MEDIATORI DIDATTICI MEDIATORI DIDATTICI Corso di formazione Corso di formazione Rossi Viviana Dirigente scolastico e membro del Comitato Scuola AID
MEDIATORI DIDATTICIMEDIATORI DIDATTICI
Corso di formazioneCorso di formazione
Rossi VivianaDirigente scolastico e membro del Comitato Scuola AID
E. Damiano La lingua nel sistema dei mediatori didattici
in Didattica ed educazione linguisticaLa Nuova Italia, 2000
"Mediatore è ciò che agisce da tramite tra soggetto e oggetto nella produzione di
conoscenza, sostituisce la realtà perché possa avvenire la
conoscenza,…… conservando la consapevolezza che la realtà non è esauribile da parte dei segni,
quali che essi siano. “ (Damiano, p. 230)
Mediatori didattici Mediatori didattici
• AiutanoAiutano nell’apprendimento • SollecitanoSollecitano le generalizzazioni• AiutanoAiutano ad appropriarsi di quadri d’insiemead appropriarsi di quadri d’insieme• Sono strumenti di apprendimento, ma Sono strumenti di apprendimento, ma
anche di presentazione degli argomenti anche di presentazione degli argomenti nelle interrogazioni programmatenelle interrogazioni programmate
• SSollecitanoollecitano i processi di pensiero, la i processi di pensiero, la riflessione …riflessione …
I MEDIATORI vengono classificati in quattro categorie:
1. ATTIVI (fanno ricorso all'esperienza diretta) es. l'esperimento scientifico
2. ICONICI (utilizzano le rappresentazioni del linguaggi grafico e spaziale) fotografie, carte geografiche, schemi, diagrammi, mappe concettuali ….
3. ANALOGICI (si rifanno alle possibilità di apprendimento insite nel gioco e nella simulazione) es. gioco di ruolo
4. SIMBOLICI (utilizzano i codici di rappresentazione convenzionali e universali, come quelli linguistici) es la lezione verbale dell'insegnante.
E' ovvio che sia necessaria la loro INTEGRAZIONE
ATTIVI (fanno ricorso all'esperienza diretta) es. l'esperimento scientificoes. l'esperimento scientifico
MODALITA’ ATTRAVERSO CUIMODALITA’ ATTRAVERSO CUIAVVENGONO GLI APPRENDIMENTIAVVENGONO GLI APPRENDIMENTIDA “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE” DA “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE”
di R. Grenci –di R. Grenci –
• ESPERIENZA DIRETTA (FARE) 90%• PARLARE E SCRIVERE 70%
• ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50%• VISTA 30%• UDITO 20%
• LETTURA 10%
DOBBIAMO TENERE CONTO DEI DIVERSI STILI DI APPRENDIMENTO
John Dewey
… “ l'esperienza educativa, per essere significativa e acquistare utilità agli
occhi del discente, deve fareriferimento alla sua esperienza di vita e agli eventi quotidiani che lo riguardano”
Lo studente deve diventare Lo studente deve diventare SOGGETTO ATTIVO DELL’APPRENDIMENTOSOGGETTO ATTIVO DELL’APPRENDIMENTO
• Lo studente è impegnato nel porre e cercare risposte a problemi, nel progettare, nel fare finalizzato, non solo nel “recepire”.
• L’insegnante presta attenzione alle conoscenze e competenze che lo studente ha acquisito anche in modo non formale e informale (anche “nuovi” linguaggi, competenze digitali).
• La metodologia “preferita” è quella del “COOPERATIVE LEARNINGCOOPERATIVE LEARNING”, che permette una “costruzione comune” di “oggetti”, procedure, concetti.
CISEM 27/3/2009 - a cura di Daniela Bertocchi 7
Cooperative learning “informaleCooperative learning “informale” Il Cooperative Informale rappresenta il ponte tra attività tradizionali e
attività strutturate in Cooperative Learning. Con Cooperative Learning Informale si indicano tutti quei modi brevi e
specifici di lavorare in gruppo che possono precedere o seguire una presentazione o spiegazione da parte dell’insegnante, un’esercitazione individuale, ecc.
• Esempi di Cooperative informale sono:– la discussione a coppie prima della lezione; – la preparazione alla lezione a coppie; – il brainstorming a gruppi e poi collettivo– la presa di appunti e/o la schematizzazione a coppie– La auto/eterovalutazione in coppie.
Il Cooperative Learning Informale è legato ad attività di durata breve. che Il Cooperative Learning Informale è legato ad attività di durata breve. che possono essere adattate al canovaccio delle lezioni tradizionali.possono essere adattate al canovaccio delle lezioni tradizionali.
CISEM 27/3/2009 - a cura di Daniela Bertocchi 8
L’individuo dislessico impara meglio da un approccio:
Ian Smythe - Jyväskylä University - FinlandCongresso Europeo 2005
I. Buone pratiche trasversali
La lezione ”empiriocentrica”Il focus di questa tipo di lezione non è più il contenuto (il programma), ma
l’alunno e il suo mondo esperienzialel’alunno e il suo mondo esperienziale
La competenze fondamentali del docentedocente sono quelle di progettare, organizzare e gestire un laboratorio di ricerca e sperimentazione.
Il metodo di lavoroIl metodo di lavoro segue le fasi di :
1. Avvio e pianificazione. La classe analizza il problema/tema da affrontare e pianifica le attività sulla base di obiettivi da raggiungere, di procedimenti e linee di esecuzione da sviluppare.
2. Sviluppo delle attività. Gli studenti svolgono le attività tra lavoro individuale o per gruppi ristretti in varie direzioni: ricerca delle fonti, visite, interviste, esperimenti, discussioni, verifiche intermedie di gruppo. L’insegnante è presente L’insegnante è presente per dirigere ed orientare il lavoro degli studenti. per dirigere ed orientare il lavoro degli studenti.
3. Conclusione e valorizzazione. Il lavoro svolto (sia individuale o per gruppi ristretti) viene discusso in un’attività collettiva della classe con una sintesi dei risultati raggiunti dai singoli alunni o dai piccoli gruppi, le procedure utilizzate, i punti di forza e di debolezza. In questo modo, tutta la classe valuta le conclusioni del lavoro. Il docente ha il compito di valorizzare i singoliIl docente ha il compito di valorizzare i singoli
Secondo Umberto Tenuta, nella scuola di oggi…Secondo Umberto Tenuta, nella scuola di oggi… NON SI DOVREBBERO PIU’ FARE LEZIONI
(nemmeno quelle empiriocentriche)
Alle lezioni si dovrebbero sostituire le Unità di apprendimento.
Gli alunni apprendono attraverso i processi della ricerca/riscoperta/reinvenzione/costruzione dei saperi, nella forma del Cooperative learning.
E così operando, non solo apprendono conoscenze, ma acquisiscono anche capacità ed atteggiamenti, che sono le finalità fondamentali che la scuola deve perseguire, per assicurare il successo formativo a tutti gli alunni.
Solo in questo modo si attua la PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA,PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA,
che risolve definitivamente il problema dell’integrazione degli alunni cosiddetti diversamente abili, perché
solo così si potrà avere una scuola su misura peruna società complessa qual è quella attuale.
ANALOGICI
Si rifanno alle possibilità di apprendimento insite nel gioco e nella
simulazione: es. gioco di ruolo
come strumento per introdurre una tematica attraverso interazioni e rapporti tra i vari
“attori” dell’apprendimento
SIMBOLICI
Utilizzano i codici di rappresentazione convenzionali e universali, come quelli
linguistici: es la lezione verbale dell'insegnante
…… la lezione verbale dell'insegnante
Si richiedono atteggiamenti fondamentali da parte del DOCENTE, che riguardano:
- la comunicazione e la relazione con gli allievi- la sua disponibilità ad ascoltarli- l'uso sapiente delle pause e del silenzio- la capacità di favorire la comunicazione e di
sostenere le interazioni sia sul piano affettivo, sia cognitivo.
CON QUALI LINEE METODOLOGICHE?
• Didattica integrata di laboratorio• Didattica metacognitiva• Predisposizione e-o produzione di materiale
facilitato• Apprendimento cooperativo • Ricerca—azione
RUOLO DEL DOCENTE
MEDIATORE DI CONOSCENZA
SUO OBIETTIVO FINALE
INSEGNARE AD APPRENDERE AUTONOMAMENTE
ICONICIUtilizzano le rappresentazioni del linguaggi
grafico e spaziale: fotografie,
carte geografiche, schemi,
diagrammi, mappe concettuali ….
Come dev’ essere il libro ideale per un DSA?
Poiché questi studenti apprendono prevalentemente utilizzando
le vie visiva e uditiva,è necessario avere LIBRI che:
- siano VISIVAMENTE CHIARI E DEFINITI e permettano un facile lavoro di memorizzazione visiva
- usino parecchio il grassetto e il corsivo quali stili differenziati- usino evidenziazioni, colori, box che permettano di ricordare
bene la posizione sul foglio di immagini, parole chiave e concetti importanti
- abbiano un carattere di stampa semplice, “senza grazie”, di facile leggibilità (Arial, Tahoma, Verdana)
- usino come dimensioni carattere almeno 12 o 14- abbiano il testo non giustificato, ma allineato a sinistra
Queste caratteristiche sono facilmente rintracciabili nei libri digitali in pdf aperto,libri digitali in pdf aperto,
che riproducono fedelmente il libro di testo cartaceo.
Riassumendo …
E’ importante controllare …• Spaziature tra paragrafi• No doppia giustificazione• No dividere parola per andare a capo• Caratteri e loro dimensione(grandi!)• Ricchezza di immagini/schemi/mappe• ……
Libro cartaceo + libro digitale - E’ importante avere il libro cartaceo assieme
al libro digitale, dove la sottolineatura e il completamento scritto acquistano una valenza operativa che rimane impressa visivamente e come memoria di lavoro.
- La grande utilità del file del libro di testo è la possibilità di trasporne il contenuto, semplificarlo, riassumerlo, utilizzarlo per fare mappe.
SuperMappe
Obiettivo: Sviluppare le capacità di analisi, di questioning, di problem solving e di categorizzazione, stimolando i processi di apprendimento e la motivazione.
Destinatari: Studenti dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado e all'università.
Descrizione: SuperMappe è un software che permette di creare mappe concettuali, combinando figure, testo scritto e parlato, in modo da rappresentare idee e relazioni. In particolare mettiamo in evidenza alcune caratteristiche e funzioni
SuperMappe V6 - introduzioneEuro 99,00 + IVA 20%
E' il software per costruire le Mappe Multimediali, cioè mappe concettuali, mappe mentali o schemi che contengono elementi multimediali che ne arricchiscono il valore didattico. Esse infatti superano i limiti della tradizionale mappa concettuale (limitata a testo ed immagini), esaltando le potenzialità dello strumento digitale (audio, video, link a siti internet). Utilizzando poi una sintesi vocale, le Mappe Multimediali consentono una didattica inclusiva che non emargina gli allievi con difficoltà di apprendimento o disabilità.
Una mappa concettuale è un modo per rappresentare la conoscenza in termini grafici, tramite la creazione di una rete di relazioni tra concetti. I concetti sono rappresentati da figure o immagini (con o senza testo) e le relazioni da linee che collegano i concetti tra di loro. Le relazioni possono essere di diversa natura: causali, cronologiche, di gruppo, di associazione, ecc...
Gli usi delle mappe concettuali sono i più vari; il più comune è quello di rappresentare sinteticamente una certa realtà con un ampio uso di materiali grafici ed un uso minimizzato di materiali testuali. Nelle mappe multimediali ad una figura o immagine (concetto) può essere associato un collegamento internet, un'annotazione audio, un videoclip o una nota testuale scritta al momento oppure una mappa creata in precedenza.
LE MAPPE …
- sono ampiamente e facilmente personalizzabili: si possono modificare nei contenuti, nelle forme e colori sia dei nodi (concetto), sia delle frecce… per cui è possibile utilizzare questi elementi sia per rendere maggiormente leggibile la mappa che per darle un'impronta più personale
- all'interno di ogni nodo (che rappresenta un concetto) può essere inserito un approfondimento che non verrà mostrato a video, ma che potrà essere letto dalla sintesi vocale se installata sul computer
• particolarmente potente è la gestione delle immagini che accompagnano o illustrano i concetti(E' possibile utilizzare sia immagini presenti nel ricco archivio in dotazione che immagini tratte direttamente da Internet, ma solo su alcuni siti predeterminati per motivi di sicurezza (Wikipedia, Flickr), oppure da qualsiasi archivio esterno, comprese le fotocamere digitali.)
• il programma permette di inserire collegamenti ad oggetti digitali di diverso tipo: documenti, immagini, siti internet, altre mappe, un'annotazione testuale o audio, una registrazione audio, un videoclip, ecc. Questi collegamenti permettono di creare anche degli ipertesti e possono essere anche esportati da un computer ad un altro mediante la voce "esporta mappa con allegati".
E’ disponibile un piccolo programma scaricabile gratuitamente …
il Visualizzatore di SuperMappe,
gratuito e liberamente installabile su qualsiasi computer Windows
compatibile, che permette l'apertura e la presentazione della mappa anche se il programma
SuperMappe non è installato. E' quindi possibile mostrare e usare (ma non
modificare) le mappe su qualsiasi PC anche senza possedere SuperMappe.
E' quindi evidente che …- le persone con DSA, potendo far affidamento
su un canale di apprendimento diverso da quello della letto-scrittura, hanno così una produzione più efficace e facilitata,
- ogni allievo che abbia difficoltà nella comprensione del testo scritto può ricorrere allo strumento mappa concettuale per operare una riduzione del testo alla sua essenzialità , concentrarsi sul contenuto e non spendere eccessive energie sui "contenitori".
È un software importante e utile
… perché stimola la strutturazione del pensiero, l'individuazione delle relazioni, i processi critici
… perché favorisce il porsi le domande… perché se ne può fare sia un uso individuale
che un uso cooperativo all'interno del gruppo classe.
L'unico prerequisitoè la conoscenza del metodo di creazione delle mappe e le tecniche di passaggio dal testo alla
mappa
Il 23 settembre 2009 è stata resa disponibile la nuova versione di
La versione 1.9 contiene i seguenti miglioramenti:
E' ora possibile creare e gestire le tabelle all'interno delle mappe.
Accedendo come utente "Demo" è possibile utilizzare tre mappe di esempio:
Geometria, Inglese e Misure (vedi le immagini)
E' stato aggiunto il sito YouTube.it ai motori di ricerca per la ricerca delle immagini su Internet
Else un software per curare la dislessia
realizzato dal Cnr di Genova “Il software offre una collezione di ben 47 con contenuti integralmente 'modificabili' dall'utente.
Questo significa che ogni docente-riabilitatore può con facilità inserire nuovi testi per le esercitazioni, personalizzandoli in funzione delle diverse esigenze
dimostrate dagli studenti e dei diversi obiettivi didattici'' …
ha spiegato Michela Ott, ricercatrice del team del Cnr che ha curato ELSE.
I 47 tipi di esercizi contenuti in ELSE vanno dal riconoscimento delle lettere fino alla strutturazione
elementare della frase
ESERCIZI PERSONALIZZATI!!!!
Questi esercizi possono essere quindi PERSONALIZZATI, cioè organizzati in 'percorsi' pensati ad hoc per il singolo
studente. Alcuni di questi percorsi didattico-terapeutici sono stati studiati con il
supporto di psicologi della ASL genovese e sono già contenuti nel programma.
LETTORI DIGITALI(SOFTWARE)
Sono editor di testi dotati di sintesi vocale perfacilitare i processi di scrittura e lettura.
– READPLEASE (FREE)– VOCAL READER (FREE)– DSpeech (FREE)– Balabolka (FREE)– C.A.R.LO. II– C.A.R.LO. MOBILE
AUDIOLIBRI • Un audiolibro è composto da una o più registrazioni audio di un
libro letto ad alta voce (di solito, ma non necessariamente, da un attore, o da una buona sintesi vocale).
• Non sono audiolibri i radiodrammi o gli sceneggiati radio tratti da testi di narrativa (questi possono trovar posto nei podcast).
• Fino a qualche anno fa gli audiolibri venivano registrati su audiocassette, attualmente vengono offerti in formato digitale su CD (dati) o DVD (dati) in formato mp3: possono quindi letti da qualsiasi lettore MP3 (PC, lettore CD o DVD, chiavette mp3, riproduttori come l‘I- Pod o simili).
• Un esempio di diffusione di audiolibri è "Il Centro internazionale del Libro Parlato" di Feltre, fondato per i non vedenti ed ora a disposizione anche dei dislessici.
http://www.radio.rai.it/radio1/fantasticamente/
Su Rai Radio1, sul sito "Fantasticamente" si trovano disponibili escaricabili audioracconti, audiofiabe, audiolibri, interviste, ...
Menzioniamo anche gli "audiolibri" in Podcast che si possonotrovare sul sito ITUNES dedicato all'utilizzo degli IPOD della
Apple
Il software "iTunes" è quello che permette di gestire gli "iPod" per inserire canzoni, video e registrazioni audio (la maggior parte
sono gratuite) in quello che viene chiamato Podcast, che garantisce un'ottima qualità audio e sono disponibili favole, libri,
brani radiofonici, lettura di articoli giornalistici e audio di trasmissioni televisive.
Per accedervi e ascoltarli è necessario possedere un iPod e il collegamento Internet, accluso alla confezione si troverà il software necessario per scaricare i Podcast.
E-Book E-Book è l'acronimo di electronic book, quindi è una versione elettronica (oradigitale) di un libro.L'e-book può venir letto da un PC, da un palmare o da un dispositivo apposito
(e-book reading).Un e-book non viene SOLO letto, le sue funzionalità sono molteplici,
vediamole: il software può anche …- sottolineare, - fare annotazioni,- cercare parole,- mettere segnalibri, - aggiungere disegni,- copiare porzioni di testo, - riprodurre il testo con una sintesi vocale (non tutti i software hanno le stesse
caratteristiche, ma si assomigliano molto).
I libri che vengono acquistati in libreria o presi in prestito in biblioteca, se privi di copyright, possono essere acquistati online o scaricati gratuitamente
Audio registratore (con cuffia)(o lettore MP3)
Consente di ascoltare brevi testi per l’esecuzione di compiti in classe (ad esempio i testi dei problemi).
In questo modo il soggetto dislessico può riesaminare il testo di un problema
tante volte quante ritiene necessario
Libro parlato o audiolibro
Consente …- di ridurre al minimo lo sforzo di lettura - di poter sfruttare prevalentemente l'ascolto
per studiare e acquisire informazioni.Viene attuato attraverso la registrazione su
disco dei libri di studio, dalla carta al supporto uditivo
Richiede: capacità di usare l’audio registratore
www.biblioaid.it
Dal 1 giugno 2009 Piattaforma di richiesta on line sul sito
www.biblioaid.it - 87 case editrici convenzionate - catalogo consultabile (anche senza
registrazione) di circa 18.583 titoli - disponibili subito più di 3.000 titoli 2008-
2009 fino al 31 gennaio 2009
Presentazioni power point…. dal sito
http://www.polovalboite.it/
Salvo diversa indicazione, tutte le lezioni e i test di Storia sono stati realizzati dal prof. Marco Migliardi
• Preistoria.zip 800Kb Presentazione di PowerPoint che esamina soprattutto i cambiamenti strutturali dovuti alla Rivoluzione Neolitica e l'origine delle prime civiltà. Dopo aver scaricato la presentazione prova ad affrontare questo test online Egitto.zip 2MbLa presentazione illustra i vari periodi storici della civiltà egiziana, ne analizza la cultura, la religione e gli aspetti più caratteristici legati alla pratica della mummificazione, all'uso dei geroglifici e ai misteri della Sfinge. Al termine verifica la tue conoscenze con il seguente test
• Un mistero Egiziano.ppt 500Kb La storia e i misteri di Tutankhamon e della sua tomba
• Popoli della Mesopotamia.ppt 840Kb PowerPoint sulla Mesopotamia antica con particolare attenzione alla civiltà sumerica. Dopo aver esaminato il file prova a rispondere al seguente test
• L'antica Grecia file zip 1400Kb Presentazione che descrive le varie fasi di popolamento della Grecia, la formazione delle poleis, i sistemi politici e sociali di Atene e Sparta. Dopo aver visto la presentazione prova a cimentarti con i seguenti test:
• Grecia01 per provare le tue conoscenze sulle prime civiltà greche Grecia02 per testare come te la cavi con le vicende politiche di Sparta e Atene
• Guerre e personaggi dell'antica Grecia file zip 2000KbDalle guerre persiane ad Alessandro Magno, attraverso le più importanti battaglie che hanno reso celebri personaggi come Milziade, Temistocle e Filippo II. Al termine divertiti con il seguente test
• Terminato il modulo sull'Antica Grecia prova ad affrontare questo semplice test riassuntivo in cui devi abbinare le voci tra loro collegate
• Architettura dell'Antica Grecia 3500Kb Architettura dell'Antica Grecia 3500Kb Bella e documentata presentazione ipertestuale sui templi della Grecia antica, ricca di immagini e spiegazioni, prodotta da Diego Gioacchini studente della classe I dell'Istituto Agrario. Per una visione corretta della presentazione si consiglia di prendere visione della seguente mappa
Il teatroIl teatro, per i Greci, era un luogo importante per manifestazioni collettive, religiose, politiche, culturali e di svago. Gli spettacoli coincidevano con le grandi festività in onore del dio Dioniso, a cui partecipava la totalità della cittadinanza.
Era costruito sempre a cielo aperto, sul declivio di una collina, per facilitare la costruzione delle tribune che consistevano, inizialmente, in panche di legno , con uno spazio piano davanti per le rappresentazioni.
In Grecia, ed in particolar modo ad In Grecia, ed in particolar modo ad Atene, quindi, le rappresentazioni Atene, quindi, le rappresentazioni teatrali furono un grandissimo "fatto teatrali furono un grandissimo "fatto sociale" e molto più che ai nostri giorni sociale" e molto più che ai nostri giorni un fenomeno di massa; esse un fenomeno di massa; esse diverranno, inoltre, sempre più una diverranno, inoltre, sempre più una conquista, un mezzo di conoscenza, conquista, un mezzo di conoscenza, uno specchio della società, un legame uno specchio della società, un legame sociale.sociale.
Titolo: architettura antica Grecia
Il teatro
Teatro Epidauro
cartina
Struttura del teatro greco
Gift teatro
ingrandimento
3 foto
Le rappresentazioni teatrali Le parti tragedia
commedia
Funzioni sociali teatro
Atene
Atene biss.
partenone
eretteo
propilei
teatro
agorà
cariatidi
Ingrandimento eretteo
ricostruzione
particolari
dorice joniche
AtenePosti nobili
atena
corinzie
I teatri greci non erano concepiti come strutture monumentali, ma esclusivamente funzionali.
Il teatro greco consisteva nelle seguenti parti:
• orchestraorchestra L'area occupata dagli L'area occupata dagli attori, chiamata "orchestra", ossia attori, chiamata "orchestra", ossia luogo delle danze, di forma luogo delle danze, di forma variamente trapezoidale / variamente trapezoidale / semicircolare o circolare e del semicircolare o circolare e del diametro di ca. m. 20diametro di ca. m. 20
• caveacavea,(koilòn) una serie di gradoni semicircolari appoggiati al terreno per ospitare gli spettatori (la prima fila è riservata ai preti e ai notabil).
Struttura del teatro
• skenéskené,, un edificio scenico che serviva da fondale, di fronte alla cavea, dotata di tre porte per le entrate in scena. Lo spazio tra la rettangolare skené e l’orchestra circolare si chiamava “proskénion” (proscenio).
La peste nel medioevo
Viene presentato il fenomeno delle epidemie, grande equilibratore demografico dell'alto medioevo, i rimedi e le cure tentate, le cause e le conseguenze del fenomeno, inquadrate all'interno della crisi più generale del 1300. Al termine testa le tue conoscenze
Demografia medievale
• Dal 1000 in poi la popolazione europea è in continuo aumento per i motivi ben noti
• Nel 1300 la popolazione europea raggiunge quasi gli 80 milioni di abitanti
• Troppi, per le risorse a disposizione• Infatti cominciano a verificarsi diverse
carestie nonostante l’incremento delle terre coltivate
Le carestie• Dovute a mutamenti
climatici e alla ridotta produttività agricola
• La gente sottoalimentata è indebolita
• Il sovraffollamento provoca anche carenze igieniche
• Condizioni ideali per lo sviluppo di epidemie
La crisi del 1300
Sono quindi diverse le cause della crisi– 1.mutamenti del clima– 2.carestie
– 3.terre meno produttive
– 4.sovraffolamento– 5.pestilenze
La letteratura
Tucidide fu il primo a descrivere la peste nelle sue
opere, parlando della epidemia sviluppatasi ad
Atene
Nell’ultimo libro del “De rerum natura”, il poeta latino
Lucrezio parlò anche lui della peste di Atene
Virgilio narra della peste del Norico (Austria) e si
sofferma sulle sofferenze degli uomini e sul mistero
della morte ingiusta
Boccaccio, nel suo Decameron, dice che la
peste cancella i freni morali e abbatte ogni ordine sociale e
civile
ne i “Promessi Sposi”, Manzoni parla dello
spaventoso evento che ha sconvolto Milano e che ha colpito anche i protagonisti
del suo romanzo
La Laura di Petrarca muore nel 1348 di peste e il poeta scrisse i Psalmi penitentiales, che sono
delle preghiere di penitenza
Ecc….ecc…alla fine
il QUIZ su
La peste nel medioevo 1 / 10
• Quanti abitanti c'erano in Europa alla vigilia della grande pestilenza del 1348?– Non più di 60 milioni– Non meno di 80 milioni– Quasi 70 milioni– Non più di 80 milioni
2 / 10
Indica quali delle seguenti non sono cause importanti della crisi del 1300
• Le guerre• I mutamenti climatici• L'aumento della popolazione• Le epidemioe• Le terre meno produttive• La stasi tecnologica ecc…….
Spazio giochi online: Cruciverba
- Cruciverba1 Basato sul programma di Storia della I IPSSAR
- Cruciverba2 Basato sul programma di Storia della II IPSSAR
- Cruciverba3 Sulla Storia Antica
Autore prof. Marco Migliardi
Io conosco e apprezzo molto i magnifici quadri di Caravaggio che desidero vedere
Io conosco e apprezzo molto i magnifici quadri di Caravaggio che desidero vedere
III. Pratiche didattiche in italiano
NOMEPRONOMEVERBO ARTICOLOPREPOSIZIONEAGGETTIVOAVVERBIOCONGIUNZIONE
predicativoAusil, serv, ecc
Di chi si parla? Chi agisce? SOGGETTO
Cosa si dice di lui? Cosa fa? PREDICATO
Chi? Che cosa? COMPL. OGG.
Dove? Quando? Perché?... COMPL. IND.
SOGGETTO
PREDICATO
COMPL. OGG.
COMPL. IND.
NOME
PRONOME
VERBO
ARTICOLO
PREPOSIZIONE
AGGETTIVO
AVVERBIO
CONGIUNZIONE
predicativoAusil, serv.,.
Pratiche didattiche in italiano
STRATEGIEPER ATTIVARE I PROCESSI
ALTIdi
- LETTURALETTURA - COMPRENSIONE- COMPRENSIONE - STUDIO- STUDIO
AIUTIAIUTI
Processo cognitivo di anticipazione
Conoscenza precedente lessico/testuale
Funzionamento memoria breve e lungo termine
Elementi extra-testuali
Conoscenza delle proprie modalita’ di apprendimento
MODALITA’MODALITA’
• LETTURA DI ALTRI• LETTURA ATTRAVERSO COMPUTER O ALTRO:• (es. Programma CARLO, Libro Parlato, …)• REGISTRAZIONE DI SINTESI DI LEZIONI• UTILIZZAZIONE DI SUSSIDI AUDIOVISIVI• SCRITTURA ALLA LAVAGNA di poche parole
chiave IN GROSSO E IN STAMPATELLO MAIUSCOLO
• USO DI MAPPE CONCETTUALI e/o DI SCHEMI• RIASSUNTI
LETTURA E COMPRENSIONE DEL TESTO
Con segni e colori - mettere in evidenza le parole-chiave
Con “schemi”- far esaminare un elemento per volta- aiutare a strutturare il testo di commento
Con “formulari”- avviare la stesura dei vari punti
Lettura e comprensione del testo
Per IL RIASSUNTO E LA
SINTESI usare programmi di mappe concettuali
III. Pratiche didattiche in italiano
E PER LA MATEMATICA?
Strategie proposte a TUTTI GLI ALUNNI
• verifiche scritte sempre programmate
• esercizi analoghi a quelli svolti in classe e a casa
• domande di teoria già discusse in classe
• presenza di domande/risposta scelta multipla
• interrogazioni orali programmate o volontarie
• domande sono ricorrenti
Strategie PERSONALIZZATE per l’allievo con
DSA
• uso calcolatrice, tavola pitagorica e tabella riassuntiva delle regole realizzata autonomamente
• lettura da parte di insegnante/tutor del testo del problema• semplificazione del testo del problema e scrittura in stampato maiuscolo (visto l’elevato livello di comorbidita’ con la dislessia)
• regolazione del tempo di esecuzione della verifica scegliendo quali esercizi svolgere (gli altri saranno recuperati successivamente anche eventualmente con modalità orale)
• interrogazioni volontarie per suddividere i tempi di studio
• no media matematica dei voti se vi è progressione nei risultati
Introduzione alla Fisica
Presentazioni PowerPoint che evidenziano in modo chiaro,
grazie a dei semplici schemi, i fondamenti della disciplina.
Autore: I.Pozzessere
Dal sito: http://www.polovalboite.it/
Introduzione alla fisica
FISICA
Meccanica
Onde
Termodinamica
Elettromagnetismo
Relatività
Meccanica quantistica
Fisica nucleare
Etc..
Indaga la natura con gli strumenti
MATEMATICA
Con lo scopo di elaborare
LEGGI FISICHE
ESPERIENZA
Che sono assolute, ma valgono solo fino a quando non vengono smentite da nuove ricerche
Viene eseguita in laboratorio e poi sottoposta a verifica sperimentale
GRANDEZZE FISICHE
Relazioni
matematiche
FONDAMENTALI
DERIVATE
lunghezza
massa
tempo
angolo
Quantità di materia
Intensita di corrente
temperatura
Intensità luminosa
Metro - m
Massa - Kg
secondo - s
Radiante - rad
Mole – mol
Ampere - A
Kelvin - K
Candela - cl
Definite partendo dalle fondamentali
Possono essere:
SCALARI
VETTORIALI
Il loro valore viene ricavato in laboratorio tramite
MISURA
DIRETTA
INDIRETTA
ERRORI
SISTEMATICI
CASUALI Si propagano
nelle misure
indirette
Effettuata
tramite
STRUMENTI DI MISURA
Sono tarati tramite UNITA’ DI
MISURAUniformate e condivise nel
S.I.
SISTEMA
INTERNAZIONALE
ipotesi
Dall’esperimento alla legge fisica : il metodo sperimentale
osservazione
l’osservazione di un fenomeno permette di identificare i sistemi fisici coinvolti e stabilire quali problemi possono essere affrontati da un indagine e quali obbiettivi si vogliono raggiungere.
una volta identificati i problemi(fatte le domande a cui vogliamo risposta) si devono formulare delle ipotesi, facendo attenzione ad eliminare a priori quelle che difficilmente potrebbero essere provate tramite esperimento. Le ipotesi sono delle spiegazioni provvisorie né vere né false, né giuste né sbagliate.
esperimento
L’esperimento scientifico non è altro che la riproduzione del fenomeno in condizioni semplificate e controllabili. Durante l’esperimento si eseguono misurazioni per identificare le variabili indipendenti (cioè grandezze scelte dallo sperimentatore) e le variabili dipendenti (cioè valori che dipendono da quelli indipendenti).
verificato
NO
SI
modello
serve per raccogliere e rappresentare i dati sperimentali, solitamente si usano tabelle e grafici. Il modello è una rappresentazione grafica semplificata del fenomeno osservato. Tra modello e datti ci
sono scostamenti significativi?
SI
Legge fisica
Se tutti gli step precedenti sono corretti si arriva a formulare la vera e propria legge fisica che descrive in modo sintetico e generale il comportamento di certe grandezze significative nell’ambito di un fenomeno, rappresentando per mezzo del linguaggio matematico la relazione tra le grandezze. LE LEGGI FISICHE ESPRIMONO LE RELAZIONI ESISTENTI TRA I VALORI ASSUNTI DALLE GRANDEZZE FISICHE CHE INTERVENGONO IN UN FENOMENO.
La materia: quantità e qualità
Nulla si crea e nulla si distrugge... tutto si trasforma
SALE
SA
LE
Volume acqua =20
Volume sale =10
Volume acqua + sale = 25
il volume della miscela ottenuta è sistematicamente inferiore alla somma dei volumi
SALE
SA
LE
Massa acqua = 15
Massa sale = 5
Massa acqua + sale = 20 La massa è sempre invariata
Con il volume Con la massa
Siccome il volume può subire variazioni durante una trasformazione mentre la massa no, è giusto dire che la massa è la grandezza ficica più idonea a descrivere la “quantità di materia”.
Principio di conservazione delle massa:in qualunque trasformazione la massa totaledi un sistema isolatorimane costante.
SALE+
SOLVENTEsostanza presente in quantità maggiore
SOLUTOsostanza presente in quantità minore
SOLUZIONEsistema omogeneo formato da due o più sostanze mescolate insieme.
OMOGENEO: sistema che manifesta le stesse proprietà in tutti i punti del suo volume
ETEROGENEO: sistema che manifesta proprietà diverse in punti diversi del suo volume.
1 cm3
Tot. soluto
1 cm3
Tot. soluto
1 cm3
Tot. soluto
concentrazione
Quantità di soluto contenuta in un volume unitario di soluzione.In una soluzione ogni cm3 di solvente contiene la stessa quantità di soluto, questa quantità si utilizza come misura della concentrazione.
Come esprimere la concentrazione?
% DI MASSA:
rapporto tra la massa del soluto e una massa di 100g di soluzione(o di solvente)
% IN VOLUME:
rapporto tra il volume del soluto e un volume di 100 cm3 di soluzione(o di solvente)
soluzione acquosa in 10% di acido solforico significa che in 100g di soluzione ci sono sciolti 10g di cloruro di sodio = (100*10)/10 =10g
soluzione di acido oleico in alcol allo 0,5% vol Significa che in 100ml di soluzione sono presenti 0,5ml di acido oleico = (100*0,5) /100
Concentrazione
massimaSOLUZIONE SATURAa una data temperatura, il soluto ha la
massima concentrazione SOLUBILITA’
proprietà di una sostanza di mescolarsi con un’altra in modo da produrre un sistema
omogeneo
Dipende da:TemperaturaPressione esterna
Diritto ed Economia Aziendale
Le lezioni di Diritto ed Economia sono state realizzate dalla prof.ssa Edi Dal Farra
L’EQUILIBRIO DEL MERCATO
Il mercato
Non è un luogo fisico, ma l’insieme dei venditori e dei compratori che intendono vendere o comprare un certo prodotto o servizio determinandone il prezzo
B a r a t t o
I n a s s e n z a d i m o n e t a
I l c o m p r a t o r eI l v e n d i t o r ep r e z z o e b e n e
c o m p r a v e n d i t a
I n p r e s e n z a d i m o n e t a
L o s c a m b i o
Fattori della domanda
I fattori che influenzano la domanda sono:– prezzo del bene
– prezzi degli altri beni– reddito dei consumatori– gusti dei consumatori– struttura della popolazione
GEOGRAFIA
Le lezioni di Geografia sono state realizzate dalla prof.ssa Edi Dal Farra
ACQUAACQUA E AFRICAE AFRICA
Lo sfruttamento della risorsa acqua
e i drammi del continente africano
Bacino del Nilola ricchezza di acque del delta del Nilo
E la sete del E la sete del corno d’Africacorno d’Africa
La cultura
Condizioni di vita e sanitarie
Conflitti Il bacino del Nilo
Dighe e altre opere
idriche
Agricoltura
Cambia- menti
climatici
AcquaAcqua
Condizioni di vita
In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici.
PASSO DOPO PASSO
• BLOGBLOG per parlare di dislessia e punto di incontro virtuale dedicato ai problemi di apprendimento presso la biblioteca di Albairate
• Visualizzazione post con etichetta AIUTO ALLO STUDIO. Mostra tutti i post
• Visualizzazione post con etichetta AIUTO ALLO STUDIO. Mostra tutti i post
Ruolo degli adultiRuolo degli adulti“Con i ragazzi con DSA un adulto (genitore e/o
insegnanti/ ) può scegliere, a seconda degli obiettivi che si prefiggerà con il ragazzo, di essere, in modo
figurato, come un CANOTTO, come un SALVAGENTE o come un TRAMPOLINO.
L’ADULTO CANOTTO permette al ragazzo di navigare e svolgere tutte le attività, ma sostituendosi a Lui; non permettendogli di sperimentare, di conoscere
e toccare l’acqua, quindi non favorendo l’autonomia. L’ADULTO SALVAGENTE permette di svolgere tutte le attività
con un’assistenza costante; il ragazzo potrà muovere alcune bracciate, ma sempre avvolto dalla figura di riferimento.
L’ADULTO TRAMPOLINO dà invece la spinta al soggetto per poter saltare in autonomia, fornendogli solo l’aiuto necessario per spiccare il salto.
Queste METAFORE rimandano a diversi approcci che l’adulto può decidere di intraprendere
con lo studente con dislessia: sostituente, assistenziale, educante. Solo un approccio educante permette il raggiungimento dell’autonomia.
Se dunque l’educazione è l’approccio dell’”adulto trampolino”, L’INFORMATICA è al momento attuale uno dei migliori “TRAMPOLINI” per i ragazzi con DSA.”.”
Anastasis Soc. Coop. - Bologna
Insegnante = MEDIATOREInsegnante = MEDIATORE Un importante pedagogista, Reuven
Feuerstein, docente nell’Università di Tel Aviv e famoso in tutto il mondo per il PAS,
un enorme Programma di Apprendimento Strutturato,
considera l’insegnante un MEDIATORE,MEDIATORE, un trasmettitore che stimola i processi
intellettuali del bambino.COME?
Valorizzando le attitudini di ciascunoValorizzando le attitudini di ciascuno
… … facendo in modo cioè che l’eccellente facendo in modo cioè che l’eccellente nuotatorenuotatore
non diventi un mediocre corridore ! non diventi un mediocre corridore !
Da “La scuola degli animali” di G.H.Reavis:
• é MEDIATORE di conoscenza• guida nella ricerca del proprio stile cognitivo• insegna ad apprendere autonomamente• definisce il compito e ne discute la
difficoltà• é capace di indurre modificazione cognitiva• insegna a trattare l’informazione• favorisce il controllo dell’impulsività e il superamento dell’inibizione• stimola la coscienza del cambiamento
Il DOCENTE/TUTOR
FASE DI AGGANCIO
CREAZIONE DI UN RAPPORTO PRIVILEGIATO
Uno o due docenti di classe programmanoincontri individuali con l’allievo durantei quali lavorano sulle loro singole materie
Il CAMBIAMENTO DI CONTESTOproduce sul RAPPORTO DOCENTE – ALLIEVO
alcuni EFFETTI IMMEDIATI
L’ALLIEVO …L’ALLIEVO …
• SI SENTE ACCOLTO NELLA SUA SPECIFICITA’
• NON SUBISCE IL CONFRONTO CON I COMPAGNI
• PUO’ CONDIVIDERE LE SUE DIFFICOLTA’ CON LA PERSONA CHE POI LO VALUTERA’
• HA TUTTO IL TEMPO A SUA DISPOSIZIONE
IL DOCENTE …IL DOCENTE …
• PUO’ OSSERVARE L’ALLIEVO NELLA SUA SPECIFICITA’
• PUO’ CALIBRARE LA SPIEGAZIONE SUI SUOI TEMPI
• PUO’ MEDIARE LE SUE DIFFICOLTA’ IN MODO EFFICACE
STILE DI
APPRENDIMENTO
STILE DI
INSEGNAMENTO
Spesso il docente si accorge che l’allievo possiede un bagaglio di conoscenze che in
classe non riesce ad esprimere!
La modificazionedel rapporto
crea uncambiamento
QUESTA SCOPERTA …
• RESTITUISCE ALLO STUDENTE UN’IMMAGINE POSITIVA DI SE’
• LO RICOLLOCA NEL GIUSTO RUOLO ALL’INTERNO DELLA RELAZIONE INS/APPRENDIMENTO
• RICOSTRUISCE IL SUO SENSO DI AUTOEFFICACIA
• LO AIUTA NELLA RICERCA DEL PROPRIO STILE COGNITIVO
IL DOCENTE TUTOR/MEDIATORE può essere anche un COMPAGNO più grande o uno
studente universitario che …
• accompagna l’allievo con DSA individualmente per un breve periodo
• pone attenzione al processo di apprendimento e non al contenuto
• esplicita dei percorsi cognitivi adatti a lui• lo aiuta a costruire strumenti compensativi personalizzati• lo aiuta ad applicare le tecniche di
memorizzazione
Strumenti di informazionee formazione
I libri e i video dell'A.I.D.(Materiali divulgativi ed informativi a cura
dell'A.I.D.)
http://www.aiditalia.org/it/libri_e_video.html