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ANNUARIO - Istituto Superiore di Scienze Religiose ISSR 20102011.pdf · TS/09 - Teologia delle Religioni 5 SB/04 - Temi di Teologia biblica 3 ST/04 - Storia delle Religioni 3 SU/04

Feb 15, 2019

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE

ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE“Mons. Vincenzo Zoccali”

ANNUARIO

ANNO ACCADEMICO

2010-2011

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Presentazione

In un momento di grandi mutamenti a livello globale, le tematiche re-ligiose tornano al centro del dibattito: confrontarsi con il dato religioso èun passaggio irrinunciabile per comprendere e agire le sfide della contem-poraneità.

Il percorso di studi in scienze religiose costituisce una preziosa oppor-tunità di formazione personale e consente di affacciarsi sul mondo del la-voro con un titolo accademico legalmente riconosciuto in tutta Europa.

In conformità con l’accordo di Colonia, a cui la S. Sede ha aderito nel2003, che fissa i termini per il riconoscimento dei titoli conferiti dalle uni-versità europee, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose rilasciano laureedi primo e secondo livello, con piani di studio che si articolano prevalen-temente nel campo delle scienze umane, filosofiche e teologiche.

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, sorto nel1975, è stato eretto accademicamente per la prima volta dalla Santa Sedenel 1986, e in seguito alla nuova disciplina emanata dalla Congregazioneper l’Educazione Cattolica ha confermato l’erezione accademica il 7 otto-bre 2009 ponendola sotto l’Autorità e la vigilanza della Pontificia FacoltàTeologica dell’Italia Meridionale.

In conformità ai parametri del progetto di riordino degli studi univer-sitari (processo di Bologna) le lauree rilasciate dall’I.S.S.R. di Reggio Ca-labria prevedono 300 crediti ECTS complessivi di cui 180 per la laurea inScienze Religiose (Baccalaureato) e 120 per la laurea magistrale in Scien-ze Religiose (Licenza) che si conseguono attraverso corsi fondamentali,corsi complementari, seminari e tirocinio.

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PRESENTAZIONE

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PRESENTAZIONE

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Parte Prima

INFORMAZIONI GENERALI

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INFORMAZIONI

GENERALI

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INFIRMAZIONI

GENERALI

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ORARI

SEGRETERIA BIBLIOTECA

Lunedì – Venerdì Lunedì – Venerdì9.30 – 12.00 10.00 – 12.0014.30 –19.00 14.30 – 19.00

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, si trovapresso gli edifici del Seminario “Pio XI” della stessa città; con ingressoda via del Seminario.

Per raggiungerci:– da nord - Autostrada A3, prendere la Superstrada di raccordo con la

SS 106 ed uscire allo svincolo di Reggio Calabria-Modena.– da sud - SS 106 Jonica, uscire allo svincolo di Reggio Calabria-Mo-

dena.– dalla Stazione FFSS, prendere uno dei mezzi pubblici ATAM (linee

10, 16, 117, 126).Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio CalabriaVia del Seminario - 89133 Reggio Calabria (RC)Tel. 0965.593575Fax 0965.597484Sito web: www.issr-rc.itE-mail: [email protected]

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INFORMAZIONI

GENERALI

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INFIRMAZIONI

GENERALI

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INFORMAZIONI

GENERALI

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La CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA (che si occupa deiSeminari e degli Istituti di Studi) essendo stata esaminata la richiesta dell’Em.mo eRev.mo Arcivescovo di Napoli, Gran Cancelliere che la ha presentata conformementealle leggi; avendo accertato che l’Istituto Superiore di Scienze Religiose intitolato aMons. Vincenzo Zoccali, sito nella città di Reggio Calabria, è stato correttamente or-dinato per ciò che riguarda innanzitutto il livello accademico dei docenti e l’idoneità deiprogrammi di studio, essendo in tutto garante il Consiglio Accademico della FacoltàTeologica dell’Italia Meridionale, secondo le norme emanate dalla Santa Sede in rela-zione agli Istituti di tale tipologia, accogliendo, quindi, volentieri le preghiere rivoltele,ERIGE E DICHIARA CANONICAMENTE ERETTO

L’ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE

Intitolato a Mons. Vincenzo Zoccali

di cui sopra, collocandolo contestualmente sotto l’autorità e la guida della suddetta Fa-coltà Teologica, costituendolo formato dal primo e dal secondo ciclo, per il consegui-mento dei gradi accademici del Baccalaureato e della Licenza in Scienze Religiose at-traverso la medesima Facoltà da parte di quegli studenti che, avendo percorso secondoil rito il curriculum triennale e quinquennale, abbiano ottemperato con esito positivo adogni norma legalmente prescritta in conformità alle disposizioni normative specificheapprovate da questa Congregazione.

Sarà, pertanto, compito della medesima Facoltà vigilare costantemente a ché lo statusaccademico dell’Istituto venga diligentemente mantenuto e migliorato, riguardo so-prattutto a ciò che concerne la qualità dei docenti ed il rigore dell’insegnamento dot-trinale e disciplinare; osservando quanto il diritto stabilisce; nonostante qualsiasi pre-scrizione in contrario.

Roma, dalla sede della medesima Congregazione, 7 ottobre 2009.

X Jean-Louis Bruguès, o.p.Segretario

Angelo Vincenzo Zani Sottosegretario

INFIRMAZIONI

GENERALI

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INFORMAZIONI

GENERALI

AUTORITÀ ACCADEMICHE

ModeratoreS.E. Mons. Vittorio Luigi MondelloDirettoreProf. Antonio Foderaro

DELEGATI DEL DIRETTORE

Delegati del Direttore:– Prof.ssa Annarita Ferrato, per la didattica e le relazioni con gli studen-

ti: Laurea in Scienze Religiose.

– Prof. Pasquale Morabito, per la didattica e le relazioni con gli studen-ti: Laurea Magistrale in Scienze Religiose.

– Prof.ssa Mariangela Monaca, per l’orientamento.

– Prof. Salvatore Santoro, per l’alta formazione e la formazione permanente.

COORDINATORI DI AREA

Area Teologica 1:Prof. Alessandro Carioti

Area Teologica 2:Prof. Michele Fontana

Area Scienze Bibliche:Prof. Salvatore Santoro

Area Filosofica:Prof. Domenico Lazzaro

Area Scienze Umane:Prof. Pietro Tebala

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SEGRETERIA GENERALE

Segretario Diac. Pasquale Antonio CuzzillaVice-Segretario Dott. Tancredi AttinàRelazioni Esterne Dott.ssa Doriana Fonte

SEGRETERIA STUDENTI

Segreteria Laurea Magistrale Dott. Tancredi AttinàSegreteria Laurea Dott.ssa Giovanna Rosaria Familari

AMMINISTRAZIONE

Direttore Amministrativo Diac. Cosimo Romeo

BIBLIOTECA

Direttore Biblioteca Prof.ssa Caterina Borrello

Addetta alla Biblioteca Dott.ssa Maria Emanuela Arena

RIVISTA “LA CHIESA NEL TEMPO”

Addetta alla Segreteria di Redazione Sig.ra Angela Porcino

PERSONALE AUSILIARIO

Sig. Carmelo TripodiSig. Salvatore Aliano

INFIRMAZIONI

GENERALI

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INFORMAZIONI

GENERALI

DOCENTI

Stabili:Caterina BorrelloAlessandro CariotiAntonio FoderaroMichele Fontana

Michele MazzeoMariangela MonacaPasquale MorabitoPietro Tebala

Incaricati:Vincenza AgrilloMaria Carmela ArlottaAntonio BacciarelliGiorgio BellieniLuciana CalabròGiovanna CaloiroStefania CanaleLuigi Cannizzo Ciro CapotostoAntonio CarfìGiovanna CassaliaValerio ChiovaroErminia ChizzonitiFrancesco Bruno CirilloFrancesca CrisaràGiacomo D’AnnaDomenico De BiasiAntonio DonghiAnnarita FerratoRosanna FioreMaria Gelonese

Giuseppe GiarmoleoDomenico LazzaroGiuseppe LazzaroDomenico MaioFrancesco MegaleMaria Giovanna MonacaElvio NoceraAldo RipepiStefano RipepiSalvatore SantoroVincenzo SchirripaMarco ScordoPietro SergiAntonino SgròTiziana TarsiaMaria TripodiPasquale TriulcioEnrico TrombaAngelo Vecchio RuggeriBruno Antonio VerduciVincenzo Zolea

Invitati:Giuseppe AlemannoFilippo ArillottaLoredana BenedettoGiuseppe CartellaGrazia Gatto

Fabio GiordanoMassimo IngrassiaDomenico MorabitoGiuseppe Putortì

Emeriti:Antonino DenisiNicola FerranteErcole Lacava

Antonino MonorchioVincenzo Zoccali

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INFIRMAZIONI

GENERALI

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RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

Rappresentante studenti al Consiglio d’Istituto

Giuseppe Costantino - Laurea

Rappresentante studenti al Consiglio d’Istituto

Gianfranco Surace - Laurea Magistrale

Rappresentante studenti al Consiglio d’Amministrazione

Valentina Murina

Rappresentante studenti al Consiglio di Biblioteca

Domenico Abbriano

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

Parte Seconda

MANIFESTO DEGLI STUDI E ORARIO

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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MANIFESTO DEGLI STUDILaurea in Scienze Religiose

Insegnamenti I anno ECTSFP/01 - Storia della filosofia 1 6FP/02 - Storia della filosofia 2 6FP/03 (1 e 2) - Filosofia teoretica 1 e 2 9FP/04 - Filosofia morale 3FP/05 - Antropologia filosofica 3SU/01 - Sociologia generale 3SU/02 - Pedagogia generale 3ST/01 - Storia della Chiesa 1 6SB/01 - Introduzione alla Sacra Scrittura 6TS/01 - Introduzione alla Teologia 3AB/01 - Metodologia dello studio 2AL/01 - Lingua greco biblico 1 3AL/02 - Lingua moderna 3Altro 4TOTALE 60

Insegnamenti II anno ECTSSB/02 (1 e 2) - Filologia ed esegesi AT 1 e 2 10TS/02 - Teologia fondamentale 5TS/03 - Teologia Dommatica 1 5TS/04 - Teologia Dommatica 2 5TP/01 - Teologia morale 1 5TP/02 - Liturgia 3ST/02 - Letteratura cristiana antica e Patrologia 5ST/03 - Storia della Chiesa 2 6SU/03 - Psicologia generale 3AB/02 - Metodologia ricerca scientifica 2AL/03 - Lingua latina 1 3DO/01 - Disciplina Opzionale 3SE/01 - Seminario 3Altro 2TOTALE 60

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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Insegnamenti III Anno ECTSTS/05 - Teologia Dommatica 3 5TS/06 - Teologia Dommatica 4 5TS/07 (1 e 2) - Teologia Dommatica 5.1 e 5.2 8TS/08 (1 e 2) - Teologia Dommatica 6.1 e 6.2 6SB/03 (1) Filologia ed Esegesi NT 1 5SB/03 (2) Filologia ed Esegesi NT 2 5SB/03 (3) Filologia ed Esegesi NT 3 5TP/03 Diritto canonico 3TP/04 Teologia morale 2 3DO/02 (1 e 2) Discipline Opzionali 6SE/02 Seminario 3Elaborato 6TOTALE 60

MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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MANIFESTO DEGLI STUDILaurea Magistrale in Scienze Religiose

Insegnamenti I anno ECTSTP/05 - Teologia pastorale 5TS/09 - Teologia delle Religioni 5SB/04 - Temi di Teologia biblica 3ST/04 - Storia delle Religioni 3SU/04 - Sociologia religiosa 3SU/05 - Pedagogia religiosa 3TS/06 - Catechetica 5ST/05 - Arte e iconografia cristiana 3SU/06 - Sociologia dell’educazione 3SU/07 - Antropologia culturale 3AL/04 - Lingua straniera 3DO/03 - Discipline Opzionali 6SE/03 - Seminario 3Altro 3

Indirizzo Pedagogico DidatticoDD/01 - Didattica generale 3DD/02 - Teoria della scuola e Legislazione scolastica 3DD/03 - Storia e fondamenti dell’IRC 3

Indirizzo Pastorale MinisterialeDP/01 - Teologia dei ministeri 3DP/02 - Teologia spirituale 3DP/03 - Metodologia catechetica 3TOTALE 60

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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Insegnamenti II anno ECTSTP/07 - Dottrina sociale della Chiesa 3SU/08 - Psicologia religiosa 3TP/06 - Temi di filosofia contemporanea 5DP/01 - Bioetica 3DP/04 - La funzione di insegnare nella Chiesa 3ST/06 - Storia del movimento cattolico 3SU/09 - Sociologia della comunicazione 3SU/09 - Psicologia dello sviluppo 3DO/04 (1-2-3) – Discipline Opzionali 9SE/04 - Seminario 3Tirocinio (100 ore) 6Tesi e Prova finale 7

Indirizzo Pedagogico DidatticoDD/04 - Metodologia e Didattica dell’IRC 3DD/05 - Laboratorio: Progetto educativo e Programmazione didattica 3DD/06 - Laboratorio: Unità di Apprendimento 3

Indirizzo Pastorale MinisterialeDP/05 - Teologia pastorale speciale 3DP/06 - Laboratorio: Itinerari di Evangelizzazione e Catechesi 3DP/07 - Laboratorio: Progetto pastorale 3TOTALE 60

MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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CALENDARIO

Anno Accademico 2010-2011

I semestre 11 ottobre 201028 gennaio 2011

Esami sessione straordinaria autunnali 15 novembre 201019 novembre 2010

Vacanze natalizie 20 dicembre 20107 gennaio 2011

Discussione tesi (sessione straordinaria) dicembre 2010

Esami sessione invernale 31 gennaio 201111 febbraio 2011

II semestre 14 febbraio 201120 maggio 2011

Vacanze pasquali 18 aprile 201125 aprile 2011

Esami sessione straordinaria primaverile 26 aprile 201129 aprile 2011

Esami sessione estiva 30 maggio 201121 giugno 2011

Discussione tesi giugno 2011

Esami sessione autunnale 15 settembre 20116 ottobre 2011

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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Si ricorda agli studenti che per sostenere gli esami, nellesessioni previste dal calendario A.A. 2010-2011, è obbli-gatorio presentare in Segreteria la prenotazione dell’esa-me, nei termini perentori qui sotto indicati:

Sessione Straordinaria Autunnale:03 - 10 novembre 2010

Sessione Invernale:17–26 gennaio 2011

Sessione Straordinaria Primaverile:12 – 19 aprile 2011

Sessione Estiva:16 – 25 maggio 2011

Sessione Autunnale:01 – 09 settembre 2011

TASSE: scadenza pagamento rate

Immatricolazione – Iscrizione I Anno Laurea 24 settembreImmatricolazione – Iscrizione Anni successivi 03 settembreI RATA 30 novembre II RATA 31 marzo

MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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Orario Anno Accademico 2010 – 2011 I Semestre

I ANNO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Introduzione Introduzione Storia Storia Greco 15.15-16.00Sacra Scrittura Teologia filosofia 1 filosofia1 biblico1

Introduzione Introduzione Storia Storia Greco 16.00-16.45Sacra Scrittura Teologia filosofia 1 filosofia 1 biblico 1

Pedagogia Metodologia Filosofia Filosofia 17.00-17.45Generale Generale morale teoretica 1

Pedagogia Filosofia Filosofia Filosofia 17.45-18.30Generale teoretica 1 morale teoretica 1

II ANNO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Sapienziali Teologia Pentateuco Pentateuco Ecclesiol. 15.15-16.00e Profeti Fondamentale e Lib. Stor. e Lib. Stor.

Sapienziali Teologia Sapienziali Pentateuco Ecclesiol. 16.00-16.45e Profeti Fondamentale e Profeti e Lib. Stor.

Ecclesiol. Teologia Patrologia Patrologia 17.00-17.45Fondamentale

Metodologia Patrologia 17.45-18.30della ricercascientifica

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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III ANNO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Corpus Mariologia Teologia Materia Corpus 15.15-16.00Paulinum morale 2 opzionale Paulinum

Corpus Mariologia Teologia Materia Teologia 16.00-16.45Paulinum morale 2 opzionale Sacram. I

Vangeli e Atti Vangeli e Atti Materia Seminario Teologia 17.00-17.45opzionale Sacram. I

Vangeli e Atti Materia Seminario Teologia 17.45-18.30opzionale Sacram. I

I ANNO LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Sociologia Teologia Teologia delle Arte e Antropol. 15.15-16.00Religiosa Pastorale Religioni Iconografia Culturale

Cristiana

Sociologia Teologia Teologia delle Arte e Antropol. 16.00-16.45Religiosa Pastorale Religioni Iconografia Culturale

Cristiana

Legislazione Teologia Teologia delle Sociologia Storia delle 17.00-17.45scolastica Pastorale Religioni Educazione Religioni

Legislazione Sociologia Storia delle 17.45-18.30scolastica Educazione Religioni

MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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II ANNO LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Bioetica Teologia Dottrina Soc. Temi di Antropol. 15.15-16.00Pastorale della Chiesa Fil. Cont. Culturale

Bioetica Teologia Dottrina Soc. Temi di Antropol. 16.00-16.45Pastorale della Chiesa Fil. Cont. Culturale

Legislazione Teologia Laboratorio Temi di Storia delle 17.00-17.45scolastica Pastorale Fil. Cont. Religioni

Legislazione Laboratorio Storia delle 17.45-18.30scolastica Religioni

Orario Anno Accademico 2010 – 2011II Semestre

I ANNO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Storia della Storia della Storia Filosofia Storia 15.15-16.00Chiesa 1 Chiesa 1 Filosofia 2 teoretica 2 Filosofia 2

Storia della Storia della Storia Filosofia Storia 16.00-16.45Chiesa 1 Chiesa 1 Filosofia 2 teoretica 2 Filosofia 2

Introd. Sociologia Filosofia Antropol. 17.00-17.45Sacra Scritt. Generale teoretica 2 filosofica

Introd. Sociologia Antropol. 17.45-18.30Sacra Scritt. Generale filosofica

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II ANNO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Storia della Storia della Liturgia Cristologia Materia 15.15-16.00Chiesa 2 Chiesa 2 opzionale

Storia della Storia della Liturgia Cristologia Materia 16.00-16.45Chiesa 2 Chiesa 2 opzionale

Teologia Psicologia Latino I Cristologia Seminario 17.00-17.45morale 1 generale

Teologia Psicologia Latino I Teologia Seminario 17.45-18.30morale 1 generale morale 1

III ANNO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Diritto Escatologia Corpus Teologia Teologia 15.15-16.00canonico Johanneum sacram. II trinitaria

Diritto Escatologia Corpus Teologia Teologia 16.00-16.45canonico Johanneum sacram. II trinitaria

Antropologia Corpus Teologia Teologia 17.00-17.45teologica Johanneum sacrament. II trinitaria

Antropologia Antropologia 17.45-18.30teologica teologica

MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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I ANNO LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Materia Catechetica Didattica Temi Seminario 15.15-16.00opzionale generale teologia

biblica

Materia Catechetica Didattica Temi Seminario 16.00-16.45opzionale generale teologia

biblica

IRC Materia Pedagogia Storia del 17.00-17.45opzionale religiosa movimento

cattolico

IRC Materia Pedagogia Storia del 17.45-18.30opzionale religiosa movimento

cattolico

II ANNO LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Materia Catechetica Metodologia e Funzione di Seminario 15.15-16.00opzionale didattica insegnare

dell’IRC della Chiesa

Materia Catechetica Metodologia e Funzione di Seminario 16.00-16.45opzionale didattica insegnare

dell’IRC della Chiesa

IRC Materia Laboratorio Pedagogia Psicologia 17.00-17.45opzionale religiosa religiosa

IRC Materia Laboratorio Pedagogia Psicologia 17.45-18.30opzionale religiosa religiosa

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MANIFESTO DEGLI

STUDI E ORARIO

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STUDI E ORARIO

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PROGRAMMIParte Terza

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LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Insegnamenti primo anno

FP/01 - Storia della filosofia 1

Obiettivi e contenuti

Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio della filosofia of-frendogli gli elementi fondamentali per la comprensione delle correnti dipensiero più significative che hanno segnato la storia del pensiero antico emedievale. Procedendo in ordine cronologico si offrirà una sintesi organi-ca degli autori e dei temi più significativi (la filosofia presocratica, socrati-ca e sofista; i grandi sistemi: Platone e Aristotele; le scuole ellenistiche; lafilosofia a Roma; la nascita della filosofia cristiana; il Neoplatonismo; San-t’Agostino e i primi filosofi cristiani; caratteri generali della filosofia me-dievale; la prima Scolastica; la Scolastica; la crisi della Scolastica). Si cer-cherà così di evidenziare le linee di continuità ed i punti di frattura tra il lo-gos greco e il logos cristiano e di costruire un repertorio concettuale prope-deutico agli altri studi filosofici e teologici previsti nel piano degli studi.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:REALE - ANTISERI, Storia della filosofia, Vol. I, La Scuola, Brescia 1997.S. BONAVENTURA, L’itinerario della mente a Dio.

Testi consigliati:GIOVANI REALE, Storia della Filosofia Antica, Vita e Pensiero, Milano 1989 -1992.MAURIZIO DE WULF, Storia della Filosofia Medievale, (ed. italiana di V. Mila-

no), Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1957.

Prof. Domenico Lazzaro

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FP/02 - Storia della filosofia 2

Obiettivi e contenuti

Il programma del corso mira ad un’introduzione alla filosofia moder-na e contemporanea assumendo come filo conduttore la questione del co-me la speculazione filosofica si pone di fronte al problema teologico; es-so si articola nei seguenti punti: la storiografia e le caratteristiche, le ideee le tendenze del pensiero umanistico-rinascimentale; la rivoluzionescientifica; il razionalismo e l’empirismo nei secoli XVII e XVIII; Carte-sio; Spinoza; Leibniz; Locke; Berkeley; Hume; Pascal; Rousseau; la filo-sofia critica di Kant; l’idealismo tedesco; la scuola hegeliana e il marxi-smo; alternative dell’hegelismo; lo sviluppo delle scienze e l’affermazionedel positivismo; la filosofia dell’Ottocento; la filosofia della scienza e neo-positivismo; la fenomenologia e l’esistenzialismo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:REALE - ANTISERI, Storia della Filosofìa, Vol. II-III, La Scuola, Brescia 1997.GIOVANNI PAOLO II, Lettera Enciclica Fides et ratio.

Testi consigliati:AA.VV., Storia del pensiero occidentale, Marzorati, Milano 1974.

Prof. Domenico Lazzaro

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FP/03 (1) – Filosofia teoretica 1 (Filosofia della natura)

Il corso si propone di presentare l’ente sensibile-cosmico nelle suecoordinate materiali-spazio-temporali, come oggetto di pensabilità fi-losofica nel contesto di una ontologia generale.

Si offre quindi qualche spunto di epistemologia, come pensiero me-tascientifico.

Definizione e compiti della Filosofia della Natura: l’oggetto, il me-todo, importanza e utilità della Filosofia della Natura.

Quantità e movimento: la quantità: estensione e numero; il movi-mento. Spazio e tempo: la realtà dello spazio e del tempo; relatività dispazio e tempo. Qualità e causalità. La sostanza nel mondo fisico: esi-stenza e conoscibilità della sostanza; molteplicità e mutabilità sostan-ziali; l’ilemorfismo. La sostanza vivente: vitalismo o meccanicismo; in-formazioni scientifiche sulla vita; approfondimento filosofico del feno-meno della vita; origine della vita. Il mondo universo: la struttura delmondo; il valore del mondo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:LEO J. ELDERS s.v.d., La filosofia della natura di San Tommaso d’Aquino, Città

del Vaticano 1996.

Testi consigliati:BATTISTA MONDIN, Manuale di filosofia sistematica, VoI. II: Epistemologia. Co-

smologia, Studio Domenicano, Bologna 1999.R. COGGI op., La filosofia della natura, Studio Domenicano, Bologna 1997.J. MARITAIN, La filosofia della natura, Morcelliana, Brescia 1974.J. MARITAIN, I gradi del sapere (cap. IV), Morcelliana, Brescia 1974.

Prof. Domenico Maio

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FP/03 (2) – Filosofia teoretica 2 (Filosofia dell’essere e della conoscenza)

Il corso si propone di avviare una riflessione attorno al problema delrapporto tra l’istanza razionale, nelle sue differenti forme, e l’istanza veri-tativa, così come si è configurato nel dibattito filosofico. L’obiettivo è quel-lo di mostrare le modalità più significative del rapporto e di prospettare uncriterio veritativo capace di assumere il contributo dei diversi approcci, in-dividuando la possibilità di un percorso filosofico capace di riformulare ilrapporto tra le due istanze, a fronte dei tentativi espressi che tendono o aassimilarle o a separarle. A partire da questo chiarimento, si procederà aindicare i fondamentali modelli di ontologia e Teodicea.

Durante il corso saranno analizzati i seguenti argomentiLa conoscenza come atto e come relazione. Conoscenza ed essere. Veri-

tà, oggettività ed errore nella percezione sensibile. Immediatezza intenzio-nale e realismo. La conoscenza concettuale. Formazione e natura del con-cetto. I giudizi. Astrazione ed esperienza. Conoscenza per connaturalità. Laverità realistica. Altre versioni della verità. Le note della verità realistica. Si-tuazioni della mente riguardo alla ricerca della verità. Evidenza. Fede. L’o-pinione. Gli errori. I principi dell’ente. Sostanza e accidenti. Materia e for-ma. Atto e potenza. L’essenza e l’atto di essere. Gli aspetti trascendentalidell’ente. Nozione di proprietà trascendentale. L’unità. La verità trascen-dentale e i suoi riflessi gnoseologici ed epistemologici. La bontà trascenden-tale e i suoi riflessi sull’etica. L’essere come sorgente di attività e di causalità.Essere e agire. Nozione di causa. Formulazioni del principio di causalità.Cause intrinseche e cause estrinseche. La filosofia e il problema di Dio. Na-tura, oggetto e metodo della teologia filosofica. Differenze con la filosofiadella religione, la storia delle religioni e la teologia. L’esistenza di Dio.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:B. MONDIN, Il problema di Dio, ESD 1999.A. LLANO, Filosofia della conoscenza, Le Monnier 1987.TOMMASO D’AQUINO, L’ente e l ’essenza, Città nuova 1998.G. GIANNINI, Tesi di Ontologia tomista, Città nuova, 1980.Appunti e dispense Prof. Giuseppe Lazzaro

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FP/04 - Filosofia morale

Lo studio della disciplina, sia per i contenuti specifici che per le sol-lecitazioni alla riflessione che da tali contenuti vengono, costituisce unmomento fondamentale per la formazione filosofica. Il programma siarticola in due sezioni: la prima riguarda i fondamenti della Morale inun approccio storico e attraverso concetti-chiave che derivano dalla le-zione cristiana; la seconda concerne i modelli presenti nel pensiero con-temporaneo con particolare riferimento all’etica della responsabilità.

Obiettivi:

1) Comprendere il legame della riflessione etica con la visione antro-pologica storicamente determinata;

2) Conoscere i principali snodi concettuali in una prospettiva storica;3) Saper utilizzare i contenuti della disciplina per una maggiore com-

prensione della realtà ed una riflessione personale sulle problemati-che contemporanee.

Parte prima: I fondamenti dell’Etica

Introduzione all’etica attraverso un approccio storico: concetto dietica, di persona; morale e libertà; relativismo e utilitarismo etico; eti-che della responsabilità; etiche della convinzione; morale universale as-soluta e relativa; rigorismo e lassismo; bene e male.

Parte seconda: I modelli di risposta nel pensiero contemporaneo.

Analisi di alcuni modelli di risposta critica alla domanda sul bene esull’agire corretto: l’etica della responsabilità nel pensiero filosofico delNovecento.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:BATTISTA MONDIN, Manuale di filosofia sistematica, Etica e Politica, VoI. VI, Stu-

dio Domenicano, Bologna 2000.HANS JONAS, Il principio responsabilità, Einaudi. (passi scelti).

Prof.ssa Francesca Crisarà

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FP/ 05 - Antropologia Filosofica

Il corso si propone:a) di delineare almeno gli elementi basilari della complessa struttura

dell’essere umano;b) di favorire la maturazione della capacità critica e valutativa nell’in-

dividuare e dipanare le questioni di senso e di verità poste da e nel-l’esistenza di ciascuno, le quali esigono una sapiente capacità di in-terrogazione, di ascolto, di interpretazione e comprensione;

e così:c) far emergere come l’uomo, la cui identità è abitata dalla trascenden-

za, viva nella relazione con l’infinito e ad esso sia destinato.

La chiarificazione semantica di termini relativi alle sfere fondamen-tali costitutive dell’essere umano sarà accompagnata da un breve excur-sus storico della riflessione sull’uomo, accostando, e con esse dialogan-do, quelle elaborazioni filosofiche più recenti, denominate generica-mente antropologie “comunitarie”, “dialogiche”, “della condivisione”,che, tra le proposte interpretative della realtà umana presenti nel dibat-tito attualmente in corso sull’Antropologia, esprimono modi di essere edi vivere più a misura dell’umano. Per privilegiare, infine, il paradigmadell’antropologia del dono, che bene s’offre a costituire la vera alterna-tiva al modello oggi prevalente, quello individualistico, che conferisce ilprimato all’homo oeconomicus.

1. Introduzione e breve excursus storico della riflessione sull’uomo. An-tropologie filosofiche contemporanee a confronto.

2. L’uomo: individuo e persona. Dimensione corporea e spirituale.3. Dimensione sociale, comunitaria, politica.4. Pensiero, conoscenza, cultura. Segnali e simboli. Scienza, saggezza,

sapienza.5. Potere vs dominio. Il potere di autointerpretazione, di autodetermi-

nazione, di eterodeterminazione. Il potere di promettere: essere fe-deli verso se stessi e verso gli altri.

6. Ragione, volontà, sentimento: integrazione progressiva tra conosce-re, agire, amare.

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L’uomo tra il bene e il male: valori e disvalori.7. Ascolto, liberazione della libertà e dell’intelligenza, responsabilità,

amore (per i vicini, per i lontani) e giustizia nell’era della “globaliz-zazione”.

8. Identità e appartenenze.9. Ri-conoscimento, condivisione, dono vs dis-conoscimento, emargi-

nazione, conflitto.10.Le speranze, la speranza, il tempo.

Per gli allievi che assicurano una frequenza assidua e partecipativa lostudio personale potrà essere limitato ai testi fondamentali (quelli con-sigliati sono facoltativi).

A coloro che, per serie e documentate ragioni, fossero esonerati dal-la frequenza o avessero comunque debiti di frequenza saranno assegna-ti percorsi di studio alternativi, da concordare col docente.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:DOMENICO FARIAS, Dimensioni dell’uomo, Rubbettino, Soveria Mannelli 1996;ROBERTO MANCINI, Esistenza e gratuità, Antropologia della condivisione, Cittadella

Ed., Assisi 1996 (pp. 64-93);IGNAZIO SANNA, L’identità aperta, Il cristiano e la questione antropologica, Querinia-

na, Brescia 2006 (pp. 29-70);SABINO PALUMBIERI, L’uomo, questa meraviglia, Trattato sulla costituzione antropo-

logica, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 1999 (pp. 101-134; 376-389).

Testi consigliatiSABINO PALUMBIERI, L’uomo, questo paradosso, Urbaniana University Press, Città

del Vaticano 2000.PAUL RICOEUR, La persona, Morcelliana, Brescia 1998.Più ampi e mirati suggerimenti bibliografici per approfondimenti ulteriori potran-

no essere forniti durante il corso, anche alla luce di specifici interessi manife-stati.

Prof.ssa Giovanna Cassalia

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SU/01 - Sociologia generale

Profilo della disciplinaIl corso di sociologia generale intende fornire agli studenti le basi fon-

damentali della sociologia, attraverso l’acquisizione di alcune delle catego-rie necessarie per comprendere i fenomeni sociali. Durante il ciclo delle le-zioni verranno approfonditi alcuni degli autori classici e contemporanei,attraverso lo studio dei testi originali di: Èmile Durkheim, Max Weber,Georg Simmel, Erving Goffman.

Ci si soffermerà, inoltre, su alcuni dei fondamenti metodologici dellaricerca sociale, svolgendo durante il percorso una esercitazione sul campoper gruppi.

Il programma del corso si articola in tre sezioni principali:

1) nella parte generale verranno illustrati i fondamenti teorici della disci-plina attraverso la presentazione e l’approfondimento delle principaliscuole di pensiero sociologico;

2) nella seconda parte verranno argomentate e discusse tematiche quali lasocietà, il conflitto, la cultura, il potere, la comunità;

3) la parte di approfondimento del corso verterà sullo studio dei fonda-menti della ricerca sociale, con una particolare attenzione allo studio ealla sperimentazione della metodologia dell’osservazione diretta.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:1) R.A. WALLACE – A. WOLF, La teoria sociologica contemporanea, il Mulino, Bo-

logna 2008.2) Z. BAUMAN, La società dell’incertezza, il Mulino, Bologna 1999.3) T. TARSIA, Educare lo sguardo. Esperienze e proposte formative sull’osservazione

nelle scienze sociali, Aracne, Roma 2009.Dizionario di Sociologia (a cura di L. GALLINO), UTET.

Prof.ssa Tiziana Tarsia

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SU/02 - Pedagogia Generale

Il corso intende coniugare le due linee di tendenza sviluppatesi nelcorso dei secoli intorno al concetto di educazione. Mentre la culturapedagogica, che si è sviluppata attorno all’asse Comenio-Herbart-Scienze dell’educazione, è stata in prevalenza assorbita dal problema del“metodo” (nel senso comunque ampio di strategia complessiva di fini emezzi), la tradizione della pedagogia filosofica – le filosofie dell’educa-zione, come oggi in genere sono definite – ha invece privilegiato la ri-flessione sul senso e la prospettiva dell’educazione in sé, del nesso fini-valori, dei rapporti tra progetti sociali e strategie educative, sul rigoredei modelli e del linguaggio pedagogico, ponendosi lo scopo, in altritermini, di pensare e ripensare criticamente il fatto educativo.

Definizione di pedagogia e sua evoluzione nel tempo; la mappa del-le teorie pedagogiche contemporanee.

La questione dell’educabilità; fine, finalità e obiettivi dell’azione pe-dagogica; la metodologia pedagogica; la professionalità educativa travecchie e nuove istanze; educazione e globalizzazione.

Il metodo preventivo di don Bosco; don Milani e la scuola di Bar-biana; il personalismo pedagogico di Maritain; la pedagogia di Dio daalcune pagine della Sacra Scrittura.

BIBLIOGRAFIATesto base:GIORGIO CHIOSSO, Elementi di pedagogia, La Scuola, Brescia 2002.

Testi consigliati:A. MERCATALI, Pedagogia. Educare oggi, La Scuola - Antonianum, Brescia - Roma

1991.J. MARITAIN, L’educazione della persona, La Scuola, Brescia 1970.G.B. BOSCO, Il sistema preventivo di don Bosco, Elle Di Ci, Leumann –Torino.SCUOLA DI BARBIANA, Lettera ad una professoressa, Ed. Fiorentina, Firenze 1976.

Prof. Vincenzo Zolea

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ST/01 - Storia della Chiesa 1

Obiettivi:

Si intende introdurre lo studente al metodo e alle problematiche ine-renti lo studio della Storia della Chiesa. Sarà promossa una riflessione sul-le peculiarità dei diversi momenti storici così come risultano dai documen-ti e dalla ricerca storiografica, ripercorrendo il cammino della Chiesa cri-stiana dalle sue origini fino al cosiddetto “autunno del Medioevo” e al pe-riodo della nascita delle nazioni (1300).

Contenuti:a) Antichità: evidenziando la specificità della Storia della Chiesa, verran-

no esaminati gli avvenimenti, le figure più significative, i movimenticulturali dei primi secoli del Cristianesimo, secondo criteri scientifici,valutando i fatti, alla luce della Rivelazione.Si descriveranno i segni che prepararono l’irruzione del Cristianesimo

nella storia umana, quali l’insufficienza dei miti pagani a rispondere alleansie dell’uomo, lo sviluppo della filosofia e l’ingresso del razionalismo co-me risposta alle domande dell’uomo, la diffusione delle religioni misterichee di esigenze etiche più pertinenti alle domande sul destino. Dopo una pa-noramica storica degli ambienti nei quali nacque e si sviluppò il Cristiane-simo – Palestina, Vicino Oriente, Grecia e Roma –, si focalizzerà la novi-tà portata dalla figura di Gesù di Nazareth e l’opera dei suoi seguaci, da cuiebbero origine le prime comunità cristiane. Successivamente si studierà ilrapporto dialettico della Chiesa con l’impero Romano, le persecuzioni, einfine la svolta costantiniana con il riconoscimento del Cristianesimo co-me “religio licita” prima (Costantino), e religione di stato (Teodosio). Sistudierà, quindi, da una parte la nascita e lo sviluppo delle strutture eccle-siastiche e, dall’altra, l’affermarsi della riflessione sul dogma, le prime ere-sie (marcionismo, gnosticismo e manicheismo) la lotta letteraria tra la po-lemica pagana e l’apologia cristiana, i conflitti dottrinali, le controversieteologiche (Trinitaria e Cristologica) e l’importanza dei quattro grandiconcili (Nicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia). Si farà riferimentoquindi all’opera dei Padri Apostolici e dei Padri della Chiesa.

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b) Medioevo: si partirà dallo studio delle caratteristiche tipologiche delMedioevo, dal concetto di Christianitas; si studierà la portata del Mo-nachesimo, in particolare quello benedettino, strumento di evangelizza-zione e di promozione umana; quindi si centrerà l’attenzione sul rap-porto tra i Franchi e il Papato e sulla figura di Carlo Magno, descri-vendo le caratteristiche del Sacro Romano Impero e della civiltà caro-lingia. Mettendo in luce il processo di continua deriva tra i mondi La-tino e Bizantino fino allo scisma del 1059, grande attenzione sarà riser-vata agli eventi del secolo XI - XIII con la lotta per le investiture, le cro-ciate e la nascita di nuovi centri e ordini religiosi (Cluny, i Cistercensi egli ordini mendicanti ), ma anche di nuove eresie come quelle dei cata-ri e dei valdesi alle quali rispondono i nuovi ordini mendicanti, soprat-tutto Domenicani e Francescani. Si arriverà così alla fine dell’equilibrioPapato-Impero con la nascita degli Stati Nazionali (Filippo il Bello).

Metodo:Il corso prevede lezioni frontali con possibilità di intervento da parte

degli studenti. La verifica avverrà sulla base di un colloquio orale secondoregole e date prestabilite dall’Istituto.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:K. FRANK, Manuale di storia della Chiesa antica, Libreria Editrice Vaticana, Città

del Vaticano 2000.A. MARINI, Storia della Chiesa Medievale, Piemme, Casale Monferrato 1991.

Testi consigliati:H. JEDIN, (a cura di) Storia della Chiesa, Voll. I-V/1, Jaca Book, Milano.J. LORTZ, Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia della idee, vol. I, ed.

Paoline, Roma.I padri apostolici, Città nuova, Roma.H. JEDIN Breve storia dei Concili, Herder-Morcelliana, Roma 1960.M. SORDI, I cristiani e l ’impero romano, Jaca Book, Milano 2004.F. CARDINI, L’apogeo del Medioevo. I sec XII e XIII, Il Cerchio, 2003.R. PERNOUD, Medioevo – Un secolare pregiudizio, Bompiani, Milano 1983.

Prof. Pietro Sergi

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SB/01 - Introduzione alla Sacra Scrittura

Il corso si propone di presentare gli elementi fondamentali per unaccostamento globale alla Bibbia in quanto testo scritto e in quanto Pa-rola di Dio e conseguentemente per la sua corretta interpretazione ed ilsuo adeguato uso nella vita della Chiesa.

Parte prima:Nella prima parte accenneremo alle suddivisioni del testo sacro nella

tradizione cristiano-cattolica e presenteremo il contenuto di massima deisingoli libri, per favorire un primo approccio al testo. Descriveremo poi,a grandi linee, la “Terra Santa”, teatro in cui hanno avuto luogo la mag-gior parte degli avvenimenti narrati nella Bibbia. Ci occuperemo quindidi questi ultimi, per articolare un confronto tra questa “storia narrata” e la“storia accaduta”, secondo le ricostruzioni che ne fanno gli studiosi odier-ni, dai patriarchi alla seconda distruzione di Gerusalemme.

Parte seconda:Inizieremo la seconda parte valutando qual è l’esatto rapporto tra

Rivelazione, identificata con la “Parola di Dio” manifestatasi nella sto-ria, e Bibbia, che ne è l’attestazione autorevole. Questo porrà le basi perla trattazione sul canone delle Sacre Scritture. Esso individua anche l’e-satta estensione di ogni libro, permettendoci di dare una definizione ditesto originale. Ne tratteremo parlando anche della storia del testo, del-la critica testuale e accennando alle moderne edizioni dei testi origina-li dell’AT e del NT Fonderemo quindi la definizione della Bibbia comeParola di Dio sulla sua ispirazione.

Parte terza:Nella terza parte del corso l’attenzione principale sarà sui principi

dell’interpretazione della Bibbia e del suo uso nella vita della Chiesa. Latradizionale “lettura nello Spirito” (DV 12) e i “sensi della Scrittura” sa-ranno rivalutati alla luce delle moderne acquisizioni nel campo dell’er-

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meneutica. Qui collocheremo l’esegesi, motivando la sua importanza perla “lettura credente” della Bibbia, e l’attualizzazione, con i suoi passag-gi. Agganciandoci ad essa considereremo i soggetti che interpretano laBibbia nella vita della Chiesa e alcuni ambiti ecclesiali attuali in cui siusa la Bibbia. Una breve valutazione delle edizioni della Bibbia in lin-gua italiana concluderà il corso.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:R. FABRIS E COLLABORATORI, Introduzione generale alla Bibbia (Logos 1), 2° edi-

zione rinnovata, Elle Di Ci, Leumann (Torino) 2006.G. BOSCOLO, La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Scrittura, Messagge-

ro, Padova 2009.Dispense del professore.

Testi consigliati:A.M. ARTOLA – J.M. SÁNCHEZ CARO, Bibbia e Parola di Dio (Introduzione allo

studio della Bibbia 2), Paideia, Brescia 1994.V. MANNUCCI, Bibbia come Parola di Dio. Introduzione generale alla Sacra Scrittura,

Queriniana, Brescia 121991.E. PARMENTIER, La Scrittura viva. Guida alle interpretazioni cristiane della Bibbia,

Edizioni Dehoniane, Bologna 2007.PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa,

Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana 1993.EADEM, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana, Città del Vati-

cano, Libreria Editrice Vaticana 2001.La Bibbia nella missione della Chiesa. Atti del XVI Convegno Nazionale dell’Apostola-

to Biblico (1-3 febbraio 2008), Notiziario dell’Ufficio Catechistico Nazionale, 37(2008), n. 1.

Prof. Francesco Bruno Cirillo

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TS/01 - Introduzione alla teologia

Il corso si propone di suscitare nello studente il “fascino” della ri-flessione teologica, di suggerire una metodologia idonea all’approfondi-mento dei contenuti dottrinali e di favorire l’acquisizione del lessicoteologico di base. Il carattere specifico di “introduzione” del corso nonprevede la trattazione dogmatica esaustiva di argomenti dottrinali, ben-sì il raggiungimento di una “sensibilità” teologica embrionale, che su-sciti nello studente il desiderio di frequentare i corsi teologici più spe-cifici ed impegnativi.

Tali obiettivi saranno progressivamente proposti al discente attra-verso la presentazione di alcune questioni di fondo della teologia: il rap-porto tra filosofia e teologia, l’evoluzione della metodologia teologica,l’esplicitazione del dogma nella storia della teologia, l’ineliminabile efeconda relazione tra Teologia, Scrittura, Tradizione e Magistero.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:F. ARDUSSO, (a cura di), Lo studio della teologia nella formazione ecclesiale, San

Paolo, Milano 2001;Il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 27-1065. Lettura del seguente testo:

RUFINO, Spiegazione del Credo, in A. QUACQUARELLI, (a cura di), Collana di

testi patristici 11, Città Nuova Editrice, Roma 1993.

Prof. Bruno Antonio Verduci

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AB/01 - Metodologia dello studio

Non basta imparare, occorre “imparare a imparare”.Il corso, pertanto, si propone di fornire agli studenti un metodo di

studio; quest’ultimo, infatti, ha bisogno di una buona organizzazionemetodologica per non essere dispersivo e, alla fine, poco utile.

Lo scopo è quello di affinare la pianificazione del tempo, la concen-trazione, la lettura, la sottolineatura e gli appunti, la memorizzazione el’esposizione, per un approccio dinamico e creativo allo studio.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:L. MACARIO-A. BUONVICINO-M. DEFENDI ROCCHI, Studiare con piacere e in mo-

do efficace, Roma 1997;R. MAZZEO, L’organizzazione efficace dell’apprendimento. Personalizzazione e me-

todo di studio, Erickson 2005.

Prof.ssa Annarita Ferrato

AL/01 - Lingua greco biblico I

Obiettivi di apprendimento:

1) Saper leggere e tradurre semplici testi greci individuandone gli ele-menti morfosintattici;

2) saper identificare gli elementi fondamentali del sistema linguisticogreco e saperli confrontare con l’italiano;

3) saper individuare alcuni aspetti nodali dei testi biblici anche attra-verso l’osservazione degli elementi morfologico-lessicali.

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Grammatica

La fonetica. La composizione delle parole. La prima e la secondadeclinazione. Aggettivi di I classe e pronomi. La terza declinazione egli aggettivi di II classe. La coniugazione verbale dei verbi in w e in m:generalità. La coniugazione verbale dei verbi in w e m in: presente in-dicativo.

Approfondimento

L’uso dei tempi verbali nei Vangeli. Lettura, analisi morfosintattica,traduzione e analisi stilistico-lessicale di antologia di testi di Luca sul-l’infanzia di Gesù.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:AGAZZI-VILARDO, Hellenistì Manuale di grammatica della lingua+esercizi1, Zani-

chelli.Vocabolario di greco antico a scelta (es. Romizi, Dizionario greco antico, Zanichel-

li).

Testi consigliati:CARREZ, Le lingue della Bibbia, Edizioni Paoline.MERK, Novum Testamentum graece e latine oppure NESTLE-ALLAND, Nuovo Testa-

mento greco, latino, italiano, Ed. S. Paolo.BOZZETTI-BORSANO, Dizionario di base del N.T. greco-italiano, Librerie Sacre

Scritture.

Prof.ssa Maria Giovanna Monaca

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Insegnamenti secondo anno

SB/02 (1) Filologia ed Esegesi AT 1(Pentateuco e Libri Storici)

Il Corso ha per obiettivo la conoscenza del Pentateuco nel suo in-sieme e nelle sue singole parti. A partire dallo studio delle sue origini edella finalità della sua composizione si giunge a cogliere l’importanzaed il messaggio di ciascuno dei libri.

Circa i contenuti:L’unità del Pentateuco e il problema del suo autore. La dimensione

letteraria: leggi e racconti. Gli studi critici sul Pentateuco e i Libri Sto-rici. Struttura dei singoli libri, linee teologiche essenziali e portanti. Lastoria deuteronomistica e cronistica.

Studio esegetico di Gen 1,1-2,4a; Gen 2,4b-25; Es 20,1-17; Lev16,1-34; Dt 6,1-25

BIBLIOGRAFIA

Testo base:SEBASTIANO PINTO, Io sono un Dio geloso, Borla, Roma 2010.

Testi consigliati:FÉLIX GARCIA LOPEZ, Il Pentateuco, Paideia, Brescia 2004;FRANK CRUSEMANN, La torà, Paideia, Brescia 2008;PAOLO MERLO (a cura di), L’Antico Testamento, Carocci, Roma 2008.

Prof. Marco Scordo

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SB/02 (2) Filologia ed Esegesi AT 2(Sapienziali e Profeti)

– Obiettivi del corsoIl corso si propone di favorire l’apprendimento e l’applicazione del

metodo esegetico, con particolare attenzione all’approccio filologico.

– Contenuti della disciplinaI Profeti: vocazione e missione dei profeti; introduzione ai singoli

libri profetici; escatologia e apocalittica nei profeti.I Sapienziali: sapienza biblica e sapienza extrabiblica; introduzione

ai singoli libri sapienziali; la prospettiva sapienziale dall’Antico alNuovo Testamento; personaggi e temi ricorrenti.

Saggi di esegesi: l’approccio relazional-comunicativo; Osea 1-3; leFormule di Invito all’Ascolto di Prov 1-9; Sir 51,13-30.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:G. CAPPELLETTO- M. MILANI, In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione al-

l’Antico Testamento II, Ed. Messaggero, Padova 1992.A. NICCACCI, La casa della Sapienza. Voci e volti della Sapienza biblica, San Paolo,

Cinisello Balsamo (Mi) 1994.Appunti del docente.

Prof. Valerio Chiovaro

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TS/02 Teologia fondamentale– Obiettivi:

Il Corso intende mettere a fuoco la problematica dell’identità speci-fica della teologia fondamentale, e in particolare l’istanza apologeticadella credibilità della fede, a partire dalle proposte metodologiche pre-senti nei più significativi manuali e opere teologiche della disciplina.Muovendosi in regime di fede, il corso si propone di mostrare come laTeologia fondamentale sviluppa una conoscenza e un sapere che mobi-litano tutte le risorse dell’intelligenza e della ragione. Dovendo, inoltre,dare le “ragioni della fede” essa si pone in linea di confine con il mon-do (non solo cattolico) cercando di trovare in modo logico e teologicole vie del dialogo, senza mai perdere di vista il centro della sua atten-zione: la rivelazione di Dio in Gesù Cristo.

– Contenuti:L’attenzione ad alcuni autori di rilievo della teologia e della filoso-

fia, consentirà di approfondire il senso dell’intellectus fidei. La fede, seb-bene sia un dono di Dio, richiede di essere “pensata” perché possa di-ventare significativa per il credente. Allo stesso tempo, il percorso di ra-gione permette anche al non credente di giungere alle soglie dell’Asso-luto, per cui diventa “ragionevole” aprirsi al mistero insondabile di Dioche si rivela nella storia della salvezza. Partendo da tale decisa sottoli-neatura, il corso intende prendere in esame il contesto del pluralismoreligioso, del dialogo interreligioso e il problema dell’indifferenza.Muovendo dalle odierne difficoltà ad accogliere l’annuncio cristiano sioffrirà una consistente attenzione allo studio della Sacra Rivelazione,dando rilievo al suo valore soteriologico. A partire dai riferimenti scrit-turistici si esaminerà l’azione salvifica di Gesù Cristo, “parola ultima edefinitiva di Dio” per la quale l’uomo viene reso partecipe della comu-nione divina. Verrano esaminati alcuni temi centrali all’interno della co-stituzione conciliare Dei Verbum: la Rivelazione, la fede e la trasmissio-

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ne della Rivelazione nella Chiesa. Nell’argomentazione della credibili-tà della fede riveste una particolare importanza, la riflessione sullaChiesa onde fare emergere la fondazione cristologica e soteriologica del“Corpo” e del vissuto ecclesiale. Il percorso suggerito è articolato attra-verso un’indagine storica e un’attenta analisi dei testi conciliari e di di-versi documenti magisteriali.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:HANS WALDENFELS, Teologia fondamentale nel contesto del mondo contemporaneo,

San Paolo, 1988.

Testi consigliati:Corso di teologia fondamentale, W. KERN – H. POTTMEYER – MAX SECKLER (edd.)

Queriniana, 1990 (Opera in quattro volumi: Trattato sulla religione – Trattatosulla rivelazione – Trattato sulla Chiesa – Trattato di gnoseologia teologica).

J. RATZINGER, Elementi di teologia fondamentale, EDB 2005.G. LORIZIO, (a cura di), Teologia Fondamentale. Epistemologia-Fondamenti-Conte-

sti-Testi antologici, 4 voll., Città Nuova, 2005.R. FISICHELLA, La rivelazione: evento e credibilità. Saggio di teologia fondamentale,

EDB 2002.

Prof. Alessandro Carioti

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TS/03 Teologia Dommatica 1(Cristologia)

Obiettivo del corso è quello di offrire agli studenti una conoscenzaapprofondita del dogma cristologico attraverso un serio e documenta-to excursus biblico, patristico e magisteriale.

Si cercherà di inserire gradualmente i discenti nel linguaggio cristo-logico antico, moderno e contemporaneo, al fine di offrire una correttacomprensione dottrinale e teologica circa i due “estremi” della cristolo-gia rilevati dall’incarnazione del “Verbum caro factum”: l’unicità dellaPersona di Cristo e la sua duplice natura umana e divina.

I contenuti della disciplina si articoleranno secondo la seguente parti-zione:Prima parte: Il mistero di Cristo nella Sacra Scrittura; fondamenti ve-tero-testamentari e l’evento “Gesù Cristo” nel Nuovo Testamento;Seconda parte: Lo sviluppo del Dogma Cristologico;Terza parte: Il mistero di Cristo nella riflessione teologica;Quarta parte: La vita in Cristo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:Gli studenti dovranno scegliere un testo di riferimento tra i seguenti consigliati:ANGELO AMATO, Gesù il Signore, saggio di cristologia, in Corso di Teologia Sistema-

tica, Dehoniane, Bologna 1999;MARCELLO BORDONI, Gesù di Nazareth, presenza, memoria, attesa, in Biblioteca di

Teologia Contemporanea 57, Queriniana, Brescia 2004;MARIO SERENTHÀ, Gesù Cristo ieri, oggi e sempre, saggio di cristologia, ElleDiCi,

Leumann, Torino 2005;MAURIZIO GRONCHI, Trattato su Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore, in Nuovo Corso

di Teologia Sistematica 3, Queriniana, Brescia 2008.

Prof. Domenico De Biasi

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TS/04 Teologia Dommatica 2(Ecclesiologia)

Il corso intende offrire allo studente gli strumenti necessari per lo studio ela comprensione della Teologia sulla Chiesa, attraverso le fonti bibliche, stori-che e magisteriali, con particolare attenzione all’Ecclesiologia del Vaticano II.Il corso si strutturerà in due parti:

Nella Prima parte, che chiameremo Parte Storica, cercheremo di capirecome la Chiesa si sia autocompresa e sviluppata nello scorrere dal tempo. Par-tiremo dalla sua prefigurazione nella storia del Antico Testamento per passa-re poi alla sua istituzione alla luce della tradizione del Nuovo Testamento.Particolare attenzione presteremo poi all’Ecclesiologia patristica e medievale.Per concludere con l’approfondimento del trattato ecclesiologico di alcunigrandi Concili e in particolare quello di Trento e Vaticano I.

Nella Seconda parte, che chiameremo Parte Sistematica, approfondi-remo l’Ecclesiologia alla luce dei Documenti del Concilio Vaticano II. Inparticolare studieremo la genesi e il contenuto della Costituzione Dogma-tica Lumen Gentium per comprendere la natura e l’essenza della Chiesa at-traverso l’analisi delle principali tematiche conciliari, quali la categoria delpopolo di Dio, l’ecclesiologia di comunione, la sua essenziale natura mis-sionaria ed escatologica.

Il corso si svolgerà con l’uso di “lezione frontale” e discussione con glistudenti degli argomenti contenuti nel programma.

Le lezioni si svolgeranno tenendo conto del testo di riferimento e deidocumenti conciliari. Durante il corso verrà fornito allo studente materia-le utile e complementare per la sintesi personale e una maggiore compren-sione del trattato ecclesiologico.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:M. SEMERARO, Mistero, comunione e missione. Manuale di ecclesiologia, Dehoniane,

Bologna 1998.M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, S. Paolo, Cinisello

Balsamo (MI) 1995.Prof. Giacomo D’Anna

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TP/01 Teologia morale 1Il corso si propone di guidare gli studenti ad acquisire il metodo del-

la teologia morale e le strutture fondamentali in base alle quali saper di-scernere, nel contesto attuale, multi-culturale e multi-religioso, lo spe-cifico dell’esperienza cristiana: la sequela di Cristo.

Contenuti disciplinari:Introduzione storica e metodologica.Fondamenti cristologici ed antropologici della morale della “Sequela

Cristi”.La Bibbia come fondamento strutturale e formale della Teologia

morale.Dimensione dialogale della vita morale.La decisione morale: legge, coscienza, opzione fondamentale.L’esperienza del fallimento e della conversione: peccato, coscienza,

conversione e virtù alla luce della Sequela Christi.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:C. ZUCCARO, Morale fondamentale, Edizioni Dehoniane, Bologna2007PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Bibbia e morale, Libreria Editrice Vaticana,

Città del Vaticano2008.

Testi consigliati:AA.VV. Nuovo dizionario di Teologia morale, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsa-

mo1990.C. ZUCCARO, Roccia o farfalla’? La coscienza morale cristiana, AVE, Roma 2008.G. RAVASI, Ritorno alle virtù, Mondadori, Milano2005.COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Alla ricerca di un’etica universale:

nuovo sguardo sulla legge naturale, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vatica-no 2009.

Prof.ssa Maria Tripodi

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TP/02 Liturgia

L’obiettivo del corso è quello d’introdurre nel significato teologico del-la celebrazione liturgica nella vita della chiesa alla luce della tradizione bi-blica ed ecclesiale, specie alla luce delle affermazioni del Concilio VaticanoII°. L’importanza di creare una vera mentalità evangelica della liturgia.

I contenuti del corso fluiscono dalle interpellanze che la cultura odier-na pone all’evento liturgico. Partendo dalle stimolazioni del movimentoliturgico del XX secolo, mettere in luce la struttura teologica di Sacro-sanctum Concilium e gli elementi che la caratterizzano, Sono oggetto diapprofondimenti i primi tredici numeri del documento conciliare, rileg-gendoli in chiave cristologica, ecclesiologica ed antropologica.

Alla luce di questa fondazione ricavare alcune suggestioni per qua-lificare il cammino della riforma liturgica postconciliare: luce e ombre.

Il metodo è quello di coinvolgere gli studenti nella comprensione delsenso esistenziale e spirituale dell’evento liturgico, in modo da creare unaprofonda relazione tra liturgia e vita, secondo gli intendimenti conciliari.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:G. BONACCORSO, Celebrare la salvezza. Lineamenti di Liturgia, Messaggero, Pado-

va 1996.F. DI SIMONE, Liturgia secondo Gesù. Originalità e specificità del culto cristiano per un

ritorno a una liturgia più evangelica, Edizioni Feria: Comunità di san Leonino,Panzano in Chianti (FI) 2003.

A. DONGHI, Gesti e parole. Un’iniziazione al linguaggio simbolico, Libreria EditriceVaticana, Città del Vaticano 1993.

A. DONGHI, Tu hai parole di vita eterna, Rapporto tra celebrazione liturgica e agiremorale, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004.

S. ROSSO, Un popolo di sacerdoti. Saggio di liturgia fondamentale, Las, Roma 1999.

Prof. Antonio Donghi

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ST/02 Letteratura cristiana antica e Patrologia

Il corso si propone di guidare ad un primo accostamento alle figure e alpensiero dei Padri della Chiesa, per delinearne la fondamentale opera di me-diazione della rivelazione di Dio nella chiesa e nel mondo del loro tempo e illoro contributo costitutivo alle strutture portanti della vita ecclesiale.

Per dare il senso dell’unità e della continuità del discorso teologico nellapluralità e varietà di tradizioni spirituali e teologiche, le principali figure dei Pa-dri pre-niceni e post-niceni vengono presentate relativamente a: contesto sto-rico, profilo biografico, presentazione letteraria e dottrinale dei principali scrit-ti.

Vengono accostati successivamente: i Padri dell’età apostolica; gli Apologi-sti; gli esponenti del III sec. appartenenti alle diverse aree teologiche (Asiatica:Melitone ed Ireneo; Latina: Tertulliano e Cipriano; Alessandrina: Clemente eOrigene); le principale figure della teologia orientale ed occidentale del IV - Vsec.(Atanasio, Eusebio, Cappadoci; Scuola di Antiochia e di Alessandria; Ila-rio, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Leone Magno) e alcuni esponenti dellafase di transizione al Medioevo (Cassiodoro, Gregorio Magno, Giovanni Da-masceno), dando particolare attenzione alle controversie trinitarie e cristologi-che, all’esegesi biblica, all’impegno catechetico e pastorale, al monachesimo.

Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni di lettura di passi scelti per fa-vorire il contatto diretto con le fonti e introdurre alla familiarità coi Padri del-la Chiesa.

Bibliografia

Testo base:E. CATTANEO - G. DE SIMONE - C. DELL’OSSO - L. LONGOBARDO, Patres eccle-

siae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, Il pozzo di Giacobbe,Trapani 2008.

Materiali forniti durane il corso.

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Testi consigliati:Dizionario Patristico e di antichità cristiane (a cura dell’Istituto Patristico Augusti-

nianum, Roma), Marietti, Casale Monferrato 1994, nuova edizione 2006-2008.

B. ALTANER, Patrologia, Casale Monferrato 1977.G. BOSIO - E. DAL COVOLO - M. MARITANO, Introduzione ai Padri della Chiesa,

voll 1-5, SEI, Torino, 1990 ss.J. LIÉBAERT - M. SPANNEUT - A. ZANI, Introduzione generale allo studio dei Padri

della Chiesa, Queriniana, Brescia 1998.C. MORESCHINI - E. NORELLI, Manuale di letteratura cristiana antica greca e lati-

na, Morcelliana, Brescia 2006.J. QUASTEN, Patrologia, voll.1-4, Marietti, Casale Monferrato 1978-1996.M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Piemme,

Casale Monferrato 1999.

Prof.ssa Caterina Borrello

ST/03 Storia della Chiesa 2

Il vasto arco cronologico che s’intende considerare e l’immensa esten-sione spaziale che caratterizzano la Chiesa dall’Età Moderna alla Contem-poranea stimolano a porsi come obiettivo primario il conseguimento di unacapacità di analisi e sintesi circa i numerosi e complessi eventi che si susse-guono dal XIV al XXI. In tale exursus, seguendo le tracce già indicate du-rante gli anni accademici precedenti, ci si soffermerà su alcuni eventi e per-sonaggi cardine che hanno impresso una svolta alla vita della Chiesa nellasua evoluzione ad intra e nelle sue relazioni ad extra.

L’Età Moderna: Medioevo o Rinascimento?; La crisi dell’autorità pon-tificia tra XIV e XV secolo e la lotta per l’unità della Chiesa; Il Concilio diCostanza (1414-1418); Il Concilio di Basilea-Losanna (1431-1449); IlConcilio di Ferrara-Firenze-Roma (1438-1445); I tentativi di unione tra laChiesa d’Occidente e d’Oriente. L’enfasi della Bolla “Laetentur caeli” (6 lu-glio 1439); L’incontro/scontro con le Civiltà del “Nuovo Mondo” e l’evolu-zione della missio ad gentes; Crociata e missione: La Christianitas di fronte

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all’Islam; Il bisogno ed i tentativi di una riforma cattolica riguardo ai reli-giosi, al clero secolare, alla sfera culturale e alla vita spirituale; Le RiformeProtestanti (Lutero, Calvino, Zwingli; La Chiesa di Stato inglese); Cennisulla radicalità delle riforme protestanti: anabattisti e antitrinitari; L’Inqui-sizione spagnola e L’Inquisizione pontificia: la procedura ed il ricorso allatortura. Il caso Jeanne d’Arc; Il Concilio di Trento (1545-1563); “Confes-sionalizzazione” e “Disciplinamento”.

L’Età Contemporanea: La Chiesa nell’età dell’Assolutismo; Il ruolo di-plomatico della Chiesa nello “scacchiere” europeo dopo i trattati di West-falia; La Chiesa nel Sei-Settecento: i fermenti teologico-religiosi e l’impat-to con l’Illuminismo; I Giansenismi; Il Gallicanesimo; Il Quietismo; il Fe-bronianesimo; La fondazione di Propaganda Fide ed il problema missiona-rio; Dalla Rivoluzione Francese al Congresso di Vienna; Ultramontanismoe liberalismo: i protagonisti e gli interventi della Santa Sede; Pio IX e laconvocazione del Concilio Vaticano I; Leone XIII e la “Questione sociale”;I pontificati di Pio X e Benedetto XV; La Chiesa d’innanzi ai “totalitari-smi”: l’atteggiamento di Pio XI e Pio XII; Giovanni XXIII tra tradizione eprofezia; Il Concilio Ecumenico Vaticano II effetto di una evoluzione ecausa di una trasformazione; Paolo VI: il Papa del Concilio; Il post-Con-cilio: la Chiesa nella bufera della modernità; Giovanni Paolo I: un pontifi-cato tanto breve quanto significativo; Con Giovanni Paolo II verso il Ter-zo Millennio attraverso una “purificazione della memoria”; Benedetto XVIed il futuro del cristianesimo.

Per favorire l’interazione nel corso delle lezioni e far comprendere l’im-portanza di un approccio scientifico ed equilibrato alla nostra disciplina sifaranno assurgere a “case study” La Rivoluzione Francese e La Chiesa in rap-porto ai totalitarismi quali tematiche inerenti rispettivamente all’Età Mo-derna e alla Contemporanea. Particolare importanza verrà data alla letturadi fonti e documenti e alla presentazione di quegli “strumenti” (geografici ecronologici) necessari per orientarsi autonomamente in un contesto spazio-temporale tanto ampio.

La bibliografia indicata di seguito verrà integrata, oltre che con il con-tenuto delle lezioni frontali, con articoli specialistici affidati in lettura.

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:A.M. ERBA – P.L. GUIDUCCI (a cura di), La Chiesa nella storia. Duemila anni di cristianesi-

mo, Elledici, Torino 2008, 2 voll.

Testi consigliati:per la parte generale:G. ALBERIGO, Breve storia del Concilio Vaticano II, Il Mulino, Bologna 2005.S. CAVALLOTTO – L. MEZZADRI (a cura di), Dizionario dell’età delle riforme (1492-1622),

Città Nuova, Roma 2006.F. CARCIONE, Le Chiese d’Oriente. Identità, patrimonio e quadro storico generale, San Paolo,

Cinisello Balsamo 1998.V. FERRONE e D. ROCHE (a cura di), L’Illuminismo: dizionario storico, Laterza, Bari 1997.G. FILORAMO – D. MENOZZI (a cura di), Storia del Cristianesimo, Voll. III - IV, Laterza,

Bari 2006.A. FLICHE – V. MARTIN, Storia della Chiesa, Voll. XIV- XXV, Torino 1990.F. GONZÁLEZ FERNÁNDEZ, I movimenti dalla Chiesa degli apostoli ad oggi, BUR, Milano

20002.H. JEDIN (a cura di), Storia della Chiesa, voll. VI-X, Jaka Book, Milano 1972-1995.H. JEDIN, Breve Storia dei Concili, Morcelliana, Brescia 200610.J. LORTZ, Storia della Chiesa nello sviluppo delle sue idee, Vol. II, Paoline, Alba 1992.G. MARTINA, Storia della chiesa da Lutero ai nostri giorni, Voll. I-IV, Morcelliana, Brescia

1994.L. MEZZADRI – P. VISMARA, La Chiesa tra Rinascimento ed Illuminismo, Città Nuova 2006.L. MEZZADRI – F. LOVISON, Storia della Chiesa tra Medioevo ed età Moderna,Voll. I-VI, Edi-

zioni Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2007.C. PIETRI – L. PIETRI ( a cura di), Storia del Cristianesimo, Voll. VII-XIII, Borla/Città Nuo-

va, Roma 2001.K. BIHLMEYER – H. TUECHLE, Storia della Chiesa, Voll. III – IV, Morcelliana, Brescia 1979.K. SCHATZ, Storia dei concili, Dehoniane, Bologna 1999.S. TANZARELLA, La purificazione della memoria: il compito della storia fra oblio e revisionismi,

Dehoniane, Bologna 2001.P.G. WALLACE, La lunga età della riforma, il Mulino, Bologna 2004.

per gli approfondimenti:Età Moderna:L. MEZZADRI, La Rivoluzione francese e la Chiesa. Fatti, documenti, interpretazioni, Città

Nuova, Roma 2004.Età Contemporanea:G. SALE, Il Novecento tra genocidi, paure e speranze, Jaka Book, Milano 2006.

Prof. Pasquale Triulcio

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SU/03 Psicologia generale

Il Corso ha due obiettivi: fornire le coordinate fondamentali dellaPsicologia attraverso la conoscenza essenziale della sua storia, dei suoimetodi e di alcune Scuole particolarmente significative; in secondo luo-go, introdurre gli allievi ad una prima applicazione dei contenuti stu-diati, dove possibile, attraverso laboratori di tipo esperenziale che per-mettano al partecipante di conoscersi e sperimentarsi. Un importantespazio, sia in sede teorica sia in sede esperenziale, verrà dato alla Psico-logia umanistica con particolare riferimento all’Analisi Transazionale.

Lo statuto scientifico della psicologia: oggetto e metodo. Le princi-pali teorie psicologiche: comportamentismo, cognitivismo, psicoanalisi,psicologia umanistica. L’analisi transazionale: storia, metodi e applica-zioni. La struttura della personalità: l’inconscio, il livello tendenziale-affettivo, il livello razionale-volitivo. La maturità psichica: equilibrio eintegrazione dei livelli. Il senso della vita: ricerca dell’Assoluto, la do-nazione, il lavoro e la sofferenza.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:MALO, Introduzione alla psicologia, Le Monnier, Firenze 2002.

Testi consigliati:S. WOOLAMS, Brown M. Analisi transazionale, Cittadella Editrice, Assisi 1985.

Prof. Giuseppe Giarmoleo

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AB/02 Metodologia ricerca scientifica

Il lavoro scientifico richiede scelta ed informazione e dovrà semprecomportare sistematicità, rigore e correttezza metodologica.

Ciò esige un cammino a tappe: scelta del tema, ricerca bibliografica,messa a punto di un piano personale di lavoro, raccolta ed elaborazionedei materiali, stesura del lavoro.

Il corso ha lo scopo di far acquisire allo studente una corretta meto-dologia della ricerca scientifica e bibliografica, fornendo a tal fine, an-che mediante lo svolgimento di esercitazioni, gli strumenti teorici epratici necessari.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:J.M. PRELLEZO-J.M. GARCIA, Invito alla ricerca, III ed., Roma 2004;A. FERRATO, Note di metodologia, Reggio Calabria 2009.

Prof. Annarita Ferrato

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AL/03 Lingua latina 1

Cenni introduttivi sulle origini di Roma e della sua lingua.

FonologiaL’alfabeto e la pronuncia latina. La grafia. I fonemi. Le vocali. La

sillaba. La “quantità”. L’accento.Analisi di un testo latino: affinità e differenze rispetto all’italiano.

Elementi costitutivi della fraseSoggetto, predicato. Sintagma predicativo, espansione. Accordo di

soggetto e predicato. Funzione attributiva e predicativa. I principalicomplementi indiretti.

La sintassi del periodoIl periodo. La coordinazione. Le congiunzioni coordinanti. La sub-

ordinazione. Le congiunzioni subordinanti.Morfologia del nome. Concetto di flessione. Le cinque declinazioni.Morfologia dell’aggettivo. Aggettivi di I e II classe, pronominali, so-

stantivati, numerali. Comparazione degli aggettivi.Morfologia del pronome. Generalità e classificazione.Morfologia del verbo. Paradigma del verbo. Verbi transitivi e in-

transitivi.Le quattro coniugazioni attive e passive. La coniugazione deponente.La sintassi dei casi. Gli elementi essenziali della frase. Alcuni co-

strutti (infinitive, finali, cum + congiuntivo).Lettura e comprensione di semplici brani.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:C. GUSMINI – G. MONFRONI – R. ROMUSSI, Corso di Latino modulare Nexus, Ma-rietti Scuola-Petrini, Torino 2002.

Prof.ssa Maria Arlotta

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PROGRAMMI

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DO/01 Discipline Opzionali

Ermeneutica

Il corso si propone di:a) individuare la specificità dell’indagine ermeneutica, che si innesta su

una preliminare condizione esistenziale dell’uomo; questi, infatti, dasempre, si trova ad affrontare problemi di stampo interpretativo, inquanto ogni espressione umana è di per sé dotata di senso, anchequando appaia “priva di senso”, come nel caso in cui la sua com-prensione non risulti né immediata né agevole, o nelle forme consi-derate patologiche (si pensi al delirio);

b) illuminare la varietà dei fenomeni, rispetto ai quali potrà essere na-turale opportuno o necessario un approccio interpretativo, per co-gliere il nesso inscindibile tra il “che cosa” viene compreso e il “co-me” questo venga compreso;

c) tematizzare, in modo particolare, il problema del rapporto tra l’ap-proccio comprensivo al mondo umano e le costruzioni metodologi-che e teoriche delle scienze di natura, a partire dalla distinzione tra“erklaren” e “versthehen”, tra spiegare e comprendere, fino alle nuoveprospettive aperte dall’ermeneutica universale e pragmatica del No-vecento.L’inquadramento delle diverse problematiche dell’ambito discipli-

nare ermeneutico richiederà la presentazione di un preliminare excursusstorico, che riproduca in modo significativo la parabola evolutiva del-l’indagine sul comprendere, all’interno della quale i mutamenti storico-culturali hanno fatto registrare via via l’ampliamento verso campi di in-teresse sempre più vasti, riconsiderati alla luce di un’ermeneutica filoso-fica, fino a segnare la nascita di una filosofia ermeneutica.

Si esplicitano qui di seguito i contenuti specifici e i testi proposti.

PROGRAMMI

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Approfondimento delle concezioni filosofiche dei seguenti autoricon le relative contestualizzazioni storico-culturali:

Dilthey, Heidegger, Gadamer, Ricoeur.

LA PARABOLA EVOLUTIVA DEL COMPRENDERE E

RELATIVI NODI PROBLEMATICI:

Le prospettive del comprendere.Evoluzione storica delle teorie del comprendere.L’universalizzazione dell’ermeneutica e la svolta pragmatica da Dil-

they a Heidegger.Il ritorno di Gadamer alla tradizione storica e la dimensione dialo-

gica dell’interpretare.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:Consultazione di un testo di storia della filosofia dell’Ottocento e del Novecento.

Testi consigliati:M. JUNG, L’ermeneutica, il Mulino, Bologna 2002.H.G. GADAMER, Verità e metodo (selezione di testi), Bompiani, Milano 1996.G. MORETTO, La dimensione religiosa in Gadamer, Queriniana, Brescia 1997.

Prof.ssa Luciana Calabrò

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PROGRAMMI

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Antropologia Dei Processi Politici

Il Corso si propone di introdurre alla riflessione sul nesso antropologicotra paradigma della relazionalità originaria e paradigmi e modelli di organiz-zazione delle strutture politiche.

A partire dalle distinzioni classiche tra società, comunità e stati (che sa-ranno tematizzate attraverso il testo esemplare di Plessner), l’antropologia deiprocessi politici indaga allora l’eccezionalità del politico come fatto sociale astatuto speciale: in che modo l’uomo, colto nella sua plasticità relazionale enella complessità della sua struttura interiore, costruisce, riconosce, obbediscee disobbedisce alle strutture politiche? La trascendentalità del politico è sto-rica o naturale? È possibile applicare alla politica una lettura secolarizzata del-la modernità, oppure essa resta salda nella sua postura metafisica?

Il corso, attraverso queste questioni, cercherà di confrontarsi con le prin-cipali teorie filosofiche e antropologiche sul tema della genealogia dei proces-si politici.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatori per tutti (all’inizio del corso se ne indicheranno le parti scelte):H. PLESSNER, I limiti della comunità. Per una critica del radicalismo sciale, Laterza,

Roma – Bari 2001.Z. BAUMAN, Voglia di comunità, Laterza, Roma – Bari 2001.C. GALLI, Spazi politici, il Mulino, Bologna 2001.R. ESPOSITO, Communitas. Origine e destino della comunità, Einaudi, Torino 2006.

PROGRAMMI

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Programma1. Introduzione I;2. Introduzione II;3. Sulla costruzione degli spazi so-

ciali;4. Sulla costruzione degli spazi co-

munitari;5. Società e comunità;6. I limiti della comunità;

7. I limiti politici della comunità;8. Le comunità e gli stati;9. Le comunità e gli stati: le con-

nessioni culturali;10. Spazi politici e ‘voglia di comu-

nità’;11. Conclusione I;12. Conclusione II.

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Testi facoltativi (uno di essi, a scelta, è obbligatorio per chi fosse esonerato dallafrequenza delle lezioni):

H. PLESSNER, Potere e natura umana, Manifestolibri ediz., Roma 2006M. GODELIER, Comunità, società, cultura. Tre chiavi per comprendere le identità in

conflitto, Jaca Book, Milano 2010.T.C. LEWELLEN, Antropologia Politica, il Mulino, Bologna 1987.

Prof.ssa Giovanna Cassalia

SE/01 Seminari

Seminario di filosofia morale“La scelta”

Il percorso formativo dell’attività seminariale propone un approfondimen-to su una tematica molto importante all’interno della riflessione filosofica af-ferente all’agire umano: la scelta. Intesa come esercizio della volontà rispetto asituazioni “forti” che creano difficoltà e rischi di contraddizioni, tale tematicasi articolerà nei sottoelencati argomenti, procedendo didatticamente conun’impostazione laboratoriale ovvero attraverso: a) momenti di studio dei testi,b) discussione e rielaborazione di gruppo, c) presentazione del lavoro svolto, d)dibattito allargato.1) Legge di natura e legge positiva nel mondo antico: la cura dei morti, in SOFOCLE e

TOBIA;2) Vita, morte e scelta esemplare: quando scegliere conferma o contraddice una vita in-

tera (SOCRATE e ELEAZARO);3) Scegliere ciò che uomo non può scegliere: Abramo e la scelta di Fede;4) La situazione-limite: perché l’immagine del “naufragio”?

BIBLIOGRAFIA

Testo base:SOFOCLE: Aiace, e Antigone,TOBIA;PLATONE, Critone,2Maccabei;Genesi;KIERKEGAARD: Timore e tremore;DANTE: Inferno, I; LEOPARDi: L’infinito; UNGARETTI: Dannazione e Preghiera;JASPERS: Filosofia ( passi scelti).

Prof.ssa Francesca Crisarà

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PROGRAMMI

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Il messaggio di Cristo nelle nuove forme di comunicazione

Premesse

Ogni messaggio è tale solo dopo la sua percezione. Il messaggio diCristo, per essere universale, deve raggiungere ogni singolo individuo,nella sua peculiarità bio-psico-sociale.

In psicoanalisi il padre rappresenta sin dall’infanzia il riferimento perla costruzione delle regole, attraverso la guida censoria, ma anche benevo-la e protettiva. L’epoca post-moderna, secondo Lacan, è l’epoca dell’eva-porazione del Padre, quindi dell’individualismo che prevale sulla comuni-tà, del godimento imposto dalla illimitata offerta del mercato globale, del-l’illusoria autosufficienza. Ma la rinuncia all’ombrello protettivo del Padrenon elimina la necessità di un diverso dover-essere, che, paradossalmente,diventa l’obbligo di godere e consumare. Il surrogato del Padre è quindi unpadrone tirannico, che costringe al conformismo e condanna severamentechi non vuole o non sa omologarsi. La crescente incidenza dei disturbi psi-chici è solo apparente. Per difendere le sue regole basate sull’ipergodi-mento e sull’iperconsumo, la società deve definire “disturbo” qualunquecomportamento dissonante. Nasce un paradosso, più volte evidenziato daBenedetto XVI: l’assenza di un Padre forte, di regole morali certe, con laconseguente ricerca affannosa della libertà, riduce la stessa libertà. Questoperché ogni accattivante sostituto del Padre non ne conserva la benevo-lenza, e le sue regole non possono che essere dispotiche.

Il messaggio di Cristo deve inserirsi nel bisogno, sempre presentema troppo spesso inespresso, del Padre tradizionale, deciso ma benevo-lo, che proibisce ma comprende, che traccia linee di condotta attraver-so regole ma, come il padre della parabola evangelica, riconosce al “fi-gliol prodigo” la sua unicità, accetta la singolarità del suo percorso edaccoglie a braccia aperte il suo ritorno.

Il seminario si propone di analizzare nella prima parte gli aspetti ge-nerali della psicoanalisi e la nascita delle teorie psicologiche che rico-

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noscono alle relazioni umane la parte più importante nella genesi del-l’armonia individuale. Sarà poi evidenziata la necessità di regole che sia-no un forte orizzonte di senso, ma che non sono tali se a loro volta nonrispettano l’altra regola, solo apparentemente contrapposta, secondo cuile strade per raggiungere il senso sono tante quante sono gli individui.Infine si esaminerà l’ipotesi che il messaggio di Cristo sia un bisognoproprio dove sembra essere più negato. Il modo di porgerlo non può fa-re a meno di considerare il linguaggio dei giovani nella società post-moderna, che deve essere analizzato senza pregiudizi.

Contenuti

1. Nozioni di psicoanalisi. Il Padre e la coscienza morale.2. La società post-moderna e l’evaporazione del Padre.3. I surrogati del Padre e la loro tirannia.4. Dalla psicoanalisi alla psicologia relazionale. La comunicazione

nel contesto relazionale.5. L’ineludibile necessità di riconoscimento e conferma.6. La falsa conferma e il bisogno di visibilità.7. L’adolescenza e il processo di individuazione. Il significato del-

l’oppositività.8. L’eterna adolescenza della società post-moderna.9. La comunicazione nei Vangeli.10. I giovani e il malcelato bisogno di valori.11. Il messaggio di Cristo nella società post-moderna.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:Dispense a cura del docente.

Prof. Giuseppe Cartella

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Insegnamenti terzo anno

TS/05 Teologia Dommatica 3(Teologia trinitaria)

Il Corso si propone di “rieducare” lo studente ad una corretta e completa ri-flessione teologica che sgorghi dalla contemplazione del Mistero Trinitario,concepito come verità dogmatica fondamentale della teologia cattolica. Il con-seguimento di tale obiettivo sarà inevitabilmente legato all’acquisizione da par-te dello studente di un puntuale lessico dogmatico-trinitario, al fine di evitareogni confusione, equivoco o approssimazione nell’apprendimento e nella futu-ra capacità espositiva delle singole questioni dottrinali, costitutive del dogmatrinitario. L’acquisizione matura dei contenuti dottrinali e della padronanzalessicale esige un serio impegno di assistere alle lezioni, senza il quale spesso siraggiunge un grado di apprendimento della disciplina decisamente approssi-mativo e insufficiente. L’obiettivo finale del Corso consiste, infatti, nel favori-re la maturazione di una sensibilità trinitaria lucida e “contemplativa”, in gradodi contestualizzare correttamente nell’ambito dottrinale trinitario gli altri as-serti dogmatici offerti dalla riflessione teologica.

Contenuti del Corso sono i seguenti: Situazione della Teologia Trinitarianel contesto culturale odierno. Collocazione della Teologia Trinitaria all’inter-no della riflessione teologica contemporanea e della Ratio Studiorum. Metodoteologico e linguaggio analogico: l’apofatismo moderato. Fondamenti biblicidella Teologia Trinitaria. Storia della Teologia Trinitaria, Evoluzione ed Espli-citazione del Dogma, il “Filioque”.Teologia Trinitaria Sistematica: Unità e Tri-nità in Dio; concetto di “Persona Trinitaria”; le “Relazioni divine sussistenti”;le “Processioni Trinitarie”; le “Missioni Trinitarie”; “Nozioni” e “Appropriazio-ni”. Rapporto tra Trinità e Creazione. Teologia trinitaria e dialogo ecumenicoed interreligioso. Inculturazione del Mistero Trinitario.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:F.L. LADARIA, Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Piemme, Casale Monfer-

rato 1999;Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 198-324, 430-483, 683-747.Lettura del seguente testo: K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 1998.

Prof. Bruno Antonio Verduci

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TS/06 Teologia Dommatica 4 (Antropologia teologica)

Il corso prende in considerazione la condizione umana dal punto di vistadella Rivelazione e quindi della grazia salvifica.

È dunque un corso di Teologia Dommatica a continuo confronto con l’an-tropologia culturale e filosofica e tenta di rispondere ai quesiti esistenziali checaratterizzano la realtà dell’uomo nella sua specificità creaturale e redenta.

Si da rilievo all’impostazione storico-dommatica come esplicitazione delvissuto di grazia della comunità credente.1) L’uomo e il mondo come creature di Dio:

La creazione nell’ambito della fede in Gesù Cristo;Lo sviluppo teologico-dogmatico della fede nella creazione;L’uomo immagine di Dio, centro della creazione;L’uomo creatura di Dio chiamata alla vita divina. La questione del sopra-naturale

2) L’uomo chiamato all’amicizia con dio è peccatore:L’offerta originale della grazia: lo “stato originale” e il paradiso;Il “peccato originale”. La condizione di peccato dell’umanità come conse-guenza del rifiuto della grazia originale.

3) L’uomo nella grazia di Dio:La nozione di grazia nella Bibbia e nella tradizione;La grazia come perdono dei peccati: la giustificazione.La grazia come nuova relazione con Dio: la filiazione divina;La grazia come nuova creazione. La vita dell’uomo giustificato.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:L.F. LADARIA, Antropologia teologica, Piemme-P.U.G., Casale Monferrato-Roma 2002.

Testi consigliati:M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Fondamenti di una antropologia teologica, Ed. Fiorenti-

na, Firenze 1973.M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Il creatore, Ed. Fiorentina, Firenze 1961.M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Il peccato originale, Queriniana, Brescia 1972.L. F. LADARIA, Introduzione all’antropologia teologica, Piemme, Casale Monferrato 2000.B. MONDIN, L’uomo secondo il disegno di Dio, ESD, Bologna 1992.

Prof. Domenico Maio

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TS/07 (1) Teologia Dommatica 5.1(Teologia Sacramentaria 1)

Attraverso lo studio delle fonti bibliche patristiche e liturgiche il corsointende esaminare i sacramenti del battesimo, confermazione ed eucaristianella loro dimensione di sacramenti dell’iniziazione cristiana. Al di là del-l’esame del singolo sacramento ci si propone di studiare particolarmente leproblematiche che emergono in ambito contemporaneo circa l’attuazionedell’iniziazione cristiana. Si cercherà di comprendere il giusto ordine diquesti tre sacramenti e di presentarne la teologia e l’applicazione pastora-le. Si inizierà dal definire l’iniziazione cristiana nella storia per arrivare almodo di celebrare e quindi considerare l’iniziazione cristiana oggi. Si pas-serà successivamente a studiare una teologia del battesimo e della confer-mazione per poi passare a studiare l’eucaristia come punto di arrivo dell’i-niziazione cristiana.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:G. OCCHIPINTI, I Sacramenti, Manuale di base n.25, PIEMME, Casale Monfer-

rato (AL) 2001;G. FERRARO, La liturgia dei Sacramenti, CLV-Ed Liturgiche, Roma 2008; I Sacra-

menti, teologia e storia della celebrazione, a cura del PIL, in Anàmnesis 3/1, Ma-rietti, Genova 1996, 17-131; L’Eucaristia, teologia e storia della celebrazione, acura del PIL, in Anàmnesis 3/2, Marietti, Genova1989;

P.A. MURONI, L’ordine dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, CLV Subsidia 141,Edizioni Liturgiche-CLV, Roma 2007;

M. AUGÈ, L’iniziazione cristiana, battesimo e confermazione, ed. LAS, Roma 2004;Liturgia e catechesi nell’iniziazione cristiana, a cura di R. FALSINI, e OR, Milano

1985;M. MAGRASSI, Vivere la liturgia, ed. LA SCALA, Noci 1978; Diventare cristiani,

problematiche teologico-pastorali del rito dell’iniziazione cristiana degli adulti,CLV-Ed. Liturgiche, Roma 2004; Il sigillo dello Spirito, il rito della conferma-zione, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 2006;

F.X. DURRWELL, L’eucaristia presenza di Cristo, ed. Qiqajon, Magnano (BI) 1998;C. GIRAUDO, Conosci davvero l’Eucaristia?, ed. Qiqajon, Magnano (BI) 2001.

Prof. Elvio Nocera

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TS/07 (2) Teologia Dommatica 5.2 (Teologia Sacramentaria 2)

Il corso intende offrire allo studente gli strumenti necessari per lo studio e lacomprensione dei sacramenti della penitenza, dell’unzione degli infermi, del-l’ordine sacro e del matrimonio attraverso l’analisi delle fonti liturgiche e stori-che. Partendo dal fondamento biblico, patristico e magisteriale si passerà all’a-nalisi dello sviluppo storico e teologico relativo ai quattro sacramenti inqua-drandoli nella comprensione teologico – liturgica odierna. Si farà riferimento al-le testimonianze liturgiche, alla prassi celebrativa nella storia della Chiesa e allefonti eucologiche per comprenderne a pieno il nucleo teologico e celebrativo.Per ogni sacramento verranno esaminati i libri liturgici e i relativi praenotandaper analizzarne la struttura, la ricchezza eucologica, le diverse forme celebrativee così coglierne la teologia a partire dal rito e giungere alla valutazione liturgico- teologica e trarne alcune linee essenziali di pastorale liturgica.BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:M. FLORIO – S. NKINDJI – G. CAVALLI – R. GERARDI, Sacramentaria Speciale II. Penitenza,

Unzione degli infermi, Ordine, Matrimonio, EDB, Bologna 2003.GIOVANNI PAOLO PP. II, Riconciliazione e Penitenza. Esortazione Apostolica circa la riconcilia-

zione e la penitenza nella missione della Chiesa oggi, (2 dicembre 1984), ELLE DI CI, To-rino 1984.

GIOVANNI PAOLO PP. II, Misericordia Dei. Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio su alcu-ni aspetti della celebrazione del sacramento della penitenza, (7 aprile 2002), EDB, Bologna2002.

A. NOCENT –I. SCICOLONE – F. BROVELLI – A. J. CHUPUNGCO, La Liturgia, i sacramenti:teologia e storia della celebrazione, 3/1, Marietti, Genova 1986.

L. CANNIZZO, Rinnova in loro l’effusione del tuo Spirito di santità. Il sacramento dell’Ordine:comprensione teologica ed identità presbiterale, in Sacerdos in æternum, Ed. Laruffa, ReggioCalabria 2010.

G. COLOMBO, Matrimonio, in Liturgia, ed. D. Sartore – A. M.Triacca – C. Cibien, San Pao-lo, Cinisello Balsamo 2001,1150-1163.

G. COLOMBO, Unzione degli infermi, in Liturgia, ed. D. Sartore – A. M.Triacca – C. Cibien,San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, 2038-2052.

V. VIOLA, Ordine/Ordinazione, in Liturgia, ed. D. Sartore – A. M. Triacca – C. Cibien, SanPaolo, Cinisello Balsamo 2001, 1338-1361.

P. VISENTIN, Penitenza, in Liturgia, ed. D. Sartore – A. M. Triacca – C. Cibien, San Paolo,Cinisello Balsamo 2001, 1471-1492.

Durante il corso verranno forniti allo studente materiali utili e complementari per la sintesipersonale e una maggiore comprensione del dato storico, celebrativo e teologico.

Prof. Luigi Cannizzo

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TS/08 (1) Teologia Dommatica 6.1 (Mariologia)

Obiettivo del corsoApprofondire la conoscenza di Maria consente di penetrare più profonda-

mente nella conoscenza di Cristo, della Chiesa e della persona umana. A suavolta, la verità su Cristo, sulla Chiesa e sull’uomo illumina la verità circa Maria.Per queste ragioni, la mariologia pensata, realizzata e insegnata con criteri scien-tifici e con la dovuta sensibilità interdisciplinare ed ecumenica, sempre fondatasulla Parola di Dio e sulla genuina Tradizione della Chiesa, offre un importan-te contributo all’investigazione teologica. Come la Madre di Gesù, nella suarealtà di grazia e di natura, è donna di relazione e di dialogo, così la mariologiasi può considerare una disciplina di raccordo, un luogo di incontro dei vari tratta-ti teologici (cristologia, pneumatologia, ecclesiologia, trinitaria, antropologia, li-turgia, escatologia, ecumenismo), quindi un eminente spazio di sintesi. La ri-flessione teologica, sulla persona, sul ruolo e sul significato della Vergine nel-l’ambito della fede, della celebrazione della fede e della vita di fede, è necessa-riamente connessa con gli altri grandi temi del cristianesimo. La Madre del Si-gnore non è elemento marginale o secondario della fede cristiana, ma in lei siconcentra, si riassume e si riverbera l’intero mistero cristiano. Perciò l’insegna-mento che verte sulla sua persona deve essere organico e completo, cioè Mariadeve essere considerata nel suo singolare rapporto con il mistero di Dio Padre,di Cristo, dello Spirito, della Chiesa, della persona umana, del cosmo.

Contenuti Dopo avere evidenziato l’interdisciplinarietà, le fonti e il metodo della Ma-

riologia, si andrà alla ricerca delle attestazioni bibliche riguardanti la persona, ilruolo e il significato della beata Vergine nella storia della salvezza. Si offrirà,inoltre, una lettura teologica dei significati emergenti dai quattro dogmi maria-ni e si affronterà il tema delicato della mediazione materna nella sua fase stori-ca e metastorica. Ampio spazio sarà dato all’insegnamento del Concilio Vatica-no II su Maria, condensato nel Capitolo VIII della Lumen gentium: “La beataVergine Maria Madre di Dio, nel mistero di Cristo e della Chiesa”, per appro-dare agli sviluppi postconciliari, soprattutto in campo liturgico, evidenziati nel-

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la Marialis cultus, di Paolo VI. Altri temi sui quali è necessario porre attenzionesono quelli legati alla pietà popolare, alle problematiche ecumeniche e al feno-meno, sempre attuale, delle mariofanie.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:BRUNO FORTE, Maria, la donna icona del Mistero. Saggio di mariologia simbolico-

narrativa (Prospettive Teologiche 8), S. Paolo, Cinisello B. 2000.MANFRED HAUKE, Introduzione alla Mariologia, EUPRESS, Lugano 2008.

Testi consigliati:STEFANO DE FIORES – VALERIA FERRARI SCHIEFER – SALVATORE MARIA PER-

RELLA (a cura di), Mariologia, “Dizionari San Paolo”, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2009.

SALVATORE MARIA PERRELLA, La Madre di Gesù nella coscienza ecclesiale contempo-ranea. Saggi di teologia, “Studi Mariologici” 4, PAMI, Città del Vaticano 2005.

Prof. Antonio Carfì

TS/08 (2) Teologia Dommatica 6.2 (Escatologia)

Obiettivo del corsoNegli ultimi quarant’anni, anche in campo cattolico, la riflessione teo-

logica ha fatto registrare importanti e, talora, contrastanti sollecitazioni sulfuturo dell’uomo e del cosmo. Il discorso teologico sulle “realtà ultime” –biblicamente fondato e progressivamente approfondito dalla Tradizione,dal Magistero e dalla Liturgia – conduce alla conclusione che la morte nonè la verità ultima della persona: al centro della proposta della fede si collo-ca la potenza del Risorto. Il corso affronta le più recenti problematiche sulfuturo della persona umana e del mondo alla fine della storia, facendoemergere la prospettiva cattolica dell’aldilà, concetto che, raccogliendo tut-ti i dati della rivelazione, distingue in esso due fasi: accanto ad un’escatolo-gia finale, posteriore alla conclusione della storia, ammette l’esistenza di

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un’escatologia intermedia, che per ogni persona si estende dalla sua morte fi-no alla Parusia. I temi sono presentati partendo dall’insegnamento dellaScrittura, sottolineando la pedagogia divina che prepara la pienezza dellaRivelazione fino a giungere alle affermazioni bibliche culminanti. Muo-vendo da esse, si descrive il progresso della riflessione della fede della Chie-sa, specialmente nel periodo patristico, per mettere in relazione i risultatidi tale riflessione con gli interrogativi del pensiero contemporaneo.

Contenuti del corsoDopo alcuni chiarimenti terminologici, il corso si articola a partire dal-

l’esplicitazione della dottrina escatologica insegnata dal Concilio VaticanoII e dalle problematiche ecumeniche. Inoltre, si pongono le basi bibliche,patristiche e magisteriali dell’escatologica intermedia attraverso il confron-to con la teologia della morte, il concetto di retribuzione piena e l’idea di pu-rificazione ultraterrena. Infine, si chiariscono i fondamenti dell’escatologiafinale nella sua triplice articolazione: risurrezione dei morti, vita eterna, re-tribuzione dell’empio.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:MARCELLO BORDONI – NICOLA CIOLA, Gesù nostra speranza. Corso di teologia si-

stematica (Complementi 10), Dehoniane, Bologna 2000.CANDIDO POZO, Teologia dell’aldilà (Prospettive teologiche 10), San Paolo, Cini-

sello B. 1994.

Testi consigliati:JOSEPH RATZINGER, Escatologia – morte e vita eterna (Piccola dogmatica cattoli-

ca), Cittadella, Assisi 1996.BERNARD SESBOÜÉ, Dopo la vita. Il credente e le realtà ultime, San Paolo, Cinisello

B. 1994.Prof. Antonio Carfì

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SB/03 (1) Filologia ed Esegesi NT 1 (Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli)

Obiettivo:

Il corso intende presentare i principali contenuti storico-teologicidei Vangeli Sinottici e degli Atti degli Apostoli. Al tempo stesso intro-durre lo studente all’uso del metodo storico-critico.

Programma

1) Questioni introduttive: il genere letterario “Vangelo”; la storiadella tradizione e della redazione; la questione sinottica; il valorestorico dei vangeli e i criteri di storicità.

2) Introduzione generale ai singoli scritti (Vangeli e Atti), con par-ticolare attenzione alla struttura letteraria e ai temi teologici checaratterizzano ogni opera.

3) Esegesi di testi scelti sulla base di due criteri concomitanti: at-tenzione ai principali momenti della vita di Gesù e ai principaligeneri letterari (discorsi, parabole, miracoli).

BIBLIOGRAFIA

Testo base:B. MARCONCINI, I vangeli sinottici, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1997;A. BARBI, Atti degli Apostoli, capp. 1-14; Ed. Messaggero, Padova 2003;A. BARBI, Atti degli Apostoli, capp. 15-28, Ed. Messaggero, Padova 2007.

Prof. Ciro Capotosto

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SB/03 (2) Filologia ed Esegesi NT 2 (Corpus Johanneum)

Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali per un approc-cio esegetico e teologico all’Opera giovannea. Il metodo seguito è, pre-valentemente, quello dell’esegesi sincronica, integrato con riferimenti ditipo storico-culturale che permettano di situare gli scritti di giovanninel contesto temporale loro proprio, oltre che in riferimento alla pro-spettiva biblico-teologica del Antico e del Nuovo Testamento.

Soprattutto per i saggi di esegesi – che costituiscono la parte mono-grafica del corso – si adotterà un metodo di studio di tipo laboratoria-le, e si usufruirà di tecniche didattiche ulteriori a quelle – classiche –delle lezioni frontali.

Parte prima: il Vangelo secondo Giovanni

1.1 Un primo approccio a Giovanni: l’autore del IV Vangelo o di tut-to il Corpus Johanneum?

Questioni relative al luogo e data di composizione, allo scopo ed aidestinatari.1.2 Il “piano generale” del IV vangelo. È possibile giungere all’ipotesi

di una unità letteraria?Il “cuore” del IV Vangelo: Gv 20,30-31. Analisi delle anomalie e delle

discontinuità letterarie. L’ipotesi delle trasposizioni; l’ipotesi delle fonti;la teoria delle redazioni multiple o delle edizioni successive. Alcune ipo-tesi di struttura: Mollat (a base liturgica ); Lohmayer (a base geografica);Dodd, H. Van den Busche, Lèon Dufour, Brown (a base teologica); Mla-kuzhyil (a base cristologica). Unità e composizione strutturale del IVVangelo in libro dei segni e libro dell’ora (o della gloria).1.3 L’identità del Discepolo prediletto: le prove esterne e le prove in-

terne riguardo all’autore del IV vangelo.2.1 Il rapporto tra Giovanni ed i Sinottici: differenze e somiglianze. I

dati storici del problema.

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Il problema delle fonti. Confronto specifico tra Gv, Mc, Mt e Lc re-lativamente al racconto della Passione.2.2 Le caratteristiche formali dei discorsi e dei racconti in Giovanni e

i Sinottici.2.3 L’uso della Scrittura e della Tradizione in Giovanni. La lingua e lo

stile del IV Vangelo: vocabolario, sintassi, le “caratteristiche lessi-cali”; il problema della lingua originaria.

3.1 Lo sfondo letterario e religioso del IV Vangelo: Giovanni e lo gno-sticismo antico; Giovanni ed il pensiero ellenistico; Giovanni ed il Giu-daismo (le radici giudaiche e veterotestamentarie del IV Vangelo; leControversie giudaiche in Gv 5-9) rapporto tra IV Vangelo e giudai-smo intertestamentario; rapporto tra IV Vangelo Qumran e letteraturasapienziale.

3.2 Il messaggio teologico-dottrinale del IV Vangelo: Cristologia ( ilKyrios: epifania dell’amore del Padre. Il “tema dell’Agnello”); Eccle-siologia (l’esperienza del Kyrios nella vita della chiesa); Sacramen-taria (i Sacramenti, segni della presenza operante del Kyrios);Soteriologia ed Escatologia (il Regno di Dio realizzato nell’operadel Kyrios);Pneumatologia (il tema del Paracletòs). Alcuni “termini chiave” delvocabolario teologico di Giovanni;

3.3 Saggi di Esegesi tratti dal IV Vangelo

Parte seconda: l ’Apocalisse 1.1 Questioni introduttive: il genere letterario. La composizione lette-

raria dell’Apocalisse.1.2 L’Apocalisse: un libro sulla chiesa e per la chiesa. Il messaggio teo-

logico ed i criteri ermeneutici dell’Apocalisse.1.3 Struttura e contenuto del libro: Prologo;

parte prima: il settenario delle lettere alle chiese;parte seconda: interpretazione profetica della storia; Epilogo.

1.4 Qualche saggio di Esegesi tratto dal libro dell’Apocalisse.

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BIBLIOGRAFIA

Per sostenere l’esame si richiede – oltre alla conoscenza del contenuto delle lezio-ni e delle dispense offerte dal Professore – lo studio di almeno “uno” dei se-guenti manuali e degli articoli indicati:

• Per il Quarto Vangelo e le Lettere Cattoliche:E.R. BROWN, Introduzione al Vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2007.J. COTHENET – M.E. BOISMARD, La Tradizione Giovannea, in Introduzione al NT,

a cura di A. GEORGE E P. GRELOT, vol 4, Borla, Roma 1978-1992.M. MAZZEO, Vangelo e Lettere di Giovanni, Introduzione, Esegesi e Teologia, Pao-

line, Milano 2007.G. GHIBERTI, e Coll., Opera Giovannea, collana «Logos», vol 7, Elledici, Torino

2003 (rist).S. SANTORO, “L’identificazione dell’espressione “Oi Ioudaioi” nel contesto storico-cultu-

rale del IV Vangelo”, in «La chiesa nel Tempo», XXV, 1, (2009), pp. 47-60.G. SEGALLA, Giovanni, Ed Paoline, Roma 1990 (rist).J.-O. TUNÌ, - X. ALEGRE, Scritti giovannei e lettere cattoliche, Paideia, Brescia 1997.

• Per l’Apocalisse:E. CORSINI, Apocalisse di Gesù Cristo secondo Giovanni, SEI, Torino ( nuova ed. )

2002.D. MOLLAT, L’Apocalisse, una lettura per oggi, Borla, Roma 1985.U. VANNI, Apocalisse, coll. LoB, Queriniana, Brescia 1980 (rist).

• Commentari utili per i saggi di Esegesi:R.E. BROWN, Giovanni. Commento al Vangelo spirituale, 2 voll., Cittadella, Assisi

1980.R. FABRIS, Giovanni. Traduzione e commento, Borla, Roma, 2003.X. LEON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, 4 voll., S. Paolo, Cini-

sello B. 1998.S.A. PANIMOLLE, Lettura pastorale del Vangelo di Giovanni, voll. 1-2, EDB, Bolo-

gna 1991 (rist).

Prof. Salvatore Santoro

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SB/03 (3) Filologia ed Esegesi NT 3 (Corpus Paulinum)

Il corso intende presentare la figura di Paolo e la sua opera. Una par-te introduttiva storico-geografica cercherà di situare l’Apostolo nel suotempo e nel suo ambiente; ampio spazio e particolare attenzione saran-no impiegati per ricercare una possibile “cronologia paolina”.

Successivamente verranno studiate in modo generale le diverse Let-tere per verificarne l’autenticità, stabilire, per quanto è possibile, il luo-go e la data di composizione, discutere i problemi che pone ogni singo-la lettera e delineare un messaggio sintetico.

La parte centrale del corso si propone una lettura ed un’interpreta-zione attenta di alcune lettere (1 Tessalonicesi; 1Corinzi; Galati), cercan-do di cogliere le problematiche che le diverse comunità presentano eche Paolo affronta, ma soprattutto come l’Apostolo sviluppa il suo pen-siero e il suo modo di argomentare.

La parte finale riprende in modo trasversale alcuni temi della teolo-gia paolina: la Fede, la Legge, la Risurrezione, ecc., per cogliere il con-tributo specifico di Paolo al messaggio cristiano.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:B. MAGGIONI - F. MANZI, (a cura di), Lettere di Paolo, Assisi 2005.

Testi consigliati:G. BARBAGLIO, Paolo di Tarso e le origini cristiane, Assisi 2002?.G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo, Bologna 2001.J.S. JEFFERS, Il mondo greco romano, Cinisello B. 2004.J. MURPHY - O’CONNOR, Vita di Paolo, Brescia 2003.R. PENNA, L’apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia, Cinisello B. 1991.A. SACCHI, Lettere paoline e altre lettere, Torino 1996.J. SANCHEZ BOSCH, Scritti Paolini, Brescia 2001.

Prof. Stefano Ripepi

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TP/03 – Diritto Canonico

La conoscenza più approfondita della Chiesa, maturata a partire dalConcilio Vaticano II, ha consentito di capire meglio il giusto posto,nonché il valore e la funzione del diritto canonico nelle comunità cri-stiane. Lo studio del diritto della Chiesa non può prescindere dalla co-noscenza dei fondamenti teologici del diritto canonico, dallo spirito chelo anima e dalla sua funzione pastorale.

Il presente corso è, pertanto, così articolato:1. Introduzione al diritto;2. Fondamenti filosofici, teologici, ecclesiologici del diritto ecclesiale;3. Le fonti di produzione e le fonti di cognizione;4. Le norme generali (Libro I CIC 1983): leggi ecclesiastiche, consue-

tudine, decreti generali e istruzioni, atti amministrativi singolari,persone fisiche e giuridiche, potestà di governo;

5. Il Popolo di Dio (Libro II CIC 1983): Fedeli cristiani. Costituzio-ne gerarchica della Chiesa;

6. Struttura e contenuti del Libro III;7. La funzione di santificare della Chiesa (Libro IV): I sacramenti;8. Struttura e contenuti dei Libri V-VI e VII.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:A.A.V.V., Corso istituzionale di Diritto Canonico, Roma 2005.A. FODERARO, Il Diritto della Chiesa, Reggio Calabria 2007.Codice di Diritto Canonico

Testi consigliati:G. B. BEYER, Dal Concilio al Codice, Bologna 1984;G. FELICIANI, Le basi del Diritto Canonico, Bologna 1995;G. DOSSETTI, Grandezza e miseria del Diritto Canonico, Bologna 1996.

Prof. Antonio Foderaro

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TP/04 Teologia morale 2

Il corso si propone di affrontare i problemi dell’amore e della sessua-lità. La prima parte è una descrizione dei fondamenti antropologici eteologico-morali della sessualità umana; la seconda parte tratta i puntisalienti della sessualità e della vita matrimoniale.

Una particolare attenzione sarà dedicata alla valutazione morale deisingoli temi trattati. In essa si illustrerà la necessità, per il credente, diuna vita morale coerente con il significato dell’Eucaristia, per la vitadella Chiesa e della società civile.

Visione unitaria della sessualità e dell’amore umano: Eucaristia e vi-ta morale; l’ethos dell’amore e della sessualità umana.

Problemi morali dell’amore e della sessualità: autoerotismo; omoses-sualità; rapporti prematrimoniali; procreazione responsabile; divorzio efedeltà coniugale; la castità consacrata per il Regno.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:CATALDO ZUCCARO, Morale sessuale. Nuovo manuale di Teologia morale, Dehonia-

ne, Bologna 2002.GUIDO GATTI, Morale sessuale, educazione dell’amore, Elle Di Ci, Leumann - Tori-

no 1994.RAIMONDO FRATTALLONE, Amare la vita e vivere l’amore. Riflessioni etico-pastorali

sull’amore e la sessualità umana, Elle Di Ci, Leumann - Torino 1995.

Testi consigliati:GIORGIO MOZZANTI, Teologia sponsale e sacramento della nozze. Simbolo e simboli-

smo nuziale, Dehoniane, Bologna 2002.SABINO PALUMBIERI, Amo dunque sono. Presupposti antropologici della civiltà dell’a-

more, S. Paolo, Milano 1999.RÉAL TREMBLAY, Voi, luce del mondo…La vita morale dei cristiani: Dio fra gli uomi-

ni, Dehoniane, Bologna 2003.ID., L’«innalzamento» del Figlio fulcro della vita morale, PUL, Roma 2001.

Prof. Francesco Megale

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DO/02 Discipline Opzionali

Lingua ebraica

Obiettivi:

Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi essenziali dimorfologia, fonetica e analisi grammaticale della lingua ebraica.

Contenuti:

Fonetica: L’alfabeto ebraico; Qualità delle vocali; Lo Shewà; Con-sonanti quiescenti; Il Dagésh;

Le sillabe; Gli accenti; Qetib e Qere.Morfologia: Articolo; Particella interrogativa; Particelle prefisse;

Pronome personale; Pronome dimostrativo; Generalità sul verbo e co-niugazioni; Pronome relativo; Pronome interrogativo; Il nome; Geni-tivo e stato costrutto; Casi del nome; Pronomi suffissi del nome; Pre-posizioni e suffissi.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:A. CARROZZINI, Grammatica della lingua ebraica, Marietti, 1981.Appunti del docente.

Prof. Valerio Chiovaro

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Psicologia della famiglia

La famiglia è un gruppo sociale primario in cui “la relazione con l’altro”assume caratteristiche peculiari di legame verticale tra le generazioni, maanche orizzontale tra fratelli. Sistema che tende all’equilibrio, esso è co-stretto a riorganizzarsi ogniqualvolta i suoi membri affrontano le transizio-ni evolutive attese (nascite, ingressi nella scuola, adolescenze ecc.), ma so-prattutto quando deve adattarsi agli eventi non normativi, come la malat-tia o la morte improvvisa di un componente, la perdita del lavoro ecc. Stu-diata per decenni soltanto come relazione madre-bambino, perché si cre-deva che in essa trovassero origine tutte le traiettorie evolutive individuali,sia quelle tipiche sia quelle non adattive, oggi la famiglia è ritenuta un’uni-tà sociale meritevole di indagini specifiche. La prospettiva sistemico-inte-razionale rivela come la famiglia abbia un ciclo di vita concettualmente si-mile a quello individuale, con compiti di sviluppo peculiari, ad esempio co-me coniugi, come genitori ma anche come figli e, nell’insieme, verso la co-munità di appartenenza.

Durante lo svolgimento del corso un’attenzione speciale sarà dedicataalla funzione educativa genitoriale, ai compiti fondamentali di protezione ecura della prole svolti da madri e padri (parenting). Si evidenzierà come lecompetenze parentali siano multideterminate, come solo in minima parteabbiano un’origine biologica e come subiscano gli effetti delle credenze per-sonali, dell’ambiente sociale e culturale di vita, delle caratteristiche deglistessi figli.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:E. SCABINI - R. IAFRATE, Psicologia dei legami familiari, il Mulino, Bologna 2003.L. BENEDETTO - M. INGRASSIA, Parenting. Psicologia dei legami genitoriali, Caroc-

ci, Roma 2010.

Prof. Massimo Ingrassia

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Corso di Latino II

Finalità: Il presente corso ha come scopo quello di integrare una co-noscenza sommaria della lingua latina con un approfondimento teso aconsentire ai frequentanti di orientarsi nella lettura e comprensione ditesti della Vulgata e di autori cristiani.

Contenuti: Riepilogo della sintassi latina; incontro con il testo: LaVulgata; Padri della Chiesa; Elementi di storia della Letteratura Cristiana;

Divisione del Corso: 8 h (4 incontri): Grammatica e sintassi dei ca-si e del periodo; 8 h lettura e analisi di testi; 4 h: excursus sulla lettera-tura cristiana e sulle peculiari trasformazioni linguistiche dal latinoclassico.

Obiettivi: lettura e comprensione di testi di autori cristiani.

Bibliografia

Testi consigliati:Per la parte grammaticale, una qualunque grammatica del Liceo, oppure TANTUC-

CI-RONCORONI, et alii “Latino a scuola, Latino a casa”, Poseidonia scuola, 2010.Per le esercitazioni sui classici: S. BAVETTA, Christiana fides, Principato, 1968-

2010.Per la letteratura, un qualunque testo di Letteratura Latina per i Licei, in volume

unico o ultimo volume per le opere in più tomi.Come vocabolario è preferibile il CALONGHI o una vecchia edizione del CAMPA-

NINI-CARBONE.

Prof. Filippo Arilotta

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Psicologia e Disabilità

Il corso prende in esame i percorsi di sviluppo e i bisogni educativispeciali delle persone disabili secondo una prospettiva ecosistemica cheabbraccia i principali cambiamenti dall’infanzia all’età adulta.

Intende fornire le conoscenze di base sui temi della disabilità secon-do le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e iconcetti cardine del sistema ICF/Classificazione Internazionale delFunzionamento, della Disabilità e della Salute.

Illustra, infine, le finalità e le caratteristiche degli interventi, scien-tificamente fondati, che forniscono un valido sostegno psicoeducativoalla famiglia, che contengono il rischio evolutivo e che promuovono laqualità di vita nei contesti educativi significativi (in particolare, la scuo-la e le relazioni con i pari).

Disabilità e bisogni educativi speciali secondo l’ICF (2001) dell’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità. Dal modello medico al modellobio-psicosociale. Ecologia dello sviluppo e socializzazione. Essere geni-tori di un figlio disabile, relazioni fraterne e amicizia, esperienza scola-stica, integrazione lavorativa e sociale. Come riconoscere i bisogni: va-lutazione ecologico-comportamentale e personalizzazione dell’inter-vento. Programmi precoci e prevenzione del ritardo evolutivo. La faci-litazione dell’integrazione: la relazione d’aiuto, le risorse e gli interven-ti efficaci. Partecipazione sociale e qualità di vita.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:S. Soresi, Psicologia delle disabilità, il Mulino, Bologna 2007, (capp. 1, 4, 5, 6, 7, 9,

10 e 11).

Prof.ssa Loredana Benedetto

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SE/02 Seminari

Il Processo a Gesù: esempio di processo criminale romano

Descrizione del Corso:

Il processo contro Gesù: Momenti di vita giudiziaria romana.Obiettivi del Corso:

Attraverso il processo a Gesù verrà analizzato il tipico processocriminale romano in età Imperiale.

Contenuti della disciplina:

Il significato antropologico e teologico di questo straordinarioevento. Questioni generali dell’organizzazione del potere romano nelleprovince all’inizio dell’Impero e delle forme del processo criminale, econtemporaneamente, descrizione del contesto politico, sociale e reli-gioso dell’antico Israele. Processo sinedrile e processo romano. Pene-trante ed equilibrato esame del processo a Gesù, per mezzo del quale,lo studente produrrà un elaborato scritto circa i protagonisti, o gli isti-tuti giuridici, del processo stesso. L’argomento, oggetto dell’elaborato,sarà scelto dallo studente.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:F. AMARELLI, Il processo contro Gesù, Jovene ed., Napoli 1999.Appunti dalle lezioni.

Prof.ssa Erminia Chizzoniti

Il Concilio Vaticano II. L’evento, i protagonisti, i documenti

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Il seminario si prefigge innanzitutto di educare gli studenti ad una or-dinata ricerca scientifica, offrendo i più attuali criteri metodologici dellascienza storica. L’attenzione si focalizzerà sul Concilio Vaticano II, co-gliendone gli effetti dirompenti e particolarmente analizzando le causeche ne hanno resa urgente la convocazione. La ricerca alla base del semi-nario verterà su:1. Analisi dell’evento conciliare attraverso lo studio delle sessioni e delle

intersessioni in cui è stato suddiviso.2. Storie e profili biografici dei protagonisti (Papi, prelati, laici) che han-

no animato il dibattito conciliare.3. Lettura dei documenti e studio delle dinamiche che li hanno caratte-

rizzati dalla loro genesi in aula alla loro promulgazione.Nel corso delle lezioni si favorirà l’interazione tra professore e studen-

ti (attraverso la creazione di gruppi di studio) per provocare una riflessio-ne storico-critica sul Concilio Vaticano II e sull’epoca in cui si è realizza-to. Il contenuto dell’elaborato scritto, con cui culminerà il seminario, saràesposto oralmente per favorirne la condivisione.

Riportiamo di seguito gli strumenti bibliografici essenziali d’introdu-zione all’argomento proposto, ricordando che nel corso delle lezioni ver-ranno presentati e offerti ulteriori studi corroborati da fonti audiovisive.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:K. SCHATZ, Storia dei concili, Dehoniane, Bologna 1999.G. ALBERIGO: Breve storia del concilio Vaticano II (1959-1965), il Mulino, Bologna

2005.G. ALBERIGO, Storia del Concilio Vaticano II, il Mulino, Bologna 1995-2001, 5 voll.

Prof. Pasquale Triulcio

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Laurea Magistrale in Scienze Religiose

Insegnamenti primo anno

TP/05 Teologia Pastorale

Obiettivi:Al termine del Corso lo studente dovrà:

– saper articolare i problemi dell’azione pastorale ed individuare lepossibili soluzioni;

– avere consapevolezza della dimensione comunionale della Chiesa ecrescere nella consapevolezza della corresponsabilità nell’azione pa-storale ecclesiale;

– avere la capacità di utilizzare tutti gli strumenti necessari per unaadeguata progettazione pastorale.

Contenuti:Per comprendere l’azione pastorale della Chiesa è necessario ovvia-

mente avere una corretta concezione del termine pastorale, cui si arrivaattraverso l’analisi degli elementi biblici e la memoria storica e soprat-tutto attraverso lo studio della grande svolta rappresentata dal ConcilioVaticano II definito Concilio “pastorale”. Attraverso un excursus stori-co si può evincere come la Chiesa abbia sempre fatto pastorale nel suoesistere; una pastorale che è stata fortemente influenzata dalla consape-volezza che la Chiesa aveva di sé nelle diverse epoche (primi secoli,epoca patristica, Medioevo, Trento, post-tridentino, secolo XX), per cuiè ricorsa a diversi modelli di pastorale (cristianità sacrale, nuova cristia-nità adulta, nuova evangelizzazione). Poiché la Chiesa fa pastorale, es-sa è l’unico soggetto dell’azione pastorale, in tutte le sue componenti:Chiesa Universale e particolare, ministero ordinato, laici, consacrati,parrocchia, famiglia, conferenze episcopali…, esercitando i ministeri

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fondamentali della profezia, sacerdotale, della carità e della comunione.Lo studio della Teologia pastorale necessita anche di una riflessione se-ria sulla disciplina teologica in quanto tale (identità, oggetto, metodo)e sui suoi diversi rapporti con le altre discipline. La riflessione scienti-fica deve condurre a prendere consapevolezza dell’importanza dell’a-zione pastorale nella Chiesa e ad essere operatori di pastorale attraver-so l’acquisizione di una spiritualità pastorale che è l’anima di ogni azio-ne pastorale e attraverso la capacità di saper organizzare la pastoralemediante un agire organico e programmato che sappia tener conto delprimato della Grazia, del progetto di Chiesa che si intende realizzare,degli elementi e dei criteri metodologici e dei segni dei tempi. Tutto ciòpuò essere facilitato dalla lettura e analisi dei piani pastorali decennalidella CEI dal 1970 ad oggi e dal confronto con alcuni Documenti Ma-gisteriali riguardanti la situazione della Chiesa nei diversi Continenti.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:V. GROLLA, L’agire della Chiesa. Teologia pastorale, Messaggero, Padova 2003.G. VILLATA, L’agire della Chiesa. Indicazioni di Teologia Pastorale, ED, Bologna 2009.S. PINTOR, L’uomo via della Chiesa. Elementi di teologia pastorale, ED, Bologna 1992.

Testi consigliati:M. MIDALI, Teologia pastorale, in Dizionario di Pastorale Giovanile, LDC, Leumann

1992.M. MIDALI, Progettazione pastorale, in Dizionario di Pastorale Giovanile, LDC, Leu-

mann 1992.L. PACOMIO, Teologia pastorale e azione pastorale, Piemme, Casale Monferrato 1992.G. RONZONI, Il progetto catechistico italiano, LDC, Leumann, 1997.B. SEVESO, Teologia pastorale, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, Marietti, Tori-

no 1972.P. VANZAN (ed.), La Teologia pastorale, AVE, Roma 1993.

Articoli di riviste e appunti del docente.

Prof. Antonio Bacciarelli

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TS/09 Teologia delle Religioni

Obiettivi:

Il problema della compatibilità delle culture risulta essere un tema at-tuale di prim’ordine. Dovendo, infatti, la fede cristiana, in ragione della suaorigine e natura, avanzare la pretesa di conoscere e annunciare il vero Dioe l’unico Salvatore di tutti gli uomini, il Corso di Teologia delle Religionisi prefigge di rispondere ad alcuni interrogativi: «In un mondo globalizza-to e multiculturale, questa pretesa é ancora oggi sostenibile? Quali sono glielementi d’incontro e/o di controversia tra fede cristiana e credenza reli-giosa?». Per rispondere a questi interrogativi occorre anzitutto darsi degliobiettivi: chiarire lo statuto epistemologico della teologia delle Religioni,facendo emergere la sua configurazione non solo come una nuova disci-plina ma anche come una vera e propria scienza, che investe l’intera teo-logia. Da qui la necessità di analizzare le forme attraverso cui è possibile,da un punto di vista filosofico e teologico, approfondire la dimensione del-l’esperienza religiosa. Saranno esaminate, da un punto di vista fenomeno-logico e antropologico, la differenza e la relazione che sussistono tra l’ap-proccio filosofico e l’atteggiamento religioso e sarà individuata, nel pro-blema del senso, la questione che anima la ricerca del trascendente, e chesolo nella Rivelazione di Dio, in Gesù Cristo, l’uomo trova attraverso l’a-desione di fede in Lui, la piena realizzazione.

Contenuti:

Verranno esaminate alcune forme con cui la teologia (cattolica e non)ha affrontato la questione religiosa, rilevando i diversi paradigmi che si so-no venuti a creare nel corso della ricerca teologica. Si evidenzieranno i no-di centrali e le argomentazioni teologiche presenti in alcuni testi scelti delConcilio Vaticano II, del documento Il cristianesimo e le religioni (Commis-sione Teologica Internazionale) e della Dichiarazione Dominus Iesus (Con-

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gregazione per la Dottrina della Fede), con l’intento di rilevare come l’a-zione storico-salvifica di Gesù Cristo sia unica e definitiva, e la missioneevangelizzatrice della Chiesa, risulta perciò necessaria alla salvezza. Si com-prenderanno, così, le ragioni di fondo per le quali la Chiesa, pur non riget-tando quanto di vero e di santo é presente nelle diverse religioni, ha l’ob-bligo, tuttavia, di ravvisare e segnalare le lacune e gli errori in esse presenti.

Infine, l’approfondimento sulla missione salvifica della Chiesa, offrirà ipresupposti per le nostre conclusioni: l’evangelizzazione e il valore del “dia-logo” ecclesiale (interreligioso ed ecumenico), affonda la sua incrollabilecertezza di fede sulla conditio sine qua non che la salvezza dell’uomo é sem-pre intimamente ancorata alla sua fonte Gesù Cristo e per la sua media-zione partecipata al suo Corpo, la Chiesa, “luogo” in cui Egli ha affidato lapienezza della sua grazia e della sua verità.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:A. CARIOTI, La missione salvifica della Chiesa. I fondamenti teologici della Dichiarazione

«Dominus Iesus» presenti nel magistero del Concilio Vaticano II, Rubbettino, 2007.

Testi cnsigliati:A. COZZI, Gesù Cristo tra le religioni, Cittadella Editrice, 2005.CANOBBIO, Chiesa, religioni e salvezza. Il Vaticano II e la sua ricezione, Morcelliana,

2007 GADE, Cristo nelle religioni, Borla 2004. LE RELIGIONI DEL MONDO, Edizioni Pao-

line, 1984.M. CROCIATA, Teologia delle religioni. Bilanci e prospettive, Edizioni Paoline, 2001.

Prof. Alessandro Carioti

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SB/04 Temi di Teologia Biblica

Il corso offrirà una panoramica generale su alcuni temi teologici ve-tero-testamentari. La modalità più consueta di elaborare una Teologiadell’Antico Testamento consiste nell’esporre organicamente cosa la Scrit-tura dice su un determinato argomento attorno al quale si articolerebbetutta la riflessione biblica. Verrà proposto lo studio di due temi principa-li, libertà-liberazione e giustizia, e di altri due concetti ad essi correlati co-me antonimi, paura e violenza. Dopo un’introduzione sulla definizionedell’ambito della ricerca e dell’individuazione del campo semantico deisingoli argomenti, si procederà alla presentazione di testi scelti secondouna triplice scansione. La prima parte verterà sulla Tôrah, con particola-re attenzione all’esodo quale atto costitutivo del processo di liberazione diIsraele e al Decalogo (Dt 5,-6-21) come testo fondatore del sistema digiustizia vetero-testamentario. La seconda parte concernerà i Profeti e laloro denuncia della violenza nei processi storici, soprattutto in ambitoeconomico e politico. La terza parte riguarderà gli scritti sapienziali, in cuisi cercherà di focalizzare il motivo della paura dell’uomo dinanzi alla vi-ta minacciata e la risposta divina che ne consegue.

Obiettivi

L’obiettivo principale del corso è quello di favorire l’approfondi-mento di alcuni temi che, in ragione della loro valenza sintetica, posso-no fornire il quadro di riferimento per una comprensione globale del-l’Antico Testamento. Si intende altresì evidenziare, attraverso l’esamedi un adeguato numero di testi, sia la continuità del pensiero biblico suitemi in questione, sia le variazioni di impostazione tra epoche e autoridiversi.

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Modalità

L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali, che po-tranno essere integrate con letture introduttive o di approfondimentomonografico, scelte dallo studente tra quelle proposte.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:Saggi scelti tratti da:P. BOVATI, Giustizia e Ingiustizia nell’Antico Testamento, Dispense PIB, Roma

2001.———, «Libertà e liberazione nell’Antico Testamento», in F. BIANCHI – P. BOVATI –

S. PANIMOLLE, Libertà e liberazione nella Bibbia, Dizionario di Spiritualità Bi-blico-Patristica 36, Borla, Roma 2003, 13-202.

B. COSTACURTA, La vita minacciata. Il tema della paura nella Bibbia Ebraica, AnBib119, PIB, Roma 2007.

L. MAZZINGHI, ed., La violenza nella Bibbia, «RStB», 20, EDB, Bologna 2008.

Testi consigliati:AA. VV., «La libertà», in «PSV», 23, EDB, Bologna 1991.AA. VV., «La violenza», in «PSV», 37, EDB, Bologna 1998.L. ALONSO SCHÖKEL, Salvezza e liberazione: l’Esodo, «Epifania della Parola», 8,

EDB, Bologna 1997.P. BOVATI, Ristabilire la giustizia. Procedure, vocabolario, orientamenti, «An-

Bib1»10, PIB, Roma 2005.———, “Così parla il Signore”. Studi sul profetismo biblico, EDB, Bologna 2008.W. BRUEGGEMANN, Teologia dell’Antico Testamento. Testimonianza, dibattimento,

perorazione, Biblioteca biblica 27, Queriniana, Brescia 2002.J.-L. SKA, Introduzione al diritto vetero-testamentario, «Dispense PIB», Roma 1999.

Prof. Antonino Sgrò

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ST/04 Storia delle Religioni

Il corso si propone di invitare ad una riflessione sul concetto di “re-ligione” e di “religioso” in senso storico e comparativo: la Storia delleReligioni, infatti, come dice il suo nome, è una scienza storica la qualeha come oggetto le manifestazioni, nell’universalità del tempo e dellospazio, di quell’atteggiamento umano che qualifichiamo come ‘religio-so’. Più precisamente, essa è una scienza storico comparativa. Questo si-gnifica che la storia delle religioni, allorchè compara fatti, idee, creden-ze, concezioni, modi di comportamento, li compara nel concreto stori-co, con particolare attenzione sia all’ambientazione storico-culturale deidati sia, quando possibile, ai problemi di origine e svolgimento, di dif-fusione, di convergenza. Partendo da questi presupposti, attraverso l’a-nalisi dei taluni “mondi religiosi”, dall’antichità ai nostri giorni, si inda-gheranno alcuni fenomeni caratterizzanti del contesto mediterraneo,focalizzandone analogie e differenze.

I contenuti verranno articolati in due sezioni:1. Osservazioni metodologiche (il metodo storico-comparativo; Religioni

e culture; Storia del termine e della nozione di «religione»; La “tipolo-gia” storica delle religioni: religioni etniche, religioni fondate, monotei-smi, politeismi, culti mistici e misterici, culti orientali, dualismi);

2. Approfondimenti (tolleranza e intolleranza religiosa nel mondo an-tico; il problema della “salvezza” nelle religioni del mondo mediter-raneo antico).

BIBLIOGRAFIA

Testo base:G. SFAMENI GASPARRO, Introduzione alla Storia delle religioni, Laterza, Roma-Ba-

ri 2010.- Dossier di testi a cura del docente, fornito durante le lezioni

Prof.ssa Mariangela Monaca

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SU/04 Sociologia religiosa

Esistono diverse modalità di accostamento ai temi della sociologia del-la religiosità. È possibile sviluppare il percorso scientifico sviluppatosi a par-tire da Max Weber, scandagliare gli ambiti e i luoghi della ricerca sociale,approfondire, ancora, le forme attuali della religiosità e le sfide che la so-cietà post-moderna avanza alla vita cristiana e alla sua fede.

Tra le tante possibilità, abbiamo scelto quella di ricostruire le forme at-tuali della religiosità traendo spunto da alcuni “cammini”, “luoghi o perso-naggi-simbolo” tratti dai Vangeli.

L’intento, sullo sfondo, è di far emergere l’attualità dell’annuncio delVangelo nel contesto delle relazioni sociali e umane.

L’obiettivo del programma è quello di fornire strumenti per una mi-gliore conoscenza della spiritualità e delle rappresentazioni sociali della fe-de, degli atteggiamenti culturali oggi più diffusi, ma anche delle ambiguitàdel fenomeno religioso tra relativismo e intolleranza.

Il corso ha come suo target la figura dell’evangelizzatore in una realtàche si presenta sempre più svuotata di senso, complessa e frammentata, chedichiara non la “morte di Dio”, ma la sua “indifferenza”.

1. Da oriente fino a Betlemme: i Magi, pellegrini o turisti? (gli atteggia-menti culturali); 2. Lungo il mare della Galilea (comunicare la fede); 3.Le città dell’uomo: il paese dei Gadarèni, Corazin e Betsàida (il rifiuto, ilrelativismo e l’intolleranza); 4. Le città dell’uomo: Genèsaret e Cesarea diFilippo (le forme della ricerca e dell’accoglienza); 5. Maghi e mercanti (leambiguità del fenomeno religioso); 6. La casa di Zaccaria e quella di Le-vi (la speranza e il dialogo); 7. Le piscine di Siloe e di Betzaetà (il cam-biamento e la solidarietà); 8. Lungo la via per Emmaus (la memoria). 9.Sulla riva del mare di Tiberiade (la comunità e l’amore).

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:D. HERVIEU-LEGÉR, Il pellegrino e il convertito. La religione in movimento, Bologna

2003;Z. BAUMANN, Consumo dunque sono, Bari,2008C. GIACCARDI – M. MAGATTI, L’Ioglobale. Dinamiche della società contemporanea,

Bari 2003 Prof. Giuseppe Putortì

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SU/05 Pedagogia Religiosa

Dopo una sommaria presentazione del metodo e dell’oggetto dellaPedagogia Religiosa ed una breve introduzione, nella quale saranno de-finiti gli ambiti di competenza della materia rispetto alla catechetica eddel suo rapporto con le altre scienze che si interessano del fenomeno re-ligioso, i contenuti che il corso propone allo studio ed alla riflessione sa-ranno articolati in tre unità didattiche correlate:1) la dimensione religiosa nei giovani di oggi;2) la comunicazione religiosa a scuola ed il ruolo della Bibbia;3) la mediazione religiosa nella comunità dei credenti.

Durante le lezioni, si farà costante riferimento ad alcuni tra gli au-tori più significativi della storia della “pedagogia cristiana”, da Sant’A-gostino fino alla Dichiarazione Conciliare “Gravissimum Educationis” eai documenti del Magistero.

Il corso intende offre una riflessione sui problemi educativi alla lu-ce della fede cristiana e si propone di favorire una reale sensibilizza-zione e comprensione delle principali problematiche che investonooggi l’educazione religiosa, in particolare dei ragazzi.

Durante l’esposizione in aula, si prevede la partecipazione attiva de-gli studenti, al fine di incrementare una maggiore circolarità delle ideee di facilitare l’apprendimento. Inoltre, ai corsisti sarà richiesto di ela-borare un breve lavoro scritto desunto dalla bibliografia di riferimento.BIBLIOGRAFIA

Testo base:ULRICH HEMEL, Introduzione alla pedagogia religiosa, Queriniana, Brescia 1990.

Testi consigliati:PIO XI, Enc., Divini illius Magistri;Dichiarazione Conciliare, Gravissimum Educationis;SANT’AGOSTINO, Il maestro, Rizzoli, 1996;SANT’AGOSTINO, La catechesi ai principianti. De catechizandis rudibus, Paoline 2005;S. CURCI, Pedagogia del volto, EMI, Bologna 2002;

Prof. Domenico Morabito

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TP/06 Catechetica

Obiettivi:

Al termine del Corso lo studente dovrà:– conoscere i Documenti fondamentali del Magistero in ordine alla

Catechesi;– saper articolare i problemi dell’azione catechistica ed individuare le

possibili soluzioni;– saper valutare l’importanza dell’azione catechistica nell’agire globa-

le della pastorale ecclesiale.

Contenuti:

Il contesto culturale e pastorale del nostro tempo rilancia in modopressante la necessità della catechesi che la Chiesa ha sempre svoltonella sua storia e che è stata ribadita soprattutto dalla svolta del Conci-lio Vaticano II definito “il più grande catechismo dei tempi nuovi” e dalmovimento catechistico che ne è seguito e che ha portato in Italia al-l’elaborazione di un progetto catechistico. Sono diversi i Documenti delMagistero che mettono in evidenza l’identità e i compiti della cateche-si inserendola dentro l’attività pastorale della Chiesa come uno dei mo-menti dell’evangelizzazione che segue al primo annuncio e sfocia nellapredicazione di comunità. Il responsabile della catechesi, che è ognibattezzato, ma in modo preminente il catechista qualificato, nel rivol-gersi ai destinatari di ogni età e condizione, attinge all’unica fonte cheè la Parola di Dio, con un linguaggio appropriato, utilizzando metodi ecriteri adeguati, per accompagnare in un percorso di educazione dellafede o nella fede. Il cammino di catechesi, che è cammino di comuni-cazione esperienziale significativa, si avvale delle leggi della comunica-zione e della dinamica di gruppo, attraverso la programmazione di unitinerario strutturato per far raggiungere degli obiettivi e delle finalità.

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La riflessione sull’attività catechistica non può, inoltre, prescindere dauna attenta riflessione sulla catechetica come disciplina vista nel suorapporto con le scienze teologiche e pedagogiche e su alcune proble-matiche riguardanti il rapporto della catechesi con la Liturgia, l’impe-gno socio-caritativo, l’IRC, l’ecumenismo ed altre dimensioni fonda-mentali della Chiesa.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:AGOSTINO De catechizandis rudibus.E. ALBERICH, La Catechesi oggi, LDC, Leumann 2001.A. BACCIARELLI, Il metodo nel Direttorio Generale per la Catechesi, in “La Chiesa nel

tempo” 17(2001)1, 97-116.CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio Generale per la Catechesi, Libreria Va-

ticana, Città del Vaticano 1997.G.M. MEDICA (ed.), Documenti su catechesi ed evangelizzazione, LDC, Leumann

1988.

Testi consigliati:E. COMBI – R. REZZAGHI, Catechesi, Paoline, Milano 1993.J. GEVAERT (ed.), Dizionario di Catechetica, LDC, Leumann 1986.ISTITUTO DI CATECHETICA, Andate e insegnate, LDC, Leumann 2002.L. MEDDI, Educare la fede, Messaggero, Padova 1994.G. RONZONI, Il progetto catechistico italiano, LDC, Leumann 1997.G. RUTA, Programmare la catechesi, LDC, Leumann 1996.

Appunti del docente

Prof. Antonio Bacciarelli

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ST/05 Arte Iconografia Cristiana

Obiettivi:

Il corso si propone di guidare alla conoscenza dell’arte cristiana, conparticolare riguardo allo sviluppo delle immagini sacre e dei motivi ico-nografici dei primi secoli nel mondo occidentale, fornendo gli stru-menti di base per la conoscenza, l’analisi e la corretta interpretazionedei principali temi dell’iconografia sacra in funzione didattica e cate-chetica. Infatti, le immagini sacre sono sempre state supporto alla co-noscenza della Parola di Dio, annuncio del Vangelo e testimonianzadella secolare e feconda tradizione dell’arte cristiana.

Contenuti:1) Significato di Arte Sacra: l’insegnamento del Concilio; 2) La prima ar-te cristiana: la nascita dell’iconografia tra simbolismo e narrazione; 3) L’u-so delle immagini nella Chiesa primitiva: la polemica anticonica, l’atteg-giamento dei Padri della Chiesa; 4) Formazione e consolidamento dei ti-pi fisionomici di Cristo e della Vergine; 5) Fede e bellezza nell’arte sacramoderna e contemporanea; 6) Elementi del linguaggio tecnico specifico;7) Livelli di lettura dell’opera d’arte; iconografia e iconologia; 8) La valen-za catechetica dell’arte particolarmente in rapporto con l’insegnamentodella religione cattolica (cfr. Spirito creatore n. 21); 9) I più recenti Docu-menti della Chiesa e del Papa sull’arte e sui Beni culturali.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:F. BISCONTI, Letteratura patristica ed iconografia paleocristiana in Complementi in-

terdisciplinari di Patrologia, a cura di A. QUACQUARELLI, pp.367-379.T. VERDON, Arte e catechesi. La valorizzazione dei beni culturali in senso cristiano,

EDB, Bologna 2002.P. DE VECCHI-E. CERCHIARI, Arte nel tempo, vol. I tomo I, Bompiani, pp.249-267.H. PFEIFFER, L’immagine di Cristo nell’arte, Città Nuova, Roma, 1986.T. VERDON, Maria nell’arte europea, Mondadori, Milano 2004.

Prof.ssa Rosanna Fiore

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SU/06 Sociologia dell’educazione

Profilo della disciplina

La sociologia dell’educazione studia i rapporti osservabili tra la società e l’e-ducazione: indaga l’evoluzione e la trasformazione delle pratiche e delle politi-che educative, dei processi formativi, dei contesti educativi formali ed informalie dei loro attori. Approfondisce tematiche quali il processo di socializzazione,le dinamiche sottostanti il mutamento delle agenzie educative e delle istituzio-ni scolastiche, l’evoluzione del ruolo sociale degli insegnanti. Analizza l’in-fluenza delle trasformazioni sociali sulle istituzioni scolastiche a livello macro,e a livello micro sui luoghi di apprendimento, sulle dinamiche interculturali, suigruppi di pari, sulle relazioni che intercorrono tra docenti e genitori.

Programma Il programma del corso si articola in tre sezioni principali:

1) nella parte monografica verranno illustrati i fondamenti teorici della disci-plina attraverso la presentazione e l’approfondimento di alcuni classici del-la sociologia, con un particolare riferimento ad un autore contemporaneoche ha sviluppato diversi approfondimenti sulle tematiche dell’educare.

2) nella seconda parte verranno argomentate e discusse tematiche quali l’iden-tità, la socializzazione, i processi educativi, le pratiche e le politiche educati-ve, la scuola e la società multietnica con una particolare attenzione al signi-ficato del lavoro di cura e alla valenza del conflitto nel processo educativo.

3) la parte di approfondimento del corso verterà sullo studio della metodolo-gia dell’osservazione diretta intesa come strumento e metodo qualificantefunzionale ad acquisire e potenziare le competenze e le abilità di educatorie insegnanti e, in generale, di tutti coloro che vivono relazioni di cura.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:E. MORIN, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano

2001.T. TARSIA, Aver cura del conflitto. Migrazioni e professionisti del sociale oltre i confini del

welfare, Franco Angeli, Milano 2010.T. TARSIA, Educare lo sguardo. Esperienze e proposte formative sull’osservazione nelle scien-

ze sociali, Aracne, Roma 2009.Prof.ssa Tiziana Tarsia

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SU/07 Antropologia Culturale(corso avanzato)

Catastrofe e fondazione culturale

Il corso si pone come obiettivo lo studio delle ipotesi sulla fondazione del-la cultura umana attraverso l’immagine della catastrofe nella storia, nel mito enella letteratura.

«Nel linguaggio moderno, la parola “catastrofe” rimanda generalmente alconcetto di crisi e ad immagini di rovine, distruzione, furia degli elementi, rap-presentazioni della fine della vita e del mondo. Tuttavia, catastrofe (dal greco,katastrophé), che significa “rivolgimento”, nella tragedia è “scioglimento” del-l’intreccio, punto di svolta ed epilogo, anche positivo. Nel mondo antico, co-smogonie e miti dell’origine raccontano la catastrofe come fine e relativa rina-scita dell’ordine. Ed è ancora come prima e ultima distruzione che le culturemitico-rituali ripetono l’atto sacrificale (reale, e nient’affatto metaforico) dalquale dipende la creazione di uno spazio comune. Per quanto disastroso, nes-sun evento storico ha però la forza distruttiva e creativa che gli attribuisce il mi-to: per noi, il rovesciamento catastrofico di “ultimo” e “primo” è il massimo del-l’astrazione, giacché non permette di spiegare la nascita del nuovo come fruttodell’intenzionalità umana. Che cosa ne consegue? Si profilano due attitudinidistinte: l’una è quella di chi considera le catastrofi come un’apertura al mon-do, al futuro, una sfida di cui anzi ci si rammarica non siano state colte tutte lepotenzialità evolutive; l’altra, quella di chi vi riconosce la chiusura con il passa-to e la fine di un’epoca.» (Maria Stella Barberi, introduzione a Catastrofi gene-

rative).Il corso sarà integrato da seminari e approfondimenti tematici.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:Catastrofi generative. Mito, storia, letteratura, a cura di MARIA STELLA BARBERI,

Transeuropa, Massa 2009.

Prof. Pasquale Maria Morabito

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Indirizzo Pedagogico Didattico

DD/01 Didattica generale

Nei lavori della Conferenza di Woods Hole (Stati Uniti) del 1959,coordinata da J. Bruner, di cui afferma il principio che occorre dare unapproccio “scientifico-razionale” all’attività didattica, prevedendoneuna “strutturazione sequenziale”, rendendo “oggettiva” la valutazionedegli apprendimenti.

Lo studio della Didattica Generale, e le conseguenti metodologie ap-plicative, nonché delle “Didattiche Speciali”, riferibili alle diverse discipli-ne del curricolo, offrirà le condizioni per comprendere qual’è “l’architettu-ra per la modellizzazione dei processi cognitivi”, di cui ogni docente devefar uso nell’espletamento della propria didattica.

Perché si acquisiscano le condizioni di base per svolgere un’attività di-dattico-formativa, il docente deve provvedere, sostanzialmente, a:• Definire operativamente gli obiettivi da conseguire.

• Valutare le conoscenze in ingresso.• Saper frazionare l’obiettivo in tanti utili sotto-obiettivi, essenziali per

procedere con sequenzialità costruttiva.• Fornire feedback orientativo durante l’intero processo di apprendi-

mento.Questi argomenti costituiranno l’introduzione generale all’espleta-

mento delle rilevanti tematiche racchiuse nella Didattica Generale che do-vranno comprendere l’intero spettro del processo cognitivo ed educativo.

Intendere ed usare in tal modo la “didattica” aiuterà certamente a saperdistinguere e soffermarsi, successivamente, sul senso e la necessità di unostudio sulla didattica, racchiudibili in alcuni essenziali punti che, di segui-to, si elencano:1. il valore delle teorie dell’insegnamento e delle teorie dell’apprendimento;

2. il significato di istruzione e programmazione;

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3. l’incidenza della didattica nell’io considerato come un sistema complesso;4. le finalità nel campo della formazione sociale e civile.Inoltre, non si potrà prescindere dal porre l’attenzione sul profilo stori-

co della didattica, circostanziando gli aspetti e l’incidenza dell’egemoniadella tradizione idealistica di matrice crociana e gentiliana, nonché i rap-porti esistenti tra emozionalità ed intelligenza connettiva.

A tal fine, diverrà utile soffermarsi su importanti temi, quali: dal pro-gramma alla programmazione; dalla programmazione alla scuola dell’autono-mia; dal cognitivismo al costruzionismo.

Ciò permetterà di entrare più esplicitamente nel dibattito pedagogicoattuale, misurando le condizioni in cui si sta attuando quanto previsto dalDPR 275 dell’8 marzo 1999 (Regolamento sull’autonomia didattica ed or-ganizzativa) e come intervengono nel percorso formativo tutti quegli ele-menti che, per sinteticità espressiva, si possono definire “socio-culturali”.

L’analisi e lo studio dei metodi di insegnamento consentiranno, infine, diavere un approccio con l’inesauribile tema della Docimologia e Valutazionein modo da fare intendere la rilevanza dell’argomento e le plurime condi-zioni applicative.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:FRABBONI, Manuale di didattica generale, Laterza, Bari.G. DOMENICI, Manuale dell’orientamento e della Didattica modulare, Laterza, Bari.C.R. ROGERS, I Gruppi di incontro, Astrolabio, Roma.P.B. PARQUET, C. Rogers o La libertà della persona, Astrolabio, Roma.AA.VV. (a cura di MARCELLO PERETTI) Metodologia e Didattica, La Scuola, BS.FRANCO CAMBI, Manuale di filosofia dell’educazione, Ed. Laterza, Bari.

Prof. Angelo Vecchio Ruggeri

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DD/02 Teoria della scuola e legislazione scolastica

La competenza culturale e la professionalizzazione di chi deve accostarsi, atitolo diverso, alle trasformazioni del complesso universo del sistema educativo,presuppone il possesso della conoscenza essenziale dei pilastri della legislazionescolastica al fine di sapere cogliere le tendenze ideali, i valori, le teorie pedago-giche, le questioni controverse sottese all’organizzazione scolastica. Attraversoun “quadro di sistema” si fanno emergere gli elementi portanti dell’ordinamen-to socio-politico e culturale sancito dalla normativa e dalle istituzioni che defi-niscono il modo di essere, vivere e operare, del servizio che la scuola rende allapersona ed alla società, all’interno della “unicità” del sistema educativo.

La prima parte “teorica” investe la natura e la finalità della scuola, sulla ba-se della ricognizione analitica della situazione e dei bisogni, delle fonti e deglistrumenti, individua le idee guida dei documenti ecclesiali, dei documenti e deitesti giuridici internazionali.

La seconda parte “istituzionale”, dopo aver ripercorso le linee essenziali del-la storia della scuola italiana, dallo Stato unitario ai nostri giorni, si sviluppa suivalori della Costituzione Italiana, presentata nei principi fondamentali, la ri-forma del titolo V, la sussidiarietà e la laicità.

I cardini del sistema scolastico italiano riguardano l’autonomia nelle pre-messe culturali, le fonti primarie e secondarie, le forme ed i soggetti, il P.O.F.;gli organi collegiali in termini di gestione, partecipazione, territorio, famiglia,istituzione e ipotesi di riordinamento.

Si passa poi a delineare il nuovo sistema educativo di istruzione e forma-zione, attraverso il processo di riforma, la Legge “Quadro”, le motivazioni, lapedagogia sottesa, le peculiarità, le finalità, l’attuazione fino alle più recentimodifiche e innovazioni.

L’inquadramento degli ordinamenti investe l’articolazione generale del si-stema, a partire dalla scuola dell’Infanzia e dal Primo Ciclo, Secondo Ciclo, ar-rivando alla IFP, la F.I.S., l’IFTS e l’Università.

Vengono quindi presentati i soggetti fondamentali nella figura dei Docen-ti, precisandone la funzione e il profilo professionale, lo Stato giuridico, i dirit-ti e doveri, le responsabilità e le sanzioni disciplinari, il sistema di formazione

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e reclutamento; degli Studenti trattati con riferimento allo Statuto, ai diritti edoveri, alla scuola come comunità educante ed al patto educativo di corre-sponsabilità.

Seguono le problematiche del diritto all’istruzione, l’obbligo scolastico eformativo, il diritto - dovere di istruzione e formazione; e della parità, sottol’angolatura della libertà di educazione e pluralismo, delle scuole paritarie e cat-toliche.

Si viene a fornire la chiave di lettura essenziale su qualche tematica speci-fica, concernente i disabili; l’educazione permanente; la famiglia; l’intercultura-lità; la cittadinanza; l’orientamento; la valutazione.

Il metodo privilegia, oltre l’esposizione dei contenuti, il confronto criticosui documenti, la familiarizzazione con le fonti e gli strumenti anche “non tra-dizionali”, la capacità di ricerca ed il riferimento all’esperienza comune.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:S. CICATELLI, Conoscere la scuola, La Scuola, Brescia 2004 (P. I, c. 1-4; P. III, c. 12-

16).A.A.V.V, Il Codice della Scuola, La Scuola, Brescia 2002 o altra raccolta legislativa

recente; CCNL; Aggiornamenti a cura del Docente.

Testi consigliati:J. DELORS, Nell’educazione un tesoro, Rapporto all’UNESCO della Commissione In-

ternazionale sull’Educazione per il XXI Secolo, Armando, Roma 1997, (Introdu-zione e P. I, c. 4,5,7).

E. MORIN, La testa ben fatta, Riforma dell’insegnamento…, R. Cortina, Milano2000, (c. 1-2).

E. MORIN, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, R. Cortina, Milano 2001,(pp. 7-9, 11-16).

«Scuola Materna»; «Scuola Italiana Moderna»; «Scuola e Didattica»; «NuovaSecondaria»; «Pedagogia e Vita», «La Scuola»; «Orientamenti pedagogici»,Erikson.

www.istruzione.it; www.calabriascuola.it; www.indire.it; www.edscuola.it;www.diesse.org; www.aimc.it; www.uciim.it; www.rivistadireligione.it.

Prof. Giorgio Bellieni

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PROGRAMMI

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DD/03 Storia e fondamenti dell’IRC

Il profilo professionale dell’educatore religioso scolastico all’interno del-la funzione docente chiama in causa competenze plurime, nella vocazionedi “uomo della sintesi” e della “mediazione culturale” tra i valori in gioco,nella prospettiva dell’integrazione dei sistemi dell’educazione religiosa.

Allo scopo di fare conoscere le potenzialità e le problematiche del rap-porto tra religione-sapere-scuola-educazione vengono delineate le pecu-liarità della mission dell’IRC e della figura dell’IdR. Partendo dall’inter-pretazione della situazione “reale” e dalla “domanda” di educazione reli-giosa presente nel mondo contemporaneo e nell’evoluzione del “progettoscolastico”, se ne forniscono gli elementi istituzionali fondamentali. Lachiave del Corso, ispirata alla consapevolezza storica, si sviluppa intornoalla legittimazione “legale” (normativa) - culturale (magistero) - episte-mologica - pedagogica.

La dialettica tra la religione e la scuola viene prospettata a partire dallasituazione attuale e nei tratti essenziali della sua evoluzione storica; neglielementi strutturali dell’IR tipici del sistema concordatario con la legitti-mazione giuridica fondata sui patti lateranensi, gli accordi di revisione delconcordato, l’Intesa CEI-MPI, insieme ad accenni in merito alle Intese conle altre Confessioni.

L’interpretazione della normativa statale viene svolta in merito ai puntisalienti della: organizzazione, scelta, attività alternativa, valutazione.

Le indicazioni del magistero e del diritto Canonico sono trattate attra-verso i documenti ecclesiali e il CIC, esplicitando le tematiche su Chiesa edE.R. scolastica, l’IRC e la catechesi-pastorale, l’E.R. nella Scuola Cattolica.

La presentazione dell’IR come Disciplina, si colloca sotto il profilo del-lo “statuto”, dei Programmi e Sperimentazione, delle Indicazioni Naziona-li, dei TSC e O. A, della “competenza religiosa”.

Si sviluppano poi i tratti costitutivi della figura dell’IdR e del suo statogiuridico civile e canonico, con riguardo all’Idoneità ed alla sua natura, alriconoscimento ed alla revoca.

PROGRAMMI

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L’annosa problematica della religione nella scuola laica si ripercorre nel-le dimensioni generali: principio di laicità, confessionalità, pluralismo e cul-tura religiosa; e intorno a questioni particolari: crocifisso, presepe, S. messa.

L’accenno alle nuove istanze ed agli scenari futuri riguarda l’IRC comedisciplina in evoluzione, la Riforma scolastica, le tendenze in Europa e nelmondo.

Si offre infine qualche orientamento sulla tematica dell’insegnare Reli-gione nel contesto della multiculturalità e dell’educazione interculturale; esulla Bibbia nella scuola.

La metodologia induttiva intende promuovere soprattutto la padronan-za delle fonti, la documentazione multimediale, la ricostruzione critica, laproblematizzazione, il lavoro cooperativo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:S. CICATELLI, Conoscere la scuola, La Scuola, Brescia 2004, (c. 5: L’IRC nella scuola

italiana; c. 17: La normativa sull’IRC).S. CICATELLI, Prontuario giuridico IRC, Queriniana, Brescia 2003, cc. 1-10.CEI, Insegnare religione cattolica oggi, 1991.

Testi consigliati:CEI SERVIZIO NAZIONALE IRC, L’Insegnamento della Religione risorsa per l’Europa

(Atti della ricerca del CCEE), ELLEDICI, Torino 2008.CEI SERVIZIO NAZIONALE IRC, Nella scuola a servizio della persona, La scelta per

l’IRC, ELLEDICI, Torino 2009.SERVIZIO NAZIONALE IRC-CEI, IRC il nuovo profilo, Guida alla lettura degli OSA,

La Scuola, Brescia 2006.Z. TRENTI, Manuale dell’IdR, Competenze e Professionalità, ELLEDICI, Torino

2004.«Ora di Religione»; «Insegnare Religione», ELLEDICI.www.chiesacattolica.it/servizioirc; www.rivistadireligione.it;www.bologna.chiesacattolica.it/irc; www.vicariatusurbis.org/scuola;www.anir.it.; www.snadir.it; www.culturacattolica.it.

Prof. Giorgio Bellieni

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PROGRAMMI

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Insegnamenti secondo anno

TP/07 Dottrina sociale della Chiesa

Il corso tende ad intordurre lo studente alla Dottrina Sociale dellaChiesa secondo un percorso organico e sistematico. I temi trattati sono:

Presentazione della materia: definizione, caratteristiche, metodo,evoluzione.

Antropologia biblica della Dottrina Sociale della Chiesa: la creazio-ne; il peccato; l’alleanza; la legge; i profeti; il Nuovo Testamento; il vol-to del Padre nel volto di Cristo; il discorso della montagna; il coman-damento nuovo e la reciprocità dell’amore; la misericordia; l’insegna-mento paolino; salvezza universale ed integrale; trasformazione interio-re e trasformazione sociale; autonomia delle realtà terrene e loro relati-vità; Maria, maestra di umanità.

L’insegnamento sociale dei Padri: denuncia della povertà; proprietàprivata e destinazione universale dei beni; superfluo, elemosina, solida-rietà ed Eucaristia; la piaga dell’usura; l’eredità.

Il magistero in Dottrina Sociale: Leone XIII (Rerum novarum); PioXI (Quadragesimo anno); Pio XII (Discorsi e radiomessaggi); GiovanniXXIII (Mater et magistra; Pacem in terris); Costituzione pastorale con-ciliare Gaudium et spes; Paolo VI (Populorum progressio; Octogesima ad-veniens); Giovanni Paolo II (Laborem exercens; Sollicitudo rei socialis;Centesimus annus); Benedetto XVI (Caritas in veritate); Compendiodella Dottrina Sociale della Chiesa.

Principi della Dottrina Sociale della Chiesa: persona umana e dirit-ti fondamentali; bene comune; destinazione universale dei beni dellaterra; sussidiarietà; partecipazione; solidarietà.

Valori fondamentali della vita sociale: verità; libertà; giustizia; carità.Criteri di giudizio: conoscenza della realtà; direttive per la pastorale

sociale.

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La famiglia: famiglia e società; sacramento del matrimonio; divor-zio; unioni di fatto e unioni omosessuali; procreazione ed educazionedella prole.

Il lavoro: dignità del lavoro; dimensioni del lavoro; lavoro e capitale;diritto al lavoro; lavoro e immigrazione; diritti dei lavoratori; sciopero;sindacati.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:BENEDETTO XVI, Lettera enciclica Caritas in Veritate, 29 giugno 2009;PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottri-

na Sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004.

Testi consigliati:AA.VV., Dottrina Sociale della Chiesa, Vivere In, Roma 1990;AA.VV., Il Magistero sociale della Chiesa, Vita e Pensiero, Milano 1989;A.M. BAGGIO, Lavoro e Dottrina Sociale cristiana. Dalle origini al Novecento, Città

Nuova, Roma 2005;H. CARRIER, Dottrina Sociale. Nuovo approccio all’insegnamento sociale della Chiesa,

S. Paolo, Cinisello Balsamo 1996;G. CREPALDI, Dio o gli dèi. Dottrina Sociale della Chiesa: percorsi, Cantagalli, Siena

2008;G. FROSINI, Il pensiero sociale dei Padri, Queriniana, Brescia 1996;B. SORGE, Introduzione alla Dottrina Sociale delle Chiesa, Queriniana, Brescia 2006.

Prof. Michele Fontana

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PROGRAMMI

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SU/08 Psicologia religiosa

Il corso si propone di prendere in considerazione comportamenti e at-teggiamenti che la persona o il gruppo qualificano come religiosi perchécollegati con la fede in un Essere soprannaturale, oppure con una visionedella vita che non esclude la dimensione del sacro e cerca di comprendernei fattori motivazionali. La psicologia riconosce, che l’atteggiamento religio-so segnato fortemente da caratteri storico-culturali, e vivacizzato dal patri-monio delle tradizioni, ha come conseguenza che i simboli religiosi impri-mano profondamente il loro suggello nello psichismo.

Ogni persona vive la sua religiosità in corrispondenza ad un vissuto psi-chico dalle ampie prospettive, in cui entrano, senz’altro, come componenticentrali, le realtà vissute nell’infanzia e le molteplici successive esperienzealle quali, però, grazie alla fondamentale libertà con la responsabilità dell’e-sistenza ad essa legata, non viene assegnato un ruolo talmente determinan-te da non potersene distanziare prendendo un atteggiamento maturo neiloro confronti.

L’obiettivo del programma è quello di cercare di concettualizzare e mi-surare il vissuto religioso, nella convinzione che esso non è riducibile a unasola dimensione, ma comporta un ampio ed articolato spettro di dimensio-ni che possono essere raggruppate attorno a tre nuclei: la fede (sistema diconvinzioni e motivazioni), l’esperienza religiosa (coinvolgimento emotivo)e la pratica religiosa (ritualità ed organizzazione sociale).Articolazione del programma:

1) La psicologia e lo studio del comportamento religioso.2) Religiosità e sistema motivazionale.3) Caratteristiche della religiosità nell’infanzia.4) Caratteristiche della religiosità nell’adolescenza.5) Caratteristiche della religiosità nell’età adulta.

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:DIANA MASSIMO, Ciclo di vita ed esperienza religiosa, 2004.G. SOVERNIGO, Religione e persona, Psicologia dell’esperienza religiosa, EDB, Bolo-

gna 1990.

Testi consigliati:A.VERGOTE, Psicologia religiosa, Boria, Torino 1967.NICO DAL MOLIN, Verso il blu—Lineamenti di psicologiadella religione, messaggero,

Padova 2001.

Prof.ssa Maria Gelonese

TP/06 Temi di Filosofia Contemporanea

Il corso prevede l’approfondimento di temi significativi della filoso-fia contemporanea, ed in particolare aspira a focalizzare la polarità en-tro cui muove la ricerca filosofica tra rischio di in autenticità e apertu-ra al mistero nella transizione dall’Ottocento al Novecento.

A tal fine esso si propone di:a) fare emergere come, nella meraviglia che il mondo suscita, in cui il

già noto e posseduto del mondo sacrale e prefilosofico è ormai per-duto, si costituisca l’interrogare filosofico, che niente lascia di indi-scusso.

b) evidenziare il ruolo della scienza e della tecnica, come rassicurantegaranzia di controllo sul reale e spesso esercizio illusorio del sostan-ziale dominio da parte dell’uomo su di esso.

c) approfondire il significato del nichilismo contemporaneo, come esi-to di una radicale problematizzazione del reale ridotto infine ad unnulla di senso, di verità, di valori, segnato da una radicale infonda-tezza e dall’assenza di Dio.

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d) prospettare, paradossalmente, come proprio l’abbandono di ogni tra-scendenza mostri in modo amplificato l’immanenza problematicadell’esistenza finita e imprevedibilmente riavvii l’impulso alla ricer-ca per giungere ad una risposta auspicabilmente risolutiva e soteri-ca.

I testi proposti intendono offrire prospettive diverse sul mondo e sul-l’esistenza, sorte nel pathos di un travaglio intellettuale e spirituale incui risiede la loro peculiare originalità e autenticità.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:S. KIERKEGAARD, La malattia mortale, Mondadori, Milano 1991;F. NIETZSCHE, La gaia scienza, BUR, Milano 2008;M. HORKHEIMER, La nostalgia del totalmente altro, Queriniana, Brescia 1982.

Testi consigliati:C. FABRO, L’ odissea del nichilismo, Guida, Napoli 1990;F. VERCELLONE, Introduzione al nichilismo, Laterza, Bari 1992;S. GIVONE, Storia del nulla, Laterza, Bari 1995;S. GIAMETTA, Nietzsche e i suoi interpreti, Marsilio, Venezia 1995;M. MONTANARI, Che cosa ha detto Nietzsche, Ubaldini, Milano 1992.

Prof.ssa Luciana Calabrò

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DP/01 Bioetica

Il corso di bioetica sarà suddiviso in due sezioni articolate nella par-te generale e fondamentale della suddetta disciplina e negli aspetti ap-plicativi pertinenti la bioetica stessa. Nello specifico nell’area dellaBioetica generale e fondamentale verranno trattati gli aspetti storico-epistemologici secondo un percorso ben preciso che dall’introduzione edefinizione della bioetica giungerà all’analisi della filosofia della perso-na. Nella parte applicativa, invece, saranno affrontate problematicheconcernenti: Bioetica e ingegneria genetica, bioetica e sessualità per poiaccedere, in modo più accurato, alle tematiche della vita nascente.Un’ultima sezione applicativa riguarderà: Bioetica e trapianti d’organi ebioetica nella fase finale della vita problematica chiave del settore dellabioetica clinica.

La docente in modo congiunto allo svolgimento delle lezioni attive-rà il laboratorio di bioetica destinato ad affrontare in senso pratico lospirito critico dei discenti in relazione alle problematiche oggetto di in-teresse della disciplina in questione. Problematiche affrontate nella par-te teorica secondo una metodologia interdisciplinare caratteristica del-la bioetica nei settori: medico-etico-teologico e giuridico.

BIBLIOGRAFIA

Testi di RiferimentoBibliografia

Testo base:F. D’AGOSTINO – L. PALAZZANI, Bioetica. Nozioni fondamentali, La Scuola, Bre-

scia 2007.

Testi consigliati:E. SGRECCIA, Manuale di Bioetica, Voll., I-II, Vita e Pensiero, Milano 2007.

Prof.ssa Giovanna Caloiro

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DP/04 La funzione di insegnare della Chiesa

La funzione profetica, o di insegnare, appartiene a tutto il popolo di Dioin ragione del carattere missionario della Chiesa. Esistono, infatti, modi di-versi di partecipare alla funzione di insegnare (munus docendi): è esercitatain modo ufficiale, autentico, autorevole, pubblico, dai chierici; in modo nonufficiale e privato, dai fedeli comuni. Esistono dei casi però in cui i fedelilaici sono chiamati a cooperare al munus docendi della gerarchia. A partiredal dettato codiciale il corso si prefigge di accompagnare lo studente in unadisamina della missione dei laici e le loro responsabilità nello specifico delmunus docendi. In questo corso si analizzerà in particolare:I. Il Deposito della fede e il diritto di annunciare il Vangelo. Libertà re-

ligiosa e diritto dovere di assumere la verità. Soggetti del Magistero egradi. Assenso alle proposizioni del Magistero. Lo spirito ecumenico.L’eresia, l’apostasia, lo scisma.

II. Il ministero della parola divina. La predicazione e specialmente l’ome-lia. La catechesi; soggetti della catechesi e loro doveri. Regolamenta-zione della catechesi. L’azione missionaria della Chiesa.

III. L’educazione cattolica. Evoluzione dal CIC 1917 al CIC 1983. Lescuole cattoliche. Le Università Cattoliche e altri Istituti di studi su-periori; le Università e le Facoltà ecclesiastiche. Natura, tipologie, fi-nalità delle università.

IV. I mezzi di comunicazione sociale. La vigilanza sugli scritti; approva-zione o licenza per diverse categorie di scritti. La professione di fede.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:B. LIMA, Il munus docendi nella Chiesa nei suoi fondamenti giuridico-teologici, Peru-

gia 2009.Testi consigliati:AA.VV., La misión docente de la Iglesia, J.M. Urteaga (ed.), Salamanca 1992;J. GARCIA MARTIN, L’azione missionaria della Chiesa nella legislazione canonica,

Roma 1993;AA.VV., La funzione di insegnare della Chiesa, Milano 1994;A. URRU, La funzione d’insegnare nella legislazione attuale, Roma 2001.

Prof. Antonio Foderaro - Prof.ssa Annarita Ferrato

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ST/06 Storia del Movimento Cattolico in Italia

Obiettivi e contenuti del corso:

Il ciclo di lezioni e di incontri seminariali si soffermerà sulle forme at-traverso le quali, fra Ottocento e Novecento, il laicato cattolico organiz-zato articola la propria presenza nella società italiana. Accanto alla di-mensione della rappresentanza politica saranno tenute in particolare con-siderazione quella della formazione e dell’impegno sociale, sottolineandola pluralità di modelli attraverso i quali il cosiddetto “mondo cattolico”definisce la propria identità e il proprio ruolo nei processi di moderniz-zazione.

La parte seminariale consentirà di approfondire aspetti specifici di que-sto processo attraverso la discussione in aula di alcuni testi a scelta. Chifosse esonerato dalla frequenza sosterrà la prova orale su uno dei testi ascelta, oltre che sul testo adottato per il corso generale.

Si richiede una buona conoscenza dei lineamenti della storia contem-poranea.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:MASSIMO FAGGIOLI, Breve storia dei movimenti cattolici, Carocci, Roma 2008.

Testi a scelta per la parte seminariale:ANTONIO ACERBI, (ed.), La Chiesa e l ’Italia. Per una storia dei loro rapporti negli ul-

timi due secoli, Vita e Pensiero, Milano 2003.STEFANIA BARTOLONI, (a cura di), Per le strade del mondo. Laiche e religiose fra Ot-

to e Novecento, il Mulino, Bologna 2009.LUCIANO CAIMI, Cattolici per l’educazione. Studi su oratori e associazioni giovanili

nell’Italia unita, La Scuola, Brescia 2006.AUGUSTO D’ANGELO, Moro, i vescovi e l ’apertura a sinistra, Studium, Roma 2005.PAOLA GAIOTTI DE BIASE, Vissuto religioso e secolarizzazione. Le donne nella “rivo-

luzione più lunga”, Studium, Roma 2006.LUIGI GOGLIA, RENATO MORO, LEOPOLDO NUTI, (a cura di), Guerra e pace nel-

l’Italia del Novecento, Politica estera, cultura politica e correnti dell’opinione pubbli-ca, il Mulino, Bologna 2006.

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PROGRAMMI

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LUCIANO GUERZONI, (a cura di), Quando i cattolici non erano moderati. Figure e per-corsi del cattolicesimo democratico in Italia, il Mulino, Bologna 2009.

MARCO IMPAGLIAZZO, (a cura di), La nazione cattolica. Chiesa e società in Italia dal1958 a oggi, Guerini e Associati, Milano 2004.

LUCIANO PAZZAGLIA, (a cura di), Chiesa, cultura e educazione in Italia tra le due guer-re, La Scuola, Brescia 2003.

LUCIANO PAZZAGLIA, (a cura di), Chiesa e progetto educativo nell’Italia del secondo do-poguerra. 1945 - 1958, La Scuola, Brescia 1988.

PIETRO SCOPPOLA, La repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico1945-1996, il Mulino, Bologna 1997.

Lo studente potrà concordare un testo – o una scelta di saggi, nel caso di volu-me collettaneo – fra quelli elencati, o presentare ulteriori proposte entro la fine delciclo di lezioni.

Prof. Vincenzo Schirripa

SU/09 Psicologia dello sviluppo

Lo sviluppo dell’uomo procede dal concepimento alla morte attraver-so le continue interazioni tra il suo comportamento e gli eventi ambienta-li per lui significativi. Questi ultimi, fin dalla nascita, hanno caratteristicheprevalentemente sociali e sollecitano l’adattamento ai contesti di vita di in-dividui che possiamo considerare biologicamente predisposti a partecipa-re alla vita culturale e relazionale dei gruppi di appartenenza.

Fornire un quadro del modo in cui i processi psicologici fondamentali(apprendimento, pensiero e linguaggio, emozioni e motivazioni) si svilup-pano nei contesti sociali, quali siano gli approcci teorici e i metodi di ri-cerca che consentono di spiegarli, delineare la loro evoluzione nel corsodelle varie fasi o età (infanzia, adolescenza e adultità) della vita sono i con-tenuti generali del corso.

Dopo una breve rassegna della storia della psicologia dello sviluppo edegli strumenti di indagine, saranno analizzati i modelli teorici interazio-nali che spiegano l’acquisizione e la modificazione delle competenze psi-cologiche basilari. Successivamente, si studieranno i contesti di vita fon-

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damentali (famiglia, scuola e gruppo dei coetanei) entro cui quelle com-petenze devono essere espresse. Infine, sarà descritto il processo di strut-turazione e ridefinizione del Sé dall’infanzia all’età adulta.

Obiettivo del corso: è chiarire il ruolo di quei fattori critici che, inun’ottica complessa, consentono la comprensione dell’agire umano e con-tribuiscono a rendere ciascun individuo una persona unica e irripetibile.

BIBLIOGRAFIA

Testo base: (uno a scelta):A.E. BERTI E A.S. BOMBI, Corso di psicologia dello sviluppo, Bologna 2005.A. FONZI (a cura di), Manuale di Psicologia dello sviluppo, Firenze, 2001.Testi consigliati:G. NOVAK, Psicologia dello sviluppo, Milano, 1999.A. PALMONARI (a cura di), Psicologia dell’adolescenza, Bologna 1997.B. ROGOFF, La natura culturale dello sviluppo, Milano 2004.

Prof. Massimo Ingrassia

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Indirizzo Pedagogico Didattico

DD/04 Metodologia e Didattica dell’IRC

Il corso si propone di guidare gli studenti alla comprensione degliaspetti peculiari dell’Insegnamento della Religione Cattolica nell’attualecontesto scolastico e di far acquisire loro le specifiche competenze neces-sarie nel campo della comunicazione educativo-didattica e della proget-tazione e realizzazione di percorsi di apprendimento significativo.

Insegnamento della Religione Cattolica:Il contesto culturale e pedagogico. Epistemologia della disciplina e

sua peculiarità rispetto alle discipline del curricolo scolastico.L’insegnamento della religione visto dall’angolatura dei processi dei

saperi essenziali e dell’incidenza della relazione educativa, dei metodi elinguaggi sull’apprendimento religioso.

La progettazione scolastica:Il curricolo di IRC, la programmazione didattico-educativa.Excursus storico su alcuni modelli di progettazione e di programma-

zione scolastica: la didattica secondo l’oggetto, la didattica secondo ilsoggetto, la didattica per obiettivi, la didattica per concetti, la didatticamodulare.

Il modello della correlazione. Il modello ermeneutico.Approccio didattico al documento biblico e ai documenti della tra-

dizione cristiana; l’uso didattico dell’arte cristiana. Attenzione ecume-nica ed interreligiosa nella proposta dei contenuti.

Il processo di elaborazione delle Unità di Apprendimento: dalla for-mulazione degli obiettivi formativi alla verifica-valutazione.

Insegnante di religione: una professione, una spiritualità.

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BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:F. PAJER, Nuovi appunti di didattica per l’IRC, SEI, Torino 2006.G. MARCHIONI, Metodi e tecniche per l’insegnante di religione, Elledici, Leumann

(To) 2007.G. ZUCCARI, L’Insegnamento della Religione Cattolica. aspetti psicopedagogici e stra-

tegie metodologico-didattiche; Elledici, Leumann, (To) 2003; ID, Metodologia edidattica dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola, Elledici, Leu-mann, (To) 1997.

SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, L’insegnamento della religione cattolica: il Nuovoprofilo, La Scuola, Brescia 2006.

Z. TRENTI (a cura di), Manuale dell’insegnante di religione, Elledici, Leumann (To)2004.

Z. TRENTI - R. ROMIO, Pedagogia dell’apprendimento, Elledici, Leumann (To)2006.

F. TORRIELLO, Per una didattica dell’insegnamento della religione, Elledici, Leumann(To) 2001.

M.L. MAZZARELLO - M.F. TRICARICO, Insegnare la religione con l’arte, Elledici,Leumann (To) 2002-2005.

M. PELLEREY, Dirigere il proprio apprendimento, La Scuola, Brescia 2006; ID., Laprogettazione didattica, SEI, Torino 1994;

Z. TRENTI, Il linguaggio nell’educazione religiosa, Elledici, Leumann (To) 2008.Appunti della docente Elledici: L’ora di religione e Insegnare religionewww.elledici.orgwww.rivistadireligione.it

Prof.ssa Vincenza Agrillo

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DD/05 Laboratorio didattico:Progetto educativo e programmazione didattica

Il laboratorio, in quanto esperienza formativa professionalizzante, per-segue la finalità di fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per l’in-segnamento della religione cattolica e di abilitarli alla progettazione del-l’intervento educativo-didattico. Esso prevede una parte teorica ed una pra-tica, con un metodo cooperativo, che prepara all’operatività didattica me-diante esercitazioni individuali e di gruppo su alcune tematiche affrontatenelle lezioni teoriche. La sua metodologia di tipo “laboratoriale”, medianteattività di ricerca/azione, mira a consentire il più ampio spazio di intra-prendenza di ogni singolo partecipante, e, nel contempo, offre la possibili-tà di confrontarsi, di misurarsi con punti di vista differenti, di negoziare so-luzioni anche alternative rispetto a percorsi diversamente prospettati.

Contenuti: L’insegnamento della religione cattolica come disciplinanel quadro delle finalità della scuola; IRC e progettazione scolastica; Ilcurricolo specifico dell’IRC in relazione agli Obiettivi di apprendimento eai Traguardi per lo sviluppo delle competenze; La programmazione edu-cativo-didattica; La costruzione di un progetto annuale di IRC e di unitàformative e didattiche.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:CEI – SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Nella scuola al servizio della persona. La scelta

per l’IRC, LDC, Leumann (To) 2009.SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica: il nuovo profilo,

La Scuola, Brescia 2006.Z. TRENTI, (a cura di ), Manuale dell’insegnante di religione, Elledici, Leumann (To)

2004.G. ZUCCARI, Metodologia e didattica dell’insegnamento della religione cattolica nella scuo-

la, Elledici, Leumann (To) 1997; ID, L’insegnamento della religione cattolica. Aspet-ti psicopedagogici e strategie metodologico-didattiche, Elledici, Leumann (To) 2003.

M. PELLEREY, Dirigere il proprio apprendimento, La Scuola, Brescia 2006; ID, La pro-

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gettazione didattica, SEI, Torino 1994.F. TORRIELLO, Per una didattica dell’insegnamento della religione, Elledici, Leumann

(To) 2001.G. MARCHIONI, Metodi e tecniche per l’insegnante di religione, Elledici, Leumann (To)

2007.W.K. VOPEL, Giochi per crescere in gruppo, Elledici, Leumann (To) 2007.W.K. VOPEL, Giochi per formare il gruppo, Elledici, Leumann (To) 2007.

Testi normativi CEI-MIUR.Riviste didattiche specializzate nell’IRC.

Prof.ssa Vincenza Agrillo

DD/06 Laboratorio didattico:Unità di apprendimento

Il laboratorio didattico, punto di raccordo tra conoscenze teoriche eabilità pratiche, ha lo scopo di far acquisire agli studenti le competenzespecifiche, relative all’insegnamento della religione cattolica, nel campodella progettazione di unità di apprendimento, in vista dell’attuazione diuna concreta e proficua azione d’aula e di una significativa relazione edu-cativa. Esso è finalizzato alla stesura di “Unità di apprendimento” in lineacon gli Obiettivi di apprendimento e con i Traguardi per lo sviluppo del-le competenze, formulati a livello nazionale, tenendo conto delle necessi-tà degli alunni. Prevede una fase teorica ed una pratica, con lavori singolie di gruppo, e la presentazione finale di un’unità di apprendimento, sceltadagli studenti in base alle indicazioni suggerite dalla docente.

Al termine degli incontri gli studenti avranno acquisito le competenzenecessarie ad affrontare i seguenti argomenti: principi didattici generaliapplicati all’insegnamento della religione cattolica; problemi didattici sol-levati dalla dimensione specifica; il processo di elaborazione delle unità diapprendimento: dalla formulazione degli obiettivi formativi alla verifica-valutazione.

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BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica: il nuovo profilo,

La Scuola, Brescia 2006.Z. TRENTI, (a cura di ), Manuale dell’insegnante di religione, Elledici, Leumann (To)

2004.G. ZUCCARI, Metodologia e didattica dell’insegnamento della religione cattolica nella scuo-

la, Elledici, Leumann (To) 1997; ID, L’insegnamento della religione cattolica. Aspet-ti psicopedagogici e strategie metodologico-didattiche, Elledici, Leumann (To) 2003.

M. PELLEREY, Dirigere il proprio apprendimento, La Scuola, Brescia 2006; ID, La pro-gettazione didattica, SEI, Torino 1994.

F. TORRIELLO, Per una didattica dell’insegnamento della religione, Elledici, Leumann(To) 2001.

G. MARCHIONI, Metodi e tecniche per l’insegnante di religione, Elledici, Leumann (To)2007.

M.G. CIRAVEGNA – F. CRAVERO, Fare religione/2. Strumenti per insegnare, Elledici,Leumann (To) 1999.

W.K. VOPEL, Giochi per crescere in gruppo, Elledici, Leumann (To) 2007.W.K. VOPEL, Giochi per formare il gruppo, Elledici, Leumann (To) 2007.Testi normativi CEI-MIUR.Riviste didattiche specializzate nell’IRC.

Prof.ssa Vincenza Agrillo

DO/02 Discipline Opzionali

Il matrimonio canonico: aspetti teologico – giuridico – pastorali

Il matrimonio, realtà complessa e profondamente umana, è mistero disalvezza e di grazia che Cristo ha elevato per i battezzati alla dignità di sa-cramento.

La normativa sul matrimonio è stata oggetto nella Chiesa di una pro-fonda trasformazione, che ne ha messo in luce il carattere personalistico,contemporaneamente esprimendo maggiore sollecitudine pastorale; il ma-trimonio non è più concepito in una visione accentuatamente procreazioni-sta ma, conformemente agli insegnamenti del Concilio, viene considerato:

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«un patto col quale l’uomo e la donna costituiscono tra loro l’inti-ma comunione di vita, per sua natura ordinato al bene dei coniugie alla procreazione ed educazione della prole».Consapevole che il matrimonio e la famiglia costituiscono uno dei be-

ni più preziosi dell’umanità, la Chiesa non ha mai mancato di sostenere etutelare questo istituto con le sue norme e la sua azione pastorale.

Alla luce di quanto sopra, il corso si presenta così articolato:1. Il disegno di Dio sul matrimonio: la visione biblica; 2. Natura delmatrimonio, fini e proprietà; 3. Il consenso matrimoniale; 4. Cura pa-storale e preparazione alla celebrazione del matrimonio; 5. Gli impedi-menti dirimenti; 6. I vizi del consenso; 7. La forma canonica della ce-lebrazione; 8. I matrimoni misti; 9. La separazione dei coniugi e la con-validazione del matrimonio.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:A.A.V.V., Corso istituzionale di Diritto Canonico, Roma 2005;Codice di Diritto Canonico;CEI, Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia, 1993.

Prof. Annarita Ferrato

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“Chi è il mio prossimo?”

L’accoglienza dell’altro nella prospettiva biblica:dall’agape interumana al comandamento gesuano dell’amore

per il prossimo.

Il Corso si prefigge di cogliere gli aspetti che qualificano i temi del-la prossimità e dell’accoglienza nella Sacra Scrittura, soffermandosi, inmodo particolare, sui dati offerti dall’esperienza storica e teologica del-la cultura israelitica (prospettiva veterotestamentaria) e, in modo piùapprofondito, su quelli desunti dalla lettura dei Vangeli e di Paolo (pro-spettiva neotestamentaria).

Attraverso un approccio prevalentemente esegetico si cercherà dianalizzare le attuali ricadute “teologico-pastorali” del messaggio biblicorispetto ad un tema così importante quale è quello dell’accoglienza edella prossimità, collegandolo con il “primato del servizio”, come ele-mento qualificante dell’agire del cristiano credente.

Più nel dettaglio, i temi oggetto di studio saranno:

1. Prossimità ed agape interumana: i dati introduttivi della questione, apartire dal concetto di “reciprocità” (greco: allèlous) desunto dai pri-mi Scritti Neotestamentari. Paolo (1Ts 4,9; Rm 13,8. Le LetterePastorali. Gli Scritti giovannei (Gv 13-15)

2. L’amore del prossimo nell’Antico testamento e nel Giudaismo: Lv 17-19, in particolare Lv 19,2-18b. L’orfano, la vedova ed il forestiero (ebr:rea’, zar, nokrì, ger). Dt 10,18-19; Lv 19,33-34. La teologia del Pen-tateuco, in particolare il libro dell’Esodo Scritti del Giudaismo an-tico (cenni al Testamento dei Dodici Patriarchi ed alla LetteraturaGiudaico- rabbinica).

3. L’“amore del prossimo” nel Nuovo Testamento: una rilettura di Lv19,18b attraverso l’esperienza della Comunità giudaico-cristiana

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post-pasquale. Il “comandamento dell’amore” in Paolo, alla luce dellecategorie paoline di “legge” e “redenzione”: Gal 5,16-14; Rm 13,18-10. Il “comandamento dell’amore” in Giacomo e la “legge perfetta di li-bertà” (Gc 2,1-8)

4. Il Comandamento dell’“amore del prossimo” e quello “dell’amore diDio” ( Lv 19,18b e Dt 6,5) riletto alla luce della Teologia Sinottica:Mc 12,28-34; Mt 22,34-40: Lc 10, 25-28.Il “prossimo” nella prospettiva marciana e matteana (Mc 12,28-24;Mt 22,34-40). La particolarità di Luca (Lc 10,25-37)

5. Amore o odio per i nemici (echthroi)? La questione della sesta antitesimatteana del Discorso del monte ( Mt 5,43-44). I dati dell’Antico Te-stamento (Es 23, 4-5; Is 66,5; Nm 24,9; Pr 20,22; Sal 7, 4-6). Amo-re per il “nemico” e “preghiera per il nemico” nella Tradizione giu-daico-rabbinica.L’“amore dei nemici” nei Sinottici: Mt e le “antitesi” del Discorso delMonte (Mt 5-7) in rapporto alla specificità di Lc 6, 27-36.

6. Le parole attribuite da Giovanni a Gesù (“Vi do un comandamentonuovo …” Gv 13, 24-25; 15,12-17) sono state da Lui realmente pro-nunciate? Il “tempo” e lo “spazio” tra Gesù ed i Vangeli: la “fonte deiLoghia” ; la “Catechesi Apostolica” (Rm 12,14-21; 1Ts 5,12; 1Cor 4,12;1Pt 3,9-12). La rilettura giovannea: interpretazione ed esegesi di Gv13-15.Il dato gesuano della predicazione dell’amore per i nemici: “amate ivostri nemici”: una norma per determinare l’assenza di qualsiasi nor-ma.

7. L’esercizio del “potere” e del “servizio” nella Sacra Scrittura: i datidell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento. Il tema del “servi-zio” nella chiesa post-pasquale ed il ministero del “diakonos”, alla lu-ce dell’insegnamento di Gesù “Servo” (Mc 10,41-45; Mt 20,24-28;Lc 22,24-27; Gv 13,14-17).

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BIBLIOGRAFIA

Dispense del Professore e/o Testi indicati nel corso delle Lezioni frontali.

Testi consigliati:

S. ALLIEVI, Il libro dell’altro. Il Vangelo secondo lo straniero, Dehoniane, Bologna 1995.G.F. BENTOGLIO, “Il Signore protegge lo straniero” (Sal 146,9). Riflessioni di teologia bi-

blica, in «Credere oggi», 154, (2006), 19-29.Idem, Apertura e disponibilità. L’accoglienza nell’epistolario paolino, PUG, Roma 1995.E. BIANCHI, “L’altro siamo noi”, Einaudi, Torino 2010.Idem., Ero straniero e mi avete ospitato, Rizzoli, Milano 2006.I. CARDELLINI, (ed.), Lo «straniero» nella Bibbia, EDB, Bologna 1996.C. DI SANTE, Lo straniero nella Bibbia. Saggio sull’ospitalità, Città Aperta,Troina 2002.Idem, L’io ospitale, Edizioni Lavoro/Editrice Esperienze, Roma/Fossano 2001.G. FILORAMO, Civitas peregrina. Radici cristiane dell’idea di straniero (a cura di G. CA-

RAMORE), Morcelliana, Brescia 1999.J. SCHREINER – R. KAMPLING, Il prossimo, lo straniero, il nemico, Bologna 2001;Per un’analisi del passaggio della tematica dello straniero tra Antico e Nuovo Testa-

mento, tra Israele e prima comunità cristiana, si veda anche: “Lo straniero nella Bib-bia. Aspetti storici, istituzionali e teologici”. Atti della XXXIII settimana biblica (Ro-ma, 12-16 settembre 1994), a cura di I. CARDELLINI, in «Ricerche storico-bibli-che», 1-2, (1996); in particolare, per l’ambiente neotestamentario, i contributi diG. BOCCACCINI, “Dallo straniero come categoria sociale allo straniero come problemareligioso: alle radici dell’universalismo cristiano”, (pp. 163-172); E. MANICARDI, “Ge-sù e gli stranieri”, (pp. 197-231), L. CILIA, Gesù straniero tra i suoi nel Vangelo diGiovanni (pp. 233-250); A. PITTA, “Paolo, i gentili e la legge: percorso genetico a par-tire dalla Lettera ai Galati”, (pp. 251-276); A. BARBI, “Cornelio (At 10,1-11,18):percorsi per una piena integrazione dei pagani nella chiesa”, (pp. 277-295); M. GRIL-LI, “L’universalismo nei sinottici” (pp. 297-315); E. BOSETTI, “I cristiani come stra-nieri nella Prima lettera di Pietro” (pp. 317-334).

Inoltre, si vedano:COMMISSIONE ECCLESIALE CEI PER LE MIGRAZIONI, “Ero forestiero e mi avete ospi-

tato”. Orientamenti pastorali per l’immigrazione, 1993.E lo Studio “Sull’accoglienza. Riflessioni filosofiche e teologiche”, in «Il Regno-attuali-

tà»,10, (2009), con contributi di H.D. BAKR, K. APPEL e P. STEFANI (pp.339-356).

Prof. Salvatore Santoro

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Docimologia e Valutazione

Nel sistema scuola il controllo dei risultati, da intendere sia nella ri-stretta accezione di esiti formativi degli allievi sia nella più ampia visio-ne di valutazione del servizio erogato dall’istituzione scolastica, costitui-sce un passaggio obbligato di cui ogni docente deve essere consapevole.

A tal fine, di peculiare incidenza sarà l’autovalutazione d’Istituto chepermette di comprendere il contesto in cui si devono applicare le provedi valutazione.

A ciò serve lo studio della nascita e dello sviluppo della Docimologiache permette di comprendere la validità e la corretta rispondenza dellavalutazione data dal docente alla performance dell’allievo.

Gli argomenti attinenti saranno:

1. Modalità di valutazione;2. Gli strumenti della valutazione;3. Le prove oggettive di verifica dell’apprendimento;4. Giudizi e voti;5. La normativa di riferimento.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:GAETANO DOMENICI, Manuale della valutazione scolastica, Laterza, BariR. VECCHIO RUGGERI, La valutazione nella scuola dell’autonomia, Laruffa, Reggio

Calabria.

Prof. A. Vecchio Ruggeri

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Psicologia relazionale

PremesseL’individuo non esiste al di fuori del contesto relazionale. La teoria

freudiana, pur fondandosi sulla precoce relazione tra il bambino e i ge-nitori, non va oltre le dinamiche intrapsichiche perché considera inva-riabile e universale tale relazione nelle prime fasi dello sviluppo.

Dagli anni ’30 dello scorso secolo, prima i neofreudiani, poi i fauto-ri della psicologia sociale con Kurt Lewin e la sua teoria del campo, infi-ne, dagli anni ’50, l’applicazione della teoria generale dei sistemi ai rap-porti interpersonali, gettano nuova luce sull’importanza delle relazioniper lo sviluppo e la stabilità individuale.

Il corso analizza nella prima parte gli aspetti genealogici della psi-cologia relazionale. Successivamente si occuperà degli aspetti fonda-mentali della teoria sistemica e della struttura familiare, modello para-digmatico di sistema umano e di microsocietà. Si farà cenno ad aspettipsicopatologici, se utili alla comprensione della teoria. Nell’ultima par-te del corso si farà riferimento ad aspetti diversi della nostra cultura lacui spiegazione in termini relazionali potrà facilitarne la comprensione.

Contenuti

1. Aspetti generali della comunicazione.2. Assiomi della comunicazione.3. La punteggiatura della sequenza degli eventi e i conflitti relazio-

nali.4. La comunicazione nella vita di coppia. Escalation simmetrica e

complementare.5. La definizione di sé e dell’altro: rifiuto, accettazione, disconfer-

ma.6. I livelli di percezione interpersonale. L’impenetrabilità

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7. L’interazione come sistema. La famiglia come sistema8. La comunicazione paradossale. Il paradosso nella comunicazione

quotidiana.9. La comunicazione patologica e il suo ruolo nei conflitti relazio-

nali. La relazione genitori-figli.10.L’adolescenza e il processo di individuazione. La difficile relazio-

ne dell’adolescente con il mondo e i rischi di devianze.11.La relazione d’aiuto. Responsabilità e solidarietà.12.La mitologia e l’illusione della deresponsabilizzazione.13.L’analisi delle favole in termini di comunicazione: Peter Pan, Ali-

ce, Pinocchio14.L’analisi della letteratura in termini di comunicazione: Shake-

speare, Kafka, Manzoni, Dostoevskji.15.L’analisi dei Vangeli in termini di comunicazione.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:PAOLO GAMBINI, Psicologia della famiglia, la prospettiva sistemico-relazionale, Fran-

co Angeli, Milano 2007.WATZLAWICK – BEAVIN – JACKSON, Pragmatica della comunicazione umana, Astro-

labio, Roma 1971.

Prof. Giuseppe Cartella

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Seminari

Fede, devozione & ’Ndrangheta

Il percorso intellettuale proposto affronta gli aspetti culturali di unfenomeno complesso come la mafia e si rivela utile per ampliare l’ana-lisi scientifica e per affinare le strategie di prevenzione e di contrasto

Obiettivi:

La conoscenza è il punto chiave del seminario. La ‘ndrangheta nel-la regione non si conosce, come non se ne conoscono davvero le rami-ficazioni ed i processi antropologici che stanno alla base della religiosi-tà devozionistica dei mafiosi. Una religiosità, in realtà, appariscente,esteriore, senza costrutto morale. Si vogliono fornire gli strumenti ne-cessari ad un approccio critico del problema, una conoscenza non pas-siva ma assunta criticamente, L’obiettivo principale è reificare il proble-ma ndrangheta ed i suoi rapporti con il devozionismo e la fede cristia-na, al fine di renderlo “analizzabile”, “parlabile” e “conoscibile”.

Contenuti:

Sviluppare in forma dialogica i temi relativi il rapporto tra fede, de-vozione e ndrangheta, chiarendo la contraddizione tra l’appartenere al-le organizzazioni criminali, il condividere queste organizzazioni e l’ap-partenenza ecclesiale..

Metodo:

Attraverso il metodo seminariale, con l’apporto di testi e documen-ti, si cercherà di comprendere come è possibile che una società a stra-grande maggioranza cattolica partorisca organizzazioni criminali comela ndrangheta. Con l’elaborato finale, si porrà l’accento sul dato che la

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religiosità dei mafiosi non può essere oggetto di studio solo degli spe-cialisti del crimine.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:A. BOLZONI, Parole d’onore, Rizzoli, Milano 2008, (in particolare p.77 ss.)A. CAVADI, Il Vangelo e la lupara. Materiali su Chiese e Mafia, vol. I (Storia Teologia

Pastorale); vol. II (Testimonianze Tracce di preghiera), Bologna 1994.A. DINO, La mafia devota, Laterza, Roma/Bari 2008.E. CICONTE, Ndrangheta, Rubbettino Editore, 2008.E. CICONTE, Ndrine calabresi, in «Rivista di Intelligence», 3, (2007).E. CICONTE-V. MACRÌ, Australian ‘ndrangheta, Rubbettino Editore, 2009.N. GRATTERI E A. NICASO, Fratelli di sangue, Pellegrini, Cosenza 2007.RELAZIONE ANNUALE SULLA NDRANGHETA DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE

DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA MAFIOSA OSIMILARE – XV Legislatura, Doc. XXIII, Febbraio 2008.

F. FORGIONE, Mafia Export, Baldini Castaldi Dalai, 2009.L. REPACI, Baroni controluce, in «Il Ponte», n. 9-10, settembre-ottobre (1950).ALVARO, Calabria, prefazione di Libero Bigiaretti, Quale cultura – Jaca Book, Vi-

bo Valentia 1990.

Testi consigliati:Relazioni del docente sui temi specifici sviluppatiDurante il corso del seminario, oltre a visionare i testi sopracitati, verranno sugge-

riti articoli o relazioni di particolare interesse.

Prof.ssa Grazia Gatto

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Barocco. La politica, il teatro, la filosofia

Il Seicento è secolo di rottura con l’impostazione culturale precedente e dicostruzione di un sapere che contemperi “classico” e “moderno”; è, in partico-lare, il secolo dell’arte, del teatro barocco e della Controriforma. Nell’universosecentesco, l’uomo è vincolato all’esistenza terrena, è un prigioniero senza viadi scampo; il suo mondo è quello dell’homo homini lupus, ed anche la dialetticasacro-profano non lascia intravedere alcuna apertura di prospettive escatologi-che. Su questo mondo di guerre civili incombe un orizzonte escatologico vuo-to. Ogni possibile criterio d’ordine, ogni costruzione logica, ogni insieme di va-lori e di sentire, ogni prospettiva o suggerimento di fondamento, in una paro-la ogni oggetto di credibilità, indipendentemente dalla propria natura, nonpossono apparire mai in grado di dare provata ed indiscutibile sicurezza su ciòche li legittimi. Il secolo Barocco, simbolicamente, si muove tra la curva e il di-ritto, tra carattere eversivo e ricerca di linearità del potere, il suo punto fermorispetto all’inafferrabilità delle visioni dell’intelletto, e alla forza centrifuga del-le passioni è l’autorità, che, nella sua concretezza istituzionale, appare carica diuna “dinamica del provvisorio”. La politica barocca, elaborazione umana e nonriflesso divino, è in quanto scienza, saggezza ed esperienza; in quanto tecnica,insieme di regole sul modo di guidare e manipolare le cose per raggiungere ilfine perseguito; e, in quanto arte, forma che coniuga prudentemente le massi-me della ragione di Stato. Il potere barocco segna il luogo di emergenza di tut-to ciò che potere è o non è, ha e non ha, dà e non dà, può e non può, e segnal’incombenza opprimente di tutto ciò che l’aspirazione o la necessità impon-gono e sottraggono alla vita collettiva, oppure che la collettività stessa si impo-ne e si sottrae per sua insoddisfatta aspirazione o per sua necessità. Logico, per-ché il potere sfugge alla sua completa cattura e alla circoscrizione dei suoi ter-mini e delle sue effettive componenti concrete: il suo rapporto non trova solu-zione, al di fuori della negazione del particolare, come avviene appunto nellafigura sillogistica detta barocco.

Testi di RiferimentoI testi saranno proposti dal docente nel corso delle lezioni seminariali.

Prof. Pasquale Maria Morabito

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Letteratura e religione

Volti di Gesù nella letteratura moderna

Il corso si propone di avviare una riflessione interdisciplinare tra lafigura di Gesù e il suo utilizzo nella letteratura moderna.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:F. CASTELLI, Volti di Gesù nella letteratura moderna, ed. San PaoloG. CASOLI, Vangelo e letteratura, Città Nuova, Roma 2008.Qualsiasi letteratura italiana di recente edizione.

Metodi didatticiLezione frontale ed esercitazioni.

Modalità di valutazioneRedazione di una tesina su uno degli argomenti trattati nel corso del seminario.

Prof. Giuseppe Lazzaro

Adulti e catechesi: un rinnovato impegno pastorale.

Considerando che in certi contesti, la maggior parte delle energieparrocchiali è dedicata al mondo dei fanciulli, dei ragazzi e dei giovani,sembra evidente l’avversa constatazione di come gli adulti riescanosempre ad incidere in tutti questi ambiti, ma non sempre si possa direaltrettanto di questi sul mondo degli adulti.

Il seminario si propone pertanto il duplice obiettivo di orientare l’at-tenzione dello studente verso la pastorale degli adulti, rilevandone ele-menti e caratteristiche proprie, per attivare una specifica azione prati-co/riflessiva su possibili forme e modelli di catechesi capaci di rispon-dere alle istanze emerse durante una prima fase di ricerca.

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Gli argomenti saranno:1. L’opzione pastorale per la catechesi degli adulti;2. Istanze e motivazioni per la catechesi degli adulti;3. I soggetti, gli obiettivi, i contenuti e gli operatori;4. Catechesi degli adulti come re-iniziazione alla fede;5. Catechesi degli adulti come riscoperta della fede;6. Forme di catechesi biblica con gli adulti;7. Catechesi degli adulti come presa di coscienza e impegno;8. Catechesi degli adulti in progetti di rinnovamento parrocchiale;

BIBLIOGRAFIA

Testo base:E. ALBERICH – A. BINZ, Adulti e catechesi. Elementi di metodologia catechetica del-

l’età adulta, Elle Di CI, Leumann (Torino) 2004.E. ALBERICH – A. BINZ, Forme e modelli di catechesi con gli adulti, Elle Di Ci,

Leumann (Torino) 1995.

Prof. Giuseppe Alemanno

PROGRAMMI

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DISPOSIZIONI

NORMATIVE

Parte Quarta

DISPOSIZIONI NORMATIVE

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NORME PER IL CONSEGUIMENTO DELLALAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

Decadenza dagli studi

Chi non rinnova l’iscrizione annualmente è considerato decaduto da-gli studi. Per riprendere gli studi è necessario rinnovare l’iscrizione (e pa-gare le relative tasse per ogni anno trascorso).

Trascorsi sei anni dall’ultima iscrizione al triennio per la Laurea in

Scienze Religiose, e quattro anni dall’ultima iscrizione al biennio per laLaurea Magistrale in Scienze Religiose, viene considerato scaduto il perio-do di validità degli esami sostenuti.

Lo Studente decaduto ha diritto comunque al rilascio di certificati at-testanti gli atti di carriera scolastica compiuti. Tali certificati devono con-tenere l’informazione sull’avvenuta decadenza.

Gli Studenti già iscritti ai vecchi corsi, decaduti o rinunciatari, posso-no immatricolarsi ex novo a qualsiasi corso di studi.

All’atto della nuova immatricolazione lo Studente può chiedere il ri-conoscimento in crediti degli esami sostenuti e superati e dei corsi fre-quentati nella precedente carriera non conclusa.

La pregressa carriera sarà oggetto di un’attenta valutazione da partedella Commissione per il riconoscimento e l’omologazione degli studi giàcompiuti che, in particolare, verificherà l’attualità dei contenuti degli esa-mi superati o frequentati a suo tempo, prima di stabilirne il valore in cre-diti.

Si precisa che il riconoscimento in forma di crediti degli esami supera-ti non è automatico né da considerarsi un diritto acquisito dallo Studente.

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Norme per la compilazione della Tesi

A decorrere dal II semestre del secondo anno di corso per la Laurea,e dal II semestre del primo anno di corso per la Laurea Magistrale, loStudente Ordinario può concordare un tema per il lavoro di tesi con unodei Docenti dei corsi istituzionali. Ottenuto il placet scritto sul titoloprovvisorio e sulle linee essenziali di sviluppo (su apposito modulo) oc-corre inoltrare istanza in Segreteria entro e non oltre i 180 gg. preceden-ti la data di seduta di tesi.

Titolo e progetto della tesi non possono essere cambiati se non pergravi motivi da sottoporre al Direttore e non prima che siano trascorsi 12mesi dalla data della consegna.

Il titolo provvisorio rimane riservato per 2 anni solari dalla data diconsegna.

Durante la ricerca, l’elaborazione e le stesure provvisorie del lavoro, èdovere dello Studente tenersi in stretto contatto con il Relatore.

La tesi deve avere le seguenti caratteristiche tecniche:Laurea: almeno 60 pagine dattiloscritte, a spazio 2, con 22 righi di 60

battute per pagina o equivalenti;Laurea Magistrale: almeno 100 pagine dattiloscritte, a spazio 2, con

22 righi di 60 battute per pagina. o equivalenti.Per inoltrare istanza di difesa e discussione della tesi lo Studente de-

ve aver previamente ottenuto l’approvazione scritta del Relatore sia sullecopie della tesi (4), sia sul modulo da ritirare in Segreteria. Le tesi devo-no essere consegnate in Segreteria entro e non oltre i 30 gg. precedenti ladata di seduta di esame finale.

Dopo la consegna della tesi scritta, sia per la Laurea che per la Lau-

rea Magistrale, il Direttore nomina un Docente Correlatore.La tesi non può essere divulgata (né a stampa, né in ciclostilato, né in

altro modo) in assenza di autorizzazione scritta del Direttore ed in as-senza di previa approvazione del Relatore.

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Norme per l’Esame finale

Laurea: l’esame finale si svolge in un’unica seduta davanti ad unaCommissione composta dal Preside della PFTIM o suo delegato, dal Di-rettore o suo delegato e da almeno tre Docenti dell’Istituto. La sedutacomprende due momenti:– presentazione e discussione della tesi in cui lo Studente presenta nelle

sue linee essenziali i contenuti e i metodi del lavoro scritto,– colloquio interdisciplinare finale in cui lo Studente conferisce su tre te-

si, ognuna di area diversa, prescelte da un elenco di trenta (8 tesi perl’area biblica; 8 per l’area morale; 8 per l’area dogmatica; 6 per l’areafilosofica e scienze umane), pubblicate all’inizio del semestre conclu-sivo il curricolo.

Laurea Magistrale: l’esame finale si svolge in un’unica seduta davantiad una Commissione composta dal Preside della PFTIM o suo delega-to, dal Direttore o suo delegato e da almeno tre Docenti dell’Istituto. Laseduta comprende due momenti:– presentazione e discussione della tesi in cui lo Studente presenta nelle

sue linee essenziali i contenuti e i metodi del lavoro scritto,– lo Studente risponde a tutte le domande poste dalla Commissione in

riferimento alla tesi.

Modalità di Iscrizione

È possibile iscriversi presso l’ISSR secondo tre modalità:

Ordinari sono gli Studenti che, in possesso del prescritto titolo di studio,frequentano tutti corsi e le esercitazioni prescritte,superando irelativi esami, per il conseguimento dei gradi accademici.

Straordinari sono gli Studenti che, pur mancando del prescritto titolo distudio, frequentano tutti i corsi, o una buona parte di essi, so-

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DISPOSIZIONI

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stenendo i relativi esami, possono richiedere semplici attestatidi frequenza, ma non possono conseguire i gradi accademici.

Uditori sono gli Studenti che, non volendo conseguire i gradi accade-mici dell’ISSR, frequentano solo qualche corso, sostenendoeventualmente il relativo esame, in vista del rilascio di attesta-to di frequenza.

Documenti per l’immatricolazione

a) Istanza redatta su apposito modulo da ritirare in Segreteria;b) Lettera di presentazione del Parroco per i laici e del Superiore per i reli-

giosi;c) Fotocopia di un documento di identità;d) Fotocopia del permesso di soggiorno per l’anno in corso (solo per Stu-

denti stranieri non comunitari);e) N. 4 foto formato tessera;f ) Ricevuta di versamento dei diritti amministrativi;

Per la Laurea in Scienze Religioseg) Diploma originale di studi medio-superiori valido per l’iscrizione alle

Università statali;

Per la Laurea Magistrale in Scienze Religioseh) Diploma originale di Laurea in Scienze Religiose.

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CALENDARIO

ACCADEMICO

Parte Quinta

CALENDARIO ACCADEMICO

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Settembre 2010 *1 Me Inizio iscrizione esamiSessione Autunnale A.A. 09102 G3 V4 S5 D6 L7 M8 Me9 G Fine iscrizione esami

Sessione Autunnale A.A. 091010 V11 S12 D13 L14 M15 Me16 G Esami: Inizio

Sessione Autunnale A.A. 091017 V18 S19 D20 L21 M22 Me23 G24 V25 S26 D27 L28 M29 Me30 G

* Eventuali variazioni saranno pubblicate in bacheca.

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ACCADEMICO

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Ottobre 2010 1 V2 S3 D4 L5 M6 Me7 G8 V Esami: Fine

Sessione Autunnale A.A. 09109 S10 D11 L Inizio Lezioni – I Semestre12 M Lezione13 Me Lezione14 G Lezione15 V Lezione16 S17 D18 L Lezione19 M Lezione20 Me Lezione21 G Lezione22 V Lezione23 S24 D25 L Lezione26 M Lezione27 Me Lezione28 G Lezione29 V Lezione30 S31 D

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Novembre 20101 L Tutti i Santi2 M Lezione3 Me Lezione - Inizio iscrizione esami

Sessione Straordinaria Autunnale A.A. 09104 G Lezione5 V Lezione6 S7 D8 L Lezione9 M Lezione10 Me Lezione - Fine iscrizione esami

Sessione Straordinaria Autunnale A.A. 091011 G Lezione12 V Lezione13 S14 D15 L Esami: Inizio

Sessione Straordinaria Autunnale A.A. 091016 M17 Me18 G19 V Esami: Fine Sessione Straordinaria Autunnale A.A. 091020 S21 D22 L Lezione23 M Lezione24 Me Lezione25 G Lezione26 V Lezione27 S28 D29 L Lezione30 M Lezione

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Dicembre 20101 Me Lezione2 G Lezione3 V Lezione4 S5 D6 L Lezione7 M Lezione8 Me Immacolata9 G Lezione10 V Lezione11 S12 D13 L Lezione14 M Lezione15 Me Lezione16 G Lezione17 V Lezione18 S19 D20 L Inizio vacanze natalizie21 M22 Me23 G24 V25 S Natale26 D27 L28 M29 Me30 G31 V

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Gennaio 20111 S2 D3 L4 M5 Me6 G Epifania7 V Fine vacanze natalizie8 S9 D10 L Lezione11 M Lezione12 Me Lezione13 G Lezione14 V Lezione15 S16 D17 L Lezione – Inizio iscrizione esami

Sessione Invernale A.A. 101118 M Lezione19 Me Lezione20 G Lezione21 V Lezione22 S23 D24 L Lezione25 M Lezione26 Me Lezione – Fine iscrizione esamiSessione Invernale A.A. 101127 G Lezione28 V Fine Lezioni – I Semestre29 S30 D31 L Esami: Inizio Sessione Invernale A.A. 1011

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Febbraio 20111 M2 Me3 G4 V5 S6 D7 L8 M9 Me10 G11 V Fine: Inizio Sessione Invernale A.A. 101112 S13 D14 L Inizio Lezioni – II Semestre15 M Lezione16 Me Lezione17 G Lezione18 V Lezione19 S20 D21 L Lezione22 M Lezione23 Me Lezione24 G Lezione25 V Lezione26 S27 D28 L Lezione

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Marzo 20111 M Lezione2 Me Lezione3 G Lezione4 V Lezione5 S6 D7 L Lezione8 M Lezione9 Me Le Ceneri10 G Lezione11 V Lezione12 S13 D14 L Lezione15 M Lezione16 Me Lezione17 G Lezione18 V Lezione19 S20 D21 L Lezione22 M Lezione23 Me Lezione24 G Lezione25 V Lezione26 S27 D28 L Lezione29 M Lezione30 Me Lezione31 G Lezione

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Aprile 20111 V Lezione2 S3 D4 L Lezione5 M Lezione6 Me Lezione7 G Lezione8 V Lezione9 S10 D11 L Lezione12 M Lezione – Inizio iscrizioni esami

Sessione Straordinaria Primaverile A.A. 101113 Me Lezione14 G Lezione15 V Lezione16 S17 D18 L Inizio vacanze pasquali19 M Fine iscrizioni esami Sessione Straordinaria Primaverile A.A.101120 Me21 G22 V23 S24 D25 L Fine vacanze pasquali26 M Esami: Inizio Sessione Straordinaria Primaverile A.A. 101127 Me28 G29 V Esami: Fine Sessione Straordinaria Primaverile A.A. 101130 S

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Maggio 20111 D2 L Lezione3 M Lezione4 Me Lezione5 G Lezione6 V Lezione7 S8 D9 L Lezione10 M Lezione11 Me Lezione12 G Lezione13 V Lezione14 S15 D16 L Lezione – Inizio iscrizione esami Sessione Estiva A.A. 101117 M Lezione18 Me Lezione19 G Lezione20 V Fine Lezioni – II Semestre21 S22 D23 L24 M25 Me Fine iscrizione esami Sessione Estiva A.A. 101126 G27 V28 S29 D30 L Esami: Inizio Sessione Estiva A.A. 101131 M

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Giugno 20111 Me2 G3 V4 S5 D6 L7 M8 Me9 G10 V11 S12 D13 L14 M15 Me16 G17 V18 S19 D20 L21 M Esami: Fine Sessione Estiva A.A. 101122 Me23 G24 V25 S26 D27 L28 M29 Me30 G

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Luglio 20111 V2 S3 D4 L5 M6 Me7 G8 V9 S10 D11 L12 M13 Me Settimana Biblico – Teologica14 G Settimana Biblico – Teologica15 V Settimana Biblico – Teologica16 S Settimana Biblico – Teologica17 D18 L19 M20 Me21 G22 V23 S24 D25 L26 M27 Me28 G29 V30 S31 D

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Agosto 20111 L2 M3 Me4 G5 V6 S7 D8 L9 M10 Me11 G Chiusura Istituto12 V Chiusura Istituto13 S Chiusura Istituto14 D Chiusura Istituto15 L Chiusura Istituto16 M Chiusura Istituto17 Me Chiusura Istituto18 G19 V20 S21 D22 L23 M24 Me25 G26 V27 S28 D29 L30 M31 Me

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Settembre 20111 G Inizio iscrizione esami Sessione Autunnale A.A. 10112 V3 S4 D5 L6 M7 Me8 G9 V Fine iscrizione esami Sessione Autunnale A.A. 101110 S11 D12 L13 M14 Me15 G Esami: Inizio Sessione Autunnale A.A. 101116 V17 S18 D19 L20 M21 Me22 G23 V24 S25 D26 L27 M28 Me29 G30 V

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Ottobre 20111 S2 D3 L4 M5 Me6 G Esami: Fine Sessione Autunnale A.A. 10117 V8 S9 D10 L11 M12 Me13 G14 V15 S16 D17 L18 M19 Me20 G21 V22 S23 D24 L25 M26 Me27 G28 V29 S30 D31 L

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INDICE

Presentazione pag. 5

PARTE PRIMA – INFORMAZIONI GENERALIOrari » 9Erezione dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose » 00Autorità Accademiche » 00

PARTE SECONDA – MANIFESTO DEGLI STUDI E ORARIOMANIFESTO DEGLI STUDI

Laurea in Scienze Religiose » 00Laurea Magistrale in Scienze Religiose » 00Calendario Anno Accademico 2010-2011 » 00Orario Anno Accademico 2010-2011 » 00

PARTE TERZA – PROGRAMMILAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE » 00Insegnamenti primo anno » 00Insegnamenti secondo anno » 00Insegnamenti terzo anno » 00

LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE

Insegnamenti primo anno » 00Insegnamenti secondo anno » 00

PARTE QUARTA – DISPOSIZIONI NORMATIVENorme per il conseguimento della Laurea

in Scienze Religiose » 00

PARTE QUINTA – CALENDARIO ACCADEMICO » 00

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Finito di stamparenel mese di Settembre 2010presso Officina Grafica s.r.l.

Via Matteotti, 4 - Villa San Giovanni