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I disturbi dansia in et evolutiva
A cura di Antonella MontanoRoberta Rubbino Fortunata
Salvaguardia
istituto a.t. beck
Antonella MontanoPsicoterapeuta cognitivo-comportamentale,
Direttrice Istituto A.T. Beck, Roma e Caserta
Roberta RubbinoPsicologa, esperta in disturbi dell'et
evolutivaspecializzanda in psicoterapia
cognitivo-comportamentale,Istituto A.T. Beck, Roma.
Fortunata SalvaguardiaPsicologa, esperta in disturbi dell'et
evolutivaspecializzanda in psicoterapia
cognitivo-comportamentale,Istituto A.T. Beck, Roma.
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Presentazione Lansia non solo una cosa da grandi. Se proviamo a
tornare indietro con lamemoria a quando eravamo dei bam-bini,
alcuni di noi potrebbero riportarealla mente certe immagini in cui
preoc-cupazioni o paure di essere abbandonatierano i protagonisti.
Con questo nonvogliamo di certo dire che tutti i bam-bini (che sono
stati, che ci sono e che cisaranno) hanno un disturbo dansia
ma,attraverso questo breve opuscolo,vogliamo affrontare un tema che
non poi cos avulso dallet evolutiva.Anche nei bambini quindi
possibiletrovare una forma dansia, a volte unavera e propria
angoscia caratterizzata daun forte senso di preoccupazione,
aspet-tativa del peggio, apprensione che simanifesta anche in
situazioni di per saspecifiche e neutrali. Il bambino hacome la
sensazione che qualcosa di terri-bile stia per accadere, sia essa
unadisgrazia o una malattia e che possa col-pire lui o le persone a
lui pi care (quasisempre i genitori). Il bambino ha diffi-colt a
descrivere ci che realmentepensa e sente e per questo prova
ancorapi angoscia andando cos a creare uncircolo vizioso che in
alcuni casi puportare anche una sofferenza intensa.
Il bambino si sente perci irritabile,insicuro, sempre alla
ricerca di rassicu-razioni, di gratificazioni oppure provera
gestire questa sua angoscia tendendoalla perfezione in ogni cosa
che fa. Si avr limpressione di essere davanti aun bambino maturo:
ma quello chenoi adulti spesso non cogliamo checerti comportamenti
assennati sono
invece il tentativo di tenere langosciasotto controllo.Come
nelladulto, lansia associata amanifestazioni somatiche quali mal
ditesta, male allo stomaco o tensionemuscolare che spesso portano i
bambinia chiedere di non andare a scuola o diuscire prima. Lansia
pu portare anchead avere difficolt ad addormentarsi e inquesto caso
il lettone di mamma e pap spesso la soluzione a cui si ricorre
pertrovare la serenit e potersi addormen-tare tranquilli.
Questo opuscolo stato redatto con lin-tento di aiutare i
genitori a capiremeglio cosa sia il disturbo dansia in etevolutiva,
quali siano le sue manifesta-zioni e come agire in modo
efficace.Nei primi sei moduli verr delineato uninquadramento
generale sui disturbidansia in et evolutiva e una panora-mica sulle
possibili manifestazioni: ildisturbo dansia generalizzata, il
disturbo dansia da separazione, il disturbo ossessivo compulsivo e
ildisturbo dansia sociale cos da poternepoi riconoscere i sintomi e
le manifesta-zioni pi comuni.
A partire dal modello cognitivo del-lansia (il disagio emotivo,
che accom-pagna lansia, dipende dal contenuto deipensieri negativi
e catastrofici sulle sen-sazioni fisiche, a cui i bambini
reagi-scono con strategie e condotte disfun-zionali) verranno poi
descritte leprincipali tecniche cognitivo-comporta-mentali
utilizzate per il trattamento deidisturbi dansia.
Lultimo modulo sar infine dedicato amamma e pap: verranno dati
dei con-sigli utili e pratici con chiari esempi didialogo tra
genitore e bambino su comeaffrontare al meglio in casa i
problemilegati allansia.Lo scopo di questi moduli dunquepoter
essere di aiuto a tutti quei genitoriche, di fronte alle sensazioni
di impo-tenza e angoscia provate dai loro figli,vogliono
prendersene cura in modo par-tecipe e attivo in collaborazione con
iprofessionisti del settore.Lobiettivo finale che il bambino
possatornare nel pi breve tempo possibile agioire della sua
infanzia.
(...) Garzoncello scherzoso, cotesta etfiorita come un giorno
d'allegrezzapieno giorno chiaro, sereno, che pre-corre alla festa
di tua vita. Godi, fan-ciullo mio; stato soave, stagion lieta
cotesta. Altro dirti non v; ma la tuafesta ch'anco tardi a venir
non ti siagrave.
Il sabato del villaggio, Giacomo Leopardi
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Modulo 1Introduzionegenerale ai disturbidansia in et
evolutiva
Paura e ansia sono emozioni comuni,che fanno parte del normale
sviluppo.Per alcuni bambini per, i livelli dipaura o di ansia sono
sproporzionata-mente elevati rispetto agli stimoli e alcontesto
ambientale (es. paura per lascuola) o rispetto al grado di
sviluppo(es. paura del buio in un ragazzo di 12anni). Quando le
emozioni e i comportamentiche si associano allansia compromet-tono
il funzionamento di vita quoti-diana del ragazzo o del bambino
(comeil rifiutarsi di andare a scuola, di farsidegli amici, un
basso rendimento scola-stico o difficolt nel perseguire
obiettivitipici della propria fase di sviluppo) possibile fare
diagnosi di disturbodansia. I disturbi dansia rappresentano la
pato-logia psichiatrica pi comune in etevolutiva (MeriKangas et
al., 2010;Kessler, Avenevoli, Costello, 2012) e sistima che un
terzo degli adolescenti sod-disfer i criteri per un disturbo
dansiaallet di 18 anni (MeriKangas et al.,2010). Un gran numero di
ricerchemostra che i disturbi dansia in et evo-lutiva sono
associati a disturbi dansia inet adulta, depressione, uso di
sostanze ealtri esiti negativi per la salute mentale(Berg et al.,
1989; Feehan, McGee, & Wil-liams, 1993; Ferdinand &
Verhulst, 1995;Neal & Edelmann, 2003; Langley, Ber-gman,
McCracken, & Piacentini, 2004).In particolare stato
recentemente illu-strato come il soffrire di un disturbodansia,
quale fobia specifica, agorafobia,ansia sociale o un disturbo di
panico, siaun forte predittore per lo sviluppo di
altri disturbi psichiatrici conseguenti(Kessler, Avenevoli,
McLaughlin, et al.,2012). ancora aperto il dibattito sul peso
difattori ambientali e genetici nel determi-nare lo sviluppo dei
disturbi dansia.Spesso molto probabile che bambiniansiosi abbiano
dei genitori ansiosi e chegenitori ansiosi abbiano figli ansiosi.
Ma cosa pesa di pi, lambiente o lere-ditariet? Alcuni studi
dimostrano che lacomponente genetica, pi di quellaambientale, sia
in grado di spiegare lapresenza di sintomi ansiosi, anche se inmodo
differente in base alle diverse fasidi sviluppo. Dai 4 ai 9 anni,
la geneticasarebbe in grado di spiegare il 39-64%della varianza
nella presentazione feno-tipica del disturbo, mentre i
fattoriambientali sono in grado di spiegaresolo il 3-21% (Eley et
al., 2003; Hallett et al., 2009). Nello specifico, neibambini di 4
anni, il disturbo ossessivocompulsivo, linibizione e
linsicurezzasono comportamenti influenzati da fat-tori genetici per
il 54-64%, invece visarebbe una maggior influenza dellam-biente
nello sviluppo di ansia da separa-zione (Eley et al., 2003). Studi
sugemelli di 6 anni dimostrano come ilfattore ereditariet sia
significativo perla fobia specifica (46%), ma non perlansia da
separazione (21%) o per lafobia sociale (14%). Di contro, Ogliari
ecolleghi (2006, 2010) osservano chesiano linfluenza genetica e i
fattoriambientali non condivisi a determinarelinfluenza maggiore
nello sviluppo deidisturbi dansia in popolazioni digemelli
omozigoti.
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istituto a.t. beck
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Nello specifico per il disturbo dansiageneralizzata, fobia
sociale, panico eansia da separazione circa il 49-60%della
variabilit sarebbe attribuibile afattori genetici, mentre il 40-51%
a fat-tori ambientali non condivisi. Non si ancora comunque giunti
a con-clusioni univoche rispetto allinfluenzagenetica e ambientale
nellespressione enello sviluppo dei disturbi dansia, per-tanto per
chiarire il ruolo di questi duefattori risultano necessarie
ulteriorericerche.
Nello sviluppo dei disturbi dansia unruolo importante
determinato daltemperamento. Con temperamento sin-tende una
disposizione di base, chemodula lespressione delle emozioni,
illivello di attivit e di socievolezza (Buss& Plomin, 1975;
1984; Thomas & Chess,1985). Le ricerche dimostrano come il
tempe-ramento sia evidente gi molto precoce-mente, basato
biologicamente e stabiledurante il corso della vita (Buss
&Plomin, 1984; Derryberry & Rothbart,1984; Rothbart, 1989).
Facendo riferimento al modello tripar-tito delle emozioni (Clark et
Watson,1991) fattori temperamentali come laf-fettivit positiva,
laffettivit negativa eliperattivazione fisiologica
sarebberocollegati allansia e alla depressione. Inparticolare il
modello, supportato daevidenze empiriche, descrive che
unaltaaffettivit negativa (maggiore vulnerabi-lit e sensibilit alle
emozioni negative)associata a unalta iperattivazione fisio-logica
rappresentano dei fattori di
rischio per lo sviluppo dell ansia e delladepressione (De Bolle
et De Fruyt,2010). I disturbi dansia sono pi frequentinelle femmine
rispetto ai maschi. A tal proposito risultano interessanti glistudi
in cui si dimostra come sia il ruolodi genere (quanto fortemente i
bambinisi identificano con il ruolo e i comporta-menti tipici dei
maschi o delle femmine)piuttosto che il sesso biologico, a
deter-minare una maggiore variabilit nellapresentazione dei sintomi
dansia.Muris, Meesters and Knoops (2005)hanno osservato
unassociazione posi-tiva tra ruolo di genere femminile,misurato
attraverso il questionarioChildrens Sex Role Inventory (Boldi-ziar,
1991), la preferenza per giochi e atti-vit femminili e pi alti
livelli di ansia epaura riferiti. Le ricerche effettuate rispetto
allevolu-zione dei disturbi dansia suggerisconouna stabilit del
disturbo nel tempo,anche se le manifestazioni possonovariare in
base alla fase di sviluppo(Weems & Costa, 2005). In
particolare, bambini pi piccoliriportano paure in misura
maggiorerispetto a quelli pi grandi (Broeren &Muris, 2009),
invece in adolescenzaaumenta la tendenza a sviluppare ildisturbo
dansia generalizzata e dansiasociale (Ranta et al., 2007).
Esisterebbe infatti una correlazione traet e specifiche
sintomatologie. In et compresa tra i 6 e i 9 anni le ansiae le
paure dei bambini sono maggior-mente correlate alla separazione
dallefigure di riferimento, tra i 10 e i 13 anni
invece aumenta la paura per la morte e ipericoli, e in
adolescenza predominalansia sociale e di performance (Weems &
Costa, 2005). In generale le ricerche dimostrano che lapresenza di
una sintomatologia ansiosarimane stabile nel tempo e nello
svi-luppo, ci che si modifica sololespressione delle preoccupazioni
edelle paure.
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istituto a.t. beck | modulo 1 | Introduzione generale ai
disturbi dansia in et evolutiva
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Modulo 2Il disturbodansiageneralizzata
Il disturbo dansia generalizzata in et evolutiva: cos?
Il disturbo dansia generalizzata nei bambini e negli
adolescenti: come si manifesta?
Il disturbo dansia generalizzata a casa: come si manifesta?
Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbo dansia
generalizzata del proprio figlio
La gestione scolastica dellalunno con disturbo dansia
generalizzata
Il disturbo dansia generalizzata in et evolutiva: cos?
In et evolutiva il disturbo dansia gene-ralizzata (DAG) si
manifesta con preoc-cupazioni eccessive e incontrollabilirispetto a
una grande quantit di eventio attivit quotidiane. Anche se bambini
pi piccoli possanomostrare segni di eccessiva ansia, il DAGsi
sviluppa allincirca allet di 12 anni.Nonostante possa esserci
consapevo-lezza delleccessivit delle loro preoccu-pazioni rispetto
alle diverse situazioni,bambini e ragazzi sentono di non esserein
grado di avere un controllo su esse. Il DAG pu comparire spesso in
comor-bidit con altri disturbi tra cui ansiasociale, ansia da
separazione, depres-sione e disturbo da deficit di attenzionee
iperattivit. A differenza delle normalipreoccupazioni, o paure
vissute durantelinfanzia, il disturbo persiste peralmeno sei mesi e
causa una compro-missione del funzionamento in ambitosociale,
scolastico e familiare.
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istituto a.t. beck
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Il disturbo dansia generalizzata nei bambini e negli
adolescenti: come si manifesta?
Il disturbo dansia generalizzata si mani-festa con
preoccupazioni estreme eincontrollabili nei confronti di nume-rose
attivit ed eventi. Le preoccupa-zioni pi frequenti nei bambini e
adole-scenti con DAG riguardano leprestazioni scolastiche presenti
e future,performance sportive, relazioni sociali,aggressioni
fisiche e disastri naturali.Spesso i giovani simpongono alti
stan-dard nel raggiungimento dei loro risul-tati e sono
eccessivamente critici neipropri confronti nel caso in cui
questinon siano raggiunti. A volte i bambinicon disturbo dansia
generalizzata nonsono nemmeno disposti a provarenuove attivit se
non possiedono la cer-tezza di esserne allaltezza o ancora
sonoportati ad abbandonarle in corsodopera se ritengono che le loro
presta-zioni non siano adeguate. I giovani conquesto disturbo sono
spesso descritticome piccoli adulti, data la loro pro-pensione ad
angosciarsi per questioninon adatte alla loro et (ad esempio,
ilbilancio familiare, lo stato di salute dellanonna o del
fratellino). Le loro preoccu-pazioni si associano molte volte alla
ten-denza al perfezionismo e a una strettaaderenza alle regole, che
li porta a ripe-tere delle attivit al fine di assicurarsiche siano
perfette (come ad esempio,riscrivere i compiti per aver commessoun
solo piccolo errore).Per alleviare le loro ansie sono spinti
aricercare costantemente rassicurazioni(come ad esempio chiedere a
un geni-tore di rivedere i compiti a casa diversevolte, per
assicurarsi che siano perfetti)o assumono atteggiamenti
controllanti
sugli altri (ad esempio chiamando igenitori pi volte al giorno,
per assicu-rarsi che stiano bene). Si preoccupano inmaniera
eccessiva per le loro capacit oprestazioni e per questo sono alla
con-tinua ricerca di approvazione. Bambini e ragazzi con disturbo
dansiageneralizzata presentano inoltre grossedifficolt nel prendere
delle decisioni,tendono allisolamento sociale e assu-mono un
atteggiamento di procrastina-zione. Un crescente numero di studi
suggeriscelesistenza, anche nei bambini, di unavulnerabilit
cognitiva al DAG: lintolle-ranza allincertezza. Questa
vienedescritta come la tendenza ad avere cre-denze negative
rispetto allincertezza ealle conseguenze degli eventi
futuri,associate allinabilit di tollerare questaambiguit. Bambini e
adolescenti cer-cano cos di prevedere ogni possibilescenario
ponendo una moltitudine didomande alladulto. Sono alla
continuaricerca di dettagli perch hanno bisognodi sapere che cosa
potrebbe accadereloro in una determinata situazione. Ma cosa
sintende esattamente per pre-occupazioni? Le preoccupazioni nonsono
altro che pensieri riguardanti ilpossibile verificarsi di eventi
futurinegativi. Solitamente si manifestanosotto forma di domande
che inizianocon la formula E se..... Ecco di seguitoalcuni esempi:
E se il compito di Italiano andasse
male? Potrei non riuscire mai a impa-rare queste cose. Tutti i
miei amici siprenderanno gioco di me. Potrei nonvoler pi andare a
scuola. Se non
andr pi a scuola sar bocciato.Dovr ripetere lanno. Non avr pi
imiei compagni di classe, dovrei trovarenuovi amici. E se nella
nuova classenon mi accettassero? Sar un falli-mento!
E se sbagliassi un esercizio? Il profes-sore potrebbe dirmi che
ho fatto uncattivo lavoro. E se lo dicesse davantialla classe? Gli
altri rideranno di me.
La maggior parte dei bambini e adole-scenti con disturbo dansia
generalizzatasi preoccupa per le stesse cose. Alcunidei pensieri pi
comuni riguardano:
Preoccupazioni per la salute E se prendo freddo e mi ammalo? E
se mia madre si ammala di cancro?
Preoccupazioni per la scuola E se il compito di matematica
fosse
andato male? E se dimentico quello che devo dire
durante la mia interrogazione? E se venissi bocciato?
Preoccupazioni per lesioni personali E se entrasse un ladro in
casa e facesse
del male a tutti? E se venissi rapito alluscita della
scuola?
Preoccupazioni per le catastrofi E se ci fosse un terremoto e la
casa
venisse distrutta? E se ci fosse unalluvione ed io fossi
costretto a lasciare la mia casa?
Preoccupazioni su questioni minori E se venissi preso in giro
per le mie
scarpe? E se arrivassi in ritardo a scuola?
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istituto a.t. beck | modulo 2 | Il disturbo dansia
generalizzara
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Il disturbo dansia generalizzata a casa: come si manifesta?
Di seguito un elenco dei sintomi cogni-tivi, comportamentali e
fisici picomuni, manifestati dai bambini conDisturbo dansia
generalizzata a casa: Preoccupazioni riguardanti le presta-
zioni scolastiche, sportive, sociali, lasalute e le finanze
familiari
Preoccupazioni riguardo la puntualit Preoccupazioni riguardanti
il possibile
verificarsi di terremoti, guerre o altrieventi catastrofici
Perfezionismo e paura di sbagliare Impiegare troppo tempo nel
fare i
compiti Mancanza di fiducia in se stessi Continue richieste di
approvazione Richieste di rassicurazione Presenza di sintomi fisici
come mal di
testa, mal di stomaco, stanchezza edolori muscolari
Disturbi del sonno Riferita sensazione dirrequietezza
Irritabilit Difficolt di concentrazione Vuoti di memoria Frequenti
autocritiche Tendenza a evitare nuove esperienze Paura delle
critiche e dei giudizi nega-
tivi riguardo alle loro capacit Tendenza a preoccuparsi
eccessiva-
mente degli eventi negativi vissutidagli altri per paura che
possano acca-dere a loro o alla propria famiglia
Il disturbo dansia generalizzata:come si manifesta a scuola?
A scuola, un bambino con disturbodansia generalizzata pu
manifestareuna combinazione di sintomi tra quellielencati di
seguito: Eccessiva preoccupazione e ansia per le
verifiche Ripetuta ricerca di approvazione del-
linsegnante Difficolt a parlare di fronte alla classe Difficolt
nellesprimere la propria
opinione Difficolt a entrare in classe la mattina Ritardi
nellingresso a scuola Bassa autostima Difficolt di concentrazione a
causa di
preoccupazioni persistenti Irritabilit Tendenza a evitare le
difficolt Difficolt a portare a termine i compiti
assegnati Frequenti vuoti di memoria Rifiuto di giocare con i
compagni ad
alcuni giochi considerati pericolosi Riluttanza nel voler
sperimentare delle
novit
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istituto a.t. beck | modulo 2 | Il disturbo dansia
generalizzara
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Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbodansia
generalizzata del proprio figlio
Di seguito sono elencati alcuni suggeri-menti generali per
aiutare il vostro bam-bino a far fronte al suo disturbo
dansiageneralizzata:
Spiegate al bambino che cos lansiaDare un nome a tutto quello
che provalo tranquillizza. Diciamo a nostrofiglio che lansia un
normale mecca-nismo utilizzato dal nostro corpo persegnalarci un
pericolo. Non nociva enonostante sia qualcosa di eccessiva-mente
fastidioso, ha una durata limi-tata nel tempo. Questo sistema
tal-mente efficiente che si attiva anchequando non esiste un
pericolo reale,cos finisce per fornirci un falsoallarme. Non deve
essere per forza pre-sente qualcosa per farlo scattare, bastasolo
un pensiero! Quando la nostramente continua a produrre
pensieri,facendoci credere costantemente diessere in pericolo il
sistema di allarmesi attiva in molte situazioni fino adiventare un
problema
Ascoltate e cercate di comprendere i suoi sentimentiProvate a
immedesimarvi in vostrofiglio. Provate a capire quali emozionie
comportamenti mettereste in atto seviveste costantemente nella
paura chequalcosa di terribile potrebbe succe-dere da un momento
allaltro
Mantenete la calmaI bambini percepiscono le emozionidei genitori
e le utilizzano per valutarela pericolosit delle situazioni.
Starecalmi li aiuter a fare altrettanto
Incoraggiate il bambino a non richiedere rassicurazioniUn buon
modo di combattere lansiaconsiste nel fargli acquisire
maggioreconfidenza con lincertezza. In fondonon potete assicurare a
vostro figlioche ci che teme non si verificher, chei compagni non
lo prenderanno in giroper qualcosa o che la verifica andrbene. Non
possiamo saperlo neanchenoi! Possiamo per comunicargli lanostra
fiducia sul fatto che potraffrontare e gestire la situazione
consuccesso. Non potendosi basare sullevostre rassicurazioni, i
bambini e iragazzi avranno cos la possibilit diimparare nuove
strategie per gestirelansia. Questo aumenter il loro
sensodindipendenza e di competenza
Sviluppate un pensiero realisticoAiutate il bambino o
ladolescente atrovare un modo per esaminare il con-tenuto dei suoi
pensieri e per deciderein merito alloggettiva pericolositdella
situazione temuta. Insegnategli aconsiderare delle spiegazioni e
degliscenari alternativi
Favorite la partecipazione del bambino nelle attivitEvitare
situazioni temute pu esseremolto efficace per ridurre lansia
nelbreve periodo, ma a lungo termine ciimpedisce di sperimentare la
nostracapacit di farvi fronte. Il vostro bambino potrebbe voler
evi-tare attivit divertenti, come parteci-pare a una festa di
compleanno o gio-care in una squadra sportiva.Incoraggiatelo ad
affrontare le suepaure, a partecipare a giochi, sport enel fare
nuove amicizie. Questo gli permetter di accrescere ilsuo senso di
competenza
Premiate gli sforzi e i piccoli risultatiUtilizzate, ad esempio,
le occasioni incui consegna un compito allinse-gnante, chiedendovi
solo una volta dicontrollarlo, per lodarlo e premiarlo
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istituto a.t. beck | modulo 2 | Il disturbo dansia
generalizzara
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La gestione scolastica dellalunno con disturbodansia
generalizzata
Sono diversi i modi in cui la scuola e gliinsegnanti possono
aiutare un bambinoo un adolescente con disturbo
dansiageneralizzata. La flessibilit e un adeguatoambiente di
sostegno sono essenziali perpermettere allo studente con DAG di
rag-giungere il successo scolastico.
Di seguito sono riportati alcuni consigliutili per le
insegnanti:
Instaurate una buona collaborazione ecomunicazione con la
famiglia fondamentale condividere gli obiet-tivi e le strategie
utilizzate nellagestione del bambino con la famiglia.Questo vi
permetter di lavorare inununica direzione e verso un
unicoobiettivo
Accogliete le preoccupazioniNon svalutare le paure e le ansie
deibambini e degli adolescenti li aiuter asentirsi compresi e a non
giudicarsinegativamente
Esprimete fiducia importante riporre fiducia nellecapacit dei
giovani di gestire e affron-tare le loro paure. Questo li aiuter
asviluppare un maggior senso di padro-nanza e una positiva immagine
di s
Riducete le richiestePotrebbe essere necessario ridurre
lerichieste poste ai ragazzi, ridimensio-nando il carico dei
compiti a casa, las-setto delle interrogazioni e le imposta-zioni
delle verifiche. Ad esempiosarebbe utile prediligere domande
arisposta multipla, piuttosto che apertae predisporre
interrogazioni program-mate, fornendo indicazioni chiare sullaparte
di programma da approfondire
Facilitate la partecipazioneLa paura di fornire una risposta
sba-gliata o dire qualcosa dimbarazzante osemplicemente il sentirsi
al centrodellattenzione porta i giovani a nonpartecipare alle
attivit e alle discus-sioni di classe. Per aiutarli proviamo
aporgli delle domande chiuse, in cuiscegliere tra due alternative o
ancoradiamogli la possibilit di parlare diargomenti su cui si
sentono sicuri
Incoraggiate linterazione allinternodella classeBambini e
ragazzi ansiosi sono facil-mente in imbarazzo nelle
situazionisociali e tendono a rimanere indisparte per non attirare
lattenzionedegli altri. Cerchiamo di evitare che ildisturbo li
porti ad allontanarsi dagliamici e li spinga allisolamento,
preve-diamo attivit da svolgere in piccoligruppi
Enfatizzate i successi piuttosto che ifallimenti
Evitate critiche o battute sarcasticherelative alle
performance
Premiate gli sforziRinforzate ogni tentativo messo in attodal
bambino o dalladolescente che siavvicina agli obiettivi concordati
inprecedenza con la famiglia e con i pro-fessionisti coinvolti nel
trattamento
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istituto a.t. beck | modulo 2 | Il disturbo dansia
generalizzara
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Modulo 4Il disturboossessivocompulsivo
Il disturbo ossessivo compulsivo: cos?
Ossessioni e compulsioni pi comuni in bambini e adolescenti
Il disturbo ossessivo compulsivo nei bambini e negli
adolescenti: come si manifesta?
Il disturbo ossessivo compulsivo a casa: come si manifesta?
Disturbo ossessivo compulsivo: come si manifesta a scuola?
Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbo ossessivo
compulsivo del proprio figlio
Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturbo ossessivo
compulsivo in classe
Il disturbo ossessivo compulsivo: che cos?
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) caratterizzato dalla
presenza di osses-sioni e compulsioni.Le ossessioni si presentano
come pen-sieri, immagini mentali o impulsi concontenuti sgradevoli
che creano unagrande quantit dansia a chi li speri-menta. Esempi di
ossessioni includonopreoccupazioni ricorrenti per la
conta-minazione da germi, preoccupazionicirca la possibilit che un
membro dellafamiglia possa ammalarsi, o eccessivapreoccupazione per
lordine. Le compulsioni sono comportamenti,rituali (come lavarsi le
mani, controllareche le serrature sia chiuse) o azionimentali (ad
esempio contare, pregare,ripetere alcune frasi) che i bambini e
gliadolescenti si sentono obbligati a met-tere in atto al fine di
prevenire il verifi-carsi di eventi temuti e ridurre lansia(per
esempio, Se io conto fino a treogni volta che parlo con mia madre,
poilei non morir). Ossessioni e compulsioni sono percepitedal
bambino come eccessivamentedisturbanti, occupano tanto
temponellarco della loro giornata (pi diunora al giorno) o
interferiscono con laroutine quotidiana. Let di esordio del
disturbo ossessivocompulsivo si colloca tra i 9 e gli 11
anni:lincidenza nella popolazione infantileva dallo 0.2 all1.9%,
per salire fino al4.6% negli adolescenti.In et evolutiva le
ossessioni pi fre-quenti sono quelle che riguardano losporco, le
ossessioni dubitative, di sim-metria, sessuali e a contenuto
aggressivo.Frequente anche la scrupolosit, che si
manifesta attraverso il timore di fare odire qualcosa di
sbagliato. I bambini egli adolescenti con disturbo
ossessivocompulsivo possono tentare di ignorarequesti pensieri o
evitare i comporta-menti, ma generalmente non si sentonoin grado di
farlo. Gli adulti con DOC possono ricono-scere che i loro pensieri
e i loro compor-tamenti non sono razionali, questodiventa difficile
per i bambini o gli ado-lescenti che non sempre hanno
questaconsapevolezza.Potrebbero passare mesi o anni primache i
genitori si accorgano del disturboperch i bambini spesso nascondono
leloro ossessioni e i loro comportamenticompulsivi. Solitamente
tentano di sop-primere i sintomi quando sono inmezzo agli altri (ad
esempio a scuola),perch spinti da un forte bisogno diaccettazione
da parte dei pari. Il mostrare strani comportamenti pro-vocherebbe
in loro un forte imbarazzo.
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istituto a.t. beck
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Ossessioni e compulsionipi comuni in bambini e adolescenti
Le ossessioni di contaminazione sonoquelle pi comunemente
riportate daibambini e dagli adolescenti. I timori dacontaminazione
da sporcizia o da germispingono a eseguire eccessivi lavaggi
chedevono seguire regole auto determinate. Lossessione per la
contaminazione nonporta necessariamente a una puliziaeccessiva. Il
pensiero ossessivo potrebbeessere legato alla paura di
contaminarsitoccando alcune parti del corpo o alcunioggetti
personali, o entrambi, causandoil rifiuto assoluto di entrarvi in
contatto.Si potrebbero quindi osservare bambiniche rifiutano di
farsi la doccia, di allac-ciarsi le scarpe, di toccarsi i capelli e
chenon conservano pi laspetto ben curatoe pulito che avevano un
tempo. Le compulsioni di verifica sono anchessemolto diffuse in et
evolutiva. Spessosono legate alla paura di provocare dannia s o ad
altri. In questo caso bambini eadolescenti potrebbero impiegare
untempo eccessivo per controllare la chiu-sura delle porte, delle
finestre, degli inter-ruttori della luce, delle prese elettriche
edegli apparecchi elettronici. Questi com-portamenti sono dettati
dal tentativo dicontrollare lansia, derivante dal pensierodi poter
essere responsabili di uneven-tuale tragedia. Alcuni bambini e
adolescenti condisturbo ossessivo compulsivo hannoossessioni
superstiziose relative ainumeri. Possono avere numeri fortu-nati e
numeri sfortunati, e questo puportarli a ripetere unazione per
undeterminato numero di volte, o a dovercontare fino a un dato
numero prima diagire.
Sono comuni anche le compulsioni diripetizione, come entrare e
uscire dallaporta, leggere un testo pi volte, cancel-lare e
riscrivere parole finch non sisente di averlo fatto nel modo
giusto. In et evolutiva sono inoltre diffuse lecompulsioni di
ordine e simmetria cheriguardano la disposizione degli
oggetti.Questi devono essere disposti in modotale che siano
simmetrici, i libri devonoad esempio essere perfettamente
alli-neati, le penne appoggiate perfetta-mente sulla scrivania o
sistemate in undeterminato ordine nellastuccio. Nei bambini e negli
adolescenti condisturbo ossessivo compulsivo si riscon-trano spesso
ossessioni di tipo aggres-sivo, legate alla paura di poter
danneg-giare gli altri o se stessi. Spesso sono associati a
perfezionismo ea rigidit morale. Tra i comportamenti messi in atto
perabbassare il loro livello dansia (compul-sioni) vi ad esempio la
richiesta a unadulto di tagliare il cibo, il rifiuto di toc-care
coltelli e altri oggetti appuntiti oancora la richiesta di
nascondere tutti glioggetti affilati della casa.
Durante il corso della malattia, gli adulticon DOC riconoscono
che le ossessionie compulsioni sono eccessive o irragio-nevoli.
Questo requisito diagnosticonon pu essere applicato ai bambini,
chepotrebbero non aver ancora sviluppatouna consapevolezza
cognitiva tale peresprimere questo giudizio. La maggiorparte dei
bambini attraversa fasi dellosviluppo caratterizzate dalla
normalepresenza di piccoli comportamenti com-
pulsivi e rituali. Questi si riscontranocomunemente in bambini
di et com-presa tra due e otto anni, e sembranoessere funzionali al
bisogno di control-lare lambiente e per gestire paure e ansie. A
sette anni molto diffuso raccoglieredegli oggetti (collezionare
figurine,fumetti, pupazzi e bambole). Tra i sette e gli undici
anni, quando ilgioco legato soprattutto al rispetto diregole, un
comportamento non con-forme a queste, rischia di scatenarepianti e
grida. In adolescenza invece irituali tendono a diminuire
lasciandospazio alle preoccupazioni ossessivelegate a uno sport,
alla musica o a unidolo. Anche la superstizione comune neibambini e
assume la forma di pensieromagico, in altre parole la convinzione
dipoter controllare gli eventi attraverso ilpotere dei loro
pensieri o dei loro com-portamenti. Cos numeri fortunati erime
aiutano a sviluppare un senso dicontrollo e di padronanza. Piccoli
rituali aiutano i bambini e gliadolescenti ad affrontare lansia
legataalla separazione e a migliorare la socia-lizzazione. Con la
crescita la maggior parte diquesti rituali scompare da sola. Al
contrario, i rituali del bambino condisturbo ossessivo compulsivo
persi-stono nel tempo, sono invalidanti, pro-vocano sofferenza,
sentimenti di ver-gogna e isolamento.
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istituto a.t. beck | modulo 4 | Il disturbo ossessivo
compulsivo
-
Il disturbo ossessivocompulsivo nei bambini e negli adolescenti:
come si manifesta?
Spesso nel disturbo ossessivo compul-sivo i pensieri e i
comportamenti deibambini sono fraintesi dai genitori, daicoetanei e
dagli insegnanti. Riconoscerne i sintomi pu essere com-plicato.
Alcuni comportamenti possonoessere interpretati come oppositivi,
pro-vocatori o letti come preoccupazioniprive di significato. Il
riconoscimento del disturbo resoancora pi complicato dal
tentativo,messo in atto da bambini e adolescenti,di nascondere i
loro sintomi o dal fattodi non sapere riconoscere ed esprimerele
loro ansie. La manifestazione del disturbo puvariare nel tempo e
nelle circostanze. I bambini possono essere in grado diresistere
alle ossessioni e alle compul-sioni a scuola, ma non esserlo a
casa. I sintomi possono accentuarsi in deter-minati periodi
stressanti e modificarsinella loro manifestazione. abbastanza
comune, ad esempio, perun bambino ossessionato dallordineiniziare a
preoccuparsi per la pulizia.Il disturbo ossessivo compulsivo se
nontrattato pu causare severe limitazioninei vari contesti di vita
del bambino(relazioni con i coetanei, funzionamentoscolastico e
familiare).
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compulsivo
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Il disturbo ossessivocompulsivo a casa: come si manifesta?
I sintomi del disturbo ossessivo compul-sivo si manifestano con
maggiore fre-quenza e intensit a casa piuttosto che a scuola. Lo
svolgere semplici attivit quotidianepu diventare molto stressante
sia per il bambino sia per la sua famiglia, fino a far sperimentare
un senso dimpo-tenza e perdita di speranza. A casa, i genitori di
bambini con DOCpossono osservare alcuni dei sintomielencati di
seguito. Presenza di azioni che sono ripetute
sempre nello stesso modo per evitaredelle conseguenze temute (ad
esempiolavarsi le mani in continuazione perpaura di essersi
contaminati, mante-nere un ordine eccessivo per evitareconseguenze
fatali)
Eccessivo tempo impiegato nello svol-gimento dei compiti
Quaderni strappati a causa di continuecancellature
Presenza di rigidi rituali che devonoessere ripetuti prima di
andare a dor-mire o appena svegli
Eccessivo tempo passato in bagno Eccessivo consumo di sapone o
bagno-
schiuma Eccessiva lentezza nel prepararsi prima
di andare a scuola Rifiuto di svolgere alcune attivit
(come ad esempio tagliare il cibo con il coltello)
Mostrare sofferenza e rabbia eccessivequando gli altri
interrompono un rito.
I bambini possono spesso fare deicapricci se ad esempio un
genitoreinsiste sul non fargli lavare le mani ointerrompe una loro
azione Difficolt a spiegare un comporta-
mento insolito. I bambini con DOCpossono non essere in grado di
spie-gare le loro preoccupazioni ma affer-mare di sentirsi
costretti a ripeterealcuni comportamenti
Tentativi di nascondere le compulsioni.Bambini e adolescenti
spesso si vergo-gnano dei loro rituali, per questo cer-cheranno di
mantenerli segreti. Spessosi nascondono e passano molto tempoda
soli nella loro cameretta
Eccessive richieste di rassicurazionerivolte ai genitori (ad
esempio chiedereconferma alla madre di averlo vistochiudere la
porta di casa)
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compulsivo
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Disturbo ossessivo compulsivo: come si manifesta a scuola?
A scuola, bambini e adolescenti potrebbero non riuscire a
resistere alleloro ossessioni e compulsioni, a farne le spese
sicuramente il rendimentoscolastico. I sintomi pi comunemente
osservati inambito scolastico sono i seguenti: Difficolt di
attenzione Lentezza nel portare a termine i com-
piti assegnati Rifiuto di svolgere le consegne Eccessive
cancellature sui quaderni Quaderni strappati Continue richieste di
rassicurazioni
alle insegnanti Ritardi nellingresso a scuola Frequenti
richieste di andare in bagno Rifiuto di far toccare o prestare il
pro-
prio materiale ad altri bambini Scarso rendimento scolastico
Isolamento sociale e ritiro dallintera-
zione con i pari Bassa autostima
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istituto a.t. beck | modulo 4 | Il disturbo ossessivo
compulsivo
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Consigli utili alla famiglia per gestire il disturboossessivo
compulsivo del proprio figlio
Comprendete la malattiaComprendere la natura del
disturboossessivo-compulsivo e le sue conse-guenze vi aiuter ad
entrare in empatiacon la sofferenza del bambino e acapirne le
difficolt
Osservate i comportamenti del bambino e delladolescente
fondamentale conoscere le manife-stazioni del disturbo al fine di
agirenella direzione del cambiamento. Registrate i momenti della
giornata incui si manifestano le compulsioni, laloro frequenza,
durata e modalit dicomparsa. Conoscere il DOC ilprimo passo per
poterlo superare
Evitate di rinforzare il comportamento problema importante non
colludere con ildisturbo del bambino o delladole-scente, astenetevi
dunque dal compiereazioni che mantengono il DOC (ad esempio dal
mettere a disposizionegrandi quantit di sapone, o offrirsi di fare
qualcosa al posto del bambino)
Non fornite rassicurazioniLe rassicurazioni riducono lansia
delbambino solo per un breve periodo,interferendo con lo sviluppo
di nuovestrategie di coping e nel processo diguarigione. Spesso
potrebbe sembrarviinevitabile fornire rassicurazioni, perquesto
potrebbe essere utile linter-vento di un terapeuta esperto che
viaiuti a trovare un giusto equilibrio
Aiutate il bambino o adolescente a identificare la malattia come
unentit separataCercate con il bambino un nome peridentificare il
DOC, questo lo aiuter anon fondersi con esso. Incoraggiatelo
aconsiderare il suo disturbo come unbullo che cerca di controllarlo
e glidice cosa fare e come farlo
Regolate le aspettativeAiutate il bambino o il ragazzo a
pro-cedere per piccoli obiettivi. Questo aumenter la possibilit di
spe-rimentare successi, accrescendo la suamotivazione nel
continuare la lottacontro il DOC
Lodate gli sforzi compiuti per resistereai sintomiPremiate anche
i tentativi pi piccolimessi in atto dal bambino o dalladole-scente
per resistere alle compulsioni.Questo aumenter la possibilit che
ilcomportamento si ripeta anche infuturo
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compulsivo
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Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturboossessivo
compulsivo in classe
Sono diversi i modi in cui la scuola e gliinsegnanti possono
aiutare un bambinoo un adolescente con disturbo
ossessivocompulsivo. La flessibilit e un adeguato ambiente
disostegno sono essenziali per permettereallo studente con disturbo
ossessivocompulsivo di raggiungere il successoscolastico.Di
fondamentale importanza la comu-nicazione tra genitori, insegnanti
e pro-fessionisti coinvolti nel trattamento, alfine di adottare una
metodologiacomune nellaffrontare i sintomi e diri-gere gli sforzi
verso un unico obiettivo.Un proficuo rapporto di
collaborazionepermette di agire contro il disturboossessivo
compulsivo su pi livelli, aiu-tando bambini e ragazzi a
generalizzarele risorse messe in campo nei diversicontesti di
vita.
Di seguito sono riportati alcuni consigliutili per gli
insegnanti:
Se presente il perfezionismo, il bam-bino potrebbe avere
difficolt nel com-pletare i compiti entro il limite ditempo
assegnato. Permettetegli di uti-lizzare un computer per la
scrittura deitesti. Il bambino non si sentir obbli-gato a mettere
in atto continue corre-zioni per raggiungere la perfezione
Consentite al bambino di registrare icompiti a casa o le lezioni
se ha diffi-colt a toccare il materiale per la scrit-tura
Se il bambino o ladolescente presentaossessioni legate ai
numeri, fate atten-zione a questi durante lassegnazionedei compiti
o durante le verifiche. Ilbambino potrebbe non eseguire unesercizio
non perch non ne in grado,ma perch contiene determinatinumeri
Diminuite il carico di compiti. Lo stress, insieme ad altre
sollecita-zioni, aggrava i sintomi
Se vi la tendenza a eseguire alcunirituali in classe, concordate
con il bam-bino o il ragazzo una modalit diffe-rente di metterli in
atto (ad esempio,nel caso in cui senta limpulso di dovertoccare
ogni banco prima di sedersi alsuo posto, concordare di toccarne
soloun determinato numero)
Nel caso in cui il bambino o ladole-scente dovesse rifiutare di
seguire delleindicazioni o di cambiare esercizio,tenete presente
che il suo comporta-mento potrebbe essere dettato dal-lansia,
piuttosto che da unoppositi-vit intenzionale
Siate consapevoli delle difficolt che ibambini incontrano nei
momenti ditransizione. Accertatevi che lo studentesia a conoscenza
delle attivit che ver-ranno svolte durante la giornata. Evi-tate
dunque cambiamenti improvvisidi cui lui non stato informato
Focalizzate lattenzione sui punti diforza dellallievo piuttosto
che ribadirei punti di debolezza
Non punite mai un bambino o unragazzo per aver messo in atto
unrituale
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compulsivo
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Modulo 5Il disturbodansiasociale
Disturbo dansia sociale: cos?
Disturbo dansia sociale in bambini e adolescenti: come si
manifesta?
Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a casa?
Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a scuola?
Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbo dansia
sociale del proprio figlio
Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturbo dansia
sociale in classe
Disturbo dansia sociale:cos?
Il disturbo dansia sociale, chiamatoanche fobia sociale, una
condizionecaratterizzata da uneccessiva coscienzadi s che va oltre
la comune timidezza.Bambini e adolescenti con disturbodansia
sociale sono eccessivamente pre-occupati di poter fare qualcosa
dimba-razzante o umiliante e che per questo glialtri penseranno
male di loro. Sono cos preoccupati di poter esseregiudicati
negativamente dagli altri cheevitano di fare o dire qualsiasi
cosapossa loro causare unumiliazione.
Le situazioni temute da bambini eragazzi con disturbo dansia
sociale sisuddividono in due categorie: Basate sulle performance
Basate sullinterazione
Situazioni basate sulle performanceSi tratta di situazioni in
cui bambini eragazzi si sentono osservati durante losvolgimento di
unazione. Ecco alcuni esempi: Parlare in pubblico (essere
interrogati
di fronte alla classe) Partecipazione in classe (fare o
rispon-
dere a delle domande, leggere ad altavoce)
Mangiare di fronte agli altri Utilizzare i bagni pubblici
Scrivere di fronte agli altri (ad esempio
alla lavagna) Entrare in una stanza o in unaula
in cui tutti sono gi seduti
Situazioni basate sullinterazioneIncludono tutte le situazioni
in cui ibambini e gli adolescenti interagisconocon gli altri e
sviluppano relazioni pistrette. Ad esempio: Incontrare nuove
persone Parlare con i compagni di classe Invitare gli amici a casa
Partecipare a eventi sociali (ad esempio
feste di compleanno) Parlare con adulti, come insegnanti
Lavorare in gruppi a scuola Esprimere le proprie opinioni
Paura e ansia sono percepite comeincontrollabili, anche se i
bambini pigrandi spesso si rendono conto dellirra-gionevolezza
delle loro preoccupazioni.Il disturbo dansia sociale
colpiscesoprattutto gli adolescenti, anche se puiniziare durante
linfanzia. Se non trat-tato, pu portare allisolamento e
alladepressione.
I sintomi di solito durano almeno seimesi, e si distinguono
chiaramente dalnormale disagio provato dai bambini inambienti e
situazioni nuove. Il disturbo causa una compromissionesignificativa
delle relazioni con i coe-tanei, delle prestazioni scolastiche e
delfunzionamento familiare.
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istituto a.t. beck
-
Disturbo dansia socialein bambini e adolescenti:come si
manifesta?
I giovani con disturbo dansia socialesono spesso preoccupati di
fornireunimmagine negativa di s. Hannopaura di parlare o agire in
modo stu-pido, di essere respinti dai coetanei o dicompiere errori
davanti agli altri.Mentre gli adulti con disturbo dansiasociale
riconoscono il carattere eccessivodel disagio sperimentato in
situazionisociali, in et evolutiva pu non essercitale
consapevolezza. I bambini pi piccoli possono protestarequando sono
costretti ad allontanarsidai genitori, fare capricci quandodevono
incontrare nuove persone ocompagni di classe, rifiutare di
giocarecon gli amici, o fingere di essere amma-lati al momento di
un evento sociale. Al contrario, gli adolescenti
possonosemplicemente evitare incontri digruppo o mostrare poco
interesse nelfare nuove amicizie. Il disturbo dansiasociale spesso
identificato intorno ai 12anni, momento in cui i ragazzi
dovreb-bero aumentare le loro attivit socialicon i coetanei sia
allinterno del contestoscolastico, sia allesterno.
In et evolutiva il disturbo dansiasociale si manifesta con i
seguenti sintomi:
Paura o mancanza dinteresse nel provare cose nuove
Paura di parlare con persone scono-sciute
Estremo disagio quando si al centrodellattenzione
Evitamento del contatto visivo Difficolt nel parlare in
pubblico
o di fronte alla classe Difficolt nel fare nuove amicizie
Autoesclusione sociale Preoccupazioni relative a possibili
valutazioni negative (anche quandonon in corso di
valutazione)
Mal di stomaco Tremori Eccessiva sudorazione
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istituto a.t. beck | modulo 5 | Il disturbo dansia sociale
-
Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a casa?
A casa, i bambini con disturbo dansiasociale possono manifestare
i seguentisintomi:
Paura estrema in situazioni in cui sonopresenti degli
estranei
Paura estrema in situazioni sociali incui sono richieste delle
prestazioni pertimore di poter agire in modo imba-razzante
Attacchi di ansia che si verificanoprima o nel momento in cui i
ragazzidevono intrattenere relazioni sociali(come andare a una
festa, parlare difronte agli altri, chiedere in prestitoqualcosa).
I sintomi possono esserecos gravi da somigliare a veri e
propriattacchi di panico caratterizzati da pal-pitazioni, dolore
toracico, sudorazione,tremori, nausea, intorpidimento o
for-micolio, vampate di calore, mancanzadi respiro e vertigini
Evitamento di situazioni sociali. Alcunibambini possono
piangere, lamentarsi,o fare capricci per evitare degliincontri
sociali. Altri possono essere ingrado di tollerarli solo se in
presenza diuna persona a loro familiare
Grave disagio durante lespletamentodi routine sociali, come
lavvio o ilmantenimento di una conversazione,parlare con un adulto,
giocare in unpiccolo gruppo, o andare a una festa dicompleanno
Rifiuto per la scuola, causato delle pre-occupazioni relative a
performancesociali e scolastiche
Riluttanza nel partecipare a gite o adaltre attivit. Il bambino
pu decideredi non andare a cena fuori, di nonincontrare gli amici,
di non giocarecon loro o ancora di non parteciparead attivit extra
scolastiche
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istituto a.t. beck | modulo 5 | Il disturbo dansia sociale
-
Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a scuola?
Alcuni bambini o adolescenti condisturbo dansia sociale possono
tentaredi nascondere i loro sintomi quandosono a scuola, rendendoli
pi evidentinel solo contesto familiare. A scuola, un bambino con
fobia socialepu avere una combinazione deiseguenti sintomi:
Difficolt nellingresso a scuola, fre-quenti ritardi e capricci
mattutini
Rifiuto per la scuola. Lansia pu esseretalmente forte che pu
portare il bam-bino a insistere con il genitore perrimanere a
casa
Bassa autostima
Difficolt di concentrazione cheinfluisce sulle prestazioni
scolastiche
Difficolt nellesecuzione dei compitiassegnati in classe a causa
delle diffi-colt di concentrazione
Difficolt a parlare di fronte alla classe
Difficolt di esposizione durante leinterrogazioni
Blocchi o frequenti vuoti di memoriadurante i compiti in classe
o le interro-gazioni
Scarsa o assente partecipazione allediscussioni di classe
Disturbi fisici, come mal di stomaco,vertigini, battito cardiaco
accelerato,tremori
Evitamento del contatto oculare
Difficolt di apprendimento
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istituto a.t. beck | modulo 5 | Il disturbo dansia sociale
-
Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbodansia
sociale del proprio figlio
Un ambiente supportivo e tollerantepu essere utile per aiutare
un bambinoo un adolescente con la fobia sociale. Di seguito sono
elencati alcuni suggeri-menti generali per aiutare il vostro
bam-bino a far fronte al disturbo dansiasociale:
Spiegate al bambino che cos lansiaDare un nome a tutto quello
che provalo tranquillizza. Diciamo a nostrofiglio che lansia un
normale mecca-nismo utilizzato dal nostro corpo persegnalarci un
pericolo. Non nociva enonostante sia qualcosa di eccessiva-mente
fastidioso, ha una durata limi-tata nel tempo. Questo sistema
tal-mente efficiente che si attiva anchequando non esiste un
pericolo reale,cos finisce per fornirci un falsoallarme. Non deve
essere per forza pre-sente qualcosa per farlo scattare, bastasolo
un pensiero! Quando la nostramente continua a produrre
pensieri,facendoci credere costantemente diessere in pericolo il
sistema di allarmesi attiva in molte situazioni fino adiventare un
problema
Ascoltate e cercate di comprendere i suoi sentimentiProvate a
immedesimarvi in vostrofiglio. Cercate di capire quali emozioni
ecomportamenti mettereste in atto seviveste costantemente nella
paura dipoter essere messi in imbarazzo e ridi-colizzati di fronte
a tutti
Ricordate al bambino gli esiti delleprecedenti
esperienzeAiutatelo a ricordare gli incontri socialiavvenuti in
passato, evidenziandocome sia riuscito ad affrontarli consuccesso e
senza particolari conse-guenze. Questo lo aiuter a
ridurrelansia
Incoraggiate il bambino a essere autonomoLasciate che vostro
figlio impari a farele cose da solo. Potrebbe essere rassicu-rante
per un genitore aiutare il propriobambino o sostituirsi a lui
nellesecu-zione di normali routine quotidiane.Questo comportamento
per ottienedue effetti. Da una parte lo aiuta nel-limmediato a
sentirsi meglio, dallaltragli trasmette il messaggio Mamma epap
pensano che io non sia in grado difarlo da solo, iniziando a
pensare allostesso modo di se stesso
Incoraggiatelo a non richiedere rassicurazioni Un buon modo di
combattere lansiaconsiste nel far acquisire al bambinomaggior
confidenza con lincertezza. bene lasciare che sperimenti unacerta
quota di ansia. Non potendosibasare sulle vostre rassicurazioni,
ilbambino avr la possibilit di impararenuove strategie per gestire
lansia.Questo aumenter il suo senso dindi-pendenza e di competenza.
Cos facendo possiamo comunicargli lanostra fiducia sul fatto che
potraffrontare e gestire le situazioni cheteme con successo
Mantenete la calma I bambini percepiscono le emozionidei
genitori e le utilizzano per valutarela pericolosit delle
situazioni. Stare calmi li aiuter a fare altrettanto
Favorite la partecipazione alle attivitextrascolasticheIl vostro
bambino potrebbe voler evi-tare attivit divertenti, come
parteci-pare a una festa di compleanno o gio-care in una squadra
sportiva.Incoraggiatelo ad affrontare le suepaure al fine di
accrescere il suo sensodi competenza
Procedete a piccoli passiPrevedere incontri con un
grupporistretto di coetanei, con cui vostrofiglio si sente al
sicuro, il primo passoda compiere verso lobiettivo dellacostruzione
dinterazioni sociali ade-guate. Organizzare un pomeriggio digioco o
di studio, con uno o due amicipreferiti, uno step importante
dacompiere, prima di provare a far parte-cipare il ragazzo a una
festa
Premiare gli sforziAnche se i miglioramenti sono piccoli,ogni
sforzo merita di essere lodato.Questo aiuter i vostri figli a
spostare illoro focus attentivo da errori e com-portamenti
disadattivi verso i piccolisuccessi quotidiani.
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istituto a.t. beck | modulo 5 | Il disturbo dansia sociale
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Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturbodansia
sociale in classe
Esistono molti modi in cui scuola einsegnanti possono aiutare un
bambinocon fobia sociale. Ecco alcuni consigli:
Collaborate con la famiglia al fine distabilire un adeguato
supporto scola-stico, utile al bambino per affrontare il suo
disturbo
Enfatizzate i successi piuttosto che i fallimenti
Consentite agli alunni di lasciare laulaquando lansia diventa
ingestibile. Permettetegli di recarsi in un postosicuro dove
aspettare che il livellodansia si abbassi. Il luogo deve
esserestato individuato in precedenza e ilbambino vi si deve recare
sotto lasupervisione di un adulto
Concordate con i genitori un piano peril rientro graduale a
scuola. Nel caso in cui il bambino manifesti ilrifiuto di recarsi a
scuola, stabilite degliorari e dei giorni in cui il bambino pufarvi
ritorno, anche se per poco tempo
Siate tolleranti nei confronti dei ritardi.Permettete ai
genitori e al bambino diparlare con calma e svolgere i lororituali
prima di entrare in classe
Supportate il bambino nelle relazionicon i compagni. Il disturbo
causa un allontanamentoprogressivo da amici e coetanei fino
aspingerlo allisolamento. Favorite lapartecipazione del bambino a
piccoleattivit di gruppo non competitive
Modificare situazioni sociali stressanti.La paura di fornire una
risposta sba-gliata, di dire qualcosa dimbarazzanteo il sentirsi al
centro dellattenzione,porta i giovani a non partecipare alleattivit
e alle discussioni di classe. Per aiutarli proviamo a porre loro
delledomande chiuse, in cui scegliere tradue alternative o ancora
diamo loro lapossibilit di parlare di argomenti sucui si sentono
sicuri. Se necessario par-lare ai ragazzi individualmente
piut-tosto che di fronte a tutta la classe
Valutate le conoscenze del bambinoattraverso verifiche
scritte
Lasciate al bambino pi tempo durantele verifiche. Lansia per la
prestazione influisce suiloro livelli di attenzione e sul
recuperodelle informazioni dalla memoria
Evitate di richiamare il bambino o diporre laccento sui suoi
errori di frontea tutta la classe
Siate consapevoli delle loro difficolt.Quando un bambino con
fobia socialesi rifiuta di eseguire un compito, ilmotivo potrebbe
essere legato ai sin-tomi ansiosi piuttosto che a un com-portamento
intenzionalmente opposi-tivo
Premiate gli sforzi del bambino
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istituto a.t. beck | modulo 5 | Il disturbo dansia sociale
-
Il trattamento delezione per i disturbidansia la terapia
cognitivo comporta-mentale. Durante la terapia, il supporto ela
collaborazione attiva dei genitori sonoelementi fondamentali in
grado di influiresui risultati ottenuti. Il loro grado di
coin-volgimento varia in base allet del bam-bino o dei ragazzi. La
terapia con i bambini si avvale didiversi strumenti che, una volta
appresi eutilizzati con regolarit, favoriscono ilsuperamento del
disturbo dansia ed evi-tano che si ripresenti in futuro. I pi
comuni sono:
Lindividuazione e la modificazione dei pensieri disfunzionaliAi
bambini o ai ragazzi viene insegnato aindividuare i pensieri
disfunzionali legatiagli eventi temuti. Successivamente siinsegner
a valutare le situazioni conmaggiore oggettivit, in modo da
poterleaffrontare con pensieri pi funzionali e realistici
LesposizioneQuesta tecnica consiste nel provare gra-dualmente ad
affrontare le situazionitemute. Lesposizione alle situazionitemute
permetter al bambino o allado-lescente di verificare che queste
noncomportano un reale pericolo, impa-rando inoltre che possibile
affrontare e gestire lansia
Il rinforzoOgni comportamento avuto dal bam-bino, a casa, a
scuola o in terapia e che siavvicina allobiettivo prefissato,
verrpremiato al fine di renderne pi proba-bile la ricomparsa
Il modellamentoSi basa sullutilizzo delladulto comemodello
funzionale di comportamentonellaffrontare le situazioni temute
Le tecniche di rilassamento e di MindfulnessQueste tecniche
vengono utilizzate perridurre lo stress del bambino e di
conse-guenza per abbassare i suoi livelli diansia. Secondo le
preferenze e le caratte-ristiche dei singoli bambini o
adole-scenti, possono essere utilizzate diversetecniche di
rilassamento tra cui il rilassa-mento muscolare progressivo, la
respira-zione diaframmatica, il training auto-geno e il
rilassamento per immagini. La letteratura scientifica supporta
inoltrelefficacia dellutilizzo della Mindfulnessnei disturbi dansia
in et evolutiva
La costruzione della resilienzaViene insegnato ai bambini e ai
ragazziche, pur non potendo controllare glieventi, possibile
modificare limpattoche essi hanno su di loro. Lutilizzo
delletecniche apprese durante la terapia per-metter di affrontare i
momenti di diffi-colt, superarli e di trarre degli insegna-menti
utili per il futuro
Il parent trainingIl coinvolgimento dei genitori nellaterapia
con i bambini di fondamentaleimportanza. Il terapeuta insegner loro
come rispon-dere alle richieste e ai comportamenti deibambini o dei
ragazzi, in modo da nonrinforzare le loro paure e di conseguenzail
disturbo
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istituto a.t. beck
Modulo 6Le principali tecniche di trattamento cognitivo
comportamentaledei disturbi dansia
-
Modulo 7Adesso toccaa mamma e papSoluzioni pratiche ed efficaci
per la gestione dellansia in casa
Step 1Insegna a tuo figlio cos' lansia
Step 2Spiega a tuo figlio la sua ansia
Step 3Incoraggiare il bambino a smettere di cercare
rassicurazioni
Step 4Create la cassetta degli attrezzi del vostro bambino
Step 5Crescete coraggiosi
Step 1Insegna a tuo figlio cos' lansia
Perch importante parlare a tuo figliodellansia?Spesso i bambini
o gli adolescenti nonriconoscono la loro ansia per cui nonsanno
bene come descrivere o che nomedare a quello che stanno provando,
perquesto pu capitare che si sentano sba-gliati. I bambini si
focalizzano soprat-tutto sulla componente somatica del-lansia, ad
esempio il mal di stomaco, il mal di testa o la tensione muscolare.
Gli adolescenti invece pensano di esserestrani, deboli, di aver
perso il controllosu loro stessi o che addirittura stianodiventando
pazzi! Questi pensieri nonfanno altro che aumentare la loro
ansia.Per questo il primo passo fondamentale insegnare ai propri
figli che cosa sialansia e come riconoscerla. La consapevolezza di
ci che si stavivendo essenziale!
Tuo figlio non sa bene contro cosa stalottando, non conosce cosa
sia lansia e i problemi a essa collegati. Per questo importante che
lui capiscabene due aspetti fondamentali:
Lansia di per s normale ed unsistema adattivo che il corpo ci
chiededi usare in situazioni di pericolo
Lansia diventa un problema quando il nostro corpo ci segnala un
pericoloche invece non c: la situazione chestiamo vivendo di per s
non perico-losa ma viene percepita come tale (rappresentazione
soggettiva dellarealt)
Un primo passo indispensabile aiutareil tuo bambino a capire che
tutte le pre-occupazioni e le sensazioni fisiche chesperimenta
(palpitazioni, sudorazione,cuore in gola, nodo allo
stomaco...)hanno un nome: ANSIA.Dare delle semplici ma chiare
spiega-zioni su cosa sia lansia riduce la confu-sione e la vergogna
che si provano.Spiega che lansia unesperienzacomune e normale e che
pu esseregestita con successo. Appena tuo figlio capir questo, si
sen-tir molto pi motivato a lavorare perrendere la sua vita pi
serena.
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istituto a.t. beck
-
Esempio di conversazionitra genitore e bambino su come spiegare
lansia
Affinch il dialogo con tuo figlio sia efficace tieni in mente
questi 3 obiettivi:
1. Incoraggia tuo figlio a parlare dellesue preoccupazioni e
paure
2. Insegnagli cos lansia
3. Aiuta tuo figlio a riconoscere lansia
Incoraggia tuo figlio a parlare delle suepreoccupazioni e
paure
Inizia descrivendo una situazionerecente in cui hai notato dei
segnidansia in tuo figlio: Ieri, quando Sara andata via, ti
seisubito andato a sedere accanto amamma. Sembravi nervoso del
fatto cheavessimo avuto degli ospiti a casa. Mi sbaglio? Come stato
per te?
Racconta a tuo figlio una cosa che tifaceva paura quando avevi
la sua et(soprattutto se avevi la sua stessapaura) e chiedi se
anche lui ha la stessapaura
Chiedi qual la sua pi grande preoc-cupazione. Se hai un figlio
piccolinopuoi aiutarlo dandogli un esempio:Conosco alcuni bambini
che hannopaura.... Anche tu hai la stessa paura?;dare questo
piccolo suggerimento puaiutarli a fare ordine mentale sulle
loropaure e sentimenti
Quando tuo figlio ti parla di ansia epreoccupazioni, rassicuralo
dicendoche gli credi e che normale provarequeste brutte sensazioni.
Ricorda chetuo figlio prende spunto da ci che tugli dici e fai.
Mostra di accettare le pre-occupazioni e i sentimenti dansia. Se
sarai calmo anche tuo figlio lo sar!
NB: sentirsi dire: Non ti preoccupare, stai tranquillo!ti aiuta
quando sei ansioso per qualcosa? molto probabile che non aiuti
moltoneanche tuo figlio. importante ricono-scere che la paura che
prova reale. La tua empatia accrescer la possibilitche tuo figlio
accetti la tua guida e vogliadiscutere con te delle sue
preoccupa-zioni e paure anche in futuro.
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1.
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Insegnagli cos lansia
Sono quattro i punti chiave da insegnareal tuo bambino:
Lansia normaleTutti noi abbiamo provato ansia aqualsiasi et. Per
esempio normaleprovare ansia sulle montagne russe oprima di un
compito in classe. Rassicuralo sul fatto che i problemidansia sono
molto diffusi:
Lo sapevi, per esempio che in America, 1 ragazzo sotto i 18 anni
ogni 7 soffre diun disturbo dansia?
Lansia non pericolosa
Anche se lansia ti fa sentire a disagio,non dura a lungo, e
tende a diminuireman mano che il tempo passa! La maggior parte
delle persone non siaccorge di quando tu sei ansioso (trannechi ti
sta accanto e ti conosce bene come ituoi genitori)
Lansia adattativaLansia ci prepara quando siamo difronte a un
pericolo reale (immaginadi stare in un bosco e di trovartidavanti
un orso!) o ci aiuta a dare ilmassimo in situazioni
particolari,come parlare in pubblico. Quando proviamo ansia
possiamo rea-gire in tre diversi modi: attacco, fuga ofreezing
(congelamento). In questo modo il nostro corpo
si prepara e risponde cos da difendercial meglio. Il nostro
cuore batte piforte per dare pi energia ai nostrimuscoli, per farci
correre veloci e scap-pare via dal pericolo. Quando invece ci
blocchiamo (propriocome se fossimo congelati) lo facciamoper non
essere notati, come i camale-onti che si mimetizzano. Queste
risposte prendono anche il nome di arousal. Fai riflettere sul
fatto che senza ansia la specie umana non sarebbe
sopravvissuta!
Lansia pu diventare un problemaQuando il nostro corpo reagisce
comese ci fosse un pericolo che invece nonc. Pu essere utile la
metafora dellal-larme antifumo per spiegare meglioquesto
concetto.
Come spiegare la reazioneattacco-fuga-congelamento ai
bambini:Immagina di fare unescursione in unbosco e improvvisamente
ti trovi davantiun orso. Quale sarebbe il primo pensieroche ti
passa per la mente? Scapperestidallorso correndo il pi velocemente
chepuoi o semplicemente rimarresti paraliz-zato, come se fossi
congelato? Unaltrareazione ancora potrebbe essere quella diurlare e
agitare le braccia cos da appariregrande e spaventoso. Come vedi
luomo ha tre modi per reagireal pericolo: attacco, fuga o
congelamento.Quando siamo ansiosi anche noi rea-giamo usando uno di
questi modi: cor-riamo via, evitiamo quelle situazioni checi
rendono ansiosi, o ci blocchiamo comequando per esempio la nostra
mente siannebbia e non riusciamo a pensare pinulla. Oppure possiamo
ancora arrab-biarci e diventare aggressivi con gli altri. Ti viene
in mente quando provi ansiacosa fai? Attacchi, fuggi o ti
congeli?
Come spiegare larousal a un adolescente:A volte quando sentiamo
che qualcosa pericoloso o minaccioso, automaticamenteentriamo in
uno stato psicofisico cheprende il nome di arousal. Ci pu accadere
sia in presenza di unreale pericolo che di un pericolo
percepito(per esempio uninterrogazione in classe ilgiorno dopo o
...; dai un esempio di unasituazione rilevante per tuo
figlio).Larousal ti fa sentire nervoso, irritabile ein queste
situazioni non sempre facileragionare con chiarezza. Queste
sensazioni possono diventaresempre pi frequenti e dintensit
semprepi forte, tanto da portare le persone anon fare pi certe cose
o a non andare piin posti dove provano ansia. Pensi che questo sia
successo o succedaanche a te?
Come spiegare la risposta dell allarmeantifumo:Un allarme pu
salvarci nel momento incui scoppia un incendio, ma talvolta
gliallarmi antifumo sono molto sensibili e siattivano anche quando
non c unincendio (pensa al fumo prodotto daltostapane quando si
fanno i toast). Come lallarme antifumo, lansia ci aiutaquando si
attiva in presenza di un effet-tivo pericolo, ma se si attiva
quando nonc un pericolo reale allora non va bene ebisogna risolvere
questo problema.
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2.
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Aiuta tuo figlio a riconoscere lansia
molto utile soprattutto con i bambinipi piccoli utilizzare la
metafora dellin-vestigatore.Tu sarai il detective e aiuterai tuo
figliodurante linvestigazione a trovare gliindizi per riconoscere
meglio lansia.Proprio come un detective, trova degliesempi concreti
in cui tuo figlio ha pro-vato ansia e suddividili in tre parti:
sin-tomi fisici, pensieri ansiogeni-preoccu-pazioni e comportamenti
di evitamento.
Diventa un detective e riconosci i sintomi fisiciPer aiutare tuo
figlio a riconoscere i sin-tomi fisici legati allansia, disegna su
unfoglio un corpo e chiedi a tuo figlio diindicare dove sente
lansia. Aiutalo se necessario, con un esempio:Quando sono ansioso
sento come dellefarfalle nello stomaco e un grosso nodo ingola.
Cosa senti invece tu quando hailansia?. Oppure puoi anche
utilizzareun grande foglio di carta, grande quantoil tuo bambino,
farlo distendere e trac-ciare la sua sagoma. Se invece tuo figlio
un adolescente,basta fargli la domanda o al massimoutilizzare una
lista di tipici sintomi fisicilegati allansia e lui deve trovare
quelliche sente di avere.Se tuo figlio non troppo piccolo
puoichiedergli di dare un nome all ansia: peresempio Signor ansia,
Mister preoccu-pazione o Mostro ansia. Da quel momento in poi
riferisciti allasua ansia con quel nomignolo propriocome fosse un
cattivo: solo il signoransia che parla, non lo ascoltare!.Con i
bambini pi grandi o con gli ado-lescenti si pu utilizzare lanalogia
delvolume della musica: il volume dellaloro ansia un po pi alto di
quello dialtri bambini o ragazzi: bisogna soloimparare ad
abbassarlo un po.Queste strategie sono molto utili perchi bambini
hanno un ruolo di osservatoreattivo e quindi imparano prima e
inmodo pi efficace ad avere un maggiorcontrollo della loro
ansia.
Diventa un detective e riconosci i pensieri ansiogeni e le
preoccupazioniI bambini, soprattutto quelli pi piccoli,hanno
difficolt a riconoscere i propripensieri, in particolar modo quelli
legatiallansia. Una prima cosa da dire per spiegare ladifferenza
tra pensieri e sentimenti chei primi nascono dalla nostra
testa,mentre i sentimenti vengono dal cuore.Inoltre possiamo dire
che i pensieri sonodelle parole che rivolgiamo a noi stessisenza
per pronunciarle ad alta voce.Proseguiamo poi con lo spiegare
chepossiamo avere pensieri in qualsiasi oradel giorno e che questi
sono privati epersonali, per cui gli altri non sannocosa noi stiamo
pensando n noi sap-piamo cosa gli altri pensano, conclu-diamo poi
dicendo che le persone pos-sono avere pensieri diversi su
argomenticomuni.I bambini pi grandi e gli adolescentiriescono
invece a riconoscere i propripensieri legati allansia e addirittura
alavorare sui pensieri disfunzionali, di seguito vedremo
come.Lobiettivo da prefiggersi , indipenden-temente dallet di tuo
figlio, aiutarlo acapire che cos lansia, la differenza trapericolo
reale e percepito, e soprattuttofarlo riflettere sul fatto che
lansia causa del suo malessere e della perdita di tante belle
opportunit di diverti-mento che la sua et gli offre.
Diventa un detective e riconosci le strategie di
evitamentoChiedi a tuo figlio di rispondere con ilmaggior numero di
risposte possibili aquesta domanda: Se ti svegliassi domani mattina
e come
per magia la tua ansia fosse sparita, cosa faresti? Come
agiresti?
Fagli completare le seguenti afferma-zioni: La mia ansia non mi
permette di .... Quando non sono ansioso, riesco a ....
Se lavorerai con tuo figlio su questipunti sar in grado di
riconosceremeglio lansia, e sar pronto a lavorare al prossimo
obiettivo: imparare a gestirelansia!
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3.
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Step 2Spiega a tuo figlio la sua ansia
Spiega a tuo figlio cosa lansia generalizzataCome in tutti i
disturbi dansia, bambinie adolescenti con il disturbo
dansiageneralizzato (DAG) diventano ansiosiquando incontrano uno
stimolo (trigger il termine tecnico) che procura
loropreoccupazioni. Ma qual il trigger per il DAG? I bam-bini con
il disturbo dansia generalizzatadiventano ansiosi quando
provanoincertezza o non sono sicuri di qualcosa.Ecco perch i
bambini con il DAG sipreoccupano di tutto. Poich la maggior parte
delle cose dellavita sono incerte, c sempre qualcosaper cui
preoccuparsi!
Spiega a tuo figlio cosa lansia da separazioneSpiega a tuo
figlio che normale,qualche volta, provare ansia quando siresta soli
o lontani da mamma e pap.D anche che gli darai degli strumentiutili
per far fronte allansia e diminuirepoco a poco le sue paure. Aiuta
il bambino a identificare e a lavo-rare su cosa prova, cosa pensa e
cosa fa,quando sperimenta ansia in momenti diseparazione.
Spiega a tuo figlio cosa il disturbo ossessivo compulsivo molto
importante che il bambino oladolescente capisca che tutti i
pensieriossessivi che ha e i rituali che mette inatto fanno parte
di un disturbo chia-mato ossessivo compulsivo: DOC. Per far capire
meglio cosa sia il DOC usala metafora per i virus del computer.
Il doc come un virus di un computer:esempio di conversazione
Genitore: Oggi ti parler del disturbo ossessivocompulsivo pi
comunemente chiamatoDOC. Proviamo a immaginare che ilDOC sia il
virus di un computer. Cosa fa un virus una volta entrato in
uncomputer?
Bambino: Beh... il virus pu rovinare il computer.Alcuni
programmi potrebbero non funzio-nare bene, ma potrebbe anche
romperelintero computer
Genitore: Esatto. Adesso immagina il tuo problemaesattamente
come un virus di un com-puter che per si trova nel tuo cervello.Pu
rovinare alcuni programmi oppurealcune volte pu arrivare a
spegnerlo, pro-prio come fa con un pc. Per esempio, a volte tu ti
lavi e rilavi lemani un sacco di volte: questo succedequando il
virus DOC rovina un pro-gramma. Altre volte invece non vuoiuscire
di casa per quanto sei ansioso: ecco di nuovo il virus DOC in
azione. Fai conto che i tuoi pensieri siano musica:il virus del DOC
alza il volume dei tuoipensieri fino a un volume davvero troppoalto
per il tuo cervello e tu riesci a sentiresolo quello che quei
pensieri ti dicono.Quindi insieme lavoreremo per sbaraz-zarci di
questo virus informatico DOC.Cosa ne pensi?
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-
Step 3Incoraggiare il bambinoa smettere di cercare
rassicurazioni
I genitori sono sia per i bambini sia pergli adolescenti le
figure principali a cuichiedere informazioni sul mondo. Ecco perch
cos naturale che si rivol-gano a voi nei momenti pi
difficili.Chiedere rassicurazioni serve ai bambiniper capire che la
situazione in cui si tro-vano non poi cos pericolosa come
lapercepiscono, e li aiuta a gestirla nelmodo pi efficace possibile
(cosa fare odire). Ma alcuni bambini e adolescentihanno bisogno di
chiedere rassicura-zioni molte volte, anche per la
stessasituazione. La rassicurazione diventacos una vera e propria
strategia peraffrontare le difficolt. Infatti i bambiniche soffrono
dansia molto spesso chie-dono delle rassicurazioni da parte
deigenitori cos da essere sicuri al 100% chetutto quello che stanno
facendo o chesta succedendo giusto o a posto. I genitori trovano
tutto questo moltofaticoso e frustrante. Ecco alcuni dei pi comuni
esempi dirichiesta di rassicurazioni: Sei sicuro di aver bloccato
tutte le
porte (per esempio in macchina)? Dimmi unaltra volta che sono
una
brava bambina Ti sei lavata le mani prima di cucinare?
Sei sicura? Chiamare pi volte dal telefono della
scuola mamma e pap per sapere chestiano effettivamente bene
Chiedere a mamma e pap di control-lare e ricontrollare i compiti
fatti a casacos da essere sicuri che non ci sianoerrori
Ma qual il problema nel dare dellerassicurazioni ai propri
figli?Molti genitori sanno quanto sia stan-cante dare continuamente
delle rassicu-razioni ai propri figli! Dare spesso
dellerassicurazioni fa s che i vostri figlidiventino un pozzo senza
fondo: nonimporta quante volte li abbiate rassicu-rati, loro ne
vorranno sempre di pi! come un circolo vizioso: pi si rassi-cura il
bambino pi lui ne avr bisognoe ve ne chieder, creando una sorta
didipendenza.Rassicurare perci una soluzione chenoi chiamiamo
soluzione cerotto:allevia lansia solo momentaneamentema in realt
non fa altro che alimen-tarla, perch mantiene il problema alungo
termine. Continuare a rassicurare i vostri bam-bini d loro il
messaggio che effettiva-mente si trovano in una situazione
dipericolo, tale da dover chiedere aiuto edessere protetti da voi,
quando invecenon c nessun pericolo ma solo lansiache porta a
chiedere rassicurazioni.
Qual la soluzione?Lobiettivo quello di guidare gradual-mente i
bambini a gestire lansia inmodo sano e adattivo. Per far questo
necessario che smettiatedi rassicurare i vostri figli! Se il
bambinosmetter di basarsi sulle rassicurazionidei suoi genitori per
affrontare lansia,acquisir un senso dindipendenza e dicompetenza.
Non deve sembrarvi crudele privare ivostri figli della
rassicurazione che vichiedono. Se volete davvero aiutarli agestire
la loro ansia nel lungo periodo, enon solo nellimmediato, allora
doveteaiutarli ad apprendere una strategia piefficace. Esiste un
modo per farlo senzache il bambino vi percepisca come indif-ferente
ai loro bisogni.
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-
Ecco cosa fare:
Organizzare un pianoPrima di iniziare questo percorso contuo
figlio necessario che tu abbia benchiaro in mente su cosa andrai
lavorare.
Quali comportamenti vuoi cambiare?(esempio: ogni volta che mio
figlio michiede se la casa pulita non lo rassi-curer pi)
Tutta la famiglia deve essere daccordonel non rassicurare pi il
bambino. Se il bambino riceve rassicurazionianche da un solo membro
della fami-glia la strategia non funzioner
Siate sicuri che il bambino abbia capitoe sia daccordo sul piano
dazione.Approfittate di un momento in cuinon sia agitato per
spiegare il vostropiano dazione e perch lo fate:
Faremo cos perch lansia una granbugiarda e non dobbiamo pi
permet-terle di prendersi gioco di te. Dobbiamo fare in modo di non
ascoltarepi lansia quando ti dice di chiamare lamamma per sapere
come sta. Il tuo com-pito sar quello di fare i compiti da
solo,anche se provi ansia, senza che io tilegga pi volte la
consegna; il mio com-pito sar invece quello di aiutarti a
com-battere lansia dicendoti che la consegnala devi leggere da
solo. Questo quello che prevede il nostronuovo piano dazione per
combatterelansia, ok? Quando mi chiederai aiuto,io ti ricorder che
lansia che si staprendendo gioco di te, e che puoi fare da solo
senza il mio aiuto. Alla fine lansia rinuncer a prenderti in giro e
noi vinceremo.
Seguire il piano
Frasi utili da dire quando tuo figlioverr a chiederti delle
rassicurazioni
Gi conosci la risposta, a questadomanda non risponder
unaltravolta
Anche se non fai i compiti assoluta-mente perfetti, cosa
potrebbe succe-dere?
Potrebbe succedere che fai un errore alcompito in classe, cosa
potresti fare perfar fronte a questo problema?
Sento che lansia sta salendo. Cosa potresti fare per
abbassarla?Potresti fare qualche esercizio di rilas-samento o
magari pensare a qualcosadi positivo che ti possa aiutare?
Cosa stai pensando in questomomento? Come potresti gestirequesta
situazione?
Credo che non ci resta altra soluzioneche aspettare e
scoprire
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1. 2.
-
La domandaQuando tuo figlio viene a chiederti unarassicurazione,
non fare caso alladomanda. Una volta che avr smesso dichiederti la
rassicurazione, vai da lui econgratulati del fatto che ha smesso
didomandarti se ha fatto bene. Se la volta successiva ritorner a
chie-derti rassicurazioni continua a non dareattenzione a questa
richiesta. Questa strategia utile per fare capire albambino che non
deve aspettarsi unarassicurazione da voi, e che quindi
pivantaggioso non chiedere sempre lastessa cosa.
Dare gratificazioniQuello che si chiede al bambino unosforzo
davvero difficile, per questo ognivolta che ci riesce importante
gratifi-carlo per gli sforzi fatti nel non chie-dervi continue
rassicurazioni, e quindiper essere stato in grado di gestire
lansiain modo indipendente. Ecco alcuni commenti positivi da
poterdire al bambino:
Bravo! Hai fatto un ottimo lavoro!
Hai visto come sei stato bravo a gestirela tua ansia?
Sono cos fiero di te!
NB: nel momento in cui smettete didare le rassicurazioni, il
vostro bambinoprover verosimilmente molta ansia.Prover molta
frustrazione e sar arrab-biato con voi ed molto probabile chefar
dei capricci. Tutto questo assolu-tamente normale. Limportante che
voi siate decisi e riso-luti nel NON dare le rassicurazioni enon
cediate se vedete i vostri figli arrab-biati con voi. Solo in
questo modo smet-teranno di chiedere continue rassicura-zioni e
cominceranno a gestire la loroansia in un modo pi efficace,
indipen-dente e sano.
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3. 4.
-
Step 4Create la cassetta degli attrezzi del vostro bambino
La cosa pi utile che possiate fare per ivostri bambini che
soffrono dansia quella di creare una cassetta piena dat-trezzi
utili che possano usare per com-battere le loro preoccupazioni e
paure.
Strumento 1Calmare lansia attraverso gli esercizi di
respirazioneQuando il tuo bambino prova ansia ilsuo respiro cambia
e diventa corto eveloce, esattamente come succede a noiadulti
quando diventiamo ansiosi. Ral-lentare la respirazione aiuta il
bambino aprovare meno ansia e a dargli un maggiorsenso di
controllo. Questo un ottimostrumento portatile che i bambini
pos-sono usare in qualunque luogo e in qua-lunque momento provino
ansia, soprat-tutto nelle situazioni in cui solo. Eccoqui riportato
brevemente come insegnarela tecnica del respiro al vostro bambino:
Fate un respiro lento attraverso il naso
(per circa 4 secondi) Trattenete il respiro per 1-2 secondi
Espirate attraverso la bocca lentamente
(almeno 4 secondi) Aspettate 2-3 secondi per fare un altro
respiro (5-7 se si tratta di adolescenti) Ripetere la sequenza
per 5 -10 respiri
Strumento 2calmare lansia attraverso il rilassamento muscolare
progressivoAttraverso questi esercizi i vostri bam-bini impareranno
a rilassarsi neimomenti di maggior ansia o stress. Il rilassamento
muscolare aiuter inoltrea diminuire i sintomi fisici come il maldi
stomaco o il mal di testa. Lesercizio consiste nellalternare la
ten-sione e la distensione di diversi muscolidel corpo: in questo
modo il bambinosperimenter sul proprio corpo la diffe-renza tra
lessere tesi e il sentirsi rilassati.
Strumento 3Creare dei bigliettini di affrontamentocon i vostri
bambini: le coping cardUn modo efficace per gestire lansia
deivostri bambini quello di creareinsieme a loro dei biglietti di
affronta-mento (in inglese coping card), da por-tare con s durante
il giorno. Sono comedei post-it in cui si possono scrivonobrevi
frasi dincoraggiamento o suggeri-menti su cosa fare nel caso in cui
siprovi ansia. Sono degli strumenti porta-tili molto utili per
combattere lansia. Ecco qui di seguito alcuni esempi gene-rali di
coping card: Ricordati che i sintomi fisici (mal di
testa, mal di stomaco), sono solo ansia! Il nome che il bambino
ha dato allansia:
signor ansia, mostro, insetto cattivo... Ricorda che lansia non
pericolosa e
non dura per sempre Affermazioni positive come: posso
farcela! Ricorda che puoi utilizzare delle
strategie utili come per esempio gliesercizi di respirazione
Frasi utilizzate in precedenza dai vostribambini per
calmarsi
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-
Come costruire le coping card:
Coinvolgi tuo figlioI bambini devono capire che le copingcard
sono effettivamente utili e stretta-mente personali. Saranno molto
pipropensi a usarle se anche loro avrannopartecipato attivamente
alla realizza-zione. Non quindi una buona ideapensarle e scriverle
di vostro pugno epoi consegnargliele.
Crea un gioco di societCreare le coping card non deve essere
unlavoro di routine ma deve essere inveceun momento divertente, che
coinvolgetutta la famiglia, in cui ogni membroscrive una sua coping
card. Inoltre nondevono essere solo utili ma anche belle
edivertenti. Create insieme a loro dellecard che siano colorate,
con formediverse, vivaci e luminose.
Ricorda di gratificare tuo figlioRicordate di gratificare e
lodare sempre ivostri bambini quando riescono agestire bene lansia
o comunque cihanno provato ma non sono ancora deltutto abili nel
farlo. Gratificare non significa solo usare dellebelle frasi come,
ottimo lavoro! Sonofiero di te!, ma vuol dire anche rega-largli un
sorriso, abbracciarlo, organiz-zare una bella gita con tutta la
famiglia ofare anche un vero e proprio regalo se losforzo che il
bambino ha fatto statodavvero cos intenso.
Strumento 4Imparare a convivere con un po di incertezzaI bambini
ansiosi vivono tutto comeincerto e un buon metodo per fermarequesto
vortice di preoccupazioni pro-prio quello di aiutarli ad accettare
divivere con una percentuale dincertezza,soprattutto in quei
momenti in cui nonsono sicuri di quello che potr accadere.Come per
ogni strumento utile per lavo-rare sulle paure, necessario iniziare
autilizzarlo gradualmente. Ecco alcuni esercizi che i bambini
pos-sono fare:
Portare a termine i compiti senza chie-dere a nessuno della
famiglia di rive-derli
Telefonare a un amico e chiedergli divenire a giocare a casa
propria senzache questo sia stato prima preventivato
Iniziare a fare quello che fino ad ora si evitato; per esempio
guardare il tele-giornale nonostante la paura dellaguerra
Commettere appositamente un piccoloerrore nei compiti a casa cos
da nonessere assolutamente perfetti
Arrivare a scuola con alcuni minuti diritardo
Fare una chiacchierata con un com-pagno a scuola senza averlo
preventi-vato prima
Rispondere non lo so a una domandadella maestra
Guardare per alcuni secondi fuori dallafinestra mentre la
maestra spiega
molto importante preparare i vostribambini. Il fatto che, molto
probabil-mente, proveranno ansia nel fare questiesercizi
assolutamente normale! Se si vuole combattere lansia
normaleprovarne un po allinizio. inoltre fondamentale gratificare
elodare il bambino: gli si pu far un com-plimento, aumentare il
tempo che putrascorrere davanti alla tv, cucinare ilpiatto
preferito. Premiare anche i tentativi non riusciti dicontrastare le
paure: dopo tutto unduro lavoro combattere contro lansia!
Strumento 5Stop e pensieri realistici I pensieri dei bambini e
dei ragazzi chesoffrono dansia sono spesso irrealistici,improbabili
e quando sono molto pre-occupati, difficilmente riescono a
rico-noscerli come tali. Ad esempio, se mamma e pap tendonoa
tardare, i bambini sono preoccupatiche sia avvenuto un incidente
stradalemortale in cui sono rimasti coinvoltientrambi i genitori.
Inoltre i bambiniansiosi tendono anche ad avere dei pen-sieri
disfunzionali negativi su se stessi,come ad esempio: sono stupido,
nonpiaccio a nessuno, finir per restare solo,sbaglier il compito
... molto importante che i bambini capi-scano il legame che c tra
pensieriansiosi, emozioni negative e comporta-menti
disfunzionali:
Situazione: primo giorno di scuola
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Pensiero: appena mamma andr
via da scuola le succeder qualcosa di brutto
Emozioni:paura, ansia
e forte preoccupazione
Comportamento:pianto, andare via prima
da scuola
-
Ecco come fare Spiegate ai bambini cosa sono i pensieri
Tutti quanti abbiamo pensieri sulle cose. I pensieri sono parole
che diciamo a noistessi, senza dirle ad alta voce. Le altre persone
non possono sapere quelloche stai pensando a meno che non tu
nonglielo dica. Noi abbiamo i pensieri in qualsiasimomento della
giornata e per questo nonci facciamo molto caso, loro appaionocos,
in modo del tutto automatico! Proviamo allora a rallentare il
nostroflusso di pensieri e proviamo a dargli un po di
attenzione!
Aiutateli a capire quali sono i pensieri che fanno provare
ansia
Per capire quali siano i pensieri che portano i bambini a
provare ansia utile fare loro queste domande:
Che cosa ti fa sentire paura?
Che cosa temi che accadr e cosa ti fa preoccupare?
Cosa ti aspetti che accada di brutto in questa situazione?
Fai capire al tuo bambino che il solofatto di pensare una cosa
non rendequella cosa reale! Il pensare, ad esempio,che lascensore
si rompa mentre lui stadentro non implica che succeder vera-mente,
anche se il bambino prova pauracome se stesse per accadere sul
serio.Se per il bambino non in grado diesplicitare verbalmente i
suoi pensieriansiogeni e le sue preoccupazioni, nonforzatelo. Fate
attenzione se in futuroespliciter delle preoccupazioni
legateallansia e segnatele.
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-
Insegnate che ci che pensiamoinfluisce su come e cosa
sentiamo
Spiegate ai vostri bambini che quando ci aspettiamo che accadano
cose brutteci sentiamo ansiosi: ci che pensiamo influisce (o
controlla)su come ci sentiamo. Usate lesempio del cane.
Sei in un parco a fare una passeggiata evedi un cane: se pensi
che il cane siacalmo ti senti rilassato, ma se pensi chequesto cane
sia feroce e possa morderticominci a provare paura. vero?
Trasformate i pensieri inutili in pensieri utiliPer prima cosa
spiegate la differenza trapensieri utili e pensieri inutili:
Migliaia di pensieri attraversano la nostratesta ogni giorno.
Alcuni di questi sonopensieri utili, e altri sono pensieri
inutili.Un pensiero utile ci fa sentire fiducioso,felice e
coraggioso. Un pensiero inutile ci fasentire preoccupato, nervoso,
o triste. Riesci a pensare a qualche esempio di pen-siero utile e
inutile?
Una volta capita la differenza dite alvostro bambino di
immaginare unasituazione passata, meglio se unasituazione in cui ha
provato incertezza e chiedete:
In quella situazione quali sono stati ituoi pensieri inutili? E
i tuoi pensieriutili?
Per rendere pi efficace lesercizio utiliz-zate una tabella come
quella riportataqui di seguito.
Per ogni situazione analizzata, createinsieme al bambino una
coping cardsui pensieri utili che sono venuti fuori dallesperienza
presa in esame.Durante questo esercizio moltoimportante che i
bambini capiscano che assolutamente normale avere
dellepreoccupazioni e provare emozionispiacevoli e che proprio per
questobisogna accettarle. Sottolineare al bam-bino come non esiste
un solo modo dipensare e di sentire, ma ce ne sonodiversi.
Utilizzando differenti modi di pensare a una stessa situazione
possiamo speri-mentare un abbassamento dellansia.
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Situazione Pensieri inutili Pensieri utili
Un gruppo di bambini mi guarda Oh no, stanno ridendo di me!
Stanno probabilmente ridendoe ridacchia Sembro cos stupido! di una
cosa simpatica proprio mentre
passavo di l
Non ho nessuna prova che stiano veramente ridendo di me!
-
Usate la tabella dello stop (solo con bambini pi grandi)
1. Fai attenzione ai segni dellansia(Scared)
2. Fai attenzione ai pensieri ansiosi (Thoughts)
3. Trova possibili pensieri utili alternativi (Other)
4. Congratulati e fanne tesoro per le prossime volte
(Praise)
Per rendere pi efficace lesercizio utilizzate una tabella come
quelle ripor-tata qui di seguito:
Adesso prova a usare la tabella delloSTOP anche con tuo figlio.
Allinizio compilate la tabella insieme eprovate a farlo anche pi di
una volta algiorno per i primi due giorni. Una volta che siete
sicuri che ha capito,chiedetegli di compilare la tabella dasolo
lavorando su una situazione in cuiha provato paura. Con lesercizio,
i passaggi della tabelladiventeranno automatici e non ci sarpi
bisogno di scrivere. Ricorda sempre che il bambino va pre-miato per
lo sforzo fatto: non un giocofacile lavorare sulle proprie
paure!
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