Gli Ancoraggi in PNL A cura di Valentina Ferrari © Modelli di Comunicazione 2018
Gli Ancoraggi in PNLA cura di Valentina Ferrari
© Modelli di Comunicazione 2018
In principio è: come stiamo? …
• La PNL è un metodo chelavora con le persone inrelazione alle loro mappe. LaPNL non si permette diaggiustare le persone, madi perfezionare le lorostrutture. L’obiettivo delletecniche della PNL èdi trasportare la persona dallostato attuale a quellodesiderato generandoun ponte, un link fatto dirisorse interne alla persona.Può avvenire un cambio dicredenze, atteggiamenti,motivazione, consapevolezza,sensazioni.
Qual è la mia percezione della realtà?
• Non importa quale sia la partedella mappa su cui lavorare. Sipuò imparare a ricercare einstallare risorse chepermettono di muoversi dallostato attuale (da cambiare)per andare allo statodesiderato dalla persona.
Stato attuale e stato desiderato
Stato attuale Che cosa vorremmo cambiare?Lo stato attuale è il punto di
partenza e rappresenta lasituazione in cui ci troviamo.Gli aspetti da consideraresono diversi:AMBIENTEFISICO E SALUTELAVOROVALORIZZAZIONE PERSONALERELAZIONI SOCIALIVITA SENTIMENTALEFINANZEDIVERTIMENTOFAMIGLIAEMOZIONI
Stato desiderato Che cosa vorremmo ottenere?Lo stato desiderato è il punto
di arrivo. Potrebbe essere larealizzazione di un desiderio,oppure il cambiamento di unasituazione, la modifica di uncomportamento, di un mododi sentire, di unatteggiamento nella relazione.Insomma un obiettivo daraggiungere che porti ad unmaggiore grado disoddisfazione della propriavita.
Cosa significa davvero passare dallo stato attuale a quello desiderato?
Il comportamento umano può essere descritto con un semplice schema:
Stimolo - Elaborazione –Risposta
• COSA CAMBIA DAVVERO?
Lavoriamo sull’elaborazione in modo da cambiare la risposta.
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Gli stimoli sensoriali interni ed esterni vengono processati dal nostro cervello allo stesso modo
Perciò il nostro stato cosciente è spesso frutto di una mediazione tra esperienzaesterna (interazioni sensoriali con l’ambiente) ed esperienza interna (ricordi,prefigurazioni, stati emotivi …)
Le aree cerebrali specifiche rispondono ugualmente sia alle esperienze interneche a quelle esterne.
Esperienza esterna o interna: fa lo stesso
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Noi costruiamo le nostre esperienze utilizzando i nostri sistemi sensoriali:
Ogni esperienza è sensoriale
VisivoAuditivo
KinestesicoOlfattivo
Gustativo Propriocettivo
Kinestesico
Il linguaggio verbale, così come il pensiero, funziona utilizzando frammenti dell’ esperienza sensoriale soggettiva.Perciò qualunque cosa ci succeda o ci passi per la testa, è una struttura “costituita” da uno o più di questi elementi.
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Comunque, sempre comportamenti.
Ogni attivazione di questi elementi sensoriali, vista nel flusso continuo dell’esperienza, viene definita come “comportamento”.
COMPORTAMENTI ESTERNI
direttamente percepibili da qualunque osservatore
COMPORTAMENTI INTERNI
direttamente percepibili solo da chi li agisce
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I 3 MODELLI DELL’ESPERIENZA NEURALE
PensieroCorpo
Linguaggio
•Corpo: postura, movimenti, mimica,respiro, qualità della voce, statoemotivo…
•Pensiero: immagini, ricordi,prefigurazioni, dialogo interno…
•Linguaggio: descrizione verbaledell’esperienza.
In ogni momento, la configurazione neurale viene modellizzata - cioè riprodotta-da corpo, pensiero e linguaggio:
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Interazioni tra I 3 MODELLI
PensieroCorpo
Linguaggio
•Agendo singolarmente su uno dei tre, è possibile fornire un feedback al sistema neurale che riconfigura di conseguenza gli altri due
•Il linguaggio umano può modellizzare tutte e tre le aree creando metalinguaggi specifici.
•La PNL è un sistema di modellizzazione per il cambiamento basato sul (meta) linguaggio.
Riproduzione dell’esperienza
• Ogni esperienza si traducein rappresentazioni interne;ne consegue che utilizzandole stesse immagini si puòrivivere in modo verosimileuna qualunqueesperienza. Allo stesso modoè possibile "creare"un'esperienza, purché losi faccia con la stessa curache poniamo nel rievocarneuna passata.
Riproduzione dell’esperienza
Prestare la massima attenzione alle sottomodalità.
Si può:
•Visualizzare una situazione difficile e apprendere ad affrontarla. •Visualizzare una situazione-obiettivo in modo che il cervello abbia una guida da seguire.
Stimoli e esperienza
Lo stesso stimolo può dare risultati diversi inrelazione all'esperienza individuale di ciascunapersona. La memoria funziona infatti inmaniera associativa, e il comportamento finalesarà sempre determinato dalle immaginimentali evocate dallo stimolo.
Esperienza e immagini sensoriali
L'esperienza è formata daimmagini sensoriali e lostesso vale per gli statiemozionali. Ogni statoemotivo che proviamo nondipende da quanto staeffettivamente succedendo,ma dalle immagini chepassano per la mente inquel momento.Quante volte ci si arrabbiapensando a cose successeanni prima; oppure si provapaura per avvenimenti chedevono ancora prodursi?
I desideri
Cosa desideriamo davvero? Le situazioni, le cose, le persone o glistati mentali che derivano dalla loro presenza o assenza?Non è affatto la cosa in sé che ci interessa, ma lo stato mentaleche le associamo. Possiamo immaginare di essere ricchissimi, diavere una straordinaria cultura, tantissimi amici, oppure ottenererisultati sportivi, o qualunque altra cosa si possa desiderare. Quelloche rende attraenti tutte queste situazioni è lo stato mentale incui pensiamo di trovarci quando quelle condizioni sarannosoddisfatte. Vogliamo uno stato emozionale.
Stati mentali e desideri
Le immagini sensoriali cheattraversano in quel momentoil cervello di una personainfluenzano il suocomportamento. Questeimmagini provengono per lopiù dalla memoria, evocatedagli stimoli esterni a cui sonoassociate. Per ottenere lostato desiderato possiamousare uno stimolo esterno,una volta scoperta lacombinazione di immagini chelo provoca.
Le ancore
Ancorare significa stabiliredei trigger, cioè degli inneschi,segnali, di riconoscimentocollegati a uno o più specificistati d’animo.Il processo di associazione è unarisposta interna a uno stimoloesterno, casuale o controllato.Le àncore quindi possono esserestate naturalmente generate opossono essere create“artificialmente”, cioèappositamente. Possono esserestabilite con ogni stile dirappresentazione (cinestesica,visiva, auditiva). Possono esserepositive o negative.
In PNL, il termine ANCORA si riferisce ad uno “stimolo che scatena uno specificostato fisiologico o emozionale, o un comportamento”.Lo stimolo può essere:
• Visivo
• Sonoro
• Tattile
• Olfattivo
• Gustativo
Cosa sono le ancore?
Cosa sono gli Stati Emotivi ?
• Gli stati emotivi si riferiscono alla capacità di provaresensazioni ed emozioni in maniera consapevole
• Lo stato emotivo riguarda la coscienza delle proprieazioni, del proprio essere e dell’altro.
Caratteristiche degli Stati Emotivi
Sono Pensieri, dialoghi interni che:
• si riferiscono ad una o a più persone (o animali)• sono meno intensi delle emozioni• hanno una durata più lunga delle emozioni• sono consapevoli
Gli stati interni non sono unacondizione esistenziale.Essere in uno stato di gioia non vuoldire essere felice, così come essere inuno stato di tristezza non significaessere infelice.Negli stati si può entrare e dagli stati sipuò uscire perché sono comunquesituazioni momentanee caratterizzateda una certa rappresentazione internae innescate da uno stimolo particolare.
Gli stati emotivi e le ancore
Il significato nel quotidiano
Le ancore di tutti i giorni: una scena per strada, ilviso di qualcuno che ci ricorda una persona, unpaesaggio, un oggetto in una vetrina, unastrada, un luogo che abbiamo frequentato.Ecco che improvvisamente accediamonuovamente a uno stato piacevole o spiacevoleche aveva accompagnato un’altra esperienzagià fatta o immaginata.Sentiamo un suono, una voce, una canzone, unrumore, una sirena.Riceviamo una carezza, un bacio, una spinta,una mano sulla spalla.Basta anche un odore (il profumo del caffè almattino, l’odore di bucato delle lenzuolapulite, l’odore di disinfettante nelle sale di unospedale) o un sapore (il sapore della tortache faceva la nonna o del mare nel pescefresco) e si riaffaccia il ricordo.Questi stimoli che in modo così immediato e
automatico provocano una nostra risposta,portandoci in uno stato interno piacevole ospiacevole si definiscono “ancore” e il fattoche ci siano non è casuale.
Esperienza e sottomodalitàQuando noi viviamo un’esperienza piacevole o spiacevole ci sarà unelemento visivo, auditivo o cenestesico che segnerà più di altri quellaesperienza. Come un pulsante da accendere per ritrovarla eriattivarla.
Un mare di ancore
Noi siamo immersi in un mare diancore che suggellano i nostri stati edelle quali spesso non ci rendiamoconto. Se stiamo vivendoun’esperienza affettiva versoqualcuno, magari che sta soffrendo,istintivamente siamo portati aesprimere questo sentimento conuna carezza. Questo segnale dicomunicazione non verbale puòindurre nell’altro uno stato diconsolazione e di sollievo, perchémagari gli ricorda un gesto dellamadre. In questo caso noi abbiamoinconsapevolmente riattivatoun’ancora. Il rinnovare questo toccod’ora in poi farà accederenuovamente la persona a quellostato.
I riti
I riti sono ancore attraverso lequali le persone possonoimmediatamente rinnovarel’accesso a certi stati interni.Possiamo crearci delle ancoreper entrare rapidamente instati piacevoli, positivi, epossiamo renderci conto diquali sono le ancore che alcontrario ci inducono statispiacevoli, negativi, annullarlee sovrapporne delle altre. Inun certo senso attraverso gliancoraggi gestiamo i nostristati interni.
AncoraggioDefiniamo “ancoraggio” l’operazione attraverso laquale possiamo consapevolmente apporre delleancore.
Un ancora viene creata e installa nel nostro inconscio nel momento in cui siraggiunge un picco emozionale.
Ovvero nel momento in cui si vive una forte emozione (incidente,beatitudine, amore estremo, paura, ecc..) ed è come se in quell’istante lanostra mente facesse una fotografia, un’istantanea di quello che ci staattorno e ne prendesse solo alcuni momenti fondamentali che diventeranno lanostra ancora.
Cosa significa creare un’ancora?
Musica e melodie, nomi di persone, volti, città, capi di vestiario, una stanza,un edificio, un colore, un animale … queste ancore sono in grado di riportarealla mente un vivido ricordo istantaneo e tutte le emozioni ad esso associate.
Alcune sensazioni ci rafforzano, altre ci indeboliscono. Alcune ancore dannomotivazione, mentre altre inducono una risposta fobica.
Ancore involontarie
Mediante le tecniche PNL possiamo usare le ancore intenzionalmente e conuno scopo ben preciso: possiamo sperimentare stati d’animo di proposito,invece che in modo automatico.
Apprendiamo la maggior parte delle ancore a livello inconscio, ma è possibiledisattivarle consciamente e sostituirle con ancore mirate e potenzianti.
Ancore Mirate
Anche gli stimoli che scatenano le reazioni fobiche illustrano l’efficaciadelle ancore – per esempio, la vista di un ragno, il panorama dalla cima di unedificio, o il rombo del motore di un aereo.
Le fobie esemplificano il potere delle ancore negative.
Chi soffre di una qualche fobia, avrà certamente sperimentato quantoperfettamente possiamo usare le ancore, abbiamo solo bisogno di installarnequalcuna di maggiore utilità.
Ancore Fobiche
Foto
Luoghi
Persone
Bandiere
Loghi
Simboli
Esempi di Ancore Visive
Musica
Suoni
Jingle
Linguaggio
Slogan
Detti e proverbi
Esempi di Ancore Auditive
Contatti
Sigarette
Abbigliamento
Accessori
Altro
Esempi di Ancore Cenestesiche
Odori
Profumi
Puzze
Sapori
Gusti
Esempi di Ancore Olfattive-Gustative
Impariamo a posizionare le ancore
Unicità (non collegata anche ad altro)
Congruenza (al tipo di stato da evocare)
Riproducibilità (semplice, non articolata)
Rapidità (non posso metterci 10’ per ancorare uno stato, richiede troppaconcentrazione)
Requisiti obbligatori delle Ancore
Schema di posizionamento di un’ancora
I
N
T
E
N
S
I
T
A’
KT E M P O
Un ancoraggio efficace
La creazione di un ancora andrebbe potenziata e rafforzata ogni giorno.
Più il gesto è inusuale, più l’ancora è potente e persistente.
In questo modo potrai usare a piacimento questo stato quando più ne haibisogno.
• Parlare in pubblico
• Dire ciò che pensi
• Dire di NO
• Fare o ricevere un apprezzamento
• Sostenere un colloquio di lavoro (o altro)
• Fare esercizio fisico
• Gestire le aggressioni (fisiche e verbali)
• Sostenere un confronto diretto
Utilizzo ancoraggi