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AUTOCONTROLLO ED EDUCAZIONE DEL PAZIENTE DIABETICO Prof. Mirella Cilli
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AUTOCONTROLLO ED EDUCAZIONE DEL PAZIENTE DIABETICO Prof. Mirella Cilli.

May 02, 2015

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Colombo Sole
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  • AUTOCONTROLLO ED EDUCAZIONE DEL PAZIENTE DIABETICO Prof. Mirella Cilli
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  • AUTOCONTROLLO ED EDUCAZIONE DEL PAZIENTE DIABETICO OBIETTIVI DELL'AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA Educare il paziente, e la sua famiglia, alla pratica dell'autocontrollo significa consegnargli gli strumenti adatti al fine di: - conseguire un adeguato compenso metabolico - prevenire o posticipare l'insorgenza delle complicanze acute (chetoacidosi e ipoglicemia) - prevenire o posticipare l'insorgenza delle complicanze croniche (retinopatia, nefropatia, micro e macro-angiopatia) Tutto ci si traduce in pratica in una miglior conoscenza della propria malattia allo scopo di mantenere un elevato livello della qualit della vita, riducendo al contempo i costi di gestione della stessa.
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  • L'autocontrollo glicemico di fondamentale importanza per: - i diabetici insulino-dipendenti - le donne diabetiche in stato di gravidanza o che prevedono di diventarlo - le persone con problemi renali - coloro che assumono farmaci potenzialmente iperglicemizzanti o che soffrono di malattie che comportano un rialzo della glicemia oltre i valori di normalit - i soggetti che facilmente vanno incontro ad ipoglicemia A CHI CONSIGLIATO L'AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
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  • La glicemia si pu misurare mediante l'ausilio di sistemi che operano con modalit differenti: - visivamente, confrontando il colore che viene a svilupparsi sull'area reattiva di un'apposita striscia, con la scala colorometrica riportata sulla confezione contenente detta striscia, oppure - elettronicamente grazie all'ausilio di uno strumento elettronico COME SI ESEGUE LAUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
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  • L'annotazione dei risultati e di altre informazioni inerenti la gestione della patologia ha importanza fondamentale sia per il paziente che per il medico. Solamente dall'attenta analisi e conseguente discussione dei dati registrati ha infatti origine il "progetto terapeutico" pi adatto. Usare un diario giornaliero significa quindi annotare: i valori della glicemia, i valori della glicosuria e chetonuria, le dosi di insulina ( o di altri farmaci ipoglicemizzanti orali ) assunte, l'attivit fisica svolta, e tutti gli altri eventi importanti relativi al diabete occorsi durante la giornata. COME UTILIZZARE I RISULTATI
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  • Di solito il suggerimento di eseguire l'autocontrollo glicemico prima e dopo ogni pasto e prima di coricarsi la sera. In totale si tratta di sette controlli quotidiani, tre prima e tre dopo i pasti principali ed uno la sera prima di coricarsi; importante rispettare sempre gli stessi intervalli di tempo. Non sempre necessario controllare l'intero profilo glicemico; lo si pu fare con uno schema a "scacchiera". Influenza, raffreddore o altre indisposizioni, in aggiunta a stati di tensione emotiva possono alterare profondamente il livello glicemico. Quando si malati bene determinare anche l'eventuale presenza di corpi chetonici nelle urine, onde evitare i possibili gravi rischi originati dalla presenza di tali sostanze circolanti nel nostro organismo (chetosi o cheto-acidosi diabetica). AUTOCONTROLLO:QUANDO E QUANTE VOLTE
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  • Data di pubblicazione: 28/06/2010
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  • SPORT AEROBICISPORT ANAEROBICI JoggingCalcio Corsa lentaTennis Sci di fondo (lento) Pallavolo Nuoto (lento) Basket Ciclismo (lento, in piano) Sci alpino Danza aerobicaBody building PattinaggioCiclismo su pista, corse brevi veloci
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  • Complicanze acuteComportamento Ipoglicemia (minore di 80mg/dl) Non iniziate alcun tipo di attivit fisica specie se intensa e stressante Iperglicemia (maggiore di 250- 300 mg/dl con Chetoni nelle urine Non iniziate alcun tipo di attivit fisica specie se intensa e stressante
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  • COMPLICANZE CRONICHE SPORT CONSENTITO SPORT SCONSIGLIATO Nefropatia diabeticaMarcia Nuoto Sport poco impegnativi Altri sport Ischemia al cuoreMarcia Cyclette Sport leggeri Qualunque impegno fisico che produca dolore precordiale o aumento della frequenza cardiaca maggiore di 100-110 battiti al minuto Retinopatia non proliferante Footing Jogging Nuoto Cyclette Sollevamento pesi Culturismo fisico Body building Canottaggio Windsurf Neuropatia sensitiva ai piedi Ciclismo Ping-pong Nuoto Footing Tiro con larco Golf Football Basket Corse di fondo Danza aerobica Pallavolo Giochi da spiaggia
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  • INDICE DI FORMALIVELLO DI FORMA 130Ottimo***** Per effettuarlo necessario cercare un percorso in pianura di 2 Km (bastano anche 400 metri come una pista di atletica da percorrere 5 volte) e camminarvi con il passo pi svelto possibile senza mai assumere latteggiamento della corsa; controllare allarrivo il tempo impiegato e la frequenza cardiaca (per esempio al polso). Il calcolo da effettuare : TEMPO IMPIEGATO minuti..x 11,6 =..+ secondi.x 0,2 =..+ frequenza cardiaca..x 0,56 = + indice di massa corporea..x 2,6 =.(valore A) ATTENZIONE lindice di massa corporea si calcola cos : PESO kg/Altezza m al quadrato Esempio: 70km/(1,60x1,60)= 70/2,56=27 VALORE A- et (anni x 0,2) = valore B 420 valore B = indice di forma TEST2 KM WALKING
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  • LIVELLO di RDAttivit accettabiliAttivit sconsigliabiliRivalutazione oculare NO RD*Dettate dallo stato generale 12 mesi RDNP mediaDettate dallo stato generale 6-12 mesi RDNP moderataDettate dallo stato generale Attivit che elevano molto la pressione del sangue: soll. Pesi 4-6 mesi RDNP severaDettate dallo stato generale Attivit che incrementano molto la P. sistolica, manovre di Valsalva Boxe, Duri sport competitivi 2-4 mesi (potrebbe richiedere chirurgia laser) RDPDi basso impatto cardiovascolare nuotare, camminare Aerobici di basso impatto: cyclette, esercizi aerobici di durata breve Attivit energiche,manovre di Valsalva, Attivit di lotta Sollevamento pesi, jogging, Sport con racchette Suonare strenuamente la tromba 1-2 mesi (potrebbe richiedere chirurgia laser Considerazioni per le limitazioni dell' attivit fisica nella Retinopatia Diabetica TA
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  • FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO AttivitFemmine (Calorie/Kg) Maschi (Calorie/Kg) Riposo2530 Attivit sedentaria3035 Attivit che richiede movimento 3540 Attivit che richiede impegno fisico 4045 Attivit che richiede un impegno fisico notevole 4550
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  • PROTEINEPROTEINE: 0.8 g/pro kg al massimo CARBOIDRATICARBOIDRATI: 55-60% al massimo e al pi 30 g/die di zuccheri semplici assunti non isolatamente zuccheri semplici FIBRE:FIBRE: in aumento LIPIDI:LIPIDI: 30% al massimo GRASSI SATURIGRASSI SATURI: non oltre il 7-10% della quota lipidica giornaliera SODIOSODIO: 1 g per 1000 kcal, comunque mai superare i 3 g POTASSIOPOTASSIO: 90 MMol o 3.5 g/die ALIMENTAZIONE (secondo la American Diabetes Association)
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  • PROTEINE: 12-20% CARBOIDRATI: 50-60% LIPIDI: < 30% GRASSI SATURIGRASSI SATURI: < 10% GRASSI MONOINSATURIGRASSI MONOINSATURI: 10% GRASSI POLINSATURIGRASSI POLINSATURI: 10% COLESTEROLOCOLESTEROLO: < 300mg/dl SACCAROSIOSACCAROSIO: < 30 g/die FIBRE: 20 g/1000kcal alcolalcol: < 15 g/die ALIMENTAZIONE (secondo le linne guida europee)
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  • Supporto alimentare per sforzi brevi: Supporto alimentare(gr. di glucidi) Alimento (Equivalenti.)
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  • Equivalenti 100 g pane corrispondono a: 70 g spaghetti pesati crudi 70 gdi riso crudo 80 g di grissini o crackers 70 g fette biscottate 190 g di patate fritte 250 g di fagioli freschi 320 di patate 300 di polenta 500 g di frutta del secondo gruppo 400 g di gfrutta del 3 gruppo
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  • Supporto alimentare per sforzi protratti e intensit moderata: Glicemia(mg%)Supporto alimentare(gr. di glucidi) Alimento