AUTISMO AUTISMO Genetica molecolare Anomalie strutturali Ambiente Inquinamento Stress ossidativo
AUTISMOAUTISMO
Genetica molecolare Anomalie strutturali
AmbienteInquinamento
Stress ossidativo
I Disturbi dello Spettro autisticoI Disturbi dello Spettro autistico(ASD)(ASD)
Disturbi cronici, ad eziologia sconosciuta, biologicamente determinati, ad esordio in età evolutiva, caratterizzati da:
» Deficit nell’interazione sociale
» Deficit nella comunicazione verbale e non verbale
» Comportamenti, interessi ed attività ristretti, ripetitivi e
stereotipati
Compromissione Compromissione qualitativa qualitativa
dell’interazione socialedell’interazione sociale
a) compromissione nell’uso di svariati comportamenti non verbali, come: sguardo diretto, espressione mimica, posture corporee e gesti che regolano l’interazione sociale
b) incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo
c) mancanza di ricerca spontanea nella condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone (per. es. non mostrare, portare, né richiamare l’attenzione su oggetti di proprio interesse)
d) mancanza di reciprocità sociale ed emotiva
a) ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggioparlato (non accompagnato da un tentativo di compenso attraverso modalità alternative di comunicazione come gesti o mimica)
b) in soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione della capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri
c) uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio eccentrico d) mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi
di imitazione sociale adeguati sviluppo;
Compromissione Compromissione qualitativa qualitativa
della comunicazionedella comunicazione
Modalità di comportamento, Modalità di comportamento, interessi e attivitàinteressi e attività
ristretti, ripetitivi e stereotipati ristretti, ripetitivi e stereotipati
a) dedizione assorbente ad uno o più tipi
di interessi ristretti e stereotipati anomali
o per intensità o per focalizzazione
b) sottomissione del tutto rigida ad
inutili abitudini o rituali specifici
c) manierismi motori stereotipati e ripetitivi (battere o torcere
le mani o il capo, o complessi movimenti di tutto il corpo)
d) persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti;
Autismo infantile caratterizzato da sintomi in 3 diverse aree:
1. compromissione della comunicazione verbale e non verbale
2. problemi nell’interazione sociale3. attività, modalità di comportamento ed interessi
ristretti, ripetitivi e stereotipati» I sintomi insorgono nella prima infanzia (entro i 3
anni) e perdurano per tutta la vita
Parte di uno spettro più ampio di disturbi fra cui la Sindrome di Asperger e altri Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (PDD)
Prevalenza nella popolazione
• ~ 5/10000 ->stima generalmente riportata • Studi recenti hanno indicato una prevalenza più alta:
• 1-3/1000 definizione stringente di autismo• 6/1000 disturbi dello spettro autistico
La prevalenza dell’autismo sta aumentando? Cambiamento graduale nei criteri diagnostici e negli strumenti
diagnostici Maggiore conoscenza del disturbo
Rapporto maschi/femmine ~ 3-4:1 Ritardo mentale presente in ~ 75%
Fattori genetici
La prima descrizione risale a L.Kanner (1943) L’importanza di fattori genetici alla base
dell’autismo non venne riconosciuta fino alla metà anni ‘70»Assenza di trasmissione verticale»Basso tasso di autismo nei fratelli di individui affetti (≈ 3%)
Importanza di fattori genetici:
STUDI DI RICORRENZA FAMILIARE: RISCHIO RELATIVO R
Esprime il grado di aggregazione familiare di un carattere
s = rischio nei fratelli/sorelle di un affetto rischio nella popolazione generale
CONCORDANZA IN GEMELLI MONOZIGOTICI/DIZIGOTICIPermettono di stabilire se l’aggregazione familiare e’ dovuta all’ambiente familiare in comune oppure a fattori geneticiMZ = 100% geni in comuneDZ = 50% geni in comuneUna maggiore concordanza in gemelli MZ e’ indice di fattori genetici. Tuttavia:
• Tendenza a trattare i gemelli MZ in modo piu’ simile dei DZ• Differenze genetiche fra gemelli MZ (geni sistema immunitario, mutazioni
somatiche, pattern inattivazione X)
STUDIO DI INDIVIDUI ADOTTATIAltro metodo per individuare il contributo di fattori ambientali ed effetti genetici
Studi di gemelli
•grossa disparità fra i tassi di concordanza dei gem. MZ e DZ: importanza di fattori genetici
•Concordanza molto bassa nei DZ: azione epistatica di più geni
•Concordanza per un più ampio spettro di disturbi socio-cognitivi in forma meno grave che nell’autismo: “broader phenotype”
•Eterogeneità clinicaBailey et al, 1995
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
MZ (n=25) DZ (n=20)
Co
nco
rdan
ce r
ate
Cognitive disorder
Social disorder
Social and cognitivedisorderAutism
(same sex)
Studi di ricorrenza familiare
•Frequenza nei fratelli di probandi ≈ 3% (~ 6% per PDD)
•Maggiore rischio di ricorrenza rispetto alla prevalenza nella popolazione
• s = 10-50•“broader phenotype”•Relazione diretta fra gravità dell’autismo e broader phenotype nei familiari
Bolton et al, 1994
0
5
10
15
20
25
AUTISM DOWN'S
% i
n s
ibli
ng
s o
f p
rob
an
d
Any one of three keyaereas
Any two of the three keyareas
Communication and socialdeficitAsperger's/PDD
Autism
Studi epidemiologici: conclusioni
• Forte componente genetica • La predisposizione genetica si estende oltre la
diagnosi classica di autismo, includendo il broader phenotype
• Escluso modello Mendeliano monogenico• L’autismo è un disturbo genetico
multifattoriale, cioè non riconducibile a mutazioni di un singolo gene, ma dovuto all’azione di varianti in più geni e all’interzione e con l’ambiente
Teorie Neurocognitive• Teoria della Mente
• Deficit della Relazione Sociale• Alterazione delle Funzioni Esecutive
• Debole Coerenza Centrale
Ricerche Neurobiologiche• Neuropatologia e Neuroradiologia• Studi elettroencefalografici• Studi Biochimico-Metabolici
• Genetica• Anomalie intestinali e celiachia• Fattori di rischio perinatali
Eziologia ?
Mutazioni e polimorfismi
actcgggctaaactttcggggcccaaactacgactagctagctactagctagctaacttcggatcggatcggatcggatc
actcgggctaaactttcggggccTaaactacgactagctagctactagctagctaacttcggatcggatcggatcggatc
actcgAgctaaactttcggggcccaaactacgactagctaCctactagctagctaacttcggatcggatcggatcggatc
Polimorfismi varianti di 1 tratto di DNA presenti nella popolazione con frequenze non trascurabili (>1%). In genere non patogeniche
DNA
proteina
Mutazioni varianti rare di 1 tratto di DNA che hanno un effetto sul fenotipo
STOP
Caratteri genetici complessi
SUSCEPTIBILITY ALLELES
Numero di Fattori di RischioF
requ
enza
Valore soglia
•Il carattere è influenzato da un certo numero di fattori di rischio•Individualmente ciascun fatt. di rischio ha un effetto moderato. La piena manifestazione del carattere è la risultante dell’azione combinata dei vari fattori di rischio
Caratteri genetici complessi
EterogeneitàA B C
Fenotipo
Patologie genetiche Sclerosi tuberosa Sindrome X-Fragile
Anomalie cromosomiche 15q11-q13
1-3 % Duplicazioni interstiziali o [inv-dup 15] Ereditate per via materna
Associazione con condizioni genetiche conosciute
Non sappiamo ancora quanti siano i geni implicati nell’autismo e come questi interagiscano fra di loro e con altri fattori non genetici.
Solo in una minoranza dei casi (<10%) l’autismo è riconducibile ad una causa nota:
Come identificare i geni?
•Screening dell’intero genoma umano analizzando un elevato numero di famiglie con almeno 2 individui affetti (multiplex) con metodi di LINKAGE non parametrici
•ASSOCIAZIONE ALLELICA (linkage disequilibrium mapping)
•Geni CANDIDATI
•Anomalie citogenetiche
Analisi di LINKAGE “tradizionale”(Metodi “parametrici” )
D1
+1
+2
+2
D1
+2
+3
+4
D2
+4
+2
+4
+1
+3
D1
+3
NR R RNR
• Dipende dalla specificazione di un modello di ereditarietà• Si contano gli eventi di ricombinazione fra due loci• Test: frazione di ricombinazione () < 0.5
A,C B,D A,C E,G F,G F,H
A,B C,D E,F G,H
A,D A,H E,D
A,E D,H
Metodi di linkage ‘Non-parametrici’
2 alleli in comune
25%
40%
1 allele in comune
50%
55%
0 alleli in comune
25%
5%
Regione qualsiasi
Regione vicina ad un gene di “suscettibilità”
Si basano sulla condivisione di alleli di un marcatore da parte di individui affetti all’interno di una stessa famiglia
Famiglie con almeno 2 fratelli affetti
Problemi negli studi di linkage di malattie complesse
• Difficile stabilire la soglia di significativitàMLS > 3.6?
• Replicazione indipendente dei risultati positiviPer replicare un risultato positivo è necessario un campione di famiglie di dimensioni molto maggiori rispetto al campione originario
• Picchi di linkage molto larghi ed imprecisi rispetto alla posizione del locus malattia
Summary of genome screen results
Chr cM MLS cM MLS cM MLS cM HLOD cM NPL/GH cM MLS cM MLS cM HLOD1p 149 2.15 149 2.632q 206 3.74 192 0.64 192 2.39 * 198 1.303p 36 1.513q 190 4.315q 45 2.55(B)6q 109 2.237p 42 1.017q 104 2.27q 120 3.20 125 0.83 138 0.93 150 0.8 128 1.7 123 1.02* 170 3.04(B)7q 165 2.13*8q 1.66(B)13q 55 0.68 55 3.0015q 32 1.1 32 0.5416p 23 2.93 21 0.74 20 1.9117p 11 1.2117q 45 2.34 117 2.16(B)18q 94 0.62 100 1.0019q 41 1.37 59 1.2 52 2.4622qXq 60 2.5 82 2.67 52 1.89
cM: position in Kosambi centiMorgans based on the Genethon linkage map; * results from follow-up studies
FINLAND(Auranen etal
2002)(Barrett et
al 1999)(Buxbaum et
al2001)(Shao et al 2002)
(Liu et al 2001)
CLSA M.SINAI DUKE AGREIMGSAC PARIS STANFORD
2001(Philippe 1999)
(Risch etal 1999)
Convergenza dei risultati di linkage sul crom. 7
The shaded bars represent the linkage findings of different research groups.
Dagli studi di linkage all’identificazione dei geni di suscettibiltà…
E’ probabile la presenza di fattori genetici di rischio per l’autismo sui cromosomi 2, 7, 16, 17, 15, …
Esame più in dettaglio delle regioni cromosomiche identificate:sono molto ampie e contengono centinaia di geni: ciascuno di essi potrebbe essere il responsabile
Aumentare il numero di famiglie studiateAnalisi combinata dei dati di diversi gruppi di ricerca
Studio di individui affetti con anomalie cromosomiche che coinvolgono queste regioni
Studio di geni candidatiStudi di associazione allelica / Linkage disequilibrium mapping nuovi STUDI DI CGH array
Geni candidati
Geni candidatiChe tipo di geni possono essere coinvolti nell’autismo?
Geni che sono attivi nel cervelloGeni coinvolti nello sviluppo del cervello, nella migrazione neuronale, nel metabolismo dei neurotrasmettitori…
Attualmente diversi gruppi di ricerca stanno esaminando alcuni di questi geni per identificare varianti della sequenza di DNA che costituiscano dei fattori di rischio per l’autismo
METODO:•Screening di varianti di sequenza in individui affetti (DHPLC)•Test delle varianti identificate:
•Casi-controlli•TDT
Reelin
Ruolo fondamentale nella regolazione della migrazione di diversi tipi di neuroni durante lo sviluppo del cervello. Espressa anche nel cervello adulto, dove puo’ avere un ruolo nella plasticità sinaptica
Topi reeler (reln-/reln-):sintomi neurologici (atassia, tremore) e alterazioni citoarchitettoniche in diverse aree del cervello (corteccia, ippocampo e cervelletto) simili a quelle descritti in studi post-mortem di indiv. autisticiTopi eterozigoti reeler (reln-/+): deficit in alcuni test comportamentali; ridotta densità spine dendridiche, deficit di GAD67, riduzione post-natale del num di cell Purkinje solo nei maschi Nell’uomo: mutazioni recessive causano lissencefalia
Reelin
I II III IV V VI VII VIIIF-spondin-like charged C-terminus
Reelin domain
5’UTR 3’UTR
AAAAAA mRNA
(GGC)n
IMGSAC families (Bonora et al, Mol Psych 2003)
Ex 25 N1159KEx 35 V1762I Ex 35 V1762I Ex 44 R2290H Ex 51 T2718A
Ex25 Ex35 Ex44 Ex51
protein
Trinucleotide (GGC): trasmissione preferenziale degli alleli ‘lunghi’(Persico et al, 2001)
The search for susceptibility genes…
Conclusioni (1) e prospettive
L’identificazione di fattori genetici di rischio:• Permetterà di comprendere i meccanismi patofisiologici alla base dei
disturbi dello spettro autistico e dei fattori che ne influenzano l’espressività.• Permetterà l’identificazione di target per interventi farmacologici• Costiturà la base per lo sviluppo di nuovi approcci di diagnosi ed
intervento, e forse anche di prevenzione e cura.
Progressi nell’identificazione di regioni cromosomiche dove sono probabilmente localizzati fattori genetici di rischio per i disturbi dello spettro autistico
La complessità genetica ha reso difficile l’identificazione di geni. Fino ad oggi, un significativo coinvolgimento nell’autismo non è stato ancora dimostrato per nessun gene
•Meta-analisi•Studio del ‘broader phenotype’ nei parenti di individui affetti
Ricerca sui segni precoci di autismo
Ricerca finanziata dal Comune di Novara basata sull’analisi di filmini familiari di 9 bambini normali e di 9 bambini risultati poi autistici ripresi fra i 12-15 mesi
A 12-15 mesi il bambino interagisce con l’altro coordinando i propri sforzi con l’interlocutore in modo complementare, può scambiare i ruoli o aiutare l’altro nella sua azione
Ad es. nel costruire una torre. Uno tiene ferma la torre e l’altro aggiunge i cubetti, c’è un noi, ma anche un io nella misura in cui i ruoli sono differenziati, ma intercambiabili
Gli autistici nelle interazioni fanno le stesse cose, recitano lo stesso ruolo
Item che differenziavano i 2 gruppi
Gesti referenziali ( fare ciao ciao con la mano, dito davanti alla bocca per indicare silenzio, mano alla fronte per manifestare scoramento)
Pointing dichiarativo ( per condividere stati emotivi)
Comunicazione non verbale ( utilizzo della gestualità per comunicare)
Commenti
Utilizzo del corpo per comunicare: la gestualità non il numero di parole differenziavano i nostri due gruppi a 15 mesi
Limiti delle teorie sulla patogenesi dell’autismo, in particolare della visione dualistica computazionale del rapporto mente e cervello:
- mente come software con sistemi operativi - cervello come hardware
Ulteriori differenze tra i due gruppi
Guarda negli occhi Si diverte ridendo con Si volta se viene chiamato Imita Ricerca il contatto o baci o abbracci Vocalizza
Commenti
Si tratta di comportamenti che fanno parte dell’intersoggettività primaria (Trevarthen)
L’insorgenza del disturbo autistico va forse retrodatata ad un periodo precedente all’attenzione congiunta, anche se la diagnosi la si fa normalmente verso i due anni o dopo
Nei primi 6-9 mesi di vita, nei bambini che diventeranno autistici si osserva scarsa iniziativa del bambino autistico all’interno della relazione (anche nei casi che presentano regressione)
I neuroni specchio
Il modello classico del funzionamento cerebrale( aree sensoriali ben differenziate da quelle associative e motorie) sembra non essere molto d’aiuto per capire l’autismo
15 anni fa sono stati scoperti neuroni motori che si attivano non solo quando l’animale esegue una certa azione, ma anche quando la vede eseguire da un altro
Scoperti da Giacomo Rizzolatti, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell'Università di Parma,
"i neuroni specchio saranno per la psicologia quello che il DNA è stato per la biologia". Si tratta di cellule del cervello che si attivano sia quando compiamo una determinata azione, sia quando vediamo qualcun altro che la compie.Ci permettono di capire al volo che cosa sta facendo chi ci sta di fronte, senza che sia necessario fare un ragionamento complesso. Inoltre, preparano il nostro sistema nervoso a imitare le azioni degli altri e a entrare in empatia con ci nostri interlocutori.
Neuroni Specchio. Lo specchio dell'altro
Questo tipo di neuroni, è stato Individuato nei primati, (Lemuri, scimmie e uomo moderno) e in alcuni uccelli.
Nell’uomo è localizzato: nell’area di Broca e
nella corteccia parietale inferiore del cervello.
Quando vedo una persona compiere un’azione, inconsciamente simulo dentro di me quel movimento e così, riconducendola al mio repertorio motorio riesco a darle significato
Nel sistema Mirror sensorialità e motricità operano sinergicamente in parallelo e non in successione temporale
Il piacere che proviamo quando assistiamo a film o a rappresentazioni teatrali è riconducibile in parte ai nostri neuroni specchio
Funzioni dei Neuroni Specchio
Aiutano a capire il significato di quanto l’altro sta facendo
Ci permettono di comprendere le sue intenzioni e quindi di prevederne i comportamenti
Favoriscono l’imitazione e quindi l’apprendimento
Favoriscono la comunicazione
Neuroni specchio eco
Quando giunge loro uno suono verbale lo traducono nel piano articolatorio necessario per produrlo
La registrazione di potenziali motori dei muscoli linguali amplificati mentre il soggetto ascolta fonemi linguo-palatali ci aiuta a capire i rapporti tra sensorialità e motricità
Sviluppo del Sistema Mirror
I neuroni specchio si svilupperebbero grazie al rapporto continuo di imitazione reciproca tra madre e bambino
Il bambino cioè associa i propri piani motori con gli stimoli visivi grazie all’azione di specchio esercitata dal caregiver
Dapretto ha evidenziato una netta correlazione tra attività dei neuroni specchio e gravità della malattia autistica
Viso materno e sistema mirror
Hanno funzioni speculari Il viso materno riflette al bambino il suo stato
emotivo, la sua attività motoria, ripresenta dall’esterno quanto il bambino vive all’interno
I neuroni specchio ricostruiscono all’interno del bambino, attraverso la simulazione, quanto osserva all’esterno
In questo modo il bambino ha quasi sempre a disposizione due versioni della propria realtà interna o esterna
Deficit sistema mirror e autismo
La disponibilità di una doppia versione della realtà favorisce i processi di simbolizzazione partendo dalla corporeità
Nel bambino autistico maggior difficoltà nella comprensione della realtà esterna, ma anche difficoltà nell’utilizzo del viso materno, poco leggibile
Inoltre ricorrerà meno alla madre per difendersi dal sovraccarico esperienziale
Difficoltà per il raggiungimento dello stadio del “noi” che di solito accompagna quello dell’individuazione e che è alla base della socialità
Il deficit dei Neuroni Specchio potrebbe essere causa, concausa o effetto secondario. Ad es. negli autistici precocemente si instaurano schemi anomali di fissazione visiva: guardano meno negli occhi, privilegiano la bocca o gli oggetti
Per queste ragioni ci pare che il deficit autistico sia sensoriale-motorio nella misura in cui lo stimolo sensoriale non può essere adeguatamente rivissuto attraverso la simulazione incarnata
Per vicariare i suoi deficit il bambino autistico potenzia al massimo il canale visivo per controllare a posteriori ciò che non può anticipare
L’esperienza sensoriale risulterà in mancanza di un baricentro frammentata, poco modulabile e categorizzabile, spesso bizzarra
Il deficit del sistema mirror altera la relazione del bambino con i suoi genitori. Diverse ricerche mostrano che in genere i genitori tendono a divenire più attivi, energici e a privilegiare stimolazioni fisiche altri potrebbero essere meno motivati alla relazione col loro piccolo
A livello ipotetico possiamo affermare che prima ancora di interventi riabilitativi specifici occorre supportare i genitori nel potenziare l’azione di intervento riflessivo sul bambino per cercare in parte di sostituire e in parte di stimolare il sistema mirror che diversamente potrebbe non essere stimolato a sufficienza.
Paradigma “Biomedico” (U.S.A.)risultato di osservazioni cliniche
E’ una malattia organica ed è curabile ?
Intervenire precocemente…fa la differenza!!!!
Sindromi autistiche
Associate ad alterazioni Gastro-Intestinali Insufficienza digestiva,Malassorbimento Deficit nutrizionali( vit A,D,E,minerali, AA
essenziali, precursori neurotrasmettitori) Carenze di processi biochimici (trans-
sulfurazione,Trans-metilazione), maggior sensibilità allo stress ossidativo
Epidemia?
1998-2000 Incidenza 30-35 :10.000 nati v.
Con picchi locali di 50:10.000 (U.S.A.) 2004 : 6 su 1000 nati vivi , 30 volte più di
prima del 1985 ( Europa) Lombardia , da 15 : 10.000
a 90 : 10.000 (per intero spettro autistico,dati dell’osservatorio regionale),mediamente 1 :166 ; ultimi dati USA 1: 150
Autismo Regressivo, 80 %
Bambini normali alla nascita e sviluppo regolare,regressione brusca o insidiosa,sintomi riconosciuti dai genitori a15-18 mesi
Assenza di specifiche alterazioni genetiche o di quadri sindromici ;
Nessuna guarigione spontanea, porta a disabilità grave con ripercussioni tragiche su ragazzi e famiglia
Vecchi e Nuovi Paradigmi (Medicina Accademica)
“Mamma frigorifero” (Bettleheim,1950) “Non – malattia” , “modo di essere “ (NPI) “Malattia genetica”(tuttavia nessun
riscontro di un gene per l’autismo,bensì polimorfismi genici che potrebbero spiegare una maggior suscettibilità )
“Aumento dell’autismo non e’ reale ma apparente , dovuto a miglior diagnosi”
Ma …Se l’incidenza dell’Autismo e’ sempre stata quella odierna, dove sono tutti gli adulti autistici che dovremmo avere , istituzionalizzati o meno ?
Vecchi e Nuovi Paradigmi (Medicina Accademica)
“Autismo non e’ guaribile né curabile”
“psicoterapia”,spesso alla famiglia, Psicofarmaci,antiepilettici anche senza epilessia; trattamento comportamentale TEACH
“Di autismo non si muore”
Paradigma “Biomedico” (U.S.A.)risultato di osservazioni cliniche
E’ una malattia organica ed è curabile
www.lesmoMD.com
Sindromi autistiche
Associate ad alterazioni Gastro-Intestinali Insufficienza digestiva,Malassorbimento Deficit nutrizionali( vit A,D,E,minerali, AA
essenziali, precursori neurotrasmettitori) Carenze di processi biochimici (trans-
sulfurazione,Trans-metilazione), maggior sensibilità allo stress ossidativo
Sindromi autistiche
Basso livello di AA solforati e di solfati ,GSH e cisteina nel plasma deficit taurina Basso livello sierico e cellulare di
zinco,selenio ; Rame sierico elevato Elevato Cu/Zn Ammonio elevato Alterazione acidi grassi omega 3 e 6
Sindromi autistiche
Omocisteina elevata
ac. Formimmino glutamico elevato
Ac. Metilmalonico elevato
Sindromi autistiche
Squilibrio TH 1/ TH 2
Autoimmunita’
Infezioni frequenti ( otiti)
Deficit Immunoglobuline
Sindromi autistiche
Disbiosi grave
Convulsioni farmacoresistenti, spesso
EEG silente
Alterazioni neurosensoriali
Malattia Genetica?
Nessun riscontro di un gene per l’autismo Sono stati trovati polimorfismi genici che
potrebbero spiegare una maggior suscettibilità
analogia con Alzheimer (Apo E 4 /ApoE2)
Nuovo paradigma
PredisposizioneGenetica
Ambiente
Spettro autistico
Nuovo paradigma
TossiciAmbientali
A.Gastro-intestinale
S.N.C
S.Immunitario
Sindroni autistiche
l’espressione neurologica dell’impatto che le tossine ambientali hanno su individui
suscettibili
Inquinamento Ambientale
Ogni giorno ..
Piu’ di 10.000 additivi alimentari ,solo alcuni sono testati nei loro effettio tossici
Ftalati nella plastica Cosmetici, prodotti per l’igiene intima Materiali per la pulizia della casa, mobili Pesticidi, bifenili, concimi .anti muffa su
vegetali ; il caso del DDT
Ogni giorno ..
centinaia di nuove molecole chimiche vengono immesse nell’ambiente senza essere controllate nei lor effetti sull’organismo animale e sul pianeta
Alimentazione sofisticata
Manipolazioni industriali degli alimenti :
Aggiunta di glutine alle farine per la panificazione Essicazione industriale Uso di sbiancanti Precucinati /surgelati Uova colorate Additivi e conservanti Coloranti Frutta e verdura d’oltreoceano
Metalli pesanti
Fattori ambientali
Fattori di rischio prenatali» Esposizione in utero a talidomide o acido valproico » Infezione da virus rosolia
Fattori di rischio ambientali» Infezioni (cytomegalovirus, herpes)» Mercurio» Fattori nutrizionali
» Vaccino trivalente (MMR)
Vaccinazioni
Vaccini antiinfettivi : Mercurio Alluminio ,virus attenuati vaccinali, virus inquinanti ,materiale biologico
Vaccini : altri ingredienti
Alluminio,formaldeide,fenossietanolo,
Polisorbati 20 e 80,siero di pollo, di bovino, cellule di rene di scimmia, di montone,
Antibiotici,cellule umane diploidi
Vaccini MMR non contengono Thiomersal,bensì virus vivi attenuati
Stressori ambientali
Alimentazione : glutine e caseina/ DPPIV
Infezioni subcliniche
Autoimmunità :Ab anti-mielina e anti-glia
Disfunzione metallotioneina
Infezioni / 1
alcuni bambini migliorano durante trattamenti antibiotici
SBEA (Corea reumatica , PANDAS) Borrelia Burgdorferi (Spirocheta )e
malattia di Lyme Beneficio con HBOT e terapie
antibiotiche parenterali
Infezioni / 2
Virus neurotropi sono associati a alterazioni neurologiche quali convulsioni,demielinizzazione,ritardato sviluppo del linguaggio
Sottogruppo di bambini autistici ha elevati titoli anticorpali antivirus ; taluni rispondono ai farmaci antivirali
.. tutto cio’ che porta a
Cattivo stato nutrizionale dell’organismo in crescita
Esposizione a tossici cerebrali che provengono sia dall ‘ambiente che dal metabolismo perturbato del bambino stesso
Attivazione infiammazione diffusa ,specie a livello cerebrale e intestinale
Peptidi oppiati e neurolettici
Gluteomorfine , Casomorfine
HK 1 ,HK 2,P1,P2
Deltorfine e dermorfine ( lieviti ?)
Tri-peptidi serotoninergici
Molecole neurolettiche non peptidiche
Disfunzione mitocondriale
(ammonio ,lattato e piruvato alti,deficit
Carnitina) Difetti di metilazione,sulfatazione,GSH Disbiosi grave Maldigestione,Malassorbimento Infiammazione gastrointestinale
Effetto degli stressori sull’organismo
Effetto degli stressori sull’organismo
Alterazioni immunologiche
alterazione Th1/Th2, aumento Citokine infiammatorie,attivazione microglia autoimmunita’,diminuzione attivita’ LK
Aumento dello stress ossidativo
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Effetto degli stressori sull’organismo
Meccanismo della eccitotossicita’
per alterata modulazione funzionale del glutamato
Suscettibilita’ individuali
Maschi e femmine
M : F = 4:1
Testosterone
Glutatione reduttasi
Suscettibilita’ individuale
Insufficienze digestive primarie( DPPIV)
Alterazioni della circolazione liquorale
( cisti aracnoidee, anomalie cranio-facciali
e del giunto cranio-occipitale)
Alterazioni del sistema delle fasce
Suscettibilita’ individuali
Alterazioni immunitarie congenite
Disfunzione congenita della metallotioneina
Suscettibilita’ individuale
Maggior sensibilita’ primitiva ai tossici ambientali (deficit su base genetica metil-tetra-idrofolotoreduttasi )
Maggior fragilita’ costituzionale Difficolta’ primitiva ad eliminare tossine
Suscettibilita’ acquisite
Suscettibilita’ acquisita Sofferenza perinatale, prematurita’,terapie
antibiotiche perinatali
terapie antibiotiche protratte nei primi due anni di vita, terapie cortisoniche ripetute e protratte
Intolleranze alimentari multiple e persistenti, difficolta’ della alimentazione
Suscettibilita’ acquisita
Infezioni ricorrenti Disbiosi grave, specie fungina Candidosi persistente o ricorrente Traumi cranici e del rachide nel primo
anno di vita Esposizione a tossici ambientali
prima della nascita e nei primi due anni di vita
Fattori di rischio
Familiarita’ per la malattia Problemi gastroententerologici nel primo
anno di vita Terapie antibiotiche protratte e/o
ricorrenti nei primi due anni di vita Vaccinazioni multiple Sofferenza perinatale Anomalie craniofacciali, Arnold-Chiari
Fattori di rischio
Traumi cranici e sacrali nel primo anno di vita
Candidiasi gastrointestinale Infezioni ricorrenti /peristenti nei primo
anno di vita Malnutrizione Mamme con molte amalgame Vivere in aree a forte inquinamento
Prevenzione/1
Ridurre I fattori di rischio
Curarsi per non ammalarsi
Prevenzione/2
Proteggere fratellini /sorelline
Proteggere nuove gravidanze
Prevenzione /1
Promuovere e sostenere lo sviluppo dell’immunità naturale e la detossificazione
Prevenzione /2
Sostenere le fragilità intrinseche della costituzione x ridurre impatto ambientale
Prevenzione /3
Sostenere organismo infantile durante la crescita,
riducendo la suscettibilità secondaria a
Infezioni ricorrenti,allergie,salute intestinale,traumi,terapie antibiotiche, steroidee, cattiva digestione
Trattamenti comportamentali e cognitiviControllo Micro-ambientale
Intervento dietetico
Supplementi nutrizionali
Risanamento gastrointestinale
Riequilibrio immunologico ed Endocrinologico
Riequilibrio e sostegno funzione cerebrale
Promozione della detossificazione
trattamenti chelanti
Terapie di ripristino : HBOT / ossigeno-ozono( stem cells?)
Terapia “Biomedica”di base
Nata in USA : dieta GF/CF/SF,diete prive di carboidrati, a basso contenuto di ossalati,fenoli;Supplementi nutrizionali (vitamine,minerali,AA,Proteine,enzimi digestivi,probiotici)farmaci antifungini, antibiotici,antivirali ;Chelazione dai metalli pesanti ,orale o TD; di recente inserita HBOT
I bambini migliorano ma è c’è spazio per un recupero più consistente,specie per i più grandi e compromessi
Trattamenti avanzati
Hyperbaric Oxigen Therapy, mild / high
Miglioramenti consistenti ,ma permane la tendenza a riacutizzare i sintomi comportamentali
Trattamenti avanzati
Supplementi per via venosa Detossificazione per via venosa Chelazione per via venosa in
associazione ( recente ) Sensory Learning Program ®
intervento dietetico e nutrizionale di base
Risultati ottimi e stabili ad ogni eta’
Approccio olistico
Considerare la specificita’ della persona e della espressione della sua malattia
Considerare tutti gli ambiti della malattia
(emozionale e familiare compresi)
Il recupero educativo / cognitivo deve essere associato
Approccio olistico
il bambino o ragazzo deve diventare partecipe del processo di cura
L’ambito emozionale familiare deve essere considerato
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Trattamenti di recupero cognitivo e
comportamentale ,nei piei pz
Bambino piccolo : il recupero precoce Bambino grandicello : recupero
educativo + cognitivo Ragazzo : educativo q.b. + cognitivo Programma personalizzato Collaborazione tra medico e terapisti
del recupero
Trattamenti comportamentali e cognitivi
Assai diversi tra loro
Non tutti hanno la stessa valenza
Non devono essere il fine ma il mezzo per il miglioramento
Andare avanti..
“Nelle lacrime abbiamo trovato il sentiero giusto”
Tanto è stato fatto ma ancora non tutte le strade ed i sentieri sono stati percorsi…
Senza paura e senza angoscia bisogna andare oltre, studiando per aggiungere ogni giorno una tessera in piu’ al grande mosaico…
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