Di storia ce n‘è poca, e altrettanto di leggenda. Il grosso è tutta pura invenzione. Qualc aveva sospettato il sostanziale bluff, qualche altro ha tentato di far emergere il proprio disse rispetto alle convinzioni imperanti, ma ora ecco spuntare la confutazione ufficiale, ad alta v sostenuta da ricerche approfondite e da appropriate analisi portate avanti in ambito accadem Crollano alcuni fra i miti ai quali sono affezionati i cosentini, a partire da quello di Alar Li demolisce un libro, appena pubblicato, del professor Giovanni Sole, docente di storia le tradizioni popolari presso il dipartimento di studi umanistici dell‘Università della Calab „Il barbaro buono e il falso beato“, questo il titolo del coinvolgente volume (Rubbettino, pagine, 12 euro) destinato a suscitare polemiche e, soprattutto, risentimenti. Seppure con ga e diplomazia, lo studio di Sole fa infatti piazza pulita di gran parte delle favole di cui si s alimentati, per secoli, gran parte degli ambienti culturali di Cosenza, e su cui si è (incautame lascia dedurre il cattedratico di Arcavacata) costruito, per esplodere ultimamente col „fenom Alarico“. Impazza, infatti, il nome del re dei Visigoti, che nel 410 sarebbe morto (e sepolto il suo tesoro, notevolmente rimpinguato dalle razzie durante il „sacco di Roma“) sotto il letto Busento: siamo sommersi dalle insegne, dalle etichette, dalle ragioni sociali, dalle associazi dai progetti, dalle iniziative varie di enti pubblici e soggetti privati che evocano il sovrano ba ro, al quale si è deciso di dedicare anche un museo, previsto ai piedi del colle Pancrazio, sul attualmente occupato dall‘ex Jolly, in prossimità della confluenza del torrente nel Crati. Ch quali documenti e reperti goti - commenta il docente universitario - saranno esposti nelle sue s L‘esplosione di attenzioni per il condottiero visigoto deriva dalla suggestione che sui cosen oggi più che mai esercita la sua figura, nei confronti della quale sta maturando una frene quasi ossessiva, passione ma infondata, sostiene il professor Sole che, nel suo libro, bo senza remora alcuna quasi tutto quanto si è finora pensato, sostenuto, osannato circa il porto speciale esistente fra Alarico e la città, rapporto a suo avviso messo su unicamente rispetto di un antico vizio, di un plurisecolare „debole“ cosentino. La verità – asserisce il tedratico nel suo saggio, smontando pezzo su pezzo il castello di fantasie eretto nel temp soffermandosi su questa e su diverse altre personalità legate in qualche modo al territorio che ai cosentini, per darsi un‘identità a conferma del primato che le credenze gli assegn ha fatto comodo prendere, metabolizzare quanto in realtà è stato creato a ragion veduta s città, le sue figure di spicco, i suoi eventi memorabili. Ne deriva che siamo di fronte in pr lenza a tutta una montatura, come d‘altronde sottolinea esplicitamente il sottotitolo del l („Sull‘invenzione della storia e della tradizione in una città di provincia“). Una montatura i gantitasi via via, evidenzia Sole passando in rassegna e analizzando circostanze, fonti, au Il docente riferisce di scrittori preoccupati unicamente, nello scorrere dei secoli, di fornire ad o costo una ricostruzione positiva delle vicende cosentine in modo da far emergere una città dal g oso passato, ricorrendo a palesi esagerazioni e ad un uso disinvolto delle fonti nonché modifica gli avvenimenti e mescolando il vero al falso: da qui le innumerevoli contraddizioni e le ma nali incongruenze facilmente rilevabili tra i vari testi su un medesimo argomento. Ciò è accad perché molti disinvolti autori - mette impietosamente in risalto il professor Sole – hanno lavo nel tempo con un preciso fine: accompagnare, man mano, la trasformazione di Cosenza da pa di rudi spartani, nell‘antichità, a centro eccelso di lettere ed arti (da qui il titolo di Atene delle C bria) a metropoli multiculturale e multietnica, come vuole l‘obiettivo/ambizione dei nostri gio Di storia ce n‘è poca, e altrettanto di leggenda. Il grosso è tutta pura invenzione. Qualc aveva sospettato il sostanziale bluff, qualche altro ha tentato di far emergere il proprio disse rispetto alle convinzioni imperanti, ma ora ecco spuntare la confutazione ufficiale, ad alta v sostenuta da ricerche approfondite e da appropriate analisi portate avanti in ambito accadem Crollano alcuni fra i miti ai quali sono affezionati i cosentini, a partire da quello di Alar Li demolisce un libro, appena pubblicato, del professor Giovanni Sole, docente di storia le tradizioni popolari presso il dipartimento di studi umanistici dell‘Università della Calab „Il barbaro buono e il falso beato“, questo il titolo del coinvolgente volume (Rubbettino, pagine, 12 euro) destinato a suscitare polemiche e, soprattutto, risentimenti. Seppure con ga e diplomazia, lo studio di Sole fa infatti piazza pulita di gran parte delle favole di cui si s alimentati, per secoli, gran parte degli ambienti culturali di Cosenza, e su cui si è (incautame lascia dedurre il cattedratico di Arcavacata) costruito, per esplodere ultimamente col „fenom Alarico“. Impazza, infatti, il nome del re dei Visigoti, che nel 410 sarebbe morto (e sepolto il suo tesoro, notevolmente rimpinguato dalle razzie durante il „sacco di Roma“) sotto il letto Busento: siamo sommersi dalle insegne, dalle etichette, dalle ragioni sociali, dalle associazi dai progetti, dalle iniziative varie di enti pubblici e soggetti privati che evocano il sovrano ba ro, al quale si è deciso di dedicare anche un museo, previsto ai piedi del colle Pancrazio, sul attualmente occupato dall‘ex Jolly, in prossimità della confluenza del torrente nel Crati. Ch quali documenti e reperti goti - commenta il docente universitario - saranno esposti nelle sue s L‘esplosione di attenzioni per il condottiero visigoto deriva dalla suggestione che sui cosen oggi più che mai esercita la sua figura, nei confronti della quale sta maturando una frene quasi ossessiva, passione ma infondata, sostiene il professor Sole che, nel suo libro, bo Weitere Spezialitäten auf Anfrage. Wechselnde Wochenkarte liegt im Lokal auf! Öffnungszeiten: Täglich von 11.30 bis 23.30 Uhr Kein Ruhetag! SPEISEKARTE FÜR SELBSTABHOLER Fürstenrieder Str. 277 • 81377 München Tel. 089 78 57 60 70 PASTA Spaghetti Aglio e Olio I 1 mit Knoblauch u. Öl, leicht scharf 7,40 Spaghetti al Pomodoro E, I 1 mit Tomatensoße 7,40 Spaghetti Bolognese E, G, I 1 mit Fleischsoße 8,40 Spaghetti Carbonara A, D, I 1 mit Speck und Eigelb in Sahnesoße 8,40 Spaghetti Amatriciana E, I 1 mit Zwiebeln und Speck in Tomatensoße 8,50 Spaghetti del Busento E, I 1 nach Art des Hauses 10,00 Spaghetti ai Frutti di Mare B, C, E, G, I 1 , N mit Meeresfrüchten 13,40 Penne Arrabiata I 1 mit Tomaten und Knoblauch, scharf 8,40 Rigatoni Quattro Formaggi D, I 1 mit vier Käsesorten 9,50 Rigatoni al Forno 8, 17, D, I 1 mit Mozzarella, Schinken, frischen Pilzen und Erbsen im Ofen überbacken 9,40 Lasagne al Forno E, G, I 1 im Ofen überbacken 9,50 Tortellini Panna e Prosciutto 8, 17, D, I 1 mit Schinken, in Sahnesoße 9,00 Tortelloni Verdi con Spinaci e Gorgonzola D, I 1 Grüne Tortelloni mit Blattspinat in Gorgonzola-Sahnesoße 9,40 Tagliatelle Emiliana 8, 17, D, I 1 Bandnudeln mit Schinken, frischen Pilzen, Erbsen in Sahnesoße 9,40 Tagliatelle Salmone B, D, I 1 Bandnudeln mit Lachs in Sahnesoße 11,40 CARNI IN PADELLA aus der Pfanne Scaloppina ai Funghi Kalbsmedallions mit frischen Pilzen 18,40 Saltimbocca alla Romana 8, 17 Kalbsmedallions mit Parmaschinken und Salbei 18,40 Kalbsschnitzel 19,40 CARNI ALLA GRIGLIA vom Lavasteingrill Costata di Manzo Rinderlende (Black Angus) 21,00 Filetto di Manzo Rinderfilet (Black Angus) 24,40 Filetto al Pepe Verde 26,40 Zu allen Fleischgerichten servieren wir Ihnen frische Tagesbeilagen. PESCI Scampi alla Griglia C Scampi vom Grill, dazu kleiner gemischter Salat 23,40 Calamari alla Griglia N Tintenfisch vom Grill, dazu kleiner gemischter Salat 19,00 FOrMaggI Formaggio tagliere misto D Gemischte Käsesorten 10,00 DOLCE E IN GELATTI Tiramisù A, D, I 1 5,40 Tartufo A, D 5,40 Gemischtes Eis mit oder ohne Sahne A, D 3,40 Vanilleeis mit heißen Himbeeren A, D 5,40 Allergenkennzeichnung A = Eier und daraus gewonnene Erzeugnisse, B = Fisch und daraus gewonnene Erzeugnisse, C = Krebstiere und daraus gewonnene Erzeugnisse, D = Milch und Milcherzeugnisse, E = Sellerie und Sellerieerzeugnisse, F = Sesamsamen und Sesamsamenerzeugnisse, G = Schwefeldioxid und Sulfite, H = Erdnüsse und Erdnusserzeugnisse, I = Glutenhaltiges Getreide (Weizen I 1 , Gerste I 2 , Roggen I 3 , Hafer I 4 , Dinkel I 5 , Kamut I 6 ), J = Lupinen und Lupinenerzeugnisse, K = Schalenfrüchte und Schalenfruchterzeugnisse (Mandeln K 1 , Haselnüsse K 2 , Walnüsse K 3 , Kaschunüsse K 4 , Paranüsse K 5 , Pistazien K 6 , Macadamia K 7 , Pecannüsse K 8 ), L = Senf und Senferzeugnisse, M = Sojabohnen und Sojabohnenerzeugnisse, N = Weichtiere und Weichtiererzeugnisse Lebensmittel-Zusatzstoffe 1= mit Farbstoff, 2 = mit Konservierungsstoffen, 3 = mit Antioxidationsmittel, 4 = mit Geschmacksverstärkern, 5 = geschwefelt, 6 = geschwärzt, 7 = gewachst, 8 = mit Phosphat, 9 = mit Süßungsmitteln, (kann bei übermäßigem Verzehr abführend wirken) 10 = enthält eine Phenylalaninquelle, 11 = Milcheiweiß, 12 = koffeinhaltig, 13 = chininhaltig, 14 = „taurinhaltig, 15 = gentechnisch verändert, 16 = mit Tartrazin, (kann die Aktivität und Aufmerksamkeit von Kindern beeinflussen), 17 = Nitritpökelsalz, Nitrat, 18 = Säuerungsmittel Fürstenrieder Str. 277 • 81377 München Tel. 089 78 57 60 70 www.locanda-busento.de