1 I.I.S. “A. AMATUCCI” Piano di Emergenza e di Evacuazione PS 11 ED. 1/2017 Rev. 0 16/10/2017 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ALFREDO AMATUCCI” ISTITUTO PROFESSIONALE AVELLINO Datore di Lavoro: Dirigente Scolastico Prof.ssa Gabriella Pellegrini RSPP: Ing. Mario Losco PIANO D'EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Ai sensi del D.lgs. 81/2008 e del D.M. 26/08/1992
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“ALFREDO AMATUCCI” ISTITUTO PROFESSIONALE AVELLINO di emergenza... · dott. AQUINO FRANCESCO ... ASS. TECN. ZOLLO GIUSEPPE . 4 . 13) SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI ... con progetto
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I.I.S. “A. AMATUCCI”
Piano di Emergenza e di Evacuazione
PS 11
ED. 1/2017 Rev. 0
16/10/2017
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“ALFREDO AMATUCCI” ISTITUTO PROFESSIONALE
AVELLINO
Datore di Lavoro: Dirigente Scolastico Prof.ssa Gabriella Pellegrini RSPP: Ing. Mario Losco
PIANO D'EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Ai sensi del D.lgs. 81/2008 e del D.M. 26/08/1992
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Premessa
Il presente piano per la gestione delle emergenze sostituisce integralmente quello esistente. Nasce dalla considerazione che, una procedura correttamente messa a punto non deve essere mai uno strumento statico, deve invece offrire la possibilità di essere facilmente adattata alle modifiche e allo stato di fatto che un’attenta analisi della realtà, evidenzia.
A. Generalità ed analisi tecnica
A.1 Identificazione e riferimenti della scuola.
• Scuola / Istituto: Istituto Professionale Industria Artigianato “A. Amatucci”
• Indirizzo: viale Italia, 18 - Avellino
• N. 1 Dirigente Scolastico
• N. studenti: 240
• N. docenti: 63 • N. non docenti (ATA): 16 • Totale lavoratori (personale - alunni): 496
• Dirigente Scolastico : Prof.ssa Gabriel la Pel legrini • Ente Proprietario dell’edificio: Amministrazione Provinciale di Avellino (atto di convenzione Rep.
N. 17950 del 12.02.1999)
ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, PRONTO SOCCORSO ED ESODO
A.S. 2017/2018
1) - DATORE DI LAVORO:DIRIGENTE SCOLASTICO: Gabriella Pellegrini 2) - COLLABORATORI DEL D.S.: - PROF.SSA MINIERI ANNUNZIATA -
PROF.SSA FILIPPONE PATRIZIA 3) – RESPONSABILE DEL SERVIZIO P.P..: ing. Mario Losco 3a) MEDICO COMPETENTE: dott. AQUINO FRANCESCO 3b ) RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA a) PROF. SERINO GIUSEPPE 4) ADDETTI AL SERVIZIO P.P. 4.2) Prof. Pallini Sergio 4.3) Prof. Zinzi Rocco 4.4) Ass. Tecn. Serino Francesco
5) PREVENZIONE INCENDI E SERVIZIO ANTINCENDIO- COORDINATORE: PROF. GIUSEPPE ZOLLO ADDETTI: 5.1) Guarino Fausto 5.2) Papa Corrado 5.3) Sozio Domenico
− CONTROLLI QUOTIDIANI: Segnaletica, luci di emergenza, mezzi di estinzione (accessibile ed efficienti)
- CONTROLLI PERIODICI ( almeno ogni sei mesi):funzionalità degli impianti tecnologici, efficienza dei presidi antincendio. - COLLABORAZIONE COI VIGILI DEL FUOCO, PARTECIPAZIONE ALLA MANUTENZIONE, SEGNALAZIONE DI MALFUNZIONAMENTO 6) INTERRUZIONE CORRENTE ELETTRICA – QUADRI GENERALI
6.1) D’Onofrio Carmine; 6.2) Sozio Domenico 7) INTERRUZIONE GAS
1) De Vito Vito, 2 )Guarino Fausto. 8) INTERRUZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI DEI LABORATORI
DIRETTORI DI LABORATORIO; DOCENTI TEORICI E TECNICO-PRATICI DURANTE LE ORE DI LABORATORIO
9) PRONTO SOCCORSO ED ESODO: COORDINATRICE PRONTO SOCCORSO: SIG..RA IANNACCONE ROSA
9.1 D’Argenio Giuseppina 9.2 Guarino Fausto 9.3 D’Onofrio Carmine 9.4 Solomita Carmela 10) CHIAMATA DI SOCCORSO
RESPONSABILE: SIG. D’ONOFRIO CARMINE; SOSTITUTO: D’ARGENIO GIUSEPPINA
11) CONTROLLO CASSETTE DI PRONTO SOCCORSO: RESPONSABILE: SIG.RA D’ARGENIO GIUSEPPINA - SOSTITUTO: D’ONOFRIO CARMINE 12) ASSISTENZA ALUNNI D.A.
ADDETTI : TUTTI I DOCENTI DI SOSTEGNO COMPITI: ACCOMPAGNARE GLI ALUNNI D.A. NELLE AREE DI RACCOLTA, COMUNICARE AI FAMILIARI DEI D.A. CHE E’STATA EVACUATA LA CLASSE DEL D.A. PER CUI L’ALLIEVO( INDICARE NOME COGNOME E’ ______________________________ ( INDICARE LA ZONA CON EVENTUALI PUNTI DI RIFERIMENTO). 13) EVACUAZIONE 13.1 RESPONSABILE: PROF. PAGLIUCA FELICE 13.2 VICE RESPONSABILI: PROF. BRANCA DANIELE; ASS. TECN. ZOLLO GIUSEPPE
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13) SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI - RESPONSABILE: A.T. DE VITO VITO (SEDE VIALE ITALIA) - VICE RESPONSABILE: A.T. MOCCIOLELLA GIUSEPPE (SEDE VIA FERRANTE)
A.2 Descrizione degli ambienti e delle attività.
In allegato sono riportate le planimetrie della scuola, dalle quali è possibile desumere la destinazione d’uso delle diverse aree, l’ubicazione dei mezzi antincendio fissi e mobili, l’ubicazione delle cassette di pronto soccorso e la sala medica, l’ubicazione dei comandi di apertura e chiusura dei vari impianti, i mezzi di segnalazione acustica, le vie di esodo, le uscite e la scala di emergenza.
La descrizione che segue riguarda tutto l’edificio, anche se allo stato attuale l’edificio principale è chiuso in attesa di lavori che la Provincia dovrebbe iniziare.
Il complesso è costituito da: un corpo principale di tre piani (piano terra, piano primo e piano
secondo), più un seminterrato. Al piano terra sono ubicate la presidenza, la vicepresidenza, la sala docenti, la biblioteca, gli uffici di
segreteria, e un’aula didattica. Al piano primo sono ubicate l’auditorium, un laboratorio informatico e le aule didattiche. Al piano secondo solo aule didattiche. Nella zona est è presente anche il locale di ingresso e comandi dell’impianto idrico, compreso
quello di alimentazione dell’impianto antincendio fisso. Infine la zona ovest non ha alcuna destinazione d’uso. Vi sono inoltre due corpi di fabbrica a forma rettangolare retrostanti il corpo principale, di cui uno
(capannoni), direttamente connesso al corpo principale. È destinato in parte ad aule didattiche ed in parte ad officine, laboratori e depositi. L’altro separato dal corpo principale costituisce la palestra.
L'epoca di costruzione del corpo principale e dei capannoni risale all'anno 1950, mentre quella della palestra risale al 1996.
Il corpo centrale a seguito del sisma del 1980 è stato soggetto a ristrutturazione e ad adeguamento antisismico, con progetto a cura dell’ufficio tecnico del Comune di Avellino, depositato presso l’ufficio del Genio Civile in data 28.03.1986 prot. n. 12568 e parere favorevole del C.T.A. con verbale n. 90 del 29.05.1987. Il 13.10.1989 veniva depositato dall’ufficio tecnico del Comune di Avellino le integrazioni al progetto che riguardavano il locale caldaia e la verifica antisismica. I lavori vennero eseguiti dalla Ditta De Piano Federico di Solofra (AV) ed ultimati il 28.09.1988 con collaudo finale.
Successivamente nel 1994 sono stati avviati i lavori di adeguamento igienico funzionale dello stabile, la costruzione della palestra e dell’unica scala di emergenza a servizio dei piani alti del corpo centrale. Detti lavori furono ultimati il 22.07.1996.
L’edificio è destinato ad uso scolastico e quindi concepito in modo da possedere i locali per lo svolgimento dei programmi scolastici e delle attività parascolastiche, in particolare è strutturato in modo che gli allievi possano agevolmente usufruire, attraverso gli spazi per la distribuzione orizzontale e verticale, di tutti gli ambienti della scuola, delle loro interazioni e articolazioni ed, inoltre, raggiungere le zone all’aperto.
Ai fini del procedimento adottato di Valutazione dei Rischi lavorativi l’edificio in esame è stato suddiviso nelle seguenti aree operative omogenee per rischio:
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1. Area didattica normale Si considerano le aule dove non sono presenti particolari attrezzature.
2. Area tecnica
Si considerano i laboratori scientifici, i locali tecnici, i luoghi attrezzati con macchine e apparecchiature, laboratori linguistici, informatici, stanza fotocopiatrici o stampanti.
3. Area attività collettive
Si considerano le aule per attività particolari che comportino la presenza di più classi contemporaneamente: auditorium, biblioteca e simili.
4. Area attività sportive
Si considera la palestra con annessi locali per le attività ginniche.
5. Area uffici Si considerano i locali destinati alle procedure amministrative, nonché quelle destinate al gruppo
dirigenziale.
6. Spazi esterni Si considerano le aree la cui viabilità garantisca, ai fini della sicurezza, l’avvicinamento e la
manovra dei mezzi di soccorso, la possibilità dello sfollamento di persone verso aree sicure e il parcheggio, se possibile degli automezzi.
Planimetria delle aree interne e esterne
Le planimetrie sono collocate nei corridoi o zone comuni. Nella documentazione cartografica sono riportate le seguenti informazioni:
• Ubicazione delle uscite di emergenza • Individuazione dei percorsi di fuga obbligatori ed alternativi • Ubicazione delle attrezzature antincendio fisse e mobili • Ubicazione delle cassette di primo soccorso e della sala medica • Destinazione d’uso dei locali • Individuazione dei comandi di apertura e chiusura degli impianti esistenti
• Numeri utili • Norme di comportamento in caso di terremoto e di incendio
Sono state inoltre indicate nelle planimetrie dei capannoni e della palestra le aree destinate alla sosta limitata delle autovetture. Ciò si è reso necessario al fine di disciplinare la sosta selvaggia e indisciplinata, da parte del personale della scuola, negli spazi aperti confinanti con via Marconi e con via Fratelli Ciocca. Sosta selvaggia e indisciplinata al punto tale che, tutte le vie di circolazione contenute in dette aree, di accesso, verso i punti di raccolta e/o verso l’istituto, da parte dei mezzi di soccorso, risultano ostruite.
A.3 Distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica. (massimo n. ipotizzabile considerando gli spostamenti degli alunni nei vari ambienti e la fascia oraria)
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PIANO
ALUNNI
max
DISABILI
max
DOCENTI
max
NON
DOCENTI
UTENZA
ESTERNA
TOTALE
max ipotizzabile ipotizzabile ipotizzabile max ipotizzabile max ipotizzabile ipotizzabile
CAPANNONI 240 5 63 16 13 337
PALESTRA 64 2 3..... 1 1 71
Classificazione della Scuola in relazione alla effettiva presenza contemporanea delle persone (D.M. 26.8.92).
Tipo 0: Scuole con n. di presenze contemporanee fino a 100 persone; Tipo 1 Scuole con n. di presenze contemporanee da 101 a 300 persone; Tipo 2: Scuole con n. di presenze contemporanee da 301 a 500 persone; Tipo 3: Scuole con n. di presenze contemporanee da 501 a 800 persone; Tipo 4: Scuole con n. di presenze contemporanee da 801 a 1200 persone; Tipo 5: Scuole con n. di presenze contemporanee oltre 1200 persone.
A.4 identificazione delle aree ad alta vulnerabilità
Luoghi a rischio Ubicazione Tipo di rischio ipotizzabile
Le vie di esodo sono percorsi senza ostacoli che consentono alle persone che occupano un edificio o un locale
di raggiungere un luogo sicuro e sono costituite da percorsi orizzontali e/o sub verticali che conducono da un punto qualsiasi dell’edificio o del locale verso l’esterno.
Nelle planimetrie sono state rappresentate due tipi di percorsi, uno obbligatorio (colore verde) e uno alternativo (colore rosso), questo ultimo da seguire solo su indicazione degli addetti, a seconda della situazione di emergenza.
All’atto pratico i percorsi da utilizzare in caso di emergenza sono così di seguito sintetizzati: 1. Il piano secondo utilizzerà principalmente la scala di emergenza (percorso obbligatorio), fatta eccezione
del caso in cui la stessa risulta inagibile, in tal caso su indicazione dell’addetto, si utilizzerà la scala principale (percorso alternativo).
2. Il piano primo, considerata l’esistenza di un dislivello tra il piano vano scala principale e l’accesso alla scala di emergenza, risolto con la realizzazione di una scala a tre gradini del tipo irregolare (non a norma) che potrebbe determinare un rischio dovuto a perdita di equilibrio, considerando anche le eventuali condizioni di panico che si determinerebbero, utilizzerà per le emergenze ordinarie, la scala principale (percorso obbligatorio), da usufruire rispettando la propria zona di pertinenza (est-est, ovest- ovest). Solo nel caso di un evento sismico o di inagibilità della scala principale, utilizzerà su indicazione dell’addetto, la scala di emergenza (percorso alternativo), facendo ovviamente attenzione alla presenza di gradini pericolosi all’imbocco della scala di emergenza.
3. Il piano terra utilizzerà principalmente l’uscita principale (percorso obbligato). In condizione di inagibilità della stessa sarà possibile utilizzare due percorsi alternativi, il primo in direzione dei capannoni, utilizzando una delle due uscite accessibili: sulla propria destra in direzione via Fratelli Ciocca oppure sulla propria sinistra in direzione via Marconi. Tra le due per le considerazioni riportate in seguito e relative ai punti di raccolta è preferibile utilizzare quella con accesso su via Marconi. La seconda in direzione degli uffici di segreteria, con accesso in via Fratelli Ciocca e destinazione viale Italia.
4. Il seminterrato utilizzerà la sola uscita disponibile ossia, la scala principale che, percorsa verso l’alto, consente di raggiungere il punto di raccolta in viale Italia, utilizzando l’uscita principale,
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Livello degli edifici Capacità di deflusso Piano terra 50
Piani interrati 37,5 Edifici fino a tre piani fuori terra 37,5
Edifici a più di tre piani fuori terra 33
oppure il punto di raccolta in via Marconi utilizzando l’uscita di emergenza posta alla propria sinistra.
5. I capannoni, vista l’estensione, sono stati suddivisi in tre aree: zona sud, zona centrale e zona nord. a. La zona sud utilizzerà l’uscita di emergenza con accesso nel cortile e direzione via Marconi.
In alternativa è possibile utilizzare, su indicazione degli addetti le due uscite di emergenza poste in direzione via Fratelli Ciocca.
b. La zona centrale utilizzerà la nuova uscita di emergenza con sbocco in via Marconi. In alternativa è possibile utilizzare, su indicazione degli addetti le due uscite di emergenza poste in direzione via Fratelli Ciocca.
c. La zona nord utilizzerà l’uscita di emergenza con accesso nel cortile della palestra. In alternativa è possibile utilizzare le due uscite di emergenza in direzione via Fratelli Ciocca.
A.5.1 Considerazioni tecniche sulle vie di esodo.
Le norme forniscono alcune indicazioni costruttive sulle vie di esodo. Analizziamole:
1. Larghezza delle vie di esodo: la larghezza utile delle vie di esodo deve essere multipla del modulo di uscita (0,60 m) e non inferiore a due moduli (1,20 m). Le scale e i pianerottoli devono avere la stessa larghezza delle vie di esodo di cui fanno parte. La larghezza delle scale deve essere dimensionata, nel nostro caso, alla somma degli affollamenti del 2° e 1° piano. Per il calcolo si utilizza la seguente formula A/C = numero di moduli dove A è il massimo affollamento ipotizzabile e C è la capacità di deflusso che le norme fissano ai seguenti valori:
Applichiamo il calcolo alla nostra realtà (allo stato attuale solo i capannoni e la palestra sono in attività):
Capannoni A = 337, C = 50, numero di moduli = A/C = 337/50 = 6,74 = 7. Quindi la larghezza massima dovrebbe essere di 4,20. Analizzando la planimetria abbiamo un percorso centrale di 5,20 m (a norma) e dei percorsi secondari variabili da 1,50 m a 2,10 m, ma a servizio di un affollamento ridotto. Palestra a norma.
2. Lunghezza delle vie di esodo: è la distanza massima da qualsiasi punto di un locale, interno all’edificio, ad un luogo
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sicuro oppure a spazio aperto. Le norme prevedono che detta lunghezza venga calcolata con la seguente formula: Lp = t x V, dove t è il tempo di evacuazione ammissibile variabile da 60 a 90 sec. e V è la velocità di evacuazione che può essere posta uguale a 0,45 m/sec. Se si accettano tali valori abbiamo una lunghezza massima ammissibile per le vie di esodo pari a 33,75 m, che le norme fissano a 30,00 m. Ciò significa che in fase di progettazione, ogni punto interno all’edificio deve distare da un luogo sicuro o spazio aperto non più di 30,00 m. e quando ciò non è possibile, tutto ciò che va al di là dei 30,00 m deve essere reso sicuro. Analizziamo la nostra realtà: Piano secondo: se si utilizza il percorso lungo la scala di emergenza, la lunghezza massima risulta uguale alla somma: della distanza dal punto più lontano di zona all’imbocco della scala di emergenza d = 35,00 m e del percorso che va dal punto di arrivo della scala di emergenza al punto di imbocco di via Marconi d = 23,00 m, per un complessivo di 89,30 m (fuori norma). Per riportarsi alla norma è possibile attuare due soluzioni. La prima, prevedere la messa in sicurezza della scala di emergenza e lo spostamento dell’imbocco a via Marconi, in posizione più centrale. La seconda, prevedere la realizzazione di due scale di sicurezza, interne e protette, da disporre in posizione contrapposta lungo il corridoio e alternative alla scala principale. Quest’ultima soluzione è la più idonea al rispetto delle norme, in quanto evita anche l’adiacenza tra la scala di emergenza e la scala principale. Se si utilizza il percorso alternativo lungo la scala principale, la lunghezza massima risulta uguale alla somma: della distanza dal punto più lontano di zona all’imbocco della scala principale d = 32,50 m, del percorso lungo la scala principale d = 30,60 m e del percorso che va dal punto di arrivo della scala principale al punto di raccolta di viale Italia d = 22,00 m, per un complessivo di 85,10 m (fuori norma). Per riportarsi alla norma è possibile attuare due soluzioni. La prima, prevedere la messa in sicurezza della scala principale. La seconda, di sicura la migliore, che prevedere la realizzazione di due scale di sicurezza, interne e protette, da disporre in posizione contrapposta lungo il corridoio e alternative alla scala principale. Piano primo: con analogo discorso, condotto per il piano secondo otteniamo per il percorso lungo la scala principale e per zona una lunghezza massima di 66,50 m (fuori norma) e per il percorso alternativo, sempre per zona, di 73,80 m (fuori norma). Per riportarsi alla norma valgono le stesse considerazioni fatte per il piano secondo. Piano terra: con analogo discorso, condotto per il piano secondo otteniamo per il percorso principale e per zona, una lunghezza massima di 37,20 m (fuori norma) riducibile adottando la seconda soluzione descritta per il piano secondo. Piano seminterrato: con analogo discorso, condotto per il piano secondo otteniamo per il percorso principale e per l’unica zona accessibile, una lunghezza massima di 67,20 m (fuori norma) riducibile adottando la seconda soluzione descritta per il piano secondo con uscita verso l’alto. Capannoni zona sud: lunghezza massima 39,77 m (di poco fuori norma). Capannoni zona centrale: lunghezza massima 35,69 m (di poco fuori norma). Capannoni zona nord: lunghezza massima 34,94 m (di poco fuori norma). Seppur leggermente fuori norma, con la realizzazione della nuova uscita di emergenza si è riusciti a migliorare il deflusso degli occupanti e a ridurre le distanze di percorrenza che erano previste dal vecchio piano di emergenza. Riguardo ai capannoni, bisogna inoltre precisare che, la scelta dei percorsi si è basata sull’analisi dei punti di raccolta più sicuri, ritenuti tali quelli, con sbocco su via Marconi e sul cortile della palestra. Il punto di raccolta previsto nel vecchio piano di emergenza con sbocco in via Fratelli Ciocca è da considerarsi non sicuro in quanto troppo a ridosso della strada pubblica e agli edifici adiacenti. Ciò nonostante, il punto di raccolta in via Fratelli Ciocca, è da considerarsi come soluzione estrema (percorso alternativo) a particolari situazioni di emergenza. Palestra a norma.
A.6 Scala di emergenza.
A servizio dei piani alti del corpo centrale è presente una scala di emergenza non a norma, i motivi seguenti: 1. è adiacente alla scala principale; 2. in corrispondenza dell’imbocco dal piano primo è presente un dislivello risolto con la realizzazione di una scala a
tre gradini del tipo irregolare;
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3. in corrispondenza del piano secondo non è stata prevista una copertura, tale da migliorarne la sicurezza; 4. non è dotata di illuminazione di emergenza; 5. gli infissi sulla parete esterna dell’edificio su cui è collocata la scala, non hanno requisiti di resistenza al fuoco di
almeno REI 60 né tanto meno, in alternativa è stata previsto il distacco della scala per almeno 2,50 m dalle pareti dell’edificio con la realizzazione di setti laterali di protezione;
6. al termine della scala di emergenza l’imbocco risulta contro parete. La soluzione migliorativa che si consiglia, è di realizzare in contrapposizione lungo i corridoi di tutti i piani, compreso il seminterrato, due scale di protezione interne, a discapito della perdita di alcuni locali, ma a vantaggio di una migliore sicurezza e di una riduzione della lunghezza delle vie di esodo e quindi dei tempi di evacuazione.
A.7 Luoghi sicuri e punti di raccolta.
Per luogo sicuro si intende qualsiasi spazio scoperto di adeguate dimensioni in grado di consentire alle persone di porsi in salvo con sicurezza.
Fra i luoghi sicuri può farsi rientrare il cortile chiuso se ha una certa dimensione e capacità di contenere
persone. Di norma nei luoghi sicuri si individuano i punti di raccolta. L’istituto è dotato di tre cortili: uno adiacente alla palestra, un altro con sbocco in via Marconi e un altro con
sbocco in via Fratelli Ciocca. In ognuno di essi, il vecchio piano di esodo, prevedeva un punto di raccolta, oltre a quelli previsti in viale
Italia, ma questi ultimi non contenuti in spazi chiusi. In relazione alle dimensioni dei cortili, nonché all’affollamento massimo ipotizzabile per essi, possiamo dire: 1. cortile con sbocco in via Marconi: superficie 327 m2. Considerando una densità di affollamento pari a 0,8
persone/m2 si ottiene che l’intero cortile può ospitare 408 persone, valore al di sotto dei 478 in condizioni di ordinaria emergenza (utilizzo della scala di emergenza da parte degli occupanti il piano secondo più il flusso uscente dalla zona sud dei capannoni) e dei 770 in condizioni di estrema emergenza (utilizzo della scala di emergenza da parte degli occupanti i piani primo e secondo più il flusso uscente dalla zona sud dei capannoni). Per cui è opportuno spostare il punto di raccolta lungo il marciapiede di via Marconi.
2. cortile con sbocco in via Fratelli Ciocca: superficie 220 m2, considerando una densità di affollamento pari a 0,8 persone/m2 si ottiene che l’intero cortile può ospitare 275 persone, valore idoneo a contenere le 206 persone provenienti dalla zona sud dei capannoni. È comunque preferibile non considerare alcun punto di raccolta in esso, in considerazione che, detto cortile si trova a ridosso della centrale termica del corpo centrale, a ridosso di una via pubblica a circolazione unica, con marciapiedi stretti e a ridosso di palazzi con altezza vicino ai 20 m. Al più, in caso di impedimento di altre vie di circolazione, è consigliabile utilizzare il percorso, come alternativo, con cautela, per raggiungere il luogo più sicuro, in corrispondenza dei punti di raccolta in viale Italia.
3. cortile palestra: superficie 719 m2. Considerando una densità di affollamento pari a 0,8 persone/m2 persone/m2
si ottiene che l’intero cortile può ospitare 575 persone, valere idoneo a contenere il flusso proveniente dalla zona nord dei capannoni.
Un ulteriore punto di raccolta è stato individuato in viale Italia, atto a contenere il flusso di persone provenienti certamente dal piano terra e seminterrato, nonché solo in condizioni di ordinaria emergenza anche il flusso proveniente dal piano primo.
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B. Organizzazione dell’emergenza
B.l Obiettivi del piano
Il presente piano tende a perseguire i seguenti obiettivi
• affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica; • pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni; • coordinare i servizi di emergenza; • fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, degli alunni e dei genitori degli
alunni.
B.2 Informazione
L'informazione a tutto il personale e agli studenti prevede l'acquisizione delle procedure e dei comportamenti
individuati nel piano. Il S.P.P. ne curerà la diffusione con incontri formativi ed informativi sia per gli alunni che per tutto il personale. Indicazioni di base sono state fomite attraverso la realizzazione di planimetrie informative collocate in spazi comuni.
Riguardo alla fase di esercitazione da attuare almeno due volte all’anno sono stati realizzati dei fogli informativi da destinare ai vari soggetti e alle varie aree. (riportati in allegato).
B.3 Classificazione delle emergenze
EMERGENZE INTERNE EMERGENZE ESTERNE
Incendio Ordigno esplosivo Allagamento Emergenza elettrica Fuga di gas Sversamento Infortunio/malore
Il Centro di Coordinamento è ubicato nell'ufficio presidenza al piano terra, il numero telefonico interno è il 26 (dirigente scolastico) o il 29 (vicari del dirigente scolastico).
Mentre in caso di evacuazione, nell'area di raccolta localizzata all’ingresso principale dell’istituto. E' qui che
si svolgono le funzioni preposte per coordinare l'emergenza, tenere i contatti con le autorità esterne, decidere le azioni per affrontare l'emergenza e in caso di evacuazione è il punto di riferimento per le informazioni provenienti dalle altre aree di raccolta.
B.5 Composizione della Squadra di Emergenza
La squadra di Emergenza è composta da tre gruppi: 1.
Squadra di prevenzione incendio
Prevenzione Incendi Compiti
Due unità per piano (indicativamente) Abilitati dopo corso di formazione allo spegnimento e all'uso dei mezzi di estinzione Attestato rilasciato dai WF
Circoscrive l'incendio e ritardare la propagazione. Scelta del mezzo di estinzione. Spegnimento.
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PRIMO SOCCORSO
ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Mansione incaricato Coll. Scol. D’Argenio Giuseppina Coll. Scol. D’Onofrio Carmine Coll. Scol. Guarino Fausto Coll. Scol. Solomita Carmela Ass. Tecn. Papa Corrado Ass. Tecn. Zollo Giuseppe Ass. Tecn. Sozio Domenico
C1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione Di seguito sono riportate alcune schede esplicative dei compiti dei componenti della squadra di evacuazione.
SCHEDA 1: compiti del Coordinatore delle Emergenze
Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore dell'Emergenza attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto segnalato.
1 VALUTA la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l’edificio, attuando la procedura d’emergenza prestabilita.
2 Dà ORDINE agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali.
3 Dà il SEGNALE DI EVACUAZIONE generale e ordina all'addetto di chiamare i mezzi di soccorso necessari.
4 SOVRINTENDE a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso.
5 Dà il segnale di fine emergenza
N.B. Nel caso in cui il Coordinatore dell'emergenza non sia il Capo d'Istituto, quest'ultimo deve essere reperibile in un luogo prestabilito per essere punto di riferimento per tutte le informazioni provenienti dal Coordinatore e dai responsabili dei punti di raccolta In caso di smarrimento di qualsiasi persona, prende tutte le informazioni necessarie e le comunica alle squadre di soccorso esterne, al fine della loro ricerca.
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SCHEDA 2: compiti del Responsabile dell'area di raccolta All’ordine di evacuazione dell’edificio
1) I Responsabili dell’area di raccolta non docenti:
- si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano
- acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto)
- comunicano al Capo d’Istituto la presenza complessiva degli studenti.
2) I Responsabili dell’area di raccolta i docenti:
- effettuano l’evacuazione della classe, come previsto dalla procedura d’emergenza
- arrivati all'area di raccolta, acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto).
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SCHEDA 3: responsabile chiamata di soccorso
All’ordine di evacuazione dell’edificio: Attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure previste. Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano
SCHEDA 4: responsabile dell'evacuazione della classe
(DOCENTE)
All’insorgere di una emergenza:
contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza.
si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato
segnalato.
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno in fila indiana tenendosi per mano senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila".
prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all'area di raccolta
e fa l'appello per compilare l'apposito modulo allegato al registro.
NOTE Nel caso di presenza di diversamente abili, deve intervenire la persona designata per l'assistenza di tali alunni. I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle procedure di evacuazione della classe.
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SCHEDA 5: responsabile di piano (PERSONALE NON DOCENTE)
All’insorgere di una emergenza:
- individua la fonte del pericolo, ne valuta l’entità e suona la campanella di "inizio emergenza".
- avverte immediatamente il Coordinatore dell'emergenza e si attiene alle disposizioni impartite.
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
- toglie la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore nonché chiude la valvola di intercettazione del gas (qualora ci fosse) .
- l’addetto alla portineria apre i cancelli, li lascia aperti fino al termine dell'emergenza ed impedisce l'ingresso agli estranei;
- favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell’esodo);
- vieta l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza;
- al termine dell’evacuazione del piano, si dirige verso l'area di raccolta esterna.
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SCHEDA 6: studenti apri-fila chiudi-fila soccorso
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
- mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente.
- gli Apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni alla propria area di raccolta.
- i Chiudi-fila hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota).
- le classi devono uscire così come predisposto dal piano d’emergenza rispettando le uscite assegnate.
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IN FASE PREVENTIVA ciascun addetto preposto deve: - segnalare immediatamente al Responsabile delle emergenze o al Dirigente scolastico, qualsiasi anomalia
o malfunzionamento degli impianti tecnologici o delle attrezzature antincendio, o comunque qualsiasi anomalia che possa compromettere il buon esito delle procedure di emergenza, di cui venga a conoscenza.
- impegnarsi a studiare le procedure descritte nel presente modulo
In caso di FUGA DI GAS ciascun addetto preposto deve effettuare i seguenti interventi in ordine di priorità.
IN CASO DI FUGHE SENZA FIAMMA: 1) far evacuare ordinatamente tutte le persone non addette all’emergenza che si trovano nei pressi della
perdita; 2) interrompere immediatamente l’erogazione di gas agendo sulla valvola di erogazione;
3) vietare l’accensione di fiamme o l’azionamento di materiale elettrico (inclusi i telefoni!!) nelle zone ove il gas fuoriuscito può essersi accumulato;
4) staccare la corrente elettrica mediante l’interruttore generale situato all’esterno della zona!!
5) aprire immediatamente tutte le finestre; 6) dare l’allarme (a voce !) per iniziare l’evacuazione totale dello stabile; 7) telefonare (solo dall’esterno del locale !!) all’Azienda del Gas o al fornitore delle bombole e ai Vigili del
fuoco se non si è in grado di eliminare da soli la causa della perdita; 8) lasciare in ogni caso ventilare il locale.
IN CASO DI FUGHE CON FIAMMA: 1) se l’operazione non presenta rischi, chiudere la valvola di erogazione del gas (vedi l’ubicazione nella
tabella sopra riportata) e procedere all’estinzione del fuoco con estintori a polvere; 2) se necessario dare l’allarme di evacuazione dello stabile; 3) se non è possibile l’intercettazione, lasciare bruciare il gas, operando da posizione protetta e raffreddare i
recipienti e le installazioni vicine lambite dalle fiamme con una lancia ad acqua; 4) se un recipiente di gas compresso o disciolto si riscalda accidentalmente, si deve rapidamente chiudere la
valvola e irrorare con acqua il recipiente fino a quando la parete non si sia raffreddata (vale a dire fino a che la sua superficie non resti umida a irrorazione interrotta); questa operazione può durare anche ore!!
5) telefonare all’Azienda del Gas o al fornitore delle bombole e ai Vigili del fuoco. SEGUE 2a PAGINA
Definizione dei compiti degli addetti preposti nei casi particolari di FUGA DI GAS o ALLAGAMENTO
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PAGINA 2 di 2 In caso di ALLAGAMENTO ciascun addetto deve effettuare i seguenti interventi in ordine di priorità.
1) interrompere immediatamente l’erogazione dell’acqua dal contatore o saracinesca generale esterno;
N° NOTE SU UBICAZIONE/DESCRIZIONE* Saracinesca generale impianto idrico 1
2) vietare qualsiasi operazione elettrica e staccare la corrente elettrica mediante l’interruttore generale (vedi l’ubicazione nella tabella sopra riportata),
3) se necessario dare l’allarme di evacuazione dello stabile; 4) telefonare all’Azienda dell’Acqua e ai Vigili del fuoco se non si è in grado di eliminare da soli la causa
della perdita. I SOSTITUTI per i suddetti ruoli, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
* Le eventuali note relative all’UBICAZIONE/DESCRIZIONE dei suddetti PUNTI DI DISATTIVAZIONE FORNITURE ENERGETICHE E IDRICHE sono puramente indicative. Spetta invece a ciascun addetto alle emergenze verificarne personalmente l’ubicazione e accertarsi di conoscerne perfettamente il funzionamento, nonché l’ubicazione di eventuali chiavi necessarie per aprire sportelli o pozzetti.
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C2- Compiti della Squadra di Prevenzione Incendi
Incendio di ridotte proporzioni Mentre almeno un operatore della squadra interviene con l'estintore più vicino,
contemporaneamente l'altro operatore procura almeno un altro estintore predisponendolo per l'utilizzo, mettendolo a distanza di sicurezza dal fuoco ma facilmente accessibile dal primo operatore, allontana le persone, compartimenta la zona dell'incendio, allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardarne la propagazione.
Utilizzare gli estintori come da addestramento: 1. una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile per avanzare in
profondità ed aggredire il fuoco da vicino; 2. se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che
formino rispetto al fuoco un angolo massimo di 90°; 3. operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace; 4. dirigere il getto alla base delle fiamme; 5. non attraversare con il getto le fiamme, agire progressivamente prima le fiamme vicine poi
verso il centro; 6. non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti.
3. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali.
N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensione si deve arieggiare il locale, perchè è più importante tenere bassa la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per l'accensione di altro materiale presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi.
Incendio di medie e vaste proporzioni Avvisare i Vigili del Fuoco. Il Coordinatore dell'emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola. Interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più a monte possibile degli impianti. Compartimentare le zone circostanti. La squadra allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da
circoscrivere l'incendio e ritardare la propagazione.
Raccomandazioni finali Quando l'incendio è domato:
1. accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci; 2. arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori 3. far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni a
strutture portanti Note Generali Attenzione alle superfici vetrate a causa del calore possono esplodere. Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, usare grandi quantità d'acqua oppure avvolgere la persona in una coperta o indumenti.
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C3 - Sistema comunicazione emergenze La comunicazione dell'emergenza avviene a mezzo di allarme sonoro, di telefoni fissi e cellulari.
1. Avvisi con campanella
L'attivazione della campanella è possibile da una serie di pulsanti dislocati ad ogni piano e contrassegnati.
in caso di evento interno chiunque si accorga dell'emergenza in caso di evento esterno il Coordinatore Emergenze
Coordinatore Emergenze
Evacuazione generale Continuo Coordinatore Emergenze Coordinatore Emergenze
Fine emergenza Intermittente 10 secondi Coordinatore Emergenze Coordinatore Emergenze
2. Comunicazioni a mezzo altoparlante Obbligatorio nelle scuole di tipo 3, 4, 5 (DM 26.8.92).
3. Comunicazioni
Colui che rileva l'emergenza deve comunicare il seguente messaggio: "Sono al piano, classe , è in atto una emergenza (incendio/tossica/ ) nell'area
seguente , esistono /non esistono feriti" Attendere istruzioni dal Coordinatore Emergenze, che potrà attivare telefonicamente altre persone
interne o esterne.
C4 - Enti esterni di pronto intervento NUMERI TELEFONICI DA UTILIZZARE IN CASO DI EMERGENZA a) VIGILI DEL FUOCO………………………….. 115 b) PRONTO SOCCORSO …………………….. 118 c) CARABINIERI PRONTO INTERVENTO…… 112 d) POLIZIA…………………………………………. 113 e) VIGILI URBANI DI AVELLINO…………….. 0825.782687 f) OSPEDALE ( CENTRALINO)………………… 0825/203111 g) OSPEDALE ( PRONTO SOCCORSO)………... 0825/203278 h) CENTRO ANTIVELENI (OSPEDALE CARDARELLI- NAPOLI)……… 081/7472870-081/5453333 i) ENEL ( PRONTO INTERVENTO)…………….. 803 500 j) ACQUEDOTTO ( PRONTO INTERVENTO)… 348.6928956 k) FUGA DI GAS ( SIDIGAS)……………………… 800.011.911 l) NUMERO VERDE SIDIGAS……………………. 800011911 m) Prefettura di Avellino (centralino per emergenze) ……0825.7981 n) Protezione Civile di Avellino…………0825.790440 o) Amministrazione Provinciale di Avellino (centralino)… 0825.7901
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C5 - Chiamate di soccorso Tra la Scuola e gli Enti preposti deve essere definito un coordinamento perchè sia organizzato il soccorso nei tempi più rapidi possibili in relazione all'ubicazione della Scuola, delle vie di accesso, del traffico ipotizzabile nelle varie ore del giorno.
In caso di malore o infortunio: 118 - Pronto Soccorso
IN CASO DI CHIAMATA DI SOCCORSO, BISOGNA LIMITARSI ALL’ESSENZIALE FORNENDO LE INFORMAZIONI CHE POSSONO PERMETTERE AI SOCCORRITORI DI INTERVENIRE NEL MODO PIU’ IDONEO SCHEMA PER LA CHIAMATA DI SOCCORSO SONO ( NOME E QUALIFICA) - TELEFONO DALL’I.I.S. “ A. AMATUCCI” DI AVELLINO, PLESSO DI VIALE ITALIA. TEL 0825/1643184 NELLA SCUOLA SI E’ VERIFICATO ( DESCRIZIONE SINTETICA DELL’EVENTO). SONO COINVOLTE ( INDICARE EVENTUALI PERSONE COINVOLTE)
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In caso di Incendio: 115 Vigili del Fuoco
Pronto qui l’I.I.S. “A. AMATUCCI” sede Centrale ubicato in Viale Italia 18, Avellino, è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio.
Il mio nominativo è ……., il nostro numero di telefono è 08251643184. Ripeto, qui è l’I.I.S. “A. AMATUCCI” sede Centrale ubicato in Viale Italia 18, Avellino, è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio.
Il mio nominativo è ……., il nostro numero di telefono è 08251643184.
C6 - Aree di raccolta Il Coordinatore dell'Emergenza è autorizzato a decidere l'evacuazione della scuola e ad attivare la campanella.
Tutto il personale, deve raggiungere l'Area di Raccolta a ciascuno assegnata. Nelle planimetrie allegate e affisse nella scuola sono individuate aree di raccolta all'esterno dell'edificio.
Le aree di raccolta esterne sono individuate e assegnate alle singole classi, in cortili o zone di
pertinenza, in modo da permettere il coordinamento delle operazioni di evacuazione e il controllo dell'effettiva presenza di tutti.
Le aree di raccolta devono far capo a "luoghi sicuri" individuati tenendo conto delle diverse ipotesi di rischio.
LUOGO SICURO: Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di persone (luogo sicuro statico) ovvero a consentirne il movimento ordinato (luogo sicuro dinamico) DM 30.11.1983. Ad es. Giardini protetti, cortili non chiusi, piazze chiuse al traffico.
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D - NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE
Tutte le volte che ravvisate un pericolo avvertite immediatamente il personale
ausiliario (o direttamente il Responsabile delle emergenze della sede di Istituto) e tutte le persone che possono o potrebbero esser coinvolte dagli sviluppi
dell’evento.
Nel fare ciò è IMPORTANTE che seguiate le seguenti istruzioni: • mantenete la calma: NON fatevi prendere dal panico; • abbandonate senza indugi il locale in cui vi trovate (se siete con la vostra classe disponetevi in fila
coi compagni e rispettate le precedenze di evacuazione delle altre classi); • NON fermatevi per raccogliere effetti personali (tranne possibilmente il registro di classe); • NON portate oggetti ingombranti o pesanti; • chiudetevi sempre dietro tutte le porte (NON a chiave però!); • evitate di correre e gridare (per non allarmare le persone più emotive); • NON usate gli ascensori! • nei corridoi occorre tenere la destra; nello scendere le scale mantenersi dalla parte del muro
(sia per ragioni di sicurezza sia per lasciare via libera al personale che dovrà operare in senso contrario);
• mantenetevi lontano dal fumo diretto e/o da impianti avvolti dalla fiamme; • l’insegnante della prima classe che esce o i bidelli hanno il compito di verificare che non ci
siano all’esterno impedimenti all’abbandono dell’edificio; in tale caso utilizza l’alunno chiudi-fila per avvertire le altre classi;
• una volta all’esterno stazionate presso l’area sicura di raccolta predefinita per consentire l’appello;
NON rientrate per nessun motivo nell’edificio, se non dopo il consenso del Comandante dei Soccorsi
• seguite le indicazioni degli addetti all’emergenza dell’Istituto e di quelli esterni.
Se viene dato il SEGNALE DI ALLARME CONVENUTO (MESSAGGIO DI ALLARME VIA ALTOPARLANTI (chiavetta/interruttore ubicata in portineria)
oppure segnalazione acustica azionata dai pulsanti ubicati nei corridoi ai vari piani o dai rilevatori di fumo oppure suono delle trombe acustiche) è necessario EVACUARE l’edificio
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SCHEDA 1 Norme per l'evacuazione 1. Interrompere tutte le attività
2. Lasciare gli oggetti personali dove si trovano
3. Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare
4. Uscire ordinatamente Incolonnandosi dietro gli Aprifila
5. Procedere in fila indiana tenendosi per mano o con una mano sulla spalla di chi precede
6. Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione
7. Seguire le vie di fuga indicate
8. Non usare mai l’ascensore (non funzionante)
9. Raggiungere l'area di raccolta assegnata.
IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO RICORDARSI DI:
1 Camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga
2 Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla classe, sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; Segnalare la propria presenza dalle finestre
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SCHEDA 2 Norme per incendio Chiunque si accorga dell’incendio:
1. avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamente;
2. avverte il Coordinatore che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di pre-allarme.
Questo consiste in:
interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno.
se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VV.F e se il caso, il Pronto Soccorso;
dare il segnale di evacuazione;
avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;
coordinare tutte le operazioni attinenti.
Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone lo stato di cessato allarme. Questo consiste in:
1. dare l'avviso di fine emergenza;
2. accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;
3. arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori
4. far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari). Chiedere eventualmente consulenza a VV.F, tecnici;
5. avvertire (se necessario) compagnie Gas, Enel.
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SCHEDA 3 Norme per emergenza sismica Il Coordinatore dell’emergenza in relazione alla dimensione del terremoto deve:
1. valutare la necessità dell'evacuazione immediata ed eventualmente dare il segnale di stato di allarme;
2. interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell'energia elettrica;
3. avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;
4. coordinare tutte le operazioni attinenti.
I docenti devono:
mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale evacuazione.
Gli studenti devono:
posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure individuate dal piano di emergenza;
proteggersi, durante il sisma, dalla cadute di oggetti riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza di architravi individuate;
nel caso si proceda alla evacuazione seguire le norme specifiche di evacuazione.
I docenti di sostegno devono:
con l’aiuto degli assistenti, supportati da operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili.
SCHEDA 4 Norme per emergenza elettrica
In caso di black-out:
Il Coordinatore dispone lo stato di pre-allarme che consiste in:
1. verificare lo stato del generatore ENEL, se vi sono sovraccarichi eliminarli;
2. telefonare all'ENEL
3. avvisare il responsabile di piano che tiene i rapporti con i docenti presenti nelle classi;
4. disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica.
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SCHEDA 5 Norme per segnalazione della presenza di un ordigno Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:
a) non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo;
b) avverte il Coordinatore dell’emergenza che dispone lo stato di allarme.
Questo consiste in:
1. evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’area sospetta;
2. telefonare immediatamente alla Polizia;
3. avvertire i VV.F. e il Pronto Soccorso;
4. avvertire i responsabili di piano che si tengono pronti ad organizzare l’evacuazione;
5. attivare l’allarme per l’evacuazione;
6. coordinare tutte le operazioni attinenti.
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SCHEDA 6 Norme per emergenza tossica (incendio esterno, trasporto, impedimento all’uscita degli alunni)
In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed evacuare solo in caso di effettiva necessità.
Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l’incolumità degli alunni, in caso di nube tossica o di emergenza che comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni.
Il Coordinatore dell’emergenza deve:
1) Tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è tale da consigliare l’immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi).
2) Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;
3) Disporre lo stato di allarme.
Questo consiste in:
a) far rientrare tutti nella scuola.
b) in caso di sospetto di atmosfera esplosiva aprire l'interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica e non usare i telefoni.
I docenti devono:
chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe, assegnare agli studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come sigillarne gli interstizi con stracci bagnati;
mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale evacuazione.
Gli studenti devono:
stendersi a terra tenere una straccio bagnato sul naso;
I docenti di sostegno devono:
con l’aiuto di operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili.
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SCHEDA 7 Norme per allagamento Chiunque si accorga della presenza di acqua: avverte il Coordinatore che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.
Questo consiste in:
1) interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno;
2) aprire interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica;
3) avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi la interruzione di energia elettrica;
4) telefonare al Comune (Ufficio Acquedotto );
5) verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici adiacenti).
Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) il Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua dispone lo stato di cessato allarme.
Questo consiste in:
dare l'avviso di fine emergenza;
avvertire Società gestione acqua .
Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Coordinatore dispone lo stato di allarme.
Questo consiste in:
avvertire i VV.F.
attivare il sistema di allarme per l’evacuazione.
SCHEDA 8 Norme per i genitori Il Capo d'Istituto deve predisporre delle schede informative sintetiche da distribuire ai genitori degli studenti che descrivono:
1) le attività in corso nella scuola sulla pianificazione dell’emergenza;
2) cosa faranno i loro figli a scuola in caso di emergenza;
3) quali sono i comportamenti corretti da tenere nei confronti della scuola, tra i più importanti il non precipitarsi a prendere i figli per non rendere difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso.
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SCHEDA 9 In caso di attraversamento di LOCALI INVASI DA FUMO • camminate chinati (o al limite strisciate); • proteggetevi le vie respiratorie con un panno o fazzoletto possibilmente bagnato.
SCHEDA 10 Se il fumo o il fuoco rendono IMPRATICABILI LE VIE DI USCITA:
• chiudetevi in una stanza con finestra; • sigillate il più possibile le fessure della porta possibilmente con panni bagnati; • allontanate tendaggi, mobili o altri materiali combustibili dalla porta; • • tenete aperta la finestra per aerare il locale e segnalate la vostra presenza in ogni modo.
SCHEDA 11 IN CASO DI MINACCIA ARMATA O PRESENZA DI MALINTENZIONATO
Tutti dovranno attenersi ai seguenti principi comportamentali: • non abbandonare la propria posizione e non affacciarsi alle porte del locale per curiosare all'esterno; • restare ciascuno al proprio posto e con la testa china se la minaccia è diretta; • non concentrarsi in gruppi di persone per non offrire maggiore superficie ad azioni di offesa fisica; • non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dall'attentatore/malintenzionato; • mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere eventuali
comportamenti squilibrati del malintenzionato; • qualsiasi azione e/o movimento compiuto deve essere eseguito con naturalezza e con calma (nessuna
azione che possa apparire furtiva – nessun movimento che possa apparire una fuga o una reazione di difesa);
• se la minaccia non è diretta e si è certi delle azioni attive di contrasto delle forze di Polizia, porsi seduti o distesi a terra ed attendere ulteriori istruzioni da parte dei soccorritori;
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SCHEDA 12 In caso di EVENTI ESTERNI (es: caduta aeromobile - esplosioni/crolli esterni - attentati e sommosse):
In questi casi ed in altri simili in cui l'evento interessa direttamente aree esterne all’edificio, il Piano di emergenza prevede la "non evacuazione". In ogni caso i comportamenti da tenere sono i seguenti: • non abbandonare il proprio posto e non affacciarsi alle finestre per curiosare all'esterno; • spostarsi dalle porzioni del locale allineate con finestre esterne e con porte o che siano sottostanti oggetti
sospesi (plafoniere, quadri, altoparlanti, ecc.) e concentrarsi in zone più sicure (ad esempio tra la parete delimitata da due finestre o sulla parete del locale opposta a quella esterna);
• mantenere la calma e non condizionare i comportamenti altrui con isterismi ed urla; • rincuorare ed assistere i colleghi in evidente stato di maggior agitazione; • attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dagli addetti alla gestione della emergenza.
SCHEDA 13 In caso di TROMBA D’ARIA:
• Alle prime manifestazioni della formazione della tromba d'aria, evitare di restare in zone aperte; • Se sorpresi dalla tromba d'aria ci si trova nelle vicinanze di piante di alto fusto, allontanarsi da queste;
se possibile cercare riparo in fossati o buche (se disponibili); • Ricoverarsi nei fabbricati di solida costruzione e restarvi in attesa che l'evento sia terminato; • Trovandosi all'interno di un ambiente chiuso, porsi lontano da finestre, porte o da qualunque altra area
dove siano possibili cadute di vetri, arredi, ecc; • Prima di uscire da uno stabile interessato dall'evento, accertarsi che l'ambiente esterno e le vie di esodo
siano prive di elementi sospesi o in procinto di caduta.
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E -Presidi antincendio
E1 Tabella ubicazione e utilizzo
Si riporta in allegato
-Legenda-
Mezzi di estinzione: Tipo:
I = Idrante, N = Naspo,
M = Manichetta, E = Estintore,
P = Polvere, H = Halon,
AC = Acqua, CO2 =Anidride carbonica,
S = Schiuma,
Controllo dei presidi antincendio verifica di: condizioni generali di estintori, manichette, raccordi e valvole; peso dell'estintore; pressione interna mediante manometro; integrità del sigillo.
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E2 - Tabella sostanze estinguenti per tipo di incendio
Classe di Incendio Materiali da proteggere Sostanze Estinguenti
Acqua Getto Nebul.ta Pieno Vapore
Schiuma CO2 Polvere
A
incendi di materiali solidi combustibili, infiammabili ed incandescenti
Legnami, carta e carboni Gomma e derivati Tessuti naturali * Cuoio e pelli * * * * Libri e documenti * * * * Quadri, tappeti pregiati e mobili d’arte * * * *
B
incendi di materiali e liquidi per i quali e’ necessario un effetto di copertura e di soffocamento
Alcoli, eteri e sostanze solubili in acqua
Vernici e solventi Oli minerali e benzine Automezzi
C
incendi di materiali gassosi infiammabili
Idrogeno Metano, propano, butano Etilene, propilene, e acetilene
D
incendi di sostanze chimiche spontanea- mente combustibili in presenza di aria, reattive in presenza di acqua o schiuma con formazione di idrogeno e pericolo di esplosione
Nitrati, nitriti, clorati e perclorati Alchilati di alluminio * Perossido di bario, di sodio e di potassio
Magnesio e manganese Sodio e potassio Alluminio in polvere
E
incendi di apparec- chiature elettriche sotto tensione
Uso vietato 1 In edifici chiusi con impianti fissi
Scarsamente efficace 2 Spengono l’incendio ma non eliminano
gli inneschi (braci)
Efficace 3 Permessi purché erogati da impianti
fissi
* Efficace ma danneggia i materiali 4 Impianti fissi
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E3 - Tabella sostanze estinguenti - Effetti
SOSTANZA CARATTERISTICHE EFFETTI SUL CORPO UMANO
ANIDRIDE CARBONICA
Di relativa efficacia, richiede una abbondante erogazione; il costo è moderato. Utilizzata in mezzi di estinzione fissi a saturazione d’ambiente e mobili. Gli estintori portatili risultano pesanti a causa della robustezza imposta dalla pressione di conservazione allo stato liquido. Durante l’espansione a pressione atmosferica si raffredda energicamente
Possibilità di ustioni da freddo per contatto durante l’erogazione. Durante la scarica di mezzi mobili in locali molto angusti o di impianti fissi a saturazione d’ambiente pericolo di asfissia
POLVERE
Costo e prestazioni molto variabili a seconda del tipo e della qualità impiegata. Tipi adatti per qualsiasi classe di fuoco. Utilizzata in mezzi fissi e mobili.
tipo BC tipo ABC (polivalente) per metalli
In locali angusti o in caso di investimento diretto possibili irritazioni alle vie respiratorie e agli occhi; raramente dermatosi.
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E4 - Segnaletica di Emergenza (D.Lgs. 81/08 allegato XXIV) La segnaletica relativa alla Prevenzione Incendi si compone di più segnali con funzione di:
Avvertimento: evidenzia le condizioni di pericolo capaci di determinare l'insorgere di un incendio -
Triangolo con pittogramma nero su fondo Giallo e bordo Nero.
Segnali di avvertimento
Divieto: vieta determinate azioni in presenza delle condizioni di pericolo Cerchio con pittogramma Nero su fondo Bianco bordo e barra trasversale Rossa.
Segnali di divieto
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Attrezzature antincendio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei presidi antincendio (segnali antincendio, scala, estintore, ecc.) Rettangolo o Quadrato pittogramma Bianco su fondo Rosso.
Segnali per attrezzature antincendio
Salvataggio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei dispositivi di soccorso e delle situazioni di sicurezza (vie di fuga, telefono, cassetta pronto soccorso, ecc.) Rettangolo o Quadrato con pittogramma Bianco su fondo Verde.
Segnali di salvataggio
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F – Allegati
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MOD.1 FOGLIO DELLE PRESENZE CLASSE da inserire parzialmente precompilato nel registro di classe
EVACUAZIONE dalla CLASSE Nominativo Sostituto
Responsabile dell’evacuazione Insegnante presente Personale non docente
Alunno apri-fila
Alunno chiudi-fila
Addetto evacuazione disabili
Addetto evacuazione disabili
(parte da precompilare)
CLASSE - SEZ. piano
ZONA di RACCOLTA (se più di una)
(parte da precompilare) (PARTE DA COMPILARE IN CASO DI EVACUAZIONE)
RESPONSABILE dell’evac. della classe (insegnante o sostituto)
STUDENTI PRESENTI (risultanti nel registro di classe prima dell’emergenza) - n°
STUDENTI EVACUATI (verificati con appello nel punto di raccolta) - n°
FERITI* della classe: DISPERSI* della classe:
* segnalazione nominativa
NOTE: DATA
FIRMA del RESPONSABILE dell’EVACUAZIONE della CLASSE
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MOD.2 FOGLIO DELLE PRESENZE ZONA DI RACCOLTA da consegnare ad ogni addetto al controllo presenze
SCUOLA - (centrale/plesso succursale)
ZONA DI RACCOLTA
RESPONSABILE
01)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
02)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
03)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
04)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
05)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
06)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
07)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
08)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
09)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
10)
CLASSE - tutti
evacuati:
--
SI
--
--
NO
(dispersi
n° )--
NOTE: (eventuali feriti, ecc.) DATA
FIRMA del RESPONSABILE della ZONA di RACCOLTA
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foglio informativo generale per il piano di emergenza All’insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (insegnanti, personale non docente, studenti) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve darne immediata informazione al Coordinatore dell'Emergenza o dal Capo d’Istituto, che valutata l’entità del pericolo deciderà di emanare l’ordine di evacuazione dell’edificio.
Il Coordinatore dell'Emergenza è il Dirigente Scolastico e/o il Vicario
L’inizio emergenza è contraddistinto dal suono intermittente (ad intervalli di due secondi) della campanella.
La diffusione del segnale di evacuazione è dato da: campanella continua.
All’emanazione del segnale di evacuazione dell’edificio scolastico tutto il personale presente all’interno dell’edificio scolastico dovrà comportarsi come segue:
1) Iannaccone Rosa è incaricata di richiedere telefonicamente il soccorso degli Enti che le verranno segnalati dal Coordinatore dell'Emergenza o dal Capo d’Istituto;
2) Il responsabile di piano, per il proprio piano di competenza, provvede a:
1. disattivare l’interruttore elettrico di piano; 2. disattivare l’erogazione del gas metano; 3. aprire tutte le uscite che hanno apertura contraria al senso dell’esodo; 4. impedire l’accesso nei vani ascensori o nei percorsi non previsti dal piano di emergenza,
3) Il Docente presente in aula raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la porta di uscita della
classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
4) Lo studente aprifila inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe.
5) Nel caso qualcuno necessiti di cure all’interno della classe, gli studenti indicati come soccorritori,
provvederanno a restare insieme all’infortunato fino all’arrivo delle squadre di soccorso esterne. Gli studenti che rimarranno in aula dovranno posizionare abiti, preferibilmente bagnati, in ogni fessura della porta della classe e aprire le finestre solo per il tempo strettamente necessario alla segnalazione della loro presenza in aula.
6) Ogni classe dovrà dirigersi verso il punto di raccolta esterno prestabilito seguendo le indicazioni riportate
nelle planimetrie di piano e di aula, raggiunta tale area il docente di ogni classe provvederà a fare l’appello dei propri studenti e compilerà il modulo n°1 che consegnerà al responsabile dell'area di raccolta.
7) Il responsabile dell'area di raccolta esterno ricevuti tutti i moduli di verifica degli insegnanti, compilerà a
sua volta il modulo n°2 che consegnerà al Capo d'Istituto per la verifica finale dell’esito dell’evacuazione. In caso di studenti non presenti alla verifica finale, il capo dell’istituto informerà le squadre di soccorso esterne per iniziare la loro ricerca.
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Nota
Risultano riscontrate condizioni non a norma, che purtroppo non possono impedire la redazione del presente documento, ma che se segnalate possono migliorarlo.
Tanto premesso, urge segnalare: 1. L’inadeguatezza nella realizzazione della scala di emergenza perché adiacente alla scala
principale. Inoltre in corrispondenza dell’imbocco al piano primo è presente un dislivello risolto con la realizzazione di una scala a tre gradini del tipo irregolare (rischio perdita di equilibrio), in corrispondenza del piano secondo non è stata prevista una copertura, non è dotata di illuminazione di emergenza, gli infissi sulla parete esterna dell’edificio su cui è collocata la scala, non hanno requisiti di resistenza al fuoco di almeno REI 60 né tanto meno, in alternativa è stata previsto il distacco della scala per almeno 2,50 m dalle pareti dell’edificio con la realizzazione di setti laterali di protezione, al termine della scala di emergenza l’imbocco risulta contro parete. La soluzione migliorativa che si consiglia, è di realizzare in contrapposizione lungo i corridoi e a servizio di tutti i piani, compreso il seminterrato, due scale di protezione interne. Ciò determinerebbe una perdita di locali, ma il vantaggio di ottenere una maggiore sicurezza con riduzione della lunghezza delle vie di esodo e quindi tempi di evacuazione ridotti.
2. I cortili, fatta eccezione per quello adiacente alla palestra, non sono in grado di contenere la massa di evacuati ad essi proveniente e programmata nel presente documento. Inoltre un alto grado di affollamento, impedirebbe l’accesso e la manovrabilità dei mezzi di soccorso esterni. Per tanto si è dovuto spostare il punto di raccolta intemo e adiacente a via Marconi, seppur previsto dal vecchio documento, dall’interno del cortile a lungo il marciapiede della stessa Via Marconi. Mentre il punto di raccolta interno e adiacente a via Fratelli Ciocca, va rimosso. Consentendo, solo in casi eccezionali (per es. impossibilità di utilizzo di altri percorsi di esodo) di utilizzare il percorso interno al cortile, quale alternativo, per raggiungere i punti di raccolta disposti in viale Italia.
3. Nel presente documento non è più prevista l’uscita nel verso di via Fratelli Ciocca, fatta salva l’eccezione di impossibilità di utilizzo dei percorsi ordinari. La scelta è fondata sulle seguenti ragioni: sbocco a ridosso di strada pubblica (rischio investimento) e vicinanza di edifici di altezza superiore ai 20 m.
4. Nel presente documento si è reso necessario suddividere la zona capannoni in tre zone denominate “Sud”, “Centrale” e “Nord” con fruibilità in tre sbocchi. La zona Sud nel verso di via Marconi, la zona Centrale nel verso di via Marconi e la zona Nord nel verso della palestra. Ciò determina: per la zona Sud un deflusso rallentato dalla massa proveniente dalla scala di emergenza e un deflusso regolare per la zona Centrale e per la zona Nord.
5. La manutenzione dei mezzi di protezione attiva ( ossia, illuminazione di emergenza e porte di emergenza) deve essere continua ed attenta. In particolare, durante la fase di valutazione dei rischi si è rilevato per le lampade di emergenza, peraltro in numero non sufficiente nei vari ambienti, la loro non funzionalità, ed alcune perfino rimosse. La scala di emergenza è priva di illuminazione di emergenza. Deve essere inoltre previsto la riattivazione dell’impianto di rilevazione incendi.
6. La segnalazione acustica (campanella) utilizzata per fornire il segnale di preallarme ed eventualmente di evacuazione non è idonea. È opportuno prevedere l’istallazione di una sirena e di un mezzo di comunicazione tramite altoparlante, così come previsto dal D.M. 26.08.92, per una scuola di tipo 4.
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Modulo N. 3 IL PIANO DI EMERGENZA DELL’ISTITUTO
All’insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero, appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (docenti, personale non docente, studenti) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve dame immediata informazione al Coordinatore dell'Emergenza (tel. int. 29), che valutata l’entità del pericolo, deciderà di emanare l’ordine di evacuazione dell’edificio.
Il Coordinatore dell'Emergenza è il Dirigente Scolastico prof.ssa Gabriella Pellegrini o il suo delegato prof Felice Pagliuca.
L’inizio dell’emergenza (stato di preallarme) è contraddistinto dal suono intermittente della durata di 15 sec. della campanella.
In questo intervallo di tempo tutti devono tenersi pronti per una eventuale evacuazione
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La diffusione del segnale di evacuazione è dato dal suono continuo della campanella.
Al segnale di evacuazione dell’edificio scolastico, tutto il personale presente all’interno dell’edificio scolastico dovrà comportarsi come segue: 1) La sig.ra Rosa Iannaccone o il suo sostituto sig.ra Giuseppina D’ Argenio è
incaricata di richiedere telefonicamente il soccorso degli Enti esterni su richiesta del Coordinatore delle emergenza o del suo sostituto. Potrà abbandonare l’edificio e quindi raggiungere il punto di raccolta assegnato (viale Italia) seguendo le vie di esodo prestabilite e solo su indicazione del Coordinatore delle Emergenze o ad evacuazione avvenuta;
2) Il responsabile di piano (addetto), provvede a: • aprire le uscite di emergenza; • impedire l’accesso alla scala principale, se non è previsto dal piano e se
previsto, nel caso di emergenza sismica, ad evacuazione avvenuta provvede a: ... . .... • disattivare l’interruttore generale del quadro elettrico di piano, la valvola
di intercettazione del gas (se presente) e la valvola di alimentazione idrica (se presente);
• Se non è richiesta assistenza a feriti si dirige, seguendo le vie di esodo previste dal piano, verso il punto di raccolta della propria area di pertinenza, raccoglie i moduli n. 1 e li consegna al coordinatore dell’emergenza, recandosi al punto di raccolta di viale Italia. Se invece è richiesta assistenza a feriti, con un altro addetto valuta la possibilità di trasportarlo fino al punto di raccolta, se non è possibile, un addetto resta con il ferito fino all’arrivo dei soccorsi interni/esterni, l’altro avvisa il coordinatore delle emergenze (posizionato nei pressi dell’ingresso principale dell’istituto).
3) L’addetto al sezionamento degli impianti tecnologici provvede a: • Porre in sicurezza l’ambiente di lavoro di sua pertinenza, sezionando gli impianti • Contribuire al deflusso ordinato degli evacuati
Ad evacuazione avvenuta, seguendo le vie di esodo previste dal piano raggiunge il punto di raccolta della propria area di pertinenza.
4) Il personale amministrativo:
• Favorisce il deflusso delle persone estranee all’amministrazione • Seguendo le vie di esodo prestabilite, e raggiunge il punto di raccolta di viale Italia • Mantiene i contatti e si pone a disposizione del coordinatore delle emergenze
5) Il Docente presente in aula prende il registro delle presenze ed una penna, si avvia
verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
6) Rispettando l’ordine di precedenza così come indicato in planimetria e che
risponde alla seguente regola banale: “dal mio lato, la classe che mi precede esce per prima, dopo di ché, è il mio turno”, lo studente aprifila inizia ad uscire seguito dal secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe. Gli studenti disabili dovranno essere assistiti dai docenti di sostegno e dagli Assistenti Materiali
7) Nel caso qualcuno necessiti di cure all’interno della classe e non è trasportabile verso il punto di raccolta, gli studenti chiudi-fila, provvederanno ad avvisare
l’addetto di piano ( collaboratore scolastico), il quale ha l’obbligo di restare
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con l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni. Gli studenti chiudi-fila, lasciando aperta la porta, proseguiranno verso il punto di raccolta seguendo le
vie di esodo indicate in planimetria. Nota bene: In caso di incendio (presenze di fiamme e di fumo) e cioè
nelle condizioni in cui non e possibile raggiungere il punto di raccolta, restate in classe, compartimentate Vambiente, ponendo stracci bagnati lungo le fessure della porta, segnalate con cautela la vostra presenza dalla finestra. Invece, nel caso di evento sismico se il piano di emergenza prevede il raggiungimento del punto di raccolta attraverso le scale principali, NON UTILIZZATELE, procedete ordinatamente per la scala di emergenza e recatevi verso il punto di raccolta in via Marconi
8) Giunti al punto di raccolta il docente di ogni classe provvede a fare l’appello, compila il modulo n°l che consegnerà su richiesta al responsabile dell'area di
raccolta (addetto di piano = collaboratore scolastico). Nel caso in cui l’evacuazione comporta il non rientro in classe, deve: • Annotare sul registro di classe il nome degli studenti minorenni prelevati
dai genitori e il nome dei genitori stessi ed inoltre il nome degli studenti maggiorenni che abbandonano il punto di raccolta.
• Non consegnare gli studenti minorenni a persone che non esercitano la patria potestà o che non abbiano delega.
• NON ABBANDONARE IL GRUPPO con cui hanno iniziato l’evacuazione, per nessun motivo (cambio d’ora, fine servizio, altro) seppur importante e pressante;
• Collaborare nell’opera di soccorso.
9) Il coordinatore delle emergenze o suo delegato, ricevuti tutti i moduli di verifica dagli addetti dell’area di racccolta, compilerà a sua volta il modulo n. 2 per la
verifica finale dell’esito dell’evacuazione.
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Modulo N. 4
INFORMATIVA BREVE PER ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE CLASSI SECONDO PIANO
L’inizio dell’emergenza (stato di preallarme) è contraddistinto dal suono intermittente della durata di 15 sec. della campanella.
In questo intervallo di tempo tutti devono tenersi pronti per
una eventuale evacuazione. La diffusione del segnale di
evacuazione è dato dal suono continuo della campanella. Al
segnale di evacuazione comportarsi come segue:
1 ) Il Docente presente in aula preso il registro delle presenze ed una penna, si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
2) Rispettando l’ordine di precedenza così come indicato in planimetria e che risponde alla seguente regola banale: “dal mio lato, la classe che mi precede esce per prima, dopo di ché, è il mio turno”, lo studente aprifila inizia ad uscire dalla classe seguito dal secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta, indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe. Gli studenti disabili dovranno essere assistiti dai docenti di sostegno e dagli Assistenti Materiali
3) L’uscita di emergenza è la scala di emergenza
4) D punto di raccolta è localizzato lungo il marciapiede di via Marconi.
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5) Nel caso qualcuno necessiti di cure all’ intemo della classe e non è trasportabile verso il punto di raccolta, gli studenti chiudi-fila, provvederanno ad avvisare l’addetto di piano (collaboratore scolastico) il quale ha l’obbligo di restare con l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni. Gli studenti chiudi-fila proseguiranno verso il punto di raccolta seguendo le vie di esodo indicate in planimetria.
Nota benej In caso di incendio (presenze di fiamme e di fumo) e cioè nelle condizioni in cui non e possibile raggiungere il punto di raccolta, restare in classe, compartimentare rambiente ponendo Wracci bagnati lungo le fessure della porta e segnalate con cautela la vostra presenza dalla finestra. Se la scala di emergenza non è agibile, e ciò su indicazione delVaddetto di piano (collaboratore scolastico) proseguire lungo la scala principale, uscire dall’ingresso principale e il punto di raccolta di via Marconi
6) Giunti al punto di raccolta il docente di ogni classe provvede a fare l’appello, compila il modulo n°l che consegnerà su richiesta al responsabile dell'area di raccolta (addetto di piano = collaboratore scolastico). Nel caso in cui l’evacuazione comporta il non rientro in classe, deve: • Annotare sul registro di classe il nome degli studenti minorenni prelevati
dai genitori e il nome dei genitori stessi ed inoltre il nome degli studenti maggiorenni che abbandonano il punto di raccolta.
• Non consegnare gli studenti minorenni a persone che non esercitano la patria potestà o che non abbiano delega.
• NON ABBANDONARE IL GRUPPO con cui hanno iniziato l’evacuazione, per nessun motivo (cambio d’ora, fine servizio, altro) seppur importante e pressante;
• Collaborare nell’opera di soccorso
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Modulo N. 5
INFORMATIVA BREVE PER ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE
CLASSI PRIMO PIANO L’inizio dell’emergenza (stato di preallarme) è contraddistinto dal suono
intermittente della durata di 15 sec. della campanella. In questo intervallo di tempo tutti devono tenersi pronti per
una eventuale evacuazione. La diffusione del segnale di
evacuazione è dato dal suono continuo della campanella. Al
segnale di evacuazione comportarsi come segue:
1 ) Il Docente presente in aula preso il registro delle presenze ed una penna, si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
2) Rispettando l’ordine di precedenza così come indicato in planimetria e che risponde alla seguente regola banale: “dal mio lato, la classe che mi precede esce per prima, dopo di ché, è il mio turno”, lo studente aprifila inizia ad uscire dalla classe seguito dal secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta, indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe. Gli studenti disabili dovranno essere assistiti dai docenti di sostegno e dagli Assistenti Materiali
3) L’uscita di emergenza è la rampa sinistra della scala principale per le classi della zona sinistra mentre è la rampa destra della scala principale per le classi della zona destra
4) Il punto di raccolta è localizzato lungo il marciapiede di viale Italia come da planimetria.
5) Nel caso qualcuno necessiti di cure all’interno della classe e non è trasportabile verso il punto di raccolta, gli studenti chiudi-fila, provvederanno ad avvisare l’addetto di piano (collaboratore scolastico) il quale ha l’obbligo di restare con l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni. Gli studenti chiudi-fila proseguiranno verso il punto di raccolta seguendo le vie di esodo indicate in planimetria.
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Nota bene: In caso di incendio (presenze di fiamme e di fumo) e cioè nelle condizioni in cui non e possibile raggiungere il punto di raccolta, restare in classe, compartimentare l’ambiente ponendo stracci bagnati lungo le fessure della porta e segnalate con cautela, la vostra presenza dalla finestra. Invece, nel caso di evento sismico, NON UTILIZZARE le scale principali, così come previsto dal piano, ma procedere ordinatamente per la scala di emergenza e recarsi verso il punto di raccolta lungo il marciapiede di via Marconi
6) Giunti al punto di raccolta il docente di ogni classe provvede a fare l’appello, compila il modulo n°l che consegnerà su richiesta al responsabile dell'area di raccolta (addetto di piano = collaboratore scolastico). Nel caso in cui l’evacuazione comporta il non rientro in classe, deve: • Annotare sul registro di classe il nome degli studenti minorenni prelevati
dai genitori e il nome dei genitori stessi ed inoltre il nome degli studenti maggiorenni che abbandonano il punto di raccolta.
• Non consegnare gli studenti minorenni a persone che non esercitano la patria potestà o che non abbiano delega.
• NON ABBANDONARE IL GRUPPO con cui hanno iniziato l’evacuazione, per nessun motivo (cambio d’ora, fine servizio, altro) seppur importante e pressante;
• Collaborare nell’opera di soccorso
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MODULO 6 INFORMATIVA BREVE PER ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE CLASSI CAPANNONI ZONA SUD
(Area che va dalla rampa di scala piano uffici all’ingresso per disabili con sbocco in via Fratelli Ciocca)
L’inizio dell’emergenza (stato di preallarme) è contraddistinto dal suono intermittente della durata di 15 sec. della campanella.
In questo intervallo di tempo tutti devono tenersi pronti per una eventuale
evacuazione. La diffusione del segnale di evacuazione è dato dal suono continuo
della campanella. Al segnale di evacuazione comportarsi come segue:
1 ) Il Docente presente in aula preso il registro delle presenze ed una penna, si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
2) Rispettando l’ordine di precedenza così come indicato in planimetria e che risponde alla seguente regola banale: “dal mio lato, la classe che mi precede esce per prima, dopo di ché, è il mio turno”, lo studente aprifila inizia ad uscire dalla classe seguito dal secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta, indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe. Gli studenti disabili dovranno essere assistiti dai docenti di sostegno e dagli Assistenti Materiali
3) L’uscita di emergenza è quella con sbocco nel parcheggio
4) Il punto di raccolta è localizzato lungo il marciapiede di via Marconi
5) Nel caso qualcuno necessiti di cure all’interno della classe e non è trasportabile verso il punto di raccolta, gli studenti chiudi-fila, provvederanno ad avvisare l’addetto di zona (collaboratore scolastico) il quale ha l’obbligo di restare con l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni. Gli studenti chiudi-fila proseguiranno verso il punto di raccolta seguendo le vie di esodo indicate in planimetria.
Nota bene: In caso di incendio (presenze di fiamme e di Jumo) e cioè nelle condizióni ut cui non e possibile raggiungere Vesterno, attraverso percorsi di esodo anche alternativi o con cautela attraverso le finestre (se possibile), compartimentare l’ambiente ponendo stracci bagnati lungo la porta e segnalate la vostra presenza dalla finestra.
6) Giunti al punto di raccolta il docente di ogni classe provvede a fare l’appello, compila il modulo n°l che consegnerà su richiesta al responsabile dell'area di raccolta (addetto di piano = collaboratore scolastico). Nel caso in cui l’evacuazione comporta il non rientro in classe, deve: • Annotare sul registro di classe il nome degli studenti minorenni prelevati dai genitori e il nome dei
genitori stessi ed inoltre il nome degli studenti maggiorenni che abbandonano il punto di raccolta.
• Non consegnare gli studenti minorenni a persone che non esercitano la patria potestà o che non abbiano delega.
• NON ABBANDONARE IL GRUPPO con cui hanno iniziato l’evacuazione, per nessun motivo (cambio d’ora, fine servizio, altro) seppur importante e pressante;
• Collaborare nell’opera di soccorso
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MODULO 7 INFORMATIVA BREVE PER ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE CLASSI CAPANNONI ZONA CENTRALE
(Area che va dall’ingresso per disabili con sbocco in via Fratelli Ciocca al laboratorio Moda) L’inizio dell’emergenza (stato di preallarme) è contraddistinto dal suono intermittente della durata di
15 sec. della campanella. In questo intervallo di tempo tutti devono tenersi pronti per una eventuale
evacuazione. La diffusione del segnale di evacuazione è dato dal suono continuo
della campanella. Al segnale di evacuazione comportarsi come segue:
1) Il Docente presente in aula preso il registro delle presenze ed una penna, si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
2) Rispettando l’ordine di precedenza così come indicato in planimetria e che risponde alla seguente
regola banale: “dal mio lato, la classe che mi precede esce per prima, dopo di ché, è il mio turno”, lo studente aprifila inizia ad uscire dalla classe seguito dal secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta, indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe. Gli studenti disabili dovranno essere assistiti dai docenti di sostegno e dagli Assistenti Materiali
3) L’uscita di emergenza è quella di nuova realizzazione passante nei pressi della serra
4) D punto di raccolta è localizzato lungo il marciapiede di via Marconi
5) Nel caso qualcuno necessiti di cure all'interno della classe e non è trasportabile verso il punto di raccolta, gli studenti chiudi-fila, provvederanno ad avvisare l’addetto di zona (collaboratore scolastico) il quale ha l’obbligo di restare con l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni. Gli studenti chiudi-fila proseguiranno verso il punto di raccolta seguendo le vie di esodo indicate in planimetria.
Nota bene: In caso di incendio (presenze di fiamme e di fumo) e cioè nelle condizioni in cui non e possibile raggiungere l’esterno, attraverso percorsi di esodo anche alternativi o con cautela attraverso le finestre (se possibile), compartimentare l’ambiente ponendo stracci bagnati lungo la porta e segnalate la vostra presenza dalla finestra.
6) Giunti al punto di raccolta il docente di ogni classe provvede a fare l’appello, compila il modulo n°l che consegnerà su richiesta al responsabile dell'area di raccolta (addetto di piano = collaboratore scolastico). Nel caso in cui l’evacuazione comporta il non rientro in classe, deve: • Annotare sul registro di classe il nome degli studenti minorenni prelevati dai genitori e il nome dei
genitori stessi ed inoltre il nome degli studenti maggiorenni che abbandonano il punto di raccolta.
• Non consegnare gli studenti minorenni a persone che non esercitano la patria potestà o che non abbiano delega.
• NON ABBANDONARE IL GRUPPO con cui hanno iniziato l’evacuazione, per nessun motivo (cambio d’ora, fine servizio, altro) seppur importante e pressante;
• Collaborare nell’opera di soccorso
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Modulo 8 INFORMATIVA BREVE PER ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE CLASSI CAPANNONI ZONA NORD
(Area che va dall’ingresso per disabili con sbocco in via Fratelli Ciocca all’accesso del cortile della palestra)
L’inizio dell’emergenza (stato di preallarme) è contraddistinto dal suono intermittente della durata di 15 sec. della campanella.
In questo intervallo di tempo tutti devono tenersi pronti per una eventuale
evacuazione. La diffusione del segnale di evacuazione è dato dal suono continuo
della campanella. Al segnale di evacuazione comportarsi come segue:
1) Il Docente presente in aula preso il registro delle presenze ed una penna, si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione.
2) Rispettando l’ordine di precedenza così come indicato in planimetria e che risponde alla seguente
regola banale: “dal mio lato, la classe che mi precede esce per prima, dopo di ché, è il mio turno”, lo studente aprifila inizia ad uscire dalla classe seguito dal secondo studente e cosi via fino all’uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta, indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe. Gli studenti disabili dovranno essere assistiti dai docenti di sostegno e dagli Assistenti Materiali
3) L’uscita di emergenza è l’uscita che va verso il cortile della palestra
4) Il punto di raccolta è localizzato nel cortile della palestra
5) Nel caso qualcuno necessiti di cure alPintemo della classe e non è trasportabile verso il punto di raccolta, gli studenti chiudi-fila, provvederanno ad avvisare l’addetto di zona (collaboratore scolastico) il quale ha
_l’obbligo di restare con l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni. Gli studenti chiudi-fila proseguiranno verso il punto di raccolta seguendo le vie di esodo indicate in planimetria.
Nota bene: In caso di incendio (presenze di fiamme e di fumo) e cioè nelle condizioni in cui non e possibile raggiungere l’esterno, attraverso percorsi di esodo anche alternativi o con cautela attraverso le finestre (se possibile), compartimentare l’ambiente ponendo stracci bagnati lungo la porta e segnalate la vostra presenza dalla finestra.
6) Giunti al punto di raccolta il docente di ogni classe provvede a fare l’appello, compila il modulo n°l che consegnerà su richiesta al responsabile dell'area di raccolta (addetto di piano = collaboratore scolastico). Nel caso in cui l’evacuazione comporta il non rientro in classe, deve: • Annotare sul registro di classe il nome degli studenti minorenni prelevati dai genitori e il nome dei
genitori stessi ed inoltre il nome degli studenti maggiorenni che abbandonano il punto di raccolta.
• Non consegnare gli studenti minorenni a persone che non esercitano la patria potestà o che non abbiano delega.
• NON ABBANDONARE IL GRUPPO con cui hanno iniziato l’evacuazione, per nessun motivo (cambio d’ora, fine servizio, altro) seppur importante e pressante;
• Collaborare nell’opera di soccorso
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LISTE PER VERIFICHE E CONTROLLI PERIODICI
Le seguenti liste: a) Controllo interno delle attrezzature e delle procedure antincendio b) Controllo periodico visivo dell’impianto elettrico e di illuminazione c) Controllo giornaliero antincendio (consigliato)
devono servire al Dirigente scolastico della Scuola per effettuare i controlli periodici obbligatori inerenti le problematiche antincendio che può effettuare personalmente o incaricando una persona di fiducia.
Si consiglia di utilizzare sempre una fotocopia in modo da poter utilizzare le stesse liste per diversi controlli periodici.
Si ricorda che deve essere comunque istituito per legge (DPR 37/98) un Registro dei controlli periodici della Scuola, ove vengano costantemente annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi alla efficienza degli impianti elettrici, di illuminazione, di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo delle aree a rischio specifico e della osservanza della limitazione dei carichi di incendio nei vari ambienti della Scuola, nonchè le riunioni di addestramento e le esercitazioni di evacuazione
Inoltre è obbligatoria la manutenzione periodica dei sistemi di riscaldamento, ventilazione, condizionamento e aspirazione presenti nei locali. I controlli devono essere finalizzati anche alla sicurezza antincendio e devono essere effettuati almeno una volta all’anno da tecnici abilitati. Nel suddetto registro devono essere registrati anche questi controlli.
ATTENZIONE: l’utilizzo dei suddetti moduli NON sostituisce gli interventi e i controlli relativi alla efficienza degli impianti (elettrici, di illuminazione, di sicurezza, dei sistemi antincendio) che devono per legge essere effettuati da tecnici abilitati.
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.9 Controllo periodico interno delle attrezzature e procedure antincendio
DATA / / Pag. 1 di 1
NOME DI CHI EFFETTUA IL CONTROLLO: Verifica che il piano di emergenza e di evacuazione della Scuola sia aggiornato, siano presenti un sufficiente
numero di addetti antincendio che abbiano frequentato apposito corso e che TUTTI i Lavoratori risultino a conoscenza delle specifiche procedure da attuare in caso di incendio o altra emergenza
Programmazione delle due esercitazioni antincendio obbligatorie annuali per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento contenute nel piano di emergenza e di evacuazione
Verifica del funzionamento del sistema di allarme antincendio (sirena o altoparlanti). Verifica del corretto posizionamento e della corretta segnalazione delle trombe acustiche portatili
Verifica dell’avvenuto controllo semestrale del sistema di allarme e dell’eventuale sistema di rivelazione fumi da parte di ditta abilitata alla loro manutenzione
Verifica dello stato e della visibilità della cartellonistica (anche delle planimetrie di emergenza) e della segnaletica antincendio e di emergenza (devono essere in particolare segnalati: gli estintori, gli idranti e gli altri mezzi antincendio, gli interruttori generali e gli interruttori di emergenza della corrente elettrica, le valvole generali del gas o di altri fluidi combustibili, i pulsanti di azionamento di eventuali sistemi di allarme, le vie e le uscite di emergenza)
Verifica dello stato, del posizionamento e della segnalazione degli estintori degli idranti e delle altre attrezzature antincendio Verifica dell’avvenuto controllo semestrale di estintori e idranti da parte di ditta abilitata alla loro manutenzione
Verifica della funzionalità delle molle di chiusura delle porte tagliafuoco e dell’eventuale dispositivo elettromagnetico di rilascio. Verifica che le porte tagliafuoco si chiudano perfettamente e che siano tenute libere da ostruzioni
Verifica che l’ambiente caldaia e gli altri ambienti dove si faccia uso di attrezzature alimentate a gas, siano adeguatamente aerati
Verifica del rispetto della corretta procedura di immagazzinamento e stoccaggio di materiali combustibili, infiammabili, comburenti o esplosivi (con particolare attenzione a eventuali bombole di gas)
Verifica del rispetto della corretta procedura di gestione dei rifiuti e scarti combustibili che accumulati possono essere incendiati
Verifica che in caso di pericolo tutti i posti di lavoro possano essere evacuati rapidamente ed in piena sicurezza da parte dei Lavoratori e che tutte le vie e le porte di esodo non presentino ostacoli pericolosi o ingombri
Verifica che tutte le scaffalature risultino a distanza non inferiore a 0,60 m dall’intradosso del solaio di copertura
Verifica che tutte le aree normalmente non frequentate da personale (seminterrato, archivi, locali deposito, ecc.) e tutte le aree dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato rapidamente, siano tenute libere da materiali combustibili non essenziali
Verifica che tutti i controlli periodici antincendio (relativi all’efficienza degli impianti elettrici, dele luci di emergenza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell’osservanza della limitazione dei carichi d’incendio nei vari ambienti della Scuola, nonchè le attività di informazione e formazione fornite al personale) effettuati internamente o da tecnici esterni siano stati annotati nell’apposito “registro”
_ _ _ _
_ _ _ _
PROBLEMI RILEVATI E MISURE DA PRENDERE _ _ __
PROSSIMO CONTROLLO DA EFFETTUARSI ENTRO IL _ _ (Max entro 6 mesi nel caso di esito positivo)
FIRMA
53
I.I.S. “A. Amatucci” mod.10 Controllo periodico visivo impianto elettrico e di illuminazione
DATA / / Pag. 1 di 1
NOME DI CHI EFFETTUA IL CONTROLLO:
É stata effettuata la manutenzione annuale e la verifica strumentale del buon funzionamento dell’impianto elettrico da parte di un tecnico abilitato DATA ULTIMA MANUTENZIONE E VERIFICA:
A seguito dell’azionamento del tasto di prova, gli interruttori differenziali risultano efficienti I cavi elettrici, le spine, le prese, le prolunghe sono in buono stato e protetti contro i danneggiamenti
meccanici Gli interruttori elettrici sono efficienti Le apparecchiature elettriche riportano l’indicazione della tensione e dell’intensità della corrente I quadri e le cabine elettriche sono inaccessibili a persone non autorizzate. Sono presenti avvisi che vietano
le operazioni a persone non autorizzate I quadri e le scatole sono facilmente accessibili per consentire la manutenzione e sono muniti di sportellino.
Sono presenti avvisi che vietano le operazioni a persone non autorizzate Gli organi di comando montati sui quadri elettrici, portano una chiara indicazione dei circuiti ai quali si
riferiscono e hanno le posizioni “on” e “off” chiaramente indicate Sui quadri elettrici sono affisse le seguenti segnalazioni: “Tensione elettrica pericolosa”, “Vietato intervenire al
personale non autorizzato”, “Vietato spegnere gli incendi con acqua”. Tutti i Lavoratori sono a conoscenza del divieto di usare acqua o estintori a schiuma per spegnere eventuali
incendi su apparecchiature in tensione. Gli interruttori generali e quelli di emergenza a sgancio rapido che arrestano l’alimentazione elettrica in tutto il
locale o in parti di esso sono adeguatamente segnalati e facilmente accessibili Tutti i Lavoratori sanno dove si trovano e come funzionano gli interruttori generali e quelli di emergenza Presso il quadro elettrico generale è posizionato un estintore a CO2 I cavi elettrici che corrono a pavimento sono adeguatamente protetti Non sono presenti cavi elettrici sospesi che costituiscono un impedimento ed un pericolo per il transito di
mezzi e persone É limitato al minimo possibile l’uso di prolunghe, prese multiple e adattatori Eventuali prolunghe, prese multiple e adattatori garantiscono un buon grado di protezione elettrica Non ci sono ciabatte o prese multiple a terra che possano costituire fonte di rischio Gli apparecchi privi di messa a terra sono dotati di doppia protezione di isolamento (simbolo del doppio
quadrato) Gli utensili elettrici portatili sono in buono stato, dotati di doppia protezione di isolamento e di marchio di
qualità Tutti gli utensili portatili usati esternamente hanno tensione ≤ 220 V Viene limitato al minimo lo sviluppo libero dei cavi degli utensili portatili mediante l’uso di avvolgicavi Tutti i corpi illuminanti sono perfettamente funzionanti e adeguatamente puliti (anche le finestre) Le luci di emergenza presenti sono funzionanti Tutti i corpi illuminanti sono protetti contro gli urti accidentali e collocati fuori dal campo di azione di mezzi
meccanici
PROBLEMI RILEVATI E MISURE DA PRENDERE
PROSSIMO CONTROLLO DA EFFETTUARSI ENTRO IL (Max entro 2 mesi nel caso di esito positivo)
FIRMA
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.11 Controllo giornaliero antincendio
DATA / / Pag. 1 di 1
NOME DI CHI EFFETTUA IL CONTROLLO: (I) = da effettuarsi a inizio giornata o turno lavorativo (F) = da effettuarsi a fine giornata o turno lavorativo
Controllo che tutte le vie e le porte di esodo e di emergenza siano libere da ostruzioni e si aprano facilmente
(I) Controllo del funzionamento del sistema di allarme antincendio (sirena o altoparlanti) (I)
Controllo che le aperture di ventilazione di apparecchi di riscaldamento, macchinari, apparecchiature
elettriche o di ufficio non siano ostruite (I) Controllo che non vi siano materiali combustibili o infiammabili in prossimità di apparecchi di illuminazione o
di riscaldamento accesi (I) Controllo che tutte le porte tagliafuoco siano chiuse (I e F)
Controllo che tutte le eventuali fiamme libere siano state spente, che non vi siano materiali accesi o braci (F)
Controllo che tutte le fonti di gas (tubature, impianti, bombole) siano state correttamente chiuse (F)
Controllo che le apparecchiature elettriche che non devono stare in servizio siano state messe fuori tensione
(F)
Controllo che non vi siano apparecchi di riscaldamento portatili, o altre apparecchiature produttrici di calore,
accesi (F) Controllo che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri (F)
Controllo che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi (F)
PROBLEMI RILEVATI E MISURE DA PRENDERE
FIRMA
55
VI SPECIFICHE PROCEDURE ALLEGATE AL PIANO DI EMERGENZA
Tutte le seguenti procedure devono essere consegnate in copia a tutti i collaboratori scolastici e a tutti gli addetti alle emergenze dell’Istituto. Una copia deve essere inoltre appesa per lo meno presso il centralino/portineria e in sala docenti.
All’interno dell’ascensore è bene appendere un cartello con scritto: “In caso di blocco dell’ascensore non tentate di aprire le porte prima che la cabina sia stata portata a livello con un piano e i soccorritori esterni abbiano seguito tutte le istruzioni della specifica procedura di intervento”.
I mazzi di chiavi devono essere adeguatamente etichettati e riposti dove indicato nelle seguenti procedure o in altre parti del presente piano di emergenza.
57
PROCEDURA PER GLI ADDETTI AL CENTRALINO/PORTINERIA IN COLLABORAZIONE CON TUTTO IL PERSONALE ATA DISPONIBILE
IN CASO DI EMERGENZA REALE Mod.12
1. Dare l’allarme tramite azionamento delle campanelle di piano. In caso di malfunzionamento, provvedere a ripetere a lungo (anche per diversi minuti se non si corrono rischi) il suono squillo lungo-squillo breve mediante la normale campanella (tasto di azionamento al primo piano!). Come ultima possibilità per dare l’allarme si possono utilizzare le trombe acustiche.
2. Recarsi con urgenza (prima dell’inizio del flusso d’esodo!) presso il cancello di accesso al cortile della Scuola e
accertarsi che esso sia spalancato; se necessario provvedere a sgomberare gli accessi da veicoli; se necessario, provvedere all’interruzione del traffico.
3. Avvisare gli occupanti della Palestra (soprattutto in caso di terremoto) della situazione di emergenza (tramite il
telefono o di persona). Accertarsi che anche eventuali persone non udenti, nonché i fruitori dei laboratori linguistici ove si fa uso di cuffie auricolari, siano state allertate!!
4. Accertarsi che qualcuno abbia già provveduto al trasporto a braccia lungo le scale esterne di sicurezza di eventuali
persone non deambulanti; in caso contrario (ma solo se tali persone risultano esposte a un grave rischio imminente!) provvedere ad organizzare una piccola squadra di soccorritori-trasportatori secondo le disponibilità del momento. Evitare in ogni caso di trasportare persone con stati fisici che non consentono il trasporto a braccia!
5. Vigilare nei pressi dei cancelli e degli ingressi alla scuola (a distanza di sicurezza) affinchè nessuna persona entri nella
zona pericolosa fino a che non sia stato dato il segnale di cessato allarme (tramite il megafono). 6. Raccogliere i moduli di evacuazione (per l’appello) che devono essere stati compilati dai docenti nell’area sicura di
raccolta: mettersi in mostra e segnalare la raccolta mediante il megafono.
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MODULI CHE DEFINISCONO I COMPITI DEI VARI ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
In seguito vengono riportati gli specifici moduli esplicativi che definiscono i compiti dei vari addetti alla gestione delle emergenze. Tali moduli devono essere consegnati e spiegati ai singoli addetti incaricati di ricoprire ciascun ruolo. La consegna dei moduli deve essere accompagnata da un’adeguata informazione, formazione ed addestramento dei vari addetti alle emergenze. Ciascun addetto incaricato deve quindi apporre la propria firma nelle tabelle sottostanti del presente MODULO DI RACCOLTA FIRME, per accettazione dello specifico ruolo e per dichiarazione di ricevuta e presa visione dello specifico modulo esplicativo, nonché delle NOTE IMPORTANTI AI FINI DEL PIANO DI EMERGENZA riportate nella sezione I del piano di emergenza. In caso di nuove nomine è necessario compilare nuovamente il presente MODULO DI RACCOLTA FIRME e raccogliere le firme dei nuovi addetti nominati.
Mod.13 I.I.S. “A. Amatucci” DATA: / /
1. RESP. DELLE EMERGENZE (PRESIDE) E SOSTITUTI (VICE-PRESIDI o REFERENTI DELLA SICUREZZA) Cognome e Nome Firma Cognome e Nome Firma
2. ADDETTI ANTINCENDIO E RELATIVI SOSTITUTI (devono essere in possesso di attestato di specifico corso antincendio di almeno 8 ore)
3. ADDETTI ALLA DISATTIVAZIONE DELLE FORNITURE ENERGETICHE E RELATIVI SOSTITUTI Cognome e Nome Firma Cognome e Nome Firma
4. ADDETTI ALLE CHIAMATE DI SOCCORSO (L’ADDETTO DI TURNO AL CENTRALINO) E RELATIVI SOSTITUTI (GLI ADDETTI AGLI UFFICI) Cognome e Nome Firma Cognome e Nome Firma
5. ADDETTI ALL’EVACUAZIONE E RELATIVI SOSTITUTI (TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI) Cognome e Nome Firme Cognome e Nome Firma
6. ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO E RELATIVI SOSTITUTI (devono essere in possesso di attestato di specifico corso teorico-pratico di 12 ore. Devono inoltre seguire un corso di aggiornamento di 4 ore con cadenza triennale) Cognome e Nome Firma Cognome e Nome Firma
7. Addetti preposti nei casi particolari di FUGA DI GAS, ALLAGAMENTO (TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI) Cognome e Nome Firma Cognome e Nome Firma
Cognome e Nome Firma Cognome e Nome Firma
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.14
Compito del RESPONSABILE DELLE EMERGENZE è quello di COORDINARE in generale tutte le azioni da attuare in caso di emergenza.
In particolare il Responsabile delle emergenze deve: 1) Constatare la tipologia e l’entità del sinistro raccogliendo anche i pareri degli addetti al primo
soccorso (in caso di persone ferite o in stato di incoscienza). 2) In caso di fuga di gas o di allagamento mettere in atto, eventualmente collaborando con gli Addetti alla
disattivazione delle forniture energetiche, le procedure specifiche descritte nel modulo 0. 3) Decidere di azionare/dare l’allarme (ciò segnala ai vari addetti di attivarsi nell’esecuzione degli incarichi
di competenza: iniziare la procedura di evacuazione e interrompere le forniture energetiche dell’edificio). 4) Decidere l’opportunità di utilizzare le lance antincendio (solo se si tratta di un principio di incendio,
nell’attesa dell’arrivo dei Vigili del fuoco e soltanto se l’operazione può essere fatta senza rischio per la sicurezza propria e altrui: se ci sono dubbi, evacuare la zona). In tal caso sarà suo compito ordinare preventivamente ai preposti l’interruzione della corrente elettrica nell’intero stabile e l’apertura del rubinetto di erogazione dell’acqua per gli idranti.
5) Ordinare all’addetto alla chiamata di richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco (nel caso in cui l’evento inizialmente confinato e poco pericoloso sia andato fuori controllo) o del Servizio di soccorso (in caso di persone ferite o in stato di incoscienza).
6) Collaborare con l’addetto all’evacuazione nell’effettuare l’appello successivo all’evacuazione. 7) All’arrivo dei Vigili del fuoco o dei mezzi di soccorso fornire loro informazioni relative alla tipologia ed
entità del sinistro, al lay-out dell’edificio e all’ubicazione dei dispositivi di emergenza.
Il Responsabile DICHIARA di conoscere perfettamente il presente piano di emergenza, le procedure in esso contenute, i nominativi degli addetti alle emergenze e i loro ruoli specifici.
I SOSTITUTI del Responsabile delle emergenze, in caso di sua assenza, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopra descritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
1. Definizione dei compiti del RESPONSABILE DELLE EMERGENZE
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.15
IN FASE PREVENTIVA ciascun addetto deve: segnalare immediatamente al Responsabile delle emergenze o al Dirigente Scolastico, qualsiasi anomalia o malfunzionamento degli impianti tecnologici o delle attrezzature antincendio, o comunque qualsiasi anomalia che possa compromettere il buon esito delle procedure di emergenza, di cui venga a conoscenza. Ciascun addetto DICHIARA di conoscere il numero, l’esatta ubicazione e il corretto utilizzo delle attrezzature antincendio e dei dispositivi di allarme presenti nell’Istituto, qui sotto riportati e comunque indicati sulla planimetria di emergenza dell’Istituto.
MEZZI DI ESTINZIONE INCENDI NOTE SU UBICAZIONE/DESCRIZIONE* Estintori portatili a CO2 Nei lab. Informatici e nei pressi di apparecchiature
elettriche Estintori portatili a POLVERE
Uniformemente distribuiti e adeguatamente segnalati mediante cartelli
Idranti UNI 45 a parete con relative manichette e lance
Uniformemente distribuiti e adeguatamente segnalati mediante cartelli
Rubinetto generale per l’erogazione dell’acqua per gli idranti
/
Attacco di mandata per collegamen. con autopompe dei Vigili del Fuoco /
* Le eventuali note relative all’UBICAZIONE/DESCRIZIONE dei suddetti MEZZI DI ESTINZIONE INCENDI sono puramente
indicative. Spetta a ciascun addetto alle emergenze verificarne personalmente l’ubicazione e il funzionamento consultando l’eventuale elenco/planimetria di emergenza presenti nella Scuola e soprattutto effettuando un sopralluogo presso tutti gli ambienti.
COMPONENTI SISTEMA DI ALLARME
DEL NOTE SU UBICAZIONE/DESCRIZIONE* Segnale allarme
di
evacuaz.
e/o
MESSAGGIO DI ALLARME tramite segnalazione acustica azionata dai pulsanti ubicati nei corridoi ai vari piani.
SEGUE 2a PAGINA
2. Definizione dei compiti degli ADDETTI ANTINCENDIO
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PAGINA 2 di 2
Si ricorda infine a TUTTO il personale che, se necessario, occorre dare l’allarme (per telefono, o anche semplicemente a voce) anche agli edifici distaccati (es: palestra, ecc.).
Inoltre è importante ricordarsi che eventuali persone non udenti, nonché i fruitori dei laboratori linguistici ove si fa uso di cuffie auricolari, potrebbero non udire il segnale di evacuazione: è necessario provvedere ad avvertire specificatamente tali persone!
IN CASO DI INCENDIO, ciascun addetto dovrà seguire le seguenti procedure operative:
• circoscrivere quanto più possibile l’incendio, allontanando il materiale infiammabile o combustibile che potrebbe essere raggiunto dal fuoco;
• attaccare l’eventuale principio di incendio, tramite le attrezzature antincendio presenti, ma soltanto se l’operazione può essere fatta senza rischio per la sicurezza propria e altrui (se ci sono dubbi, evacuare la zona);
• utilizzare le attrezzature antincendio disponibili, in maniera corretta ed efficace; • verificare, prima di utilizzare acqua o estintori a schiuma, che sia stato disattivato dall’addetto preposto
l’interruttore generale della corrente elettrica. I SOSTITUTI per il suddetto ruolo, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.16
IN FASE PREVENTIVA ciascun addetto deve: segnalare immediatamente al Responsabile delle emergenze o al Dirigente scolastico, qualsiasi anomalia o malfunzionamento degli impianti tecnologici o delle attrezzature antincendio, o comunque qualsiasi anomalia che possa compromettere il buon esito delle procedure di emergenza, di cui venga a conoscenza.
TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO IL SEGNALE DI ALLARME CONVENUTO (descritto nel PROMEMORIA affisso in ogni aula e laboratorio) ciascun addetto dovrà preoccuparsi di (solo se le operazioni potranno essere fatte senza alcun rischio per la sicurezza propria e altrui: se ci sono dubbi, evacuare lo stabile):
1) staccare l’interruttore generale della corrente elettrica; 2) chiudere accuratamente la valvola generale del gas (o di altri fluidi combustibili); 3) assicurarsi, se possibile, che eventuali porte (specie quelle tagliafuoco) siano ben chiuse (soltanto
se l’operazione può essere fatta senza rischio per la propria sicurezza: se ci sono dubbi, evacuare immediatamente);
Ciascun addetto DICHIARA di conoscere l’esatta ubicazione e il funzionamento dei seguenti dispositivi che sono comunque indicati anche sulla planimetria di emergenza dell’Istituto. DISATTIVAZIONE FORNITURE ENERGETICHE E IDRICHE N° NOTE SU UBICAZIONE/DESCRIZIONE*
Contatore ENEL 1 _ __
Interruttore elettrico generale 1 _ __
Interruttori elettrici di emergenza a sgancio rapido
2
1 interruttore di emergenza a sgancio rapido (pulsante rosso) all’esterno della cabina elettrica ubicata nel cortile della scuola 1 presso il Contatore ENEL
Contatore gas di rete con valvola di intercettazione 1 _
Valvola generale di intercettazione del gas di rete
3
1 presso la Centrale termica 1 per la palestra 1 presso il contatore generale del gas s
Saracinesca generale impianto idrico 1
* Le eventuali note relative all’UBICAZIONE/DESCRIZIONE dei suddetti PUNTI DI DISATTIVAZIONE FORNITURE ENERGETICHE E IDRICHE sono puramente indicative. Spetta invece a ciascun addetto alle emergenze verificarne personalmente l’ubicazione e accertarsi di conoscerne perfettamente il funzionamento, nonché l’ubicazione di eventuali chiavi necessarie per aprire sportelli o pozzetti.
Ciascun addetto è stato inoltre informato e formato sulle procedure descritte nel Modulo 20 (relative ai casi particolari di FUGA DI GAS e ALLAGAMENTO).
I SOSTITUTI per il suddetto ruolo, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
Definizione dei compiti degli ADDETTI alla DISATTIVAZIONE delle FORNITURE ENERGETICHE
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.17
IN FASE PREVENTIVA ciascun addetto deve VERIFICARE: - che esistano i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso;
- di essere in grado, all’occorrenza, di fornire ai soccorritori rapidi e precisi riferimenti per raggiungere il luogo dell’infortunio;
- che periodicamente si provveda ad effettuare (soprattutto nelle ore prive di illuminazione naturale e durante il periodo estivo per il fogliame) una verifica della perfetta visibilità delle indicazioni viarie e dei cartelli o insegne, per evitare che, in occasione di un eventuale intervento di emergenza, il conducente del mezzo di soccorso sia costretto a fermarsi per richiedere informazioni o per cercare la strada
IN CASO DI EMERGENZA ciascun addetto dovrà nel più breve tempo possibile:
1) Raccogliere sufficienti informazioni sull’entità e la tipologia del sinistro (interpellando eventualmente anche gli addetti al primo soccorso).
2) Raggiungere il telefono più vicino (o usare il cellulare) e chiamare i Vigili del fuoco o i mezzi di soccorso seguendo l’allegata procedura di chiamata che deve essere appesa nei pressi dei telefoni.
3) Dare l’allarme (per telefono o di persona) agli occupanti degli edifici vicini che possono risultare in pericolo.
4) Prelevare: - copia del presente piano di emergenza - copia della planimetria di emergenza per le squadre di soccorso (se presente) - le eventuali chiavi di quadri/centrali/armadi tecnologici o dei cancelli dell’Istituto (se necessarie) e prepararsi a ricevere i soccorsi esterni predisponendo nel frattempo gli accessi sgombri (es. provvedere eventualmente all’apertura dei cancelli esterni; sgomberare per quanto possibile le vie di accesso e, se necessario, provvedere all’interruzione del traffico).
5) Consegnare il piano di emergenza, la copia della planimetria di emergenza e le eventuali chiavi di quadri/centrali/armadi tecnologici ai Vigili del fuoco o al Comandante dei soccorsi e fornire loro le informazioni di cui al punto 1.
6) Raggiungere l’area sicura di raccolta esterna.
Ciascun addetto DICHIARA di conoscere e di avere ricevuto copia dell’allegata PROCEDURA DI CHIAMATA.
DICHIARA inoltre di: • conoscere l’ubicazione e le modalità di uso dei telefoni dell’Istituto; • di essere a conoscenza dell’opportunità di NON interrompere la comunicazione finchè all’altro capo
della linea non sia stato ripetuto l’indirizzo esatto del luogo dell’incidente.
Ciascun addetto è stato informato sul fatto che in assenza di corrente elettrica i normali telefoni dell’edificio potrebbero NON funzionare. Nel suddetto caso è necessario usare un cellulare o il telefono del “centralino”.
I SOSTITUTI per il suddetto ruolo, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
Definizione dei compiti degli ADDETTI ALLE CHIAMATE DI SOCCORSO
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.18
IN FASE PREVENTIVA ciascun addetto deve: • verificare quotidianamente che le vie di esodo e i percorsi siano privi di ostacoli e che le porte siano
facilmente apribili; • segnalare immediatamente al Responsabile delle emergenze o al Dirigente Scolastico, qualsiasi
anomalia o malfunzionamento degli impianti tecnologici o delle attrezzature antincendio (vie di esodo non sgombre, scorretto funzionamento dei sistemi di allarme, inefficienza delle luci di emergenza, inefficienza del sistema elettrico, inefficienza o mancanza delle attrezzature di spegnimento, non rispetto della destinazione d’uso dei locali, ecc.), o comunque qualsiasi inconveniente rilevato che possa compromettere il buon esito delle procedure di evacuazione, di cui venga a conoscenza.
È ovviamente importante che l’addetto venga tempestivamente informato della eventuale presenza, nella propria ZONA di competenza, di persone portatrici di handicap o temporaneamente invalide (es. allievi infortunati) oppure della prevista presenza di un elevato numero di visitatori esterni (es. organizzazione di incontri o convegni). Deve altresì essere informato tempestivamente nel caso sia prevista l’assenza di docenti o di supplenti presso qualsiasi delle classi della sua ZONA di competenza.
TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO IL SEGNALE DI ALLARME CONVENUTO (descritto nel PROMEMORIA affisso in ogni aula e laboratorio) ciascun addetto dovrà dare inizio alla procedura di evacuazione. In particolare dovrà: • facilitare e coordinare l’esodo di tutte le persone presenti fino all’area sicura di raccolta
esterna (rappresentatata sulle planimetrie di piano) seguendo anche le Istruzioni generali da seguire in caso di emergenza (riportate nella Sezione specifica del presente piano); accertarsi in particolare che nessuno sosti lungo le vie o davanti alle uscite di emergenza e che nessuno torni indietro per raccogliere effetti personali;
• assicurarsi che siano stati evacuati TUTTI i locali della propria ZONA di competenza (compresi i servizi igienici, i laboratori, i depositi e altre zone o locali isolati del fabbricato) e solo allora abbandonare lo stabile accertandosi di chiudere dietro di sé tutte le porte;
• vietare e impedire l’uso di un eventuale ascensore; • aiutare chi si trova in difficoltà ma, in linea generale, non effettuare interventi su persone gravemente
infortunate o in stato di incoscienza se non in possesso di specifica esperienza; attendere, se possibile, l’arrivo dei soccorsi;
• intervenire prontamente nel caso in cui si verifichino situazioni di panico e assistere in particolare tutte le persone (diversamente abili, feriti, persone emotive, ecc.) impossibilitate ad abbandonare rapidamente in maniera autonoma i locali interessati dall’emergenza. Eventuali persone in carrozzina o comunque con ridotta capacità motoria devono essere accompagnate verso il pianerottolo di una eventuale scala (possibilmente esterna) in attesa di aiuti per fare le scale.
• una volta raggiunta l’area sicura di raccolta esterna: effettuare l’appello delle persone presenti nella propria ZONA di competenza (con esclusione degli allievi delle classi con docente presente il cui appello è competenza di quest’ultimo) e comunicare il numero di eventuali persone disperse o ferite a chi sta dirigendo le operazioni (Preside, vicepreside, collaboratori o Comandante dei soccorsi esterni).
• presidiare a distanza di sicurezza gli ingressi della Scuola per evitare accessi ignari o comunque non autorizzati nella zona di pericolo fino a che non sia stato dato il cessato allarme.
Ciascun addetto DICHIARA di conoscere il numero e l’esatta ubicazione delle vie e porte di esodo della Scuola, nonché l’ubicazione e il funzionamento dei componenti del sistema di allarme presenti nella Scuola e qui sotto riportati:
Definizione dei compiti degli ADDETTI ALL’EVACUAZIONE
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SEGUE 2a PAGINA
COMPONENTI DEL SISTEMA DI ALLARME NOTE SU UBICAZIONE/DESCRIZIONE*
Segnale di evacuaz. e/o allarme
MESSAGGIO DI ALLARME tramite segnalazione acustica azionata dai pulsanti ubicati nei corridoi ai vari piani.
Si ricorda infine a TUTTO il personale che, se necessario, occorre dare l’allarme (per telefono, usando le trombe portatili o anche semplicemente a voce) anche agli edifici distaccati (es: palestra, ecc.).
É in particolare molto importante instaurare una stretta collaborazione tra i collaboratori scolastici dei due plessi in modo da garantire in caso di emergenza una buona comunicazione tra gli addetti dei due Istituti.
Inoltre è importante ricordarsi che eventuali persone non udenti, nonché i fruitori dei laboratori linguistici ove si fa uso di cuffie auricolari, potrebbero non udire il segnale di evacuazione: è necessario provvedere ad avvertire specificatamente tali persone!
* Le eventuali note relative all’UBICAZIONE/DESCRIZIONE dei suddetti COMPONENTI DEL SISTEMA DI ALLARME sono puramente indicative. Spetta a ciascun addetto alle emergenze verificarne personalmente l’ubicazione e accertarsi di conoscerne perfettamente il funzionamento consultando eventuali manuali di istruzioni o specifiche procedure redatte
IMPORTANTE: se possono risultare in pericolo è necessario dare l’allarme (per telefono o di persona) anche agli occupanti degli edifici più prossimi.
I SOSTITUTI per il suddetto ruolo, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.19
Soggetti coinvolti: - Addetti al primo intervento in caso di emergenza medica L’incaricato di Primo Soccorso (P.S.) è una persona formata ed opportunamente addestrata ad intervenire prontamente ed autonomamente per soccorrere chi si infortuna o accusa un malore ed ha piena facoltà di decidere se sono sufficienti le cure che possono essere prestate presso la scuola o se invece è necessario ricorrere al Pronto Soccorso Ospedaliero.
Ciascun addetto DICHIARA di conoscere il numero e l’esatta ubicazione delle Cassette di Pronto Soccorso della Scuola.
Ciascun addetto al Primo Soccorso è incaricato anche di verificare periodicamente (max ogni 6 mesi) il contenuto di ciascuna cassetta di pronto soccorso (l’elenco dei presidi obbligatori deve essere conservato nelle cassette stesse), nonché lo stato di conservazione e le date di scadenza dei presidi sanitari. In caso di mancanze o carenze è tenuto ad informare il Dirigente Scolastico, che provvederà in merito.
Si ricorda inoltre quanto segue: a) Gli interventi di P.S. devono avvenire tempestivamente, al momento della segnalazione; l’incaricato è
esonerato, per tutta la durata dell’intervento, da qualsiasi altra attività di sua competenza e, in particolare, deve sospendere ogni lavoro che stava svolgendo prima della chiamata; quando possibile, l’incaricato impegnato in un intervento di P.S. deve essere temporaneamente sostituito da un collega nelle sue normali attività.
b) L’azione dell’incaricato di P.S. è circoscritta al primo intervento su una persona bisognosa di cure immediate e si protrae, a discrezione dell’incaricato stesso e senza interferenze di altre persone non competenti, fintantoché l’emergenza non sia terminata.
c) L’intervento dell’incaricato di P.S. è finalizzato al soccorso di chiunque si trovi nei locali della scuola. d) Il Dirigente Scolastico è responsabile unico ed ufficiale di tutta l’organizzazione e la gestione della sicurezza
nella scuola; pertanto, l’incaricato di P.S. chiamato ad intervenire deve avvisare non appena possibile il Dirigente o un suo collaboratore di quanto è accaduto e di come intende procedere.
e) L’incaricato di P.S., all’occorrenza, accompagna o dispone il trasporto in ospedale dell’infortunato, utilizzando l’automobile dell’istituto o un’altra autovettura prontamente reperita.
f) Durante le prove d’evacuazione, l'incaricato di P.S., debitamente e preventivamente avvisato ed istruito da chi organizza la prova, presta la propria opera per la buona riuscita dell'evacuazione e rimane nel luogo a lui assegnato per poter intervenire prontamente in caso di necessità.
L’addetto al primo soccorso deve: garantire la piena efficienza degli strumenti disponibili; controllare periodicamente il contenuto della cassetta di pronto soccorso; segnalare tempestivamente la necessità di reintegrarne il contenuto qualora alcuni presidi medici in essa contenuti siano stati utilizzati; segnalare al coordinatore la gravità dell’evento coadiuvandolo nella decisione di chiamare o meno i soccorsi esterni.
In caso di incidente o malore: L’addetto al primo soccorso deve:
prendere la valigetta ed indossare i guanti monouso; controllare la scena dell’infortunio e la pericolosità ambientale per l’infortunato, per sé e per gli altri lavoratori; controllare le condizioni dell’infortunato; se la causa dell’infortunio agisce ancora, rimuoverla oppure allontanare l’infortunato; se necessario, telefonare al 118 ovvero, in casi palesemente ritenuti non gravi, predisporre il trasporto in ospedale con l’auto; attuare misure di sopravvivenza, se il caso; evitare l’aggravamento delle lesioni anche attraverso una corretta posizione; rassicurare
Definizione dei compiti degli ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
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e confortare l’infortunato; fornire ai soccorritori ulteriori informazioni sulla dinamica dell’incidente e fornire eventualmente le schede di sicurezza dei prodotti coinvolti.
L’addetto al primo soccorso non deve: correre rischi ed agire senza precauzioni personali; agire d’impulso e perdere la calma; muovere e sollevare l’infortunato qualora si sospetti una lesione alla colonna vertebrale (eccetto che in caso di incendio o fuga di gas o altri pericoli imminenti); somministrare bevande, soprattutto alcoliche; permettere che si crei confusione attorno all’infortunato.
I SOSTITUTI per il suddetto ruolo, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.20
IN FASE PREVENTIVA ciascun addetto preposto deve: - segnalare immediatamente al Responsabile delle emergenze o al Dirigente scolastico, qualsiasi anomalia o
malfunzionamento degli impianti tecnologici o delle attrezzature antincendio, o comunque qualsiasi anomalia che possa compromettere il buon esito delle procedure di emergenza, di cui venga a conoscenza.
- impegnarsi a studiare le procedure descritte nel presente modulo
In caso di FUGA DI GAS ciascun addetto preposto deve effettuare i seguenti interventi in ordine di priorità.
IN CASO DI FUGHE SENZA FIAMMA: 9) far evacuare ordinatamente tutte le persone non addette all’emergenza che si trovano nei pressi della
perdita; 10) interrompere immediatamente l’erogazione di gas agendo sulla valvola di erogazione;
11) vietare l’accensione di fiamme o l’azionamento di materiale elettrico (inclusi i telefoni!!) nelle zone ove il gas fuoriuscito può essersi accumulato;
12) staccare la corrente elettrica mediante l’interruttore generale situato all’esterno della zona!!
13) aprire immediatamente tutte le finestre; 14) dare l’allarme (a voce !) per iniziare l’evacuazione totale dello stabile; 15) telefonare (solo dall’esterno del locale !!) all’Azienda del Gas o al fornitore delle bombole e ai Vigili del
fuoco se non si è in grado di eliminare da soli la causa della perdita; 16) lasciare in ogni caso ventilare il locale.
IN CASO DI FUGHE CON FIAMMA: 6) se l’operazione non presenta rischi, chiudere la valvola di erogazione del gas (vedi l’ubicazione nella
tabella sopra riportata) e procedere all’estinzione del fuoco con estintori a polvere; 7) se necessario dare l’allarme di evacuazione dello stabile; 8) se non è possibile l’intercettazione, lasciare bruciare il gas, operando da posizione protetta e raffreddare i
recipienti e le installazioni vicine lambite dalle fiamme con una lancia ad acqua; 9) se un recipiente di gas compresso o disciolto si riscalda accidentalmente, si deve rapidamente chiudere la
valvola e irrorare con acqua il recipiente fino a quando la parete non si sia raffreddata (vale a dire fino a che la sua superficie non resti umida a irrorazione interrotta); questa operazione può durare anche ore!!
10) telefonare all’Azienda del Gas o al fornitore delle bombole e ai Vigili del fuoco.
Definizione dei compiti degli addetti preposti nei casi particolari di FUGA DI GAS o ALLAGAMENTO
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In caso di ALLAGAMENTO ciascun addetto deve effettuare i seguenti interventi in ordine di priorità. 5) interrompere immediatamente l’erogazione dell’acqua dal contatore o saracinesca generale esterno;
N° NOTE SU UBICAZIONE/DESCRIZIONE* Saracinesca generale impianto idrico 1 fronte parcheggio della scuola
6) vietare qualsiasi operazione elettrica e staccare la corrente elettrica mediante l’interruttore generale (vedi l’ubicazione nella tabella sopra riportata),
7) se necessario dare l’allarme di evacuazione dello stabile; 8) telefonare all’Azienda dell’Acqua e ai Vigili del fuoco se non si è in grado di eliminare da soli la causa della
perdita. I SOSTITUTI per i suddetti ruoli, in caso di assenza degli Addetti, assumeranno il ruolo specifico e svolgeranno tutti i compiti sopradescritti che dichiarano di conoscere adeguatamente.
* Le eventuali note relative all’UBICAZIONE/DESCRIZIONE dei suddetti PUNTI DI DISATTIVAZIONE FORNITURE ENERGETICHE E IDRICHE sono puramente indicative. Spetta invece a ciascun addetto alle emergenze verificarne personalmente l’ubicazione e accertarsi di conoscerne perfettamente il funzionamento, nonché l’ubicazione di eventuali chiavi necessarie per aprire sportelli o pozzetti.
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I.I.S. “A. Amatucci” mod. 21
Le PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE rappresentano l’insieme delle misure, che tutti gli utenti della scuola devono attuare in caso d’incendio, o altro evento di emergenza, per tutelare la propria incolumità e quella delle altre persone presenti nei locali dell’Istituto.
Si precisa che esse non entrano nel merito di individuare eventuali mancanze strutturali dell’edificio o deficienze delle attrezzature antincendio, ma sono state redatte tenendo conto delle strutture, dei locali, dello stato delle varie attrezzature e impianti, nonchè della struttura organizzativa esistenti nell’Istituto al momento della loro redazione. Il loro scopo è quello di pianificare le operazioni da compiere in caso di emergenza al fine di consentire un esodo il più ordinato e sicuro possibile e così garantire il massimo della sicurezza resa possibile dallo stato attuale dell’Istituto.
Di fondamentale importanza è la realizzazione di opportuni interventi di formazione, addestramento ed esercitazione rivolti a tutto il personale dell’Istituto ed in particolare agli allievi: solo una sorta di automatismo delle azioni da assumere in caso di emergenza, infatti consente di limitare i tempi di intervento e ridurre i danni aggiuntivi dovuti a comportamenti dettati dal panico. È soprattutto per questo motivo che la legge impone l’effettuazione di prove generali di evacuazione (almeno due volte nel corso di ciascun anno scolastico). Esse rappresentano l’occasione per l’intera popolazione scolastica (allievi, docenti, personale ausiliario) per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento contenute nel piano di emergenza e di evacuazione e per imparare a conoscere l’edificio e le norme di comportamento, prendere dimestichezza con la segnaletica, con i percorsi di fuga e con i mezzi antincendio (estintori, idranti). A seguito di tali prove i docenti hanno l’obbligo di annotare e segnalare eventuali problemi riscontrati nel corso dell’esercitazione e proporre eventuali modifiche al piano di emergenza sulla scorta delle proprie esperienze.
1. Illustri il piano di evacuazione (identificazione e conoscenza: dei percorsi di evacuazione prestabiliti ed alternativi,
delle uscite di emergenza, dell’area sicura di raccolta esterna; consultazione della planimetria di emergenza affissa in classe; procedure da seguire e comportamenti da adottare in caso di emergenza e di evacuazione; rispetto dell’ordine di esodo prestabilito per le varie classi) e informi gli allievi sulla serietà della problematica e sull’importanza delle prove generali di evacuazione.
2. Consegni a tutti gli allievi copia della “Scheda di informazione per gli ALLIEVI riguardo alle procedure di
emergenza” (Modulo 22 ) e ne verbalizzi la consegna.
3. Informi gli allievi in modo adeguato sulla necessità di eseguire con scrupolo gli incarichi assegnati e di osservare le procedure e i comportamenti indicati, al fine di garantire l’incolumità a se stessi e agli altri.
4. Individui alcuni allievi a cui attribuire i seguenti incarichi da eseguire in caso venga dato l’ordine di evacuazione
(deve inoltre essere affisso in ciascuna aula e laboratorio il PROMEMORIA degli incarichi e dei nominativi indicante anche il segnale di allarme convenuto e la precedenza di evacuazione):
• 2 allievi apri-fila, che hanno il compito di aprire le porte, controllare l’uscita della classe precedente (secondo l’ordine di esodo prestabilito) e guidare i compagni verso l’area sicura di raccolta esterna.
• 2 allievi chiudi-fila, che hanno il compito di chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro e di assistere eventuali compagni in difficoltà.
• 2 allievi di sostegno, che hanno il compito di assistere eventuali compagni portatori di handicap o disabili. • 2 allievi di riserva, che hanno il compito di sostituire gli incaricati assenti.
TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO IL SEGNALE DI EVACUAZIONE (sia che si tratti di una prova generale di evacuazione, sia che si tratti di emergenza reale) TUTTI I DOCENTI che stanno tenendo una lezione dovranno:
A questo proposito diventa di fondamentale importanza ai fini di una corretta gestione di eventuali emergenze che all’inizio dell’anno scolastico il COORDINATORE DI CIASCUNA CLASSE:
Scheda di informazione per i DOCENTI (anche eventuali SUPPLENTI) riguardo alle procedure di emergenza
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• prendere nota (anche mentale) di coloro eventualmente fuori dall’aula (o laboratorio), raccogliere il registro di
classe e coordinare l’esodo di tutte le persone presenti nell’aula fino all’area sicura di raccolta esterna, rispettando l’ordine di esodo prestabilito per le varie classi;
• controllare che gli allievi eseguano correttamente gli incarichi assegnati. Accertarsi che nessuno sosti lungo le vie di emergenza e tantomeno davanti alle uscite di emergenza e che nessuno torni indietro per raccogliere effetti personali;
• vietare e impedire l’uso di un eventuale ascensore; • intervenire prontamente nel caso in cui si verifichino situazioni di panico e assistere in particolare tutte le
persone (disabili, feriti, persone emotive, ecc.) impossibilitate ad abbandonare rapidamente in maniera autonoma i locali interessati dall’emergenza. Eventuali persone in carrozzina o non deambulanti devono essere accompagnate verso il pianerottolo esterno della scala di sicurezza esterna in attesa di aiuti per scendere le scale. Si ribadisce che è VIETATO usare l’ascensore in caso di emergenza;
• aiutare chi si trova in difficoltà ma, in linea generale, non effettuare interventi su persone gravemente infortunate o in stato di incoscienza se non in possesso di specifica esperienza; attendere, se possibile, l’arrivo dei soccorsi;
• gli insegnanti di sostegno si prendono cura degli alunni da loro seguiti. Nel caso non si trovino in classe devono raggiungere immediatamente l’area sicura di raccolta e NON devono viceversa riaccompagnare gli alunni nelle rispettive aule;
• una volta raggiunta l’area sicura di raccolta esterna: effettuare l’appello degli allievi presenti, compilare l’apposito modulo di evacuazione (contenuto nel registro di classe) e farlo pervenire tempestivamente (tramite gli allievi chiudi-fila) a chi sta dirigendo le operazioni (Preside, Vicepreside, collaboratori o Comandante dei soccorsi esterni).
Al termine dell’evacuazione (nel caso si sia trattato di una SIMULAZIONE) le singole classi dovranno effettuare sotto la guida dei docenti l’analisi critica dei comportamenti tenuti, al fine di individuare e migliorare gli atteggiamenti non corretti emersi durante la prova.
• Informate con tempestività il Responsabile delle emergenze o il Dirigente scolastico in caso di eventuale presenza
di persone portatrici di handicap o temporaneamente invalide nelle classi (es. allievi infortunati) oppure in caso di prevista presenza di un elevato numero di visitatori esterni in Istituto (es. organizzazione di incontri o convegni), affinchè possano essere prese tutte le contromisure necessarie.
• Segnalate immediatamente al Responsabile delle emergenze o al Dirigente scolastico, qualsiasi anomalia o malfunzionamento degli impianti tecnologici o delle attrezzature antincendio (vie di esodo non sgombre, scorretto funzionamento dei sistemi di allarme, inefficienza delle luci di emergenza, inefficienza del sistema elettrico, inefficienza o mancanza delle attrezzature di spegnimento, non rispetto della destinazione d’uso dei locali, ecc.), o comunque qualsiasi inconveniente rilevato che possa compromettere il buon esito delle procedure di evacuazione, di cui venite a conoscenza.
• Verificate periodicamente che nel registro di classe siano presenti alcune copie del modulo per l’evacuazione. • Verificate periodicamente che in ciascuna aula e laboratorio siano regolarmente appesi (informate
immediatamente il Dirigente scolastico di eventuali mancanze): 1) Planimetria di emergenza indicante la via di evacuazione da seguire, l’area sicura di raccolta esterna nonchè i
muri portanti dell’edificio. 2) Istruzioni generali da seguire in caso di emergenza. 3) Promemoria indicante il segnale di allarme convenuto, la precedenza di evacuazione e i nominativi degli allievi
con incarichi speciali in caso di evacuazione. • Verificate quotidianamente che i banchi e i tavoli delle classi e dei laboratori siano sistemati in modo da NON
ostacolare un eventuale esodo rapido. Questo tipo di vigilanza continua, fa parte di una mentalità di prevenzione che deve essere assimilata da tutti i lavoratori dell’Istituto e possibilmente essere adeguatamente inculcata anche agli allievi.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
FIRME DEI DOCENTI PER PRESA VISIONE E RICEVUTA:
RACCOMANDAZIONI GENERALI DI VIGILANZA PREVENTIVA PER I DOCENTI
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I.I.S. “A. Amatucci” mod. 22
Per la sicurezza vostra e degli altri è importante che leggiate con attenzione le “Istruzioni generali da seguire in caso di emergenza” che vi sono state consegnate e che si trovano appese in tutti i locali della scuola abitualmente frequentati insieme con le planimetrie di emergenza. Esse vengono integrate dalle informazioni contenute nella presente scheda.
All’inizio di ogni anno scolastico il vostro coordinatore di classe deve individuare alcuni allievi con i seguenti incarichi speciali in caso di evacuazione:
• 2 allievi apri-fila, con il compito di aprire le porte, controllare l’uscita della classe precedente (secondo l’ordine di esodo prestabilito) e guidare i compagni verso l’area sicura di raccolta esterna;
• 2 allievi chiudi-fila, con il compito di chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro e di assistere eventuali compagni in difficoltà;
• 2 allievi di sostegno, con il compito di assistere eventuali compagni disabili; • 2 allievi di riserva, con il compito di sostituire gli incaricati assenti.
I nominativi sono riportati sul PROMEMORIA affisso in aula che indica inoltre l’ordine di esodo prestabilito (che segue il criterio della maggiore vicinanza all’uscita e che sarebbe bene rispettare!).
SE VI TROVATE IN AULA: ⇒ interrompete immediatamente ogni attività ⇒ mantenete la calma: NON fatevi prendere dal panico! ⇒ mantenete l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo ⇒ tralasciate il recupero di oggetti personali (libri, cartelle...) ⇒ prendete, se a portata di mano, solo un indumento per proteggervi dal freddo ⇒ disponetevi in fila evitando ogni confusione ⇒ il ragazzo apri-fila si accerterà che, nel corridoio, sia completato il passaggio delle classi secondo le
regole di precedenza prestabilite dal piano ⇒ uscite camminando in fila in modo sollecito (ma senza correre), senza soste, senza spinte e senza
sorpassi ⇒ nei corridoi occorre tenere la destra; nello scendere le scale mantenersi dalla parte del muro
(sia per ragioni di sicurezza sia per lasciare via libera al personale che dovrà operare in senso contrario);
⇒ nel caso si verifichino contrattempi che richiedano improvvise modificazioni del piano attenetevi a quanto verrà indicato dall’insegnante
⇒ raggiungete l’area sicura di raccolta esterna prestabilita (indicata nel PROMEMORIA affisso nella vostra aula) e attendete che venga effettuato l’appello
⇒ NON rientrate per nessun motivo nell’edificio, se non dopo il consenso del Comandante dei Soccorsi
⇒ seguite comunque sempre le indicazioni degli addetti all’emergenza
SE NON VI TROVATE IN AULA: ⇒ aggregatevi alla classe o al gruppo più vicino segnalando la vostra presenza agli altri; se ciò non fosse
possibile procedete all’evacuazione in modo individuale seguendo la via di emergenza più vicina; appena giunti all’esterno raggiungete l’area di raccolta prestabilita per la vostra classe e attendete l’appello.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
FIRMA DEL COORD. DI CLASSE PER AVVENUTA DISTRIBUZ. A TUTTI GLI ALLIEVI DELLA CLASSE _ :
Se viene dato il SEGNALE DI ALLARME (descritto nel PROMEMORIA affisso in ogni aula e laboratorio) è necessario EVACUARE l’edificio scolastico!
Scheda di informazione per gli ALLIEVI riguardo alle procedure di emergenza
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I sottoscritti Lavoratori della Scuola DICHIARANO: • di avere preso visione dello “Schema generale del piano di emergenza” della Scuola sul quale sono riportati
anche i nomi di tutti gli addetti alla gestione delle emergenze della Scuola; • di essere stati informati dal Dirigente scolastico sugli specifici compiti assegnati a ciascuno di loro in caso di
emergenza; • di essere stati informati dal Dirigente scolastico a riguardo delle seguenti:
PROCEDURE GENERALI DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO O ALTRO TIPO DI EMERGENZA
Tutte le volte che, personalmente o tramite la segnalazione di un terzo, ravvisate un pericolo, avvertite immediatamente il Responsabile delle emergenze (o il suo sostituto) che valuterà l’opportunità di dare il segnale di allarme. Nel caso venga dato il SEGNALE DI ALLARME CONVENUTO (descritto nel PROMEMORIA affisso in ogni aula e laboratorio): 1) mettete in sicurezza il vostro posto di lavoro (disconnettete macchine, impianti e attrezzature); 2) se siete individuati nel presente piano di emergenza come addetti alla gestione delle emergenze svolgete i
vostri compiti specifici; 3) chiudete le finestre, uscite nel più breve tempo possibile dai locali chiudendo la porta (NON a chiave) dietro
di voi; 4) percorrete le vie di esodo ordinatamente, senza spingere, correre, fermarvi o urlare; NON usate eventuali
ascensori; 5) intervenite prontamente nel caso in cui si verifichino situazioni di panico e assistete in particolare tutte le
persone (diversamente abili, feriti, persone emotive, ecc.) impossibilitate ad abbandonare rapidamente in maniera autonoma i locali interessati dall’emergenza. Eventuali persone in carrozzina o comunque con ridotta capacità motoria devono essere accompagnate verso il pianerottolo di una eventuale scala (possibilmente esterna) in attesa di aiuti per scendere le scale. È VIETATO usare eventuali ascensori o montacarichi in caso di emergenza!
6) aiutate chi si trova in difficoltà ma, in linea generale, non effettuate interventi su persone gravemente infortunate o in stato di incoscienza se non siete in possesso di specifica esperienza; attendete, se possibile, l’arrivo dei soccorsi;
7) raggiungete l’Area Sicura di raccolta ubicata all’esterno (riportata sulla planimetria di piano). 8) NON ritornate sul posto di lavoro alla ricerca di altre persone, documenti, effetti personali, ecc.; 9) NON intraprendete operazioni di soccorso senza essere stati autorizzati o senza esserne in grado, in modo da
non compromettere la propria o la altrui incolumità; 10) all’arrivo dei Vigili del fuoco o dei soccorsi collaborate con essi e seguite le loro indicazioni
Inoltre DICHIARANO di aver preso visione della PLANIMETRIA DI EMERGENZA DELL’ISTITUTO e di conoscere: - tutte le vie e le uscite di emergenza della Scuola; - il numero, l’ubicazione e il corretto utilizzo delle attrezzature antincendio e dei dispositivi di allarme - l’ubicazione degli interruttori generali della corrente, delle valvole generali di erogazione del gas - l’ubicazione delle porte tagliafuoco e dei muri portanti dell’edificio.
SI IMPEGNANO INOLTRE A: • rispettare e far rispettare i divieti e le procedure di sicurezza istituiti presso la Scuola; • segnalare immediatamente al Dirigente Scolastico qualsiasi anomalia o inconveniente rilevato (esempio: vie di
esodo non sgombre, scorretto funzionamento dei sistemi di allarme, inefficienza delle luci di emergenza, inefficienza del sistema elettrico, inefficienza o mancanza delle attrezzature di spegnimento, non rispetto della destinazione d’uso dei locali, ecc.);
• informare immediatamente l’addetto alla chiamata dei Vigili del fuoco e dei mezzi di soccorso, in caso di insorgenza di un’emergenza.
FIRME DEI LAVORATORI PER PRESA VISIONE E RICEVUTA:
Verbale di informazione di TUTTI i lavoratori riguardo alle procedure e ai dispositivi per le emergenze
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I.I.S. “A. Amatucci” mod.24
I sottoscritti DICHIARANO: • di avere preso visione dello “Schema generale del piano di emergenza” della Scuola sul quale sono
riportati anche i nomi di tutti gli addetti alla gestione delle emergenze della Scuola; • di avere preso visione della PLANIMETRIA DI EMERGENZA DELL’ISTITUTO e in particolare:
- dell’ubicazione di tutte le vie e le uscite di emergenza - dell’ubicazione delle attrezzature antincendio e dei dispositivi di allarme - dell’ubicazione degli interruttori generali della corrente, delle valvole generali di erogazione del gas; - dell’ubicazione delle porte tagliafuoco e dei muri portanti dell’edificio.
• di essere stati informati dai Responsabili della scuola riguardo alle seguenti:
PROCEDURE GENERALI DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO O ALTRO TIPO DI EMERGENZA
Tutte le volte che ravvisate un pericolo avvertite immediatamente il personale interno e tutte le persone che possono o potrebbero esser coinvolte dagli sviluppi dell’evento.
Se invece nessuno degli addetti all’emergenza della Scuola è reperibile: • Raggiungete il telefono più vicino (o usate un cellulare) e chiamate i Vigili del fuoco o i mezzi di soccorso
seguendo eventualmente le indicazioni riportate nella procedura di chiamata affissa presso tutti gli apparecchi telefonici della scuola
• Avvisate telefonicamente, se possibile, anche il custode o il Preside o gli addetti alle emergenze dell’Istituto
VIGILI DEL FUOCO Tel. 115 PRONTO SOCCORSO Tel.
POLIZIA DI STATO Tel. 113 Recapito Preside TeL 0825 1643181
Quindi:
1) mettete in sicurezza il vostro posto di lavoro (disconnettete macchine, impianti e attrezzature); 2) chiudete le finestre e uscite nel più breve tempo possibile dai locali chiudendo le porte (ma NON a chiave)
dietro di voi; 3) percorrete le vie di esodo ordinatamente, senza correre o urlare; NON usate un eventuale ascensore; 4) raggiungete l’Area Sicura di raccolta ubicata all’esterno (riportata sulla planimetria di piano ). 5) NON ritornate nell’edificio alla ricerca di altre persone, documenti, effetti personali, ecc.; 6) NON intraprendete operazioni di soccorso senza essere stati autorizzati o senza esserne in grado, in modo da
non compromettere la propria o la altrui incolumità; 7) in ogni caso all’arrivo dei Vigili del fuoco o dei soccorsi collaborate con essi e seguite le loro indicazioni.
FIRME PER PRESA VISIONE E RICEVUTA:
Procedure che devono seguire in caso di emergenza tutte le persone esterne
(visitatori, fruitori pomeridiani o serali dei locali dell’Istituto, manutentori, addetti alla pulizie, ecc.)
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MODULI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA Vengono di seguito riportati i seguenti moduli utili per una corretta gestione delle emergenze:
a) Promemoria delle emergenze (COMPLETO): indicante il segnale di allarme
convenuto, la precedenza di evacuazione e i nominativi degli allievi con incarichi speciali in caso di evacuazione da appendere ben in vista in ogni aula e laboratorio con classe fissa
a/bis) Promemoria delle emergenze (SENZA NOMINE ALLIEVI): indicante il
segnale di allarme convenuto e la precedenza di evacuazione da appendere ben in vista nelle aule e laboratori che ospitano a turno diverse classi
b) Modulo di evacuazione
almeno una copia del quale deve essere sempre presente in ciascun registro di classe b/bis) Modulo di evacuazione per il personale ATA
almeno una copia del quale deve essere sempre presente in portineria c) Procedura di chiamata di soccorso
che deve essere appesa ben in vista presso tutti i telefoni in modo che chiunque possa seguirla in caso di necessità
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I.I.S. “A. Amatucci” mod. 25
Anno scolastico Classe
IL SEGNALE DI ALLARME DI EMERGENZA della scuola è costituito da: MESSAGGIO DI ALLARME con tre squilli prolungati delle campanelle.
L’AREA SICURA DI RACCOLTA ESTERNA da raggiungere in caso di evacuazione, riportata sulla planimetria di piano e in quella affissa nell’ aula (o laboratorio) è:
Se in caso di evacuazione due o più classi stanno per impegnare contemporaneamente una via di esodo è necessario dare la PRECEDENZA agli occupanti del locale più prossimo all’uscita.
L’uscita di sicurezza in caso di emergenza è : ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In caso di evacuazione sono stati assegnati i seguenti incarichi: ALLIEVI APRI-FILA:
•aprire le porte •controllare l’uscita della classe precedente (secondo l’ordine di esodo prestabilito) e guidare i compagni verso l’AREA SICURA DI RACCOLTA ESTERNA
ALLIEVI CHIUDI-FILA:
•chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro
•assistere eventuali compagni in difficoltà ALLIEVI di SOSTEGNO:
•assistere eventuali compagni portatori di handicap o disabili
ALLIEVI di RISERVA:
•sostituire tutti gli altri incaricati se assenti
PER GLI ALLIEVI CON INCARICHI SPECIALI: non dimenticate il vostro incarico, è molto importante! PER TUTTI GLI ALLIEVI: fatevi spiegare bene cosa fare in caso di emergenza, come farlo, quando farlo. Se avete dei dubbi o dei suggerimenti riguardanti le emergenze e l’evacuazione non esitate a proporli ai vostri docenti.
Ricordatevi che ai fini della gestione delle emergenze siete ABBINATI a coppie secondo l’ordine alfabetico della vostra classe: il primo con il secondo, il terzo col quarto, e così via. In caso di appello effettuato a seguito di una situazione di emergenza ciascuno di voi deve segnalare subito al docente, o ai soccoritori, l’eventuale assenza del proprio compagno ABBINATO dall’area sicura di raccolta!!
PROMEMORIA PER EMERGENZE
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(da compilare e appendere ben in vista in ogni aula e laboratorio che ospitano a turno diverse classi)
Anno scolastico Aula
IL SEGNALE DI ALLARME DI EMERGENZA della scuola è costituito da: MESSAGGIO DI ALLARME VIA ALTOPARLANTI (chiavetta/interruttore ubicata in portineria)
oppure segnalazione acustica azionata dai pulsanti ubicati nei corridoi ai vari piani o dai rilevatori di fumo oppure suono delle trombe acustiche
PER L’ AREA SICURA DI RACCOLTA ESTERNA da raggiungere in caso di evacuazione si fa riferimento alle planimetrie di emergenza
Se in caso di evacuazione due o più classi stanno per impegnare contemporaneamente una via di esodo è necessario dare la PRECEDENZA agli occupanti del locale più prossimo all’uscita.
PROMEMORIA PER GLI ALUNNI con INCARICHI SPECIALI in caso di evacuazione: gli ALLIEVI NOMINATI “APRI-FILA” devono:
•aprire le porte •controllare l’uscita della classe precedente (secondo l’ordine di esodo prestabilito) e guidare i compagni verso l’AREA SICURA DI RACCOLTA ESTERNA
gli ALLIEVI NOMINATI “CHIUDI-FILA” devono:
•chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro •assistere eventuali compagni in difficoltà
gli ALLIEVI NOMINATI “di SOSTEGNO” devono:
•assistere eventuali compagni portatori di handicap o disabili gli ALLIEVI NOMINATI “di RISERVA” devono:
•sostituire tutti gli altri incaricati se assenti
PER GLI ALLIEVI CON INCARICHI SPECIALI: non dimenticate il vostro incarico, è molto importante !
PER TUTTI GLI ALLIEVI: fatevi spiegare bene cosa fare in caso di emergenza, come farlo, quando farlo. Se avete dei dubbi o dei suggerimenti riguardanti le emergenze e l’evacuazione non esitate a proporli ai vostri docenti.
Ricordatevi che ai fini della gestione delle emergenze siete ABBINATI a coppie secondo l’ordine alfabetico della vostra classe: il primo con il secondo, il terzo col quarto, e così via. In caso di appello effettuato a seguito di una situazione di emergenza ciascuno di voi deve segnalare subito al docente, o ai soccoritori, l’eventuale assenza del proprio compagno ABBINATO dall’area sicura di raccolta!!
PROMEMORIA PER EMERGENZE
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(almeno una copia deve essere conservata presso la portineria)
Area sicura di raccolta: si fa riferimento alle planimetrie di emergenza ESITO DELL’EVACUAZIONE: MANCA QUALCUNO TRA IL PERSONALE ATA IN SERVIZIO?
□ NO □ Sì
Nome eventuali DISPERSI Eventuali note (descrivere in maniera particolareggiata)
Altre segnalazioni (descrivere in maniera particolareggiata)
Data Cognome e nome di chi fa l’appello
Firma di chi fa l’appello
MODULO DI EVACUAZIONE PER IL PERSONALE ATA
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I.I.S. “A. Amatucci” mod. 28
(deve essere appesa ben in vista presso tutti i telefoni in modo che chiunque possa seguirla in caso di necessità)
Per prendere la linea da questo telefono è necessario
NUMERI DI EMERGENZA NUMERI TELEFONICI DA UTILIZZARE IN CASO DI EMERGENZA
Enti Locali Amministrazione Provinciale di Avellino (centralino) 0825.7901
PROCEDURA DI CHIAMATA DI SOCCORSO
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Una volta ottenuta risposta alla chiamata:
1) comunicare in maniera chiara e concisa il seguente messaggio:
2) descrivere sinteticamente il tipo di incidente e la situazione in atto: entità dell’evento, numero e stato dei feriti, ecc.
3) NON si deve interrompere la comunicazione finché all’altro capo della linea
non sia stato ripetuto l’indirizzo esatto del luogo dell’incidente.
4) se si è costretti ad abbandonare la postazione telefonica è opportuno avvisare nuovamente i soccorsi e comunicare un nuovo numero telefonico per le successive chiamate (ad esempio il numero del cellulare, di una abitazione vicina ecc.).
“Sono (nome e qualifica), telefono dalla Scuola I.I.S. “A. Amatucci” situata in Viale Italia n°8 - Avellino numero di telefono 08251643184;
in alternativa il mio numero di cellulare è (riferire)”
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SCHEMA DEL PIANO DI EMERGENZA - I.I.S. “A. Amatucci” Le tipologie di EMERGENZA prevedibili presso la scuola sono le seguenti: incendio, esplosioni dovute a perdite di gas, terremoto o altre catastrofi naturali, malfunzionamenti di impianti generali (acqua, gas, energia elettrica, ecc.), infortuni (malori, traumi meccanici, elettrocuzioni, ustioni, avvelenamenti, ecc.), attentati o minaccia armata e simili. In caso di EMERGENZA è necessario prendere immediatamente i seguenti provvedimenti:
AZIONE DA INTRAPRENDERE DA PARTE DI: SOSTITUTO: QUANDO COME AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE IL PERSONALE
AUSILIARIO (O DIRETTAMENTE IL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE)
E TUTTE LE PERSONE (anche nelle aule vicine) CHE, A PROPRIO GIUDIZIO, POSSONO O
POTREBBERO ESSER COINVOLTE DAGLI SVILUPPI DELL’EVENTO
CHIUNQUE
TUTTE LE VOLTE CHE SI RAVVISA UN PERICOLO O UN RISCHIO
A VOCE
CIRCOSCRIVERE QUANTO PIÙ POSSIBILE L’INCENDIO
(se si tratta di questo)
CHIUNQUE
(tra gli addetti alle emergenze della Scuola)
SOLTANTO SE L’OPERAZIONE PUÒ ESSERE FATTA SENZA RISCHIO PER LA SICUREZZA
PROPRIA E ALTRUI (se ci sono dubbi, evacuare la zona)
ALLONTANANDO IL MATERIALE COMBUSTIBILE CHE POTREBBE VENIRE RAGGIUNTO DAL FUOCO
USARE GLI ESTINTORI DISPONIBILI SUL POSTO
Addetti antincendio: Sostituti: SOLO SE SI TRATTA DI UN PRINCIPIO DI INCENDIO E SOLTANTO SE L’OPERAZIONE PUÒ ESSERE FATTA SENZA RISCHIO PER
LA SICUREZZA PROPRIA E ALTRUI (se ci sono dubbi, evacuare la zona)
Seguendo le procedure riportate nel
MODULO 15
DARE IMMEDIATAMENTE L’ALLARME
CHIUNQUE (tra gli addetti alle emergenze della Scuola)
SE LA SITUAZIONE COMPORTA UN RISCHIO IMMEDIATO E REALE PER LE PERSONE
(A TITOLO DI ESEMPIO:
INCENDIO DI GROSSE DIMENSIONI, FORTE SCOSSA DI TERREMOTO, ecc.)
DANDO/AZIONANDO IL SEGNALE DI ALLARME CONVENUTO:
MESSAGGIO DI ALLARME VIA ALTOPARLANTI
(chiavetta/interruttore ubicata in portineria) oppure segnalazione acustica azionata dai pulsanti
ubicati nei corridoi ai vari piani o dai rilevatori di fumo oppure
suono delle trombe acustiche
DARE L’ALLARME DOPO AVER OSSERVATO LO SVILUPPO DI EVENTI INIZIALMENTE CONFINATI
E POCO PERICOLOSI
Resp.le emergenze: DIRIGENTE
SCOLASTICO
Sostituti:
UNO DEI VICARI
SE SI RAVVISA CHE LA SITUAZIONE POTREBBE DEGENERARE
E RAPPRESENTARE UN RISCHIO REALE PER LE PERSONE PRESENTI
DARE L’ALLARME SPECIFICATAMENTE AD EVENTUALI PERSONE NON UDENTI, NONCHÉ
AI FRUITORI DEI LABORATORI LINGUISTICI OVE SI FA USO DI CUFFIE AURICOLARI
(potrebbero non udire il segnale di evacuazione)
CHIUNQUE (tra gli addetti alle emergenze della Scuola)
SE SI RAVVISA CHE LA SITUAZIONE POTREBBE DEGENERARE
E RAPPRESENTARE UN RISCHIO REALE PER LE PERSONE PRESENTI
PERSONALMENTE, A VOCE
FACILITARE L’EVACUAZIONE DI TUTTE LE PERSONE PRESENTI (anche eventuali esterni) E ACCERTARSI (se possibile) CHE LE PORTE SPECIE QUELLE TAGLIAFUOCO SIANO BEN
CHIUSE
Addetti evacuazione:
TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI AI VARI PIANI
TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO L’ALLARME
Seguendo le procedure indicate nel MODULO 18
CONTROLLARE E FACILITARE L’ESODO DELLE SINGOLE CLASSI
I DOCENTI che stanno tenendo la lezione coadiuvati dagli allievi apri-fila, chiudi-fila e di
sostegno
TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO L’ALLARME
Seguendo le procedure indicate nella SCHEDA PER I DOCENTI
(MODULO 21)
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GARANTIRE L’EVACUAZIONE DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
I relativi INSEGNANTI DI
SOSTEGNO o gli EDUCATORI
I COLLABORATORI
SCOLASTICI AI VARI PIANI
TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO L’ALLARME
Eventuali persone con ridotta capacità motoria devono essere accompagnate verso il pianerottolo della scala esterna
in attesa di aiuti per fare le scale. É VIETATO usare l’ascensore in caso
di emergenza
EVITARE ACCESSI IGNARI O COMUNQUE NON AUTORIZZATI NELLA ZONA DI PERICOLO
Addetti evacuazione: TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI
AI VARI PIANI
AD EVACUAZIONE TERMINATA E FINO A CHE NON SIA STATO DATO IL CESSATO ALLARME
PRESIDIANDO A DISTANZA DI SICUREZZA GLI INGRESSI DELLA
SCUOLA STACCARE L’INTERRUTTORE GENERALE
DELLA CORRENTE ELETTRICA E CHIUDERE LA VALVOLA GENERALE DEL GAS
Addetti preposti: L’ADDETTO DI TURNO
AL CENTRALINO
Sostituti: GLI ADDETTI AGLI
UFFICI TUTTE LE VOLTE CHE VIENE DATO
L’ALLARME Seguendo le procedure riportate nel
MODULO 16
USARE LE EVENTUALI LANCE ANTINCENDIO DISPONIBILI SUL POSTO
Addetti antincendio: Sostituti: ALL’ORDINE DEL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE
(solo DOPO AVER STACCATO LA CORRENTE e se l’operazione può essere fatta senza rischio per la sicurezza propria e altrui;
se ci sono dubbi, evacuare la zona)
Seguendo le procedure riportate nel MODULO 15
e dopo aver aperto l’eventuale RUBINETTO GENERALE DI
EROGAZIONE DELL’ACQUA PER GLI IDRANTI
CHIAMARE I VIGILI DEL FUOCO E/O I MEZZI DI SOCCORSO
Addetti alla chiamata: L’ADDETTO DI TURNO
AL CENTRALINO
Sostituti: GLI ADDETTI AGLI
UFFICI
SE L’EVENTO É FUORI CONTROLLO O SE CI SONO PERSONE
FERITE O IN STATO DI INCOSCIENZA
Seguendo le procedure indicate nel MODULO 17
AVVERTIRE O DARE L’ALLARME ANCHE AI COLLABORATORI SCOLASTICI DELLA
PALESTRA (a loro volta attiveranno eventualmente
il sistema di allarme di competenza)
DOPO AVER CHIAMATO I VIGILI DEL FUOCO E/O I SOCCORSI
PER TELEFONO O DI PERSONA
PREPARARSI A RICEVERE I SOCCORSI ESTERNI PREDISPONENDO NEL
FRATTEMPO GLI ACCESSI SGOMBRI
DOPO AVER VVERTITO GLI OCCUPANTI
DEGLI EVENTUALI EDIFICI VICINI
Aprire cancelli, sgombrare gli accessi da veicoli e, se necessario,
provvedere all’interruzione del traffico
OFFRIRE I PRIMI SOCCORSI
Addetti Primo soccorso:
Sostituti:
QUANDO NECESSARIO
Seguendo le procedure indicate nel
MODULO 19
EFFETTUARE L’APPELLO DEGLI ALLIEVI CLASSE PER CLASSE E FAR PERVENIRE
L’APPOSITO MODULO DI EVACUAZIONE A CHI STA DIRIGENDO LE OPERAZIONI
I DOCENTI che stavano tenendo lezione
DOPO CHE TUTTI GLI EVACUATI SONO STATI RADUNATI NEL LUOGO SICURO DI
RACCOLTA (riportato sulle planimetrie di piano).
UTILIZZANDO IL REGISTRO
DI CLASSE
EFFETTUARE L’APPELLO DEL PERSONALE E DEI CLIENTI E RAPPORTARE EVENTUALI
ASSENTI AI VIGILI DEL FUOCO O AL COMANDANTE DEI SOCCORSI
Addetti evacuazione:
TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI AI VARI PIANI
CHIAMANDO PER NOME I SINGOLI LAVORATORI
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COLLABORARE CON I VIGILI DEL FUOCO E/O CON IL COMANDANTE DEI SOCCORSI CHIUNQUE ALL’ARRIVO DEI VIGILI DEL FUOCO E/O DEI
SOCCORSI SEGUENDO LE LORO
INDICAZIONI METTERE IN ATTO LE PROCEDURE
SPECIFICHE IN CASO DI FUGA DI GAS O DI ALLAGAMENTO
Addetti preposti: TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI
IN CASO DI FUGA DI GAS O DI ALLAGAMENTO
Seguendo le procedure indicate nel MODULO 20
A - Generalità ................................................................................................................................................................................................... 2
A1 - Identificazione e riferimenti della scuola ............................................................................................................................................................... 2 A2 - Caratteristiche generali dell’edificio scolastico ...................................................................................................................................................... 4 A3 - Distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica ............................................................................................................................... 5
Classificazione della Scuola in relazione alla effettiva presenza contemporanea delle persone (DM 26.8.92) .................................................. 6 A4 - Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità ...................................................................................................................................................... 7 A5 – Vie e uscite di emergenza ....................................................................................................................................................................................... 8 A6 – Scala di emergenza .............................................................................................................................................................................................. ..09 A7 – Punti di raccolta .................................................................................................................................................................................................... 10
B - Organizzazione dell'emergenza ..............................................................................................................................................................11 B1- Obiettivi del piano .................................................................................................................................................................................................. 11 B2 - Informazione .......................................................................................................................................................................................................... 11 B3- Classificazione emergenze ...................................................................................................................................................................................... 11 B4 - Localizzazione del Centro di Coordinamento .................................................................................................................................................... 11 B5 - Composizione della Squadra di Emergenza ........................................................................................................................................................ 11
C - PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE .........................................................................................................14
C1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione ......................................................................................................................................... 14 SCHEDA 1: compiti del Coordinatore delle Emergenze .................................................................................................................................... 14 SCHEDA 2: compiti del Responsabile dell'area di raccolta ................................................................................................................................ 15 SCHEDA 3: responsabile chiamata di soccorso ................................................................................................................................................... 16 SCHEDA 4: responsabile dell'evacuazione della classe ....................................................................................................................................... 16 SCHEDA 5: responsabile di piano ........................................................................................................................................................................ 17 SCHEDA 6: studenti apri-fila chiudi-fila soccorso .............................................................................................................................................. 18
C2 - Compiti della Squadra di Prevenzione Incendi................................................................................................................................................... 22 Incendio di ridotte proporzioni .............................................................................................................................................................................. 22 Incendio di medie e vaste proporzioni................................................................................................................................................................... 22 Raccomandazioni finali ............................................................................................................................................................................................ 22
C3 - Sistema comunicazione emergenze...................................................................................................................................................................... 23 1. Avvisi con campanella ......................................................................................................................................................................................... 23 2. Comunicazioni a mezzo altoparlante ................................................................................................................................................................. 23 3. Comunicazioni ..................................................................................................................................................................................................... 23
C4 - Enti esterni di pronto intervento ......................................................................................................................................................................... 23 C5 - Chiamate di soccorso ............................................................................................................................................................................................ 24 C6 - Aree di raccolta ...................................................................................................................................................................................................... 25
D - NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE .............................................26 SCHEDA 1 Norme per l'evacuazione ................................................................................................................................................................... 27 SCHEDA 2 Norme per incendio ........................................................................................................................................................................... 28 SCHEDA 3 Norme per emergenza sismica .......................................................................................................................................................... 29 SCHEDA 4 Norme per emergenza elettrica ......................................................................................................................................................... 29 SCHEDA 5 Norme per segnalazione della presenza di un ordigno ................................................................................................................... 30 SCHEDA 6 Norme per emergenza tossica ........................................................................................................................................................... 31 SCHEDA 7 Norme per allagamento ..................................................................................................................................................................... 32 SCHEDA 8 Norme per i genitori .......................................................................................................................................................................... 32 SCHEDA 9: Norme in caso di attraversamento locali invasi da fumo .............................................................................................................. 33 SCHEDA 10: Norme nel caso che il fumo renda impraticabili le vie di uscita................................................................................................. 33 SCHEDA 11: In caso di minaccia armata ............................................................................................................................................................. 33 SCHEDA 12: In caso di eventi esterni .................................................................................................................................................................. 34 SCHEDA 13: In caso di tromba d’aria .................................................................................................................................................................. 34
E -Presidi antincendio ...................................................................................................................................................................................31 E1 Tabella ubicazione e utilizzo ................................................................................................................................................................................... 31 E2 - Tabella sostanze estinguenti per tipo di incendio ............................................................................................................................................... 32 E3 - Tabella sostanze estinguenti - Effetti ................................................................................................................................................................... 32 E4 - Segnaletica di Emergenza (D.Lgs. 81/08 allegato XXIV)................................................................................................................................. 34
F – Allegati ......................................................................................................................................................................................................36 Modulo 1 Modulo di evacuazione ................................................................................................................................................................................ 37 Modulo 2 scheda riepilogativa dell'area di raccolta ..................................................................................................................................................... 38 foglio informativo generale .......................................................................................................................................................................................... 39 Informativa breve PT .................................................................................................................................................................................................... 43 Informativa breve PP..................................................................................................................................................................................................... 45 Liste verifiche e controlli periodici ............................................................................................................................................................................... 47 Specifiche procedure di emergenza .............................................................................................................................................................................. 55 Moduli pe addetti emergenze ........................................................................................................................................................................................ 58 Moduli gestione emergenze........................................................................................................................................................................................... 75 Schema piano di emergenza .......................................................................................................................................................................................... 81 Conclusioni ..................................................................................................................................................................................................................... 85 Planimetrie