Top Banner
MASSIMO TAGGIASCO L a trasferta sul terreno del Re- nate, in quel di Meda, ha visto l’Alessandria protagonista di una delle gare più brutte della stagione. I quasi quattrocento tifosi che hanno seguito la squadra erano, giustamente, furibondi: non si può rinunciare a giocare nel mo- mento decisivo della stagione. Ora tutto è tornato in discussione negli ultimi, deci- sivi novanta minuti contro il Venezia: bi- sogna vincere e, per farlo, occorre se- gnare, cosa che agli uomini di D’Angelo non riesce da ben quattro turni. Aveva- mo sognato, ci eravamo illusi: ora viene seriamente da pensare che, anche por- tando a casa questi benedetti play off, una trasferta in casa di Benevento, Bas- sano o Novara, giocando così, sarebbe solo una (poco) piacevole escursione tu- ristica. Di chi la responsabilità di questa bruttissima involuzione dell’undici grigio, di questo vero e proprio crollo? Non è il mo- mento di fare processi, ma, assistendo alla bella favola del Carpi, ci siamo convinti di una cosa: gli emiliani hanno costruito il loro progetto vincente sui giovani. L’Alessandria ha la rosa con l’età media più alta del girone (28,4 anni). Se si vogliono porre le basi per qualco- sa di duraturo, se si vuole puntare in alto, verso il futuro, bisogna lavorare sui giovani. I cosiddetti senatori non portano promozio- ni, arricchiscono solo le tasche dei procura- tori. Certo, gli spareggi hanno spesso una sto- ria tutta diversa dal campionato, ma non ve- diamo da dove possa arrivare il cambio di pas- so. Comunque, un passo alla volta: prima, pen- siamo a battere l’Unione Venezia, dando per scontato che il Como non ci farà alcun regalo. I lagunari non hanno più nulla da chiedere alla stagione, ma, in questo momento, qualunque avversario è diventato temibile. La cosa più bella di questo campionato è stato il ritorno della passione: i tifosi dell’Orso Grigio hanno letteralmente invaso le tribune di Como, Bas- sano, Pavia, Novara e, in ogni caso, non hanno mai abbandonato la squadra anche nei mo- menti più difficili. Ci pare che meritino un po’ più di rispetto: in campo vogliamo vedere giocatori che onorano la maglia che indos- sano, che danno il cuore e l’anima per no- vanta minuti. Noi ci saremo, come sempre, anche in questa partita decisiva. Speriamo che ci sia anche la nostra squadra. Hurrà Grigi! QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 10 8 mag. 2015 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 Bar Stadio dello La tua pausa caffè nel tempio del calcio Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00 Via V. Bellini ALESSANDRIA sotto la tribuna centrale del Moccagatta Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00 Via V. Bellini ALESSANDRIA sotto la tribuna centrale del Moccagatta LA LEGGENDA DELL’ORSO www.museogrigio.it ancora più ricco di contenuti I TABELLINI, LE STAGIONI, IL BLOG, LE BIOGRAFIE, la video gallery, LA RICCA GALLERIA FOTOGRAFICA dei CALCIATORI CHE HANNO FATTO GRANDE L’ALESSANDRIA CALCIO www.museogrigio.it DIVENTA ANCHE TU PROTAGONISTA DELLA STORIA DELL’ORSO. TUTTI ALLO STADIO Grigi-Venezia Story vi aspetta alle pagine 8-9 www.museogrigio.it I tifosi meritano rispetto! hurra.grigi INTERNET www.hurragrigi.it ALL INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde © SerenaRussello2015
16

Alessandria-Venezia

Jul 22, 2016

Download

Documents

hurrà grigi

Fino alla fine, forza Alessandria
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Alessandria-Venezia

MASSIMO TAGGIASCO

La trasferta sul terreno del Re-nate, in quel di Meda, ha vistol’Alessandria protagonista di una

delle gare più brutte della stagione. I quasiquattrocento tifosi che hanno seguito lasquadra erano, giustamente, furibondi:non si può rinunciare a giocare nel mo-mento decisivo della stagione. Ora tutto ètornato in discussione negli ultimi, deci-sivi novanta minuti contro il Venezia: bi-sogna vincere e, per farlo, occorre se-gnare, cosa che agli uomini di D’Angelonon riesce da ben quattro turni. Aveva-mo sognato, ci eravamo illusi: ora vieneseriamente da pensare che, anche por-tando a casa questi benedetti play off,una trasferta in casa di Benevento, Bas-sano o Novara, giocando così, sarebbesolo una (poco) piacevole escursione tu-ristica. Di chi la responsabilità di questabruttissima involuzione dell’undici grigio, diquesto vero e proprio crollo? Non è il mo-mento di fare processi, ma, assistendo allabella favola del Carpi, ci siamo convinti diuna cosa: gli emiliani hanno costruito il loroprogetto vincente sui giovani. L’Alessandria ha

la rosa con l’età media più alta del girone (28,4anni). Se si vogliono porre le basi per qualco-sa di duraturo, se si vuole puntare in alto,verso il futuro, bisogna lavorare sui giovani.I cosiddetti senatori non portano promozio-ni, arricchiscono solo le tasche dei procura-

tori. Certo, gli spareggi hanno spesso una sto-ria tutta diversa dal campionato, ma non ve-

diamo da dove possa arrivare il cambio di pas-so. Comunque, un passo alla volta: prima, pen-siamo a battere l’Unione Venezia, dando perscontato che il Como non ci farà alcun regalo. Ilagunari non hanno più nulla da chiedere allastagione, ma, in questo momento, qualunqueavversario è diventato temibile. La cosa piùbella di questo campionato è stato il ritornodella passione: i tifosi dell’Orso Grigio hannoletteralmente invaso le tribune di Como, Bas-sano, Pavia, Novara e, in ogni caso, non hannomai abbandonato la squadra anche nei mo-menti più difficili. Ci pare che meritino un po’più di rispetto: in campo vogliamo vederegiocatori che onorano la maglia che indos-sano, che danno il cuore e l’anima per no-vanta minuti. Noi ci saremo, come sempre,anche in questa partita decisiva. Speriamoche ci sia anche la nostra squadra.

Hurrà Grigi!

QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 10 • 8 mag. 2015

Pizzeria-Ristorante

ALESSANDRIACorso Crimea 67Tel. 0131 445005

Pizzeria-Ristorante

ALESSANDRIACorso Crimea 67Tel. 0131 445005

BarStadiodello

La tua pausa caffè nel tempio del calcio

Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00

Via V. BelliniALESSANDRIA

sotto la tribuna centrale del Moccagatta

Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00

Via V. BelliniALESSANDRIA

sotto la tribuna centrale del Moccagatta

LA LEGGENDA DELL’ORSO www.museogrigio.it

ancora più ricco di contenutiI TABELLINI, LE STAGIONI, IL BLOG, LE BIOGRAFIE,

la video gallery, LA RICCA GALLERIA FOTOGRAFICA dei CALCIATORI CHE HANNO FATTO GRANDE

L’ALESSANDRIA CALCIO

www.museogrigio.it

DIVENTA ANCHE TU PROTAGONISTA DELLA STORIA DELL’ORSO.

TUTTI ALLO STADIO

Grigi-Venezia Story

vi aspetta alle pagine 8-9www.museogrigio.it

I tifosi meritano rispetto!

hurra.grigiINTERNET www.hurragrigi.it ALL’INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde

© S

eren

aRus

sello

2015

Page 2: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI2 anno VII n. 10

37ª GIORNATA RISULTATI

COMO PAVIA 3-0

REAL VICENZA PORDENONE 1-0

NOVARA AREZZO 1-0

ALBINOLEFFE MANTOVA 2-1

UNIONE VENEZIA PRO PATRIA 1-2

CREMONESE TORRES 1-1

FERALPISALÒ LUMEZZANE 2-0

MONZA BASSANO VIRTUS 0-0

RENATE ALESSANDRIA 0-0

SÜDTIROL GIANA ERMINIO 0-2

37ª GIORNATA 10 maggio 2015 - h. 15

LUMEZZANE NOVARA

PRO PATRIA MONZA

PAVIA REAL VICENZA

BASSANO VIRTUS FERALPISALÒ

TORRES RENATE

AREZZO SÜDTIROL

ALESSANDRIA UNIONE VENEZIA

PORDENONE ALBINOLEFFE

MANTOVA COMO

GIANA ERMINIO CREMONESE

MARCATORIAndrea FERRETTI (Pavia) Reti 16

Salvatore BRUNO (Real Vicenza) 16

Matteo MOMENTÈ (Albinoleffe) 15

Pablo GONZALEZ (Novara) 15

Pasquale MAIORINO (Torres) 14

Manuel FISCHNALLER (Südtirol) 14

Andrea BRIGHENTI (Cremonese) 14

Felice EVACUO (Novara) 14

Stefano PIETRIBIASI (Bassano Virtus) 13

Matteo SERAFINI (Pro Patria) 12

Simone CORAZZA (Novara) 11

Giuseppe LE NOCI (Como) 11

Michele Marconi,primo marcatore dei Grigi, è a quota 9

STATISTICHE Un’appassionante ultima giornata di campionato: nulla è ancora deciso

Ancora nessun verdetto definitivoA Pordenone chi perde è in Serie D

SQUADRE PT G V N S GF GS +/-

CLASSIFICA

1ª Promozione diretta in Serie B. Dalla 2ª alla 4ª: play-off trale seconde e le terze classificate e le due migliori quarte dei tregironi. Dalla 16ª alla 19ª: play-out. 20ª: retrocessione in SerieD. Nel caso in cui due (o più) squadre abbiano lo stesso numerodi punti, le seguenti norme decideranno l’ordine: 1. Scontri direttitra le due squadre in questione; 1a. Punti totali; 1b. Differenzareti; 1c. Reti segnate; 2. Differenza reti; 3. Reti segnate.

1 NOVARA (-3) 71 37 21 11 5 57 30 27

2 BASSANO VIRTUS 71 37 20 11 6 54 36 18

3 PAVIA (-1) 67 37 19 11 7 57 42 15

4 ALESSANDRIA 64 37 17 13 7 50 30 20

5 COMO 64 37 19 7 11 47 33 14

6 FERALPISALÒ 56 37 14 14 9 42 38 4

7 REAL VICENZA 51 37 12 15 10 43 37 6

8 AREZZO 49 37 12 13 12 34 33 1

9 TORRES 47 37 11 14 12 35 37 -2

10 CREMONESE 47 37 11 14 12 42 44 -2

11 MANTOVA (-3) 46 37 14 7 16 37 33 4

12 UN. VENEZIA (-3) 45 37 13 9 15 46 43 3

13 GIANA ERMINIO 45 37 12 9 16 32 36 -4

14 SÜDTIROL 44 37 11 11 15 37 40 -3

15 RENATE 42 37 10 12 15 34 49 -15

16 MONZA (-6) 39 37 11 12 14 35 35 0

17 PRO PATRIA (-1) 35 37 8 12 17 42 63 -21

18 LUMEZZANE 35 37 8 11 18 31 49 -18

19 ALBINOLEFFE 32 37 7 11 19 27 50 -23

20 PORDENONE 31 37 8 7 22 29 53 -24

Per ricevere i pdf di Hurrà Grigi gratis in anteprima basta inviare una mail a: [email protected],ma l’edizione on-line del giornale si può già sfogliare on-line sulla nostra pagina Facebook due giorni prima diogni partita casalinga, oppure sulla homepage del sito www.hurragrigi.it cliccando sull’icona della copertina.

SPACCIOOCCHIALI

������������

Acquista un occhiale completodi montatura e lenti multifocalidi nuova generazioneE AVRAI IN REGALO1 SETTIMANA DI SOGGIORNO PER 2 ADULTI + 1 BAMBINOIN FORMULA RESIDENCEO IN FORMULA HOTELCON META A SCELTA!Scadenza 31/5/2015

OPPURE

Accumula i punti“VACANZA PIÙ”sulla scheda che ti verràconsegnata in negozio.OGNI 10 EURO DI SPESA OTTERRAI UN BOLLINO DA 1 PUNTO.Hai tempo fino al 9/3/2017

ALESSANDRIACorso Acqui 173 (zona Cristo)Tel. 0131 240228

SPACCIODEGLI

OCCHIALI

TI MANDA

IN VACANZA

DAL 2001

DEGLI

Page 3: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI 38 mag. 2015

SUSHI SASHIMICUCINA CINESE

RISTORANTE CUCINA CINESE E GIAPPONESE

CONSEGNA A DOMICILIO GRATUITAPER IMPORTI SUPERIORI A 20 EURO

PRANZO MENÙ FISSO

€ 10,90CENA MENÙ FISSO

€ 18,90CON SERVIZIOAL TAVOLO.

METÀ PREZZO PER I BAMBINIAL DI SOTTODI 1,20 MT

Facebook: Yijia Risto

����������������

MANGI

QUELLO

CHE VUOI

E QUANTOVUOI!!!

ALESSANDRIACORSO ACQUI 55TEL. 0131 343817CELL. 366 1623557

����� • PER IMPORTI SUPERIORI A 20 EURO: UNA BIBITA IN OMAGGIO

• PER IMPORTI SUPERIORI A 30 EURO:UNA BIRRA CINESE O UNA COCA COLA 1,5 LT IN OMAGGIO

L’INTERVISTA a Sivio Bolloli (Radio Voce Spazio)

L’insistenza sul modulo sbagliatoe l’‘Affaire Guazzo’ pesano troppoSilvio, siamo giunti alla fine

del campionato ed è dun-que tempo di bilanci...

«In realtà il campionato non èancora finito e, tecnicamente,l’Alessandria l’anno prossimo po-trebbe ancora calcare i campi delleSerie B (anche se non ci crede quasinessuno).»

Addirittura?«Se battiamo l’Unione Venezia

(cosa che è tutt’altro che impossi-bile) ci mettiamo in tasca il bigliet-to per i play-off e lì ce l’andiamo agiocare.»

Però, almeno la soddisfazionedi un bilancino me la potresti da-re...

«Vuoi che facciamo il gioco deipromossi e dei bocciati?»

Facciamolo e cominciamo dal-l’allenatore.

«Luca D’Angelo mi sembra unapersona dalle ottime doti umaneed in buona armonia con la rosadalla quale mi pare rispettato, maanche benvoluto. Detto questo, cre-do che la sua unica possibilità diottenere la conferma (mediantestipulazione di un nuovo contrattoessendo quello attuale in scaden-za) sia la promozione in Serie B:infatti, già l’estate scorsa era statoconfermato all’ultimo e con qual-che riserva data la qualità nonproprio entusiasmante del giocoespresso. Quest’anno credo che lasocietà si guarderà attorno in casodi mancata promozione.»

Cosa gli imputi?«Quando si giudica un allenato-

re bisognerebbe sempre verificarechi potrebbe fare di meglio con glistessi uomini, però voglio dirti chenon ho mai capito completamentela sua insistenza nel puntare sul 3-

5-2 avendo a disposizione una ro-sa che a me è sempre sembrata piùadatta ad un 4-4-2.»

Parliamo di Di Masi«Di Di Masi non si può che dire

bene: dimmi tu quanti presidentici sono in Italia, al giorno d’oggi,che spendono un sacco di soldi ditasca propria solo per assecondareuna passione, senza secondi fini.Fino a che i fatti non dimostreran-no il contrario, questa è la mia at-tuale opinione sul Presidente.»

Dimmi un po’ di Magalini...«Luci ed ombre. Quando Maga-

lini è arrivato è stato salutato damolti come l’uomo della provvi-denza, ancor prima di vederlo al-l’opera, questo anche a seguito diuna notevole campagna di demo-nizzazione nei confronti del suopredecessore Menegatti. In realtà,l’Alessandria ha utilizzato perquasi tutta la stagione giocatori

come Sirri, Sabato, Spighi, Mora,Marconi e Rantier, qui giunti nelperiodo del vecchio Direttore Spor-tivo. Il lavoro di Magalini, di con-tro, è stato certamente ottimo conriguardo al pacchetto arretrato,dove sono arrivati Terigi, Sosa eMorero ma non ha risolto i proble-mi del centrocampo e dell’attacco.A centrocampo ritengo che néObodo né Mezavilla abbiano con-vinto appieno e, in attacco, la mi-glior punta resta Marconi, mentrel’operazione invernale Iunco-Ger-minale ha destato più di una ri-serva.»

Quindi?«Quindi Menegatti non era, a

quanto pare, così incapace comequalcuno ha voluto far credere eMagalini non ha azzeccato pro-prio tutte le mosse. Detto questo,non voglio certo gettare la croce sulDS, ma voglio dire che non amo né

le santificazioni, né le demonizza-zioni.»

Facciamo un’ultima battuta sulcaso Guazzo.

«Se Di Masi ha deciso di esclu-derlo per problemi di tipo compor-tamentale, non mi sento di criti-carlo perché trovo apprezzabileche le dirigenze puntino anche acerte problematiche extracalcisti-che. Detto ciò, è vero che i correttividi mercato sono stati ‘sbagliati’perché Guazzo non è stato sostitui-to con una vera prima punta, ma èaltrettanto vero che il fatto che conlui in campo adesso saremmo intesta alla classifica è tutto da di-mostrarsi. E poi, i bilanci li faremoalla fine.»

© S

eren

aRus

sello

2015

© S

eren

aRus

sello

2015

Page 4: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI4 anno VII n. 10

Impresa del Como ad Alessan-dria. I lariani vincono per 1-0sul campo dei Grigi grazie a

una rete del difensore Giosa al 3’del secondo tempo e avvicinanola zona playoff. Nelle gare del 25aprile, tutte giocate in contempo-ranea, i risultati sono stati favore-voli ai lariani, che hanno avvicina-to il Novara (che ha pareggiato 1-1a Pordenone) e la stessa Alessan-dria. Le due piemontesi, che oc-cupano alla pari il terzo posto inclassifica, ora sono a due lunghez-ze. Alla fine del campionato man-cano due giornate.

Seconda battuta d’arresto con-secutiva casalinga per l’Alessan-dria che sta attraversando un pe-riodo decisamente no e con lo 0-1al Moccagatta contro il Como orarischia di compromettere anche lacorsa ai playoff .

Nell’undici iniziale D’Angelo re-cupera Mezavilla e dà fiducia aCavalli che agisce da interno de-stro: nel Como Sabatini rinuncia aGanz. Pronti via ed il Como con-quista un angolo: sulla battutaGiosa gira di testa, Nordi si fa tro-vare pronto in presa bassa. Al 16’occasionissima per i Grigi chesciupano un rigore con Cavalli aseguito di un atterramento di Mo-rero ad opera di Ambrosini.

I Grigi faticano a concludere: ciprova Obodo al 34’ con un sinistroche saetta di poco fuori all’altezzadell’incrocio dei pali di Crispino.Nel recupero il Como reclama perun fallo di mani in area di Morama l’arbitro fa correre.

Secondo tempo. Il Como guada-gna un corner: sulla battuta Giosacastiga i Grigi. Alla ripresa del gio-co Vitofrancesco crossa dalla de-

stra, testa di Mezavilla e Marconida un metro centra in pieno di de-stro la traversa. Grigi in bambolaall’8’ quando Cristiani da ottimaposizione fallisce il gol dello 0-2.Nordi in evidenza al 10’ ed al 13’prima su Cristiani poi su Casolicon due deviazioni in angolo sualtrettante conclusioni velenose. IlComo controlla partita e vantag-gio: al 47’ Castiglia tira una bellapunizione dal limite fuori di pocopoi il triplice fischio sancisce lasconfitta dell’Alessandria.

◗ In sala stampa

Mister D’Angelo: «Siamo statipiatti e prevedibili. La crisi di ri-sultati sta minando le nostre cer-tezze e ha fatto subentrare un’ap-prensione che anche oggi, dopol’episodio del rigore e della traver-sa, ha condizionato la nostra par-tita. Ci restano due gare per recu-perare e faremo ogni sforzo per ar-rivare ai play-off».

DETTO FUORI DAI DENTI di Mario Bocchio

«Io non voglio salire? Me lo si dica in faccia, saprò cosa rispondere!»

Il presidente Di Masi: «Sono ar-rabbiato. Non siamo questi e losappiamo. Abbiamo fatto grandicose, abbiamo ottenuto grandi ri-sultati con buone prestazioni, ma

adesso dobbiamo capire dove stia-mo andando, perché così non va.Dobbiamo capirlo e lo dobbiamosopratutto ai nostri tifosi, oggi,una volta di più meravigliosi».

Riccardo Taddei: «C’è grandeamarezza e delusione. Ci sono con-tro gli episodi, ma non è il mo-mento degli alibi. Dobbiamo lavo-rare per tornare quelli di prima».

Con non poca fatica, impe-gno, buona volontà, col

supporto di tanti volontari, or-ganizzati anche in preziosissimeassociazioni, finalmente, comepromesso, Marengo Mu-seum è stato riaperto!

Lo abbiamo fatto in sordina,senza grossi proclami, perchè èfondamentale restare sobri.

Non dovremo mai più assistereagli sperperi dei tempi passati,non dobbiamo mai piùconsiderare tali patrimonidi proprietà degli Enti eneanche della politica odei partiti: I VERI PRO-PRIETARI-AZIONISTI SO-NO I CITTADINI, i Cittadini diAlessandria.

Marengo è uno spazio cultu-rale, storico, a disposizione ditutti coloro che vorranno fareproposte e ‘sfruttarne’ le pecu-liarità, organizzando eventi con-formi allo spessore del nobileed unico luogo.

Ora dobbiamo implementar-lo, farlo conoscere maggior-mente all’Italia, all’Europa.

Dobbiamo attrarre persone,turismo, dobbiamo creare ‘busi-ness etico’, che dia respiro enuove prospettive alla nostraComunità, alle nostra attività,alle nostre aziende ed impresee quindi un migliore avvenireper i nostri giovani.

Nei prossimi giorni illustrere-mo un vero percorso, perchéquesto è solo il primissimo pas-so, ma lo faremo senza timori,con autentica concretezza!

Ora pensiamo in grande an-che per la Cittadella ed il Museodel Cappello Borsalino, veri gio-ielli che ci appartengono.

L’assessore Oneto ed il Presi-dente Taverna sono stati veriprotagonisti di questo piccologrande successo.

C’è ancora molto da lavorare,ma non dimentichiamo che, ilfuturo è oggi.

IL COMUNE INFORMA CON TRASPARENZA di Giovanni Barosini

Dott. Giovanni BarosiniPresidente ‘Comitato complesso Museale’Marengo - Cittadella - Cappello Borsalino

Cell. 338 4692651LA DISPONIBILITÀ

COME VALORE, COSTANTE

Mai arrendersi![G

SM P

hoto

][GSM Photo]

Page 5: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI 58 mag. 2015

nessuna delle due compagini èsembrata in grado di pungere condecisione. Fondamentali sarannoi restanti 90 minuti.

Al ‘Città di Meda’, nerazzurri eGrigi si affrontano in un periodonon particolarmente positivo suambo i fronti. Ne scaturisce unagara in cui i ventidue in camposono sembrati impauriti a scoprir-si troppo perché una sconfitta sa-rebbe potuta essere fatale.

La prima azione degna di notasi registra al 29’ quando Radrezzatrova uno spunto personale con ilsuo sinistro che viene deviato in

corner dalla retroguardia ospite.Sugli sviluppi del calcio d’angolo,Muchetti spara alto da fuori area.L’Alessandria risponde al 40’. Pu-nizione dai venti metri di Rantiere pallone che si spegne di pocosopra la traversa. Due minuti piùtardi, dalla bandierina Vitofrance-sco serve il compagno Cavalli sulsecondo palo. Il capitano alessan-drino lascia partire un diagonaleimpreciso che non trova lo spec-chio della porta.

Nella ripresa, le sorti del matchnon cambiano. Al 4’ è bravo DiGennaro ad anticipare il colpo ditesta a botta sicura di Marconimentre all’8’ Iovine scodella inmezzo un pallone su cui ci arrivain due tempi Bonfanti provandopoi a sorprendere Nordi con undiagonale potente. L’estremo di-fensore ospite non si scompone erespinge il tiro. Al 16’ è inveceAdobati ad anticipare di testa ilnumero nove in maglia grigia,sempre ben servito da Vitofrance-sco con traversoni pericolosi. Un

minuto più tardi ghiotta occasio-ne per le Pantere. Cross di Iovinee rovesciata acrobatica di Radrez-za. La conclusione del numerodieci viene raccolta da Bonfantisulla linea di fondo e rimessa inmezzo tesa per Florian che nonriesce a colpire il pallone all’inter-no dell’area piccola. Negli ultimiventi minuti di gara non succedepraticamente nulla con le duesquadre preoccupate più a difen-dere che ad offendere.

Per l’Alessandria si decideràtutto all’ultima giornata in casacontro il Venezia. Sarà una batta-glia che gli uomini di D’Angelo so-no comunque pronti ad affronta-re. Il destino di questa stagione ènelle mani dei Grigi, con tuttal’attenzione rivolta al risultato delComo. Conterà solo vincere, pernon buttare al vento l’intera sta-gione.

La parola al Presidente

Queste le parole di Luca Di Masidopo il pareggio di Meda: «Abbia-mo in mano il nostro destino. Inquesti momenti siamo Grigi e nonpossiamo abbandonare la nostrafede ed il nostro cuore. Abbiamoun solo sogno e lo dobbiamo anco-ra inseguire con le unghie e con identi. 90 minuti, insieme per unsolo obiettivo. Per noi. Io ci credo. Iconti si possono fare alla fine, nondi certo ora. Io domenica impazzi-rò dalla tensione. E non ho alcundubbio che qualcuno con me ci sa-rà. Un solo risultato per trasforma-re una bella stagione in una gran-de. Posso non essere completamen-te felice, ma non possiamo ora ab-bandonare la barca. Sarebbe dacodardi. Il primo che dice che nonvoglio salire, venga a dirmelo infaccia, saprò rispondergli!».

© S

eren

aRus

sello

2015

© SerenaRussello2015

Organo dell’Associazione Culturale Orso GrigioCorso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490

Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/[email protected] - [email protected]

Stampa: CSQ Centro Stampa QuotidianiVia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

Nuovo HURRÀ GRIGI

Un pareggio che complicaulteriormente le cose

Nel finale, i circa duecento tifosialessandrini hanno manifestatotutta la loro rabbia invitando ilpresidente Di Masi a non pagare igiocatori e non è mancata qual-che critica nemmeno nei confron-ti del direttore sportivo Magalini.

Tanta paura di perdere per en-trambe le squadre ed un punto atesta per poter decidere il propriodestino all’ultima giornata. Rena-te ed Alessandria pareggiano a re-ti bianche in un pomeriggio in cui

Il punto sul campionato

A 90 minuti dal termine il Nova-ra rivede la serie B con i 5 puntirestituiti in settimana, la sudatavittoria contro il coriaceo Arezzoed il pari del Bassano a Monza. Ledue squadre sono appaiate a quo-ta 71, ma gli azzurri hanno il van-taggio degli scontri diretti (1-1 aNovara e vittoria 1-2 a Bassano). IlPavia, travolto a Como (3-0), deveconquistare un punto per dispu-tare i play off, cui rimane aggrap-pata con le unghie anche l’Ales-sandria, raggiunta proprio dai la-riani a quota 67, dopo lo 0-0 diMeda, ma in vantaggio per la dif-ferenza reti degli scontri diretti (0-2 grigio a Como, 0-1 la scorsa set-timana per gli uomini di Sabati-ni). Nel dettaglio il Como confer-ma quanto di buono aveva messoin mostra in Piemonte e colpisce ipunti deboli del Pavia che devesubire la doppietta di Le Noci (34’e 73’ per uno score complessivo di11 reti), intramezzata dalla marca-tura di Cristiani. Pavia in 10 sullo0-1 per l’espulsione di Ferretti.Senza reti il match del Brianteotra due squadre che si sono af-frontate a viso aperto e con i 2portieri protagonisti: sono man-cati solo i gol. Nel finale infortu-nio all’estremo difensore venetoRossi e cartellino rosso a Zanella.L’Alessandria non va in gol da 360minuti: a Meda contro il Renate fi-nisce con un nulla di fatto, che peri padroni di casa significa doverfare ancora un punto per evitare iplay out (42 contro i 39 del Mon-za). Grigi invece obbligati a batte-re il Venezia per avere la sicurezzadi centrare i play off. Così dome-nica: gioca a Lumezzane il Novarauna partita che può valere la pro-mozione sapendo che il Bassanoospita la Feralpi, il cui campiona-to si è chiuso da tempo. Al Paviabasta un punto nella gara casalin-ga contro il Real Vicenza, il Comova a Mantova in attesa di saperecosa succede ad Alessandria dovearriva il Venezia. Al Moccagattasaranno 90 minuti determinantiche valgono un’intera stagione.

�������������� �

���������������������

������������������������������

������������������ !

������"�������������������� !

Page 6: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI6 anno VII n. 10

PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano

Ora vogliamo un finale da Grigi!

che all’interno dello spogliatoiopossa esserci qualche dissaporetanto pericolosamente deleterioper la coesione necessaria a creareun gruppo vincente; dubbio sullereali motivazioni e sui reali obiet-tivi societari. Sono questi i senti-menti che stanno angustiandoanime e cuori di una tifoseria che

mai come quest’anno aveva per-cepito così vicino il traguardo emai come quest’anno ha soffertonel vederselo sfuggire tra le mani,senza poter opporre resistenza.Una tifoseria, non ci stancheremomai di dirlo, che la sua promozio-ne l’ha già conquistata da tempoe, proprio per questo, forse nonmerita di aggiungere un’altra de-lusione alla propria ormai troppolunga lista di momenti tristi. Unatifoseria che ha saputo recitare unruolo da protagonista in ogni tra-sferta, trasformando gli stadi al-trui in una dèpendence del Moc-cagatta, per numeri e calore. Eche, in casa, ha fatto vibrare lemura del nostro storico stadio fi-no a metterne in pericolo la soli-dità. Non è bastato. Così comenon sono bastati l’impegno e lapassione del presidente Di Masi, aconferma del fatto che, legge indi-scutibile del calcio ancora unavolta confermata, per costruiregrandi squadre non bastano soldi,volontà e passione ma occorreaver la fortuna (in molti casi sitratta proprio di fortuna...) di tro-vare le persone giuste al postogiusto. In campo e fuori. Probabil-mente in questo qualche involon-tario errore è stato commesso e,altrettanto probabilmente, il presavrà anche compreso dove e, sene avrà la fortuna, saprà rimedia-re, come merita il suo amore perla maglia grigia. Facciamo que-st’ultimo sforzo, sperando chepossa anche non essere l’ultimo...poi quel che sarà, sarà. Sarebbeperò bello che chi ha l’onore di in-dossare quelle gloriose maglie gri-gie possa arrivare al momento delfischio finale della sfida al Veneziacon la consapevolezza di aver da-to tutto per raggiungere l’obietti-vo. Sarebbe già una cosa... da Gri-gi!

Incredulità per il crollo di risul-tati delle ultime settimane;rabbia per aver dilapidato nel

giro di poche partite un patrimo-nio di punti che avrebbe potutogarantirci la B diretta con buonanticipo (anche a scapito dei ‘vol-tafaccia’ della giustizia sportiva!);sbigottimento per aver percepito

Il rammarico è davvero tantissimo.È inutile dire che la stagione sia sta-ta di gran lunga al di sopra delleaspettative; quando uno entra dentroa quell’ottica, quel vortice, quellalettera, sono poche le cose che rie-scono a riportarlo sulla terra. Una diqueste, è la bruttissima e metaforicablack death che ha devastato le pre-stazioni dei nostri Grigi, oltre al mo-rale di noi tifosi. Come si può non ar-rabbiarsi? Impressionante e inarre-stabile crisi di risultati, parole al ven-to di troppa gente, speranze buttatevia come palline di carta. Quandosmetteremo noi, grigi veri, grigi finoal midollo, di crederci fino a tal pun-to da rimanerci così tanto malequando tutto cade, per l’ennesimavolta, in frantumi? Ma soprattutto,come mai ce lo meritiamo tanto? Sequalcuno deve purificarsi da una pe-

santissima colpa originaria lo dica,così cerchiamo di provvedere...Alessandria è mogia e il clima si staspegnendo come i nostri termosifo-ni. Ora tocca all’Orso e al sole, aiplayoff e al cielo sereno. Perché nonsmetteremo mai di pensare che nonpossono sempre vincere gli altri.Perché se siamo stati scelti per que-sto posto ci sarà un motivo. Ognunodi noi ha avuto vittorie personali,ognuno di noi punta a una vittoria co-mune. Ognuno di noi, ognun vincito-re, vincerà. Vinceremo ragazzi, ma-gari non contro il Venezia, magarinon i play off. Ricordo però che esse-re nati Grigi è già un 3-0, riuscire asalire in Serie B, più prima che poi,sarà davvero l’apoteosi del fantasti-co. Crediamo nel nostro animo vin-cente, crediamo nel ruggito dell’Or-so, ora come sempre!

PARLA L’ORSOdi Beatrice Bruno

Esser Grigi è esser già 3-0

per l’edilizia dal 1907

VIA PIACENZA, 3 - CASCINAGROSSA (AL)EX S.S. 10 ALESSANDRIA - TORTONATel. 0131 619898 - Fax 0131 216330

[email protected]

GRANDE OFFERTA!!!

PELLETS1ª qualitàa € 4,60AL SACCO (15 kg)

ALES

SAND

RIA

- Via

Milan

o 35

- Te

l. 01

31 2

6004

3

© S

eren

aRus

sello

2015

© SerenaRussello2015

Page 7: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI 78 mag. 2015

HURRÀ TVdi Beatrice Bruno

«La sensazione che quel-la squadra potesseaprire un ciclo c’è an-

cora oggi, è chiaro; purtoppo è fini-ta così... Sono contento che ora cisia una Società solida, una Presi-denza forte e che ci sia la possibili-tà di vedere i Grigi in Serie B, pri-ma o poi...»

È stato questo l’augurio di Mi-ster Maurizio Sarri, che, contatta-to telefonicamente, ha potuto cosìmandare un saluto a tutti i tifosigrigi che ricordano sempre congrande emozione la stagione2010/2011 in cui il Mister toscanoha allenato l’Alessandria. Un cam-pionato particolarmente emozio-nante, pur se vissuto tra mille dif-ficoltà di carattere societario, conpartite memorabili che sono ri-maste nel cuore di tutti i tifosi gri-gi: ad esempio la vittoria ottenutacontro il Verona già allora allenatoda Mandorlini, con una punizio-ne di Artico all’ultimo minuto sot-to la Gradinata Nord, oppure lagara in casa contro Spal che sancìla possibilità di disputare i play-off, o ancora la doppia semifinale,esaltante anche se sfortunata, di-ciamo così, contro la Salernitana.Una formazione, quella allenatada Maurizio Sarri, che poteva con-tare in porta Andrea Servili, natu-ralmente, perché «Servili ce l’ave-vamo solo noi», con una difesaguidata dal Vice-Capitano Cam-maroto che quell’anno aveva co-me partner centrale Samuele Ro-meo , con Tommaso Ghinassipronto a subentrare. A destra, ilpunto fermo era Raffaele Pucino,con Simone Ciancio rientrantedopo un lungo infortunio, mentresulla sinistra si alternavano Simo-ne Bonomi e Mirko Barbagli. Acentrocampo, davanti alla difesaricuperava tanti palloni e segnavaspesso di testa Loris Damonte, in-

sieme a Gianluca Segarelli; qual-che presenza per Roberto Menas-si e, poi, ovviamente, c’era Cri-stiano Camillucci , uno degli«eroi» dell’andata dei play-off di-sputata a Salerno. Sulla fascia de-stra, c’era il moto perpetuo Mat-teo Negrini, abile a saltare l’uomoe crossare al centro con precisio-ne, così come sulla sinistra acca-deva regolarmente anche con Da-niele Croce, ancora oggi insieme aMister Sarri ad Empoli, senza di-menticare il brasiliano RafaelBondi, arrivato nel gennaio 2011.In attacco, naturalmente CapitanFabio Artico, il ‘bomber’, insiemea Marco Martini (suoi i due golnella semifinali di play-off con laSalernitana), Stefano Scappini eAndrea Cuneaz. Proprio recente-mente, ai microfoni di Sport Me-diaset, Mister Sarri ha ricordatocon orgoglio come Arrigo Sacchinel campionato 2010/2011 avessepubblicamente elogiato la linea

difensiva dell’Alessandria: mi èsembrato giusto quindi, chiedereuna conferma direttamente all’al-lenatore toscano. Sentiamo quin-di ancora Sarri: «Mi hanno ripor-tato che era presente ad un corso...mi dissero che Sacchi, dopo avervisto Spal-Alessandria (disputata aFerrara il 5 dicembre 2010 e termi-nata 1-1, ndr.), parlò della lineadifensiva dei grigi come una dellepiù organizzate d’Italia: fu una co-sa che mi fece particolarmentepiacere...». Nell’anno vissuto adAlessandria, il Mister dichiaròspesso di aver ritrovato proprio inquel periodo molti stimoli, comedimostra una sua dichiarazionerilasciatami nel corso dell’intervi-sta pubblicata sul numero di Hur-rà Grigi-Speciale play-off ’ del 29maggio 2011: «Sinceramente que-st’anno ho ritrovato la soddisfazio-ne di andare in campo e di allena-re, un po’ per il livello del gruppo,un po’ perché ho subito trovato

una buona dimensione con la cit-tà. Ad Alessandria sto benissimo, èuna città in cui si può fare calcio abuoni livelli, facendo crescere an-che molti giovani. C’è grande at-taccamento alla squadra, ma nellostesso tempo non ci sono pressioniesagerate durante la settimana.Sarebbe una città ideale per faredeterminati programmi...»).

Non a caso, Maurizio Sarri an-cora oggi ama ricordare come, trale sue tappe più importanti dellasua carriera da allenatore, ci sianoappunto Alessandria e Pescara:«Non saprei neanche spiegarlo, pe-rò è la verità... È un qualcosa che‘si sente’... (sorridendo, dopo unabreve pausa, ndr) Però è una cosache mi hanno detto anche altrepersone che sono state ad Alessan-dria!».

Un affetto e una stima ovvia-mente ricambiati sia dai tifosi, siadagli addetti ai lavori: Mister Sarrigrande allenatore e grande uomo.

Vieni a trovarci sabato 9 maggio alle 17,00

ConsulenzaNutrizionale

GRATUITACon esame

impedenziometrico(misura massa grassa/magra)

TestIntolleranzaAlimentare

Individuagli alimenti incompatibili

con il tuo organismo

Testdel

DNAPer perdere peso e prevenire

patologie in base alle caratteristiche genetiche

Via Carlo Alberto, 53 - AlessandriaTel. 328 2625943

A TUTTOCAMPO di Gianmaria Zanier

Il saluto di Mister Sarri

Il video del saluto di Sarri ai tifosi grigi è visibile nella Video Gallery del sito Museo Grigio,oppure digitando sul link https://www.youtube.com/watch?v=6Nu49adEnEM

RicordandoGianni...La puntata di nella sede del GrigiClub di Oviglio ha rscosso un suc-cessone! Grande mix tra storia epresente in compagnia di BiagioGandini, del direttore di HG Massi-mo Taggiasco, della presidentessadel ‘Grigi Club Oviglio Gino Armano’Sonia Garuzzo, di Tonino Armano,figlio del grande Gino nonché vicepresidente del Club e di Mario Cai-ro, presidente di Orgoglio Grigio. Gliargomenti sono stati molti: è sem-pre bello parlare di storia e di buonvecchio calcio; Tonino di vecchiocalcio ne sa qualcosa e con i suoiricordi ci ha riportato indietro neltempo, descrivendo suo papà sulcampo e in sala stampa, sottoline-ando soprattutto la sua mentalitàanti juventina (per un Alessandrinodoc è quasi d’obbligo!). A Sonia in-vece abbiamo lasciato l’argomentopiù caldo: caso Guazzo e crisi dei ri-sultati. Con moderata satira ha vo-luto commentare argutamente en-trambe le situazioni: Guazzo se èfuori un motivo c’è sicuro; la crisi dirisultati è semplicemente una pau-ra di osare, dovuta probabilmente achi gestisce in prima linea i giocato-ri. Anche Mario Cairo ha detto lasua, augurando però alla sua Ales-sandria il miglior risultato possibi-le, spera infatti di raggiungere i pla-yoff e di togliersi almeno qualchesoddisfazione. Fierissima, io ho vo-luto ricordare un grande amico e ungrande sostenitore: Gianni Amelot-ti. Sempre presente, in trasferta eal Mocca, sempre presente, ancheda lassù. Una persona straordina-ria, un grande, degno di una squa-dra vincente, degno di una futuraAlessandria in Serie B. La nostraserie B, quando arriverà, sarà tuttaper il nostro angelo Gianni. Stayunited, stay Grey!

Page 8: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI8 anno VII n. 10

Alessandria-Venezia ai ra

2 3

5

6

7

1

Il Venezia vive il suo momentodi gloria nelle stagioni di guerra,vincendo anche la Coppa Italia1940-’41 con Loik e ValentinoMazzola in squadra. Dopo la pau-sa i Grigi risalgono in A e l’unicoincontro giocato ad Alessandrianella massima serie finisce 1-1.

20.04.1947 - Alessandria, GiuseppeMoccagattaAlessandria - Venezia 1-1 (1-1)Reti: 12’ Pernigo (V), 41’ Lushta.Alessandria: Bodoira, Pietrasanta,Rava, Bassi, Bertoni II, Tortarolo,Sotgiu, Pietruzzi, Lushta, Coscia, Ros-so. All.: KovacsVenezia AC: Griffanti, Tortora, Di Gen-naro, Trentin, Puppo, Bellesini, Reno-sto (II) Mario, Sgobbi, Pernigo, Cor-belli, Ottino. All.: MariniArbitro: Codeluppi (Lodi).

Di nuovo in B: i lagunari nonscorderanno facilmente la lezionedell’8 maggio 1949: massimo scar-to nel confronto tra le squadre.

08.05.1949 - AlessandriaAlessandria - Venezia 5-0 (2-0)Reti: 11’ Arezzi, 33’ Soffrido, 62’ Bas-si, 85’ Sotgiu, 89’ Bassi.Alessandria: Giorcelli, Guaschino, DiGennaro, Arezzi, Borgogno, Gallea,Sotgiu, Soffrido, Giraudo, Pietruzzi,Bassi. All.: Flatley.Venezia: Griffanti, Clocchiatti, Pi-schianz, Ivaldi, Salar, Cauzzo, Cap-pelli, Massagrande, Zecca, Venturi,Renosto. All.: VilliniArbitro: Dattilo.Generoso (Roma).

La sfida in cifreTotale V. Al Pari V. V G.Al G.C

Ad Alessandria 23 8 14 1 34 16A Venezia 24 7 4 13 23 29Totale 47 15 18 14 57 45

Ultima vittoria: 06.01.2015, Unione Venezia - Alessandria0-3 (Lega Pro). Ultimo pareggio: 21.04.2013, Alessandria -Unione Venezia 0-0 (Lega Pro 2). Ultima sconfitta:11.10.1987, Veneziamestre - Alessandria 2-1 (Serie C2).Ultima vittoria interna: 12.06.1977, Alessandria - Venezia3-1 (Serie C). Ultimo pareggio esterno: 11.02.1990, Vene-ziamestre - Alessandria 0-0 (Serie C1). Ultima sconfitta in-terna: 07.11.1965, Alessandria - Venezia 0-1 (Serie B).

08.02.1920 Venezia - Alessandria 0-1 1ª Categoria18.04.1920 Alessandria - Venezia 3-1 1ª Categoria16.10.1921 Venezia - Alessandria 2-2 1ª Divisione C.C.I.09.04.1922 Alessandria - Venezia 5-2 1ª Divisione C.C.I.14.11.1937 Alessandria - Venezia 1-1 Serie B27.03.1938 Venezia - Alessandria 1-3 Serie B18.09.1938 Alessandria - Venezia 1-0 Serie B05.02.1939 Venezia - Alessandria 1-0 sosp. Serie B07.02.1939 Venezia - Alessandria 1-0 Serie B24.11.1946 Venezia - Alessandria 1-1 Serie A20.04.1947 Alessandria - Venezia 1-1 Serie A08.12.1948 Venezia - Alessandria 2-1 Serie B08.05.1949 Alessandria - Venezia 5-0 Serie B14.12.1952 Venezia - Alessandria 0-3 Serie C19.04.1953 Alessandria - Venezia 4-1 Serie C23.12.1956 Venezia - Alessandria 2-0 Serie B28.04.1957 Alessandria - Venezia 1-1 Serie B15.01.1961 Alessandria - Venezia 2-1 Serie B21.05.1961 Venezia - Alessandria 1-0 Serie B03.11.1963 Venezia - Alessandria 1-0 Serie B22.03.1964 Alessandria - Venezia 3-1 Serie B17.01.1965 Venezia - Alessandria 4-0 Serie B06.06.1965 Alessandria - Venezia 0-0 Serie B

07.11.1965 Alessandria - Venezia 0-1 Serie B17.04.1966 Venezia - Alessandria 3-0 Serie B27.10.1968 Venezia - Alessandria 2-2 Serie C16.03.1969 Alessandria - Venezia 0-0 Serie C04.02.1970 Alessandria - Venezia 0-0 Serie C31.05.1970 Venezia - Alessandria 1-0 Serie C17.01.1971 Alessandria - Venezia 0-0 Serie C06.06.1971 Venezia - Alessandria 1-0 Serie C10.10.1971 Alessandria - Venezia 1-1 Serie C05.03.1972 Venezia - Alessandria 1-0 Serie C28.01.1973 Alessandria - Venezia 2-2 Serie C17.06.1973 Venezia - Alessandria 0-2 Serie C18.11.1973 Alessandria - Venezia 1-1 Serie C14.04.1974 Venezia - Alessandria 1-0 Serie C14.12.1975 Alessandria - Venezia 0-0 Serie C02.05.1976 Venezia - Alessandria 2-1 Serie C23.01.1977 Venezia - Alessandria 1-2 Serie C12.06.1977 Alessandria - Venezia 3-1 Serie C11.10.1987 Veneziamestre - Alessandria 2-1 Serie C221.02.1988 Alessandria - Venezia-Mestre 1-1 Serie C201.10.1989 Alessandria - Venezia-Mestre 0-0 Serie C111.02.1990 Venezia-Mestre - Alessandria 0-0 Serie C102.12.2012 Unione Venezia - Alessandria 0-1 Lega Pro 221.04.2013 Alessandria - Unione Venezia 0-0 Lega Pro 206.01.2015 Unione Venezia - Alessandria 0-3 Lega Pro

Le statistiche individuali

Presenze. 12: Colombo; 8: Berta, Di Brino; 7: Antonio Sonci-ni; 6: De Luca, Lorenzetti, Melideo, Nobili Natale, Vitali Ales-sandro; 5: Magri, Migliavacca, Oldani Tullio, Paparelli.Reti. 6: Baloncieri; 3: Bassi, Testa; 2: Bianchi Bruno, Brezzi,Capra II, Fanello, Marescalco, Robotti, Tagnin.Reti subite. 10: Nobili; 4: Caviglia, Pozzani, Zanier; 3: Merlo,Stefani; 2: Bodoira, Ciceri, Giorcelli, Moriggi.Doppi ex. Bianchi Bruno (2A e 2gol, 10V e 1 gol), Cardillo(1A, 2V e 1 gol), Vincenzi Silvano (1A, 2V). Ferruccio Mazzo-la ha giocato Alessandria-Venezia come atleta nel Veneziae come allenatore di entrambe le squadre.

a cura di Mario BocchioL’Orso GrigSERGIO GIOVANELLI

Il Venezia nasce nel 1907 comeVenezia FBC e due anni dopo èla prima squadra fuori dal trie-

angolo Piemonte-Liguria-Lom-bardia a partecipare al campiona-to di Prima Categoria. Nel primodopoguerra diventa Venezia A efrequenta la massima serie. Parte-cipa al torneo CCI ma con la riu-nificazione precipita in SecondaDivisione. Naviga in Serie B fino al1939 quando ottiene la sua primapromozione in Serie A. Ha nellasua storia dodici anni nella massi-ma serie fino al 2001-’02. Il mo-mento di masimo splendore lo vi-ve nel 1941 quando vince la Cop-pa Italia battendo in finale la Ro-ma. Nell’ultima parte del ventesi-mo secolo anche i neroverdi, co-me altre società conoscono l’umi-liazione del fallimento societario,non dopo aver fuso le sue forzecon la Mestrina diventando Vene-zia-Mestre.

Le partite storiche

Il primo incontro tra le due for-mazioni avviene nel corso delcampionato di Prima Categoriaalla fase di Semifinale. All’ultimagiornata i lagunari scendono agliOrti e perdono 3-1 dopo essersipresi la soddisfazione di passarein vantaggio con Bighin II.

18.04.1920 - Alessandria, OrtiAlessandria - Venezia 3-1 (0-1)Reti: 30’ Bighin II (V), 60’ Capra II,65’ Capra II, 70’ Papa III.Alessandria: Porrati, Papa I, Ticoz-zelli, Bernetti, Carcano, Chiodi, CapraII, Baloncieri, Papa II, Papa III,Bay I.Venezia: Buzzeghin, Borgatto, Plinio,Nordio, Herion, Serra, Pasinetti, An-gelini, Vecchina, Bighin I, Bighin II.Arbitro: Rosso della Libertas Milano.

Il 1921-22 è la stagione dellascissione e il Venezia aderisce allaC.C.I. disputando il campionatocon le grandi del calcio dell’epoca.Incontra anche i Grigi ma la diffe-renza tra i valori è notevole e mal-grado le prodezze dei due Bighin,Brezzi e 4 reti di Baloncieri fissa-no il punteggio sul 5-2.

09.04.1922 - Alessandria, OrtiAlessandria - Venezia 5-2 (2-2)Reti: 25’ Bighin II (V), 29’ Baloncieri,32’ Bighin I (V), 44’ Baloncieri, 57’Brezzi’ 68. Baloncieri’ 85’ Baloncieri.Alessandria: Caviglia, Lazoli II, Lau-ro, Baucia, Papa II, Bosio, Ansermi-no, Brezzi, Baloncieri, Gandini, Bay.Venezia: Bazzeghin, Borgato, D’Este,Sfriso, Vecchina II, Romanati, Frajer,Vecchina I, Bassaghin, Bigin II, BiginI.Arbitro: Pizzi (Milano).

Passano 15 anni, il palcosceni-co, ora è la Serie B e il Veneziastrappa ai Grigi sul terreno del‘Littorio’ il suo primo punto.

14.11.1937 - Alessandria, LittorioAlessandria - Venezia 1-1 (1-0)Reti: 16’ Coscia, 68’ Gruden (V).Alessandria: Ceresa, Lombardo, Ros-so, Caligaris, Parodi, Bigando, Massi-glia, Robotti, Celoria, Coscia, Vecchi.All.: Soutschek.VENEZIA AFC: Sgarbi, Allemandi, Si-gnoretto, Gruden, Castello, Vale, Val-dinotti, Suber, Rosa, Clerici, Baldi. Arbitro: Ceccherini (Como)

Page 9: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI 98 mag. 2015

aggi X

4

8

Alessandria: Nobili, Tagnin, Melideo,Gori, Migliavacca, Griffi, Di Cristofaro,Lojacono, Eco, Soncini, Oldani T. Venezia AC: Vincenzi, Tarantino,Grossi, Neri, Rizzato, Spagni, Berto-gna, D’Alessi, Mencacci, Vicino, Sal-vemini.Arbitro: Roversi (Bologna).

Ultima partita del 1976-’77: co-me spesso è accaduto il Veneziapassa in vantaggio e poi viene ri-montato: a Ghidoni rispondonoFrigerio, Ghezzi e Marullo. È l’ul-tima volta dei nero verdi. D’ora inavanti, per effetto della fusionecon la Mestrina i colori divente-ranno arancio-nero-verdi.

Piazzetta Bini, 9Tel. 0131 253736

ALESSANDRIA

Giro Pizzaa 10 EuroGiro Pizzaa 10 EuroPIZZA A VOLONTÀE PRIMA BEVANDA INCLUSA

1, 2, 3, 4 Istantanee relative a Venezia-Alessan-dria 1-1, campionato 1946-’47. 5, 6, 7 Alessan-dria-Venezia 1-1, campionato 1946-’47. 8 Ales-sandria-Venezia 0-0, torneo 1968-’69.

IL PRIMO OTTICO DEL CRISTOOTTICA OPTOMETRIA CONTATTOLOGIA

Corso Acqui, 119 - AlessandriaTel. 0131 341288 - [email protected]

IL PRIMO OTTICO DEL CRISTOOTTICA OPTOMETRIA CONTATTOLOGIA

Corso Acqui, 119 - AlessandriaTel. 0131 341288 - [email protected]

Si arriva al 1965: l’Alessandria èin difficoltà e cerca di rinforzarsichiamando dalla Sampdorial’oriundo argentino Francisco Ra-mon Lojacono. Ancora fuori for-ma l’attaccante futuro capitanoGrigio esordisce al Moccagattaproprio con il Venezia che vince inquesta occasione la sua prima (efinora unica) gara in trasferta. A fi-ne stagione l’Alessandria si salve-rà mentre i veneziani saliranno inSerie A.

07.11.1965 - Alessandria, GiuseppeMoccagattaAlessandria - Venezia 0-1 (0-0)Rete: 62’ Mencacci (V).

LE VITE DEGLI ALTRIdi Paolo Baratto

PORTIERI Marco D’Arsiè (1993), Stefano Fortunato (1990). DIFENSO-RI Gaetano Capogrosso (1989), Francesco Cernuto (1992), Marco Del-l’Andrea (1997), Alberto Giuliatto (1983), Elia Legati (1986), MaurizioPeccarisi (1978), Simone Sales (1988). CENTROCAMPISTI MatteoCallegaro (1997), Davide Carcuro (1987), Vinicio Espinal Marte (1982),Gennaro Esposito (1985), Daniele Giorico (1992), Edmund Etse Hottor(1993), Giulio Scarferlato (1996), Alessandro Scialpi (1992), MattiaZacccagni (1995). ATTACCANTI Tommaso Bellazzini (1987), GiuseppeGreco (1983), Simone Guerra (1989), Simone Magnaghi (1993), Giaco-mo Marton (1997), Andrea Raimondi (1990), Federico Varano (1995).

Una stagione solo serenaper Serena e Serenissima

Dal 22 ottobre sulla panchina siedeMichele Serena, che ha sostituitol’esonerato Alessandro Dal Canto. Tra i pali il titolare è Fortunato. In di-fesa il terzino destro è Capogrosso(prelevato a gennaio dal Pordenone,52 presenze e 2 gol con la magliadel Pavia), all’occorrenza anchecentrale; sulla fascia sinistra, a volteanche a destra, agisce Sales (giuntodalla Cremonese dove hacollezionato 68 presenzein 4 stagioni); i centrali so-no Cernuto (acquistatodalla Reggina ed ex Trevi-so dove ha giocato in Primae in Seconda Divisione) e Le-gati (preso dal Padova e sce-so dalla Serie B dove ha militatoper 6 campionati con 4 stagioni tra ibiancoscudati, una nel Crotone euna nel Carpi), che può fare anchel’esterno di destra; completano il re-parto Peccarisi (dal Pordenone, lun-ga carriera in B con Avellino, Ascoli,Salernitana, Rimini, Triestina, Torinoe Ancona), Giuliatto (in prestito dalParma, vanta stagioni di Serie A conTreviso e Lecce e di Serie B con No-cerina e ancora Lecce). A centro-campo il centrale è Varano (in presti-to dall’Atalanta), abile ad agire an-che come trequartista a ridosso del-le punte; ai suoi fianchi giostrano

Zaccagni e Giorico (in prestito dal-l’Atalanta, con 37 presenze e tre retinel Treviso in Seconda Divisione con3 reti e 30 presenze nel Lumezzanecon 1 gol in Prima Divisione); Bellaz-zini (dal Lecce, 5 tornei di B di cui 4nel Cittadella 92 presenze con 12gol, ma anche 3 stagioni a Vicenzacon 20 presenze e 1 gol e 79 presen-ze e 3 reti nella Pistoiese in Prima

Divisione) agisce sulla fasciadestra; da ricordare ancheEsposito (in prestito dalVerona, dove ha giocato 2stagioni con 61 presenze

di cui 13 in B, ed ex Peru-gia, Gallipoli e Juve Stabia),

Carcuro (dalla Ternana),Scialpi (dal Como), Hottor (in

prestito dal Milan) ed Espinal (dalBenevento). In attacco Greco (ac-quistato dalla Pro Vercelli, 10 anni diB con 46 gol tra Modena, Grosseto,Cesena, Pisa, Rimini, Chievo, Genoae Catanzaro) è la punta centrale mapuò essere impiegato anche comeesterno alto a destra e a sinistra; laseconda punta è Guerra (in prestitoper sei mesi dal Benevento, 4 cam-pionati di B nel Piacenza con 66 pre-senze e 5 gol, una stagione a LaSpezia in Prima Divisione, due al-l’Entella con 35 presenze e 13 gol e6 nel Benevento con 1 gol).

Le fotografie sono tratte dal sito www.museogrigio.itgio racc nta12.06.1977 - Alessandria, GiuseppeMoccagattaAlessandria - Venezia 3-1 (2-1)Reti: 9’ Ghidoni (V), 13’ Frigerio, 25’Ghezzi, 52’ Marullo.Alessandria: Zanier, Romei, Di Brino,Alberti, Colombo, Vanara, Ghezzi,Vianello, Marullo, Borghi (81. Baret-ta), Frigerio. Venezia Calcio: Minio, Santarello, Bu-snardo, Bassanese, Lesca, Rossi, Ghi-doni, Camozzo, Aschettino, Scarpa,Burla (53’ Cagnin).Arbitro: Adamu (Cagliari).

Uno scialbo 0-0 diventa il passodi addio delle squadre storiche: laprossima volta si incontreranno leformazioni di due nuove societànate dai precedenti fallimenti esarà ancora 0-0.

01.10.1989 - Alessandria, GiuseppeMoccagattaAlessandria - Venezia-Mestre Cal-cio 0-0Alessandria: Caniato, Ferrarese, DiBin, Fogli, Manetti, Briata, Tortora,Riccitelli, Mazzeo (85’ Fiori), De Gradi,Briaschi (74’ Mariani). Venezia-Mestre Calcio: Bosaglia, Fra-scella, Filippini (63’ Poggi), Bencina,Rosa, Filisetti, Favaretto, Perrotti, So-limeno (88’ Serena), Gobbo, Gori. Arbitro: Casoli (Reggio Emilia)

21.04.2013 - Alessandria, GiuseppeMoccagattaAlessandria - Unione Venezia FC 0-0Alessandria: Servili, Cammaroto, Vi-viani, Barbagli, Gambaretti, Tanaglia,Roselli, Mora (61’ Degano), Boron,Fanucchi, Rossi (61’ Filiciotto). Venezia: Zandrini, Masi, Cabeccia,Giovannini, Campagna, Cenetti, Ma-racchi, Bertolucci (82’ Tonelli), Boca-lon, Godeas, D’Appolonia (66’ Taddei).Arbitro: Marini (Roma)

L’ultimo precedente risale algiorno dell’Epifania: Grigi soli intesta alla classifica.

06.01.2015 Venezia, Pierluigi PenzoUnione Venezia FC - Alessandria 0-3Reti: 3. Marconi (A), 25. rig. Taddei(A), 64. Mezavilla (A).Unione Venezia: Fortunato, Sales, Le-gati, Marino, Ghosheh, Bellazzini (69’Cernuto), Esposito, Zaccagni, Rai-mondi (42’ Panzeri), Magnaghi, Greco(72’ Franchini). Alessandria: Nordi, Sosa, Terigi, Sa-bato, Spighi, Taddei (75’ Valentini), Vi-tofrancesco, Mezavilla, Mora (81’ Ni-colao), Marconi, Rantier (66’ Scotto).Arbitro: Lacagnina (Caltanissetta)

Page 10: Alessandria-Venezia

2 3

5

6

1

HURRÀ GRIGI10 anno VII n. 10

La vedi... la scegli... la tocchi...

e arriva nel tuo ufficio

Via Dell’Edilizia, 10 - Zona industriale D 3Tel. 0131 346407 int. 215/220 - Fax 0131 240695

AlessandriaGruppo Cartotecnica Piemontese

La cancelleriadi casa tua!

Tutto aprezzi imbattibili!

a cura di Mario BocchioL’Orso Grig‘Icampioni d’Italia. Bàcigàlu-

po V., Ball...’, legge un bam-bino, come ipnotizzato dal-

la lapide che commemora il Gran-de Torino, perito a Superga il 4maggio del 1949. Il piccolo sta im-parando cos’è il Toro. E suo nonnosta cercando di spiegarglielo. ‘Sta’tranquillo, il tuo è un errore co-mune. Anzi, è già tanto che ti sialimitato a sguinzagliare gli accen-ti: in molti, quel cognome neppu-re riuscivano a pronunciarlo. Unosu tutti? Vittorio Pozzo, o almenocosì sosteneva Bacigalupo, che...’

L’ultima impresa, questa voltadolorosa, del cittì che portò l’Italiaa trionfare nei Mondiali del 1934 e1938, fu il riconoscimento dei cor-pi dilaniati dopo lo schianto.

Parlavamo del portierone, no?Che poi portierone non era, per-ché si era fermato a un metro esettantasei, ma l’agilità gli con-sentiva di far passare in secondopiano quest’aspetto. Dicevamo, ilbuon ‘Baci’, perchè di solito lochiamavano così per far più pre-sto, si era convinto che la sua piùgrande delusione calcistica fossedovuta proprio alla complessitàdel suo cognome. L’11 maggio del1947 si gioca Italia-Ungheria, edin campo scendono dieci calciato-ri del Torino ed uno – il portiereLucidio Sentimenti – della Juven-tus: ‘Baci’ sosteneva che Pozzofosse entrato in campo poco pri-ma del calcio d’inizio per richia-mare Sentimenti IV (aveva altriquattro fratelli, tutti divenuti cal-ciatori in A) e schierare lui in por-ta, ma dopo un paio di tentativiandati a vuoto di pronunciarne ilcognome, aveva optato per laconferma di Sentimenti.

E nell’Ungheria, quel giorno, cen’erano nove dell’Újpest di Buda-pest. Ma un ‘estraneo’, Puskás, chegioca nell’Honvéd e diventerà leg-genda con l’Aranycsapat ed il RealMadrid.

Puskás pareggia su rigore al 76’,segnando l’ottavo gol nelle sueprime sette partite con l’Unghe-ria, ma soprattutto incrocia Valen-tino Mazzola.

Quasi vent’anni più tardi, scon-

fitto in finale di Coppa dei Cam-pioni da una doppietta di Sandro,figlio di Valentino, gli farà donodella sua maglia, accompagnan-dola con le parole: ‘Tienila, perchései degno di tuo padre’..

Per quelli del Toro ValentinoMazzola è stato il Capitano, con la‘c’ maiuscola, per loro ValentinoMazzola è stato più grande di Pelée Maradona, di Cruijff e Di Stefa-no.

4

Il Torino e la maiuscolizzazionedell’aggettivo ‘grande’1 20 febbraio 1944 il Grande Torino (si chiamava Torino Fiat, essendo il periodo bellico) è di scena al ‘Moccagatta’ di Alessandria. I Grigi, allenati da Adolfo Baloncieri(che ritornò addirittura a giocare per una gara, proprio quella di ritorno contro i granata al ‘Filadelfia’), schierarono la seguente formazione: Fregosi Lino, Rosso (II)Erminio, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Maroso Virgilio (poi diventato uno degli ‘invincibili’ morti a Superga), Bigando Giovanni, Piana Teresio, Martina Giovanni, Stradel-la Carlo, Foglia Mario, Piacentini Marco. Il Toro rispose con: Griffanti, Cassano (ex grigio), Piacentini, Gallea, Ellena, Cadario, Ossola, Piola, Gabetto, Valentino Mazzolae Ferraris II. La gara terminò 4-0 per il Toro, con reti di Piola, Gabetto e doppietta di Ossola. 2 La formazione dell’Alessandria che vinse contro il Grande Torino. Par-tendo da sinistra: Rava, Bertoni, Tortarolo, Pietrasanta, Coscia, Arezzi, Stradella, Pietruzzi, Rosso II, Armano e Bodoira. 3 Così Tuttosport celebrò quell’impresa. 4, 5,6, 7 Fotogrammi che immortalano Alessandria-Torino 2-0.

Page 11: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI 118 mag. 2015

Le fotografie sono tratte dal sito www.museogrigio.itgio racc nta

Il Torino acquistò Mazzola dalVenezia. Eravamo nel 1941-’42, inquella stagione i granata arrivaro-no secondi sia in campionato chein Coppa Italia per colpa propriodel Venezia. In quella squadra gio-cava, oltre a Valentino, Ezio Loik:mezzala di Fiume, diede un sensi-bile contributo alla maiuscolizza-zione dell’aggettivo ‘grande’ cheaccompagnerà per sempre il loroTorino. Questi due, giocatori dasogno, erano però destinati allaJuventus. Succede però che, nelmaggio 1942, il Toro va al ‘Penzo’di Venezia e si porta in vantaggiocon Petron, poi i padroni di casaribaltano il risultato, ispirati dalfavoloso duo di mezzali: Ferruc-cio Novo, il presidente del Toro,ricco grazie al cuoio e con un pas-sato da mediocre difensore nellegiovanili granata, fa irruzione ne-gli spogliatoi e stacca un assegnoda 1 milione e 200 mila lire. PiùPetron e Mezzadri : Mazzola eLoik, strappati ai cuginastri, vesti-ranno granata. Ecco ancheGrezar, dalla Triestina, ma l’avvioè balbettante, con due sconfitte, aMilano con l’Inter ed in casa colLivorno. Alla terza giornata, però,ecco il derby: il Toro vince 5-2,Loik e Mazzola firmano rispettiva-mente il quarto ed il quinto gol. Èla svolta. Trionfano in campiona-to, superando il Livorno di unpunto, ed in Coppa Italia, con unperentorio 4-0 sul Venezia orfanodei suoi gioielli. È la prima squa-dra a fare doppietta, e – possiamogiurarci – ci fosse stata anche laCoppa Campioni non si sarebbedovuto aspettare il 2010 per vede-re un’italiana trionfare su tre fron-ti nella stessa stagione.

Nel ‘45, finita la Seconda guerramondiale, il calcio si propone co-me antidoto per la depressione.Un popolo intero, messo in ginoc-chio, cerca di rialzarsi aggrappan-dosi alle imprese del Torino, chetrionfa nell’arzigogolata Divisionenazionale grazie anche a tre nuoviinnesti: Bacigalupo, il terzino Bal-larin e Castigliano, che pur essen-do un mediano segna 13 gol in 14partite nel girone finale che asse-gna lo scudetto.

Campionato 1946-’47, anchequesta volta, il Toro parte maluc-cio, con cinque punti in cinquepartite. Poi, sul finire d’ottobre, sisveglia a Roma: vince 3-1 contro igiallorossi, e poi infila nove suc-cessi ed un pareggio nelle succes-sive dieci partite. Dieci, come ipunti di distacco rifilati alla Juve.

65 punti, 125 gol fatti, 39 puntisu 40 al Filadelfia, frutto di 19 vit-torie in 20 partite, tra cui un me-morabile 10-0 rifilato all’Alessan-dria. Questa è la storia del quartoscudetto, vinto con cinque giorna-te d’anticipo: dobbiamo aggiun-gere altro.

Il campionato successivo, quel-lo del 1948-’49, è l’ultimo delGrande Torino. Che si congedadalla serie A pareggiando 0-0 sulcampo dell’Inter. Quell’Inter, di-retta concorrente per il titolo, erastaccata di 4 punti: se fosserousciti imbattuti da San Siro, il pre-sidente Novo avrebbe concesso aisuoi giocatori una trasferta a Li-sbona, per giocare contro il Benfi-ca di Xico Ferreira, amico di Maz-zola. Non torneranno mai più.

Quando l’Orso umiliò il Grande Torino

Mario Pietruzzi non ha mai di-menticato il 2-0 al Grande Torino.Una balbettante prima parte delcampionato, poi la sterzata, il pas-saggio dal ‘modulo’ al ‘sistema’,quello con il quadrilatero formatodalle due mezze ali e dai due me-diani. Che rimonta: l’Alessandriaera quasi ultima dopo una dozzi-na di giornate, ma Pietruzzi ecompagni finirono a metà classifi-ca. Il Grande Torino di Grezar, Ga-betto e Mazzola venne umiliatoda una grande Alessandria il 19gennaio 1947: 2-0 con reti di Ber-toni e Stradella. Pochi giorni do-po, il 23 febbraio 1947: Alessan-dria-Juvents 2-0, reti di Rosso ePietruzzi.

Al termine del campionato1947-’48, il suo decimo in serie A,l’Alessandria retrocesse; guidataancora da Kovács la squadra giocòun buon inizio di campionato,nell’unico torneo di massima se-rie a ventuno partecipanti mai di-sputato in Italia.

Nel finale i Grigi andarono in-contro a una crisi di risultati, conun solo punto guadagnato tra latrentacinquesima e la quarantu-nesima giornata, e persero lenta-mente posizioni.

Clamorosa fu poi la debacle,proprio contro il Torino del 2maggio 1948: il 10-0 è ancora oggila sconfitta più netta subita dauna squadra nella storia della se-rie A a girone unico. L’infierire deigranata nell’ultimo quarto d’orafu dovuto fu dovuto agli screzi traValentino Mazzola e un tifoso chelo sbeffeggiava da bordo campo(‘Tua moglie è a letto con il macel-laio’), oltre che all’impegno profu-so nel tentativo di raggiungere i100 gol in campionato, obiettivocentrato con il decimo sigillo diGuglielmo Gabetto.

◗ Il tabellino

Alessandria: Bodoira Alfredo,Pietrasanta Piero, Rava Pietro,Arezzi Giuseppe, Bertoni (II) Elio,Tortarolo Francesco, Armano Gi-no, Pietruzzi Mario, Stradella Car-lo, Coscia Aristide, Rosso Angelo.All.: Kovacs.

Torino: Piani, Ballarin Aldo, Ma-roso, Tieghi, Rigamonti Mario,Grezar, Ossola, Martelli Danilo,Gabetto, Mazzola Valentino, Fer-raris (II) Pietro. All.: Ferrero.

Reti: 79’ Bertoni (II) E. (A), 90’Stradella C. (A).

Arbitro: Bellè (Venezia).

ANNI ’50 ANCHE D’ESTATE SI GIOCAVA SU TERRENI PESANTISSIMI

Il trucco del campo bagnatoIl Mocca, un inferno di fango

Lo stadio Moccagatta a quei tem-pi era un vero inferno, dove gli av-versari cadevano nella pece bollen-te amalgamata proprio dagli antichidiavoli di quella leggenda che sisviluppò in riva al Tanaro. In que-sto sport le grandi imprese si com-piono anche con gli stadi stracolmi,bolge assordanti di tifo tanto che igiocatori in campo faticano a parla-re tra di loro. Un clima da corridache incomincia a spaventare gli av-versari già negli spogliatoi, lo stadiodiventa l’arena, il giocatore in più. Losono stati il Filadelfia per il GrandeTorino, poi il Bernabeu per il RealMadrid, Anfield Road per il Liverpo-ol, Higbury per l’Arsenal, IbroxPark per i Glasgow Rangers, il DeMer per l’Ajax e anche il rettangoloverde di Avellaneda per gli argentinidell’Independiente nelle infuocatefinali di Coppa Intercontinentale. Elo sta diventando lo Juventus Sta-dium di Torino.

Muri di folla urlante, ossessionantebattere di tamburi, insistente svento-lio di bandiere, sirene assordanti colle-gate a batterie, ad ogni azione fischied una selva di mani con il dito medioalzato per gli avversari: l’incubo è ser-vito. Qualcuno, delirando e cedendoalle più basse lusinghe della più bassa

speculazione edilizia, negli ultimi anniha addirittura ipotizzato l’abbattimen-to del ‘Moccagatta’, quello che vennedefinito ‘il Bernabeu dei Poveri’. Ognivolta che i Grigi hanno dovuto compie-re l’impresa si sono affidati anche aquesto Grande Vecchio che, per quelloche dal 1929 (anno dell’inaugurazio-ne) ad oggi ha dato, esige solo rispettoe venerazione.

Le storie ci hanno tramandatoche le Grandi Alessandrie, quelleche arrivano sino agli inizi degli anniCinquanta, anche nelle torride e afo-se estati giocavano su terreni pe-santissimi: per sfruttare meglio le dotidi quei valorosi Grigi il campo venivainfatti bagnato prima delle partiteed anche i tifosi aiutavano a gettaresecchiate d’acqua sull’erba percreare il pantano. Fu così in occasio-ne di quel 7 luglio 1946 quando iGrigi sconfissero 5-0 la Reggianae ritornarono in Serie A.

Ma fu così anche più avanti, nellegare di un’altra esaltante promozio-ne dalla C alla B, quella maturata altermine del campionato 1952-’53:era l’Alessandria di Tagnin e diMazzucco, del fiero condottiero LuigiBussetti, di Masperi, Testa, Savoinie Bey. Praticamente tutte le ‘big’ ita-liane sono cadute al ‘Moccagatta’.

Il Grande Torino di Grezar, Ga-betto e Mazzola venne umiliato dauna grande Alessandria il 19 gen-naio 1947: 2-0 con reti di Bertoni eStradella. Pochi giorni dopo, il 23febbraio 1947: Alessandria-Ju-vents 2-0, reti di Rosso e Pietruzzi.L’asso di Litta Parodi sradicò lapalla da una pozza di fango e ful-minò il portiere Sentimenti IV.

Di momenti da incorniciare ce nesono tanti, ne scegliamo ancoraquattro. Alessandria-Roma 4-0 ilprimo gennaio 1948, con addiritturaquattro gol messi a segno dall’asti-giano Carlo Stradella.

Nel torneo dell’ultima promozionein A dei Grigi, il 1956-’57, ottenutadopo lo spareggio contro il Bresciaa San Siro, l’Alessandria trafisseal Moccagatta la capolista Verona:l’1-0 fu ad opera di una prodezza diSandro Vitali dopo appena quindicisecondi di gioco, il portiere scaligeroGhizzardi sino a quel momento eraancora imbattuto.

Il 20 settembre 1959 ancora alMocca, prima giornata del campio-nato di Serie A, tre reti dell’alaoriunda Juan Carlos Tacchi miseroal tappeto il Milan campione d’Ita-lia nonostante il momentaneo pa-reggio di Altafini nel primo tempo.

1

2

3 4

5

6

1 Una formazione dei Grigi nel campionato 1945-’46. In piedi da sinistra: Frugali, Cassano, Rampini, Stradella, Arezzi,Bassi, Rosso II, Diamanti. Accosciati: Pietrasanta, Pietruzzi, Vitto. 2 Alessandria-Juventus 2-0 1946-’47. 3 Alessan-dria-Salernitana 3-0, torneo 1947-’48. 4 Alessandria-Juventus 2-0 nel 1946-’47. Il goal di Pietruzzi. 5 Orsi grigi sul-l’Eco dello Sport. 6 Si rifà il manto erboso del ‘Moccagatta’.

8

7

Page 12: Alessandria-Venezia

L’AgricolaAlessandrina

Tutto per il giardinaggio e l’agricoltura

Via S.G. BoscoAlessandria

Tel. 0131 251213Fax 0131 234115

BIANCHERIA PER LA CASA E TESSUTI

DI ARREDAMENTO

AlessandriaVia San Lorenzo, 33Tel./fax 0131 [email protected]

www.ceredaepanizza.com

CREPES L’AVARIZIACorso IV Novembre 46

ALESSANDRIA

0131 68324392 0773671

abbigliamentobambini e ragazzi

da 0 a 16 annivia San Lorenzo 52

ALESSANDRIAtel. 0131 252383

GUASCOG I O I E L L E R I A

Alessandria

F R A B O S OA R G E N T O

U-BOATI T A L O F O N T A N A

Via San Lorenzo 99tel. 0131.254366

www.guascogioielleria.it

MACELLERIA EQUINAdi BOATO CRISTINA

BISTECCHESTUFATI E ARROSTI

COSTATE DI PULEDROSALAMINI E SALSICCIACARNE TRITA CONDITAAGNOLOTTI D’ASINO

SALUMI EQUINITAGLI FRESCHI

SPECIALITÀ

Via San Lorenzo 84, AlessandriaTel. 0131 251738

[email protected]

di Ponzano A. e C.

SISTEMI COMPUTERIZZATI PER RISTORANTI

BILANCEREGISTRATORI DI CASSAACCESSORI PER L’UFFICIO

Via Trotti, 102ALESSANDRIA

Tel. 0131 262614Fax 0131 326732

[email protected]

Specialità Baci

ALESSANDRIAVia Vochieri 46

angolo via U. Rattazzi

Tel./Fax 0131 52791

RISTORANTE

ALESSANDRIAVia Vinzaglio 67

Tel. 0131 223710Cell. 327 1484873

www.gironedeigolosi.com

ALESSANDRIAPiazza Marconi 26Tel. 0131 254109

L’AMICOFRUTTAIOL’AMICOFRUTTAIO

CALZOLERIAPARMIGIANA

1887

127anni

di qualità

ALESSANDRIAVia Migliara 39

Tel. 0131 251006

TESTA SCAVISCAVI • DEMOLIZIONI• MOVIMENTO TERRA

IN GENERESede operativa:

via Castelspina 1243 CASTELLAZZO BORMIDA

Sede legalevia Malta 5/9 GENOVATel./Fax 0131 270613

Cell. 335 [email protected]

RazmatazVia Vincenzo Bellini24 - ALESSANDRIA

Per info e prenotazioniTel. 0131 223249

www.trattoriarazmataz.itOrario

12,00-14,0020,00-22,00

Chiusura sabato a pranzo e domenica

mobili

VALENZA

È arrivato qui con il soprannomedi ‘Orso’ e con un pugno da smalti-re sulle spalle. Non si può giudicaremale, tutto sommato, l’operato diMister D’Angelo: giovane allenatoredai principi sani e dal calcio... un po’macchinoso. C’è chi lo ringraziaper le semi conquiste e le speran-ze alimentate in quest’anno, c’èchi lo accusa per aver buttato viaun’opportunità troppo grande.Tutti condividono però nelle pec-che del suo gioco: continui cambidi difensori in difesa, nessuna conti-nuità di formazione, poco gioco sullefasce, un tiki-taka lento e prevedibili,l’inspiegabile stop a giocatori comeTerigi e Nicolao, che fin dall’inizio sierano distinti per età, tecnica e vo-glia di migliorare crescendo con ilgrigio addosso. Accusato di non averabbastanza esperienza, ha volutosottolineare la sua carriera con bensettecento partite alle spalle, pian-tando subito dopo il muso per labrutta prestazione. «L’impegnonon si discute, ci sono troppi erroritecnici...» Di chi è la colpa deglierrori tecnici, se non del tecnicoappunto? Gli spalti alessandrinisono in subbuglio, c’è chi rimpian-ge Sarri, chi Sonzogni, chi addirit-turra ricorda Ballacci... C’è chi in-vece coglie l’attimo e cerca di ap-prezzare quel poco di sogno che cirimane da assaporare. E voi? Da cheparte state? Una cosa è certa: qua-lunque sia il vostro pensiero, vi tro-verete in curva, domenica, alleore 15.00. [BB]

HURRÀ GRIGI12 anno VII n. 10

sofferto, sarà però una pagina distoria indimenticabile. La più bel-la invece è stata Alessandria-Vero-na, gol di Artico sotto la Nord, ave-vamo battuto una grande. Ales-sandria conquista una grande, di-ventando grande!»

Quale personaggio grigio ti e ri-masto più impresso?

«Sarò scontato ma nel cuore por-to Servili, portiere eccezionale masoprattutto grande come uomo, èuna figura importantissima per iGrigi e per Alessandria: la provalimpida e vivente di un’eccellenteprofessionalità di tecnica e di ani-mo.»

Quale coro porti nel cuore?«È quello che fa: ‘Ricordoquando ero fanciullo, so-

gnavo una maglia e uncolor e adesso che sono

cresciuto, riprovo lastessa emozion. I

Grigi che scendo-no in campo e se-gnano sotto laNord: il cuoremi batte piùforte, Alessan-dria mio unicoamor’. Dà l’ideadi una passioneche ti accompa-

gna per tutta lavita e forse anco-

ra oltre.»La trasferta più

bella di quest’anno?«La trasferta più bel-

la di quest’anno è stataPavia, eravamo in mille, fa-

ceva davvero freddo ma ci sia-mo scaldati come nostro solito. È

stato davvero un momento bellis-simo.»

Quale coreografia della Nord tiè rimasta più impressa?

«Di coreografie non ne ho in par-ticolare, ricordo però molto benequando negli anni Novanta an-dando in Nord c’erano tamburi efumogeni... altro tifo!»

Un breve e ultimo commentosulla stagione di quest’anno?

«A luglio avremmo firmato peressere dove siamo ora, visto il cam-pionato che stiamo facendo un podi rammarico c’è, però dobbiamocontinuare a crederci. E se succe-desse quella cosa lì... ma non di-ciamo nulla dai, pensiamo al Ve-nezia e Basta! Hurrà Grigi!»

Questa è l’ultima edizionedel campionato, spe-rando di poter parla-

re di Grigi ancora per unpo’, la scena di questarubrica oggi è tutta diPaolo Talpone, tifo-sissimo grigio sem-pre presente suisocial e sugli spal-ti. Iniziamo subi-to, caro Paolo.

Da quanto vie-ni allo stadio?

Ricordi la tuaprima volta alMoccagatta?

«La prima par-tita vista al Mocca-gatta è stata Ales-sandria - Imperia,eravamo in C2 e avevosette/otto anni. Contan-do che adesso ne ho 44,possi dire di aver passato tut-ta la vita a fianco dei Grigi.»

Cosa significa essere tifoso?«Ti fare per me significa appar-

tenere e credere in qualcosa che su-pera qualsiasi orizzonte, amare in-dipendentemente da tempo, luogoe persone che ci circondano, indi-pendentemente da categorie e de-lusioni! Poi tifare i Grigi... Non haprezzo!»

Quali sono state la partita piùbella e la partita più triste a cui tuabbia assistito?

«Per me la partita più triste, perquanto scontata possa essere lamia risposta, è stata la partita con-tro la Salernitana, play off 2010-2011... Partita persa ancora primadi cominciare, ma che aveva tra-scinato e portato con speranza eappartenenza. Il cuore grigio ha

LUCA D’ANGELO IL SALISCENDI DEL GRADIMENTO

Pro o contro questo Orso?Paolo

TALPONE

FACCE DA CURVA di Beatrice Bruno

Tifare Alessandria non ha prezzo,al di là di tempo, luogo, categoria

[GSM

Pho

to]

Page 13: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI 138 mag. 2015

Questa volta facciamo veramente untuffo nel passato. Per compiere unatto dovuto nei confronti di chi il cal-cio alessandrino lo ha onorato al li-vello più alto. Al nome di Alessan-dria, quando si parla di calcio siu ri-collega immediatamente Rivera(quasi scontato), ma l’alessandrinoin assoluto più titolato è ‘Giuanìn’Ferrari, l’asso della ‘Canarola’! Fututto meno che un personaggio.Tanto era importante la sua presen-za in campo, quanto voleva apparireil meno possibile fuori di esso. Umi-

le fino all’eccesso, ma iniseme ca-parbio, orgoglioso e con un caratte-re di ferro. A tutto ciò abbinavaun’intelligenza tattica di grana so-praffina, caratteristica che condivisecon i suoi conterranei ‘mandrogni’Baloncieri e, appunto, Rivera, comelui grandi artisti del pallone. Vinsetutto quello che si poteva vincere:due titoli mondiali e otto scudetti,sempre da principale protagonista.In mezzo al campo nessuno sapevadare i tempi dell’azione come lui.Era il vero ‘bilancino’ della squadra,

fulcro di centrocampo che rac-cordava il gioco delle retroviecon quello dell’attacco con gran-de sapienza. E quando gli capita-va di intravedere i pali della portaavversaria non si faceva certo pre-gare per metterla dentro! Avederlo fuori campo, pelati-no e cicciottello, sembra-va più un ragioniere chenon un atleta: gli inten-ditori, però, lo ricorda-no come il più comple-to interno di sempre.

SOTTO RETEdi Sara Pilotti

Alessandria Volley,il bilancio è positivo

Un altro anno è passato eun’altra stagione ha chiuso leporte per far spazio all’estate.Altra stagione, altra sfida omeglio, altre sfide, conclusetutte con grandi soddisfazioniper l’Avbc. Si parla di volley,ovviamente, si parla diun’Alessandria Volley in pie-na forma ed entusiasta dei ri-sultati ottenuti nella stagioneappena conclusa. Un succes-so non indifferente e non in-differente è anche il livello ela qualità con cui la società siè dedicata ad attività di varianatura: le soddisfazioni arri-vano non solo dalla quantitàdi squadre impegnate nei varicampionati ma anche dal pro-getto per le scuole elementa-ri di Alessandria con ‘Scuolein Movimento’, di cui si è giàampliamente parlato, la con-tinua collaborazione con ilCentro Down di Alessandria el’organizzazione di due eventia livello regionale, le FinalFour, i cui protagonisti princi-pali sono stati le migliorisquadre piemontesi di under16 femminile e under 19 ma-schile, quest’ultimo conclu-sosi domenica 3 maggio conla vittoria del Parella di Tori-no. Le finali si sono svolte alPalacima, ritornato ad esse-re, per queste occasioni, la‘location’ ideale, quella deivecchi tempi, del grande tifo,delle centinaia di persone cheaccorrevano a vedere le bellepartite di pallavolo rimastenel cuore e nella memoria dimolti alessandrini. Tanta pas-

sione, dunque, tanta tenacia evoglia di fare, di far conosce-re questo sport ai giovani daparte del Presidente Pilotti,del nuovo DS Rustichelli maanche da parte dei vari diri-genti e dei tanti collaboratori.È proprio dal minivolley, daipiù piccoli che l’Avbc ha volu-to ripartire. Quest’anno inparticolar modo sono statimolti i bambini che si sonoavvicinati al gioco della palla-volo: un alveare bello pienoquello del MiniVolley di Ange-la Amato, che ha avuto (eavrà) l’occasione di mettersiin mostra sui campi di tutta laprovincia nei concentramentisuccessivi. Ad oggi il MiniVol-ley è quarto assoluto sulle 24squadre partecipanti del Co-mitato Piemonte Orientale.Un’attività che parte dal mini-volley, dunque, ma che com-prende anche campionati gio-vanili femminili di under 12,13, 14, 15, 16, 18 oltre allaprima squadra in Serie C. Per quanto riguarda il settoremaschile, oltre l’under 13,15,17 e 19 c’è anche la SerieD promossa nella prossimastagione in Serie C. Con i suoi 298 iscritti e 21squadre la società ha effet-tuato 304 partite, un’attivitàveramente intensa ed impe-gnativa che ha richiesto tantapartecipazione da parte ditutti e dei tanti genitori. Alla prossima stagione allo-ra, con lo stesso impegno edentusiasmo che ha caratteriz-zato le stagioni passate!

CELO/MANCA: FIGURINE DEL ‘NOSTRO’ CALCIOdel Triso

Giovanni Ferrari, l’alessandrino più vincente

SPECIAL BASKET Bulls spodestati dopo tre anni senza badare troppo alle buone maniere

Campioni allo Specchio: per i Toriun argento che brilla più dell’OroIl Torneo Internazionale

‘Campioni allo Specchio’di Torino, giunto alla 22ª

edizione, è un appunta-mento molto atteso daiBulls che prendono partealla kermesse cestistica dallontano 2005. Nell’albod’oro i mandrogni figuranoin ben quattro edizioni evantano ormai una sorta didiritto di usucapione sulgradino alto del podio peraverci comodamente ‘sog-giornato’ negli ultimi tre an-ni. La puntata n. 22 del-l’evento, che va in scena al-la ‘Don Milani’ di Collegno,presenta però alcune inco-gnite:

X - si gioca per la primavolta il basket unificato conregolamento internazionale(nelle edizioni passate si eratrattato sempre di pallaca-nestro tradizonale);

Y - tra le squadre parteci-panti due formazioni maiincontrate prima in eventiufficiali ovvero l’istituto‘Beccari’ e l’Enaip di Gru-gliasco;

Z - i Cissachini si presen-tano in formazione legger-mente rimaneggiata a fron-te di un Pandha che schieraun paio di atleti in partenzaper i Giochi Mondiali di LosAngeles e un partner di li-vello assoluto: Guido Ros-selli, alfiere della PMS Tori-no in A2 Gold.

I dubbi della vigilia siconcretizzano già nel primomatch di giornata che vedei Tori opposti all’Enaip, for-

mazione giovane che sop-perisce a qualche limite tec-nico con l’atletismo. Equili-brio nel primo quarto che sichiude in perfetta paritàanche a causa dei tanti er-rori da sotto di Fishta ecompagni, tradizionalmen-te in difficoltà negli incontridel mattino. Una maggioredeterminazione in fase di-fensiva consente ai Bulls dimettere la testa avanti e dirientrare in campo sul +2dopo l’intervallo lungo. Al-l’ultimo giro di orologio ilpartner avversario De Pa-squale mette la bomba dal-l’arco dei 6,75 decretando lavittoria per i suoi per un so-lo punto. Comportamentoassolutamente in linea conil regolamento internazio-nale del basket unificato,ma che stride con lo spiritodel movimento SpecialOlympics che auspica siano

gli atleti disabili a deciderele partite. Per restare fedelea questi principi coach Pe-trozzi, confortato nella suadecisione da giocatori estaff tecnico, da semprechiede ai suoi partner dinon tentare mai la conclu-sione personale.

Non c’è tempo per recri-minare. Ad attendere i Bullssul parquet ci sono già i cu-gini del Pandha che appaio-no risoluti a conquistarel’oro che manca dall’edizio-ne 2008. Forse ‘troppo’ riso-luti a giudicare dall’atteg-giamento di alcuni partnerche eccedono in agonismoconducendo il match su bi-nari che potremmo definire‘opinabili’. In estrema sinte-si vittoria dei torinesi nono-stante la buona prestazionedei mandrogni con Bragatoin doppia cifra migliore deisuoi.

Con due sconfitte su al-trettanti incontri gli alfieridel Cissaca devono sperarein una vittoria importantenell’ultima gara control’istituto ‘Beccari’ che vantaun ottimo secondo posto aiCampionati Italiani di Vene-zia dello scorso anno.

Infatti i giochi per la me-daglia d’argento sono anco-ra aperti e questa consape-volezza dà ai mandrogniuna carica speciale: parten-za sprint e parziale di 9-2con Fishta (15 punti per luia fine gara) letale in contro-piede. Anche SamanthaScioscio, un po’ in ombra inmattinata, ritrova la vervedei tempi migliori metten-do a referto ben 16 punticon il 70% dal campo, gua-dagnandosi il titolo di ‘bestscorer’ dell’incontro. OttimiBragato e Stasio (20 puntiin due), autori di una provadi spessore sotto le plance,che dominano nel coloratosotto la supervisione diBuzzi e Ugaglia. Il vantag-gio alla sirena di oltre 40punti consente ai CissacaBulls di conquistare l’argen-to per differenza canestri.

Un secondo posto che la-scia un poco di amaro inbocca, ma non mina in al-cun modo la consapevolez-za di potersela giocare contutti.

Prossimo appuntamentodomenica 10 maggio a PinoTorinese per la penultimatappa dello Special Basket2015.

LA LEGGENDA DELL’ORSO

www.museogrigio.it

GSM PHOTOGSM PHOTO

Guizzardi ‘Scattino’ MassimoFOTOGRAFO RITRATTISTA, SPORTIVO E PER EVENTI

Tel. 339 5789624 - [email protected] Scattino Foto & Arte

Page 14: Alessandria-Venezia

HURRÀ GRIGI14 anno VII n. 10

Derek Sheperd è sopravvissu-to ad un disastro aereo, a unasparatoria e a decine di cala-mità naturali, ma l’ultima dellesue nove vite è terminata gio-vedì 23 aprile. Mentre si dirigein aeroporto – dopo aver sal-vato delle vite, ovviamente –un camion colpisce in pieno lasua macchina, provocandogligravi danni alla testa e al pet-to. Il neurochirurgo più famo-so al mondo, però, finisce, iro-nicamente, nelle mani di me-

dici impreparati e svogliati: siaccorgono del danno celebra-le riportato dal paziente soloquando ormai è troppo tardiper salvarlo. Non è un sogno,una fantasia, un viaggio in unmondo parallelo: il DottorStranamore è morto davvero.Neanche a dirlo, Twitter è let-teralmente esploso. Nessunosi sarebbe mai aspettato di ve-dere Patrick Dempsey lascia-re Grey’s Anatomy, la serie dicui è stato protagonista per

ben undici anni. La storia è co-minciata con lui, neurochirur-go affermato, che si innamoradi una sua specializzanda, Me-redith Grey (Ellen Pompeo) eil loro amore è stato l’unicopunto fermo di questeundici stagioni; tramorti, catastrofi,perdite, sconfit-te, l’unica cosacerta è sem-pre stata che,non importa

cosa accadesse intorno, De-rek e Meredith avrebbero con-tinuato ad amarsi. Ed è cosìanche questa volta: Meredithprende la coraggiosa, difficile,decisione di staccare i mac-chinari che tengono in vita suomarito, ormai cerebralmente

morto, consapevole cheDerek continuerà a

vivere in lei. Nonsi tratta di una

metafora, novemesi dopo ladottoressaGrey parto-rirà Ellis

Sheperd: «Pensavo che avreipartorito questa bambina e sa-rei morta, poi i medici me l’-hanno portata e ho visto lui inlei». Al di là dei motivi perso-nali che avrebbero, secondo lespeculazioni, portato all’uscitadi scena di Patrick Dempsey,quello che ho trovato davverosignificativo è stata la reazionedel personaggio di Meredith difronte alla perdita di una figu-ra così importante: Giulietta siè uccisa dopo aver visto il cor-po senza vita del suo amato, ladottoressa Grey, invece, conti-nua a vivere per tutti e due.

Adoro quella spiaggettachiusa tra le alte falesie pa-leolitiche che, come d’in-

canto, appare inaspettatamente aridosso del confine francese.Chiusa tra la roccia e il mare sem-bra una falce di luna stesa al sole,dai caratteristici ciottoli bianchicome confetti abbacinanti di luce.È l’ultimo tesoro che la riviera del-le Palme ci regala prima di entrarein terra francese. Dalla strada èdifficile avvistarla, nascosta com’ètra le ondeggianti insenature del-l’estremo ponente ligure. Lì la ter-ra è a picco sul mare. E’ pura roc-cia, articolata in sorprendenti pre-cipizi che, prima di inabissarsinelle acque blu del mare, non sidà per vinta e sfodera una varietàstupefacente di macchia mediter-ranea: pini marittimi, agavi, cac-tus e altre piante spinose aggrap-pate alla terra e protese nel blu. Lì,

in un tempo arcaico, i nostri ante-nati elessero a dimora stabilequelle pareti verticali, in cui ampipertugi ancora visibili si aprivano,rendendo così possibile lo svilup-po delle prime comunità. Micamale la prospettiva, viene da pen-sare! Ma il nostro caro uomo delpaleolitico, per gli archeologiciCro Magnon, non aveva di certo ilmare di fronte a confortarlo, in-tento com’era a fronteggiare le di-verse situazioni climatiche delmondo in evoluzione. Oggi è tut-t’altra storia e la località dei BalziRossi è diventata un luogo elitario,frequentato prevalentemente dachi non bada a spese. Si paga tut-to, anche l’aria che si respira, in-trisa però di profumi mediterra-nei, storia e brezza marina.L’esclusiva spiaggetta rigorosa-mente arredata di bianco come iciottoli di cui è fatta, ha quote un

tantino esose e destinate a taschedi un certo livello. Bagnarsi inqueste acque è davvero invitantecome lo è nuotare perlustrando ilimpidi fondali con maschere epinne. In qualche modo sembradi stare in una località esotica enon all’estremità della Liguria.Una piccola eccezione alla regola.Del resto il litorale è di un ininter-rotto blu-verdastro, dalle profon-dità scure e inadatte a praticareesplorazioni subacque, mentre lacaletta dal sapore squisitamentecaraibico è l’esatto contrario:chiara come acqua corrente. Deci-do di fermarmi e di pagare la tarif-fa giornaliera per usufruire dellecomodità della spiaggia. D’altron-de mi dico: ‘si vive una volta sola!’.E comunque non c’è solo il maresu cui soffermarsi ma anche ilmuseo vuole la sua parte d’atten-zione. Una giornata a Balzi Rossi

DIETRO LE QUINTEdi Serena Trisoglio

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Cari Balzi RossiLA MUSICA CHE GIRA INTORNO di Davide De Faveri

In vendita presso:Associazione Culturale

ORSO GRIGIOCorso Roma 85 - AlessandriaTel 0131 260053

Edicola RiveraVia Cavour - Alessandria

Nuova edizione del libro

di Enrico Vignacon nuove testimonianze

Enrico VignaNuova edizione

È TORNATO

ORSO GRIGIOAssociazione Culturale

Edicola Rivera

Sono passati sedici anni dalla pub-blicazione di 13, il sesto disco deiBlur e l’ultimo che ha visto all’operail quartetto inglese al gran completo.Il successivo Think Tank era statopubblicato dopo il polemico abban-dono di Graham Coxon e molti loconsiderano uno dei mille esperi-menti solisti di Damon Albarn. Al-barn e Coxon si sono riavvicinati al-cuni anni dopo, i Blur hanno ricomin-ciato a fare concerti in tutto il mondoe, immancabilmente, hanno iniziatoa rincorrersi voci su un un nuovo la-voro, interamente composto di inedi-ti. E così, a febbraio,quando nessuno sel’aspettava, è arrivatol’annuncio che ad apri-le sarebbe uscito TheMagic Whip, lavoroche, pur senza far gri-dare al miracolo, rap-presenta, certamente,una scommessa stra-vinta per la band. Èsufficiente la partenza al fulmicoto-ne di Lonesome Street per ritrovarequelle schitarrate tanto sempliciquanto immediate, da sempre mar-chio di fabbrica di Coxon, per ritro-varsi catapulati agli anni d’oro diParklife, mentre Go Down rimanda aBlur (1997), con le sue sonorità lo-fied il testo così malinconico (‘Dan-cing with myself, I get into my bed, Ido it to myself’). In New World To-wer emerge invece, prepotente, il la-voro svolto in fase di produzione ecomposizione di Graham Coxon eStephen Street ed allora si capisveche The Magic Whip è forse unacreatura legata più al chitarrista chenon ad Albarn. In ogni caso, il fattoche i rapporti tra loro, dopo le in-comprensioni passate, si siano final-mente normalizzati, è confermato daMy Terracotta Heart (titolo di canzo-ne dell’anno), una sentitissima dedi-ca di Albarn al vecchio amico, un

brano così profondo nelle intenzionida avvicinarsi alla struggente No Di-stance Left to Run (‘When we weremore like brothers, but that was ye-ars ago... Is something broke insideyou, ‘cause at the moment I’m lostand feeling, that I don’t know If I’mlosing you again’). In generale èpresente un senso di inquietudineche trasuda da quasi tutti i brani, co-me nella marcia scandita dalle per-cussioni di Dave Rowntree e dal bas-so di Alex James su There Are tooMany Of Us, ispirata alla permanen-za di Albarn a Sydney nel giorno del-

la strage avvenuta adicembre 2014, maanche (come intuibiledal titolo) allo scon-certo provato dall’arti-sta britannico di frontealla densità altissimadella popolazione diHong Kong, o lo scena-rio apocalittico (‘’causethe desert has approa-

ched the places where we heading’)raccontato nella bellissima IThought I Was A Spaceman. Ancorpiù oscura e pesante l’atmosferasci-fi di Pyongyang e probabilmentela traccia più ricercata del disco, ilcui testo sembra rappresentare unaprotesta contro Kim Jong-un: ‘Andthe pink light that bathes the greatleaders is fading’. Trascinanti, inve-ce, sono tanto il beat hip hop di IceCream Man e quanto l’appiccicosoritornello di Ong Ong, mentre unamenzione a parte merita Ghost Ship,una dolce ballata d’amore, un episo-dio riuscitissimo dall’intenso saporedi classico, estremamente avvolgen-te nel suo andazzo reggae/funk. Il fi-nale è affidato alla chitarra tremo-lante di Coxon che gigioneggia suMirrorball, al termine della quale cisi sente più che soddisfatti nell’averritrovato, dopo tanto (troppo) tempo,quattro vecchi amici.

L’addio del Dottor Stranamore

I Blur sedici anni dopo 13

Page 15: Alessandria-Venezia

Avengers: Age of UltronTolti gli effetti speciali e qualche simpatico, ironico momento, non resta molto. La pellico-

la è esageratamente lunga (poteva tranquillamente essere snellita), laripetitività è inevitabile, anche durante l’azione, che resta piuttostospettacolare; e soprattutto, a parte per l’iracondo Hulk, l’interesseper gli altri super eroi è minimo, compresi i due nuovi arrivi, nono-stante si impegnino per dare il loro contributo. Un suo perchè lo puòanche avere; e il robotico cattivo non è male, come la sua contropar-

te equilibrata, ma non c’è proprio nulla che colpisca veramente.

HURRÀ GRIGI 158 mag. 2015

può rivelarsi davvero interessantese oltre al mare si visita anche ilMuseo preistorico dove sono con-servate le varie sepolture del pa-leolitico. Infatti dopo il bagno disole e di mare, lascio la mondani-tà della spiaggia, e intraprendouna passeggiata verso la parte su-periore della baia. Un sentiero trale rocce che dà appunto il nome alluogo, mi porterà verso l’alto a tuper tu con la storia. Il vento tra icapelli mi rinfresca la pelle scotta-ta dal sole mentre contemplo ilpanorama sulla costa. Qua e là lepiante grasse emergono a chiazzeverdi dalla roccia, in un bel con-trasto di colore. Ridiscendo nuo-vamente alla spiaggia. Là mi at-tende il mio immacolato lettino.Un ultimo tuffo tra le acque limpi-de della baia mentre il sole scom-pare all’orizzonte in un magnificorosso tramonto.

L’ANGOLO DEL DIALETTOdi Luciano Olivieri

Quando soffiail vento...ad AlessandriaQuelle poche volte che soffia il vento,la Città è trasformata:tu la vedi in un momentocome una donna desiderata.Per le strade c’è un sospiro,senti un alito sulla tua boccae ti illudi ad ogni respiroche ci sia una mano che ti tocca le labbra.Ti sembra di essere innamorato,non sai di chi e perché;il tuo cuore te lo dirà...capirai... senza cercare!All’improvviso,in una giornata d’inverno,invece del freddo pungente che taglia il viso,nasce un piacere che vorresti eternocome la promessa di un amore.Ti viene la voglia di passeggiare,quasi non andresti più a casae ritorni ad immaginared’avere ancora una ragazza accanto.Cara Città! Da donna insignificantesei diventata una ragazzina,hai indossato una camiciachiara e fresca come una mattina.Alessandria mi prende a braccetto,mi fa sentire il suo primo amoree io le dico e sono schietto:«Sei proprio bella con un filo di trucco!»

Quandi ch’uitira el vént...a LisondriaCul pòch vòti ch’ui tira el véntla Sità l’è trasfurmaja:ta la vighi ant in muméntcme ‘na dona desideràja.Per el strà u j’è in suspìr,‘t sénti in fià ans la to bùcae t’at iludi ad ògni respìrch’ui sea ‘na man ch’el làvri at tuca.Sméa ‘d’ési annamurà,‘t sai nenta ‘d chi e perché;u to cor u tla dirrà...‘t capirrài... sénsa serché!A l’impruvìs, ‘na giurnà d’invèrn,anvéci dla zerda ch’la tàja el mùr,ui s’ciod in piasi ch’at aurici etèrncme la prumìsa d’in amùr.Ut vén la voja ‘d spasigè,‘t’andreivi quasi pu a càe ‘t riturni ad imaginèd’avei ancura ‘na fìa atacà.Cara Sità! Da dòna grìsat’ei dventàja ‘na fietéina,t’at ei bitàja ‘na camìsaciàra e fresca cme ‘na matéina.Lisandria am péa a brasét,am fa sénti u so prim amùre me ai digh e a son scet:«T’ei pròpi bèla con ‘na splua ‘d culùr!»

COLPO D’OCCHIO SULLACITTÀ di Mauro Morando

Gradimenti assoluzioni e manici di scopaRecentemente la cronaca cit-tadina, ci ha offerto due notizieche possono essere giudicateda diverse prospettive a se-conda da quale parte s’intendestare, ma una cosa di certohanno in comune, sono stretta-mente collegate tra loro e par-tono da piuttosto lontano. Permeglio interpretarle e giudi-carle le due notizie, bisogne-rebbe raccontare la storiad’Alessandria degli ultimi diecianni, della desolazione in cuiprogressivamente è piombata,ma ci sarebbe tanto da scrive-re che si potrebbe stampareun libro. Mi limiterò in un pen-siero breve e il più possibileesplicativo per raccontare ledue notizie che, hanno fattoparlare e ridere amaramentemolti alessandrini nelle scorsesettimane. La prima ci arrivadal quotidiano Il Sole 24 ore,che stila come ogni anno, unaclassifica del gradimento deicittadini verso il proprio sinda-co e che colloca la sindaca Ri-ta Rossa, come nel 2014, al-l’ultimo posto, il 99°. Certo nongiova che sia stato il sindacodella dichiarazione di dissestoche ha portato i cittadini a sa-crifici in termini economicimolto alti e per lungo tempo,oppure il fatto che progressi-vamente la città si sia avvitatasu se stessa, con una moria al-tissima d’attività commerciale,e neppure il fatto che ora, sitrova a fronteggiare la secon-da notizia. La seconda notizia,appunto è di mercoledì 15aprile, la Corte dei Conti di To-

rino assolve l’ex sindaco Fab-bio la sua giunta e i consigliericomunali, dall’accusa di aver,con il proprio comportamentodeterminato il dissesto del Co-mune d’Alessandria. In ag-giunta bisogna leggere nellemotivazioni della sentenzad’assoluzione «che la dichiara-zione del dissesto del Comuned’Alessandria non è stata di-retta conseguenza del dannoprovocato dai convenuti, (Fab-bio ecc) ma affonda le proprieradici nel passato». Ecco il col-legamento delle due notizie, seil dissesto è stato provocato dauna gravissima e cronica crisifinanziaria in cui versava l’entee tutto ciò risaliva almeno adalcuni anni prima, prima diFabbio chi governava Alessan-dria? La sinistra, la stessa sini-stra che poi ha eletto il sindacoRossa? E poi perché alcuni diquella giunta anteriore al-l’esercizio 2011, da cui parte lacrisi economica del Comune e«dall’assenza di valide ed effi-caci misure correttive per con-trastare il deteriorarsi della si-tuazione economico-finanzia-ria», li abbiamo rivisti nellagiunta Rossa, che del dissestoprovocato dal Fabbio, ne hafatto una ragione di mandato?Insomma come avrebbe dettoil buon Bartali ‘l’è tutto da rifa-re’ in mezzo a gradimenti daultima posizione, nessun col-pevole tutti colpevoli mi sem-bra tanto il ballo della scopa,tutti ballano, ma la scopa ri-mane in mano al cittadino cheimpotente paga il conto.

I PALLINI di Puppigallo

Page 16: Alessandria-Venezia

di Concetta Bitettodi Concetta Bitetto

ADDOBBI FLOREALI PER CERIMONIE

Piazza M. d’Azeglio 4ALESSANDRIA

(di fronte alla scuola Vochieri)Tel. [email protected]

Ti regaloun fiore mamma...

Ogni petalo un pensiero felice...

Tu regalami il tuo sorriso,il fiore più bello,sboccia ad ogni alba...per me.

Ti regaloun fioremamma...

Ogni petalo un pensiero felice...

Tu regalami il tuo sorriso,il fiore più bello,sboccia ad ogni alba...per me.

Fo

to d

i Vir

gin

ia G

erm

an

ò