-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
I
GIUDIZI SUI CURRICULA, SUI TITOLI E SULLE PUBBLICAZIONI
SCIENTIFICHE PRESENTATE CANDIDATO: Marcella Bracale Giudizi
individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Marcella
Bracale, laureata in Fisica (110/110 e lode) nel 1982 presso
l’Università degli Studi di Milano, Nel 1983 entra al Dottorato di
ricerca in Biologia Cellulare e molecolare presso il Dipartimento
di Biologia dell’Università degli Studi di Milano. Nel 1985 vince
una borsa di 12 mesi all’IBMC di Strasburgo (Francia). Nel 1988
consegue il titolo di Dottore di ricerca e vince un concorso di
Ricercatore CNR presso il Centro di studi del CNR per la Biologia
Molecolare e Cellulare delle Piante di Milano. Nel 1989 vince una
borsa di studio EU del Max Planck Institut di Colonia (FRG). Nel
1998 diventa Prof Associato di Botanica presso l’ Università
dell’Insubria sede di Varese.
L’attività di ricerca, ampia ed articolata, ha prodotto
risultati apprezzabili nel campo della biologia della riproduzione,
delle basi genetiche e fisiologiche della differenziazione sessuale
nelle piante dioiche ed dell’identificazione di marcatori
molecolari e di polipeptidi sesso specifici. Più recentemente
l’interesse si è rivolto alle piante transgeniche nelle quali è
possibile affrontare lo studio del comportamento di geni specifici.
Le pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa
compaiono su riviste internazionali con buon fattore d’impatto. Per
quanto la ricerca sia sempre stata condotta in collaborazione, non
appare dubbio l’apporto della candidata . L’attività didattica è
stata svolta nell’ambito del Settore Scientifico Disciplinare
oggetto del concorso ed in campi affini. La candidata è pertanto
meritevole di essere presa in considerazione ai fini dell’attuale
concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini L'ampia,
continua e rigorosa ricerca, condotta con metodologie aggiornate
della prof Bracale è congruente con le discipline comprese nel SDD
BIO/01. Si articola in diversi filoni che riflettono il percorso
della sua carriera e delle sue collaborazioni tutte sviluppate, sia
nel passato che attualmente, nell' ambito della prestigiosa scuola
milanese. L'esame dei quindici lavori, fra cui una rassegna su
libro, che presenta ai fini del concorso in oggetto consente di
individuare taluni di questi filoni. Un primo gruppo di ricerche ha
per oggetto lo studio dell'effetto della benziladenina e della luce
sull' inverdimento dei plastidi; ha inoltre affrontato, con un
certo numero di pubblicazioni, il tema della biologia fiorale
identificando fra l'altro dei marcatori molecolari durante il
differenziamento dei fiori maschili e femminili in asparago. In un
altro filone sono presentati studi su proteine istoniche e sul DNA
cruciforme e proteine interagenti con esso; un gruppo di ricerche è
volto allo studio degli stress da freddo e da carenza idrica in
Arabidopsis transgenica e in radici di pisello, mentre un altro
gruppo di lavori si riferisce alle piante transgeniche di riso e
tabacco di cui studia rispettivamente la stabilità del genoma e
l'efficienza di
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
II
trasfomazione. Altri argomenti trattati si riferiscono alla
valutazione di biomarcatori dell'esposizione a sostanze
genotossiche con possibili ricadute applicative. Tale gamma di
ricerche, se da un lato evidenzia sia una notevole duttilità che
ampie conoscenze teoriche e tecniche, dall'altro non consente di
individuare una linea di ricerca in cui la personalità della
candidata emerga fra i collaboratori. La collocazione editoriale è
più che buona essendo l'IF medio di 2,47; in 5 pubblicazioni
compare come primo ed in due come ultimo autore. In evidenza le
pubblicazioni su JBC e Plant Journal. Nelle pubblicazioni non sono
risultano collaborazioni internazionali. L'attività didattica
istituzionale è ampia e congruente col raggruppamento concorsuale o
in settori affini. Molto consistente l'attività organizzativa. La
candidata è pertanto considerata meritevole di essere preso in
considerazione nell’attuale concorso Commissario prof. Francesco
Sala Nata nel 1957, laureata in Fisica nel 1982 (Univ. di Milano),
è dottore di Ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare (Univ. di
Milano) ed è ricercatore C.N.R. (Milano) nel periodo 1988-98. Nel
1998, vince il concorso per Prof. Associato di Botanica (BIO 01),
ed è inserita nei ruolo della Facoltà di Scienze dell’Univ.
dell’Insubria. L’attività di ricerca scientifica è documentata, al
gen. 2004, da 36 pubblicazioni a stampa, per la maggior parte su
riviste scientifiche con referee. La ricerca ha portato alla
richiesta di tre domande di brevetto. L’attività didattica si è
sviluppata ininterrottamente dal 1991 al 2004, nell’ambito di corsi
su “Colture in vitro e cenni sulle possibilità di trasformazione
genica in pianta”, “Morfologia e Fisiologia Vegetale”,
“Biotecnologie Vegetali”, “Argomenti di Biologia Vegetale Cellulare
e Molecolare” e “Normativa delle Biotecnologie. Inoltre ha curato
la realizzazione e la presentazione di 10 tesi di laurea. E’ membro
del Collegio docenti del dottorato di Ricerca in Biologia
Evoluzionistica e dello Sviluppo. Ha svolto diversi incarichi nella
gestione della Facoltà, ha partecipato all’organizzazione del 96°
Congresso della S.B.I. Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute
utili ai fini della valutazione comparativa la Bracale compare in 5
di esse con il primo nome (usualmente la posizione riservata
all’autore principale) ed in una come ultimo (usualmente la
posizione riservata al coordinatore della ricerca). Le riviste in
cui i lavori compaiono sono considerate di buon livello nel settore
della biologia vegetale. Gli interessi scientifici sono concentrati
sul differenziamento sessuale in asparago (periodo 1988-93), poi
toccano diversi argomenti quali la germinazione (1995) e l’analisi
del genoma delle piante ogm (2001-03), la mutilazione del DNA
(2002). L’interesse più recente è concentrato su problematiche
relative all’adattamento al freddo (2003-04). Le pubblicazioni sono
in genere firmati da numerosi autori, a dimostrazione della
preferenza accordata a ricerche con caratteristiche
interdisciplinari ed anche della curiosità per nuovi argomenti. La
candidata mostra di essere in possesso di metodologie molecolari di
avanguardia. Commissario prof. Paolo De Luca La candidata Marcella
Bracale, professore Associato di Botanica (BIO01), presso la
Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli Studi
dell’Insubria, presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
III
In un gruppo di lavori ha pubblicato i risultati dei suoi studi
genetici e fisiologici sulla differenziazione sessuale di piante
dioiche, utilizzando come materiale di studio Asparagus
officinalis. Ha caratterizzato il DNA e l’attività del mRNA dei
fiori di Asparagus, i pattern di frazioni polipeptidiche degli
organi della riproduzione ed ha eleborato anticorpi monoclonali da
antigeni delle antere. Ha trattato poi di alcuni aspetti
morfologici, del dosaggio ormonale e dell’individuazione di marker
genetici associati a cromosomi connessi al sesso. Ha studiato i
vari tipi di fiori maschili presenti in Asparagus. In altri lavori
il candidato ha riportato i risultati ottenuti studiando l’mRNA
della proteina LHCP in Citrullus e la caratterizzazione di proteine
cromosomiche in Pisum. I risultati di questi lavori sono originali
ed innovativi e sono ottenuti con rigore metodologico; l’apporto
individuale del candidato appare in alcuni casi paritetico con i
coautori, in altri casi prioritario. Altri lavori trattano della
tolleranza dei vegetali agli stress, saggiando l’influenza di
inquinanti ambientali su Arabidopsis, l’azione dello stress idrico
sulla metilazione del DNA in Pisum, l’espressione del gene Osmyb4
di riso in Arabidopsis esposta a bassa temperatura. E’ presentata
anche una “review” sulle strategie molecolari di adattamento alle
basse temperature dei vegetali. Altri lavori ancora trattano della
variazione somaclonale in piante transgeniche, dell’espressione del
gene Mybleu e dell’attività del suo mRNA in protoplasti trasformati
di Nicotiana; delle modificazioni genomiche in riso transgenico;
della trasformazione di protoplasti di Nicotiana. Anche i risultati
di questi lavori sono originali; il contributo della candidata
appare paritetico a quello degli altri autori. I lavori presentati
dalla candidata sono congruenti con le discipline comprese nel
settore BIO01 e sono tutti pubblicati su riviste internazionali di
buona rilevanza scientifica, ben diffuse all’interno della comunità
scientifica. L’attività scientifica della candidata, desunta dal
curriculum vitae, è sostanzialmente continua e risulta valida ed
adeguata all’evolversi delle conoscenze botaniche. La candidata ha
svolto la sua attività didattica nell’ambito del settore BIO01. Dal
91-92 al 95-96, mentre era ricercatore del CNR, è stata professore
a contratto di “Colture in Vitro e cenni sulle possibilità di
trasformazione genica in pianta” presso l’Università degli Studi di
Milano; dal 1998-99 ad oggi tiene i corsi di “Morfologia e
fisiologia vegetale” e di “Biotecnologie vegetali” presso
l’Università degli Studi dell’Insubria. Nel 1988 ha conseguito il
titolo di Dottore di Ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare.
Nel l986 ha vinto una borsa di studio annuale presso l’IBMC di
Strasburgo. Nel 1988 ha vinto il concorso come Ricercatore del CNR
(Biologia Molecolare e Cellulare delle Piante- Milano). Nel 1989 ha
vinto una borsa di studio semestrale presso il Max Planck Institut
di Colonia. Il curriculum didattico e la valida attività di ricerca
suggeriscono che la candidata sia meritevole a ricoprire il ruolo
di professore di prima fascia. Commissario prof. Mauro Cresti
Prof.ssa M. Bracale (1957) Professore Associato (BIO01) presso la
Facoltà di S.M.F.N. dell’Università dell’Insubria. L’attività di
ricerca della candidata ha riguardato: lo studio delle fasi
genetiche e fisiologiche legate al differenziamento sessuale in
Asparagus, la caratterizzazione del DNA e l’attività del mRNA nei
fiori, i pattern delle frazioni polipeptidiche negli organi
riproduttivi, preparazione di anticorpi monoclonali da estratti di
antere, markers genetici associati a cromosomi portatori di geni
determinanti il sesso, problemi relativi alla tolleranza agli
stress, induzione di proteine coinvolte all’assorbimento della
luce.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
IV
Le tematiche affrontate sono di grande interesse con approcci
innovativi anche dal punto di vista metodologico. L’apporto
individuale della candidata appare paritetico con gli altri autori.
Tutti i lavori scientifici presentati sono congruenti con il
raggruppamento BIO01. L’attività didattica è stata svolta
nell’ambito del raggruppamento concorsuale. La candidata ha
usufruito di n° 2 borse di studio UE presso laboratori stranieri.
Il C.V. della candidata si dimostra meritevole di ricoprire il
ruolo di Prof. Ordinario di 1a fascia nel settore a concorso.
Giudizio collegiale: Marcella Bracale, nata nel 1957, si laurea con
lode in Fisica nel 1982; nel 1985 vince una borsa annuale UE presso
IBMC di Strasburgo; nel 1988 consegue il titolo di Dottore di
Ricerca in Biologia Molecolare e Cellulare e diviene Ricercatore
CNR presso il Centro di Studio per la Biologia Molecolare e
Cellulare delle Piante di Milano. Nel 1989 vince una borsa UE di 6
mesi presso il Max Plank Institut di Colonia. Nel 1998 diviene
Professore Associato di Botanica presso il Dipartimento di Biologia
Strutturale e Funzionale dell'Ateneo dell'Insubria. La candidata
presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. Una serie di lavori
(1-2-4-5-6) ha riguardato lo studio delle basi genetiche e
fisiologiche della differenziazione sessuale delle piante dioiche,
utilizzando come materiale sperimentale Asparagus officinalis. Sono
stati caratterizzati il DNA, l’attività del mRNA nei fiori (1) e i
pattern di frazioni polipeptidiche degli organi della riproduzione
(2) e sono stati preparati anticorpi monoclonali da antigeni
estratti dalle antere (4). Aspetti morfologici, dosaggio ormonale
ed individuazione di marker genetici associati a cromosomi
portatori dei geni determinanti il sesso, sono trattati nel lavoro
5. Sono stati indagati anche vari aspetti riguardanti la presenza
di diversi tipi di fiori maschili in questa specie (6). I risultati
di questi lavori sono originali ed innovativi e sono ottenuti con
rigore metodologico; l’apporto individuale della candidata appare
paritetico nei lavori 1 e 6, prioritario nei lavori 2-4-5. Il
lavoro n. 3 tratta dell’induzione sperimentale della proteina
coinvolta nell’assorbimento della luce (LHCP-mRNA) in Citrullus. Le
pubblicazioni n. 7 ed 8 trattano della caratterizzazione di
proteine cromosomiche non istoniche ed istoniche in Pisum. Questi
lavori sono condotti con rigore metodologico ed i loro risultati
sono originali; nei lavori 7-8 il contributo della candidata appare
preponderante, nel 3 e nel 5 appare paritetico con quello degli
altri autori. I lavori n. 11-12-15 riguardano problemi di
tolleranza agli stress nei vegetali attraverso analisi biochimiche
e citologiche, verificando l’influenza di inquinanti ambientali su
Arabidopsis, l’azione dello stress idrico sulla metilazione del DNA
in Pisum e la sovraespressione del gene Osmyb4 di riso in
Arabidopsis esposta a bassa temperatura. Il lavoro 14 è una ben
documentata “review” sulle strategie molecolari di adattamento
delle piante alle basse temperature. I risultati sono originali e
sono ottenuti con rigore metodologico; il contributo della
candidata appare paritetico a quello degli altri autori. I lavori
9-10-13, svolti nell’ambito dello studio del fenomeno della
variazione somaclonale in piante transgeniche, trattano
dell’espressione del gene Mybleu e dell’attività del suo mRNA in
protoplasti trasformati di Nicotiana; delle modificazioni genomiche
in riso transgenico ottenute infettando i calli con Agrobacterium;
dell’efficienza della trasformazione transiente di protoplasti di
Nicotiana. Questi lavori sono svolti in maniera rigorosa e
presentano dati originali; il contributo della candidata appare
paritetico a quello dei coautori.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
V
I lavori presentati dalla candidata sono congruenti con le
discipline comprese nel settore BIO01 e sono tutti pubblicati su
riviste internazionali con elevato Impact Factor. L’attività
scientifica della candidata, desunta dal curriculum vitae, è
sostanzialmente continua e risulta adeguata all’evolversi delle
conoscenze nel settore botanico. Le sue ricerche evidenziano
notevole duttilità ed ampie conoscenze culturali e tecniche, ed
indicano come la sua personalità scientifica si stia ben definendo,
facendo con ciò auspicare il raggiungimento di risultati ancora più
prestigiosi nel prossimo futuro. La candidata ha svolto la sua
attività didattica principalmente nell’ambito del settore BIO01. I
principali corsi che ha tenuto sono i seguenti: dal 91-92 al 95-96,
mentre era ricercatore del CNR, è stata professore a contratto di
“Colture in vitro e cenni sulle possibilità di trasformazione
genica in pianta” presso l’Università degli Studi di Milano; dal
1998-99 ad oggi tiene i corsi di “Morfologia e fisiologia vegetale”
e di “Biotecnologie vegetali” presso l’Università degli Studi
dell’Insubria. Ha incarichi nella Facoltà di Scienze quale
Coordinatore Socrates ed è Responsabile dell'Autovalutazione per il
CdL in Biotecnologie. Membro di due Dottorati di Ricerca, partecipa
a progetti di Ateneo, Regionali ed Ista/Dompè. Ha coordinato un
progetto Prin2002. Ha partecipato, a numerosi congressi nazionali e
internazionali. Ha depositato alcune domande di brevetto nazionali
ed una internazionale. Il curriculum didattico e la valida attività
di ricerca suggeriscono che la candidata sia meritevole di
ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a
concorso. CANDIDATO: Luigi Brighigna Giudizi individuali:
Commissario prof. Anna Maria Innocenti Laureato nel 1965 in Chimica
presso l’Università di Firenze, vincitore di una borsa CNR presso
l’Istituto di Industrie Agrarie dell’Università di Firenze nel
1965. Tecnico laureato nel !968 presso il Centro interfacoltà di
Microscopia Elettronica nella stessa Università viene nominato
Professore Associato di Botanica nel 1985. I lavori presentati per
la valutazione comparativa riguardano studi sulle piante
neotropicali in particolare sui fenomeni connessi con le strategie
epifite che caratterizzano le Tillandsie (Bromeliaceae). Attraverso
analisi morfologiche e funzionali al microscopio ottico ed
elettronico sono state studiate le modalità di assunzione dei
nutrienti tramite tricomi assorbenti tipici dell’epifitismo estremo
ed il ruolo di particolari plasmodesmi. Dalle foglie di alcune
Tillandsie sono stati inoltre isolati batteri che manifestano
attività nitrogenasica e risultano coinvolti nell’assorbimento
dell’azoto atmosferico. Di queste piante è stata studiata anche la
biologia della riproduzione. Le pubblicazioni sono in buona parte
in collaborazione ma è sempre ben evidente l’apporto del candidato.
Buona parte di esse compaiono su riviste internazionali con ampia
diffusione e buon IF. L’attività didattica è stata svolta
nell’ambito del Settore Scientifico Disciplinare oggetto del
concorso. Complessivamente il candidato appare meritevole di essere
preso in considerazione ai fini di questo concorso Bio01.
Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
VI
Le sue ricerche più continuative ed originali e di cui risulta
essere un esperto, vertono prevalentemente sulle piante
neotropicali, con particolare riferimento alle Tillandsie di cui ha
studiato con tecniche di microscopia ottica, elettronica e di
citochimica le caratteristiche di adattamento e le stategie
epifite, volgendo la sua attenzione ai tricomi assorbenti ed alle
caratteristiche dei meccanismi riproduttivi e vegetativi ed alla
microflora della fillosfera anche in relazione alla fissazione
dell'azoto. Più recentemente si è interessato ai problemi
ambientali di inquinamento urbano ed alla sensibilità della
microflora della fillosfera di talune Tillandsie. I risultati dei
suoi studi, anche collaterali, sono certificati da circa 25
pubblicazioni di carattere internazionale nel corso di trenta anni
di ricerca, editi con alcune discontinuità temporali. Interessanti
risultati sono stati ottenuti anche con recenti ricerche sull'
apoptosi in strutture riproduttive. Altre pubblicazioni, che hanno
caratteristiche tassonomiche ed ecologiche, e altre, che sono volte
al biomonitoraggio dell'inquinamento urbano, appaiono marginali
rispetto ai temi del settore disciplinare oggetto di questo
concorso. L' I.F. medio dei quindici lavori che presenta ai fini
del presente concorso risulta di 0,881; in tali pubblicazioni
compare sempre come primo o ultimo autore, mostrando il ruolo
preminente svolto dal candidato, evidenziato anche dalla
originalità e dallo sviluppo temporale della sua linea di ricerca.
Ha presentato pubblicazioni con un gruppo estero ed ha svolto
attività organizzative ed editoriali. L'attività didattica è
congrua . Il candidato è pertanto considerato meritevole di essere
preso in considerazione nell’attuale concorso. Commissario prof.
Francesco Sala Nato nel 1940, laureato in Chimica (Univ. di
Firenze) nel 1965, è assistente volontario dal 1968 e, dal 1985, è
professore associato nel settore BIO 01 nella stessa Università.
Svolge attività didattica (e attività di assistenza alla
preparazione di tesi di laurea) dal 1974 sino al 1985. Partecipa a
5 spedizioni scientifiche in Paesi dell’America Latina (anni
1975-97). L’attività di ricerca nel settore botanico inizia nel
1974 e prosegue a tutt’oggi nel settore delle piante neotropicali.
Le 15 pubblicazioni (anni 1981-2002), scelte da un elenco globale
di 33 del periodo 1974-2002, mostrano particolare interesse e
competenza per l’analisi ultrastrutturale di materiale vegetale
pollinici, pubblicazioni specifiche riguardano altre problematiche
quali l’effetto dell’inquinamento sulle piante e la morte cellulare
programmata. Le pubblicazioni a stampa sono su riviste di media e
buona levatura. Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili
ai fini della valutazione comparativa, Brighigna compare in 11 di
esse con il primo nome (usualmente la posizione riservata
all’autore principale) ed in 3 di esse come ultimo (usualmente la
posizione riservata al coordinatore della ricerca). Il candidato
mostra di essere in possesso di una lunga esperienza sulle
metodologie di analisi ultrastrutturale. Commissario prof. Paolo De
Luca Il candidato Luigi Brighigna, professore Associato di Botanica
(BIO01) dal 1985-86 presso la Facoltà di Scienze MM FF NN
dell’Università degli Studi di Firenze, presenta, come da Bando, 15
lavori scientifici. In numerosi lavori il candidato tratta della
biologia, dell’ecologia e della riproduzione nel genere Tillandsia.
In un lavoro, sono riportate osservazioni ultrastrutturali su
polline di Tillandsia caput-medusae. In successivi lavori, vengono
studiati organelli esclusivi del genere (tipo “microbodies”), e
aspetti istologici del mesofillo di queste piante xeromorfe. In
altri lavori viene descritta
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
VII
l’ultrastruttura dei tricomi assorbenti di Tillandsia usneoides
coltivata in varie condizioni ambientali, la dinamica plastidiale
del granulo pollinico di Tillandsia durante lo sviluppo,
l’ultrastruttura di radici libere ed ancorate di piante
appartenenti allo stesso genere e quella del tappeto delle antere
di Tillandsia albida. Il genere Tillandsia è stato utilizzato in
due lavori per ricerche di tipo ecologico sull’inquinamento
atmosferico di Pb, Cu e Cd e su quella di idrocarburi ciclici
aromatici. Due ulteriori lavori hanno trattato della fissazione
dell’azoto atmosferico da parte della microflora epifitica di 12
specie di Tillandsia e dell’influenza dell’inquinamento atmosferico
sulla composizione delle popolazioni microbiche della fillosfera di
esemplari appartenenti allo stesso genere. Tutte le ricerche
esposte in questi lavori sono svolte con cura e rigore scientifico
utilizzando metodiche aggiornate e fornendo risultati originali. Il
contributo del candidato appare preponderante in tutti questi
lavori. In due lavori sono studiate le caratteristiche
ultrastrutturali dell’epitelio secretore di Selenicereus e
l’ultrastruttura di Selaginella durante processi di reidratazione.
Gli ultimi due lavori trattano problemi connessi alla morte
programmata delle cellule. In un lavoro il candidato tratta di
questo fenomeno in cellule del tappeto di due angiosperme xeriche,
mentre in un altro lavoro descrive gli aspetti ultrastrutturali
della degenerazione in megaspore non sviluppate di Larice. Anche
questi lavori presentano dati nuovi ed originali, frutto di
indagini attuate con rigore scientifico. In alcuni casi il
contributo del candidato appare preponderante, mentre in altri è
paritetico con i coautori. La produzione scientifica presentata dal
candidato è congruente con le discipline del settore BIO01 ed i
lavori sono pubblicati su riviste di buon livello ben diffuse
nell’ambiente scientifico. La produzione, verificata dal
curriculum, presenta continuità temporale ed è adeguata
all’evoluzione delle conoscenze in relazione al settore BIO01. Dal
1985-86 al 1992-93, il candidato ha svolto il corso di
Ultrastrutture Vegetali presso la Facoltà di Scienze
dell’Università di Firenze. Dal 1993-94 a tutt’oggi tiene il corso
di Botanica per la laurea in Scienze Biologiche. Dal 1987-88 al
1991-92 ha svolto il corso di Botanica II per la Laurea in Scienze
Naturali. E’ stato responsabile per parte italiana in 4 progetti
bilaterali Italia-Messico del CNR, aventi come oggetto la Biologia
del genere Tillandsia. Ha preso parte a 5 spedizioni in America
latina per lo studio dello stesso genere. Dal 1986 al 1995 ha
diretto la Biblioteca Botanica dell’Università di Firenze. Dal 2004
è Editor della rivista Caryologia. La buona attività di ricerca
documentata e il curriculum didattico suggeriscono che il candidato
sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia
nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti Professore
Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N. dell’Università di
Firenze. L’attività di ricerca del candidato riguarda: lo studio
dei meccanismi regolativi e riproduttivi di Tillandsia, ricerche di
tipo ecologico (monitoraggio dell’inquinamento atmosferico dovuto a
Pb, Cu, Cd) usando come sistema Tillandsia, ruolo della microflora
epifitica in alcune specie di Tillandsia. Altri lavori hanno
riguardato l’ultrastruttura di alcuni epiteli di Selenicereus e
Selaginella, e la degenerazione di megaspore di Larice. La
produzione scientifica, seppure condotta con metodologie
tradizionali, è ben curata e per certi aspetti anche originale e
pertinente al concorso in oggetto. L’apporto individuale del
candidato
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
VIII
appare paritetico con gli altri autori. L’attività didattica è
pertinente con il raggruppamento concorsuale. La buona attività di
ricerca documentata nel C.V. suggeriscono che il candidato sia
meritevole di ricoprire il ruolo di Professore di prima fascia nel
settore a concorso. Giudizio collegiale: Luigi Brighigna, nato nel
1940, si è laureato nel 1965 in Chimica. Dopo tre anni di borsa di
studio, diviene Tecnico laureato presso il Centro Interfacoltà di
Microscopia elettronica dell'Università di Firenze, svolgendo anche
attività didattica di suporto a diversi corsi di Botanica; nel 1985
diviene Professore Associato di Botanica presso l'Università di
Firenze. Il candidato presenta, come da Bando, 15 lavori
scientifici. Un congruo numero di lavori tratta di meccanismi
vegetativi e riproduttivi del genere Tillandsia. In un lavoro,
vengono effettuate osservazioni ultrastrutturali su granuli di
polline binucleati di Tillandsia caput-medusae (1). In successivi
lavori, vengono studiati organelli tipo “microbodies”, presenti in
alcune specie dello stesso genere, caratteristici per presenza di
catalasi e di un nucleoide (2), nonché aspetti istologici del
mesofillo correlati alle caratteristiche xeromorfe di queste piante
(3). Viene poi caratterizzata l’ultrastruttura, in condizioni di
umidità e stress idrico, dei tricomi assorbenti di Tillandsia
usneoides, pianta caratterizzata da estremo epifitismo (4), così
come quella delle radici libere e ancorate, prive della capacità
assorbente, di specie dello stesso genere (5). In Tillandsia albida
sono state descritte l’ultrastruttura del tappeto delle antere (7)
e la dinamica plastidiale durante lo sviluppo del granulo pollinico
(9). Il genere Tillandsia è stato utilizzato in due lavori per
ricerche di tipo ecologico. Tillandsia caput-medusae è stata
utilizzata per monitorare l’inquinamento atmosferico in Pb, Cu e Cd
(8) e alcune specie del genere sono state usate per monitorare la
presenza di idrocarburi ciclici aromatici (14). Due ulteriori
lavori hanno riguardato il ruolo della fissazione dell’azoto
atmosferico da parte della microflora epifitica di 12 specie di
Tillandsia (6) e la variazione in composizione delle popolazioni
microbiche della fillosfera di Tillandsia in condizioni di
inquinamento atmosferico (11). Tutte le ricerche esposte in questi
lavori sono svolte con cura e rigore scientifico utilizzando
metodiche aggiornate e producendo risultati originali. Il
contributo del candidato appare preponderante in tutti questi
lavori. In due lavori sono studiate le caratteristiche
ultrastrutturali dell’epitelio secretore di Selenicereus (12) e la
struttura ed ultrastruttura di Selaginella durante i processi di
reidratazione (13). Gli ultimi due lavori trattano problemi
connessi con la morte programmata delle cellule. In un lavoro viene
descritta, su base ultrastrutturale, la morte programmata di
cellule del tappeto di due angiosperme xeriche (10), mentre in un
altro lavoro sono descritti gli aspetti ultrastrutturali della
degenerazione di megaspore non sviluppate di Larix (15). Anche
questi lavori presentano dati nuovi ed originali, frutto di
indagini attuate con rigore scientifico. Nel lavoro n. 13 il
contributo del candidato appare preponderante, mentre appare
paritetico nei lavori n. 10, 12 e 15. La produzione scientifica
presentata dal candidato è congruente con le discipline del settore
BIO01 ed i lavori sono pubblicati su riviste con Impact Factor. La
produzione scientifica, verificata dal curriculum, presenta
sostanziale continuità temporale ed è adeguata all’evoluzione delle
conoscenze in relazione al settore BIO01. Il candidato ha svolto la
sua attività didattica principalmente nell’ambito del settore
BIO01. I principali corsi che ha tenuto sono i seguenti: dal
1985-86 al 1992-93 ha svolto il corso di Ultrastrutture Vegetali
presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze. Dal
1993-94 ad oggi
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
IX
tiene il corso di Botanica per la laurea in Scienze Biologiche.
Dal 1987-88 al 1991-92 ha svolto il corso di Botanica II per la
Laurea in Scienze Naturali. Ha diretto per nove anni la Biblioteca
di Botanica dell'Università di Firenze, di cui è stato anche
presidente del comitato scientifico. Dal 2004 è Editor di
Caryologia. Ha organizzato diverse spedizioni in Sud- e
Centro-America con finalità di carattere tassonomico ed ecologico
ed in relazione a tali studi ha organizzato un congresso
internazionale. Negli anni 87-94 è stato Responsabile di 4 Progetti
bilaterali Italia-Messico del CNR e nel 94 ha partecipato ad un
programma di cooperazione con il Nicaragua. Ha partecipato a
congressi nazionali e a una decina di congressi internazionali. Ha
fondato un'associazione culturale di interesse botanico. L’attività
di ricerca documentata e il curriculum didattico suggeriscono che
il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore di
prima fascia nel settore a concorso. CANDIDATO: Stefano del Duca
Giudizi individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti Stefano
Del Duca Laureato con lode in Scienze Biologiche nel 1987. Dottore
di Ricerca in Biologia e Fisiologia Cellulare nel 1994. Nel 1995
vince una borsa annuale della Japan Society for Promotion of
Sciences presso l’Università di Chiba (Giappone). Nel 2001 e 2002
usufruisce a Nottingham di una borsa COST844 e di una Marco Polo.
Nel 2003, alla Fraunhofer di Schmallenberg (Germania) ha un
contratto nell’ambito del Programma Leonardo. Ricercatore nel
settore BIO/01 nel 1997 viene confermato nel 2000 presso
l’Università di Bologna. L'attività scientifica del candidato,
condotta in modo intenso continuativo e rigoroso, riguarda aspetti
biomolecolari e citofisiologici alla base della dormienza,
crescita, differenziamento e senescenza nelle piante sia in vivo
che in vitro. Le ricerche inizialmente focalizzate sul ruolo delle
poliammine hanno portato, per la prima volta, alla
caratterizzazione delle transglutaminasi nei vegetali (anche in
alghe unicellulari). Il candidato ha inoltre contribuito a chiarire
il ruolo chiave di alcuni enzimi nella modificazione
post-traduzionale delle proteine durante i processi di
differenziamento a livello dei cloroplasti del citoplasma e delle
pareti sia in condizioni naturali che nei fenomeni di stress.
Particolarmente significativi i lavori sulla morte cellulare e sul
trasporto delle poliammine. I lavori presentati sono pubblicati su
riviste internazionali con elevato IF ed in tutti è ben evidente il
ruolo determinante svolto dal candidato. Considerevole l’impegno
profuso nell’organizzazione di congressi internazionali (ESF e
COST844) e la partecipazione a progetti di ricerca internazionali
(nell’ambito dell’ESF e del COST) e nazionali (FIRB, COFIN).
L’attività didattica è stata svolta nell’ambito del SSD BIO/01 e
nel SSD BIO/15 (Biologia vegetale). Il candidato è pertanto molto
meritevole di essere preso in considerazione ai fini dell’attuale
concorso. Commissario prof. Donatella Serafini Fracassini
L'attività scientifica del candidato, condotta in modo intenso,
continuativo e rigoroso, si è sviluppata su tematiche pienamente
congruenti con le discipline comprese nel SDD BIO/01. La ricerca,
condotta su basi biomolecolari e citofisiologiche con metodologia
aggiornata (talune
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
X
metodiche sono state messe a punto dal candidato), è focalizzata
sulla dormienza, crescita e differenziamento delle piante,
principalmente sui sistemi in attiva crescita, sia proliferativa
(ciclo cellulare) che apicale, ed in senescenza, studiati sia in
vivo che in vitro. I suoi contributi personali ed originali hanno
consentito una rilevante innovazione delle ricerche sulle
poliammine in atto nel gruppo in cui il candidato si è formato,
sviluppando un nuovo filone di ricerca in un settore poco esplorato
nelle piante. I temi più salienti sono ben illustrati dagli aspetti
più originali della ricerca, quali la scoperta e la
caratterizzazione delle transglutaminasi nei vegetali (anche in
alghe unicellulari); l' identificazione dei substrati ed il ruolo
come enzimi chiave nella modificazione post-traduzionale di
proteine in numerosi processi cruciali per il differenziamento, in
vari compartimenti cellulari (cloroplasti, citoplasma e pareti) e
nei fenomeni di stress; con potenziali ricadute applicative.
Significativi i lavori concernenti il trasporto delle poliammine e
l'attività transglutaminasica durante la morte cellulare
programmata. I risultati sono concretizzati in numerose
pubblicazioni di carattere internazionale, con valori medio-alti di
IF, come quelle su JBC,Plant Physiology o Cell Death
Differentiation, oltreché in alcune rassegne su invito. L' I.F.
medio dei quindici lavori che presenta ai fini del presente
concorso, tutti di carattere internazionale, risulta infatti di
2,95; in 6 pubblicazioni compare come primo o ultimo autore. Il
ruolo preminente svolto dal candidato è evidenziato anche dalla
originalità, omogeneità e dallo sviluppo temporale e consequenziale
della sua linea di ricerca, anche nei lavori in collaborazione con
altri laboratori nazionali e con diversi gruppi esteri (4).
L’attività didattica nel settore concorsuale è documentata anche da
didattica svolta all'estero master. Svolge attività organizzativa
nel Dipartimento (130 strutturati). Rilevanti le relazioni
internazionali. Il candidato è pertanto considerato molto
meritevole di essere preso in considerazione nell’attuale concorso.
Commissario prof. Francesco Sala Nato nel 1963, laureato in Scienze
Biologiche nel 1987 (Univ. di Bologna), dottore di Ricerca in
Biologia e Fisiologia Vegetale (Univ. di Bologna) nel 1993. Nel
periodo 1993-97, sviluppa attività di ricerca in Italia e
all’estero usufruendo di borse di studio diverse. Dal 1997 è
ricercatore (Bio 01) presso l’Università di Bologna. L’attività
didattica è iniziata nel 1989 con l’assistenza a tesi sperimentali.
Dal 1997 svolge esercitazioni nell’ambito del Corso di Botanica..
Dal 2000 svolge corsi d’insegnamento di Biologia Vegetale
nell’ambito di corsi di laurea diverso dell’Univ. di Bologna.
L’attività di ricerca nel settore botanico inizia nel 1987 e si
concretizza in 28 pubblicazioni su riviste scientifiche con
referee. Le 15 pubblicazioni (anni 1988-2003) proposte per la
pubblicazione mostrano particolare interesse e competenza per
ricerche dedicata, in modo continuo, agli effetti biologici delle
poliammine, al loro metabolismo e alla base genetica del loro
controllo. Le pubblicazioni sono su buone riviste scientifiche, con
alcuni picchi relativi a pubblicazioni su riviste d’elite nello
specifico settore scientifico. Dall’elenco delle 15 pubblicazioni
ritenute utili ai fini della valutazione comparativa, Del Duca
compare in 6 di esse con il primo nome (usualmente la posizione
riservata all’autore principale) ed in 1 di esse come ultimo
(usualmente la posizione riservata al coordinatore della ricerca).
Il candidato mostra di essere in possesso di ottima padronanza
delle metodologie molecolari. Commissario prof. Paolo De Luca
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XI
Il candidato, ricercatore confermato di Botanica (BIO01) presso
la facoltà di Scienze MM. FF. NN. di Bologna, presenta, come da
Bando, 15 lavori a stampa. La maggior parte dei lavori riportano
dati riguardanti il ciclo cellulare, avendo come modello il
parenchima del tubero di Heliantus tuberosus. Un primo contributo
originale ha avuto per oggetto l’individuazione nei vegetali di una
attività TGasica responsabile della coniugazione tra proteine e
poliammine. Successivi lavori effettuati in seguito a questo
interessante risultato hanno permesso di caratterizzare composti
coniugati delle poliammine, di osservare la presenza di derivati
marcati in seguito a somministrazione di poliammina, di determinare
che la sintesi dell’enzima TGasi avviene nella seconda metà della
fase G1. In successivi lavori il candidato ha studiato il profilo
delle proteine e la sua modificazione indotta da spermidina durante
le fasi di formazione, la dormienza e il risveglio del tubero di
Heliantus, la distribuzione elettroforetica dei coniugati e
l’attività transglutaminasica in colture di cellule indotte ad
inverdire. In altri lavori, il candidato ha utilizzato il
cloroplasto isolato di Helianthus evidenziando i substrati proteici
dell’attività TGasica, i derivati delle poliammine, l’azione di
vari fattori chimici, fisici e biologici sull’attività TGasica e
l’influenza di cicli di luce su questa attività enzimatica
localizzata a livello sub-organellare. I risultati di questa serie
di lavori sono di particolare interesse, spiccatamente originali e
particolarmente innovativi; i dati sono sempre presentati in
maniera ben elaborata e sono ben inseriti nelle più ampie tematiche
generali. In alcuni lavori l’apporto individuale del candidato
appare preponderante, in altri paritetico con quello degli altri
autori. Altri lavori riguardano la presenza di attività TGasica in
polline germinante di Malus, alcuni aspetti della senescenza e
della morte cellulare programmata in fiori di Nicotiana, ed aspetti
adattativi di Dunaliella ad alte concentrazioni saline. Un
brillante lavoro riguarda lo studio della regolazione della
trascrizione dell’operone per il trasporto della spermidina da
parte della proteina trasportatrice in Escherichia coli. Il
candidato presenta anche un originale e rigoroso lavoro di review
sulle tranglutaminasi vegetali. Anche i risultati di questi ultimi
lavori sono particolarmente originali ed innovativi e vengono
presentati con rigore metodologico. L’apporto individuale del
candidato è in alcuni casi preponderante in altri casi paritetico
con i coautori. Tutti i lavori sono congruenti con le discipline
del settore scientifico-disciplinare a concorso o con tematiche
interdisciplinari che le comprendano. Oltre ad essere di notevole
valore scientifico, sono pubblicati su riviste internazionali di
notevole rilevanza, molto diffuse all’interno della comunità
scientifica. La produzione scientifica, rilevata dal curriculum
vitae, presenta continuità temporale, coerenza ed intensità ed è
sempre correlata all’evoluzione delle conoscenze nel settore BIO01.
Il candidato ha svolto attività didattica nell’ambito del settore
BIO01. A partire dal 2000 ha tenuto corsi di: Biologia Vegetale per
la laurea in Farmacia e per la laurea in Chimica e Tecnologie
Farmaceutiche, nonché di Laboratorio di Biologia Vegetale per la
laurea triennale in Biologia dell’Università degli Studi di
Bologna. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia
e Fisiologia Cellulare nel 1994. Dall’1-11-94 all’1-11-96 è stato
titolare di una borsa post-dottorato. Nel 1995 ha vinto una borsa
di studio annuale presso il Laboratorio del Prof. Igarashi a Ciba
in Giappone. Nel 1997 ha vinto il concorso di Ricercatore di BIO01
presso la facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università di Bologna.
Ha vinto borse di studio per soggiorni di ricerca presso la
Notthingam Trent University (GB) e presso l’impresa tedesca
Fraunhöfer di Schmallenberg.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XII
Il valido curriculum didattico e la prestigiosa e intensa
attività di ricerca evidenziano come il candidato sia indubbiamente
idoneo a ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel
settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti Ricercatore
confermato (Botanica BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N.
dell’Università di Bologna. L’attività di ricerca ha riguardato:
studio del ciclo cellulare, studio di proteine legate alla
dormienza e risveglio dei tuberi di Heliantus, il modello di studio
di cloroplasti isolati da foglie di Heliantus in relazione con
l’attività proteica e ad attività enzimatiche a livello
sub-cellulare. Le ricerche appaiono originali ed innovative e ben
inserite nelle tematiche più generali legate alla disciplina.
L’apporto del candidato appare paritetico con quello degli altri
autori. Il candidato presenta inoltre altri lavori sul polline di
melo e sulla senescenza e apoptosi che meritano estrema attenzione.
Tutti i lavori sono congruenti con le discipline del settore
scientifico disciplinare a concorso. Il candidato ha svolto
attività didattica nell’ambito del settore BIO01. Ha usufruito di
Borse di Studio UE presso Università e imprese straniere. Il C.V.
evidenzia che il candidato è idoneo a ricoprire il ruolo di prof.
di 1a fascia nel settore a concorso. Giudizio collegiale: Stefano
Del Duca, nato nel 1963, laureato con lode in Scienze Biologiche
nel 1987, dopo il servizio militare ha conseguito nel 1994
all’Università di Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in
Biologia e Fisiologia Cellulare. Dopo aver conseguito una borsa
post-dottorale ed aver collaborato con vari laboratori italiani,
nel 1995 ha vinto una borsa annuale della Japan Society for
Promotion of Sciences presso l’Università di Chiba (Giappone); nel
2001 e 2002 ha lavorato a Nottingham (Inghilterra) rispettivamente
con una borsa COST844 ed una borsa Marco Polo dell'Università di
Bologna e, nel 2003, alla Fraunhofer di Schmallenberg (Germania)
con un contratto del Programma Leonardo dell'Università di Bologna.
E' diventato ricercatore nel settore BIO/01 nel 1997, confermato
nel 2000, presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università di
Bologna. Il candidato presenta, come da Bando, 15 lavori a stampa.
Nella maggior parte di essi il candidato ha studiato gli eventi del
ciclo cellulare utilizzando come modello il parenchima attivato del
tubero dormiente di Heliantus tuberosus. Un primo contributo
originale ha riguardato l’individuazione, per la prima volta nei
vegetali, di una attività transglutaminasica (TGasica) analoga a
quella che negli animali è responsabile della coniugazione tra
proteine e poliammine (1). Questo interessante risultato ha
consentito lo sviluppo di successive indagini sempre in relazione
alle varie fasi del ciclo cellulare: sono stati caratterizzati i
coniugati delle poliammine, evidenziando, tra l’altro, la
formazione di un legame non enzimatico (2); è stato osservato che,
in seguito a somministrazione di poliammina, si ritrovano derivati
marcati in percentuale diversa in relazione alle varie fasi del
ciclo cellulare e che l’enzima TGasi è sintetizzato nella seconda
metà della fase G1 (3-4). In successivi lavori il candidato ha
studiato il profilo delle proteine e la sua modificazione indotta
da spermidina durante le fasi di formazione, dormienza e risveglio
del tubero di Heliantus (11) così come la distribuzione
elettroforetica dei coniugati e l’attività transglutaminasica in
colture di cellule indotte ad inverdire (5). In un altro gruppo di
lavori il modello di studio è stato il cloroplasto isolato da
foglie di Helianthus, in cui sono stati evidenziati sia i substrati
proteici dell’attività TGasica (6), sia i derivati delle poliammine
(7). Inoltre, sugli stessi organelli è stata
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XIII
verificata l’azione di fattori chimici, fisici e biologici
sull’attività TGasica (12) e l’influenza di cicli di luce su questa
attività enzimatica localizzata a livello sub-organellare (14). I
risultati di questa serie di lavori sono di particolare interesse,
originali ed innovativi; tutti risultano condotti con rigore
metodologico; i dati sono sempre presentati in maniera ben
elaborata e si inseriscono nelle più ampie tematiche generali.
L’apporto individuale del candidato appare paritetico a quello
degli altri autori nei lavori 1-2-3-4-14, preponderante nei lavori
5-6-7-9-11-12. Un altro lavoro riguarda la presenza di attività
TGasica in polline germinante di Malus, sistema particolarmente
attivo riguardo all’espressione di proteine strutturali (9). In un
ulteriore contributo vengono trattati alcuni aspetti della
senescenza e della morte cellulare programmata in fiori di
Nicotiana (13). Aspetti adattativi ad alte concentrazioni saline
sono stati caratterizzati in Dunaliella salina (15). Un valido
lavoro, sviluppato durante il periodo di lavoro in Giappone,
riguarda lo studio della regolazione della trascrizione
dell’operone per il trasporto della spermidina da parte di una
proteina trasportatrice in Escherichia coli (10). Anche i risultati
di questi ultimi lavori sono originali ed innovativi e vengono
presentati con rigore metodologico. L’apporto individuale del
candidato è preponderante nel lavoro n. 9 ed è paritetico nei
lavori 13-15. Il candidato presenta anche una review sulle
transglutaminasi vegetali, in cui sono comparati dati di biologia
vegetale e animale. In essa l’apporto è paritetico a quello dei
coautori. Tutti i lavori sono congruenti con le discipline del
settore scientifico-disciplinare a concorso o con tematiche
interdisciplinari che le comprendano. Oltre ad essere di notevole
valore scientifico, sono pubblicati su riviste di rilevanza
internazionale, con Impact Factor molto elevato. La produzione
scientifica, rilevata dal curriculum vitae, presenta continuità
temporale, coerenza ed intensità ed è sempre correlata
all’evoluzione delle conoscenze nel settore Bio01. Appare evidente
che il candidato è il ricercatore trainante nelle tematiche da lui
affrontate e che pertanto possiede una ben definita personalità
scientifica. Il candidato ha svolto attività didattica nell’ambito
del settore Bio01. A partire dal 2000 ha tenuto corsi di: Biologia
Vegetale per la laurea in Farmacia e per la laurea in Chimica e
Tecnologie Farmaceutiche, nonché di Laboratorio di Biologia
Vegetale per la laurea triennale in Biologia dell’Università degli
Studi di Bologna. Nominato nel Comitato organizzatore di congressi
internazionali sotto gli auspici dell’European Science Foundation
(ESF) e dell’azione COST844, ha partecipato attivamente ad una
ventina di congressi internazionali ed a numerosi congressi
nazionali. Ha partecipato e partecipa a progetti internazionali
(ESF e COST) e nazionali (FIRB, COFIN), e a progetti di Ateneo. Ha
fatto parte ripetutamente della Giunta del Dipartimento di Biologia
Il valido curriculum didattico e l’autorevole e intensa attività di
ricerca evidenziano che il candidato è particolarmente meritevole
di ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a
concorso. CANDIDATO: Aldo Musacchio Giudizi individuali:
Commissario prof. Anna Maria Innocenti Aldo Musacchio Laureato in
Scienze Biologiche nel 1968 presso l’Università degli Studi di
Napoli dal 1970 al 1976 ha prestato servizio presso l’Orto Botanico
di Napoli come esercitatore, tecnico e
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XIV
successivamente tecnico laureato. A partire dal 1976 diventa
Assistente Ordinario di Botanica presso l’Istituto di Botanica
dell’Università di Napoli. Professore incaricato di Botanica I dal
1976 e stabilizzato nel 1979. Trasferito presso il Dipartimento di
Ecologia dell’Università della Calabria nel 1978 diviene Professore
Associato di Botanica nel 1985 sempre presso la stessa
Università.
Le pubblicazioni presentate caratterizzate da originalità e
rigore metodologico riguardano lo studio di alghe unicellulari e di
cianobatteri filamentosi, la loro variabilità e le interazioni con
l’ambiente ed in particolare il fitoplancton ed il macrofitobentos
delle coste tirreniche della Calabria. Studi successivi si sono
focalizzati sui processi di decomposizione vegetale e dinamica dei
nutrienti in diversi ambienti forestali. Più recentemente gli studi
si sono rivolti alla variabilità genetica in piante mediterranee
spontanee utilizzando tecniche molecolari per l’analisi dei
polimorfismi allozimici e del DNA nucleare e plastidiale. I lavori
presentati sono in gran parte su riviste di carattere
internazionale con buon I.F. sono tutti in collaborazione, ma è
sempre evidente l’apporto determinante del candidato ed il suo
grado di autonomia. Va rilevata inoltre una non comune capacità
organizzativa e di gestione del gruppo di ricerca dal 1998 a
tuttoggi. Ha fatto parte del collegio dei Docenti del Dottorato di
"Sistematica molecolare" presso l'Università Federico II di Napoli
e successivamente del Dottorato in Biologia Vegetale presso
l'Università della Calabria.. E' stato membro del Comitato Tecnico
Scientifico dell'Orto Botanico dell'Università della Calabria e
coordinatore di un Progetto Erasmus. Ha organizzato workshop a
carattere internazionale e congressi nazionali. E' attualmente
responsabile di un progetto PRIN ed ha partecipato a progetti PRIN,
a due Progetti finalizzati del CNR e ad un progetto ESF. E' inoltre
responsabile scientifico di un progetto di ricerca dell'Ente Parco
del Pollino. L’attività didattica, ampia e versatile, è stata
svolta nell’ambito del Settore Scientifico disciplinare oggetto del
concorso sia nei corsi di base che specialistici. Considerevole il
contributo profuso negli organi di gestione del Dipartimento è
stato infatti membro della Giunta e vice Direttore di Dipartimento
di Ecologia dell'Università della Calabria.
Il candidato è pertanto considerato molto meritevole di essere
preso in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario
prof. Donatella Serafini Fracassini Nella sua lunga carriera
scientifica, la ricerca del candidato si articola temporalmente, in
tre ben riconoscibili filoni di ricerca: la variabilità, le
interazioni con l'ambiente di alghe unicellulari e Cianobatteri
filamentosi, la dinamica dei nutrienti in specie forestali e, più
recentemente, mediante moderne tecniche molecolari, i polimorfismi
allozimici e il DNA nucleare o orgenellare. Talune tematiche
appaiono marginali nel raggruppamento concorsuale. Delle 15
pubblicazioni presentate ai fini del presente concorso,
rappresentative del percorso scientifico del Candidato, (IF medio
1,140) un preminentente gruppo di ricerche è volto allo studio
dell'ibridazione delle Orchidaceae ed in particolare
dell'evoluzione del genoma plastidiale delle stesse piante. Queste
ultime ricerche, condotte con moderne tecniche molecolari e
presentate in collaborazione con ricercatori delle Università di
Napoli e Zurigo, sono pubblicate su riviste internazionali con
rilevante I.F.. Queste pubblicazioni evidenziano un'importante
innovazione nella ricerca del gruppo diretto dal Candidato.
L'attività organizzativa è molto intensa sia in ambito
dipartimentale, dove ha fatto nascere un laboratorio di ricerca,
sia in collaborazione con Enti extra-universitari, sia nel Corso di
Laurea dove, inoltre, tiene numerosi corsi mostrando grande
versatilità ed impegno anche nella didattica. Il candidato è
pertanto considerato molto meritevole di essere preso in
considerazione nell’attuale concorso.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XV
Commissario prof. Francesco Sala Nato nel 1943, laureato in
Scienze Biologiche nel 1968 (Univ. di Napoli), Assistente Ordinario
di Botanica (Univ. di Napoli) dal 1976, Professore Associato di
Botanica (BIO 01) dal 1985 (Univ. della Calabria).Nel periodo
1996-01 è membro del collegio dei docenti del Dottorato di
“Sistematica Molecolare” dell’Univ. di Napoli e, dal 2001, è membro
del collegio dei docenti del Dottorato in Biologia Vegetale (Univ.
della Calabria). L’attività di ricerca nel settore botanico inizia
nel 1972 e si concretizza, sino al 2003 in 46 pubblicazioni. Le 15
pubblicazioni (anni 1991-2003) selezionate mostrano particolare
interesse e competenza per tre filoni di ricerca: variabilità
genetica in alghe e cianobatteri e loro interazioni con l’ambiente.
Le pubblicazioni sono su medie e buone riviste scientifiche, con un
crescendo nelle pubblicazioni degli ultimi anni (2002-03).
Dall’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della
valutazione comparativa, Musaccchio compare in 4 di esse con il
primo nome (usualmente la posizione riservata all’autore
principale) ed in 4 di esse come ultimo (usualmente la posizione
riservata al coordinatore della ricerca). Il candidato mostra di
essere in possesso di una buona esperienza nel settore dell’analisi
molecolare dei genomi delle piante, incluso quello cloroplastico, e
nella elaborazione dei dati per ottenerne informazioni sulla
evoluzione di individui e popolazioni. Commissario prof. Paolo De
Luca Il candidato Aldo Musacchio, professore Associato di Botanica
(BIO01) presso la Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli
Studi della Calabria, presenta, come da Bando, 15 lavori
scientifici. Il candidato presenta due lavori riguardanti i
Cianobatteri, nei quali è caratterizzata l’attività nitrogenasica a
diverse condizioni di aerobiosi e la variabilità isoenzimatica dei
ceppi. Successivi lavori hanno studiato la dinamica dei nutrienti e
la decomposizione della lettiera di conifere, incubate in campo,
nonché l’andamento annuale di azotofissazione, denitrificazione ed
emissioni di N2O e CH4 nella lettiera dei boschi della Calabria. I
risultati di questi lavori sono indubbiamente interessanti,
originali ed innovativi. Per la conduzione delle ricerche il
candidato ha utilizzato numerose tecniche, tutte applicate con
rigore metodologico. L’apporto individuale del candidato appare
generalmente preponderante. Altri lavori hanno affrontato tematiche
relative agli incroci tra Orchidaceae, utilizzando tecniche
molecolari. E’ stata verificata l’origine ibrida di Orchis x
colemanii e sono stati individuati esemplari F1, F2 e reincroci. E’
stata accertata l’origine ibrida di rari esemplari ritrovati in
Italia meridionale, individuando le specie parentali in O. mascula
ed O. provincialis. Sono stati individuati altri vari casi di
ibridi naturali tra specie di Orchidaceae, dimostrando come in
questa famiglia non siano altamente efficaci i meccanismi di
isolamento fiorale. In altri lavori il candidato si è interessato
di orchidee palustri mediterranee, caratterizzandone loci del
genoma plastidiale. Ha individuato la presenza di un minisatellite
e di un microsatellite nell’introne plastidiale per il tRNAleu di
Anacamptis palustris ed ha verificato la loro variabilità. Ha poi
studiato l’evoluzione molecolare di A. palustris e specie affini.
Sulla base, poi, di questi dati, ha effettuato una analisi delle
popolazioni di A. palustris, ed ha dimostrato una relazione tra il
livello di variabilità del microsatellite e le dimensioni delle
popolazioni naturali di A. palustris. Altri lavori hanno riguardato
la caratterizzazione della variabilità genetica di specie
mediterranee. Sulla base della variabilità dell’ITS I sono stati
individuati gruppi omogenei tra le popolazioni italiane di Paeonia
mascula s.l. Studiando la variabilità allozimica di Centaurea
tenorei ha evidenziato problemi di conservazione. Infine, per
disporre di marcatori nucleari codominanti utili
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XVI
allo studio della biologia di popolazioni del genere Serapias,
ha sviluppato marcatori microsatellitari. Le tematiche affrontate
in questi lavori sono attuali e stimolanti; i lavori riportano dati
di interesse, indubbiamente originali ed innovativi, presentati ed
elaborati con notevole rigore metodologico e con avanzati metodi
statistici. Anche per queste ricerche sono state messi a punto
approcci originali ed innovativi. L’apporto individuale del
candidato appare in alcuni casi prevalente in altri paritetico
rispetto a quello dei coautori. L’attività scientifica del
candidato è sempre congruente con le discipline del settore
scientifico BIO01. I lavori appaiono pubblicati su riviste
internazionali di prestigio ben diffuse all’interno della comunità
scientifica. La produzione scientifica del candidato, verificata
dal curriculum vitae, spazia in varie e vaste tematiche, utilizza
numerose e complesse metodologie, presenta continuità temporale ed
è sempre in relazione all’evoluzione delle conoscenze del settore a
concorso. Il candidato presenta una vasta attività didattica nelle
discipline del settore BIO01 ed in settori affini. Nel triennio
1976-79 ha tenuto il corso di Botanica I per la laurea in Scienze
Biologiche presso l’Università degli Studi di Napoli. Dal 1985-86
al 1993-94 e dal 1996-97 al 2002-03 ha tenuto il corso di Botanica
II per la Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università della
Calabria. Nel biennio 1994-96 ha tenuto il corso di Algologia.
Sempre presso l’Università della Calabria ha tenuto i seguenti
corsi: Fisiologia Vegetale (1986-87), Botanica I (dal 1991-92 al
1997-98), Botanica Evoluzionistica (dal 1998-99 in poi), Con
l’attuazione del nuovo ordinamento ha tenuto corsi di Botanica,
Sistematica vegetale, Botanica evoluzionistica per la Laurea in
Scienze Biologiche, nonché il corso di Botanica Sistematica per la
Laurea in Gestione dei Rischi Naturali del Polo Didattico di Vibo
Valentia. Il candidato è stato assistente ordinario di Botanica
presso l’Università di Napoli dal 1-6-1976. Nel 1979 si è
trasferito presso l’Università della Calabria, dove è professore
associato dal 1984. Il candidato è responsabile dell’unità di
ricerca dell’Università della Calabria del PRIN-COFIN “Biologia ed
evoluzione degli endemismi”. E’ stato responsabile scientifico del
progetto “Studio di ambienti e specie animali e vegetali
critiche,rare e a rischio di estinzione” finanziato dall’Ente
Nazionale Parco del Pollino. E’ stato vice-direttore del
Dipartimento di Ecologia dal 1999 al “2003”. Sulla base della
complessa, originale ed innovativa produzione scientifica, nonché
della intensa e varia attività didattica il candidato è
indubbiamente meritevole di ricoprire il ruolo di professore di
prima fascia nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro Cresti
Professore Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N.
dell’Università della Calabria. I settori di studio del candidato
riguardano: lo studio di Cianobatteri filamentosi diazotrofici, la
dinamica dei nutrienti e la decomposizione della lettiera di specie
diverse di Conifere, la caratterizzazione molecolare
dell’ibridazione tra specie affini di Orchidee, la variabilità
genetica di alcune specie mediterranee. Per la conduzione delle
ricerche sono state utilizzate numerose metodologie, anche
innovative applicate con rigore scientifico. L’apporto individuale
del candidato appare paritetico con quello degli altri autori. I
lavori scientifici presentati sono congruenti con il raggruppamento
BIO01. L’attività didattica del candidato è stata svolta nel
raggruppamento a concorso. Il C.V. del candidato è meritevole di
ricoprire il ruolo di professore di 1a fascia nel settore a
concorso
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XVII
Giudizio collegiale: Aldo Musacchio, nato nel 1943, laureato in
Scienze Biologiche nel 1968 presso l’Università degli Studi di
Napoli, dopo il servizio militare, dal 1970-71 al 1976 presta
servizio presso l’Orto Botanico di Napoli come Esercitatore,
Tecnico Esecutivo e successivamente Tecnico Laureato. A partire dal
1976 diventa Assistente Ordinario di Botanica presso l’Istituto di
Botanica dell’Università di Napoli. Professore Incaricato di
Botanica I dal 1976 e stabilizzato nel 1979. Trasferito nel 1978
presso il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria,
diviene Professore Associato di Botanica nel 1985, sempre presso la
stessa Università. Il candidato presenta, come da Bando, 15 lavori
scientifici. I primi due lavori riguardano lo studio di
Cianobatteri filamentosi diazotrofi. In un lavoro è stata
caratterizzata l’attività nitrogenasica a diverse condizioni di
aerobiosi (1). Nell’altro è stata valutata la variabilità
isoenzimatica dei ceppi isolati da bacini lacustri dell’Italia
meridionale (2). Altri lavori hanno riguardato la dinamica dei
nutrienti e la decomposizione della lettiera di specie diverse di
conifere, incubate in campo in un sito permanente della foresta
della Sila di Pinus laricio (4-9), nonché l’andamento annuale delle
attività di azotofissazione, denitrificazione ed emissioni di N2O e
CH4 nella lettiera della stessa foresta (3). I risultati di questi
due gruppi di lavori appaiono di apprezzabile interesse, originali
ed innovativi; i dati appaiono ben inseriti nel vasto contesto di
queste tematiche di ricerca. Per la conduzione delle ricerche sono
state utilizzate numerose tecniche, tutte applicate con rigore
metodologico. L’apporto individuale del candidato appare
preponderante nei lavori 1, 2 e 3 e paritetico nei lavori 4 e 9.
Altri lavori hanno affrontato la tematica della caratterizzazione
molecolare del fenomeno dell’ibridazione tra specie affini di
Orchidaceae. E’ stata verificata l’origine ibrida di Orchis x
colemanii e l’esistenza di uno sciame ibrido composto da individui
F1, F2 e reincroci (6). E’ stato accertato che O. mascula ed O.
provincialis sono le specie parentali di rari esemplari trovati
nell’Italia meridionale e dei quale era solo ipotizzata la natura
ibrida (11). Sono stati individuati vari casi di ibridi naturali
tra specie di Orchidaceae, la cui esistenza ha messo in discussione
la diffusa opinione dell’assoluta efficacia dei meccanismi di
isolamento fiorale operanti tra le specie di questa famiglia (7).
Un gruppo di lavori ha indagato aspetti demografici ed evolutivi di
orchidee palustri mediterranee, caratterizzandone loci del genoma
plastidiale. In un primo lavoro è stata individuata la presenza di
un minisatellite e di un microsatellite nell’introne plastidiale
per il tRNAleu di Anacamptis palustris ed è stata verificata la
loro variabilità (10). In un successivo lavoro sono state
confrontate le specie del gruppo di A. palustris e altre di generi
affini, chiarendo tempi e modi dell’evoluzione molecolare dei loci
(13). Sulla base di questi dati, è stato possibile effettuare
l’analisi delle popolazioni di A. palustris (14). E’ stata infine
dimostrata una relazione tra il livello di variabilità del
microsatellite e le dimensioni delle popolazioni naturali di A.
palustris, evidenziando gli effetti genetici della loro drastica
riduzione attuale (15). Altri lavori hanno riguardato la
caratterizzazione della variabilità genetica di specie
mediterranee. Sulla base della variabilità dell’ITS I sono stati
individuati gruppi omogenei tra le popolazioni italiane di Paeonia
mascula s.l. (5). L’analisi della variabilità allozimica di
Centaurea tenorei ha evidenziato problemi di conservazione legati
al basso flusso genico tra le sue popolazioni della Penisola
Sorrentina (12). Infine, per disporre di marcatori nucleari
codominanti utili allo studio della biologia di popolazioni del
genere Serapias, sono stati sviluppati marcatori microsatellitari
(8).
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XVIII
Le tematiche affrontate in questi lavori sono attuali e
stimolanti; i lavori riportano dati di notevole interesse,
indubbiamente originali ed innovativi, presentati ed elaborati con
rigore metodologico e con avanzati metodi statistici. Gli approcci
di queste ricerche appaiono originali ed innovativi. L’apporto
individuale del candidato appare prevalente nel lavoro n. 5,
paritetico rispetto a quello dei coautori nei rimanenti. L’attività
scientifica del candidato è sempre congruente con le discipline del
settore scientifico Bio01. I lavori sono pubblicati su riviste
internazionali con buon Impact Factor. La produzione scientifica
del candidato, verificata dal curriculum vitae, si focalizza su tre
precisi filoni di ricerca, utilizza numerose e complesse
metodologie, presenta continuità temporale ed è in relazione
all’evoluzione delle conoscenze del settore a concorso. La lunga e
articolata attività di ricerca e il fondamentale contributo alle
attività organizzative nell’ambito dell’Università di appartenenza
evidenziano l’affermata personalità culturale e scientifica del
candidato. Il candidato presenta una vasta attività didattica nelle
discipline del settore Bio01 ed in settori affini. Nel triennio
1976-79 ha tenuto il corso di Botanica I per la laurea in Scienze
Biologiche presso l’Università degli Studi di Napoli. Dal 1985-86
al 1993-94 e dal 1996-97 al 2002-03 ha tenuto il corso di Botanica
II per la Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università della
Calabria. Nel biennio 1994-96 ha tenuto il corso di Algologia.
Sempre presso l’Università della Calabria ha tenuto i seguenti
corsi: Fisiologia Vegetale (1986-87), Botanica I (dal 1991-92 al
1997-98), Botanica Evoluzionistica (dal 1998-99 in poi). Con
l’attuazione del nuovo ordinamento ha tenuto corsi di Botanica,
Sistematica vegetale, Botanica evoluzionistica per la Laurea in
Scienze Biologiche, nonché il corso di Botanica Sistematica per la
Laurea in Gestione dei Rischi Naturali del Polo Didattico di Vibo
Valentia. Ha fatto parte del collegio dei Docenti del Dottorato di
"Sistematica molecolare" presso l'Università di Napoli Federico II
e, successivamente, del Dottorato in Biologia Vegetale presso
l'Università della Calabria. Presso quest’ultima Università, dal
1998, ha organizzato e diretto il Laboratorio di Ricerca in
Biosistematica Vegetale. E' stato più volte membro della Giunta di
Dipartimento di Ecologia dell'Università della Calabria e ne è
stato vice Direttore fino al 2003. Da molti anni è membro del
Comitato Tecnico scientifico dell'Orto Botanico dell'Università
della Calabria. Nel Corso di Laurea di Scienze Biologiche ha fatto
parte di numerose Commissioni ed è Coordinatore del Progetto
Erasmus. Ha organizzato workshops a carattere internazionale e
congressi nazionali. E' responsabile di un progetto PRIN e
precedentemente è stato membro di altri due progetti PRIN, di due
Progetti finalizzati del CNR e di un progetto ESF. E' anche
responsabile scientifico di un progetto di ricerca dell'Ente Parco
del Pollino. Sulla base della originale ed innovativa produzione
scientifica, nonché della considerevole attività didattica e
organizzativa, il candidato è particolarmente meritevole di
ricoprire il ruolo di professore di prima fascia nel settore a
concorso. CANDIDATO: Gesualdo Siniscalco Gigliano Giudizi
individuali: Commissario prof. Anna Maria Innocenti
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XIX
Laureato nel 1974 in Scienze Biologiche presso l’Università di
Napoli ha prestato servizio come tecnico coadiutore dal 1970 al
1976 presso l’Istituto di Botanica e come tecnico laureato, presso
l’Orto Botanico dell’Università di Napoli dal 1976 al 1983. Dal
1983 è stato inquadrato come ricercatore di Botanica e dal 1988
come professore associato di Botanica nella stessa Università. La
maggior parte dei lavori presentati dal candidato affrontano
aspetti della biologia delle Cycadales delle quali ha anche
studiato, in chiave evolutiva, la distribuzione dei glucosidi del
MAM e la loro attività neurotossica. Di rilevante interesse una ben
documentata rewiew presentata sulla sistematica molecolare delle
Cycadales. Altri studi riguardano la composizione chimica delle
mucillagini nelle Cycadales ed il significato biologico di questi
composti. Altre ricerche si sono focalizzate su aspetti botanici,
chemiosistematici e tossicologici in piante produttrici di sostanze
stupefacenti (Cannabis e Papaver). Alcuni dei lavori presentati
sono a singolo nome altri in collaborazione, ma è sempre evidente
l’apporto determinante del candidato, buona parte di essi compaiono
su riviste internazionali con ampia diffusione e buon IF L’attività
didattica, intensa e continuativa, è stata svolta nell’ambito del
SSD BIO01
Il candidato è pertanto considerato meritevole di essere preso
in considerazione ai fini dell’attuale concorso. Commissario prof.
Donatella Serafini Fracassini Presenta diversi lavori originali a
rilevanza internazionale suddivisi in alcuni principali filoni di
ricerca che riguardano la chemotassonomia e tossicità delle
Cycadale e le piante da droga, quali Cannabis, studiata a fini
forensi e Papaver, esaminata per il suo contenuto in droghe. Alcuni
lavori vertono sulla fissazione dell'azoto in diverse simbiosi e
nei cianobatteri e su proteine di Phytolacca inattivanti i
ribosomi. Dei 15 lavori presentati ai fini del presente concorso
(IF medio 0,707) un numero cospicuo di lavori di rilievo,
specialmente fra i più recenti, ha finalità applicative per la
ricerca forense. Vengono utilizzate appropriate tecnologie
biochimiche o di biologia molecolare. L'apporto del candidato è
rilevabile dalla continuità temporale delle pubblicazioni pur sulle
diverse tematiche su riportate. Presenta pubblicazioni con
collaborazioni estere. Ha svolto una lunga attività didattica,
essendo Professore Associato dal 1988, congrua con il
raggruppamento concorsuale. Presenta attività organizzativa ed
editoriale. Il candidato è pertanto considerato meritevole di
essere preso in considerazione nell’attuale concorso. Commissario
prof. Francesco Sala Nato nel 1948, laureato in Scienze Biologiche
nel 1974 (Univ. di Napoli), tecnico laureato nel 1976-83, è
ricercatore (Univ. di Napoli) nel periodo 1983-86. Dal 1988 è
Professore Associato di Botanica (Bio 01) (Univ. di Napoli).
L’attività didattica si sviluppa nell’ambito del suo ruolo di
Professore Associato con il corso di Botanica. Svolge inoltre
esercitazioni di Biologia Sperimentale ed altri brevi incarichi
didattici. L’attività scientifica si è concretizzata in 51
pubblicazioni (anni 1978-1999) su riviste di medio livello.
L’elenco delle 15 pubblicazioni ritenute utili ai fini della
valutazione comparativa distingue due specifici filoni di ricerca:
“Marcatori delle Cycadales” e “Piante da droga”. In essi Siniscalco
Gigliano compare per 4 volte come autore unico, per 3 volte come
primo autore (usualmente la posizione riservata all’autore
principale) e per 6 volte come ultimo (usualmente la posizione
riservata al coordinatore della ricerca). I marcatori tassonomici
sono basati sullo studio di metaboliti mentre le piante da droga
sono studiate anche con marcatori del DNA. Il candidato mostra di
essere in possesso di moderne e appropriate metodologie.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XX
Commissario prof. Paolo De Luca Il candidato Gesualdo Siniscalco
Gigliano, professore Associato di Botanica (BIO01) presso la
Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università degli Studi di Napoli,
presenta, come da Bando, 15 lavori scientifici. Numerosi lavori
presentati dal candidato trattano della biologia, della
chemiosistematica e della evoluzione delle Cycadales. Il candidato
ha evidenziato la presenza ubiquitaria nelle Cycadales della
cicasina, un glucoside neurotossico isolato da Cycas, ed ha
studiato la distribuzione nelle Cycadales australiane della
macrozamina, altro glucoside neurotossico del MAM. Ha, poi,
approntato uno studio chemiosistematico sulle Cycadales utilizzando
con successo i MAM glucosidi come marcatori, ed ha verificato la
tossicità di questi composti somministrandoli a topi e registrando
danni indotti ad elementi figurati del sangue. Il candidato ha poi
riportato dati su studi effettuati sulle mucillagini delle
Cycadales, delle quali ha individuato la natura polisaccaridica ed
ha identificato i monosaccaridi presenti. Sulla base di questi
risultati ha effettuato uno studio sistematico sulle Cycadales
utilizzando come marcatori la composizione delle mucillagini in
monosaccaridi ed il pattern di distribuzione di questi nei diversi
generi. Un lavoro di sintesi ha presentato una schema evolutivo
delle Cycadales sulla base di nuovi dati riguardanti i MAM
glucosidi e le mucillagini. Di altra impostazione è un lavoro sul
genere Dioon (Cycadales) nel quale il candidato, utilizzando
tecniche di RFLP, ha elaborato la prima completa analisi
filogenetica del genere. Il candidato presenta una ben documentata
review sulla sistematica molecolare delle Cycadales, di particolare
interesse scientifico. I risultati dei lavori finora considerati
presentano dati originali e nuovi. Le ricerche esposte appaiono
svolte utilizzando numerose metodiche e protocolli originali,
sempre eseguiti con rigore scientifico. Il contributo del candidato
appare preponderante in alcuni casi, in altri paritetico con quello
degli altri autori. Un altro gruppo di lavori tratta tematiche
riguardanti piante produttrici di sostanze stupefacenti. Di
particolare rilievo sono i lavori che mirano alla classificazione
di Cannabis sativa e al riconoscimento delle sue cultivar,
utilizzando analisi di DNA ribosomale, profili di restrizione del
genoma, profili di restrizione dell’ITS I e dell’ITS II. In un
interessante lavoro di review su questa specie vengono esposti i
problemi botanici e gli approcci molecolari connessi alle attività
forensi. Un ulteriore lavoro affronta tematiche morfologiche e
chemiosistematiche legate a Papaver setigerum, e alla specie affine
P. somniferum. Questi lavori sviluppano tematiche originali e
presentano interessanti risultati. Le indagini si sono avvalse di
metodiche eseguite con il dovuto rigore scientifico. Il candidato è
unico autore di alcuni di questi lavori; per gli altri lavori in
alcuni casi il suo contributo appare preponderante, in altri
paritetico con quello degli altri autori. L’attività scientifica
del candidato è sempre congruente con le discipline comprese nel
settore BIO01 o con tematiche interdisciplinari che le comprendono.
Tutti i lavori sono pubblicati su riviste internazionali di buon
livello, ben diffuse nella comunità scientifica. La produzione
scientifica, verificata dal curriculum, presenta continuità
temporale, anche in relazione all’evoluzione delle conoscenze nel
settore BIO01. Dall’anno accademico 1988 al 2001-02 ha insegnato
Botanica I per la laurea in Scienze biologiche dell’Università di
Napoli Federico II. Dal 2001-02 svolge l’insegnamento di Botanica
Generale per il Corso di laurea in Biologia delle Produzioni Marine
della Facoltà di Scienze dell’Università di
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XXI
Napoli Federico II. Ha tenuto corsi di Laboratorio di Biologia
Sperimentale della laurea in Scienze Biologiche e di Laboratorio di
Biologia Vegetale per la laurea in Biologia delle Produzioni
Marine. Dal 2001-02 tiene il corso di Didattica della Botanica
nella Scuola Interuniversitaria per la Specializzazione
all’Insegnamento dell’Università di Napoli. Il candidato è stato
Ricercatore di Botanica dal 16/12/1983 al 1988, anno in cui ha
preso servizio come Professore Associato. Ha frequentato i
Laboratori del New York Botanical Garden, del Department of
Physiological Botany dell’Università di Upssala, del Lehmann
College di New York. Ha partecipato a missioni botaniche in America
Centro-settentrionale, finanziate dall’Accademia dei Lincei e dal
Ministero della pubblica Istruzione. L’interessante attività di
ricerca documentata e il valido curriculum didattico suggeriscono
che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo di professore
di prima fascia nel settore a concorso. Commissario prof. Mauro
Cresti Professore Associato (BIO01) presso la Facoltà di S.M.F.N.
dell’Università di Napoli. L’attività di ricerca è principalmente
orientata verso le problematiche connesse alla biologia ed
evoluzione delle Cycadales affrontate usando anche moderne
metodologie particolarmente innovative. I risultati ottenuti sono
da considerare molto specialistici ma di estremo interesse
scientifico. Di buon livello appare una review sulla sistematica
molecolare delle Cycadales. Il contributo del candidato ai lavori
scientifici presentati appare essere paritetico con gli altri
autori. I lavori scientifici sono congruenti con il settore
scientifico disciplinare BIO01. L’attività didattica è stata svolta
nel settore BIO01. Il C.V. evidenzia che il candidato è meritevole
di ricoprire il ruolo di Professore di 1a fascia nel settore a
concorso. Giudizio collegiale: Gesualdo Siniscalco Gigliano, nato
nel 1948 si laurea in Sc. Biologiche nel 1974. E' stato Tecnico
Coaudiutore ed in seguito Tecnico Laureato presso l'Orto Botanico
della Facoltà di Scienze dell'Università di Napoli Federico II fino
al 1983, quando diviene Ricercatore presso il Dipartimento di
Biologia Vegetale della Facoltà di Scienze dell'Università di
Napoli Federico II. Nel 1988 è divenuto Professore Associato di
Botanica presso lo stesso Dipartimento. Un cospicuo numero di
lavori presentati dal candidato riguarda problematiche connesse
alla biologia ed evoluzione delle Cycadales. In un primo lavoro
egli evidenzia come sia ubiquitaria nelle Cycadales la presenza
della cicasina, un glucoside del metilazossimetanolo (MAM),
altamente neurotossico, riportato solo per Cycas (1). In un
successivo lavoro studia la distribuzione nelle Cycadales
australiane della macrozamina, altro glucoside neurotossico del MAM
(2). Successivamente utilizza con successo i glucosidi del MAM come
marcatori sistematici delle Cycadales (4). La tossicità dei
glucosidi del MAM è stata verificata con esperienze su topo, in cui
la somministrazione ha indotto danni ad elementi figurati del
sangue (9). In altri lavori, il candidato riporta i dati di suoi
studi effettuati sulle mucillagini delle Cycadales, composti
presenti nei tipici canali mucipari di questo gruppo di piante. In
un primo lavoro viene individuata la natura polisaccaridica di
questi composti e vengono identificati i monosaccaridi in essi
presenti (3). In un successivo lavoro, viene effettuato uno studio
sistematico sulle Cycadales basato sulla composizione in
monosaccaridi delle mucillagini e sul loro pattern di distribuzione
nei
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XXII
diversi generi (5). Un altro lavoro presenta una sintesi sulla
chemiotassonomia delle Cycadales sulla base di dati riguardanti i
MAM glucosidi e le mucillagini stesse (6). Di altra impostazione è
un lavoro sul genere Dioon (Cycadales), che, utilizzando tecniche
di RFLP, ha permesso di effettuare la prima completa analisi
filogenetica del genere (7). I risultati dei lavori finora
considerati presentano dati originali e innovativi. Le ricerche
sono svolte utilizzando numerose metodiche e protocolli originali,
sempre eseguiti con rigore scientifico. Il lavoro 6 vede il
candidato come unico autore; nel lavoro 9 il contributo del
candidato appare preponderante; nei lavori 1, 2, 3, 4, 5 e 7 il
contributo appare paritetico a quello degli altri autori. Il
candidato presenta una ben documentata review (8) sulla sistematica
molecolare delle Cycadales, nella quale il suo contributo appare
paritetico a quello degli altri autori. Un altro gruppo di lavori
tratta tematiche riguardanti piante produttrici di sostanze
stupefacenti, principalmente di aspetti botanici, chemiosistematici
e tossicologici di Cannabis sativa. Di rilievo sono i lavori che
mirano al riconoscimento di questa specie e delle sue cultivar a
partire da campioni essiccati, utilizzando analisi di DNA
ribosomale (11), profili di restrizione del genoma (12), profili di
restrizione dell’ITS I (13) e dell’ITS II (14). In un interessante
lavoro di review su Cannabis vengono esposti i problemi botanici e
gli approcci molecolari connessi alle attività forensi (15). Un
ulteriore lavoro porta alla identificazione su base morfologica e
chemiosistematica di Papaver setigerum, evidenziando come questa
specie sia ben distinta dall’altra specie , P. somniferum, con cui
era stata sovente confusa (10). Questi lavori sviluppano tematiche
originali e presentano interessanti risultati. Le indagini si sono
avvalse di metodiche eseguite con rigore scientifico. Il candidato
è unico autore dei lavori 13, 14 e 15; il suo contributo appare
preponderante nei lavori 11 e 12, paritetico con quello degli altri
autori nel lavoro 10. L’attività scientifica del candidato è sempre
congruente con le discipline comprese nel settore BIO01 o con
tematiche interdisciplinari che le comprendono. La maggior parte
dei lavori è pubblicata su riviste internazionali di buon livello,
con Impact Factor. La produzione scientifica, verificata dal
curriculum, presenta continuità temporale, anche in relazione
all’evoluzione delle conoscenze nel settore BIO01. Dall’anno
accademico 1988-89 all’anno 2001-02 ha insegnato Botanica I per la
laurea in Scienze biologiche dell’Università di Napoli Federico II.
Dal 2001-02 ad oggi svolge l’insegnamento di Botanica Generale per
il Corso di laurea in Biologia delle Produzioni Marine della
Facoltà di Scienze dell’Università di Napoli Federico II. Ha tenuto
corsi di Laboratorio di Biologia Sperimentale della laurea in
Scienze Biologiche e di Laboratorio di Biologia Vegetale per la
laurea in Biologia delle Produzioni Marine. Dal 2001-02 tiene il
corso di Didattica della Botanica nella Scuola Interuniversitaria
per la Specializzazione all’Insegnamento dell’Università di Napoli.
Fa parte del Collegio dei docenti per il Dottorato in Sistematica
vegetale presso la stessa Università. Ha ottenuto diverse borse per
ricerche all'estero. Ha organizzato un congresso internazionale ed
ha partecipato a congressi nazionali e internazionali. Negli anni
80-90 ha tenuto numerosi seminari all'estero. Ha frequentato i
Laboratori del New York Botanical Garden, del Department of
Physiological Botany dell’Università di Upssala, del Lehmann
College di New York. Ha partecipato a missioni botaniche in America
Centro-settentrionale, finanziate dall’Accademia dei Lincei e dal
Ministero della pubblica Istruzione. Ha collaborato a lungo come
consulente con gli Organi di controllo dello Stato sulle piante da
droga. L’attività di ricerca documentata e il curriculum didattico
suggeriscono che il candidato sia meritevole di ricoprire il ruolo
di professore di prima fascia nel settore a concorso.
-
Allegato A alla Relazione Riassuntiva
XXIII
La Commissione: prof. Mauro CRESTI Presidente prof. Paolo DE
LUCA Componente prof. Francesco SALA Componente prof. Donatella
SERAFINI FRACASSINI Componente prof. Anna Maria INNOCENTI
Segretario