Banca dell'Artigianato e dell'Industria RELAZIONI E BILANCIO 2000 Banca dell’Artigianato e dell’Industria - Società per Azioni - Sede in Brescia - Via Dalmazia, 147 www.creval.it Email: [email protected]Codice fiscale e Registro Imprese di Brescia n. 03374340176 - Albo delle Banche n. 5363 Società del “Gruppo bancario Credito Valtellinese” - Albo dei Gruppi Bancari cod. n. 5216.7 Capitale Sociale 15.480.000 euro
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Banca dell'Artigianato e dell'Industria
R E L A Z I O N I
E B I L A N C I O 2 0 0 0
Banca dell’Artigianato e dell’Industria - Società per Azioni - Sede in Brescia - Via Dalmazia, 147www.creval.it Email: [email protected]
Codice fiscale e Registro Imprese di Brescia n. 03374340176 - Albo delle Banche n. 5363Società del “Gruppo bancario Credito Valtellinese” - Albo dei Gruppi Bancari cod. n. 5216.7
Capitale Sociale 15.480.000 euro
D IREZ IONE GENERALE
COL L EG IO S INDACALE
CONS IGL IO D IAMMIN IS TRAZ IONE
ORGANI SOCIALI DELLA BANCA
DELL’ARTIGIANATO E DELL’INDUSTRIA PER IL 2001
3
Presidente Gerolamo Calini
Vice Presidente Francesco Guicciardi
Consiglieri Luciano Camagni
Luigi Cavalieri
Gino Del Marco
Marcello Gabana
Renato Gnutti
Mario Limiroli
Renato Metelli
Pietro Torchio
Guido Zanetti
Presidente Alberto Romano
Sindaci effettivi Giovanni Licciardi
Matteo Bonalumi
Sindaci supplenti Giuseppe Degrassi
Antonino Smorto
Direttore generale Sergio Castellazzi
Il bilancio è stato assoggettato a revisione contabile dalla società Deloitte & ToucheIl bilancio è stato assoggettato a revisione contabile dalla società Deloitte & Touche
Brescia, 21 febbraio 2001
A V V I S O D I C O N V O C A Z I O N E
Gli azionisti della Banca dell’Artigianato e dell’Industria S.p.A. sono convocati in assemblea ordinaria,
in unica convocazione, presso il President Hotel Centro Congressi, ubicato in Via Roncadelle n. 48 a
Castel Mella (Bs), per il giorno 7 aprile 2001 alle ore 10.00, per deliberare sul seguente:
ordine de l g iorno:
1. Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sull’esercizio 2000; presenta-
zione del bilancio al 31.12.2000; delibere inerenti e conseguenti;
2. Determinazioni ai sensi dell’articolo 12 dello statuto sociale, in tema di amministratori.
Possono intervenire in assemblea ed esercitarvi il diritto di voto i titolari di azioni per i quali sia stata
emessa da parte di intermediario aderente al sistema di gestione accentrata Monte Titoli S.p.A. la cer-
tificazione di cui all’art. 34 della delibera Consob n. 11768 del 23 dicembre 1998.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Gerolamo Calini
5
Relazione del Consiglio di Amministrazione pag. 11
Relazione del Collegio Sindacale pag. 49
Relazione della Società di Revisione pag. 51
Schemi del bilancio dell’impresa pag. 54
Nota integrativa pag. 59
Parte A: Criteri di valutazione pag. 59
Parte B: Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 66
Parte C: Informazioni sul conto economico pag. 98
Parte D: Altre Informazioni pag. 107
Allegati al Bilancio pag. 110
s o m m a r i o
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Signori Soci
l’iter del processo di integrazione della Vostra Banca nel Gruppo Bancario Credito Valtellinese –
iniziato nel 1999 con la firma del protocollo d’intesa (29/9/99) e l’acquisizione del 51% del capitale
B.A.I. da parte del Credito Artigiano – si è concluso nell’esercizio in esame attraverso i seguenti pas-
saggi più significativi:
10/01/2000 : Assemblea dei Soci.
In sede ordinaria è stato deliberato l’ingresso in Consiglio di un rappresentante del Credito
Artigiano, come previsto dal protocollo d’intesa , nella persona dell’Avv. Francesco Guicciardi, in
sostituzione del dimissionario Battista Lepidi
In sede straordinaria, oltre alla conversione in euro del capitale sociale, sono stati approvati:
a) l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile subordinato di euro 15.000.000, di durata
quinquennale, offerto in opzione ai Soci ed il conseguente aumento del capitale sociale fino
ad un massimo di euro 40.248.000, a servizio esclusivo del prestito suddetto e dell’esercizio di
warrant abbinati alle azioni derivanti dalla conversione.
L’operazione è finalizzata, conformemente alle linee strategiche delineate nel citato protocollo
d’intesa, ad incrementare le risorse a disposizione della B.A.I., così da poter poggiare l’attua-
zione dei piani di rafforzamento e sviluppo aziendale su solide basi patrimoniali;
b) le modifiche del testo statutario al fine di allinearlo a quello in essere presso le altre compo-
nenti bancarie del Gruppo oltre che di adattarlo alle sopra indicate operazioni di conversione in
euro del valore nominale delle azioni e di aumento del capitale sociale.
9/3/2000: scadenza del termine per la sottoscrizione del predetto prestito obbligazionario converti-
bile subordinato che risulta interamente collocato.
1/4/2000: viene attuato il processo di “migrazione” verso il sistema informativo di Gruppo,unifor-
mando in tal modo le procedure a quelle delle società del Gruppo.
8/4/2000: assemblea ordinaria dei soci che ha, fra l’altro, assunto le deliberazioni di seguito sinte-
tizzate:
In relazione al nuovo testo dell’art. 21 dello statuto, sono stati eletti membri del Collegio
Sindacale i signori: Alberto Romano, Presidente, Giovanni Licciardi e Matteo Bonalumi, Sindaci
effettivi,Giuseppe Degrassi e Antonino Smorto, Sindaci supplenti.
E’stato nominato Consigliere, in sostituzione del dimissionario sig. Giampaolo Manfredi, il notaio
dr.Gerolamo Calini, successivamente eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione.
E’ stato elevato da 9 a 11 il numero dei membri del Consiglio di amministrazione.
In funzione dell’avvenuta acquisizione del controllo azionario della B.A.I. da parte del Credito
Artigiano ed in linea con quanto previsto dal protocollo d’intesa, sono stati nominati nuovi
Consiglieri i signori Luciano Camagni e Gino Del Marco.
A seguito dell’ingresso nel Gruppo Credito Valtellinese si è dato corso, inoltre, ad una profonda
revisione dell’assetto, dei processi e delle funzioni attinenti a tutte le aree operative della Banca che
riteniamo non mancherà di portare, in virtù dei positivi riflessi derivanti dall’adozione delle speri-
mentate metodologie e degli standard esecutivi che qualificano l’appartenenza al Gruppo, ad un
progressivo miglioramento di tutti i profili inerenti all’attività aziendale e ad assicurare condizioni
operative di massima efficienza e regolarità.
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R A C C O L T A
Va sottolineato inoltre che l’integrazione della Banca nel Gruppo Bancario Credito Valtellinese ha
consentito di poter elevare, per numero e qualità, i servizi offerti alla clientela che attualmente può
disporre di nuovi e sofisticati strumenti finanziari e creditizi con i quali affrontare il nuovo quadro
macroeconomico che si è delineato a seguito della globalizzazione dei mercati e dell’introduzione
dell’euro.
Esaminiamo ora la gestione della Banca nell’esercizio 2000 attraverso l’analisi delle componenti più
significative.
Racco l ta d i re t ta da c l iente la
Comprensiva dei debiti verso la clientela e dei debiti rappresentati da titoli ammonta a 48,285
miliardi, con un incremento del 29% rispetto al dato del 31/12/99, suddivisa fra le seguenti forme
(1) Variazione percentuale sull’anno precedente(2) Percentuale(3) Percentuale della forza lavoro(4) Percentuale del PIL(5) Percentuale - dato relativo ai soli Paesi dell’area Euro
Fonte: OECD (2001)
Nel 2000 l’economia degli Stati Uniti è cresciuta al ritmo del 5,2% (variazione del PIL reale rispetto
all’anno precedente); questo valore è stato di gran lunga migliore della performance fatta registra-
re dai Paesi dell’Unione Europea (+3,4%) e del Giappone (+1,3%), nonostante la congiuntura faces-
se temere un’accelerazione del livello dei prezzi. A partire dall’estate si è tuttavia rilevato un rallen-
tamento dell’attività produttiva, coniugato con un significativo aumento delle importazioni. Nel
2000 si è rafforzata la convinzione che la capacità dell’economia statunitense di coniugare tassi di
crescita elevata con bassa inflazione sia da attribuire agli effetti dei massicci investimenti in nuove
tecnologie dell’informazione: la loro incidenza sul PIL è aumentata dal 2,1 nel corso del 1991 al 7,2
nel corso del 2000.Rimane impressionante il deficit di parte corrente degli USA ormai vicino al
4,5% del PIL.
L’attività economica nell’Unione Europea si è ulteriormente rafforzata nel corso del 2000; la cresci-
ta del PIL reale è stata, in base ad alcune statistiche ufficiali, pari al 3,4%, e riflette soprattutto la
crescita nei consumi (+2,9%). Nonostante i guadagni di competitività dovuti alla debolezza dell’eu-
ro, il contributo delle esportazioni non è stato tale da migliorare il saldo in misura radicale. La fase
di espansione economica ha invece favorito nell’Unione Europea un netto miglioramento delle con-
dizioni del mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione in quest’area è sceso all’8,2%, il livello più
basso raggiunto negli ultimi venti anni.
Secondo l’OCSE, la dinamica dei prezzi al consumo, sia negli Stati Uniti che in Europa, ha risentito
dell’aumento dei prezzi delle materie prime petrolifere, che si è rivelato maggiore e più persistente
di quanto non fosse atteso: negli Stati Uniti si è avuto un tasso annuo di inflazione del 2,1%, anche
se dai mercati non sembrano emergere segnali di aumento delle aspettative di inflazione nel lungo
periodo. Il forte rincaro del petrolio, unito al deprezzamento della moneta unica, ha determinato
un aumento dell’inflazione anche nell’Unione Europea, moderato ma continuo, raggiungendo un
tasso annuo per il 2000 pari all’1,4%; anche in questo caso, la contemporanea presenza di una fase
di ripresa ciclica e di spinte esterne all’aumento dei prezzi ha generato aspettative inflazionistiche
piuttosto contenute. In Giappone è proseguita invece la fase di deflazione, segnalata da un calo
dell’indice dei prezzi al consumo pari al 1,5% in ragione d’anno; i salari nipponici hanno risentito
ancora della difficile situazione del mercato del lavoro e dei gravosi processi di ristrutturazione in
atto nelle grandi imprese manifatturiere.
Dobbiamo tuttavia rilevare che altre fonti statistiche ed istituti di previsione danno dati sull’infla-
zione meno ottimistici per il 2000 relativamente agli USA (3,4%), alla UE(2%), alla UEM (2,4%).
Diversità anche rispetto al Giappone che sarebbe allo –0,6%.
Per quanto concerne la politica monetaria, negli Stati Uniti essa ha perseguito nel corso del 2000
l’obiettivo di indurre un rallentamento della domanda interna per riallinearla con la crescita poten-
ziale, mentre nell’area dell’euro l’azione monetaria ha inteso mantenere sotto controllo le aspetta-
tive di inflazione, contrastando le spinte su prezzi e salari determinate dalla crescita dei prezzi
petroliferi e dal deprezzamento della moneta unica europea nei confronti delle principali valute
mondiali. Il tasso di interesse a breve termine statunitense è pari al 6,5% al termine dell’anno, men-
tre nell’area dell’euro esso è pari al 4,5%. Molto differente è la situazione del Giappone, che dal
1999 aveva portato i tassi di interesse praticamente pari a zero, e che – a causa della ripresa pro-
duttiva, che dovrebbe testimoniare il termine della fase di debolezza dell’economia – ha aumentato
nel secondo semestre il tasso allo 0,25%.
Le politiche fiscali seguite dai principali Paesi mondiali mostrano nel 2000 differenze rilevanti: l’a-
vanzo del bilancio pubblico statunitense si è ampliato, così come il disavanzo giapponese, mentre è
rimasto pressoché invariato nell’Unione Europea. Il risultato statunitense è in larga parte attribuibi-
le alla fase di crescita, che ha determinato entrate molto superiori alle attese, mentre il disavanzo
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europeo– escludendo le entrate straordinarie legate alle aste per le licenze dei telefoni mobili di
terza generazione (UMTS) – è calato di un punto percentuale. Ciò ha dato adito, in alcuni Paesi
europei, ad iniziative di allentamento della stretta fiscale, con tagli alle imposte soprattutto per i
redditi più bassi e aumenti della spesa pubblica. Queste politiche fiscali procicliche non dovrebbero
tuttavia indebolire la posizione dei Paesi europei nella misura in cui sono legate a miglioramenti
strutturali delle entrate, in particolare per la riduzione degli interessi sul debito e a massicci sforzi
nella lotta all’evasione, oltre a un miglioramento complessivo del funzionamento dell’amministra-
zione fiscale.
I mercati azionari hanno mostrato una forte variabilità nel corso del 2000; essi hanno raggiunto il
loro massimo in primavera, ma negli ultimi mesi dell’anno hanno subito forti flessioni.
Sull’andamento delle borse mondiali ha pesato la percezione del rallentamento dell’economia, oltre
che la fase di pesante correzione che ha caratterizzato, da marzo in poi e sia pure con oscillazioni,
l’andamento dei titoli tecnologici, legati alla cosiddetta new economy, caratterizzati da prospettive
di crescita favorevoli ma molto incerte, e che – in alcuni casi – si sono rivelate errate. La dinamica
turbolenta dei mercati azionari ha scontato sia una sopravvalutazione nella prima parte dell’anno
sia le incertezze legate alle vicende presidenziali Usa verso fine 2000.
La s i tuaz ione i ta l iana Nella prima metà del 2000, l’economia italiana è stata caratterizzata da una fase di crescita soste-
nuta, spinta principalmente dalla domanda interna (in particolare di investimenti in infrastrutture
tecnologiche) e da un aumento delle esportazioni.
La crescita del PIL reale nel primo semestre ha toccato il 3% su base annuale. Questa situazione
favorevole si è modificata in peggio nella seconda parte dell’anno, per la concomitanza da un lato
della crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi, che ha avuto come conseguenza un aumento del
livello dell’inflazione, e dall’altro della fase di correzione che hanno attraversato i mercati finanzia-
ri. Un qualche ruolo ha anche giocato l’incertezza del quadro politico sempre più sensibile all’avvi-
cinarsi del clima elettorale. Inoltre, la crescita delle esportazioni ha mostrato una flessione signifi-
cativa, mentre le importazioni sono continuate allo stesso ritmo. Il tasso tendenziale annuo di cre-
scita del PIL reale per la seconda metà del 2000 è rimasto quindi al di sotto delle aspettative (2,6%),
ridimensionando il tasso annuo previsto dal Governo al 2,8%. Come per il 1999, il tasso di crescita
rilevato appare inferiore a quello registrato per l’intera Unione Europea (3,4%) e per quello analogo
della UEM. Ciò induce ad una qualche preoccupazione sulle capacità di crescita e di competitività
dell’economia italiana in un contesto di cambi fissi Uem ed in assenza di un forte ammodernamen-
to infrastrutturale nazionale.
La produzione industriale è stata interessata, a partire dalla seconda metà del 1999, da una fase di
ripresa, che ha portato l’utilizzazione della capacità produttiva ai livelli più elevati dai primi anni
Novanta. Nel 2000, il forte aumento delle esportazioni (+ 9% nel primo semestre) ha agito da pro-
pulsore per la produzione industriale, aiutato anche dalla debolezza della moneta europea; nel
secondo semestre si è invece assistito ad un notevole peggioramento delle ragioni di scambio con
l’estero, dovuto principalmente alla crescita delle importazioni.
Il 2000 ha rappresentato invece un anno positivo per il mercato del lavoro italiano nel suo com-
plesso, facendo registrare significativi miglioramenti, legati anche alla ripresa degli investimenti. Il
tasso di occupazione è cresciuto nel 2000 dell’1,3%, a livelli superiori degli anni precedenti: inoltre,
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il tasso tendenziale annuo del secondo semestre è più elevato, intorno al 2% circa. Ciò ha portato
in definitiva ad una diminuzione - dalla fine del 1999 - del tasso di disoccupazione di circa un
punto percentuale, che ha raggiunto il 10,5% (destagionalizzato). Tuttavia, questa situazione favo-
revole non ha permesso una riduzione del grande divario che caratterizza il mercato del lavoro
regionale in Italia. Mentre nelle regioni del Nord il tasso di disoccupazione è misurato intorno al
4,5% e da più parti si segnalano problemi di eccesso di domanda, soprattutto di manodopera spe-
cializzata, nelle regioni del Sud il tasso medio di disoccupazione è di circa 16 punti più elevato, e ha
raggiunto nel 2000 il 21%.
Rimane quindi aperta la questione di una regolamentazione uniforme su scala nazionale del merca-
to del lavoro.
L’indice dei prezzi al consumo, sempre secondo l’OCSE, ha significativamente accelerato la propria
crescita nella seconda metà del 2000, facendo registrare alla fine dell’anno un incremento del
2,7%, il più elevato dal 1997, e significativamente superiore al livello medio europeo (+1,4%).
Malgrado il divario sia meno grave ricorrendo ad altre fonti statistiche(che danno per l’Italia
2,5%,per la Ue 2%,per la UEM 2,4%)e malgrado l’aumento dei prezzi rifletta in gran parte l’esplo-
sione dei prezzi petroliferi e – conseguentemente – delle altre materie prime energetiche avvenuta
nel corso dell’anno, a causa della forte dipendenza del nostro Paese dall’approvvigionamento all’e-
stero per quanto riguarda le fonti di energia, il profilo inflazionistico non lascia tranquilli. La cresci-
ta dell’indice dei prezzi al consumo ha infatti riguardato soprattutto i settori delle utilities (energia
e gas) e il settore alimentare. Al momento attuale i timori di una ripresa dell’inflazione sono ancora
contenuti, soprattutto poiché non è venuta meno per ora la fase di moderazione salariale che ha
caratterizzato gli ultimi anni: il costo del lavoro, che nel 2000 è aumentato dell’1%, valore inferiore
a quello rilevato per il 1999 (+2,2%), e inferiore al tasso di inflazione.
Per quanto concerne la politica fiscale, il 2000 è stato caratterizzato da un miglioramento del
bilancio pubblico, che ha permesso di allentare leggermente la manovra finanziaria per il 2001, con
la concessione di una sorta di “bonus fiscale”. Questa espansione della spesa pubblica è stata inco-
raggiata dal miglioramento strutturale delle entrate, grazie ad esempio alla lotta contro l’evasione
e alla riduzione degli interessi sul debito: sui suoi effetti di più lungo termine si nutrono peraltro
alcune preoccupazioni connesse sia alla dimensione del nostro debito pubblico sia alla rigidità di
talune voci di spesa. L’allentamento delle imposte riguarda soprattutto le fasce di popolazione a
reddito inferiore e – in parte minore – le imprese. Tra le entrate dell’anno merita di essere ricordata
l’asta per la concessione delle cinque licenze dei telefoni cellulari di terza generazione (o UMTS),
che ha permesso di ricavare circa 21.000 miliardi di lire, che potranno essere utilizzati per la ridu-
zione del debito pubblico.
La pressione fiscale complessiva rimane tuttavia ancora alta, essendo pari al 43,4% nel 2000, sicché
una prospettiva di medio-lungo periodo per una sua riduzione avrebbe un notevole effetto sulle
aspettative di famiglie e imprese.
Sul piano monetario, il 2000 è stato inoltre caratterizzato dalla debolezza della moneta unica euro-
pea, che ha visto peggiorare il suo tasso di cambio nei confronti del dollaro per tutto l’anno, salvo
riprendersi lievemente negli ultimi mesi, dopo gli annunci del rallentamento dell’economia ameri-
cana. La debolezza dell’euro ha comportato una lieve stretta della politica monetaria (i tassi di inte-
resse a breve termine nell’area euro sono cresciuti rispetto al 1999 di 150 punti base, raggiungendo
il 4,4%, mentre i tassi di interesse a lungo termine sono stati interessati da un aumento inferiore,
fino al 5,7%).
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Alcuni indicatori macroeconomici – anno 2001
Italia - occupazione, reddito e inflazioneVariazioni percentuali
Il 2000, in conclusione, pur non essendo stato un anno negativo per l’economia italiana, non è
stato certo un anno risolutivo come dimostra un tasso di crescita del 2,8% (nell’ipotesi ottimistica)
che rispetto al 3,4% della media della UE rimane un divario molto alto. L’impressione complessiva è
che l’Italia non abbia ancora concluso il processo di transizione ad un regime di cambi fissi intraeu-
ropei e che raggiunto l’euro non si sia proceduto con lo slancio che aveva portato a questo risulta-
to. E’ noto come la competitività del nostro Paese venga messa a dura prova a causa di una minor
efficienza relativa, specie sotto il profilo delle infrastrutture fisiche e amministrative, rispetto ai
grandi Paesi della UE quali Francia e Germania. Nella previsione di Prometeia per il prossimo trien-
nio, l’Italia dovrebbe avere un buon ciclo espansivo degli investimenti in macchinari e attrezzature,
un rallentamento del ciclo espansivo dell’edilizia e una ripresa di consumi delle famiglie. Sul fronte
del commercio estero le esportazioni dovrebbero tenere tassi di crescita tra il 7% e l’8% ma le
importazioni dovrebbero crescere ancor più rapidamente rivelando una nostra fragilità sui mercati
(1) Variazione percentuale sull’anno precedente(2) Percentuale(3) Percentuale della forza lavoro(4) Percentuale del PIL(5) Percentuale - dato relativo ai soli Paesi dell’area Euro
Fonte: OECD (2001)
1998 1999 2000
Occupazione 1,1 1,2 1,3
Tasso di disoccupazione(1) 11,9 11,5 10,8
Retribuzione degli impiegati -1,2 3,6 3,9
Costo per unità di lavoro(2) -2,7 2,2 1,0
Reddito disponibile delle famiglie 2,6 3,0 3,6
Deflatore del PIL 2,7 1,5 1,8
Deflatore dei consumi privati 2,1 2,2 2,7
(1) In percentuale sulla forza lavoro(2) Il dato relativo al 1998 riflette l’introduzione dell’IRAP, accompagnata dalla parziale abolizione dei contri-
buti obbligatorio da parte del datore di lavoro al sistema sanitario nazionale
Fonte: OECD (2001)
La s i tuaz ione de l s i s tema bancar io i ta l iano
Seguendo l’autorevole analisi dell’associazione Bancaria Italiana sia pure con libera sintesi si posso-
no rilevare i seguenti andamenti dei principali aggregati.
Depos i t i
Con riferimento all'attività di funding in Italia, a fine dicembre 2000 la raccolta bancaria è risultata
pari a 1.390.000 miliardi di lire (717,87 miliardi di euro) segnando una crescita su base annua del
2,55%, inferiore di appena 32 basis points rispetto al livello di fine 1999 (2,87%).
Il flusso annuo di nuova raccolta è risultato nel 2000 di circa 34.500 miliardi di lire, un ammontare
inferiore ai 42.222 miliardi di lire del 1999.
Laddove si considerino le dinamiche delle diverse componenti del funding, a fine 2000 si conferma
la maggiore dinamicità delle obbligazioni delle banche (+7,77%) rispetto ai depositi da Clientela
(-0,10%).
La dinamica delle obbligazioni, in particolare, dopo aver manifestato nel quadrimestre giugno/ set-
tembre 2000 una moderata e costante accelerazione (il tasso di crescita tendenziale è salito dal
5,81% al 7,46%) nel bimestre ottobre/novembre ha manifestato un moderato rallentamento, per
poi accelerare nuovamente a fine anno segnando un ritmo di sviluppo tendenziale di quasi l'8%, il
valore più elevato dell'ultimo anno.
Di converso, anche nell'ultimo mese è proseguito il trend decrescente dei depositi da Clientela resi-
dente: la variazione tendenziale è passata da -0,16% di novembre a -0,10% di dicembre 2000.
Il rallentamento della dinamica della raccolta si è associata ad un lieve incremento del tasso medio
dei depositi che a dicembre 2000 è risultato pari al 2,19% (2,15% a novembre 2000).
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DEPOSIT I ED OBBLIGAZIONI DELLE BANCHE ITAL IANE (1)
(controvalore in lire)
RACCOLTADEPOSITI CLIENTELA
OBBLIGAZIONIRESIDENTE (2)
Datamld. di lire tasso annuo mld. di lire tasso annuo mld. di lire tasso annuo
di crescita(3) di crescita(3) di crescita(3)
dic-99 1.355.441 2,87 898.923 1,98 456.518 4,69
gen-00 1.352.732 2,50 895.124 1,20 457.608 5,14
feb-00 1.344.904 3,94 881.849 3,13 463.055 5,51
mar-00 1.356.889 4,49 884.409 3,31 472.480 6,76
apr-00 1.378.057 4,88 904.019 4,14 474.038 6,31
mag-00 1.373.070 4,36 895.732 3,58 477.338 5,85
giu-00 1.365.648 2,66 884.831 1,03 480.817 5,81
lug-00 1.359.170 3,44 880.794 2,14 478.376 5,91
ago-00 1.345.509 4,04 864.845 2,82 480.664 6,31
sett-00 1.353.247 3,77 867.265 1,82 485.982 7,46
ott-00 1.350.979 2,78 866.744 0,83 484.235 6,44
nov-00 1.324.875 2,09 838.000 -0,16 486.875 6,23
dic-00 1.390.000 2,55 898.000 -0,10 492.000 7,77
(1) Fino a dicembre 1998 gli ammontari si riferiscono agli aggregati in lire, dal gennaio 1999 si riferisconoagli aggregati in Euro e nelle valute dell’UE11.
(2) Conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito.(3) Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente calcolata su valori di fine periodo: dal
gennaio 1999 le variazioni % sono calcolate sulla base di aggregati omogenei stimati per il 1998 da ABI.
Fonte: Elaborazione ABI su dati Banca d’Italia, SI-ABI.
Impieghi
La dinamica positiva dei finanziamenti erogati dalle imprese bancarie - come già indicato - è pro-
seguita nel periodo più recente: a fine 2000, gli impieghi complessivi (denominati in "euro e valute
dell'UE-11" e in "valute non UE-11") del totale banche in Italia hanno manifestato un tasso di cre-
scita tendenziale pari al 13,07%, in accelerazione rispetto all'11,88% di novembre 2000 (12,8% al
netto dell'effetto di cambio).
Nel mese scorso, in dettaglio, l'ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato
pari a 1.523.000 miliardi di lire (786,6 miliardi di euro), segnando un flusso netto di nuovi impieghi
di oltre 175.000 miliardi di lire rispetto alla fine del 1999, un valore che si raffronta ai 116.509
miliardi del 1999 rispetto al 1998 ed ai 69.491 del 1998 nei confronti del 1997.
In particolare, il ritmo di sviluppo tendenziale dell'aggregato che comprende gli impieghi in "euro e
nelle valute dell'UE-11" si è collocato alla fine del 2000 al 12,94%, un valore in accelerazione
rispetto sia a quanto segnato a novembre 2000 (11,26%) e sia al risultato di dicembre 1999
(10,81%), mentre gli impieghi espressi nelle "valute non UE-11" hanno manifestato — sempre a fine
2000 — un tasso di crescita nei dodici mesi pari al 16,45%, in forte rallentamento rispetto al 27%
di novembre 2000.
Al riguardo, va ricordato, peraltro, che tale crescita è da attribuire in buona misura soprattutto agli
aggiustamenti di cambio determinati dalla fase di debolezza dell'euro che, negli ultimi mesi, si è
registrata sul mercato dei cambi.
Al netto di tale fattore a dicembre 2000 il tasso di crescita tendenziale sarebbe pari al 9,1% (12,3%
a novembre 2000).
La dinamica degli impieghi appare sostenuta principalmente dalla componente a breve termine.
Secondo prime stime a consuntivo del 2000, infatti, la variazione tendenziale di questa componen-
te è risultata di quasi il 17%, che si raffronta all'9,5% del segmento dei finanziamenti a protratta
scadenza.
La sensibile dinamica della componente a breve registrata negli ultimi mesi è da porre in relazione —
oltre alla necessità di finanziare gli adempimenti fiscali in scadenza — con la domanda di credito
delle imprese ed in particolare agli effetti sul fabbisogno di circolante determinati dalla più sostenu-
ta crescita economica. Agiscono in questa direzione anche le operazioni di finanza straordinaria.
Sulla base dei dati del SI-ABI, a fine 2000 il tasso medio sugli impieghi si è stabilizzato, collocandosi
al 6,89%, appena un punto base al di sotto del 6,90% segnato il mese precedente. La dinamica dei
tassi bancari sui prestiti appare in linea con l’attuale impostazione di politica monetaria della BCE.
45
Di f ferenz ia le de i tass i
Alla fine del 2000 il differenziale fra tasso medio dell'attivo fruttifero denominato "in euro e nelle
valute UE-11" e il tasso medio sulla raccolta da Clientela ordinaria "in euro e nelle valute UE-11" è
risultato per l'Italia pari a 3,27 punti percentuali, lo stesso valore di novembre 2000.
Il differenziale registrato a dicembre 2000 è la risultante, da un lato, di un valore del 6,55% del
tasso medio dell'attivo fruttifero e, dall'altro, di un livello del 3,28% del costo medio della raccolta
da Clientela ordinaria.
Sof ferenze
Nel mese di ottobre 2000 l'ammontare delle sofferenze al netto delle svalutazioni ha manifestato
un assestamento, collocandosi a 49.907 miliardi di lire (25.775 milioni di euro), appena 7 miliardi in
più rispetto a quanto registrato a settembre 2000 e quasi 13.300 miliardi al disotto di quanto
segnato ad ottobre 1999; fenomeno da attribuire anche all'ammortamento di significative posizioni
e ad operazioni di cartolarizzazione effettuate su queste partite.
La variazione nei dodici mesi è risultata negativa di quasi il 21%, confermando la dinamica fletten-
te di questo indicatore che perdura da oltre un anno.
Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato alla fine dei primi dieci mesi del 2000 al
livello del 3,29%, un risultato sostanzialmente uguale a quello segnato il mese precedente (3,33%)
e sensibilmente inferiore al 4,69% di ottobre 1999.
Negli ultimi mesi, in particolare, si è manifestato un sensibile miglioramento nella qualità degli attivi
bancari, testimoniato appunto dalla diminuzione di 140 basis points del rapporto sofferenze/impieghi.
Una conferma di tale fenomeno è ravvisabile anche dalla dinamica del rapporto sofferenze nette/patri-
monio di Vigilanza, sceso ad ottobre 2000 al 18,0% dal 26,8% dello stesso periodo dell'anno precedente.
46
IMPIEGHI DELLE BANCHE ITAL IANE(controvalore in lire)
TOTALEIMPIEGHI IN
IMPIEGHI IN VALUTA %LIRE/EURO (2)
Datamld. di lire tasso annuo mld. di lire tasso annuo mld. di lire tasso annuo IMPIEGHI/
di crescita(3) di crescita(3) di crescita(3) RACCOLTA
(1) Fino a dicembre 1998 gli ammontari si riferiscono agli aggregati in lire e valuta; dal gennaio 1999 si riferiscono agliaggregati in Euro e nelle valute dell’UE 11.
(3) Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente calcolata su valori di fine periodo; dal gennaio 1999 levariazioni % sono calcolate sulla base di aggregati omogenei stimati per il 1998 da ABI.
Fonte: Elaborazione ABI su dati Banca d’Italia, SI-ABI.
In questa sezione si focalizza l’attenzione - sia pure sinteticamente - sull’andamento, nel corso del-
l’anno 2000, delle economie regionali e provinciali relative alle aree di insediamento della Banca
con particolare attenzione agli aspetti di economia reale e produttiva.
Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha ormai una affermata tradizione di studi approfonditi sul
sistema dei distretti nelle aree di insediamento della propria attività e altre ricerche, sui fattori spe-
cifici di competitività di tali sistemi locali (formazione, lavoro, tecnologia), sono in corso di elabora-
zione e progettazione. A tali studi si rimanda chi volesse approfondire tali tematiche.
Un pr imo sguardo d ’ ins ieme
Come già evidenziato nella sezione dedicata alla congiuntura economica nazionale, il 2000 si è
caratterizzato come un anno di conferma della vitalità del sistema imprenditoriale italiano, sia pure
in ritardo rispetto ad altre economie sviluppate, che ha visto crescere il numero di nuove imprese
ma, soprattutto, ha visto decrescere il tasso di mortalità delle stesse, segno di una maggior maturità
del tessuto imprenditoriale e dell’efficacia di una serie di interventi a favore delle prime fasi di
start-up. La maturità dell’imprenditoria nazionale è anche testimoniata dall’incremento relativo
delle imprese che adottano una qualche forma societaria rispetto a quello registrato dalle imprese
individuali.
L’indice della produzione industriale ha registrato un andamento in forte crescita nella prima metà
dell’anno per poi rallentare a partire dall’estate. Sotto il profilo delle componenti per destinazione
economica sono i beni di investimento che hanno evidenziato i segni più evidenti di una flessione,
seguiti dai beni intermedi, mentre la produzione di beni di consumo, grazie anche alla domanda
estera ha conservato un livello stazionario, pur registrando la diminuzione del comparto relativo ai
beni durevoli.
Venendo ad una prima disaggregazione per macro-aree territoriali si nota come il Centro abbia
registrato l’incremento più significativo dell’attività industriale e della base imprenditoriale seguito
dal Mezzogiorno, dal Nord-Ovest ed infine dal Nord-Est, quasi a significare una tendenza verso un
lento e parziale riequilibrio della densità imprenditoriale nel nostro paese.
Dal punto di vista settoriale vanno segnalati in particolare la crescita di due settori particolari: il
primo tradizionale - ma dotato di un’alta capacità di impulso moltiplicativo per l’intera economia –
cioè le costruzioni, il secondo innovativo – e fortemente influenzato dalla prima fase di crescita
esponenziale ed euforica – cioè i servizi alle imprese relativi all’informatica ed attività connesse.
Anche il settore alimentare ha registrato un buon incremento che potrebbe però essere limitato dal
contraccolpo generato dalla diffusione di notizie sempre più allarmanti circa la diffusione, anche
nel nostro paese della BSE.
Lombardia La dinamica regionale della Lombardia, motore produttivo ed innovativo dell’intero sistema paese,
ha confermato le performance positive registrate a livello nazionale ed è stata addirittura legger-
mente superiore al dato italiano. Per quanto riguarda la struttura industriale la crescita evidenzia,
in misura meno rilevante dell’anno precedente, la dinamica di terziarizzazione dell’economia regio-
nale. Nel 2000 infatti la natalità imprenditoriale nella manifattura e nel settore dei servizi hanno
registrato valori in crescita molto simili. All’interno del comparto terziario vanno segnalate le
performance di crescita del settore dell’intermediazione finanziaria e dei servizi alle imprese (con
LE ECONOMIE LOCALI DELLE AREE DI INSEDIAMENTO
DELLA BANCA DELL’ARTIGIANATO E DELL’ INDUSTRIA
47
particolare riferimento all’informatica). Tale crescita può essere definita straordinaria non solo in
senso assoluto ma anche paragonando la dinamica regionale a quella nazionale. Ancora una volta
Milano e la Lombardia fungono da battistrada per il sistema economico italiano nei territori ancora
poco conosciuti della finanza, delle nuove tecnologie e, anche e soprattutto, degli aspetti finanziari
delle nuove tecnologie (con specifico riferimento alle cosiddette “dot com” e al “trading on line”).
Non va tuttavia dimenticato il contributo portato all’economia lombarda anche da quei settori più
tradizionali della manifattura (come l’alimentare, il cuoio e il legno) che hanno registrato dei valori
in crescita per tutto l’anno 2000.
Bresc ia
Nel corso del 2000, dopo un primo semestre relativamente positivo, l’economia bresciana ha risentito
in complesso del mutato scenario internazionale che ha generato qualche incertezza sulle prospetti-
ve della domanda. Ai rialzi, effettivi ed attesi, del prezzo del petrolio si è associato un progressivo
indebolimento della valuta europea. Questi due fatti hanno contribuito a rallentare, nella seconda
metà del 2000, il trend di sviluppo dell’economia bresciana. Esaminando in dettaglio i vari settori
economici, si rileva che, per l’insutria bresciana, il 2000 si è chiuso in maniera, tutto sommato, soddi-
sfacente. Sulla base delle rilevazioni effettuate nei primi tre trimestri dell’anno e dei parametri sti-
mati per il quarto, la produzione industriale segna un aumento medio complessivo di circa l’8% sul
1999. Le migliori performances si sono registrate nel metallurgico e siderurgico, carta e stampa, fab-
bricazione di materiali da costruzione e tessile. In generale, la crescita è stata trainata, come a livello
nazionale, dal recupero delle esportazioni e dal ciclo favorevole degli investimenti: al recupero delle
vendite sui mercati esterni alla U.E., favorito dall’accelerazione del commercio mondiale e dal
deprezzamento dell’euro, si è contrapposta, tuttavia, una dinamica piuttosto deludente del commer-
cio verso i Paesi dell’Unione Europea, confermando la difficile posizione competitiva dei nostri pro-
dotti su quei mercati. L’attività produttiva dell’artigianato ha rallentato il passo nel secondo semestre
del 2000 rispetto ai ritmi di crescita della prima metà dell’anno: l’incremento medio è stato comun-
que del 3% nei confronti del 1999 ed è stato determinato dalla buona performance dei settori della
gomma e plastica, dell’editoria e dell’alimentare. Le unità locali artigiane iscritte nel Registro Imprese
della Camera di Commercio a fine novembre 2000 sono 35.869 con un incremento del 4% rispetto
alla stessa data del 1999. L’aumento maggiore si è verificato per le attività manifatturiere e per le
costruzioni. L’agricoltura bresciana è sempre più incentrata sulle stalle da latte. La produzione conti-
nua a salire anche perché il prezzo industriale conviene a chi ha una stalla almeno di media dimen-
sione (70/100 bovine in lattazione). L‘altro settore particolarmente seguito dagli agricoltori bresciani
è quello dell’allevamento dei suini. Il rimbalzo dei prezzi conseguente alla crisi di “mucca pazza” sta
premiando questi allevatori ormai abituati a grandi oscillazioni del mercato. Per quanto attiene alla
coltivazione dei vegetali sta di nuovo crescendo la produzione di mais: nel bresciano, su due ettari di
seminativo, uno è di mais, pur se il prezzo non è mai stato così basso negli ultimi tre anni, ma l’inte-
grazione europea fa comunque quadrare i conti a tutto svantaggio delle altre colture (il frumento si
va riducendo e la soia viene progressivamente abbandonata). Va infine ricordato che nell’anno testè
trascorso l’agricoltura è stata colpita, prima, dall’influenza aviare, che ha costretto a massicci abbat-
timenti di polli e, successivamente, dal morbo della “mucca pazza” che sta incidendo negativamente
sia sull’allevamento dei bovini che sul commercio della loro carne. In merito al commercio, i dati
relativi ai consumi dell’anno 2000 indicano una crescita annua in termini reali attorno al 2%, cresci-
ta significativa rispetto alle previsioni di metà anno alla quale ha senz’altro contribuito il bonus
fiscale di fine anno. Il raggiungimento di questa quota, dopo anni di stazionamento dell’indice dei
consumi attorno all’1%, apre nuove possibilità per il commercio al dettaglio. I valori concernenti le
vendite, forniti dall’Istat, sono sempre stati di segno positivo nell’anno in esame e, pur nella diversifi-
cazione dell’entità, coinvolgono tutte le tipologie di vendita.
48
R E L A Z I O N E D E L C O L L E G I O S I N D A C A L E A L
B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O
49
La relazione illustra altresì i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusu-
ra dell’esercizio e descrive l’evoluzione prevedibile della gestione
dell’esercizio in corso con l’apertura di 3 nuove filiali.
La nota integrativa fornisce, oltre all’illustrazione dei criteri di
valutazione delle voci di bilancio, anche informazioni dettagliate
sulle poste dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico ed il
raffronto con i dati relativi all'esercizio 1999.
Il Collegio Sindacale ha constatato che:
- nella redazione del bilancio sono stati seguiti i principi di cui
all'art. 15 del citato D.Lgs. n. 87/92 ed in particolare sono stati
correttamente applicati i principi della prudenza e della com-
petenza economica;
- sono stati rispettati gli schemi dello Stato Patrimoniale e del
Conto Economico previsti dal Provvedimento della Banca
d'Italia del 16 gennaio 1995 e successive modificazioni;
- le procedure di controllo interno sono strutturate nella logica
di gruppo e sono perciò basate su processi e sistemi omogenei
così come il sistema Amministrazione e Contabile. Quest'ultimo
è risultato affidabile e rappresenta correttamente i fatti di
gestione.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha proceduto al
controllo della corretta amministrazione e vigilato sull'osservan-
za della legge e dello Statuto, partecipando alle riunioni del
Consiglio d'Amministrazione ed eseguendo le verifiche ai sensi
dell'art. 2403 C.C..
Il Collegio si è inoltre avvalso dell’opera di controllo effettuta dal
servizio Ispettorato interno, è stata verificata l’osservanza delle
leggi, delle norme statutarie e delle posizioni interne, con partico-
lare riguardo alla normativa inerente l’antiriciclaggio e la normati-
va Eurosim.
In occasione delle verifiche effettuate durante l'esercizio, abbiamo
potuto accertare che:
- i dati del bilancio corrispondono a quelli risultanti dalla conta-
bilità sociale, che è stata tenuta regolarmente nel rispetto dei
principi e delle tecniche di cui alla normativa vigente;
- i criteri di valutazione hanno trovato corretta applicazione
nella formazione del bilancio stesso; nessuna compensazione di
partita è emersa.
Signori Soci,
abbiamo esaminato il progetto di bilancio d'esercizio al
31/12/2000, costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto
Economico, dalla Nota Integrativa, corredato dalla Relazione sulla
gestione, nonché dai prospetti informativi complementari, che il
Consiglio d'Amministrazione ha messo a disposizione nei termini di
legge.
L'esame, al pari dell'attività di vigilanza, è stato svolto richiaman-
doci alle norme di legge e ai principi di comportamento per il
Collegio Sindacale, raccomandato dal Consiglio Nazionale dei
Dottori Commercialisti e Ragionieri.
A seguito dei controlli eseguiti diamo atto che il bilancio è stato
predisposto nel rispetto della vigente normativa in materia, conte-
nuta nel D. Lgs. 27/01/1992 - n. 87, e nel rispetto dei relativi prov-
vedimenti della Banca d'Italia, fornendo una rappresentazione
chiara, corretta e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria
ed economica.
Lo Stato Patrimoniale si riassume nei seguenti importi:
Stato Patr imonia le
Attività 112.055.813.547
Passività 77.801.417.317
Capitale Sociale e Riserve 30.065.084.249
Perdite Portate a nuovo - 3.626.837.322
Perdita d'esercizio -562.474.659
Garanzie e impegni 4.497.928.308
Le garanzie e gli impegni comprendono le garanzie prestate dalla
Banca, nonché gli impegni assunti dalla stessa. Il risultato trova
puntuale riscontro nel Conto Economico, in cui dalla contrapposi-
zione dei proventi e degli oneri emerge quanto segue:
Conto Economico
Totale Ricavi 8.856.782.860
Totale Costi 9.419.257.519
Perdita d'esercizio 562.474.659
La relazione degli Amministratori sulla gestione illustra in modo
esauriente la situazione della Banca e l'andamento della gestione
nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato.
Pos i t iv i
- L. 567 milioni per riprese di valore su crediti;
- L. 19 milioni per proventi straordinari.
Vi precisiamo inoltre che il bilancio dell'esercizio 2000 è stato sot-
toposto a procedura di revisione da parte della società Deloitte &
Touche la quale, nello svolgimento della propria attività, non ci ha
segnalato fatti censurabili.
Il Collegio Sindacale, a conclusione della presente relazione, espri-
me il proprio parere favorevole all'approvazione del bilancio ed alla
proposta di riportare a nuovo la perdita d'esercizio.
Brescia, 2 marzo 2001
Il Collegio Sindacale
Dott. Alberto Romano
Rag,. Matteo Bonalumi
Dott. Giovanni Licciardi
Inoltre nel corso dell'attività di vigilanza non sono emersi fatti
significativi tali da richiedere la segnalazione agli organi di control-
lo e menzione nella presente relazione.
Per ciò che riguarda i criteri di valutazione seguiti dagli
Amministratori, precisiamo quanto segue:
- i crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.
Quest'ultimo determinato su base analitica per le sofferenze e
gli incagli in linea capitale e interessi, su base forfetaria per
tutti gli altri crediti verso la clientela;
- i titoli non immobilizzati, quotati in mercati regolamentati sono
valutati al valore di mercato; quelli non quotati sono valutati al
minore tra il costo di formazione e quello di mercato;
- le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto
aumentato dei costi accessori e delle spese incrementative e
sono rettificate dalle quote di ammortamento;
- le immobilizzazioni immateriali sono iscritte, con il nostro con-
senso , al netto degli ammortamenti;
- gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immate-
riali sono calcolati in base alla prevedibile durata residua dei
beni ed all'intensità del loro utilizzo;
- i debiti sono iscritti al valore nominale;
- il Fondo Trattamento Fine Rapporto riflette le indennità matu-
rate al 31/12/2000 in conformità alle norme di legge ed ai con-
tratti collettivi di lavoro;
- i Ratei e Risconti sono iscritti con il nostro consenso nel rispet-
to del principio della competenza temporale;
- i Fondi per Rischi e Oneri riguardano esclusivamente il fondo
imposte e tasse, destinato a coprire l'imposta regionale sulle
attività produttive;
- Fiscalità differita: nella nota integrativa sono ben evidenziati i
criteri di rilevazione ed iscrizione delle imposte differite.
Con riferimento agli effetti sul Conto Economico delle valutazioni
di fine esercizio, richiamiamo l'attenzione sui seguenti valori:
Negat iv i
- L. 773 milioni per ammortamenti sulle immobilizzazioni mate-
riali e immateriali;
- L. 1.951 milioni per rettifiche di valore su crediti, accantona-
mento al fondo rischi su crediti, accantonamento al fondo
rischi ed oneri;
- L. 77 milioni per accantonamento al fondo trattamento fine
rapporto del personale dipendente;
- L. 54 milioni per oneri straordinari riferiti essenzialmente alle
sopravvenienze passive.
50
51
B I L A N C I O 2 0 0 0
Le voci del 1999 sono state adattate per una migliorecomparazione con quelle dell’anno in corso
VOCI DELL’ATTIVO 31/12/2000 31/12/1999
10. Cassa e disponibilità presso banche centralie uffici postali 306.210.842 381.253.149
20. Titoli del Tesoro e valori assimilati ammissibilial rifinanziamento presso banche centrali 6.310.451.473 6.558.984.028
30. Crediti verso banche: 16.253.526.344 11.745.876.848 a) a vista 14.822.355.984 6.407.171.218 b) altri crediti 1.431.170.360 5.338.705.630
40. Crediti verso clientela 82.380.263.329 59.393.173.837
50. Obbligazioni e altri titoli di debito: 228.601.032 1.011.960.619 a) di emittenti pubblici - 912.663.924 b) di banche 138.768.153 -
di cui- titoli propri 138.768.153 -
c) di enti finanziari 49.885.906 - d) di altri emittenti 39.946.973 99.296.695
60. Azioni, quote e altri titoli di capitale 126.337.261 219.737.508
140. Ratei e risconti attivi: 553.320.905 334.985.183 a) ratei attivi 423.311.668 203.650.537 b) risconti attivi 130.009.237 131.334.646
Totale dell'attivo 112.055.813.547 83.217.242.036
54
S T A T O P A T R I M O N I A L E(in lire)
VOCI 31/12/2000 31/12/1999
10. Garanzie rilasciate 4.040.776.510 5.693.527.000 di cui:- altre garanzie 4.040.776.510 5.693.527.000
20. Impegni 457.151.798 25.544.565.940
G A R A N Z I E E I M P E G N I
VOCI DEL PASSIVO 31/12/2000 31/12/1999
10. Debiti verso banche: 4.154.152.475 16.506.374.709 a) a vista 2.704.235.111 - b) a termine o con preavviso 1.449.917.364 16.506.374.709
20. Debiti verso clientela: 23.335.982.556 26.481.415.590 a) a vista 21.205.985.586 25.917.824.706 b) a termine o con preavviso 2.129.996.970 563.590.884
30. Debiti rappresentati da titoli: 24.948.839.396 10.967.110.349 a) obbligazioni 24.724.232.076 10.725.000.000 b) certificati di deposito 224.607.320 242.110.349
50. Altre passività 3.385.962.222 2.320.922.958
60. Ratei e risconti passivi: 917.625.860 138.181.465 a) ratei passivi 904.603.079 128.057.460 b) risconti passivi 13.022.781 10.124.005
70. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 191.804.744 144.997.359
80. Fondi per rischi ed oneri: 147.154.352 166.505.315 b) fondi imposte e tasse 147.154.352 166.505.315
90. Fondi rischi su crediti 54.469.674 53.487.365
110. Passività subordinate 29.044.050.000 -
120. Capitale 29.973.459.600 30.000.000.000
140. Riserve: 91.624.649 65.084.249 a) riserva legale 39.557.249 13.016.849 c) riserve statutarie 52.067.400 - d) altre riserve - 52.067.400
160. Perdite portati a nuovo - 3.626.837.322 - 1.787.587.631
10. Interessi attivi e proventi assimilati 7.137.017.612 3.659.068.968 di cui:- su crediti verso clientela 6.386.791.813 3.167.321.492 - su titoli di debito 293.351.835 319.339.631
20. Interessi passivi e oneri assimilati - 2.182.118.647 - 803.300.434 di cui:- su debiti verso clientela - 315.752.418 - 274.851.418 - su debiti rappresentati da titoli - 1.604.894.037 - 357.808.799
30. Dividendi e altri proventi: 5.681.994 - a) su azioni, quote e altri titoli di capitale 5.681.994 -
60. Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie 98.744.170 68.445.629
70. Altri proventi di gestione 201.201.786 116.843.071
80. Spese amministrative: - 4.361.809.432 - 3.485.410.101 a) spese per il personale - 2.084.780.361 - 1.766.146.315
di cui:- salari e stipendi - 1.424.667.059 - 1.291.321.475 - oneri sociali - 410.569.889 - 348.879.597 - trattamento di fine rapporto - 83.226.884 - 86.947.042 - trattamento di quiescenza e simili - - 38.998.201
b) altre spese amministrative - 2.277.029.071 - 1.719.263.786
90. Rettifiche di valore su immobilizzazioniimmateriali e materiali - 773.487.765 - 480.764.758
110. Altri oneri di gestione - 8.495.836 - 36.829.659
120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni - 1.807.316.010 - 1.525.464.817
130. Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 567.322.106 -
140. Accantonamento ai fondi rischi su crediti - 1.752.232 - 3.487.365
170. Perdite delle attività ordinarie - 400.486.888 - 1.847.115.791
Il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2000 è stato redatto in conformità alla normativa civilistica, alle disposizioni emanate dalla
Banca d’Italia ed è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, corredati dalla Relazione sull'andamento
della gestione.
La nota integrativa illustra ed analizza i dati di bilancio, e contiene le informazioni richieste dalle disposizioni di cui al provvedimento della
Banca d'Italia n. 14 del 16.1.1995 e da altre leggi.
Gli importi indicati sono espressi in milioni di lire.
Con la nota integrativa vengono fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e cor-
retta, anche se non specificatamente richieste da disposizioni di legge, sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Banca; è
corredata dai seguenti ulteriori documenti:
- Stato Patrimoniale e Conto Economico espressi in euro;
- Rendiconto finanziario.
Il bilancio viene certificato dalla società di revisione Deloitte & Touche.
Il bilancio è redatto nell'osservanza delle disposizioni di legge e facendo riferimento ai principi contabili dei Dottori Commercialisti in vigore
in Italia e, ove mancanti, a quelli dell'International Accounting Standards Committee (I.A.S.C.).
SEZIONE 1 - ILLUSTRAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
1. Crediti, garanzie e impegni
Crediti e debiti verso banche
I crediti verso le banche sono espressi al valore di presumibile realizzo, tenuto conto delle stime di perdita.
PA R T E A
C R I T E R I D I VA L U T A Z I O N E
S T R U T T U R A E C O N T E N U T I D E L B I L A N C I O
59
60
Crediti verso clientela
Il valore dei crediti scritto in bilancio, comprensivo degli interessi contrattuali e di mora maturati coincide con quello del loro presumibile
realizzo. Tale valore è ottenuto deducendo dall’ammontare complessivamente erogato le stime di perdita in linea capitale e per interessi
definite sulla base di specifiche analisi dei crediti in sofferenza e di quelli incagliati, nonché del rischio forfetario di perdite che potrebbero
manifestarsi in futuro sui restanti altri crediti. Il valore originario del credito viene corrispondentemente ripristinato negli esercizi successivi
se vengono meno i motivi della rettifica di valore effettuata.
Nella disamina delle posizioni, inoltre, ci si è attenuti ai seguenti elementi di giudizio:
- stato e grado delle garanzie reali prestate; considerazione della congruità delle medesime rispetto al credito concesso;
- situazione patrimoniale personale dei garanti, nel caso di crediti assistiti da garanzie personali;
- avvio e eventuale esito di atti giudiziari da parte dell’azienda e/o proposte o eperimento di azioni esecutive da parte di terzi;
- affidamento delle pratiche ai legali per il relativo recupero del credito.
I debiti esprimono il valore nominale aumentato degli interessi maturati alla data del bilancio.
Gli interessi di mora sono stati imputati alle competenti posizioni in ragione dell’ammontare maturato nell’esercizio. Le possibilità di realizzo
dei crediti per interessi di mora sono state valutate applicando i medesimi criteri e tenendo conto dei medesimi elementi oggettivi adottati
per il credito in linea capitale.
Altri crediti e debiti
Per gli altri crediti non sono previste perdite; pertanto il presumibile valore di realizzo coincide con il valore nominale al quale sono eviden-
ziati in bilancio.
I debiti sono esposti al valore nominale.
Garanzie ed impegni
Le garanzie rilasciate sono iscritte al valore complessivo dell’impegno assunto. Il rischio relativo alle garanzie rilasciate è stato valutato in
modo analogo ai crediti per cassa. Le altre attività e passività collegate tra loro oppure collegate con operazioni fuori bilancio sono valutate
in modo coerente, sulla base delle condizioni contrattuali in essere.
2. Titoli e operazioni "fuori bilancio" (diverse da quelle su valute)
Il portafoglio titoli di proprietà è interamente costituito da titoli non immobilizzati. Ciò in dipendenza della peculiare funzione assegnata al
portafoglio titoli nell’ambito delle strategie di gestione dell’azienda. I titoli detenuti hanno, infatti, sia finalità di tesoreria che di negoziazio-
ne come indicato, nell’operatività corrente, dalle stesse dinamiche e movimentazioni del portafoglio medesimo.
Non si detengono titoli a scopo di stabile investimento; pertanto nessuna delle componenti del portafoglio di proprietà è riconducibile al
concetto di immobilizzazione finanziaria.
La classificazione del portafoglio è stata effettuata dal Consiglio di Amministrazione, di concerto con il parere del Collegio Sindacale, nel
pieno rispetto della normativa civilistica di riferimento e delle più recenti indicazioni fornite dagli Organi di Vigilanza, con particolare riguardo
sia all’individuazione delle caratteristiche dei comparti, sia alla determinazione dei parametri individuati per il loro dimensionamento.
Si è provveduto inoltre alla rilevazione della differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione, per la quota di competenza dell’e-
sercizio.
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2.1 Titoli immobilizzati
Nel portafoglio titoli di proprietà non vi sono titoli immobilizzati, cioè mantenuti fino alla relativa scadenza.
2.2 Titoli non immobilizzati
Le operazioni in titoli e in valori mobiliari sono contabilizzate al momento dell’effettivo regolamento.
Il criterio utilizzato per la valutazione dei titoli che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie è il seguente:
- i titoli quotati in mercati regolamentati sono valutati al prezzo di mercato inteso come media dei prezzi dell’ultimo mese;
- i titoli non quotati sono valutati al minore tra il costo di formazione (determinato secondo il metodo LIFO) e il prezzo di mercato; que-
st’ultimo è da intendersi pari al presumibile valore di realizzo, ottenuto attualizzando ad un appropriato tasso di mercato i flussi finan-
ziari futuri generati da interessi e capitale.
Nel comparto trova anche applicazione la normativa emanata, con decreto D. LGS. 27/12/94 n° 719 art. 8, in materia di contabilizzazione
degli scarti di emissione secondo la quale sono rilevati “pro rata temporis”, per la quota maturata nell’esercizio, nella voce 10 “interessi attivi
e proventi assimilati” del conto economico e l’importo maturato è portato, al netto delle ritenute, a incremento del valore dei titoli iscritto
nell’attivo dello stato patrimoniale (ed, eventualmente, svalutato se superiore al valore corrente).
Contratti derivati
Le attività e le passività “in bilancio” e “fuori bilancio” relative a contratti derivati sono valutate separatamente e, come per i titoli, si utilizza
il criterio del valore di mercato se quotate” ed il criterio del minor valore tra il costo d’acquisto ed il valore di mercato se “non quotate”. Le
operazioni tra loro collegate sono valutate in modo coerente.
Operazioni a termine
I contratti di compravendita di titoli sono esposti al prezzo di regolamento del contratto. Il risultato della valutazione dei contratti di com-
pravendita di titoli è imputato al conto economico alla voce 60 "Profitti (perdite) da operazioni finanziarie".
I contratti di deposito e finanziamento sono esposti in base all'importo da erogare o da ricevere.
3. Partecipazioni
La Banca non detiene partecipazioni.
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4. Attività e passività in valuta (incluse le operazioni "fuori bilancio")
Le operazioni in valuta sono contabilizzate al momento di regolamento delle stesse. Le attività e le passività in valuta sono convertite in lire
ai cambi a pronti correnti alla data di chiusura dell’esercizio; l’effetto di tale valutazione viene imputato al conto economico. Le operazioni
in valuta fuori bilancio sono valutate:
- se riguardano operazioni a pronti non ancora regolate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio;
- se si tratta di operazioni a termine, al tasso di cambio a termine alla data di chiusura dell’esercizio per scadenze corrispondenti a quelle
delle operazioni interessate.
Le attività e passività in valuta collegate tra loro oppure collegate con operazioni fuori bilancio sono valutate in modo coerente tra loro; in
questo caso, l’impegno a termine viene valutato ai cambi a pronti vigenti alla data di chiusura dell'esercizio. La differenza rispetto al valore
del contratto è rilevata nel conto economico.
5. Immobilizzazioni materiali
Sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti; l'ammontare di bilancio è ottenuto deducendo dal valore con-
tabile così definito gli ammortamenti effettuati.
Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di valutazioni economico-
tecniche in relazione sia al grado di utilizzo che alla presunta vita utile dei beni. Le aliquote utilizzate corrispondono a quelle massime ex
Decreto Ministeriale 31/12/1988, ridotte a metà per quei cespiti entrati in funzione nell’esercizio corrente, primo periodo del loro utilizzo.
6. Immobilizzazioni immateriali
Le Immobilizzazioni Immateriali di cui all’Art. 10, comma 2, sono iscritte al costo di acquisto compresi gli oneri accessori, ed ammortizzate
per quote costanti in base al periodo di utilizzo e, comunque, non oltre cinque anni.
Il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso per l’iscrizione della voce Immobilizzazioni Immateriali dei costi di cui al comma 2 lette-
re a) e d) del citato Art. 10 dando atto della sussistenza delle condizioni richieste dalla legge per la capitalizzazione degli stessi.
La voce comprende la quota residua da ammortizzare:
- dei costi di ristrutturazione ed adeguamento della Sede Amministrativa ubicata in locali di proprietà di terzi;
- dei costi di costituzione sociale comprensivi delle spese del Comitato Promotori,
- delle imposte pagate all’erario a seguito dell’avvenuto aumento di capitale sociale.
- Dei costi di Set up Bankadati S.I.
7. Altri aspetti
Debiti rappresentati da titoli
Sia i certificati di deposito che i prestiti obbligazionari sono esposti in bilancio al valore nominale.
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Ratei e risconti
Sono iscritte in tali voci con il consenso del collegio sindacale, quote di costi e ricavi maturati, comuni a due o più esercizi, nel rispetto del
principio della competenza temporale.
Fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Il fondo trattamento di fine rapporto è preposto a coprire il debito maturato nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione
vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione.
Fondi per rischi ed oneri
Ricomprendono accantonamenti effettuati a fronte delle imposte dirette di competenza dell’esercizio (IRAP) non ancora liquidate – al lordo
dei relativi acconti già versati.
Fondi rischi su crediti
E’ preposto a far fronte a rischi su crediti soltanto eventuali, ivi compresi quelli inerenti interessi moratori
Fiscalità differita
Gli effetti della fiscalità differita sono stati determinati secondo il metodo basato sul conto economico (income statament liability method).
Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce “130 – altre attività”, nei limiti di quanto ritenuto recuperabile con ragionevole
certezza. Le passività per imposte differite sono iscritte nella voce “80.b fondo imposte e tasse”, salvo nei casi in cui sia ritenuto poco proba-
bile che esse siano sostenute. L’ammontare è stato determinato considerando separatamente i diversi tipi d’imposta (IRAP e IRPEG) ed appli-
cando le aliquote che saranno in vigore nei periodi in cui si verificheranno le “inversioni” delle differenze temporanee, secondo le disposizio-
ni fiscali vigenti al momento del calcolo.
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SEZIONE 2 - LE RETTIFICHE E GLI ACCANTONAMENTI FISCALI
2.2 - Accantonamenti effettuati esclusivamente in applicazione di norme tributarie
Di seguito sono rappresentati gli effetti sul conto economico e sullo stato patrimoniale degli accantonamenti operati esclusivamente in
applicazione di norme tributarie.
31/12/2000
Fondo rischi su crediti - Quota relativa a interessi di mora (1) Effetto sull'utile di periodo Effetto sul patrimonio
Importo iniziale 3
- Utilizzi nel conto economico dell'esercizio - 3 - 3
- Altre diminuzioni -
+ Accantonamenti nel conto economico dell'esercizio 4 4
+ Altri aumenti -
Importo finale 1 4
(1) L'onere fiscale differito connesso a tale fondo è illustrato nella parte B, Sezione 7 "I fondi".
SEZIONE 3 - ALTRE INFORMAZIONI
Metodi di contabilizzazione
Operazioni con banche
Sono contabilizzate al momento della loro esecuzione, ad eccezione di quelle relative alle rimesse di effetti, che sono registrate al momento
del loro regolamento.
Operazioni con Clientela
Le operazioni regolate in conto corrente sono contabilizzate al momento della loro esecuzione, ad eccezione di quelle relative ad alcune par-
ticolari tipologie (come "portafoglio", "estero" e "titoli"), che vengono invece registrate al momento del loro regolamento.
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Garanzie ed Impegni
I titoli da ricevere sono iscritti in base al prezzo di regolamento; i contratti di deposito e finanziamento in base all'importo da erogare; gli
altri impegni e rischi in base al valore complessivo dell'impegno assunto.
Titoli non immobilizzati
Le operazioni "pronti contro termine" su titoli con contestuale impegno a termine sono assimilate ai riporti; pertanto gli importi ricevuti ed
erogati a pronti figurano come debiti e crediti: Il costo della provvista e il provento dell'impiego, costituiti dalle cedole maturate sui titoli,
tenuto conto della quota dell'eventuale scarto di emissione, e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono
iscritti per competenza tra gli interessi.
Poste in valuta
I costi e i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambiodi
chiusura dell'esercizio.
Interessi attivi e passivi, altri ricavi e costi
Gli interessi attivi e passivi, gli altri ricavi e costi, sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza economica, con opportuna
rilevazione di ratei e risconti attivi e passivi. Gli interessi comprendono anche: - i proventi e gli oneri relativi ad operazioni "fuori bilancio"
destinate alla copertura di attività e passività che generano interessi; - i proventi e gli oneri relativi ai riporti e alle operazioni "pronti contro
termine" con obbligo di rivendita a termine da parte del cessionario.Dal corrente esercizio è stata recepita la normativa sull'anatocismo.
Poichè la Banca è operativa dall' aprile 1998, non si è ravvisata la necessità di procedere ad una stima degli effetti prospettici relativi a
minori interessi che verranno incassati in base alla normativa Usura e tanto meno procedere ad accantonamenti generali a fronte di possi-
bili richieste riguardanti sia l' applicazione sulla normativa dell'anatocismo, che quella relativa al tasso di rinegoziazione dei mutui agevola-
ti. Non sono inoltre state riscontrate situazioni che potrebbero configurarsi come aiuti di Stato, e pertanto non si è valutato alcun effetto
sul reddito di esercizio e sul patrimonio della banca, nel caso le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione del sistema bancario vengano con-
siderati come aiuti di Stato.
Imposte su reddito dell'esercizio
Le imposte su reddito dell'esercizio sono costituite dalla somma algebrica dei seguenti elementi:- imposte correnti; variazione delle imposte
anticipate; variazione delle imposte differite.
PA R T E B
I N F O R M A Z I O N I S U L L O S T A T O PA T R I M O N I A L E
SEZIONI 1 - I CREDITI
Dettaglio della voce 10 "cassa e disponibilità presso banche centrali ed uffici postali"
31/12/2000 31/12/1999
Biglietti e monete in lire 141 46,08% 154 40,31%
Biglietti e monete in valuta 20 6,54% - -
Disponibilità presso uffici postali - - -
Altri valori 145 47,39% 228 59,69%
Totale 306 100,00% 382 100,00%
Il saldo indicato in altri valori rappresenta il credito verso la Banca d'Italia nell'ambito del conto di deposito.
1.1 - Dettaglio della voce 30 “crediti verso banche”
L'ammontare complessivo dei crediti verso banche esposto in bilancio alla voce 30 viene di seguito dettagliato per forma tecnica di impiego:
31/12/2000 31/12/1999
Verso Banca d'Italia - -
Verso altre banche: 16.254 11.746
a) per conti correnti 14.823 91,20% 6.028 51,32%
- euro 14.701 6.000
- valuta 122 28
b) per depositi 1.207 7,43% 5.379 45,79%
- euro - 5.379
- valuta 1.207 -
c) per pronti contro termine - - - -
- euro - -
- valuta - -
d) per altri rapporti (Riserva obbligatoria indiretta) 224 1,38% 339 2,89%
- euro 224 339
- valuta - -
Totale 16.254 100,00% 11.746 100,00%
66
67
Situazione dei "crediti per cassa verso banche"
31/12/2000 31/12/1999
Esposizione Rettifiche di valore Esposizione Esposizione Rettifiche di valore EsposizioneCategorie/Valori lorda complessivo netta lorda complessivo netta
A. Crediti dubbi - - - - - -
A.1. Sofferenze - - - - - - A.2. Incagli - - - - - - A.3. Crediti in corso
B. Crediti in bonis 16.254 - 16.254 11.746 - 11.746
Totale 16.254 - 16.254 11.746 - 11.746
Dinamica dei crediti dubbi verso banche
In considerazione che la Banca non ha stimato alcun dubbio esito sui crediti verso banche la presente tabella non viene rappresentata.
Dinamica delle rettifiche di valore complessive su crediti verso banche
In considerazione che la Banca non ha stimato alcun dubbio esito sui crediti verso banche la presente tabella non viene rappresentata.
1.2 - Dettaglio della voce 40 “crediti verso clientela”
31/12/2000 31/12/1999
a) Effetti ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali 500 620
b) Operazioni pronti contro termine - -
c) Prestito di titoli - -
Il totale dei crediti verso la clientela, esposto in bilancio al netto delle rettifiche di valore risulta così suddiviso per forme tecniche di impiego:
31/12/2000 31/12/1999
Conti correnti ed altre sovvenzioni 59.466 72,18% 43.742 73,65%Mutui 21.160 25,69% 13.257 22,32%Finanziamenti import - export 621 0,75% 726 1,22%Portafoglio scontato 500 0,61% 998 1,68%Operazioni pronti contro termine - - - -Prestiti personali e al consumo 18 0,02% 419 0,71%Crediti in sofferenza 615 0,75% 251 0,42%Altri - - - -
Totale 82.380 100,00% 59.393 100,00%
I dati espressi nella voce prestiti personali e al consumo non sono paragonabili in quanto in sede di migrazione da un sistema informaticoall'altro sono state variate le categorie di utilizzo.La suddetta variazione comunque non comporta effetti rilevanti sia a livello di stato patrimoniale che di conto economico.
Situazione dei "crediti per cassa verso clientela"
31/12/2000 31/12/1999
Esposizione Rettifiche di valore Esposizione Esposizione Rettifiche di valore EsposizioneCategorie/Valori lorda complessivo netta lorda complessivo netta
C.5 trasferimenti ad altrecategorie di creditidubbi - - 51 - - - - 51
C.6 altre variazioni indiminuzione - - - - - -
D. Esposizione lordafinale al 31/12/2000 1.145 4.451 - - - 5.596
D.1 di cui:per interessi di mora 8 - - - - 8
68
Dinamica delle rettifiche di valore complessive su crediti verso clientela
31/12/2000
Crediti in corso Crediti Crediti non garantiti CreditiCausali/Categorie Sofferenze Incagli di ristrutturaz. ristrutturati verso Paesi a rischio in bonis Totale
A. Rettifiche complessiveiniziali al 1/1/2000 349 1.024 - - - 110 1.483
A.1 di cui:per interessi di mora - - - - - - -
B. Variazioni in aumento 191 1.368 - - - 293 1.852
B.1 rettifiche di valore 178 1.368 - - - 293 1.839
B.1.1 di cui:per interessi di mora 4 - - - - - 4
B.2 utilizzi dei fondirischi su crediti - - - - - - -
B.3 trasferimenti da altrecategorie di creditidubbi 13 - - - - - 13
B.4 altre variazioniin aumento - - - - - - -
C. Variazioni in diminuzione - 9 - 574 - - - - 7 - 590
(*) Non include attività per imposte anticipate che derivano da perdite fiscali riportabili
Passività per imposte differite incluse nella voce 80. b "fondi imposte e tasse" in contropartita del conto economico
La Banca non espone passività per imposte differite incluse nella voce 80 b. e quindi non vengono fornite informazioni sulla movimentazio-
ne delle medesime
Passività per imposte differite non incluse nella voce 80.b in quanto relative a fattispecie per le quali il differimento del-l'onere tributario è subordinato all'iscrizione di appositi accantonamenti destinati ad alimentare fondi in sospensioned'imposta (Interessi di mora recuperabili iscritti alla voce 90 del passivo)
31/12/2000 31/12/1999
1. Importo iniziale 23 -
2. Aumenti 2 -
3. Diminuzioni - 2 -
4. Importo finale 23 -
82
Riepilogo degli effetti sulla situazione al 31 dicembre 2000 dell'iscrizione della fiscalità differita secondo il metodobasato sul conto economico (Income statement liability method)
Conto economico Stato Patrimoniale
Descrizione Voce Importo Voce Importo
1) Effetto derivante dalle differenze temporanee sorte nell'anno
al netto di quelle sorte nei periodi precedenti ed annullate nel
periodo in corso (1) 220 -15
Totale -15
2) Attività per imposte anticipate (incremento dell'anno) 130 Attivo 15
Totale 15
Note:
(1) Il valore negativo in corrispondenza della voce 220 rappresenta minori imposte dell'esercizio.
7.3 - Composizione della sottovoce 80 c) "fondi per rischi ed oneri: altri fondi"
La Banca non espone alcun importo nell'aggregato fondi per rischi ed oneri c) altri fondi.
83
SEZIONE 8 - IL CAPITALE, LE RISERVE, IL FONDO PER RISCHI BANCARI GENERALI E LE PASSIVITA’SUBORDINATE
Patrimonio netto
Risulta così composto:
31/12/2000 31/12/1999
voce 100 Fondo per rischi bancari generali - -
voce 120 Capitale 29.973 30.000
voce 130 Sovrapprezzi di emissione - -
voce 140 Riserve: 92 65
a) riserva legale 40 13
b) riserva per azioni proprie - -
c) riserve statutarie 52 -
d) altre riserve - 52
- Riserva L. 8.8.1995 n. 335 - -
- Riserva L. 30.7.1990 n. 218 - -
- Riserva L. 23.12.1998 n. 461 - -
- Altre - 52
voce 150 Riserve di rivalutazione - -
voce 160 Utili portati a nuovo - 3.627 - 1.788
voce 170 Utile d'esercizio - 562 - 1.839
Totale 25.968 26.503
La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto viene di seguito illustrata.
Capitale
Risulta interamente sottoscritto e versato. E' costituito da numero 3.000.000 azioni del valore nominale di 5,16 euro, pari a lire
29.973.459.600.
La riduzione di lire 26.540.000 è relativa alla conversione del capitale sociale in euro effettuata in data 24/01/2000 come da delibera dell'as-
semblea straordinaria dei soci del 10/01/2000 con accantonamento della differrenza che ne deriva alla riserva legale.
Riserva legale
L'aumento di lire 26.540.000 è dovuto esclusivamente alle motivazioni descritte nel punto precedente.
Riserve Statutarie
Invariate rispetto agli esercizi precedenti esprimono la quota di utile relativa all'esercizio 1997 destinato dall'assemblea dei soci a riserva
straordinaria.
84
Patrimonio e requisiti prudenziali di vigilanza al 31.12.2000
Categorie/Valori 31/12/2000 31/12/1999
A. Patrimonio di vigilanza
A.1 Patrimonio di base (tier 1) 24.403 25.733
A.2 Patrimonio supplementare (tier 2) 12.256 53
A.3 Elementi da dedurre - -
A.4 Patrimonio di vigilanza 36.659 25.786
B. Requisiti prudenziali di vigilanza
B.1 Rischi di credito 4.457 4.958
B.2 Rischi di mercato 70 146
di cui:
- rischi del portafoglio non immobilizzato 70 146
- rischi di cambio - -
B.3 Altri requisiti prudenziali - -
B.4 Totale requisiti prudenziali 4.527 5.103
C. Attività di rischio e coefficienti di vigilanza
C.1 Attività di rischio ponderate (*) 63.666 61.970
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate 38,32% 41,52%
C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate 57,58% 41,61%
Nota (*): Totale requisiti prudenziali moltiplicati per il reciproco del coefficiente minimo obbligatorio per i rischi di credito
Il coefficiente minimo obbligatorio per i rischi di credito prescritto per le banche appartenenti ad un gruppo creditizio è del 7%.
Passività subordinate (voce 110 del passivo)
Nel corso dell'esercizio, come da delibera dell'Assemblea Straordinaria del 10/01/2001, è stato offerto in opzione ai Soci/Azionisti il prestito
obbligazionario "B.A.I. T.V. 2000-2005” convertibile subordinato di 15.000.000 di euro. Il prestito ha decorrenza 15/03/2000 - e scade il
30/03/2005. Le obbligazioni fruttano interessi pagabili in rate semestrali posticipate, scadenti il 30 settembre e il 30 marzo di ogni anno. Il
prestito sarà rimborsato in cinque rate annuali posticipate a quote costanti di capitale a partire dal 30 marzo 2001 fino al 30 marzo 2005.
Questo prestito subordinato oltre a consentire la conversione in 2.400.000 azioni BAI ha abbinato anche l'esercizio di un warrant per il
medesimo quantitativo che verrà emesso in corrispondenza delle cinque scadenze delle quote di capitale del prestito, nel rapporto di un
warrant per ogni azione riveniente dalla conversione. L'operazione comporterà dunque nel periodo 2001-2005 un aumento del capitale
sociale di un massimo di n. 4.800.000 nuove azioni.
Tasso in essereImporto Valuta al 31/12/2000 Economico
- accantonamento allaRiserva L. 8.8.1995 n. 335 - - - -
Risultato del periodo - - - - 562 - 562
31 dicembre 2000 - - - - 562 25.876
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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Sovrapprezzi Riserva Riserva per Riserve Utili (Perdite)Capitale di emissione Legale azioni proprie statutarie portati a nuovo
31 dicembre 1998 30.000 13 52
Destinazione dell'utile:
- accantonamentoD. Lgs. 17.5.1999 n. 153
- attribuzione a altre riserve
- beneficenza
- attribuzione a dividendi
- a copertura di perdite
Aumento di capitale:
- gratuito
- per conversioneobbligazioni
- per conversioneprestito subordinato
- a pagamento
Diminuzioni di capitale:
- ripianamento di perdite
- rimborso ai soci
Altri movimenti:
- pagamento dividendisu utile in formazione
- movimenti con fondidel passivo
- variazione differenzenegative
- movimenti tra riserve
- altre variazioni
- accantonamento al f.dorischi bancari generali
- accantonamento allaRiserva L. 8.8.1995 n. 335
Risultato del periodo
1 gennaio 2000 30.000 - 13 - 52 -
88
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Fondo rischi Altre Riserve di Risultato Totalebancari generali Riserve rivalutazione del periodo Patrimonio netto
31 dicembre 1998 - 1.788 28.277
Destinazione dell'utile:
- accantonamentoD. Lgs. 17.5.1999 n. 153 -
- attribuzione a altre riserve -
- beneficenza -
- attribuzione a dividendi -
- a copertura di perdite -
Aumento di capitale:
- gratuito -
- per conversioneobbligazioni -
- per conversione prestitosubordinato -
- a pagamento -
Diminuzioni di capitale:
- ripianamento di perdite -
- rimborso ai soci -
Altri movimenti:
- pagamento dividendisu utile in formazione -
- movimenti con fondidel passivo -
- variazione differenzenegative -
- movimenti tra riserve -
- altre variazioni -
- accantonamento al f.dorischi bancari generali -
- accantonamento allaRiserva L. 8.8.1995 n. 335
Risultato del periodo - 1.839 - 1.839
1 gennaio 2000 - - - - 3.627 26.438
89
SEZIONE 9 - ALTRE VOCI DEL PASSIVO
9.1 - Composizione della voce 50 "altre passività"
31/12/2000 31/12/1999
Somme da versare all’Erario 201 179 Somme da versare ad Istituti previdenziali 106 84 Somme da versare al Fondo pensioni - - Partite diverse da accreditare a clientela e banche 1.349 307 Fornitori diversi e fatture da ricevere 223 276 Clientela per somme a disposizione 505 - Somme da erogare al personale 161 75 Scarti valuta su operazioni di portafoglio "di terzi" - 530 Scarti valuta su operazioni di portafoglio "sconto" - - Partite diverse e poste residuali 841 870
Totale 3.386 2.321
Gli "scarti valuta su operazioni di portafoglio" sono relativi agli importi non liquidi contabilizzati con valuta successiva alla data di fine eser-
cizio, per i quali sono stati rettificati i conti interessati.
9.2 - Composizione della voce 60 "ratei e risconti passivi"
31/12/2000 31/12/1999
Ratei passivi 905 128
relativi a:
- interessi passivi su certificati di deposito - - - interessi passivi e oneri su operazioni pronti contro termine 18 2 - interessi passivi su obbligazioni 756 91 - interessi passivi su finanziamenti e depositi da banche 7 10 - Altri costi 124 25
Risconti passivi 13 10
relativi a:
- Canoni di leasing - - - interessi su portafoglio 4 10 - commissioni su crediti di firma 9 - - Altri ricavi - -
Totale 918 138
9.3 - Rettifiche per ratei e risconti passivi
Il calcolo dei ratei e dei risconti è stato effettuato in proporzione al tempo di maturazione e con riferimento al saggio di interesse delle sin-
gole operazioni. Non sono state apportate rettifiche dirette ai conti patrimoniali di pertinenza per ratei e risconti passivi.
90
SEZIONE 10 - LE GARANZIE E GLI IMPEGNI
10.1 - Composizione della voce 10 "garanzie rilasciate"
31/12/2000 31/12/1999
a) crediti di firma di natura commerciale 4.041 4.052 b) crediti di firma di natura finanziaria - 1.642 c) attività costituite in garanzia - -
Totale 4.041 5.694
La voce rappresenta le garanzie rilasciate dalla Banca a terzi nell'interesse della propria clientela.
10.2 - Composizione della voce 20 "impegni"
31/12/2000 31/12/1999
a) impegni ad erogare fondi ad utilizzo certo 16 360
b) impegni ad erogare fondi ad utilizzo incerto 441 25.185 1. impegni verso personale in quiescenza - - 2. altri 441 25.185
Totale 457 25.545
L'importo di cui al punto a) si riferisce all'acquisto di titoli non ancora regolato, effettuato alla data di chiusura dell'esercizio con venditore
codificato; il punto b) si riferisce ad operazioni il cui utilizzo da parte del richiedente è opzionale non essendo sicuro se, ed in quale misura,
avverrà l'erogazione. La voce è composta da: effetti in lavorazione ricevuti da clienti per lire 381 milioni e dall'impegno verso il Fondo
Interbancario per la tutela dei depositi per lire 60 milioni. Il dato non è paragonabile con quello dell'esercizio precedente in quanto nel 1999
erano stati inseriti crediti deliberati non ancora utilizzati (credito aperto) per lire 25.132 milioni.
10.3 - Attività costituite in garanzia di propri debiti
Le attività costituite in garanzia di proprie obbligazioni sono rappresentate da titoli di Stato ed altri così ripartite:
31/12/2000 31/12/1999
Destinazione delle attività costituite in garanzia Valore nominale Valore nominale
- garanzia di prorogati pagamenti e anticipi da Banca d’Italia - - - cauzione per emissione assegni circolari - 350 - cauzione per servizi di tesoreria - - - cauzione per l'operatività sul Mercato Italiano Futures (M.I.F.) - - - garanzia di altre operazioni - - - a fronte di operazioni di pronti contro termine passive 2.128 560
Totale 2.128 910
91
10.4 - Margini attivi utilizzabili su linee di credito
a) banche centrali - - - - b) altre banche 16.346 20.500 16.491 26.005
Totale 16.346 20.500 16.491 26.005
A fine esercizio la Banca dispone di un affidamento presso Banca Piccolo Credito Valtellinese di lire 5.000 milioni, Credito Artigiano lire5.000 milioni, Istpopolbank lire 5.000 milioni, Cariplo Milano lire 5.000 milioni, Artigiancassa per il consolidamento debiti a breve termine(accordo Unioncamere) lire 500 milioni.
10.5 - Operazioni a termine
31/12/2000 31/12/1999
Categorie di operazioni Di copertura Di negoziazione Altre operazioni Di copertura Di negoziazione Altre operazioni
SEZIONE 12 - GESTIONE E INTERMEDIAZIONE PER CONTO TERZI
La Banca è autorizzata a svolgere le attività di servizi di investimento e dei servizi accessori di cui al D.L. 23/07/1996 n. 415 di recepimento
direttiva CEE 23/92 (legge Eurosim).
Nell'ambito di tale autorizzazione le operazioni su valori mobiliari effettuate per conto di terzi vengono di sotto riportate:
12.1 - Negoziazione di titoli
Nel corso dell'esercizio non è stata effettuata alcuna operazione di negoziazione di titoli "per conto terzi".
12.2 - Gestioni patrimoniali
Patrimoni gestiti per conto della clientela, integralmente investiti in titoli:
31/12/2000 31/12/1999
4.604 5.627
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - -
2. altri titoli 4.604 5.627
Nell'esercizio la Banca ha effettuato gestioni patrimoniali con delega di gestione della società Mediosim Spa.
Al 31/12/2000 i patrimoni gestiti per conto della clientela ammontano a lire 4.604 milioni al valore di mercato, di cui 4.260 milioni valoriz-
zati in titoli, lire 344 milioni liquidità.
Le posizioni interessate risultano essere pari a 63. Per tali gestioni sono maturate lire 55 milioni di commissioni registrate nella voce 40
"commissioni attive".
96
12.3 - Custodia e amministrazione di titoli
31/12/2000 31/12/1999
a) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali) 114.443 73.457
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 78.109 38.895
2. altri titoli 36.334 34.562
b) titoli di terzi depositati presso terzi 86.456 50.657
c) titoli di proprietà depositati presso terzi 4.538 7.352
Le voci sono esposte al valore nominale
L'importo indicato alla voce a) Titoli di Terzi in deposito comprende in particolare i depositi concernenti le azioni e le obbligazioni emesse
dalla Banca per l'importo complessivo di Lit. 78.109 milioni: L'importo di cui alla voce b) è un "di cui" dell'importo indicato alla voce a).
12.4 - Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere
31/12/2000 31/12/1999
a) rettifiche "dare" 21.487 28.247
1. conti correnti 649 6.826
2. portafoglio centrale 12.805 20.219
3. cassa 2.615 1.202
4. altri conti 5.418 -
b) rettifiche "avere" 20.840 28.777
1. conti correnti 9 28.706
2. cedenti effetti e documenti 20.831 71
3. altri conti - -
La differenza tra le rettifiche "dare" e le rettifiche "avere" di Lit. 647 milioni trova evidenza tra le attività iscritte alla voce 130 dell'attivo.
97
SEZIONE 1 - GLI INTERESSI
1.1 - Composizione della voce 10 "interessi attivi e proventi assimilati"
2000 1999 Var. %
a) su crediti verso banche 454 172 164,0
di cui:
- su crediti verso banche centrali - - -
b) su crediti verso clientela 6.387 3.168 101,6
di cui:
- su crediti con fondi di terzi in amministrazione - - -
c) su titoli di debito 293 319 -8,2
d) altri interessi attivi - - -
e) saldo positivo dei differenziali su operazioni "di copertura" 3 - -
Totale 7.137 3.659 95,1
Gli interessi attivi e i proventi assimilati relativi ai rapporti di credito nei confronti di imprese del Gruppo ammontano a lire 403 milioni. I
tassi applicati sono in linea con le normali condizioni di mercato.
Dettaglio del punto a) 2000
Per conti di deposito 11
Per conti correnti 443
Dettaglio del punto b) 2000
Sconto di portafoglio 91
c/c di corrispondenza e anticipi sbf 5264
Mutui e prestiti personali 1030
Sofferenze 2
Dettaglio del punto c) 2000
Titoli posteriori al 31/12/73 esenti -
Titoli posteriori al 28/11/84 -
Titoli soggetti a ritenuta 293
PA R T E C
I N F O R M A Z I O N I S U L C O N T O E C O N O M I C O
98
99
1.2 - Composizione della voce 20 "interessi passivi e oneri assimilati"
2000 1999 Var. %
a) su debiti verso banche 261 171 52,6
b) su debiti verso clientela 316 275 14,9
c) su debiti rappresentati da titoli 1.605 357 349,6
di cui:
- su certificati di deposito 8 4 100,0
d) su fondi di terzi in amministrazione - - -
e) su passività subordinate - - -
f) saldo negativo dei differenziali su operazioni "di copertura" - - -
Totale 2.182 803 171,7
Gli interessi passivi e oneri assimilati relativi a rapporti di debito nei confronti di imprese del gruppo conteggiati applicando i tassi alle nor-
mali condizioni di mercato ammontano a lire 681 milioni.
Dettaglio del punto a) 2000
Per conti correnti 246
Per altre operazioni 12
Dettaglio del punto b) 2000
Per depositi a risparmio 71
Per conti correnti 199
Per altre operazioni - pct 46
1.3 - Dettaglio della voce 10 "interessi attivi e proventi assimilati"
2000 1999 Var. %
a) su attività in valuta 13 12 8,3
1.4 - Dettaglio della voce 20 "interessi passivi e oneri assimilati"
2000 1999 Var. %
a) su passività in valuta 11 11 -
SEZIONE 2 - LE COMMISSIONI
2.1 - Composizione della voce 40 "commissioni attive"
2000 1999 Var. %
a) garanzie rilasciate 38 69 -44,9
b) servizi di incasso e pagamento 176 208 -15,4
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 367 202 81,7
1. negoziazione di titoli - - -
2. negoziazione di valute 22 9 144,4
3. gestioni patrimoniali 55 76 -27,6
4. custodia e amministrazione di titoli 23 - -
5. collocamento di titoli 26 4 550,0
6. attività di consulenza - - -
7. vendita a domicilio di titoli, prodotti e servizi - - -
8. raccolta di ordini 241 113 113,3
d) esercizio di esattorie e ricevitorie - - -
e) altri servizi 245 283 -13,4
Totale 826 762 8,4
2.2 - Composizione della voce 50 "commissioni passive"
2000 1999 Var. %
a) servizi di incasso e pagamento 63 55 14,5
b) servizi di gestione e intermediazione: 3 22 -86,4
1. negoziazione di titoli - 11 -100,0
2. negoziazione di valute 1 - -
3. gestioni patrimoniali - - -
4. custodia e amministrazione di titoli 2 11 -81,8
5. collocamento di titoli - - -
6. vendita a domicilio di titoli, prodotti e servizi - - -
c) altri servizi 37 41 -9,8
Totale 103 118 -12,7
Le commissioni passive versate ad imprese del Gruppo ammontano a lire 31 milioni relativi quasi esclusivamente alle commissioni pagate a
Banca Aperta per la gestione dei flussi di tesoreria e del portafoglio titoli di proprietà, come previsto da specifico contratto.
100
SEZIONE 3 - I PROFITTI E LE PERDITE DA OPERAZIONI FINANZIARIE
3.1 - Composizione della voce 60 "profitti/perdite da operazioni finanziarie"
2000 1999
Operazioni Operazioni Altre Operazioni Operazioni AltreVoci/Operazioni su titoli su valute operazioni su titoli su valute operazioni
A.1 Rivalutazioni 25 - - - - -
A.2 Svalutazioni - 33 - - - 78 - -
B. Altri profitti/perdite 121 - 14 - 146 - -
Totale 113 - 14 - 68 - -
1. Titoli di Stato 1 68
2. Altri titoli di debito 49 -
3. Titoli di capitale 62 -
4. Contratti derivati su titoli - -
101
SEZIONE 4 - LE SPESE AMMINISTRATIVE
4.1 - Numero medio dei dipendenti per categoria
2000 1999
a) dirigenti 1 1
b) funzionari 6 5
c) restante personale 10 10
Totale 17 16
I costi per il personale dipendente, la cui ripartizione viene già fornita nello schema di Conto Economico ammontano a complessive lire2.085 milioni con un incremento del 18% sull'esercizio precedente dovuto sia all'incremento numerico dei dipendenti, che all'esaurimentodei benefici in precedenza manifestati dai contratti formazione lavoro. La voce è comprensiva anche della quota di competenze e ferie maturate e non godute dal personale e accantonate nella sezione del passivoalla voce 50 "altre passività" per lire 161 milioni.
Le altre spese amministrative, aumentate del 32,46% rispetto allo scorso esercizio risultano così composte:
Dettaglio delle altre spese amministrative
2000 1999 Var. %
Spese per servizi professionali e consulenze 296 214 38,32Premi assicurativi 19 20 -5,00Pubblicità 74 76 -2,63Postali, telegrafiche e telefoniche 83 79 5,06Stampati e cancelleria 160 79 102,53Manutenzioni e riparazioni 37 21 76,19Servizi di elaborazioni dati 445 249 78,71Altri servizi prestati da società del gruppo 80 - -Energia elettrica, riscaldamento e spese condominiali 40 41 -2,44Oneri per servizi vari prestati da terzi 34 38 -10,53Pulizia e igiene 34 34 -Trasporti e viaggi 16 14 14,29Vigilanza e trasporto valori 36 35 2,86Contributi associativi 40 33 21,21Compensi per certificazioni 23 25 -8,00Informazioni commerciali e visure 29 49 -40,82Abbonamenti a giornali, riviste e pubblicazioni 4 4 -Fitti passivi 333 295 12,88Fitti passivi a società del gruppo - - -Compensi agli Organi Sociali 254 264 -3,79Spese di rappresentanza 13 7 85,71Imposte e tasse 158 115 37,39Personale distaccato da società del gruppo 24 - -Varie e residuali 45 27 66,67
Totale 2.277 1.719 32,46
Le spese amministrative comprendono anche oneri per prestazioni di servizi forniti da società del gruppo per complessive lire 553 milioni. Lafornitura di tali servizi è avvenuta in conformità a specifici accordi contrattuali e rispecchiano l'andamento del mercato. Le spese sostenute per il personale distaccato da imprese del gruppo sono corrispondenti al costo sostenuto dalla società di appartenenza. Gli affitti sono regolati da specifici accordi contrattuali e i canoni sono fissati sulla base di normali condizioni di mercato.
102
SEZIONI 5 - LE RETTIFICHE, LE RIPRESE E GLI ACCANTONAMENTI
Composizione della voce 90 "rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali"
2000 1999 Var. %
Ammortamento su:
a) Immobilizzazioni immateriali - 507 - 277 83,03
Costi d'impianto - 87 - 87 -
Avviamento - - -
Software - 127 - 12 958,33
Costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà - 293 - 178 64,61
Altre - - -
b) Immobilizzazioni materiali - 267 - 203 31,53
Immobili - - -
Mobili e arredi - 59 - 58 1,72
Impianti, macchine e attrezzature - 202 - 143 41,26
Sistemi informatici - 3 - -
Beni in locazione finanziaria - - -
Beni rivenienti da locazione finanziaria - - -
Altre - 3 - 2 50,00
Svalutazioni durature su: - - -
a) Immobilizzazioni immateriali - - -
b) Immobilizzazioni materiali - - -
Totale - 774 - 480 61,25
L'ammortamento delle Immoblizzazioni Immateriali è stato calcolato con riguardo al periodo della loro prevista utilità futura , stimata in
non oltre i 5 anni per quanto riguarda le ristrutturazioni di Immobili non di proprietà e le altre.
Gli ammortamenti delle Immobilizzazioni Materiali sono stati determinati in relazione sia al grado di utilizzo dei beni e alla loro presunta
vita utile, applicando per il calcolo le sotto elencate aliquote:
Mobili e Macchine d'ufficio 12%
Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche 20%
Arredamento 15%
Banconi blindati e Casseforti 20%
Macchinari Apparecchi ed Attrezzatura varia 15%
Impianti d'allarme 30%
Gli ammortamenti sono ridotti del 50% nel primo esercizio di utilizzo del cespite. Per i cespiti di valore unitario inferiore al milione di lire è
stato ritenuto opportuno effettuare l'ammortamento integrale nell'anno di acquisto.
103
Composizione della voce 100 "accantonamenti per rischi ed oneri"
La Banca non ha effettuato accantonamenti per rischi e oneri nel corrente esercizio.
5.1 - Composizione della voce 120 "rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni"
2000 1999 Var. %
a) rettifiche di valore su crediti 1.807 1.525 18,49
di cui:
- rettifiche forfettarie per rischio paese - - -
- altre rettifiche forfettarie 293 110 166,36
b) accantonamenti per garanzie ed impegni - - -
di cui:
- accantonamenti forfettari per rischio paese - - -
- altri accantonamenti forfettari - - -
Totale 1.807 1.525 18,49
L'importo di lire 1.807 milioni sopra evidenziato esprime le rettifiche, determinate secondo competenza economica, sulle posizioni creditorie
caratterizzate da dubbia esigibilità; nell'ambito di detto importo lire 744 milioni, verranno portati in deduzione fiscale in quote costanti nei
prossimi nove anni, ai sensi dell'articolo 71 del T.U.I.R., in quanto eccedenti il limite fiscalmente consentito.
Composizione della voce 130 "riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni"
2000 1999 Var. %
Riprese di valore su:
- incassi di crediti - quota capitale 505 - -
- incasso di crediti - interessi di mora - - -
- rivalutazione di garanzie e impegni - - -
- rivalutazione di crediti - quota capitale 62 - -
- rivalutazione di crediti - interessi di mora - - -
Totale 567 - -
Composizione della voce 140 "accantonamenti ai fondi rischi su crediti"
La somma stanziata pari a 2 milioni, svolge funzione integrativa rispetto a quanto inserito nella voce (Rettifiche di valore su crediti) e consi-
ste in accantonamenti effettuati per fronteggiare rischi eventuali verso la clientela, ivi compresi quelli inerenti gli interessi moratori.
104
SEZIONE 6 - ALTRE VOCI DEL CONTO ECONOMICO
6.1 - Composizione della voce 70 "altri proventi di gestione"
2000 1999 Var. %
Canoni di leasing - - -
Proventi accessori dei contratti di leasing - - -
Fitti attivi - - -
Fitti attivi da società del gruppo - - -
Recuperi spese su depositi e c/c passivi 69 22 213,64
Recuperi imposte indirette 105 94 11,70
Recuperi stipendi personale distaccato presso società del gruppo - - -
Recuperi spese su servizi a società del gruppo - - -
Ricavi da vendita immobili - - -
Altri proventi 28 1 2700,00
Totale 202 117 72,65
Nella voce altri proventi viene espresso il recupero sia di spese legali/notarili per lire 27 milioni, che spese richieste da corrispondenti per
operazioni varie per lire 1 milione.
6.2 - Composizione della voce 110 "altri oneri di gestione"
L'importo di lire 8 milioni corrisponde alla quota di competenza dell'esercizio per l'acquisto dell'autovettura aziendale tramite contratto di
leasing.
6.3 - Composizione della voce 180 "proventi straordinari"
2000 1999 Var. %
Plusvalenze da cessione ramo d'azienda - - -
Sopravvenienze attive 19 16 18,75
Utili da realizzo di:
- Immobilizzazioni materiali - - -
- Partecipazioni - -
- Titoli - - -
Totale 19 16 18,75
Le sopravvenienze attive si riferiscono per lire 5 milioni a commissioni ricevute dalla società di gestione riferite ad anni precedenti; per
lire 4 milioni ad incasso di interessi di mora precedentemente accantonati; per lire 7 milioni a rettifiche di costi relativi ad utenze varie spe-
sate nei precedenti esercizi; per lire 3 milioni relative a sopravvenienze attive varie.
105
6.4 - Composizione della voce 190 "oneri straordinari"
2000 1999 Var. %
Adeguamento riserva matematica Fondo quiescenza pensionati - - -
Sopravvenienze passive 32 3 966,67
Perdite relative ad interventi del Fondo Interbancario Tutela Depositi 5 - -
Perdite da realizzo di:
- Immobilizzazioni materiali 17 - -
- Partecipazioni - - -
- Titoli - -
Totale 54 3 1.700,00
La voce sopravvenienze passive è costituita per lire 29 milioni da rettifiche per interessi relativi ad esercizi precedenti riconosciuti alla clien-
tela; per lire 2 milioni da conguagli di spese di assicurazione non conteggiate nei precedenti esercizi; per lire1 milione da altri abbuoni vari.
Le perdite da realizzo di immobilizzazioni materiali, si riferiscono invece all' alienazione di stampanti e PC.
Composizione della voce 220 "imposte sul reddito dell'esercizio"
In considerazione sia della perdita d'esercizio che di quella degli esercizi precedenti non sono state previste imposte ai fini IRPEG. L'imposta
Regionale sulle attività produttive (IRAP) ottenuta applicando alla base imponibile l'aliquota del 5,4% ammonta invece a 142 milioni. L'entità
delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio per imposte anticipate incluse nella voce 130 "altre attività" è pari a lire 15 milioni.
10. Interessi attivi e proventi assimilati: 3.685.962 1.889.751 di cui:- su crediti verso clientela 3.298.503 1.635.785 - su titoli di debito 151.504 164.925
20. Interessi passivi e oneri assimilati: - 1.126.970 - 414.870 di cui:- su debiti verso clientela - 163.073 - 141.949 - su debiti rappresentati da titoli - 828.859 - 184.793
30. Dividendi e altri proventi: 2.935 - a) su azioni, quote e altri titoli di capitale 2.935 -
40. Commissioni attive 427.311 393.327
50. Commissioni passive - 53.124 - 60.840
60. Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie 50.997 35.349
70. Altri proventi di gestione 103.912 60.344
80. Spese amministrative: - 2.252.686 - 1.800.064 a) spese per il personale - 1.076.699 - 912.138
di cui:- salari e stipendi - 735.779 - 666.912 - oneri sociali - 212.042 - 180.181 - trattamento di fine rapporto - 42.983 - 44.904 - trattamento di quiescenza e simili - - 20.141
b) altre spese amministrative - 1.175.987 - 887.926
90. Rettifiche di valore su immobilizzazioniimmateriali e materiali - 399.473 - 248.294
110. Altri oneri di gestione - 4.388 - 19.021
120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni - 933.401 - 787.837
130. Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni 292.997 -
140. Accantonamento ai fondi rischi su crediti - 905 - 1.801
170. Perdite delle attività ordinarie - 206.833 - 953.956
180. Proventi straordinari 10.033 8.319
190. Oneri straordinari - 28.021 - 1.403
200. Utile (Perdita) straordinario - 17.988 6.916
220. Imposte sul reddito dell'esercizio - 65.671 - 2.854
230. Perdita d'esercizio - 290.492 - 949.893
C O N T O E C O N O M I C O
112
(in euro)
GESTIONE REDDITUALE
Utile netto - 562
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali 773
Rettifiche nette su crediti 1.240
Rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie -
Componenti straordinarie nette -
Variazione fondo trattamento di fine rapporto e quiescenza 47
Variazione fondo imposte e tasse - 19
Variazione altri fondi rischi ed oneri -
Variazione altri fondi rischi su crediti 1
Variazione ratei e risconti passivi 779
Variazione ratei e risconti attivi - 218
Liquidità generata (utilizzata) dalla gestione reddituale 2.041
ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
Variazione immobilizzazioni materiali e immateriali - 1.264
Variazione altre partecipazioni -
Variazioni titoli 1.126
Variazioni crediti verso banche (esclusi crediti a vista) 3.908
Variazioni crediti verso clientela - 24.227
Variazioni altre attività di investimento - 1.835
Liquidità generata (utilizzata) in attività di investimento - 22.292
ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO
Variazioni debiti verso banche (esclusi debiti a vista) - 15.056
Variazioni debiti verso clientela e fondi di terzi in amministrazione - 3.145
Variazioni debiti rappresentati da titoli 13.982
Variazioni passività subordinate 29.044
Variazione capitale e riserve - 1.839
Variazione altre passività 1.062
Pagamento dividendi 1.839
Liquidità generata (utilizzata) in attività di finanziamento 25.887
AUMENTO (DIMINUZIONE) CASSA, DISPONIBILITA' E CREDITI NETTI A VISTA VERSO BANCHE 5.636
Inizio esercizio 6.788
Fine esercizio 12.424
113
R E N D I C O N T O F I N A N Z I A R I O 2 0 0 0(in milioni di lire)
114
VOCI DELL’ATTIVO 31/12/2000 31/12/1999 Var. %
Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 306 381 - 19,69
Differenze positive di consolidamento e di patrmonio netto - - -
Altre voci dell'attivo 4.562 2.508 81,90
Totale dell'attivo 112.056 83.217 34,66
VOCI DEL PASSIVO 31/12/2000 31/12/1999 Var. %
Debiti verso banche 4.154 16.506 - 74,84
Raccolta dalla clientela 48.285 37.449 28,94
Altre voci del passivo 4.304 2.459 75,03
Fondi a destinazione specifica 393 365 7,67
Passività subordinate 29.044 - -
Patrimonio di pertinenza di terzi - - -
Patrimonio netto 25.876 26.438 - 2,13
Totale del passivo 112.056 83.217 34,66
GARANZIE E IMPEGNI 31/12/2000 31/12/1999 Var. %
Garanzie rilasciate 4.041 5.694 - 29,03
Impegni 457 25.545 - 98,21
S T A T O P A T R I M O N I A L E R I C L A S S I F I C A T O(in milioni di lire)
VOCI 2000 1999 Var. %
Interessi attivi e proventi assimilati 7.137 3.659 95,05Interessi passivi e oneri assimilati - 2.182 - 803 171,73
Margine di interesse 4.955 2.856 73,49
Utile delle società valutate al patrimonio netto e dividendi 6 - -Commissioni nette 725 691 4,92Profitti (perdite) da operazioni finanziarie 99 68 45,59Altri proventi netti 193 32 503,13
Margine di intermediazione 5.978 3.647 63,92
Spese amministrativea) spese per il personale - 2.085 - 1.766 18,06b) altre spese amministrative - 2.277 - 1.719 32,46
Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 773 - 481 60,71
Risultato lordo di gestione 843 - 319 364,26
Rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti - 1.242 - 1.528 - 18,72Accantonamenti per rischi e oneri - - -Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie - - -
Utile ordinario - 399 - 1.847 - 78,40
Utile (Perdita) Straordinario - 35 79 - 144,30
Utile lordo - 434 - 1.768 - 75,45
Imposte sul reddito del periodo - 127 - 71 78,87Utilizzo del fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri - - -Variazione del fondo per rischi bancari generali - - -Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi - - -
Utile (Perdita) del periodo - 561 - 1.839 - 69,49
C O N T O E C O N O M I C O R I C L A S S I F I C A T O(in milioni di lire)
115
116
VOCI DELL’ATTIVO 31/12/2000 31/12/1999 Var. %
Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 158 197 - 19,69
Differenze positive di consolidamento e di patrmonio netto - - -
Altre voci dell'attivo 2.356 1.295 81,90
Totale dell'attivo 57.872 42.978 34,66
VOCI DEL PASSIVO 31/12/2000 31/12/1999 Var. %
Debiti verso banche 2.145 8.525 - 74,84
Raccolta dalla clientela 24.937 19.341 28,94
Altre voci del passivo 2.223 1.270 75,03
Fondi a destinazione specifica 203 189 7,67
Passivita' subordinate 15.000 - -
Patrimonio di pertinenza di terzi - - -
Patrimonio netto 13.364 13.654 - 2,13
Totale del passivo 57.872 42.979 34,66
GARANZIE E IMPEGNI 31/12/2000 31/12/1999 Var. %
Garanzie rilasciate 2.087 2.941 - 29,03
Impegni 236 13.193 - 98,21
S T A T O P A T R I M O N I A L E R I C L A S S I F I C A T O(in migliaia di euro)
VOCI 2000 1999 Var. %
Interessi attivi e proventi assimilati 3.686 1.890 95,05Interessi passivi e oneri assimilati - 1.127 - 415 171,73
Margine di interesse 2.559 1.475 73,49
Utile delle società valutate al patrimonio netto e dividendi 3 - -Commissioni nette 374 357 4,92Profitti (perdite) da operazioni finanziarie 51 35 45,59Altri proventi netti 100 17 503,13
Margine di intermediazione 3.087 1.884 63,92
Spese amministrativea) spese per il personale - 1.077 - 912 18,06b) altre spese amministrative - 1.176 - 888 32,46
Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 399 - 248 60,71
Risultato lordo di gestione 435 - 164 364,26
Rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti - 641 - 789 - 18,72Accantonamenti per rischi e oneri - - -Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie - - -
Utile ordinario - 206 - 953 - 78,40
Utile (Perdita) Straordinario - 18 41 - 144,30
Utile lordo - 224 - 912 - 75,45
Imposte sul reddito del periodo - 66 - 37 78,87Utilizzo del fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri - - -Variazione del fondo per rischi bancari generali - - -Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi - - -
Utile (Perdita) del periodo - 290 - 949 - 69,49
C O N T O E C O N O M I C O R I C L A S S I F I C A T O(in migliaia di euro)
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Banca dell’Artigianato e dell’Industria - Società per Azioni - Sede in Brescia - Via Dalmazia, 147www.creval.it Email: [email protected]