IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19 1 Predisposto dal Collegio dei Docenti del 13 /1/ 2016 Approvato dal Consiglio di Istituto del 14/1/2016 L’effettiva realizzazione del piano nei termini di seguito indicati resta condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti, delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. “Nino Bergese” Istituto Professionale di Stato per i Servizi enogastronomici e l’ospitalità Alberghiera
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“Nino Bergese”...IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19 1 Predisposto dal Collegio dei Docenti del 13 /1/ 2016 Approvato dal Consiglio di Istituto
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IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
1
Predisposto dal Collegio dei Docenti del 13 /1/ 2016
Approvato dal Consiglio di Istituto del 14/1/2016
L’effettiva realizzazione del piano nei termini di seguito indicati resta condizionata
alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità
competenti, delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.
“Nino Bergese”
Istituto Professionale di Stato per i Servizi
enogastronomici e l’ospitalità Alberghiera
IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
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1. La scuola
Sede amministrativa: segreteria e presidenza 4
Offerte formative dell’istituto 4
2. L’Istituto professionale 5
Percorsi regionali di istruzione e formazione professionale 5
Impianto metodologico e sistema dei crediti 7
3. Profili professionali
Servizi per l'Enogastronomia e l'ospitalità alberghiera 11
Enogastronomia 12
Opzione Prodotti dolciari artigianali ed industriali 12
Servizi di sala e di vendita 13
Accoglienza turistica 13
Servizi commerciali 14
4. Spazi a disposizione 15
5. Il contesto territoriale 16
Il rapporto con il territorio 16
Le attività professionalizzanti 17
6. Finalità 18
7. Piano di miglioramento 20
8. L’Istituto e il PNSD 22
9. Scelte didattiche 25
Sostegno al successo formativo e lotta alla dispersione 28
10. Il Progetto educativo 31
Spazio Musica
Sportello di ascolto
Studio lingua russa
Lingua e cultura lusobrasiliana
Progetto poliglotta
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Un Monastero per Genova
Centro Sportivo Bergese
La nostra città
Ligurian street food
Progetto Bar didattico
Progetto attività esterne
Progetto Insieme si Può
Progetto Inter-loqui-Amo
Sos DSA
Progetto Unicef
Progetto Educazione alla Salute
Orientamento in entrata, in itinere in uscita
Progetto Caffè shakerato
Art cafè
Moodle per l’inclusione
Dall’orto alla tavola”
“American Bartending System”
Un solo mondo, un solo futuro
Storie di diversa giovinezza
11. Valutazione trasparente 50
Griglia di valutazione per competenze
Griglia di valutazione del comportamento
12. Rapporti con le famiglie 52
13. Quadri Orari 53
14. Funzionigramma 58
15. Altri organismi 65
16. Figure professionali 68
17. Fabbisogno Organico Docenti 69
18. Organico di Potenziamento 70
19. Fabbisogno organico di potenziamento 74
20. Fabbisogno Organico ATA 75
21. Piano di formazione dei docenti 76
22. Clausola di salvaguardia 77
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• 1 prova scritto-pratica Professionale con assi culturali (la valutazione della
prova professionale è determinante ai fini del superamento dell’esame: se il
candidato non raggiunge almeno il grado “basilare” la prova di esame è da
considerare non superata indipendentemente dai risultati delle altre prove e dal
credito di ammissione)
• 1 prova orale (colloquio senza domande sulle materie specifiche per
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verificare le conoscenze, ma una discussione da parte dell’allievo di un elaborato
scritto o multimediale da lui stesso realizzato)
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Servizi per l'Enogastronomia e
l'ospitalità alberghiera L'identità degli Istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida
base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di
sviluppare i saperi e le competenze necessarie ad assumere ruoli tecnici operativi
nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro
dimensione sistemica.
In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa
sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione
di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa
degli istituti professionali si articola in :
● un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, con funzione di
promuovere un'equilibrata crescita culturale dello studente, riguardo i linguaggi
e gli aspetti storico - sociali, matematici, scientifico - tecnologici.
● un area di indirizzo, che si differenzia a seconda del percorso,con il compito
promuovere una professionalità di base su cui innestare successive e più ampie
specializzazioni.
Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle
filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene
in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi, è in grado di:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e
l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di
ristorazione e di ospitalità;
Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle
attrezzature e alle risorse umane.
Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni
di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni
di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito
professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della
qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione
dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi
applicativi;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi
enogastronomici;
curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il
patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del
territorio e la tipicità dei suoi prodotti;
organizzare e gestire servizi con competenze tecniche , normative ed
economiche, nell’ambito delle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità
alberghiera;
Valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali,
artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti locali.
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Articolazioni:
Enogastronomia Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire
nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione
dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le
tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze
enogastronomiche.
Dall’anno scolastico 2013/2014 nell’articolazione “enogastronomia” del ciclo di
studi, è attiva un’opzione denominata “Prodotti dolciari artigianali ed
industriali” (Pasticceria) che vede in particolare un implemento del
laboratorio di servizi enogastronomici-settore pasticceria, specie nel terzo anno, e
l’introduzione di Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari.
L’inserimento di tale specializzazione all’interno dell’offerta formativa
dell’Istituto, va nella direzione attuale del mercato e della relativa carenza di
percorsi formativi ad hoc in tale specializzazione sul territorio.
Tale percorso formativo è condotto anche con interventi didattici di supporto
ricorrendo alle altissime professionalità e realtà imprenditoriali del settore
tradizionalmente operanti sul territorio. Al termine del ciclo di studi lo studente
potrà scegliere tra l’inserimento nel mondo lavorativo, la frequenza a corsi post
diploma di specializzazione o l’iscrizione a corsi universitari.
Nell’ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in
grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione,
conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha
competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul
controllo di qualità del prodotto alimentare.
I diplomati conseguiranno i seguenti risultati di apprendimento:
1. Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,
nutrizionale e gastronomico;
2. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda
dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
3. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni
industriali e artigianali dolciarie e da forno.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle
produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove
tendenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per
ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
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Servizi di sala e di vendita
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di
svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi
enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per
adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della
clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle articolazioni
“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, raggiungono le seguenti
competenze.
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda
dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Accoglienza turistica Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di
intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e
organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della
clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche
attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del
territorio.
Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione, intermediazione, organizzazione e gestione turistica alberghiera.
Tra le figure professionali più richieste per l’intero settore cui accedere anche con
livelli di istruzione post-diploma:
Maitre,
Chef,
Cuoco Barman,
Cameriere,
Responsabile servizi alloggio,
Responsabile servizi ricevimento,
Responsabile servizi ristorazione,
Direttore d’albergo.
A conclusione del percorso quinquennale è possibile proseguire gli studi
presso gli Istituti Tecnici Superiori dell’Ambito “Fruizione e valorizzazione
del patrimonio culturale” o scegliere l’università più idonea alle proprie
caratteristiche e aspirazioni.
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Servizi commerciali
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha
competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le
aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali
sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche
quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo
delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli
pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di
interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti
nazionali ed internazionali.
È in grado di:
ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli
adempimenti amministrativi ad essa connessi;
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–
contabile;
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
organizzare eventi promozionali;
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le
esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;
comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione
della terminologia di settore;
collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
Si acquisiscono competenze:
Per assumere ruoli specifici nella gestione dei processi amministrativi e
commerciali e nelle attività di promozione delle vendite;
Nell’amministrazione delle imprese, comprese le attività connesse al
marketing e alla comunicazione.
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SPAZI a disposizione (totale mq. 5743) Dal 1987 l’Istituto è profondamente cambiato. Gli spazi iniziali sono aumentati e,
cercando di essere in linea con i tempi, ha aggiornato, ogni anno , la struttura per
migliorare l’offerta formativa da offrire agli alunni. Ad oggi dispone di:
39 Aule ordinarie
6 Aule dotate di lavagna interattiva multimediale
1 Aula Educazione adulti EDA
1 Biblioteca
1 Spazio polivalente
4 Magazzino
1 Altri locali speciali
1 Aula di sostegno
2 Aule video
1 Presidenza
1 Vicepresidenza
5 Uffici
2 Archivi
1 Sala server
5 Laboratori di Cucina
3 Laboratori di sala -bar
1 Laboratorio American Bar
1 Bar didattico
1 Laboratorio di degustazione -enologia
1 Laboratorio Accoglienza Turistica
1 Ambulatorio medico
2 Spogliatoi allievi/e
1 Sala insegnanti
1 Palestra
11 Laboratori
7 Servizi Igienici alunni
2 Servizi igienici insegnanti
Inoltre le aule sono dotate di dispositivi idonei a consentire la fruizione di
attrezzature, sussidi e strumenti specifici utili all’innovazione didattica quali le
stazioni multimediali. Questo per sostenere fattivamente la valorizzazione delle
opportunità offerte dal progresso tecnologico a sostegno di un apprendimento più
consono allo stile cognitivo dei giovani.
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IL CONTESTO TERRITORIALE
L’ Istituto Nino Bergese conta di dare il suo contributo affinché le risorse umane ivi
impiegate siano in grado di valorizzare al meglio il patrimonio naturale, culturale e
artistico.
L’istituto, infatti, ha sviluppato, nel corso degli anni, un rapporto di interscambio e di
dialogo con il territorio, con le realtà economiche e con le istituzioni scolastiche
italiane, europee ed extraeuropee.
La nostra Scuola promuove e valorizza le attività da realizzarsi in collaborazione con
gli Enti esterni, ritenendole qualificanti e parti integranti del progetto formativo. L'economia di Genova e della Liguria ha risentito e risente profondamente dei
significativi mutamenti in atto nei settori produttivi e più in generale economici.
L’attuale passaggio storico verso economie sempre più “terziarizzate” e “leggere”,
meno legate all’industria e alle forme industriali tradizionali, ha portato a
ridisegnare la mappa del mercato del lavoro e delle professioni, nonché a far
interagire diversamente il mondo della formazione, dell’Istruzione.
In questo contesto, il settore turistico alberghiero, può essere considerato uno dei
settori economici con maggiori potenzialità sia nel presente che in prospettiva a medio
e lungo termine. In questo contesto, peraltro, l”habitat culturale di Genova e della
Liguria è andato muovendosi verso una spiccata valorizzazione complessiva delle
risorse ambientali disponibili: il centro storico genovese, l'Acquario, le due Riviere, il
Parco Nazionale delle Cinque Terre, il sistema dei parchi regionali, presentano in
questo senso un vasto panorama di interesse economico e turistico.
IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO
L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, articolato nelle
sue diverse specializzazioni, si colloca nel cuore di un’area a vocazione turistica e
svolge la propria opera formativa con l’intento di rispondere alle esigenze di ruoli
imprenditoriali e maestranze altamente qualificate.
Il nostro territorio presenta ambiti culturali, economici e turistici di notevole
potenzialità. Pertanto l’Istituto è da sempre impegnato a riservare ampi spazi,
durante la propria attività, ai contatti e conseguenti collaborazioni con enti locali,
università, associazioni del territorio.
Queste collaborazioni sono momenti di arricchimento reciproco e stimolo per lo
studente ed il personale in generale a relazionarsi col mondo del lavoro della ricerca.
Nello specifico sono stati attivati degli incontri programmati consistenti in serate
aperte alla cittadinanza, come momento di formazione e ampia informazione al
territorio. Sono stati scelti temi legati alla valorizzazione dei
prodotti locali ed alla conoscenza della filiera produttiva, partendo dalla produzione,
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trasformazione e fino al consumo, in sintonia con gli indirizzi scolastici presenti.
Vengono trattati inoltre tematiche di promozione del territorio e della sua storia.
L’istituto offre anche l’opportunità di operare direttamente nella realtà lavorativa
aderendo alle richieste di operatori esterni per l’organizzazione e la realizzazione di
convegni e meeting, fiere e congressi, ai quali gli allievi del settore turistico
aderiscono e nei quali operano, confrontandosi con il mondo del lavoro e allestendo
“chiavi in mano” opportuni buffet e servizi di catering.
Un panorama così economicamente vivo, vario e complesso richiede operatori con una
ricca base culturale e una preparazione flessibile ed articolata, in grado di evolversi e
di adattarsi al mutare delle esigenze.
In questo contesto il nostro Istituto si inserisce offrendo i seguenti sbocchi
occupazionali sia per il settore Ristorativo alberghiero sia per il settore
dell’Accoglienza turistica.
Da quanto scritto sopra si evince che sono diverse e molteplici le opportunità offerte
sia agli studenti qualificati del terzo anno, sia agli studenti diplomati del quinto anno.
Il ventaglio delle possibilità va dall’inserimento nella ristorazione collettiva (aziende,
scuole, asili, ospedali etc.) a quello nella ristorazione commerciale (ristoranti, pizzerie,
fast food, etc.) in strutture alberghiere nazionali e/o internazionali, agrituristiche e/o
sui mezzi di trasporto (aerei, treni, navi) ricoprendo ruoli diversi sulla base delle
specifiche conoscenze acquisite, in particolare, nel biennio post-qualifica del percorso
formativo.
Attività Professionalizzanti La nostra Scuola propone,
promuove e valorizza le attività da realizzarsi in collaborazione con gli Enti esterni,
ritenendole qualificanti e parti integranti del progetto formativo. Cura anche come
"partner" operativo l'organizzazione e la realizzazione di buffet, rinfreschi, pranzi con
allestimento completo del servizio, compreso quello di Ricevimento ed Accoglienza. In
questa funzione promuove ed evidenzia sempre la sfera didattica connessa a questa
tipologia di interventi sul territorio.
In particolare, consapevole che la qualità di una formazione professionale rivolta
alla ristorazione e al l'accoglienza deve essere relativa a tutta la "filiera di
prodotto", l'istituto ha recentemente attivato collaborazioni con aziende di
produzione e trasformazione alimentare di eccellenza presenti sul territorio ligure che
si affiancano a quelle collaborazioni tradizionalmente attive con ristoranti e alberghi.
Le iniziative promosse dall’Istituto sono le seguenti: iniziative organiche di stage per
le classi 2°,3°,4°,5° presso strutture alberghiere di prima qualità;
scambi culturali e professionali con scuole italiane, europee ed extraeuropee.
Interventi didattici e di collaborazione con esperti provenienti da realtà produttive di
eccellenza presenti sul territorio.
Visite guidate presso aziende agroalimentari, di trasformazione, ristorative,
alberghiere di eccellenza presenti sul territorio.
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Finalità L’Istituto, consapevole della complessità della realtà attuale e della velocità di
cambiamento della società, ritiene di poter essere, in questo contesto, strumento di
qualificazione per gli allievi e le loro famiglie perseguendo obiettivi che riguardano
sia lo sviluppo della personalità, nel rispetto delle diversità, sia lo sviluppo di una
professionalità dotata di una solida base scientifica.
Appare anche indispensabile, alla luce delle complessità sempre più elevate che offre
il contesto internazionale a livello sociale, economico e politico, che la nostra scuola si
costituisca come realtà istituzionale e costruisca la propria identità attraverso l’azione
collettiva e partecipata di tutte le sue componenti.
La ricerca da parte della nostra scuola della sua identità istituzionale, che si traduce
nell’erogazione di un servizio funzionale alle esigenze ed alle peculiarità della nostra
utenza e del nostro territorio, si unisce all’esigenza di inserire l’offerta formativa in
un contesto internazionale e, più specificamente, nella dimensione europea
dell’educazione, avendo come obiettivo finale la formazione di un cittadino che abbia
acquisito sensibilità e consapevolezza di appartenere alla dimensione europea ed ai
suoi valori condivisi in un contesto culturale anche internazionale.
L’Istituto intende sviluppare la propria attività in direzione della massima attenzione
nei confronti degli studenti, con lo scopo fondamentale di favorire lo “star bene a
scuola”, garantendo pari opportunità a parità di condizioni.
Ineludibile appare quindi il superamento di situazioni di disagio degli allievi,
attuando precise e tempestive strategie mirate ad ottenere l’integrazione in generale e
a superare le problematiche legate a disabilità, anche attraverso il mantenimento di
una attenzione sempre sollecita nei confronti dei soggetti più deboli.
Tutto ciò può essere attuato solo attraverso la predisposizione e l’attenta
organizzazione di un servizio didattico-educativo qualificato, professionalizzante ed
interagente con l’esterno, che sia in grado di proporre attività finalizzate allo sviluppo
di dinamiche di gruppo positive, all’acquisizione di responsabilità e autonomia,
all’elaborazione di strategie condivise dai ragazzi, per superare i problemi legati agli
apprendimenti, alle relazioni e all’organizzazione del gruppo stesso.
Sviluppare costantemente la logica del miglioramento dei servizi che vengono forniti
significa quindi operare in modo che tutti i livelli dell’organizzazione scolastica siano
sistematicamente e sinergicamente coinvolti nel creare una serie di servizi, di
strategie operative, di percorsi educativi sempre più rispondenti ai bisogni
dell’utenza, che ha come obiettivo primario il successo scolastico degli studenti.
Quanto sopra indicato si traduce nei seguenti obiettivi di carattere generale:
1. sviluppare la propria attività privilegiando la massima attenzione nei confronti
degli studenti allo scopo di offrire loro pari opportunità, a parità di condizioni;
2. consentire il superamento di situazioni di disagio degli allievi attraverso azioni
tempestive di integrazione, in particolare mantenere l’attenzione nei confronti di chi
presenti problematiche legate sia a disabilità motoria, sensoriale, psichica, sia a
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difficoltà di inserimento;
3. offrire un servizio didattico-educativo qualificato professionalmente e in
sintonia con l’esterno;
4. aiutare gli allievi a costruire gradualmente e con serenità la propria identità
socio-culturale nel rispetto della diversità;
5. favorire l’incontro col mondo del lavoro e delle professioni anche in un contesto
internazionale;
6. favorire la mobilità internazionale con particolare riferimento ai programmi
Erasmus +;
7. realizzare esperienze di condivisione progettuale con altre realtà nazionali
attraverso scambi ed esperienze di e-twining;
8. sviluppare costantemente la logica del miglioramento dei servizi erogati,
operando sistematicamente e coinvolgendo in tal senso tutti i livelli
dell’organizzazione;
9. migliorare il livello professionale delle risorse umane impiegate all’interno
dell’organizzazione.
L’Istituto traduce le finalità generali sopra esposte in specifici obiettivi per la qualità,
individuando altresì indicatori misurabili e personalizzati dell’effettivo grado di
raggiungimento degli obiettivi stessi.
+
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PIANO DI MIGLIORAMENTO A conclusione del processo di autovalutazione di istituto, culminato con la
compilazione del RAV (Rapporto di AutoValutazione), sono state individuate le
seguenti priorità e traguardi da raggiungere al termine del triennio di riferimento
nell’ambito dell’area degli esiti degli studenti:
ESITI DEGLI
STUDENTI
PRIORITÀ TRAGUARDO
Risultati scolastici Favorire il successo
formativo
Generare una tendenza di
crescita in percentuale degli
ammessi e la diminuzione
delle sospensioni del giudizio.
Ridurre il divario tra classi e
sezioni
Risultati delle prove
standardizzate
nazionali (INVALSI)
Favorire, partendo
dalla valutazione
degli apprendimenti
tra classi parallele, la
partecipazione
consapevole alle
prove INVALSI
Aumento del numero degli
studenti partecipanti
per il cui raggiungimento si intende perseguire i seguenti obiettivi di processo:
AREA DI
PROCESSO
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Curricolo,
progettazione
e valutazione
1. Realizzazione del curricolo di scuola delle discipline
strutturato per competenze;
2. Strutturazione di test di ingresso, verifiche intermedie e
finali comuni con criteri condivisi di valutazione per
competenze.
Ambiente di
apprendiment
o
1. Arricchire la dotazione multimediale, favorire la fruizione
dei laboratori;
2. Migliorare il clima scolastico attraverso momenti di
relazione e condivisione.
Inclusione e
differenziazio
ne
1. Potenziare l’attività di tutoraggio istituendo nel biennio,
dove possibile, il tutor di classe;
2. Sperimentare iniziative didattiche strutturate per gruppi
di livello;
3. Sperimentare iniziative ad hoc per gli studenti stranieri in
orario curricolare;
4. Realizzare attività specifiche in orario di curricolare per
contrastare forme di dispersione
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Continuità e
orientamento
1. Rafforzare la collaborazione con le scuole secondarie di
primo grado creando opportunità di condivisione di buone
pratiche ed informazioni;
2. Creare percorsi specifici nel biennio per l’orientamento alla
scelta dell’articolazione nel triennio;
3. Lavorare per gruppi omogenei di interesse favorendo
l’esplorazione delle opportunità formative dopo il diploma e
consolidando le competenze;
Orientamento
strategico e
organizzazion
e della scuola
1. Migliorare la comunicazione con le famiglie, accrescere la
loro partecipazione e condivisione;
2. Creare un clima di condivisione estesa tra i docenti
mediante il loro coinvolgimento nella discussione e nelle
decisioni;
3. Migliorare la chiarezza nell’attribuzione di compiti e
responsabilità.
Sviluppo e
valorizzazion
e delle risorse
umane
1. Incrementare le occasioni di formazione del personale
scolastico, favorendo la più ampia partecipazione su temi
inerenti le priorità individuate;
2. Attribuire incarichi sulla base delle competenze personali
individuate, favorire la più ampia partecipazione alle
attività progettuali.
Integrazione
con il
territorio e
rapporti con
le famiglie.
1. Creare occasioni di incontro con le famiglie su tematiche
specifiche;
2. Favorire la creazione di gruppi di genitori finalizzati alla
realizzazione di attività di supporto a quella scolastica;
3. Rafforzare la collaborazione col mondo della produzione, gli
enti locali, le altre ISA, i Centri di formazione e
l’università.
La rivisitazione del curricolo disciplinare sulla base della specifica realtà scolastica, la
condivisione di criteri di valutazione delle competenze, la fotografia iniziale ed il
monitoraggio continuo dell'azione didattica possono favorire il successo formativo
degli studenti e diminuire le differenziazioni registrate a livello di ISA. Analogamente
l'introduzione di nuove metodologie didattiche supportate dagli strumenti
multimediali e dal ricorso alle attrezzature di laboratorio possono permettere il
rafforzamento della motivazione e la partecipazione attiva. La condivisione e l'ascolto
favoriscono un clima di fiducia verso l'istituzione e l'aumento dell'autostima tra gli
studenti. Organizzare la didattica per livelli oltre a facilitare l'individualizzazione dei
percorsi, permette il rafforzamento dell'orientamento in uscita. La formazione dei
docenti risulta essenziale per mettere in atto strategie di recupero, rafforzamento ed
orientamento fondate sull'innovazione della didattica e l'individuazione dei percorsi.
Il coinvolgimento delle famiglie, consapevole ed attivo, favorisce e rafforza l'azione
didattica volta a sviluppare competenze adeguate e a favorire scelte consapevoli.
L'incontro sinergico con le realtà operanti sul territorio aumenta le possibilità di
azione e sviluppo dell'ISA.
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L’ISTITUTO E IL PNSD L'Istituto è impegnato sulle tematiche della digitalizzazione della scuola da anni, in
particolare con il Progetto nazionale Web X .
A partire dall'a.s. 2013/14 è partita la sperimentazione del Registro Elettronico,
offrendo alle famiglie un'interfaccia scuola famiglia efficiente e chiara entro la quale
si esaudiscono tutte le necessità formali legate al tema della trasparenza, mentre
quelle sostanziali, agevolate dalla tecnologie, restano soddisfatte dall'umanità del
dialogo scuola-famiglia che resta aperto secondo le modalità tradizionali dei colloqui
settimanali e periodici coi docenti e dal quadro condiviso del patto formativo. Si vanno
sempre più diffondendo le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) che troveranno
spazio in ogni aula entro orizzonti temporali ragionevoli. L'Istituto dispone di
laboratori informatici attrezzati con un numero di postazioni sufficienti a garantire
piena funzionalità in tutte le classi ospitate.
Il PNSD istituisce la figura dell'Animatore Digitale che si affianca alle strutture
consolidate lavorando in particolare sui temi della formazione interna (stimolando la
formazione negli ambiti del PNSD anche attraverso momenti formativi aperti alle
famiglie e ad altri settori del territorio), del coinvolgimento della comunità scolastica
(favorendo la partecipazione e il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di
workshop e altre attività) e la creazione di soluzioni innovative (individuando
soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili, favorendo l'ingresso di buone
pratiche altrove sperimentate, promuovendo laboratori di coding per gli studenti).
Il PNSD si realizza nella nostra scuola nel rapporto efficiente tra la dirigenza, le
figure di staff (Animatore Digitale e Funzione Strumentale), i docenti esperti (punti di
riferimento diffusi negli indirizzi e nei singoli consigli di classe) e tecnici (coi quali si
concretano e armonizzano le esigenze didattiche secondo lo stato dell'arte) e tutti i
docenti e il personale che, nel rispetto della libertà d'insegnamento, sempre più viene
coinvolto.
Si riporta dal testo del PNSD: «Se l'obiettivo de nostro sistema educativo è sviluppare
le competenze degli studenti, invece che semplicemente trasmettere programmi di
studio, allora il ruolo della didattica per competenze, abilitata dalle competenze
digitali, è fondamentale in quanto attiva processi cognitivi, promuove dinamiche
relazionali e induce consapevolezza... Il paradigma su cui lavorare è la didattica per
competenze intesa come progettazione che mette al centro trasversalità, condivisione
e co-creazione, e come azione didattica caratterizzata da esplorazione, esperienza,
riflessione, autovalutazione, monitoraggio e valutazione. Il primo passo è quindi fare
tesoro delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali per affrontare una didattica
per problemi e per progetti».
L'Istituto è coinvolto e intende consolidare le reti di scuole entro le quali è possibile
sviluppare progetti che consentono di condividere le risorse e le professionalità per il
IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
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bene comune. In particolare l'Istituto, nell'a.s. 2015/16, fa parte della rete di scuole
vincitrice del bando per il progetto di formazione degli Animatori Digitali e partecipa
ai progetti «Agire per conoscere» nelle articolazioni Automazione-giovani-identità e
Roboetic@.
Su questi ultimi, la rete costituitasi tra I.S.A. IPSSA Bergese, Einaudi-Casaregis-
Galilei, Università di Genova, Associazione Robofriends e Ente di Formazione
Coop&Go si pone l’obiettivo di garantire agli studenti il successo formativo mediante
l'utilizzo di risorse tecnologiche innovative. La rete mira a promuovere un percorso
formativo di competenze orientative, cioè un insieme di caratteristiche abilità e
motivazioni personali necessari al soggetto per gestire con consapevolezza ed efficacia
la propria esperienza formativa e lavorativa. La rete è attiva anche al fine di avviare
la costruzione di un e-portfolio tramite la formazione di gruppi di livello in attività
laboratoriali diversificate e coerenti col profilo professionale d’indirizzo.
Il PNSD dell'Istituto si articola in particolare come segue.
Azione generale:
•Questionario per conoscere i bisogni formativi dei docenti e del personale ATA.
• Questionario per conoscere le aspettative e i bisogni di studenti e genitori.
• Ricognizione delle buone pratiche già presenti nell'istituto.
• Presentazione del PNSD alle componenti scolastiche.
Formazione dei docenti:
• Formazione delle figure di staff (secondo quanto stabilito dal PNSD).
• Corso di base per l'utilizzo del Registro Elettronico.
• Corso di base per l'utilizzo della LIM.
• Corso di base per l'utilizzo di Moodle e di altri ambienti di classi virtuali.
• Corso di base per l'utilizzo delle risorse digitali presenti nel testo scolastico.
• Corso di base per l'utilizzo di strumenti Cloud.
• Patente europea ECDL.
• Corsi di formazione sulle metodologie didattiche (esempi: problem solving,
flipped classroom, EAS, strumenti collaborativi on line, costruzione di questionari e
compiti in classe con Moodle
• Eventuali altri corsi emergenti dalle richieste spontanee dei docenti.
Formazione degli studenti
• Corso di base per la sicurezza in rete, i reati informatici e il cyberbullismo.
• Corso sulle tematiche del copyright e del copyleft.
• Corsi per il conseguimento della patente ECDL.
• Corsi di coding.
• Eventuali altri corsi emergenti dalle richieste spontanee degli studenti.
Formazione dei genitori
• Corso di base sul funzionamento del registro elettronico.
Formazione del personale ATA
IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
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• Corsi di base relativi all'adeguamento digitale amministrativo.
• Corsi di base sul Registro Elettronico.
• Altri corsi emergenti dalle richieste spontanee del personale ATA.
Coinvolgimento della comunità scolastica
Azione generale
Segnalazioni dei docenti
•Diffusione di notizie relative ad opportunità formative quali seminari, conferenze,
momenti formativi utili all'assolvimento della formazione dei docenti Studenti
•Analisi ed eventuale accoglimento di proposte di utilizzo di spazi e risorse
scolastiche secondo modalità creative e sostenibili.
•Questionari di feedback anonimo sull'efficacia percepita dell'azione didattica dei
docenti, dei consigli di classe, della struttura scolastica.
Creazione di soluzioni innovative
Azioni generali
•Adeguamento della dotazione tecnologica esistente in funzione delle risorse raccolte
(fondi PON, contributi e finanziamenti vari).
•Catalogazione delle risorse disponibili ed eventuale messa a frutto di quelle non
utilizzate.
•Misure per la diffusione della rete wifi nella scuola
•costruzione di liste di distribuzione per consigli di classe, commissioni, coordinatori,
tutor, per favorire la circolazione della comunicazione interna e l'interfaccia con le
famiglie.
•Condivisione tra docenti di materiali in piattaforma, in particolare dei compiti in
classe, per favorire una progettualità d'istituto.
•Attivazione di canali su youtube contenenti filmati di docenti con gli elementi
minimi ed essenziali delle diverse discipline.
Collaborazioni con enti pubblici
•Richiesta al Comune di abilitazione all'uso delle reti wifi pubbliche degli strumenti
digitali degli studenti.
IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
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Scelte didattiche –metodologiche
per superare il disagio scolastico Nell’ISA sono presenti diversi alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) che, per
varie cause di natura fisica, psichica o sociale, si trovano ad iniziare il percorso di
formazione scolastica con delle pre-esistenti situazioni di svantaggio tali da non
facilitare un regolare processo di apprendimento. Una priorità che L’istituto si è posta
è il conseguimento per ciascun alunno di obiettivi didattici multi ed interdisciplinari
in termini di abilità, conoscenze e competenze, attraverso un graduale sviluppo
processuale, individuando tutte quelle strategie d’insegnamento, atte a controllare,
limitare, risolvere lo svantaggio di partenza in modo tale da consentire loro di
imparare senza troppe difficoltà, di sviluppare la propria personalità attraverso la
costruzione di relazioni positive nel proprio contesto-classe, con l’aiuto dei compagni e
degli operatori scolastici, nella realizzazione di un reale processo di integrazione, in
continua collaborazione con la famiglia.
Le varie tipologie di BES verso cui l’ISA ripone una speciale attenzione:
1. Disabilità (L. 104/1992)
2. DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento L. 170/2010)
3. Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP)
4. Deficit da Disturbo di attenzione e iperattività (ADHD)
5. Funzionamento intellettivo al limite (Borderline cognitivo)
6. Disagio comportamentale e/o relazionale
7. Disagio per condizioni fisiche difficili (ospedalizzazione, malattie acute o
IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
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croniche, lesioni, fragilità,…)
8. Disagio per condizioni psicologiche particolari (problematiche familiari,
personali,…)
9. Deficit del linguaggio
10. Deficit delle abilità non verbali (disprassie)
11. Deficit della coordinazione motoria
12. Svantaggio linguistico (anche stranieri di recente immigrazione)
13. Svantaggio culturale
14. Svantaggio socio-economico
Per ognuna di queste aree, l’Istituto intende mettere in campo una serie di procedure
atte a rilevare il problema, ad individuare le strategie migliori per
gestirlo/limitarlo/risolverlo, per far sì che l’alunno possa vivere la Scuola come
ambiente accogliente, stimolante, rispettoso dell’individualità ma nel contempo in
grado di sollecitare le potenzialità cognitive e relazionali di ciascuno per uno sviluppo
formativo della persona nella collettività.
E’ a questo scopo ogni anno, in collaborazione con famiglie e territorio, il Collegio dei
Docenti elaborerà il Piano Annuale dell’Inclusività (P.A.I.) che darà un monitoraggio
iniziale delle situazioni di B.E.S. presenti nella scuola, giungerà ad individuare
risorse umane e tecnologiche per mettere in campo vere e proprie strategie didattiche
atte a favorire il processo di formazione di questi studenti.
Il P.A.I. prevederà, inoltre, la costituzione del Gruppo di lavoro per l’Inclusività (GLI)
che secondo quanto indicato dalla D.M. del 27.12.2012 e della C.M. n. 8 del 6.03.2013,
coordina gli interventi a favore di ogni alunno con BES che entri a far parte
dell’Istituto, attraverso relazioni e strategie operative individuate tra le risorse
interne alla Scuola e risorse esterne (territorio e famiglie).
Ciò presuppone, per i docenti:
l’individuazione di precisi criteri di iscrizione e di inserimento degli allievi in
situazione di difficoltà nelle singole classi dell’istituto, nel rispetto della normativa
nazionale e regionale esistente, ma in applicazione anche dell’autonomia didattica,
organizzativa, di ricerca-sperimentazione e sviluppo assicurata ad ogni scuola dagli
art. 3,4,5, 6 e 7 del DPR 275/99
la definizione di pratiche didattiche e culturali condivise all’interno dell’Istituto
in tema di accoglienza
la creazione di un clima d’accoglienza nella scuola che renda effettiva
l’integrazione di tali studenti nella comunità scolastica
la promozione della comunicazione e della collaborazione tra scuole, tra scuola e
famiglia di studenti e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’integrazione socio – culturale e lavorativa.
Studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA)
Per tali studenti l’Istituto mette a disposizione tutti gli strumenti e gli ausili
disponibili e recepisce le indicazioni contenute nella Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010.
La quantità e le caratteristiche qualitative dell’inserimento vengono formalizzate nei
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Piani Didattici Personalizzati (PDP) elaborati dai consigli di classe, d’intesa con le
famiglie.
L’inserimento deve consistere nella definizione di un percorso formativo che punti a
superare gli ostacoli che limitano l’apprendimento delle abilità scolastiche e
consentire la realizzazione di una programmazione misurata sui reali bisogni e sui
ritmi di apprendimento.
Studenti con Disturbi evolutivi specifici e/o con svantaggio
La quantità e le caratteristiche qualitative dell’inserimento sono definite nel Piano
Didattico Personalizzato (PDP), non inteso come mera esplicitazione di strumenti
compensativi e dispensativi. Esso è lo strumento in cui si includono progettazioni
didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli
strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense,
a carattere squisitamente didattico- strumentale. Nei casi di questi studenti
l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato è deliberata in Consiglio
di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla
famiglia.
Studenti con Disabilità
Nell’ottemperanza delle fonti normative L.104/1992 e D.P.R. 24 febbraio 1994 e delle
Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità del 2009, il nostro Istituto
affronta l’integrazione in maniera così strutturata:
Definizione nell’ambito del CdC, su indicazione del docente di sostegno e dei
referenti Asl, del Piano Educativo Individualizzato (PEI) in collaborazione con la
famiglia ed analizzando la situazione iniziale che tenga conto della Diagnosi
Funzionale e delle osservazioni sistematiche
Sull’analisi delle potenzialità individuazione degli obiettivi a breve, medio e
lungo termine, promozione dell’autonomia personale dell’alunno sviluppando e
potenziando le capacità espressive e la motivazione alla vita di relazione
Condivisione con i docenti di classe delle attività curricolari in base alla
disabilità dell’alunno.
Strumenti:
Attività curricolare con la classe di appartenenza in aula, nei laboratori, in
palestra; partecipazione a progetti, visite guidate, viaggi di istruzione.
Lavoro individualizzato con particolare riferimento all’area dell’autonomia
personale, sociale, relazionale.
Utilizzo di sussidi specifici qualora necessari.
Impiego di metodologie per favorire gli obiettivi del PEI.
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Sostegno al successo formativo e lotta alla dispersione
La scuola, oltre all’integrazione vuole favorire appieno l’inclusione di ogni alunno, dar
significato e valore alla sua persona e alla sua presenza nel contesto scolastico e
sociale, partire dalle sue capacità e dalle sue difficoltà ed eventualmente predisporre
un piano di studi personalizzato o individualizzato.
Il nostro Istituto cercherà di garantire il successo formativo di tutti gli alunni,
rimuovendo o minimizzando gli ostacoli che rendono difficoltoso l’apprendimento e il
corretto inserimento nel contesto socio-culturale e scolastico.
Si propone di riflettere e condividere idee, metodologie e proposte e soprattutto
cercherà di promuovere percorsi che rispondano con attenzione ai bisogni di
personalizzazione di alunni che manifestino o si trovino in difficoltà temporanea o
duratura rispetto al re rendimento scolastico e al conseguimento delle competenze
adeguate.
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con
continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o
per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai
quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Leggere le situazioni di alcuni alunni attraverso il concetto di Bisogno Educativo
Speciale (B.E.S) può far fare alla Scuola un significativo passo in avanti verso la piena
inclusione;
Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro
di sé tutte le possibili difficoltà educative - apprenditive degli alunni, sia le situazioni
di disabilità riconducibili alla tutela della L.104 all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi
specifici sia le altre situazioni di problematicità psicologica, comportamentale,
relazionale, apprenditiva, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico –
culturale …
Il “Bisogno Educativo Speciale” non va visto come una diagnosi clinica, ma una
dimensione pedagogicopolitica;
Le recenti disposizioni ministeriali (Circolare Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013;
Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 (PAI); Nota Ministeriale del 22 Novembre 2013)
sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e didattico del team docenti e del
consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come alunno con BES; ai docenti
non è richiesto di fare diagnosi, ovviamente, ma di riconoscere una situazione di
problematicità.
Le recenti disposizioni ministeriali riconoscono agli insegnanti la possibilità di
individuare l’alunno con BES sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e
didattiche” consentendo alla scuola di riappropriarsi di un forte ruolo che le e’ proprio.
L’estensione del diritto alla personalizzazione dei percorsi formativi e di valutazione
anche ad alunni non compresi prima nella legge 104/92 e poi nella Legge 170/2010, e’
una scelta importante che favorisce politiche scolastiche più eque ed inclusive: alunni
che prima non erano individuati come portatori di bisogni e tutelati in questo senso,
ora lo possono essere.
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL L’INCLUSIONE
SCOLASTICA ( Chi fa cosa, livelli di responsabilità, etc)
IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19
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Per quanto riguarda gli alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico,culturale e
disagio comportamentale/relazionale.
Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben
fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti
potranno essere di carattere transitorio.
Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni
“a rischio” attraverso incontri con i C.d.C. I docenti saranno invitati a compilare la
“Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e
i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire,
naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La scheda
elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata dal coordinatore di classe al
Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, il docente referente, dopo aver esaminato
le relazioni dei casi segnalati, con eventuale consulto di esperti della problematica
evidenziata, valuteranno un primo approccio di intervento. Il C.d.C pianifica
l’intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato. Al fine di verificare
l’efficacia dell’intervento si terranno incontri periodici nell’ambito dei C.d.C
programmati , o se necessario, con sedute appositamente convocate. La
documentazione prodotta (scheda di rilevazione, PdP, interventi )sarà raccolta nel
fascicolo personale riservato dell’alunno.
Il responsabile del Disagio, in accordo con la famiglia e con il Consiglio di Classe ,
potrà proporre all’allievo anche percorsi scolastici integrati con altri centri formativi,
che siano maggiormente adatti alle sue esigenze e lo possano aiutare a sviluppare in
modo più consono le sue capacità.
RISORSE UMANE D’ISTITUTO
Coordinatore BES
Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere:
• azione di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES,
• coordinamento per la stesura del PDP e predisposizione di modulistica;
• creare un archivio o una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile di
docenti e propone materiali utili per l’integrazione
Consiglio di Classe
• fa osservazioni mirate per rilevare le diverse tipologie di BES presenti nell’IC;
• favorisce il confronto e la continua collaborazione;
• ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di
una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e
dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della
eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia;
• deve utilizzare al meglio le risorse umane strumentali finanziarie disponibili;
• consentire l’adattabilità del percorso didattico, degli spazi, dei materiali, in
base alle esigenze riscontrate (Miglioramento/peggioramento,
adeguatezza/inadeguatezza)
• comunica con la famiglia ed eventuali esperti
• elabora il Piano Didattico Personalizzato che ha lo scopo di definire, monitorare
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e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli
apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico.
• Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal
Dirigente Scolastico.
• valuta se apporre eventuali modifiche o integrazioni nel corso dell’A.S. e si
preoccupa di comunicarle alla famiglia ;
• verifica singolarmente e collegialmente la positività o le criticità dei risultati
raggiunti.
Collegio dei Docenti
• discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES.
• al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Ogni docente
• nell’ambito dell’insegnamento della propria disciplina e compatibilmente alle
esigenze della classe attuerà interventi didattici individuali di recupero e di rinforzo
nei confronti degli alunni in condizioni di disagio e di difficoltà di apprendimento
articolando il percorso formativo su obiettivi minimi e criteri di verifica concordati;
• creerà situazioni di apprendimento che possano favorire lo sviluppo e il
consolidamento delle capacità e delle competenze di tutti gli allievi.
Ruolo delle famiglie
Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli
interventi inclusivi attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate
• il coinvolgimento nella redazione dei PdP
Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei
propri figli,anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa.
I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di
classe e con il referente per i Bes per condividere interventi e strategie nella
redazione del PdP.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
• rispondere ai bisogni individuali
• monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
• monitorare l'intero percorso
• favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-
identità
• costruire un dossier di sviluppo (portfolio)
INTERVENTI DI RECUPERO PER TUTTI GLI ALUNNI
• Durante il corso dell’intero anno scolastico i Consigli di Classe provvedono alla
segnalazione di allievi che necessitano di interventi di recupero in discipline
specifiche ;
• tali alunni devono essere individuati e responsabilizzati sulla propria
situazione specifica dal docente della materia individuata come carente, dal
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coordinatore di classe e dal docente responsabile dei Corsi di recupero;
• si organizzano corsi di recupero nelle ore antimeridiane con gruppi ridotti di
allievi e con insegnanti della materia affinchè vengano rinforzate le capacità e
colmate le carenze per favorire risultati positivi durante le lezioni in classe;
• gli insegnanti dei corsi cercano di individuare le maggiori difficoltà degli allievi
e approfondiscono le spiegazioni degli argomenti che riterranno più utili e opportuni;
• gli alunni si impegnano con la frequenza e con ulteriori esercitazioni a
recuperare lo svantaggio per procedere nell’approfondimento dei programmi
curricolari in classe;
• il docente responsabile coordina l’organizzazione dei corsi, la compilazione dei
documenti (registro presenze e verifiche) da parte degli insegnanti che tengono i corsi
e la frequenza degli alunni.
IL PROGETTO EDUCATIVO Il progetto educativo che I’IPSSA “ Bergese” di Genova propone è fondato sulla
convinzione che non sia possibile costruire un eccellente futuro professionalizzante
rivolto al mondo del lavoro se non operando sulla corretta e completa formazione
dello studente anche da un punto di vista civico.
È una scuola attiva proprio perché insegna ad avere concretezza e senso di praticità,
ma al tempo stesso educa i giovani motivandoli nell'affrontare i problemi della
contemporaneità con spirito critico e autonomia di giudizio.
Competenze chiave di cittadinanza
Il Progetto dell’Istituto Nino Bergese
"Promuove il miglioramento dei processi educativi con l’intento di favorire la crescita
delle persone nella comunità". L’obiettivo principale risulta essere: modificare
l’atteggiamento delle giovani generazioni verso aree significative del sapere,
accrescendone conoscenze e compe-tenze da tradurre in comportamenti concreti.
Infatti, solo un cittadino “competente” può esercitare effettivamente i propri diritti di
cittadinanza. Per questo è fondamentale promuovere nei giovani competenze che li
preparino a rispondere alle sfide della globalizzazione, ad adattarsi in modo flessibile
ad un mondo in rapido cambiamento e forte connessione, ad affrontare problemi
complessi attraverso strumenti e metodi appropriati. Tali competenze si rivelano
particolarmente utili nell’affrontate le tematiche rivolte al mondo della ristorazione .
Nello specifico l’Istituto intende migliorare l’offerta formativa della scuola
sviluppando una metodologia didattica in-terdisciplinare che insegni a cogliere il
contributo delle diverse discipline all’analisi e alla soluzione dei problemi, con
particolare riferimento ai temi della ristorazione sviluppando una maggiore
consapevolezza nello sviluppo della filiera alimentare.
La competenza è qualcosa di profondo e complesso che presuppone certamente il
possesso di conoscenze e abilità, ma che prevede soprattutto la capacità di utilizzarle
in maniera opportuna in svariati contesti. Ne consegue che le competenze non sono
date ad un soggetto, ma da esso sono acquisite in maniera creativa con la riflessione e
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con l’esperienza.
La sfida a cui è chiamata la valutazione scolastica nel passaggio da una “scuola delle
conoscenze” ad una “scuola delle competenze” è sintetizzata bene da una frase di
Grant Wiggins: “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare
con ciò che sa” . Si propongono percorsi didattici, nei quali lo studente è chiamato ad
utilizzare le proprie conoscenze e abilità in situazioni contingenti e aperte
all’imprevisto, non predeterminate, mostrandosi “competente”. Le competenze
indicano quindi ciò che lo studente è effettivamente capace di fare, di pensare, di agire
davanti alla complessità dei problemi e delle situazioni che si trova ad affrontare e a
risolvere, mobilitando la sua sfera cognitiva ed intellettuale, ma anche la sua parte
emotiva, sociale, estetica, etica, valoriale.
E’ compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far
sì che le capacità personali si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza
previste dal Ministero a conclusione dell’obbligo di istruzione secondaria.
Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e
lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, e che
rinforzano il percorso di apprendimento continuo che si prolunga per l’intero arco
della vita (lifelong learning).
Tali competenze, di seguito riassunte , risultano coerenti con gli obiettivi del nostro
Istituto.
AMBITO COSTRUZIONE DEL SÈ
1) Imparare a imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione
(formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di lavoro.
2) Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi
significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e lepossibilità
esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
AMBITO RELAZIONE CON GLI ALTRI
3) Comunicare e comprendere Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso
(quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità
diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o