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ARMENIA
29 settembre – 10 ottobre 2019
Ai piedi dell’Ararat, il monte biblico su cui si posò l’Arca di
Noè dopo il Diluvio, si estendeva la Grande Armenia. Terra feconda,
ricca di storia, di insediamenti antichi, di paesaggi incantevoli e
di architetture scenografiche nonché strutturalmente affascinanti.
L’Armenia fu tra le prime regioni ad essere cristianizzata con la
proclamazione nel 301 d.C. del cristianesimo religione di stato.
Cento anni dopo, intorno al 405 Mesrop Mashtots creò l’alfabeto
armeno per tradurre la Bibbia. Una potente coesione culturale,
religiosa ed identitaria generata dalla diffusione della scrittura
accompagnò gli Armeni - sottoposti all’autorità dell’Impero
Bizantino o di altre potenze straniere - sino al IX secolo, quando
una serie di principi armeni riuscì ad affermare la propria
autonomia, saldandosi progressivamente agli interessi degli
Occidentali che via via stavano raggiungendo il Medio Oriente. Con
l’arrivo dei crociati nacquero dinastie miste e la presenza di
mercanti armeni nei porti e nelle città europee aumentò
considerevolmente. L’architettura armena raggiunse l’apogeo della
sua bellezza e della sua eleganza, mentre alcune competenze
tecniche migrarono verso Occidente. Scambi fecondi proseguirono e
si intensificarono nei secoli successivi, si pensi all’importanza
che rivestì il monastero di San Lazzaro degli Armeni nella laguna
veneziana. La “civiltà della pietra” capace di usare e trasformare
sassi in manufatti spettacolari era anche la civiltà dei
manoscritti miniati di ineguagliabile bellezza e la civiltà dei
tappeti, i cui disegni riportano ad un universo di simboli
ancestrali.
Una cultura e una società aperta agli scambi, posta sugli assi
commerciali tra est ed ovest, nord e sud, martoriata nel Novecento
- il secolo dei genocidi - da una triste persecuzione a suo
danno.
Il ricco bagaglio di questa stratificazione complessa ed
affascinate sarà oggetto del nostro viaggio, che non trascurerà
aspetti paesaggistici ed ambientali proponendo facili passeggiate
ed escursioni.
Partenze da Genova e Milano
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1° giorno, domenica 29 settembre Da Genova/Milano a Yerevan
Partenza da Genova con bus riservato, pranzo in autogrill, e
arrivo a Malpensa. Appuntamento con coloro che arrivano da Milano
presso i banchi partenza volo a Malpensa Partenza per volo OS514 in
partenza alla 17.40 per Vienna, con arrivo alle 19.101. Partenza da
Vienna con volo OS641 alle 22.35 e arrivo a Yerevan alle 3.45 ora
locale. Trasferimento in hotel nel centro di Yerevan. Sistemazione
e riposo. 2° giorno, lunedì 30 settembre Yerevan e la storia
dell’Armenia
Mattinata di riposo. Brunch. Incontro con la guida locale e
breve escursione in centro città – dal Teatro dell’Opera alla
Piazza della Repubblica visita al Museo Statale di Storia: fondato
nel 1919 raccoglie più di 40.000 reperti che illustrano la storia
archeologica, etnografica, culturale e materiale dei territori
armeni e la straordinaria ricchezza e complessità che ivi si è
sviluppata nel corso dei millenni. Tour panoramico della città con
sosta presso il monumento Mair Hayastan, la Madre dell’Armenia dal
quale si gode una bellissima vista sulla città. Cena e
pernottamento in hotel.
1 Si è volutamente scelto di attendere circa tre ore a Vienna la
coincidenza per Yerevan perché altre opzioni di volo non
garantivano tempi sufficienti tra un volo e un altro. Non è stato
possibile, nonostante sia stata a lungo ricercata, una opzione di
volo per gruppo con volo diurno.
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3° giorno, martedì 1ottobre Yerevan: ’’Cascade’’ – Matenadaran.
Echmiatsin - Yerevan
Colazione. Visita al parco Cascade, frutto di interventi di
urbanizzazione contemporanea in cui sono esposte opere d'arte di
Botero, Plensa, Flanagan e molti altri autori. Passeggiata nel
parco, dalla sommità del quale il panorama sulla città è veramente
unico. E’ poi la volta del Museo Matenadaran, ove sono custoditi
antichi e preziosi manoscritti di arte e scienza, secondo
differenti scuole di miniatura e decoro, attive a partire dal
medioevo. Partenza per Echmiadzin.
Pranzo in ristorante. Visita delle rovine del grandioso tempio
di Zvartnoz eretto nel VII sec. e al complesso di Echmiadzin, la
“Santa sede” della chiesa apostolica armena, principale cattedrale
degli armeni, fondata da San Gregorio l’Illuminatore all’inizio del
IV secolo. Entrambi i siti sono inseriti nel Patrimonio Unesco.
Rientro in hotel. Cena in ristorante. Pernottamento.
4° giorno, mercoledì 2 ottobre Yerevan – Monte Aragats – Degher
– Byurakan – Talin – Dashtadem – Gyumri
Colazione. Partenza verso la regione di Aragatsotn, che si trova
ai piedi del monte Aragats, la vetta più alta della repubblica
armena (4095 m). Sosta lungo la strada per vedere il canyon del
fiume Kasakh, una profonda gola stratificata.
Si prosegue per la fortezza di Amberd (2300 m), costruita sul
pendio del monte Aragats. Si tratta di un sito di frequentazione
già preistorica più volte ricostruito in grandi blocchi di basalto.
La fortezza aveva in origine una funzione di difesa: la popolazione
dei villaggi vicini trovava qui rifugio dagli attacchi dei nemici.
Partenza per Byurakan, sosta per una breve passeggiata per il
monastero di Degher. Pranzo in una casa privata a Byurakan.
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Raggiungiamo Talin. Visita del villaggio di Dashtadem dove - tra
le case moderne - sorge la fortezza medioevale di Dashtadem,
arcaico luogo di sosta per le carovane. Escursione nel territorio
della fortezza. Arrivo a Gyumri, le seconda città dell'Armenia.
Sistemazione in albergo. Cena in tipico locale. Pernottamento. 5°
giorno, giovedì 3 ottobre Gyumri – Stepanavan – Lori Berd - Odzun -
Haghpat
Partenza per la regione di Lori. Proseguimento verso Stepanavan
per visitare il famoso Dendropark con facile trekking nel parco. Il
dendropark è stato il primo giardino botanico in Armenia, fondato
nel 1931 occupa circa 35 ettari di territorio sul quale è
distribuita una innumerevole quantità di specie botaniche. Ci
spostiamo a Lori Berd (Fortezza di Lori), in quella che nel
medioevo era una delle più grandi cittadelle dell’Armenia. Si
prosegue per Odzun, pranzo in ristorante locale e visita alla
basilica cupolata del VI sec. Partenza per il villaggio e il
monastero di Haghpat (X/XIII sec.) patrimonio mondiale Unesco.
Sistemazione in albergo a Haghpat. Il villaggio si trova su un
altopiano disseminato da profonde “crepe” formate da fiumi, come il
canyon del fiume Debed. Il monastero fu fondato nel 976, per volere
della regina Khosrovanush, moglie del re Ashot III, che fece
costruire una chiesa intitolata alla Santa Croce (Sourb Nshan). La
costruzione fu completata nel 991 dai due figli, il re Smbat II e
il principe Gurgen. Il progetto fu supervisionato dall'architetto
armeno Trdat. Probabilmente la chiesa fu costruita dove in passato
sorgeva un tempio pagano. Gli scavi archeologici nel territorio
hanno portato alla luce tracce della presenza dell'uomo nell'età
del bronzo e in era paleolitica. Cena e pernottamento. 6° giorno,
venerdì 4 ottobre Haghpat – Kobayr - Dilijan – Dzukhtak Vank –
Haghartsin - Lago Sevan - Tsakhkadzor
Colazione in albergo. Siamo ancora nella regione di Lori in cui
la natura è perfettamente in armonia con i monumenti medievali e le
testimonianze architettoniche. Sosta presso Kober. Escursione per
Kobayr per la visita al monastero arricchito da affreschi, situato
nel mezzo di un bosco e circondato da panorama. (circa un’ora di
escursione, 100 m dislivello). Partenza per la regione di
Tavush.
Arrivo a Dilidjan nota zona di villeggiatura coperta da foreste
e colline verdeggianti. La cittadina si allarga sugli altopiani
terrazzati circondata dalle catene montuose del Bazum e Pambak. Un
grande valore per la storia del popolo armeno rappresentano
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anche i monumenti situati in questa zona come il monastero di
Dzukhtak Vanq costruito in mezzo al bosco. (escursione verso il
monastero 30 minuti di andata e ritorno).
Pranzo in ristorante locale e visita al centro storico. Partenza
verso il lago Sevan situato a 1900 metri di altitudine. Sevan
rappresenta sicuramente uno dei punti più belli e panoramici
dell’Armenia. Visita al monastero Sevanavank (IX secolo) sulla
penisola. La penisola, con due chiese del monastero che la dominano
offre una notevole vista panoramica. Arrivo a Tsakhkadzor e
sistemazione in hotel. Cena e pernottamento. 7° giorno, sabato 5
ottobre Tsakhkadzor – Noratus – Passo Vardenyac – Yeghagis -
Hermon
Colazione in hotel. Raggiungiamo Tsakhkadzor ossia la gola dei
fiori, famoso centro sciistico e di villeggiatura, già tenuta di
caccia dei re armeni. Visita del monastero di Kecharis (X –XII
secc.): salita con seggiovia al monte Tsaghkuniats. Partenza verso
Noratus, piccolo villaggio sulle sponde del lago, il cui cimitero è
disseminato di Khachcar, le
croci di pietra. Pranzo. Proseguimento per la regione di Vayotz
Dzor, attraversando il passo di Vardenyants a 2441m di altitudine.
Visita del caravanserraglio. Partenza per il villaggio Yeghegis;
escursione nel villaggio (2 km, 100 m dislivello) e visita alla
chiesa di Zorats e al cimitero ebraico del 13° secolo. Partenza per
Hermon, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
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8° giorno, domenica 6 ottobre Hermon - Smbataberd - Karahunje -
Sisian (oppure Goris)
Colazione. Escursione verso la splendida fortezza di Smbataberd
che si trova sulla collina tra i villaggi Yeghegis e Artabuinq.
(circa 3 ore e mezza di escursione, 7 km a/r 250 m dislivello).
Pranzo e partenza per la regione di Syunik.
Nei pressi di Sisian visita dell’antico osservatorio astronomico
composto dai menhir di diverse dimensioni messi in ordine ed unendo
in centro formando un cerchio con il dolmen in centro. Escursione
nel sito. Sistemazione in hotel a Sisian o a Goris. Cena e
pernottamento.
9° giorno, lunedì 7 ottobre Sisian (Goris) – Khndozoresk - Ponte
del Diavolo - Tatevi Anapar - Tatev – Sisian (Goris)
Colazione. Trasferimento verso l’Old Khndozoresk, un villaggio
scavato nella roccia. Escursione attraverso la gola del Khndozores,
(4 km a/r. 150 metri dislivello). Trasferimento al villaggio di
Halidzor. Pranzo e visita del monastero di Tatev. Si prende la
cabinovia “Le ali di Tatev” inaugurata nel 2010 che attraversa la
valle e permette di raggiungere il monastero di Tatev in soli 15
minuti. Il
monastero fortificato domina la gola del Vorotan da una
posizione ben protetta. È stato per secoli la sede del vescovato di
Syunik e un centro di insegnamento. Fu una delle più autorevoli
università e la sua biblioteca diventò famosa in tutto l’Oriente.
Escursione nel territorio del monastero. Cena e pernottamento in
Sisian o a Goris.
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10° giorno, martedì 8 ottobre Sisian (Goris) - Noravank - Khor
Virap - Yerevan
Colazione in hotel. Proseguimento per Noravank. Visita del
complesso monastico di Noravank situato in fondo di un canyon lungo
8 km Partenza per la regione di Ararat. Pranzo in un ristorante
locale. Visita al monastero di Khor Virap, famoso luogo di
pellegrinaggi dove si trova la cella sotterranea del Santo Gregorio
Illuminatore imprigionato dal re Tiridate per ben 13 anni e
liberatosi per convertire l’Armenia al Cristianesimo nel 301 d.C.
Dal monastero, situato in cima a un colle sulla fertile piana, si
gode una splendida vista del biblico Monte Ararat. Rientro a
Yerevan, cena e pernottamento in hotel.
11° giorno, mercoledì 9 ottobre Yerevan - Garni - Geghard -
Yerevan
Colazione in hotel. Partenza per la regione di Kotayk e per il
villaggio di Garni, antica residenza estiva dei reali armeni.
Visita al tempio pagano di Garni, ai resti della muraglia difensiva
del III secolo a.C. e delle terme decorate con mosaici.
Proseguimento per la visita al monastero semirupestre di Geghard
(IV-XIII secc.) situato in uno spettacolare canyon del fiume Azat:
Geghard, significa "il monastero della lancia", con riferimento
alla lancia che ferì Cristo durante la crocifissione, che secondo
la leggenda sarebbe stata portata in Armenia dall'apostolo Taddeo e
conservata nel monastero insieme a molte altre reliquie. Oggi è
esposta nella città di Echmiadzin. Concerto del coro “Luys” presso
il monastero. Pranzo in un locale tipico con dimostrazione della
preparazione del pane tradizionale lavash. Rientro a Yerevan. Al
termine omaggio al complesso commemorativo sulla Collina delle
Rondini dedicato al Genocidio degli armeni (Medz Yeghern - grande
crimine). Tempo libero. Visita alla manifattura dei tappeti
Megerian. La cena d’arrivederci si svolgerà nello showroom di
Megerian. Rientro in hotel per riposo e preparazione al viaggio di
rientro. 12° giorno, ottobre Yerevan – Milano/Genova
Ore 4.40 partenza volo OS642 per Vienna, con arrivo a Vienna
(ora locale) 6.30 Partenza da Vienna alle 8.40 con volo OS507 e
arrivo a Milano Malpensa alle 10.05
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8 8
Rientro a Genova con bus riservato.
PARTENZA BUS GENOVA Ħ GE - Piazza della Vittoria lato Inps, ore
12.00 Ħ Ge - Stazione Ferroviaria Principe, ore 12.10
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
euro 2.180 gruppo minimo 20 paganti
Prenotazione immediata sino ad esaurimento posti disponibili,
acconto euro 600
Iscrizione NON oltre il 15 luglio
Saldo completo entro 5 settembre 2019
Comprende • viaggio in pullman a/r Genova/Malpensa • voli aerei
a/r Malpensa/Yerevan • bus riservato e spostamenti per tutta la
durata del viaggio in Armenia • impianti di risalita ove previsti
durante le escursioni • sistemazione in camera a due letti in hotel
**** a Yerevan centro città • sistemazione in camera a due letti in
hotel ***/**** in altre località • colazioni in hotel, pranzi e
cene in hotel o ristorante come da programma, per tutto il viaggio
(pensione completa). • acqua, caffè e the ai pasti. •
accompagnatore locale parlante italiano per tutta la durata del
viaggio • illustrazioni storico - artistiche e culturali a cura di
Flavia Cellerino • tutti gli ingressi e le attività proposte nel
programma • sistema di microfonaggio • polizza assicurativa
“medico-bagaglio-annullamento” •La quota non comprende le bevande
(tipo aranciata, coca-cola) e gli alcolici, gli extra in genere, le
mance. Il pasto in autogrill del 29 settembre
I SUPPLEMENTI: sistemazione in camera singola euro 280
Organizzazione Tecnica AGENZIA VIAGGI CELEBER srl. Via Boccaccio 4,
Milano Tel. 02.45373540, [email protected]
[email protected]
Coordinate Bancarie IBAN IT89O0569601600000018882X00 Specificare
Nome e Cognome, Causale ASC ARMENIA codice fiscale e indirizzo.
mailto:[email protected]
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9 9
Condizioni di viaggio verificabili:
http://www.celeber.it/index.php/condizioni/
NOTE AGGIUNTIVE: • necessario passaporto in corso di validità e
comunque con scadenza non inferiore a tre mesi alla data della
partenza. • la moneta locale è il dram. Con un euro si hanno circa
530 dram. • In estate, ci sono 2 ore di fuso orario tra Erevan (la
Capitale armena) e Roma. Dunque, quando a Roma sono le 12, a Erevan
sono le 14. • le prese elettriche sono compatibili con quelle
dell'Europa Occidentale, perciò non avrai bisogno di un adattatore.
• le temperature sono soggette a notevole escursione termica.
Yerevan si trova a circa 960 m slm. Al mattino e alla sera può fare
relativamente freddo. Durante la giornata la temperatura può salire
notevolmente. • prevedere un piccolo zainetto per portare gli
indumenti durante le escursioni. • portare guanti, berretto e
cappello per sole. Occhiali da sole. Stick protettivo per labbra
(il clima è – generalmente - molto asciutto). • per le escursioni,
tutte poco faticose e facili si consigliano scarpe da trekking o
scarponcini. Durante la giornata, stante la presenza del bus in
appoggio e per i trasferimenti, sarà possibile cambiare le
calzature a seconda della necessità. • l’alimentazione armena è
varia e ricca di verdure, carni, formaggi. Preghiamo di segnalare
in anticipo intolleranze ed allergie. • Il codice internazionale
d'Armenia è 374, il codice di Yerevan è 10. • I turisti possono
esportare dall'Armenia souvenir, oggetti d'artigianato, brandy,
vodka, vino. Se si acquista un tappeto bisogna munirsi di fattura
del commerciante, attestante che il tappeto non sia antico,
altrimenti bisogna munirsi di un permesso speciale e versare la
tassa governativa applicata “per l’esportazione di valori
artistici”. • Non sono richieste vaccinazioni. E' consigliabile
portare con sé i medicinali personali e un piccolo pronto soccorso
(antipiretici, antistaminici e farmaci contro la dissenteria).
Meglio bere acqua imbottigliata. • per uso cellulare o smartphone
meglio informarsi presso la propria compagnia su condizioni e
costi
http://www.celeber.it/index.php/condizioni/
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Una antica fiaba armena: C’era una volta un re. Che un giorno
ricevette la visita di un messaggero di un paese lontano. Questi,
appena giunto, tracciò un cerchio per terra intorno al trono. Il re
mandò a chiamare i ministri e i saggi del regno perché gli
spiegassero il significato di quel segno, ma nessuno seppe
rispondere. Allora ordinò: “Portatemi una persona capace di capire
questo disegno, o farò tagliare la testa a tutti!” Gli uomini del
re cercarono, cercarono per tutto il paese, finché capitarono in
una casa. Sembrava deserta, ma in una culla, che dondolava da sola,
videro un bambino addormentato. Anche nella camera accanto
dondolava dolcemente una culla …… Sentite, anche voi, questa ninna
nanna? È un antico canto armeno …. Gli uomini del re, dopo le
stanze delle culle salirono sul tetto dove il grano lavato era
stato messo ad asciugare, e un piccolo bastone vi si muoveva sopra,
impedendo agli uccelli di beccare i chicchi. Insospettiti scesero
al piano di sotto e trovarono un uomo seduto al telaio. Un filo era
legato alla matassa e un altro alla spola, cosicché, quando la
tirava, i fili andavano e venivano dalle culle e dal bastoncello,
facendoli muovere. Era un famoso tessitore, saggio nel lavoro. Gli
uomini del re pensarono che nessun altro meglio di lui avrebbe
potuto comprendere il disegno del messagger E gli dissero: “Alzati,
Fratello tessitore, dobbiamo andare dal re. Un uomo ha disegnato un
cerchio intorno al trono, e nessuno riesce a capirne il motivo. Se
ci riuscirai, avrai una grossa ricompensa.” Il tessitore rifletté
un po’, e prima di avviarsi verso il palazzo reale prese una
gallina e due ciàn … i ciàn2 strani oggetti … c’erano una volta… e,
in qualche modo, in qualche forma, ci sono ancora adesso… E
arriviamo insieme al tessitore al palazzo del re. Il messaggero era
ancora lì, seduto in silenzio. Il tessitore prese i due ciàn e
glieli gettò davanti; l’altro trasse di tasca un pugno di grano e
lo gettò per terra. Il tessitore allora lasciò libera la gallina
che in un baleno beccò tutti i chicchi. Appena vide ciò, il
messaggero si rimise le babbucce e zitto e cheto se ne andò. Tutto
si è sciolto nel silenzio… Il re chiese al nostro tessitore cosa
fosse successo. Il saggio uomo spiegò: “Il messaggero ha disegnato
un cerchio intorno al trono per dire che il loro re sarebbe venuto
e sottomettere il nostro. E io gli ho lanciato i ciàn per fargli
capire che la loro potenza è niente in confronto alla nostra. Lui
ha gettato il grano, a sottintendere che innumerevoli sono le loro
truppe; e io ho liberato la gallina che ha beccato i chicchi, per
dirgli che uno dei nostri uomini ne uccide cento dei loro”. Il re
rese grandi onori al tessitore, e avrebbe voluto farlo ministro di
corte, ma lui rifiutò: “Sono fiero d’essere tessitore!” – esclamò
–“L’unico mio desiderio, lunga vita al re, è che il calzolaio e il
tessitore siano considerati alla stregua degli altri uomini, e
che
2 Piccoli dadi fatti di osso di pecora
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il re sappia come tra i suoi sudditi può talvolta trovare
persone migliori dei suoi visir o dei suoi ministri.”
Bibliografia: Alberto Elli, Armenia. Arte, storia e itinerari
della più antica nazione cristiana, Edizione Terra Santa, (€ 28,00)
Maria Immacolata Macioti, Genocidi e stermini di massa. Il
novecento a confronto, Guida Editore, (€ 20,00) Antonia Arslan, La
bellezza sia con te, Rizzoli (€ 17,00)
A cura di Aldo Ferrari e Carlo Frappi, “Armenia, Caucaso e Asia
Centrale Ricerche
2018″, Edizioni Cà Foscari di Venezia Siobhan Nash Marshall, “I
Peccati dei Padri. Negazionismo turco e genocidio armeno”, Ed.
Guerini, (€ 24,00)
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12 12
Bruno Scapini, Operazione Akhtamar, Ed. Albatros, (€ 15,90) A
cura di K. J. Boloyan, Il genocidio armeno 1915. Nel pensiero degli
intellettuali arabi siriani, Ed. Radice Future (€ 14,00) Letizia
Leonardi, Kevork Orfalian Il chicco acre della melagrana, Edizioni
Divina follia (€ 19,50) Pierpaolo Faggi, L’albicocco, la vite, il
melograno. A piedi attraverso l’Armenia, Guerini (€ 14,00) AA.VV.,
L’enigma dell’alfabeto armeno tra visione e realtà, Aracne
editrice, (€ 12,00) Autori Vari, Benedici questa croce di spighe…,
Antologia di scrittori armeni vittime del Genocidio, Ares Editore,
(€ 18,00) Gregorio Zovighian. Storia del Karabagh. Dall’antichità
fino all’indipendenza, Nuova Prhomos (€ 40,00) Arslan Antonia,
Berti Francesco, De Stefani Paolo (a cura di) Il Paese perduto. A
cent’anni dal genocidio armeno, Guerini e Associati Editore (€
32,00) Pietro Kuciukian, I disobbedienti. Viaggio tra i giusti
ottomani del genocidio armeno, Guerini e Associati Editore (€
19,50) Antonia Arslan, «Lettera a una ragazza in Turchia», Rizzoli,
(€ 15,00) Aldo Ferrari, Armenia. Una cristianità di frontiera, Il
Cerchio (€ 18,00) Aline Ohanesian, Raccontami dei fiori di gelso,
Garzanti Editore (€ 14,35) Valentina Vartui Karakhanian/Omar
Viganò, La Santa Sede e lo sterminio degli armeni nell’Impero
Ottomano, Guerini e Associati (€ 25,50) Henry Barby, Nella terra
del terrore, LB Edizioni (€ 15,00) Diego Romeo, La Melodia salvò il
popolo, David E Matthaus Editore (€ 14,90) Autori Vari, A cent’anni
dal genocidio armeno, Skira Editore (€ 17,00) Aldo Ferrari, Quando
il Caucaso incontrò la Russia, Edizioni Guerini e Associati (€
16,00). Letizia Leonardi (Traduzione a cura), Mayrig di Henri
Verneuil, Edizioni Divinafollia Arthur Alexanian, Il bambino e i
venti d’Armenia, Ibiskos Ulivieri, (€10,20) Del Valle Alexandre,
Perché la Turchia non può entrare in Europa, Edizioni Guerini e
Associati (€ 22,50). Guido Airoldi, Vendetta Armena, Aletti Editore
(€ 14,00) William Saroyan, Il mio nome è Aram, Delmiglio editore (€
15,00) Cemal Hasan, “1915: Genocidio Armeno” Ed. Guerini e
Associati (€24,50) Aylisli Akram, “Sogni di pietra“ Ed. Guerini e
Associati (€ 12,50) Marco Cesario, Sansur: censura, giornalismo in
Turchia, biancaevolta edizioni (€16,00) Sona Haroutyunian, Il tema
del Genocidio Armeno nella letteratura Italiana, Yerevan State
University Press, Aldo Ferrari e Erica Ianiro (a cura di) Dal
Paleolitico al Genocidio Armeno. Ricerche su Caucaso e Asia
Centrale, Edizioni Ca’ Foscari, Venezia Pinar Selek, La maschera
della verità, Fandango Editore (pagg. 96, €13,50) Alessandro Litta
Modignani (a cura di) Haigaz chiamava: Mikael…Mikael… Armenia 1915
Una testimonianza, Libri liberi (€ 16,00) Martina Corgnati, Ugo
Volli (a cura di), Il genocidio infinito, Guerini e Ass. (pagg.
206, € 18,50)