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MASSIMO TAGGIASCO
LOrso ha ripreso a ruggire. La vittoria di Paviaha segnato un
decisivo rilancio delle nostreazioni, dopo il deludente avvio del
girone diritorno. La fortunata trasfer-ta sul campo della
capo-lista non ha certo ri-solto tutti i proble-mi: il gioco latita
ele occasioni darete continuanoad essere estre-mamente scar-se.
Resta il fattoche si vistauna squadra ve-ra, che ha lottatoanche
quando rimasta in inferio-rit numerica e cheha concesso, in
prati-ca, una sola palla gol in90 minuti agli avversari.Contro il
Lumezzane occor-re vincere e convincere, ancheperch Pavia e Novara
disputanolo scontro diretto e, quindi, locca-sione ottima per
rimontare altre posi-zioni e puntare al vertice. Siamo convintiche
le quattro formazioni che occupano le po-
sizioni alte della classifica lotteranno per il primatofino alla
fine: forse, sulla carta, non lAlessandria adavere lorganico pi
competitivo, ma noi siamo quelliche hanno pi fame, pi voglia di
raggiungere un ri-
sultato che manca da troppotempo. Questa squadra ha
la capacit di risorgerenei momenti pi dif-
ficili e delicati e, inun campionato coscombattuto, la vo-glia e
la grinta pos-sono valere pidella tecnica. E,poi, ovviamente,c il
nostro grande
pubblico: erano an-ni che non si vede-
vano oltre mille tifosiin trasferta al seguito
dellOrso Grigio. Qualialtre squadre hanno un si-
mile seguito? Possiamo dir-lo: il grande cuore grigio me-
rita altri palcoscenici, ben piblasonati del pur volenteroso
Pa-
via. Non si vince solo con una gran-de storia, ma anche e
soprattutto con il
cuore, in campo e sugli spalti. Noi ci sia-mo e ci saremo
sempre.
Hurr Grigi!
QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO Direttore Massimo Taggiasco
Anno VII n. 3 13/2/2015
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Il grande cuore grigio
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Due cuori, la stessa sorteRiprendere dopo la trasferta diPavia
come ripartire dopouna fermata al distributore dibenzina: pi
tranquilli, pi sicuri,pi determinati. Riprendere a SanValentino,
oltre che ad essere un ro-manticissimo momento per tutti gliamanti
dei Grigi, testimonia quantoil rapporto Amore-Grigi-Alessandriastia
diventando sempre pi solido.Riprendere al Mocca... il massimo.
LAlessandria ha promosso una ri-duzione per tutte le donne che,
in-sieme ai propri mariti o fidanzati,verranno a vedere la partita:
mossasicuramente azzeccatissima, vederepi donne al Lucca sarebbe gi
ungrande passo avanti, pensare chepossa scoppiare qualche
scintillasotto il punto di vista calcistico, sti-mola e non poco.
Tutto merito dellabattaglia di Pavia.
La partita contro la capolista (datifosa che era allo stadio
oserei direcapolista ancora per poco, ora arri-viamo noi), oltre ad
avere acceso glianimi durante la sua movimentatavigilia e oltre ad
aver infiammato inervi e ladrenalina di coloro cheerano al
Fortunati, ha, come permagia, fatto scattare uno stranomeccanismo
grigionero nellinteraprovincia.
Sui social, infatti, sono sempre dipi i nuovi volti, giovani e
meno gio-vani che si avvicinano a pagine,
gruppi e blog sullAlessandria: sin-tomo di una citt che ci vuole
crede-re e che inizia finalmente a mettereda parte tutti gli
infondatissimi pre-giudizi che avvolgono la nostra sto-ria da
davvero troppo tempo.
bello essere in procinto di affer-mare che di gufi, ora come
ora, nonce n pi nemmeno lombra. Unal-tra consapevolezza piacevole
levi-dente animo com cui nostri ragazzihanno asfaltato lattacco e
in gene-rale, la formazione pavese. Limma-gine pi bella di domenica
sera,senza contare la Nord che comesempre ha dato spettacolo,
proba-bilmente Mezavilla che durante iminuti di festa dopo il
triplice fi-schio, ha una mano sul cuore. Sim-bolo di uomini veri,
di personeumanamente invincibili.
Tutti i tifosi Grigi, da quelli cheguardano la partita dalle
nuvole aquelli che non possono entrare allostadio, meriterebbero di
vederequella mano sul cuore. Meritereb-bero di assistere alla pi
praticaespressione di due cuori la stessasorte, strettamente e non
a caso le-gata a mille voci fanno una voceche grida: Alessandria
non mollaremai, perche lo giuro: in mille cera-vamo e sugli spalti
era il delirio. Per-ch lo giuro: questi ragazzi non han-no mollato
nemmeno di un centi-metro.
Raccontare questa trasferta non semplice, stata qualcosa di cos
in-tenso che esprimerlo a parole noncolma a pieno il complesso e
sponta-neo mix di caldissime emozioni. Vo-glio parlarne in prima
persona plura-le, come in un diario, perch ero par-tecipe e perch
ne vado fiera. Ceraqualcosa di strano nellaria.
Il ritrovo era fissato per le 16.45 inViale della Repubblica e
ritrovarcitutti l, stato come un enorme dejavu. Per Novara infatti,
il luogo di ag-gregazione era lo stesso, la tensionealtissima
proprio come nel pre-derby.Questa volta per non poteva finireallo
stesso modo, non doveva. Lunicoobiettivo era arrivare, metterci il
cuo-re e tornare a casa trionfanti.
Latmosfera in pullman era comesempre, quella di una festa. Il
mo-
mento di condivisione sacro: scam-bio di opinioni, battute,
pronostici sca-ramantici, risate. Un momento sere-namente teso. Un
momento di forza,una carica: per poter arrivare sulcampo e cantare
come solo noi sap-piamo fare.
Arrivati a Pavia e rimasti, osereidefinirci inorriditi dalla
cattiva ge-stione e dalla pessima organizzazio-ne del movimento e
della zona riser-vata ai tifosi ospiti, sono iniziati i primicori,
le prime scaramucce con i pave-si, tenuti lontani da noi grazie a
unarete metallica e a qualche transenna.Passati al setaccio di
steward eagenti, entriamo.
I nostri ragazzi si stavano scaldan-do. Allimprovviso si sente
un boato:Son talmente deficiente.... Eccociqua. La Nord non si
ferma.
Nemmeno il rifiuto dell1+2 ci tran-cia le gambe. Immancabili
anche icori contro Londrosi.
La partita comincia e le due squa-dre iniziano a darci dentro.
Poche oc-casioni da entrambe le parti, i Grigiper gestiscono campo
e fisico in ma-niera eccellente.
Il primo tempo si chiude sullo zeroa zero. Nella prima frazione
di gioco mancato il gol, la Nord per non hacessato nemmeno per un
attimo dicantare. Il segnale indubbiamentepositivo. Larbitro, a cui
sicuramentepiaceva di pi il cangiante blu dellemaglie pavesi
piuttosto che il nostroargenteo grigio (non tutti hanno buongusto),
fischia linizio della secondafrazione e tutto inizia davvero a
gira-re. I Grigi segnano e la felicit irrom-pe nella Sud del
Fortunati: abbracci
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Lo spettacolo della Nord inLo spettacolo della Nord inLo
spettacolo della Nord inLo spettacolo della Nord inUN ALTRO ESODO
TENSIONE GIUSTA GI ALLA CONSUETA PARTENZA
Lo spettacolo della Nord in
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trasferta
HURR GRIGI 313 feb. 2015
Dopo un momento opaco, iGrigi tornano al successo,raccogliendo
sei punti indue partite: la crisi finita?
Secondo me, non era mai co-minciata, ma queste due partitesono
comunque state preziose perconoscere la forza e, al contempo,
ilimiti di questa AlessandriaCalcio.
Quali sono i limiti?LAlessandria una squadra
forte, ma non completa, che nonha un vero play maker a
centro-campo e che incontra delle diffi-colt quando deve imporre il
pro-prio gioco: questa caratteristica emersa in modo macroscopico
inoccasione della sfida casalinga conil Giana Erminio, nella quale,
puravendo vinto, abbiamo disputatouno degli incontri meno
brillantidella stagione.
E i punti di forza quali sono?Due: la grande capacit di
dife-
sa e il carattere. LAlessandria orgo-gliosamente barricadiera di
Paviami ha ricordato lInter di Mourin-ho (e se te lo dico io che
sono ju-ventino...)
A proposito, vero che a Paviasiamo stati trattati male?
Personalmente ho incontratouna buona disponibilit, dal mo-mento
che cerano state difficoltdi trasmissione degli accrediti daparte
di Radio Voce Spazio dovuteal fatto che il Pavia non dispone diun
sito Internet (anche se questomi costato un ritardo di 20 mi-nuti
rispetto allorario di ingresso),piuttosto mi hanno stupito
altrecose.
Cio?In tribuna centrale cerano spet-
tatori seduti sui gradini di passag-gio cosa che non dovrebbe
acca-dere e poi non ho capito perchlAlessandria ha ricevuto una
san-zione pecuniaria molto pi salata
del Pavia per lo scoppio dei petar-di, quando mi pare che gli
artifiziesplosi dalle curve fossero stati glistessi.
Parliamo di rosa: Iunco, Germi-nale e Morero in, Guazzo out?
Iunco mi ha fatto veramente ar-rabbiare per il modo
irresponsabi-le in cui ha lasciato la squadra ininferiorit numerica
in una parti-ta cos delicata: non puoi permet-terti di mandare a
quel paese undirettore di gara che ti ha appenaammonito, quando i
tuoi compa-gni stanno vincendo 1 a 0 in casadi una capolista che
fino a quelmomento ha giocato quasi sempreallattacco. Germinale e
Morerovoglio vederli di pi prima di sbi-lanciarmi, ma mi pare che
lalle-natore stia dando pi fiducia aquestultimo che non al primo
che,
pur con un ruolo completamentedifferente, stato fatto fino ad
oraaccomodare in panchina. Guazzo,invece, non stato sostituito
conun giocatore dalle stesse caratteri-stiche. A titolo personale
posso dir-ti che non mi sono mai piaciuti iseparati in casa: penso
che i gioca-tori debbano essere utilizzati ovenduti e, se si decide
di metterneuno in vendita ma non lo si an-cora fatto, meglio farlo
giocare sepu dare un utile contributo.
Gettiamo un po di benzina sulfuoco: qualche malalingua sostie-ne
che, alla resa dei conti, Mene-gatti abbia fatto meglio di
Maga-lini...
un dato di fatto che Sirri, Sa-bato, Spighi, Mora, Taddei,
Rantiere Marconi, quasi sempre titolari,siano uneredit delle
passate sta-
gioni. I nuovi innesti, che si sonoconquistati il posto, cio
Nordi, So-sa, Obodo, Mezavilla e qualchevolta Vitofrancesco sono in
inferio-rit numerica rispetto ai confer-mati: questo non vuol dire
che Ma-galini abbia lavorato male, tuttal-tro, semmai riabilita
almeno unpo il lavoro del suo predecessoreche stato sottoposto a
critiche, ta-lora feroci, da parte di qualche col-lega. Comunque
sia, questa Ales-sandria ha compiuto un netto sal-to di qualit
rispetto allanno pre-cedente, pur con lo stesso allenato-re e la
maggior parte degli stessigiocatori.
E questo cosa significa?Significa che gli uomini hanno
la percezione di far parte di unasociet solida ed ambiziosa che
lispinge a dare il 110%.
Per ricevere i pdf di Hurr Grigi gratis in anteprima basta
inviare una mail a: [email protected], ma si possono gi
sfogliare sulla nostra pagina Facebook tutti i gioved che precedono
le partite al Moccagatta.
SQUADRE PT G V N S GF GS +/-
CLASSIFICA
1 Promozione. Dalla 2 alla 4: spareggio promozione. Dalla16 alla
19: spareggio retrocessione. 20: retrocessione.Nel caso in cui due
(o pi) squadre abbiano lo stesso numero dipunti, le seguenti norme
decideranno lordine: 1. Scontri direttitra le due squadre in
questione; 1a. Punti totali; 1b. Differenzareti; 1c. Reti segnate;
2. Differenza reti; 3. Reti segnate
1 NOVARA 46 24 13 7 4 37 22 15
2 PAVIA (-1) 46 24 14 5 5 41 29 12
3 BASSANO VIRTUS 45 24 12 9 3 38 24 14
4 ALESSANDRIA 44 24 12 8 4 35 20 15
5 SDTIROL 40 24 11 7 6 31 23 8
6 REAL VICENZA 38 24 9 11 4 33 23 10
7 COMO 37 24 11 4 9 29 25 4
8 FERALPISAL 37 24 10 7 7 32 31 1
9 UNIONE VENEZIA 34 24 10 4 10 30 26 4
10 TORRES 34 24 9 7 8 28 25 3
11 MANTOVA (-1) 32 24 9 6 9 24 20 4
12 MONZA 32 24 9 5 10 28 26 2
13 AREZZO 30 23 8 6 9 23 23 0
14 RENATE 29 24 7 8 9 28 36 -8
15 CREMONESE 29 24 7 8 9 30 31 -1
16 GIANA ERMINIO 24 23 6 6 11 17 24 -7
17 LUMEZZANE 21 23 5 6 12 20 35 -15
18 ALBINOLEFFE 20 24 5 5 14 15 33 -18
19 PRO PATRIA (-1) 14 24 2 9 13 27 48 -21
20 PORDENONE 13 23 3 4 16 18 40 -22
24 GIORNATA RISULTATIGIANA ERMINIO PORDENONE rinv.
TORRES FERALPISAL 3-3
PAVIA ALESSANDRIA 0-1Autorete di Cristini al 49.
SDTIROL CREMONESE 3-1
UNIONE VENEZIA COMO 0-0
MANTOVA RENATE 2-0
NOVARA PRO PATRIA 2-0
ALBINOLEFFE BASSANO VIRTUS 1-1
LUMEZZANE AREZZO rinv.
REAL VICENZA MONZA 3-0
25 GIORNATA 13/14/15 FEB. 2015FERALPISAL UNIONE VENEZIA
PRO PATRIA SDTIROL
MONZA ALBINOLEFFE
PORDENONE TORRES
PAVIA NOVARA
ALESSANDRIA LUMEZZANESabato 14 feb. 2015 - Ore 19,30
BASSANO VIRTUS CREMONESE
COMO GIANA ERMINIO
RENATE REAL VICENZA
AREZZO MANTOVA
26 GIORNATA 22 FEB. 2015MANTOVA PRO PATRIA
SDTIROL ALESSANDRIADomenica 22 feb. 2015 - Ore 15,00
LUMEZZANE RENATE
COMO FERALPISAL
CREMONESE PORDENONE
GIANA ERMINIO MONZA
UNIONE VENEZIA REAL VICENZA
AREZZO BASSANO VIRTUS
NOVARA TORRES
ALBINOLEFFE PAVIA
MARCATORISalvatore BRUNO (Real Vicenza) Reti 14
Pasquale MAIORINO (Torres) 12
Matteo MOMENT (Albinoleffe) 11
Manuel FISCHNALLER (Sdtirol) 11
Andrea FERRETTI (Pavia) 10
Andrea BRIGHENTI (Cremonese) 10
Pablo GONZALEZ (Novara) 9
Alessandro CESARINI (Pavia) 9
Stefano PIETRIBIASI (Bassano Virtus) 9
Angelo Raffaele NOLE (Bassano Virtus) 9
Michele MARCONI (Alessandria) 8
danze e salti. Sembrava un sogno. Poiil rosso a Iunco e la
determinazionenegli occhi dei nostri ragazzi. Noi,chiusi benissimo
dietro, non abbiamoconcesso n un coro, n un passaggioai poveri
lombardi.
I tifosi pavesisugli spalti sembra-vano scoraggiati: dalla curva
non par-tiva pi nessun coro. I giocatori inve-ce, prima sul campo e
poi in salastampa, parlavano un po troppo.
I novantacinque minuti scadono ed ora di tornare negli
spogliatoi. Pri-ma per tutti sotto la sud con la ma-no sul cuore:
condividere quei minutidi gioia ha ripagato tutto il freddo.
Voglio terminare, citando una frasepubblicata da Sirri chi vince
esulta,chi perde spiega; sintesi perfetta diuna partita in cui si
dimostrato dav-vero tanto carattere. [BB]
LINTERVISTA a Sivio Bolloli (Radio Voce Spazio)
Il carattere c, il gioco arriver[G
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trasfertatrasfertatrasfertatrasfertaDA VIALE REPUBBLICA
trasferta
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HURR GRIGI4 anno VII n. 3
DETTO FUORI DAI DENTI di Mario Bocchio
Il catenaccio al Fortunati regalaLAlessandria ha espugnato
ilPietro Fortunati di Pavia0-1, grazie ad unautoretedi Cristini ad
inizio ripresa. Un ri-sultato che per non andatomolto gi alla
societ lombarda,non tanto per la sconfitta finale,quanto per
latteggiamento deiGrigi, a dire dei pavesi catenac-ciaro. Al
termine della gara infatti,sulla pagina Facebook del Pavia,
ilcommento stato abbastanzaeloquente: Finisce qui! Il catenac-cio
grigio batte il calcio azzurro egli ospiti vincono senza fare
gol!Pavia-Alessandria 0-1! In testa, pe-r, restano i nostri
ragazzi!!!.
Il dibattito, a tratti piuttosto ac-ceso, quindi proseguito
neicommenti, anche tra tifosi di casa.C chi infatti sostiene che
lasconfitta va accettata perch ilcalcio strano, mentre altri han-no
ribadito che la vittoria alessan-drina non stata esattamente
me-ritata. Sta di fatto che il risultatoche conta quello del
campo.
Tra Pavia ed Alessandria sostan-zialmente un derby e commentie
sfott del genere sono fisiologici.Ma andiamo con ordine ad
ana-lizzare le ultime due gare dellOr-so Grigio.
Con il Giana brutta partitama tre punti fondamentali
Ventitreesima giornata di cam-pionato, al Moccagatta
lAlessan-dria reduce dalla sconfitta di No-vara, affronta la
matricola GianaErminio. Tra i Grigi subito titolarii neoacquisti
Morero e Iunco,mentre Germinale fa il suo debut-to nella ripresa.
Stop forzato persqualifica per Riccardo Taddei.Tra i lombardi
esordio del nuovoacquisto Tiziano Polenghi e dal17 della ripresa di
Gasbarroni,noto alle cronache del calcio di A.
stata una gara avarissima dioccasioni e giocata su un campomolto
pesante, che tuttavia lAles-sandria riuscita a vincere di mi-sura.
Il match entra subito nel vi-vo dal punto di vista dellintensi-t,
con la Giana che gioca a visoaperto senza particolari timori.
Laprima occasione arriva per soloal 10, su calcio piazzato, ed
tar-gata Alessandria, che guadagnauna punizione dai 25 metri:
battu-ta da Rantier direttamente in por-ta, trova luscita coi pugni
di Pa-leari, che allontana il pericolo. Al13 altro calcio di
punizione dai 30metri per i padroni di casa, conObodo al tiro, che
per non centralo specchio della porta. Al 21 unapunizione sulla
trequarti sempreper lAlessandria arriva in mezzoallarea e viene
colta dalla testa diMarconi, ma il tiro non impensie-risce Paleari
pronto a bloccare. Al
24 arriva la prima punizione perla Giana, con Crotti al tiro
dallatrequarti e Vitofrancesco che de-via in angolo. Seguono altri
duecorner ravvicinati per la Giana,che sulla mezzora sta cercando
dialzare il pressing. Al 31 arriva ilprimo corner per
lAlessandria,ma Augello allontana senza pro-blemi. Dopo una fase di
stancadella partita, al 38 si sblocca il ri-sultato in favore dei
Grigi, con uncross di Vitofrancesco dalla sini-stra, che capitan
Rantier agganciaal volo e insacca alla sinistra diPaleari. Ripresa
senza cambi, conlAlessandria subito in avanti percercare di
chiudere la partita, mala prima parvenza di occasione per la Giana,
con Pinto che provail tiro dalla distanza: troppo debo-le e Poluzzi
blocca in elevazione.Al 14 Iunco replica, con un debo-le rasoterra
dal limite dellarea che
non crea problemi a Paleari. Al 17arriva il momento del nuovo
ac-quisto Gasbarroni, che viene inse-rito al posto di Crotti. Poco
dopo,una punizione dalla trequarti perla Giana arriva in area alla
sinistradi Poluzzi, con Bonalumi che so-praggiunge e di testa
impegna ilportiere alessandrino in tuffo. Al27 arriva anche il
secondo cam-bio per la Giana, con Mister Albche inserisce Sarao al
posto diSpiranelli e 3 pi tardi entra Ros-sini che rileva Bonalumi,
per cer-care di essere pi incisivi in fase direalizzazione.
LAlessandria ha in-vece sostituito Vitofrancesco conSpighi, Rantier
con Mezzavilla eIunco con Germinale. Giana sem-pre in avanti,
infatti, per i restantiminuti di gioco, ma senza riuscirea
concludere. Al 45 una punizio-ne centrale dal limite dellarea
infavore dellAlessandria, vede Mar-
coni sibilare un rasoterra insidio-sissimo al quale Paleari si
opponeparando distinto a fil di palo emandando in angolo. Dopo 4
direcupero, il triplice fischio checonsegna allAlessandria tre
pun-ti importantissimi. In sala stampa Mister DAnge-lo: Oggi
contava solo vincere.Iunco mi piaciuto, si messo su-bito a
disposizione con umilt.Germinale sar utilissimo, mentreMorero lo si
conosce bene, ungrande giocatore. Comunque lesquadre forti si
adeguano a qua-lunque situazione. Dobbiamo lot-tare fino allultimo
per i play-off.Il match winner Julien Rantier:Vittoria fondamentale
per il lavo-ro, il morale e il gruppo. Andiamoavanti positivi.
Kenneth Obodo:Serviva giocare per il risultato... eil risultato
arrivato. Sono trepunti fondamentali.
Alessandria - Giana Erminio 1-0
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HURR GRIGI 513 feb. 2015
una storica vittoriaLE VITE DEGLI ALTRIdi Paolo Baratto
PORTIERI Marco BASON (1992), Matteo GUAGNETTI (1992). DIFEN-SORI
Andrea BAGNAI (1992), Mauro BELOTTI (1984), Giacomo BION-DI (1993),
Alessio CAPELLO (1995), Vasile MOGOS (1992), Mattia MON-TICONE
(1994), Devis NOSSA (1985), Giordano PANTANO (1992), Mi-chele PINI
(1986), Dario PREVACINI (1993), Francesco SABATUCCI(1991).
CENTROCAMPISTI Luca BALDASSIN (1994), Federico FRAN-CHINI (1994),
Emanuele GATTO (1994), Gael GENEVIER (1982), FabioMEDURI (1991),
Luiz Gabriel SALIM RIBEIRO (1994). ATTACCANTIALIMI Isnik (1994),
CRUZ PEREIRA Sergio (1988), EKUBAN Caleb(1994), FERRARI Fausto
(1980), FURAFORTE Serafino (1995), POTEN-ZA Francesco (1986), SARAO
Manuel (1989), VARAS Kevin (1993). AL-LENATORE Maurizio BRAGHIN
(1959).
Il Lumezzane in affanno in pena lotta play-out
LAssociazione Calcio Lumezzane nata nel 1946, anno in cui si
iscriveal campionato di seconda Divisione,con presidente Ferruccio
Gnutti. Lasociet milita in varie categorie di di-lettanti fino al
1955, quando retroce-de in Promozione e ad-dirittura scompare
dalpanorama calcistico na-zionale e per cinque lun-ghi anni non ci
fu picalcio per le casaccherossoblu. Ma i tanti ra-gazzi valgobbini
appas-sionati, guidati dal cura-to Don Federico Guerini,ripartirono
dalla terzacategoria ottendendosubito la promozione. Daquel
momento, partita la lunga edesaltante rincorsa verso il
calcioprofessionistico. Dal 30 ottobre2014 Maurizio Braghin ha
sostituitoin panchina Paolo Nicolato. Il nuovomister ha al suo
attivo la promozionein B con la Pro Vercelli del 2012, an-che se
nella stagione successiva subito ridisceso in Lega Pro; nel-lestate
del 2013 passa alla Carrare-se ma lesonero arriva gi a
inizionovembre. La campagna acquisti haportato a Lumezzane il
portiere Gaz-zoli dallEsperia Viareggio; in difesasono arrivati
Capello dalle giovanilidel Toro, Castaldo dal Savona, Magridalla
primavera del Chievo, Mogosdal Delta Porto Tolle, Pini dal
Casti-glione, Pravatucci dal Bellaria Igea
Marina; a centrocampo sono arrivatiBaldassin dal Poggibonsi,
Genevierdal Novara (tanta B con Catania, Pe-rugia, Siena, Juve
Stabia, Pro Vercel-li, Livorno, e Pisa dove ha colleziona-to 68
presenze con 8 gol) e Meduri
dal Cosenza; in attacco stato preso Ailimi dal-le giovanili del
Chievo.Fin a questo punto dellastagione mister Braghinha utilizzato
il modulo4-3-3: in porta il titolare Bason; Bagnai il di-fensore
centrale, chealloccorrenza pu es-sere impiegato cometerzino destro
insieme a
Nossa; al centro della di-fesa stato impiegato anche
Belotti;sulla fascia sinistra Sabatucci e Pan-tano si contenderanno
il posto di Be-nedetti, ceduto in questi giorni allaReggina; Mogos
il centrocampistadi destra; Meduri impiegato nellaposizione di
centrale, come ancheBaldassin, che pu occupare anchela fascia
destra; Potenza un gioca-tore molto versatile che pu ricopri-re
tutte le zone del centrocampoavendo anche la caratteristiche
ditrequartista; Ekuban la secondapunta che pu fare anche lala, sia
adestra che a sinistra; Alimi una pri-ma punta di movimento che
puquindi svariare su tutto il fronte of-fensivo e alloccorrenza
fare anchela seconda punta.
Limpresa di Pavia:a due punti dalla vetta
Grande partita al Fortunati diPavia: lAlessandria strappa
trepunti importantissimi per il cam-mino verso la serie B grazie
allau-torete di Cristini. Pavia sfortuna-to, Maspero getta nella
mischiacinque punte ma il fortino grigioresiste. Spettacolo sugli
spalti.
La miglior squadra casalingacontro la formazione pi perico-losa
in trasferta: Pavia-Alessan-dria latto conclusivo della22esima
giornata di Lega Pro, gi-rone A. DAngelo sorprende cam-biando
modulo (4-3-1-2) e poidovendo supplire in corsa allusci-ta
anticipata di Taddei, ma la pri-ma palla gol capita alla squadra
diMaspero con Carotti che scatenail contropiede azzurro, palla a
Ce-sarini che dal limite dellarea di ri-gore calcia di punta e
colpisce ilpalo: Nordi non avrebbe potutonulla. LAlessandria prova
a reagi-
re con delle veloci ripartenze, ma il Pavia ad avere il possesso
delgioco e della palla. Il primo tempo, purtroppo, interrotto
spesso dainterventi arbitrali (ammoniti tregiocatori in venti
minuti): un veropeccato perch lo spettacolo suglispalti davvero
trascinante. Nel-lultimo quarto dora di partitanon si vedono
occasioni degne dinota.
Nella ripresa tutta unaltraAlessandria, discesa di
Vitofran-cesco, cross basso per laccorrenteRantier, deviazione di
Cristini...autorete! Grigi in vantaggio graziea un maldestro tocco
del difenso-re pavese, Facchin impietrito: 1-0.Non c un attimo di
sosta, lanciodi Marconi per Iunco, stop colbraccio dellex giocatore
del Tori-no: per Dei Giudici c la volonta-riet, seconda ammonizione
eAlessandria con luomo in menoper 36. Il Pavia ha una reazioneda
calcio piazzato, colpo di testadi Cristini di poco alto sopra
la
traversa: niente da fare per il cen-trale, ha cercato limmediato
ri-scatto. Partita sempre pi incan-descente, larbitro espelle il
se-condo portiere alessandrino di-rettamente dalla panchina.
Ma-spero le tenta tutte, cinque puntee due interditori a
centrocampo:la manovra ingolfata e la produ-zione offensiva non
crea alcunproblema a Nordi. Il fortino grigioresiste. Finisce qui:
la sfortunataautorete di Cristini regala tre pe-santissimi punti
allAlessandriache ora dista solo due lunghezzedalle capoliste Pavia
e Novara. In sala stampa Alex Sirri:Squadra compatta...di
caratte-re... vittoria che fa morale. Mi-chele Marconi: Siamo
bravi...uniti... un grande gruppo. MisterDAngelo: Abbiamo fatto
unagrande cosa... sul mani di Soncin?Un metro di valutazione
diverso.Lotteremo fino alla fine, il nostropubblico straordinario
ci ha spintoe difeso.
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HURR GRIGI6 anno VII n. 3
la festa degli innamorati, ci do-vremmo sentire tutti tirati
incausa, essendo tutti follementein love con lAlessandria. Ma,
perquesta specialissima edizione, Hurrha voluto fondere lamore dei
baci,con quello dei gradoni. I nostri prota-gonisti sono Serena
Russello e MatteoSerra, coppia di fidanzati e tifosi grigi.Ammetto
di sentirmi un po il Cupidodella situazione, comunque...
...come nata la vostra storiadamore? E... la vostra passione
gri-gionera, invece?
Serena: La nostra storia damore nata per caso... cos come la mia
pas-sione per i Grigi!
Matteo: Diciamo che la nostra sto-ria nata da un incontro
abbastanzacasuale; la mia passione per i Grigi in-vece sbocci
entrando per la mia pri-missima volta al Moccagatta. Ero conmio
padre, 16 anni fa. Era una partitacon lallora Cremapergo.
Pareggiammo1-1, per la serie Cominciamo bene...
Chi di voi due ha, quindi, trascinatoper primo lanima gemella al
Mocca?
M.: Ovviamente io!S.: Esatto, stato lui a trascinarmi
al Mocca. Inizialmente, ero un po diffi-dente, non lo nascondo,
ma poi ho co-minciato a conoscere molte persone,alcune delle quali
sono diventati otti-mi amici. Ho percepito davvero, a quelpunto, di
essere entrata in casa di unagrande famiglia: variegata,
allegra,frizzante e sicuramente molto di com-pagnia!
Quante domeniche di relax sonostate compromesse a causa
dellindo-mabile vocazione dei Grigi?
S.: Credo di non saperle quantifica-re: inizialmente mi
sacrificavo per
lamore sconfinato che Matteo ha perquesti colori, ma poi lo
ammetto,ho co-minciato a prenderci gusto io stessa,cominciando
effettivamente a vivere lepartite come appuntamenti fissi a
se-guito dei quali non manca mai la sera-ta in compagnia!
M.: Ormai ho perso il conto... i Grigiper sono i Grigi.
Cosa significa per voi tifare lAles-sandria?
M.: I Grigi non si possono spiegare aparole. Quando entri al
Mokka ti pren-de qualcosa, ti senti parte di una gran-de famiglia,
unica in tutto. Forse i Grigisono uno dei patrimoni di maggior
va-lore della nostra bistrattata Alessan-dria. I Grigi o ce li hai
nel sangue o nonce li hai, non possono essere un qualco-sa di
indifferente verso lappassionatodi calcio delle nostre lande.
S.: Far parte di un gruppo, di unagrande famiglia, e sentirsene
parte in-tegrante. Credo che lesperienza di vi-vere le emozioni e
ladrenalina di unapartita dietro lobiettivo di una mac-china
fotografica sia qualcosa di asso-lutamente unico: in quei momenti
misento in dovere di creare ricordi, di fis-sare azioni e volti,
espressioni, gioie edolori non solo dei giocatori ma anchedei
tifosi presenti.
Cosa si prova a seguire il propriogrande amore con di fianco...
Laltrogrande amore della propria vita?
S.: un momento di condivisione e,perch no, anche di confronto.
Tutta-via, noi non seguiamo la partita fiancoa fianco...
M.: Infatti io trovo difficile rispon-dere a questa domanda, io
sto in tribu-na stampa, mentre lei spesso a bordocampo a scattar
foto, oppure in bigliet-
teria. Se non altro si tratta di un aspet-to della nostra
relazione diverso dal so-lito, che possiamo vivere e condividerein
maniera assolutamente diversa daci che fanno le altre coppie che
nonseguono i Grigi.
La partita pi bella e la partita pitriste vissute assieme.
M.: La migliore credo sia stata pro-prio quella di Pavia di
domenica scor-sa... Ma anche della vittoria con ilMonza 2-3 al
Brianteo ho ricordi inde-lebili cuciti nel cuore.
S.: Credo che una delle partite pibelle sia la ultimissima
Pavia-Alessan-dria: si respiravano grinta ed adrenali-na
nellaria... davvero pazzesco! La pitriste per me credo sia stata la
sconfittadei grigi in casa del Como, partita che valsa
leliminazione dalla Coppa Ita-lia.
La trasferta pi emozionante con-divisa?
S.: Sicuramente quella a Venezia,dove accanto alla passione
calcisticaabbiamo unito la passione per i viaggi,i bei panorami e
le belle citt!
M.: S, in laguna e stato davverobellissimo, anche perch non
avevamolassillo di dover arrivare di fretta allostadio!
Aspettative per questa strana seratadi San Valentino.
M.: Pi che unaspettativa, una spe-ranza: che i Grigi vincano!
(Anche sesono perfettamente cosciente del fattoche, non appena
Serena legger questarisposta, verr a ribadirmi che non so-no per
niente romantico...)
S.: Sarebbe bello vedere lo stadiopieno di coppie che come noi
condivi-dono una passione! Chiss che ancheper tante altre ragazze i
Grigi non di-ventino una mania! e perch no... di es-sere invitata
da Matteo al termine del-la partita ad una cena a lume di
can-dela.. magari corredata da un bel maz-zo di rose rosse! Ah
lamour!
Carta bianca per lultima domanda:sensazioni, pensieri e idee sul
rappor-to Amore-Alessandria.
S.: Il rapporto Amore-Alessandria strano, sotto certi aspetti
difficile daspiegare. Da parte mia c il piacere dicondividere una
passione sana con chiamo, di assaporarne il gusto e la bellez-za da
vicino anche attraverso il lin-guaggio della fotografia.
M.: Per il tifoso grigio che non hauna compagna appassionata di
calcio,il rapporto amoroso che lega il tifosostesso alla sua amata
Alessandria di-venta un problema non da poco, spe-cialmente in
stagioni che regalanograndi emozioni come quella attuale(non oso
immaginare la quantit di li-ti moglie-marito per seguire la
squadraa Pavia, come a Sassari o Novara). Macredo anche che, in una
coppia si deb-ba arrivare ai compromessi per viverebene la propria
relazione, per cui lan-cio un appello a voi fanciulle: venite
alMokka (almeno qualche volta!).
FACCE DA CURVA di Beatrice Bruno
San Valentino al Moccagatta
I suoi inizi calcistici, comesuccedeva a tutti in quel pe-riodo,
sul finire degli anniSessanta, sono quelli classiciper un
alessandrino: Aurora eDon Bosco, la storia del cal-cio giovanile
cittadino. E pro-prio su quei campi, in Via SanGiovanni Bosco e in
Corso Ac-qui, nasce lamore per il cal-cio di Fabio Nobili. Anzi,
piche nascere cresce, perchnel proprio dna il buon Fabioil calcio
lo aveva gi in quanti-t industriali, iniettatogli dapap Lino,
lombardo di Brian-za che, arrivato in riva al Ta-naro per vestire
la maglia nu-mero uno dei Grigi, qui hamesso radici e non se n
piandato. Fabio non si sistematra i pali, quel ruolo ti
lasciatroppo solo: cos si piazza inmezzo al campo, con la
pro-pensione ad andarlo a cerca-re il portiere avversario, fortedi
unottima tecnica e di unpiede educato. Tra i pigrandi, Fabio veste
diversemaglie: Boschese, San Giulia-no Nuovo, Castelceriolo,
Ca-scinagrossa: alcune societche in quegli anni toccano imomenti pi
importanti dellaloro storia sportiva, altre cheancora oggi
viaggiano sullacresta dellonda. Esperienzeche lo portano a entrare
incontatto con personaggi chediventeranno un esempio daseguire nel
corso della sua...seconda vita calcistica,quando Fabio passer
dalcampo alla panchina. Acco-mazzo, Desana... uomini di
sport, capaci di trasmetterenozioni importanti di calcioma,
soprattutto, di contribuirea far crescere luomo pi cheil
calciatore. Fabio assorbe ememorizza, e cos, quandolallora
direttore sportivo del-la Don Bosco, Gianni Coppa,gli propone di
guidare la Ju-niores gialloverde, le resi-stenze di Fabio cedono in
fret-ta, convinto dallinsistenza edalla determinazione del
suointerlocutore, che lo vedeparticolarmente adatto a quelruolo.
Coppa a segnare ildestino di Fabio Nobili, di mi-ster Nobili! Don
Bosco e Ascaa livello giovanile, poi anchele prime squadre (in
giallobluaddirittura cinque anni, con fi-lotto dalla 2 Categoria
finoalla Promozione), poi lespe-rienza al Villalvernia, con
uncarisma da allenatore impor-tante ormai definitivamenteacquisito.
Oggi, Fabio colla-bora con Fabrizio Viassi allagestione della
Rappresentati-va Juniores di Eccellenza, ungruppo di 96 che
affronter ilTorneo delle Regioni dellEx-po 2015, unesperienza
digrande spessore anche perquello che sar il futuro da al-lenatore.
Gi, il futuro... Hocontatti con diverse societimportanti che
operano sulnostro territorio. Ma dopotuttoquello della panchina
restaun passatempo...che mi sva-ga parecchio!. Intanto,
lAs-sociazione Allenatori provin-ciale lo ha eletto
allenatoredellanno!
CELO/MANCA: figurine del nostro calcio del Triso
Fabio Nobili:la panchina comepassione e svago
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Moccagatta
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Un ringraziamento speciale, pensoche debba andare al nostro
presi-dente. Il pi grande top player dadue anni a questa parte
stato pro-prio lui. Limmagine pi bella di que-sta settimana lo ha
visto sicuramen-te protagonista. Di Masi a fine parti-ta, si
sbraccia ed esulta. stata so-prattutto la sua vittoria. La Nord,
indelirio, invocava al cielo il suo nome;lui come un imperatore
quando salu-
ta calorosa-mente il
suo popo-lo sorri-deva fe-lice conle brac-cia alte.Lui come
se fosseuno di noi
cantava dallatribuna i
nostri cori di gioia. stato tutto co-me un grandissimo
abbraccio. Comelabbraccio pi forte e sentito delmondo. stato un
momento avvoltoda una magia quasi fiabesca. Occhilontani che si
incrociano, bracciache si intrecciano senza toccarsi. Inquel
momento, noi, ottocento e fi-schia innamorati pazzi, e lui, unico
eincurabile presidente altrettanto in-namorato, eravamo una cosa
sola.Credo che quella fosse la pi chiarae semplice sintesi di
quello che in-tendiamo con vivere con e per i Gri-gi. In quei
minuti non regnavano so-lo leuforia e la felicit dopo una vit-toria
importante. Regnava la com-mozione davanti alla grandezza delnostro
potere e davanti allennesimaconferma di esso. E come poterenon
intendo certo il potere economi-co che ha anche la sua rilevante
im-portanza ma che in un contesto co-me questo passa in secondo
piano.Io intendo potere sentimentale.Quel potere che coinvolge, che
tra-scina, che ci unisce, che ci stringe,che ci avvolge. Quel
potere che ci fapensare le stesse cose, provare lestesse cose,
vivere allo stesso mo-do. Quella coincidenza di emozioni
esituazioni quasi surreale. Quel guar-dare con occhi che dicono che
tut-to quello che ho sempre pensato,sempre voluto, sempre
sognato.
Quel ritrovarsi nelle parole, neigesti, nelle idee di chi come
noisacrificherebbe qualsiasi cosa,di chi come noi si deciso a
nonmollare davvero mai, di chi co-me noi ha istituito uno
sponta-neo e infinito patto di fede. Pote-re sentimentale significa
fedeselvatica, indomabile, ruggente,aggressiva, impavida.
Poteresentimentale significa indole ro-mantica ma guerriera,
significafoga vivace ma raffinatamente
umile, pura, sana. Significa, pisemplicemente, GRIGIO.
HURR GRIGI 713 feb. 2015
GIOIELLERIA
Aureliano Camurati
Foto
Mau
ro Z
obol
i
Buon San Valentinoa tutti gli innamoratida chi innamoratodi un
colore unico...
Buon San Valentinoa tutti gli innamoratida chi innamoratodi un
colore unico...
ForzaGrigi
Alessandria Via Dante 122 Tel. 0131
260927www.gioielleriacamurati.it
PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano
Il verdetto di Pavia:ci siamo anche noi!
[GSM
Pho
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[GSM
Pho
to]
C solo un presidente!
Tre verit emergono dallavittoria dei Grigi a Pavia, trale mura
di casa della primadella classe, vittoria che ha contri-buito a
determinare un piccolosolco tra le quattro squadre che,sembra,
possano giocarsi il cam-pionato e il resto della truppa.
La prima verit, a cui guardava-mo con speranza (e la
dimostra-zione venuta dallesodo di tifosigrigi nelle ultime due
trasferte diNovara e di Pavia) che sicura-mente i Grigi saranno
protagoni-sti sino alla fine: potranno esserevincenti o meno,
potranno taglia-re per primi il traguardo o cedereil passo a
qualche contendente,questo dipender da tanti fattori,difficilmente
prevedibili in questomomento: sicuramente, per, sela
giocheranno.
La seconda verit lha espressain conferenza stampa il
difensoreSirri: Vincere in casa della capoli-sta, grazie a un
autogol, giocando
quasi mezza partita con un uomoin meno (col Pavia un
classico!)significa che da lass sta arrivan-do qualche...
protezione divina,che in un momento cos delicato ecos equilibrato
sicuramente nonguasta.
La terza verit lha suggeritaSoncin, luomo alla vigilia pi
te-muto della squadra pavese: a finepartita, forse ancora un po
indi-spettito dal fatto di essere statoletteralmente cancellato dal
cam-po e reso innocuo e inoffensivodalla grande prestazione del
neoacquisto grigio Morero, ha spara-to a zero sullAlessandria,
squa-dra, a suo dire, incapace di effet-tuare due passaggi
consecutivi efavorita unicamente da una mas-siccia dose di fortuna.
Frasi checonfermano la sensazione di go-dere della benevolenza
delle stellema, soprattutto, di essere temuti.
LAlessandria, con questa fon-damentale vittoria pavesina ha
definitivamente gettato la ma-schera, maschera che in realt
ilpresidente Luca Di Masi ha sem-pre indossato a fatica, essendo
luiper primo il tifoso pi convintoche questo campionato... sha
dafare!
Laver gettato la maschera con-duce per a una quarta verit,
cheviene ad aggiungersi, con la ripre-sa dei lavori in vista della
partitainterna col Lumezzane, alle tre giillustrate: da oggi, anche
se in par-te gi succedeva anche solo in vir-t della nostra storia e
della no-stra tradizione, per chiunque af-frontare lAlessandria e
metterlain difficolt diventer un fiore al-locchiello da esibire a
fine stagio-ne come titolo di merito. Ripren-dendo un modo di dire
che ormai entrato nei classici di tutti gliallenatori: Da qui alla
fine saran-no tutte finali... a cominciare daun Lumezzane che
arranca in zo-na play-off.
TOP PLAYERdi Beatrice Bruno
ALES
SAND
RIA
- Via
Milan
o 35
- Te
l. 01
31 2
6004
3
-
HURR GRIGI8 anno VII n. 3
Giuseppe Ticozzelli, un omo-ne di 1 metro e 87, sospintoda un
peso imponente di 95chilogrammi. La sua prestanza fi-sica gli
permise di svolgere moltisport ad ottimi livelli, soprattuttoil
calcio e il ciclismo, discipline incui ottenne risultati
strabilianti. Il18 gennaio 1920 fu infatti selezio-nato dalla
Nazionale italiana dicalcio, per una partita amichevolecontro la
Francia a Milano al Ve-lodromo Sempione. Sei anni do-po, partecip
da indipendente,addirittura al Giro dItalia di cicli-smo, che
adorava a tal punto, che
il giorno della famosa convocazio-ne in Nazionale, in cui esord
aMilano, Tico ci arriv propriocon la sua bicicletta.
Facciamoqualche passo indietro, e tornia-mo in quel lontano 1912,
quandoTicozzelli, contribu in qualit difondatore, dirigente e
giocatore,alla costituzione del nuovo clubcalcistico di
Alessandria, il FootBall Club Alessandria: la leggendanarra che le
firme apposte sul pri-mo documento furono anchequelle di Enrico
Bad, AmilcareSavojardo e Alfredo Ratti, che funominato primo
direttore.
La prima casacca utilizzata dalnuovo club fu una bellissima
ma-glia azzurra con un fascione verti-cale bianco, proprio al
centro del-la divisa, donata dalla Vigor Tori-no. Nel 1913 per, la
maglia del-lAlessandria trov la sua magiain una leggenda che vide
prota-gonista di nuovo Ticozzelli.
Quando in quellanno i dirigen-ti del club decisero di iscrivere
lasquadra al campionato di Promo-zione, ci fu la creazione della
nuo-va divisa. Ticozzelli propose digiocare con una maglia
particola-re, almeno nel colore, in onore
della squadra ciclistica della Mai-no. Il costruttore infatti,
era ancheproprietario della squadra ciclisti-ca che comprendeva
campioni delcalibro di Costante Girardengo eBeaugendre, che
correvano conuna semplice maglia grigia e coni classici
pantaloncini neri.
Da qui il colpo di fulmine di Ti-co, innamorato della sua
splen-dida bici Maino, che consideravacome una di famiglia. Ecco
comenacque la leggenda dei Grigi diAlessandria, che furono capaci
disfornare giocatori riconosciuti intutto il mondo, come i
campioni
1
2
3
4
5
a cura di Mario Bocchio Immagini tratte da
www.museogrigio.it
Il mito lontano di Giuseppe Ticozzelli1 LAlessandria dei primi
anni 20, Ticozzelli 2 da destra. 2 Ticozzelli con una mascotte nel
mitico campo degli Orti. 3 Ticozzelli, Fillide e Milano II. 4
Milano, Velodro-mo Sempione: Ticozzelli e Carcano tra i
protagonisti dello spettacolare Italia-Francia 9-4. 5 La squadra
ciclistica della Maino, grande passione dinfanzia di
Ticozzelli.
del mondo del 1934 Luigi Bertoli-ni e Giuanin Ferrari. Senza
di-menticare, tempo dopo, il grandecampione del Milan, che
ottenneaddirittura un Pallone dOro nel1969: Gianni Rivera.
La celebre foto che ritrae lItaliain occasione della netta
contro laFrancia 9-4 a Milano vede Ticoz-zelli con in calzoncini
neri poichaveva previsto che quelli bianchinon avrebbe potuto
indossarli inquanto il suo giro coscia era di 84cm. Dopo
lAlessandria pass allaSpal per tre stagioni e lultimo an-no oltre a
giocare funse anche daallenatore. Quindi nel Casale perrimanere
vicino a suo padre am-malato.
Nel Giro dItalia del 1926 fecequattro tappe poi fu investito
dauna moto e non prosegu la corsa,ma fece limpresa nella tappa
perGenova, quando distacc tutto ilgruppo con un vantaggio di
oltreunora, ma quando si avvicin allaprime rampe del passo del
Braccocorrendo da indipendente e nonavendo rifornimenti, si ferm
inun ristorante, mise il tavolo a bor-do strada, mangi e quando
arri-v il gruppo salut tutti e ripresela corsa.
Uno che di ciclismo se ne inten-deva certamente, il
massaggiato-re cieco di Coppi Biagio Capanna,una volta gli disse:
Ehhh... Ticoin pianura non ti stava dietro ne-anche Girardengo.
Sulla rivista Hurr Juventus delfebbraio 1966 Alberto
Fasanoscrisse: Desidero qui ricordare inomi di alcuni giocatori
che, aparte le personali ed indiscutibilidoti di gioco e
intelligenza, diven-nero famosi per la straordinariapotenza del
loro tiro e riportolepisodio dove Tico segn un golcon un calcio di
rinvio da terzinonel Casale.
Ciclisticamente divenne parti-colarmente famoso anche per ilsuo
abbigliamento: spesso rag-giungeva la partenza allultimomomento, in
taxi, vestendo la ma-glia nera con stella bianca del Ca-sale. La
sua figura ispir gli orga-nizzatori del Giro dItalia, per
isti-tuire la maglia nera, assegnata dal1946 al 1951 allultimo in
classifi-ca generale.
Ufficiale dartiglieria in AfricaOrientale, verso la quale part
vo-lontario gi nel 1935, Ticozzelliperse la vista in unazione
diguerra; a conflitto finito continuad assistere alle partite,
accompa-gnato dai parenti dai quali si face-va raccontare le fasi
di gioco.
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-
Inutile sottolineare quanto sia im-portante nel calcio moderno
avereuno staff sanitario di livello. Abbia-mo incontrato Jacopo
Capocchiano,losteopata dellAlessandria Calcio,per rivolgergli
qualche domanda.
Jacopo, qual stato il tuo percorsoformativo e professionale?
Mi sono laureato in Scienze Moto-rie, diplomato in Osteopatia
presso laEFSO (Ecole Francaise SuperieuredOsteopathie) di Parigi,
ho un masterin Posturologia e la qualifica di Chine-siologo. Penso
per che questo sia unambito in continua evoluzione e quin-di non
finir qui, laggiornamento al-la base della mai professione.
Collabo-ro con il centro Kinesis di Fulvio Massadal 2002,
possibilit che mi ha permes-so di approfondire le conoscenze
riabi-litative e rieducative e di specializzar-mi in ambito
sportivo per il continuocontatto con atleti derivanti da qual-siasi
disciplina.
Quali sono i termini del tuo lavoroallinterno dellequipe?
Sono anni che collaboro con lAles-sandria Calcio ma il primo che
parte-cipo attivamente alla vita da spoglia-toio. Siamo una vera e
propria squa-dra, capitanata dai dottori Biagio Pol-la e Paolo
Gentili, e ognuno ha un suopreciso compito. Il mio ruolo in
qualitdi osteopata quello di occuparmi del-la prevenzione, aspetto
fondamentaleche permette di sfruttare tutte le poten-zialit del
corpo senza incappare in in-fortuni. Tutto ci grazie
allambizionedella societ che non vuole tralasciarenessun aspetto
per mettere in condizio-ne i ragazzi di lavorare al meglio.
Come si svolge la tua settimana ingrigio?
Ci si vede tutti i giorni con la finali-t di preparare al meglio
la partita del-la domenica. Siamo impegnati tutti i
pomeriggi pi una doppia seduta chesolitamente cade al mercoled e
una ri-finitura che dovrebbe svolgersi ilsabato, anche se questanno
conlesperimento del campionatodistribuito sul tutto fine setti-mana
e voluto per dare la giustavisibilit alla Lega, la program-mazione
varia di settimanain settimana.
E quali sono gli impegni nelweekend?
Il weekend il momen-to clou della settimana,quello per il quale
si lavo-ra ogni giorno, ma il mo-mento in cui il mio ruoloviene
meno. Iniziano i ritiri,salgono tensione e concen-trazione. Diventa
predomi-nante laspetto mentale. Granparte dei problemini pre
par-tita hanno quella origine.
Traumi e patologie pifrequenti in ambito calci-stico.
Il calcio uno sportmolto invasivo, dove atraumi diretti vanno
asommarsi micro trau-matismi ripetuti. Sicura-mente le patologie
piostiche sono le tendino-patie inserzionali (pu-balgie, fasciti
plantari,ecc.) ma noi siamo con-vinti che con un buonlavoro di
prevenzionesia manuale che fisico,grazie allattenzione
delpreparatore atletico Mar-co Greco e del riatletizza-tore Andrea
Bocchio, sipossa limitare al mi-nimo linsorgere diqueste
patologie.
Quali sono i pi ostici da curare?Non ci sono pazienti e casi
difficili,
ma solo la nostra predisposizio-ne ed elasticit mentale che
ci
permette di affrontare al me-glio il problema. Dico nostraperch
il lavoro svolto si-nergicamente con il massofi-
sioterapista Beppe Ciclista,il tutto sotto la supervisione
dei medici. La vera diffi-colt in questo cam-
po, nasce dai tempiridotti che si han-no a disposizioneche
sovente pernon coincidonocon quelli fisiolo-gici. Lannata molto
lunga e, an-che se la rosa ampia ed estrema-mente competitiva,
noi dobbiamo per-mettere allo staff tec-
nico di lavorare nelmigliore dei modi.Lesperienza da calcia-
tore dilettante di buonlivello ti sta aiutando neltuo
mestiere?
Sicuramente mi haaiutato nel conoscere ledinamiche dello
spoglia-toio. A livello professioni-stico ancor pi che a livel-lo
dilettantistico lo spo-
gliatoio diventa sacro, alsuo interno sembra di vivere
una sorta di reality show unvero e proprio grande fratello.
Fortunatamente questo unospogliatoio di ragazzi con valorimorali
molto alti che sanno met-tersi totalmente a disposizione, labase
per ottenere ottimi risultati.
HURR GRIGI 913 feb. 2015
Stringiamoci intorno a Marengo! questo lappello che il neo-nato
Comitato per il Polo Museale di Alessandria (di cui fannoparte
lAssessore alla Cultura del Comune di Alessandria Ma-ria Vittoria
Oneto, il Dottor Pierangelo Taverna per la Fondazio-ne Cassa di
Risparmio di Alessandria ed il sottoscritto, in quali-t di
Presidente) vuole lanciare dalla colonne di Hurr Grigi. Tresono i
gioielli di cui il Comitato intende occuparsi: il Museo diMarengo,
il Museo del Cappello Borsalino e la Cittadella. Si in-comincia da
Marengo, che si vuole e si deve riaprire nella pros-sima primavera,
proprio quando lItalia sar invasa da milionidi turisti per lEXPO di
Milano. Stiamo valutando gli interventiper rendere fruibile ed
operativa la struttura: un impegno rile-vante sia dal punto di
vista operativo che economico. Sappiamoche anche gli Enti Pubblici
oggi hanno risorse ridotte al lumici-no. Per questo, rinnovo
lappello ai tifosi dellAlessandria e diAlessandria: promuoviamoci!
Associazioni di volontariato, as-sociazioni culturali, club, enti
ed anche singoli uomini di buonavolont: uniamo le forze. Contattate
il Comitato per mettere adisposizione risorse umane e materiali,
idee ed iniziative. ilmomento di lavorare insieme per valorizzare
la nostra grandebellezza. Vi aspetto, convinto che tutti insieme
possiamo faregrandi cose, isolati perderemo unaltra grande
occasione.
Lanciamo lappelloallassociazionismo e al volontariato
PROMUOVIAMOCIdi Giovanni Barosini (Presidente Commissione
Bilancio del Comune di Alessandria)
DIETRO LE QUINTE Parola dordine: limitare gli infortuni
Jacopo Capocchiano:innanzitutto prevenire
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Jacopo Capocchianocon la maglia
del Dissesto FC,la sua squadra
di calcio a 7
-
HURR GRIGI10 anno VII n. 3
Nella prima parte dellinter-vista, abbiamo gi affron-tato vari
argomenti moltoimportanti, ad esempio il fattoche Federico abbia
realizzato perlAlessandria Calcio le riprese ditutte le gare di
Campionato eCoppa Italia dei grigi negli ultimicinque anni. Ma se
dovesse sce-gliere, qual il video a cui piaffezionato?
Sicuramente, il video di cui va-do pi orgoglioso in assoluto
quello fatto in occasione della se-rata per i 102 anni: un lavoro
par-ticolarmente impegnativo ed una cosa di cui vado
particolar-mente orgoglioso, soprattuttoquando ho sentito gli
applausi insala nel momento della proieizo-ne! E la stessa cosa
vale per il videorealizzato per Servili, in occasionedella festa
fatta quando Andrea hasuperato il record di presenze inmaglia
grigia.
Sicuramente, il fatto di avereavuto un rapporto priviligiatocon
tanti allenatori e giocatori, tiavr dato la possibilit di
stringe-re anche molte amicizie: adesempio, nel corso delle
nostrepartite a calcetto, ti ho visto spes-so esibire con orgoglio
la maglian 2 appartenuta a Pucino...
ml S, certo, eccola l che penzolaallegramente... (mi indica la
ma-
glia appena uscita dalla lavatrice estesa sullo
stendibiancheria, cheda sempre occupa costituisce unapresenza
silenziosa ma fonda-mentale nella nuova casa di Fede-rico, al pari
dellimprescindibilecomputer e dei tanti cd e dvd, si-stemati con
ammirevole criterionella spaziosa libreria, che si trovadavanti al
divano in cui siamo se-duti, ndr.) ...Ad esempio, lannoscorso sono
andato a prendere Raf-faele Pucino a Genova con la mac-china:
arrivava direttamente daCaserta con laereo e doveva ritira-re le
ultime cose che aveva lasciatoad Alessandria, per poi
dirigersisubito a Varese, dove si stava pertrasferire stabilmente.
Sempre re-stando allanno di Sarri, ricordocon piacere in
particolare SamueleRomeo, che, dopo lanno a Sorren-to e le stagioni
vissute a Empoli,ora gioca nella Juve Stabia. E poiBryan Machado:
magari non hatotalizzato molte presenze in ma-glia grigia, ma
umanamente eraveramente una persona speciale.Ora vive in America e,
da quel cheho saputo, non gioca pi a calcioma si sta dedicando a
tuttaltro....
Ti ricordi ancora la prima voltache hai messo piede al
Mocca?
Dunque, vediamo... La partitaera sicuramente
Alessandria-Trie-stina ed era gennaio: non ricordoper se era il
1991 o il 1992. Ho cer-cato anche di risalire con esattezzaa quella
gara, andando su Wikipe-dia: il problema che in tutti e duegli anni
i grigi giocarono con laTriestina e in entrambi i casi il ri-
sultato finale fu di 0-0! Ricordo be-ne il contesto, per, dato
che statalunica occasione in cui venne miopadre allo stadio.
Infatti, questan-no, visto il campionato di verticedisputato dai
grigi, sto cercando diconvincerlo a ritornare al Mocca-gatta...
Comunque sia, da quelmomento praticamente non hopi smesso di
seguire i grigi, an-dando in tutti i settori dello stadio:allinizio
a fianco della Torretta inCurva Sud e poi in Rettilineo, finoal
2003, nellanno del fallimento.Dopo un anno di pausa, sono
ri-tornato allo stadio anche grazieanche ad un mio collega di
lavoroche mi regal un abbonamento inCurva Sud, quindi nel 2004 mi
so-no spostato nei Parterre. Nel frat-tempo, cominciai anche ad
andarein trasferta ed stato proprio inquel contesto che ho
conosciutoMatteo Serra, con tutto il discorsolegato all
collaborazione con Tuo-no News che va avanti tuttora. Daquel
momento le trasferte le ho fat-te praticamente tutte: negli
ultimianni, poi, alcune delle quali sonostate particolarmente
lunghe e im-pegnative come Salerno, Pagani,Sorrento, Milazzo - la
prima qua-si ufficiale del Presidente Di Masi -, Olbia, Sassari...
Impegnative maanche emozionanti: non solo perla partita in s, ma
anche per ilprima e il dopo. Per esempio, ricor-do anche una
partita a Pizzighet-tone, dove sotto una pioggia fortis-sima
perdevamo 1-0: alla fine, pe-r i grigi vinsero 3-1, con un grangol
di Artico. Fu un belllissimo ri-
torno a casa, (nonostante i vestitifradici), con tanto di
inevitabiletappa allautogrill per riscaldarcicon un caff...
Rispetto ai primi anni che haicitato, innegabile che il
numerodegli spettatori al Moccagatta siadrasticamente diminuito,
spessoanche a prescindere dai risultati.Il discorso vale anche per
quasitutta la stagione di Sarri e, so-prattutto, per molte delle
partitedisputate nellattuale stagione. Tucome te lo spieghi?
Mah, difficile trovare unaspiegazione davvero plausibile,
so-prattutto se pensi che dalla finaledei play-off contro il Como
(in cuilo stadio era strapieno e ceranopersone arrampicate un po
ovun-que) sono passati solo pochi anni:anche nellanno di Sarri, a
partelultima gara contro la Salernita-na, allo stadio cerano sempre
glistessi... Parlando con amici ed altritifosi, spesso le frasi pi
ricorrentisono sempre le stesse: Noi alessan-drini siamo molto
esigenti, Trop-po spesso basta un niente per farcidisamorare della
squadra, ecc. Einfatti, anche questanno, nono-stante le sei
vittorie di fila (ottenu-te in casa con Arezzo e Feralpisale in
trasferta a Sassari, Busto Arsi-zio, Monza e Como!) e,
soprattutto,nonostante lAlessandria sia statacampione dinverno dopo
41 anni,raramente il pubblico stato quel-lo delle grandi occasioni
(come, adesempio, nelle 2 partite a iniziostagione contro Pavia e
Novara enelle due relative gare di ritorno),
anche in orari particolarmente ac-cessibili (persino alle 14.30
di do-menica...). Mi auguro che, nelleprossime gare - che saranno
sicu-ramente fondamentali per la sta-gione - i tifosi ritornino ad
affolla-re sempre pi numerosi gli spaltidel Moccagatta!
Cambiando per un attimo di-scorso, oltre al calcio e ad i
grigiin particolare, io e te abbiamounaltra grande passione che
cilega: alludo alla musica, soprat-tutto per quanto riguarda il
grup-po dei Genesis. La domanda abruciapelo: quali sono il brano
elalbum preferito dello storicogruppo inglese?
Sicuramente il brano Dancingwith the moonlit knight che
aprelalbum Selling England by thepound, il penultimo inciso
dallaband con Peter Gabriel (ottimascelta, ndr).
Ritornando al calcio e ringra-ziandoti per la tua disponibilt
tioffro un assist da sfruttare comepreferisci: meglio la squadra
diSarri o lorganico attuale agli or-dini di Mister DAngelo?
Premesso che mi ritengo unsemplice tifoso, io metterei la
rosaattuale sullo stesso piano di quelladel 2010/2011. Per quanto
mi ri-guarda, lunico mio vero rimpian-to quello di non aver mai
visto dipersona giocare Marescalco, ma diavere ammirato le sue
prodezze so-lo grazie ai filmati esistenti. Ancheperch sono
consapevole che, nelcorso della storia, ci siano statetante altre
squadre dei grigi bellein maniere diversa, parafrasandoun po la
frase che diceva il perso-naggio interpretato da Stefano Ac-corsi
nel film Radiofreccia.
Il paragone ci sta, eccome: bello constatare come la fede
neigrigi abbia il potere, quasi tauma-turgico, di contribuire a
fare usciredal guscio della propria timidezzauna persona di per s
riservata emai invadente come Fede Laz!
[2 parte - fine]
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I video realizzati da Federico Lazzarin per le serate dedicate
ad Andrea Servili e ai 102 anni dellAlessandria sono visibili
allinterno del canale Youtube della redazione di Tuono News, o
digitando sui link www.youtube.com/watch?v=j5mpk5_F-0w e
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HURR GRIGI12 anno VII n. 3
SOTTO RETEdi Sara Pilotti
Mens sana in corpore sano, dicevanoi latini ed avevano ragione
perch se ilfisico sano e robusto anche il nostrocervello funziona
meglio. Da decenniormai la parola sport entrata nellavita di
ciascuno di noi, sia di chi praticauna attivit sportiva in prima
personasia, ed la maggior parte , di chi par-tecipa dalla poltrona
di casa o da unostadio, o da una qualsiasi palestra gri-dando a
squarciagola per sostenere lapropria squadra o il proprio
beniami-no. Lo sport dunque aggrega, accomu-na, condivide
esperienze, speranze,aspettative ma chi pratica uno sport,qualsiasi
esso sia, non cerca di miglio-rare solo il proprio aspetto fisico
ma siimpegna mentalmente ad affrontarecon pi determinazione le
sfide e le re-gole che vengono naturalmente impo-ste dallagonismo.
Nella pratica di unosport, specie se di squadra, si imparaa
crescere insieme, a gestire le pro-prie forze e i propri impulsi e
a trovarecontinuamente soluzioni immediate,sempre nel rispetto
dellavversario.Lagonismo e il divertimento sono dun-que componenti
imprescindibili dallosport, cose a cui non si pu rinunciare.
proprio da questa idea che gli aman-ti della pallavolo, e dello
sport in gene-rale, si impegnano ad organizzaregiornate dedicate ai
bambini perch a loro che dobbiamo rivolgere la no-stra attenzione,
alle giovani generazio-ni che saranno i cittadini di domani
esaranno loro a decidere del futuro del-la nostra societ. Ieri, al
palazzettodello Sport di Novi Ligure, le societpallavolistiche di
tutta la provinciahanno preso parte al primo Grand Prixdi
minivolley e palla-rilanciata, che proseguito per tutto il giorno.
Si imma-gini un luogo ricco di quellatmosferafamiliare tale per cui
genitori, figli,
appassionati e dirigenti, hanno volutoriunirsi tutti insieme,
per condividere eper non dimenticare limportanza del-lo sport e dei
buoni risultati che in unprossimo futuro potr dare ai
giova-nissimi. Circa cinquanta squadre dipiccoli atleti, classe
2004-2008, ap-partenenti a una dozzina di societsportive diverse,
hanno gareggiato asuon di bagher per il primo posto.Questo il primo
torneo a cui mia fi-glia partecipa e devo dire che n io nlei lo
avevamo immaginato cos rac-conta un genitore dellAvbc Alessan-dria
unemozione grandissima ve-der divertire i propri figli senza
pregiu-dizi, senza problemi e senza far di-scussioni. tutto
bellissimo!. IlGrand Prix un torneo a tappe che,con larrivo della
bella stagione, avrluogo in diverse citt della provincia.Lo scopo
quello di trasmettere a tuttii bambini ma soprattutto ai loro
geni-tori quanto si importante praticare unaattivit sportiva fin da
piccoli e farlocon la convinzione che limpegno as-sunto debba
essere perseguito e por-tato a termine. In un modo multime-diale
dove Internet, Facebook e i varisocial network catturano i
giovanissi-mi, dove la comunicazione solo vir-tuale, dove non
esiste n il contatto fi-sico n quello relazionale si sente an-cor
pi la necessit di far avvicinare ibambini allo sport, di far vedere
loroche ci si pu divertire anche facendouno sforzo in pi, che lo
sport non solo impegno e dovere ma ancheunopportunit per stare
insieme e percrescere in modo sano e giusto. Fac-ciamo dunque
avvicinare i bambini al-lo sport, insegniamo loro la necessitdi
stare bene con il proprio corpo, in-segniamo loro a divertirsi in
modo sa-no, serio ed equilibrato.
Il Grand Prix del volleyinizia da Novi Ligure
Il Kung Fu Team dellAccade-mia Kodokan Alessandria, so-ciet
campione dItalia dellaPWKA e MSP Italia, il 2 febbraio aSuisio (BG)
ha fatto incetta dimedaglie al 6 Trofeo LIsola diKung Fu, gara
valida come primatappa della selezione del NordItalia del 17
Campionato Nazio-nale di Wushu Kung FU PWKA-MSP Italia, ente di
Promozionesportiva riconosciuta dal CONI,aggiudicandosi il 2 posto
nellaclassifica a squadre vincendoben 45 medaglie, di cui 17
meda-glie doro, 16 dargento e 12 dibronzo.
Alla gara di Suisio, cui hannopartecipato quindici societ
eduecento atleti, il Maestro CapoScuola Gianluca DAgostino si
avvalso di trenta atleti, capitanatidallistruttore Alessia
DAgostino(cintura nera 2 Duan e atleta az-zurra), che sono stati
eccezionalisia nelle forme tradizionali sianel combattimento. Nella
cate-goria Bambini 6-8 anni: AnthonyFranz ha vinto due medagliedoro
nel combattimento e formea mani nude; Amedeo Maranza-na la medaglia
dargento nelcombattimento e il bronzo delleforme; Vittoria Turco il
bronzonelle forme a mani nude. Nellacategoria Esordienti 8-10
anni:Alessandro Piras ha vinto due orinelle forme a mani nude e
nellecadute e largento nel combatti-mento; Marcello Carena
largen-to nelle forme delle cadute e ilbronzo nelle forme a mani
nude;Matteo Cusumano loro nelcombattimento, Alessia Bellavialoro
nel combattimento; Fran-cesca Franz il bronzo nel com-
battimento e Dania Bocca ilbronzo nel combattimento.
Nellacategoria Esordienti 10-12 anni:Thomas Claveri ha
conquistatolargento nelle forma a mani nu-de; Luca Orabona il
bronzo nelcombattimento; Andrea Liottaloro nel combattimento.
Nellacategoria cadetti 12-14 anni: Ma-rie Lys Foco si aggiucicata
loronel combattimento, loro nelleforme a mani nude e largentonella
sciabola; Edoardo Piras havinto loro nel combattimento eil bronzo
nelle forme a mani nu-de; Marianna Bellavia loro nelleforme a mani
nude e largentonel combattimento. Nella cate-goria speranze 14-16
anni: SoniaDAgostino ha portato a casa treargenti nelle forme a
mani nude,nella sciabola e nel nunchaku;Octavian Tudose largento
nelleforme a mani nude. Nella cate-goria Juniores 16-18 anni:
MatteoTestardini ha vinto due ori nelleforme a mani nude e
bastone,largento nel combattimento 55-60 kg e il bronzo nelle forme
del-le cadute. Nella categoria Senio-res 18-35 anni: Daniele
Orabonaha vinto largento nel combatti-mento 70-75 kg; Andrea
Lom-bardo loro nel combattimento60-65 KG e 1 bronzo nelle formea
mani nude; Diego Ferrari loronel combattimento 70-75 kg;Giada
Angiolini loro nel com-battimento 60-65 kg e due bronzinelle forme
mani nude e con lasciabola. E ancora loro nelle for-me di gruppo
per Sonia DAgo-stino, Giada Angiolini, OktavianTudose e Matteo
Testardini; lar-gento nel combattimento presta-bilito cat. 14 anni
per Yuri Berga-
masco e Marie Lys Foco; largen-to cat. +14 anni per Matteo
Te-stardini e Oktavian Tudose; ilbronzo nelle forme di gruppo
perAlessandro Piras, Edoardo Piras,Yuri Bergamasco e Marie Lys
Fo-co. Da evidenziare anche le pre-stazioni di Samuele Sergi,
GaiaMessina, Raffaele Mazzone, Co-smin Burca, Davide Lombardi
eAlisea Franz, tutti di poco fuorida podio.
Ora i prossimi appuntamenti,prima delle finali di Rimini
inprogramma a fine giugno, sonole altre due tappe valide
comeselezioni: Ferno (VA) l1 marzo eSaluzzo (CN) il 26 aprile. In
con-comitanza delle finali di Riminila PWKA e MSP Italia, con la
Fe-derazione Internazionale diKung Fu (IMAF), organizzerannola 15
Coppa del Mondo di KungFu Wushu, dove i vincitori delcampionato
italiano farannoparte della squadra nazionalePWKA che si confronter
con lealtre nazionali provenienti da tu-to il mondo. Alessia
DAgostino,gi titolare della nazionalePWKA, gi stata convocata.
Tragli atleti del Kung Fu Team delKodokan Alessandria hannobuone
prospettive di inserimen-to nella nazionale: i seniores An-drea
Lombardo, Davide Varnero,Stefano Gallinari, Diego Ferrari,Giada
Angiolini, Daniele Orabo-na; gli juniores Matteo Testardi-ni,
Daniele Vercellese, DAgosti-no Sonia; le speranze OktavianTudose,
Yuri Bergamasco, PirasEdoardo e Marie Lys Foco e Ma-rianna
Bellavia; gli esordienti Pi-ras Alessandro, Thomas Claveri
eMarcello Carena.
KUNG FU WUSHU Subito 45 medaglie nella prima tappa del 17
Campionato Nazionale
Il Kodokan saccheggia lIsola
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A Suisio gli alessandrini si aggiudicano il secondo posto nella
prima delle tre gare valide come selezione del Nord Italia a
squadre vincendo
17 medaglie doro, 16 dargento e 12 di bronzo. Le altre due tappe
a Ferno l1 marzo e Saluzzo il 26 aprile. Finali a Rimini a fine
giugno.
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HURR GRIGI 1313 feb. 2015
Lieveinfortunio
per il fortecentro Diego
Stasio, quiin azione
Il 2015dei ragazzi di
Coach Petrozzicomincia dallapalestra Natta.
I mandrognicentrano subitodue vittorie nel
basket tradizionalecontro Trento e
Pandha Torino,pi una nel
basket unificatocontro il Vivere Sport
di Pino Torinese.Prossimo impegno
il primo marzo a Biella nel 3 contro 3
Triplice impegno in quel di Rivoliper lesordio in campionato
deiCissaca Bulls nelledizione 2015dello Special Basket. Alla
Palestra Nattail primo match di giornata vede i man-drogni
impegnati contro il Pandha Tori-no. Una formazione che coach
Petrozziconosce a memoria: lintensit difensiva la dote principale
dei cugini che mani-festano per alcune difficolt nel gestireil
gioco in velocit degli avversari.Small-ball allora in campo per i
Tori,quattro esterni e un solo lungo. per im-postare tatticamente
lincontro sul con-tropiede di Kondi, schierato alto nelladifesa a
zona 2-3 per sfruttare la suapropensione al gioco in transizione.
Ba-stano pochi minuti per tracciare un sol-co tra le due formazioni
e il vantaggio diFishta e compagni raggiunge la doppiacifra gi alla
fine del primo quarto. Loscarto sostanzioso permette allo
stafftecnico di dare minuti agli atleti menoutilizzati: ottime le
prove di Tessino, Sa-lice e Zanda che portano punti impor-tanti
subentrando dalla panchina. Il +26alla sirena e tutto il roster a
referto rac-contano di unottima performance disquadra. Secondo
appuntamento dellagiornata dedicato al basket unificato(atleti con
e senza disabilit insiemesullo stesso campo) ancora una voltacontro
una formazione piemontese. IlVivere Sport di Pino Torinese, che
vantanelle proprie file la guardia Davide Gi-gliotti convocato con
la nazionale Spe-cial Olympics ai Giochi Mondiali di LosAngeles,
parte forte con lintenzione dimettere pressione sui portatori di
palladel Cissaca. Punteggio basso e sostan-ziale equilibrio fino
allintervallo lungo.Il break si realizza nel terzo quarto con
una striscia di 10 a 0 merito del cen-tro Bragato che offre il
meglio di ssullo smile avversario raggiungendola doppia cifra alla
voce rimbalzi inattacco. I partner Buzzi, Canuti eUgaglia
contribuiscono a mantene-re inalterato il distacco e a portare
acasa la seconda vittoria di giornata.Ultima fatica ancora nel
basket tra-dizionale contro il Trento, forma-zione mai incontrata
in passato,molto dotata dal punto di vi-sta fisico e con buone
per-centuali dattacco. Com-plice un lieve risentimen-to dellala
Stasio, i Tori sischierano con una difesa3-2 lasciando sotto
cane-stro i soli Fishta e Bragatoincaricati di limitare il tiroda
sotto dei lunghi avversa-ri. Lastigiana SamanthaScioscio, un po in
ombra nel-la partita precedente, fungeda finalizzatore degli
schemidei Tori e contribuisce al +13al termine della terza
frazionedi gioco. La gestione dellulti-mo quarto decisamente
age-vole: i trentini non trovanocontromisure al pe-netra e scarica
diKondi che distribui-sce assist ben sfrutta-ti dai compagni.
Prossimoimpegno previsto per il 1 marzoa Biella dove gli alfieri
del Cis-saca saranno chiamati a repli-care lottima prestazionedello
scorso anno nel3vs3 dove ottennero unoro pi che meritato.
SPECIAL OLYMPICS A Rivoli solo successi
Bulls: tripleteallesordio stagionale
TOUCH RUGBY PROGRESSI A TORINO
Torneo della Merla:Rabatons in ascesa
Dopo la pausa invernale ripresa la stagione di TouchRugby
2014/15 e, come datradizione, si ripartiti dalTorneo della Merla,
organizza-to dai Leprotti di Torino.
Tra le nove squadre parte-cipanti (oltre ai padroni di ca-sa,
presenti anche con una se-conda squadra ribattezzataLeverets, hanno
partecipato iBrianza Toucherz, i Dragoni diMilano, i Tucan di
Monza, ilModena Touch, gli esordientiTouch Rugby Roma e i france-si
di Grenoble e Voglans, uniti-si sotto il nome di Furia Fran-cese),
non potevano mancarei ragazzi dei Rabatons Ales-sandria, che hanno
conferma-to i progressi intravisti nel-lamichevole di inizio anno
aVarese.
Inseriti in un girone di qua-lificazione non semplice, han-no
saputo giocare alla pari siacon Roma che con Brianza,contro i
quali, per la primavolta, hanno pareggiato sulcampo, realizzando
quattromete e venendo sconfitti sola-mente per il meccanismo
del
bonus donne. Nel girone fina-le, che assegnava i posti
dalsettimo al nono, c stato uncrollo col Modena, subitocompensato
da una grandeprestazione contro Monza,contro la quale i
Rabatonshanno conquistato un merita-to pareggio, dovuto ancorauna
volta esclusivamentealla penalizzazione subita peravere giocato con
una ragazzain meno rispetto agli avversari(il campo, infatti, ha
sancitoun netto 3-1 per i Rabatons).Ben tredici gli
alessandriniscesi in campo (Carlotta eMartina Amisano,
BeatriceGiordano, Lorenzo Bianchi,Tom Bird, Davide De
Faveri,Domenico Dirutigliano, Enri-co Fornasiero, FrancescoGoggi,
Giovanni Grattarola,Federico Schneider, StefanoSainato e Alessandro
Zacca-ro), a conferma di un gruppoche sta crescendo in quantite
qualit.
Prossima tappa, il 28 feb-braio a Monza, per conferma-re i
costanti progressi degli ul-timi mesi.
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HURR GRIGI14 anno VII n. 3
Lattesa febbrile che ormai daalcuni anni precede la
pubbli-cazione di un nuovo disco deiVerdena (vista dagli
im-mancabili haters da socialcome unastuta operazionedi marketing e
dagli altrettan-to immancabili fans duri e pu-ri come una
fideistica apertu-ra di credito nei loro confron-ti) , invece, in
buona partedovuta allatteggiamento te-nuto dal trio bergamasco
daitempi del loro quarto lavoroRequiem. Il trio bergamasco infatti
solito pubblicare ipropri lavori a cadenza pi omeno quadriennale,
partireper limmancabile tour pro-mozionale che spesso toccaanche
luoghi particolari e al difuori delle tradizionali location(per
esempio, nel 2011 mi capitato di vederli esibire al-linterno di una
bocciofila diSestri Levante) per poi scom-parire letteralmente
dallescene e dedicarsi ad inciderenuovi brani. Endkadenz Vol.
1,uscito il 26 gennaio scorso, infatti frutto di due anni emezzo di
lavoro, che il trio hadedicato alla composizione,alla registrazione
e alla pro-duzione del primo volume diquello che avrebbe dovuto
es-sere il loro secondo doppio al-bum consecutivo: il fatto che,a
quanto si dice, la Universalnon voglia pi pubblicare la-vori che
non siano singoli, ladice lunga, in questepoca disingoli usa e
getta da Ipod, suquanto lapproccio di Alberto,Luca e Roberta siano
total-mente fuori tempo e fuori mo-da. Ma com Endkadenz? Adavviso
di chi scrive rock fi-glio dei nostri strani giorni:nervoso,
inquieto, a tratti tira-
to e isteri-co, in altrimomenti pi dilatatato e sfug-gente. Il
primo singolo Un poesageri aveva spiazzato per lasua struttura
apparentementesemplice (per capirci: il primosingolo di Wow era
stato Raz-zi, arpie, inferno e fiamme, unbrano acustico e
dallincederepsichedelico), i chitarroni anni70 e quei non troppo
velati ri-chiami agli Smiths. suffi-ciente, per, inserire il cd
nellettore per capire che i Verde-na si sono divertiti a
sviarecritici e fans: il primo branoHo una fissa detta con
chia-rezza quelli che saranno i ca-noni dellintero album,
unequilibrio instabile tra rumoree melodia, con la voce di Al-berto
nuovamente in primopiano (in scelta in netta di-scontinuit rispetto
a Wow) eun drumming di Luca sempreperfetto per ritmica e
gusto.Puzzle vira verso atmosferepi cantautorali, prima di unfinale
dissonante e delirantecon quella sguaiata invocazio-ne allefedrina,
mentre Sci de-sertico si regge su un riff mici-diale e sonorit
elettroniche.Nevischio ci riporta verso ter-
ritori vicini a quelli della musi-ca dautore pi ispirata e
ciintroduce Rilievo, il branoforse pi oscuro e difficiledel disco,
dalle atmosfere
insolitamente dark e daicontinui cambi di ritmo
che ne fanno quasi unamini-suite. Diluvio sem-
bra proseguire su questafalsa riga, anche se grazieallutilizzo
del pianoforte un brano decisamente piarioso, mentre Derek unodi
quei pezzi che a ventan-ni avrei voluto sentire adogni concerto per
il pogo
che inevitabilmente scatenerdal vivo. Torna il pianoforte
inVivere di conseguenza, dal rit-mo cadenzato, mentre Alienifra di
noi ha una struttura pisemplice in cui chitarroni tor-nano a farla
da padroni. Con-tro la ragione un attimo ditregua prima della
cavalcatastoner-grunge di Inno al per-dersi, un brano
pesantissimo,che sembra uscito dalle De-sert Session di Josh
Homme,ma con un finale progressiveche richiama Queen e Gene-sis:
forse lepisodio miglioredel disco, che si chiude con laballata
Funeralus, un viaggiodi quasi sette minuti con un fi-nale da pelle
doca. Limpres-sione che si ha al termine deiquasi sessanta minuti
diascolto quella di un discodifficile, ben scritto, ottima-mente
suonato e prodotto inmodo pressoch perfetto. Co-sa volere di pi? A
voler esse-re pedanti, forse, un pelo difreddezza in meno che,
per,ne siamo certi, scomparirdurante i concerti. Franca-mente:
avercene di gruppi co-s in Italia.
LA MUSICA CHE GIRA INTORNOdi Davide De Faveri
ha contagiato giovani e me-no giovani e di cui esiste
uncampionario di accessoriche francamente non cono-scevo
lesistenza: i selfiestick, specie di prolungheadatte a scattare
foto dal-lalto o a distanza, dotate diautoscatto. I venditori,
dis-seminati nei punti di mag-gior passaggio tra il Duomo,Ponte
Vecchio e Piazza dellaSignoria sbandierano il loroaggeggio sopra le
teste dellafolla riscuotendo un suc-cesso che va ben oltre
alleaspettative. Passeggiandonei dintorni della montagnadel Duomo,
un colosso diarchitettura policroma me-ravigliosa, il selfie
imper-versa, cos come sul Lun-gArno laddove Ponte Vec-chio si
riflette nelle acquedel fiume, o tra le ciclopi-che statue di
Piazza dellaSignoria. Sembra sia questala nuova tendenza per
visi-tare Firenze. Una Firenze ri-tratta sullo sfondo di
sma-glianti e narcisistici sorrisida primo piano, risucchiatadalla
tecnologia imperantedi uno smart-phone, sezio-nata in piccoli
ritagli e ac-comodata nella cornice diuna foto ricordo.
Bisognaarrendersi allevidenza, alfatto che la tecnologia
avanza assimilata a una for-ma darte. Un tempo era lamano
dellartista a distin-guersi ora il numero di pi-xel; tanti pi se ne
hannoquanto limmagine risultermigliore. Ne rimarrebbe de-luso il
sommo poeta Dante.Lui che nella terzina, unadelle pi famose della
Divi-na Commedia, inneggiavaalla virtude e conoscenzacome unico
mezzo per se-
Firenze risuona comeun mito. In due parole lombelico del mon-do
per arte e cultura. unatappa obbligata per cono-scere gran parte
dei capola-vori artistici che il nostrobel paese contiene. La
suafama pressoch inalterataha raccolto linteresse di ge-nerazioni
che, da secoli, ca-dono estasiate dinanzi allesue meravigliose
operedarte. Fama che si estrinse-ca, nella splendente fioritu-ra
chiamata Rinascimento,nata per mano di artisti epittori che a
partire dal 1300lavorarono alle committen-ze di illustri e
facoltose fa-miglie nelle botteghe dellacitt, consegnandoci un
pa-trimonio immenso, che dasolo quasi raggiunge, quelsettanta per
cento che ilmondo ci invidia. Molti pe-r non lo sanno apprezzarea
dovere e si limitano a unavisita superficiale nei luoghipi noti e
pi fotografati.Ecco perch Firenze in al-cune zone presa
letteral-mente dassalto da una fiu-mana di gente che impazzatra
monumenti eterni, cen-tri commerciali e fast food,dedicandosi al
selfie com-pulsivo. Unarte molto invoga negli ultimi tempi che
ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno
Scacco-matto a
COLPO DOCCHIO SULLA CITT di Mauro Morando
Tutti gli esseri umani, indi-pendentemente dallet edal sesso,
hanno bisogno,quotidianamente, di averevalore; in altre parole
lapossiamo definire, autosti-ma. Nessuno per pu da-re valore a se
stesso, per-ch il valore, c sempredato attraverso le parole ei
gesti di altri a cui, ricono-sciamo le qualit per farlo;un bambino,
sentir di ave-re valore perch ricevedalla mamma o dal papgesti
affettuosi e paroledapprezzamento. In tuttele fasi della vita,
questo bi-sogno si manifester, inogni ambito vissuto,famiglia,
scuola,sport e lavoro, conla necessit di rice-vere apprezza-menti
per il buonesito delle pro-prie azioni, incui ci si ado-perati.
Quan-do il bambi-no piccolo,sar per luigratificante ri-cevere
ap-prezzamentidai genitori,in et scolare
anche dai maestri o pro-fessori, nello sport dagliallenatori,
nel mondo dellavoro dai superiori gerar-chici, perch si
ritengonodegni daffetto o di stima.Nellamore,
attraversolapprezzamento della per-sona che si ama, sintrave-de
lessenza stessa dellavita e della felicit e il suogiudizio, dar la
forza daf-frontare il mondo con tuttele sue difficolt. Lessereumano
non complicatonel suo funzionamento eda secoli, ha la necessitdi
vivere sempre le stessesituazioni emotive che, so-
no la base dellesi-stenza e lapprezza-
mento, il valore ri-conosciuto da al-tri, uno dei bi-sogni
basilari
perch rendeluomo si-curo, equi-librato sag-
gio, al con-trario, il non
raggiungi-mento del valo-re attraversole personeche si ama oche
gli si rico-
nosce capacit di giudizio,porta al deperimento deirapporti e
dellautostima.Spesso il non riconosci-mento del valore per
qual-cuno anche un modo permantenere e gestire un do-minio verso
una persona; sempre pi frequente ci,e scientificamente usatoper
deprimere gli altri. Ilcapoufficio che non ricono-sce valore ad un
suo colla-boratore, lo fa per non es-sere messo in discussionenel
suo potere; una moglieche si lamenta sempre eche non riconosce al
mari-to il valore che magari luiesercita fuori casa,
nellaprofessione ad esempio,ma gli trova sempre nuovidifetti, per
non farlo sen-tire sicuro ed apprezzato equindi deprimendolo,
ren-derlo impotente verso chigli sta facendo del male epi
facilmente dominato.Spesso anche i genitori difronte ad un buon
compor-tamento del figlio, rispon-dono che egli ha fatto soloil
proprio dovere, ma cosfacendo per incapacit agestire saggiamente
unbravo rendono il ragazzoinsicuro, perch non rie-
sce a comprendere, che ilrisultato giusto non soloproprio
dovere, ma il frut-to, di un impegno voluto eperseguito, a cui
segue ilpremio dellapprezzamen-to in questo caso dellepersone che
ama, in altreparole i suoi famigliari. Diquesto sentimento di
gioia,nel non riconoscere il va-lore altrui, n pieno lIta-lia, che
oramai, dominatada una classe dirigenteche, rendendo insicura
lapopolazione verso il futuroe verso le proprie capacit,riesce a
dominare e gesti-re il sistema con nessunimpegno e risultato, in
unamediocrit assoluta, cheaffonda lo stato. La classedirigente che
gestisce conil non apprezzamento, ot-tiene risultati solo per
unbreve periodo allinizio delpercorso, perch molti,pur di ricevere
apprezza-menti si faranno in quattro,poi quando per capisconoil
giochetto, vale a dire,che non serve a nulla darsitanto da fare
perch nonriceveranno mai apprezza-menti, si allontanano, van-no
via, lasciando nella me-diocrit chi resta.
Quelli che godono a non dirti bravo...
Verdena: ritorno ad alti livelli
Organo dellAssociazione Culturale Orso GrigioCorso Roma 85 -
15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490
Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del
28/09/[email protected] -
[email protected]
Stampa: CSQ Centro Stampa QuotidianiVia dellIndustria, 52 -
25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511
NUOVO HURR GRIGI
Andrea del Verrocchio, Dama col Mazzolino(1475 ca.) [Foto Sofia
Taggiasco]
LANGOLO DEL DIALETTOdi Luciano Olivieri
SignorinaGrandifirmeCol bascht e la cruta,da signorina anni
trenta,a sn prpi na bla mta.Pu am urd, pu a sn cuntnta!!Sma d vighi
cui cartln,firm da grnd disegnatr,ando chu jera di fanciutnbl fii
con di sciatr.Opura at dgh, cui areclmcon na fuoriserie tta
squatja;u s e lria it cusvu el plm:acsil a sugnva dsmi truvja!Sma d
senti prufm ad fica,a vgh in cil ble e sclnt;um vn fina la pl
dca:am ls pi da i sentimnt!!
La praA t purt sta bla prapija a Brmia tra cl gri binca acs ui
na j p ma sa per mr che per tri. A l tacja a na cadnta perch tla
psi purt a sps. Smierrai prpi na bela fita presentanti an grn
spats! Se taughisu cui ad Carti con stafri tca al cl it ficiu sbit
u decolt e al s mudli ai dn el ml!!
SignorinaGrandifirmeCon il baschetto e la sciarpina,da signorina
anni trenta,sono proprio una bella ragazza.Pi mi guardo, pi sono
soddisfatta!!Sembra di vedere quei cartelloni,firmati da grandi
disegnatori,dove cerano dei ragazzoni,belle ragazze con degli
sciatori.Oppure, ti dico, quelle pubblicitcon una fuoriserie tutta
scoperta;il sole e laria ti cuocevano la pelle: l sognavo di
essermi trovata!Sembra di sentire profumo di neve,vedo un cielo blu
e limpido;mi viene perfino la pelle doca:mi lascio prendere dai
sentimenti!!
La pietraTi ho portato questa bella pietrapresa a Bormida tra
quella ghi