ta nel Cda”, ha riferito Car- boni. I quotidiani economici dell’epoca riportano la noti- zia secondo la quale il presi- dente Rosi nella seduta del c- da del 23 luglio 2013 ha pro- posto a direttore generale Fabio Arpe. Notizia confer- mata al Fatto ieri da alcuni consiglieri di amministra- zione che riportano come il nome di Arpe sia stato sotto- posto anche a via Nazionale per non “avere certezze as- solute”. BANKITALIA però esprime dei dubbi. Arpe era stato multato dalla Vigilanza nel dicembre 2012 per la Mar- zotto Sim. Non che sia l’uni- co: in quel momento vice- presidente è Boschi, già mul- tato anche lui dalla vigilanza per 144 mila euro come membro del cda in cui siede- va dal 2011. Sanzione che non gli ha ostacolato l’ascesa alla vicepresidenza. La no- mina di Arpe viene invece fermata su parere di via Na- zionale. Arpe era reduce da una lunga e articolata vicen- da giudiziaria che aveva coinvolto banca Mb, vicenda dalla quale però è stato rite- nuto poi totalmente estra- neo. Probabilmente è un “bra- vissimo imprenditore”, co- me sostiene Ferramonti. Ma ha la sfortuna, in questa vi- cenda, di essere “l’uomo in- dicato da Carboni”. E la do- manda ancora senza rispo- sta può fornirla solamente Boschi: perché decide di muoversi autonomamente per individuare il direttore generale e si rivolge a Carbo- ni? Sì, attraverso Mureddu. Che lo porta a Roma per pre- sentargli il faccendiere, con cui si incontra poi tre volte. Quindi non può non sapere. E quale tipo di legame e rap- porto ha Boschi con Mured- du, tale da spingersi a sfogar- si con lui della drammatica situazione della banca – co- me riferito dal 46enne di o- rigini sarde al Fatto – e chie- dergli di indicare il nome del direttore generale? Mureddu è al momento un personaggio piuttosto mi- sterioso. Al suo attivo ha una società, Antiche Dimore, e non ha mai avuto altri inca- richi aziendali. Libero ieri ha scritto che il 46enne è noto per essersi spacciato come a- gente dei servizi segreti e lo indica come un massone in- dagato dalla Procura di Pe- rugia. A quanto il Fatto ha potuto verificare nel capo- luogo umbro esiste un’in- chiesta su alcune logge ma è stata avviata da poco e non ci sono, al momento, indagati. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’incarico sfumato Pier Luigi Bo- schi, padre del ministro Maria Elena, ex vice- presidente di Banca Etruria. A sinistra Fa- bio Arpe, ban- chiere, fratello del più noto Matteo: fu can- didato alla di- rezione di E- truria. A de- stra proteste davanti all’isti- tuto aretino Ansa/LaPresse L ’ uomo chiave Se il board incarica un cacciatore di teste, il numero 2 punta sul vicino di Renzi senior TELEVISIONE E il “ consigliere” legato a Gelli scompare dai tg q L’INCONTRO tra il padre di Maria Elena Boschi e il faccendiere Flavio Carboni non ha catturato l’attenzione dei telegiornali nazionali, eccetto quella del Tg5 . Se la testata della rete Mediaset ha de- dicato un piccolo spazio alla notizia appar- sa ieri mattina su alcuni giornali, tra cui il Fatto, né i tre giornali Rai né quello di La7 hanno riportato l’ evento. A occupare le e- dizioni della sera, quelle quindi maggior- mente seguite tra le 19 e le 20,30 sono state in particolar modo le news di esteri, a par- tire dall’Iran e dall’attentato in Burkina Faso, ma naturalmente non sono mancate le vi- cende interne. Ma se lo scontro tra Matteo Renzi e Jean Claude Juncker, il nuovo “pre- dellino” di Silvio Berlusconi e l’ ennesima puntata della vicenda Quarto sono state giudicate meritevoli di approfondimento dai direttori dei tg, la storia degli incontri in cui Carboni, personaggio legato in passato anche al capo della P2 Licio Gelli, avrebbe suggerito a Pierluigi Boschi un suo nome per la direzione di Banca Etruria è stato i- gnorato da quasi tutti. Ne ha parlato solo il Tg5 , al termine del servizio sui criteri per i risarcimenti alle vittime del salvabanche. Un anno fa La proposta fu avanzata da Rosi, l’ istituto toscano era già stato sanzionato A “Libero ” L ’imprenditore butta lì: “Questa è una bomba atomica: fa cadere il governo” Avvertimenti ai Renzi, padre e figlio LE PAROLE A chi parla? “Mureddu ha fatto grandi favori alla famiglia del premier. Lui ha le prove. Boschi padre? Ingrato” LASCHEDA Gli incontri a Roma Flavio Carboni ha incontrato più volte a Roma, nel 2014, Pier Luigi Boschi, padre del ministro Maria Elena, allora vicepresidente di Banca Etruria. A fare da tramite Valeriano Mureddu, sardo ma cresciuto a Rignano sull’ Arno dove ha avuto ha che fare con Tiziano Renzi, padre di Matteo Le indagini Sul crac di Etruria, che ha travolto migliaia di risparmiatori obbligazionisti, indaga la Procura di Arezzo, già impegnata in inchieste sui precedenti vertici. La Banca d’Italia ha già sanzionato i dirigenti, tra cui Boschi, per i finanziamenti concessi Il babbo Tiziano Renzi Ansa