Autovalutazione e Valutazione Esterna delle scuole ......2019/11/12 · Autovalutazione e Valutazione Esterna delle scuole: procedure, modalità e strumenti MICHELA FREDDANO ISTITUTO

Autovalutazione e Valutazione Esterna delle scuole: procedure, modalità e strumenti

MICHELA FREDDANOISTITUTO NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI

ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE

Responsabile Area 3 valutazione delle scuolee -mail : michela.freddano@invalsi . i t

Seminario interprovinciale “Autovalutazione e Valutazione Esterna delle scuole:

procedure, modalità e strumenti”IPSSEOA BUSCEMI - SAN BENEDETTO del TRONTO

12 novembre 2019

SommarioIl quadro di riferimento, teorico e normativo

Metodi e strumenti per l’autovalutazione

Metodi e strumenti per la valutazione esterna

Questioni aperte

Conclusioni

MICHELA FREDDANO - S. BENEDETTO DEL TRONTO, 12 NOVEMBRE 2019

1. Il Sistema Nazionale di ValutazioneIL QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO


Le finalità

◦

Offrire un supporto al miglioramento a ciascuna scuola

Applicare criteri, strumenti, metodologie comuni, integrati da altri che la scuola considera significativi

Facilitare i processi autovalutativi delle scuole e renderli confrontabili anche attraverso la restituzione di dati elaborati dal livello centrale

Il SNV si basa su una valutazione delle scuole orientata al miglioramento


Le 4 fasi del SNV (DPR 80/2013)NELL’A.S. 2014/ 2015 NELL’A.S. 2019/2020

4. Rendicontazione

sociale

1 Autovalutazione

2.Valutazione esterna

3. Azioni di miglioramento

1. Auto

valutazione

2. Valutazio

ne esterna

3. Azioni di

miglioramento

4. Rendicont

azione sociale


• Popolazione scolastica

• Territorio e capitale sociale

• Risorse economiche e materiali

• Risorse professionali

Contesto

• Risultati scolastici

• Risultati nelle prove standardizzate nazionali

• Competenze chiave europee

• Risultati a distanza

Esiti

• Orientamento strategico e organizzazione della scuola

• Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

• Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Processi: pratiche gestionali e organizzative

• Curricolo, progettazione, valutazione

• Ambiente di apprendimento

• Inclusione e differenziazione

• Continuità e orientamento

Processi: pratiche educative e didattiche

Le dimensioni e le aree presenti nel QdR


2. AutovalutazioneQUALI METODI E QUALI STRUMENTI?


La Mappa degli indicatori per il Rapporto di Autovalutazione


Dimensione Area N indicatori N descrittori

1. Contesto 1.1 Popolazione scolastica 4 7

1.2 Territorio e capitale sociale 3 7

1.3 Risorse economiche e materiali 6 17

1.4 Risorse professionali 2 7

2. Esiti 2.1 Risultati scolastici 2 6

2.2 Risultati nelle prove standardizzate 3 7

2.3 Competenze chiave europee 0 0

2.4 Risultati a distanza 4 11

3. Processi - A)

Pratiche

educative e

didattiche

3.1 Curricolo, progettazione e valutazione 3 7

3.2 Ambiente di apprendimento 7 14

3.3 Inclusione e differenziazione 3 6

3.4 Continuità e orientamento 4 11

3. Processi - B)

Pratiche

gestionali e

organizzative

3.5 Orientamento strategico e

organizzazione della scuola5 20

3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane4 13

3.7 Integrazione con il territorio e rapporti

con le famiglie7 13

Totale 57 146

Numero di indicatori e descrittori per Area presenti nella Mappa degli indicatori


Dimensione Area

Fonti dei descrittori

INVALSI

MIUR ISTAT

Ministero

dell'Inter

no

Anagraf

e

edilizia

scolastic

a

Prove

Question

ario

Scuola

Questiona

rio

insegnanti

1. Contesto 1.1 Popolazione scolastica 2 5

1.2 Territorio e capitale sociale 2 5

1.3 Risorse economiche e materiali 11 5 1

1.4 Risorse professionali 2 5

2. Esiti 2.1 Risultati scolastici 6

2.2 Risultati nelle prove standardizzate 7

2.3 Competenze chiave europee

2.4 Risultati a distanza 3 8

3. Processi - A)

Pratiche educative e

didattiche

3.1 Curricolo, progettazione e valutazione 7

3.2 Ambiente di apprendimento 11 2 1

3.3 Inclusione e differenziazione 4 2

3.4 Continuità e orientamento 7 4

3. Processi - B)

Pratiche gestionali e

organizzative

3.5 Orientamento strategico e organizzazione

della scuola20

3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 12 1

3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le

famiglie13

Totale 12 87 3 36 2 5 1

N descrittori per fonte, per ogni area


Il percorso di autovalutazione

Lettura e analisi degli indicatori

Riflessione attraverso le domande guida

Individuazione di punti di forza e di debolezza

Espressione del giudizio con la Rubrica di valutazione


La struttura del RAV

Descrittiva

Descrizione del contesto e delle

risorse

Valutativa

Valutazione degli Esiti e dei

Processi

Metodologico-riflessiva

Descrizione e valutazione del

percorso di autovalutazione

Proattiva

Individuazione delle priorità e

degli obiettivi di processo


La parte valutativa: esiti

Dati da fonti diverse utili per confrontare la situazione della scuola con valori di riferimento

Domande guida per orientare la descrizione

Descrizione punti di forza e debolezza

Definizione operativa dell’area


Le Rubriche di valutazione

«uno strumento generale di valutazione impiegato per valutare la qualità dei prodotti e delle prestazioni in un determinato ambito. La rubrica consiste in una scala di punteggi prefissati e in una lista di criteri che descrivono le caratteristiche di ogni punteggio della scala. Le rubriche sono frequentemente accompagnate da esempi di prodotti o di prestazioni che hanno lo scopo di illustrare ciascuno dei punteggi» (Mc Tighe e Ferrara, 1996, p.8).Attraverso le rubriche valutative è possibile decodificare in modo qualitativo il giudizio valutativo.Per Castoldi (2019) la rubrica di valutazione è uno strumento in grado di identificare e chiarificare le aspettative specifiche relative a una prestazione e di fornire un elenco di linee guida che esplicitano gli elementi che ne contraddistinguono la qualità; un dispositivo utile a valutare un fenomeno di cui si possa rilevare solo l’intensità, espresso da una variabile di tipo ordinale, con lo scopo di fornire punti di riferimento per l’espressione del giudizio.

Il RAV presenta 11 rubriche di valutazione

All’interno di ogni rubrica sono presenti:Criterio di qualitàScala di valutazioneUno spazio per descrivere le motivazioni del giudizio assegnato


Caratteristiche delle rubriche di valutazione (Comoglio, 2002; Castoldi, 2019):

•le dimensioni o ambiti di analisi (“Quali aspetti considero nel valutare quel determinato oggetto?”)•i criteri o fattori di qualità (“In base a cosa posso apprezzare la qualità dell’oggetto considerato?)•gli indicatori o descrittori (“Quali evidenze osservabili mi consentono di rilevare il grado di presenza della dimensione/criterio di giudizio prescelta/o?”)•i livelli, che precisano il grado di raggiungimento dei criteri considerati sulla base di una scala ordinale che si dispone dal livello più elevato (indicante il pieno raggiungimento del criterio) a quello meno elevato (indicante il non raggiungimento del criterio); essi si esprimono con aggettivi (eccellente, buono, discreto, sufficiente, insufficiente) oppure con numeri; le scale impiegate nelle rubriche prevedono normalmente da tre a cinque livelli;•le ancore che forniscono esempi concreti (“eventi-tipo”) riferiti ai livelli di analisi indicati nella rubrica (“In rapporto al livello di intensità richiamato qual è un esempio concreto del fenomeno osservato?”).


Espressione del giudizio con la rubrica di valutazione

Le descrizioni servono come guida per capire dove meglio collocare la propria scuola lungo la scala.

Le situazioni non descritte permettono di posizionare le scuole che riscontrano solo per alcuni aspetti una corrispondenza tra la descrizione e la situazione effettiva.

Criterio di qualità


Motivazione del giudizio assegnato: i criteri• Completezza - utilizzo dei dati e degli indicatori messi a disposizione

centralmente (MIUR, INVALSI, ecc.) e capacità di supportare il giudizioindividuando ulteriori evidenze e dati disponibili a scuola.

• Accuratezza - lettura dei dati e degli indicatori in un'ottica comparativa,confrontando la situazione della scuola con i valori di riferimento forniti (medienazionali o regionali, andamento generale delle scuole di riferimento, ecc.).

• Qualità dell’analisi - approfondimento e articolazione della riflessione a partiredall’analisi dei dati disponibili. L'analisi è articolata quando non ci si limita aelencare i dati o a descrivere ciò che la scuola fa, ma i dati vengono interpretatitenendo conto della specificità del contesto, oppure si evidenziano i punti diforza e di debolezza dell'azione della scuola, o ancora si individuano aspettistrategici.


Riflessione sul percorso di autovalutazione

• Intervista semi-strutturata rivolta ai Nuclei interni divalutazione sui seguenti aspetti:

•Composizione del nucleo interno di valutazione

•Problemi e difficoltà emerse1) nella lettura degli indicatori e nell’analisi dei dati raccolti dalla

scuola

2) nella fase di interpretazione dei dati e espressione dei giudizi


Individuazione di priorità e obiettivi

PRIORITA’ RIFERITE

AGLI ESITI DEGLI

STUDENTI

TRAGUARDI

PIANO TRIENNALE

OBIETTIVO DI PROCESSO




Il Piano di miglioramento•Il Piano di miglioramento della scuola è un passaggio successivo rispetto alla compilazione del RAV

•Nel RAV la scuola definisce la strategia complessiva

•Nel Piano di miglioramento la scuola articola gli obiettivi, individua le risorse materiali, umane ed economiche, descrive le attività, definisce i risultati attesi


2. La valutazione esternaQUALI METODI E QUALI STRUMENTI?


370 scuole nell’a.s. 2015/16

Alcune istituzioni scolastiche sono sottoposte a valutazione esterna da parte di un nucleo di valutazione esterna.

La valutazione esterna è svolta seguendo protocolli di valutazione predefiniti. Gli esiti della valutazione esterna sono utilizzati dalle istituzioni scolastiche per ridefinire i Piani di Miglioramento.

Le scuole sottoposte a valutazione esterna sono campionate dall’INVALSI in modo casuale in funzione della regione di appartenenza e del ciclo di istruzione




Le finalità della valutazione esternaGli esiti della valutazione esterna forniscono alle scuole elementi e indicazioni per la messa a punto, l’attuazione e/o la modifica dei Piani di miglioramento

La valutazione esterna condotta dai NEV ha il compito quindi di raccogliere informazioni utili a capire quali interventi possano sostenere le azioni di miglioramento intraprese dalla scuola

I NEV ripercorrono l’intero processo di valutazione tenendo conto di qualsiasi elemento ritenuto rilevante per comprendere la situazione della scuola

Il SNV si basa su una valutazione delle scuole orientata il miglioramento:

• la restituzione dei risultati alle scuole può rappresentare lo stimolo per azioni correttive e per promuovere forme di apprendimento organizzativo;

• la valutazione dei punti di forza e di debolezza per l’individuazione delle aree di miglioramento può consentire alla scuola di implementare i cambiamenti necessari e sviluppare la propria capacità di apprendimento per ottimizzare l’efficacia

• elementi essenziali del percorso sono: la valutazione dei processi e delle strategie associate agli apprendimenti, il feedback continuo sul funzionamento dell’istituzione, la regolazione dell’azione a partire dalle informazioni raccolte


Il Nucleo di valutazione esterna (composizione)

Esperto interno alla scuola (Dirigente

scolastico o docente)

con esperienza in materia di

valutazione

Dirigente tecnico

Esperto esterno alla scuola

con esperienza nella ricerca sociale

e valutativa e/o nell’ambito delle

organizzazioni

Il profilo esterno alla scuola ha competenze di tipo metodologico e analitico-interpretativo e si avvale dell’esperienza nell’uso degli strumenti di ricerca e nell’analisi e interpretazione dei dati


Le fasi della valutazione esternaPrima

della

visita

Durante la

visita

Dopo la

visita

Analisi secondaria dei dati e dei documenti della scuola:•Rapporto di autovalutazione(RAV)•Piano Triennale dell’OffertaFormativa (PTOF)•Piano di Miglioramento(PdM)•Piano finanziario•Ecc.

Discesa sul campo:•Interviste individuali e di gruppo ai soggetti della scuola e agli stakeholder•(Richiesta di ulteriori dati e documentazione)•(Osservazione “non strutturata” degli spazi e dei laboratori)

•Sintesi ed espressione di un giudizio valutativo•Conferma/modifica/individuazione delle priorità e degli obiettivi di miglioramento•Invio dei dati all’INVALSI•Stesura del Rapporto di Valutazione Esterna e trasmissione alla scuola•Visita di restituzione in presenza a scuola dei risultati della valutazione esterna


Le interviste individuali (area * intervistatore e intervistati)

Area indagata Dirigente tecnico Esperto Profilo A Esperto Profilo B

Curricolo, progettazione e valutazioneAmbiente di apprendimento

Docenti responsabili Docenti curricolari Studenti

Competenze chiave e di cittadinanzaDocente referente e/o gruppo di lavoro

Inclusione e differenziazione Docenti curricolari Decenti responsabiliGenitori di studenti con disabilità, BES e stranieri

Continuità e orientamento Docenti curricolari Docenti responsabili Studenti

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Dirigente scolastico e DSGA Docenti responsabili Docenti curricolari Personale ATA

Sviluppo delle risorse umane Dirigente scolastico e DSGA Docenti responsabili

Docenti curricolari Personale ATA

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Docenti responsabili docenti curricolari Rappresentanti dei genitori


Aree del QdR teorico indagate nelle interviste di gruppo

AREA DOCENTI STUDENTI GENITORI

Curricolo, progettazione e valutazione degli studenti x x x

Ambiente di apprendimento x x

Inclusione e differenziazione x

Continuità e orientamento x

Sviluppo delle risorse umane x

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie x


Interviste di gruppo a studenti•frequentanti la scuola secondaria di I grado (negli Istituti comprensivi)

•rappresentanti degli studenti (nelle scuole secondarie di secondo grado)

•di indirizzi, anni di corso, sezioni e plessi diversi; livelli di apprendimento diversi


Interviste di gruppo a docenti•di discipline diverse

•di ordini di scuola e indirizzi diversi

•di classi, sezioni e plessi diversi

•curricolari e di sostegno

•Nelle interviste di gruppo non sono inclusi i collaboratori del Dirigente Scolastico, le figure strumentali e i componenti del Nucleo interno di valutazione


Interviste di gruppo a genitori•rappresentanti dei consigli di classe di ordini discuola e indirizzi diversi;

•di classi, sezioni e plessi diversi

•Non devono essere inclusi i genitori che sono anchedocenti presso la scuola visitata


Interviste di gruppo: intervistati * aree * intervistatore/osservatore

INTERVISTATI AREADIRIGENTE TECNICO

ESPERTOPROFILO A

ESPERTO PROFILO B

STUDENTI•Curricolo, progettazione e valutazione•Ambiente di apprendimento•Inclusione e differenziazione

Osservatore Moderatore

DOCENTI•Curricolo, progettazione e valutazione•Ambiente di apprendimento•Sviluppo delle risorse umane

Moderatore Osservatore

GENITORI

•Curricolo, progettazione e valutazione•Continuità e orientamento•Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Osservatore Osservatore Moderatore


L’osservazione degli spaziNelle precedenti sperimentazioni, il protocollo prevedeva l’osservazione in classe mediante una griglia di osservazione strutturata finalizzata a rilevare informazioni sui processi didattici.

Attualmente, nella Valutazione esterna, la visita degli spazi della scuola non prevista sul Protocollo ma è svolta “informalmente” al fine di osservare non solo le strutture e le dotazioni disponibili e il loro utilizzo.

In particolare si osservano le aule, i laboratori, la palestra, la biblioteca, gli spazi per attività comuni (aula magna, teatro, cortile/giardino, ecc.).


1. «Sulla base delle evidenze registrate nella check-list condivisa e delleconsiderazioni emerse nel colloquio conclusivo, il Nucleo di Valutazione Esternaformula un giudizio sintetico per ciascun ambito oggetto di valutazione. Ilgiudizio deve essere condiviso e deve scaturire dal confronto tra i valutatori(triangolazione) che sono portatori dei punti di vista specifici delle diversecomponenti scolastiche incontrate (Dirigenza e staff, docenti, studenti efamiglie). […]

2. Nella formulazione dello stesso, soprattutto in questa fase, il NEV adotta comemodalità operativa la negoziazione: si tratta di un processo di ricerca e analisidi informazioni, in cui i valutatori, portatori di punti di vista differenti,elaborano varie ipotesi prima di giungere a un accordo/soluzione condivisa.

3. Il giudizio, dunque, non è, la semplice sommatoria di decisioni unilaterali, ma sifonda su un processo di ricerca congiunta di soluzioni accettabili. Inoltre, poichétutte le componenti esprimono il loro punto di vista, l’accordo finale è il risultatodi una decisione comune, condivisa e collegiale.Fonte: INVALSI (2016), Programma e protocollo per le visite di valutazione esterna, pag. 39.

Tre aspetti chiave della formulazione ed espressione del

giudizio condiviso

Negoziazione

Collegialità

Triangolazione

La virtù della triangolazione

L’onere della negoziazione

Ciascun profilo all’interno del NEV è portatore di specificheconoscenze e competenze

Ciascun profilo all’interno del NEV concorre, con pariresponsabilità rispetto agli altri, all’espressione del giudiziofinale per ciascuna area.


Conclusioni/questioni aperte•Nel SNV si adotta un QdR teorico comune per l’autovalutazionee la valutazione esterna• Il vantaggio: poter stabilire dei criteri condivisi perl’autovalutazione e la valutazione esterna, oltre agli aspettioggetto di valutazione di cui sia il valutatore sia il valutato sonoconsapevoli.•Il limite: numerosità elevata degli aspetti presi in considerazionee, in ogni caso, la scelta di alcuni a discapito di altri.

• Approccio poco sensibile all’inatteso


… sull’autovalutazioneImportanza della qualità dei dati forniti a livello centrale

Valorizzazione dei processi di autovalutazione delle scuole, in particolare di attività svolte per proprio conto?

Pubblicità del Rapporto di autovalutazione: scelta giusta/sbagliata?

Come rendere patrimonio gli indicatori aggiunti dalle scuole?


… sulla valutazione esterna•Eterogeneità del nucleo di valutazione esterna?

•Selezione delle scuole casuale o guidata da criteri di selezione?

•Chi deve intervistare chi e con quali strumenti?

•Necessità o meno di dotarsi di strumenti di osservazione?

•Quando modificare le priorità scelte dalla scuola? e gli obiettivi di processo?

•Rapporto di Valutazione Esterna: a uso interno o non solo?


Bibliografia utileBarone, C., Serpieri, R., 2016, (a cura di) Special Issue. Valutazione e miglioramento nei processi educativi, Scuola democratica. Learning for democracy, 2.Bezzi, C., Cannavò L. e Palumbo M., 2010, Costruire e usare indicatori nella ricerca sociale e nella valutazione, Milano, Franco Angeli Cipriani, R., Cipolla, C., Losacco, G., 2013, La ricerca qualitativa fra tecniche tradizionali ed e-methods, Milano, Franco Angeli.INVALSI, 2010 , Quadro di riferimento teorico della Valutazione del sistema scolastico e delle scuole, testo disponibile al sito http://www.Invalsi.it/ValSiS/docs/062010/Sintesi_QdR_10_06_03.pdf.INVALSI, 2014, Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione, testo disponibile al sito http://www.istruzione.it/snv/allegati/Indicatori_24_11_2014_DEF.pdf.INVALSI, 2015, Glossario RAV. Definizione dei termini, testo disponibile al sito http://www.invalsi.it/snv/docs/glossario_rav.pdf (aprile 2017).INVALSI, 2016a, I processi e il funzionamento delle scuole. Dati dal Questionario scuola INVALSI e dalle sperimentazioni VALES e VM, Rapporto di ricerca a cura diD. Poliandri, disponibile al sito http://www.invalsi.it/snv/docs/141016/Rapporto_Processi_2016.pdf (aprile 2017).INVALSI, 2016b, Le Rubriche del RAV - Prime analisi, validità e affidabilità, uso da parte delle scuole delle Rubriche del Rapporto di Autovalutazione, Rapporto diricerca a cura di D. Poliandri, G. Epifani e S. Sette, disponibile al sito http://www.invalsi.it/snv/docs/121216/Rapporto_rubriche.pdf (aprile 2017).Landri, P., Maccarini, A., 2016, (a cura di) Uno specchio per la valutazione della scuola. Paradossi, controversie, vie d'uscita, Milano, Franco Angeli.Lombi, L., 2014, Le Web survey. Aspetti metodologici per una ricerca di qualità, Milano, Franco Angeli.Muzzioli, P., Perazzolo, M., Poliandri, D. e Quadrelli, I., 2016, La qualità del percorso di autovalutazione, Scuola Democratica, special issue, 2-3, pp. 421-438.Palumbo, M., 2014, "Come utilizzare i dati della valutazione esterna e dell'autovalutazione per compiere scelte di miglioramento", in M. Faggioli, (a cura di)Migliorare la scuola. Autovalutazione, valutazione e miglioramento per lo sviluppo della qualità, Parma, Spaggiari, pp. 173-191.Poliandri D., Quadrelli I. e Romiti S. (2015), Il percorso VALES: quali indicazioni per le scuole?, La ricerca, 3, 8, pp. 18-22.Poliandri, D., Muzzioli, P., Quadrelli, I., & Romiti, S., (2014), L’archivio degli indicatori internazionali dell’istruzione, Italian Journal of Educational Research, pp.303-314.

Piattaforma GESTINV per quesiti prove


Grazie per l’attenzione!

[email protected] FREDDANO - S. BENEDETTO DEL TRONTO, 12 NOVEMBRE 2019

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