ARISTOTELE
1. Vita ed opere Nasce a Stagira nel 384/383 a. C. Nel 367/367
va ad Atene per entrare nellAccademia di Platone ( ci resta per
quasi 20 anni, fino alla morte di Platone) Si sposta, conosce
Teofrasto ( primo scolaro e successore); ne 342 viene chiamato da
Filippo presso la corte macedone come educatore di suo figlio
Alessandro; Dopo la vittoria di Filippo a Cheronea ritorna ad Atene
-> fonda la sua scuola ( Liceo, vicina al tempio di Apollo
Licio, o Peripato = passeggiata, tiene spesso lezione passeggiando
in giardino) Liceo =/ Accademia -> non prevede la vita in comune
+ non ha carattere politico ( centro di studi e di ricerca) Alla
morte di Alessandro, Aristotele accusato di empiet dal partito
antimacedone, si ritira a Calcide per non essere condannato a morte
( affida a Teofrasto la direzione della scuola); muore nel
322Opere:1. Scritti essoterici (exo = fuori) Destinati alla libera
circolazione fuori dalla scuola ( pubblicazione intesa come lettura
pubblica) Testi molto curati dal punto di vista stilistico
(Cicerone loda) + spesso forma dialogica; alcune anche profonde dal
punto di vista filosofico ma non come quelle esoteriche ( che
infatti poi vengono apprezzati e rimangono) Non sono giunte fino a
noi; Protrettico ( esortazione alla filosofia) Della Filosofia (
trattato di discussione sui principi metafisici, critica a Platone)
Eudemo ( scritto consolatorio // Fedone platonico, immortalit
dellanima) 2. Scritti esoterici ( o acroamatici) Appunti redatti da
Aristotele per le sue lezioni, destinate a restare interne alla
scuola e a riflettere avanzamento delle ricerche condotte da
Aristotele Si parlato di semi-pubblicazione -> circolavano come
testo scritto ( anche se in una cerchia ristretta) ma non erano
considerati finiti, Aristotele li riprendeva e li modificava anche
in base alle osservazioni dei suoi collaboratori Pubblicati per la
prima volta da Andronico di Rodi nel I sec. a.C ( prima Aristotele
conosciuto per le opere essoteriche) ; idea che prima di Andronico
non si conoscessero per niente, in realt non vero, ci sono
citazioni sporadiche. Probabilmente solamente poco letti e
conosciuti per difficolt Come procede Andronico? Quando cura
ledizione, ha davanti un corpus di testi sparsi, non tutti
autentici ( infatti a noi arrivano buchi, secondo libro della
Poetica + parti ritenute non autentiche) -> raccoglie le lezioni
per affinit tematica e li unisce dando loro dei titoli almeno
parzialmente nuovi ( operazione non precisa visto che non
corrisponde al progetto dellautore) lettura di Aristotele
difficile, tentativo di capire tutte le connessioni logiche che
mancano ( operazione della critica moderna) -> magari non
procedimento giusto, si deve capire il nocciolo di quello che
Aristotele vuole dire Divisi in 5 gruppi:
1. Logica (+ linguistica + dialettica): Categorie De
interpretazione Analitici primi Analitici secondi Topici
Confutazioni sofistiche 2. Filosofia della natura (=fisica) Fisica
De Caelo De generatione et corruptione Meteorologica De anima Parva
naturalia De partibus animalium De incessu animalium De generatione
animalium De motu animalium 3. Metafisica ( 14 libri, studia la
filosofia prima in tutte le sue possibili accezioni, cio la
metafisica; cose che vengono dopo quelle fisiche nel senso di in
ordine delle opere e come gerarchia di oggetti di ricerca, questi
sono pi elevati)4. Filosofia pratica ( morale e politica) Etica
Nicomachea Etica Eudemia Politica Costituzione degli Ateniesi 5.
Scienze poietiche ( o produttive) Poetica Retorica
Qualcuno ha pensato di // differenza in Aristotele fra scritti
essoterici e scritti esoterici a Platone, dottrine orali e dialoghi
pubblici -> semi-pubblicazione delle dottrine acroamatiche
potrebbe essere stata fatta per consentire aggiunte, revisioni,
correzioni (// dottrine orali per Platone, continua
aggiornabilit).Ma =/ -> Platone pensava che filosofia fosse
atteggiamento interiore pi che dottrina articolata ( non si pu
ritenere che un testo contenga una teoria vera ed assoluta per
tutti, perch verit si produce maieuticamente dentro lanima di
ciascuno). Invece Aristotele mosso da esigenza di trattare (/
risolvere) tutti i problemi che egli trovava davanti ( ma comunque
utopistico, teoria non pu rendere conto di tutti i particolari) Il
fatto che a noi arrivano solo le opere acroamatiche -> =
problema, non ci arrivano opere pensate per la pubblicazione,
quindi ci che lautore vuole comunicare al pubblico per leggere ( ci
che sembra oscuro a noi era assolutamente chiaro per gli leggeva
Aristotele). Evoluzione nella filosofia di Aristotele: Forte
tentazione di far coincidere fase platonica della sua evoluzione
con gli scritti essoterici: Idea di Jaeger (1923); divide vita e
opere di Aristotele in 3 parti ( anni di apprendimento
nellAccademia, anni di viaggio, anni di insegnamento nel Liceo):
durante gli anni allAccademia = platonico, poi avrebbe preso le
distanze dal maestro ( anche allinterno delle opere acroamatiche
Jaeger divide tra parti platoniche e parti mature) Con il tempo
-> perdita dellipotesi di Jaeger: 1- Chi legge la filosofia di
Aristotele come non in evoluzione ( edificio monolitico)2- Chi
pensa esattamente il contrario di Jaeger Nostra ipotesi evitare
estremismi della critica: sicuramente nelle opere essoteriche molto
vicino a Platone ( Eudemo, rapporti fra anima e corpo // Platone);
questo per non vuol dire che Aristotele fosse un platonico
convinto, anche perch nellAccademia cerano molti accademici che
sostenevano liberamente opinioni diverse da quella del maestro)
2. I principi generali della realt Aristotele entra
nellAccademia a 16 anni; Platone in quegli anni sta scrivendo ->
dialoghi dialettici non probabile che abbia da subito criticato la
dottrina delle idee di Platone ( troppo giovane, probabilmente lo
ha fatto durante la maturit, quando aveva in parte abbozzato le sue
posizioni personali) = dottrina delle categorie ( cio predicati)
prima proposta teoretica impegnativa elaborata da Aristotele
nellAccademia Nei dialoghi dialettici, Platone -> analizza le
idee nel loro rapporto reciproco; ancora aperta la battaglia contro
i sofisti; probabilmente primo incarico affidato al giovane
Aristotele quello di rispondere agli attacchi di Isocrate (
mostrava di ritenere lAccademia una scuola di sofisti) Aristotele
deve fargli capire che gli accademici vogliono costruire
ragionamenti corretti e scientificamente validi DOTTRINA DELLE IDEE
: Elaborata da Aristotele non solo per dimostrare questo ( vedi
sopra) -> perch investe in generale la natura della realt
Studiando i rapporti di predicazione, Aristotele si accorge che
esistono fra di essi anche differenze qualitative ( non solo
quantitative, come diceva Platone): ad esempio differenza che
esiste fra:
rapporti di predicazione debole - cosa viene predicata in
unaltra, senza che la prima sia inclusa nella seconda - luomo (
questuomo) bianco ( rapporto accidentale, ci sono indifferentemente
uomini che sono bianchi e uomini che non lo sono; bianco non un
genere della specie uomo) rapporti di predicazione forte - prima
cosa inclusa nella seconda (del tipo genere-specie)- il cane un
animale ( specie totalmente inclusa nel genere); necessario che
tutti i cani, sempre e comunque, siano animali = predicazione
essenziale - termini genere specie sono relativi ci che genere in
rapporto ad una specie ad esso inclusa, sar specie a sua volta in
rapporto al genere che lo include = STRUTTURA VERTICALE dal basso
allalto, > generalit Fino a quale livello di generalit possibile
spingersi in questa scala? Esiste un genere sommo che include tutti
gli altri? Per Platone ( Sofista) s ( = essere, al quale tutte le
idee sottostanti partecipano) Per Aristotele NO, non esiste un
unico principio ( perch c progressiva universalizzazione ma non si
arriva mai ad una colonna unica) MA in cima alle colonne ci sono
PREDICABILI MASSIMI non unificabili ulteriormente fra loro =
CATEGORIE
CATEGORIE: = predicabili; Aristotele ci da un elenco di
categorie: sostanza, qualit, quantit, relazione, luogo, tempo,
stare, avere, agire, subire Hanno significato in due ambiti:1)
Linguistico/logico: sono i predicati che, allinterno del discorso,
rispondono ad una certa domanda; es: sostanza risponde alla domanda
Che cosa?; qualit risponde alla domanda Quale?2) Ontologico:
nominano delle differenze oggettive che esistono nella realt;es:
sostanza la cosa di cui si parla mentre le altre categorie sono i
suoi attributi rapporto genere-specie ( origina la predicazione
forte) pu esserci anche allinterno di categorie =/ dalla
sostanzapredicazione forte rapporto si sviluppa verticalmente
allinterno della stessa categoria ( il cane un animale) =
Aristotele lo chiama dirsi di un soggetto -> quando una cosa pu
essere detta al posto di unaltra perch ne condivide la definizione;
di un uomo si pu dire che animale perch la definizione di animale
si adatta anche alluomo (=/ uomo bianco, definizione del bianco non
si trasmette al termine uomo) predicazione debole rapporto si
sviluppa orizzontalmente coinvolgendo categorie diverse ( il cane
nero) = Aristotele lo chiama essere in un soggetto ; predicazione
che pur essendo propria solo di quel genere di soggetti, non ne
costituisce un genere n fa parte della sua essenza ESSERE E GENERE
Non esiste un genere sommo che raccoglie tutte le categorie lessere
non un genere. ( vivente genere di tutte le cose vive, ma essere
non genere di tutte le cose che sono). Dati: Un genere ( animale)+
Una specie ( inclusa nel genere) (uomo) La differenza fra questa
specie e unaltra ( razionalit ) NON una specie del genere di
partenza= il genere non si predica delle sue differenze mentre
lessere si predica delle sue differenze. (se lessere fosse un
genere, anche le differenze sarebbero incluse in esso come sue
specie [ tutte le cose SONO] e quindi ci sarebbe la confusione pi
completa) -> si annullerebbero le differenze, tutte le cose
sarebbero specie dellessere, e dire che una cosa specie dellessere
come non dirne nulla Questa spiegazione tecnica ma evidenza un
principio cruciale per la filosofia di Aristotele: Il GENERE,
nominando la qualit di un certo gruppo di cose, istituisce un
taglio nella realt, che differenzia questo gruppo di cose dalle
altre LESSERE, non funziona cos dire di una cosa che esiste non
effettua nessun taglio sulla realt e non da informazioni circa
quelloggetto. Ma se lessere non un genere, come possibile che il
predicato essere venga attribuito a pi cose? Essere si predica in
molti modi, ciascuno con significato diverso. Le cose che sono
dette essere sono dette tali in modo diverso ( la parola essere
equivoca quindi ha di per s molteplici significati); in greco
antico il verbo essere usato sia in senso esistenziale ( una cosa
perch esiste) sia in senso veritativo (una certa proposizione
vera). Le differenze pi generali fra i modi in cui si dice lessere
sono 4:1) Lessere per s corrisponde alla scansione delle categorie
(quindi essere si dice in molti modi, sia per queste 4 distinzioni
di essere, sia allinterno dellessere per s, cio secondo tutte le
categorie)Ma se lessere bianco ( qualit) caratteristica accidentale
di un uomo (categoria della sostanza) perch Aristotele scarta
dallindagine lessere per accidente [ vedi sotto] ma include le
categorie nell essere per s? E vero che lessere bianco
caratteristica accidentale per luomo, ma il fatto che nella realt
ci siano Qualit essenziali Qualit accidentali Non un evento
accidentale, ma appartiene alla realt di per s IRRIDUCIBILITA DELLE
CATEGORIE (= uno dei cardini del pensiero di Aristotele, e uno dei
punti =/ da Platone, in cui vige principio della riconduzione di
ogni molteplice ad un principio primo secondo Aristotele questo
processo sbagliato, perch muove dallidea che lessere sia uno e che
tutta la molteplicit debba essere ricondotta a questo principio
primo) in realt l ESSERE E PER NATURA MOLTEPLICE (= principio
incontestabile)2) Lessere per accidente ( indica eventi sporadici e
casuali) -> per questo escluso subito da Aristotele nella
ricerca 3) Lessere come vero e falso 4) Lessere come potenza e
atto
Aristotele e la dottrina platonica delle idee Rapporto fra
dottrina delle categorie e dottrina delle idee di Platone: Sostanza
ha una priorit netta sulle altre categorie, sia dal punto di
vista:1) Linguistico: solo la sostanza pu occupare il posto del
soggetto; 2) Ontologico: la sostanza nomina lessenza stessa della
realt ( mentre le altre categorie nominano caratteristiche
accidentali e variabili delle cose) se dico questo un cane, nomino
pezzo di realt dotato di caratteristiche fisse e inalterabili, se
dico questo cane nero mi concentro su un evento transitorio
Aristotele privilegia il criterio linguistico su quello ontologico;
divisione allinterno della sostanza: Soggetto ( solo la sostanza pu
essere soggetto) Predicato ( molte volte pu essere anche predicato)
Ci sono sostanze che possono essere solo soggetto e mai predicato =
sostanze individuali ( sostanze prime)es: Socrate. Accettano su di
s predicati e attributi di vario genere ma non possono mai essere
dei predicati nei giudizi. Sostanze pi generali, che possono
fungere anche da predicato = sostanze generali ( sostanze seconde);
es: uomo o animale. ASIMMETRIA ONTOLOGICA: categorie (=/ sostanza)
: dipendono dalla sostanza ( dipendono da altro)categorie +
sostanze seconde: dipendono dalle sostanze prime parte eminente
della realt ( prima in senso ontologico e linguistico) = sostanza
individuale CONCLUSIONE INCOMPATIBILE CON LA DOTTRINA PLATONICA
DELLE IDEE:Confronto con Platone -> dipende dalla diversa
concezione della filosofia:
Platone vera realt costituita da termini generali ( bellezza in
s, giustizia in s), cose individuali sono copie imperfette che
partecipano di essi Aristotele vuole dimostrare che Platone ha
rovesciato la realt determina come essere ci che piuttosto un su
attributo ( le idee) e ponendo ci che primario come dipendente da
altro per Aristotele: ( libro I della Metafisica) -> filosofia
=curiosit, sete di conoscenza, spirito teoretico.Conoscere una cosa
= conoscere le sue cause --> i princpi che la governano la
scienza pi alta sar la sopha ( filosofia prima, indaga cause e
principi primi della realt, raccoglie tutti i principi che hanno la
caratteristica di essere primi) Metafisica, libro I Aristotele
critica e discute opinioni dei suoi predecessori; Platone criticato
per le idee critiche ruotano attorno al nucleo dell attributo della
separazioneDaccordo con Platone nel ritenere -> che forme e
universali abbiano esistenza reale ma =/ Platone -> non li vuole
pensare come enti a s, separati dagli oggetti a cui si riferiscono
Platone ha considerato attributi delle cose come entit separate (
cio sostanze) -> in modo tale da dire che la bellezza = una
specie di cosa bella , immateriale e soprasensibilePer Aristotele
invece -> bellezza un semplice attributo, privo di esistenza
indipendente, che caratterizza le cose che hanno la caratteristica
di essere belle.Se poi lidea = essenza delle cose ( Platone), non
pu essere fuori dalle cose stesse! ( Aristotele) essenza sempre
essenza delle cose, non pu essere separata dal suo soggetto
Critica alle idee di Platone anche alla base del ARGOMENTO DEL
TERZO UOMO ( ma perch Aristotele usa un argomento che Platone
stesso aveva utilizzato per togliere fondamento alla concezione
SOSTANZIALE DELLE IDEE, alla base dellidea aristotelica stessa?) :
Difficile non ammettere che Platone abbia effettivamente separato
le idee e costruito un universo a pi livelli ( non un
fraintendimento di Aristotele) + Aristotele un filosofo, interpreta
le filosofie precedenti con concezioni filosofiche sue proprie
Aristotele afferma di non conoscere altro modo per interpretare la
SEPARATEZZA DELLE IDEE ( Platone) se non intendere IDEE platoniche
= SOSTANZE
Altre critiche mosse a Platone= Raddoppiamento della realt non
un buon metodo per spiegarla, le cose si duplicano quindi si
complicano Le idee sono finte quindi non possono essere la causa
Separatezza delle idee crea contraddizioni allinterno della
dottrina platonica stessa:1) Scarsa coerenza tra dottrina delle
idee e dottrina dei principi ( insegnamento orale di Platone)
allora ci sar anche unidea dei principi, cos che i principi non
saranno i principi appunto ( uno e diade) ma = IDEA DI NUMERO
Dottrina dei principi stessa, non sta in piedi parte dal
presupposto secondo cui: essere uno, molteplice deve essere
spiegato. Ma se essere = uno, passaggio uno-molti si spiega solo
introducendo CAUSA NEGATIVA ( indebolisce e sottrae qualcosa alla
realt originaria) = introdurre il NON-ESSERE come PRINCIPIO
ASSURDITA PER ARISTOTELE I principi secondo AristoteleVuole trovare
i PRINCIPI alla base della realt ( significato di principio molto
vario, comprende sia ente specifico, funzione generale, asserto
logico..)Ma capisce che: ricerca dei principi dipende da ANALISI
DELLA REALTA condotta non da ci che primo per natura, secondo a
come la realt dovrebbe essere ( = i principi) ma partendo da CIO
CHE PRIMO PER NOI, cio ci che pi VICINO ed EVIDENTE : metodo tipico
di Aristotele, prendere le mosse da ci che si presenta
allesperienza MUTAMENTO = cosa pi evidente per noi, lesperienza ci
dimostra sempre che la realt mutevole. Si interroga sul mutamento
nella Fisica ( libro I) Avviene tramite un PASSAGGIO da un
contrario ad un altro ( es: Socrate musico, passaggio da Socrate
non-musico a Socrate musico sicuramente avvenuto) Elementi in
gioco, contrari: 1) Musico (= forma)2) Non-musico (= privazione)3)
Socrate (=sostrato) -> presente in ogni mutamento Il sostrato (
soggetto) passa da stato iniziale ( privo di una forma =
privazione) ad uno stato finale ( possesso della forma = forma) Ma
sostrato pu assumere forma solo se -> nello stato di privazione
possiede gi una certa disponibilit ad assumere quella forma
[Socrate non musico =/ asino non musico; Socrate lo pu diventare,
lasino no] Stato di privazione determinata = essere in potenza
Quando Socrate diventa musico ( acquisizione della forma) = essere
in atto Ecco spiegata la forma dellessere in potenza atto. Tramite
questa differenza risoluzione del problema del non-essere ( partito
da Parmenide e rimasto ancora in Platone) Parmenide: interpreta il
divenire come passaggio da essere -> non-essere, esclude realt
mutevole da ci che realmente Platone: crea mondo delle idee ( luogo
delle cose eternamente identiche a s stesse) esigenza parmenidea di
negare la qualifica di essere pieno alla realt mutevole Aristotele:
mediante passaggio potenza-atto divenire avviene fra essere ed
essere ( essere in potenza ed essere in atto), caratteristiche
della realt mutevole non contraddicono Parmenide e il suo
non-essere
1 causa del mutamento = FORMA ATTO ( = una cosa X in atto quando
ha acquisito la forma x) 2 causa del mutamento = MATERIA POTENZA
Materia = se una delle cause del mutamento, vuol dire che la
considera in senso > di quello moderno, comprende anche tutto ci
che condizione di un certo evento; sostrato non come la cosa che
attualmente , ma soggetto che ha gi una certa privazione e che pu
avere, in potenza, la forma corrispondente:es: statua di marmo
blocco di marmo ( privo della forma che lo scultore gli vuole
imprimere ) = MATERIA ma blocco di marmo grezzo non pura materia
priva di forma -> piuttosto in una forma diversa da quella che
avr come statua insieme di forma + materia nozione di materia
sempre relativa, una cosa pu essere considerata materia sempre e
solo in relazione ad un certo mutamento NON ESISTE LA MATERIA PURA
( di per s) esiste sempre un composto di materia + forma = SINOLO (
lente individuale, definito come sostanza prima) 3 causa del
mutamento = CAUSA EFFICIENTE priorit; a noi sembra causa in senso
pi forte. Non principio puramente funzionale ( forma e materia) ma
una sostanza (causa in senso eminente di un uomo sono altri due
uomini, i suoi genitori) 4 causa del mutamento = CAUSA FINALE per
spiegarla attua // fra ARTE ( procedimento tecnico-artigianale) e
REALTA ARTE c finalismo ( = si agisce in vista di un fine) ARTE
IMITA LA REALTA = anche nella REALTA deve esserci finalismo. Ma
finalismo diverso:Arte fine pu essere ESTERNO al prodotto che si
genera ( farmaco generato in vista della salute)Realt fine coincide
con la forma stessa della cosa che si genera ( NO finalismo
transitivo che ha per obiettivo uomo/Dio); es: maiali generati non
per offrire salami e prosciutti alluomo, ma per realizzare la forma
tipica della specie nella materia
1-2-3-4 = principi relativi alla sostanza individuale
Aristotele non li associa direttamente alla FILOSOFIA PRIMA ,
alla quale probabilmente attribuisce carattere > generale ( non
avente al centro il moto, pertinente invece alla fisica) ma egli
stesso spesso contraddittorio, a volte dice che loggetto della
filosofia prima proprio la fisica In altri luoghi ( +
significativi): filosofia prima duplice accezione:1) Scienza che
studia -> lessere in generale2) Scienza che studia ->
particolare sostanza che prima in ordine gerarchico ( priva di
potenzialit e materia)La scienza dellessere in generale Aristotele
afferma che esiste una scienza dellessere in quanto tale->
studia le propriet che appartengono allessere in quanto tale Si
rivela come diversa accezione della scienza delle cause e dei
principi primi -> principi primi sono cause di tutta la realt,
quindi devono riferirsi alla nozione pi generale di tutte, =
ESSEREMa come, nella dottrina delle categorie emerge che non esiste
un oggetto qualificabile come essere, ma che anzi non nemmeno un
genere essere si dice in molti modi -> com possibile che esista
una scienza dellessere in quanto essere? Soluzione secondo
Aristotele:i vari significati di essere sono irriducibilmente
diversi, ma hanno una parentela:es: concetto di sano, si pu
riferire a tantissime cose ( al moto, ad una medicina, al colore
del volto) , usando laggettivo in modo diverso, ma sempre
riferimento alla stessa cosa (=salute) fra tutti questi soggetti c
RAPPORTO ANALOGICO riferito ad un soggetto privilegiato al quale
tutti i significati si riferiscono // vari significati dellessere e
sostanza = sostanza il significato focale al quale tutti gli altri
si riferiscono se sostanza = significato focale dellessere, allora
scienza dellessere in quanto tale deve riguardare la sostanza
(-> ricerca collegata a quella che vuole stabilire la natura
dellessere in senso primario ed essenziale, alla fine la sostanza,
che infatti spesso viene tradotta con essere)ma esistono altri
significati di essere accanto al significato di essere in senso
primario ed essenziale. Ad esempio -> senso di essere pi
generale e largo = quello che attribuisce allessere tutto quello
che esiste, studio di tutte le propriet che appartengono alle cose
per il semplice fatto che esistono lessere in questo senso non un
genere ( predicare lesistenza di una cosa non ci da informazioni
utili sulla cosa stessa), ma ci sono ATTRIBUTI che appartengono a
tutte le cose per il solo fatto che esistono (// attributi
posseduti dagli uomini per il fatto di appartenere al genere
animali) ATTRIBUTI GENERALI DELLESSERE (= trascendentali nel
Medioevo) : uno, molteplice, identico, diverso, contrario.. +
categorie ( avere delle qualit appartiene per s ad ognuna delle
cose che sono)problema della SOSTANZA trattato da Aristotele nella
Metafisica: Cos la sostanza in senso primario? Deve soddisfare dei
requisiti Deve essere separabile (=/dalle idee di Platone,
altrimenti non lo avrebbe criticato, intende la caratteristica di
non essere in altro nel modo chiarito nelle Categorie) Deve essere
una cosa determinata sostanza in un certo senso sono Materia ->
non soddisfa canone della determinatezza Forma -> nel senso di
essenza; lei la sostanza in senso primo; perch ha la determinatezza
e non soggetta a generazione e corruzione (nascono e muoiono gli
uomini, non lessenza delluomo) Sinolo -> sostanza soprattutto a
causa della sua forma Privilegiare la forma = adesione a Platone?
-> per Aristotele la realt vera la cosa individuale, ma si d
vera conoscenza soltanto delluniversale, e vera causa delle cose
lessenza?
Cose non sono semplici Afferma che luniversale non sostanza
(Metafisica), la forma ha caratteri individuali. Es: la forma di
Socrate lanima, ma anima di Socrate diversa da anima di Callia o di
Platone. Ma se forma individuale, come fai a dargli una
definizione? Necessario che -> forma = DUPLICE:1) Forma
individuale (anima di Socrate) = sostanza in senso proprio, di cui
non si d definizione2) Forma intesa come genere (anima in generale,
identica in tutti) = non sostanza in senso proprio e pu essere
definita parte che permette la conoscenza dellindividuo, anche se
solo nei suoi caratteri universali Non scandaloso il fatto che non
si ha conoscenza dellindividuo in quanto individuo -> in tutto
il pensiero greco conoscere modo razionale di raccogliere
nelluniversale lunit del molteplice, scoprire e studiare caratteri
generali
Il motore immobileUltima accezione di filosofia prima in
Aristotele = studio della sostanza soprasensibilePer Aristotele
filosofia prima = fisica; ma se c bisogno di una sostanza immobile
( no movimento), allora -> fisica = filosofia seconda e
filosofia prima= quella che studia questa sostanza immobile Nella
Fisica emerge necessit di porre esistenza di una sostanza immobile,
come esito della ricerca della causa motrice ultima della realt.
Ogni cosa che si muove mossa da altro -> sequenza non pu essere
circolare n procedere allinfinito ( si avrebbe catena causale,
incausata) ci deve essere una causa ( o motore) primo: Deve essere
in atto ogni mutamento passaggio dalla potenza allatto, ma latto
anteriore anche solo cronologicamente rispetto alla potenza ( se x
in potenza y, qualcosa del genere di y esiste gi); passaggio da
potenza in atto lecito solo se -> si possiede gi in atto la
forma che si vuole introdurre nella materia Deve essere sempre in
atto ogni mutamento eterno ( non ha avuto inizio e non avr mai
fine) I corpi celesti -> sono sempre in atto ( perch realizzano
sempre la loro potenzialit); hanno quindi potenza e materia e sono
mosse. Se bastassero per spiegare il mutamento, allora basterebbe
la fisica ( = non ci sarebbe bisogno di sconfinare nella
metafisica) La causa prima del mutamento non pu essere in qualche
modo in potenza, perch questa potenza potrebbe un giorno smettere
di realizzarsi quindi questa causa non pu spiegare il mutamento:
Causa (= DIO) deve essere:1) Solo in atto (= atto puro); se in
atto= deve svolgere unattivit, ma compatibile con il fatto che
->2) Sostanza immateriale = quindi pensiero ( = questo genere di
attivit); che cosa pensa? Non pu pensare a realt a lui inferiori,
quindi pensa a s stesso (= pensiero di pensiero)3) Priva di moto e
di potenza una causa motrice, quindi -> deve MUOVERE senza avere
movimento e materia muove come oggetto di amore quindi come una
causa finale? No! Aristotele dice che causa efficiente! = questione
complessaNella filosofia prima di Aristotele, compresenza di:1)
Scienza dellessere in quanto essere ( = ontologia); ontologia non
esisterebbe se la filosofia prima fosse = fisica 2) Dottrina della
sostanza immobile ( se non esistesse, la filosofia prima = fisica)
Qual rapporto fra filosofia prima come ontologia filosofia prima
come teologia? Medioevo = distingue fra ontologia e teologia
Filosofia contemporanea = metafisica come teologia superata,
metafisica come ontologia ha fortuna
Nellaccezione pi generale di filosofia prima, essa = scienza che
raccoglie tutte le cause e i principi primi, di vario genere:
logico, funzionali, oggettivi ( sia i concetti di cui parla
lontologia, che l oggetto di cui parla la teologia) vista cos
sembrerebbe esserci nella filosofi prima ( = scienza di tutti i
principi primi), una scienza che studia lessere in generale,
ACCANTO ad una scienza che studia quellessere speciale che
ontologicamente primo. In realt nella Metafisica Aristotele afferma
che : se esiste una sostanza immobile, la scienza che la studia la
scienza prima, ed generale. Quindi le due metafisiche sono connesse
con un vincolo forte: sono la stessa scienza ( teologia =
condizione di possibilit dellontologia) // asserzione secondo cui,
se non ci fosse una sostanza immobile, la filosofia prima sarebbe
la fisica (=scienza dellessere mobile), e quindi non ci sarebbe
posto per la scienza dellessere in generale ( ontologia)
3. Teoria della conoscenza, dialettica linguistica e logica I
metodi di ricercaAristotele si espone sui temi del linguaggio,
dellenunciazione, dei generi dellessere e del discorso,
dellargomentazione e della scienza in generale in un complesso di
opere che viene chiamato Organon (strumento): Ha rappresentato
stato di ricerca su questi argomenti fino allepoca moderna, nella
quale continua ad influenzare e a suscitare interesse
Scienze divise in 2 grandi gruppi ( in base alle FINALITA):
1) Scienze teoretiche ( fine = conoscenza pura) rappresentano
meglio la natura della filosofia ( = bisogno disinteressato di
sapere); non servire a niente un pregio di una scienza, piuttosto
che un difetto; a- Filosofia prima ( = scienza della sostanza in
generale)b- Fisica (= scienza che studia i generi di sostanze
mobili)c- Matematiche ( = mai trattate in modo diretto, sono
modello di concezione della scienza)2) Scienze pratiche ( fine =
azione/ produzione)a- Scienze pratiche propriamente dette ( etica,
politica)b- Scienze pratiche produttive ( tecniche artigianali)
METODO per elaborare la struttura delle scienze LOGICA: ->
per questo le discipline linguistiche/epistemologiche non rientrano
nelle scienze Logica non una conoscenza della realt ma propedeutica
alla realt ( mette a punto strumenti conoscitivi); si occupa degli
elementi per mezzo dei quali si costruiscono le argomentazioni
scientifiche + argomentazioni stesse + anche argomentazioni non
scientifiche : necessario distinguere vari modi di argomentare (
importante nelle dispute dialettiche, per sfuggire agli inganni
sofisti)
Il sillogismoSillogismo = forma base dellargomentazione;
procedimento che deduce una CONCLUSIONE NECESSARIA sulla base di un
certo numero di PREMESSE ( o proposizioni) Premessa = frase in cui
un soggetto collegato ad un predicato; non tutte le premesse
interessano per la scienza, ma solo le: Asserzioni = premesse che
asseriscono la verit / la falsit di un certo stato di cose ( = che
possono essere vere o false) [ ci sono infatti anche premesse non
assertorie, cio non possono essere vere o false, come una domanda,
una preghiera, unesortazione] Asserzioni classificabili con duplice
criterio:1) Qualit possono essere affermative o negative2) Quantit
possono essere universali o particolari Combinando i quali si
originano 4 tipi diversi di premesse:1) UA (= universale
affermativa) -> tutti gli uomini sono mortali2) UN (= universale
negativa) -> nessun uomo mortale3) PA (= particolare
affermativa) -> qualche uomo mortale4) PN (= particolare
negativa) -> qualche uomo non mortale
Relazioni che esistono fra loro: UA e PN = contraddizione UN e
PA= contraddizione Due proposizioni sono CONTRADDITTORIE = se una
falsa, laltra necessariamente vera ( e viceversa)Nel sillogismo:Ci
sono 2 premesse: Premessa maggiore Premessa minore Che concatenate
creano Conclusione ( = terza proposizione assertoria)Nel sillogismo
ci sono inoltre 3 termini: Soggetto (della conclusione) Un
predicato (della conclusione) Termine medio (compare nelle
premesse, come soggetto o come predicato, ma poi scompare nella
conclusione); medio perch -> mezzo tramite il quale soggetto e
predicato vengono collegati per creare asserzione conclusiva
Es: tutti gli uomini sono animali tutti i greci sono uominitutti
i greci sono animali animali (= predicato)soggetto (=greci)termine
medio (=uomini)
Sillogismi distinti in 3 grandi categorie: 1) Sillogismo di
prima figura termine medio soggetto nella premessa maggiore
predicato nella premessa minore ( es. sopra)2) Sillogismo di
seconda figura termine medio predicato in entrambe le premesse3)
Sillogismo di terza figura termine medio soggetto in entrambe le
figure Validit di un sillogismo dipende da natura delle sue
premesse ( sulla base delle variabili dette sopra); non tutti i
sillogismi sono validi In base al doppio criterio dei: Quattro tipi
di asserzione Tre figure Aristotele individua 14 SILLOGISMI VALIDI
(=modi)4 -> prima figura4 -> seconda figura 6 -> terza
figuraEsiste caso in cui sillogismo valido nonostante -> una o
entrambe le premesse sono false ( inferenza corretta anche se non
asserisce la verit)Verit della conclusione -> dipende da1)
Correttezza dellinferenza 2) Verit delle premesse sillogismo
scientifico prevede premesse vere ( o prime)
La scienza Analisi delle condizioni per cui si possa parlare di
SCIENZA Una premessa oltre che vera deve essere prima = deve essere
universale ( o comunque pi universale della conclusione), deve
essere causa e deve essere necessaria Scienza infallibile (=/ doxa)
= non si accontenta di dire come stanno le cose in modo
accidentale, ma dice: come e perch stanno necessariamente Necessit
della scienza // necessit dello stato di cose che essa descrive
Condizioni valide quando il sillogismo si muove verticalmente (
nella dottrina delle categorie) lungo la linea che va dal genere-
specie- differenze specifiche Sillogismo dellesempio :
Inferenzialmente valido Oggettivamente vero ( specie uomo
appartiene al genere animale, specie greci appartiene al genere
uomo); stando cos le cose, tutto necessario = dimostrazione
scientifica Inferenza valida SSE una delle due premesse ha forma
universale Come possibile trovare le premesse VERE, utili ai
sillogismi scientifici? Usando come premessa la conclusione di un
altro sillogismoMa non basta: In cima alla catena dei sillogismi ci
sono PRINCIPI PRIMI (= non ulteriormente dedotti sillogisticamente
da altre premesse)[ in caso contrario ci sarebbe o un rimando
allinfinito, un ragionamento circolare -> entrambe ipotesi
scartate] Devono quindi essere trovati con metodi non sillogistici:
Principi primi sono:1) Assiomi principi di ordine logico utilizzati
nelle dimostrazioni; comuni a uno o pi generi ( es. principio di
non contraddizione comune a tutte le scienze; visto che sono comuni
a pi generi, non entrano nella dimostrazione scientifica ( ma
possono essere oggetto di un sillogismo non scientifico =
sillogismo dialettico); rappresentano dei principi metodologici2)
Ipotesi le pi semplici; proprie di ogni singola scienza, semplice
affermazione dellesistenza degli oggetti di cui tale scienza si
occupa ( non entrano nella dimostrazione); in un certo modo date
per scontate3) Definizioni principio pi importante per la
costituzione oggettiva delle scienze; oggetto stesso della scienza
; nella definizione si nomina il che cosa o lessenza della cosa
tramite la definizione la scienza entra in contatto con la realt e
si riempie di un contenutoUn termine definito quando -> si
enunciano il suo Genere di appartenenza Caratteristiche che lo
differenziano dalle altre specie La conoscenza umana pu fare
asserzioni vere sul mondo -> non tanto grazie al sillogismo (
metodo vuoto, Aristotele non lo usa praticamente mai; sono gli
altri suoi discepoli che lo usano, e hanno dato origine al
pregiudizio tale per cui ha imposto un metodo scientifico vuoto) ma
i metodi grazie ai quali arriva alla DEFINIZIONE Ma allora a cosa
serve il metodo sillogistico-deduttivo?1) Efficacia DIDATTICA:
permette di ordinare le scienze in sequenze di ragionamenti
necessari -> pi facile memorizzazione2) Uso di controllo:
strutturate una scienza in forma deduttiva permette di costruire
una specie di sistema formalizzato in modo tale che la correttezza
dellinsieme e gli errori siano pi facili da verificare
Dialettica = unica procedura capace di studiare tutti i generi
insieme ( = di collegare pi scienze fra di loro) Sillogismo
dialettico = quel sillogismo in cui premesse NON son vere e
necessarie, ma sono PROBABILI e dotate di un certo grado di
autorevolezza non deve stabilire la verit ma il suo scopo = rendere
abili nelle discussioni Sviluppo della dialettica: Dialettica si
sviluppa in un modo // confutazione socratica:Si parte da una
situazione dialogico-agonistica ( uno dei due interlocutori formula
asserzione e un altro lo interroga per costringerlo a formulare
asserzioni in contrasto con la sua asserzione iniziale) Cosa centra
con la scienza? Ha uso scientifico quando -> confutazione
esaurisce con un grado di certezza tutte le soluzioni alternative a
un determinato problema , cos da lasciare un unico candidato; siamo
in possesso di una dimostrazione ( anche se con < forza di
quella del sillogismo scientifico) Uso della dialettica: Caso della
dimostrazione del principio di non contraddizione: se ne occupa la
filosofia prima perch generale, implicato in qualunque cosa di cui
si dice che esistePNC = consiste nel negare che una certa cosa sia
X e NON-X allo stesso tempo e sotto gli stessi rispetti ( es:
Socrate nello stesso tempo e nello stesso luogo in piedi e seduto)
il primo in assoluto, implicito in ogni asserzione -> non
possibile dimostrarlo in modo diretto Ma posso confutare ( in modo
dialettico e negativo) chi vuole negarlo dialetticit data dal fatto
che senza lo scontro tra chi lo afferma e chi lo nega non possibile
dimostrarloEs: immagino di avere a che fare con un negatore del
PNC: Non posso confutarlo affermando che si contraddice -> ci
che egli afferma la liceit della contraddizione Posso dimostrargli
che se il PNC falso, nessuno pu dire nulla -> neppure lui pu
dire che il PNC falso. Chi dice qualcosa, pensa che ci che dice
abbia un significato -> significato determinato, distinto dagli
altri possibili. Per non affermare il PNC il negatore deve
ammettere che quanto dice NON ha senso.
Ritorna su a 3) definizione
La conoscenza oggettiva della realtAttraverso quali mezzi
possibile arrivare ad una conoscenza oggettiva della realt? (
conoscenza che ha come aspetto fondamentale le DEFINIZIONI da ci
prende le mosse la scienza dimostrativa)1) Dialettica In che modo
pu arrivare alla definizione? Si pone una certa definizione come
premessa di unargomentazione dialettica, poi metodo per scoprire se
la definizione corretta o no ( dialettica forte, vedi sopra) Metodo
che Aristotele ha applicato in tutte le scienze che ha trattato (
etica, fisica, psicologia, filosofia prima) parte dalle opinioni pi
comuni / pi autorevoli e ricava informazioni primarie sul loro
oggetto mediante una selezione ragionata Non potrebbe funzionare se
non potesse contare sullinduzione; dialettica argomenta lavorando
sulle opinioni, come pu rompere il cerchio insicuro dellopinione e
metterci in contatto con la verit oggettiva delle cose?
2) Induzione = qualunque procedimento che muove dal particolare
-> universale Legge induttiva: legge che ricava una legge
generale da casi particolari Ma il tipo di induzione utile alla
scoperta delle definizioni un altro: specie particolare di
induzione, che porta la mente umana dal contatto con la realt
sensibile alla scoperta dei concetti universali Es: animali sono
capaci di sensazione, alcuni ricordano anche, ma hanno singoli
ricordi. Uomini accumulano ricordi -> costruiscono lesperienza =
base per la nascita del concetto universale Mente prende
consapevolezza del concetto universale tramite -> ripetizione
della sensazione singola ( tramite la memoria)Es: se ho avuto pi
volte la sensazione del rosso, la memoria mi permette di conservare
questi ricordi come il ricordo di una cosa sola; si crea nella mia
mente concetto generale di colore rosso. Succede cos per tutti gli
aspetti universali ed essenziali delle cose ( quelli che possono
essere pensati come unit di un molteplice)
Non che luniversale nasce nella mente nel senso che esiste solo
l, ma presente nelle realt che gli uomini percepiscono con i sensi
--> da l pu passare alla mente perch le facolt umane sono
conformate in modo tale da poterlo ricevere. Dalluniversale che
nella mente -> passa ai discorsi che lo esprimono (
orali-scritti) -> quando le parole sono usate per esprimere
concetti generali e differenze specifiche = si pu parlare di
definizione. Aristotele padre della concezione naturale della
conoscenza e del linguaggio -> oggetto proprio del conoscere (
universale) a disposizione delluomo dentro la realt a cui sono
rivolte le sue pi elementari esperienze ( le percezioni). Oggetto
trasferibile dalle cose alla mente ( = specchio adeguato e fedele).
Tra essere, pensiero e parola -> non esistono differenze (=/ da
dire che qualunque pensiero rispecchia fedelmente la realt), ma =
pensiero, discorso sbagliati possono sempre essere corretti ed
adeguati, conoscenza umana della realt non ha nessun ostacolo
insormontabile. Trasparenza del rapporto essere-pensiero-parola =
base del ruolo primario che ha, in Aristotele, la dialettica quando
Aristotele parla dei fenomeni ( dati reali che si offrono per primi
al conoscere), pu intendere sia i dati dellesperienza i discorsi
che si fanno su questi dati questo accade perch pensiero e
linguaggio sono orientati verso la realt nelle opinioni degli
uomini si riflette almeno una parte della verit, non ci si pu
sbagliare in maniera completa scienza di Aristotele non deduttiva
ma non neanche empirica ( almeno non in senso moderno) esperienza
per Aristotele = analisi delle opinioni ( metodo pi dialettico che
sperimentale)Aristotele =/ essere teorico di una scienza che deduce
le caratteristiche della realt A PRIORI maAristotele = principale
fautore di un metodo scientifico = studio dei libri + esame diretto
della natura
4. Luomo, la natura, il cosmo Lanima //Platone = lanima
rappresenta lessenza delluomo, quindi per studiare antropologia
bisogna studiare lanima Dottrina dellanima di Aristotele per: >
scientifica: infatti anima parte della fisica Manca lorizzonte
escatologico-metafisico della riflessione Platone Anima intesa pi
come responsabile delle funzioni vitali dellorganismo Ne parla nel
De Anima; con metodo dialettico analizza le opinioni precedenti
sullanima Platone -> si occupato solo dellanima umana, quindi
non ne ha dato una definizione soddisfacente se anima = vita, la
sua natura ( = nel senso di sostanza) deve essere compresa proprio
mettendo in luce il fatto che sia VITA dovrebbe essere analizzata
in tutti gli esseri dotati di vita Spiegazione di anima: //
principi che ha usato per spiegare la SOSTANZA Anima infatti = atto
primo di un corpo fisico organico che ha vita in potenza
realizzazione della potenzialit di vivere propria di alcuni corpi
Coppia atto/potenza = forma/materia anima : corpo = forma : sua
materia specifica Soddisfatto di questa definizione come
applicazione dei concetti di forma e materia usa spesso lanima come
esempio Ma se SOSTANZA= SINOLO, allora lanima non sostanza? No,
perch il candidato migliore per la sostanza prima la FORMA. lanima
per Aristotele = sostanza, ma nel senso della forma (forma
individuale, sostanza in senso eminente)
Se anima = forma ( di un vivente), allora deve spiegarne
lESSENZA. Lanima = essenzialmente vita, ma non si pu dire che vita
= essenza delluomo, perch essenza delluomo deve essere distinta da
quella di piante e di animali. Ci si potrebbe attaccare alla
RAZIONALITA come differenza ( cos potresti continuare a dire che la
vita lessenza) -> anche in Aristotele c slancio al dividere
lanima 1) Sede di razionalit 2) Come principio di vita IMPLICAZIONI
della definizione di anima: Se anima = sostanza nel senso della
forma, inseparabile da corpo [ la forma SEPARABILE in senso logico
dalla materia, ma non in senso fisico] 1) Psicologia aristotelica
garantisce a ciascun vivente un unit psicologica stretta 2) Anima
inseparabile dalla sua materia = deve morire con il corpo
Aristotele non pu accettare unimmortalit intesa come metempsicosi
(anima forma legata alla sua materia specifica, non pu reincarnarsi
in corpi differenti dal proprio) Tutti i viventi hanno unanima, ma
non tutte le anime hanno stesse funzioni: Anima delle piante =
vegetativa (possiede solo funzione riproduttiva e nutritiva) Anima
degli animali = sensitiva ( funzioni vegetative + SENSIBILITA e
MOTILITA) Anima umana = funzione vegetativa, sensitiva +
RAZIONALITA (= sua essenza specifica)
CONOSCENZA : processo conoscitivo sensibile / intellettuale //
coppia potenza-atto Per gli animali non razionali solo tramite
SENSAZIONE Per luomo tramite sensazione + tramite RAGIONE
1) SENSAZIONE: Ogni organo di senso riconosce LE FORME CHE GLI
SONO PROPRIE negli oggetti ogni organo di senso in potenza quelle
forma [es: locchio percepisce il colore blu, locchio diventa blu in
atto (da blu in potenza -> a blu in atto) assimilandosi alla
cosa che percepisce] Anche ogni oggetto sensibile ha una forma che
presente in potenza nelloggetto e che diventa atto quando un organo
di senso la percepisce Quindi PERCEZIONE= caso di IDENTIFICAZIONE :
forma sensibile percepita con DUPLICE MOTO in cui organo di senso +
forma sensibile realizzano lo stesso atto Da un punto di vista
meccanico, sensazione = tramite contatto fisico (diretto/
attraverso un mezzo) Per Aristotele INFALLIBILE c errore sse: un
sensibile confuso con un sensibile proprio di un altro senso
Sensazione non data solo da : contatti SINGOLI di organi di senso
con le loro forme, ma Sensibili comuni : fenomeni comuni a pi sensi
(movimento, grandezza) segno dellesistenza di uno SFONDO pi ampio
in cui si inseriscono le varie sensazioni Esiste anche un senso
comune : non ha un preciso organo nel corpo (=/ sesto senso),
capacit di organizzare i 5 sensi fra di loro; nozione OSCURA, deve
introdurla per forza per dare oggettiva esistenza ai fenomeni
percettivi che non si possono ricondurre e nessuno dei 5 sensi
Sensazione quindi ha importanza > in Aristotele che in Platone;
infatti la funzione di coordinare le sensazioni fra di loro, in
Aristotele pu ancora essere svolta dai sensi stessi, mentre in
Platone ( Teeteto), c gi bisogno della ragione
2) Animali non umani hanno anche unaltra caratteristica ( quasi
ragione) PHANTASIA =/ immaginazione creativa (corrispettivo
moderno) Concetto di immagine mentale di cui gli uomini fanno uso
quando pensano+ Concetto di apparenza (cose appaiono in un modo che
non corrisponde al vero) Tentativo di trovare un PUNTO MEDIO per
impedire che FRA SENSO ED INTELLETTO si crei un divario troppo
profondo
3) INTELLETTO: spiegato // coppia potenza-atto (come la
sensazione) Negli oggetti che percepiamo, oltre alla forma
sensibile, contenuta anche forma intellegibile ( colta
dallintelletto) Perch lintelletto possa conoscere tutte le forme
deve essere tabula rasa, PRIVO DI FORMA = lo chiama INTLLLETTO
POTENZIALE ( o PASSIVO) Conoscenza = intelletto potenziale si
ATTUALIZZA = diventa quella forma a cui dirige la sua attenzione
(// conoscenza sensibile) Ma questo intelletto da solo non basta
-> perch secondo Aristotele qualcosa pu passare dalla potenza
allatto solo per opera di qualcosa che gi in atto; INTELLETTO
PRODUTTIVO ( o ATTIVO) = ha duplice funzione:1) Portare dalla
potenza allatto le forme intelligibili che si trovano nelle cose 2)
Portare dalla potenza allatto le forme intelligibili che si trovano
nellintelletto potenziale Intelletto attivo si comporta come la
luce (trasforma i colori in potenza in colori in atto); intelletto
attivo pensa sempre, non gli accade di pensare a volte s e a volte
no; MA CHE COSA PENSA, LINTELLETTO ATTIVO? Ipotesi che la dottrina
dei 2 intelletti // soluzione Aristotele al paradosso eristico
sullapprendimento ( Platone, dottrina della reminiscenza) -> pu
imparare solo chi in condizione di ignoranza, m se lignoranza
totale, come fai ad imparare? Occorre che agisca nellanima umana
-> causa attiva che trasformi il sapere potenziale in sapere
attuale Platone individuava questa causa nella conoscenza delle
idee maturata dallanima nella sua vita incorporea: nellanima il
sapere c, anche se coperto dalloblio Funzione quindi potrebbe
essere svolta dall INTELLETTO PRODUTTIVO forme apprese
dallintelletto potenziale grazie allazione CAUSALE dellintelletto
produttivo PROBLEMA: se entrambi gli intelletti sono nellanima
individuale, siamo di fronte ad una situazione paradossale dove:
intelletto potenziale non basta per la conoscenza intellettiva,
intelletto produttivo basta e avanza ( allora perch esiste quello
potenziale?) Ma noi non siamo sicuri che per Aristotele INTELLETTO
ABBIA CARATTERE INDIVIDUALE dibattito millenario;secondo
Aristotele, intelletto individuale un po si e un po no Pensiero che
non pu fare a meno della phantasia -> sicuramente legato al
corpo Pensiero che costituisce lattivit del primo motore immobile
-> sicuramente indipendente dal corpo ( oltretutto intelletto
produttivo ha caratteri affini al divino, perch eterno, immortale,
impassibile, non-mescolato) Alessandro di Afrodisia propone di
identificare intelletto produttivo con motore immobile Da questo
dipende anche limmortalit dellanima individuale ( di cui Aristotele
non parla mai): Se intelletto produttivo = individuale -> anima
= immortale, perch intelletto produttivo descritto come immortale
ed eterno (pi probabile che gli uomini abbiano solo lintelletto
potenziale, quindi anima perisca con il corpo) Se intelletto
produttivo = unico per tutti gli uomini (// Alessandro di
Afrodisia) -> possibilit svanisce La natura Fisica in senso
proprio riguarda la realt naturale Concezione della natura =/
Platone e =/ fisica moderna Distanza con Platone:1) Diverso
rapporto natura- arte: Platone -> nel Timeo immagina universo
prodotto da un artigiano, che agisce in modo provvidenziale sulla
base di un modello Aristotele -> processo INVERSO. Arte imita la
natura, non viceversa; natura ha un suo valore intrinseco senza che
vi sia bisogno di una mente ordinatrice o di un atto creativo Il
fatto che la natura sia indipendente da unazione provvidenziale non
mina la sua finalit. Per Platone -> in assenza di un ordinamento
divino la natura ricade in condizione anti-finalisticaPer
Aristotele -> finalit stessa un dato di natura (ma sar finalit
pi debole, in mancanza di una mente ordinatrice) Aristotele non
pensa a causa generale ed unitaria per tutto luniverso, ma ritiene
che IL FINALISMO interessa in modo SINGOLARE e NON-TRANSITIVO ogni
ente particolare Scienza moderna non tutta la natura pu esser
spiegata in base al modello meccanicistico e che almeno nelle
scienze biologiche = necessarie spiegazioni finalistiche Aristotele
non condivide con la scienza moderna -> esigenza unificatrice;
principi sono identici per lui sono a livello generico e
funzionale, non esiste una materia unica comune a tutte le cose,
elementi sono qualitativamente diversi allora differenza
qualitativa induce differenze di comportamento (fisica aristotelica
pi arretrata di quella di Democrito) NATURA costituita da tutte le
cose soggette a mutamento = quelle che hanno una certa disposizione
a muoversi (escluse realt artificiali, mosse da un agente esterno)
; sono soggetti a mutamento in questo senso sia gli esseri viventi
che quelli inanimati MUTAMENTO = uno degli assiomi della fisica di
Aristotele ( non ha bisogno di essere dimostrato); esistono 4 tipi
di mutamento:1) Secondo la sostanza ( generazione + corruzione; se
muti secondo la sostanza, muti la tua essenza, quindi distruggi
dando origine ad unaltra cosa)2) Secondo la qualit (alterazione)3)
Secondo la quantit (aumento + diminuzione) 4) Secondo il luogo (
moto locale) Principi generali del mutamento : potenza, materia,
forma, atto Costituenti ultimi della realt Generi di mutamenti a
cui sono soggetti Indispensabile prospettiva COSMOLOGICA :
Differenze fra il mondo terrestre (sublunare) e il mondo celeste
(sopralunare)1) Mondo sopralunare: corpi si muovono di moto
circolare, eterno e continuo, sono soggetti al solo mutamento
localeCIELI= sono fatti di una materia diversa, cio di ETERE
(quinta materia o quinto corpo)2) Mondo sublunare: moto ha
carattere rettilineo e si verificano tutti e 4 i generi di
mutamento Soliti 4 elementi empedoclei ( terra, acqua, fuoco, aria)
+ moti composti, ridotti a 4 moti elementari tutti rettilinei Dal
basso verso lalto ( aria + fuoco) -> fiamme verso lalto Dallalto
verso il basso (terra +acqua) -> corpi solidi cadono verso il
basso
TEORIA DEI LUOGHI NATURALI -> per spiegare perch gli elementi
si muovono in quel modo Terra tende verso il basso -> perch il
suo luogo naturale il punto pi basso in assoluto (=centro della
Terra) Uomini e oggetti stanno aderenti alla terra perch -> non
esistono un alto e un basso assoluti! Stanno fermi perch sono in
equilibrio fra la loro tendenza a raggiungere il proprio luogo
naturale e la resistenza della superficie Per spiegare il mutamento
degli enti -> chiama in causa la TENSIONE FINALISTICA a
conseguire un determinato obiettivo: Cosmo = ambiente
qualitativamente organizzato e differenziato, in cui esiste un ben
preciso ordine naturale che spiega la diversa natura delle cose e
dello spazio Questo si ricava dallESPERIENZA= natura come luogo in
cui i fenomeni accadono sempre o per lo pi nello stesso modo Non
ammette esistenza del vuoto :1) Non indispensabile a spiegare il
movimento (anzi sarebbe proprio il movimento a rendere esperienza
inintelligibile) 2) Infatti se ci fosse il vuoto -> esisterebbe
spazio inerte e qualitativamente indeterminato in cui non ci
sarebbe un ordine naturale non ci sarebbe una causa sufficiente per
capire perch un oggetto si trova in un certo luogo piuttosto che in
un altro
Definizione di SPAZIO Non esiste il vuoto, quindi non esiste
nemmeno uno spazio neutro e generico Esiste invece il LUOGO spazio
inteso come in relazione agli oggetti che vi si trovano (limite del
corpo contenente); questo non vuol dire che ogni luogo legato per
sua natura ad un oggetto , ma significa che ci deve essere un
oggetto -> Luogo per Aristotele RELATIVO, infatti il cosmo
interamente preso non c in nessun luogo
Definizione di TEMPO la misura del movimento secondo il prima e
il poi -> definizione arcana e difficile che hanno cercato di
interpretare tutti In realt Aristotele vuole dare descrizione
naturale dei fenomeni descrizione naturale del tempo perch lo
collega al movimento, e in particolare al MOTO DEI CORPI CELESTI
Es: treno che viaggia da Milano a Bologna = il treno arriva prima a
Milano, poi a Bologna, poi a Firenze, infine a Roma. Non esiste un
tempo astratto e assoluto ma tempi specifici che misurano movimenti
specifici Tempo = ci che misura (=/ tempo = ci che misurato) [es.
tempo misura il moto delle lancetta e non il contrario] Infatti
tempo = relativo (= dipendente) dal movimento
Concezione di INFINITO Partendo dalla distinzione potenza-atto
Linfinito -> pu esistere solo in potenza Es: serie dei n
naturali -> in potenza una serie infinita ( perch sempre
possibile, per quanto grande sia il n a cui siamo giunti contando,
giungere ad uno maggiore)Ma impossibile avere presente linfinito IN
ATTO! Infatti infinito = non finito, quindi un in-finito in atto (
= finito e compiuto) una contraddizione Risoluzione dei paradossi
di Zenone lo spazio su cui si muoveva Achille era inteso da Zenone
come divisibile allinfinito in atto, quindi lo spazio che separava
Achille e la tartaruga diventa divisibile allinfinito = illusione
che Achille non lo possa mai colmare
Gli esseri viventi Esseri viventi = sezione pi importante della
natura -> Aristotele gli dedica la maggior parte della sua
riflessione negli scritti di scuola Prospettiva teleologica di
Aristotele = ottenere i migliori risultati proprio in ambito
BIOLOGICO In realt -> arretratezza dellepoca non gli permette di
ottenere grandi risultati (es. non riesce a spiegare respirazione
nel suo funzionamento esatto, o circolazione sanguigna)
Strutture di carattere generale: Corpi degli animali = formati
dai 4 elementi, che possono trasformarsi luno nellaltro mediante lo
scambio parziale delle qualit esistenza di un ciclo di mutazioni
incessante e continuo Elementi esistono allo stato puro ma anche in
OMEOMERI = mescolanza, composti di elementi divisibili in parti
qualitativamente uguali allintero Negli esseri viventi ->
omeomeri = tessuti, materia di cui fatto il corpo Esseri viventi
composti di:1) Parti omeomere 2) Organizzati in sistemi complessi
fatti di PARTI DISUGUALI che collaborano allo stesso fine Organismo
pi sviluppato = quello che dispone di pi organi -> quindi ha un
maggior numero di funzioni Esistenza di una SCALA NATURALE in cui
luomo al gradino pi alto (uomo pi perfetto del bue, ma non
significa che il bue esiste in funzione delluomo)
La natura dellorgano spiegata dalla sua funzione ( non
viceversa) -> la mano fatta in modo adatto per prendere e
manipolare le cose; caso non pu mai essere una spiegazione; eventi
casuali come le malformazioni sono solo eventi sporadici, eccezioni
alla regola Arriva a capire, in astrazione, che organi diversi in
diversi animali possono avere funzioni analoghe ( branchie nei
pesci // polmoni nelluomo) Sostiene con fermezza il principio dell
ETERNITA DELLA SPECIE se la causa formale e finale di un certo
essere consiste nel realizzare nel modo migliore le sue
potenzialit, allora non sar passibile di ulteriori sviluppi Divide
gli animali in base a : genere, specie, differenze specifiche
Cosmologia e astronomia Divisione fra mondo sublunare e
sopralunare Presenza delletere pi importante contributo originale
di Aristotele, che in generale si attiene ai risultati raggiunti
nellAccademia (Eudosso, ad esempio)Presenza delletere in Eudosso =
modo per salvare i fenomeniPresenza delletere in Aristotele =
spiegazione realistica di come sono fatte le cose
Modello di Aristotele De caelo : Universo = sfera di dimensioni
finite, con la Terra al centro. Mondo sopralunare = articolato in
un certo n^ di sfere concentriche inserite luna nellaltra; sfere =
serie di palle vuote, disposte in modo tale che la superficie
esterna di un sfera sia in diretto contatto con la superficie
interna di quella che la contieneSfere si muovono di moto circolare
-> la pi esterna comunica per contatto con quella interna
Per Eudosso sfere sono in linea teorica Per Aristotele sfere =
materiali, fatte di etere
Sfera pi esterna = superficie su cui stanno le stelle ( che,
viste dalla Terra, sembrano muoversi in modo coerente e lentissimo)
Sfere intermedie = spiegare il movimento dei satelliti della Terra
(luna, ma anche Sole e altri pianeti, nellidea geocentrica)
Inseriscono molte pi sfere dei pianeti -> sempre per tentare di
salvare i fenomeni ( spiegare le anomalie) ad ogni pianeta
associato un certo n^ di sfere, che, se fatte girare con
inclinazione intorno ad assi non coincidente, davano come
risultante per ogni gruppo, un moto che RISPECCHIAVA LE ANOMALIE
FENOMENICHE
Problemi di carattere METAFISICO: Aristotele ritiene necessario
introdurre un MOTORE IMMOBILE (= principio totalmente privo di
materia) Rapporto con le sfere: ciascuna delle 55 sfere celesti
mossa da un proprio motore; motori immobili ( quindi gli dei)
diventano altrettanti Primo motore immobile -> continua ad
essere uno solo, in senso proprio, perch in questa gerarchia il
primo
ETERNITA DEL MONDO Polemizza contro Platone -> Timeo,
universo generato Secondo Aristotele invece ( e lo dimostra con
argomenti fisici e con argomentazioni che si basano su relazione
movimento-tempo) universo eterno Ogni movimento = passaggio da
potenza allatto ( cio uno stato di quiete); quindi ad ogni cosa in
quiete deve precedere un movimento che labbia condotta in quello
stato non pensabile un movimento assolutamente primo, perch
dovrebbe essere stato prodotto da una cosa in atto che non sia
stata prima in potenza Coloro che appoggiano Platone lo difendono
dicendo che Platone, nel Timeo, parlava della generazione del cosmo
ma intendendola come metafora Alla fine solamente diversa la
prospettiva: Platone = non pensa alla generazione del cosmo come ad
un evento fisico, ma come dipendenza della realt fenomenica da una
causa divina Aristotele = pensa alla generazione del cosmo come ad
un evento fisico quindi non confuta la posizione del maestro, ma
sottolinea semplicemente una DIFFERENZA TEORICA DI FONDO Aristotele
non ha bisogno di una causa divina, perch in natura c ORDINE
ORIGINARIO 5. Etica e politicaEtica = scienza pratica (=/ scienza
teorica per FINE e per METODO)
1) FINE = BENE, agire in modo buono; ma non tutti i fini trovano
completamento in s stessi (ci che fine in rapporto a qualcosa pu
essere mezzo in rapporto a qualcosaltro -> etica subordinata
alla POLITICA 2) METODO = DIALETTICO -> analisi e confronto fra
le opinioni pi diffuse / pi autorevoli Non pu essere rigoroso come
quello delle scienze teoriche ( = metodo ipotetico deduttivo), non
funzionerebbe, letica dipende dalle scelte degli uomini FINE
dellazione umana = FELICITA (= eudaimonia) = BENE UMANO. Questo
BENE =/ Platone ( poteva essere identificato in un principio
assoluto e trascendente) Per Aristotele BENE = non praticabile, in
questo modo, quindi come pu essere utile in campo etico-politico?
BENE = deve essere praticabile
Allora: Analisi di 3 tipi di vita concretamente appetibili per
luomo -> distinte a seconda delle diverse concezioni di
felicit:1) Vita rivolta alla soddisfazione dei piaceri -> NO2)
Vita rivolta alla politica -> vita attiva3) Vita rivolta alla
conoscenza -> vita contemplativa Benessere delluomo dipende
dalla sua natura specifica = RAZIONALITA, quindi 1) da scartarePer
raggiungere il fine, razionalit deve essere esercitata secondo
VIRTU es: se il mio fine suonare la cetra, intendo come fine il
suonarla bene, e il fine sar realizzato tanto meglio quanto meglio
riesco a suonarla VIRTU da un lato sufficiente per la FELICITA,
dallaltro NO: Virt = fare bene le cose che producono la vita buona
virt = felicit Ma ci vogliono anche CIRCOSTANZE ESTERNE Quindi virt
in Aristotele = concezione abbastanza tradizionale azione coronata
da successo VITA BUONA = esercizio della razionalit secondo virt Ma
consiste nella VITA ATTIVA ( politica) o nella VITA CONTEMPLATIVA
(conoscenza)? Tenta di evitare opposizione e considera entrambi
come casi di esercizio di razionalit. Lo giustifica con: Divisione
fra le funzioni dellanima: Anima intellettiva = razionalit nel modo
pi compiuto Anima sensitiva = in qualche modo partecipe della
razionalit; le sue attivit individuano lambito della vita etico
relazionale Allora sia la vita attiva che la vita contemplativa
comportano un uso della ragione secondo virt -> ottemperano alle
condizioni necessarie per costituire obiettivo della vita buona
Differenza non viene tolta, anzi origina due tipi diversi di virt:
Virt etiche -> attivit relazionali Virt dianoetiche ->
attivit conoscitiveMa in altri punti, Aristotele afferma che vita
contemplativa > vita attiva Felicit di pi alto grado data dalla
vita contemplativa, perch la pi autosufficiente Vita di puro
pensiero del primo motore immobile = modello per la felicit
umana
Descrizione delle singole VIRTUETICHE, regolate dal principio
del GIUSTO MEZZO ogni virt individua un ambito di variabilit fra
leccesso e il difetto; eccellenza = punto medio fra i due
estremiEs: CORAGGIO = punto medio fra i due eccessi opposti (vilt e
temerariet); punto medio per non pu essere individuato con criteri
matematici ( a volte si trova pi vicino ad una parte piuttosto che
ad unaltra Giusto mezzo denota: Preferenza per la mediet e rifiuto
per gli eccessi Ideale di un uomo buono = cittadino che si attiene
al proprio status sociale, punta a conseguire in modo equilibrato i
valori socialmente riconosciuti (onore e stima) che derivano dal
suo comportamento Etica di Aristotele = descrittiva ( pi che
prescrittiva) Bene umano non pu essere trovato mediante
ragionamento a priori ma considerando le cose che gi gli uomini
ritengono buone e valutarle CHE COSE LA VIRTU ? // Socrate- Platone
per Socrate virt = conoscenza -> basta conoscere il bene per
eseguirlo Aristotele -> non nega he il vizio sia dovuto
allignoranza, ma c differenza fra:ignoranza che scagiona chi compie
azioni oggettivamente cattive -> ignoranza delle circostanze
particolari in cui lazione si svolge (danneggiare qualcuno
involontariamente)ignoranza che non scagiona chi compie azioni
oggettivamente cattive -> ignoranza di ci che bene, non c scusa
per questa ignoranza ma CONDANNA e BIASIMO MORALE
alla base di questa differenza c la concezione di BENE ->
Aristotele pensa che una certa dose di conoscenza del bene sia
intrinseca in tutti coloro che vivono inseriti in una societ ->
si potrebbe parlare di ignoranza del bene solo per quanto riguarda
soggetti estranei a qualunque forma di societ e apparato educativo.
Quindi, per diventare virtuosi: C gi conoscenza del bene, in una
parte Si deve passare allazione compiendo azioni virtuose virt //
abito -> predisposizione a compiere solo determinate azioni e
non altre quasi automaticamenteVOLONTARIETA DI VIZIO E VIRTU
volontariet necessaria per lode e biasimo morale; infatti riflette
su alcuni concetti come deliberazione e decisione
VIRTU DIANOETICHE: relative allesercizio del pensiero in quanto
tale; intento di Aristotele superare lintellettualismo etico di
Socrate-Platone : Scienza Arte Saggezza sapienza di stampo pratico;
forma di intelligenza che si rivolge verso la sfera pratica, cio al
mondo delle virt etiche, relazioni fra gli uomini, politica; virt
complessa, Aristotele gli attribuisce svariate funzioni
Definizione: capacit di deliberare bene in relazione alla felicit
Importanza della deliberazione -> saggezza riguarda i mezzi e
non i fini Ma virt etiche = disposizioni, non facolt conoscitive!
Allora stabilire ci che bene e ci che male non compito della
RAGIONE bene e male sono determinati irrazionalmente? Ricerca del
fine funziona // ricerca dei principi della scienza ( non si
dimostrano, ma si scoprono per induzione) fini dellazione morale
sono i principi assunti dalla saggezza per effettuare la
deliberazione Fini e mezzi sono comunque interdipendenti Saggezza =
sorta di intelligenza pratica, produce concreta capacit di
deliberare e di agire non erogabile dal puro sapere Intelletto
Sapienza conoscenza di carattere puramente teoretico; pura attivit
di ricerca che il pi alto grado di virt razionale delluomoRapporto
saggezza- sapienza: Sapienza > saggezza in un certo senso ->
obiettivo pi alto che luomo pu realizzare, la deliberazione (
saggezza) si fa in vista di un obiettivo Sapienza < saggezza in
un altro senso -> senza la saggezza, che permette di deliberare
riguardo il modo in cui la sapienza pu essere conseguita, la
sapienza non potrebbe essere realizzata // rapporto medicina-salute
medicina < salute, salute fine di cui la medicina si pone a
servizio. Ma senza la medicina un malato non potrebbe recuperare la
salute
Politica Uomo = per natura un animale politico Fa un chiaro
riferimento alla NATURA, perch convinto che, in ogni ambito di
ricerca, gli oggetti indagati abbiano un modo naturale di esistere
-> organizzazione sociale NON implica rinuncia alle prerogative
naturali delluomo, anzi Organizzazione sociale delluomo = lunico
mezzo per realizzare le prerogative naturali delluomo Analizza per
prima cosa la FAMIGLIA -> Decisione di partire dalla famiglia =
uno dei tratti antiplatonici della riflessione di Aristotele
Platone inizia la sua ricerca sulla giustizia dal punto di vista
teorico Aristotele assume al famiglia cos come gli data, dalla sua
esperienza di uomo greco e vuole evidenziare le ragioni naturali
per cui la famiglia in quel modo Aristotele accusa Platone di
troppa astrattezza, e di insensibilit verso le esigenze naturali
Famiglia per Aristotele = oikos -> azienda agricola familiare a
cui partecipano coniugi, figli, schiavi, animali; unico componente
che gode di tutti i diritti il pater familias Donne -> hanno
pari diritto alla libert, ma manca loro lattitudine al comando
Schiavi -> esistono uomini che sono schiavi per natura; o
schiavo non ha la RAGIONE sufficientemente sviluppata (// bambino)
per decidere da s, ma =/ bambino, perch non sar mai in grado di
acquisire questa capacit Stato servile => ottimo anche per lo
schiavo stesso, conveniente Famiglia : nucleo dellattivit economica
1) Fonte naturale di produzione economica = agricoltura 2) Ma
prodotti non solo prodotti per il consumo diretto ma anche per lo
scambio -> scienza che si occupa dei meccanismi dello scambio =
crematistica Scambio accettabile solo nella misura in cui permette
una migliore distribuzione dei beni Scambio inaccettabile quando
diventa fonte autonoma per laccumulo di ricchezza denaro (= per
natura un mezzo atto a facilitare lo scambio) diventa il fine
pericolo che laspirazione al guadagno minasse la societ greca Ma
non solo preoccupazione per la salvaguardia della tradizione; ma
anche: antropologicamente parlando, nella scala degli obiettivi
degnamente perseguibili dalluomo la via dedita al guadagno relegata
a quelle che non meritano di essere vissute.
Stato nasce quando -> pi famiglie si riuniscono in villaggi e
pi villaggi si riuniscono nella polis COSTITUZIONI: Aristotele si
discosta dal Platone della Repubblica Aristotele appare vicino alle
concezioni pi realistiche del Politico e delle Leggi 1)
Tripartizione delle costituzioni ( = // Aristotele e Platone)
Platone prospetta TRE COPPIE di costituzioni, articolate secondo il
numero dei governanti, formate ciascuna da un membro buono e uno
cattivo Governo di uno solo = monarchia ( se governatore buono)
tirannia ( se il governatore cattivo) Governo di tutti = democrazia
( se tutti sono buoni ) [senza nome] ( se tutti sono cattivi)
Governo di pochi = aristocrazia ( se i pochi sono cattivo) -
oligarchia ( se i pochi sono buoni)Questo era PlatoneAristotele ha
differenze: Motivo discriminante fra costituzioni buona e cattiva
non il rispetto delle leggi ma il fatto che i governanti agiscano a
beneficio di s o della comunit Costituzioni non sono pi 7, ma ->
6 : per Aristotele la forma buona del governo dei molti la politia,
non pi esterna allo schema; mentre la forma cattiva del governo di
molti chiamata democrazia Platone non avrebbe potuto determinare
come costituzione migliore quella in cui i governanti potrebbero
ritenere che il bene pubblico in concorrenza con il loro bene
personale -> rimane fedele alla sua prospettiva
eudemonistica
ANALISI DELLA politei chi per Aristotele deve governare, e
perch? Teoricamente TUTTI i cittadini maschi, liberi e maggiorenni
perch hanno la qualit base necessaria, cio la capacit di comandare
e di obbedire In realt chi ha posizione materiale e/o morale
superiore -> ambisce maggiormente a governareQuesto si collega
con la concezione di GIUSTIZIA secondo Aristotele; ci sono due tipi
di giustizia:1) Giustizia restitutiva = regolata da proporzione
aritmetica, giusto dare a ciascuno quanto gli stato tolto, senza
badare alla condizione 2) Giustizia distributiva = regolata da
proporzione geometrica, giusto che chi vale di pi abbia di pi, in
proporzione a chi vale di meno per questo giusto e naturale che le
cariche pubbliche siano in prevalenza riservate a chi occupa un
rango pi elevato ( per posizione sociale e per doti personali)
Aristotele ritiene di aver creato costituzione mista di democrazia
e aristocrazia, perch per la maggior parte del tempo il potere in
mano ai migliori; Filosofo opta per la vita contemplativa anzich
per quella attiva, ma partecipa al overno quando il suo turno,
compiendo cos un piccolo sacrificio utile a mantenere un regime che
gli permette di esercitare i suoi studi, sia a produrre il buon
governo della societ Non tocca pi a lui, come filosofo (=/ Platone)
governare Ma ci sono altri punti in cui Aristotele, politicamente
parlando, si dichiara abbastanza vicino alla posizione Platonica (
politica = ambito in cui Aristotele si mantiene pi vicino a
Platone) societ deve obbedire a una serie di regole razionali,
riguardanti religione, propriet
6. Poetica e retorica
PoeticaPoetica = trattato di Aristotele che analizza poesia
tragica ed epica; breve ma ha riscosso moltissimo successo periodi
storici in cui stato normativo (rinascimento e neoclassicismo vi ha
ricavato il discorso sulle 3 unit di spazio tempo ed azione) In
realt non stato veramente normativo, ma limpressione che fosse
normativo pu essere data dal fatto che, per Aristotele poesia imita
la natura, non solo perch descrive il mondo reale, ma perch in essa
si pu vedere la struttura teleologica che alla base delluniverso;
forme poetiche si sviluppano // natura verso un grado sempre
>>> di perfezione Per Aristotele infatti, le vette sono
state raggiunte dalla tragedia attica del V secolo (Sofocle ed
Euripide) = punto pi alto di una lenta evoluzione -> impressione
che egli li consideri come vette della poesia in generale, canoni e
modelli validi per ogni poesia
In realt obiettivo di Aristotele PIU LIMITATO: Egli d alla
poesia un ruolo ausiliario nella comprensione della realt poesia =
aiuto alla conoscenza filosofica Infatti poesia presenta le vicende
della realt dal punto di vista delluniversale Poesia appartiene
alluniversale per due aspetti:1) Essenziale il momento del racconto
( nei generi che lui analizza), sequenza di azioni che i personaggi
compiono azioni compiute rappresentano casi generici di azioni
compiute in vista di un fine2) Compiono azioni in base al loro
carattere tipologie relativamente universali Sia il carattere che
le azioni = hanno strutture paradigmatiche. =/ storia, non ha peso
filosofico perch si limita a narrare i fatti cos come sono accaduti
Ma poesia di aiuto non solo alla conoscenza filosofica (
comprensione della realt) ma anche alla MORALE teoria della catarsi
( o purificazione) che i lettori / spettatori di poesia
epica/tragica possono conseguire mediante i sentimenti di piet e
paura che questa suscita in loro. Purificazione dovrebbe avere
effetto terapeutico di eliminare piet e paura, trasformarle in
qualcosa di diverso da ci che si prova quando ci si identifica con
i personaggi Spettatore/lettore dovrebbe poter cogliere nella
sequenza di azioni narrate dal testo poetico -> ERRORE, evitando
nella sua vita errori simili Poesia =/ estetica ( anche se c chi ha
visto in Aristotele liniziatore dellestetica come disciplina
autonoma dalla filosofia) perch analizza la poesia in modo
assolutamente RAZIONALE Differenza con Platone -> Aristotele
ammette che la poesia utile alla comprensione razionale delluomo e
del suo progresso morale, ma NEGA che debba essere integrata alla
filosofia
Retorica Si occupa di retorica durante il suo primo soggiorno ad
Atene; probabilmente scrive l il grosso della Retorica Si rif alla
posizione di Platone -> per Platone la dialettica la filosofia
prima, e la retorica utile alla dialettica quindi utile alla
filosofia Per Aristotele invece, la dialettica non la filosofia pi
elevata, quindi -> retorica non per forza utile alla filosofia,
anche se collabora con la dialettica Retorica non di ausilio alla
dialettica, al massimo la sua posizione speculare, il suo risvolto
Retorica si serve di strumenti analoghi, anche se non identici:
Dialettica sillogismo + induzione Retorica entimema +
esempioEntimema = non sillogismo imperfetto ( perch mancante delle
premesse) ma sillogismo in cui una o pi premesse rimangono
implicite per ottenere migliore efficacia persuasiva -> per
persuadere pi facile accostare elementi in modo intuitivo piuttosto
che disaminare lintero procedimento argomentativo; pur sempre un
sillogismo -> lavora con proposizioni di carattere
universale[Esempio -> prevede solo caso singolo analogo a
sostegno di una certa tesi] RETORICA = scopo di persuadere; ma
secondo Aristotele uomo possiede mezzi conoscitivi pi validi della
persuasione (ad es. la dialettica stessa) Caratteristiche proprie
della retorica, che la rendono un genere particolare di techne (=
); si distinguono in 3 generi1) Deliberativo (in politica)2)
Giudiziario (nei processi) 3) Epidittico ( negli encomi)
3 generi dei mezzi di persuasione:1) Argomentazione vera e
propria (usa entimemi + esempi)2) Qualit morali che rendono
loratore degno di fiducia3) Diversa disponibilit alle emozioni che
loratore controlla a seconda del pubblico
Con la Retorica, Aristotele cerca di // Platone, far elevare la
retorica sopra il basso livello scientifico in cui si trovava per i
sofisti e i retori tradizionali Ma alla fine, visto che Aristotele
non collega la retorica a sapere filosofico fa quello che Platone
riteneva impossibile: costruisce una scienza del persuadere in
quanto tale, senza aggancio con verit e sapere