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ALUNNI CON BES Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. Per questo motivo il nostro Istituto modulerà la propria programmazione alle necessità degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), mediante la stesura di un apposito PAI (Piano Annuale di Inclusività), accogliendo pienamente le indicazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna. Ma chi sono gli alunni con BES ? Alunni con disabilità Alunni con disturbi evolutivi specifici Alunni con DSA Alunni con disagio relazionale Alunni in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. L’area dello Svantaggio è dunque più ampia rispetto a quella riferibile alla presenza di disabilità e comprende anche tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o evolutivi, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana. Si precisa che, in tutti quei casi per i quali non è già presente una certificazione di disabilità o DSA, spetta al Consiglio di Classe o al team docenti, stabilire quando sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Gli altri casi possono essere quelli di alunni che presentano disagio relazionale o di apprendimento o ancora di alunni in svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale ed infine, anche di alunni stranieri, tutti senza certificazione. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, in questi casi, avranno carattere transitorio e saranno puramente attinenti gli aspetti didattici. Punto di riferimento per materiali ed eventuali ausili è sempre il CTS di Roveleto. Catalogo Libri CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBZWJBQS04VHFCbzg/edit?usp=sharing Catalogo HW CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBQWRoUmxBV2tUNWs/edit?usp=sharing Catalogo SW CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBVkxGaXVZZG1sZVE/edit?usp=sharing Catalogo Ausili CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBMWIxa1RqNDlPQnM/edit?usp=sharing Catalogo Audio book al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBSE9ramE4ZzlVVjg/edit?usp=sharing
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ALUNNI CON BES - Istituto Comprensivo di Castell'Arquato · quali non è già presente una certificazione di disabilità o DSA, spetta al Consiglio di Classe o al ... Lacune nelle

Feb 15, 2019

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NguyễnHạnh
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ALUNNI CON BES

Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte

integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza

discriminazione alcuna; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In

tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di

valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi

Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la

realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei

percorsi formativi che nelle strategie didattiche.

Per questo motivo il nostro Istituto modulerà la propria programmazione alle necessità degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), mediante la stesura di un apposito PAI (Piano Annuale

di Inclusività), accogliendo pienamente le indicazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia

Romagna.

Ma chi sono gli alunni con BES ?

Alunni con disabilità

Alunni con disturbi evolutivi specifici

Alunni con DSA

Alunni con disagio relazionale

Alunni in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

L’area dello Svantaggio è dunque più ampia rispetto a quella riferibile alla presenza di disabilità e

comprende anche tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una

varietà di ragioni: svantaggio sociale culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o evolutivi,

difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana. Si precisa che, in tutti quei casi per i

quali non è già presente una certificazione di disabilità o DSA, spetta al Consiglio di Classe o al

team docenti, stabilire quando sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione

della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una

presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Gli altri casi possono essere quelli di alunni

che presentano disagio relazionale o di apprendimento o ancora di alunni in svantaggio

socioeconomico, linguistico, culturale ed infine, anche di alunni stranieri, tutti senza certificazione.

Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative,

in questi casi, avranno carattere transitorio e saranno puramente attinenti gli aspetti didattici.

Punto di riferimento per materiali ed eventuali ausili è sempre il CTS di Roveleto.

Catalogo Libri CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBZWJBQS04VHFCbzg/edit?usp=sharing

Catalogo HW CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBQWRoUmxBV2tUNWs/edit?usp=sharing

Catalogo SW CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBVkxGaXVZZG1sZVE/edit?usp=sharing

Catalogo Ausili CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBMWIxa1RqNDlPQnM/edit?usp=sharing

Catalogo Audio book al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBSE9ramE4ZzlVVjg/edit?usp=sharing

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Si allegano i modelli per la stesura dei relativi PDP per alunni con BES della Scuola Primaria e

Secondaria di Primo Grado.

MODELLO PIANO DIDATTICO BES PRIMARIA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DELL’ALUNNO:

CLASSE:

1. VALUTAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE

L’alunno nato , frequentante la classe presso la Scuola

presenta la seguente situazione:

CARTTERISTICHE GENERALI :

Scarsa autonomia organizzativa

Labile capacità di concentrazione

Difficoltà nel comprendere le richieste dell’insegnante, un testo o il comando di un

esercizio/quesito/problema

Capacità espositiva carente

Difficoltà a memorizzare concetti, regole, enunciati, contenuti

Lacune nelle competenze di base

Bassa autostima e mania di persecuzione

Incapacità di reagire agli scherzi, se non con il pianto e l’autocommiserazione

Conflittualità nei rapporti tra pari

Tendenza a comportamenti delatori

Bisogno di protezione che ricerca in figure adulte (docenti).

Il tratto essenziale che caratterizza l’alunno è uno stato di non serenità che, al momento, gli impedisce

di ottenere risultati adeguati alle sue capacità.

QUADRO GENERALE DELLE COMPETENZE STRUMENTALI

Lettura:

o Sillabata o Difficoltosa o Abbastanza fluente

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Scrittura:

o Solo stampatello o Corsivo poco leggibile o Chiara

Correttezza ortografica:

o No o In parte o Sì

Capacità di esposizione scritta:

o Confusa o Elementare o Articolata o Altro

Capacità di esposizione orale:

o Confusa o Elementare o Articolata o Altro

Capacità di comprensione di testi:

o Nessun tipo di testo o Testi semplici o Testi complessi o Altro …………………………………………………………………………………..

Capacità di calcolo:

o Nessun calcolo o Addizione e sottrazione Quante cifre? ……… o Moltiplicazione e divisione Quante cifre? ……… o Tutti i calcoli agevolmente o Altro ………………………………………………………………………………………

Capacità logiche:

o Seriare o Ordinare o Classificare o Mettere in relazione o Altro ………………………………………………………………………………………

Capacità motorie:

o Possiede coordinamento dei movimenti globale o Possiede coordinamento dei movimenti segmentario o Possiede coordinamento della motricità fine o Altro

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…………………………………………………………………………………………...

Comportamento:

o Difficoltà a socializzare con coetanei o Difficoltà a socializzare con adulti o Aggressività o Incapacità di autocontrollo o Interventi non pertinenti o Eccessiva timidezza o Comportamento complessivamente non adeguato alle situazioni o Altro ………………………………………………………………………………………………

Problemi familiari e/o di salute:

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Il Consiglio di Classe ritiene che l’alunno presenti Bisogni Educativi Speciali

(B.E.S.) e predispone il seguente Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) che comprende strategie sia

didattiche sia formativo-educative, al fine di aiutare l’alunno ad acquisire un buon equilibrio personale.

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2. STRATEGIE EDUCATIVE

I docenti del Consiglio di Classe s’impegnano a:

mantenere un atteggiamento di ascolto e di attenzione e sollecitare all’ascolto degli altri.

In un conflitto tra pari, assumere il ruolo di mediatore per trasformare la situazione in una fonte di riflessione, di confronto e di crescita.

Insistere sul valore del rispetto reciproco e sul disvalore della presa in giro.

Affinare l’empatia, suggerendo di “mettersi nei panni dell’altro” e di assumere il suo punto di vista.

Gratificare i successi ottenuti, dimostrando fiducia in progressi successivi.

Favorire il lavoro di gruppo e la responsabilizzazione personale.

Valorizzare il rapporto scuola – famiglia con l’obiettivo della condivisione dei metodi educativi.)

3. DIDATTICA PERSONALIZZATA (Compilare solo le parti dove si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti compensativi, obiettivi minimi per l’alunno.)

a. ITALIANO

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

b. STORIA E GEOGRAFIA

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

c. MATEMATICA

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

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d. SCIENZE

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

e. EDUCAZIONE MUSICALE

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

f. EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

g. EDUCAZIONE MOTORIA

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

h. TECNOLOGIA

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

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STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

i. RELIGIONE

ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

4. VALUTAZIONE

Le verifiche saranno programmate e concordate con l’alunno e, se la situazione lo richiederà,

saranno concessi tempi più lunghi. L’alunno sarà valutato in base al raggiungimento degli obiettivi minimi d’apprendimento

(comportamenti attesi) fissati per ogni disciplina e di seguito esplicitati.

a. In italiano l'alunno:

Comprende un messaggio semplice.

… *****

b. In storia e geografia l'alunno: *****

c. In matematica l'alunno: *****

d. In scienze l'alunno: *****

e. In seconda lingua comunitaria l'alunno: *****

f. In ed. musicale l'alunno: *****

g. In ed. all’immagine l'alunno: *****

h. In tecnologia l'alunno: *****

CASTELL’ARQUATO, LE INSEGNANTI:

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IL GENITORE DELL’ALUNNO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DELL’ALUNNO:

(con voci esemplificative) CLASSE:

1. VALUTAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

L’alunno nato , frequentante la classe presso la Scuola

Secondaria di 1° grado di presenta la seguente situazione:

Scarsa autonomia organizzativa

Labile capacità di concentrazione

Difficoltà nel comprendere le richieste dell’insegnante, un testo o il comando di un esercizio/quesito/problema

Capacità espositiva carente

Difficoltà a memorizzare concetti, regole, enunciati, contenuti

Lacune nelle competenze di base

Bassa autostima e mania di persecuzione

Incapacità di reagire agli scherzi, se non con il pianto e l’autocommiserazione

Conflittualità nei rapporti tra pari

Tendenza a comportamenti delatori

Bisogno di protezione che ricerca in figure adulte (docenti).

Il tratto essenziale che caratterizza l’alunno è uno stato di non serenità che, al momento, gli impedisce di ottenere risultati adeguati alle sue capacità.

Il Consiglio di Classe ritiene che l’alunno presenti Bisogni Educativi Speciali

(B.E.S.) e predispone il seguente Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) che comprende strategie sia didattiche sia formativo-educative, al fine di aiutare l’alunno ad acquisire un buon equilibrio personale.

4 – PIANO PER ALUNNI CON BES SCUOLA SECONDARIA DI 1°

PRIMARIA

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2. STRATEGIE EDUCATIVE

I docenti del Consiglio di Classe s’impegnano a:

Mantenere un atteggiamento di ascolto e di attenzione e sollecitare all’ascolto degli altri.

In un conflitto tra pari, assumere il ruolo di mediatore per trasformare la situazione in una fonte di riflessione, di confronto e di crescita.

Insistere sul valore del rispetto reciproco e sul disvalore della presa in giro.

Affinare l’empatia, suggerendo di “mettersi nei panni dell’altro” e di assumere il suo punto di vista.

Gratificare i successi ottenuti, dimostrando fiducia in progressi successivi.

Favorire il lavoro di gruppo e la responsabilizzazione personale.

Valorizzare il rapporto scuola – famiglia con l’obiettivo della condivisione dei metodi educativi.

3. DIDATTICA PERSONALIZZATA

j. ITALIANO

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Valorizzazione di linguaggi comunicativi diversi dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce.

Utilizzo di schemi e mappe concettuali.

Promozione di inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.

Divisione in “sotto obiettivi” degli obiettivi di un compito.

Incentivazione della didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari.

Promozione dell’apprendimento collaborativo.

Lettura ad alta voce

Copiatura in bella copia

Scrittura sotto dettatura

Prendere appunti

Copiare dalla lavagna

Quantità eccessiva dei compiti a casa

Studio mnemonico di definizioni/poesie

Imposizione del tipo di carattere da utilizzare nella scrittura a mano.

Uso del vocabolario cartaceo.

Computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico

Risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali).

Computer con sintesi vocale

Vocabolario multimediale

Verifiche programmate e concordate

Valutazione dei compiti scritti che non tenga eccessivamente conto degli errori ortografici e più attenta ai contenuti che alla forma.

Uso di strumenti informatici.

k. STORIA E GEOGRAFIA

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Insegnamento di strategie per memorizzare e apprendere contenuti (sottolineare, identificare parole-chiave, costruire schemi, tabelle o diagrammi).

Insegnamento di strategie per ricordare immagini (colori, riquadrature, riscrittura di testi con diversa grafica).

Utilizzo di schemi e mappe concettuali.

Predisposizione anticipata di schemi e grafici riguardanti l’argomento di studio per orientare l’alunno nella ricerca delle informazioni essenziali.

Lettura ad alta voce

Prendere appunti

Copiare dalla lavagna

Quantità eccessiva dei compiti a casa

Effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati

Studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni

Sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico

Studio mnemonico di date, nomi e lessico specifico.

Sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento

Uso delle mappe concettuali durante le verifiche orali

Computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico

Vocabolario multimediale

Interrogazioni programmate.

Compensazione con prove orali di compiti scritti.

Uso di mediatori didattici durante le prove orali e scritte.

Uso di mappe e tabelle compensative.

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l. MATEMATICA

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Utilizzo di schemi e mappe concettuali.

Scalettatura di un problema in fasi semplici.

Predisposizione anticipata di schemi e grafici riguardanti l’argomento di studio per orientare l’alunno nella ricerca delle informazioni essenziali.

Incentivazione della didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari.

Promozione dell’apprendimento collaborativo.

Utilizzo del laboratorio matematico e del metodo induttivo.

Scrittura sotto dettatura.

Prendere appunti.

Copiare dalla lavagna.

Quantità eccessiva di compiti a casa.

Effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati.

Studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni.

Calcolo mentale

Studio mnemonico di formule, enunciati e definizioni.

Lettura del testo degli esercizi da parte del docente.

Preparazione delle verifiche con consegne non ambigue e, se la situazione lo richiede, in stampato maiuscolo.

Permettere l’uso della calcolatrice.

Lasciare a disposizione: formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento.

Permettere l’utilizzo della tabella delle misure e delle formule geometriche.

Valutazione dei miglioramenti nell’uso autonomo degli strumenti.

m. SCIENZE

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Insegnamento di strategie per memorizzare e apprendere contenuti (sottolineare, identificare parole-chiave, costruire schemi,mappe concettuali, tabelle o diagrammi).

Utilizzo di schemi e mappe concettuali.

Predisposizione anticipata di schemi e grafici riguardanti l’argomento di studio per orientare l’alunno nella ricerca delle informazioni essenziali.

Allestimento di semplici esperimenti scientifici.

Frequente ricorso al vissuto dell’alunno per far meglio comprendere fatti e fenomeni.

Apprendimento di alcuni termini scientifici.

Lettura ad alta voce.

Prendere appunti.

Copiare dalla lavagna.

Quantità eccessiva dei compiti a casa.

Effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati.

Studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni.

Sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento.

Uso delle mappe concettuali durante le verifiche orali.

Se richiesto dall’alunno, computer con programma di videoscrittura, per elaborare autonomamente mappe e schemi.

Interrogazioni programmate.

Compensazione con prove orali di verifiche scritte (o viceversa).

n. SECONDA LINGUA COMUNITARIA (francese)

Importante: Non si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti compensativi, obiettivi minimi per l’alunno, data il lungo periodo di residenza (otto anni) in America.

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Pianificare e concordare gli argomenti e le tipologie di esercizi delle prove scritte e orali.

Argomenti semplificati e ridotto numero di esercizi.

Utilizzo, dove possibile, di immagini

Lettura ad alta voce.

Scrittura sotto dettatura.

Prendere appunti.

Copiare dalla lavagna.

Quantità eccessiva dei compiti a casa.

Possibilità di consultare gli schemi di preparazione durante lo svolgimento di test grammaticali.

Privilegiare i questionari tipo V/F o a scelta multipla o a risposta chiusa.

Uso della videoscrittura.

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per favorire la memorizzazione.

Privilegiare la produzione orale, a parziale sostituzione delle prove scritte.

Accordare tempi più lunghi, se necessario.

Inserimento in piccoli gruppi di lavoro.

Valutare positivamente i progressi, anche se lievi.

Coinvolgere costantemente l’alunno durante il lavoro scolastico.

Effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati.

Esercizi scritti che richiedono una produzione personale articolata.

Studio mnemonico di regole grammaticali, paradigmi e vocaboli.

Uso del vocabolario cartaceo.

Utilizzo del vocabolario multimediale.

Verifiche orali a compensazione di quelle scritte.

Valutazione del contenuto piuttosto che della correttezza di quanto scritto.

Valutazione del progresso in itinere e dell’impegno.

o. MUSICA

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Contenuti semplificati e/o ridotti di ogni unità didattica.

Utilizzo di schemi e mappe concettuali.

Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza.

Utilizzo della didattica laboratoriale.

Promozione dell’apprendimento collaborativo.

Lettura della notazione musicale ad alta voce.

Scrittura sotto dettatura.

Copiare dalla lavagna.

Quantità eccessiva dei compiti a casa.

Utilizzo di:

Schemi e mappe concettuali

Computer

Risorse audio (libri digitali)

Software didattici specifici

Fotocopie adattate

Strumenti ritmici (fare musica).

p. ARTE E IMMAGINE

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Descrizione attraverso immagini, anche esposte in modo elementare.

Accettazione di tutto ciò che l’alunno espone, aiutandolo ad un arricchimento progressivo.

NON PREVISTE, in quanto “l’immagine” non presenta, al momento, difficoltà.

Ausilio di fotocopie o immagini fotografiche.

TEMPI AGGIUNTIVI: Ogni alunno ha un suo tempo di lavoro.

q. EDUCAZIONE FISICA Importante: Non si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti compensativi, obiettivi minimi per l’alunno.

r. TECNOLOGIA

STRATEGIE E METODI D’INSEGNAMENTO

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

Contenuti semplificati e/o ridotti.

Promozione dell’apprendimento collaborativo.

Uso di alcuni strumenti di disegno e materiale grafico.

Lettura degli argomenti teorici.

Uso in modo semplice di strumenti grafici quali: righello, squadra, compasso, fogli qualsiasi.

Fotocopie adattate

TEMPI AGGIUNTIVI:

Circa 2 – 3 ore per l’esecuzione di semplici figure geometriche.

Circa due settimane per la preparazione di argomenti semplificati (definizioni o brevi descrizioni).

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s. RELIGIONE

Importante: Non si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti compensativi, obiettivi minimi per l’alunno.

4. VALUTAZIONE

Le verifiche saranno programmate e concordate con l’alunno e, se la situazione lo richiederà,

saranno concessi tempi più lunghi. L’alunno sarà valutato in base al raggiungimento degli obiettivi minimi d’apprendimento

(comportamenti attesi) fissati per ogni disciplina e di seguito esplicitati.

a. In italiano l'alunno:

Comprende un messaggio semplice.

Sa analizzare un testo semplice (personaggi, loro caratteristiche, fatti, tempo, luogo ).

Riferisce su argomenti conosciuti in modo comprensibile e in ordine logico e cronologico.

Sa produrre semplici testi su esperienze personali.

Incorre solo occasionalmente in errori “ tipici “ di ortografia.

Espone in modo semplice ciò che ha appreso.

Conosce il significato delle parole di un testo.

Riconosce gli elementi essenziali morfologici e sintattici della lingua italiana.

Dimostra di aver acquisito sufficienti conoscenze riguardo i contenuti programmati.

*****

b. In storia e geografia l'alunno:

Sa ricostruire in ordine cronologico i principali eventi storici.

Confronta situazioni storiche diverse con la guida dell’insegnante.

Sa analizzare un documento cogliendone il contenuto essenziale.

È in grado di orientarsi nello spazio e sulla carta geografica.

Sa riconoscere i vari ambienti e denominarli.

Sa cogliere nell’ambiente i segni dell’opera dell’uomo.

Conosce e usa in modo accettabile il linguaggio specifico.

*****

c. In matematica l'alunno:

Individua gli insiemi matematici.

Sa rappresentare gli insiemi in forma tabulare, per elencazione e mediante i diagrammi di Eulero-Venn.

Sa operare con gli insiemi (unione, intersezione, differenza di due insiemi, relazione d’inclusione).

Conosce e sa rappresentare sulla retta orientata l’insieme N.

Sa leggere e scrivere numeri interi e decimali.

Esegue le quattro operazioni con numeri interi e decimali.

Calcola le potenze nell'insieme N.

Conosce le proprietà delle potenze.

Applica le proprietà delle potenze.

Conosce alcuni criteri di divisibilità e li sa applicare nella scomposizione di numeri in fattori primi.

Sa calcolare il M.C.D. e il m.c.m. di due o tre numeri.

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Schematizza, individua il procedimento operativo e risolve semplici problemi (1-2 operazioni).

Sa operare con le frazioni proprie sulle grandezze.

Misura le grandezze, servendosi delle unità di misura appropriate (m - kg - l).

Esegue semplici equivalenze

Conosce gli enti geometrici fondamentali.

Costruisce semplici ideogrammi, istogrammi e diagrammi cartesiani con dati numerici interi.

Comprende e usa i principali simboli e termini matematici. *****

d. In scienze l'alunno:

Conosce ed espone i principali concetti scientifici usando un linguaggio abbastanza appropriato.

Sa scrivere ed esporre le fasi operative di un esperimento scientifico seguendo un ordine logico e cronologico.

*****

e. In seconda lingua comunitaria (francese) l'alunno:

Saper pronunciare in modo comprensibile.

Comprendere semplici domande personali.

Rispondere a semplici domande a risposta chiusa (OUI/NON).

Leggere semplici dialoghi senza esitazioni.

Comprendere le informazioni essenziali di un semplice testo.

Eseguire esercizi strutturati e/o guidati.

Memorizzare parte del lessico.

La valutazione sarà basata su argomenti semplici e tipologie d’esercizi concordati con l’alunno.

*****

f. In musica l'alunno:

Dopo l’ascolto, risponde a semplici domande riguardanti gli aspetti generali dello stimolo sonoro proposto.

Sa riconoscere la fonte di un evento sonoro semplice (rumori o suoni isolati).

Da distinguere e descrivere le caratteristiche di almeno due parametri del suono nel contesto di un ascolto idoneo.

Sa individuare l’andamento veloce/lento di un brano.

Sa riconoscere la famiglia di appartenenza o lo strumento singolo che spicca.

Sa riproporre ritmicamente strutture proposte (valori fino alla croma).

Conosce la tecnica di base per l’uso di strumenti ritmici.

Applica la tecnica esecutiva all’interno di una facile melodia.

Sa completare una sequenza ritmica con i valori conosciuti, variandola minimamente.

Sa riconoscere e dire i valori delle figure di durata affrontate.

Conosce e identifica i suoni sul pentagramma, anche con una lettura poco scorrevole.

La valutazione sarà basata su verifiche orali e pratiche, utilizzando strumenti più idonei alle capacità dell’alunno.

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g. In arte e immagine l'alunno:

Sa individuare la forma, i colori di un’immagine.

Descrive il mondo intorno a sé.

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La valutazione sarà basata sul lavoro, come fatto oggettivo, e sull’atteggiamento propositivo.

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h. In tecnologia l'alunno:

Disegna semplici figure geometriche con l’utilizzo di semplici strumenti da disegno (righello o singola squadra).

Descrive in forma semplificata o ridotta gli argomenti trattati.

La valutazione sarà basata su argomenti semplici concordati con l’alunno.

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CASTELL’ARQUATO, LA COORDINATRICE DI CLASSE IL GENITORE DELL’ALUNNO